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LA FONDAZIONE LA NOTTE DELLA TARANTA
presenta
SABATO 25 AGOSTO
pre-Concertone ore 18.45; Concertone ore 22.30
MELPIGNANO PIAZZALE EX CONVENTO DEGLI AGOSTINIANI
ingresso gratuito
www.lanottedellataranta.it
CONCERTONE FINALE CON L ORCHESTRA
LA NOTTE DELLA TARANTA
diretta dal Maestro Concertatore GORAN BREGOVIĆ
assistente musicale Ninoslav Ademović
assistenti all orchestrazione Mauro Durante, Claudio Prima
con
Wedding and Funeral Band
Tonči Huljić Madre Badessa Band
Nenad Mladenović Orchestra
Il Coro delle Mondine di Novi
Concerto Bandistico di Racale
Si chiude sabato 25 agosto la quindicesima edizione del festival La Notte della Taranta
promosso e organizzato da Fondazione La Notte della Taranta, Assessorato al Mediterraneo,
Cultura e Turismo della Regione Puglia, Provincia di Lecce, Unione di Comuni della Grecìa
Salentina e Istituto Diego Carpitella. Il piccolo comune di Melpignano torna a trasformarsi
anche quest anno in uno dei luoghi più conosciuti nel panorama della world music
internazionale, rafforzando l'immagine della Grecìa Salentina come culla della musica di
tradizione popolare.
L atteso incontro tra l Orchestra La Notte della Taranta e il maestro concertatore Goran
Bregović rappresenta un ritorno alle origini per il festival salentino con Bregović che
arriverà a Melpignano accompato dalla sua Wedding & Funeral Band, per scrivere una
partitura in cui il vasto repertorio della musica popolare salentina dialogherà con le atmosfere
fortemente evocative della musica che arriva dall altra parte dell Adriatico, «un piccolo mare per usare le parole del maestro concertatore - che unisce più di quanto separi».
Con le radici nei Balcani, di cui è originario, e la mente nel XXI secolo, Goran Bregović ha
mescolato le sonorità di una fanfara tzigana, le polifonie tradizionali bulgare e gli strumenti
tradizionali salentini dando vita a una musica che suona istintivamente familiare,
appassionata, irresistibile.
A coadiuvare il lavoro del maestro Bregović, il suo assistente musicale, l eccellente
arrangiatore Ninoslav Ademović, e i due giovani musicisti salentini Claudio Prima e Mauro
Durante, assistenti all orchestrazione, che si sono formati all interno dell Orchestra La Notte
della Taranta e il cui contributo è stato essenziale alla riuscita dell incontro tra la tradizione
musicale salentina con quella balcanica.
Espressioni del multiforme universo sonoro balcanico sono le due formazioni che il maestro
ha voluto portare con sé dalla ex Jugoslavia sul palco di Melpignano. Una di origine croata, la
Tonči Huljić Madre Badessa Band l altra serba, la Nenad Mladenović Orchestra, serba,
vincitrice del prestigioso festival di Guča nel
la manifestazione che ogni anno decreta i
migliori strumentisti della scena balcanica.
Un incontro emblematico per La Notte, che ha realizzato nei suoi quindici anni di vita, la sua
vocazione alla condivisione, al superamento delle barriere, con la musica che diventa
linguaggio privilegiato per attraversare i confini etnici e culturali. Uno strumento capace di
parlare anche, per le vie della conoscenza, di solidarietà. Ecco allora comparire sul palco, tra le
note della pizzica, il Coro delle Mondine di Novi che dalle pieghe di una terra come l Emilia
ferita dal recente terremoto, porteranno a Melpignano il suono di una antica e vitale civiltà
contadina, nelle sue musiche di gioia e rivoluzione.
Un ruolo chiave, in questa edizione, lo avrà la cultura bandistica, scelta da Goran Bregović per
la chiusura del Concertone, che vedrà come ultimo gruppo ospite il Concerto Bandistico
Città di Racale, interprete di una maniera sociale del fare musica, che nel Salento ha ispirato
generazioni di musicisti cresciuti grazie alla formazione all interno delle bande.
La lunga notte di musica di sabato 25 agosto avrà un preludio che comincerà al tramonto:
cinque gruppi che rappresentato altrettanti modi di presentare la tradizione della musica
popolare salentina si succederanno sul palco, a introdurre l esplosione balcanico-salentina
che comincerà intorno alle 22.30 Nell ordine si esibiranno Gli Strittuli, Le Cantatrici di
Cannole, Mario Salvi e i Cantori di Villa Castelli, Mascarimirì Gitanistan Orchestra e
Antonio Castrignanò.
