Dipartimento di Medicina Interna e Terapia Medica Sezione di Farmacologia e Tossicologia Cellulare e molecolare • CORSO DI FARMACOLOGIA GENERALE • FARMACOLOGIA GENERALE • III ANNO - 1° Semestre • Anno accademico 2008/2009 FARMACOLOGIA • scienza che studia l'azione biologica e terapeutica dei farmaci. FARMACO • qualsiasi sostanza che, agendo sull'organismo, è capace d'indurre una o più variazioni funzionali. •1 • azioni reversibili o irreversibili, utili o dannose esercitate dai farmaci sugli esseri viventi (nell'accezione biologica più ampia e non solamente in rapporto ai fini terapeutici) • la sede ed il meccanismo con cui tali azioni si manifestano. • assorbimento • organotropismo (distribuzione) • Biotrasformazione • Escrezione • Obiettivo: – delineare una strategia terapeutica mirata: esaltare l'azione farmacologica ridurre, per quanto possibile, la tossicità. •2 ! !"" ! # !$ %&'()*&+'&, • di origine naturale • di origine semi-sintetica • di origine sintetica • ottenuti mediante biotecnologie •3 • Sostanze naturali opportunamente presentate (droghe officinali di origine vegetale, animale o minerale) o sommariamente manipolate (polveri, decotti, estratti, ecc.). • Nella moderna farmacologia si è progressivamente abbandonata la via che prevede l'impiego della droga "in toto" o di una sommaria manipolazione. • Attualmente si fa ricorso prevalentemente all'isolamento del principio o dei principi attivi in essa droga contenuti, oppure, via economicamente più vantaggiosa, a molecole di sintesi che riproducono la molecola di origine naturale. • derivano dalla manipolazione di molecole di origine naturale senza alterare la struttura di base e quindi l'azione che ad essa si correla. • Le modificazioni tendono a migliorare le proprietà farmacocinetiche, farmacodinamiche o d'altro ordine •4 •5 • Sostanze di cui non esiste il corrispettivo naturale. • Si basano su ricerche dei rapporti fra struttura chimica ed attività biologica. • Si sintetizzano continuamente nuove molecole, anche per soddisfare la talora discutibile richiesta di nuovi farmaci. •6 • prodotti mediante varie metodiche: – DNA-ricombinante – colture batteriche e cellulari – anticorpi monoclonali, ecc. • Sono oggi disponibili svariati farmaci: – Interferoni – fattore VIII della coagulazione – ormone del accrescimento – interleuchina I e II, ecc. •7 . / 0 •preventivi •sostitutivi •causali o antiparassitari •sintomatici / / • Somministrati al soggetto sano per: – proteggerlo da eventuali future affezioni (es. vaccini) – modificare temporaneamente fisiologici (es. contraccettivi) processi – rendere attuabili interventi terapeutici di vario tipo (es. anestetici). •8 1 1 0 / • utilizzati per fronteggiare malattie dovute a carenze organiche di specifiche sostanze endogene: – – – – insulina nel diabete mellito cortisonici nella sindrome di Addison L-DOPA nel morbo di Parkinson Vitamine nelle avitaminosi, ecc. 01 2 11 • combattono direttamente i parassiti • curano e guariscono le parassitosi – Batteriostatici – Battericidi – Tenifughi, ecc. •9 1 • antagonizzano i sintomi delle malattie senza influenzarne le cause (es. antiepilettici) • diminuiscono le conseguenze soggettive di un'affezione (es. analgesici) • modificano funzioni alterate (es. antiaritmici). 2. Sperimentazione farmacologica Ricerca e sviluppo Ricerca preclinica Sperimentazione clinica •10 LA VALUTAZIONE DEI BENEFICI E DEI DANNI DI UN TRATTAMENTO FARMACOLOGICO 3 4 ! 6 ! 7 "# 8 # 55 ## ! 3 " 6 7 ! ! 