Università degli Studi di Milano-Bicocca FACOLTÀ DI SCIENZE DELLA FORMAZIONE Corsi di laurea in Scienze dell’educazione Scienze della comunicazione (comunicazione interculturale) Scienze della formazione primaria Corsi di laurea specialistica in Consulenza pedagogica e ricerca educativa Scienze antropologiche ed etnologiche Formazione degli adulti e consulenza nelle organizzazioni Indice Pag. Introduzione 5 1. La Facoltà: informazioni generali 9 2. Docenti e ricercatori 15 3. Scienze dell’educazione 17 4. Scienze della comunicazione 31 5. Scienze della formazione primaria 37 6. Consulenza pedagogica e ricerca educativa 51 7. Scienze antropologiche ed etnologiche 57 8. Formazione degli adulti e consulenza nelle organizzazioni 65 9. Programma Socrates-Erasmus 71 10. Corsi post-laurea 73 11. Dipartimento 77 12. Programmi dei corsi 79 Avvertenza La lettura di questa Guida non sostituisce la conoscenza dei Regolamenti didattici di ciascun corso di laurea, consultabili sul sito web della Facoltà: www.formazione.unimib.it Introduzione La Facoltà di Scienze della formazione è un polo di ricerca nell’ambito delle scienze umane che mette al centro della sua proposta formativa e culturale il dialogo tra gli approcci epistemologici e metodologici delle diverse aree disciplinari che la compongono. Nella Facoltà le discipline pedagogiche interagiscono con la filosofia (nelle sue declinazioni epistemologiche ed ermeneutiche), l’antropologia, la linguistica, la psicologia e la sociologia, utilizzando l’apporto di questi differenti saperi per definire le teorie e i modelli della formazione. Gli studi interculturali (nelle dimensioni linguistiche, antropologiche e pedagogiche), l’approccio clinico, la formazione degli adulti, lo scambio tra i saperi umanistici e scientifici, gli studi sull’età adulta e sull’infanzia, e la formazione degli insegnanti costituiscono gli elementi più significativi della proposta didattica e scientifica della Facoltà. La proposta formativa è caratterizzata dall’equilibrio tra i momenti teorici e le declinazioni operative del sapere, attraverso lezioni, seminari d’approfondimento, simulazioni, esercitazioni pratiche e tirocini guidati. 5 Offerta didattica (indirizzo comunicazione interculturale) Scienze della formazione primaria (vecchio ordinamento) Master di I livello Scienze della comunicazione Corsi di perfezionamento Scienze dell'educazione Scienze antropologiche ed etnologiche Dottorato di ricerca in Scienze umane Master di II livello Consulenza pedagogica e ricerca educativa Formazione degli adulti e consulenza nelle organizzazioni Accesso diretto* Corsi di laurea Accesso con debiti formativi Corsi di laurea specialistica * solo per alcuni percorsi Corsi post-laurea 8 1. La Facoltà: informazioni generali La Facoltà è la struttura che sovrintende allo svolgimento delle attività didattiche. La Facoltà di Scienze della formazione offre due corsi di laurea di primo livello, Scienze dell’educazione (classe 18) e Scienze della comunicazione (classe 14 indirizzo Comunicazione interculturale); un corso di laurea quadriennale, Scienze della formazione primaria (abilitante all’insegnamento nella scuola dell’infanzia e primaria); e tre corsi di laurea specialistica, Consulenza pedagogica e ricerca educativa (classe 87/S), Scienze antropologiche preside Susanna Mantovani ed etnologiche (classe 1/S), Formazione degli adulti e consulenza nelle organizzazioni (classe 65/S). Una descrizione dettagliata di tali corsi è fornita nei rispettivi capitoli di questa guida. I corsi post-laurea (master, corsi di perfezionamento, dottorato di ricerca) sono descritti nel capitolo 9. 9 sede edificio U6 IV piano piazza dell’Ateneo nuovo 1 - Milano ORGANIZZAZIONE DELLA DIDATTICA Crediti I corsi universitari prevedono l’acquisizione di crediti formativi (CFU). Il lavoro di un anno di uno studente universitario, che abbia raggiunto conoscenze e competenze definite nei percorsi didattici dei corsi di laurea, corrisponde convenzionalmente a 60 crediti. Un credito equivale mediamente a 25 ore di lavoro, comprensivo delle ore di lezione in aula, delle ore di laboratorio e di seminario richieste dal corso di insegnamento, delle ore di studio personale. Per ottenere i crediti corrispondenti alle attività formative dei corsi d’insegnamento è necessario superare l’esame del corso, la cui valutazione è espressa in trentesimi. I crediti vengono acquisiti anche con altre attività formative: prova finale, laboratori didattici, tirocini, conoscenza della lingua straniera e dell’informatica. Per il conseguimento della laurea triennale di primo livello, lo studente deve aver acquisito 180 crediti. Per conseguire la laurea specialistica lo studente deve aver acquisito 300 crediti, comprensivi di quelli già acquisiti in una laurea di primo livello e riconosciuti validi per il relativo corso di laurea specialistica. Calendario delle lezioni I corsi, suddivisi in due semestri, si svolgono, per i corsi di laurea in Scienze dell’educazione, in Scienze della formazione primaria e in Scienze della comunicazione, nel periodo ottobre-dicembre (I semestre) o nel periodo marzo-maggio (II semestre). Il corso di laurea in Scienze della formazione primaria effettua una settimana di sospensione delle lezioni durante il II semestre al fine di consentire lo svolgimento delle attività di tirocinio. Per i corsi di laurea specialistica, le lezioni si svolgono nel periodo novembre-dicembre (I semestre) e nel periodo marzo-maggio (II semestre). 10 Calendario degli esami di profitto Gli esami dei corsi di laurea, triennali e quadriennali, e dei corsi di laurea specialistica si svolgono in 8 appelli secondo il seguente calendario: - tre appelli tra gennaio e febbraio (uno in gennaio e due in febbraio); - tre appelli tra giugno e luglio (due in giugno e uno in luglio); - due appelli in settembre; Per il solo corso di laurea specialistica in Scienze antropologiche ed etnologiche sono previsti 6 appelli: - un appello in gennaio - due appelli in febbraio - due appelli in giugno - un appello in settembre Informazioni e aggiornamenti sono disponibili sul sito web della Facoltà, che indica anche le aule e gli esiti di prove ed esami. Calendario degli esami di laurea Gli esami di laurea e le prove finali dei corsi di laurea e laurea specialistica si svolgono nell’arco di quattro appelli, distribuiti su tre periodi: da giugno a luglio (1 appello), da novembre a dicembre (1 appello), da marzo ad aprile (2 appelli). Orientamento La facoltà ha attivato, per ciascun corso di laurea, uno sportello di orientamento, con la funzione di fornire informazioni relativamente alla struttura del corso di laurea, all’organizzazione degli studi, ai differenti curricula proposti, ai metodi di studio, ai sistemi di valutazione ecc. Gli indirizzi e-mail di questi sportelli sono indicati nei capitoli relativi a ciascun corso di laurea. 11 Piano di studio Gli studenti sono tenuti a presentare e sottoporre all’approvazione della Facoltà il proprio piano di studio, tenendo conto delle indicazioni espresse nei regolamenti didattici dei singoli corsi di laurea. La Facoltà istituisce apposite commissioni per la valutazione e la consulenza relativa ai piani di studio. Le informazioni su scadenze e modalità previste per ciascun corso di laurea vengono comunicate sul sito web della Facoltà. Laboratori pedagogico-didattici I laboratori pedagogico-didattici si rivolgono a gruppi di 20-30 studenti e richiedono la frequenza obbligatoria. Essi utilizzano metodologie attive, simulazioni, momenti di riflessione e discussione esperienziale, nella prospettiva di una costante interazione fra teoria e pratica. Il calendario dei laboratori e le modalità di iscrizione verranno resi noti entro il 29 ottobre 2005 e saranno pubblicati sul sito web della Facoltà. Gli studenti dovranno iscriversi presso gli uffici indicati tassativamente entro il 19 novembre 2005. Prove di informatica e lingua straniera Gli studenti immatricolati nel 2005/06 devono superare le prove di informatica e di lingua straniera entro il secondo anno di iscrizione, e cioè entro il mese di febbraio del 2007. Gli studenti delle lauree triennali immatricolati negli anni precedenti devono aver superato tali prove prima di richiedere la relazione finale. Prove di laurea Il titolo di studio del corso di laurea triennale è conferito previo superamento di una prova finale: essa consiste in un lavoro di sintesi di materiali bibliografici o documentari da presentare sotto forma di elaborato scritto o multimediale. L’attività relativa alla prove è svolta dallo studente, sotto la guida e supervisione di un docente della Facoltà. Sono possibili le seguenti tipologie di prova finale: 12 a) la lettura ragionata di una serie di testi su una tematica specifica, da riassumere criticamente in un elaborato scritto di un minimo di una trentina di cartelle a 2.500 battute a cartella (80.000 caratteri), indice e bibliografia esclusi. b) un breve lavoro di ricerca – documentaria, teorica o applicata che poggi su di una bibliografia criticamente assimilata, sia in funzione della prova finale stessa sia nel corso del triennio di studio e che si concretizzi in un elaborato scritto. Tale lavoro di ricerca può anche fare parte di un progetto collettivo o di équipe, purché il segmento di ricerca assegnato a ogni singolo studente non si limiti a un contributo frammentario. c) uno sviluppo del lavoro di tirocinio, purché la prova finale rappresenti un impegno concretamente distinto dal tirocinio stesso e comporti un sostanziale approfondimento anche teorico del tema trattato. L’obiettivo sarà, anche in questo caso, un elaborato di una trentina di cartelle a 2.500 battute a cartella (80.000 caratteri), indice e bibliografia esclusi. d) un lavoro di tipo multimediale, purché necessariamente accompagnato da una presentazione di almeno una quindicina di cartelle di 2.500 caratteri a cartella (30-40.000 caratteri). La prova finale dovrà essere concordata dallo studente con il titolare di un insegnamento del corso di laurea cui afferisce, non prima di aver accumulato almeno 120 crediti e non prima di aver superato le prove di lingua e di informatica. La prova finale viene discussa, preliminarmente al conferimento della laurea, con il docente relatore e uno o due correlatori. La laurea viene conferita successivamente in una seduta pubblica di proclamazione. Per maggiori dettagli consultare il Regolamento interno per la preparazione e lo svolgimento della prova finale delle lauree triennali (www.formazione.unimib.it ). Per le informazioni sulle prove finali della laurea in Scienze della formazione primaria e delle lauree specialistiche si rimanda, oltre che ai regolamenti didattici di ciascun corso di laurea, ai relativi capitoli di questa guida. 13 Al fine di orientare gli studenti nella scelta dell’argomento e del docente di riferimento, è stato istituito l’Ufficio Orientamento Tesi, che ha sede nell’edificio U6, IV piano, presso il Dipartimento di Scienze Umane per la Formazione “Riccardo Massa” (tel. 02 64486842). L’ufficio ha il compito di fornire un orientamento alle studentesse ed agli studenti in procinto di preparare la tesi di laurea o l’elaborato finale. Fornisce le disponibilità aggiornate di professori e collaboratori a seguire tesi. Funge anche da archivio per gli elaborati che devono essere consegnati (per le lauree triennali) su supporto magnetico (CDrom). Responsabile dell’ufficio è il prof. Raffaele Mantegazza. 14 2. Docenti e ricercatori Professori ordinari Ottavia ALBANESE Silvia KANIZSA Luigi ANOLLI Franca LEVEROTTI Emanuele BANFI Romano MADERA Mario BARENGHI Susanna MANTOVANI Haim BURSTIN Roberto MOSCATI Mario CINGOLI Paolo MOTTANA Duccio DEMETRIO Raoul NACAMULLI Ugo FABIETTI Salvatore NATOLI Maura GELATI Professori associati Vermondo BRUGNATELLI Roberto MALIGHETTI Fulvio CARMAGNOLA Vincenzo MATERA Paolo FERRI Erica MANNUCCI Laura FORMENTI Raffaele MANTEGAZZA Annastella GAMBINI Elisabetta NIGRIS Enrica GIORDANO Telmo PIEVANI Nicola GRANDI Walter PRIVITERA Ilaria GRAZZANI Anna REZZARA Gabriele IANNACCARO Maria Grazia RIVA Federico LAUDISA Marcella SCHMIDT 15 Ricercatori Leopoldo BARGNA Setrag MANOUKIAN Pierangelo BARONE Claudia MATTALUCCI Alice BELLAGAMBA Vittorio MORFINO Giovanna BENVENUTI Mauro NOBILE Giorgio BERTOLOTTI Jole ORSENIGO Matteo BIANCHIN Emilio PADOA SCHIOPPA Chiara BOVE Francesco PAOLETTI Francesca CAPUTO Barbara QUACQUARELLI Marco CASTIGLIONI Andrea SACCOMAN Micaela CASTIGLIONI Tatjana SEKULIC Marina CAZZOLA Gabriella SEVESO Massimo DELLA MISERICORDIA Lorenzo STRIK LIEVERS Emanuele FERRARI Lilia TERUGGI Ivano GAMELLI Sergio TRAMMA Maurizio GHISLENI Stefania ULIVIERI Mariangela GIUSTI Mauro VAN AKEN Agnese INFANTINO Lucia ZANNINI Michelantonio LO RUSSO Italo ZOPPIS Marcello MANERI Paolo ZUBLENA Presso la Facoltà di Scienze della formazione insegnano inoltre circa 50 docenti a contratto, scelti tra studiosi ed esperti del settore. 16 3. Scienze dell’educazione Il corso di laurea triennale in Scienze dell’educazione è finalizzato alla preparazione professionale di educatori, operatori pedagogici e formatori. I percorsi di studio sono articolati in modo da offrire un’adeguata padronanza sia di contenuti generali a carattere epistemologico, teorico e storico, sia delle metodologie e delle tecniche coordinatore Mario Cingoli proprie del lavoro educativo: lezioni teoriche, esercitazioni, laboratori e tirocini nei quali lo studente ha la possibilità di sperimentare le problematiche educative in concreti contesti inizio dei corsi 3 ottobre 2005 operativi. Il corso permette di scegliere tra cinque percorsi che affiancano a una preparazione di base comune specifiche competenze nalizzanti. 17 professio- informazioni didattica.ed @unimib.it Educatori dell’infanzia, per la formazione di educatori con competenze teoriche e pratiche nell’ambito dell’educazione e dello sviluppo del bambino da zero a tre anni nei contesti educativi: asili nido, le comunità e gli altri servizi educativi per la prima infanzia. Educatori interculturali, per la formazione di educatori capaci d’intervenire in situazioni scolastiche e territoriali caratterizzate dalla presenza di minori, di famiglie e di adulti di origine straniera allo scopo di favorire l’integrazione nei servizi, nelle comunità, nelle imprese. Educatori di comunità, per la formazione di educatori capaci di progettare, organizzare e gestire gli interventi mirati al reinserimento sociale, scolastico e lavorativo in soggetti in età evolutiva con problemi familiari, di integrazione sociale e relazionali. Tali educatori operano nei gruppi residenziali (comunità alloggio e famiglie affidatarie) e nelle strutture assistenziali. Svolgono anche attività con anziani (autosufficienti e non) di prevenzione del disagio e della solitudine presso famiglie e nelle strutture di ricovero. Educatori socio-culturali, per la formazione di educatori che promuovano, organizzino e seguano attività di animazione con gruppi in età evolutiva, adulta e anziana, per favorire la loro aggregazione culturale e sociale attraverso la diffusione di iniziative volte a sviluppare l’educazione artistica e scientifica, la diffusione della conoscenza dei nuovi media, della storia e delle tradizioni delle memorie locali. Esperti nei processi di formazione, per la formazione di adulti capaci di operare nei sistemi aziendali e nelle organizzazioni con funzioni di analisi dei bisogni formativi e di tutoring educativo, e in grado di progettare interventi di orientamento al lavoro e alle scelte formative. Tali formatori agiscono nelle imprese, nei servizi territoriali, negli enti pubblici, nelle amministrazioni locali, nelle scuole, nelle agenzie del lavoro. 18 ACCESSO L’accesso al corso è subordinato al superamento della prova di valutazione che si terrà in data 5 settembre 2005. La prova sarà volta ad accertare: a) la capacità di comprensione di testi scritti (30% del punteggio) attraverso domande con risposta multipla; b) la capacità di corretta scrittura in italiano (70% del punteggio) attraverso la stesura di due saggi brevi, che saranno valutati in merito alla pertinenza della risposta, alla capacità argomentativa, all’approfondimento tematico, alla correttezza formale. Ai candidati giudicati insufficienti verranno assegnati debiti formativi aggiuntivi che andranno colmati in corsi di recupero a frequenza obbligatoria, ciascuno di 4 ore settimanali per 10 settimane nel periodo da ottobre 2005 a gennaio 2006. Al termine di questi corsi, nel gennaio 2006, è prevista una prova di verifica analoga alla precedente. Coloro che risulteranno ancora insufficienti in questa prova di verifica dovranno affrontare altri cicli di recupero di 40 ore, sempre a frequenza obbligatoria, tra febbraio e maggio 2006 e sottoporsi nel maggio 2006 ad ulteriore prova di verifica. Fino al superamento della prova di verifica di gennaio o di quella di maggio, non sarà possibile sostenere esami di profitto. Per coloro che sono in possesso di un titolo di studio di durata quadriennale, l’accesso è così regolamentato: ferma restando la necessità di iscriversi e partecipare alla procedura di valutazione di cui sopra, chi è in possesso di diploma di istituto magistrale non avrà debiti formativi aggiuntivi; chi è in possesso di diploma di liceo artistico dovrà colmare i debiti formativi acquisendo i seguenti crediti: M-FIL/01, M-FIL/03, MFIL/06: 8 CFU; M-PED/01: 8 CFU; L-FIL-LET/11: 8 CFU. Tali debiti formativi andranno colmati prima di iscriversi al II anno di corso. Chi è già in possesso di titolo superiore (laurea o titolo equivalente) potrà seguire le norme per i trasferimenti o seconde lauree. Trasferimenti e seconde lauree Nell’anno accademico 2005/06 saranno consentiti trasferimenti: al I anno, previa partecipazione alla prova di valutazione; al II anno qualora possano essere accreditati 24 CFU relativi ai settori scientifico- 19 disciplinari in cui rientrano le attività formative previste nel I anno. Gli studenti provenienti da un corso di laurea della classe 18 saranno ammessi alla prosecuzione di carriera. Per l’anno accademico 2005/06 non saranno ammessi trasferimenti al III anno. Le stesse norme valgono per chi è già in possesso di una laurea o titolo equivalente. PROVA FINALE La prova finale per il conseguimento della laurea, svolta sotto la supervisione di un docente relatore, comporta l’acquisizione di 10 CFU. La prova finale consiste nella presentazione di un elaborato individuale e nella sua discussione. Il conferimento della laurea avverrà in seduta pubblica davanti a una commissione di docenti, che esprimerà in centodecimi la valutazione complessiva. L’argomento della prova finale potrà essere assegnato dal relatore solo agli studenti che abbiano acquisito 120 crediti, comprensivi dei crediti previsti per le abilità linguistiche e informatiche. Avvertenza: gli studenti immatricolati al I anno nell’a.a. 2004/2005, per il II anno di corso devono attenersi a quanto indicato nel Regolamento 2005/2006. 20 SCIENZE DELL’EDUCAZIONE I anno Comune a tutti i percorsi CFU Obbligatorie 1 a scelta tra 1 a scelta tra Antropologia culturale 8 Pedagogia generale 8 Competenze informatiche 5 Filosofia morale 8 Filosofia teoretica 8 Storia della filosofia 8 Prova di lingua francese 3 Prova di lingua inglese 3 Prova di lingua spagnola 3 Prova di lingua tedesca 3 II anno CFU Obbligatorie Tirocinio 4 1 a scelta tra Storia contemporanea 8 Storia medievale 8 Storia moderna 8 III anno CFU Obbligatorie Tirocinio 6 Prova finale 10 Nel corso dei 3 anni di studio 12 CFU sono riservati ad attività a scelta dello studente, selezionate tra le attività didattiche ufficiali dei corsi di laurea attivati nell’Ateneo. 21 SCIENZE DELL’EDUCAZIONE I anno Percorso Educatori dell’infanzia CFU Obbligatorie Psicopedagogia 8 Fondamenti di psicologia generale 4 Psicologia dello sviluppo 4 Laboratorio didattico Documentazione pedagogica Laboratorio didattico Osservazione nei contesti educativi 1 a scelta tra 2 2 Linguistica generale 8 Letteratura italiana contemporanea 8 II anno CFU Obbligatorie Istituzioni di diritto pubblico e politiche sociali 4 Tecnologie didattiche 8 Metodologia della ricerca e della programmazione educativa 8 Sociologia generale 4 Metodologia e tecnica della ricerca sociale 4 Organizzazione aziendale 4 Nuove tecnologie visuali 4 Psicopatologia dello sviluppo 4 Metodologie e tecniche del gioco e dell’animazione 4 Pedagogia dell’infanzia 4 22 III anno CFU Obbligatorie 1 a scelta tra Psicopedagogia della famiglia 8 Promozione della salute ed educazione sanitaria 4 Osservazioni scientifiche di base 4 Musica e didattica della musica 8 Psicologia clinica 8 Psicologia della disabilità e dell’integrazione 8 23 SCIENZE DELL’EDUCAZIONE I anno Percorso Educatori di comunità Obbligatorie 1 a scelta tra Filosofia dell’educazione 8 Istituzioni di diritto pubblico e politiche sociali 4 Psicologia dello sviluppo 8 Linguistica generale 8 Letteratura italiana contemporanea 8 II anno Obbligatorie Clinica della formazione 8 Sociologia generale 8 Pedagogia sociale 8 Pedagogia dell’adolescenza 8 Metodologia della ricerca e della programmazione educativa 4 Organizzazione aziendale 8 Sociologia giuridica della devianza e del mutamento sociale 4 24 III anno CFU Obbligatorie Promozione della salute ed educazione sanitaria 8 1 a scelta tra Psicologia clinica 4 Psicologia della disabilità e dell’integrazione 4 Psicopedagogia della famiglia 8 Pedagogia della disabilità e dell’integrazione 8 Pedagogia delle differenze di genere 4 Teoria e metodi dei sistemi socio-educativi 4 Etnoestetica 8 Cinema e arti visive 8 Musica e arti visive 8 1 a scelta tra 1 a scelta tra 1 a scelta tra 25 SCIENZE DELL’EDUCAZIONE I anno Percorso Educatori interculturali CFU Obbligatorie 8 CFU a scelta Filosofia dell’educazione 8 Linguistica generale 8 Geografia 4 Fondamenti di psicologia generale 4 Psicologia dello sviluppo 4 Psicologia della cultura 8 II anno CFU Obbligatorie 1 a scelta tra Sociologia generale 8 Sociologia giuridica della devianza e del mutamento sociale 4 Istituzioni di diritto pubblico e politiche sociali 4 Promozione della salute ed educazione sanitaria 4 Metodologia della ricerca e della programmazione educativa 8 Pedagogia interculturale e della cooperazione 8 Etnologia 4 Ermeneutica filosofica 8 Filosofia della scienza 8 26 III anno CFU Obbligatorie 1 a scelta tra 1 a scelta tra Etnoestetica 4 Psicologia clinica 8 Metodologia e tecnica della ricerca sociale 4 Psicopedagogia della famiglia 8 Storia della pedagogia 8 Cinema e arti visive 8 Musica e arti visive 8 27 SCIENZE DELL’EDUCAZIONE I anno Percorso Educatori socio-culturali CFU Obbligatorie 8 CFU a scelta Filosofia dell’educazione 8 Linguistica generale 8 Pedagogia dell’animazione 4 Fondamenti di psicologia generale 4 Psicologia dello sviluppo 4 Psicologia della cultura 8 II anno CFU Obbligatorie Sociologia generale Sociologia giuridica della devianza e del mutamento sociale Metodologia della ricerca e della programmazione educativa 8 4 4 Educazione estetica 8 Pedagogia del corpo 4 Psicopedagogia del linguaggio e della comunicazione 4 Letteratura italiana contemporanea 8 Etnologia 4 Tecnologie didattiche 4 28 III anno CFU Obbligatorie 1 a scelta tra Istituzioni di diritto pubblico e politiche sociali 4 Promozione della salute ed educazione sanitaria 4 Etnoestetica 4 Psicologia clinica 8 Psicopedagogia della famiglia 4 Cinema e arti visive 8 Musica e arti visive 8 29 SCIENZE DELL’EDUCAZIONE I anno Percorso Esperti nei processi formativi CFU Obbligatorie Filosofia dell’educazione 8 Linguistica generale 8 Fondamenti di psicologia generale 4 Medicina del lavoro 4 Organizzazione del lavoro 4 II anno CFU Obbligatorie Metodologia e tecnica della ricerca sociale 8 Organizzazione aziendale 8 Metodologia della ricerca e della programmazione educativa 8 Filosofia della scienza 8 Economia applicata 4 Organizzazione e gestione delle risorse umane 4 Educazione degli adulti 8 III anno CFU Obbligatorie 1 a scelta tra 1 a scelta tra Tecnologie didattiche 8 Metodologia della formazione aziendale 8 Cinema e arti visive 8 Musica e arti visive 8 Psicologia clinica 8 Psicologia delle disabilità e dell’integrazione 8 30 4. Scienze della comunicazione Indirizzo Comunicazione interculturale Il corso di laurea triennale in Scienze della Comunicazione è attivato in collaborazione con la Facoltà di Psicologia e richiede l’acquisizione di 180 crediti formativi universitari (CFU). Il corso è suddiviso in due indirizzi: Comunicazione interculturale, organizzato dalla Facoltà di Scienze della Formazione; e Psicologia della comunicazione, che è promosso dalla Facoltà di Psicologia e per il quale si rinvia alla guida di detta Facoltà. L’indirizzo di Comunicazione interculturale si propone di affinare strumenti che consentano di intervenire con competenza nella gestione di si- coordinatore Gabriele Iannàccaro tuazioni ed eventi connessi con la comunicazione interculturale e multietnica, fornendo il necessario inquadramento teorico di natura antropologico- inizio dei corsi 3 ottobre 2005 linguistica, semiologico-letteraria e ermeneuticofilosofica. All’interno di tale quadro è dato particolare spazio alle conoscenze di base di una grande lingua extra-europea e delle linee che tracciano il quadro storico-culturale in cui essa è diffusa e parlata. 31 informazioni didattica.ed @unimib.it L’indirizzo di comunicazione interculturale è infatti rivolto a preparare operatori che possano svolgere attività professionali (nel settore pubblico e in quello privato) connesse con l’organizzazione e la gestione di uffici stampa, centri di comunicazione aziendale, centri editoriali (della carta stampata e della comunicazione audiovisiva e multimediale), agenzie di comunicazione ed Enti operanti in un’ottica interculturale e interetnica. L’impianto didattico dell’indirizzo offre un piano formativo finalizzato all’acquisizione dei fondamenti teorici sottesi a discipline essenziali per la comprensione e la gestione dei problemi relativi al complesso sistema dei modelli comunicativi in situazioni interculturali e interetniche. L’indirizzo di comunicazione interculturale consentirà l’accesso al corso di laurea specialistica in Scienze antropologiche ed etnologiche (classe 1/S) istituito dall’Università degli Studi di Milano-Bicocca. ACCESSO Il corso è a numero programmato. Per l’anno accademico 2005/2006 sono disponibili 400 posti: 200 per ciascuno dei due indirizzi, oltre a 2 posti – uno per ciascun indirizzo – riservati agli studenti cittadini di Stati che non fanno parte dell’Unione Europea. L’accesso avviene attraverso una prova di ammissione. All’atto dell’iscrizione alla prova di ammissione, lo studente dovrà indicare l’ordine di preferenza degli indirizzi. Qualora non ci siano posti nel primo indirizzo prescelto, lo studente è inserito nella graduatoria del secondo. La scelta dell’indirizzo è vincolante. I primi 200 candidati delle graduatorie di ciascun indirizzo possono perfezionare la loro iscrizione nei tempi comunicati dalla segreteria didattica di Ateneo. Le iscrizioni sono eventualmente riaperte fino al raggiungimento del numero programmato per entrambi gli indirizzi. TIROCINIO Gli studenti iscritti al terzo anno saranno obbligatoriamente tenuti a svolgere attività di tirocinio presso Enti pubblici e privati operanti nel 32 campo della comunicazione. Tali attività consentiranno agli studenti di verificare e di mettere in pratica, nella diretta esperienza in contesti di lavoro, quanto acquisito a livello teorico. Gli studenti dell’indirizzo di comunicazione interculturale dovranno svolgere attività di tirocinio per 2 CFU (per un numero complessivo di almeno 50 ore). Potranno inoltre essere proposte attività di stage, che avranno carattere facoltativo e non daranno luogo al riconoscimento di crediti. ABILITÀ LINGUISTICHE Per l’indirizzo di comunicazione interculturale le prove di lingue conferiranno complessivamente 21 CFU (18 CFU relativi a due annualità di lingua araba o cinese o giapponese e 3 CFU per la ‘Prova di conoscenza’ o di inglese, o di francese, o di spagnolo, o di tedesco). PROVA FINALE La prova finale per il conseguimento della laurea, svolta sotto la supervisione di un docente relatore, comporta l’acquisizione di 7 CFU. La prova finale consiste nella presentazione di un elaborato individuale. Il conferimento della laurea avverrà in seduta pubblica davanti a una commissione di docenti a ciò preposta, che esprimerà in centodecimi la valutazione complessiva. L’argomento della prova finale potrà essere assegnato allo studente che ne farà richiesta soltanto dopo che egli abbia acquisito 120 CFU e che abbia superato la “Prova di conoscenza di lingua straniera (a scelta tra inglese, francese, tedesco, spagnolo)”. 33 SCIENZE DELLA COMUNICAZIONE I anno Indirizzo comunicazione interculturale CFU Obbligatorie 1 a scelta tra 1 a scelta tra 1 a scelta tra Linguistica generale 10 Informatica di base 10 Antropologia culturale 10 Teorie e tecniche dei nuovi media 10 Informatica avanzata 1 5 Informatica avanzata 2 5 Pedagogia interculturale 10 Psicologia della comunicazione 10 Filosofia morale 10 Filosofia teoretica 10 Storia della filosofia 10 34 SCIENZE DELLA COMUNICAZIONE II anno Indirizzo comunicazione interculturale CFU Obbligatorie 1 a scelta tra 1 a scelta tra 1 a scelta tra 1 a scelta tra Etnografia della comunicazione 5 Educazione estetica 10 Letteratura italiana contemporanea 10 Storia geopolitica dell’Asia 5 Linguistica italiana 5 Etnolinguistica 5 Sociolinguistica 5 Filosofia della scienza 5 Ermeneutica filosofica 5 Filosofia della comunicazione 5 Lingua araba I* 5 Lingua cinese I* 5 Lingua giapponese I* 5 Istituzioni di cultura araba 5 Istituzioni di cultura cinese 5 Istituzioni di cultura giapponese 5 35 SCIENZE DELLA COMUNICAZIONE III anno Indirizzo comunicazione interculturale CFU Obbligatorie Psicologia della comunicazione interculturale Organizzazione aziendale 1 a scelta tra 1 a scelta tra 1 a scelta tra Obbligatorie 5 10 Metodi della ricerca qualitativa 5 Problemi demografici del mondo afro-asiatico 5 Linguistica applicata** 5 Antropologia dei media 5 Cinema e arti visive 5 Lingua araba II*** 8 Lingua cinese II*** 8 Lingua giapponese II*** 8 Verifica conoscenza lingua francese 3 Verifica conoscenza lingua inglese 3 Verifica conoscenza lingua spagnola 3 Verifica conoscenza lingua tedesca 3 Attività di tirocinio 2 Prova finale 7 Nota * Lingua araba I implica Lingua araba II e Istituzioni di cultura araba. Lingua cinese I implica Lingua cinese II e Istituzioni di cultura cinese. Lingua giapponese I implica Lingua giapponese II e Istituzioni di cultura giapponese. ** Nell’a.a. 2005/06 l’insegnamento di Linguistica applicata non sarà impartito: gli studenti interessati potranno eventualmente sostituire la predetta attività formativa con l’insegnamento di Lingua italiana dei segni L-LIN/01, oppure con gli altri insegnamenti in opzione secondo il Regolamento 2003/04 e 2004/05. *** Lingua araba II richiede Lingua araba I. Lingua cinese II richiede Lingua cinese I. Lingua giapponese II richiede Lingua giapponese I. 36 5. Scienze della formazione primaria Il corso di laurea quadriennale in Scienze della formazione primaria è stato istituito per realizzare la preparazione culturale e professionale dei maestri della scuola materna o dell’infanzia, ed elementare o primaria. Gli studi sono articolati in un biennio propedeutico e in due bienni di indirizzo (per insegnanti di scuola materna o dell’infanzia e per insegnanti di scuola coordinatrice Silvia Kanizsa elementare o primaria). Le attività didattiche comprendono: per l’indirizzo insegnanti della scuola materna 22,5 annualità o semestralità equivalenti di insegnamenti ufficiali, 12 laboratori pedagogico- inizio dei corsi 4 ottobre 2005 II, III, IV anno 3 ottobre 2005 didattici, 510 ore di tirocinio; per l’indirizzo insegnanti annualità della o scuola elementare 24 semestralità equivalenti di insegnamenti ufficiali, 12 laboratori pedagogicodidattici, 480 ore di tirocinio. 37 informazioni didattica.prim @unimib.it ORGANIZZAZIONE DEL CORSO Gli insegnamenti ufficiali si suddividono in due aree: Area 1 (funzione docente e scienze dell’educazione), comprendente discipline pedagogiche, metodologico-didattiche, psicologiche, socio-antropologiche, mediche e giuridiche; Area 2 (fondamenti e didattiche disciplinari), corrispondente alle aree educative, didattiche e disciplinari della scuola materna e della scuola elementare. Alcuni insegnamenti sono annuali (60 ore), altri semestrali (30 ore), e alcuni prevedono esercitazioni: queste ultime sono organizzate in forme e tempi tali da favorire il massimo della frequenza; nel caso di motivata impossibilità a frequentarle gli studenti saranno comunque tenuti a preparare lavori scritti intermedi prima di accedere alla prova finale. La scansione e la durata degli insegnamenti sono indicate nel Regolamento didattico. Il corso prevede laboratori pedagogico-didattici, che propongono l’approfondimento pratico delle discipline e la simulazione di attività educative e didattiche; si rivolgono a gruppi di 20/30 studenti per 20 ore di laboratorio organizzate sia in modo intensivo sia con scansione settimanale. La frequenza è obbligatoria. Si invitano, inoltre, gli studenti, a consultare sul sito il Regolamento didattico per le norme relative all’iscrizione, alla valutazione, alla registrazione delle valutazioni. Il calendario dei laboratori pedagogico-didattici è reso noto entro il 29 ottobre 2005. Gli studenti devono iscriversi tassativamente entro il 19 novembre 2005. La frequenza a corsi organizzati da enti o associazioni può essere convalidata come equipollente alla frequenza ai laboratori; gli insegnanti a tempo indeterminato possono vedere riconosciuta, inoltre, la partecipazione a esperienze didattiche realizzate dalla scuola o in collaborazione con altre scuole o Enti. Le norme per il riconoscimento e la convalida di tali corsi, le scadenze entro cui richiedere il riconoscimento, le modalità per farlo sono specificate nel Regolamento didattico. Il Regolamento fornisce anche le indicazioni per gli studenti trasferiti da altri corsi di laurea relativamente al numero e ai tipi di laboratori da frequentare. Il corso prevede per l’indirizzo insegnanti di scuola materna o dell’infanzia 510 ore di tirocinio, quello per insegnanti di scuola primaria ne prevede 38 480. In entrambi i casi si tratta di attività obbligatorie, coordinate da insegnanti e da dirigenti di ruolo (supervisori del tirocinio) della scuola materna o dell’infanzia ed elementare o primaria, distaccati a tempo pieno o parziale presso la Facoltà. È necessario iscriversi annualmente alle attività di tirocinio seguendo le norme indicate nel Regolamento didattico, che indica il calendario delle iscrizioni, le modalità, e il calendario del tirocinio stesso. Gli studenti regolarmente iscritti devono presentarsi al primo incontro comunicato mediante avvisi sul sito e nella bacheca dell’ufficio tirocinio. Prima di effettuare la scelta dell’indirizzo (per insegnanti della scuola materna o dell’infanzia o per insegnanti della scuola elementare o primaria), gli studenti dovranno avere effettuato almeno 100 ore di tirocinio. Il tirocinio del IV anno si svolge secondo percorsi individualizzati concordati con il supervisore e l’iscrizione prevede un breve colloquio con il personale dell’ufficio secondo un calendario comunicato entro l’inizio di giugno. Gli studenti insegnanti a tempo indeterminato presso scuole statali o paritarie sono esonerati dallo svolgimento delle attività di tirocinio previa presentazione di una documentazione specificata sul Regolamento didattico. Norme particolari, infine, sono indicate nel Regolamento per gli studenti docenti a tempo indeterminato specialisti (religione, inglese, sostegno H, ecc.). Gli studenti in possesso di altra laurea si iscrivono, nei tempi sopra indicati, al tirocinio per l’anno di corso cui sono ammessi ma devono integrare il percorso con attività definite dal loro docente supervisore. Per quanto concerne il raggiungimento di crediti formativi, possono venire riconosciuti crediti formativi relativi a insegnamenti seguiti dagli studenti in altre Facoltà o in altro Ateneo. Il Regolamento didattico indica le modalità di riconoscimento di crediti di coloro che sono in possesso di laurea affine o di una laurea in Scienze della formazione primaria relativa a uno dei due orientamenti. 39 ACCESSO L’iscrizione al primo anno del corso di laurea in Scienze della formazione primaria prevede 400 posti assegnati dal Ministero; le date, i termini e le modalità di iscrizione e di partecipazione alla prova di ammissione sono pubblicati su apposito bando (Segreteria Studenti, Edificio U6, piano terra). Per l’a.a 2005/2006 la prova di selezione si svolgerà lunedì 26 settembre 2005. Per l’a.a. 2005/2006, oltre a coloro che sono in possesso del titolo di studio superiore, dovranno superare il test di ammissione anche i già laureati o coloro che desiderano trasferirsi da altri corsi di laurea. Questi ultimi, dopo aver superato il test di ammissione e aver perfezionato l’iscrizione, potranno veder riconosciuti i crediti formativi acquisiti precedentemente. Non devono superare il test di ammissione gli studenti che intendono trasferirsi al corso di laurea in Scienze della formazione primaria provenendo dal medesimo corso di laurea attivato presso un altro Ateneo e coloro che, già laureati in un indirizzo in Scienze della formazione primaria presso questo Ateneo, intendono conseguire la laurea nell’altro indirizzo: questi studenti devono presentare domanda di iscrizione inderogabilmente entro il 30 settembre 2005, nel caso dopo aver presentato domanda di trasferimento all’Università di provenienza. Il Regolamento didattico, inoltre, indica le norme relative all’iscrizione dei docenti della scuola materna ed elementare con incarico a tempo indeterminato all’entrata in vigore della Legge n. 370 del 19/10/99 e indica eventuali debiti formativi per coloro che sono in possesso di titolo di studio di durata quadriennale; indica, inoltre, le norme per gli studenti stranieri. Gli studenti sono tenuti a presentare il proprio piano di studi secondo le modalità e i tempi indicati dal Regolamento. ABILITÀ LINGUISTICHE E INFORMATICHE Gli studenti già in possesso di una certificazione linguistica per la conoscenza della lingua inglese di livello B1 o superiore saranno tenuti a seguire una sola semestralità del corso di lingua Inglese previsto al quarto anno di corso, purché tale competenza sia certificata da uno degli Enti accreditati dall’Ateneo secondo gli elenchi riportati nella Guida per le prove di lingua straniera. Copia della certificazione comprovante la 40 competenza richiesta dovrà essere consegnata alla Segreteria Studenti. Il Regolamento didattico del corso di laurea stabilisce che i corsi ECDL non sono obbligatori e non vengono valutati; gli studenti sono tenuti a sostenere unicamente l’esame di Teorie e tecniche dei nuovi media. ATTIVITÀ DIDATTICHE AGGIUNTIVE PER L’INTEGRAZIONE SCOLASTICA DEGLI ALUNNI IN SITUAZIONE DI HANDICAP (ADA) È prevista la possibilità per gli studenti del IV anno di frequentare 400 ore di attività didattiche aggiuntive per l’integrazione scolastica degli alunni portatori di handicap. Tali attività prevedono per l’anno accademico 2005/06 quattro annualità o semestralità equivalenti (per un totale complessivo di 240 ore) e 160 ore di tirocinio guidato e di tirocinio laboratoriale. È necessario consultare il sito per tutte le comunicazioni relative al contributo da versare per la frequenza alle attività aggiuntive e al periodo di iscrizione. RELAZIONE FINALE La relazione conclusiva, che è discussa nel corso della prova finale, rende conto dell’esperienza di tirocinio realizzata nel IV anno, ha carattere teorico-pratico e riguarda temi affrontati anche attraverso i laboratori pedagogico-didattici; può prevedere particolari percorsi da concordarsi con i docenti responsabili; essa ha un’estensione dalle trenta alle cinquanta pagine e può articolarsi nelle seguenti tipologie: - Proposta di base: la relazione verte sull’esperienza didattica realizzata durante il tirocinio del 4° anno e sui laboratori frequentati. Consiste nella rielaborazione documentata e criticamente analizzata dell’esperienza stessa o di una parte di essa (aspetti tematici e/o didattici); - Proposta applicativo-sperimentale: la relazione verte su un’esperienza di tirocinio applicativa e/o sperimentale di tematiche concordate con i docenti del corso di laurea; - Proposta di ricerca/documentazione: la relazione verte sull’approfondimento di temi indicati dalle scuole convenzionate; - Proposta di ricerca: la relazione verte su ipotesi di percorsi curricolari per la scuola di base. 41 SCIENZE DELLA FORMAZIONE PRIMARIA I anno Biennio propedeutico durata Obbligatorie Laboratorio Complementi di fisica 1 A S+E Istituzioni di matematiche 1 S+E Linguistica italiana A Pedagogia generale A Psicologia dello sviluppo A Storia della pedagogia A Storia e didattica della storia A area psicopedagogica area matematico-scientifica area linguistico-letteraria area artistico-musicale-motoria Tirocinio 20 ore sul campo con supervisione pedagogica Vengono usate le seguenti abbreviazioni: A = insegnamento annuale; S = insegnamento semestrale; E = esercitazioni. 