IL PRE-CONCERTONE
In apertura ci saranno Li Strittuli, gruppo selezionato attraverso il concorso nazionale
Salento Creativo - Le radici della musica Nato nel 1998 a San Pancrazio Salentino per
riproporre un viaggio nella pizzica pizzica, pizzica tarantata stornelli d amore, canti di lavoro
e protesta, il gruppo è maturato grazie al contatto diretto con portatori della tradizione e
gruppi di ricerca, facendo proprio il patrimonio della cultura orale e utilizzando gli strumenti
tradizionali come violino, organetto, fisarmonica, chitarra e tamburo a cornice. Li Strittuli
proporranno i brani Pizzica con il mandolino, Stornelli, Lu monacu, Maria Nicola, Pizzica
tarantata.
A seguire, ci saranno le Cantatrici di Cannole, originarie del piccolo comune del Salento
centro-orientale - di et compresa fra i cinquanta e settanta anni - con il piacere di eseguire i
canti della tradizione salentina. Gina, Assuntina, Rosaria, Rosalba Eva, Ndata, Nzina non
possono essere catalogate come cantrici nel senso tradizionale del termine perch per loro
cantare stare insieme, giocare, ricavarsi uno spazio libero, un luogo e un tempo della
contemporaneità che sfuggono a qualsiasi tipologia della ricerca e della documentazione
classica. Le Cantatrici eseguiranno sei canti: Lu massaru, racconto amore difficile e contrastato
fra due giovani; Quandu l aceddhu pizzica la fica, tutto giocato sul doppio senso fra il frutto (il
fico) dolce e prelibato e il sesso femminile; Ricci i tuoi capelli, canto d amore e di denuncia di
un militare lontano dai suoi amori e dai suoi affetti; Cala cala panarinu, canto a schema aperto
e ironico; Lu dottore e Una sera passeggiando.
Subito dopo sarà la volta di Mario e Salvi e i Cantori di Villa Castelli. Vito Nigro, Pasquale
Barletta, Pompeo Nisi e Francesco Barletta sono cantori e suonatori tradizionali tra i più
rappresentativi di Villa Castelli, piccolo centro del brindisino sospeso tra la bassa Murgia e le
Gravine joniche, storica culla di pizziche, serenate e stornelli accompagnati dall'organetto.
Mario Salvi, grande conoscitore e studioso di questo strumento, è promotore del gruppo, con
cui si propone di diffondere la ricchezza delle musiche e dei canti di quella terra. Tra i brani
che verranno proposti sul palco di Melpignano ci saranno Pizzica pizzica col mandolino, la
serenata La Matinata, e La Teresina, canto tradizionale che racconta dei doni che una madre fa
alla figlia per convincerla a maritarsi.
A seguire salir sul palco Claudio Cavallo Giagnotti con la sua Mascarimirì Gitanistan
Oschestra. Con lui e il fratello Cosimo ci saranno i fedeli Vito Giannone al mandolino, Alessio
Amato all elettronica e gli ospiti speciali Louis Pastorelli (Nux Vomica - Nizza), Papet Jali
(Massilia Sound System - Marsiglia) e Simone Stefanizzi (Salento). Gitanistan Orchestra è un
progetto nato dal cd dei Mascarimirì "Gitanistan" che intende unire le diverse forme del fare
musica sviluppatesi nel Mediterraneo all interno del concetto Arco Latino realizzato dai
Nux Vomica nel febbraio 2010 a Nizza). Dopo una stagione ricca di date importanti in Italia e
all'estero, e dieci anni passati ad arricchire il concetto di tradinnovazione che portano avanti
dall inizio della loro storia, i Mascarimiri sono pronti a presentare Gitanistan Orchestra al
pubblico di Meplignano proponendo i brani che fanno parte del loro ultimo disco, tra cui
Gitanistan, Balkanica pizzicata e Lira l omaggio alla Campania di Tammurriata, una pizzica in
quattro lingue (salentino, provenzale, nizzardo e rom) e Na carusa.
Prima di ritrovarsi sul palco in orchestra diretto da Goran Bregović, Antonio Castrignanò,
voce e tamburello, chiuderà la sezione del pre-concertone con Gianluca Longo (mandola),
Rocco Nigro (fisarmonica), Gianni Gelao (zampogna e fiati), Giuseppe Spedicato (basso
acustico) e Attilio Turrisi (chitarre). A due anni di distanza dal suo ultimo lavoro discografico
Mara la fatìa Castrignanò proporrà alcuni dei brani più rappresentativi del suo repertorio
come il brano che dà il nome al disco, il travolgente Core meu, Signora Madama, Tremula
Terra.
