Prezzi Relativi II: Potere d'Acquisto e Tassi Reali Salvatore Modica 21 maggio 2011 Intro Continuiamo qui il capitolo sui prezzi relativi, concentranoci sugli aspetti Macro. L'introduzione è quella della parte I. La parola reale crea complicazioni, è bene dirlo subito. Il problema è che ci sono di mezzo indici di variazioni (spaziali o temporali) dei prezzi, e questi sono di fatto medie ponderate che dipendono dai pesi che si usano. La scelta dei pesi è dunque cruciale, ma purtroppo in certa misura arbitraria. In questa sezione cercheremo di chiarire il problema. Non è pura curiosità accademica, perché qui si vedrà come valutare progetti alternativi di investimento, o paragonare stipendi in luoghi o tempi diversi in termini di potere d'acquisto. 1 Moneta e Potere d'Acquisto La moneta si usa per comprare beni, ma anche si trasferisce da un periodo all'altro o da un paese all'altro per trasferire dipsonibilità di beni. D'altra parte, i prezzi relativi di monete a tempi o luoghi diversi non riettono i rapporti di scambio dei beni la cui disponibilità si vuole trasferire. Per esempio un tasso di interesse del 5% non dice quanti panini domani ottengo rinunciando alla disponibilità di un panino oggi; il risultato dipende dai prezzi dei panini, per esempio in termini di euro: se un panino costa 100 euro oggi e 100 domani con un panino oggi ottengo 1.05 panini domani; ma se domani costa 105 ne ottengo soltanto 1. Allo stesso modo se 1 euro vale 1.5 dollari, non so quanti panini dipsonibili in USA (per esempio per un amico) ottengo rinunziando a un panino in Italia nché non so quanti dollari costa un panino in USA: se costa 300 dollari ne ottengo mezzo, se costa 75 ne ottengo 2. Nei casi appena visti il problema di tradurre rapporti di scambio di monete in rapporti di scambio di beni ha soluzione facile: dividere per il rapporto dei prezzi dei beni in questione. Per esempio, nel caso del panino e interesse nominale al 5%, se il panino oggi costa 100 e domani 105 ottengolo il rapporto di 1 scambio fra panini oggi e domani (cioè 1) facendo (1 + i)/(105/100) = (1 + it )/(ppanino,t+1 /ppanino,t ). Nel caso del trasferimento dall'Italia agli USA, se il cambio qui e 75 dollari in USA ottengo 2 dividendo E $/e = 1.5 e il panino costa 100 euro 1.5/(75/100) = E $/e /(ppanino,$ /ppanino,e ). In questo caso il prezzo del panino qui in termini di panino in USA è 2, quindi qui costa il doppio che lì. Nel caso generale la dicoltà sorge dal fatto che la moneta si trasferisce per trasferire non un particolare bene ma potere d'acquisto . E non si può usare un solo bene come rappresentativo perché i prezzi relativi variano per beni diversi. Per esempio con tasso al 5%, può essere che panino e briosche valgono entrambi 100 oggi, e domani un panino vale 100 e una briosche 110: in questo caso sui panini c'è interesse positivo, ma per le briosche è negativo (una briosche oggi vale più di una domani). Stesso problema per i trasferimenti nello spazio. Conclusione, per parlare di interesse o tasso di cambio in termini di potere d'acquisto i cosiddetti tassi reali si deve necessariamente utilizzare un paniere di beni e sostituire al rapporto fra prezzi di un bene, come ppanino,t+1 /ppanino,t , il rapporto fra i prezzi di questo aggregato. Che tipo di paniere si ha in mente quando si pensa di trasferire potere d'acquisto? Chiaramente ognuno ha una risposta diversa. Si vuole una risposta che mediamente vada bene, e a quel punto la variazione del prezzo di quel paniere si può considerare come variazione (nel tempo o nello spazio) del livello generale dei prezzi. Una risposta ragionevole è: una copia del vettore dei