IV Indice III XIV Presentazione Introduzione Parte Capitolo 1Biologia e biotecnologie applicate alle trasformazioni 1 I fondamenti della biologia 1 La cellula Cellula procariote Cellula eucariote 2 Il DNA e il codice genetico La sintesi delle proteine L’RNA Trascrizione Traduzione Geni, cromosomi e genoma 12 La continuità dei viventi La replicazione del DNA Divisione cellulare e riproduzione 5 5 6 7 8 10 10 10 11 Approfondimento 1 Il Progetto genoma umano 4 4 Riepilogo attivo 3 2 Riproduzione asessuata Il ciclo cellulare Riproduzione sessuata La trasmissione dei caratteri: le leggi di Mendel Prima legge di Mendel 13 14 14 14 15 16 17 o legge della dominanza 17 o legge della segregazione 18 o legge della indipendenza 18 Seconda legge di Mendel Terza legge di Mendel Approfondimento 2 Mappe geniche e marcatori 12 molecolari 20 enetica, genomica e sequenziamento G dei geni della vite 21 V 6 Le mutazioni Mutazioni a livello genico (puntiformi) Le mutazioni spontanee Mutazioni cromosomiche Mutazioni genomiche Verifiche interattive Capitolo 23 24 24 27 Verifiche 22 22 2 Biotecnologie tradizionali 27 28 Riepilogo attivo 1 Introduzione 29 2 Il miglioramento genetico Selezione Inincrocio Ibridazione 29 30 31 32 32 33 34 3 Ibridazione interspecifica Il miglioramento genetico e la rivoluzione verde Le risorse genetiche Il genetista Nazareno Strampelli 35 Conservazione delle risorse genetiche Metodi per la conservazione del germoplasma vegetale 36 Le fermentazioni I lieviti Metabolismo e riproduzione Riconoscimento dei lieviti Gli enzimi Approfondimento 1 Fattori che modificano l’attività 36 37 38 38 40 40 Fermentazione acetica Fermentazione citrica 41 42 42 42 44 44 45 45 45 45 46 46 46 Approfondimento 2 In laboratorio 47 enzimatica Caratteristiche di un enzima Specificità di un enzima Fermentazioni propriamente dette Fermentazione alcolica Fermentazione lattica Fermentazione aceton-butilica Fermentazione propionica Fermentazione butirrica Fermentazioni tipiche dell’industria enologica Fermentazioni improprie Verifiche Verifiche interattive 48 48 VI Capitolo 3 Biotecnologie innovative Riepilogo attivo 1 2 3 50 Introduzione Le biotecnologie cellulari 51 Le colture cellulari vegetali Tecnica delle colture vegetali in vitro Classificazione delle colture in vitro 52 53 54 55 56 56 Coltura di protoplasti Colture di piante intatte (semi di orchidee) Coltura di embrioni Coltura di germogli, apici vegetativi, espianti, calli, singole cellule Coltura di meristemi Colture di antere e di ovari Il seme artificiale 52 57 57 58 58 4 Le colture cellulari animali Le cellule staminali 59 60 5 Gli ibridomi Gli anticorpi monoclonali 61 63 6 La clonazione animale 65 7 Le biotecnologie molecolari La reazione a catena della polimerasi 66 67 69 8 Il gene portatore dell’aromaticità dell’uva L’ingegneria genetica 9 DNA e RNA antisenso 72 69 Approfondimento 1 Il citomegalovirus (CMV) 72 10 La 73 terapia genica Capitolo 74 Verifiche Verifiche interattive 4 Biotecnologie: sviluppi e applicazioni 74 76 Riepilogo attivo 1 Gli organismi transgenici 77 2 Animali transgenici 78 VII I vettori di materiale genetico 3 Piante transgeniche Potenzialità delle piante 5 79 transgeniche Produzioni più abbondanti 81 81 Microbiologia del terreno 82 Prodotti di maggior valore Maggior disponibilità di aree coltivabili Minori rischi per l’ambiente e/o minori costi 4 79 83 85 85 Microrganismi naturali, transgenici e loro applicazioni Industria farmaceutica 86 Antibiotici Insulina Ormone della crescita (GH o somatotropo) Attivatore tissutale del plasminogeno Vaccini 89 88 88 88 89 89 Industria agroalimentare Coadiuvanti tecnologici e additivi Biosensori 90 Biotecnologie e problematiche ambientali Microrganismi e biodegradazione 94 Plasmidi catabolici 90 92 94 95 Il plasmide di Pseudomonas 95 Abbattimento del carico inquinante 95 95 Potabilizzazione delle acque 96 Il trattamento dei rifiuti Biorisanamento del suolo (bioremediation) Attinomiceti: genere Gorgonia Produzione di biocombustibili Produzione di biofertilizzanti Produzione di bioagrofarmaci 97 97 Batteri e petrolio 97 98 99 99 99 100 100 100 100 100 Verifiche 102 Insetticidi batterici Insetticidi virali Fungicidi Microrganismi per tutti gli usi Batteri come detersivi Batteri minatori Verifiche interattive 102 VIII Parte Capitolo 2Biologia e biotecnologie applicate alle produzioni 5 Le piante e le avversità La pianta e gli organismi dannosi Struttura e habitat della pianta 2 La fillosfera La rizosfera La sfera legnosa Il mondo vegetale: la botanica I contatti con l’ambiente esterno Rapporti con gli organismi dannosi Le difese della pianta Meccanismi di autodifesa Resistenza 3 Difese passive Difese attive Riconoscimento del patogeno Resistenza indotta La malattia e i danni Le condizioni necessarie Sintomatologia Approfondimento 1 Termini ricorrenti in sintomatologia fitopatologica Metodica diagnostica Patogenesi Contatto e colonizzazione Penetrazione Incubazione, manifestazione dei sintomi, evasione del patogeno Epidemiologia 4 106 Riepilogo attivo 1 104 Tipi di malattia Stress abiotici Danni Stress idrici Stress termici Squilibri nutrizionali Ferite, infezioni e