LE ORCHESTRE
ORCHESTRA LA NOTTE DELLA TARANTA
Antonio Amato, Alessandra Caiulo, Antonio Castrignanò, Claudio Cavallo Giagnotti Ninfa
Giannuzzi, Emanuele Licci, Maria Mazzotta, Stefania Morciano, Enza Pagliara, Alessia Tondo,
Anna Cinzia Villani (voci); Roberto Gemma (fisarmonica), Claudio Prima (organetto), Giulio
Bianco (zampogna e armonica), Gianluca Longo (mandola), Emanuele Licci (chitarra),
Attilio Turrisi (chitarra battente); Mauro Durante (violino), Redi Hasa (violoncello);
Antonio Castrignanò, Carlo De Pascali, Mauro Durante, Riccardo Laganà (tamburelli),
Alessandro Monteduro (percussioni), Antonio Marra (batteria). Danzatrici: Laura
Boccadamo, Maristella Martella, Silvia Perrone, Lucia Scarabino.
WEDDING AND FUNERAL BAND
Muharem Red epi (goc, grancassa tradizionale; voce), Bokan Stankovic (prima tromba);
Dalibor Lukic (seconda tromba); Stojan Dimov (sax, clarinetto); Aleksandar Rajkovic
(primo trombone, glockenspiel); Milos Mihajlovic (secondo trombone); Ludmila Radkova
Trajkova, Daniela Radkova Aleksandrova (voci bulgare).
GLI OSPITI DEL CONCERTONE
CORO DELLE MONDINE DI NOVI
Il Coro delle Mondine di Novi è un coro femminile originario di Novi, Modena, nato nei primi
anni Settanta da un idea del maestro Torino Gilioli È costituito in parte da vere mondariso di un et che si aggira intorno agli ottant anni e in alcuni casi la supera - e da figlie e nipoti di
mondine e donne appassionate di tradizioni popolari L esperienza del Coro nasce da donne
originarie dello stesso paese, Novi, che fin da piccole avevano dovuto imparare a darsi da fare
per sopravvivere, ritrovandosi insieme in Piemonte, lontane dalle loro case, a fare le mondine.
Anni dopo quasi per gioco queste stesse donne si sono ritrovate per condividere l esperienza
del Coro che all inizio ha compreso anche delle voci maschili, quelle dei "cavallanti" (coloro
che in risaia distribuivano i mazzetti di piantine di riso che le mondine dovevano trapiantare).
A seguito della scomparsa del Maestro Gilioli, nel 2000, le mondine hanno trovato una guida
in Maria Giulia Contri. Oggi, il repertorio delle Mondine si è notevolmente arricchito, e
comprende oltre ai canti le letture di testi, scritti e interpretati da Manuela Rossi, che
raccontano storie di donne accomunate dalla stessa esperienza in risaia, le stesse lotte, le
stesse passioni.
TONČI HULJIĆ & MADRE BADESSA
Musicista, produttore e cantautore nato a Spalato (Croazia) Tonči Hulijc si è affermato alla
fine degli anni Settanta come fondatore e frontman del gruppo pop Dalmatinski Magazin (più
tardi rinominato Magazin). Il gruppo ha consolidato il successo negli anni, affermandosi come
il più popolare e longevo gruppo pop croato, con repertorio e arrangiamenti influenzati dalla
musica folk dalmata A seguito dei conflitti degli anni Novanta Huljić stato uno dei primi
artisti croati a introdurre nel proprio repertorio elementi folk provenienti da altre zone della
ex Yugoslavia. Nonostante le numerose critiche e accuse da parte della stampa, il gruppo
Magazin è rimasto uno dei più amati e affermati gruppi pop della Croazia, riscuotendo
successo anche nelle altre regioni della ex Yugoslavia. In quegli anni Tonci Huljić ha fondato
l etichetta discografica Tonika subito diventata una delle più importanti della zona Ha inoltre
composto numerosi brani per il pianista croato Maksim Mrvica, tra i quali Kolibre e
Nostradamus, e il celeberrimo Croatian Rhapsody. Il suo primo album da solista, Waterland, è
uscito nel 2006, seguito nel 2011 da Ka Hashish registrato con la band Madre Badessa e Goran
Bregović
NENAD MLADENOVIĆ ORCHESTRA
Fondata originariamente dal padre del leggendario trombettista Bakija Bakić questo
ensemble di ottoni guidato dal nipote di Bakić Nenad Mladenovic Hanno vinto per la prima
volta il premio come migliore orchestra a Guča nel
seguito da numerosi altri
riconoscimenti (miglior tromba solista Ekrem Mamutovic nel 2007, miglior percussionista
Fabian Mamutovic nel 2010).