5 :! 7 ! ! () ' * " !(, 5 7 9! 7 ! # * "+ " " ! !'' ! " ) *$ ! / !( " ! , !* & 0 ( ! " #$ ! % ! "& '' ! !,! $ ! !**! "- . . . . ) #!! ! •11 NUMERO APPROSSIMATIVO DI CASI NECESSARI PER ACCERTARE EVENTI CON DIVERSA INCIDENZA E VE NT I INCIDE NZ A R E AL E P R OB AB IL IT À GL I 95% 90% ACCE R T AR E E VE NT I 50% COMUNI 1/10 1/100 1/1’000 1/10’000 1/100’000 1/1’000’000 28 298 3’000 30’000 300’000 3’000’000 21 229 2’300 23’000 230’000 2’300’000 7 69 693 6’900 69’000 690’000 R E L AT IVAME NT E R AR I R AR I 2 DI 2 - • La scoperta di un nuovo farmaco può avvenire casualmente, in base all'osservazione accidentale di effetti prodotti da svariate sostanze. Tale evenienza è oggi però piuttosto rara. • Spesso molecole di farmaci già note sono manipolate chimicamente per modificare utilmente l'azione farmacologica o per eliminare gli eventuali effetti secondari. • Da nuove conoscenze fisiopatologiche si possono aprire prospettive importanti in determinati settori della farmacologia medica. – ESEMPIO: Dal rilievo che nel morbo di Parkinson la dopamina è notevolmente diminuita in alcuni distretti cerebrali, si è giunti all'introduzione clinica del suo precursore: l'L-DOPA. •12 1/ 20 0 2 2 . • Placebo, dal latino significa “compiacerò” e implica un’aspettativa positiva da parte del soggetto. • Esiste anche l’accezione nocebo (ne riceverò danno) e rappresenta un’aspettativa negativa o dannosa. • Da notare come “dare piacere” non significhi dare una cosa che piace ma piuttosto la speranza di un effetto positivo, per esempio di guarigione più rapida; ed anzi, se il rimedio non piace, come il rhum per l’astemio, si avrà un effetto maggiore. • Spesso, infatti, l’effetto placebo è tanto maggiore quanto più è difficoltosa od “eroica” l’assunzione. •13 -2 - • Good Laboratory Practice (GLP): – condizioni con cui devono essere programmate, eseguite, controllate, registrate e riportate le ricerche di laboratorio. • Good Clinical Practice (GCP) – condizioni di esecuzione delle sperimentazioni cliniche (standard in base al quale gli studi clinici sono programmati, eseguiti e relazionati in modo che vi sia pubblica garanzia di attendibilità dei dati e di protezione dei diritti, della integrità e della confidenzialità dei soggetti). # !. !2 %-2 , 3 1 " 8 6 * 55 5 * ! 5! < !! # * *6 *# ! # 8 5 ! ; ! ! ! ! 5 55 ! # 7 ! !% 1, # ! ! 7 5 ! •14 *! 1 3 1 2 ! ! 6 ! ## 8 5 # ! 5 != ! <! ! ! 5 ! ! ! = <! 3 6 " ! !! ! "# 8 6 7 5 3 ! # 22 1 0 >> > 0 / 7 < ! !! # 2 22? 1 11 2 / • PARTE I - RIASSUNTO DEL DOSSIER • IA Dati amministrativi • IB Riassunto delle caratteristiche del prodotto • IC Relazione degli esperti sulla documentazione chimica, farmacotossicologica e clinica. •15 22 1 0 >> > 0 / • • • • • • • 22? 1 11 2 / • PARTE II - DOCUMENTAZIONE CHIMICA, FARMACEUTICA E BIOLOGICA IIA Composizione IIB Procedimento di fabbricazione IIC Controllo delle materie prime IID Controlli sui prodotti intermedi IIE Prove di controllo sul prodotto finito IIF Stabilità IIQ Altre informazioni 22 1 0 >> > 0 / • • • • • • • • • • 2 2 22? 1 11 2 / PARTE III - DOCUMENTAZIONE FARMACO-TOSSICOLOGICA IIIA Tossicità per somministrazione singola IIIB Tossicità per somministrazione ripetuta IIIC Studi sulla riproduzione IIID Potere mutageno IIIE Potere oncogeno/cancerogeno IIIF Farmacodinamica IIIG Farmacocinetica IIIH Tollerabilità locale IIIQ Altre informazioni •16 22 1 0 >> > 0 / 2 22? 1 11 2 / • PARTE IV - DOCUMENTAZIONE CLINICA • IVA Farmacologia clinica • IVB Clinica • IVQ Altre informazioni 22 1 0 >> > 0 / 2 22? 