compartimentazione Verifiche Verifiche interattive 107 107 107 107 107 107 108 108 110 110 110 110 111 112 112 113 113 115 118 120 121 122 122 124 124 126 126 126 128 128 130 132 134 134 IX Capitolo 6 Virus e fitovirus Riepilogo attivo 1 I virus: aspetti generali Caratteri specifici I prioni Morfologia e struttura Biologia Classificazione 140 141 Antigeni e anticorpi 142 Approfondimento 1 Il virus HIV I virus vegetali o fitovirus Patogenesi e danni Risposte della pianta all’infezione Trasmissione e diffusione dell’infezione Modalità di trasmissione per vettore Metodi diagnostici Piante indicatrici Detection methods : rilevamento e identificazione Moderne tecniche diagnostiche Strategie di lotta Terapia e produzione di materiale sano Prevenzione e lotta ai vettori Inquadramento tassonomico dei virus Verifiche interattive Capitolo 7 I batteri I batteri: aspetti generali Caratteristiche Approfondimento 1 La colorazione di Gram 2 143 143 144 145 146 148 148 148 149 152 152 153 153 154 155 Riepilogo attivo 1 142 154 Verifiche 137 137 137 138 139 140 Morfologia architettonica Riproduzione 2 136 Le spore batteriche Riproduzione Metabolismo batterico Classificazione Potere patogeno e virulenza I batteri fitopatogeni Sintomatologia Processo infettivo 156 156 157 158 158 158 159 159 160 160 163 X Batteriosi vascolari Batteriosi parenchimatiche Batteri atipici: i micoplasmi Approfondimento 2 Osservazione, isolamento ed identificazione dei batteri Approfondimento 3 Test preliminari di orientamento per procedere all’identificazione Inquadramento tassonomico dei batteri Verifiche interattive Capitolo 8 I funghi I funghi: caratteri generali Introduzione I funghi nella nostra vita quotidiana 2 3 Morfologia Biologia Pseudofunghi Protozoa Chromista 181 181 182 182 185 Inquadramento tassonomico dei gruppi fitopatogeni La lotta alle malattie fungine Patogeni monociclici e policiclici Strategie anti-resistenza ai fungicidi Capitolo 1 187 187 187 188 188 189 190 Verifiche 172 172 173 173 174 179 Funghi veri Chytridiomycota Zygomycota Ascomycota Basidiomycota 171 178 Funghi Mitosporici 170 178 Approfondimento 1 Le varianti del ciclo 4 168 169 Riepilogo attivo 1 167 170 Verifiche 165 166 166 Verifiche interattive 9 Insetti e altri animali di interesse agrario 190 192 Riepilogo attivo Artropodi: gli insetti Introduzione 193 193 XI Generalità e caratteristiche degli insetti Morfologia esterna Capo Occhi composti e ocelli Antenne Torace Addome Approfondimento 1 Produzione e percezione di suoni Anatomia interna Sistema nervoso Sistema muscolare Sistema digerente Sistema circolatorio Sistema respiratorio Sistema escretore Sistema secretore e secrezione interna Sistema escretore e secrezione esterna Sistema riproduttore Tipologie riproduttive Ovideposizione 2 3 Ovature e nidi pedotrofici Sviluppo embrionale e postembrionale Sviluppo embrionale Sviluppo postembrionale 193 195 195 199 199 199 200 201 201 201 202 202 202 202 203 203 204 205 206 206 206 206 206 207 Insetti: tanti modi per diventare adulti Insetti, ambiente e agricoltura Ecologia Ruolo degli insetti in agricoltura 208 Sistematica degli insetti Generalità Apterygota 210 Collemboli (Collembola) Tisanuri (Thysanura) Esopterygota Efemerotteri (Ephemeroptera) Odonati (Odonata) Blattoidei (Blattodea) Mantoidei (Mantodea) Isotteri (Isoptera = ali uguali) Plecotteri (Plecoptera) Dermatteri (Dermaptera) Ortotteri (Orthoptera = ali ortogonali al corpo in volo) Psocotteri (Corrodentia) Mallofagi (Mallophaga = mangia lana) Sifunculati (Anoplura) Tisanotteri (Thysanoptera = ali frangiate) Rincoti o Emitteri (Rhynchota = con rostro) 209 209 209 210 210 210 210 211 211 211 211 211 211 212 212 212 213 213 213 213 213 Comportamenti degli insetti La società nel mondo animale: l’ape La varroasi delle api: un esempio di globalizzazione biologica 215 XII Approfondimento 2 Cicli biologici negli Afidi Endopterygota Neurotteri (Neuroptera = ali con nervature) Tricotteri (Tricoptera = ali ricoperte di peli) Lepidotteri (Lepidoptera = ali coperte da squame) Ditteri (Diptera = due ali) Sifonatteri (Siphonaptera) Coleotteri (Coleoptera = ali ad astuccio) Imenotteri (Hymenoptera = ali membranose) 4 Artropodi: Aracnidi e Crostacei Aracnidi Ordine Araneae: Ragni Ordine Opiliones: Opilioni Ordine Acarina: Acari Classi Chilopoda (centopiedi) e Diplopoda (millepiedi) Crostacei Approfondimento 3 Acari di interesse agrario 5 Molluschi Generalità 215 217 217 217 217 218 218 218 219 220 220 220 221 221 221 222 222 Approfondimento 4 Molluschi fitofagi 223 223 224 Nematodi Generalità Nematodi di interesse agrario 224 224 225 Classificazione dei Nematodi fitoparassiti Uccelli e Mammiferi Uccelli Mammiferi 226 6 7 230 Verifiche Verifiche interattive 227 227 228 10Le strategie di lotta 230 Capitolo 1 2 ai parassiti 231 Riepilogo attivo La fitoiatria Introduzione Valutazione delle malattie: aspetti teorici 232 I mezzi di lotta Generalità Mezzi di lotta legislativi Lotta obbligatoria e flavescenza dorata in Piemonte 236 232 232 236 236 236 XIII Mezzi di lotta agronomici Mezzi di lotta fisici e meccanici Mezzi di lotta genetici Mezzi di lotta chimici Mezzi di lotta biologici e