CONCERTO BANDISTICO CITTÀ DI RACALE
La Banda di Racale è una delle formazioni più antiche del Salento, fondata nel 1940 dal
maestro Sebastiano Manni poi sostituito, cinque anni più tardi, da Emilio Silvestri, che fece di
quello di Racale uno dei più rinomati concerti bandistici del tempo. Nel 1948 la Banda si
sciolse per poi essere ricostituita nel 1981 dal maestro Pompilio Librando, il quale la volle
composta sopratutto da giovani, molti dei quali finirono poi per essere richiesti da concerti
bandistici più apprezzati. In quegli anni, si faceva notare per la sua bravura con il flicornino un
bambino di soli nove anni: Dario Spennato, oggi prima tromba della rinata banda. Dopo alcuni
anni di attività concertistica la banda si sciolse, almeno come banda da giro, per essere poi
ricomposta nel 2003. Quell'anno si decise di fare una banda che svolgesse solo pochi giorni di
servizio e la direzione fu affidata al maestro Anna Ciaccia, facendo di Racale una delle bande
rivelazione di quell'anno, che giunse a superare, contrariamente alle intenzioni, gli 80 giorni
di servizio. Dal 2009 la direzione affidata alla celebre bacchetta del maestro Grazia Donateo.
Attualmente il complesso è composto da circa quaranta musicisti diplomati o diplomandi nei
conservatori pugliesi ed esegue un vasto repertorio tratto dalle più belle pagine di musica
sinfonica e operistica.
LA SCENOGRAFIA
IL SEGNO DI MIMMO PALADINO E L'ANTICA ARTE DELLE LUMINARIE
Maschere mute e segni archetipici, segno e materia, buio che diventa luce. È stato il maestro
della Transavanguardia, Mimmo Paladino, a caratterizzare con il suo segno la quindicesima
edizione de La Notte della Taranta. L'artista ha infatti realizzato per il Festival un trittico di
opere inedite che la Fondazione ha utilizzato per l'intera comunicazione di quest'anno: dal
catalogo, che abbandona la formula del libretto trasformandosi in un volume narrativo e
saggistico, all'allestimento del palco, che il 25 agosto a Melpignano ospiterà il Concertone
finale. Il culmine dell'edizione 2012, affidata al maestro Goran Bregović, avrà uno scenario
speciale, che ne conterrà la natura primitiva e il senso della festa di piazza.
Grazie alla collaborazione del maestro delle luminarie, Lucio Mariano, erede di una lunga
tradizione del Sud Italia ormai famosa nel mondo, il segno di Paladino assumerà la materia
della luce, affidata alle mille lampadine che comporranno delle luminarie realizzate per il
Concertone dall'azienda salentina Mariano Light. L arte parla dunque il linguaggio sapiente
del artigianato l immediatezza sposa l ingegno in un racconto a più voci che affiancher la
musica del Concertone.
IL CONVEGNO
ASCOLTA. QUESTO È IL MIO MORSO. QUINDICI ANNI DI FESTIVAL DELLA TARANTA
Quindici anni sono un periodo di tempo sufficiente per uno sguardo retrospettivo, ma nello
stesso tempo puntato in avanti. Con questo intento il Consiglio scientifico della Fondazione La
Notte della Taranta ha promosso il convegno Ascolta. Questo è il mio morso. Quindici anni
di Festival della Taranta, che nelle giornate del 23 e 24 agosto nel Castello baronale de
Gualtieriis di Castrignano dei Greci ha visto storici della cultura popolare, psichiatri,
antropologi, giornalisti, storici della musica, discutere degli aspetti che hanno reso specifica
l'esperienza del Festival, così radicato nel territorio e insieme capace di affascinare un
pubblico globale. Il convegno è stato uno spazio per interrogarsi, confrontarsi e capire in che
modo l evento ha lasciato il suo segno sulla scena musicale contemporanea quali archetipi
della cultura occidentale ha ridestato, quanto ha mutato la percezione del territorio e della
cultura del Salento, come ha inciso sulla sua economia. Un confronto che ha spaziato dagli
aspetti rituali della Taranta al rapporto con la cultura rave, dalle diverse scelte artistiche
compiute in ogni edizione al rapporto tra il festival e l economia Ciò che emerso ancora una
volta, è che la Taranta ha sancito la concezione della cultura e dell arte come concrete ipotesi
di sviluppo, materiale e immateriale, di un territorio, un insieme di strategie che rende
possibile l'invasione festosa di un piccolo paese quale Melpignano da parte di una folla che, da
anni, puntualmente supera le 100.000 presenze.