42 II anno durata Obbligatorie 1 a scelta tra Laboratorio Didattica della biologia 1 S+E Istituzioni di matematiche 2 S+E Didattica generale A Letteratura italiana A Psicopedagogia A Geografia A Sociologia dell’educazione A Antropologia Culturale A Area psicopedagogica Area matematico-scientifica Area artistico-musicale-motoria Tirocinio 110 ore sul campo con supervisione pedagogica 43 SCIENZE DELLA FORMAZIONE PRIMARIA III anno Biennio insegnanti di scuola materna o dell’infanzia durata Obbligatorie 1 a scelta tra Laboratorio Pedagogia dell’infanzia S Didattica della matematica 1 A S Educazione all’immagine A Metodologia della ricerca pedagogica A Metodologia e tecnica del gioco e dell’animazione S Psicopatologia dello sviluppo 1 e 2 S+S Teorie e tecniche dei nuovi media S+S Didattica della fisica 1 A* S+E Didattica della biologia 2 A S+E Area psicopedagogica Area artistico-musicale Area linguistico-letteraria Tirocinio 160 ore con supervisione *I corsi di Complementi di Fisica, Istituzioni di Matematica 1 e Didattica della Biologia 1 sono propedeutici rispettivamente ai corsi di Didattica della Fisica, Istituzioni di matematiche 2 e Didattica della Biologia 2. 44 SCIENZE DELLA FORMAZIONE PRIMARIA IV anno Biennio insegnanti di scuola materna o dell’infanzia durata Obbligatorie 1 a scelta tra Lingua inglese* A Pedagogia speciale A Musica e didattica della musica A Pedagogia della psicomotricità S+E Letteratura per l’infanzia S Educazione ambientale S Una disciplina linguistica S 1 annualità a scelta nell’area di Scienze dell’educazione 2 laboratori A 1 area matematica 1 area scientifica Tirocinio 220 ore con supervisione * Gli studenti che hanno già superato la prova di lingua inglese dovranno sostenere una sola semestralità. 45 SCIENZE DELLA FORMAZIONE PRIMARIA III anno Biennio insegnanti di scuola elementare o primaria durata Obbligatorie Didattica della biologia 2 B S+E Didattica della fisica 1 B S+E Didattica della lettura e della scrittura I S+E Didattica della matematica 1 B S+E Educazione all’immagine A Metodologia della ricerca pedagogica A Psicopatologia dello sviluppo 1 e 2 Teoria e tecnica dei nuovi media Laboratorio area psicopedagogica area storico-geografica area matematico-scientifica Tirocinio 130 ore con supervisione 46 S+S SCIENZE DELLA FORMAZIONE PRIMARIA IV anno Biennio insegnanti di scuola elementare o primaria - major linguistico durata Obbligatorie 2 a scelta tra Lingua inglese* A Pedagogia speciale A Musica e didattica della musica A Pedagogia della psicomotricità S+E Didattica della lettura e della scrittura II S Didattica della Geografia S Didattica della storia S Didattica della letteratura italiana S 1 semestralità a scelta da concordare all’atto della presentazione del piano di studi S 1 annualità a scelta A 2 laboratori 1 di area linguistico-letteraria 1 di area storico-geografica Tirocinio 220 ore di tirocinio con supervisione * Gli studenti che hanno già superato la prova di lingua inglese dovranno sostenere una sola semestralità. 47 SCIENZE DELLA FORMAZIONE PRIMARIA IV anno Biennio insegnanti di scuola elementare o primaria – major scientifico durata Obbligatorie Lingua inglese* A Pedagogia speciale A Musica e didattica della musica A Pedagogia della psicomotricità S+E Didattica della biologia 2B S Didattica della chimica S Didattica dell’astronomia S Didattica della matematica 2 S 1 semestralità a scelta da concordare all’atto della presentazione del piano di studi S 1 annualità a scelta A 2 a scelta tra 2 laboratori 1 di area matematica 1 di area scientifica Tirocinio 220 ore di tirocinio con supervisione * Gli studenti che hanno già superato la prova di lingua inglese dovranno sostenere una sola semestralità. 48 Attività didattiche aggiuntive per l’integrazione scolastica degli alunni in situazione di handicap durata Corsi 2Ao4S a scelta tra Psicologia delle disabilità e dell’integrazione S+S Didattica speciale S Pedagogia speciale 2 S Psicopedagogia dei processi di apprendimento S+S Psicopatologia dello sviluppo S+S Istituzioni di diritto pubblico e legislazione scolastica S Didattica speciale 2 S Lingua italiana dei segni (L.I.S.) S 80 ore di tirocinio con supervisione 80 ore tirocinio laboratoriale sulle seguenti aree Area comunicazione Area psicopedagogica Area psicologica Area handicap 49 50 6. Consulenza pedagogica e ricerca educativa Il corso di laurea specialistica in Consulenza pedagogica e ricerca educativa prevede l’acquisizione, di norma in due anni, di 120 crediti. Il corso forma il consulente pedagogico e ha l’obiettivo di assicurare allo studente un’avanzata preparazione nelle epistemologie dell’educazione e della formazione, nelle scienze filosofiche e nelle scienze umane, nonché nelle metodologie qualitative e quantitative della ricerca sul campo. Delinea così un nuovo profilo professionale che unisce alle competenze di consulente pedagogico quelle di consulente filosofico e "lavoratore della conoscenza" (knowledge worker) a cui fare riferimento nei servizi, nella pubblica amministrazione, nel terzo settore, nella produzione. 51 coordinatore Duccio Demetrio inizio dei corsi 2 novembre 2005 II anno: 3 ottobre 2005 informazioni specialistica.peda [email protected] I contesti nei quali il laureato in Consulenza pedagogica e ricerca educativa può operare sono i servizi educativi per l’infanzia, la scuola, i servizi extrascolastici, i servizi per la prevenzione del disagio, dell’insuccesso educativo, della dispersione scolastica, i servizi riabilitativi, le comunità, la cooperazione e i luoghi in cui è necessaria una formazione interculturale. Il consulente può inoltre operare nel campo dell’aggiornamento degli insegnanti e degli operatori dei servizi educativi e socio-educativi, nella gestione della consultazione e dell’accompagnamento pedagogico. Tra i compiti del consulente vi sono altresì l’approccio e il trattamento di temi di etica sociale e professionale. La consulenza può estendersi a settori del mondo della produzione e della comunicazione in cui sia alta la componente di cultura formale e simbolica, in cui siano presenti esigenze di orientamento etico, filosofico e sociale e di formazione personale e di gruppo. ACCESSO Per l’anno accademico 2005/06 l’accesso è a numero programmato con una disponibilità complessiva di 100 posti (99+1 riservato al contingente extracomunitario non residente). Per iscriversi al corso è perciò prevista una procedura di selezione. I termini e le modalità di iscrizione e partecipazione alla selezione e la data prevista per la prova di ammissione saranno pubblicati in apposito bando (www.unimib.it ). La selezione sarà basata su una prova scritta consistente nella stesura di due saggi brevi relativi a temi pedagogici, filosofici e metodologici (80% del punteggio) e sul voto di laurea (20% del punteggio). La prova verrà valutata in merito alla pertinenza della risposta, alla capacità argomentativa, all’approfondimento tematico, alla correttezza formale. Sarà compilata ed esposta una graduatoria di tutti i candidati: i primi 99 candidati potranno perfezionare l’iscrizione nei tempi comunicati dall’Ateneo. I posti che si renderanno disponibili a seguito della mancata immatricolazione entro i termini previsti saranno assegnati tenendo conto dell’ordine progressivo della graduatoria, fino al raggiungimento del numero programmato. L’iscrizione al primo anno di corso, effettuata la prova di selezione, è consentita a coloro che siano in possesso del titolo di studio richiesto 52 dalla legge e che siano in possesso di almeno 150 crediti formativi convalidabili. Il corso è aperto ai laureati del precedente ordinamento universitario, ai laureati del nuovo ordinamento, nonché a studenti in possesso di altro titolo di studio conseguito all’estero e riconosciuto idoneo. La laurea in Scienze dell’educazione dell’Università degli Studi di Milano-Bicocca consente l’accesso senza debiti. Le lauree che consentono di ottenere il riconoscimento di un maggior numero di crediti formativi universitari sono la laurea quadriennale in Scienze dell’educazione, la laurea in Lettere e Filosofia a orientamento pedagogico, la laurea in Scienze della formazione primaria. Potranno essere riconosciuti crediti acquisiti in corsi di Master, di Specializzazione e di Perfezionamento. Per colmare eventuali debiti formativi verranno richieste, entro i tempi normalmente previsti, integrazioni curriculari. La carriera pregressa può consentire un accreditamento relativo ai corsi specifici della laurea specialistica fino ad un massimo di 40 CFU, oltre ai crediti necessari all’accesso. I candidati che, effettuata la prova, siano in possesso di almeno 24 CFU convalidabili tra le attività formative del I anno saranno ammessi al II anno. Tali norme si applicano anche agli studenti che si trasferiscono da altro corso di laurea specialistica. Per accedere al corso gli studenti devono: - possedere un’adeguata padronanza delle abilità informatiche, almeno equivalenti a quelle certificate dal superamento delle Prove di idoneità informatiche (5 CFU) nel corso di laurea triennale in Scienze dell’educazione della Facoltà di Scienze della Formazione dell’Univer-sità di Milano-Bicocca. - possedere un’adeguata padronanza di una seconda lingua dell’Unione Europea oltre all’italiano, almeno equivalente al livello B1. PROVA FINALE Per il conseguimento della laurea specialistica è obbligatorio lo svolgimento di una tesi elaborata in modo originale dallo studente, sotto la guida di un relatore, su tematiche congruenti con gli obiettivi del corso. La tesi verrà presentata e discussa in seduta pubblica, davanti ad una commissione di docenti, che esprimerà in centodecimi la valutazione complessiva. 53 Consulenza pedagogica e ricerca educativa I anno CFU Obbligatorie Metodi della ricerca qualitativa 4 Teorie e pratiche autobiografiche 1 4 Ermeneutica della formazione 4 Teoria e modelli della consulenza pedagogica 4 Psicologia clinica 4 Psicologia della relazione educativa 4 Psicologia delle emozioni 4 Pratiche filosofiche 1 4 Filosofia della mente e teoria degli affetti 4 Sociologia dei processi culturali 4 Teorie e modelli organizzativi 4 Lingua inglese 4 Lingua e cultura inglese 4 Politiche sociali e programmazione dei servizi 4 Attività a scelta dello studente Per acquisire i CFU previsti gli studenti potranno sostenere esami di corsi di laurea specialistica attivati nell’Ateneo per l’ammontare complessivo di 12 CFU. Gli studenti dovranno riservare 4 CFU alla biennalizzazione di un insegnamento attinente l’argomento di tesi. 54 II anno CFU Obbligatorie 1 a scelta tra Obbligatorie Teorie e pratiche autobiografiche 2* 4 Teorie e tecniche dell’ascolto 4 Teorie e tecniche cliniche della formazione 4 Progettazione e valutazione dei processi educativi 4 Storia della filosofia contemporanea 4 Pratiche filosofiche 2* 4 Epistemologia 4 Filosofia della scienza 4 Ermeneutica filosofica 4 Prova finale 20 Nota Teoria e pratiche autobiografiche 1 è propedeutico a Teoria e pratiche autobiografiche 2. Pratiche filosofiche 1 è propedeutico a Pratiche filosofiche 2. 55 56 7. Scienze antropologiche ed etnologiche Il corso di laurea specialistica in Scienze antropologiche ed etnologiche ha durata biennale e prevede l’acquisizione complessiva di 120 crediti. Il corso si rivolge a coloro che sono interessati alla ricerca scientifica in antropologia culturale e a coloro che intendono lavorare negli ambiti della cooperazione e sviluppo, della gestione culturale, dell’analisi organizzativa, dell’immigrazione, nei servizi sociali, socio-sanitari, giudiziari nonché nell’educazione e nella formazione professionale. Gli studenti apprendono le principali teorie e metodologie di ricerca dell’antropologia culturale, con riferimenti all’epistemologia delle scienze umane e coordinatore Roberto Malighetti all’analisi comparativa. Approfondiscono queste conoscenze con studi inizio dei corsi 2 novembre 2005 II anno 3 ottobre 2005 sulle etnografie di particolari aree geografiche. I laureati in Scienze antropologiche ed etnologiche hanno le competenze e gli strumenti per svolgere attività di ricerca in ambito antropologico e potranno utilizzarle nei seguenti settori: 57 informazioni specialistica.antro [email protected] la cooperazione internazionale, la comunicazione interculturale, i servizi sociali, educativi, sanitari e scolastici, la pianificazione territoriale, la valorizzazione del patrimonio culturale delle comunità locali e straniere, l’insegnamento e la diffusione delle conoscenze etno-antropologiche in ambito nazionale ed internazionale. Il corso è articolato in due percorsi: il primo ad orientamento etnoantropologico; il secondo ad orientamento linguistico-culturale. ACCESSO Per l’anno accademico 2005/06 è stabilito un numero programmato di 100 posti (99+1, riservato a cittadini extracomunitari non residenti). Per iscriversi al primo anno di corso è prevista una procedura di selezione, i cui termini e modalità saranno pubblicati in apposito bando (www.unimib.it). Il corso è aperto ai laureati del precedente ordinamento universitario, ai laureati del nuovo ordinamento, nonché a studenti in possesso di altro titolo di studio conseguito all’estero e riconosciuto idoneo. La laurea in Scienze dell’educazione (classe 18), percorsi di educatore interculturale e di educatore di comunità, e la laurea in Scienze della Comunicazione, indirizzo di comunicazione interculturale, dell’Università di Milano-Bicocca, consentono l’accesso senza debiti. Le lauree che consentono il riconoscimento del maggior numero di crediti sono: lauree quadriennali in Scienze dell’educazione, Sociologia, Lettere e Filosofia, Lingue, Lingue orientali, Scienze Politiche; lauree triennali in Scienze dell’educazione, Sociologia, Antropologia, Filosofia, Lettere, Lingue orientali, Beni culturali, Storia, Scienze della comunicazione, Studi europei. Potranno essere riconosciuti crediti acquisiti in corsi di master, di specializzazione, di perfezionamento. Per accedere al corso di laurea specialistica gli studenti devono: - conoscere una seconda lingua dell’Unione Europea oltre all’italiano, almeno equivalente al livello B1. Essere in grado in ogni caso di comprendere testi in lingua inglese e francese. - avere abilità informatiche, almeno equivalenti a quelle certificate dal 58 superamento delle Prove di idoneità informatica (5 CFU) nel corso di laurea triennale in Scienze dell’educazione della Facoltà di Scienze della Formazione dell’Università degli Studi di Milano-Bicocca. PROVA FINALE Per il conseguimento della laurea specialistica in Scienze antropologiche ed etnologiche è obbligatorio lo svolgimento di una tesi elaborata in modo originale dallo studente, sotto la guida di un relatore, su tematiche congruenti con gli obiettivi del corso. Le attività relative alla prova finale comportano l’acquisizione di 20 CFU. La prova finale consiste nella presentazione e discussione della tesi, in seduta pubblica, davanti a una commissione di docenti, che esprimerà in centodecimi la valutazione complessiva. ARTICOLAZIONE DEGLI STUDI Nelle pagine seguenti viene indicata l’articolazione degli studi divisa per anni e percorsi. In ogni percorso lo studente iscritto dovrà acquisire almeno 44 crediti nel settore delle discipline demoetnoantropologiche (MDEA/01). Nel secondo anno gli studenti possono acquisire, sentito il coordinatore, 8 crediti in altri corsi di laurea specialistica attivati nell’Ateneo, congruenti con le finalità del corso. 59 SCIENZE ANTROPOLOGICHE ED ETNOLOGICHE I anno Comune a tutti i percorsi CFU Obbligatorie Metodologia della ricerca antropologica 4 Etnoestetica 4 Antropologia dello sviluppo 4 Etnologia europea 4 Antropologia economica 4 Metodi della ricerca qualitativa 4 Geografia 4 Demografia sociale 4 Antropologia della religione 4 Modelli teorici dell’etnoantropologia 4 Culture e società dell’Africa 4 II anno CFU 4 a scelta tra 1 a scelta tra Obbligatoria Antropologia medica 4 Antropologia linguistica 4 Antropologia politica 4 Antropologia dell’educazione 4 Antropologia delle relazioni sociali e della parentela 4 Etnoantropologia delle Americhe 4 Studi culturali 4 Storia delle religioni 4 Sociologia dei media 4 Sociologia politica dell’Europa balcanica 4 Ecologia 4 Prova finale 20 60 SCIENZE ANTROPOLOGICHE ED ETNOLOGICHE I anno Orientamento etno-antropologico CFU 4 a scelta tra Correnti del pensiero islamico contemporaneo 4 Lingue e letterature dell’Africa 4 Antropologia politica dell’India contemporanea 4 Religioni dell’area himalayana 4 Culture e società dell’Asia centrale e meridionale 4 Culture e società del Medio-oriente 4 II anno 2 a scelta tra 1 a scelta tra Antropologia del Giappone contemporaneo 4 Culture del Pacifico occidentale 4 Culture e società del Sud Est asiatico 4 Storia e istituzioni dell’Africa 4 Storia e antropologia delle società MesoAmericane 4 61 SCIENZE ANTROPOLOGICHE ED ETNOLOGICHE I anno Orientamento linguistico culturale ARABO CFU Obbligatorie Lingua araba III 8 8 CFU tra Letteratura araba 8 Correnti del pensiero islamico contemporaneo 4 Lingue e letterature dell’Africa 4 Culture e società dell’Asia centrale e meridionale 4 Culture e società del Medio Oriente 8 II anno CFU Obbligatorie Lingua araba IV 8 1 a scelta tra Istituzioni di pianificazione linguistica 4 Istituzioni di linguistica storica 4 Tipologia delle lingue del mondo 4 62 SCIENZE ANTROPOLOGICHE ED ETNOLOGICHE I anno Orientamento linguistico culturale CINESE CFU Obbligatorie Lingua cinese III 8 Letteratura cinese 8 II anno CFU Obbligatorie Lingua cinese IV 8 1 a scelta tra Istituzioni di pianificazione linguistica 4 Istituzioni di linguistica storica 4 Tipologia delle lingue del mondo 4 SCIENZE ANTROPOLOGICHE ED ETNOLOGICHE I anno Orientamento linguistico culturale GIAPPONESE CFU Obbligatorie Lingua giapponese III 8 Letteratura giapponese 8 II anno CFU Obbligatorie Lingua giapponese IV 8 1 a scelta tra Istituzioni di pianificazione linguistica 4 Istituzioni di linguistica storica 4 Tipologia delle lingue del mondo 4 63 64 8. Formazione degli adulti e consulenza nelle organizzazioni Il corso di laurea specialistica in Formazione degli adulti e consulenza nelle organizzazioni prevede l’acquisizione, di norma in due anni, di 120 crediti. Si propone di formare esperti in grado di padroneggiare i principali modelli teorici, gli strumenti e le tecnologie della formazione, nonché di acquisire una buona conoscenza delle imprese e delle orga- nizzazioni pubbliche e private. Oltre ad affinare la capacità di ricerca nel campo dell’educazione degli adulti, con riferimento alle imprese sociali e culturali, alle aziende, ai contesti di lavoro produttivi e di servizio. Il corso prevede tirocini e stage nelle diverse organizzazioni che abbiano come scopo la formazione degli adulti. 65 coordinatore Raoul Nacamulli inizio dei corsi 2 novembre 2005 II anno 3 ottobre 2005 informazioni specialistica.forma [email protected] I laureati in Formazione degli adulti e consulenza nelle organizzazioni trovano una collocazione professionale (come docenti, consulenti, progettisti e valutatori) nel settore pubblico e privato, nella cooperazione nazionale e internazionale, nelle imprese sociali e nelle aziende che si avvalgono della formazione e della consulenza organizzativa come momento strategico per il conseguimento di obiettivi produttivi e di innalzamento dei livelli di preparazione culturale e professionale. ACCESSO Per l’anno accademico 2005/06 è stabilito un numero programmato di 100 posti (99+1 riservato al contingente extracomunitario non residente). Per iscriversi al I anno è prevista una procedura di selezione, le cui modalità saranno pubblicate in apposito bando (www.unimib.it). La selezione prevede la valutazione dei curricula sulla base dei seguenti criteri: congruità del curriculum di studi con il percorso formativo (30% del punteggio), valutazione della media dei voti degli esami accreditabili (30% del punteggio), ulteriori titoli post-laurea (30% del punteggio), voto di laurea (10% del punteggio). Sarà compilata ed esposta una graduatoria di tutti i candidati: i primi 99 candidati potranno effettuare l’iscrizione nei tempi comunicati dall’Ateneo. I posti eventualmente disponibili a seguito della mancata immatricolazione entro i termini previsti, saranno assegnati tenendo conto dell’ordine progressivo della graduatoria, fino al raggiungimento del numero programmato. L’iscrizione al primo anno di corso è consentita a coloro che, effettuata la selezione, siano in possesso del titolo di studio richiesto dalla legge e di almeno 150 crediti convalidabili. Il corso è aperto ai laureati del precedente ordinamento universitario, del nuovo ordinamento, nonché a studenti in possesso di altro titolo di studio conseguito all’estero e riconosciuto idoneo. Il percorso esperti nei processi di formazione della laurea in Scienze dell’educazione (classe 18) dell’Università di Milano-Bicocca consente l’accesso senza debiti. Le lauree che consentono di ottenere il riconoscimento di un maggior numero di crediti formativi universitari sono le laurea quadriennali in Scienze dell’educazione e in Scienze della formazione primaria; le lauree in Classe 14: Scienze della 66 comunicazione; Classe 28: Scienze economiche; Classe 17: Scienze dell’economia e della gestione aziendale; Classe 34: Scienze e tecniche psicologiche; Classe 36: Scienze sociologiche; Classe 6: Scienze del servizio sociale; Classe 31: Scienze giuridiche; Classe 15: Scienze politiche e delle relazioni internazionali; Classe 5: lauree in Lettere, Classe 29: lauree in Filosofia, e le lauree corrispondenti degli ordinamenti antecedenti al D.M. 509/99. Potranno essere riconosciuti crediti acquisiti in corsi di Master, di Specializzazione e di Perfezionamento. Per colmare eventuali debiti formativi verranno richieste integrazioni curriculari. La carriera pregressa può consentire un accreditamento relativo ai corsi specifici della laurea specialistica fino ad un massimo di 40 CFU, oltre ai crediti necessari all’accesso. I candidati che, effettuata la selezione, siano in possesso di almeno 24 CFU tra le attività formative del I anno saranno ammessi al II anno. Tali norme si applicano anche agli studenti che si trasferiscono da altro corso di laurea specialistica. Per accedere al corso gli studenti devono possedere: - un’adeguata padronanza delle abilità informatiche, almeno equivalenti a quelle certificate dal superamento delle Prove di idoneità informatica (5 CFU) nel corso di laurea triennale in Scienze dell’educazione della Facoltà di Scienze della Formazione dell’Università degli Studi di Milano-Bicocca; - un’adeguata padronanza di una seconda lingua dell’Unione Europea oltre all’italiano, almeno equivalente al livello B1. STAGE Gli studenti iscritti al II anno sono tenuti a svolgere attività di stage presso aziende, enti privati e pubblici identificati in coerenza con gli obiettivi formativi e in relazione alla preparazione della tesi di laurea, per 10 CFU e per un numero complessivo di 250 ore. Tra il 21 settembre e il 21 ottobre 2005 gli studenti dovranno presentare domanda secondo modalità che verranno precisate. PROVA FINALE 67 Per il conseguimento della laurea specialistica in Formazione degli adulti e consulenza nelle organizzazioni è obbligatorio lo svolgimento di una tesi elaborata in modo originale dallo studente, sotto la guida di un relatore, su tematiche congruenti con gli obiettivi del corso e in relazione allo stage effettuato. La prova finale comporta l’acquisizione di 10 CFU e consiste nella presentazione discussione della tesi, in seduta pubblica, davanti ad una commissione di docenti, che esprimerà in centodecimi la valutazione complessiva. Avvertenza: gli studenti immatricolati al I anno nell’a.a. 2004/05 potranno inserire l’insegnamento di Innovazione d’impresa (SPS/10) esclusivamente nelle attività a scelta 68 FORMAZIONE DEGLI ADULTI E CONSULENZA NELLE ORGANIZZAZIONI I anno CFU Obbligatorie 1 a scelta tra Epistemologia 4 Teorie e pratiche autobiografiche 4 Ermeneutica della formazione 4 Metodologia informatiche per l’organizzazione e la gestione 4 Metodologie e tecnologie della formazione 1 4 Metodologie e tecnologie della formazione 2 4 Metodologia della formazione nelle organizzazioni 4 Antropologia dell’educazione 4 Educazione permanente 4 Lingua inglese 4 Organizzazione e gestione delle risorse umane 4 Economia e marketing 4 Organizzazione aziendale 4 Negoziazioni e relazioni sindacali 4 Strategia di impresa 4 Innovazione di impresa 4 69 FORMAZIONE DEGLI ADULTI E CONSULENZA NELLE ORGANIZZAZIONI II anno CFU Obbligatorie 1 a scelta tra Obbligatorie Teorie e modelli della consulenza pedagogica 4 E-HR e gestione della conoscenza 4 Storia contemporanea 1 4 Storia contemporanea 2 4 Organizzazione per l’internazionalizzazione 4 Lingua e cultura inglese 4 Cambiamento organizzativo 4 Psicologia della comunicazione organizzativa 4 Teoria della formazione e azioni positive 4 Stage 10 Prova finale 10 Attività a scelta dello studente Per acquisire i CFU previsti gli studenti potranno sostenere esami di corsi di laurea specialistica attivati nell’Ateneo per l’ammontare complessivo di 8 CFU in ambiti disciplinari congruenti con il curriculum. 70 9. Programma Socrates/Erasmus Il programma offre agli studenti universitari dell’Unione Europea l’opportunità di trascorrere un periodo di studi in un altro Stato dell’Unione e ottenere il riconoscimento accademico delle attività effettuate all’estero. Gli studenti Erasmus beneficeranno di borse di studio erogate dalla Commissione Europea, nonché di eventuali contributi integrativi assegnati dall’Università degli Studi di Milano-Bicocca o dalla Regione Lombardia. Tali borse costituiscono un contributo per i costi di mobilità supplementari, quali spese di viaggio e un più elevato costo della vita nel paese ospitante; non sono intese a coprire l’intero costo del soggiorno di studio all’estero. Possono presentare domanda di partecipazione agli scambi, per le attività dettagliate nei bandi specifici, gli studenti dell’Università degli Studi di Milano-Bicocca iscritti, al momento della presentazione della domanda, ad un corso di laurea, alle Scuole di Specializzazione e ai dottorati di ricerca. Gli scambi concordati con le Università partner saranno descritti nei bandi specifici riguardanti ciascun corso di laurea o Facoltà. Gli studenti dovranno presentare domanda secondo le modalità indicate nei bandi. Le domande saranno valutate da un’apposita commissione istituita presso la Facoltà di Scienze della formazione. 71 Agli studenti candidati è richiesto un adeguato livello di conoscenza della lingua inglese o della lingua nella quale saranno svolte le attività didattiche presso l’Università ospitante, corrispondente almeno al livello intermedio B1 secondo il Quadro comune europeo di riferimento per le lingue. La conoscenza della lingua deve essere stata accertata dall’Ateneo non prima di sei mesi dalla data di selezione. Nel caso lo studente non abbia il livello di conoscenza richiesto o il livello non sia stato accertato nei sei mesi antecedenti la selezione, il candidato è avviato ad una specifica prova di accertamento di conoscenza della lingua straniera organizzata dalla competente struttura di Ateneo. Nel caso lo studente non dimostri un livello di conoscenza della lingua straniera corrispondente al livello intermedio B1, la commissione di selezione provvede ad avviare lo studente selezionato a corsi obbligatori ed intensivi di lingua straniera. L’esito negativo del corso di lingua straniera impedisce allo studente di ottenere lo status di studente in mobilità e quindi di recarsi all’estero. La partecipazione al corso di lingua impegna lo studente a svolgere il periodo di studio all’estero presso la sede assegnata. Le attività di studio da svolgere presso l’Università ospitante possono riguardare: – la frequenza di corsi e il sostenimento dei relativi esami; – la preparazione di tesi; – lavoro di ricerca, laboratorio, clinica ecc. richieste dall’ordinamento degli studi. Lo studente che ha accettato predisporre, con l’assistenza del la destinazione assegnata dovrà tutor nominato dalla Commissione Socrates-Erasmus della Facoltà, il piano di studio (learning agreement) da svolgere presso l’Università ospitante. La procedura è descritta in dettaglio nel Regolamento per l’attuazione della mobilità internazionale degli studenti, consultabile sul sito web dell’Ateneo. Coordinatore Socrates/Erasmus della Facoltà è il prof. Mario Barenghi. Per informazioni ci si può rivolgere all’Ufficio Socrates dell’Ateneo (IV piano, U6, tel. 0264486149, e-mail [email protected]) all’indirizzo e-mail di Facoltà: [email protected]. 72 oppure 10. Corsi post-laurea CORSI DI PERFEZIONAMENTO Antropologia medica Il corso intende introdurre all’utilizzo degli strumenti dell’antropologia medica differenti figure professionali, concentrando l’aggiornamento e la riqualificazione nei campi dei servizi socio-sanitari, della cooperazione internazionale, dell’immigrazione. medicina occidentale per i Integra l’interesse biologico della processi di salute e malattia con lo studio degli aspetti socio-culturali. Il rapporto analizzato alla luce della sempre fra differenti sistemi medici è più complessa e articolata configurazione dei rapporti interculturali nel mondo contemporaneo. Il corso prevede l’acquisizione di 10 crediti ed esonera il personale sanitario all’obbligo di acquisire i crediti E.C.M. per l’anno di riferimento ai sensi della Circolare del Ministero della Salute del 5 marzo 2002. Il corso è coordinato dal prof. Roberto Malighetti. informazioni scrivere a: [email protected] 73 Per ulteriori Consulente in scrittura autoanalitica nelle relazioni d’aiuto Il corso è finalizzato alla formazione di esperti/e nell’accompagnamento, nella consulenza e nella supervisione individuale e clinica in scrittura autobiografica e autoanalitica. In particolare, si intende fornire competenze nel campo delle pratiche di scrittura che possano alleviare i disagi esistenziali nel corso della vita adulta. Il corso è coordinato dal prof. Duccio Demetrio. Immaginazione e formazione A fronte di una diffusione sempre più indiscriminata di immagini e simboli nell’esperienza comune e soprattutto nell’ambito delle attività di formazione nei più diversi settori (dalla scuola all’azienda, dal territorio ai servizi sociosanitari), il corso si propone di fornire a chi opera in tali settori strumenti di discriminazione, orientamento e più proficua relazione con essi. Gli obiettivi specifici sono: 1) acquisire sensibilità, conoscenza e orientamento critico riguardo alle forme, alle pratiche e ai codici immaginativi presenti nella nostra cultura; 2) apprendere tecniche di approfondimento interpretativo e di arricchimento culturale attraverso l’elaborazione di oggetti immaginativi di tipo figurativo, letterario, cinematografico, teatrale e musicale riproponibili in ambito formativo; 3) sperimentare e approfondire una formazione centrata sul recupero della facoltà immaginativa come perno di un’opera di riconciliazione tra soggetto e mondo, maschile e femminile, materia e spirito; 4) conoscere, attraverso un percorso formativo dialogico, le riflessioni più aggiornate intorno alla relazione tra saperi disciplinari, processi artistici, immaginazione e formazione. Il corso, che inizierà il 17 febbraio 2006 e terminerà il 15 settembre 2006, prevede l’acquisizione di 12 crediti. È coordinato dal prof. Paolo Mottana ([email protected]). 74 MASTER Formazione di sé e sviluppo personale per formatori e consulenti Il Master, in collaborazione con l’università di Torino, prepara nuove figure professionali che si inseriscono negli ambiti della formazione, dell’educazione degli adulti e della consulenza pedagogica, filosofica e psicologica. Esso si articola in moduli di discipline psicologiche, pedagogiche, scienze della cultura e religiose, filosofiche, con inserimento di momenti laboratoriali: tali moduli si svolgeranno presso le università referenti e altre sedi residenziali. Il corso è coordinato dal prof. Duccio Demetrio e dal prof. Gian Piero Quaglino. Per informazioni, rivolgersi alla segreteria studenti della Facoltà di psicologia dell’Università di Torino, via S. Ottavio, 20, 10123 Torino. DOTTORATO DI RICERCA IN SCIENZE UMANE Il Dottorato di ricerca in Scienze Umane nasce come progetto di alta formazione mirante a fornire gli strumenti per la comprensione della complessità del mondo attuale, la quale impone alle “scienze umane” (antropologia, psicologia, scienze dell’educazione, scienze dell’organizzazione ecc.) l’elaborazione di paradigmi scientifici e di modelli interpretativi sempre più articolati, duttili e sofisticati in grado di leggere la diversificazione dei fenomeni e dei processi inerenti la vita individuale e collettiva. Il dottorato, attivato per il XXI ciclo e coordinato dal prof. Luigi Anolli, intende analizzare tali fenomeni attraverso quattro curricula distinti che riportano le seguenti denominazioni: Antropologia della contemporaneità: etnografia delle diversità e delle convergenze culturali (referente prof. Ugo Fabietti); Teorie della formazione e modelli di ricerca in pedagogia e in didattica (referente prof. Duccio Demetrio); Benessere della persona, salute e comunicazione interculturale (referente prof.ssa Ottavia Albanese); Sviluppo organizzativo e comunicazione intermediale (referente prof. Raoul Nacamulli). 75 Per l’anno accademico 2005-06 sono previsti 20 posti di cui 10 con borsa di studio. Per informazioni rivolgersi all’Ufficio Dottorati, Edificio U6, IV piano, stanza 4132, dott. Alessandro Ronco, tel. 0264486124, e-mail [email protected]. 76 11. Dipartimento di Scienze umane per la formazione “Riccardo Massa” Il Dipartimento è la struttura organizzativa della ricerca scientifica nell’ambito dell’Università; esso promuove e coordina le attività di ricerca, gestisce i mezzi e le risorse a disposizione assicurandone la razionale utilizzazione, nel rispetto della libertà e dell’autonomia scientifica dei singoli e dei gruppi eventualmente costituitisi; promuove l’attivazione di strutture di servizio comuni e ne cura il funzionamento. Il Dipartimento è attivo dal 1 gennaio 1999, su iniziativa di un gruppo di docenti e ricercatori di area storica, filosofica, pedagogica e delle scienze umane e naturali, con lo scopo di promuovere lo studio dei processi formativi in chiave interdisciplinare. L’attività di ricerca del Dipartimento è ispirata da un lato alla consapevolezza che gli scenari del mondo contemporaneo richiedono – in modo speciale nel caso della ricerca scientifica sui processi formativi – nuovi tipi di competenze, dall’altro alla convinzione che sia possibile concepire le scienze umane e i saperi in generale non come sistemi compatti e giustapposti di Direttore Ugo Fabietti sede Edificio U6 IV piano piazza dell’Ateneo Nuovo 1, 20126 Milano indagine ma come campi di discorso che intendono tematizzare la molteplicità dei modelli teorici ed interpretativi. Il Dipartimento è sede amministrativa Dottorato di ricerca in Scienze Umane. 77 del informazioni [email protected] 78 12. PROGRAMMI DEI CORSI 2005/2006 79 80 ANTROPOLOGIA CULTURALE M-DEA/01 Ivan Bargna Vincenzo Matera Scienze della formazione primaria Scienze della comunicazione II Semestre CFU semestrale 10 Cibo, sensi e antropologia Il corso, si articola in due parti: la prima parte è dedicata a una presentazione critica dei fondamenti storici, teorici e metodologici della disciplina, con particolare riferimento a questioni di epistemologia della ricerca etnografica nelle società contemporanee. La seconda parte esamina due temi fortemente interconnessi, la percezione sensoriale e l’alimentazione. Da un lato quindi un’analisi dei modi in cui visione, ascolto, tatto, odorato, gusto e altro sono culturalmente determinati, dall’altro un’analisi del rapporto fra cibo, cultura e società nei suoi molteplici aspetti (materiale, simbolico, comunicativo, sensoriale, estetico). Oggetto di analisi saranno le modalità attraverso cui gli uomini, mediante la selezione e il trattamento degli alimenti, distinguono fra natura e cultura e fanno della cucina e del “buon gusto” elementi di costruzione di specifiche identità culturali e storiche. L’attenzione verrà rivolta anche agli attuali processi di globalizzazione in cui si sovrappongono l’omogeneizzazione degli stili alimentari, la diffusione della “cucina etnica”, il recupero delle “tradizioni locali”. e la fame di gran parte della popolazione mondiale. Bibliografia a) Parte istituzionale: 1. U. Fabietti, R. Malighetti, V. Matera, Dal tribale al globale. Introduzione all’antropologia, Bruno Mondatori, Milano; 2. V. Matera, Chiavi dell’antropologia culturale, Sellerio, Palermo. b) Parte monografica: Due testi o gruppi di testi a scelta fra 1. Lévi-Strauss Claude, “Breve trattato di etnologia culinaria” in Le origini delle Buone maniere a tavola, Il Saggiatore; Lévi-Strauss Claude, Il crudo e il cotto, Mondadori (parti). 