conversazioni. progetto università.teatri doc

PARALLELE 2009-2010
CONVERSAZIONI, CONFERENZE E LETTURE, INCONTRI
CHE ATTRAVERSANO IL CARTELLONE DEGLI SPETTACOLI
Un cartellone parallelo al cartellone degli spettacoli articolato in
A) conversazioni e dialoghi con gli artisti protagonisti delle stagioni per accostarci alla loro visione
del mondo e dell’arte;
B) conferenze di studiosi, scrittori, uomini di teatro sui temi e significati universali che la letteratura
mondiale continua a esprimere nei tempi e nei paesi più diversi e con i quali la fantasia e la
coscienza dell’umanità non hanno mai cessato di confrontarsi;
C) ma anche incontri con gli scrittori di oggi che parlano del nostro presente, della realtà frantumata
e molteplice in cui viviamo, dell’incertezza e precarietà dei nostri tempi.
Un laboratorio aperto alla riflessione, allo scambio di idee, al confronto fra una pluralità di sguardi,
esperienze e scelte artistiche, all’incontro con altre culture, un percorso stimolante che aiuterà a
comprendere la molteplicità, la complessità e la ricchezza del mondo contemporaneo, a sollecitare
curiosità e domande, a sviluppare il nostro senso critico.
Aperto agli studenti universitari, agli insegnanti, agli studenti delle scuole superiori, ai giovani e a tutta la città.
Con la collaborazione della
Università degli Studi di Modena e Reggio Emilia
e di altre istituzioni e associazioni pubbliche e private:
Assessorato all’Educazione del Comune di Reggio Emilia
Assessorato alla Cultura del Comune di Reggio Emilia
Musei Civici
Istituto Superiore di Studi Musicali Achille Peri
Fondazione Nazionale della Danza Aterballetto
Reggio Children
Collezione Maramotti Max Mara
Classica Tv Sky Italia
Associazione Insieme per il Teatro
PARALLELE 2009-2010
CONVERSAZIONI, CONFERENZE, INCONTRI CHE ATTRAVERSANO IL CARTELLONE DEI TEATRI
Luoghi
Sala degli Specchi del Teatro Municipale Valli
Piazza Martiri del 7 luglio, 42121 Reggio Emilia
tel 0522 458 811 – fax 0522 458 927
Teatro Cavallerizza
Viale Antonio Allegri, 42121 Reggio Emilia
tel 0522 458 970
Biblioteca delle Arti
Corso B. Cairoli 1, 42121 Reggio Emilia
tel 0522 456 801
Fonderia Aterballetto
Via della Costituzione 39, 42124 Reggio Emilia
tel 0522 273 011
Collezione Maramotti
Via Fratelli Cervi 66, 42124 Reggio Emilia
tel 0522 382 484
Auditorium Istituto Peri
Via Dante Alighieri 11, 42121 Reggio Emilia
tel 0522 456 771
_________________________________________________________________
Il ciclo di conversazioni, conferenze, incontri, e filmati, è a ingresso libero, aperto a tutti.
Per il riconoscimento dei crediti universitari consultare i siti www.sce.unimore.it;
www.formazione.unimore.it, www.iteatri.re.it
È necessario che gli studenti universitari interessati si iscrivano inviando un’ e-mail a [email protected]
Il programma PARALLELE 2009 - 2010 è formalmente riconosciuto come Corso di formazione e
aggiornamento del personale della scuola su base provinciale.
Info e contatti: I Teatri tel. 0522 458811, 0522 458912, 0522 458938 – numero verde 800 554 222
www.iteatri.re.it
[email protected]; [email protected]
A) CONVERSAZIONI A TEMA CON GLI ARTISTI
DANZA/ARTE
martedì 13 ottobre 2009
Biblioteca delle Arti
ore 17,30 - proiezione
In Pages
da un adattamento di Bones in Pages, curato da Elisabeth Coronel & Saburo Teshigawara, diretto da
Elisabeth Coronel, interpretato da Saburo Teshigawara, con la partecipazione di Kei Miyata
coprodotto da Abacaris Films / Arte France / Karas e Theatre di Caen, con il supporto di C.N.C
ore 18,30 - conversazione
Saburo Teshigawara. Nella vertigine di luce e ombra.