biotecnologici Norme generali e impiego dei prodotti fitosanitari Caratteristiche degli agrofarmaci Tossicità di un p.a. o di una sostanza Norme pratiche per l’uso degli agrofarmaci Efficacia dell’agrofarmaco 236 237 238 239 240 242 243 244 244 245 Agrofarmaci: aspetti tecnici Agrofarmaci: impatto ambientale e rischi Repertorio agrofarmaci Endoterapia Piante infestanti e diserbo Approfondimento 1 Agrofarmaci: cosa è necessario sapere Approfondimento 2 Cooperazione internazionale 3 247 248 La scuola italiana di entomologia 248 Approfondimento 3 La coscienza ambientalista Lotta guidata e lotta integrata Lotta biologica Agroecosistema 5 246 La difesa dai parassiti Evoluzione delle strategie di lotta 4 245 Strategie di lotta: i modelli di simulazione Principi, metodi e limiti della lotta biologica Parassitoidi e predatori Agenti di lotta microbiologica Lotta biologica contro le malattie fungine Produzioni integrate e biologiche Tecniche di produzione integrata Tecniche di agricoltura biologica Approfondimento 4 I Disciplinari di Produzione Integrata (DPI) 249 249 250 250 250 253 254 258 260 261 262 262 262 Modelli previsionali 248 Ferormoni e trappole Verifiche Verifiche interattive Indice analitico 263 265 265 267 XIV Introduzione La Biologia è la scienza che si occupa della vita, in tutte le sue manifestazioni, e degli organismi viventi nella loro grande complessità e diversità. In quanto tale essa ha origini antichissime, fin da quando l’uomo ha cominciato a distinguere e classificare i viventi cercando di comprendere le leggi che regolano il loro ciclo vitale. Nel tempo, si sono poi definite le basi di concetti fondamentali quali l’evoluzione, l’uniformità e la continuità dei viventi, la riproduzione, la biodiversità, ecc. Negli ultimi sessant’anni le scoperte scientifiche si sono susseguite a ritmo vertiginoso e il limite della conoscenza umana è avanzato sempre più verso l’infinitamente piccolo, sino a decifrare il codice stesso della vita e a indagarne le leggi fondamentali. Oggi la biologia abbraccia un’area culturale assai vasta, che va dalla chimica delle proteine e del DNA fino al monitoraggio degli ecosistemi e allo studio approfondito della salute dell’uomo. Tutte le diverse discipline biologiche si differenziano non solo per l’oggetto, ma anche per l’indirizzo e i metodi di studio, e si possono raggruppare in quattro grandi aree: la biologia generale; la biologia speciale o sistematica; la biologia molecolare; la biologia applicata. • Le discipline orientate alla Biologia generale riguardano l’organismo: questo può essere indagato in quanto tale (attraverso la citologia, l’istologia, l’embriologia, l’anatomia), o in relazione ai rapporti che esso instaura con l’ambiente e con altri organismi (attraverso l’ecologia), oppure può essere studiato in relazione alla sua discendenza (attraverso la genetica). • La Biologia speciale o sistematica, invece, considera separatamente gli organismi viventi dividendoli in animali (zoologia) e vegetali (botanica), a loro volta indagati e suddivisi in tanti settori quanti sono i loro gruppi (batteriologia, micologia, elmintologia, entomologia, ittiologia, ornitologia, ecc.). Questa branca comprende anche la paleontologia e l’antropologia. • La moderna Biologia molecolare è lo studio che, avvalendosi di sofisticati metodi e strumenti d’indagine, si interessa delle strutture microelementari della materia vivente, quindi delle strutture molecolari che la costituiscono. Oggetti particolari di questi studi sono la composizione e la mappatura del materiale genetico, cioè delle catene di DNA e di RNA, in condizioni normali o patologiche. L’analisi delle sequenze aminoacidiche che costituiscono gli enzimi ha permesso la costruzione, in laboratorio, di enzimi sintetici e una migliore comprensione dei loro meccanismi d’azione. • Dallo studio dei fenomeni biologici, sia a livello generale sia molecolare, discende la Biologia applicata che si interessa degli esseri viventi in rapporto ad altri campi scientifici (sanitario, agroalimentare, agroambientale, industriale, ecc). Infatti, la biologia applicata si avvale delle conoscenze di base delle scienze biologiche e delle metodologie e tecnologie relative ai campi di indagine specifici, per orientarsi alle applicazioni pratiche della vita quotidiana. Tali applicazioni prendono il nome di Biotecnologie e riguardano tutte le tecnologie che utilizzano organismi viventi (batteri, lieviti, cellule vegetali o animali, di organismi semplici o complessi) o loro parti o componenti sub-cellulari purificati (organuli ed enzimi) al fine di orientarli allo sviluppo di prodotti utili, oppure anche per migliorare le caratteristiche intrinseche di piante e animali, o ancora per sviluppare microrganismi utili per usi specifici. Le biotecnologie si possono suddividere in due settori: Biotecnologie tradizionali e Biotecnologie innovative. Il miglioramento genetico di piante e animali, come anche la fermentazione e la lievitazione che fanno uso di lieviti o batteri per la produzione di vino, XV birra, pane e formaggi, sono esempi di biotecnologie tradizionali che vengono dal passato. Queste discipline poggiano