2. Douglas Mary,, Antropologia e simbolismo. Religione, cibo e denaro nella vita sociale, Il Mulino (parti); Douglas Mary, Purezza e pericolo, Il Mulino (parti). 3. Harris Marvin, Buono da mangiare. Enigmi del gusto e consuetudini alimentari, Einaudi. 4. Montanari Massimo (a cura di), Il mondo in cucina. Storia, identità, scambi, Laterza. 81 5. 6. 7. 8. La Cecla Franco, La pizza e la pasta, Il Mulino. Ariès Paul, I figli di McDonalds, Dedalo. Camporesi Piero, Le officine dei sensi, Garzanti. Teti Vito, Il colore del cibo. Geografia, mito e realtà dell’alimentazione mediterranea, Meltemi. 9. V. Matera (a cura di) Antropologia delle sensazioni, La ricerca folklorica, 45, Grafo Edizioni, Brescia, 2002. 10. A. Gusmann, Antropologia dell’olfatto, Laterza. 11. A. Marazzi, Antropologia della visione, Carocci. Programma per i non frequentanti: I non frequentanti hanno in programma, oltre ai testi sopra indicati ai punti a) e b), il testo seguente: U. Fabietti, Elementi di antropologia culturale, Mondadori, Milano. Orario di ricevimento: Ivan Bargna martedì 15.30 – 16.30; Vincenzo Matera martedì dalle 14.30. ANTROPOLOGIA CULTURALE M-DEA/01 Claudia Mattalucci (A-L) Docente da nominare (M-Z) Scienze della formazione primaria Scienze dell’educazione I Semestre CFU semestrale 8 Il corso è un’introduzione alle teorie e alle pratiche dell’antropologia culturale. Nata come studio dell’alterità tra colonialismo ed esotismo, l’antropologia si va configurando come un sapere critico che si interroga sui processi di costruzione dell’identità e della differenza culturale nel mondo contemporaneo. Saranno esaminate le principali prospettive teoriche e gli ambiti tematici della disciplina discutendo sia le operazioni intellettuali attraverso cui si sviluppa il sapere antropologico, sia i contributi degli autori più significativi. Una parte del corso sarà dedicata all’antropologia dello spazio. Gli studenti frequentanti svolgeranno dei lavori di ricerca, coordinati dal docente e dai tutors, volti ad approfondire il tema della costruzione sociale dello spazio, attraverso percorsi che saranno discussi durante le lezioni. Obbiettivo di questi lavori è consentire l’acquisizione di alcune competenze metodologiche attinenti alla ricerca etnografica. 82 Tipologia d’esame: prova orale e relazione scritta per gli studenti frequentanti; prova orale per gli studenti non frequentanti. Bibliografia - U. Fabietti, Elementi di antropologia culturale. Mondatori, Milano 2004. - M. Auge, Nonluoghi. Introduzione ad un’antropologia della surmodernità, Elèuthera, Milano, 2005. - M. Aime, La casa di nessuno. I mercati in africa occidentale, Bollati Boringhieri, Torino, 2002. - E. Goffmann, “La vita sotterranea di un’istituzione pubblica” in Asylum. Le istituzioni totali: i meccanismi dell’esclusione e della violenza, Einaudi, Torino, 2003. - Dispensa di saggi sul tema “Antropologia dell’abitare”, disponibile al momento del corso al punto fotocopie in biblioteca centrale. Gli studenti non frequentanti sono tenuti ad integrare il programma d'esame con: - Rifugiati, Antropologia 5, Meltemi, Roma, 2005. Gli studenti che devono sostenere un esame da 10 crediti devono integrare il programma d’esame pubblicato sulla guida con una dispensa contenente due articoli, disponibile la biblioteca centrale, punto fotocopie. Programma da 5 crediti - U. Fabietti, Elementi di antropologia culturale. Mondatori, Milano 2004 (cap. 1; 3; 5; 7; 9 ). - M. Auge, Nonluoghi. Introduzione ad un’antropologia della surmodernità, Elèuthera, Milano, 2005. - M. Aime, La casa di nessuno. I mercati in africa occidentale, Bollati Boringhieri, Torino, 2002. Orario di ricevimento: su appuntamento, a [email protected] (A-L). 83 ANTROPOLOGIA DEI MEDIA M-DEA/01 Ugo Fabietti Scienze della comunicazione II Semestre CFU 5 Introduzione all’antropologia del media L’Antropologia dei media esamina, in quanto sottosettore dell’Antropologia culturale, i giornali, il cinema, la radio, la televisione ecc. come “produttori di cultura”, ossia di idee, immaginari, mode, gusti, discorsi sulla società, l’identità e il potere. Il corso mira a presentare i principali riferimenti teorici dell’antropologia dei media avvalendosi di esemplificazioni di tipo etnografico desunte da diversi contesti culturali. Cultori: dott.ssa Sara Bramani, e-mail: [email protected]; dott.ssa Sara Zambotti, e-mail: [email protected]. Tipologia d’esame: colloquio. Criteri di valutazione: completezza della preparazione, chiarezza nell’esposizione, capacità di collegare i temi trattati, approccio critico. Bibliografia Frequentanti: - Appunti del corso. - Anderson B. Comunità immaginate, Manifestolibri, Roma 2002, (capp. 2 e 3). - Appadurai A.. Modernità in polvere, Meltemi, Roma 2000, pp. 13-92 (Introduzione, capp. 1 e 2). - Fagioli, M. e Zambotti S. (a cura) Antropologia e media, Ibis, Como-Pavia 2005. Non frequentanti: Oltre ai testi ai punti 2, 3 e 4, a scelta un volume tra: - Bindi, L. Bandiere, antenne, campanili, Meltemi, Roma 2005. - Boni, F. Etnografia dei media, Laterza, Roma 2004. Orario di ricevimento: da definire. 84 ANTROPOLOGIA DEL GIAPPONE CONTEMPORANEO M-DEA/01 I Semestre CFU 5 Scienze della comunicazione Il programma del corso verrà comunicato all’inizio delle lezioni. ANTROPOLOGIA DELL’EDUCAZIONE M-DEA/01 I Semestre Roberto Malighetti Scienze antropologiche ed etnologiche Formazione degli adulti e consulenza nelle organizzazioni CFU 4 4 Processi di inculturazione e di trasmissione del sapere nelle organizzazioni Il corso discute criticamente il modo in cui il concetto di cultura è utilizzato nell'analisi organizzativa e nel management con particolare riferimento ai processi di inculturazione e di trasmissione dei saperi. Tipologia d’esame: colloquio orale. Bibliografia - Dispensa a cura del docente - R. Malighetti, Antropologia applicata, Unicopli, Milano, 2000. - Papa, C., Antropologia dell'impresa, Guerini e Associati, Milano, 1999, pp.23-64. - Kunda, G., L'ingegneria della cultura, Edizioni di Comunità, 2000. Per i non frequentanti: - Carmagnola, F., Non sapere di sapere. Modelli di pensiero e immagini del mondo nell'analisi culturale delle organizzazioni, Etas Libri, Milano 1994. Orario di ricevimento: da definire. 85 ANTROPOLOGIA DELLA RELIGIONE M-DEA/01 Ugo Fabietti Scienze della comunicazione II Semestre CFU 5 Violenza, corpi, religione L’Antropologia delle religioni si sofferma sulle pratiche (culti, riti) e sulle rappresentazioni (simboli, visioni, profetismi) suscettibili di conferire un senso all’esperienza del soggetto in relazione ad un mondo extra-umano. Muovendo dalla riflessione di alcuni autori classici, il corso intende affrontare i temi della violenza e del corpo come pratica e oggetto rispettivamente del discorso religioso. Sono cultori della materia: dott.ssa Arianna Cecconi (e-mail: [email protected]); dott.ssa Valentina Mutti (e-mail: [email protected]). Tipologia d’esame: colloquio. Criteri di valutazione: completezza della preparazione, chiarezza nell’esposizione, capacità di collegare i temi trattati, approccio critico. Bibliografia Frequentanti - Gli appunti del corso. - Una dispensa a fascicoli a cura del docente e reperibile presso la Biblioteca centrale. - Bloch, M. Da preda a cacciatore. La politica dell’esperienza religiosa, Cortina, Milano 2004. Non frequentanti Oltre ai punti 2 e 3 un testo a scelta tra: - Durkheim, E. Le forme elementari della vita religiosa, Meltemi, Roma 2005. - Evans-Pritchard, E.E. Stregoneria, oracoli e magia tra gli Azande, Cortina, Milano 2001. Orario di ricevimento: da definire. 86 ANTROPOLOGIA DELLO SVILUPPO M-DEA/01 I Semestre CFU 5 Scienze della comunicazione Il corso prevede un’analisi delle dinamiche sociali e culturali dei contesti di intervento pianificato, sia nella forma della cooperazione allo sviluppo che dell’aiuto umanitario. Attraverso l’analisi di casi etnografici, si porterà l’attenzione sulle dinamiche identitarie e sull’incontro tra diverse concezioni dello spazio, del tempo e della circolazione delle risorse. In particolare, questo anno si analizzerà la realtà dei campi di rifugiati, come arena di intense relazioni di aiuto, di potere e di strategie locali nella manipolazioni dell’assistenza. Tipologia d’esame: partecipazione attiva durante il corso, appunti delle lezioni e prova orale; prova orale per gli studenti non frequentanti. Bibliografia Verrà comunicata all’inizio delle lezioni. ANTROPOLOGIA ECONOMICA M-DEA/01 II Semestre Roberto Malighetti Scienze antropologiche ed etnologiche CFU 4 Etnografia dello sviluppo Il corso discute criticamente le caratteristiche dell'ideologia e della pratica dello sviluppo, analizzando la costruzione e il funzionamento della macchina organizzativa, sociale politica e istituzionale della cooperazione internazionale. Tipologia d’esame: colloquio orale. Bibliografia - Dispensa a cura del docente. - R. Malighetti, Antropologia applicata, Unicopli, Milano, 2000. - R. Malighetti , Antropologia dello sviluppo, Meltemi, Roma, 2006. 87 Per i non frequentanti - W. Sachs, Dizionario dello sviluppo, Edizioni Gruppo Abele, Torino 1998. Orario di ricevimento: Da determinare in base agli orari dei corsi. ANTROPOLOGIA LINGUISTICA M-DEA/01 Vincenzo Matera Scienze antropologiche ed etnologiche II Semestre CFU 4 Il corso si propone di presentare le nozioni teoriche, le metodologie e alcuni casi etnografici, con l’intento di offrire spunti di approfondimento e di ricerca legati alla consapevolezza della centralità dei fenomeni linguistici per lo studio dell’uomo. In particolare verrà presentato criticamente il tema delle rappresentazioni culturali della comunicazione. Le lezioni consisteranno nella discussione in aula di un articolo precedentemente letto e analizzato dagli studenti (ai quali sarà richiesta la preparazione di una accurata scheda di lettura sul testo che andrà inviata via posta elettronica al docente ([email protected]) almeno due giorni prima della lezione). Il materiale sarà a disposizione degli studenti circa un mese prima dell’inizio delle lezioni. Tipologia d’esame: prova orale Bibliografia Gli studenti sono tenuti a studiare preliminarmente il testo seguente: - V. Matera, Antropologia culturale e linguistica, Nuova Edizione, Unicopli Milano 2004. Il programma d’esame è costituito inoltre da: - Alessandro Duranti, Antropologia del linguaggio, Meltemi, Roma. - Tutto il materiale prodotto durante il corso (relazioni, schede, discussioni, letture ecc.) Gli studenti non frequentanti, in sostituzione del lavoro di discussione e analisi svolto in aula, oltre ai testi sopra indicati, dovranno completare il programma con altri due testi scelti uno fra quelli indicati nel gruppo a) e il secondo fra quelli indicati nel gruppo b): 88 gruppo a): - Giorgio Raimondo Cardona, 1990, I linguaggi del sapere, Laterza. - Giorgio Raimondo Cardona, 1985a, I sei lati del mondo, Laterza. - Giorgio Raimondo Cardona, 1985b, La foresta di piume, Laterza. - P. Paolo Giglioli, Fele G., 2002, Linguaggio e contesto sociale, Il Mulino. - Dell Hymes., 1980, Fondamenti di sociolinguistica, Zanichelli. - Carmela Pignato, 1987, Pensare altrimenti, Laterza. - Barbara Turchetta, 1996, Introduzione alla linguistica antropologica, Mursia. gruppo b): - Bscaldi, 2004, Our Bad Language. Creolizzazione linguistica e conflitto nell’isola di Antigua, CISU, Roma. - Duranti, 1994 From Grammar to Politics: Linguistic Anthropology in a Western Samoan Village. - R. Finnegan, , 2002, Communicating, Routledge. - J.C.Kuipers, 1998, Language, Identity and Marginality in Indonesia. The Changing Nature of Ritual Speech on the Island of Sumba, Cambridge University Press, Cambridge. - D.Kulick, 1992, Language, Shift and Cultural Reproduction: Socialization, Self and Syncretism in a Papua New Guinean Village, Cambridge University Press, Cambridge. - V. Matera, 2002, Antropologia delle sensazioni, La ricerca folklorica, 45, Grafo Edizioni, Brescia. - V. Matera, 2002, Etnografia della comunicazione, Carocci, Roma (con esclusione del cap. 2). - D.Tedlock, 2002, Verba Manent. L’interpretazione del parlato, L’Ancora del Mediterraneo. Orario di ricevimento: martedì dalle 14.30. ANTROPOLOGIA MEDICA M-DEA/01 II Semestre Ivo Quaranta Scienze antropologiche ed etnologiche Il programma del corso verrà comunicato all’inizio delle lezioni. 89 CFU 4 ANTROPOLOGIA POLITICA M-DEA/01 Alice Bellagamba Scienze antropologiche ed etnologiche I Semestre CFU 4 Il corso offre una panoramica di base dei principali concetti dell’antropologia politica, soffermandosi sulle forme d’organizzazione politica che si presentano come parallele, alternative e in competizione con lo stato. Tipologia d’esame: orale. Bibliografia A. Per gli studenti frequentanti i materiali saranno forniti durante il corso. B. Gli studenti non frequentanti portano all’esame il seguente programma: 1. G. Balandier, Antropologia politica, Roma, Armando 2000. 2. Un testo a scelta fra i seguenti tre: - M. Abélès, Politica. Gioco di spazi. Roma, Meltemi 2001. - M. Herzfeld, Intimità culturale, Napoli, l’Ancora 2003. - Mbembe, Postcolonialismo, Roma, Meltemi 2004. Orario di ricevimento: giovedì dalle 13.30 alle 15.00. ANTROPOLOGIA POLITICA DELL’INDIA CONTEMPORANEA L-OR/17 II Semestre CFU 5 Scienze della comunicazione Sottocampo disciplinare dell’Antropologia sociale, l’Antropologia politica studia sistemi e pratiche politiche delle società semplici e complesse. Questo corso si basa soprattutto sullo studio dell’antropologia politica dell’India contemporanea analizzando le teorie locali di potere, i meccanismi attraverso i quali esso si riproduce, e le politiche identitarie approfondendo il rapporto tra rituale, simboli e trasmissione del potere. Una parte del corso riguarderà in maniera più specifica la relazione fra identità etnica e nazionalismo, indagando altresì i rapporti tra linguaggio politico e l’utilizzo dei mezzi di comunicazione di massa. 90 Tipologia d’esame: colloquio orale. Bibliografia Verrà comunicata all’inizio delle lezioni. CAMBIAMENTO ORGANIZZATIVO SECS-P/10 Barbara Quacquarelli Formazione degli adulti e consulenza nelle organizzazioni II Semestre CFU 4 La progettazione ‘razionale’ di assetti organizzativi efficaci si scontra spesso nella fase realizzativa con la necessità di gestire il processo di adattamento delle persone e dei gruppi alle nuove modalità operative. Pertanto la funzione di leadership esercitata dai vertici aziendali – che è condizione essenziale per il successo di un’azione di cambiamento – deve trovare accompagnamento nella predisposizione di azioni formative, nel ricorso alle leve della comunicazione interna, nella revisione di alcuni sistemi di gestione del personale e/o ruoli organizzativi. Un approccio incrementale ed evolutivo e la capacità di interpretare il cambiamento secondo una prospettiva di transizione culturale sono le fondamenta logiche su cui basare tali scelte progettuali. Tipologia d’esame: esame orale. Bibliografia - Maggi, B. (2001) (a cura di), Le competenze per il cambiamento organizzativo, Etas, Milano. - Costa, G. Nacamulli, R.C.D. (1997), Manuale di organizzazione aziendale. Vol. 5: metodi e tecniche di analisi e di intervento, UTET Libreria, Torino. Introduzione e capitoli 4-5-6-7-10. Orario di ricevimento: mercoledì, ore 11:30-13:00. 91 CINEMA E ARTI VISIVE SPS/08 L-ART/05 II Semestre CFU 5 4 Scienze della comunicazione Scienze dell’educazione (L-ART/05) Il programma del corso verrà comunicatio all’inizio delle lezioni. CLINICA DELLA FORMAZIONE M-PED/01 I Semestre Maria Grazia Riva Scienze dell’educazione CFU 8 L’elaborazione pedagogica del ‘limite’ Un impegno educativo tra crisi dei modelli educativi tradizionali e relazioni segnate da latenze affettive onnipotenti e narcisistiche Chi si occupa professionalmente dell’educazione e della formazione non può non confrontarsi con il dilagare, sia nelle nuove generazioni sia diffusamente a livello sociale, dei problemi pedagogici connessi a quella che viene denominata ‘sindrome narcisistica’ e onnipotente, e alla correlata tendenza alla divisione del mondo in oggetti buoni e oggetti cattivi, a seconda che essi assecondino o meno le richieste soggettive. Dietro a ragazzi e adulti all’insegna del ‘voglio tutto, subito, come dico io, senza elaborazione di limiti, vincoli e confini, senza far fatica, pretendo e se non mi dai quel che voglio allora vuol dire che sei cattivo e ti attacco’, si possono intravedere, tra l’altro, le conseguenze della crisi ancora irrisolta dei modelli educativi tradizionali. Da famiglie autoritarie si è passati a genitori, e adulti in genere, che costruiscono il ‘principino e la principessina’, supplicandolo di seguire le indicazioni che dà l’adulto. A ciò sovente seguono improvvise crisi autoritarie, quando non si regge più tale pratica educativa. In ogni caso appare assente il senso psichico del limite, dei vincoli, dei confini con cui confrontarsi, nonché la loro elaborazione pedagogica. Gli educatori e i formatori si ritrovano, disorientati anch’essi, a dover gestire nel processo formativo istituzionale tale situazione, di cui la pedagogia si deve far carico attraverso una ricerca educativa che cerchi di comprenderla e di interpretarla. 92 Tipologia d’esame: l’esame consisterà in un colloquio orale, che verterà sull’accertamento della conoscenza della bibliografia, sulla capacità d’analisi articolata e di rielaborazione personale, sulla dimostrazione di saper applicare a sé le modalità teorico-pratiche di lavoro pedagogico cui si ispira l’approccio clinico. Il programma d’esame sarà differenziato tra frequentanti (per almeno l’80% del totale della durata del corso) e non-frequentanti. Vanno portati all’esame i testi. Bibliografia Per i frequentanti: 1.M.G.Riva, Il lavoro pedagogico come ricerca dei significati e ascolto delle emozioni, Guerini, Milano, 2004. 2.G.Blandino, Le capacità relazionali, UTET, Torino, 1996. oppure R.Speziale-Bagliacca, Ubi maior. Il tempo e la cura delle lacerazioni del Sé, Astrolabio, Roma, 2004. oppure M.A.Galanti, Affetti ed empatia nella relazione educativa, Liguori, Napoli, 2003. 3.A.Miller, Il dramma del bambino dotato e la ricerca del vero Sé, Bollati Boringhieri, Torino, 1996. oppure B. Cramer, Segreti di donne. Le relazioni precoci tra madri e figlie, Cortina, Milano, 1996. oppure S.Fraiberg, Il sostegno allo sviluppo, Cortina, Milano, 1999. oppure D.N.Stern, N.Bruschweiler-Stern, Nascita di una madre. Come l’esperienza della maternità cambia una donna, Mondadori, Milano, 2000. oppure E.Pulcini, Il potere di unire. Femminile, desiderio, cura, Bollati Boringhieri, Torino, 2003. oppure A.Marcoli, Passaggi di vita. Le crisi che ci spingono a crescere, Mondadori, Milano, 2004. oppure M.R.Mancaniello, L’adolescenza come catastrofe, ETS, Pisa, 2002. oppure A.Miller, La persecuzione del bambino.Le radici della violenza, Bollati Boringhieri, Torino, 1988. oppure T.H.Ogden, La identificazione proiettiva e la tecnica terapeutica, Astrolabio, Roma, 1994. 4.M.G.Contini, Il gruppo educativo, Carocci, Roma, 2000. oppure C.Kaneklin, Il gruppo in teoria e in pratica, Cortina, Milano, 1993. oppure C.Neri, Gruppo, Borla, Roma, 2001. oppure D.Anzieu, J.Y. Martin, Dinamica dei piccoli gruppi, Borla, Roma, 1997. oppure R.D.Hinshelwood, Cosa accade nei gruppi. L’individuo nella comunità, Cortina, Milano, 1989. 5.V.Iori, Emozioni e sentimenti nel lavoro educativo e sociale, Guerini, Milano, 2003 . oppure M.Corulli, Terapeutico e antiterapeutico. Cosa accade nelle comunità terapeutiche?, Bollati Boringhieri, Torino, 1997. oppure C.Kaneklin, A.Orsenigo, Il lavoro di comunità. Modalità di intervento con adolescenti in difficoltà, Carocci, Roma, 2003. oppure G.Barbanotti, P.Iacobino, Comunità per minori, Carocci, Roma, 2002. 93 oppure B.Genevay, R.S.Katz, Le emozioni degli operatori nella relazione di aiuto. Il controtransfert nel lavoro con gli anziani, Erickson, Trento, 1998. oppure S.Cohen, Stati di negazione. La rimozione del dolore nella società contemporanea, Carocci, Roma, 2002. oppure C.Albarella, M.Donadio, Il controtransfert, Liguori, Napoli, 1998. oppure M.G.Riva, W.Legnani, G.Rescaldina, Strane coincidenze. Il tumore e i suoi significati, Angeli, Milano, 2003. oppure De Leo G., B.Dighera, E.Gallizioli, La narrazione nel lavoro di gruppo, Carocci, Roma, 2005. oppure E.Goffman, Asylums. Le istituzioni totali: i meccanismi dell’esclusione e della violenza, Edizioni di Comunità, Torino, 2001. oppure M.A. Bevilacqua Viganò, In gioco nel gioco. Una terapia ludica nei disturbi relazionali dell’infanzia e nell’autismo mediante la Comunicazione Psicocorporea, in corso di stampa. Per i non frequentanti: oltre ai 5 testi precedenti, portare: A.Rezzara, M.G.Riva, Formazione clinica per il dirigente scolastico, Angeli, Milano, 1998. Orario di ricevimento: su appuntamento inviando una mail a [email protected] o tel. al 348.5628700 rigorosamente solo nei giorni e orari lavorativi. COMPLEMENTI DI FISICA (1A) FIS/08 Enrica Giordano Scienze della formazione primaria I Semestre semestrale +e Il corso si propone di stimolare gli studenti ad osservare alcuni fenomeni quotidiani, ad interrogarsi sulle possibili spiegazioni scientifiche di tali fenomeni e a discuterne l’interpretazione in base a leggi e modelli fisici, cercando di rivedere quanto già studiato in proposito nella scuola superiore. Le lezioni in aula sono integrate da esercitazioni (2 a frequenza obbligatoria) con attività pratiche svolte dagli studenti, a gruppi. In vista del futuro insegnamento nella scuola di base si ritiene infatti che la parte sperimentale debba avere un ruolo fondamentale affiancando e integrando la parte teorica. Sono trattati argomenti selezionati tra i seguenti: Grandezze fisiche fondamentali e loro misura. Relazioni tra grandezze e loro rappresentazione grafica. Modelli e 94 leggi. Spazio, tempo, forze e moto. Galleggiamento. Ottica geometrica. Onde: sorgenti, propagazione, rivelazione; applicazioni alla luce e al colore. Termologia. Tipologia d’esame: prove intermedie scritte + orale. Bibliografia Appunti e siti a cura del docente. Orario di ricevimento: lunedì 14,30-15,30 fino al 31 ottobre 2005 (da confermare in base all’orario di lezione). COMPLEMENTI DI FISICA (1-A) FIS/07 Giorgio Sironi Scienze della formazione primaria I Semestre semestrale +e Il programma del corso verrà comunicato all’inizio delle lezioni. COMPLEMENTI DI FISICA (1-B) FIS/07 Emanuela Sibilia Scienze della formazione primaria I Semestre semestrale Il programma del corso verrà comunicato all’inizio delle lezioni. 95 +e CORRENTI DEL PENSIERO ISLAMICO CONTEMPORANEO L-OR/10 Scienze antropologiche ed etnologiche I Semestre semestrale CFU 4 Il corso si propone di illustrare le varie correnti di pensiero sorte negli ultimi due secoli nel mondo arabo-musulmano e le grandi problematiche che hanno visto intellettuali e movimenti assumere differenti posizioni circa la questione del rinnovamento necessario declinato con l'esigenza di mantenersi fedeli alla propria identità. Tipologia d’esame: colloquio orale. Bibliografia Verrà comunicata all’inizio delle lezioni. CULTURE DEL PACIFICO OCCIDENTALE L-OR/23 Scienze antropologiche ed etnologiche Il programma del corso verrà comunicato all’inizio delle lezioni. 96 I Semestre CFU 4 CULTURE E SOCIETÀ DEL MEDIO ORIENTE L-OR/10 II Semestre Setrag Manoukian Scienze antropologiche ed etnologiche CFU 4 Il corso affronta alcuni dei principali temi di ricerca antropologica sull’area del Medio Oriente, intesa in senso ampio dal Marocco al Pakistan. Passeremo in rassegna dibattiti correnti (mass-media, nazionalismo, spazio pubblico, femminismo) e temi classici quali la religione ed il potere, dando ampio spazio alla lettura di etnografie su specifiche realtà sociali. Tipologia d’esame: colloquio orale per i non frequentanti. Per i frequentanti è previsto un percorso seminariale con lettura obbligatoria di saggi in lingue straniere. Bibliografia La bibliografia per gli studenti frequentanti sarà comunicata all’inizio del corso. Gli studenti non frequentanti devono preparare i seguenti testi: - Ugo Fabietti, Culture in bilico. Bruno Mondadori 2002. - Pierre Bourdieu, Per una Teoria della Pratica. Raffaello Cortina editore. 2003. Orario di ricevimento: per appuntamento a: [email protected]. CULTURE E SOCIETA’ DEL SUD-EST ASIATICO L-OR/23 Scienze antropologiche ed etnologiche II Semestre CFU 4 Il corso intende fornire uno studio approfondito dei principali temi di ricerca etnografica nel Sudest asiatico insulare e peninsulare (con particolare riferimento all’area Malese e Indonesiana –Indonesia, Malaysia e Singapore). Attraverso la lettura di una selezione di testi etnografici, verrà proposta una riflessione su alcuni 97 temi specifici come le nozioni locali di persona; le teorie del potere, le concezioni di carisma e centro esemplare; il discorso delle emozioni; le pratiche dell’ospitalità, le nozioni locali di etichetta e cortesia. Si presterà attenzione anche a riflessioni di più lungo corso relative alle ideologie di modernità e tradizione, ai processi di cambiamento socio-culturale, linguistico e di conversione religiosa. Bibliografia Verrà comunicata all’inizio delle lezioni. CULTURE E SOCIETA’ DELL’ASIA CENTRALE E MERIDIONALE L-OR/10 Riccardo Redaelli Scienze antropologiche ed etnologiche I Semestre CFU 4 Il corso illustrerà le complesse dinamiche storiche e sociali dell’Asia centrale, dell’Iran e della regione afgano-pakistana. Particolare attenzione verrà dedicata alla complessità socio-culturale della regione, alla politicizzazione dei meccanismi identitari, ai fenomeni dell’islam radicale e ai mutamenti politico-istituzionali del post bipolarismo. Nella seconda parte affronterà le seguenti tematiche: 1) Il grande Medio Oriente e il nuovo arco dell’instabilità; 2) L’Asia centrale post sovietica: una difficile transizione; 3) Democrazia senza stato? “Nuovo” Afghanistan e vecchi problemi; 4) La repubblica islamica dell’Iran tra crisi di consenso interno e isolamento esterno; 5) Il problema dell’islam radicale. Tipologia d’esame: prova orale. Bibliografia Per i frequentanti: - Appunti delle lezioni più il materiale didattico che sarà indicato a lezione. - F. Montessoro (a cura di), Lo stato islamico. Teoria e prassi nel mondo contemporaneo, Guerini e Associati, Milano 2005 (solo i capitoli che saranno indicati in seguito). Per i non frequentanti: - F. Montessoro (a cura di), Lo stato islamico. Teoria e prassi nel mondo contemporaneo, Guerini e Associati, Milano 2005 (solo i capitoli che saranno indicati in seguito). - ICG, Central Asia: Border dispute and Conflict potential, Asia report N.33, April 2002 (scaricabile da www.icg.org). 98 Più un volume a scelta fra i seguenti: - E. Giunchi, Il Pakistan tra ulama e generali. Mezzo secolo di storia, Franco Angeli, Milano 2002. - R. Redaelli, Il fondamentalismo islamico, Firenze 2003. - Rubin, The Fragmentation of Afghanistan: State formation and Collapse in the International System, Yale University Press, New Haven - London 2002. - F. Sabahi, Storia dell’Iran, Bruno Mondadori, Milano 2003. Orario di ricevimento: Dopo le lezioni previo appuntamento (per email: [email protected]). CULTURE E SOCIETA’ DELL’AFRICA M-DEA/01 Alice Bellagamba Scienze antropologiche ed etnologiche II Semestre CFU 4 Il corso illustra il contributo della ricerca antropologica allo studio e alla conoscenza dell’Africa e delle sue culture. Particolare attenzione sarà dedicata ai classici dell’africanistica, e agli sviluppi recenti della ricerca sulla schiavitù e altre forme di dipendenza personale anche attraverso una comparazione fra la situazione africana e altri contesti storici ed etnografici. Tipologia d’esame: prova orale. Bibliografia - S. F. Moore, Antropologia e Africa, Milano, Cortina 2004. - P. Solinas, Dipendenza e gerarchia, Lecce, Argo 2005. Orario di ricevimento: Giovedì dalle 13.30 alle 15.00. 99 DEMOGRAFIA SOCIALE SECS-S/04 Patrizia Farina Scienze antropologiche ed etnologiche I Semestre CFU 4 L’insegnamento si propone di approfondire le dinamiche demografiche in corso e di fornire gli strumenti per valutare ed interpretare le manifestazioni e le cause delle differenze territoriali dei fenomeni demografici. Le problematiche demografiche sono illustrate comparando le condizioni dei paesi a sviluppo economico avanzato e quelle dei Paesi poveri nell’ottica della transizione demografica. Ciò consentirà di mettere in luce le similitudini e le diversità nei processi di popolazione che caratterizzano le diverse aree del mondo. Tipologia d’esame: per i frequentanti sono previste prove scritte intermedie sulla base dei materiali distribuiti durante il corso. I non frequentanti sosterranno una prova scritta sulla base della seguente bibliografia: Bibliografia (Per i non frequentanti) M. Livi Bacci, Storia minima della popolazione del mondo, Il Mulino, Bologna, 1998. S. Salvini, Contraccezione e pianificazione familiare, Il Mulino, Bologna, 1997. E un testo a scelta fra: P. Farina La Rivoluzione silenziosa, F. Angeli, Milano, 2001. G.C. Blangiardo (a cura di) L'immigrazione straniera in Lombardia, Rapporto 2005, Fondazione Ismu, Milano, 2004 (reperibile c/o Fondazione Ismu, via Copernico, 1 Milano). D. Cologna, L. Breveglieri (a cura di) I figli dell’immigrazione, F. Angeli, Milano, 2003. A. Colombo, G. Sciortino (a cura di ) Assimilati ed esclusi, Il Mulino, Bologna, 2002. A. Golini, La popolazione del pianeta, Il Mulino, Bologna, 1999. Orario di ricevimento: giovedì dalle ore 10 alle 11. 100 DIDATTICA DELLA BIOLOGIA 1A BIO/01- BIO/06 Maria Pasini Scienze della formazione primaria II Semestre semestrale +e Gli argomenti principali che costituiscono lo schema-base del corso saranno articolati a partire dai seguenti temi: livelli di organizzazione: dalla cellula all'individuo, autotrofia ed eterotrofia, genetica e riproduzione sessuale, bioenergetica, linee di costruzione dei più importanti gruppi di animali, strutture fondamentali delle piante superiori, ecosistemi, evoluzione. Costituiscono parte integrante le esercitazioni che si svolgono alla fine del corso e che si basano su un lavoro personale degli studenti a diretto contatto con piante, animali, funghi, ecc. Fondamentale sarà per il superamento dell’esame declinare gli argomenti svolti a lezione con i contenuti di biologia precedentemente acquisiti nella Scuola Superiore. 1. Lo studio della biologia: sistemi complessi e livelli di organizzazione 2. Cellula (membrane e biomolecole) mitosi meiosi fotosintesi e respirazione 3. Piante e animali (e loro relazioni biotiche) ecosistemi 4. Digestione, respirazione e circolazione del sangue 5. Evoluzione Tipologia d’esame: per studenti frequentanti: una prova in itinere (commento e descrizione di un’immagine mostrata a lezione). Una prova finale consistente in una domanda scritta. Per studenti non frequentanti: un test a risposta multipla da superare per accedere a una prova consistente in due domande scritte. Bibliografia Bibliografia consigliata per gli studenti frequentanti: - N. A. Campbell, L. G. Mitchell, J. B. Reece: Immagini della Biologia, Ed. Zanichelli (moduli A, C, E e parti dei moduli B e D). - W. K. Purves, D. Sadava, G. H. Orians, H.C. Heller: Biologia, Ed. Zanichelli (moduli: la cellula, l’evoluzione della diversità). [I moduli relativi dei due testi si possono integrare in modo congruente con il programma per il superamento dell’esame] - N. A Campbell, J. B. Reece: L’essenziale di Biologia, Ed. Zanichelli (testo unico completo. Preparare i capitoli congruenti con il programma: 3, 4, 5,6, 7, 13, 15,16). Per studenti non frequentanti: 101 - N. Campbell et al.: Immagini della Biologia moduli: A, B, E, D Ed. Zanichelli. Orario di ricevimento: scrivere per informazioni a: [email protected]. DIDATTICA DELLA BIOLOGIA 1B BIO/01- BIO/06 Emilio Padoa Schioppa Scienze della formazione primaria II Semestre semestrale +e Gli argomenti principali che costituiscono lo schema-base del corso saranno articolati a partire dai seguenti temi: livelli di organizzazione, autotrofia ed eterotrofia, genetica e riproduzione sessuale, bioenergetica, linee di costruzione dei più importanti gruppi di animali, strutture fondamentali delle piante superiori, ecosistemi, evoluzione. Costituiscono parte integrante del corso le esercitazioni che si svolgono alla fine del corso e che si basano su un lavoro personale degli studenti a diretto contatto con piante, animali, funghi, ecc. Tipologia d’esame: l’esame consiste in una prova scritta, con test e/o domande scritte relative agli argomenti previsti dal programma del corso. Gli studenti frequentanti potranno sostenere due prove (a metà e fine corso). Bibliografia Un testo contenente le principali nozioni di biologia a scelta tra: - Campbell, N. A., Reece J. B. Biologia, Zanichelli Bologna; - (moduli A, B, C, e parti dei moduli D ed E) - W. K. Purves, D. Sadava, G. H. Orians, H.C. Heller: Biologia, Zanichelli, (moduli: la cellula, i processi evolutivi, l’evoluzione della diversità, e parti dei moduli l’informazione ed eredità, la biologia delle piante, la biologia degli animali). Un testo relativo all’evoluzione e al dibattito scientifico ad esso collegato: - Pievani T. Introduzione alla filosofia della biologia Laterza, Bari 2005 Si richiede (per tutti) la lettura di almeno uno tra i seguenti testi: - Massa, R. Il secolo della biodiversità Jaca Book, Milano 2005. - Darwin C., L’origine delle specie Bollati Boringhieri, Torino 1967. - Hölldobler B. & Wilson E.O. Formiche Adelphi 1997. - Eldredge, N. La vita sulla terra Codice, Torino 2004. 102 - Monod, J. Il caso e la necessità Mondatori, Milano. - Mayr E., Storia del pensiero biologico Bollati Boringhieri, Torino 1999. - Sapolsky, M.R. Perchè le zebre non si ammalano di ulcera McGraw Hill, Milano 1999. - Wilson E.O., In cerca della Natura. Storie (con morale) di squali, formiche, uomini e licaoni. BLU Edizioni, Milano, 2003. Orario di ricevimento: è possibile concordare un appuntamento con il docente tramite e-mail: [email protected]. DIDATTICA DELLA BIOLOGIA 2A BIO/03 Annastella Gambini Scienze della formazione primaria I Semestre semestrale +e Guidare le proprie sensazioni verso la conoscenza dei viventi Nel corso sono discussi e sperimentati a livello personale aspetti significativi per apprendere alcune caratteristiche dei viventi quali crescita, variabilità, movimento, alimentazione. Sono proposte agli studenti alcune attività-gioco facili da ripetere in futuro a scuola con i bambini. Alcuni esempi di moduli proposti sono: manipolazione e osservazione di un numero molto alto di esemplari della stessa specie o di specie diverse; osservazione di animali di facile reperibilità fuori dalla schiera di quelli domestici (crostacei, insetti, vermi); analisi di pupazzi e giocattoli che rappresentano animali; analisi di cartoni animati che rappresentano animali. Sono previste inoltre la discussione e l’analisi di percorsi didattici già proposti nella scuola dell’infanzia. Gli studenti non frequentanti possono presentarsi al ricevimento e successivamente concordare con il docente un programma d’esame che prevede lo svolgimento di alcune attività pratiche e lo studio di alcuni testi e proposte didattiche da definire. Tipologia d’esame: l’esame consiste nella valutazione del materiale prodotto in itinere e nella sua discussione finale in un breve colloquio orale. Sono previste inoltre attività di verifica basate sul disegno e sulla ricerca di materiale in rete. Bibliografia - C. Longo: Didattica della Biologia. La Nuova Italia, Firenze. 103 Orario di ricevimento: mercoledì dalle ore 15 alle ore 16. DIDATTICA DELLA BIOLOGIA 2B BIO/03 II Semestre Annastella Gambini Scienze della formazione primaria semestrale +e Esperienze e conoscenza dei viventi Il corso prevede l’approfondimento di alcuni temi fondamentali della biologia attraverso l’esperienza diretta di osservazione e studio dei viventi. Sono previste attività didattiche di tipo pratico (esercitazioni in laboratorio, uscite sul campo e visite a musei) concordate all’inizio del corso con gli studenti. Alcuni esempi di argomenti trattati sono: cellule, ecosistemi, muffe, talee, insetti, semi e biodiversità ecc. Sono previste inoltre la discussione e l’analisi di percorsi didattici già proposti nella scuola primaria. Gli studenti non frequentanti hanno due possibilità: - partecipare al corso online; - presentarsi al ricevimento e successivamente concordare con il docente un programma d’esame che prevede lo svolgimento di alcune attività pratiche e lo studio di alcuni testi e proposte didattiche da definire. Si consiglia di affrontare il corso dopo aver seguito almeno uno dei laboratori pedagogico-didattici di biologia. Tipologia d’esame: l’esame per gli studenti frequentanti consiste nella valutazione del materiale prodotto durante il corso e nella sua discussione finale in un breve colloquio orale. L’esame per gli studenti non frequentanti consiste nella valutazione del materiale prodotto a seconda del programma concordato e nella sua discussione orale. Tale materiale deve essere consegnato almeno due mercoledì prima di ogni data d’appello durante l’orario di ricevimento. Solo i prodotti giudicati positivamente consentiranno l’ammissione alla discussione orale. Si ricorda che non è possibile sostenere l’esame senza avere superato in precedenza quello di Biologia di base. 104 Bibliografia - C. Longo: Didattica della Biologia. La Nuova Italia, Firenze. - P. Samek Lodovici, E. Giordano (a cura di), “Laboratori in rete”. Una comunità di pratiche per rinnovare il curricolo di scienze, Franco Angeli, Milano. - E. Falchetti, S. Caravita (a cura di) A scuola di animali. Pensieri a confronto per un nuovo rapporto, Franco Muzzio Editore, Roma. - D. Furlan, Piccoli vegetali, Carocci Editore, Roma. - D. Furlan, Piccoli animali, Carocci Editore, Roma. - M. Arcà, Il corpo umano, Carocci Editore, Roma. - S. Gomarasca (a cura di), Indagine conoscitiva sui fontanili del parco Agricolo Sud Milano, Provincia di Milano, Parco Sud Milano, WWF Lombardia (reperibile gratuitamente presso la sede del Parco, via Vivaio, 1 Milano). - M. Pandolfi, R. Santolini, 300 piante fiori e animali, Franco Muzzio Editore, Roma. - M. Chinery, Guida agli insetti d’Europa, Franco Muzzio Editore, Roma. Orario di ricevimento: mercoledì dalle ore 15 alle ore 16. DIDATTICA DELLA BIOLOGIA 2B CORSO ON-LINE BIO/03 Scienze della formazione primaria II Semestre semestrale +e Esperienze e conoscenza dei viventi Il corso online consente agli studenti che non possono frequentare le lezioni in presenza di approfondire alcuni temi fondamentali della biologia attraverso l’esperienza diretta di osservazione e studio dei viventi. I partecipanti devono svolgere a casa propria alcune attività pratiche progettate per stimolare la riflessione sui contenuti disciplinari e la discussione all’interno del gruppo. Il corso offre, infatti, la possibilità di interagire, in appositi forum di discussione, con i compagni e con i docenti durante lo svolgimento del proprio lavoro. Alcuni esempi di attività proposte sono: cellule, ecosistemi, muffe, talee, semi e biodiversità, ecc.. Il corso online è aperto a un numero limitato di studenti e ripetuto con diverse edizioni durante l’anno; è necessario che gli studenti definiscano la propria partecipazione durante il ricevimento del docente. Si consiglia di affrontare il corso dopo aver seguito almeno uno dei laboratori pedagogico-didattici di biologia. 