Saburo Teshigawara in conversazione con Marinella Guatterini
“Penso a uno spazio dove la luce si dissolve e in cui i corpi, le linee, il tempo divengono visibili e invisibili”,
dice Saburo Teshigawara e con queste parole sigla la sua estetica legata agli elementi della natura come
l’aria, il vento, l’acqua ma soprattutto la luce, come quella azzurra in cui si immerge in Miroku.
L’emblematica pièce del 2007, ora in prima nazionale a Reggio Emilia, si staglia come un ulteriore
manifesto poetico nel cammino artistico di questo danzatore e coreografo giapponese, a capo della
compagnia Karas (corvo), convinto che ogni passo e gesto del danzatore debbano costituire “un movimento
verso un tempo che non è ancora arrivato”. E poiché tutto nasce dal movimento, è il movimento a creare il
tempo e a conferirgli una forma. Teshigawara è stato tra i primi artisti del Sol Levante a distanziarsi sia dalla
tradizione giapponese più antica (Teatro No e Kabuki) sia dalle forme della nuova danza nipponica (Butoh)
per attingere anche alle eredità tecniche occidentali. Per lui danzare è “giocare con l’aria” e creare è
“concentrarsi su come lo spazio nasce dal movimento del corpo”. In questa vertigine luce e ombra sono
interlocutori necessari al divenire di una danza dell’ignoto. (M.G.)
link: Saburo Teshigawara/Karas, Miroku, Teatro Municipale Valli, 15 ottobre ore 20,30
venerdì 16 ottobre 2009 ore 18,30
Fonderia Aterballetto
In dialogo tra danza, musica, arte.
Mauro Bigonzetti, Angelo Davoli, Luciano Ligabue in conversazione con Marinella Paderni e
Stefano Tomassini
L’incontro tra Mauro Bigonzetti e Luciano Ligabue, tra Aterballetto e un mondo poetico fatto di canzoni,
sceneggiature, poesie, fumetti non poteva che accadere al centro della notte. In modo analogo i paesaggi
notturni ricreati dall’artista Angelo Davoli alludono a una stessa intima evocazione di questa notte terrestre.
La conversazione, condotta da Marinella Paderni e Stefano Tomassini con i protagonisti di questo nuovo
allestimento ci svelerà anche il dietro-le-quinte della creazione artistica, la pluralità degli sguardi, il
confronto e l’incontro fra visioni e linguaggi diversi, quello del corpo, della musica e dell’immagine, così
presenti nei lavori di Bigonzetti.
link: Fondazione Nazionale della Danza Aterballetto, Certe notti, Teatro Municipale Valli, 20 e 21 novembre ore 20,30
lunedì 19 ottobre 2009 ore 18,30
Salotto bianco, Collezione Maramotti
Trisha Brown. L’invenzione dello spazio.
Trisha Brown in conversazione con Rossella Mazzaglia e Adriana Polveroni
Al centro dell’incontro un tema – quello dello spazio e della sua invenzione e re-invenzione – comune al
linguaggio coreografico della Brown, ma anche alle ricerche linguistiche delle arti visive contemporanee. Il
percorso coreografico di Trisha Brown si configura come una continua esplorazione dello spazio, non solo
per individuare luoghi non tradizionali per la messa in scena della sua danza – a New York erano le strade, i
parcheggi, le gallerie d’arte, i tetti e le facciate degli edifici di Soho – ma anche per ripensare la dimensione
culturale del corpo, delle strutture coreografiche e dell’esibizione performativa, in una ricerca costante e
aperta al confronto e al dialogo con le altre arti e in particolare con le espressioni più avanzate delle arti
figurative.