beni nali prodotti nell'economia (cioè al netto delle quantità usate come beni intermedi), il cui valore è il PIL. Ma c'è un ulteriore problema: il vettore dei beni prodotti nell'economia o paese di partenza) o nell'economia di partenza di arrivo (data nale o economia di arrivo)? (data iniziale La risposta è che se si vuole denire in modo semplice e consistente una relazione di scambiabilità fra diverse economie, in particolare in modo che valga la transitività, si deve ssare una economia base B del cui prodotto si trasferisce la disponibilità, nel tempo o nello spazio. 2 Indici di Prezzo Cominciamo dagli indici di prezzo dove il problema si vede subito. Sia di prezzi in un'economia al tempo pt = (pt,1 , . . . pt,n ) t = 1, 2, . . . , dove per ogni t si usa lo stesso numerario, dalle nostre parti convenzionalmente l'Euro. Il numerario potrebbe essere qualunque bene free, se hai fatto quella parte), il punto è chept è riscalato ad ogni così gli altri prezzi sono in termini di Supponi di voler confrontare pt e i (perché t i (per l'esattezza non- in modo che pt un indice, pt,i = 1 per ogni t, pt,j = pt,j /pt,i ). ps , dove s è un altro periodo. Di quanto sono cambiati i prezzi? Che equivale a chiedersi, Come è cambiato il potere d'acquisto della moneta? vettore il sistema Per ottenere dal cioè un numero, che lo rappresenta, se ne può prendere una media ponderata, 2 P i pt,i wi , con w = (w1 , . . . , wn ) vettore di pesi. La scelta è ragionevole, ma ovviamente tutto dipende dai pesi. I pesi devono essere le quantità scambiate, in modo che nell'indice il peso di un bene cresce col crescere della quantità che di esso si produce (e che quindi si consuma). In altre parole, il vettore dei pesi deve essere il vettore del PIL. Ma il PIL a che data? Vediamo le alternative. Notazione. Abbrevieremo somme di prodotti, ponendo per vettori es. la somma pesata sopra è semplicemente Sia ora Xt = (Xt,1 , . . . Xt,n ) valore è il PIL, al tempo x, y ∈ Rn , xy ≡ P i xi yi . Per pw. il vettore dei beni nali prodotti nell'economia, cioè il vettore il cui t = 1, 2, . . . . Il PIL è P i pt,i Xt,i = pt Xt . Per stimare la variazione dei prezzi nel tempo una scelta solida, quella fatta per esempio dal Fondo Monetario Internazionale, è quella di ssare un tempo b. base t = b In questo modo si ottiene e ponderare tutti i pt usando come vettore-peso l'indice dei prezzi di Laspeyres a t Xb , il PIL a (Laspeyres è l'economista che l'ha inventato): PtLA = dove la divisione rende Osservazione 1. PtLA che si comprava a Dimostrazione. la frazione b PbLA = 1. Questo indice si chiama anche t la stessa frazione di 1 Xb con 1 Euro. Abbiamo per denizione, per α = 1/pb Xb di Xb s = b, t, t = b, 1 Xb ' ps Xb es ; quindi 1 eb oppure PtLA et . che ci vogliono (per linearità) si può prendere come peso al tempo t il PIL a per comprare t, Xt . Così si Indice di Paasche PtP A = Si chiama anche prodotto a t Deattore del PIL, calcolato a prezzi Osservazione. PtP A l'indice Indice dei Prezzi al Consumo. è uguale al numero di Euro necessari a comprare a Alternativamente, ssato ottiene l' pt Xb , pb Xb pb pt Xt . pb Xt perché a denominatore c'è il cosiddetto PIL reale, il vettore dell'anno base. è in eetti ottenuto dividendo l'indice di variazione totale QLA = pb Xt /pb Xb t pt Xt /pb Xb che è l'indice di Laspeyres di variazione delle quantità (con peso pb ). per La variazione totale è dovuta in parte alla variazione dei prezzi e in parte a quella delle quantità, e la divisione la depura dall'eetto della variazione della quantità lasciando dentro solo quello della variazione del prezzo. E' meglio Laspeyres o Paasche come indice della