105 Tipologia d’esame: l’esame consiste nella valutazione del materiale prodotto durante il corso, dei contenuti appresi e delle competenze acquisite nella comunicazione; tutto ciò è discusso successivamente in un breve colloquio orale. Qualora la piattaforma tecnologica lo consenta è previsto anche un sistema di valutazione in itinere del lavoro degli studenti. Si ricorda che non è possibile sostenere l’esame senza avere superato in precedenza quello di Biologia di base. Bibliografia - C. Longo, Didattica della Biologia. La Nuova Italia, Firenze. - P. Samek Lodovici, E. Giordano (a cura di), “Laboratori in rete”. Una comunità di pratiche per rinnovare il curricolo di scienze, Franco Angeli, Milano. - E. Falchetti, S. Caravita (a cura di), A scuola di animali. Pensieri a confronto per un nuovo rapporto, Franco Muzzio Editore, Roma. - D. Furlan, Piccoli vegetali, Carocci Editore, Roma. - D. Furlan, Piccoli animali. Carocci Editore, Roma. - M. Arcà, Il corpo umano. Carocci Editore, Roma. - S. Gomarasca (a cura di), Indagine conoscitiva sui fontanili del parco Agricolo Sud Milano. Provincia di Milano, Parco Sud Milano, WWF Lombardia (reperibile gratuitamente presso la sede del Parco, via Vivaio, 1 Milano). - M. Pandolfi, R. Santolini, 300 piante fiori e animali, Franco Muzzio Editore, Roma. - M. Chinery, Guida agli insetti d’Europa, Franco Muzzio Editore, Roma. DIDATTICA DELLA CHIMICA CHIM/02 Dario Narducci Scienze della formazione primaria I Semestre semestrale Il programma del corso verrà comunicato all’inizio delle lezioni. 106 CFU - DIDATTICA DELLA FISICA 1B FIS/08 Giuseppe Chirico Scienze della formazione primaria I Semestre semestrale +e La Didattica della fisica studia i problemi di apprendimento dei contenuti e dei metodi propri della fisica a diversi livelli di età e suggerisce proposte per il loro superamento. La ricerca ha evidenziato che molti dei problemi di apprendimento restano invariati in una fascia di età molto ampia e ha individuato soluzioni che richiedono tempi lunghi di lavoro in classe a partire dalla scuola dell’infanzia. L’organizzazione dei contenuti, la strutturazione degli ambienti di apprendimento, le relazioni tra pari come tra insegnanti e bambini sono estremamente importanti e vanno ripensate in funzione della fascia di età in cui si opera e degli obiettivi generali e specifici che si intende perseguire. Nel corso si scelgono una o più aree di indagine (acqua; luce,colore e visione; onde; movimento) se ne rivede il contenuto attraverso la progettazione e realizzazione di attività sperimentali con materiale a basso costo, la discussione guidata, la presentazione delle interpretazioni proposte dalla fisica La realizzazione del percorso viene accompagnata da una riflessione sistematica che permette di prendere coscienza delle motivazioni che sottendono le scelte didattiche di metodo, di spazi e materiali, di contenuto e aiuta a ricostruire le fasi principali del proprio processo di apprendimento. Si affrontano inoltre problematiche didattiche relative all'insegnamento-apprendimento del contenuto tra 6 e 11 anni, si analizzano sperimentazioni effettuate in classe, si affrontano problemi di valutazione specifici. Tipologia d’esame: l’esame accerta la capacità di analizzare un percorso didattico nelle sue diverse componenti e la capacità di progettarlo. Ai frequentanti si richiede che tengano regolare registrazione di quanto avviene in aula e integrino settimanalmente i loro appunti con prove sperimentali, letture, riflessioni. La prima parte dell’esame consiste nella discussione dei materiali prodotti dagli studenti durante la partecipazione al corso. La seconda parte dell’esame verte sulla discussione di un percorso didattico progettato dallo studente. Per i non frequentanti la prima parte viene sostituita da una prova orale e di laboratorio sui percorsi proposti in bibliografia. Bibliografia Per la parte generale i due capitoli introduttivi del libro P. Samek Lodovici, E. Giordano (a cura di), laboratori in rete. Una comunità di pratiche per rinnovare il 107 curricolo di scienze, Franco Angeli, Milano, 2003 e il volume M.Arcà, P.Guidoni, P. Mazzoli, Insegnare scienza, Franco Angeli, Milano, 1982. Sul tema “luce” due siti: - http://pctidifi.mi.infn.it/lucevisione - http://pctidifi.mi.infn.it/set Sul tema “acqua” e più in generale interazione liquidi/solidi e galleggiamento: - I capitoli relativi a questo tema sui due volumi: - AA. VV., I modi di fare scienze, Bollati Boringhieri, Milano, 2000. - M.Arcà, P.Guidoni, P. Mazzoli, Insegnare scienza, Franco Angeli, Milano, 1982. - G. Maviglia, A. Pallotti, Acqua, Editoriale Scienza, Trieste, 2000. - Il sito www.museoscienza.org in particolare per le bolle di sapone. Orario di ricevimento: lunedì 14,30-15,30. DIDATTICA DELLA GEOGRAFIA M-GGR/01 Scienze della formazione primaria I Semestre semestrale CFU - Per una didattica attiva della geografia nella scuola primaria Il corso vuole illustrare una nuova modalità d’insegnamento della geografia che si sostituisca a quella prevalentemente mnemonica ed enciclopedica, operante in modo che l’alunno possa non essere più fruitore passivo della lezione, ma il costruttore, con l’aiuto dell’insegnante, delle proprie conoscenze e abilità. Saranno trattati i seguenti argomenti: 1. Finalità didattiche della geografia 2. La geografia nei programmi della scuola primaria 3. Il concetto di didattica attiva 4. Metodi didattici attivi per la costruzione delle competenze geografiche Tipologia d’esame: orale. Bibliografia Verrà comunicata all’inizio delle lezioni. 108 DIDATTICA DELLA LETTERATURA ITALIANA L-FIL-LET/10 Giovanna Benvenuti Scienze della formazione primaria I Semestre semestrale CFU - Il corso si occupa dell’importanza e delle modalità dell’educazione letteraria nella scuola elementare, integrando i riferimenti culturali e teorici con esemplificazioni di carattere pratico, metodologico e didattico. Nelle lezioni frontali si analizzano dunque alcuni fra i contributi più significativi della ricerca pedagogica e disciplinare sul tema, mentre nei momenti di esercitazione si discutono e si sperimentano le strategie operative mirate a promuovere, nei bambini, l’interesse e il gusto per le esperienze di ascolto, di lettura, di espressione creativa, di fruizione personalizzata e diretta dei testi letterari. Tipologia d’esame: per i frequentanti sono previste delle prove intermedie, orali e scritte, oggetto a fine corso di una valutazione complessiva. Qualora il voto risulti sufficiente, potrà essere registrato a verbale, senza ulteriori accertamenti, durante i regolari appelli d’esame. Per i non frequentanti l’esame consiste in un colloquio, a cui si accede dopo aver presentato una relazione scritta su un argomento concordato con la docente. Bibliografia - G.Rodari, Grammatica della fantasia, Einaudi, Torino, 1973. - K.Koch, Desideri Sogni Bugie, Emme Edizioni, Milano, 1980 ( fuori commercio, è da consultare presso una biblioteca e da fotocopiare in sede, previo versamento della cifra richiesta.). - R.Valentino Merletti, Leggere ad alta voce, Mondadori, Milano, 2000. - R.M.Morani ( a cura di), Parole senza fretta, Franco Angeli, Milano, 2002. Per le esercitazioni in aula è inoltre richiesta l’antologia di D.Bisutti (a cura di), L’albero delle parole. Grandi poeti di tutto il mondo per i bambini, Feltrinelli, Milano, 1996. Orario di ricevimento: verrà comunicato all’inizio di settembre. 109 DIDATTICA DELLA LETTURA E DELLA SCRITTURA I M-PED/03 Lilia Teruggi Scienze della formazione primaria I Semestre semestrale +e Il corso affronta le problematiche riguardanti l’alfabetizzazione iniziale (scuola dell’infanzia, primo ciclo della scuola primaria) considerando i tre elementi del sistema didattico: il sapere, la lingua scritta e le sue caratteristiche specifiche, l’allievo e le sue concettualizzazione rispetto alla lingua scritta, il maestro con le sue idee e le sue conoscenze riguardanti l’oggetto dell’insegnamento e il soggetto dell’apprendimento. Ciò implica l’analisi dei processi di comprensione e di produzione dei testi sia dal punto di vista di ciascun elemento del sistema didattico sia da quello delle loro interrelazioni reciproche. Tipologia d’esame: gli studenti frequentanti potranno sostenere alla fine del corso due prove scritte con le seguente modalità: 1° prova, relativa agli argomenti affrontati a lezione e la lettura dei testi (da sostenere l’ultimo giorno di lezioni;) e 2° prova, consistente nell’elaborazione di una proposta didattica (da consegnare entro 10 giorni dalla fine del corso). Gli studenti che risulteranno sufficienti potranno registrare il voto finale delle due prove negli appelli regolari. Coloro che non supereranno gli scritti dovranno concordare con la docente il colloquio orale. Gli studenti non frequentanti, oltre allo studio di un terzo testo, dovranno concordare con la docente la stesura di protocolli di osservazione ed interviste da consegnare 10 giorni prima dell’appello orale. Bibliografia - E. Ferreiro, Alfabetizzazione. Teoria e pratica, Raffaello Cortina Editore, Milano, 2003. - B. Malfermoni, Educare alla parola, Edizioni Junior, Bergamo, 2002. Gli studenti non frequentanti dovranno portare, oltre ai già citati specifici per indirizzo, uno dei seguenti testi: - M. Orsolini e C. Pontecorvo (a cura di), La costruzione del testo scritto nei bambini, La Nuova Italia, Firenze 1991. (Capitoli da concordare con la docente). - P. Le Bohec e B. Campolmi, Leggere e scrivere con il metodo naturale, Edizioni Junior, Bergamo, 2001. Orario di ricevimento: giovedì dalle 14 alle 16. 110 DIDATTICA DELLA LETTURA E DELLA SCRITTURA II M-PED/03 Lilia Teruggi Scienze della formazione primaria I Semestre semestrale +e Il corso intende approfondire l’analisi, in termini didattici, di tre tematiche portanti della scuola dell’obbligo: la riflessione linguistica, la revisione dei testi scritti, le pratiche di lettura e di scrittura in contesti di studio. In modo particolare si cercherà di evidenziare il rapporto tra lo sviluppo di queste tematiche, attraverso percorsi di metodologie attive, e l’accrescimento di competenze linguistiche riguardanti la produzione e la comprensione di testi, così come il potenziale trasferimento di strategie cognitive e metacognitive in altri ambiti disciplinari. Tipologia d’esame: gli studenti frequentanti potranno sostenere alla fine del corso due prove scritte con le seguente modalità: 1° prova, relativa agli argomenti affrontati a lezione e la lettura dei testi (da sostenere l’ultimo giorno di lezioni;) e 2° prova, consistente nell’elaborazione di una proposta didattica (da consegnare entro 10 giorni dalla fine del corso). Gli studenti che risulteranno sufficienti potranno registrare il voto finale delle due prove negli appelli regolari. Coloro che non supereranno gli scritti dovranno concordare con la docente il colloquio orale. Gli studenti non frequentanti, oltre allo studio di un terzo testo, dovranno concordare con la docente la stesura di protocolli di osservazione ed interviste da consegnare 10 giorni prima dell’appello orale. Bibliografia - M. Lo Duca, Esperimenti grammaticali. Riflessioni e proposte sull’insegnamento della grammatica dell’italiano, Carocci, Roma, 2002. - E. Ferreiro, C. Pontecorvo, N. Moreira, I. Garcia Hidalgo, Cappuccetto Rosso impara a scrivere, La Nuova Italia, Firenze, 1996. Gli studenti non frequentanti dovranno portare, oltre ai già citati specifici per indirizzo, uno dei seguenti testi: - F. Mandelli, L. Rovida, La bella e la brutta. Il processo di scrittura nella scuola di base. La Nuova Italia, Firenze, 1997. - G. Paoletti, Saper studiare, Carocci, Roma, 2001. Orario di ricevimento: giovedì dalle 14 alle 16. 111 DIDATTICA DELLA MATEMATICA 1A MAT/04 Giorgio Bolondi Scienze della formazione primaria II Semestre semestrale CFU - Temi del corso: esposizione dei principi generali della matematica nella scuola dell’infanzia; esame delle indicazioni nazionali e della prassi didattica italiana. Analisi storica della presenza della matematica nelle scuole materne italiane. Imparare a contare. Conoscere lo spazio. La matematica nelle attività di tutti i giorni. Tipologia d’esame: scritto seguito da discussione orale. Bibliografia - G. Bolondi, La Matematica nella scuola di base, Pitagora Ed. - G. Bolondi et al.: fascicoli di formazione 4 e 6 scaricabili dal sito http://wwwmath.science.unitn.it/LRM3D2/ - Dispense del corso. Orario di ricevimento: I giorni di lezione prima e dopo le lezioni; oppure su appuntamento contattando il docente all’indirizzo: [email protected]. DIDATTICA DELLA MATEMATICA 1B MAT/04 Marina Cazzola Scienze della formazione primaria II Semestre semestrale +e Il corso si propone di completare l’analisi dei contenuti disciplinari indispensabili per un insegnamento efficace della matematica nella scuola elementare e di mostrare alcune forme in cui l’insegnamento stesso può articolarsi. La prima parte del corso comprende in particolare una riflessione sul calcolo della probabilità e sulle forme del suo insegnamento nella scuola elementare. La seconda parte del corso comprende una riflessione sul che cosa vuol dire fare esperienza di matematica e condurre gli studenti a farla. Tipologia d’esame: l'esame consiste di una prova scritta e di una prova orale da sostenersi entrambe nello stesso appello d’esame. Per essere ammessi alla prova 112 orale occorre anche che lo studente consegni, almeno una settimana prima di quando intende sostenere l'esame, una lista di problemi che si sente di proporre come significativi per l'attività degli studenti (dalla prima alla quinta elementare) su un tema concordato in precedenza con il docente. Facilitazioni ad uso esclusivo degli studenti frequentanti verranno illustrate dal docente a lezione. Possono concordare modalità d’esame differenti i docenti in servizio nella scuola elementare. Bibliografia - G. Spirito, La lotteria a Babilonia, Decibel/Zanichelli, Bologna, 2003. - G. Spirito et alii, Il racconto della matematica, La Nuova Italia, 2002 (testo per le scuole medie), soprattutto i volumi 1 e 3 con il sottotitolo “Numeri”. - G. Polya, La scoperta matematica, vol 1 e 2, Feltrinelli, Milano. - L. Chiesa, I. Bonaiti, S. Lanfranchi, La formica e il miele, Mimesis, Milano, 2005. - M. Cazzola, “L'insegnamento della matematica: una didattica metacognitiva”, in O. Albanese (a cura di), Metacognizione ed educazione, Franco Angeli, Milano, 2003. - Deledicq, F. Casiro, Addomesticare l'infinito, Edizioni Kangourou Italia, 2005. Orario di ricevimento: l’orario di ricevimento, eventuali avvisi e materiale aggiuntivo (ad esempio temi d'esame, schede di lavoro, etc.) saranno resi disponibili alla pagina web http://www.matapp.unimib.it/formazione/. Agli studenti non frequentanti e` espressamente richiesto di consultare tale pagina web prima di contattare i docenti per qualsiasi ragione. DIDATTICA DELLA MATEMATICA 2 MAT/04 Simonetta Di Sieno Scienze della formazione primaria I Semestre semestrale CFU - Il corso si propone di discutere alcune metodologie tipiche dell’insegnamento della matematica in questi anni. Il confronto sarà condotto tenendo conto sia delle recenti indicazioni ministeriali, sia delle caratteristiche della disciplina, sia degli obiettivi minimi che un percorso nella scuola elementare può porsi anche nei confronti del segmento scolastico successivo. Particolare attenzione verrà posta all’uso del “problema” come momento forte dell’esperienza matematica in classe. Al corso collabora il prof. Levi che terrà alcune lezioni sul tema: il passaggio dai numeri razionali ai numeri reali . 113 Tipologia d’esame: per gli studenti frequentanti, l’esame consiste di una prova orale le cui modalità e i cui criteri di valutazione verranno concordati durante il corso. Gli studenti non frequentanti devono concordare il programma e le modalità dell’esame con il docente (e-mail: [email protected] o tel.: 02-50316159). Bibliografia Per gli studenti frequentanti la bibliografia verrà fornita dal docente durante le lezioni. Per gli studenti non frequentanti la bibliografia è la seguente: - Giorgio Bolondi, La matematica nella scuola di base, Pitagora Editrice, Bologna, 2004. - Giorgio Bolondi, La matematica del quotidiano, Mimesis 2005. - Marina Cazzola, Maria Dedò, Simonetta Di Sieno et alii, Matemilano. Percorsi matematici in città, Springer-Verlag, Milano 2004. - Marco Liverani, Qual è il problema?, Mimesis, 2004. - Ana Millán Gasca, All'inizio fu lo scriba. Piccola storia della matematica come strumento di conoscenza, Mimesis 2004. Orario di ricevimento: l’orario di ricevimento per il primo semestre verrà concordato durante la prima lezione con gli studenti frequentanti e verrà indicato sulla pagina web http://www.matapp.unimib.it/formazione/. Le eventuali variazioni successive saranno indicate sulla stessa pagina web. DIDATTICA DELLA STORIA M-STO/04 - /02 Erika Mannucci Scienze della formazione primaria I Semestre semestrale CFU - Insegnare la storia ai bambini Il corso prende in esame le teorie sugli scopi e le modalità dell’insegnamento e dell’apprendimento della storia a livello primario, avvicinando inoltre i futuri insegnanti alla conoscenza delle fonti e degli strumenti che potranno utilizzare per le lezioni. Lo scopo non è solo introdurre i futuri insegnanti alle problematiche didattiche, ma anche aiutarli a sviluppare la propria sensibilità storica, la propria coscienza dell’interesse di una materia che non sempre l’insegnamento scolastico ha saputo valorizzare. Tipologia d’esame : colloquio orale. 114 Bibliografia Frequentanti: - H. Girardet, Insegnare storia: risorse e contesti per i primi apprendimenti, La Nuova Italia, Firenze 2001. - G. Petter, Ragionare e narrare. Aspetti psicologici dell’insegnamento della storia, La Nuova Italia, Firenze 2002. I non frequentanti, che sono invitati a prendere contatto con la docente per consigli e chiarimenti, aggiungeranno ai precedenti uno dei seguenti testi: - M. Bloch, Apologia della storia o Mestiere di storico, Einaudi, Torino 1998. - G. De Luna, La passione e la ragione. Fonti e metodi dello storico contemporaneo, La Nuova Italia, Firenze 2001. - S. Vitali, Passato digitale. Le fonti dello storico nell’era del computer, Bruno Mondadori, 2004. Orario di ricevimento: martedì dalle ore 10 alle 12.30, stanza U6-441. DIDATTICA DELL’ASTRONOMIA FIS/08 Enrica Giordano Scienze della formazione primaria I Semestre semestrale CFU - La didattica dell’ Astronomia studia i problemi di apprendimento di contenuti e metodi propri di questa scienza ai diversi livelli di età e suggerisce proposte per il loro superamento. Nel corso si scelgono alcuni tra i contenuti fondamentali dell’astronomia di posizione (orizzonte; moti osservati del sole; stelle e costellazioni; fasi lunari; eclissi; stagioni; ecc.): si riprendono i fondamenti interpretativi da vari punti di vista (sistema di riferimento solidale con la Terra, solidale col Sole) cercando di conciliare conoscenze teoriche ed osservazioni sul campo; si utilizzano, progettano e realizzano semplici modelli e strumenti, si affrontano problematiche didattiche relative all'insegnamento-apprendimento dei contenuti astronomici nella scuola di base, si analizzano sperimentazioni effettuate in classe, si formulano proposte didattiche, si affrontano problemi di valutazione. Le lezioni in aula potranno essere integrate da osservazioni prolungate in esterno in orario diurno e/o in orario serale e da visite ad osservatori astronomici e al planetario. 115 Tipologia d’esame: discussione orale su contenuti significativi e proposte didattiche per la scuola elementare a partire dalla presentazione di un modello o di uno strumento progettato e realizzato dallo studente. Bibliografia - N. Lanciano, Strumenti per il giardino del cielo, Junior Ed., 2002. - Luca Novelli, Galileo e la prima guerra stellare, Editoriale Scienza, Trieste, 2002. - Dispense a cura del docente e selezione di articoli. I siti: - http://pctidifi.mi.infn.it/lanciano - http://www.quipo.it/didatticascienze/luce/HTM/spazio/fr-spazio.htm Orario di ricevimento: lunedì 14,30-15,30 fino al 31 ottobre 2005 (da confermare in base all’orario di lezione). DIDATTICA GENERALE M-PED/03 Elisabetta Nigris Scienze della formazione primaria I Semestre annuale CFU - Partendo dall’analisi dei modelli educativi e delle esperienze scolastiche degli studenti, nella prima parte del corso verrà analizzata la complessa articolazione del processo di insegnamento-apprendimento con particolare attenzione alle dinamiche relazionali e comunicative ad esso connesse. Saranno presi in esame e discussi i temi relativi al percorso didattico, alle metodologie didattiche e alla valutazione. Tipologia d’esame: per gli studenti frequentanti sono previste due prove scritte durante il corso. I non frequentanti di Scienze della formazione primaria dovranno svolgere una prova scritta in aula (ogni primo appello del mese). I risultati verranno poi pubblicati sul sito dieci giorni dopo l’appello e registrati l’appello successivo. I non frequentanti di scienze dell’educazione sosterranno l’esame oralmente. Bibliografia Gli studenti di Scienze della formazione primaria frequentanti svolgeranno durante il corso due prove scritte riguardanti le lezioni e i seguenti testi: - G. De Vecchi, N. Carmona Magnaldi, Aiutare a costruire le conoscenze, La Nuova Italia, Firenze, 1999; 116 - E. Nigris (a cura di), Didattica generale, Guerini scientifica, Milano, 2003; F. Caggio, Lavori in corso, Junior, Bergamo ( testo di prossima pubblicazione); S. C. Negri, Il lavoro di gruppo nella didattica, Carocci editore, Roma, 2005; L. Czerwinsky Domenis Un errore utile, Erickson, Trento. Gli studenti di Scienze dell’educazione frequentanti si prepareranno sui seguenti testi: - G. De Vecchi, N. Carmona Magnaldi, Aiutare a costruire le conoscenze, La Nuova Italia, Firenze, 1999; - E. Nigris (a cura di), Didattica generale, Guerini scientifica, Milano, 2003; - S. C. Negri, Il lavoro di gruppo nella didattica, Carocci editore, Roma, 2005; - L. Czerwinsky Domenis , Un errore utile, Erickson, Trento, 2005. Gli studenti di Scienze della formazione primaria e di Scienze dell’educazione non frequentanti dovranno aggiungere al programma due dei seguenti testi a scelta: - L. Mariani, S. Madella, R. D’Emidio Bianchi, Il portfolio a scuola, Zanichelli, Bologna, 2004; - Rezzara, Pensare la valutazione, Mursia, Milano, 2000; - L. Czerwinsky Domenis, La discussione intelligente, Erickson, Trento 2000. Orari di ricevimento: martedì alle ore 15.30 o su appuntamento. DIDATTICA SPECIALE M-PED/03 Scienze della formazione primaria I Semestre semestrale CFU - Il corso intende arricchire la formazione del docente per le attività di sostegno di competenze tecnico-progettuali affinché egli sia in grado di riconoscere, reperire e utilizzare risorse personali e materiali utili alla elaborazione di piani educativi individualizzati per gli allievi con bisogni educativi speciali. A partire dal Piano dell’Offerta Formativa della scuola si dovrà considerare da un lato tutta la sua utenza e la sua relazione con le diversità e con le situazioni di difficoltà anche gravi e dall’altro si cercherà di individuare tutte quelle risorse che sono connaturali alla stessa organizzazione scolastica. In stretta sinergia con le attività di tirocinio, il corso si propone di fornire gli strumenti per l’osservazione e la valutazione dei processi di insegnamento/apprendimento e di illustrare strategie per attivare progetti di integrazione scolastica di allieve/allievi in situazione di handicap. Bibliografia Verrà comunicata all’inizio delle lezioni. 117 DIDATTICA SPECIALE II M-PED/03 Lilia Teruggi Scienze della formazione primaria II Semestre semestrale CFU - Il corso intende approfondire le problematiche legate alla teoria e alla pratica dell’alfabetizzazione in contesti di didattica speciale, cercando di portare la riflessione didattica verso l’analisi della coerenza tra i modi di apprendimento e i modi di insegnamento della lingua italiana. In particolare, verranno approfondite le tematiche riguardanti l’apprendimento della lingua scritta negli alunni sordi, sia attraverso l’analisi delle situazione didattiche specifiche per lo sviluppo delle competenze comunicative e linguistiche, sia delle situazioni didattiche di classe o sezione che consentono una piena partecipazione all’attività scolatica. Tipologia d’esame: gli studenti frequentanti potranno sostenere alla fine del corso una prova scritta consistente nell’elaborazione di una progetto didattico, di integrazione nella classe e di interventi specifici, in relazione ad un allievo con difficoltà di apprendimento (da consegnare entro 10 giorni dalla fine del corso). Gli studenti non frequentanti dovranno aggiungere un testo di studio, oltre ai due testi obbligatori, per l’esame orale. Bibliografia - L.A. Teruggi, Una scuola, due lingue, Franco Angeli, Milano, 2003. - R. De Beni, L. Cisotto, B. Carretti, Psicologia della lettura e della scrittura. L’insegnamento e la riabilitazione, Erikson, Trento, 2001. Gli studenti non frequentanti dovranno portare, oltre ai già citati, uno dei seguenti testi: - M.T. Cairo, Difficoltà di apprendimento. Un approccio educativo integrato, Editrice La Scuola, Brescia, 1998. - M. Brotini, Le difficoltà di apprendimento, Edizioni del Cerro, Pisa, 2000. Orario di ricevimento: giovedì dalle 14 alle 16. 118 ECOLOGIA BIO/07 II Semestre Emilio Padoa Schioppa Scienze della formazione primaria semestrale CFU - Vedi programma di Educazione ambientale. ECONOMIA APPLICATA SECS-P/06 I Semestre CFU 4 Scienze dell’educazione Elementi di microeconomia e di economia gestionale Il corso è diviso in due parti. La prima comprende l’esposizione dei concetti base dell’economia in chiave soprattutto microeconomica. La seconda affronta invece alcuni temi fondamentali dell’economia gestionale. Nella prima parte vengono quindi discussi argomenti quali la domanda, l’offerta, i prezzi, i costi, la produzione, l’analisi marginale, le forme di mercato e l’economia dei beni pubblici. Nella seconda parte si trattano questioni quali l’organizzazione e il funzionamento dell’impresa, il bilancio, le determinazioni quantitative d’azienda, il budgeting, la programmazione e il controllo, la scelta degli investimenti. Un capitolo monografico è dedicato a una breve descrizione delle principali istituzioni economiche. Ogni argomento è trattato mediante esempi e casi concreti: il metodo didattico sarà essenzialmente interattivo. Bibliografia Verrà comunicata all’inizio delle lezioni. 119 ECONOMIA E MARKETING SECS-P/10 I Semestre CFU Formazione degli adulti e consulenza nelle organizzazioni 4 Il corso si propone di offrire un quadro completo dei fondamenti concettuali del marketing strategico e operativo: l’analisi dell’ambiente, la segmentazione, il posizionamento, il pricing, le politiche di branding, la gestione dei canali distributivi, il prodotto. Il programma si basa su lezioni, casi, lavori di gruppo e testimonianze aziendali Tipologia d’esame: prova scritta. Bibliografia Verrà comunicata all’inizio delle lezioni. EDUCAZIONE ALL’IMMAGINE M PED/03-ICAR/17 I Semestre Ermanno Mazza Scienze della formazione primaria annuale CFU - Il mondo dell’immagine è caratterizzato da grande complessità dovuta tanto alla varietà dei linguaggi quanto agli approcci teorici impiegati. Il Corso si propone di presentare agli studenti i criteri didattici necessari a prospettare un incontro graduale e significativo dei ragazzi con questo mondo. Si presenteranno le ricerche e le riflessioni utili al superamento di convinzioni e stereotipi relativi alla visione, alla percezione, alla bellezza ed anche al saper fare artistico che impediscono un approccio meditato e critico. Si indicheranno alcuni criteri di equilibrio attraverso i quali la progettazione e l’azione didattica possano evitare proposte unilaterali e riduttive dovendo prevedere i versanti della produzione e della fruizione, l’approccio ai nuovi media e media classici, attività individuali e attività di gruppo, attività spontanee e attività guidate. Si daranno indicazioni per calibrare le proposte alle competenze possedute dai bambini delle materne e delle elementari. Il corso prevede una parte specifica su cinema e televisione (con la presenza del dott. G. Trimarchi) e un’altra sull’evoluzione del disegno spontaneo (con la presenza della dott.ssa A.Pozzi). 120 Tipologia d’esame: Il colloquio orale sarà preceduto da una prova scritta. Bibliografia - R. Arnheim, Pensieri sull’educazione artistica, Aesthetica, Palermo. - E. Mazza, Incontrare l’immagine, Anicia, Roma. - Gozzoli, Linguaggi televisivi e realtà familiari, Unicopli, Milano. - R. Quaglia, Manuale del disegno infantile, UTET, Torino. Orario di ricevimento: Martedì, 9,30-10,30 (primo semestre). EDUCAZIONE AMBIENTALE BIO/07 Emilio Padoa Schioppa Scienze della formazione primaria I Semestre semestrale CFU - Il corso intende far acquisire agli allievi le competenze teoriche necessarie a leggere consapevolmente le trasformazioni dell’ambiente. In questa prospettive verrà posta particolare attenzione alla storia evolutiva ed ecologica dell’uomo e al rapporto tra uomo e natura. Una parte del corso verrà dedicata alla trasmissione delle informazione teoriche e pratiche finalizzate alla progettazione di attività didattiche nell’ambito dell’educazione ambientale. Verranno trattati i seguenti argomenti: Concetto di ambiente. Ecologia e ambientalismo. Storia delle idee ecologiche. Concetto di biodiversità. Evoluzione e selezione naturale. Rapporto tra uomo e natura e concetto di biofilia. Storia ecologica dell’uomo e evoluzione culturale. Crisi ambientale e conservazione della natura. Elementi di attività didattico-naturalistica. Tipologia d’esame: L’esame consisterà in una prova orale, nella quale verrà verificato il grado di comprensione degli argomenti trattati nelle lezioni e delle letture consigliate. Bibliografia - Lenti Boero D., Educazione ambientale. Un approccio multidisciplinare. Edizioni Goliardiche, Urbino 2004 (il testo è una dispensa che copre parte del programma svolto durante il corso). 121 - A scelta dello studente uno tra i seguenti due testi: - Massa R., Il secolo della biodiversità Jaca Book, Milano 2005. - Wilson E.O, Il futuro della vita. Codice Edizioni, Torino, 2004. Il docente indicherà durante il corso alcuni articoli scientifici che costituiranno parte integrante dell’esame. Sempre a scelta dello studente almeno uno tra i seguenti testi: - Assadourian et al. State of the world 2005. Sicurezza globale. Edizioni ambiente, Milano, 2005. - Cavalli Sforza L.L. L’evoluzione della cultura Codice Edizioni, Torino 2004. - De Waal F. Le scimmie e l’arte del sushi. La cultura nell’uomo e negli altri animali Garzanti, Milano 2002 - Diamond J., Armi, acciaio e malattie. Einaudi, Torino 2000. - Diamond J., Il terzo scimpanzé. Ascesa e caduta del primate Homo sapiens. Bollati Boringhieri, Torino, 1994. - Durrel G e Durrel L., Guida del naturalista. Mondatori, Milano, 1992. - Kurlansky M., Merluzzo. Una storia del pesce che ha cambiato il mondo. Mondatori, Milano, 1999. - McNeil J.R., Qualcosa di nuovo sotto il sole. Storia dell’ambiente nel XX° Secolo. Einaudi, Torino 2002. - Terborgh J., Requiem for nature, Shearwater Books, 2004. - Wilson E.O., In cerca della Natura. Storie (con morale) di squali, formiche, uomini e licaoni, BLU Edizioni, Milano, 2003. Orario di ricevimento: è possibile concordare un appuntamento con il docente tramite e-mail: [email protected]. EDUCAZIONE DEGLI ADULTI M-PED/01 I Semestre Micaela Castiglioni Scienze dell’educazione CFU 4 L’età adulta tra(auto)formazione, apprendimento e cambiamento L’insegnamento intende presentare un riferimento concettuale ampio e critico tramite il quale comprendere la complessità e la problematicità della condizione adulta e del suo divenire – oggi al centro di un profondo ripensamento e di una continua ri-definizione – analizzando il rapporto tra identità adulta e i diversi ambiti di esperienza in cui essa si costruisce processualmente. Oggetto del corso saranno le principali interpretazioni epistemologiche dell’età adulta (al femminile e 122 al maschile) e, in maniera particolare, i processi di (auto)formazione personale e di apprendimento soggettivi e intersoggettivi di impronta narrativa e autobiografica. Tali teorie e pratiche, di natura conversazionale e introspettiva, saranno affrontate anche per via esperienziale, tramite la configurazione di setting esemplificativi della vicenda formativa/apprenditiva adulta. Tipologia d’esame: prova orale. Bibliografia Comune per frequentanti e non frequentanti - D. Demetrio, Manuale di educazione degli adulti, Laterza, Bari, 2003. - D. Demetrio, In età adulta. Le mutevoli fisionomie, Guerini e Associati, Milano, 2005. - B. Mapelli, Nuove virtù, Guerini Studio, Milano, 2004. - J. Mezirow, Apprendimento e trasformazione, Raffaello Cortina, Milano, 1991. - M. Castiglioni, La ricerca in educazione degli adulti. L’approccio autobiografico, Unicopli, Milano, 2002. - AA.VV., “Metodi per la formazione”, Adultità, n.20, Guerini e Associati, Milano. A questi testi gli studenti non frequentanti devono aggiungere: - G. Quaglino (a cura di), Autoformazione, Raffaello Cortina, Milano, 2004 Orario di ricevimento: martedì dalle 12.30 alle 15.00. EDUCAZIONE ESTETICA M-PED/01 Fulvio Carmagnola Scienze della comunicazione Scienze dell’educazione II Semestre CFU 10 8 L’immaginario Far East Il corso si propone di esplorare, all’interno della nozione generale di “immaginario” che verrà chiarita nella parte preliminare, alcuni dei caratteri della ricezione estetica della cultura e degli artefatti della tradizione estremo-orientale in Occidente . L’obiettivo è quello di ricostruire alcune delle interpretazioni che del Far East vengono elaborate e recepite nella nostra cultura . 123 Il corso prenderà in esame in particolare alcune nozioni chiave, cercando di analizzare le loro modalità di diffusione nella sensibilità estetica occidentale. Verranno esaminate due differenti e complementari vicende: quella della ricezione delle pratiche e delle nozioni della cultura del Far East nella sensibilità occidentale “alta” (filosofica, poetica , letteraria e scientifica) e quella , più recente, delle derive “pop” (dal fumetto al cartoon al cinema ). Tipologia d’esame: prova orale. Bibliografia Parte istituzionale 1 – F. Carmagnola, M. Senaldi, Synopsis. Introduzione all’educazione estetica, Guerini e Associati, Milano, 2005. 2 – A. Mangano, Teorie dell’immaginario sociale (in corso di stampa) Parte monografica 3 - R- Barthes, L’impero dei segni, tr. it. Einaudi, Torino, 1984. 4 - U. Eco, “Lo zen e l’Occidente” in Opera aperta, Bompiani, Milano, 1976. 5 - M. Ghilardi, Cuore e acciaio, Esedra, Padova, 2003 oppure A. Gomarasca, a cura di, La bambola e il robottone, Einaudi, Torino, 2001. 6 - Heidegger, M., “Da un colloquio nell’ascolto del linguaggio” in In cammino verso il linguaggio, tr. it. Mursia, Milano, 1990. 7 - F. Jullien, Il tempo, tr. it. Luca Sossella, Roma, 2002 oppure F. Jullien , La grande immagine non ha forma, tr. it. Angelo Colla Editore, Vicenza, 2004. 8 - G. Pasqualotto, L’estetica del vuoto, Marsilio, Venezia, 1992 oppure F. Galliano,a cura di, Ma. La sensibilità estetica giapponese, Edizioni Angolo Manzoni, Torino, 2004 Durante le lezioni verranno proiettati e discussi alcuni dei film della seguente filmografia: - Al primo soffio di vento, di F. Piavoli, 2002 - Dolls, di T. Kitano, 2002 - Ghost Dog, di J. Jarmush, 1999 - The Ghost in the Shell, di - Hero, di Zhang Yimou, 2004 - Kill Bill II, di Q. Tarantino, 2004 - Morte di un maestro del tè, di K. Kumai , 1989 - Primavera, estate, autunno, inverno…e ancora primavera, di Kim Ki- duk,2004 - Rashomon, di A. Kurosawa, 1950 - Solstizio d’estate, di T. Anh Hung, 2000 - La sottile linea rossa, di T. Malick , 1998 - Lo specchio, di A. Tarkowskij, 1974 - Tarda primavera, di Y. Ozu, 1949 124 - La tigre e il dragone, di A. Lee, 2000 - Tetsuo, di S. Tsukamoto, 1989 - L’ultimo Samurai , di E. Zwick, 2004 Per gli studenti che fossero interessati ad approfondire gli argomenti del corso, è disponibile una bibliografia più articolata presso [email protected]. Collaborano al corso: Francesco Cappa, Susanna Zatta Orario di ricevimento: martedi ore 14.30, stanza U6-476. EDUCAZIONE PERMANENTE M-PED/03 Sergio Tramma Formazione degli adulti e consulenza nelle organizzazioni I Semestre CFU 4 Il disagio del lavoro e della formazione Il corso intende affrontare alcune criticità dell’educazione e della formazione in età adulta, con particolare attenzione alle dimensioni problematiche della condizione adulta nella contemporaneità. Le lezioni analizzeranno i disagi connessi all’individualizzazione dei corsi di vita, alla flessibilità /precarietà del lavoro e alla contraddittorietà della nozione di “apprendimento durante il corso di vita”. Tipologia d’esame: è previsto lo svolgimento di una prova orale; ulteriori modalità d’esame potranno essere concordate con i frequentanti. Bibliografia - Z. Bauman, Lavoro, consumismo, nuove povertà, Città Aperta, Troina, 2004 - L. Gallino, Il costo umano della flessibilità, Editori Laterza, Roma – Bari, 2001. - R. Sennett, Rispetto. La dignità umana in un mondo di diseguali, Il Mulino, Bologna, 2003 - S. Tramma, Educazione degli adulti, Guerini, Milano 1997. Orario di ricevimento: lunedì dalle ore 16, stanza U6- 480. 