astor piazzolla - Comune di Pegognaga

Gli Autori
ASTOR PIAZZOLLA
Questo straordinario genio musicale,
l’uomo che ha rivoluzionato il tango
e che ha dato nuova vita e nobiltà a
questo genere di musica nacque l’11
marzo 1921 nella città argentina di
Mar del Plata. Nel 1924 si trasferisce
con la sua famiglia a New York per poi
tornare nuovamente in Sud America
nel 1936, questa volta a Buenos Aires. Qui, ancora giovanissimo,
intraprende la carriera musicale.
Riconosciuto da subito come uno straordinario solista di bandonèon, inizia la sua avventura in un’orchestra che si esibiva
nei locali notturni della città, per poi dirigersi verso una proficua
attività di compositore accademico, studiando con il grande connazionale Alberto Ginastera e con Nadia Boulanger a Parigi.
Ma la sua autentica vena creativa è legata al tango: è quella
la musica che lui sente veramente, tanto che i suoi stessi insegnanti lo spingono in quella direzione, benché il suo bagaglio
artistico fosse straordinariamente ricco e la sua preparazione di
altissimo livello.
L’amore per l’Europa, la sua aspirazione ad un linguaggio
complesso e sofisticato, l’omaggio che implicitamente desidera
attribuire ai maggiori compositori di sempre, da lui profondamente amati, sono elementi imprescindibili del suo far musica. I
risultati lo hanno storicamente premiato di tanto sforzo: mai si
era sentita una musica così commossa, intrisa di malinconia, ma
anche capace di inaspettata aggressività e vitalità.
Quando fa dunque ritorno in Argentina, nel 1955 Piazzolla, forma
l’Octeto Buenos Aires, un ensemble completamente strumentale,
HORACIO FERRER
Poeta, scrittore, musicista, attore,
Horacio Ferrer è nato a Montevideo
(Uruguay). I suoi primi tanghi risalgono agli inizi degli anni ’50 e in essi
già si riconoscono le tematiche e la
vena surreale che contraddistingueranno il suo stile maturo. In quegli
stessi anni, assieme a Victor Nario,
realizza a Montevideo un programma radiofonico settimanale,
Selección de Tangos.
Come evoluzione di questa esperienza, nel 1954 inizierà il Club
de la Guardia Nueva che organizzava concerti con Anibal Troilo, Horacio Salgan ed il rivoluzionario Octeto Buenos Aires di
Astor Piazzolla.
Per sette anni Ferrer scrive, dirige la rivista Tangueando, studia il bandoneon e dà vita ad una piccola orchestra mentre le
sue liriche e i suoi tanghi rimangono ancora inediti . Nel 1959
appare il suo primo libro El Tango. Su historia y evolución.
Dopo aver abbandonato gli studi di architettura ed essersi impiegato come giornalista, su richiesta di Anibal Troilo, scrive
La última grela, un tango che ebbe grandissimo successo e che
rappresenta l’inizio della sua parabola di scrittore.
comprensivo di bandoneon, pianoforte, violini, violoncello, contrabbasso, chitarra e comincia a dar vita a quello che fu definito
il nuovo tango, rivoluzionario nella forma e nei colori rispetto al
tradizionale tango argentino.
Il linguaggio ritmico, lo spirito fortemente drammatico e passionale, i vividi colori sono gli elementi fondamentali a cui quali
Piazzolla si ispira per creare composizioni “quasi” classiche per
elaborazione e struttura, servendosi di tutti gli strumenti espressivi della musica “colta” e del jazz.
Naturalmente, questo non mancò di suscitare rimostranze e disapprovazione da parte di alcuni conservatori, senza capire che in
realtà l’arte di Piazzolla collocava il Tango definitivamente al di
là del tempo e dello spazio, offrendo una dimensione colta e assolutamente nobile a quella tradizione.