1 11 2 / • PARTE V - INFORMAZIONI SPECIALI • VA Presentazione farmaceutica • VB Campioni • VC Autorizzazione alla produzione • VD Autorizzazione all'immissione in commercio •17 7! 3 !7! 5 ! 7 <" # 3 / 5 ! ! !=5 , 3 !7! 5 ! @7 ! ## 3 / 5 # ! ! % "# 5 ! <8 5 55 ! 3 " # 3 3 3 # 3 1 # # " # ! ! 5 ! 7! # " ! "" "" ! 6 ! 8 ! 8 < ! ="" ! 7 ! # < # ! "" •18 12 • • • • • • • • • • TOSSICOLOGIA Acuta Sub-acuta Prolungata o cronica Mutagenesi in vivo ed in vitro Cancerogenesi Teratogenesi Tossicità peri- e post-natale FARMACODINAMICA Attività propria Altre attività Interazioni 12 • • • • • • • FARMACOCINETICA Assorbimento, distribuzione, metabolismo, escrezione Destino del farmaco in diverse specie Metabolismo in vivo ed in vitro FARMACOLOGIA GENERALE Attività del prodotto su parametri diversi da quelli proposti •19 DL 50 IT = --------DE 50 DL 0,1 IT = ---------DE 99,99 • IT= indice terapeutico 11 • • • DL= dose letale = DE= dose efficace 0 Studia l' insieme degli effetti tossici che si manifestano in breve tempo (1-2 settimane) dopo la somministrazione di dosi singole ed adeguate della sostanza. Deve essere determinata su almeno 2 specie animali e per almeno 2 vie di somministrazione. Il parametro comunemente utilizzato per valutare la tossicità acuta è la dose letale media (DL50): – quantità di farmaco, in unità di peso o di volume per unità di peso corporeo (ad esempio mg/Kg), che somministrata ad un gruppo di animali per una determinata via ed in ben definite condizioni sperimentali, produce la morte del 50% degli animali. • Esistono vari metodi per il calcolo della DL50 quali quello grafico dei probits e quello grafico ed analitico di Litchfield e Wilcoxon. •20 • Valutano gli effetti prodotti dal farmaco dopo trattamenti ripetuti - su 3 specie animali di cui almeno una non roditrice - più dosi - almeno 2 vie di somministrazione (una eguale a quella prevista per l' uomo). SUBACUTA: 4-16 settimane • Parametri: CRONICA: 24-52 settimane - andamento del peso corporeo - costanti ematochimiche - funzionalità degli emuntori - quadro anatomo-patologico di organi e tessuti. 0 - 1 • Prove a breve termine indicative di possibili danni arrecati dal farmaco al patrimonio genetico • Specifici test di mutagenesi – frequenza delle modificazioni a carico del materiale genetico, interessando singoli geni (mutazioni puntiformi), oppure la struttura ed il numero dei cromosomi (mutazioni cromosomiche). • Test in vitro: – test di Ames su vari ceppi di Salmonelle – test su Saccaromiceti – studio della sintesi non programmata del DNA su cellule di mammiferi. • Test ex vivo: – il test dei micronuclei (che studia l' eventuale comparsa di queste fusioni cromosomiali in cellule circolanti e del midollo osseo). •21 • 1 L' eventuale positività dei test di mutagenesi pone il problema della conduzione di test di cancerogenesi, più lunghi ed indaginosi e molto costosi. • Tali test sono infatti condotti generalmente su due specie animali, di cui una non roditrice (es. ratto e cane) per un periodo che spazia sino a 2 anni. - 1 • La valutazione dell' azione teratogena di un farmaco è molto complessa: – scarsa conoscenza dei meccanismi alla base dell' effetto embriotossico – variabilità della risposta in rapporto alla specie animale, alle dosi, alla via di somministrazione ed alla durata del trattamento. • studi generalmente effettuati nel coniglio e nel ratto, somministrando il farmaco nel periodo "sensibile" della gravidanza (es. dal 6A al 18A giorno nel coniglio). •22 0 > 0 / • Generalmente condotti nel topo e nel ratto • il farmaco è somministrato a: – maschi e femmine prima dell' accoppiamento (nel ratto 9 settimane nei maschi e 2 settimane nelle femmine) – durante la gravidanza e l' allattamento (nel ratto dal 17A giorno di gestazione al 21A giorno post-parto) • Viene seguito lo sviluppo dei nati sino al loro nuovo accoppiamento per giungere ad una successiva generazione (F1, F2, ecc.). • Studi in vivo e in vitro per ottenere dati quantitativi e relazioni (curve dose/effetto o tempo/effetto). • I risultati rappresentano il profilo di attività farmacologica della sostanza anche su organi e sistemi non direttamente interessati all' azione primaria, ma potenzialmente bersaglio degli effetti collaterali. •23 • • • • • Assorbimento Livelli ematici Livelli tissutali Eliminazione Metabolismo – Metaboliti attivi – Metaboliti inattivi • Nell’animale: sostanze marcate • Nell’uomo: metodiche cromatografiche, fotometriche, immunologiche, ecc spettro- LE QUATTRO FASI DELLA SPERIMENTAZIONE CLINICA DI UN FARMACO FASE CARATTERISTICHE OBIETTIVI SOGGETTI N. primi studi nell’uomo sicurezza farmacocinetica ed efficacia preliminare volontari sani raramente pazienti 20-80 soggetti primi studi in pazienti selezionati efficacia e tollerabilità pazienti per i quali il farmaco è indicato 100-200 pazienti studi a fini registrativi efficacia, tollerabilità, informazioni per foglietto illustrativo pazienti per i quali il farmaco è indicato 300-600 pazienti approfondimento nella pratica clinica conferma efficacia effetti a lungo termine pazienti per i quali il farmaco è indicato pazienti illimitati 1 2 3 4 Da Sirtori e Borghi - modificata •24 • Primi studi condotti sull’uomo dopo che il farmaco ha superato le prove di efficacia e sicurezza in vitro ed in vivo sugli animali. • I soggetti sono generalmente volontari sani, raramente pazienti, generalmente in numero che varia da 20 ad 80. "! 1 2 • # • # ## ## • 1 !!# = # 5 "# # = # % <, ! # 5 ! ! 7 •25 "! 1&2 • • 7 ,; 6 5 # ! 7 <! ! ! ,! . "# 5 # 7 = # !7 " • %! " #$ #%%$& "! 12 2/ 5 ! " ! 2 " 5 ! " "# • # B8# B8 0 8&CD8 • 7 # !! • E!"# • • ! # 21 ! ! = 7 <" # < ; 5 # ! # •26 "! 1 2 3 3 3 3 3 "!$ ",! *! !3! " $$! 4 ! *! !# " *,! " ! # " ' * / ! !# " "! " ' * "! 1!2 ), ""& ! •" •" •" •" # # # # // ! # " 5 # 7 % 7 # 1, 5 ## * 5 < < 7 8 # # •27 • Primi studi su una popolazione selezionata di pazienti • Il farmaco è somministrato a soggetti per la cui patologia il farmaco è indicato • Il numero dei pazienti varia generalmente fra 100 e 200. • Obiettivi: – valutazione dell’efficacia del farmaco e della sua tollerabilità, sia sotto l’aspetto obiettivo che sotto quello soggettivo "! 1 2 = 7 # " ! 5 '( )** + • 1 55 ! # • 7 < ! "" ! • ! 1 !7! • • ! % % # ; 5 # "" # 6 = 7 <! " # !5 6 # ; ! !! , , •28 1 • % , La Fase IIa: studio pilota. OBIETTIVI: - Studio dei rapporti tra dose somministrata e risposta ottenuta - Tipi di pazienti che rispondono al trattamento - Frequenza di dosaggio ideale - Sicurezza di impiego - Efficacia del preparato per ciascuna patologia La Fase IIb: studi di tipo controllato (confronto con placebo o con farmaco di riferimento). OBIETTIVO: - Prima dimostrazione dell’efficacia del farmaco. "! 12 ; ! ! • !5 % # ! 8! • "" • 7 5 # 8 ! # , 77 ,, ' •. ! • ! " 5 < # ! 5 •29 "! 1 2 ! •• 7 • ! 3 # F F <% G G% , , *! " $$! * ( " ,, , /! 1!"