125 E-HR E GESTIONE DELLA CONOSCENZA SPS/08 I Semestre Raoul Nacamulli Formazione degli adulti e consulenza nelle organizzazioni CFU 4 Media@work Le ICT per la narrazione, la comunicazione, la formazione e la collaborazione nelle organizzazioni Dopo aver passato in rassegna i principali strumenti, e le relative funzioni, a supporto della gestione delle Risorse Umane (E-HR), il corso si propone di delineare l’impatto organizzativo delle tecniche e delle metodologie di comunicazione, formazione e collaborazione che utilizzano le tecnologie digitali (ICT ) all’interno delle aziende e delle istituzioni. Le differenti problematiche verranno affrontate anche attraverso l’analisi di case history. È previsto un ciclo di lezioni a cura del dott. Adriano Solidoro. Tipologia d’esame: esercitazioni (individuali o di gruppo) ed esame orale. Bibliografia Oltre alle dispense che verranno messe a disposizione degli studenti, saranno materia di esame i due seguenti testi (uno per i frequentanti): - G. Del Mare (a cura di), Prospettive per la comunicazione interna e il benessere organizzativo. Appartenere, integrarsi e comunicare nell'organizzazione che cambia, Franco Angeli, Milano, 2005. - A. Zaghi (a cura di ), Cervelli digitali. Il ruolo delle Ict nello sviluppo delle imprese e della società, Il Sole 24 Ore Libri, Milano, 2003. Orario di ricevimento: su appuntamento concordato, scrivendo una e-mail a: [email protected]. 126 EPISTEMOLOGIA (AVANZATO) M-PSI/04 Telmo Pievani Formazione degli adulti e consulenza nelle organizzazioni Consulenza pedagogica e ricerca educativa I Semestre CFU 4 4 Le nature umane: crisi e resistenze del riduzionismo metodologico La disciplina studia i processi di trasformazione delle conoscenze scientifiche attraverso modelli evolutivi. In particolare, attraverso una prospettiva interdisciplinare fra evoluzione naturale ed evoluzione della cultura, analizza e confronta i presupposti epistemologici sottesi allo sviluppo delle discipline che si occupano dei processi dello sviluppo, della formazione e dell’organizzazione. Verrà indagato, in particolare, il percorso storico che porta alla crisi del riduzionismo metodologico di impronta “geno-centrica” sia nelle discipline evoluzionistiche sia nelle scienze cognitive. Saranno presi in considerazione alcuni sviluppi recenti della ricerca biologica, come la post-genomica, l’“evo-devo” e la “neuro-etica”, mostrando i differenti approcci che attualmente si confrontano e si scontrano su questi temi, sullo sfondo di differenti interpretazioni del ruolo generale dell’impresa scientifica nel mondo contemporaneo. Verranno proposte agli studenti attività seminariali e laboratoriali che prenderanno spunto da temi di attualità della comunicazione della scienza e dell’immaginario scientifico. Tipologia d’esame: orale. Bibliografia - Paul R. Ehrlich, Nature umane. I geni, le culture e la prospettiva umana, Codice Edizioni, Torino, 2005. - Steven Rose, Il cervello del XXI secolo. Spiegare, curare e manipolare la mente, Codice Edizioni, Torino, 2005. Ulteriori indicazioni bibliografiche, per frequentanti e non frequentanti, verranno fornite all’inizio del corso, anche in riferimento a interessi specifici degli studenti del Corso di laurea specialistica in Formazione degli Adulti e Consulenza nelle organizzazioni. Orario di ricevimento: ogni mercoledì dalle ore 15.00. 127 ERMENEUTICA DELLA FORMAZIONE M-PED/01 Paolo Mottana Consulenza pedagogica e ricerca educativa II Semestre CFU 4 La simbolica dell’infanzia La materia intende approfondire significati e figure dell’esperienza educativa attraverso la lettura e rielaborazione ermeneutica di testi e opere che aiutino a focalizzare il rapporto tra miti, archetipi e idee educative, in una prospettiva di “pedagogia immaginale”. Nel caso specifico sarà esplorata la simbologia dell’infanzia, con tutti i suoi correlati immaginativi, che rappresenta un bacino simbolico e metaforico di grande rilievo per comprendere tematiche cruciali come l’origine e il compimento, la visione precategoriale e “antecedente” o “cosmica” nonché il nocciolo latente che fonda la regione ontologica della pedagogia. Il corso intende sviluppare la capacità di riconoscerne l’operatività e di discriminarne valori ed effetti. L’attività corsuale prevede la lettura e discussione di saggi che hanno approfondito da diversi vertici disciplinari la problematica in esame e un laboratorio esperienziale permanente di tipo ermeneutico scandito in diverse esercitazioni su materiali simbolici determinati (iconici, filmici, poetico-narrativi, musicali). Tipologia d’esame: per gli studenti frequentanti: prova orale organizzata come “restituzione” del percorso effettuato. Per gli studenti non frequentanti: prova orale organizzata come rielaborazione dei testi e degli oggetti poetici (almeno due) esplorati durante il corso che l’esaminando dovrà autonomamente cercare di rintracciare. Bibliografia - P.Mottana, La visione smeraldina. Introduzione alla pedagogia immaginale, Mimesis, Milano 2004. - Dispensa a cura del docente. Gli studenti non frequentanti dovranno anche preparare il testo: - P. Mottana, L’opera dello sguardo. Braci di pedagogia immaginale, Moretti e Vitali, Bergamo 2002. Orario di ricevimento: lunedì ore 11. 128 ERMENEUTICA DELLA FORMAZIONE M-PED/01 Jole Orsenigo Formazione degli adulti e consulenza nelle organizzazioni II Semestre CFU 4 Pedagogia del vuoto Il corso prevede un’esplorazione del “tema del vuoto” tra filosofia, mistica, clinica ed estetica alla ricerca di uno stile contenuto e responsabile del nostro agire la formazione. Si prevede un approfondimento seminariale all’interno delle lezioni. Tipologia d’esame: colloquio orale. Chi ha seguito il corso deve portare all’esame il diario delle lezioni. Bibliografia - Orsenigo J., Schegge di pedagogia generale. Il debito foucaultiano (in preparazione). Due libri a scelta tra i seguenti: - Sartre J., La nausée, trad. it. La nausea, Einaudi, Torino, 1947. - Pasqualotto G., Estetica del vuoto, Marsilio, Venezia, 1992. - Recalcati M., Clinica del vuoto, Franco Angeli, 2002. Tutti per i non frequentanti. Orario di ricevimento: lunedì dalle ore 10. 129 ERMENEUTICA FILOSOFICA M-FIL/01 Giorgio Bertolotti Scienze dell’educazione Scienze della comunicazione I Semestre CFU 8 5 L’epoca della tecnica “Ciò che è veramente inquietante non è che il mondo si trasformi in un completo dominio della tecnica. Di gran lunga più inquietante è che l’uomo non è affatto preparato a questo radicale mutamento del mondo. Di gran lunga più inquietante è che non siamo ancora capaci di raggiungere, attraverso un pensiero meditante, un confronto adeguato con ciò che sta realmente emergendo nella nostra epoca”. Così Heidegger in un testo del 1959. Dopo una breve introduzione ai concetti fondamentali dell’ermeneutica filosofica, il corso cercherà di comprendere alcuni aspetti chiave della cosiddetta “epoca della tecnica”, partendo dalla lunga e radicale riflessione che Heidegger le ha dedicato. Tipologia d’esame: prova orale. Bibliografia Per tutti M. Heidegger, “L’epoca dell’immagine del mondo”, tr. it. in Id., Sentieri interrotti, Firenze, La Nuova Italia, pp. 71-101. M. Heidegger, “La questione della tecnica”, tr. it. in Saggi e discorsi, Milano, Mursia, pp. 5-27. G. Bertolotti, Come far risalire i fiumi alla sorgente. Heidegger e la scienza, Milano, Mimesis. Solo per Scienze della comunicazione: R. Ronchi, Teoria critica della comunicazione. Dal modello veicolare al modello conversativo, Milano, Bruno Mondadori. Solo per Scienze dell’educazione: M. Heidegger, Che cosa significa pensare?, tr. it. Sugarco. Nota: prima di sostenere l’esame, gli studenti sono invitati a controllare la bibliografia definitiva in bacheca o sul sito web della Facoltà. Orario di ricevimento: giovedì alle 15. 130 ERMENEUTICA FILOSOFICA M-FIL/01 Giorgio Bertolotti Consulenza pedagogica e ricerca educativa II Semestre CFU 4 Identità e riconoscimento Se l’identità è legata alla domanda “Chi sono io?”, appare sempre più evidente che è una domanda alla quale non posso rispondere da solo. Ho bisogno dell’altro. Perché ne ho bisogno? Una delle risposte più convincenti dice che ne ho bisogno perché non c’è autocoscienza autentica senza riconoscimento da parte di un’altra autocoscienza: non c’è identità senza riconoscimento. Il corso intende discutere precisamente questa tesi. Tipologia d’esame: orale. Bibliografia P. Ricoeur, Percorsi del riconoscimento, Raffaello Cortina 2005. Chi non frequenta deve integrare la preparazione con: F. Crespi, Identità e riconoscimento nella sociologia contemporanea, Laterza 2004. Nota: ulteriori indicazioni bibliografiche, obbligatorie o di supporto, potranno essere fornite all’inizio del corso. Prima di sostenere l’esame gli studenti sono invitati a controllare la bibliografia definitiva in bacheca oppure sul sito web della Facoltà. Orario di ricevimento: giovedì alle 15. 131 ETNOANTROPOLOGIA DELLE AMERICHE M-DEA/01 II Semestre Roberto Malighetti Scienze antropologiche ed etnologiche CFU 4 Costruzioni identitarie fra etero e autorappresentazioni Il corso analizza le dinamiche identitarie a partire dalla comparazione fra realtà chicana e afro-brasiliana. Concentrandosi sull’esperienza etnografica indaga gli spazi di scambio, politici, linguistici e culturali nei quali vengono costruite le identità. Tipologia d’esame: colloquio orale. Bibliografia - U. Fabietti, L’identità etnica, Carocci, Roma, 1998. - R. Malighetti, Il Quilombo di Frechal. Identità e lavoro sul campo in una comunità brasiliana di discendenti di schiavi, Raffaello Cortina Editore, Milano, 2004. - F. Montezemolo, La mia storia, non la tua. La costruzione dell’identità chicana tra etero e autorappresentazioni, Guerini, Milano, 2004. Per i non frequentanti: - Lévi-Strauss, C. 1977 (a cura di) L'identité, Grasset et Fasquelle, Paris (tr. it. L'identità, Sellerio, Palermo 1980). Orario di ricevimento: da definire. ETNOESTETICA M-DEA/01 I Semestre Ivan Bargna Scienze antropologiche ed etnologiche CFU 4 Antropologia del paesaggio ed etnoestetica Il corso indaga la dimensione artistica ed estetica in quanto produzione culturale. Vengono trattate le questioni dell’universalità/relatività dell’arte, della distinzione 132 fra arte e cultura materiale, dell’esistenza e portata della riflessione estetica nelle culture extra-europee. Nel corso di quest’anno, in particolare, verranno analizzate le implicazioni estetiche dell’antropologia del paesaggio. Nell’occidente moderno le rappresentazioni del paesaggio (pittoriche, fotografiche, teatrali) hanno contribuito a costituire una visione del paesaggio come rappresentazione (spettacolo naturale o scenario storico-culturale). Il confronto con le differenti modalità di costruzione del “paesaggio” di diverse culture extra-europee sposta però la nostra attenzione dalla rappresentazione al processo, dalla contemplazione all’esperienza e dalla vista ad altre modalità sensoriali ed estetiche di produzione dei luoghi. Ci si interrogherà infine sull’effetto di ritorno di tali pratiche sulla nostra concezione dell’arte (land art, arte ambientale ecc.) e sul rapporto che essa intrattiene con la costruzione dei luoghi. Tipologia d’esame: prova orale. Bibliografia 1. Bargna Ivan, Arte africana, Jaca Book, 2003. Due testi a scelta fra quelli al punto 2, e un testo fra quelli al punto 3. 2. - Auge Marc, Rovine e macerie. Il senso del tempo, Bollati Boringhieri 2004. - Bloch Maurice, ”Un tentativo di incontro. Il concetto di “paesaggio” fra gli Zafimaniry del Madagascar”, in Ugo Fabietti, Il sapere dell’antropologia. Pensare, comprendere, descrivere l’Altro, Mursia, Milano, 1993. - Morphy Howard, “Landscape and the Reproduction of the Ancestral Past”, in Eric Hirsch e Michael O’Hanlon, The Anthropology of Landscape. Perspectives on Place and Space, Oxford University Press, 2003. 3. - Alpers Svetlana, L’arte del descrivere. Scienza e pittura nel Seicento olandese, Bollati Boringhieri. - D’Angelo Paolo, Estetica della natura. Bellezza naturale, paesaggio e arte ambientale, Laterza, 2001. - Lai Franco, Antropologia del paesaggio, Carocci, 2000. - Milani Raffaele, Il pittoresco. L’evoluzione del gusto fra classico e romantico, Laterza,1996. - Turri Eugenio, Il paesaggio come teatro. Dal territorio vissuto al territorio rappresentato, Marsilio, 1998. - Venturi Ferriolo Massimo, Giardino e paesaggio dei romantici, Guerini e Associati, 1998. Ai non frequentanti è richiesto un testo supplementare scelto fra quelli al punto 3. Orario di ricevimento: martedì 15.30 – 16.30. 133 ETNOGRAFIA DELLA COMUNICAZIONE M-DEA/01 Vincenzo Matera Scienze della comunicazione I Semestre CFU 5 Dopo una presentazione dell’ambito teorico e metodologico della disciplina e delle principali tradizioni di ricerca, il corso si propone di approfondire la prospettiva analitica specifica dell’etnografia della comunicazione, mettendo in evidenza il significato culturale e la connotazione politica dei processi di comunicazione e delle tecnologie della comunicazione entro differenti contesti sociali e culturali. Tipologia d’esame: prova orale Bibliografia Per gli studenti frequentanti: - V. Matera, 2002, Etnografia della comunicazione, Carocci (con esclusione del capitolo 2). - D. Tedlock, 2002, Verba Manent. L’interpretazione del parlato, L’Ancora del Mediterraneo, Napoli, 2002. Gli studenti non frequentanti porteranno in sostituzione delle lezioni i testi seguenti: - Biscaldi, 2004, Our Bad Language. Creolizzazione linguistica e conflitto nell’isola di Antigua, CISU, Roma. Orario di ricevimento: martedì dalle 14.30. 134 ETNOLINGUISTICA L-LIN/01 I Semestre Gabriele Iannaccaro Scienze della comunicazione CFU 5 Introduzione alla linguistica percettiva L’etnolinguistica indaga il rapporto tra i comportamenti linguistici codificati all’interno di gruppi sociali e il quadro socio-antropologico in cui tali comportamenti si manifestano. Tipologia d’esame: prova orale. Bibliografia Per gli studenti frequentanti: - Appunti del corso. - G.R. Cardona, Introduzione all'Etnolinguistica, Il Mulino, Bologna, 1976. - N.A. Niedzielski, Nancy e D.R. Preston, Folk Linguistics (Trends in Linguistics. Studies and monographs 122), Berlin - New York, Mouton de Gruyter 2000: capp. 1, 2, 3. - E. J. Benson e D.R. Preston, I dialettologi incontrano la percezione: per farne che cosa?, in Rivista Italiana di Dialettologia 26 (2003): 19-48. Per gli studenti non frequentanti: - G.R. Cardona, Introduzione all'Etnolinguistica, Il Mulino, Bologna, 1976. - Duranti, Culture e discorso. Un lessico per le scienze umane, Meltemi, Roma, 2001: 10 voci a scelta dello studente (raccomandate particolarmente le voci: atto, categorie, colore, competenza, comunità, conflitto, contatto, genere, identità, nomi, proverbio, relatività). - N.A. Niedzielski, Nancy e D.R. Preston, Folk Linguistics (Trends in Linguistics. Studies and monographs 122), Berlin - New York, Mouton de Gruyter 2000: capp. 1, 2, 3. - E. J. Benson e D.R. Preston, «I dialettologi incontrano la percezione: per farne che cosa?», in Rivista Italiana di Dialettologia 26 (2003): 19-48. - M. Cini e Riccardo Regis (acd), Che cosa ne pensa oggi Chiaffredo Roux? Percorsi della dialettologia percezionale all'alba del nuovo millennio, Alessandria, Edizioni dell’Orso 2002: due saggi a scelta fra quelli di Grassi, Le Dû, Iannàccaro, D’Agostino et alii, Binazzi, Moretti, Sornicola. Chi non riesce in nessun modo a leggere l’inglese dovrà contattare il docente. Orario di ricevimento: martedì alle 15.00. 135 ETNOLOGIA M-DEA/01 I Semestre Ivan Bargna Scienze dell’educazione CFU 4 Cibo, gusto e cultura. Un percorso etno-antropologico Attraverso un’analisi del rapporto fra cibo, cultura e società nei suoi molteplici aspetti (materiale, simbolico, comunicativo, sensoriale, estetico) vengono presentati alcuni dei principali paradigmi, modelli teorici e problemi delle discipline etno-antropologiche. Analizzeremo le modalità attraverso cui gli uomini, mediante la selezione e il trattamento degli alimenti, distinguono fra natura e cultura e fanno della cucina e del “buon gusto” elementi di costruzione di specifiche identità culturali e storiche. Presteremo attenzione anche anche agli attuali processi di globalizzazione in cui si sovrappongono l’omogeneizzazione degli stili alimentari, la diffusione della “cucina etnica”, il recupero delle “tradizioni locali” e la fame di gran parte della popolazione mondiale. Tipologia d’esame: da definire. Bibliografia A) Un testo o gruppi di testi a scelta fra: 1. Lévi-Strauss Claude, “Breve trattato di etnologia culinaria” in Le origini delle Buone maniere a tavola, Il Saggiatore; Lévi-Strauss Claude, Il crudo e il cotto, Mondadori (parti). 2. Douglas Mary,, Antropologia e simbolismo. Religione, cibo e denaro nella vita sociale, Il Mulino (parti); Douglas Mary, Purezza e pericolo, Il Mulino (parti). 3. Harris Marvin, Buono da mangiare. Enigmi del gusto e consuetudini alimentari, Einaudi. B) Due testi a scelta fra: 1. Montanari Massimo (a cura di), Il mondo in cucina. Storia, identità, scambi, Laterza. 2. La Cecla Franco, La pizza e la pasta, Il Mulino. 3. Ariès Paul, I figli di McDonalds, Dedalo. 4. Teti Vito, Il colore del cibo. Geografia, mito e realtà dell’alimentazione mediterranea, Meltemi. 5. Marchesi Gualtiero, Vercelloni Luca, La tavola imbandita. Storia estetica della cucina, Laterza. 6. Appiano Ave, Bello da mangiare. Il cibo come forma simbolica nell’arte, Meltemi. 7. Arens Williams, Il mito del cannibale, Bollati Boringhieri. Per i non frequentanti: un testo o gruppo di testi aggiuntivo scelto fra quelli al punto A. Orario di ricevimento: martedì 15,30 - 16,30. 136 ETNOLOGIA EUROPEA M-DEA/01 Scienze antropologiche ed etnologiche II Semestre CFU 4 Il corso è un’introduzione ai concetti-guardiani dell’antropologia del Mediterraneo. Più precisamente si occuperà dell’analisi dei processi di costruzione dell’identità nazionale in Europa, con particolare attenzione alla Grecia e ai Balcani. Tipologia d’esame: orale. Bibliografia Verrà comunicata all’inizio del corso. FILOSOFIA DELLA COMUNICAZIONE M-FIL/05 Matteo Bianchin Scienze della comunicazione I Semestre CFU 5 Intenzionalità e fenomeni mentali L’insegnamento presenta e discute alcuni tra gli strumenti concettuali e le prospettive teoriche cruciali per comprendere la natura e la genesi della comunicazione, per analizzarne le forme e i presupposti, per considerarne le implicazioni e gli effetti in contesti non comunicativi. Così, per un verso tratta questioni che hanno a che fare con la natura della mente, del significato, del linguaggio; per altri ne considera aspetti che toccano l’etica, la politica, la teoria della società. La parte generale fornisce gli elementi di pragmatica essenziali per farsi un'idea di cosa vuol dire produrre, comprendere e usare un'espressione significativa; quella monografica è dedicata quest’anno all’intenzionalità. L’intenzionalità è stata considerata la proprietà fondamentale dei fenomeni mentali e recentemente è tornata a occupare una posizione centrale nelle teorie del significato e della comunicazione. Nel corso verrà offerta un’introduzione alla problematica e una discussione più dettagliata di alcuni aspetti salienti nel dibattito contemporaneo. 137 Tipologia d’esame: orale. Bibliografia - C. Bianchi, Pragmatica del linguaggio, Laterza, Roma-Bari 2003. - T. Crane, Fenomeni mentali, Cortina, Milano 2003, capitoli 1, 3, 4. Due saggi a scelta tra i seguenti: - J. Fodor, “La guida Fodor alle rappresentazioni mentali”, in A Paternoster (a cura di), Mente e linguaggio, Guerini, Milano, pp. 25-52. - H. Putnam, “Significato e riferimento”, in A Paternoster (a cura di), Mente e linguaggio, Guerini, Milano, pp. 79-90. - J. Searle, “L’inconscio in relazione con la coscienza”, in J. Searle, La riscoperta della mente, Bollati-Boringhieri, Torino 1994 (20032), cap. 7, pp. 166-188. - J. Searle, “La coscienza, l’intenzionalità e lo Sfondo”, in J. Searle, La riscoperta della mente, Bollati-Boringhieri, Torino 1994 (20032), cap. 8, pp. 189-212. Orario di ricevimento: per appuntamento, scrivendo a [email protected] FILOSOFIA DELL’EDUCAZIONE M-PED/01 Duccio Demetrio Scienze dell’educazione I Semestre CFU 8 Le metafore del cammino e del viaggio nelle filosofie dell’esistenza La Filosofia dell’educazione, alla luce della storia del pensiero filosofico, individua, studia e discute le diverse interpretazioni relative alla natura e al configurarsi dell’esperienza educativa. Al fine di meglio teorizzarla, tradurla in concetti, narrarla, scriverne. La disciplina problematizza in particolare: il sorgere della consapevolezza individuale, le ragioni che promuovono lo sviluppo del pensiero critico e che conducono ad una maggiore conoscenza di se stessi e della condizione umana. Il corso è dedicato a due metafore educative (la vita come cammino e viaggio) che, più di altre, nelle tradizioni filosofiche e religiose, esprimono che cosa significhi essere al mondo cercando un senso nelle sue molteplici vie e direzioni.Pertanto, si rintracceranno oltre che in alcune figure di filosofi dell’antichità, dell’età moderna e contemporanea, nelle religioni , nei miti, in letteratura e arte, i significati 138 simbolici e esperienziali attribuiti da questi saperi a tali rappresentazioni del vivere. Entrambe generatrici di meditazioni filosofiche, di virtù morali, di un più libero pensiero. Collaboratori: E. Biffi, C. Borgonovi, E. Mancino. Tipologia d’esame: una prova scritta, opzionale, riservata ai soli frequentanti in data 21 dicembre ore 12.30, pima della quale gli studenti dovranno redigere uno scritto scelto tra una lista di temi presentati nel corso delle lezioni e concordato con il docente. Le prove orali e scritte verificheranno soprattutto le capacità seguenti: proprietà linguistica e pertinenza lessicale nella argomentazione dei temi, dei concetti, delle teorie filosofiche; uso corretto delle abilità di sintesi e di approfondimento analitico; competenza adeguata nello stabilire connessioni tra argomenti, scuole di pensiero, autori; commento ed ampliamento critico di letture esemplari. Per i non frequentanti esami orali. Bibliografia Parte istituzionale - D. Demetrio, Filosofia dell’educazione ed età adulta, Utet Libreria, Torino, 2003. - K. Jaspers, La fede filosofica, trad.it., Raffaello Cortina, Milano, 2005. Parte monografica - D. Demetrio, Filosofia del camminare. Esercizi di meditazione mediterranea, Raffaello Cortina, Milano, 2005. - D. Le Breton, Il mondo a piedi. Elogio della marcia, trad.it. Feltrinelli, Milano, 2003. - M. Zambrano, Filosofia e poesia, trad.it. Pendragon, Bologna, 1998. N.B. Gli studenti frequentanti che parteciperanno ad un seminario residenziale su “Filosofia e poesia del cammino”, in data da stabilirsi, verranno esonerati dal portare all’esame un testo a scelta della parte monografica. I non frequentanti, obbligatoriamente, si prepareranno anche sul volume F. Cambi, Filosofia dell’educazione, Laterza,Roma-Bari, ed. aggiornata 2003; e inoltre su D. Demetrio, L’educazione interiore.Introduzione alla pedagogia introspettiva, Rcs, La Nuova Italia, Milano, 2000. Orario di ricevimento: lunedì dalle ore 14.30 alle 16.30 (Stanza U6-482). E-mail: [email protected]. 139 FILOSOFIA DELL’EDUCAZIONE M-PED/01 Paolo Mottana Scienze dell’educazione I Semestre CFU 8 Una visione ermetica della pedagogia La materia intende riflettere approfonditamente intorno all’esperienza, all’immaginario e ai saperi riferibili al mondo dell’educazione, attraverso uno sguardo radicato nella tradizione filosofica, mitica e immaginativa d’Occidente e d’Oriente. Il corso monografico intende esplorare la relazione che intercorre tra la pedagogia immaginale, ovvero una pedagogia impegnata a rintracciare nel potere delle immagini e dell’immaginazione un fattore essenziale di trasmutazione e reciproca conoscenza di uomo e mondo, e la filosofia ermetica degli elementi e della concezione unitaria del cosmo, anche nelle creazioni realizzate dai continuatori non sempre consapevoli della Grande Opera alchemica, che sono alcuni artisti dell’epoca moderna e contemporanea . Il corso affronterà la lettura e discussione di passi decisivi delle opere in programma, l’esame e l’interpretazione di esempi espressivo-simbolici (immagini, musiche e opere poetiche) e includerà seminari tematici. Tipologia d’esame: per gli studenti frequentanti, esame orale secondo modalità tradizionale o secondo la modalità a “miniconferenza” che verrà presentata a lezione. Per gli studenti non frequentanti: esame orale secondo modalità tradizionale. Bibliografia - P. Mottana, Miti d’oggi nell’educazione, Angeli, Milano 2000. - P. Mottana, La visione smeraldina. Introduzione alla pedagogia immaginale, Mimesis, Milano 2004. - M. Barioglio – P. Mottana ( a cura di), Mèntori immaginali, Moretti e Vitali, Bergamo 2005. - M. Sladek, La stella di Ermes, tr.it. Mimesis, Milano 2005. Orario di ricevimento: lunedì ore 11. 140 FILOSOFIA DELLA MENTE E TEORIA DEGLI AFFETTI M-FIL/01 Salvatore Natoli Consulenza pedagogica e ricerca educativa II Semestre CFU 4 Mente, Corpo, Affetti Il corso di quest’anno intende analizzare il rapporto che intercorre tra corpo, mente, passioni e perciò le relazioni di sé con sé, di sé con il mondo esterno e gli altri. Si procederà, quindi, a una descrizione della dinamica degli affetti, del potere di resistenza, di quel che si oppone alla nostra potenza – perciò l’idea di limitazione - e insieme della capacita nostra di espanderci, di essere attivi. La mente, in questo quadro, non differisce in nulla dal corpo se non come corporeità consapevole della propria potenza. Tale consapevolezza ci rende attivi e perciò liberi a fronte e di contro a tutto ciò che ci costringe, ci spinge a rimanere passivi e perciò a restare schiavi, a subire il dominio degli altri e delle cose. Di qui un’esplorazione degli affetti: nel dettaglio analisi della cupidigia, dell’invidia, dell’ira, ma anche della speranza, della letizia, della compassione. A far da filo conduttore in questi esercizi sarà Spinoza. Il taglio dato al corso si presenta di particolare utilità in generale per l’autoformazione, ma anche per chi opera nelle professioni di sostengo alla persona, in associazioni di volontariato, nelle agenzie di servizi e perfino nelle politiche pubbliche. Tipologia d’esame: prova orale. Bibliografia Spinoza, Etica. La bibliografia sarà completata durante il corso. Orario di ricevimento: sarà comunicato all’inizio del corso. 141 FILOSOFIA DELLA SCIENZA M-FIL/02 I Semestre Federico Laudisa Scienze della comunicazione CFU 5 Il problema della coscienza tra filosofia e scienza Il corso presenta l’emergere e lo sviluppo del problema contemporaneo della coscienza. Sullo sfondo della nascita della scienza europea nel XVII secolo, che induce a collocare in una luce nuova il problema del ruolo della mente e della coscienza nell’ordine naturale, il corso introduce in primo luogo alle principali questioni connesse a un’analisi filosofica ed epistemologica della mente, per poi concentrarsi sul problema della coscienza, il problema forse più arduo e discusso nell’intera tradizione contemporanea della filosofia della mente. Parte integrante del corso sarà il commento e l’analisi di testi della tradizione filosofica moderna (Cartesio, Leibniz, Hume, Kant, James) e di quella contemporanea di impostazione analitica (Nagel, Searle, Dennett, Chalmers e altri). Tipologia d’esame: prova orale sui contenuti del corso. Bibliografia - M. Di Francesco, Introduzione alla filosofia della mente, Carocci, 2002 (la data ‘2002’ si riferisce alla seconda edizione, che è quella di riferimento). - S. Nannini, L’anima e il corpo. Un’introduzione storica alla filosofia della mente, Laterza, 2002. - J.R. Searle, La riscoperta della mente, Bollati Boringhieri 2003. Orario di ricevimento: verrà comunicato all’inizio del corso. 142 FILOSOFIA DELLA SCIENZA M-FIL/02 I Semestre Federico Laudisa Consulenza pedagogica e ricerca educativa CFU 4 Mente e natura. La ragione scientifica e i percorsi della modernità Il corso presenta e discute la formazione della razionalità scientifica come parte integrante della moderna civiltà occidentale. Sullo sfondo della nascita della scienza europea nel XVII secolo, saranno analizzati i principali fattori intellettuali che hanno determinato lo sviluppo della moderna ragione scientifica, con particolare attenzione alle modalità con cui il sapere scientifico definisce in modo sempre più nettamente la propria identità, interagendo in modi complessi e spesso tortuosi con l’insieme delle dottrine filosofiche e teologiche contemporanee. Tipologia d’esame: prova orale sui contenuti del corso. Bibliografia 1. P. Rossi, La nascita della scienza moderna in Europa, Laterza, 1997 (ed. economica 2004). 2. A. Funkestein, Teologia e immaginazione scientifica dal Medioevo al Seicento, Einaudi 1996. Orario di ricevimento: verrà comunicato all’inizio del corso. FILOSOFIA DELLA SCIENZA M-FIL/02 II Semestre Telmo Pievani Scienze dell’educazione CFU 8 Una pluralità di storie: che cosa rende la biologia unica La disciplina studia i principi, i metodi, i concetti e le implicazioni filosofiche della ricerca scientifica. Mantenendo molto stretto il riferimento agli avanzamenti più recenti della scienza in molteplici campi, il corso si prefigge di offrire gli strumenti 143 per una riflessione filosofica sulle differenti rappresentazioni del mondo naturale provenienti dalle scienze del vivente e dalla teoria dell’evoluzione. Verranno indagati gli aspetti di unicità che caratterizzano i metodi di indagine delle discipline evoluzionistiche e dello sviluppo rispetto alle scienze fisicomatematiche, in particolare l’introduzione di pattern storici e il pluralismo di livelli esplicativi. Attraverso la discussione di casi, sia storici sia riguardanti i dibattiti attorno a ricerche in corso, verranno discussi alcuni temi chiave di filosofia della biologia, come lo statuto teorico dell’evoluzione dopo Darwin, le differenze fra teoria dell’evoluzione ed evoluzionismi, la natura delle “leggi” biologiche, nonché il ruolo di concetti come progresso, disegno, programma, forma, struttura, adattamento, continuità, caso, necessità, contingenza. L’analisi critica di queste idee sarà anche l’occasione per valutare le modalità attraverso le quali i modelli evolutivi sono stati adottati in altri campi di studio, come l’evoluzione delle culture, le scienze dello sviluppo e della formazione. Tipologia d’esame: orale. Bibliografia - Giulio Barsanti, Una lunga pazienza cieca. Storia dell’evoluzionismo, Einaudi, Torino, 2005. - Steve Jones, Quasi come una balena. Un aggiornamento de L’origine delle specie, Codice Edizioni, Torino, 2005. - Ernst Mayr, L’unicità della biologia, Raffaello Cortina Editore, Milano, 2005. - Telmo Pievani, Introduzione alla filosofia della biologia, Laterza, Roma-Bari, 2005. Ulteriori indicazioni bibliografiche, per frequentanti e non frequentanti, verranno specificate all’inizio del corso. Orario di ricevimento: ogni mercoledì dalle ore 15. FILOSOFIA MORALE M-FIL/03 II Semestre Romano Madera Scienze della comunicazione Scienze dell’educazione CFU 10 8 L’importanza della esegesi biblica e, in particolare, del libro della Genesi, per la filosofia morale. 144 Tipologia d’esame: da definire. Bibliografia - C. Enzo, Adamo dove sei, Il Saggiatore. - P. Stefani, Le radici bibliche della cultura moderna, Bruno Mondatori. - Kant, La critica della ragion pratica, Laterza. - E. Neumann, Psicologia del profondo e nuova etica, Moretti e Vitali. - R. Madera, L.V. Tarca, La filosofia come stile di vita, Bruno Mondatori. Gli studenti che non frequenteranno il corso dovranno portare anche A. Da Re, Filosofia morale, Bruno Mondatori. Orario di ricevimento: da definire. FILOSOFIA TEORETICA M-FIL/01 Salvatore Natoli Scienze dell’educazione I Semestre CFU 8 Il piacere e la virtù Il piacere si genera dal desiderio (la potenza che noi siamo) e si dispiega come fruizione del mondo, come espansione di sé. Per questo, nel corso del tempo, lo si è spesso identificato con la felicità. Ma la filosofia antica aveva già compreso che il piacere, di per sé, non rende felici perché è transitorio e per di più insufficiente – si desidera sempre di più e si rimane costantemente in deficit. Perché il piacere dia dunque felicità è necessario che si configuri come bene stabile. A tale scopo è però necessaria la virtù, intesa come una tecnica di autovalorizzazione capace di trasformare il godimento in soddisfazione, di rendere il piacere continuo e non deperibile. La virtù così concepita, lungi dall’essere un dispositivo di repressione, coincide allora con quell’insieme di abilità che ci permettono di sapercela cavare nelle difficoltà, ma soprattutto ci permettono d’instaurare rapporti fecondi di sé con sé, con gli altri, con il mondo. La filosofia, che è la ripresa della vita nel pensiero, si presenta perciò come una delle tecniche più adeguate - e di certo storicamente più consolidate - per la formazione del carattere e per l’instaurazione di relazioni umane e sociali riuscite. Il taglio didattico che quest’anno s’intende imprimere al corso di Filosofia teoretica si rivela di particolare utilità per chiunque 145 si avvii verso professioni di sostegno alla persona e per chi in generale opererà all’interno di organizzazioni di formazione e di servizi. Tipologia d’esame: prova orale. Bibliografia - Platone, Fedro. - S. Natoli, Dizionario dei vizi e delle virtù, Feltrinelli, Milano. - S. Natoli, La felicità di questa vita, Mondadori, Milano. Orario di ricevimento: da definire. FILOSOFIA TEORETICA M-FIL/01 Mauro Nobile Scienze della comunicazione I Semestre CFU 10 Comunicazione, persuasione, verità Il corso intende fornire alcuni strumenti teorici per riflettere, in termini storici e concettuali, sul modo in cui le diverse forme e strategie della comunicazione sociale hanno inciso e possono incidere sul rapporto fra persuasione e verità. Questo delicato problema sarà messo a fuoco dapprima attraverso il confronto con un classico come la Retorica di Aristotele (modulo 1); poi passando all’analisi sistemico-cibernetica della realtà dei mass media recentemente proposta dal sociologo tedesco Niklas Luhmann (modulo 2). La frequenza del corso non richiede precedenti studi di filosofia. Tipologia d’esame: orale. Bibliografia - Aristotele, Retorica, Mondadori, Milano 1996 (coll. “Oscar classici greci e latini”). - Niklas Luhmann, La realtà dei mass media, F. Angeli, Milano. Nota: eventuali altre indicazioni bibliografiche, obbligatorie o di supporto, saranno fornite all’inizio del corso. Gli studenti che si accingono a preparare l’esame sono 146 pertanto invitati a controllare la bibliografia definitiva in bacheca o nella pagina presente nel sito della Facoltà. Orario di ricevimento: su appuntamento, all’indirizzo: [email protected]. FONDAMENTI DI PSICOLOGIA GENERALE M-PSI/01 Marco Castiglioni Scienze dell’educazione I Semestre CFU 4 Il corso si propone di fornire le conoscenza teoriche e metodologiche necessarie alla comprensione dei processi psicologici di base, con particolare attenzione alle implicazioni per le attività didattiche e di apprendimento. Il sapere psicologico rappresenta un presupposto importante per lo sviluppo di competenze professionali in ambito educativo e formativo. La psicologia come scienza si differenzia dalla psicologia ingenua in quanto ha proceduto ad elaborare un patrimonio di conoscenze basate su evidenze sperimentali. Tale statuto empirico garantisce un elevato grado di validità e attendibilità nella comprensione e nello studio dei fenomeni psicologici. Nell’ambito del corso saranno presentate e approfondite le funzioni psichiche di base, con particolare riferimento all’acquisizione delle informazioni (sensazione e percezione, coscienza e attenzione), alla loro elaborazione (memoria, apprendimento, pensiero, ragionamento), alla loro comunicazione (linguaggio, comunicazione e cultura), nonché alla loro rilevanza affettiva, emotiva e sociale (emozioni, affetti, motivazioni, relazioni interpersonali). La dott.ssa Fabrizia Mantovani ([email protected]) collaborerà alla realizzazione del corso. Tipologia d’esame: l’esame consiste in una prova scritta. Bibliografia La bibliografia per l’esame prevede i seguenti testi: - L. Anolli, P. Legrenzi (2001), Psicologia generale, il Mulino. - L. Anolli (2002) Le emozioni, Unicopli. 147 Orario di ricevimento: giovedi dalle 11.30 presso il Dipartimento di Scienze umane per la formazione. È opportuno prenotarsi via mail all’indirizzo: [email protected]. GEOGRAFIA M-GGR/01 I Semestre Marcella Schmidt di Friedberg Scienze dell’educazione Scienze della formazione primaria annuale CFU 4 - Geografia, Ambiente, Paesaggio Il corso di durata annuale intende introdurre gli studenti alla geografia umana e alle sue problematiche più recenti. La geografia umana studia le relazioni tra le comunità umane e l’ambiente naturale nella loro espressione territoriale. Durante il corso sarà dato un particolare rilievo al tema dell’ambiente, affrontato nei suoi diversi aspetti, introducendo alcune parole chiave – risorsa, sviluppo, sostenibilità, andamento demografico, inquinamento, cambiamento climatico, biodiversità – da leggere in chiave critica. Il concetto di paesaggio, da intendersi come espressione di diversità culturale, sarà affrontato, inoltre, attraverso i suoi principali strumenti di lettura e interpretazione. Un approfondimento verrà dedicato al tema della conservazione dei beni ambientali e culturali. Tipologia d’esame: la prova d’esame consiste in un colloquio orale. Prerequisito indispensabile per il superamento dell’esame è la conoscenza di base della geografia dell’Italia, dei paesi europei ed extraeuropei, come dai programmi della scuola d’obbligo, oltre alla capacità d’uso dell’atlante geografico. Bibliografia Per tutti: - E. Manzi, Le ali della farfalla. Fondamenti di Geografia umana sostenibile, Loffredo, Napoli, 2002, vol.1. - M. Schmidt di Friedberg, L’arca di Noè: conservazionismo tra natura e cultura, Giappichelli, Torino, 2004. - E. Reclus, Storia di un ruscello, Milano, Elèuthera, 2005. Per Scienze della formazione primaria, inoltre, si aggiunge - M. Schmidt di Friedberg (a cura di), Geografia a scuola: monti , fiumi, capitali o altro?, Milano, Guerini, 2005. Non ci sono differenze di programma tra frequentanti e non frequentanti. Orario di ricevimento: da definire. 