variazione del potere d'acquisto? sostenere che 1 Ovviamente PtLA è troppo alto, perchè i consumatori a essendo tutto riferito a t t = b l'indice dipende anche da b, b. ma ovviamente è scomodo e ometteremo la 3 Si può reagiscono alla variazione dei prezzi e si dovrebbe scrivere qualcosa come PtLA,b , relativi cambiando le scelte, e a prezzi pt non sceglierebbero Xb , quindi il numeratore è una stima troppo alta del costo della vita. Ma analogamente si può sostenere che in PtP A è il denominatore ad essere troppo alto. Comunque, vedremo presto che è spesso più appropriato usare PtLA . 3 Inazione Indichiamo con Pt l'indice prescelto del livello dei prezzi, sia esso Laspeyres o Paasche. L πt,t+s da t a t + s, è allora denita da 1 + πt,t+s = πt,t+s = (Pt+s − Pt )/Pt l'inazione fra t t + 1. e a inazione Pt+s . Pt è la variazione relativa dei prezzi. In particolare porremo πt ≡ πt,t+1 , Così 1 + πt = Pt+1 . Pt E' quasi superuo ma lo rimarchiamo, la denizione dipende da quale indice del livello dei prezzi si usa. Per esempio se si usa Laspeyres, con πt,t+s La relazione fra X = Xb , e i tassi di inazione fra risulta t e 1 + πt = pt+1 X/pt X t+s (giusto?). è la seguente, come è facile vericare: 1 + πt,t+s = (1 + πt ) · (1 + πt+1 ) · . . . · (1 + πt+s−1 ). 3.1 Esempio: Conversione di Somme in Periodi Diversi La domanda è: si ha una certa quantità k di Euro al tempo t, per esempio uno stipendio; quanto t+s? In termini più precisi la domanda può essere formulata come segue: ssa un X = Xb ; con k et si comprava una frazione α di X , cioè k et ' α X ; quanto 0 0 ci vorrebbe ora per ricomprarla, cioè, per quale k vale k et+s ' α X ? La risposta è pronta nella LA LA LA denizione di Pt , per linearità. Infatti, dalla Osservazione 1, Pt et e Pt+s et+s comprano varrebbe in termini reali questa somma a la stessa frazione equivalenti anche k Euro al tempo α di Xb , quella che si comprava a b con un Euro. Per linearità saranno quindi LA LA 1 et e Pt+s /PtLA et+s , e quindi anche k et e kPt+s /PtLA et+s . Conclusione, t sono equivalenti a caso è opportuno scegeliere k(1 + πt,t+s ) et+s : LA k 0 = kPt+s /PtLA P t = PtLA , Euro al tempo t + s. nel qual caso il risultato dice che il moltplicatore è l'eetto inazione fra 4 t e t + s. Ovviamente in questo k et sono equivalenti a What's Next Nell'esempio appena visto k et e kπt,t+s et+s comprano entrambi la stessa frazione Domanda: queste quantità di Euro a tempi diversi sono possibile scambiare il paniere rinunciando ad Xb ad Xb disponibile ad t riotterrai Xb a t scambiabili ? di Xb . Se lo fossero, sarebbe di fatto con lo stesso paniere disponibile a t + s, senza interessi. α t + s. Quindi, Più precisamente, senza interessi reali. Il prossimo passo è precisare questo concetto di interesse reale, che riguarda scambi di panieri nel tempo. Vedremo che lo stesso concetto serve ad esaminare a scambi di paneri nello spazio, per denire il tasso di cambio reale. Poiché il discorso è lo stesso conviene avere una notazione comune. Stiamo dicendo che due beni diversi possono essere anche lo stesso bene disponibile in tempi o luoghi diversi. Abbiamo già visto un esempio, notando che per un qualunque paniere per esempio X, et con riferimento al tempo o allo spazio. Siano I = t, J = t + 1, oppure I = Italia,J = USA. Sia idee il vettore del PIL dell'economia al tempo o luogo base disponibile ad è diverso da b. X et+1 . Lo stesso dicasi I 6= J tempi o luoghi, un paniere dato, per ssare le Indicheremo con XI il paniere X I. 4 Il Tasso di Interesse Reale Il tasso reale di interesse rt denisce i termini ai quali si può trasferire potere d'acquisto da un periodo all'altro in una data economia. Prendiamo in particolare PIL al tempo b; X t sarà quindi questo vettore disponibile a et 1 + it è il prezzo di X t+1 , dalla relazione in termini di et+1 . Il tasso reale t, rt I = t, J = t + 1. X è il vettore del ecc. Ricorda che per il tasso nominale è analogamente denito usando Xt ed 1 X t ' 1 + rt X t+1 . 