., /! "! / *, / *! ' * 2. / ! "! ! • Condotta essenzialmente per poter “registrare” il farmaco, permettendone così la commercializzazione. • Su pazienti rappresentativi della popolazione per cui il farmaco sarà indicato. • Generalmente necessita di un numero di pazienti variante da 300 a 600. • Obiettivi primari: determinazione dell’efficacia e della tollerabilità del farmaco • Obiettivo secondario: raccogliere dati necessari per la compilazione del foglietto illustrativo. •30 "! 12 3 ! ! 7 ! ! " # # "# 7 ## # 3 # ! 5 7 ' 3 1 55 ! "" 5 @ # 6 7 < ## "# < ## 3 =# ! "# F G "! 3 3 3 7 # 1&2 ! ! 5! ! ! # 5 7 !7! 5 ! 5 ! !# 5 ! = 7 <! " # ! 5 77 3 55 ! # 3 ! ! 77 5 " 7 # 5 != •31 • Evidenzia gli effetti di un farmaco previsti od imprevisti, gli effetti positivi e negativi e la compliance del paziente. • E’ utile per studiare il rapporto costo/beneficio, soprattutto in condizioni differenti da quelle ideali teoriche previste nelle fasi precedenti. "! 12 3 0 ! "# ! = 55 5 ! 55 3 " ! 7 =# # 3 2# ! H # ! H ! ! H 7 # ! ! 9 % * < ,; 5 7# ! 5 7 5 •32 "! 1 3 1&2 ; ! ! " ! 55 * 5 @ # * "" # */ 7 * 5 77 "6 * 5 "# * 7 ! 5 11 -1 > 5 ! ="" # -2 01 •33 /-2 > • La farmacovigilanza o post-marketing surveillance (PMS) è la tecnica con la quale il medico, l’autorità sanitaria e l’azienda farmaceutica si adoperano al fine di conoscere gli effetti negativi dei farmaci in commercio e di prevenirne le conseguenze per i pazienti. • La definizione di PMS è la seguente: “identificazione e valutazione degli effetti dell’uso, acuto e cronico, dei trattamenti farmacologici nella popolazione o in sottogruppi di pazienti esposti a trattamenti specifici” (Tognoni e Laporte). • Un requisito indispensabile per la conduzione di uno studio clinico secondo le GCP è l’approvazione del protocollo da parte di un comitato etico, costituito da operatori del campo medico (es. clinici, chirurghi, farmacisti, personale paramedico, ecc.) e da operatori di altri settori (es. magistrati, esperti di bioetica, rappresentanti dei pazienti, ecc.). • Il ruolo del comitato etico è quello di verificare che siano rispettati la sicurezza, l’integrità ed i diritti della persona che prende parte allo studio. •34 3 3 3 3 3 2 1 - 1 11 I % 1 1> 0 > 8 > 3 %# 3 3 3 -0 > 3 3 11 / -0 0 11 1 -0 3 3 3 3 2 " 5 0 ! % , # > !" 1 # ! -*J* , 1 !7 - 1 1 2 2 1 1 2 10 22 2 2 1 22 0 0 / / 20 > 2 2 22 1 1 11 20 0 > / 0 0> 2 /0 22 > 240 2 , > •35 L’INFORMAZIONE PER IL PUBBLICO • E’ di basilare importanza fare dei medici uno strumento essenziale per l’educazione dei cittadini, anche e soprattutto per quanto concerne l’utilizzo dei farmaci. Il problema della capacità del medico di divulgare in modo corretto e comprensibile le conoscenze farmacologiche, è grave e ben lungi dall’essere risolto. • Oltre che dai medici l’informazione sul farmaco per la popolazione è svolto dai farmacisti, da cui i pazienti ricevono le informazioni basilari sull’utilizzo dei farmaci da auto-medicazione e consigli aggiuntivi e “tranquillizzazione” per i farmaci prescritti dal medico. • L’ultima fonte di informazione sul farmaco per la popolazione è rappresentata dai mass media e l’esigenza di informazione ha addirittura ha fatto anche nascere riviste e programmi televisivi “specializzati”. Le virgolette sono d’obbligo, stante il livello spesso scientificamente infimo di tali pubblicazioni e trasmissioni, che più badano allo scoop giornalistico od al ritorno economico, in termini pubblicitari, che non alla correttezza scientifica dell' informazione. •36