148 GEOGRAFIA M-GGR/01 I Semestre Marcella Schmidt di Friedberg Scienze antropologiche ed etnologiche CFU 4 Paesaggio, patrimonio, globalizzazione La geografia umana studia le relazioni tra le comunità umane e l’ambiente naturale nella loro espressione territoriale. Il corso si propone di approfondire alcuni temi centrali della disciplina, nei loro sviluppi più recenti: l’idea di natura, d’identità culturale e di heritage, nei loro riferimenti spaziali. Da queste parole chiave, s’intende sviluppare un percorso che indaghi sul binomio globale - locale e sui rapporti tra luogo, cultura, natura e identità, introducendo il tema del paesaggio, in quanto espressione di diversità culturale. Particolare attenzione è dedicata, quindi, alla questione ambientale e alle politiche di conservazione dei beni naturali e culturali in vari contesti geografici. Nel discorso sull’identità svolge un ruolo centrale la riscoperta della storia, dei luoghi e delle tradizioni locali, cioè del patrimonio o heritage: lo heritage appare come un’espressione materiale di una memoria collettiva, uno strumento per ritrovare le proprie radici e ribadire la propria identificazione di genere, gruppo etnico e stato sociale: attraverso il paesaggio, la natura, il folklore e i monumenti si crea un senso di coesione/appartenenza/esclusione. Tipologia d’esame: L’esame consiste in una prova orale. Solo per i frequentanti è prevista la presentazione di elaborati scritti. Bibliografia - M. Schmidt di Friedberg, L’arca di Noè: conservazionismo tra natura e cultura, Giappichelli, Torino, 2004. - Massey, P. Jess (a cura di), Luoghi, culture, globalizzazione, ed. it. a cura di E. Dell’Agnese, Utet Libreria, Torino, 2001. Inoltre, a scelta, uno tra i seguenti testi: - J. Diamond, Armi, acciaio, malattie. Breve storia del mondo negli ultimi tredicimila anni, Einaudi, Torino 1997 - A.Vallega, Geografia culturale. Luoghi, spazi, simboli, Utet Libreria, Torino, 2003. - Cosgrove, Realtà sociali e paesaggio simbolico, Milano, Unicopli, 1990. - V. Shiva, Terra madre: sopravvivere allo sviluppo, Utet Libreria, Torino, 2002. - S. Schama, Pesaggio e memoria, Mondatori, Milano, 1997. - Turri, Il paesaggio e il silenzio, Venezia, Marsilio, 2004. Saranno fornite ulteriori indicazioni bibliografiche e materiali durante il corso. Orario di ricevimento: da definire. 149 INFORMATICA AVANZATA 1 INF/01 Italo Zoppis Scienze della comunicazione I Semestre CFU 5 Il corso illustra le modalità e le problematiche della comunicazione tra sistemi di elaborazione. A tale scopo viene presentato il concetto di comunicazione basata su protocolli a livelli, il modello di riferimento OSI e il modello TCP/IP. Il corso, inoltre, intende dotare lo studente delle capacità di utilizzare un sistema di produttività individuale per la presentazione di documenti multimediali (Flash). Tipologia d’esame: prova orale durante la quale viene discusso un progetto preparato dallo studente. Bibliografia - J.G. Brookshear, Informatica: una panoramica generale, Pearson, Milano 2004. - Dispense a cura del docente. Orario di ricevimento: lunedì dalle 9 alle 10. INFORMATICA AVANZATA 2 INF/01 Federico Laudisa Scienze della comunicazione I Semestre CFU 5 Il corso costituisce un’introduzione ai fondamenti della nozione di algoritmo e fornisce a questo scopo elementi di logica e teoria della computazione. Una particolare attenzione sarà dedicata alle motivazioni epistemologiche che hanno determinato lo sviluppo di una teoria degli algoritmi e alle implicazioni di questa anche in campi come la teoria dell’informazione e l’intelligenza artificiale. Tipologia d’esame: prova orale sui contenuti del corso. 150 Bibliografia - Dispense fornite dal docente. Orario di ricevimento: verrà comunicato all’inizio del corso. INFORMATICA DI BASE INF/01 I Semestre Italo Zoppis Scienze della comunicazione CFU 5 Il corso presenta, in due parti fondamentali, gli scopi e i concetti chiave dell’informatica, la struttura e l’evoluzione tecnologica dei sistemi di calcolo automatico. La prima parte, introduce alcuni strumenti teorici sul concetto di algoritmo e sulla rappresentazione dell’informazione. La seconda, analizza le principali componenti hardware e software di un sistema di calcolo, le funzionalità e le relazioni intercorrenti tra esse; in modo particolare, sono affrontate le problematiche che derivano dalla gestione del processore e della memoria centrale. Tipologia d’esame: prova scritta e orale. Bibliografia J.G. Brookshear, Informatica: una panoramica generale, Pearson, Milano 2004. Dispense a cura del docente. Orario di ricevimento: lunedì dalle 9 alle 10. 151 INNOVAZIONE D’IMPRESA SPS/10 II Semestre CFU Formazione degli adulti e consulenza nelle organizzazioni 4 Il programma del corso verrà comunicato all’inizio delle lezioni. ISTITUZIONI DI CULTURA ARABA SPS/11 II Semestre Vermondo Brugnatelli Scienze della comunicazione CFU 5 Elementi di storia del mondo arabo e di religione islamica Il corso mira a fornire alcuni elementi essenziali per conoscere la cultura cosiddetta “araba” nella sua più ampia accezione, comprendendo quindi in generale l’area di influenza della religione islamica e della lingua araba letteraria. È da quest’area che proviene una fetta consistente dell’attuale immigrazione extracomunitaria, e una migliore conoscenza della sua civiltà si dimostra sempre più indispensabile. Nel corso si esamineranno alcune caratteristiche della civiltà araba, della storia dei popoli arabi e della religione islamica. Tipologia d’esame: è previsto lo svolgimento di una prova orale. Bibliografia (identica per frequentanti e non frequentanti) - Albert Hourani, Storia dei popoli arabi, ed. Mondadori. - Paolo Branca, I musulmani, ed. Il Mulino. - Appunti e/o materiali forniti a lezione sulla questione israelo palestinese, scaricabili a suo tempo online dal sito: www.brugnatelli.net/vermondo/didattica. Orario di ricevimento: verrà comunicato successivamente sul sito web: www.brugnatelli.net/vermondo/didattica. 152 ISTITUZIONI DI CULTURA CINESE SPS/11 II Semestre CFU 5 Scienze della comunicazione Cultura e società nella Cina tradizionale e contemporanea Il corso si propone di esplorare e discutere alcuni tra i principali aspetti della cultura e società cinese tradizionale e contemporanea. Tra i temi trattati: - caratteristiche della cultura confuciana - famiglia - relazioni di genere e condizione femminile - civiltà Han e minoranze etniche - religioni - educazione ed istruzione - salute, crescita e controllo della popolazione - modernità e modernizzazione. In relazione a questi temi, il corso mira ad analizzare continuità e differenze nei diversi periodi storici e ad esplorare le maggiori trasformazioni sociali del ventesimo secolo nell’intento di fornire allo studente gli strumenti di base per la conoscenza e l’interpretazione della società cinese odierna nelle sue più varie sfaccettature e contraddizioni. Tipologia d’esame: orale. Bibliografia Verrà comunicata all’inizio delle lezioni. 153 ISTITUZIONI DI CULTURA GIAPPONESE SPS/11 II Semestre CFU 5 Scienze della comunicazione Il corsosi pone l'obiettivo di fornire un quadro generale di avviamento allo studio della storia e dei molteplici ambiti della cultura giapponese. In particolare ci si propone di stimolare un approccio analitico e critico verso aspetti della storia e della cultura giapponesi spesso erroneamente codificati dai mass media europei e statunitensi. Bibliografia Verrà comunicata all’inizio delle lezioni. ISTITUZIONI DI DIRITTO PUBBLICO E LEGISLAZIONE SCOLASTICA IUS/09 Scienze della formazione primaria II Semestre semestrale CFU - Il corso cercherà di esplorare, attraverso un breve excursus normativo ed operativo (con la presentazione dei principali elementi di diritto costituzionale), il percorso, a volte faticoso, della scuola italiana dalla cultura degli atti e delle procedure alla cultura dei risultati. La rilettura delle principali riforme (la scuola a tempo pieno, la legge 517 del 1977, la scuola media unica, la legge-quadro sull’integrazione delle persone handicappate, la riforma moratti, ecc.) spiegherà le ragioni del nuovo sistema e il suo fondamento sui principi del decentramento, dell’autonomia e della flessibilità dei modelli organizzativi. Tipologia d’esame: prova orale con esercitazioni scritte per i non frequentanti. Soltanto prova orale per i frequentanti. Bibliografia Verrà comunicata all’inizio delle lezioni. 154 ISTITUZIONI DI DIRITTO PUBBLICO E POLITICHE SOCIALI IUS/09 I Semestre Claudio Martinelli Scienze dell’educazione CFU 4 Il programma del corso verrà comunicato all’inizio delle lezioni. ISTITUZIONI DI MATEMATICHE 1A MAT/02 Sandro Levi Scienze della formazione primaria I Semestre semestrale CFU +e Il corso si propone una rilettura degli argomenti dell’aritmetica di base che gli studenti già possiedono dai loro studi precedenti, e che rientrano fra le competenze necessarie ad un docente di matematica della scuola primaria In particolare i temi trattati saranno i seguenti: - Logica e teoria degli insiemi. Insiemi e operazioni fra insiemi. Proposizioni. Corrispondenze fra insiemi, corrispondenze biunivoche. Relazioni di equivalenza, classi di equivalenza e partizioni. - Contare - I numeri naturali. Che cosa vuol dire contare? Introduzione assiomatica secondo Peano dei naturali: somma, prodotto e ordinamento dei naturali; dimostrazioni per induzione. Somma e prodotto di naturali dal punto di vista cardinale. Scrittura decimale e in altre basi dei naturali. - I numeri interi. Introduzione degli interi a partire dai naturali; differenza di interi; classi di resto. - Quozienti, resti e teorema fondamentale dell’aritmetica. Divisibilità nell’insieme dei naturali. Esistenza e unicità di quoziente e resto, algoritmo euclideo della divisione; massimo comune divisore e minimo comune multiplo di due numeri naturali. Numeri primi; teorema fondamentale dell’aritmetica. - I numeri razionali. Introduzione dei numeri razionali a partire dagli interi; operazioni fra razionali e proprietà di densità. Probabilità elementare. - Estensione dei numeri razionali ai numeri reali. Tipologia d’esame: l’esame consiste di una prova scritta e di una prova orale. 155 Gli insegnanti che, essendo in servizio nella scuola elementare, non frequentano il corso, sono invitati, per concordare le modalità d’esame, a contattare la dottoressa S. Di Sieno all’indirizzo [email protected] Per tutti gli studenti è prevista la possibilità di usufruire di un servizio di “supporto matematico”. Tale servizio permetterà loro di lavorare in gruppo con altri colleghi di corso, sotto la supervisione di ex-studenti laureati presso il corso di laurea in Scienze della formazione primaria (major scientifico). Per ulteriori informazioni si può scrivere a [email protected]. Bibliografia - S. Di Sieno - S. Levi, Aritmetica di base, McGraw-Hill, 2005. - Ana Millán Gasca, All'inizio fu lo scriba. Piccola storia della matematica come strumento di conoscenza, Mimesis 2004. - A.Deledicq - F. Castro, Addomesticare l’infinito, Edizioni Kangourou Italia, 2005. - L. Carroll, I garbugli del reverendo, Mimesis 2002. Orario di ricevimento: l’orario di ricevimento per il primo semestre verrà concordato durante la prima lezione con gli studenti frequentanti e verrà indicato sulla pagina web www.matapp.unimib.it/formazione/. Le eventuali variazioni successive saranno indicate sulla stessa pagina web. ISTITUZIONI DI MATEMATICHE 1B MAT/02 Simonetta Di Sieno Scienze della formazione primaria I Semestre semestrale CFU +e Il corso si propone una rilettura degli argomenti dell’aritmetica di base che gli studenti già possiedono dai loro studi precedenti, e che rientrano fra le competenze necessarie ad un docente di matematica della scuola primaria In particolare i temi trattati saranno i seguenti: - Logica e teoria degli insiemi. Insiemi e operazioni fra insiemi. Proposizioni. Corrispondenze fra insiemi, corrispondenze biunivoche. Relazioni di equivalenza, classi di equivalenza e partizioni. - Contare - I numeri naturali. Che cosa vuol dire contare? Introduzione assiomatica secondo Peano dei naturali: somma, prodotto e ordinamento dei naturali; dimostrazioni per induzione. Somma e prodotto di naturali dal punto di vista cardinale. Scrittura decimale e in altre basi dei naturali. - I numeri interi. Introduzione degli interi a partire dai naturali; differenza di interi; classi di resto. 156 - Quozienti, resti e teorema fondamentale dell’aritmetica. Divisibilità nell’insieme dei naturali. Esistenza e unicità di quoziente e resto, algoritmo euclideo della divisione; massimo comune divisore e minimo comune multiplo di due numeri naturali. Numeri primi; teorema fondamentale dell’aritmetica. - I numeri razionali. Introduzione dei numeri razionali a partire dagli interi; operazioni fra razionali e proprietà di densità. Probabilità elementare. - Estensione dei numeri razionali ai numeri reali Tipologia d’esame: l’esame consiste di una prova scritta e di una prova orale. Gli insegnanti che, essendo in servizio nella scuola elementare, non frequentano il corso, sono invitati, per concordare le modalità d’esame, a contattare la docente all’indirizzo: [email protected]. Per tutti gli studenti è prevista la possibilità di usufruire di un servizio di “supporto matematico”. Tale servizio permetterà loro di lavorare in gruppo con altri colleghi di corso, sotto la supervisione di ex-studenti laureati presso il Corso di Laurea in Scienze della formazione primaria (major scientifico). Per ulteriori informazioni si può scrivere a [email protected] Bibliografia - S. Di Sieno - S. Levi, Aritmetica di base, McGraw-Hill, 2005. - Ana Millán Gasca, All'inizio fu lo scriba. Piccola storia della matematica come strumento di conoscenza, Mimesis 2004. - A.Deledicq - F. Castro, Addomesticare l’infinito, Edizioni Kangourou Italia, 2005. - L. Carroll, I garbugli del reverendo, Mimesis 2002. Orario di ricevimento: l’orario di ricevimento per il primo semestre verrà concordato durante la prima lezione con gli studenti frequentanti e verrà indicato sulla pagina web http://www.matapp.unimib.it/formazione/. Le eventuali variazioni successive saranno indicate sulla stessa pagina web. ISTITUZIONI DI MATEMATICHE 2 MAT/03 Maria Dedò e Marina Cazzola Scienze della formazione primaria II Semestre semestrale CFU +e Il corso intende far acquisire agli studenti una conoscenza approfondita, anche attraverso esercitazioni e attività di laboratorio, dei fondamenti disciplinari della 157 geometria insegnata nella scuola elementare o presente nelle esperienze d’avvio alla matematica nella scuola materna. Verranno trattati i seguenti temi: - Misura: cosa significa misurare, cosa si può misurare, come si fa a misurare; misura degli angoli, misurazioni indirette; proporzionalità, leggere la proporzionalità in una formula. Similitudini e figure simili, esempi di similitudini (omotetie), proprietà delle similitudini; come variano aree e volumi rispetto a una similitudine. - Isometrie: esempi di isometrie piane (rotazioni, traslazioni, riflessioni, glissoriflessioni), esempi di isometrie nello spazio; uso e proprietà delle isometrie. Simmetria di una figura (nel piano e nello spazio); relazioni di equivalenza in geometria. - Carta a quadretti: come usarla per determinare distanze, allineamenti di punti, parallelismo e perpendicolarità di segmenti. Disegnare figure geometriche sulla carta a quadretti; similitudini e isometrie sulla carta a quadretti. Tipologia d’esame: l’esame consiste in una prova scritta e una prova orale da sostenersi entrambe nello stesso appello d'esame. Per essere ammessi alla prova orale occorre anche aver presentato alla commissione una relazione scritta su uno degli argomenti del corso (la relazione va presentata alla commissione una settimana prima della data dell'esame scritto). Facilitazioni ad uso esclusivo degli studenti frequentanti verranno illustrate dai docenti a lezione. Per tutti gli studenti è prevista la possibilità di usufruire di un servizio di “supporto matematico” che permetterà loro di lavorare in gruppo con altri colleghi di corso, sotto la supervisione di ex-studentesse laureate presso il corso di laurea in Scienze della formazione primaria. Per ulteriori informazioni si può consultare la pagina web del corso indicata più sotto. Bibliografia M. Dedò, Misura proporzionalità, similitudine, dispense stampate a cura del Dipartimento di Matematica F. Enriques, Milano, settembre 2001. M. Dedò, Trasformazioni geometriche, dispense stampate a cura del Dipartimento di Matematica F. Enriques, Milano, settembre 2001. M. Cazzola, Per non perdere la bussola, Ed. Decibel/Zanichelli, Bologna, 2001. A. Millan Gasca, All'inizio fu lo scriba, Ed. Mimesis, Milano, 2004. Orario di ricevimento: L'orario di ricevimento, eventuali avvisi e materiale aggiuntivo (ad esempio temi d'esame, schede di lavoro, ecc.) saranno resi disponibili alla pagina web http://www.matapp.unimib.it/formazione/. 158 ISTITUZIONI DI PIANIFICAZIONE LINGUISTICA L-LIN/01 I Semestre Gabriele Iannaccaro Scienze antropologiche ed etnologiche CFU 4 Il programma del corso verrà comunicato all’inizio delle lezioni. LETTERATURA ARABA L-OR/12 II Semestre Scienze antropologiche ed etnologiche CFU 8 Temi del corso: Le lingue del Vicino Oriente alla vigilia dell’islam, L’epoca preislamica, Il profeta Muhammad, I Califfi ben-guidati e gli Umayyadi, Gli Abbasidi e Baghdad, Decentramento e Autonomie, I Selgiuchidi, I Turchi, Il periodo Moderno. Tipologia d’esame : orale. Bibliografia Verrà comunicata all’inizio delle lezioni. LETTERATURA CINESE L-OR/21 I Semestre Scienze antropologiche ed etnologiche CFU 8 Il corso è mirato a fornire agli studenti una visione d’insieme della letteratura cinese. Il corso si concentrerà sulla storia della letteratura cinese e su testi letterari cinesi del Novecento, fornendo altresì un’introduzione preliminare alla storia della letteratura cinese tradizionale. 159 Nello specifico, la prima parte del corso – annuale e ripartito in due semestri – sarà dedicata a fornire le chiavi d’accesso e le coordinate fondamentali della storia della letteratura cinese classica. Nella seconda parte ci si concentrerà sull’analisi e l’approfondimento della storia della letteratura, delle figure letterarie e di testi letterari cospicui della letteratura cinese moderna e contemporanea. Verranno letti testi letterari e di critica letteraria in lingua originale e in traduzione. Tipologia d’esame: l’esame prevede - l’elaborazione di una breve tesina di approfondimento propedeutica all’esame. Il tema della tesina verrà concordato col docente e la data di consegna verrà stabilita durante il corso; - una prova orale finale. Ulteriori indicazioni verranno fornite durante il corso. Bibliografia Le indicazioni bibliografiche verranno fornite all’inizio del corso. LETTERATURA GIAPPONESE L-OR/22 Andrea Maurizi Scienze antropologiche ed etnologiche II Semestre CFU 8 Avviamento allo studio della letteratura e del teatro del Giappone premoderno Il corso si propone di fornire gli elementi di base per la conoscenza e l’interpretazione della storia della letteratura e del teatro del Giappone premoderno. Si divide in due moduli: nel primo si analizzeranno le forme poetiche che hanno caratterizzato la poesia giapponese dalle origini alla restaurazione Meiji; nel secondo ci si soffermerà invece sulle forme teatrali e letterarie del periodo Edo. Alcune ore saranno dedicate alla lettura, alla traduzione e al commento filologico di haiku e brani in prosa (in originale e in giapponese moderno) di Matsuo Bashô. Entro metà marzo gli studenti dovranno concordare l’argomento di una relazione della durata di circa venti minuti da esporre in classe nel mese di maggio. Tipologia d’esame: prova orale a fine corso. 160 Bibliografia Bibliografia critica - Katô Shûichi, Storia della letteratura giapponese. Dalle origini al XVI secolo, Marsilio, 1987. - Donald Keene, World Within Walls. Japanese Literature of the Pre-Modern Era, 16001867, Tuttle, 1978, pp. 11-229 e 337-437. - Benito Ortolani, Il teatro giapponese. Dal rituale sciamanico alla scena contemporanea, Bulzoni, 1998, pp. 13–260. - Andrea Maurizi, “Eredità culturale cinese ed esperienza poetica nell’Evo Antico: il Kaifûsô”, in Introduzione alla cultura letteraria, Bulzoni, 2001, pp. 29-64. - Ikuko Sagiyama, Antologia della poesia giapponese classica. Il Man’yôshû, C.U.E.N., 1984, pp. 31-58. - Ikuko Sagiyama, Raccolta di poesie giapponesi antiche e moderne, Ariele, 2000, pp. 930. - Sonia Arntzen, Ikkyû and the Crazy Cloud Anthology, University of Tokyo Press, 1986, pp. 3-35. - Opere in traduzione - Ihara Saikaku, Cinque donne amorose, a cura di G. C. Calza, Adelphi, 1979. - Ihara Saikaku, Vita di un libertino, a cura di G. C. Calza, Guanda, 1988. - Ihara Saikaku, Il grande specchio dell’omosessualità maschile, a cura di A. Maurizi, Frassinelli, 1997. - Ihara Saikaku, Storie di mercanti, a cura di M. Marra, TEA, 1988. - Matsuo Bashô, Il romitaggio della dimora illusoria, a cura di L. Origlia, SE, 1992. - Ueda Akinari, Racconti di pioggia e di luna, a cura di M. T. Orsi, Marsilio, 1988. - Hiraga Gennai, La bella storia di Shidôken, a cura di A. Boscaro, Marsilio, 1990. La bibliografia d’esame definitiva sarà indicata all’inizio del corso. Orario di ricevimento: dopo le lezioni. LETTERATURA ITALIANA L-FIL-LET/10 Giovanna Benvenuti Scienze della formazione primaria II Semestre annuale CFU - Nella parte istituzionale, il corso ricostruisce i lineamenti fondamentali della letteratura italiana degli ultimi due secoli. Nella parte monografica, tratta dell’esperienza femminile del romanzo nel secondo Novecento, con particolare riferimento all’opera di Natalia Ginzburg e di Lalla Romano. 161 Le lezioni di carattere storico-letterario (24 ore) si avvarranno di una serie di letture, effettuate in aula e mirate a consentire un accostamento diretto, sia pure per rapidi assaggi, ai testi e agli autori di primaria rilevanza; gli approfondimenti (36 ore) riguarderanno gli elementi peculiari, sul piano tematico e su quello della scrittura, di una narrativa che presenta, certo, una forte connotazione “di genere”, ma che non per questo può essere assimilata, come talvolta si è fatto, a un fenomeno “minore”, marginale e circoscritto, nel panorama culturale contemporaneo. Tipologia d’esame: per i frequentanti l’esame si compone di norma di una prova scritta, a risposte aperte, sulla parte monografica e di un colloquio sulla parte istituzionale; per i non frequentanti è prevista una prova orale complessiva, sul programma indicato di seguito. Bibliografia Parte istituzionale Per tutti: - Un manuale di quelli in uso nei licei. - Per i frequentanti: - Le letture che sono state oggetto di analisi durante le lezioni, secondo un elenco indicato ad apertura del corso. Per i non frequentanti: - Una rosa di letture antologiche, in materia di poesia, relative ai seguenti autori: Ugo Foscolo, Giacomo Leopardi, Alessandro Manzoni (un coro dalle tragedie), Giosuè Carducci, Giovanni Pascoli, Gabriele D’Annunzio, Guido Gozzano, Filippo Tommaso Marinetti, Giuseppe Ungaretti, Umberto Saba, Eugenio Montale. - Un romanzo a scelta fra: A. Manzoni, I promessi sposi; G. Verga, I Malavoglia; G. D’Annunzio, Il piacere; I. Svevo, La Coscienza di Zeno; L. Pirandello, Il fu Mattia Pascal; C.E. Gadda, La cognizione del dolore; E. Vittorini, Conversazione in Sicilia; C. Pavese, La casa in collina; P. Levi, Se questo è un uomo; I. Calvino, Se una notte d’inverno un viaggiatore. Al colloquio d’esame occorre presentarsi con un elenco dettagliato delle letture compiute, con l’antologia utilizzata come testo di riferimento, con l’edizione adottata del romanzo prescelto. Parte Monografica Per tutti: - N. Ginzburg, Lessico famigliare e Caro Michele, entrambi Einaudi, Torino - L. Romano, Le parole tra noi leggere, Einaudi, Torino; un romanzo a scelta fra Una giovinezza inventata e La penombra che abbiamo attraversato, entrambi Einaudi, Torino. 162 - C. Garboli, Prefazione a N.Ginzburg, Opere, vol.I, Mondadori, Milano (da consultare in biblioteca). - C. Segre, Introduzione a Lalla Romano, Opere, vol.I., Mondadori, Milano (da consultare in biblioteca). - M. Zancan, Le autrici. Questioni di scrittura, questioni di lettura, in A.Asor Rosa ( a cura di), Letteratura italiana del Novecento. Bilancio di un secolo, Einaudi, Torino, 2000, pp 87- 135 (da consultare in biblioteca). Non costitutivi della bibliografia espressamente richiesta per l’esame, ma utili per un primo approccio alla figura e all’opera delle scrittrici considerate, e dunque consigliati, in particolare, a chi non possa frequentare, sono: - E. Clementelli, Invito alla lettura di Natalia Ginzburg, Mursia, Milano, 1972 (da richiedere in libreria). - A. Catalucci, Invito alla lettura di Lalla Romano, Mursia, Milano, 1980 (da richiedere in libreria). Orario di ricevimento: da definire. LETTERATURA ITALIANA CONTEMPORANEA L-FIL-LET/11 I Semestre Mario Barenghi Scienze della comunicazione CFU 10 Letteratura e testimonianza: due casi esemplari Obiettivo del corso è di presentare gli elementi fondamentali della comunicazione letteraria, nei suoi vari aspetti: strategie compositive, scelte retoriche e linguistiche, codici culturali. Al centro della riflessione è il rapporto fra l’autore e il pubblico sull’orizzonte di quella che si conviene chiamare la modernità letteraria, cioè in relazione alle trasformazioni che hanno investito la letteratura in ogni sua componente dopo il declino delle società di Antico Regime. Il corso di quest’anno sarà diviso in tre moduli. Il primo, più breve e di carattere teorico, è dedicato al tema della lettura letteraria. Il secondo si propone di affrontare, attraverso l’analisi degli scritti autobiografici di Primo Levi, il problema della comunicazione, ai vari livelli di organizzazione del testo. Il terzo tratta un altro “classico” della memorialistica novecentesca, Cristo si è fermato a Eboli di Carlo Levi, che chiama in causa i rapporti fra scrittura di viaggio, documentazione etnografica e riflessione antropologica. 163 Tipologia d’esame: l’esame ha forma orale. La valutazione tiene conto dei seguenti fattori: pertinenza e proprietà delle risposte, capacità di lettura e familiarità con i testi (è sempre richiesto un commento a un brano), correttezza espressiva, acquisizione della terminologia critica, capacità di approfondire i temi trattati operando collegamenti e confronti. Prima della conclusione del corso è previsto un test scritto facoltativo a risposte aperte. Chi lo supererà sosterrà il colloquio orale in forma abbreviata, secondo modalità che verranno comunicate durante il corso. Bibliografia Modulo A: Introduzione alla teoria della lettura - Bibliografia critica: Vittorio Spinazzola, La modernità letteraria, Il Saggiatore, Milano 2001 (pp. 13-66). Modulo B: Il problema della comunicazione in Primo Levi. - Opere: Comunicare (da I sommersi e i salvati, cap. IV); Argon (da Il sistema periodico, cap. I); Se questo è un uomo; La tregua. - Bibliografia critica: Primo Levi: un’antologia della critica, a cura di Ernesto Ferrero, Einaudi, Torino 1997 (pp. 5-33, 55-90, 169-262). Modulo C: Carlo Levi tra etnografia e memorialistica. - Opere: Cristo si è fermato a Eboli. - Bibliografia critica: Vittorio Spinazzola, L’”esperienza intera” di Carlo Levi, in La modernità letteraria, cit. (pp. 265-292); Giovanni Falaschi, “Cristo si è fermato a Eboli” di Carlo Levi, in AAVV., Letteratura italiana. Le Opere, vol. IV, t. II, Einaudi, Torino 1996 (pp. 469-490). Orario di ricevimento: da definire (stanza U6-467). 164 LETTERATURA ITALIANA CONTEMPORANEA L-FIL-LET/11 II Semestre Francesca Caputo Scienze dell’educazione CFU 8 Storie di educazioni: Primo Levi e Luigi Meneghello Obiettivo del corso è di presentare gli elementi fondamentali della comunicazione letteraria, nei suoi vari aspetti: strategie compositive, scelte retoriche e linguistiche, codici culturali. Al centro della riflessione le modalità di rappresentazione letterararia dei processi di formazione. Il corso di quest’anno sarà diviso in tre moduli. Il primo, di carattere metodologico, è finalizzato all’acquisizione degli strumenti di base per la lettura di un testo letterario. Il secondo e il terzo si propongono di affrontare il tema dell’educazione in una duplice prospettiva, quella della scuola e dell’università e quella del lavoro. Si analizzeranno i libri di due scrittori del secondo Novecento, Luigi Meneghello e Primo Levi, autori accomunati da una forte tensione etica e conoscitiva, e dalla volontà di ‘scrivere chiaro’. Tipologia d’esame: l’esame ha forma orale. La valutazione tiene conto dei seguenti fattori: pertinenza e proprietà delle risposte, capacità di lettura e familiarità con i testi (è sempre richiesto un commento a un brano), correttezza espressiva, acquisizione della terminologia critica, capacità di approfondire i temi trattati operando collegamenti e confronti. Prima della conclusione del corso è previsto un test scritto facoltativo a risposte aperte. Chi lo supererà sosterrà il colloquio orale in forma abbreviata, secondo modalità che verranno comunicate durante il corso. Bibliografia Modulo A: Elementi di retorica e comunicazione letteraria - Bibliografia critica: Franco Brioschi, Costanzo Di Girolamo, Massimo Fusillo, Introduzione alla letteratura, Carocci, Roma 2003, pp. 9-79 e 156-180. Modulo B: “Che cos’è un’educazione?” La riflessione di Luigi Meneghello fra scuola fascista e Resistenza. - Opere: Fiori italiani; Fiori a Edimburgo (da La materia di Reading e altri reperti, Rizzoli, Milano 1997, pp. 61-78). 165 - Bibliografia critica: Rocco Mario Morano, “I piccoli maestri” e “Fiori italiani”: Luigi Meneghello fra “fraternae acies” e “lezioni d’abisso”, in Omaggio a Meneghello, a cura di Antonio Daniele, Centro Editoriale e Librario Università della Calabria, Cosenza 1994, pp. 91-129; Ernestina Pellegrini, Luigi Meneghello, Fiesole, Cadmo 2002. Modulo C: “Se fai una cosa la fai bene”. La riflessione di Primo Levi sul “lavoro/ destino, lavoro condizione umana”. - Opere: La chiave a stella; Zinco, Ferro, Potassio, Nichel, Cromo, Stagno, Uranio (da Il sistema periodico); Conversazione con Primo Levi di Giuseppe Grassano in P. Levi, Conversazioni e interviste. 1963-1987, a cura di Marco Belpoliti, Einaudi, Torino 1997, pp. 167-184. - Bibliografia critica: Cesare Segre, I romanzi e le poesie, in Primo Levi: un’antologia della critica, a cura di Ernesto Ferrero, Einaudi, Torino 1997, pp. 91-116; Robert S.C. Gordon, Primo Levi: le virtù dell’uomo normale, Roma, Carocci 2003 (i capp. 6, La pratica, pp. 119-132; 10, L’amicizia, pp. 193-205; 11, La narrazione, pp. 207-220); Paola Valabrega, Mano / Cervello, in Primo Levi, a cura di Marco Belpoliti, “Riga”, n. 13, Marcos y Marcos, Milano 1997, pp. 380-392. Orario di ricevimento: da definire (stanza U6-467). LETTERATURA PER L’INFANZIA L-FIL-LET/11 Scienze della formazione primaria II Semestre semestrale CFU - Il corso intende offrire un panorama della letteratura per l’infanzia dalle origini ai nostri giorni. Prende in esame i testi più significativi, da quelli ormai classici a quelli contemporanei, fornendo informazioni e stimolando riflessioni sulle più recenti tendenze editoriali e sui problemi che questo comporta per gli adulti – soprattutto educatori, insegnanti e bibliotecari – che devono fare da mediatori fra il bambino e il libro. Il corso muove dalla considerazione del concetto e della pratica del “piacere di leggere” e comprende una storia e una definizione del “genere”. In questo ambito viene dedicata particolare attenzione agli albi per la prima infanzia, alle fiabe, ai generi (giallo, paura, “rosa”, fantasy, fantascienza, umorismo), alle tematiche di attualità, alle collane e agli autori più significativi. Infine, l’importanza del leggere ad alta voce e del raccontare storie per un’educazione alla lettura. Sono previsti una visita alla Libreria dei Ragazzi di Milano e un incontro con un autore. 166 Tipologia d’esame: una prova orale uguale per frequentanti e non frequentanti. Bibliografia Verrà comunicata all’inizio delle lezioni. LINGUA ARABA 1 L- OR/12 Annuale CFU 10 Scienze della comunicazione Elementi di lingua araba Il corso fornisce gli elementi essenziali della lingua araba classica utilizzando strutture di arabo standard (lingua comune sia parlata che scritta, per tutti i paesi arabi), che serve anche come approccio ai mezzi di comunicazione (stampa, radio, televisione), nonché mezzo indispensabile per un eventuale passaggio all’arabo colloquiale (dialetto). Il livello della lingua è elementare e mira alla comprensione della realtà circostante, osservazione delle cose e loro descrizione. Attraverso argomenti situazionali si apprende la lingua quotidiana che esprime concetti concreti e necessità. Viene trattato l’aspetto morfologico della lingua attraverso la declinazione del nome e aggettivo: il genere, il numero, la determinazione/indeterminazione, i casi e le concordanze e la coniugazione del verbo ( presente e non presente o passato). Sintatticamente si considera la frase verbale (affermativa, negativa, interrogativa, disgiuntiva) e quella nominale (affermativa, negativa, interrogativa, disgiuntiva). Esercitazioni con madrelingua su testi specifici: lettura (pronuncia) e dialogo esclusivamente in arabo con riassunti scritti dell’argomento trattato. Tipologia d’esame: l’esame prevede due prove: scritta e orale, ambedue basate sulle esercitazioni effettuate durante l’anno, utilizzando gli strumenti didattici appresi. Esame scritto: dettato (10 parole) ed elaborazione grammaticale di esercizi (scelta multipla) e traduzione dall’italiano in arabo di 5 frasi o un testo equivalente. Esame orale: lettura di un testo conosciuto: traduzione (o sintesi in arabo) e domande sul testo. Bibliografia Verrà comunicata all’inizio delle lezioni. 167 LINGUA ARABA 2 L-OR/12 Annuale CFU 8 Scienze della comunicazione L’arabo dei media Il corso costituisce la prosecuzione dell’insegnamento di Lingua araba 1 e ha l’obiettivo di approfondire e ampliare la conoscenza degli elementi essenziali della lingua attraverso i mezzi di comunicazione (giornali e riviste) aventi per soggetto l’attualità, la politica, l’economia, la pubblicità, il tempo ecc. Il livello della lingua è medio-alto e si basa sulla capacità di analisi e sintesi di un documento, abilitando a riassumere e a esprimere le proprie opinioni. Grammaticalmente viene completata la morfologia del nome e dell’aggettivo: dimostrativi, relativi, indefiniti, elativi (comparativi superlativi) numerali cardinali e ordinali, le ore, i mesi, la datazione e la morfologia del verbo, la sua struttura completa (forme verbali), le modalità e i tempi composti. Così pure si amplia la struttura della frase attraverso frasi finali, relative, dichiarative, ipotetiche e altre particolarità morfosintattiche È prevista l’abilità di traduzione dall’arabo e in arabo con l’apprendimento dell’uso del vocabolario. Esercitazioni con madrelingua su articoli di giornale specifici: dialogo esclusivamente in arabo, con arricchimento vocabolario attraverso i sinonimi e contrari, frasi e modi di dire ed esercizi di traduzione dall’italiano in arabo Tipologia d’esame: prevede due prove: scritta e orale, ambedue basate sulle esercitazioni effettuate durante l’anno, utilizzando gli strumenti didattici appresi. Esame scritto: traduzione dall’arabo di un articolo di giornale e traduzione dall’italiano in arabo di più titoli di giornale o un brano breve. Esame orale: lettura di un articolo tratto da giornale o rivista arabi esaminati durante l’anno con riassunto o commento e dialogo in arabo. Bibliografia Verrà comunicata all’inizio delle lezioni. 168 LINGUA ARABA 3 L-OR/12 Annuale CFU 8 Scienze antropologiche ed etnologiche Approfondimento della lingua araba Temi del corso: Translitterazione, Particelle, Participi, Nomi verbali, Verbi derivati, Verbi Quadrilitteri, Verbi Speciali: contratti/ hamzati/ assimilati/ concavi/ difettivi, Passivo dei verbi, Kana e Inna e analoghi, Proposizione relativa. Tipologia d’esame : scritto ed orale. Bibliografia Verrà comunicata all’inizio delle lezioni. LINGUA ARABA 4 L-OR/12 Annuale Scienze antropologiche ed etnologiche CFU 8 Approfondimento della lingua araba Temi del corso: Relativi e proposizione relativa, Pronomi ed avverbi interrogativi, Complemento al nome arabo, I nomi derivati, invariabili, indefiniti, Numerali e frazioni, Forme oppositive, Verbi di ammirazione-lode e biasimo, I Complementi (di tempo, di luogo, oggetto, di maniera, di causa, di accompagnamento, di specificazione), Oggetto assoluto, La proposizione ipotetico-condizionale. Tipologia d’esame : scritto ed orale. Bibliografia Verrà comunicata all’inizio delle lezioni. 169 LINGUA CINESE 1 L-OR/21 Annuale CFU 10 Scienze della comunicazione Cinese elementare Consolidamento degli elementi grammaticali e morfo-sintattici della lingua cinese Il corso intende consolidare e ampliare le competenze riguardanti la conoscenza parlata e scritta della lingua cinese standard (putonghua), con particolare attenzione agli elementi grammaticali e morfo-sintattici e alla struttura delle frasi complesse. Il corso, annuale è ripartito in due semestri e prevede, oltre alle lezioni del docente ufficiale, esercitazioni con il lettore madrelingua volte a consolidare le corrette abitudini linguistiche. Tipologia d’esame: l’esame prevede: - una prova scritta intermedia in forma di test grammaticale e prova scritta di comprensione (facoltativa); - una prova finale, suddivisa in un test di di grammatica e comprensione con il docente di lingua e in una prova di conversazione con il docente madrelingua. Bibliografia Verrà comunicata all’inizio delle lezioni. LINGUA CINESE 2 Annuale CFU 8 Scienze della comunicazione Cinese elementare Elementi di grammatica e lessico della lingua cinese ed esercitazioni di lingua e scrittura Il corso intende fornire le nozioni grammaticali e sintattiche di base della lingua cinese standard per consentire lo svolgimento di brevi letture e di conversazioni a livello elementare. Il corso, annuale è ripartito in due semestri e prevede, oltre alle 170 lezioni del docente ufficiale, esercitazioni con il lettore madrelingua per l’impostazione alle corrette abitudini riproduttive delle sillabe cinesi e per l’avviamento alla scrittura dei caratteri cinesi. Tipologia d’esame: l’esame prevede - una prova scritta intermedia in forma di test grammaticale e test di scrittura (facoltativo). - una prova finale, suddivisa in un test di grammatica con il docente di lingua e una prova di conversazione con il docente madrelingua. Bibliografia Verrà comunicata all’inizio delle lezioni. LINGUA CINESE 3 L-OR/21 Annuale Scienze antropologiche ed etnologiche CFU 8 Il corso è indirizzato a studenti in possesso delle basi di lingua cinese moderna. Si concentra sul consolidamento della grammatica di base e l’ampliamento del vocabolario ed è principalmente mirato alla formazione delle abilità linguistiche di scrittura, lettura e conversazione Nello specifico, il corso è indirizzato all’approfondimento di strutture morfosintattiche e del lessico al fine di permettere l’approccio a testi letterari. Il corso prenderà altresì in esame diverse tipologie linguistiche. Le lezioni frontali prevedono la traduzione di brani di attualità tratti da giornali e riviste, di racconti brevi e di testi tratti dall’Internet. Gli studenti saranno invitati a cimentarsi in prima persona sui testi proposti durante il corso. Il corso - annuale e ripartito in due semestri - prevede, oltre alle lezioni del docente, esercitazioni di scrittura, lettura e conversazione a cura del lettore Mao Wen, con la finalità di potenziare la comprensione e la padronanza della lingua cinese moderna sia scritta che parlata. Tipologia d’esame: l’esame prevede - prove scritte a scadenza semestrale propedeutiche all’orale (prova intermedia: traduzione di un breve testo dall’italiano al cinese e/o esercizi grammaticali senza dizionario; prova finale: traduzione di un testo dal cinese all’italiano con dizionario). 