Fra i suoi titoli più famosi della sua copiosissima produzione (oltre
alla tango operita Maria de Buenos Aires, da molti considerata il
suo capolavoro) citiamo: Concierto para Quinteto, Adiós Nonino,
Libertango, la serie Las cuatro estaciones porteñas, Tristezas de
un Doble A, Soledad, Muerte del Angel, Tanguedia, Violentango,
Tango apasionado, Five Tango Sensations e moltissimi altri, a
cui si aggiungono le numerose colonna sonore realizzate.
Oggi Piazzolla è ritenuto a tutti gli effetti uno dei più grandi
compositori del Novecento e gode di stima e fama in tutto il mondo. Le sue composizioni sono interpretate da grandi orchestre e
da famosi musicisti classici, oltrechè da numerosi jazzisti. Con la
sua opera, il passionale musicista argentino ha dimostrato che il
tango può essere un’espressione eterna dello spirito umano.
“Sono stanco di sentir dire, che quello che Io faccio non é
tango e siccome sono infastidito, vi dico che va bene, che
quello che faccio é musica di Buenos Aires.
Allora come si chiama???.... Tango.
Pertanto quello che Io faccio é Tango....”
Astor Piazzolla
Da quel momento la sua carriera è stata un susseguirsi di successi fino al 1967, quando incide i poemi del Romancero Canyengue con la chitarra di Agustín Carlevaro. Il successo del disco fu tale che Astor Piazzolla lo invitò a lavorare assieme, in
stretta collaborazione, dando così vita ad un sodalizio artistico
durato fino al 1973 e destinato a rimanere per sempre un punto
di riferimento nella storia della musica del secolo scorso.
Da questa collaborazione nacque, nel 1968, l’operita María de
Buenos Aires, che debuttò a Buenos Aires con un’orchestra nella
quale figura Piazzolla al bandoneon e le voci di Hector de Rosas,
Amelita Baltar e Ferrer stesso nel ruolo del Duende.
Nel corso della sua carriera artistica Ferrer ha collaborato con
artisti come Astor Piazzolla, Roberto Grela, Leopoldo Federico,
Raúl Garello e Horacio Salgán (col quale nel 1975 ha composto
l’oratorio Oratorio Carlos Gardel), Julio De Caro (Loquita mía),
Pedro Laurenz (suoi sono i versi di Esquinero), Armando Pontier (El hombre que fue ciudad), Osvaldo Pugliese (Yo payador
me confieso) y Aníbal Troilo (Tu penúltimo tango).
Ferrer ha inoltre pubblicato saggi (tra i quali ricordiamo El Libro del Tango, Arte Popular de Buenos Aires, considerato un
punto di riferimento obbligato per tutti gli studiosi e gli appassionati di quest’arte) e ricevuto tantissimi riconoscimenti
internazionali.
Gli Interpreti
numerosi premi e riconoscimenti, ha interpretato diversi ruoli
da protagonista, in ambito teatrale e televisivo, in importanti
produzioni argentine e co-produzioni stranier; numerose sono
anche le sue apparizioni in teleromanzi televisivi.
Il suo repertorio comprende una grande varietà di opere sia classiche che moderne come Doña Rosita la soltera di García
Lorca,Taxi a Baghdag di María Verrier, Doce hombres en pugna
di R. Rose,Buenos Aires Luz di Jorge Luis Borges,
Ha ricoperto più volte il ruolo del Duende nell’operita Maria de
Buenos Aires, sia nella ripresa Argentina del 2003, curata dalla
Fondazione Astor Piazzolla, che in molte altre tournée europee.
• QUINTETO FUNDACIÒN ASTOR PIAZZOLLA •
• PATRICIA BARONE •
È nata a Buenos Aires e sin dall’infanzia ha studiato musica,
canto e recitazione. Dall’inizio della sua carriera si è dedicata
al nuovo repertorio del Tango-Canzone, approfondendone il linguaggio, i codici musicali, le tematiche.
Ha cantato nei più importanti teatri argentini; in Europa ha cantato in Germania, Finlandia e in Spagna dove ha riscosso un
grande successo personale nella Cumbre Mundial del Tango di
Siviglia e al Festival de Tango di Granada nel 2005.