in collaborazione con Collezione Maramotti Max Mara
link: Trisha Brown Dance Company, Early Works, Collezione Maramotti, 28 e 29 ottobre ore 16,00 e ore 20,30; 31
ottobre ore 15,30; Set and Reset / You Can See Us / L’Amour au Théâtre, Teatro Municipale Valli, 30 e 31 ottobre ore
20,30
VOCI D’AMERICA
lunedì 15 marzo 2010
Ridotto del Teatro Municipale Valli
ore 17,30 - proiezione
Blind Date di Bill T. Jones
documentario per la serie “Danza in scena”, a cura di Maria Mauti, Francesca Pedroni, regia di Maria Mauti,
ideazione e interviste di Francesca Pedroni, coreografia di Bill T. Jones
Produzione MP1 – Classica Italia, 2007, col., 38 min.
ore 18,30 - conversazione
Bill T. Jones. Cercando Lincoln.
Bill T. Jones in conversazione con Francesca Pedroni e Fabrizio Grifasi
Una conversazione sull’America a partire dall’eredità di Abraham Lincoln. Bill T. Jones, con la sua
compagnia fondata nel 1982 con Arnie Zane, rappresenta anche in Europa uno degli artisti più impegnati a
riflettere con la sua arte su questioni sociali, etiche, politiche. Danzatore e coreografo afro-americano con la
sua compagnia multirazziale ha affrontato in questi ultimi decenni questioni importanti, dall’Aids alla guerra
in Iraq voluta da Bush, agli effetti dell’11 settembre. Non per dare risposte sul mondo, ma per porre
domande. Dal 2008 sta lavorando su Lincoln, di cui si è festeggiato nel 2009 il bicentenario della nascita,
con nuovi spettacoli, conferenze, incontri. Serenade / The Proposition, uno dei titoli in scena al Teatro
Municipale Valli, rappresenta una tappa del progetto Lincoln: punto di partenza per ragionare con l’artista
sull’America di ieri e di oggi.
link: Bill T. Jones/Arnie Zane Dance Company, Between Us, Teatro Ariosto, 13 marzo ore 20,30; Serenade / The
Proposition, Teatro Municipale Valli, 14 marzo ore 20,30
venerdì 16 aprile 2010 ore 18,30
Ridotto del Teatro Municipale Valli
Gli Angeli di Tony Kushner. Caduta, e rinascita, del sogno americano.
Conversazione con Elio De Capitani e Roberto Festa
“Penso il mondo politicamente. Per me la politica è interessante, sexy, divertente”. Lo ripete spesso Tony
Kushner, che con Angels in America ha offerto una tra le rappresentazioni politicamente più alte
dell’America anni Novanta. La “politica” di Kushner è però qualcosa di vasto, è il gioco delle relazioni
sociali, il groviglio di amore, odio, sesso, desiderio, speranza, malattia che tesse la vita di ognuno. Con
Angels Kushner affronta alcune questioni centrali della storia americana recente: l’eredità dell’America
reaganiana, l’Aids, l’antisemitismo, i conflitti etnico-razziali. La critica, anche feroce, di mali e distorsioni
della società USA, non è però mai disgiunta dalla fiducia nella possibilità di rinnovamento e perenne
apertura del sogno americano.