sulle basi della biologia generale, della biochimica e della genetica. Le biotecnologie innovative si basano, invece, su tutta quella serie di progressi della genetica molecolare intervenuti dal 1950 al 1980; oggi, che siamo agli inizi del terzo millennio, possiamo ritenere che le biotecnologie sanciscano un passaggio di importanza vitale per il progresso e l’evoluzione socioeconomica e culturale della nostra società. Moltissimi prodotti per la salute umana, l’agricoltura e l’ambiente derivano da nuovi processi biotecnologici (prodotti farmaceutici, nuove tecniche per le colture agricole, nuove tecnologie di trattamento e smaltimento dei rifiuti, nuove metodiche di diagnostica medica e ambientale. Anche il settore agroambientale è attualmente sottoposto a profondi cambiamenti: in particolare la biologia applicata alle produzioni agrarie, con lo studio degli organismi dannosi alle colture, dei loro rapporti con le piante e gli interventi di difesa effettuati dall’uomo, poggia le basi sulla biologia del riconoscimento dei vari taxa di organismi nocivi e sull’ecologia per quanto riguarda i loro rapporti con le colture agrarie e per lo studio degli impatti ambientali. Riflettiamo, ad esempio, sul fatto che una grande quantità di prodotti destinati all’alimentazione umana viene distrutta da altri esseri viventi (virus, batteri, funghi, insetti e artropodi, uccelli e mammiferi) che competono con l’uomo per la ricerca di cibo. Nel tentativo di difendere le produzioni agricole dalle avversità animali e vegetali l’uomo, in passato, ha distribuito nell’ambiente sostanze chimiche (agrofarmaci), il cui impiego è cresciuto a dismisura a partire dalla seconda metà del secolo scorso. Inizialmente l’uso di questi prodotti ha contribuito allo sviluppo economico dei Paesi industrializzati permettendo, a fronte di una riduzione della manodopera, il raggiungimento di elevate rese produttive agricole e il conseguente soddisfacimento della crescente domanda alimentare. Ma il massiccio utilizzo di prodotti fitosanitari ha esercitato una notevole influenza sulla qualità dell’ambiente, con la presenza di residui di principi attivi nelle derrate alimentari, nelle acque e nei suoli, che hanno ormai raggiunto gli apici delle catene alimentari. Al degrado ecologico si sono aggiunti poi altri inconvenienti come l’insorgenza di resistenze indotte ai fitofarmaci, da parte degli organismi dannosi, e la proliferazione di nuovi parassiti causata dall’eliminazione dei loro fattori naturali di contenimento (organismi antagonisti, predatori, parassitoidi). Quanto sopra deve rappresentare il segnale per un cambio di rotta nello sviluppo sostenibile in generale e agricolo in particolare: una sempre più crescente consapevolezza impone la necessità di applicare sistemi di difesa fitosanitaria non più di tipo esclusivamente chimico, e di programmare un’agricoltura che contribuisca direttamente all’integrità degli ecosistemi e alla tutela della salute umana. È necessario che questo bagaglio culturale non rimanga prerogativa solo di pochi addetti ai lavori, che stentano a farsi comprendere dai più. Il nostro futuro è legato a scelte e conoscenze che devono essere patrimonio di tutti, nella piena consapevolezza che il nostro pianeta Terra va preservato nella sua migliore integrità. Lo scollamento tra mondo scientifico e società, l’utilizzo improprio delle moderne conoscenze generano in molte persone dubbi e diffidenze nei confronti di applicazioni e utilizzi delle biotecnologie. In molti casi, e proprio nei riguardi del settore agroalimentare, l’opinione pubblica si è divisa tra convinti fautori e accaniti oppositori degli sviluppi biotecnologici, e su molte questioni di natura etica il dibattito è quanto mai aperto. Tuttavia solo il progredire della conoscenza, per tutti e in tutti gli ambiti, può metterci al riparo da eventuali e futuri rischi. Struttura del Corso I contenuti di questo nuovo Corso di Biologia Applicata e Biotecnologie agrarie sono strutturati in due Parti che sviluppano nel loro insieme dieci Capitoli, di cui quattro nella prima e i restanti sei nella seconda. 2 In apertura di Parte vengono richiamati in traccia sia i prerequisiti necessari, quali conoscenze di base per affrontare i contenuti, sia gli obiettivi specifici finalizzabili lungo il percorso. parte 1 Introduzione ai contenuti I prerequisiti necessari per lo sviluppo e la comprensione dei contenuti sono richiamati dalle seguenti tracce. Chimica: elementi naturali di acqua, terra e aria, sali minerali Biologia e biotecnologie applicate alle trasformazioni Biologia generale: cellula vegetale e animale, livelli di organizzazione dei viventi Biologia generale: concetto di biodiversità, microrganismi, organismi superiori Ecologia: ecosistemi, comunità, popolazioni, organismi e habitat Biochimica: carboidrati, lipidi, protidi, acidi nucleici, vitamine Inquadramento generale e obiettivi Perseguire e consolidare gli obiettivi voluti con lo sviluppo e la sintesi dei saperi proposti. Ogni tecnologia che fa uso di organismi viventi (lieviti, batteri e comunque individui più o meno complessi o loro componenti o sostanze) al fine di ottenere