Gestione finanziaria e consulenza: mercato e integrazione verticale L'Italia è caratterizzata dalla concentrazione della proprietà delle attività di asset management e di distribuzione, tipicamente presso le banche. Il "mercato interno" prevale sul "mercato esterno". I venditori tendono a proporre agli investitori i prodotti gestiti internamente, seppur l'architettura aperta si sia fatta strada negli ultimi anni. La concentrazione e la vendita dei prodotti internamente gestiti crea alcuni problemi, tra cui: (a) la non corretta percezione dal punto di vista del cliente finale del costo di ciascuno dei due servizi (b) un insufficiente incentivo a migliorare l'efficienza di ciascuna delle due attività. E' necessario intervenire su questa situazione? Lo spontaneo affermarsi dell'architettura aperta dimostra che gli operatori riconoscono i casi in cui il "mercato esterno" funziona più efficacemente del "mercato interno". Un intervento del regolatore teso a modificare la struttura proprietaria potrebbe avere effetti negativi di breve periodo sulla produzione italiana. E' invece opportuno che la regolamentazione continui a migliorare il proprio grado di efficienza anche aumentando l'omogeneità di trattamento tra prodotti finanziari. Dal punto di vista dell'investitore finale, è auspicabile sia che la distribuzione di prodotti finanziari diventi più efficace tramite un miglioramento della qualità della consulenza sia che la gestione aumenti l'efficienza. Entrambi questi sforzi richiedono comunque investimenti sostanziali in capitale umano ed infrastrutture. www.assogestioni.it 1 of 1