Nell’ambito del teatro musicale è stata protagonista, assieme a
José Angel Trelles e Raúl Lavie, della commedia musicale Cosa
hai fatto di me, che ha riscosso un grandissimo successo nei principali teatri del Sud America.
La sua produzione discografica ha ottenenuto vari premi in Argentina: ha al suo attivo cinque CD propri e numerose collaborazioni con grandi musicisti e cantanti.
Esercita l’attività di docente dal l988, dirigendo la propria scuola
per cantanti.
• SEBASTIÁN HOLZ •
Viso molto noto in Argentina è cantante, attore e ballerino di
amplia esperienza e solida formazione artistica.
Nel corso della sua carriera musicale ha affrontato ruoli classici
in opere come Il flauto magico e Gugliemo Tell e in commedie musicali come Drácula, Grease, Frankestein, Peter Pan. Nell’ambito
del tango si è esibito in Umbral, Tango y Música Argentina, Las
Cancionistas, La Camorra ed Astor Inédito, un’ opera presentata
per la prima volta (marzo 2002) nel IV Festival Buenos Aires
Tango, della quale è anche autore oltre che interprete.
In televisione è apparso in numerosi programmi e teleromanzi
di successo. Nel cinema ha lavorato nei film Zeritram, Humo e
nel famoso lungometraggio di Robert Duval Assasination Tango,
girato a Buenos Aires.
• JUAN VITALI •
Si è formato come attore sotto la guida di grandi artisti come
Raúl Serrano, Alejandra Boero e María Fux.
Con una solida carriera artistica, che lo ha portato ad ottenere
Il Quinteto Fundaciòn Astor Piazzolla è formato da cinque giovani
musicisti che hanno dedicato la loro vita musicale all’esecuzione
della musica di Astor Piazzolla: esecutori raffinati delle partiture originali del Maestro, oltre ad essere l’unico quintetto al
mondo che può vantare il nome del popolarissimo musicista e
compositore argentino, sono stati scelti dalla vedova e dal figlio
di Piazzolla tra i migliori solisti argentini contemporanei.
Il giornale “La Naciòn” di loro scrive che: esiste una sorprendente
identificazione di questi musicisti con lo stile e l’estetica del Maestro. I tre fondamentali supporti del fraseggio musicale, il bandoneòn, il violino e il pianoforte, comunicano la vibrazione originale delle partiture, imbevuti della tecnica e dell’espressione di
Piazzolla nel tentativo di trasmettere la sua insita musicalità.
Con questa formazione il quintetto si è esibito nei principali teatri e auditori argentini, negli Stati Uniti, in Spagna, in Portogallo, in Israele, in Uruguay e in Italia.
Il Quinteto Fundaciòn Astor Piazzolla vanta inoltre una preziosa
collaborazione con il più importante ballerino argentino: Julio
Bocca.
• JULIAN VAT •
Diplomatosi con lode al Conservatorio Nazionale di Buenos Aires
nel 1983, è legato al tango dal 1990. Direttore musicale e grande
interprete si è esibito in tutto il mondo: ha preso parte a tournée
in Europa e in America per gli spettacoli di Zotto – Plebs Tango
x 2 e di Juan Carlos Copes Tango Magia e Seduzione; con il suo
duo Vat - Macri ha preso parte a tutte le Cumbre Mondiales de
Tango, oltre che a numerosi festival internazionali di Tango e
Jazz; si è esibito in differenti formazioni con Mecedes Sosa, Eladia Blazquez, Ellen Stewart “La Mama” e Cipe Loncovsky.
Ha composto la musica per molti spettacoli lavorando con Pepe
Cibràn Campoy, Enrique Pinti (Mi bello dragon, commedia musicale infantile), Eleonora Cassano, Chet Walker (autore del musical Fosse).