un qualsiasi beneficio migliorativo, è definita biotecnologia. Fra le tante applicazioni delle tecniche biotecnologiche (colture in vitro), quella della conservazione del germoplasma vegetale è sicuramente di grande utilità per le generazioni future. Biochimica: processi biologici, processi fisiologici elementari Biochimica: metabolismo cellulare, energia metabolica, respirazione, fotosintesi Parte 1 50 Tassonomia: regni, phylum, classi, ordini, famiglie, generi, specie, varietà Biotecnologie innovative Biologia e biotecnologie applicate alle trasformazioni Capitolo 3 2 3 4 5 6 7 8 9 10 Introduzione Le biotecnologie cellulari Le colture cellulari vegetali Tecnica delle colture vegetali in vitro Classificazione delle colture in vitro Coltura di protoplasti Coltura di piante intatte (semi di orchidee) Coltura di embrioni Coltura di germogli, apici vegetativi, espianti, calli, singole cellule Coltura di meristemi Coltura di antere e di ovari Il seme artificiale 1 I fondamenti della biologia 2 Biotecnologie tradizionali 3 Biotecnologie innovative 50 4 Biotecnologie sviluppi e applicazioni 76 Le colture cellulari animali Le cellule staminali La clonazione animale Le biotecnologie molecolari La reazione a catena della polimerasi L’ingegneria genetica DNA e RNA antisenso La terapia genica Abstract In sintesi Le moderne biotecnologie si basano sempre più su studi e ricerche di biologia cellulare e molecolare. Le applicazioni biotecnologiche sin dentro la cellula consentono di sviluppare anche interi organismi partendo da una o poche cellule base; consentono inoltre di produrre, attraverso la fusione, nuove cellule con caratteristiche miste rispetto a quelle parentali e di clonare organismi pluricellulari ottenendone altri perfettamente identici. Le applicazioni biotecnologiche alle biomolecole consistono nell’individuare materiale genetico con caratteristiche utili, trasferirlo in cellule di altri organismi anche molto diversi per conferirgli caratteristiche utili; oppure si interviene direttamente per modificare i geni che contengono le istruzioni che interessano per produrre specifiche proteine funzionali o strutturali alle ricerche. 28 Il miglioramento genetico è l’insieme di tecniche che sfruttano le caratteristiche utili di specie vegetali, coltivate, o animali, allevate. Usato in modo inconsapevole sin dall’antichità procede oggi con la ricerca biotecnologica. Le biotecnologie innovative derivano dai progressi della genetica cellulare e molecolare: colture cellulari, vegetali e animali, e biologia molecolare su proteine e acidi nucleici. I diversi Capitoli che definiscono i vari argomenti propongono in apertura la traccia dei contenuti e una sintesi introduttiva, nella doppia versione italiana e inglese, dell’area di studio. La stessa sintesi è accompagnata online da un Riepilogo attivo, una forma di ripasso a domanda e risposta sotto forma di percorso breve. Gli ibridomi Gli anticorpi monoclonali Verifiche Fruttificazione fungina di Botrytis cinerea su grappolo d’uva. Generalmente questo fungo può danneggiare gravemente i grappoli in fase di maturazione; nella sua forma “larvata” favorisce la concentrazione zuccherina conferendo aromi particolari ai vini passiti. 4 Le biotecnologie tradizionali riguardano tecnologie produttive utilizzate da migliaia di anni, come le fermentazioni da microrganismi per la produzione di vino, pane, formaggi, birra. Le moderne biotecnologie possono rappresentare il progresso e l’evoluzione socioeconomica. Questioni etiche e morali sono sollevate per i possibili rischi non calcolati di queste tecniche. Traccia dei contenuti Traccia dei contenuti 1 Microscopio ottico con alloggiamento piastra di Petri e camera per il Live-Cell Imaging, dispositivo che garantisce la sopravvivenza delle cellule in coltura durante l’acquisizione delle immagini. Classificazione: nomenclatura binomia Per comprendere appieno i meccanismi biotecnologici è necessario capire i concetti fondamentali della biologia generale e degli organismi che ne sono interessati. Chapter 3 - Innovative biotechnologies Modern biotechnologies are increasingly based on studies and research of cellular and molecular biology. Biotechnological applications, even within the cell itself, enable to develop whole organisms starting from one or few basic cells; to produce, through fusion, new cells with mixed features compared with the parent ones; to clone multi cellular organisms in order to obtain perfectly identical ones. Biotechnology applications to biomolecules consist in identifying genetic matter with useful characteristics, transferring it into cells of other, even very different organisms, in order to provide them with these useful characteristics. Otherwise the applications consist in directly intervening to modify the genes which contain interesting instructions to produce specific proteins, functional or structural to our research. RIEPILOGO ATTIVO Virus e fitovirus 22 Cellule di lievito in accrescimento grazie al metabolismo aerobico. 