Economia 19/ed Paul A. Samuelson, William D. Nordhaus, Carlo A. Bollino Copyright © 2009 – The McGraw‐Hill Companies srl Risposte capitolo 20 Sez. Domande per studiare ed auto valutarsi 1).Il rapporto tra forza lavoro e popolazione totale è detto tasso di attività, mentre il tasso di disoccupazione è dato dal numero di disoccupati diviso la forza lavoro totale. La forza lavoro comprende tutti coloro che sono occupati o disoccupati. 2).Disoccupazione frizionale: i lavoratori sono in passaggio da un lavoro all’altro ed entrano ed escono dalla forza lavoro. Disoccupazione ciclica: relativa ai lavoratori licenziati quando l’economia attraversa una fase di recessione. Disoccupazione strutturale: si verifica quando molti lavoratori si trovano in regioni o industrie stagnanti. 3).L’elevata disoccupazione è un problema sia economico sia sociale: quale problema sociale costituisce una fonte di enorme sofferenza per i lavoratori che restano con un reddito ridotto. La durata media della disoccupazione giovanile è la metà di quella degli adulti. 4). Gli interventi giusti partono dall’analisi delle cause della disoccupazione. Parte della disoccupazione si verificherebbe in un’economia perfettamente concorrenziale con salari flessibili se il personale qualificato decidesse di non lavorare al tasso salariale corrente. La disoccupazione volontaria potrebbe risultare dal funzionamento di mercati concorrenziali efficienti. 5). La legge di Okun crea un legame fondamentale tra il mercato del prodotto e quello del lavoro, e descrive il rapporto tra modifiche del PIL ne breve periodo e variazioni della disoccupazione. Si veda la figura 20.1. 6). Si può fornire solo una valutazione provvisoria delle origini della rigidità dei salari. Secondo la teoria dei salari vischiosi e della disoccupazione involontaria il lento adeguamento dei salari determina eccedenze o carenze di manodopera nei singoli mercati del lavoro. 7).I disoccupati volontari sono coloro che scelgono di non lavorare al tasso salariale di mercato. I disoccupati involontari sono lavoratori qualificati che vogliono lavorare al salario presente, ma non riescono a trovare un impiego. I disoccupati frizionali sono colore che passano da un lavoro ad un altro ed entrano e escono dalla forza lavoro. 8).Disoccupazione ciclica: relativa ai lavoratori licenziati quando l’economia attraversa una fase di recessione. Disoccupazione strutturale: si verifica quando molti lavoratori si trovano in regioni o industrie stagnanti. 9).Impatto economico: quando il tasso di disoccupazione sale, l’economia spreca tutti i beni e i servizi che i disoccupati avrebbero prodotto. Nessuna cifra può invece indicare il prezzo umano e psicologico di periodi di disoccupazione. 10).In Italia ci sono marcate differenze territoriali dato che al Centro Nord il tasso di disoccupazione è ormai su livelli molto contenuti nel confronto europeo; rimane invece elevato nel Sud Italia. Le differenze di genere sono rilevanti. Sez. Domande e problemi per esercitarsi 1). Si consideri un PIL potenziale con un tasso di disoccupazione al 5%. Una disoccupazione di 2 punti sopra implica, secondo la legge di Okun, che il PIL è inferiore al PIL potenziale (Y*) di 4 punti. Risolvendo per Y* tale che (1‐0,04)* x Y* = €4000 implica che Y*=4167. Un tasso di crescita annuale del 3% porta ad un PIL potenziale di €4421 in 2 anni (=1,03 x 1,03 x €4167); una crescita annuale del 5% porta ad un risultato simile. 2).a. Disoccupato frizionale Economia 19/ed Paul A. Samuelson, William D. Nordhaus, Carlo A. Bollino Copyright © 2009 – The McGraw‐Hill Companies srl b. Non nella forza lavoro c. Disoccupato d. Occupato (anche se part‐time) e. Non nella forza lavoro 3).Individuale 4). Si considerino le figure sottostanti. La prima mostra il mercato del lavoro per i giovani, la seconda per gli adulti. L’imposizione di un salario minimo riduce l’occupazione (ci si sposta lunga la curva di domanda) da E a E’. La seconda figura mostra un effetto secondario sul mercato del lavoro per adulti: la riduzione della domanda di lavoro nel mercato per giovani lavoratori, sposta la curva di domanda di lavoro per adulti a destra e il salario di equilibrio aumenta rispetto al salario minimo salario salario
T** Tmin Tmin T* giovani adulti 5). Lo stress di un giovane disoccupato sembra minore rispetto ad un capofamiglia disoccupato. Questo significa che ci sono diverse politiche per diversi bisogni. Le politiche dovrebbero essere flessibili per poter trattare sia le eccezioni sia i casi generali, ma è molto difficile attuarle. 6).Il lavoro in Europa è più unificato politicamente che negli Stati Uniti. Questo contribuisce ad avere una legislazione sui salari minimi, una politica di social welfare più generosa, e maggiori tasse per poter pagare questi programmi. Inoltre, anche con l’avvento dell’Europa unita, la mobilità del lavoro non è così grande come negli Stati Uniti.