Riflessione in merito allo stato di occupazione dell`istituzione

LICEO CLASSICO STATALE “SOCRATE”
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Riflessione in merito allo stato di occupazione dell’istituzione scolastica
dal 22 al 30 dicembre 2015
Alla ripresa dell’attività didattica dopo l’occupazione dell’edificio scolastico da parte di un
esiguo gruppo di studenti e studentesse, il Collegio dei Docenti del Liceo Socrate di Bari esprime
ferma riprovazione dell’azione di forza compiuta, che si configura quale reato ex artt. 340
(interruzione di un ufficio o servizio pubblico o di un servizio di pubblica necessità), 633 del Codice
Penale (invasione di terreni o edifici), pur nella varia interpretazione della giurisprudenza.
La mattina del 22 dicembre 2015 è stato, infatti, interdetto l’accesso alla sede centrale del Liceo
al Dirigente Scolastico e al Personale della Scuola, generando interruzione di pubblico servizio;
laddove gli studenti e le studentesse occupanti hanno invitato con i loro comunicati altri studenti e
persone estranee al “Socrate” a partecipare alle attività programmate, a tenere “lezioni”, a supportare
dibattiti, appropriandosi di spazi e ruoli non legittimamente messi a disposizione e concorrendo così,
in assenza di autorizzazione ad entrare e a operare, alla consumazione del reato di invasione di
edificio pubblico.
L’occupazione ha impedito l’attività didattica della prima ora di lezione del giorno 22
dicembre, ha leso il diritto degli Studenti di partecipare alla programmata Assemblea d’Istituto, ha
impedito il lavoro del Dirigente e degli Assistenti Amministrativi che dovevano provvedere al
pagamento degli stipendi al personale in servizio a tempo determinato, procedere alla definizione
delle gare indette nell’anno 2015 per l’acquisizione di beni e servizi e chiudere i servizi di cassa con la
Banca affidataria, produrre le certificazioni necessarie per il perfezionamento delle iscrizioni alle
Università estere e per il conseguimento di borse di studio e altri benefit degli alunni già diplomati,
gestire la complessa organizzazione dell’imminente viaggio di istruzione a Vienna di circa 100
studenti del Liceo Internazionale, avviare le procedure di convocazione dei docenti supplenti per la
copertura dei posti degli insegnanti nominati su organico di potenziamento che hanno chiesto il
differimento dell’assegnazione della sede, per non parlare delle incombenti scadenze di definizione
del Piano di Miglioramento, di elaborazione del Piano Triennale dell’Offerta Formativa, di
aggiornamento della piattaforma Scuola in Chiaro, di predisposizione delle procedure per l’iscrizione
alla classe quarta ginnasiale del prossimo anno scolastico, di gestione di delicate situazioni che
investono la sfera personale e familiare di studenti in difficoltà.
Le forme dell’invasione dell’edificio scolastico e del persistente stato di occupazione non
hanno trovato condivisione in numerosi/e alunni/e del Liceo e non possono essere legittimate dal
Dirigente, dai Docenti e dal Personale ATA in quanto si configurano come azioni illegali e si
esplicano in modalità contrarie alla pratica collegiale democratica che ha invece sempre
caratterizzato il Liceo “Socrate”, una Scuola in cui gli studenti e le studentesse hanno modo di
gestire autonomamente spazi, tempi, risorse per l’esercizio del diritto di critica fondato su libertà di
pensiero, di espressione e di associazione, una Scuola in cui ogni giorno si offre ascolto partecipato a
famiglie e ragazzi/e, si cura ogni bisogno formativo, si garantisce accoglienza a tutti senza
distinzioni, si propongono ripetute occasioni di dialogo e confronto, si cerca il coinvolgimento
attivo di alunni/e in ogni iniziativa.
Lo stesso non si può dire abbiano fatto quanti/e hanno “liberato” il “Socrate”, proponendo
come “un’esperienza collettiva” targata “Socrate” l’operato di un gruppo minoritario di studenti e
studentesse supportato da soggetti estranei alla comunità scolastica, chiudendosi in “un’oasi” elitaria
che, attraverso l’azione di forza, ha rifiutato in partenza il coinvolgimento attivo di un più largo
seguito di studenti e di tutte le componenti della comunità scolastica nelle riflessioni, nelle
discussioni, nella sperimentazione attuate, e così facendo, ha rinunciato a più ampi riscontri
nell’opinione pubblica e a esiti politici senz’altro più efficaci.
Il “Collettivo Autorganizzato Socrate” ha offeso la dignità dei lavoratori di questa scuola, ha
privato il Dirigente e il Personale Scolastico della libertà di svolgere il proprio lavoro al servizio della
comunità, aprendo tavoli di discussione a gruppi ed elementi scelti dall’esterno e chiudendo la
comunicazione con le altre anime della Scuola che non hanno mai mancato di ravvivare, nelle
opportune sedi e modalità democratiche, il dibattito sulla funzione della scuola intesa come risorsa
per lo sviluppo sociale e civile del Paese, sulla necessità del contrasto di ogni logica volgarmente
economicistica a cui asservire la cultura, sull’affermazione della libertà dei saperi, sull’esigenza di
garantire i caratteri fondanti e costituzionalmente riconosciuti della scuola pubblica,
sull’indispensabilità di un progetto educativo ruotante attorno alla centralità degli studenti e delle
studentesse e finalizzato alla formazione di persone consapevoli in grado con gli strumenti culturali
costruiti insieme di interpretare la realtà e agire su di essa.
La negazione della libertà operata dal “Collettivo Autorganizzato Socrate” è contraria
all’esercizio della democrazia, laddove in particolar modo all’interno delle comunità educanti sono
dovuti il rispetto dei valori costituzionali, dei ruoli, della dignità e dei diritti di tutti, delle regole e dei
confini legali delle azioni.
IL COLLEGIO DEI DOCENTI
IL PERSONALE ATA
I RAPPRESENTANTI DEI GENITORI IN CONSIGLIO D’ISTITUTO
IL DIRIGENTE SCOLASTICO
Santa Ciriello