23 Cellule di Schizosaccaromices pombe, che si riproduce per scissione. La trattazione dei singoli argo­menti procede favorita da un linguaggio chiaro, conciso, esaustivo e scientificamente definito, inserito in un conte­sto grafico e iconografico ricco e finalizzato, che aiuta notevolmente la com­prensione visiva dei concetti portanti. La diagnosi molecolare, anch’essa attualmente sviluppata in diverse varianti, sfrutta invece quelle tecniche di laboratorio che, partendo da Capitolo 2 39 una Biotecnologie tradizionali infinitesima quantità di acido nucleico (DNA, RNA) dell’organismo da identificare, lo amplificano, ossia lo replicano artificialmente fino a ottenerIn condizioni ambientali favorevoli ne una ogni cellula dà luogo a due individui ogniquantità che può essere rilevata con opportuni e sistemi. 50 minuti circa, e quindi in meno di accorgimenti tre ore una coltura di lievito duplica il suo contenuto. La riproduzione sessuata può avvenire per ascospore portate da aschi nudi o per basidiospore cosicché anche i lieviti si classificano in Asco- o Basidiomiceti. Sono, perciò, comunemente detti lieviti sporigeni. Quando manca la forma sessuata i lieviti vengono inseriti nel gruppo dei Deuteromiceti e in questo caso sono detti lieviti asporigeni. Solo Ascomiceti e Deuteromiceti inducono processi fermentativi. In base alla forma si possono avere lieviti rotondeggianti (Torulopsis), a forma di limone (Apiculati: Kloeckera, Candida) o di ellisse (Ellittici: Saccharomyces). a 149 Capitolo 6 Moderne tecniche diagnostiche I moderni laboratori di virologia vegetale sono attrezzati per effettuare diagnosi con più di una metodica. Accanto al tradizionale saggio mediante inoculazione su piante indicatrici [ 19 ], si lavora con tecniche PRC basate sull’amplificazione del DNA [ 20 ]. d Dei circa 60 generi e 500 specie di lieviti, i più importanti sono riportati di seguito. Genere Saccharomyces – Il lievito più importante per le fermentazioni di vino, birra e pane è il Saccharomyces cerevisiae. In questa specie ne confluiscono oggi ben 17 delle vecchie (ellypsoideus, bayanus, pastorianus, uvarum,…) ritenute solo razze fisiologiche [ 24 ]. Genere Torulaspora (T. delbruckii e T. pretoriensis) – Comprende anche la vecchia specie Saccharomyces rosei. È uno dei più importanti lieviti della fermentazione vinaria [ 25 ]. 25 Cellula di lievito del genere Torulaspora. 24 Saccharomyces ellypsoideus al microscopio elettronico. b e CLASSIFICAZIONE DEI LIEVITI CLASSE Ascomiceti FAMIGLIE Spermophtoracee Monosporella Saccharomycetaceae SOTTOFAMIGLIE GENERE SPECIE Spermophtora Saccharomycetoideae Dekkera Pichia Hansenula Saccharomyces Torulaspora Zygosaccharomyces P. membranifaciens S. cerevisiae T. delbruckii T. pretoriensis Z. bailii Z. bisporus Z. lactis Nadsonieae Hanseniaspora Saccharomycodes S. ludwigii Lypomycetoideae Schizosaccharomycetoideae Schizosaccharomyces S. pombe Basidiomiceti Sporobolomycetaceae Deuteromiceti Criptococcaceae Brettanomyces Candida Kloeckera C. vini K. apiculata c 19 Dimostrazione di come viene eseguito il saggio su piante indicatrici. Si impiegano specie di facile coltivazione di cui è nota la suscettibilità ai virus che si vogliono diagnosticare. (a) Veduta delle serre dell’Istituto di Virologia Vegetale del CNR, con sede a Torino, dove sono state scattate le foto di questa appendice in occasione delle visite che l’IVV offre anche alle scuole; (b) in un mortaio si mette una foglia della pianta virosata e poi polvere di carbone per proteggere il virus dalla successiva operazione di spappolamento del tessuto vegetale; (c) si pesta fino a ottenere una poltiglia; (d) con un dito o una spatolina si preleva la poltiglia e la si sfrega su una foglia della pianta indicatrice cosparsa di polvere abrasiva (carborundum); (e) in caso di positività la pianta manifesta, nel giro di qualche giorno, una reazione di ipersensibilità con necrosi nei punti in cui il virus è penetrato attraverso le microferite procurate con l’abrasivo. 43 Biotecnologie tradizionali Biologia e biotecnologie applicate alle produzioni 12 Le piante mettono in atto strategie diversificate contro gli insetti fitofagi. gli altri salici producono foglie meno nutrienti afidi 30 Le fermentazioni (da substrati diversi). B. Produzione di feromone di allarme pianta di patata selvatica P gli afidi vengono respinti aldolasi P P partenza Un particolare salice, Salix sitchensis, allorché è attaccato da certe larve defogliatrici, è in grado di modificare la qualità alimentare delle proprie foglie che diventano sgradite ai parassiti; addirittura questo fenomeno si trasmette agli alberi vicini della stessa specie, probabilmente tramite una sostanza messaggera volatile capace di diffondersi dall’albero assoggettato all’attacco iniziale [ 12 ]. Resistenza indotta La pianta può sviluppare nei confronti di un patogeno, con il quale sia entrata precedentemen- R1 + AT glucosio P P O O 2 ATP 2 H2O 2 NADH r1 2 acido piruvico fruttosio acido lattico acido acetico alcol etilico glicerina acido formico acido propionico CH3 C=O Leuconostoc Avr1 Riconoscimento del patogeno Vi sono particolari strutture o molecole dei patogeni, dette elicitori, che vengono riconosciute dai recettori della pianta: il riconoscimento si concretizza in forma di segnali biochimici che