171 - una prova orale finale suddivisa in due parti, una parte esclusivamente in lingua cinese con il docente madrelingua (conversazione e dettato) e una parte con il docente (traduzione dei testi affrontati durante l’anno e una traduzione “a vista” di un testo dal cinese senza dizionario). Ulteriori indicazioni verranno fornite durante il corso. Bibliografia Verrà comunicata all’inizio delle lezioni. LINGUA CINESE 4 L-OR/21 Annuale Scienze antropologiche ed etnologiche CFU 8 Il corso mira a una formazione avanzata intesa al potenziamento delle abilità di lettura e all’ampliamento del vocabolario. È inteso a sviluppare le capacità degli studenti di affrontare in maniera indipendente la comprensione di testi in lingua cinese e le abilità di conversazione e scrittura. Nello specifico, il corso è indirizzato all’approfondimento di strutture morfosintattiche e all’ampliamento del lessico di base a livello attivo e di quello più ampio a livello passivo. Il corso prenderà in esame diverse tipologie linguistiche e fornirà una guida alla comprensione di testi scritti in caratteri cinesi non semplificati. Le lezioni frontali prevedono la traduzione di brani di attualità tratti da giornali e riviste, di racconti brevi e di testi tratti dall’Internet. Gli studenti saranno invitati a cimentarsi in prima persona sui testi proposti durante il corso. Inoltre, gli studenti dovranno elaborare con la guida del docente un lessico cinese<>italiano tecnico e specialistico propedeutico all’esame finale. L’ambito di pertinenza del lessico verrà indicato a ciascuno studente all’inizio del corso e l’elaborato nella sua stesura finale dovrà essere consegnato al docente entro maggio 2006 (data da definire). Gli elaborati, intesi a sviluppare un know-how utile nel mondo del lavoro, verranno condivisi dagli studenti. Il corso - annuale e ripartito in due semestri - prevede, oltre alle lezioni del docente, esercitazioni di scrittura, lettura e conversazione, con la finalità di potenziare la comprensione e la padronanza della lingua cinese moderna sia scritta che parlata. 172 Tipologia d’esame: l’esame prevede - l’elaborazione di un lessico cinese<>italiano tecnico e specialistico propedeutico all’esame finale. L’ambito verrà concordato col docente e la data di consegna verrà stabilita durante il corso. - prove scritte a scadenza semestrale propedeutiche all’orale (prova intermedia: traduzione di un breve testo dall’italiano al cinese e/o composizione scritta in lingua cinese senza dizionario; prova finale: traduzione di un testo dal cinese all’italiano con dizionario). - una prova orale finale suddivisa in due parti, una parte esclusivamente in lingua cinese con il docente madrelingua (conversazione) e una parte con il docente (traduzione dei testi affrontati durante l’anno, una traduzione “a vista” di un testo dal cinese senza dizionario e conversazione incentrata sull’impiego del vocabolario del lessico specialistico elaborato durante l’anno). Ulteriori indicazioni verranno fornite durante il corso. Bibliografia Verrà comunicata all’inizio delle lezioni. LINGUA DEI SEGNI II Semestre Scienze della comunicazione Scienze della formazione primaria semestrale CFU 5 - Introduzione alla Lingua dei Segni Italiana Il corso introdurrà alla conoscenza della Lingua dei Segni Italiana, all’uso sociolinguistico di questo codice comunicativo utilizzato dalle persone sorde in Italia. Verranno affrontati i seguenti argomenti: fonologia: i parametri formazionali; le componenti non manuali; aspetti morfologici e sintattici della LIS. Tipologia d’esame: orale. Bibliografia Verrà comunicata all’inizio delle lezioni. 173 LINGUA E CULTURA INGLESE L-LIN/10 Paola Tornaghi Formazione degli adulti e consulenza nelle organizzazioni Consulenza pedagogica e ricerca educativa I Semestre CFU 4 4 Il ritratto di un popolo Il corso intende considerare, in chiave diacronica e sincronica, aspetti multi e interculturali della realtà anglofona con riferimento a lingua, società e cultura. Per spiegare l’attuale situazione della lingua inglese occorre considerarne l’evoluzione storica rendendo conto del ruolo che ha svolto la crescita culturale, economica, sociale e politica prima dell’Inghilterra, poi dell’America e degli altri paesi in cui si parla inglese come prima o seconda lingua. Momenti salienti nella cultura inglese saranno rivissuti attraverso alcuni dei suoi testi e discorsi più diffusi e popolari sul tema della Englishness con l’obiettivo di chiarire cosa significhi essere Inglesi e quali siano i valori e le ideologie alla base dell’identità nazionale. Si andranno ad esaminare le realtà più complesse della Gran Bretagna e del suo popolo al fine di cogliere i cambiamenti in atto e capire in quale direzione il paese si muove. Il corso prevede un modulo integrativo: Aspetti di cultura inglese contemporanea, tenuto dalla dott.ssa Mirella Piacentini (email: [email protected]). Tipologia d’esame: orale. Si richiederà anche la stesura di una tesina su un argomento a scelta tra quelli proposti in classe, da concordare con il docente. Bibliografia - -Maggioni Maria Luisa, Tornaghi Paola, Arcipelago inglese. Diffusione e futuro delle lingue inglesi nel mondo, Sugarco edizioni, Milano. - -McDowall D., Britain in Close-up, Longman, Harlow 2003. Ulteriori riferimenti bibliografici saranno comunicati durante il corso. Le fotocopie che saranno distribuite durante il corso saranno rese disponibili presso la fotocopisteria Fronteretro, viale Sarca 191, Milano. Per il corso integrativo si renderà disponibile, presso la fotocopisteria Fronteretro, viale Sarca 191, Milano, una selezione di letture che costituiranno materia d’esame. 174 Il programma dettagliato valido per i frequentanti e quello valido per i non frequentanti sarà comunicato in seguito, in forma cartacea e on-line. Orario di ricevimento: da stabilire. LINGUA GIAPPONESE 1 L-OR/21 Annuale CFU 10 Scienze della comunicazione Introduzione alla lingua giapponese scritta attraverso brevi testi (caratteristiche del sistema di scrittura e analisi morfo-sintattica) nonché della lingua orale attraverso brevi dialoghi situazionali (analisi grammaticale). Il corso annuale avrà un’impostazione comunicativo – diretta, favorita dalla presenza di un docente madrelingua. Tipologia d’esame: prova scritta a metà anno (scrittura e grammatica); prova scritta a fine anno (esercizi di scrittura, grammatica, lettura e comprensione); prova orale di fine anno (con il docente di madrelingua). Bibliografia Verrà comunicata all’inizio delle lezioni. LINGUA GIAPPONESE 2 Annuale CFU 8 Scienze della comunicazione Consolidamento ed ampliamento delle strutture morfologiche e grammaticali della lingua giapponese. Il corso mira a fornire competenze comprensive ed espressive della lingua parlata e scritta (utilizzo di testi didattici ed originali). 175 Tipologia d’esame: prova scritta a fine anno (esercizi di scrittura, grammatica, lettura e traduzione). Prova orale a fine anno con il docente di madrelingua Bibliografia Verrà comunicata all’inizio delle lezioni. LINGUA GIAPPONESE 3 L-OR/21 Annuale CFU 8 Scienze antropologiche ed etnologiche Analisi e pratica linguistica di livello intermedio – scritta e orale – con particolare riferimento a fenomeni sociolinguistici. Le competenze richieste includono, inoltre, abilità di scrittura e composizione, lettura e traduzione di materiale originale, abilità di comprensione ed espressione di diverso livello situazionale. Tipologia d’esame: prova scritta a fine anno (esercizi di scrittura, grammatica, lettura e traduzione). Prova orale a fine anno con il docente di madrelingua. Bibliografia Verrà comunicata all’inizio delle lezioni. LINGUA INGLESE L-LIN/12 II Semestre Scienze della formazione primaria annuale CFU - Il corso si prefigge di portatre gli studenti ad un livello pre- intermediate. La parte grammaticale comprende: i tempi verbali, la forma condizionale, il passivo, verbi modali, alcuni “phrasal verbs”, uso degli articoli e uso delle forme possessive, comparativi e superlativi,preposizioni numerabilità e collocazione. Il corso comprenderà l’ascolto e l’uso della pronuncia.particolare attenzione sarà data alla lettura di testi inerenti al corso di laurea. 176 Tipologia d’esame: saranno esaminate le quattro aree chiavi: ascoltare, parlare, leggere e scrivere.L’esame scritto valuterà la componente grammaticale e la capacità di lettura. L’esame orale valuterà la capacità di comprensione e produzione della lingua. Lo studente avrà preparato un portfolio di “Language Awareness” durante il corso. Bibliografia Verrà comunicata all’inizio delle lezioni. LINGUA INGLESE L-LIN/12 II Semestre CFU Formazione degli adulti e consulenza nelle organizzazioni Consulenza pedagogica e ricerca educativa 4 4 Lingua Inglese: English for Education and Consultancy Il corso fornirà le nozioni grammaticali e lessicali della lingua inglese per permettere agli studenti di comprendere e decodificare testi in lingua attraverso l’analisi del lessico specialistico e delle particolari strutture morfo-sintattiche, rincorrenti nell’ambito delle scienze pedagogiche. Tipologia d’esame: esame scritto con esame orale facoltativo. Bibliografia Verrà comunicata all’inizio delle lezioni. 177 LINGUA E LETTERATURE DELL’AFRICA L-OR/09 I Semestre Vermondo Brugnatelli Scienze antropologiche ed etnologiche CFU 4 La letteratura berbera e la poesia di Si Mohand-ou-Mehend Il corso è diviso in due parti. La prima parte riguarda la storia, la lingua e la letteratura dei berberi, mentre la seconda parte si soffermerà sulla figura e sull’opera poetica di Si Mohand-ou-Mhend, poeta “maudit” della Cabilia (Algeria), di cui quest’anno cade il centenario della morte. Questo poeta, di fama già leggendaria quand’era ancora in vita, ha rappresentato una voce che si faceva interprete delle tribolazioni dei Cabili nel momento più grave dell'oppressione coloniale francese. Tipologia d’esame: orale. Bibliografia - Si Ammar Boulifa, Recueil de poésies kabyles, 1904 (rist. Paris-Alger, Awal, 1990). - Mouloud Feraoun, Les poèmes de Si Mohand, Paris, Minuit, 1960 (rist. Alger, Bouchene, 1990). - Mouloud Mammeri, Les Isefra. Poèmes de Si Mohand-ou-Mhand. Textes berbères et traductions françaises, Paris, Maspero, 1982. - Si Mohand, Isefra – Choix de poèmes traduits du kabyle (Algérie) par Mouloud Mammeri et présentés par Tassadit Yacine, Paris, La Différence, 1994. - Younes Adli, Si-Mohand Ou Mhand, errance et révolte, Paris Mediterranee , 2001. - Domenico Canciani (a cura di), Le parole negate dei figli di Amazigh. Poesia berbera tradizionale e contemporanea, Abano Terme, Ed. Piovan, 1991. I titoli qui riportati hanno solo valore indicativo. La lista delle letture da portare per l’esame (estratti dalle opere precitate e dispense preparate dal docente) sarà comunicata a lezione e sul sito www.brugnatelli.net/vermondo/didattica Orario di ricevimento: sarà comunicato successivamente sul sito web: www.brugnatelli.net/vermondo/didattica ). 178 LINGUISTICA GENERALE L-LIN/01 Nicola Grandi Scienze della comunicazione Scienze dell’educazione II Semestre CFU 10 8 Le varietà dell’italiano contemporaneo Durante il corso verranno innanzitutto illustrate le principali modalità di funzionamento delle lingue storico-naturali con riferimento, soprattutto, ai livelli fonetico-fonologico e morfosintattico, in ottica prevalentemente tipologica. In seguito verrà analizzata la situazione linguistica dell’Europa contemporanea, al fine di evidenziare soprattutto alcuni fenomeni evolutivi comuni a buona parte delle lingue europee. In questo quadro di riferimento varrà poi approfondita la situazione dell’italiano contemporaneo, del quale verranno presentate alcune varietà sociolinguisticamente marcate. Tipologia d’esame: l’esame prevede una parte scritta ed una orale, a cui accederanno solo gli studenti che avranno conseguito alla scritto una votazione superiore a 15/30. Bibliografia (identica per frequentanti e non frequentanti) - Lucidi e materiali distribuiti a lezione (reperibili sul sito www.grandionline.net/nicola/didattica e in copisteria). - G. Graffi, S. Scalise, Le lingue e il linguaggio, il Mulino, Bologna 2002. - E. Banfi, N. Grandi, Lingue d'Europa. Elementi di storia e di tipologia linguistica, Carocci, Roma, 2003. - A. Sobrero (a cura di), Introduzione all’italiano contemporaneo. La variazione e gli usi, Laterza, Roma-Bari, 1993 (i seguenti cinque capitoli: G. Berruto Varietà diamesiche, diastratiche, diafasiche; E. Radke Varietà giovanili; C. Grassi Italiano e dialetti; G. Francescano Sociolinguistica delle minoranze; A. Giacalone Ramat Italiano di stranieri; C. Bettoni Italiano fuori d’Italia). Orario di ricevimento: da definire. 179 LINGUISTICA GENERALE B L-LIN/01 Vermondo Brugnatelli Scienze dell’educazione II Semestre CFU 8 Le varietà dell’italiano contemporaneo Durante il corso verranno innanzitutto illustrate le principali modalità di funzionamento delle lingue storico-naturali con riferimento, soprattutto, ai livelli fonetico-fonologico e morfosintattico, in ottica prevalentemente tipologica. In seguito verrà analizzata la situazione linguistica dell’Europa contemporanea, al fine di evidenziare soprattutto alcuni fenomeni evolutivi comuni a buona parte delle lingue europee. In questo quadro di riferimento varrà poi approfondita la situazione dell’italiano contemporaneo, del quale verranno presentate alcune varietà sociolinguisticamente marcate. Tipologia d’esame: l’esame prevede una parte scritta ed una orale, a cui accederanno solo gli studenti che avranno conseguito alla scritto una votazione superiore a 15/30. Bibliografia (identica per frequentanti e non frequentanti) - Lucidi e materiali distribuiti a lezione (reperibili sul sito www.brugnatelli.net/vermondo/didattica e in copisteria). - G. Graffi, S. Scalise, Le lingue e il linguaggio, il Mulino, Bologna 2002. - E. Banfi, N. Grandi, Lingue d'Europa. Elementi di storia e di tipologia linguistica, Carocci, Roma, 2003. - A. Sobrero (a cura di), Introduzione all’italiano contemporaneo. La variazione e gli usi, Laterza, Roma-Bari, 1993 (i seguenti cinque capitoli: G. Berruto Varietà diamesiche, diastratiche, diafasiche; E. Radke Varietà giovanili; C. Grassi Italiano e dialetti; G. Francescato Sociolinguistica delle minoranze; A. Giacalone Ramat Italiano di stranieri; C. Bettoni Italiano fuori d’Italia). Orario di ricevimento: verrà comunicato successivamente sul sito web: www.brugnatelli.net/vermondo/didattica ). 180 LINGUISTICA ITALIANA L-FIL-LET/09 Paolo Zublena Scienze della comunicazione I Semestre CFU 5 L’insegnamento si propone di trasmettere una panoramica il più possibile amplia della lingua italiana contemporanea. Verranno accennate le categorie fondamentali della linguistica, necessarie per la comprensione della parte descrittiva, che avrà come oggetto la tipologia testuale, le variabili di accettabilità in dipendenza dai registri, i sottocodici (lingue settoriali e lingue speciali). Una particolare attenzione verrà dedicata ai caratteri linguistici della comunicazione nell’ambito dei vecchi e nuovi media. Tipologia d’esame: prova orale. Bibliografia - Bonomi, A. Masini, S. Morgana, M. Piotti, Elementi di linguistica italiana, Roma, Carocci, 2003 (escluso il cap. 4). - G. Berruto, Le varietà del repertorio e Varietà diamesiche, diastratiche, diafasiche; A. Sobrero, Lingue speciali, G. Francescato, Sociolinguistica delle minoranze; A. Giacalone Ramat, Italiano di stranieri in Introduzione all’italiano contemporaneo. La variazione e gli usi, a cura di A. A. Sobrero, Roma-Bari, Laterza, 1993. - Appunti delle lezioni. I non frequentanti, in luogo degli appunti delle lezioni, porteranno anche: - Elena Pistolesi, Il parlar spedito. L’italiano di chat, e-mail e SMS, Padova, Esedra, 2004 (Introduzione e due capitoli a scelta tra IRC, E-mail, SMS) Orario di ricevimento: lunedì, ore 15. -17, stanza U6-436. 181 LINGUISTICA ITALIANA L-FIL-LET/12 Paolo Zublena Scienze della formazione primaria II Semestre semestrale CFU - L’insegnamento si propone di trasmettere una panoramica il più possibile amplia della lingua italiana contemporanea. Verranno accennate le categorie fondamentali della linguistica, necessarie per la comprensione della parte descrittiva, che avrà come oggetto la tipologia testuale, le variabili di accettabilità in dipendenza dai registri, i sottocodici (lingue settoriali e lingue speciali). Una particolare attenzione verrà dedicata alla grammatica storica e alle forme dell’educazione linguistica, anche per fornire ai futuri insegnanti adeguati strumenti didattici. Parte monografica: la lingua di Carlo Emilio Gadda. Tipologia d’esame: prova orale. Bibliografia Parte istituzionale: - Bonomi, A. Masini, S. Morgana, M. Piotti, Elementi di linguistica italiana, Roma, Carocci, 2003 (escluso il cap. 4). - G. Patota, Lineamenti di grammatica storica dell’italiano, Bologna, il Mulino, 2002, capp. 1,2, 3 e 4 (del cap. 4: pp. 107-138). - M.G. Lo Duca, Lingua italiana ed educazione linguistica, Roma, Carocci, 2003. - Appunti delle lezioni (solo per i frequentanti). In sostituzione degli appunti delle lezioni, i non frequentanti dovranno portare C. Marazzini, Breve storia della lingua italiana, Bologna, il Mulino, 2004. Parte monografica: - Lettura di un testo di Gadda a scelta tra: La cognizione del dolore (preferibilmente nell’edizione commentata a cura di Emilio Manzotti: Torino, Einaudi, 1987); Quer pasticciaccio brutto de via Merulana (qualunque edizione). - Dispense a cura del docente. Orario di ricevimento: lunedì, ore 15-17, stanza U6-436. 182 MEDICINA DEL LAVORO MED/44 II Semestre CFU 4 Scienze dell’educazione Il programm del corso verrà comunicato all’inizio delle lezioni. METODI DELLA RICERCA QUALITATIVA M-PED/01 I Semestre Chiara Bove Scienze della comunicazione CFU 5 Approcci all’intervista nella ricerca sul campo Il corso affronta, nella prima parte, alcuni problemi teorici e metodologici relativi alla ricerca sul campo in educazione e approfondisce, nella seconda parte il colloquio e l’intervista quali esempi di strumenti di ricerca. Prende in esame alcuni approcci all’intervista sia da un punto di vista teorico sia attraverso l’analisi di protocolli. Verranno discussi, in particolare, alcuni modelli di intervista che possono essere utilizzati per lo studio delle rappresentazioni e dei modelli educativi e culturali. Il corso richiede la conduzione di un’intervista da parte di ciascuno studente. Tipologia d’esame: l’esame consisterà in una prova orale che verterà sui testi in programma e sulla discussione di un’intervista. Tutti gli studenti, frequentanti e non, dovranno condurre un’intervista che dovrà essere trascritta e il protocollo consegnato nella casella di posta della docente al IV piano dell’edificio U6 (non via posta elettronica) tassativamente due settimane prima della data d’esame. Non saranno accettati protocolli inviati per posta elettronica; si prega, inoltre, di indicare sul protocollo la data dell’appello d’esame. Indicazioni per la conduzione dell’intervista saranno disponibili presso la copisteria Fronteretro di Viale Sarca dall’inizio del corso. 183 Bibliografia Testi obbligatori: - S. Mantovani, S. La ricerca sul campo in educazione. I metodi qualitativi, Bruno Mondadori, Milano, 2000 (in particolare, capp. 1, 2, 5). - -K. Rogers, La terapia centrata sul cliente, La Nuova Italia, Firenze, 1997. Un testo a scelta tra: - C. Bove, Le idee degli adulti sui piccoli. Ricerche per una pedagogia culturale, Edizioni Junior, Bergamo, 2004 (in particolare i capp. 1, 2, 5). - M.R. Moro, Genitori in esilio, tr.it. Cortina, Milano, 2002. Gli studenti non frequentanti, oltre ai 3 testi d’esame, dovranno aggiungere al programma un testo a scelta tra: - P. Limone, Perché l’intervista. Saggio di metodologia della ricerca, Manni, 2001. - S. Kanizsa, Che ne pensi?, La Nuova Italia Scientifica, Roma, 1993. Orario di ricevimento: da definire. Per informazioni relative al programma e alle modalità d’esame è possibile rivolgersi alla dottoressa Giulia Pastori ([email protected]). METODI DELLA RICERCA QUALITATIVA M-PED/01 Chiara Bove Consulenza pedagogica e ricerca educativa II Semestre CFU 4 Descrivere le relazioni interpersonali Il corso affronta, nella prima parte, alcuni problemi teorici e metodologici relativi alla ricerca sul campo in educazione e approfondisce, nella seconda parte il metodo osservativo. Prende in esame alcuni dei diversi approcci all’osservazione proposti dalle scienze umane sia da un punto di vista teorico sia metodologico e approfondisce, in particolare, la valenza formativa della pratica della descrizione e della discussione intersoggettiva di filmati e di protocolli di ricerca. Il corso richiede la conduzione di un’osservazione sul campo da parte di ciascuno studente. 184 Tipologia d’esame: l’esame consisterà in una prova orale sui testi e in una discussione sui protocolli osservativi prodotti dagli studenti. Tutti gli studenti, frequentanti e non, dovranno condurre un’osservazione seguendo le indicazioni proposta nella “Guida alla stesura del protocollo” disponibile presso la copisteria Fronteretro di viale Sarca dall’inizio del corso. Il protocollo dovrà essere consegnato cartaceo e non per posta elettronica, tassativamente due settimane prima della prova d’esame, depositandolo nella casella di posta della docente situata al quarto piano dell’edificio U6 (i protocolli inviati per posta elettronica non saranno accettati; si prega, inoltre, di indicare sul protocollo la data dell’appello d’esame). Bibliografia Testi obbligatori: - Mantovani, S. La ricerca sul campo in educazione. I metodi qualitativi, Bruno Mondadori, Milano, 2000 (in particolare, capp. I, III). - D.Vigna, Imparare a osservare, Borla, Roma, 2002. Un testo a scelta tra i seguenti: - Mantovani, S., Saitta, L., Bove, C. Attaccamento e inserimento. Stili e storie delle relazioni al nido, Franco Angeli, Milano, 2000. - J. Tobin, D., Davidson, D.Wu, Infanzia in tre culture, tr.it. Cortina, Milano, 2000. - B. Rogoff, La natura culturale dello sviluppo, Cortina, Milano, 2003. - E. Fivaz-Depeuringe, A. Corboz-Warnery, Il triangolo primario, Cortina, Milano, 2000. Per gli studenti frequentanti: alcuni articoli o saggi verranno segnalati durante il corso in relazione al tema scelto per la stesura dei protocolli osservativi Gli studenti non frequentanti, oltre ai tre testi d’esame, dovranno aggiungere al programma il seguente testo: - C. Ziglio, R. Boccalon, Lei vede ma non osserva, Utet, Milano, 2002. Orario di ricevimento: da definire. Per informazioni relative al programma e alle modalità d’esame è possibile scrivere alla dott.ssa Marisa Del Guercio ([email protected]). 185 METODI DELLA RICERCA QUALITATIVA M-PED/01 Susanna Mantovani Scienze antropologiche ed etnologiche II Semestre CFU 4 Descrivere le relazioni interpersonali Il corso affronta, nella prima parte, alcuni problemi teorici e metodologici relativi alla ricerca sul campo in educazione e approfondisce, nella seconda parte il metodo osservativo. Prende in esame alcuni dei diversi approcci all’osservazione proposti dalle scienze umane sia da un punto di vista teorico sia metodologico e approfondisce, in particolare, la valenza formativa della pratica della descrizione e della discussione intersoggettiva di filmati e di protocolli di ricerca. Il corso richiede la conduzione di un’osservazione sul campo da parte di ciascuno studente. Tipologia d’esame: l’esame consisterà in una prova orale sui testi e in una discussione sui protocolli osservativi prodotti dagli studenti. Tutti gli studenti, frequentanti e non, dovranno condurre un’osservazione seguendo le indicazioni proposta nella “Guida alla stesura del protocollo” disponibili presso la copisteria Fronteretro di Viale Sarca dall’inizio del corso. Il protocollo dovrà essere consegnato cartaceo e non per posta elettronica, tassativamente due settimane prima della prova d’esame, depositandolo nella casella di posta della dott.ssa Marisa Del Guercio situata al quarto piano dell’edificio U6 (protocolli inviati per posta elettronica non saranno accettati; si prega, inoltre, di indicare sul protocollo la data dell’appello d’esame) Bibliografia Testi obbligatori: - S. Mantovani, La ricerca sul campo in educazione. I metodi qualitativi, Bruno Mondadori, Milano, 2000 (in particolare, capp. I e III). - D.Vigna, Imparare a osservare, Borla, Roma, 2002. Un testo a scelta tra i seguenti: - J. Tobin, D., Davidson, D.Wu, Infanzia in tre culture, tr.it. Cortina, Milano, 2000. - Mantovani, S., Saitta, L., Bove, C. Attaccamento e inserimento. Stili e storie delle relazioni al nido, Franco Angeli, Milano, 2000. - B. Rogoff, La natura culturale dello sviluppo, Cortina, Milano, 2003. 186 - E. Fivaz-Depeuringe, A. Corboz-Warnery, Il triangolo primario, Cortina, Milano, 2000. Per gli studenti frequentanti: alcuni articoli o saggi verranno segalati durante il corso in relazione al tema scelto per la stesura dei protocolli osservativi Gli studenti non frequentanti, oltre ai tre testi d’esame, dovranno aggiungere al programma il seguente testo: - C. Ziglio, R. Boccalon, Lei vede ma non osserva, Utet, Milano, 2002. Orario di ricevimento: prof.ssa Susanna Mantovani: martedì ore 15.30 (verificare il giorno precedente telefonando alla 02-64486816). Per ogni informazione relativa al corso, al programma e alle modalità d’esame gli studenti sono invitati a rivolgersi alla dott.ssa Marisa Del Guercio nei giorni e orari di ricevimento che verranno comunicati o scrivendo al seguente indirizzo di posta elettronica: [email protected]. METODOLOGIA DELLA FORMAZIONE AZIENDALE M-PED/01 I Semestre CFU 10 Scienze dell’educazione Analisi istituzionale delle singole metodologie di formazione aziendale, sia tradizionali che innovative, presentate nella prospettiva evolutiva “dall’insegnamento all’apprendimento”. Nella prima parte del corso saranno sviluppate i fondamenti istituzionali con particolare riferimento al costrutto delle competenze e agli aspetti psico-sociali dei processi formativi aziendali. La seconda parte riguarderà approcci, metodi e strumenti per l’organizzazione, la progettazione, la realizzazione e la valutazione dei processi e delle azioni formative nei contesti di lavoro organizzato. Tipologia d’esame: orale. Bibliografia Verrà comunicata all’inizio delle lezioni. 187 METODOLOGIA DELLA FORMAZIONE NELLE ORGANIZZAZIONI M-PED/01 I Semestre CFU Formazione degli adulti e consulenza nelle organizzazioni 4 Il corso si pone l’obiettivo di presentare i più importanti riferimenti (concettuali e pratici) per la comprensione delle più innovative metodologie della formazione adulta nelle organizzazioni. Verranno prese in considerazione le interpretazioni più ricorrenti dell’attuale condizione adulta organizzativa e ci si soffermerà in particolare sulle maggiori criticità che l’individuo che impara (sul lavoro e nella vita) affronta nei contesti professionali. Verranno poi presentati gli strumenti di analisi, diagnosi e intervento formativo e consulenziale che il professionista dell’educazione adulta può agire sia a livello individuale, sia gruppale, sia organizzativo. Infine sarà considerata la complessa relazione psico-pedagogica esistente tra individui e sistemi sociali. Tipologia d’esame: prova orale. Per i non frequentanti sono previste (a scelta dello studente) oltre alla prova orale: - la preparazione di un testo in più oltre quelli previsti, - la preparazione di una breve elaborazione scritta su un tema educativo/organizzativo da concordarsi con i docenti. Bibliografia Verrà comunicata all’inizio delle lezioni. 188 METODOLOGIA DELLA RICERCA ANTROPOLOGICA M-DEA/01 Roberto Malighetti Scienze antropologiche ed etnologiche II Semestre CFU 4 Pratiche dell’antropologia e rappresentazioni della pratica Dall’osservazione partecipante all’osservazione della partecipazione Il corso intende problematizzare le condizioni del lavoro sul campo e della sua testualizzazione, analizzando le metodologie di ricerca e le modalità di scrittura etnografica. Si rifletterà criticamente sulla natura intersoggettiva e processuale della pratica etnografica, considerando l’esperienza personale dell’antropologo come fondazione della disciplina. Tipologia d’esame: colloquio orale. Bibliografia - R. Malighetti. Il filosofo e il confessore. Antropologia ed ermeneutica in Clifford Geertz, Edizioni Unicopli, Milano 1991. - B., Malinowski, Gli Argonauti del Pacifico occidentale. Riti magici e vita quotidiana nella società primitiva, Bollati Boringhieri, Torino, 2004. - R. Malighetti, Il Quilombo di Frechal. Identità e lavoro sul campo in una comunità brasiliana di discendenti di schiavi, Raffaello Cortina Editore, Milano, 2004. Per i non frequentanti: - U. Fabietti, R. Malighetti, V. Matera, Dal tribale al globale, Bruno Mondatori, Milano, 2001. Orario di ricevimento: da definire. 189 METODOLOGIA DELLA RICERCA E DELLA PROGRAMMAZIONE EDUCATIVA M-PED/01 I Semestre CFU 4 Scienze dell’educazione Il programma del corso verrà comunicato all’inizio delle lezioni. METODOLOGIA DELLA RICERCA E DELLA PROGRAMMAZIONE EDUCATIVA M-PED/01 II Semestre CFU 8 Scienze dell’educazione Intorno al progettare percorsi di ricerca e/o intervento in educazione Il corso fornisce le coordinate teoriche metodologiche ed operative per la conoscenza delle problematiche relative alla ricerca e alla programmazione educativa. Si soffermerà sulle possibili modalità (e relative questioni) legate sia alla conduzione di una ricerca in ambito pedagogico sia alla progettazione e programmazione di interventi, progetti e servizi educativi tenendo conto delle dimensioni organizzative e con specifici approfondimenti legati agli indirizzi seguiti dagli studenti in un’ottica di apertura fra diversi ambiti di riflessione. Tipologia d’esame: orale. Bibliografia Verrà comunicata all’inizio delle lezioni. 190 METODOLOGIA DELLA RICERCA PEDAGOGICA M-PED/01 Agnese Infantino Scienze della formazione primaria II Semestre annuale CFU - Il corso affronta, in una prima parte, i temi e problemi della ricerca educativa condotta sul campo nella scuola e nei servizi educativi. In particolare esamina le questioni epistemologiche e metodologiche legate alle possibilità di ricerca in educazione e presenta i principali strumenti della ricerca sul campo. Nella seconda parte verranno presentate, analizzate e discusse ricerche condotte nei contesti educativi, prevedendo anche il confronto diretto con esperti del mondo scolastico e dei servizi per l’infanzia. Tipologia d’esame: orale. Bibliografia - S. Mantovani (a cura di), La ricerca sul campo in educazione. I metodi qualitativ, Bruno Mondadori, Milano 2000. - E. Becchi, B. Vertecchi, Manuale critico della sperimentazione e della ricerca educativa, Franco Angeli, Milano 1988 (esclusa la parte III e il primo capitolo della parte IV). - A. Infantino, Progettazione pedagogica e organizzazione del servizio, Guerini, Milano 2002. Ulteriori indicazioni bibliografie necessarie per completare il programma d’esame saranno fornite all’avvio del corso e comunicate sul sito. Orario di ricevimento: da definire. 191 METODOLOGIA E TECNICA DELLA RICERCA SOCIALE SPS/08 Marcello Maneri Scienze dell’educazione I Semestre CFU 8 Fare ricerca sociale. Un’introduzione critica Il corso si prefigge di presentare i principi e i concetti fondamentali della ricerca sociologica, trattando le principali strategie e tecniche di ricerca, con i rispettivi retroterra teorici, e fornendo gli strumenti per una valutazione e un uso critico e consapevole della ricerca empirica. Il programma si divide in due parti, i cui argomenti saranno chiariti anche facendo ricorso a esercitazioni e alla valutazione critica delle procedure utilizzate in diverse ricerche. Nella prima si illustreranno brevemente i principali problemi epistemologici delle scienze sociali e si introdurranno il linguaggio, i concetti, le tecniche della ricerca quantitativa, considerando le problematiche relative all’uso di dati e modalità di raccolta di natura diversa quali la survey, le statistiche ufficiali, i corpus di testi. Nella seconda saranno presentate la filosofia e le tecniche della ricerca qualitativa, considerando strategie e materiali diversi quali l’osservazione, l’intervista, l’analisi del discorso. Gli studenti condurranno piccole ricerche in gruppo con la supervisione del docente, sulle quali potranno poi presentare un elaborato scritto. Tipologia d’esame: l’esame consisterà in una prova scritta e in un colloquio orale facoltativo. Durante l’appello orale sarà possibile registrare il voto della prova scritta. Bibliografia Frequentanti: - Biorcio R., Maneri M. e Pagani S., La ricerca sociale. Metodi quantitativi e metodi qualitativi, Roma, Carocci, 2005. Dispensa a cura del docente. Non frequentanti: - Biorcio R., Maneri M. e Pagani S., La ricerca sociale. Metodi quantitativi e metodi qualitativi, Roma, Carocci, 2005. - Dal Lago, A. e De Biasi, R., Un certo sguardo. Introduzione all’etnografia sociale, Roma-Bari, Laterza, 2002 (Introduzione, Seconda e Terza parte). 192 Orario di ricevimento: da definire. METODOLOGIA E TECNICA DEL GIOCO E DELL’ANIMAZIONE M-PED/03 Elisabetta Nigris Scienze della formazione primaria Scienze dell’educazione I Semestre semestrale CFU 4 Il programma del corso verrà comunicato all’inizio delle lezioni. METODOLOGIA E TECNOLOGIA DELLA FORMAZIONE 1 M-PED/03 Lucia Zannini Formazione degli adulti e consulenza nelle organizzazioni I Semestre CFU 4 La formazione degli adulti oltre l’aula La tutorship come strategia di apprendimento riflessivo dall’esperienza Il corso si concentra sugli aspetti metodologici che supportano l’apprendimento in età adulta nei contesti formativi e organizzativi. Vengono presi in considerazione soprattutto gli strumenti e le strategie che facilitano l’apprendimento dall’esperienza dentro e fuori dall’aula e che ridefiniscono la relazione formandoformatore in un’ottica di tutorship. Tali strumenti vengono analizzati – e, quando possibile, messi in atto durante la didattica d’aula – nella loro materialità educativa e nelle diverse configurazioni del setting pedagogico che ciascuno di essi comporta. Saranno quindi analizzate e discusse alcune tra le più diffuse metodologie di apprendimento attivo degli adulti dentro e fuori dall’aula, che spesso rappresentano il substrato metodologico di molte forme di didattica a distanza. Particolare attenzione verrà dedicata al ruolo del docente e al compito di facilitatore dell’apprendimento che egli riveste in tali metodologie, che ridisegnano la sua funzione in un’ottica di tutorship (nelle diverse forme di tutorato d’aula, in piccolo gruppo e one-to-one), analizzando il suo compito cruciale di attivatore della riflessione nelle varie forme di apprendimento dall’esperienza, avviate sia in aula, che nei contesti organizzativi. Si cercherà di stimolare una riflessione sulla 193 complessità e le possibili criticità dell’esercizio della tutorship nei contesti organizzativi e nella formazione a distanza anche attraverso la lettura e la discussione di brani tratti da esperienze professionali di tutorship. Verrà inoltre approfondito il significato del counseling, quale relazione d’aiuto volta a sostenere e favorire l’utilizzazione delle potenzialità personali e/o di gruppo di fronte alla complessità dei contesti organizzativi. È cultrice della materia la dott.ssa Licia Montagna ([email protected]). Tipologia d’esame: colloquio orale. Bibliografia Il programma è il medesimo per frequentanti e non frequentanti: - Boldizzoni, R. Nacamulli, Oltre l’aula. Strategie di formazione nell’economia della conoscenza, Apogeo, Milano, 2004 (solo l’Introduzione, l’Introduzione alla parte I, II e III e i capp. 1, 2, 3, 4, 6). - Piccardo, A. Benozzo (a cura di), Tutor all’opera. Ruolo, competenze e percorsi formativi, Guerini Associati, Milano, 2002 (solo l’Introduzione e i capp. 7, 9, 10, 11). - L. Zannini, La tutorship nella formazione degli adulti, Guerini Scientifica, Milano, 2005. Nel mese di gennaio, in date che verranno comunicate nella bacheca della docente e nella relativa pagina del sito di Facoltà, è previsto un seminario di 3-4 incontri tenuto dalla dott.ssa Francesca Antonacci, dal titolo “Condividere la conoscenza. L'esempio del software libero”. Gli studenti che avranno frequentato il seminario porteranno, in sostituzione al testo di Boldizzoni e Nacamulli: - F. Antonacci, Condividere la conoscenza. L'esempio del software libero, Unicopli, Milano, 2005. Orario di ricevimento: la dott.ssa Zannini riceve solo per appuntamento ([email protected]). 194 METODOLOGIA E TECNOLOGIA DELLA FORMAZIONE 2 M-PED/03 Paolo Ferri Formazione degli adulti e consulenza nelle organizzazioni II Semestre CFU 4 Il Corso, a carattere avanzato, a cui è propedeutico il corso di Metodologie e tecnologie della formazione 1. Avrà per oggetto: l’analisi dei fabbisogni e la progettazione di sistemi informativi e di e-learning, le modalità di utilizzo delle tecnologie digitali per la comunicazione interpersonale all’interno dei contesti organizzativi; la progettazione dei contenuti e delle interfacce software per i processi formativi, così come la gestione organizzativa delle metodologie della formazione digitali e dell’e-learning all’interno dei contesti di formazione aziendali ed istituzionali. In particolare il corso sarà suddiviso in due blocchi di 10 e di 22 ore ciascuno. Nella prima parte verranno ripresi e sintetizzati le teorie e i modelli formativi e di agire organizzativo legato alle tecnologie, presentati nel corso di Metodologie e tecnolologie della formazione (testo di riferimento G. O. Longo, Il simbionte. Prove di Umanità futura, Meltemi 2003 e P. Ferri Teoria e tecniche dei nuovi media, Guerini & Associati, cap. 2, 3, 4). Nella secondo parte del corso a carattere teorico/pratico e esercitativo, saranno fornite le basi teoriche e pratiche e verrà richiesta agli studenti organizzati in piccolo gruppo, la progettazione e la realizzazione di un ambiente formativo in digitale (questo progetto verra implementato su un sistema di eeleranig dedicato). Collaboratori: Adriano Solidoro, [email protected], Anna Poli, [email protected], Laura Conti, [email protected], Valentina Garzia, [email protected] Tipologia d’esame: è previsto lo svolgimento di una prova orale e di una discussione del lavoro di progettazione e realizzazione svolto . Per le lezioni e in particolare le esercitazioni e l’iscrizione alla ambiente di e-learning e alla classe virtuale è consigliata la frequenza (75% della frequenza). Le esercitazioni si svolgeranno sulla piattaforma di e-learning della Facoltà: docebo.lib.unimib.it. Bibliografia La preparazione della prova d’esame, per i frequentanti, comporta lo studio dei seguenti testi: - G. O. Longo, Il simbionte. Prove di Umanità futura, Meltemi 2003 195 - R. C.D. Nacamulli (a cura di), Oltre l’aula, Strategie di formazione nella "knowledge economy, Apogeo, Milano, 2004, pp. 177-200. - P. Ferri, G. Cacciola, P. Carbone, A. Solidoro, Editoria Multimediale. Scenari, metodologie, contenuti, Guerini, Milano, 2004 A. Solidoro e G. Cacciola I frequentanti che intendono partecipare ai progetti (in piccolo gruppo) di ambiente virtuale, potranno eliminare un testo dei precedenti. I progetti verranno realizzati sulla piattaforma di e-learning della Facoltà docebo.lib.unimib.it. Orario di ricevimento: martedì alle ore 10.30, stanza U6-475 (e-mail: [email protected]). METODOLOGIE INFORMATICHE PER L’ORGANIZZAZIONE E LA GESTIONE INF/01 II Semestre CFU Formazione degli adulti e consulenza nelle organizzazioni 4 Il corso si propone di esaminare il ruolo e importanza delle Information and Communication Technologies (ICT) nella gestione delle organizzazioni contemporanee. Tipologia d’esame: esercitazione ed esame orale. Bibliografia Verrà comunicata all’inizio delle lezioni. 