1+rt sono le unità di X che si ottengono a t+1 sacricandone una a t. Nota che dipende da X = Xb ma ssare un paniere è inevitable. 5 La relazione fra it ed rt Ricorda che nel caso del trasferimento di panini il tasso reale l'abbiamo calcolato come (1 + it )/(ppanino,t+1 /ppanino,t ). 1 + rt = Il denominatore è un indice di variazione di prezzo del panino; nel caso generale sarà un indice di variazione del prezzo di 1 X t ' pt X et ' (1 + it )pt X et+1 = X , che rimane ssato. Abbiamo 1 + it 1 + it t+1 pt+1 X et+1 ' X , pt+1 X/pt X 1 + πt 5 dove πt è denita usando ancora una volta Laspeyres, deriva per linearità da 1 X t+1 ' pt+1 X et+1 . Se i = 200%, π = 100% Pt = PtLA , risulta 1 + it . 1 + πt r = 50%: allora (vedi sezione 3), e l'ultima relazione Conclusione, con 1 + rt = Esempio. Pt = PtLA 100 e oggi fruttano 300 e fra un anno, ma valgono 150 perché i prezzi sono raddoppiati. 5.1 Approssimazione r = i − π, Il conto che si fa normalmente è visto darebbe un tasso reale del mativamente 100%, tasso nominale meno inazione. Nell'esempio appena che è sbagliato. E' sbagliato ma giusto, usando l'approssimazione 1 + rt = (1 + it )/(1 + πt ) ln(1 + x) ' x per per valori piccoli x ' 0: è approssi- prendi i logaritmi nella e ottieni direttamente rt ' it − πt . 6 Interesse e Sconto Abbiamo già avuto modo di notare che convenzionalmente sconto, da t+1 a 1/(1 + it ) t. è il prezzo di et+1 Analogamente lo sconto reale è dato da discorso di interesse e sconto si estende facilmente a più periodi. reale da t a t + s dove per il caso reale abbiamo ancora ssato 1 + rt,t+s ] et . Si chiama 1/(1 + rt ). Il Deniamo interesse nominale e con le relazioni 1 et ' 1 + it,t+s et+s , [risp. in termini di è il prezzo di et [risp. X t] 1 X t ' 1 + rt,t+s X t+s , X = Xb (vettore PIL al tempo in termini di et+s [risp. X t+s ]. b). Dunque 1 + it,t+s Abbiamo per esempio 1 et ' 1 + it et+1 ' (1 + it ) · (1 + it+1 ) et+2 , cioè 1 + it,t+2 = (1 + it ) · (1 + it+1 ). In modo analogo (se vuoi essere preciso, per induzione) si trovano facilmente le relazioni seguenti: 1 + it,t+s = (1 + it ) · (1 + it+1 ) · . . . · (1 + it,t+s−1 ) 1 + rt,t+s = (1 + rt ) · (1 + rt+1 ) · . . . · (1 + rt,t+s−1 ). 6 E da queste segue immediatamente che 1 + rt,t+s = Per lo sconto da t + s a t si divide per 1 + it,t+s 1 + it,t+s . 1 + πt,t+s 1 + rt,t+s o per a seconda che si voglia usare interesse nominale o reale. La dierenza è importante, come vedremo subito nell'esempio che segue. Osservazione. Nel caso di tassi costanti it+s = i, rt+s = r 1 + it,t+s = (1 + i)s , 6.1 per ogni s≥0 le formule si semplicano: 1 + rt,t+s = (1 + r)s . Esempio: Valutazione di Investimenti I progetti di investimento sono l'esempio tipico in cui a fronte di un costo t si prospettano ricavi futuri derivanti da vendite a t + 1, t + 2, . . . t + T , concreti, per realizzare l'investimento si deve comprare un paniere di p t x et ≡ C yt+1 , . . . yt+T x C sostenuto a un tempo per qualche T. Per essere di fattori produttivi, del valore che si deve prendere a prestito, per ottenere un usso di panieri di beni vendibili con valori ricavi supera il costo C pt+s yt+s et+s nei vari periodi futuri. Se il valore del usso scontato dei il progetto va intrapreso, altrimenti no. Ma il usso scontato come, con tassi reali o nominali? x a t per produrre t+1 beni yt+1 . Il costo è C , quindi si dovranno restituire, a t+1, (1+it )C e = (1+rt )(1+πt )C et+1 . t+1 t+1 yt+1 D'altra parte i ricavi saranno, sempre a t + 1, pt+1 yt+1 e = pt+1 . Assumendo pt yt+1 pt yt+1 e Per capirlo prendiamo il caso semplice di che l'incremento di valore del paniere prezzi Pt avremo yt+1 T = 1: il progetto richiede fattori sia proporzionale all'incremento del livello generale dei pt+1 yt+1 /pt yt+1 = P t+1 /P t = 1 + πt , quindi i ricavi saranno Una volta espressi costi e ricavi nella stessa unità di misura genera protti positivi se et+1 (1 + πt )pt yt+1 > (1 + rt )(1 + πt )C , o (1 + πt )pt yt+1 et+1 . si può concludere che l'investimento pt yt+1 > (1 + rt )C , cioè pt yt+1 > C. 1 + rt Il tasso rilevante è quello reale, e l'intuizione è semplice: nell'interesse 1 + it = (1 + rt )(1 + πt ) che devo pagare c'è dentro anche l'inazione, ma questa la recupero perché anche il valore delle vendite cresce ed è dalla mia parte. Conclusione, per valutare gli investimenti si deve usare l'interesse reale. Nel caso generale la condizione di prottabilità dell'investimento diventa (ricorda che XT s=1 pt yt+s > C. 1 + rt,t+s 7 rt ≡ rt,t+1 ): Osservazione. Questo discorso è importante in Macroeconomia, perché è la ragione per cui gli in- vestimenti in un'economia dipendono dai tassi reali, cosa che ritroveremo nei modelli Macro che studieremo. Esercizio. Il discorso è importante anche in pratica, perché se invece di a conclusioni sbagliate e potenzialmente costose. dimostra che per ogni dato C X2 s=1 Soluzione. Prendi per esempio Rt+1 , Rt+2 esistono ricavi Rt+s >C 1 + it,t+s ma si usa T = 2, i si può arrivare assumi πt+s > 0 e tali che XT s=1 Rt+s < C. 1 + rt,t+s Come sempre, se guardi la soluzione prima di tentare di farlo bruci l'esercizio. Osserva preliminarmente che sotto la nostra ipotesi è sempre cioè (Rt+1 , Rt+2 ) 1 + it+s ≥ 1 + rt+s . Rt+1 + 1+it Rt+2 (1+it )(1+it+1 ) >C Rt+1 + 1+rt Rt+2 (1+rt )(1+rt+1 ) <C R > (1 + it,t+2 )C − Rt+1 (1 + it+1 ) Rt+2 < (1 + rt,t+2 )C − Rt+1 (1 + rt+1 ) t+2 Nel piano r Il sistema è se al posto di maggiore e minore metti uguale ottieni due rette, una con intercetta più alta e più ripida, l'altra con intercetta più bassa ma meno ripida (disegna!), che si incontrano per Rt+1 = it,t+2 − rt,t+2 C. it+1 − rt+1 Dunque le due disuguaglianze sono soddisfatte dalle innite coppie Rt+1 , Rt+2 con Rt+1 maggiore del valore appena trovato che si trovano fra le due rette. 7 Tasso di Cambio Reale In questo caso si vuole trasferire potere d'acquisto da un Paese all'altro quindi siamo nel caso per es. I = Italia,J = USA. Di nuovo ssiamo quindi il vettore PIL non al tempo Laspeyres. Il tasso di cambio reale in termini di XJ . Dunque E J/I è b X = Xb , dove adesso ma nel Paese E J/I fra I e J b. indica non un tempo ma un luogo, Dunque di nuovo stiamo usando il metodo è il prezzo di denito dalla relazione 1 X I ' E J/I X J . 8 b XI , cioè X disponibile nel Paese I, E J/I Dunque è il numero di unità di L'interpretazione è che se per esempio in J. X in J cui bisogna rinunciare per averne una unità in E J/I = 2 , vuol dire che in Ovviamente, come al solito tutto dipende da I I. il livello dei prezzi è doppio che X. 8 Cambio Reale, Cambio Nominale e PPP Vediamo la relazione fra cambio reale e cambio nominale. A questo punto il discorso dovrebbe essere chiaro: il tasso di cambio reale sarà il rapporto fra il cambio nominale e un analogo di che in questo contesto deve essere un indice di variazione dei prezzi fra I ed J. LA(t+1)/t , E' quest'ultimo che ci resta da calcolare. Chiamiamo valuta. I e J le monete di Così per esempio Power Parity fra I e J pI,i I e J, ed