inducono la trascrizione dei geni di difesa. L’elicitore può avere caratteristiche di aspecificità e allora si avrà una resistenza non ospite-specifica, che è la forma di resistenza più diffusa; se invece il riconoscimento è specifico, ossia la pianta (a livello di cultivar) riconosce quello specifico patogeno (a livello di varietà o ceppo), si ha una resistenza ospite-specifica. Un’interpretazione del riconoscimento del patogeno è offerta dalla teoria di H.H. Flor, cosiddetta del “gene per un gene” (gene-for-gene relationship), sviluppata già a partire dagli anni ’40 del Novecento e tuttora sostanzialmente valida: essa spiega il fenomeno della resistenza attribuendo alla pianta ospite un gene dominante di resistenza e al patogeno un complementare gene dominante di avirulenza; diversamente, se non sono presenti questi geni, si instaura un rapporto di compatibilità con sviluppo della malattia [ 13 ]. Genotipo pianta ospite Genotipo patogeno GLICOLISI citoplasma CARBOIDRATI (disaccaridi e polisaccaridi) afidi F. ETEROLATTICA Avr1 Proteina R1 Assenza di malattia (Incompatibilità tra pianta e patogeno) Avr1 Proteina r1 Malattia (Compatibilità tra pianta e patogeno) acido lattico alcol etilico CO2 COOH +O2 lattobacilli (NADH-NAD) F. OMOLATTICA avr1 Proteina r1 Malattia (Compatibilità tra pianta e patogeno) F. MANNITICA Clostridium acetonbutylicum CH3CHO + CO2 COOH acido lattico avr1 Proteina R1 Malattia (Compatibilità tra pianta e patogeno) Saccharomyces cerevisiae Propionbacterium Clostridium tyrobutirricum acido propionico acido acetico CO2 acido butirrico acido acetico CO2 Aspergillus niger acido citrico F. CITRICA (NADH2-NAD) CH3CH2OH alcol etilico F. ALCOLICA +O2 Acetobacter acetone butanolo alcol etilico isopropanolo CO2 F. ACETON-BUTILICA CH3COOH acido acetico F. BUTIRRICA F. PROPIONICA 13 Rappresentazione del modello di H.H. Flor “gene per un gene”. Affinché vi sia resistenza all’infezione, occorre che al gene 1 della resistenza dell’ospite (R = dominante; r = recessivo) corrisponda il gene 1 dell’avirulenza del virus (Avr = dominante; avr = recessivo); in tutte le altre combinazioni si ha compatibilità con l’infezione. +mannite ciclo di Krebs CH3 CHOH avr1 Bacterium mannitopotum 31 Fermentazioni da substrato zuccherino. F. ACETICA te in contatto, una forma di resistenza detta resistenza indotta o acquisita, che si può manifestare in più forme, fra le quali è particolarmente importante la resistenza sistemica acquisita (SAR = Systemic Acquired Resistance). La SAR è inducibile da un vasto novero di patogeni appartenenti a funghi, batteri, virus e simili, e si manifesta quando è trascorso un certo perio- Insetti e altri animali di interesse agrario La diffusione della specie avviene grazie alle mobili neanidi neonate e ai maschi alati; il trasporto passivo, tramite vettori involontari, consente alle Cocciniglie di spostarsi su amplissime distanze altrimenti insuperabili. Molte di esse producono abbondante melata e alcune grandi quantità di secrezioni sericee o cerose e lacche colorate ancora oggi impiegate come sigillanti o coloranti. 4. Afidi (Aphidoidea): piccoli insetti polimorfi che, se presentano ali membranose, le portano ripiegate a tetto sul corpo; l’addome porta in prossimità dell’ultimo urite un processo detto codicola e dorsalmente tra 5° e 6° urite due sifoni secernenti cera in sferette. Il ciclo vitale comprende generazioni anfigoniche e partenogenetiche. Le femmine partenogenetiche possono essere ovipare o vivipare. negli Afidi Biotecnologia innovative Biotecnologia innovative MAG APR ILE fon da trig en ie GIO fondatrice 6. Cosa sono gli anticorpi monoclonali? 1. Per colture in vitro si intendono quell’insieme di tecniche utili a mantenere in vita cellule isolate o frammenti di tessuto. Qual è il vantaggio di queste tecniche? 1. L’anticorpo monoclonale è antagonista di un ben preciso antigene V F 7. La clonazione è la riproduzione asessuata di organismi unicellulari perché si parla di clonazione anche per organismi pluricellulari? 2. La clonazione è la sostituzione di geni malati con geni sani o l’introduzione di geni mancanti V F 8. Come avviene la clonazione delle piante? 3. Enzima che consente di riconoscere il gene codificante la proteina desiderata è trascriptasi codificante V F 4. Gli oligonucleotidi antisenso sono frammenti di DNA V F 5. Il DNA ingegnerizzato è detto ricombinante V F 3. Cosa sono e a cosa servono le colture cellulari animali? 9. Come avviene la clonazione degli animali? 10. Cosa è la PCR e come si applica? 4. Cosa sono le cellule staminali? 11. Cosa si intende per ingegneria genetica e come si attua? 5. Quale sarà il futuro degli ibridomi? 