LE DIRETTE
CIELO PER LA NOTTE DELLA TARANTA
Il Concertone sarà in diretta su Cielo a partire dalle 22. Da Melpignano, il conduttore di Radio
Capital, Giancarlo Cattaneo, racconterà i momenti salienti del Concertone con collegamenti,
interviste ai protagonisti e immagini di backstage e commenti live sul profilo Twitter e
Facebook di Cielo: twitter.com/CieloTV; facebook.com/CieloTv.
Cielo è il canale in chiaro del digitale terreste visibile in tutta Italia al numero 26,
visibile anche sul sito di Cielo alla pagina: http://www.cielotv.it/trova_cielo.html
IL CONCERTONE IN DIRETTA A HERAT
Grazie alla collaborazione tra Ministero della Difesa, Cielo e la Fondazione La Notte della
Taranta le danze i canti e l allegria che il
agosto animeranno il palco del Convento degli
Agostiniani raggiungeranno Herat, in Afghanistan, dove è stanziato il contingente militare
italiano. Il collegamento in video via satellite permetterà ai salentini (e non solo) impegnati in
missione di potersi sentire meno lontani da casa. E alle note del Concertone di raggiungere,
con il loro messaggio di pace, una terra martoriata dalla guerra. Tra i militari salentini di
stanza a Herat ci sono i fondatori del Circolo de li Guastasi un associazione che conta
iscritti e ha come obiettivo proprio la promozione all interno del contingente della cultura
della loro terra d origine e la diffusione dei sentimenti di umanità e generosità che sono
propri dei luoghi da cui provengono recentemente hanno donato una incubatrice all ospedale
di Herat). È da una loro proposta che ha preso forma l idea di portare La Notte della Taranta
in Afghanistan un idea che si concretizzerà il 25 agosto grazie agli sforzi della Fondazione La
Notte della Taranta, Ministero della Difesa e Cielo.
DIRETTA RADIO
Sull'etere l'evento sarà seguito in diretta da Radio3 Suite che dalle 21,30 alle 2.00 manderà in
onda il Concertone di Melpignano, con i commenti del suo inviato Valerio Corzani.
DIRETTA STREAMING
Grazie al partner tecnologico del Festival, ClioCom, che contribuirà, attraverso la rete Raganet,
a garantire la codifica del segnale audio-video, il Concertone sarà trasmesso in diretta
streaming sul canale di YouTube de La Notte della Taranta youtube.com/nottedellatarantatv,
su Repubblica.it e sulla testata giornalistica SudNews.tv (con immagini in diretta dal
backstage e interviste a ospiti e artisti). Inoltre, la diretta streaming del Concertone sarà
garantita sul profilo ufficiale Facebook de La Notte della Taranta con il supporto di
SalentoWebTv. Il tutto a partire dal preconcerto delle 18:40.
Proprio la prestigiosa partnership tra la fondazione La Notte della Taranta e YouTube
consentirà di allargare la portata dell'evento su scala planetaria. L'accordo con la più popolare
piattaforma di videosharing - siglato a luglio - nasce sull'onda del mezzo milione di utenti che
durante la scorsa edizione hanno cliccato i video de La Notte della Taranta.
Infine, per gli amanti di Twitter sarà garantito per l'intera durata del Concertone un puntuale
livetwitting per raccontare minuto per minuto le emozioni del concerto più atteso dell'estate.
L'hashtag di riferimento è #Taranta.
L'ISOLA WI-FI
Per migliorare la comunicazione di pubblico, giornalisti e addetti ai lavori, saranno attivate da
Cliocom due WiFi Zone gratuite Raganet nel Piazzale del Concertone (a disposizione del
pubblico) e nell area del backstage (a disposizione di ospiti e artisti). Per gli operatori
dell'informazione, invece, sarà allestita un'area stampa con connessione internet dedicata
nella Stanza della Memoria sita alle spalle del Convento degli Agostiniani per l'invio di foto e
video. Per collegarsi sarà sufficiente inviare raganet registrami scritto senza virgolette e
minuscolo) via sms al numero 3937253686.