esprimiamo i prezzi interni in termini della rispettiva è il prezzo in I del bene eetti la misura le unità di PPP J /I disponibile in I. Si chiama Purchasing il rapporto PPP J /I = PPP J /I i J pJ X . pI X necessarie ad acquistare la frazione di è il rapporto fra gli indici Laspeyres di 1 X I ' pI X I ' E J /I J e I · pJ X J ' PPP J /I X su base che vale un b. I. Nota che in Abbiamo allora E J /I J X , PPP J /I da cui la relazione cercata è E J/I = Osservazione. E J /I PPP J /I . Invertendo gli indici si ha anche E J/I = Per esempio, nelle Penn World Tables si calcola PPP I/J . E I/J E US /I = (pI X/p$ X)/E I/$ . 9 Paasche (Optional) DA RIVEDERE L'argomento è analogo per trasferimenti nello spazio e nel tempo, prendiamo prima il tempo per ssare le idee. Gli indici di prezzo Paasche e Laspeyres per l'economia a PAt/b = pt Xt , pb Xt LAt/b = 9 pt Xb . pb Xb t rispetto alla base b sono: PAt/b reale'. da t PA t/b e LA t/b in base b, il rapporto fra `PIL nominale e PIL Sono entrambi rapporti di medie pesate di prezzi di beni, ma i pesi dipendono in Paasche, mentre sono ssi in Laspeyres; questo fa la dierenza. Scriveremo Xt t+1 non è altro che il `deatore del PIL' a XIJ per indicare il prodotto b. disponibile al tempo XI ∈ Rn disponibile in J. Così per esempio Xtb è il prodotto Possiamo denire Sb t 1 Xtb ' Xt , St (1) b e la denizione ha un senso: in fondo se voglio trasferire potere d'acquisto da munirmi di una copia di Xt , a t farò bene a altrimenti rischio di fare i conti con beni che poi magari non valgono niente. L'idea è di trasferire una copia del prodotto dell'economia di arrivo. Ma la denizione non riette consistentemente variazioni di potere d'acquisto, perché per trasferire da Xb dovremmo avere il prezzo inverso St /Sb ; t a b il prodotto ma St b 1 Xbt 6' X . Sb b E' istruttivo vedere perché. Sia Calcoliamo ν t/b = (1 + ib ) · · · · · (1 + it−1 ) il valore di 1 eb in termini di et . Sb /St : pb Xt ν t/b t 1 Xtb ' pb Xt eb ' ν t/b pt Xt et ' Xt . pt Xt PAt/b D'altra parte, analogamente si trova 1 Xbt ' pt Xb /pb Xb ν t/b b X = b LAt/b Xbb ν t/b 6= PAt/b Xbb . ν t/b Come si vede, il problema sorge dalla variazione delle quantità con cui sono pesati i prezzi. Denizione Paasche di Inazione e Tasso reale. è 1 + st = St /St+1 . Da La denizione di tasso reale derivante dalla (1) St /St+1 = (Sb /St+1 )/(Sb /St ) 1 + st = viene allora 1 + it PA (t+1)/b /PAt/b . In modo analogo a come fatto prima si può denire come sistema di livelli dei prezzi nominali la sequenza dei deatori del PIL PA (t+1)/b /PA t/b PAt/b . In tal modo il tasso di inazione ρt è denito da 1 + ρt = , e risulta 1 + st = 1 + it . 1 + ρt Questo modo di procedere è internamente consistente, nel senso che il tasso a due periodi risulta giustamente (1 + st )(1 + st+1 ). Ma come abbiamo visto, scambiabilità fra aggregati di beni. 10 non deriva da una relazione consistente di Trasferimenti nello Spazio. J, Per misurare il rapporto fra il potere d'acquisto in un Paese posso chiedermi: con una unità di XI in I I e il mio, quante ne vengono a casa mia? se la risposta è 2, lì il livello dei prezzi è doppio che qui. Questo vuol dire denire SI /SJ ponendo SI J XI . 1 XII ' SJ Calcoliamo SI /SJ : pI XI J pI XI /pJ XI J 1 XII ' pI XI I ' E J /I XI ' XI . pJ XI E I/J pI XI /pJ XI è un indice Paasche della variazione di prezzi nominali fra I e J. Come nel caso temporale, anche qui la denizione ha senso ma non è consistente. Per esempio, se voglio trasferire XI da I a J passando per K non ottengo le stesse unità che ottengo facendolo direttamente: SI K pK XI SI K pK XI pJ XK SI J 1 XII ' XI ' XK ' XI . SK pK XK SK pK XK pJ XI SJ 11