12. Cosa sono DNA eRNA antisenso? si è combinata con un’altra con DNA modificato che si è combinata due volte con un’altra 5. L’enzima che permette di copiare il gene desiderato è la trascrittasi inversa la ligasi la polimerasi 2. Le forbici molecolari sono enzimi che tagliano il DNA in sequenze definite enzimi che tagliano le molecole forbici che tagliano le molecole 2. La funzione di vettore può essere svolta da plasmidi, batteriofagi, virus plasmidi, batteriofagi, batteri virus, batteriofagi, batteri 3. Si lavora sul DNA cellulare RNA DNA duplex 4. Le specifiche sequenze di basi azotate che vengono lette in entrambi i sensi senza cambiare il significato sono palindromi cDNA geni uova d'inverno anfigonici Capitolo 3 6. Le colture di protoplasti riguardano le cellule animali V F 7. Le cellule staminali adulte sono totipotenti V F 8. Gli ibridomi hanno le stesse caratteristiche dei genitori V F 9. La clonazione animale si ottiene in due modi V F 10. La clonazione replica la struttura genetica dell’animale da cui è stata prelevata la cellula per riprodurre un clone V F Scegli la risposta esatta 1. Una cellula ricombinante è una cellula E Rispondi con Vero/Falso (Rispondi alle seguenti domande). 2. Quale metodologia viene utilizzata per ottenere colture in vitro vegetali? DICEMBR Verifiche VERIFICHE INTERATTIVE Domande a risposta aperta 75 no altre femmine sono chiamate virginopare. Alcune femmine alate possono migrare e diffondere la specie su altre piante di melo. In autunno, da femmine sessupare sono generati gli anfigonici (maschi e femmine) che, dopo aver copulato, depositano l’uovo durevole. RZO 74 Verifiche primavera dall’uovo durevole (o uovo d’inverno) nasce una femmina fondatrice che partenogeneticamente genera altre femmine, le fondatrigenie, anch’esse generatrici di prole femminile per partenogenesi. Nelle specie vivipare le femmine partenogenetiche che origina- MA • tabelle, che corredano il testo, oppure Approfondimenti, che accompagnano lo scritto o estendono la trattazione sul Web Book disponibile online. Il caso più frequente e semplice è l’olociclo monoico, in cui tutte le generazioni si sviluppano su una stessa pianta ospite [ 51 ]. Caso tipico è quello dell’Afide verde del melo (Aphis pomi): a 51 Rappresentazione schematica di un olociclo monoico (da Cravedi e Bolchi Serini, modificato). Capitolo 3 Capitolo 9 [Comportamenti degli insetti] [La società nel mondo animale: l’ape] [La varroasi delle api: un esempio di globalizzazione biologica] A 2 Cicli biologici • disegni e illustrazioni, attivamente inseriti nel contesto dell’ar­gomento e compiutamente didascalizzati per meglio definire i concetti espressi e le conoscenze trasversali; 215 Distinguiamo vari tipi di ciclo: • olociclo, quando in un anno si succedono numerose generazioni partenogenetiche e una anfigonica; • paraciclo, quando si succedono per tempi lunghissimi generazioni partenogenetiche con ricomparsa dopo anni degli anfigonici; • anolociclo, quando si hanno solo generazioni partenogenetiche con la scomparsa delle generazioni anfigoniche. Il ciclo vitale si dice: • monoico, quando può svolgersi completamente su una sola specie di pianta ospite; • eteroico, se si svolge su due (dioico) o più specie di piante ospiti; • omotopo, se si svolge su una sola parte della pianta (radici, chioma); • eterotopo, se si svolge su diverse parti della pianta. 6. L’enzima che salda le estremità del gene è trascrittasi inversa la ligasi la polimerasi 7. Le cellule ricombinanti contengono DNA mRNA DNAduplex 8. Le sequenze di nucleotidi identiche nelle due parti del gene sono Cancella l’intruso 1. Gli enzimi nell’ingegneria genetica sono cNA ligasi enzimi di restrizione 4. L’ibridoma ottenuto dall’unione di una cellula tumorale e di un linfocita B conserva la capacità di riprodursi della cellula tumorale la capacità di produrre anticorpi ha proprietà nuove 2. I vettori sono struttura di DNA in grado di penetrare in una cellula servono a trasferire frammenti di DNA estraneo in una nuova cellula sono cellule prive di DNA 3. Gli oligonucleotidi antisenso catturano l’mRNA formano zone di duplex artificiale o ibrido formano il cDNA palindromi esoni subdromi 9. Nella clonazione animale si sostituisce il nucleo di un ovulo non fecondato con il nucleo di una cellula embrionale somatica gamete I materiali disponibili online sono se­gnalati nel testo con il simbolino grafico Web Book e il relativo titolo, essi propongono in sequenza: Riepiloghi; Approfondi­ menti testuali, tabellari, iconografici; Verifiche interattive sup­plementari a quelle del testo. 5. Gli oligonucleotidi antisenso possono essere utilizzati per fabbricare nuovi farmaci con azione antitumorale antibiotica antivirale Per fissare le conoscenze acquisite, per ogni Capitolo sono disponibili vari supporti didattici: • oltre al Riepilogo Attivo online, già richiamato, che fissa la corret­ta sequenza attorno alla quale deve inquadrarsi il complesso delle co­noscenze; • una serie di Esercizi di verifica dell’ap­prendimento che rimandano, a loro volta, anche alle Verifiche interattive disponibili online. ]Le mutazioni spontanee [ I materiali multimediali sono an­che disponibili sul sito: www. redaedizioni.it, FORUM_Biologia Biotecnologie e Difesa colture. Approfondimenti A. Produzione di sostanza messaggera volatile pianta di salice (Salix sitchensis) BRE 112 Alla comprensione dei concetti chiave contribu­ isce, in maniera concreta, un funzionale appara­to iconografico che favorisce l’apprendimento visivo utilizzando: • schemi didattici, che richiamano e riepilogano concretamente i contenuti tecnici da memorizzare; OTTO Parte 2 Capitolo 2