Ha composto la colonna originale del film Perdido por Perdido di
A. Lecchi.
Ha lavorato insiema a Joan Manuel Serrat nella preparazione
del suo ultimo disco Tarres come responsabile della produzione
musicale.
È direttore musicale nonché flautista e sassofonista dello spettacolo BoccaTango en el Maipo (con Julio Bocca, coreografie di
Ana Maria Stekelman) e dello spettacolo Opera Tango di Ana
Maria Stekelman.
QUADRO 6: Poema valseado / Poesia in forma di valzer
Corrotta da un bandoneon, come nelle antiche leggende di tango,
Maria canta la sua conversione alla vita oscura.
QUADRO 7: Tocata rea / Toccata dell’accusa
Il Duende accusa il bandoneon di avere sedotto e corrotto Maria.
QUADRO 8: Miserere Canyengue de los ladrones antiguos en las
alcantarillas / Miserere Canyengue dei vecchi ladri nella fogna
Maria discende nelle fogne dove l’Antico Ladro Maggiore, nel
corso di una messa grottesca, condanna la sua ombra a ritornare
all’inferno della città e della vita, eternamente tormentata dalla
luce del sole.
SUNTO DEI QUADRI SCENICI / Seconda Parte
QUADRO 9: Contramilonga a la funerala por la primera muerte
Maríade
BuenosAires
• ottobre 2007
QUADRO 5: Fuga y misterio / Fuga e mistero - Strumentale.
Fundación As
Astor Piazzolla - Studiomusica
SEBASTIÁN HOLZ / Cantor
JUAN VITALI / El Duende
Maria de Buenos Aires è stata presentata la prima volta
al Planet Theatre di Buenos Aires nel maggio del 1968.
La veste originale dell’operita, come era stata concepita
da Astor Piazzolla e Horacio Ferrer, è in forma semiscenica molto simile a un Oratorio, con tutti i musicisti
presenti sul palco assieme alle voci soliste e al coro.
Dopo il debutto, Maria de Buenos Aires è stata presentata in tutto il mondo e ha conosciuto un incredibile successo, anche se, di fatto, nel tempo è stata trasformata in
Opera-teatrale-musicale.
Nel 2003 la Fundacion Astor Piazzolla ha riproposto
l’operita a Buenos Aires nella sua versione originale in
forma semiscenica, allo scopo di far risaltare pienamente
la purezza della sua musica.
QUINTETO FUNDACION ASTOR PIAZZOLLA
Nicolás Guershberg / piano
Sergio Rivas / contrabasso
Pablo Mainetti / bandoneón
Germán Martinez / chitarra
Sebastían Prusak / violino
ENSEMBLE FUNDACION ASTOR PIAZZOLLA
Pablo La Porta / batteria e percussioni
Fabián Keoroglanian / vifrafono/xilofono
Diego Tejedor / violino
Néstor Tedesco / violoncello
Gabriel Falconi / viola
Julián Vat / flauto
de Maria / Contramilonga funebre per la prima morte di Maria
Il Duende descrive il funerale che le creature della notte fanno per
Maria
QUADRO 10: Tangata del alba / Tangata dell’alba - Strumentale.
QUADRO 11: Carta a los arboles y a las chimeneas / Lettera agli
alberi e ai comignoli
Non avendo nessuno a cui raccontare i suoi turbamenti, l’Ombra
di Maria scrive una lettera agli alberi e ai comignoli del quartiere
dove è nata.
QUADRO 12: Aria de los analistas / Aria degli psicanalisti
Maria arriva al circo degli psicanalisti, dove, stimolata dal Primo
Psicanalista, si sforza di ritrovare i ricordi che non ha.
PATRICIA BARONE / Maria
Maria de Buenos Aires narra la storia della città di
Buenos Aires, fondata nel 1536 e chiamata “Puerto de
Nuestra Senora Santa Maria del Buen Aire”.
Il nome “porto” fu imposto perché la città nacque sulla
sponda destra del fiume Rio de la Plata.