link: Angels in America di Toni Kushner, regia Ferdinando Bruni, Elio De Capitani, Teatro Ariosto, 16 e 17 aprile ore
20,30
IL NUOVO ORFEO
Tre incontri per conoscere i musicisti del nostro tempo
domenica 21 marzo 2010 ore 16,30
Ridotto del Teatro Municipale Valli
Diego Matheuz in conversazione con Oreste Bossini
André Breton, il padre del surrealismo, sosteneva che gli artisti hanno il dovere di andare al di là dei proprio
mezzi intellettuali. Antonio Abreu, economista di professione e musicista per passione, deve averlo preso in
parola, quando a metà degli anni Settanta decise di gettarsi in un’impresa che nessuno prima aveva osato
nemmeno immaginare, ovvero fondare una rete di scuole che consentisse a tutti i giovani del Venezuela,
anche ai ragazzi più emarginati, di conoscere la musica e di imparare a suonare uno strumento. Il “sistema”,
come viene definito in maniera informale, non solo ha funzionato egregiamente, ma ha generato anche una
rete capillare di orchestre giovanili e soprattutto una generazione di formidabili talenti. Dopo il clamoroso
successo di Gustavo Dudamel, nominato a nemmeno trent’anni direttore musicale della prestigiosa Los
Angeles Philharmonic Orchestra, un altro giovanissimo direttore d’orchestra uscito dall’officina Abreu sta
bruciando le tappe della carriera, Diego Matheuz. Assieme a lui, nel concerto di Reggio Emilia, si esibisce
come solista anche la violinista Angelica Olivo, un’altra magnifica espressione dell’utopia concretissima del
sistema Abreu.
link: Orchestra Mozart, Diego Matheuz direttore, Angelica Olivo violino solista, Teatro Municipale Valli, 21 marzo ore 20,30
giovedì 25 marzo 2010 ore 18,30
Ridotto del Teatro Municipale Valli
Michele Mariotti in conversazione con Oreste Bossini
Diventare un grande interprete del melodramma italiano è meno facile di quel che si creda, benché il nostro
Paese abbia alle spalle una grande tradizione di direttori d’orchestra di livello internazionale. Il teatro
richiede un notevole patrimonio di qualità umane e artistiche, oltre alla solida competenza musicale. Il
successo fulmineo del giovane Michele Mariotti ha destato proprio per questo una grande sorpresa e ha
lasciato sperare in un talento capace di portare avanti uno stile d’interpretazione fresco, ma legato alle
tradizioni più insigni dell’opera italiana. Il Teatro Comunale di Bologna ha scommesso subito sul futuro di
Mariotti, che torna a Reggio Emilia, dopo il successo del Nabucco del 2008, con un nuovo spettacolo,
l’Idomeneo di Mozart.
link: Idomeneo di W.A. Mozart, su libretto di G. Varesco, Teatro Municipale Valli, 26 marzo ore 20,00 e 28 marzo ore
15,30
mercoledì 21 aprile 2010 ore 18,30
Auditorium dell’Istituto Peri
Jörg Widmann in conversazione con Oreste Bossini e Andrea Talmelli
Jörg Widmann è nato nel 1973 a Monaco di Baviera, dove ha studiato clarinetto, perfezionandosi in seguito
alla Juilliard School di New York. La musica da camera ha spinto Widmann a cercare un dialogo con i
musicisti più sensibili a questo genere di repertorio, da Heinz Holliger a András Schiff e Hélène Grimaud.
Widmann gode anche ottima fama di solista e in questa veste ha collaborato con le maggiori orchestre,
suonando spesso musiche espressamente scritte per lui, come Musik für Klarinette und Orchester di
Wolfgang Rihm e Cantus di Aribert Reimann. Widmann ha cominciato a prendere lezioni di composizione a
soli undici anni e ha coltivato questo lato del suo talento con grande scrupolo, studiando con maestri come
Hans Werner Henze e lo stesso Rihm.. Numerose istituzioni hanno riconosciuto il valore del suo lavoro di
compositore. La sua musica per quartetto, che comprende un importante ciclo di sei lavori, è stata ascoltata
anche a Reggio Emilia, in occasione del Festival Internazionale Quartetto d’Archi tenutosi nel giugno scorso.
link: Sa Chen pianoforte, Maxim Rysanov viola, Jörg Widmann clarinetto, Omaggio a Robert Schumann, Teatro
Municipale Valli, 22 aprile ore 20,30
B) CONFERENZE E LETTURE
LETTERATURA E TEATRO
coordinano Anna Maria Contini, Nicola Dusi, Giorgio Zanetti
Sala degli Specchi del Teatro Municipale Valli
martedì 4 novembre 2009 ore 17,30
Francesco Micheli, «Sound, music!» (Oberon da Sogno di una notte di mezza estate: Atto IV, Scena
Prima)
Da Henry Purcell a Felix Mendelssohn, da Carl Maria von Weber a Benjamin Britten: la strampalata storia
d’amore tra ragazzi viziati, asini e fate non ha mai smesso di attrarre compositori che, di secolo in secolo, di
bocca in bocca, hanno insufflato canto e musica alla serissima fiaba di Shakespeare. Naturale che il teatro
shakespeariano in generale, e Il sogno in particolare, sia stato fonte d’ispirazione per molti compositori: nei
drammi e nelle commedie del poeta inglese, infatti, la musica riveste un ruolo fondamentale sia come
presenza scenica irrinunciabile, sia come dimensione dello spirito.
La traduzione musicale del Sogno da parte di Britten, che nutriva da sempre una venerazione per
Shakespeare, è del 1960: un omaggio del maggior compositore inglese del Novecento al più grande poeta
della sua patria.
link: A Midsummer Night’s Dream, di B. Britten, su libretto di B. Britten e P. Pears, da Shakespeare, Teatro Municipale
Valli, 5 e 6 novembre ore 20,00
lunedì 10 novembre 2009 ore 17,30
Daniele Abbado, Valerio Magrelli, Cyrano
Cyrano lo sconfitto, suggeritore della vita e dell’opera di altri, ci indica passaggi dell’esistenza che non
conosciamo, mescola estetica e vita – vita avventurosa e vita letteraria – apparentandosi in questo a
personaggi lontanamente affini come Falstaff e Don Chisciotte. Quando se ne va, porta nel mondo delle
ombre il suo gran naso, simbolo di libertà, indipendenza, diversità, marchio di un eroe che si batte fino in
fondo anche contro l’impossibile, persino contro le tenebre. Vera e propria summa delle potenzialità
espressive nella sfera dei sentimenti e delle passioni umane, la commedia di Rostand, con le sue
ingegnosissime macchine metriche, non ha mai smesso di affascinare il pubblico di tutti i tempi.
link: Cyrano de Bergerac di E. Rostand, con Massimo Popolizio, regia di Daniele Abbado, Teatro Municipale Valli, 11,
12, 13, 14 novembre ore 20,30 e 15 novembre ore 15,30
martedì 18 novembre 2009 ore 17,30
Matteo Codignola, Editing Moby Dick
Moby Dick è uno dei libri più noti al mondo, ma anche uno dei meno letti. Proverò quindi a raccontare come
è fatto, e cosa, al di là della leggenda, effettivamente contiene. Da lì cercherò di mostrare perché la sua fama
abbia sempre spaventato i lettori, e prima ancora gli editori. E perché quella di Moby Dick sia una storia
ancora viva, e “pericolosa” proprio per questa ragione, e cioè che ognuno tende a tagliarla a sua misura, e a
raccontarla a suo modo. (M.C.)
link: Roberto Abbiati in Una tazza di mare in tempesta, Sala ottagonale Teatro Municipale Valli, 20 e 21 novembre ore
10, 10.45, 11.30, 18, 18.45; 22, 27 e 28 novembre ore 20.15, 21, 21.45, 22.30, 23.15; 29 novembre ore 18, 18.45, 19.30,
20.15, 21.