Qui sbarcarono migliaia di emigranti provenienti da vari
paesi d’Europa, che arricchirono con il loro lavoro e la
loro cultura la nostra terra.
A causa dell’ostilità creatasi con gli aborigeni delle tribù
vicine la città venne però abbandonata e venne fondata
una seconda volta, nel 1580 e chiamata definitivamente
Buenos Aires.
CORO
Ariel Morea
Salvador Andrés Suriano
Filomena Andrea Karina
Pablo Enrique Oliver
Cristina Caprarulo
Morgana Marchesi
Direzione musicale / JULIAN VAT
Maestro del coro / CRISTINA CASAL
Direzione artistica generale e costumi:
L’argomento dell’operita Maria de Buenos Aires è la
trasposizione metaforica di queste vicende.
LAURA ESCALADA PIAZZOLLA
Maria è infatti il simbolo della città di Buenos Aires che,
dopo l’antica fondazione rimane disabitata: metaforicamente si trasforma in ombra e attraversa un lungo periodo di patimento, abbandono e dolore.
Alla sua morte Maria dà alla luce una nuova Maria, una
bambina adulta, generata dai ricordi e dalla sua ombra
sullo sfondo di un’intricata trama legata ad antiche e
oscure cospirazioni.
SUNTO DEI QUADRI SCENICI / Prima Parte
QUADRO 13: Romanza del Duende poeta y curda / Romanza del
Duende poeta e ubriacone
Perduta l’Ombra di Maria, ubriaco e appogiato al bancone di un
bar surreale, il Duende comincia disperatamente a chiamarla. Attaverso tre marionette, anch’esse ubriache, manda un messaggio
all’Ombra di Maria, dicendole che sarebbe rinata.
QUADRO 14: Allegro tangabile - Strumentale.
QUADRO 1: Alevare / In levare
Notte a Bueons Aires. Il Duende, spirito della notte porteña, evoca
l’immagine dimenticata di Maria.
QUADRO 2: Tema de Maria / Tema di Maria - Strumentale
QUADRO 15: Milonga de la anunciacin / Milonga
QUADRO 3A: Balada renga para un organito loco / Ballata lenta
L’Ombra di Maria è stata raggiunta dalle tre marionette mandate
dal narratore e si abbandona alla rivelazione della fecondità.
Le note del bandoneon danno voce, nel corso dell’operita,
al suo straziante passato e alla la sua speranza di trasformarsi, chissà quando, in una nuova Maria.
QUADRO 16: Tangus Dei
Laura Escalada Piazzolla
dell’annunciazione
Mattino di una domenica di dicembre, piena estate, il Duende e
una Voce di Quella Domenica vedono in un palazzo in costruzione
l’Ombra di Maria partorire. Le Impastatrici di Taglierini e i Tre
Muratori Maghi gridano meravigliati che quella madre vergine,
redenta dal dolore e dall’ombra, non dà alla luce un Bambino
Gesù, ma un’altra Bambina Maria. È Maria, morta e resuscitata
dalla sua stessa ombra, oppure è un’altra Maria? Tutto è finito…
O forse cominica adesso? Nè il narratore, nè nessun altro al
mondo può darci la risposta.
per un organetto impazzito
Il Cantor e il Duende accompagnati dalle Voci degli Uomini che
Tornano dal Mistero, raccontano la storia della nascita di Maria,
venuta alla luce “un giorno che Dio era ubriaco”.
musica di
ASTOR PIAZZOLLA
spazio sponsor
testo di
HORACIO FERRER
QUADRO 3B: Yo soy Maria / Io sono Maria
Maria canta una canzone e si presenta.
QUADRO 4: Milonga carrieguera por Maria la niña / Milonga
nello stile di Evaristo Carriego per la bambina Maria
Dopo l’evocazione di Maria ha inizio il racconto della sua vita.
Un giovane narra come Maria sia posseduta da forze strane che
la allontanano da lui. Maria lo respige. Lui la condanna a udire
per sempre la sua voce nella voce di tutti gli uomini.