martedì 25 novembre 2009 ore 17,30
Fausto Malcovati, La sfida di Zio Vanja. Cechov anticipatore del teatro moderno
Zio Vanja è un testo straordinariamente innovatore e coraggiosissimo per il tempo in cui fu scritto (1899):
non ha quasi trama, i personaggi rimangono sospesi in un tempo senza tempo, in uno spazio che sembra
claustrofobico e invece è sconfinato. Non c’è comunicazione tra loro: ognuno parla a sé e per sé, esprimendo
la propria angoscia, la propria malinconia, il proprio fallimento senza riuscire a coinvolgere l’altro, ognuno
rimane isolato, perduto in una condizione di assoluta solitudine e disperazione. Ecco perché Cechov è così
moderno, così vicino a noi e al teatro di oggi: ha saputo, con più di cent’anni di anticipo, portare in scena il
nostro stesso vuoto, la nostra difficoltà di vivere, il nostro isolamento.
link: Zio Vanja di A. Cechov, regia di Andrei Konchalovsky, Teatro Ariosto, 27, 28 novembre ore 20,30 e 29 novembre
ore 15,30
mercoledì 10 febbraio 2010 ore 17,30
Guido Paduano, Le Nuvole. Educazione e società
Il discorso verterà sul ruolo sociale della cultura, sulla sua possibile utilizzazione nelle relazioni
intersoggettive e sulla sua duplice demonizzazione come sovversiva e come inutile, in riferimento al
panorama intellettuale dell’Atene del quinto secolo. Verrà proposta inoltre una lettura parallela con il
Borghese Gentiluomo di Molière.
link: Le Nuvole di Aristofane, regia di Antonio Latella, 13 febbraio ore 20,30 e 14 febbraio ore 15,30
giovedì 11 marzo 2010 ore 17,30
Claudio Longhi, «Aspettando Godot» o il “mistero”(buffo) del corpo glorioso
ESTRAGONE ( dandosi per vinto) Niente da fare.
VLADIMIRO (avvicinandosi a passettini rigidi e gambe divaricate) Comincio a crederlo anch’io…
Oltre mezzo secolo è passato da quando al Théâtre de Babylone di Parigi, per la regia di Roger Blin, la sera
del 24 gennaio 1953 il sipario si è levato sulla prima rappresentazione di Aspettando Godot e ancora oggi il
misterioso dramma di Beckett, impalpabile e concretissimo ad un tempo, non cessa di sedurci col suo fascino
ambiguo e sempre sfuggente. Che cos’è Aspettando Godot? Una tragica commedia dell’attesa di-sperante?
La comica tragedia di un dialogo im-possibile? Una parabola fisiologicamente corporale della nietzschiana
morte di Dio? Il manifesto di una “fede” che non cede? L’enciclopedia del non senso contemporaneo? Una
sfida all’assurdo? O forse il clinico referto anatomico di “tristi tempi” che faticano a morire… Impossibile
nel breve spazio di una conversazione anche solo abbozzare risposte, ma difficile pure esaurire il semplice
catalogo delle possibilità. Plausibile invece tentare delle ipotesi. Forse proprio lì, nel vitalissimo corpo
del’attore, perno della prassi teatrale, vivisezionato dal crudele drammaturgo, il segreto di un copione che,
cantando la fine di un mondo, da più di cinquant’anni è diventato una delle bandiere della nuova
drammaturgia.
link: Aspettando Godot di S. Beckett, con Gigio Alberti, Mario Sala, Teatro Cavallerizza, 16, 17, 18, 19, 20 e 21 marzo
ore 20,30
C) INCONTRI CON GLI AUTORI
Teatro Cavallerizza
lunedì 8 febbraio 2010 ore 17,30
Michele Serra incontra il pubblico e gli studenti
link: Personaggi di Michele Serra, Antonio Albanese, con Antonio Albanese, Teatro Municipale Valli, 9 e 10 febbraio
ore 20,30
venerdì 5 marzo 2010 ore 17,30
Stefano Benni incontra il pubblico e gli studenti
link: Mai più soli di Stefano Benni, con Angela Finocchiaro, Teatro Ariosto, 5, 6 marzo ore 20,30 e 7 marzo ore 15,30