196 MODELLI TEORICI DELL’ETNOANTROPOLOGIA M-DEA/01 I Semestre Claudia Mattalucci Scienze antropologiche ed etnologiche CFU 4 Il corso prevede una ricognizione di alcuni modelli teorici dell’etnoantropologia. Attraverso l’esame di un corpus di testi teorici ed etnografici, cercheremo di mettere in evidenza il potere euristico e i limiti di questi modelli. Questo anno prenderemo in esame le linee di continuità, le interazioni e le rotture tra sapere missionario e sapere antropologico. Partendo da alcuni casi specifici, osserveremo come metodi, teorie e prassi descrittive siano passati da un terreno all’altro generando complessi processi di aggiustamento e risignificazione. Tipologia d’esame: Partecipazione attiva durante il corso e relazione finale scritta per gli studenti frequentanti; prova orale per gli studenti non frequentanti. Bibliografia - Mattalucci-Yilmaz (a cura), Etnosistemi IX (“Missioni. Percorsi tra antropologia e storia”) CISU, Roma, 2002 (il volume può essere richiesto direttamente all’editore, [email protected]; oppure ordinato presso la libreria Cortina in L.go Richini, 1/angolo via Festa del Perdono). - F. Cuturi, In nome di Dio. L’impresa missionaria di fronte all’alterità, Meltemi, Roma, 2004. - M. De Certeau, La scrittura dell’altro, Raffaello Cortina, Milano, 2005. Gli studenti non frequentanti dovranno integrare la loro preparazione con uno a scelta tra i seguenti testi: - “Colonialismo”, Antropologia 2, Meltemi, Roma, 2002. - Sorgoni, Etnografia e colonialismo. L’Eritrea e l’Etiopia di Alberto Pollera, Bollati Boringhieri, Torino, 2001. - S. Puccini, Andare lontano. Viaggi ed etnografia nel secondo Ottocento, Carocci, Roma, 1999. - P. Broggio, Evangelizzare il mondo. Le missioni della Compagnia di Gesù tra Europa e America (sec. XVI-XVII), Carocci, Roma, 2004. Orario di ricevimento: su appuntamento ([email protected]). 197 MUSICA E ARTI VISIVE L-ART/07 II Semestre CFU 10 Scienze dell’educazione Il corso indagherà la funzione sociale del melodramma di ieri e di oggi nel costruire una realtà ‘altra’ nell’immaginario figurativo e musicale. Il corso prevede l’acquisizione delle nozioni base del linguaggio musicale. Tipologia d’esame: prova scritta e orale. Bibliografia Verrà comunicata all’inizio delle lezioni. MUSICA E DIDATTICA DELLA MUSICA L-ART/07 Emanuele Ferrari Scienze dell’educazione Scienze della formazione primaria II Semestre annuale CFU 10 - L’esperienza del linguaggio musicale: strumenti e griglie interpretative Il corso affronta il problema della relazione tra elementi strutturali e caratteri espressivi nella musica tonale, attraverso una successione organica di esecuzioni al pianoforte, commentate in modo interattivo. In questo modo si mira a costruire una griglia interpretativa coerente, a partire dalle reazioni degli studenti, che li metta in condizione di progettare interventi musicali formativi con cognizione di causa e con la conoscenza, parziale ma non generica, di alcuni meccanismi comunicativi fondamentali della musica. Tipologia d’esame: orale. 198 Bibliografia Frequentanti: - M. Baroni, L’orecchio intelligente, Lucca, LIM 2004. - Solo per chi è già in possesso di una buona formazione musicale, il testo di Baroni è sostituibile a scelta con: E. Ferrari, Estetica del linguaggio musicale, Milano, CUEM 2003. Per i cd con i brani relativi, rivolgersi alla sig.ra Medaglia (U6, IV piano, stanza 440). - O. Károlyi, La grammatica della musica, Torino, Einaudi 2000, senza le parti seguenti: pp. 26-47, 56-74, 83-109, 121-130, 205-223. - NB questo testo è sostituibile con la partecipazione annuale al coro dell’Università Bicocca, certificata dal suo direttore. - altri testi verranno indicati durante il corso. Non frequentanti: - M. Baroni, L’orecchio intelligente, Lucca, LIM 2004. - Solo per chi è già in possesso di una buona formazione musicale, il testo di Baroni è sostituibile a scelta con: E. Ferrari, Estetica del linguaggio musicale, Milano, CUEM 2003. Per i cd con i brani relativi, rivolgersi alla sig.ra Medaglia (U6, IV piano, stanza 440). - O. Károlyi, La grammatica della musica, Torino, Einaudi 2000, senza le parti seguenti: pp. 26-47, 56-74, 83-109, 121-130, 205-223. - NB questo testo è sostituibile con la partecipazione annuale al coro dell’Università Bicocca, certificata dal suo direttore. - E. Bottero, A. Padovani, Pedagogia della musica, Milano, Guerini, 2000. - R. Deriu (a cura di), Capire la forma, Torino, EDT 2004. Orario di ricevimento: mercoledì dalle ore 11:00 alle 12:30. NEGOZIAZIONE E RELAZIONI SINDACALI SECS-P/10 II Semestre CFU Formazione degli adulti e consulenza nelle organizzazioni 4 Il corso presenterà gli scenari delle relazioni sindacali in Italia e all’estero e metterà in luce la gestione dei processi negoziali e le dinamiche di sviluppo della funzione del personale. Il corso prevede una parte teorica e una pratica di esercitazioni su casi e con giochi di ruolo. 199 Tipologia d’esame: colloquio orale. Bibliografia Verrà comunicata all’inizio delle lezioni. NUOVE TECNOLOGIE VISUALI L-ART/06 II Semestre CFU 4 Scienze dell’educazione Il corso si propone di fornire le conoscenze di base della comunicazione visiva attraverso l’uso delle nuove tecnologie digitali. In particolare verranno presi in esame gli strumenti e le tecniche oggi in uso per la produzione di immagini virtuali: dalla loro acquisizione e visualizzazione, al trattamento e all'elaborazione fino all’animazione come ausilio cognitivo. Verranno affrontate le teorie della percezione e le tecniche e i metodi di composizione dell’immagine, della scansione, della visualizzazione, del trattamento ed elaborazione con effetti grafici speciali e le relative caratteristiche di messa in pagina per la stampa e la riproduzione. Tipologia d’esame: è previsto lo svolgimento di una prova orale. Bibliografia Verrà comunicata all’inizio delle lezioni. ORGANIZZAZIONE AZIENDALE SECS-P/10 Raoul Nacamulli Scienze dell’educazione II Semestre CFU 8 Il corso intende fornire gli elementi base per capire il funzionamento delle organizzazioni aziendali e per “vivere” in esse in modo efficace. La prima parte è rivolta: a) all’analisi di questioni quali: che cos’è una organizzazione? perché esistono le organizzazioni? in che modo le organizzazioni influenzano il comportamento individuale? come misurare la “performance” di un’organizzazione?; b) alla costruzione di un lessico organizzativo; c) all’esplorazione, in chiave storica, delle princi- 200 pali idee organizzative La seconda parte è dedicata gli aspetti di progettazione organizzativa attraverso la disamina delle forme base di organizzazione, del loro funzionamento (struttura, sistemi, persone e leadership) e delle variabili di progettazione (la connessione ambientale e quella tecnologica). L’ultima parte è rivolta all’analisi dei processi di cambiamento, evoluzione e sviluppo delle organizzazioni. In quest’ambito particolare rilievo sarà assegnato al rapporto fra innovazione ed apprendimento organizzativo. Ciò sottolineando il ruolo chiave che la formazione può giocare per favorire ed attivare i processi di cambiamento entro le organizzazioni. Tipologia d’esame: da definire. Bibliografia - Daft R. L., Organizzazione Aziendale, Apogeo, Milano, 2005. - Costa G. e Nacamulli R. C. D. (a cura di), Manuale di Organizzazione AziendaleVolume primo: Le Teorie dell’Organizzazione, UTET Libreria, Torino, 1996. Orario di ricevimento: da definire. 201 ORGANIZZAZIONE AZIENDALE SECS-P/10 II Semestre Francesco Paoletti Scienze della comunicazione CFU 10 La comunicazione nei contesti organizzativi Chi intende occuparsi dei processi di comunicazione nelle aziende e nelle istituzioni deve sviluppare anche una capacità di analisi dei contesti organizzativi che fanno da sfondo a tali processi e ne definiscono i fabbisogni e le modalità operative. Il corso intende formare questa competenza attraverso una ideale suddivisione in due parti. La prima ha carattere istituzionale, e si propone di trasmettere le categorie di analisi che permettono di cogliere gli elementi distintivi a livello di formulazione strategica, assetti strutturali e aspetti caratteristici delle culture organizzative. La seconda è invece dedicata ad un approfondimento specialistico sugli strumenti di comunicazione utilizzati nelle aziende e nelle istituzioni (politiche di marketing, comunicazione interna e relazioni pubbliche). La didattica si avvale di un costante riferimento a casi e di incontri con alcuni testimoni esterni. Tipologia d’esame: l’esame si svolgerà in forma scritta. La prova viene corretta nella stessa giornata e, se superata, dà la possibilità di registrazione ovvero di sostenere un esame orale facoltativo. Bibliografia - Daft, R.L. (2004) Organizzazione aziendale (II edizione), Milano, Apogeo Libreria (escluso il capitolo 6). - Bagozzi, R.P., Rosa, J.A., Celly, K.S., Coronel, F. (2001), Fondamenti di marketing, Bologna, il Mulino, cap. da 1 a 8. Orario di ricevimento: martedì, ore 16,30-18,30. 202 ORGANIZZAZIONE AZIENDALE (AVANZATO) SECS-P/10 II Semestre Raoul Nacamulli Formazione degli adulti e consulenza nelle organizzazioni CFU 4 Il corso intende considerare l’evoluzione dei processi nelle istituzioni, nelle organizzazioni di servizio, nelle fabbriche, nelle reti di vendita. Questo considerando in particolare il passaggio dalle logiche “tradizionali” di organizzazione del lavoro incentrate sulla gerarchia, la specializzazione e la logica di comando-controllo verso quelle emergenti fondate sui principi della modularità, vale a dire sull’organizzazione orizzontale fondata sulle competenze multiple, l’empowerment e la flessibilità. Il corso si svolge mediante lezioni, analisi e discussioni di casi organizzativi e testimonianze. Particolare rilievo sarà assegnato alle conseguenze del passaggio dai modelli organizzativi tradizionali verso quelli rovesciati in termini di riprogettazione dei ruoli delle persone e di fabbisogni di formazione. Tipologia d’esame: da definire. Bibliografia - Coriat B., Ripensare l’organizzazione del lavoro, Edizioni Dedalo, Bari, 1991. - Oriani G., Reengineering, Guerini, Milano, 1995. Orario di ricevimento: da definire. ORGANIZZAZIONE DEL LAVORO SECS-P/10 I Semestre CFU 4 Scienze dell’educazione Il programma del corso verrà comunicato all’inizio delle lezioni. 203 ORGANIZZAZIONE E GESTIONE DELLE RISORSE UMANE SECS-P/10 II Semestre CFU 4 Scienze dell’educazione In molti campi di attività le prestazioni di un sistema organizzativo dipendono in grande misura dalla competenza e dalla motivazione delle persone. Questi fattori possono essere influenzati attraverso le tecniche e gli strumenti propri della disciplina di gestione del personale, che si qualifica pertanto come materia a prevalente contenuto pragmatico. Questo corso intende sviluppare tali competenze. Bibliografia Verrà comunicata all’inizio delle lezioni. ORGANIZZAZIONE E GESTIONE DELLE RISORSE UMANE (AVANZATO) SECS-P/10 Francesco Paoletti Formazione degli adulti e consulenza nelle organizzazioni I Semestre CFU 4 Questo corso avanzato è incentrato sulla progettazione e l’impiego dei sistemi di gestione del personale, con enfasi specifica rispetto alla prospettiva delle competenze organizzative. La didattica, che si avvale anche della discussione di casi e dello svolgimento di esercitazioni pratiche, mira a sviluppare le capacità operative necessarie a: realizzare la mappatura delle competenze critiche per ruoli organizzativi; costruire inventari di competenze rappresentate nell’organismo personale attraverso gli strumenti di assessment; valutare i gap e definire strategie di copertura; progettare gli interventi formativi e le logiche di sviluppo del personale; definire modelli retributivi skills based. Tipologia d’esame: esame scritto con orale facoltativo. 204 Bibliografia - Solari L. (2004), La gestione delle risorse umane. Dalle teorie alle persone, Carocci editore. - Levati, W., Saraò, M. (2003), Psicologia e sviluppo delle risorse umane nelle organizzazioni, Franco Angeli. Orario di ricevimento: martedì, ore 16,30-18,30. ORGANIZZAZIONE PER L’INTERNAZIONALIZZAZIONE SECS-P/10 Barbara Quacquarelli Formazione degli adulti e consulenza nelle organizzazioni II Semestre CFU 4 Il corso propone lo studio delle attività manageriali delle organizzazioni che operano in contesto internazionale, dando un notevole spazio al processo di comprensione delle culture. L’obiettivo è di descrivere i modi in cui le differenze culturali influenzano sistematicamente le organizzazioni e l’ambiente di lavoro. Il corso, mediante anche lo studio di casi, prevede di approfondire l’analisi delle organizzazioni internazionali, la gestione delle differenze culturali, e le implicazioni manageriali relative all’implementazione di una strategia internazionale. Un approfondimento è dedicato alla creazione di innovazione e valore tramite la gestione di competenze e conoscenze a livello globale. Tipologia d’esame: prova scritta di fine corso per i frequentanti. Prova orale per i non frequentanti. Bibliografia Per i non frequentanti: - Doz Y., Santos J., Williamson P., Da globale a metanazionale, Il Mulino, Bologna, 2004. - Bolliger D., Hofstede G., Inter Nazionalità, Guerini e Associati, Milano, 1989. - Bartlett C.A., Ghoshal S., Management globale, Etas, Milano, 2001. Per i frequentanti: - Doz Y., Santos J., Williamson P., Da globale a metanazionale, Il Mulino, Bologna, 2004. 205 - Bolliger D., Hofstede G., Inter Nazionalità, Guerini e Associati, Milano, 1989. - Alcuni articoli in lingua inglese saranno distribuiti dal docente durante il corso. Orario di ricevimento: mercoledì, ore 11- 13. PEDAGOGIA DEL CORPO M-PED/03 Ivano Gamelli Scienze dell’educazione I Semestre CFU 4 I gesti della formazione e della cura Il corpo di cui molto si parla è un corpo che poco si ascolta. Un corpo sempre più oggetto di attenzioni e manipolazioni quanto impossibilitato a esprimere le potenzialità dei suoi linguaggi, trattati perlopiù alla stregua di semplici sintomi o segnali da decodificare e controllare, da affiancare alla parola, secondo la logica riduttiva che disgiunge pensiero e corpo, percezione e azione, ragione ed emozione, comunicazione verbale e non verbale. Alla luce delle ricerche e delle suggestioni più recenti e spiazzanti - nelle scienze, nelle arti, nel teatro, nella letteratura - il corso intende suggerire un vero e proprio ribaltamento del modo di pensare e vivere il corpo, attraverso il recupero di sensibilità e “gesti” conosciuti ma sovente dimenticati. Gesti, movimenti, espressioni che verranno considerati per l’universo simbolico al quale attingono e a cui aprono: per rivitalizzare la nostra quotidianità stordita dai discorsi come pure per rianimare e orientare le nostre disincarnate pratiche di formazione e di cura. La proposta di una consapevolezza e di uno stile di intervento che, abbandonata l’illusione di una trasmissione lineare delle conoscenza, individui nella presenza corporea la qualità emergente lavoro educativo e formativo. Al corso saranno coordinate attività integrative ed esperienziali tenute dai cultori della materia: dott. Ferruccio Cartacci ([email protected]), dott.ssa Tiziana Andrenelli ([email protected]), dott.ssa Nicoletta Ferri ([email protected]).Ulteriori informazioni nel sito: www.pedagogiadelcorpo.it Tipologia d’esame: esame orale. 206 Bibliografia - I. Gamelli, Sensibili al corpo, Meltemi, Roma 2005. - I. Gamelli, Pedagogia del corpo, Meltemi, Roma 2001. Più un testo di approfondimento tematico a scelta fra: - Aucouturier, Il Metodo Aucouturier, Franco Angeli, Milano 2005. - P. Barone, L’animale, l’automa, il cyborg. Figurazioni del corpo nei saperi e nelle pratiche educative, Ghibli, Milano 2004. - T. Bertherat, La tigre in corpo. Le virtù curative dell’antiginnastica, Mondadori, Milano 1990. - A. Boal, Il poliziotto e la maschera. Giochi, esercizi e tecniche del teatro dell'oppresso, La Meridiana, Molfetta 1993. - A. Capelli, F. Lorenzoni (a cura di), La nave di Penelope. Educazione, teatro, natura ed ecologia sociale, Giunti, Firenze 2002. - F. Cappa, C. Negro (a cura di), Improvvisazione e formazione, Guerini, Milano 2006. - E. Casini Ropa, Alle origini della danza moderna, Il Mulino, Bologna 1990. - F. Cartacci, Bambini che chiedono aiuto. L’ascolto e la cura nella terapia dell’esperienza, Unicopli, Milano 2002. - T.K.V. Desikachar, Yoga e religiosità. Incontri sulla teoria e sulla pratica, Mediterranee, Roma 1984. - M. Feldenkrais, Le basi del metodo, Astrolabio-Ubaldini, Roma 1991. - A. Lapierre, Dalla psicomotricità relazionale all’analisi corporea della relazione, Armando, Roma 2001. - J. Le Boulch, Sport educativo, Armando, Roma 1991. - A. Lowen, Bioenergetica, Feltrinelli, Milano 2004. - N. Savarese, C. Brunetto (a cura di), Training! Come l’attore libera se stesso, Dino Audino, Roma 2004. - V. Schmid, Venire al mondo e dare alla luce. Percorsi di vita attraverso la nascita, Urra Apogeo, Milano 2005. Ai tre testi le studentesse e gli studenti non frequentanti devono aggiungere: - U. Galimberti, Il corpo, Feltrinelli, Milano 2002 (le prime tre parti). Orario di ricevimento: da definire. 207 PEDAGOGIA DELL’ADOLESCENZA M-PED/01 II Semestre Pierangelo Barone Scienze dell’educazione CFU 8 Tracciare la via strada facendo L’educazione e le prevenzioni alla prova dell’esperienza L’insegnamento fissa il proprio campo di ricerca attorno al contributo dei saperi che costituiscono le scienze dell’educazione nella definizione della realtà minorile. In tal senso, indaga le rappresentazioni, le immagini, i modelli e i discorsi che hanno storicamente costituito l’adolescenza come oggetto sociale e culturale, nell’intento di esplicitarne gli effetti simbolici e pratici sul versante del lavoro educativo che si rivolge ai minori. Il corso di quest’anno si propone di esplorare il rapporto tra educazione e prevenzione nella progettazione e nelle pratiche delle principali agenzie educative. Tra le competenze professionali che oggi si richiedono all’educatore nella realizzazione di interventi di prevenzione con gli adolescenti, emerge la capacità di definire una progettualità in fieri, in grado di accogliere e trasformare l’imprevisto in occasione di esperienza ulteriore. Il percorso monografico verterà sul tema della “esperienza” come dimensione che nel fluire stesso degli accadimenti produce effetti di ordine educativo, rispetto ai quali l’educatore/rice costituisce la figura decisiva che ne permette la rielaborazione pedagogica. Durante il corso sono previste attività integrative e laboratoriali. Sono cultori della materia la dott.ssa Rosa Granato e il dott. Matteo Ripamonti Tipologia d’esame: colloquio orale. Durante il corso, per gli studenti frequentanti, si prevede lo svolgimento di prove intermedie scritte. Bibliografia La bibliografia d’esame sarà comunicata all’inizio del corso e potrà essere visionata nella bacheca del docente (481 – U6) e sul sito della Facoltà. Orario di ricevimento: martedì dalle ore 10.30, stanza U6-481. Indirizzo e-mail: [email protected]. 208 PEDAGOGIA DELL’ANIMAZIONE M-PED/01 II Semestre CFU 4 Scienze dell’educazione Il corso rifletterà sulle dimensioni pedagogiche che emergono dall’indagine del legame tra esperienza estetica e dinamiche percettive del soggetto, all’interno del complesso fenomeno dell’empatia. Tipologia d’esame: prova orale. Bibliografia Verrà comunicata all’inizio delle lezioni. PEDAGOGIA DELL’INFANZIA M-PED/01 Agnese Infantino Scienze dell’educazione Scienze della formazione primaria II Semestre semestrale CFU 4 - Il corso prende in esame, da una prospettiva pedagogico-organizzativa, le scelte educative e le soluzioni organizzative che nell’ambito dei servizi educativi per l’infanzia conducono alla definizione e alla messa in atto di un progetto educativo orientato ad accogliere da un lato i bisogni e le competenze dei bambini e dall’altro le esigenze e le risorse delle famiglie. Tipologia d’esame: orale. Bibliografia - G. Colombo, E. Cocever, L. Bianchi, Il lavoro di cura, Carocci, Roma 2004. - A, Infantino, Progettazione pedagogica e organizzazione del servizio, Guerini, Milano 2002. 209 Un testo a scelta tra i seguenti: - L. Gandini, S. Mantovani, C. Edwards ( a cura di) , Il nido per una cultura dell’infanzia, edizioni Junior, Bergamo 2003. - F. Caggio, S. Mantovani (a cura di), Famiglie, bambini, educatrici, edizioni Junior, Bergamo 2004. - A. Bondioli (a cura di), Il tempo nella quotidianità infantile, edizioni Junior, Bergamo 2002. - F. Caggio ( a cura di), Uno e più nidi, edizioni Junior, Bergamo 2000. - E. Goldschmied, S. Jackson, Persone da zero a tre anni, edizioni Junior, Bergamo. Orario di ricevimento: da definire. PEDAGOGIA DELLA PSICOMOTRICITÀ M-EDF/01 Ivano Gamelli Scienze della formazione primaria II Semestre semestrale CFU - La centralità del corpo nella crescita e nell’apprendimento dei bambini L’insegnamento si propone di studiare il ruolo dei linguaggi del corpo, al fine di offrire un quadro organico per il trasferimento di princìpi e consapevolezze delle sue pratiche (quali il gioco e lo sport, come pure la danza, le tecniche di rilassamento e di utilizzo della voce, il teatro, nonché i molteplici metodi di cura e le tecnologie formative artistiche a mediazione corporea non solo occidentali) nei diversi ambiti del lavoro educativo. A partire dall’analisi delle teorie e delle pratiche tradizionali dell’educazione psicomotoria, il corso intende rivisitare criticamente gli abituali scenari formativi dove il corpo risulta perlopiù astratto o assente, per prefigurare setting e stili di intervento educativo nella scuola dell’infanzia e primaria capaci di far vivere il corpo dei bambini, di riconoscere come l’apprendimento delle fondamentali abilità scolastiche sia conseguenza del suo esercizio, di integrare i saperi della parola con quelli del movimento, del gesto, dello sguardo, dei sensi tutti. La pedagogia della psicomotricità, rimettendo al centro la soggettività dell’educatore, si inscrive fra le pratiche di impronta narrativa e autobiografica, con un’attenzione particolare alla cura del contesto, a certe ritualità, al valore dei silenzio, alla necessità di educare attraverso e oltre le parole. Al corso saranno coordinate attività integrative ed esperienziali tenute dai cultori della materia: dott. Ferruccio Cartacci ([email protected]), dott.ssa 210 Tiziana Andrenelli ([email protected]), dott.ssa Nicoletta ([email protected]). Informazioni sul sito: www.pedagogiadelcorpo.it Ferri Tipologia d’esame: esame orale. Bibliografia - I. Gamelli, Sensibili al corpo, Meltemi, Roma 2005. - I. Gamelli, Pedagogia del corpo, Meltemi, Roma 2001. - F. Cartacci, Bambini che chiedono aiuto, Unicopli, Milano 2003. A questi testi le studentesse e gli studenti non frequentanti devono aggiungere: - T. Andrenelli, R. Mariella, G. Santiani, Il piacere di crescere (reperibile presso la Libreria di via S. Glicerio). - oltre a un testo a scelta fra: - A. Lapierre, B. Aucouturier, La simbologia del movimento, Edipsicologiche, Cremona s.d.. - J. Le Boulch, L’educazione del corpo nella scuola del domani, Magi, Roma 2000 (fino a pag. 230). Orario di ricevimento: da definire. PEDAGOGIA DELL’HANDICAP M-PED/03 I Semestre CFU 10 Scienze dell’educazione Il programma del corso verrà comunicato all’inizio delle lezioni. 211 PEDAGOGIA GENERALE M-PED/01 I Semestre Anna Rezzara Scienze dell’educazione CFU 8 Ruolo e significato del valutare in educazione Il corso avrà per oggetto la valutazione nei processi educativi, considerando il significato e il ruolo che essa riveste come interrogazione di senso pedagogica, come riflessione sull’esperienza, come elemento del dispositivo educativo in atto, come ‘intelligenza del progetto’, come dimensione relazionale. La valutazione sarà oggetto di riflessione sia in quanto funzione necessaria e cruciale di ogni processo educativo, sia in quanto ‘luogo’ emblematico di problematicità pedagogica e tema particolarmente complesso, discusso, contradditorio e spesso ‘rimosso’ nel dibattito pedagogico e nelle sedi di pratica educativa. Della valutazione si prenderanno in esame i diversi significati e funzioni attribuiti: la sua presenza nella costruzione, nel monitoraggio e nel bilancio del progetto educativo, la sua doppia natura di strumento di conoscenza e controllo e di dimensione relazionale e comunicativa, il contrasto tra “controllo del prodotto” e comprensione del processo, le condizioni per pensare e realizzare una autentica valutazione formativa. Poiché si vuole intendere la valutazione come dimensione centrale del dispositivo complesso che è in atto in ogni situazione intenzionalmente educativa, la riflessione sulla valutazione sarà collocata all’interno di un discorso di pedagogia critica e di un approccio clinico alla formazione, che assumono cioè come istanza centrale l’interrogazione e la riflessione sistematica sulle pratiche di esperienza educativa, considerate sia in quanto eventi e processi materiali e concreti sia in quanto espressione di significati, idee, modelli e dinamiche relazionali latenti. Sono previste attività di integrazione al corso e di supporto allo studio dei testi svolte dalla dott.ssa Paola Marcialis e dal dott. Ernesto Curiosi. Tipologia d’esame: colloquio orale. In esso si richiederanno agli studenti: conoscenza completa della bibliografia d’esame; comprensione di concetti, idee, trattazioni e argomentazioni degli autori; capacità di usare le conoscenze acquisite per organizzare un discorso di rielaborazione dei contenuti che risponda alle questioni che verranno poste , in sede di esame, come tema del colloquio. 212 Bibliografia - A. Rezzara (a cura di), Dalla scienza pedagogica alla clinica della formazione, FrancoAngeli, Milano, 2004. - P. Bertolini (a cura di), La valutazione possibile, La Nuova Italia, Firenze, 1999. - A. Rezzara, Pensare la valutazione, Mursia, Milano, 2000. Un libro a scelta tra: - F. Antonacci, F. Cappa (a cura di), Riccardo Massa: lezioni su la peste, il teatro, l’educazione, Franco Angeli, Milano, 2001 - P. Marcialis, L’arte della domanda. Il linguaggio sulla scena della Clinica della formazione, Franco Angeli, Milano, 2005 Il programma d’esame è lo stesso per studenti frequentanti e non frequentanti. Orario di ricevimento: mercoledì, ore 9, stanza 478-U6. PEDAGOGIA GENERALE M-PED/01 Silvia Kanizsa / Sergio Tramma Scienze della formazione primaria Scienze dell’educazione I Semestre annuale CFU 8 L’insegnamento punta a far conoscere agli studenti le tematiche generali concernenti la riflessione sull’educazione e sui problemi ad essa connessi e le problematiche interne alla stessa disciplina pedagogica. Scopo del corso è quindi quello di presentare lo stato attuale del dibattito intorno ai temi dell’educazione. La riflessione sull’educazione sarà condotta proponendo un percorso di lettura del lavoro educativo con particolare attenzione alla dimensione relazionale e ai principali ambiti di intervento dell’educatore e del formatore. Tipologia d’esame: l’esame prevede una parte scritta e una successiva parte orale. Ulteriori informazioni riguardanti l’esame ed in particolare la validità e l’estensione della parte scritta saranno affissi in bacheca e reperibili sul sito della Facoltà. L’esame è identico per frequentanti e non frequentanti. Bibliografia Il programma è identico per frequentanti e non frequentanti. L’esame verterà su 5 testi, i primi quattro uguali per tutti: - S. Tramma, L’educatore imperfetto, Roma, Carocci, 2003. - S. Kanizsa, L’ascolto del malato, Milano, Guerini, 1989. 213 - S.Kanizsa, testo sulla relazione educativa, Roma, Carocci, di prossima pubblicazione o, se non disponibile in tempo utile, un testo alternativo che verrà comunicato a tempo debito. - R. Gatti – V. Gherardi, Le scienze dell’educazione, Roma, Carocci, 1995. Per l’esame è richiesta la preparazione delle parti: prima, seconda e terza. E uno a scelta dello studente fra i seguenti: - S. Bella (a cura di), Asfalto amaro, Milano, Terre di Mezzo- Berti, in corso di pubblicazione. - S. Tramma, Educazione degli adulti, Milano, Guerini, 1997. - F. Emiliani, P. Bastianoni, Una normale solitudine, Roma, Carocci, 2000. - S. Kanizsa, B. Dosso, La paura del lupo cattivo, Roma, Meltemi, 1998. - M. Rossi Doria, Di mestiere faccio il maestro, Le Gomene, Napoli, 2000. - M. Mazzetti, Il dialogo transculturale, Roma, Carocci, 2003. L’esame scritto, che deve precedere quello orale, verterà sui seguenti testi: - S. Tramma, L’educatore imperfetto, Roma, Carocci, 2003. - S. Kanizsa, L’ascolto del malato, Milano, Guerini, 1989. - S. Kanizsa, testo sulla relazione educativa, Roma, Carocci, di prossima pubblicazione o sul testo proposto in alternativa. Orario di ricevimento: prof.ssa Kanizsa: lunedì alle ore 16 (per il primo semestre; per il secondo semestre consultare la bacheca o il sito). Tramma: lunedì alle ore 16. PEDAGOGIA INTERCULTURALE M-PED/01 Mariangela Giusti Scienze della comunicazione I Semestre CFU 10 Intercultura, territorio, educazione Movimenti migratori recenti nella società e nella scuola italiana; immigrazione e educazione: retroterra culturali, lingue, identità migranti degli allievi immigrati; antirazzismo e educazione in una società multiculturale. La pedagogia interculturale è una disciplina nuova, utile al miglioramento delle relazioni fra comunità di diversa origine. Il corso e le attività integrative intendono sollecitare l’attenzione degli studenti verso i luoghi del vissuto, da osservare come spazi di contaminazione, stratificazione fra linguaggi, storie di vita, oggetti, volti, culture. Attività integrative: 214 Laboratorio didattico - Condotto dai Cultori della materia G. Colombo e M. Franchi, consentirà agli studenti di rielaborare in modo operativo alcune parti dei testi del corso. Gruppi di studio tematici - Condotti da studiosi esperti, consentiranno agli studenti più interessati di affrontare temi diversi della Pedagogia interculturale Seminario “Lo sguardo in viaggio”- Condotto da G. Aloisi, offrirà un percorso di approfondimento sull’immagine artistica che conduce a vedere oltre se stessa. Gli studenti verranno guidati a osservare immagini appartenenti a universi culturali artistici diversi, per ricercare temi, messaggi, simbologie che s’incontrano. Tipologia d’esame: il corso prevede, per gli studenti frequentanti, una valutazione in progress. Ciò significa che, attraverso prove intermedie e attività integrative (Laboratorio didattico, Gruppi di studio, Seminario) è possibile effettuare una verifica degli apprendimenti e attivare interventi tutoriali per gli studenti più in difficoltà. Tale valutazione in progress potrà, all’occorrenza, essere integrata da una prova orale finale. Studenti frequentanti: svolgono due prove scritte in aula (3 novembre e 15 dicembre) e realizzano una microricerca da concordare con la docente o coi collaboratori. La partecipazione alle attività del Seminario rientra nella valutazione complessiva (da 1 a 3 punti, secondo il giudizio della conduttrice). Studenti non frequentanti: a) Coloro che intendono sostenere l’esame nella sessione invernale svolgono le stesse due prove scritte dei frequentanti (3 novembre e 15 dicembre); concordano con la docente (per e-mail o negli orari di ricevimento) l’argomento per la microricerca; studiano un testo in più; svolgono il colloquio orale finale. b) Coloro che intendono sostenere l’esame nelle sessioni successive concordano con la docente (per e-mail o negli orari di ricevimento) l’argomento per la microricerca; studiano due testi in più (fra quelli in bibliografia o concordati con i collaboratori) ; svolgono il colloquio orale finale. Bibliografia Gli studenti frequentanti devono leggere, usare e studiare sei testi: Quattro testi comuni a tutti: - M. Giusti, Pedagogia interculturale. Teorie, metodologia, laboratori, Laterza, RomaBari, 2004. - P. Ricoeur, Ricordare, dimenticare, perdonare. L’enigma del passato, Il Mulino, Bologna, 2004. - AA.VV., Formarsi all’intercultura, Franco Angeli, Milano, 2004. - M. Giusti, L’educazione interculturale nella scuola di base (nuova edizione ridotta), RCS/La Nuova Italia, Milano, 2005. Uno da scegliere fra i seguenti testi che documentano ricerche di taglio interculturale condotte sul territorio: - S. De La Pierre, Il racconto di Nonantola. Memoria e creatività sociale, prefazione di D. Demetrio, Milano, Unicopli, 2004. 215 - AA.VV., Il bagaglio invisibile. Storie di vita e pratiche di mediazione interculturale, Torino, Rosemberg & Sellier, 2004. - AA.VV., Ricerca interculturale e metodo autobiografico. Bambini e adulti immigrati, Un progetto, tante storie, Milano, RCS/La Nuova Italia, 2003. Uno da scegliere fra i seguenti testi teorici - R. Panikkar, La dimora della saggezza, Milano, Mondatori, 2005. - P. Bertolini, Educazione e politica, Milano, Cortina, 2003. - M. Nussbaum, Giustizia sociale e dignità umana, Bologna, Il Mulino, 2002. - G. Favaro, L. Luatti (a cura di), L’intercultura dalla A alla Z, Milano, Franco Angeli, 2004. Gli studenti non frequentanti devono aggiungere un testo: - G. Tassinari (a cura di), Scuola e società multiculturale. Elementi di analisi multidisciplinare, Firenze, la Nuova Italia, 1999. Orario di ricevimento: giovedì dalle 17 alle 19 oppure su appuntamento contattando la docente secondo le modalità affisse nella bacheca dello studio. PEDAGOGIA INTERCULTURALE E DELLA COOPERAZIONE M-PED/01 Raffaele Mantegazza Scienze dell’educazione I Semestre CFU 8 Come si diventsa nazisti. Storia e categorie di una pedagogia del terrore Il corso studierà le caratteristiche dell’educazione nazista evidenziando soprattutto i dispositivi di educazione al terrore e allo sterminio e le declinazioni pedagogiche specifiche del sistema di potere instaurato nel III Reich. Le attività integrative al corso saranno svolte dal dott. Andrea Gilardoni e dalla dott.ssa Francesca Ronchi. Tipologia dell’esame: esame scritto. In nessun caso la prova scritta potrà essree sostituita da una prova orale. La valutazione delle risposte prenderà in considerazione i seguenti elementi: a) correttezza formale del testo b) pertinenza della risposta rispetto alla domanda c) completezza della risposta rispetto alla domanda. 216 Bibliografia Per l’esame occorrerà studiare un numero di 6 (sei) testi: - W.S. Allen, Come si diventa nazisti. Storia di una piccola città, Torino, Einaudi, 2004 - W. Reich, Psicologia di massa del fascismo, Torino, Einaudi, 2005 (è consigliabile leggere tutto il testo anche se è richiesta la conoscenza analitica delle segg. pagg.: XLI-LXI; 1-122; 151-177; 193-250; 282-292; 335-383). Coloro che possedessero l’edizione SucarGo del testo possono studiarla, ma sono pregati di confrontare i numeri delle pagine da studiare partendo dalla nuova edizione per evitare fraintendomenti ed errori. - F. Barcena, La sfinge muta, Troina, Città Aperta, 2005 - A. Gilardoni, I meccanismi dell’obbedienza e le tecniche della resistenza, Milano, Mimesis, 2005 - N. P. Nielsen, L’universo mentale nazista, Milano, Angeli, 2004 - R. Mantegazza, L’odore del fumo. Auschwitz e la pedagogia dell’annientamento, Troina, Città Aperta, 2003 I/le non frequentanti porteranno in aggiunta al programma il volume di E. Mann La scuola dei barbari, Firenze, Giuntina, 2000. Per chi sostenga l’esame come semestrale (5CFU) i testi di cui ai numeri 4 3 5 non dovranno essere preparati. Eventuali ulteriori indicazioni sul programma o sulla modalità dello svolgimento dell’esame vengono fornite unicamente tramite colloquio con il docente negli orari di ricevimento, e comunque in nessun caso attraverso posta elettronica. Il programma è valido fino all’appello di settembre 2007. Orario di ricevimento: da definire. PEDAGOGIA SOCIALE M-PED/01 II Semestre Sergio Tramma Scienze dell’educazione CFU 8 Educazione, idee generali e valori nella società globalizzata e multiculturale Pedagogia sociale è la disciplina che analizza le molteplici esperienze educative vissute dagli individui con una specifica attenzione alle dimensioni informali ed extra-istituzionali. Nella fase attuale, il campo privilegiato di interesse è costituito dai nessi tra educazione e modernità, con particolare riferimento ai mutamenti dei corsi di vita dei soggetti individuali e collettivi, alle trasformazioni dei contesti territoriali, all’aumento di complessità e problematicità degli ambienti educativi, e al conseguente ampliamento del campo di azione dell’educatore professionale. 217 Il corso di quest’anno costituisce un luogo di riflessione e ricerca attorno al tema della presenza o meno, all’interno di società multiculturali e globalizzate, di “idee generali” e “valori forti” verso cui orientare o dai quali far discendere progetti e azioni educative territoriali. Durante il corso sono previste attività integrative condotte dalle dott.sse Sonia Bella, Sara Amalia Rossetti, Silvia Tognetti. Tipologia d’esame: è previsto lo svolgimento di una prova orale; ulteriori modalità d’esame potranno essere concordate con i frequentanti. Bibliografia parte a) - K. Kumar, Le nuove teorie del mondo contemporaneo. Dalla società post-industriale alla società post-moderna, Einaudi, Torino, 2000. - S. Tramma, Pedagogia sociale, Guerini, Milano, 1999. - S. Tramma, Educazione e modernità, Carocci, Roma 2005. parte b) - E. Colombo, Le società multiculturali, Carocci, Roma, 2002. - S. Latouche, L’occidentalizzazione del mondo, Bollati Boringhieri, Torino, 1992. parte c) - M. Aime, Eccessi di culture, Einaudi, Torino, 2004. - W. Barberis, Il bisogno di patria, Einaudi, Torino, 2004. - S. Luzzatto, La crisi dell’antifascismo, Einaudi, Torino, 2004. Gli studenti sono tenuti a preparare i testi delle parti A e B, e un testo a scelta della parte C. Gli studenti che intendono semestralizzare l’esame (4 crediti) sono tenuti a preparare i testi della parte A. Orario di ricevimento: lunedì dalle ore 16, stanza U6-480. PEDAGOGIA SPECIALE M-PED/03 Maura Gelati Scienze dell’educazione Scienze della formazione primaria I Semestre annuale CFU 10 - Il corso, diviso in due sezioni, è costituito da una prima parte di carattere istituzionale e da una seconda parte di tipo monografico. 218 La parte istituzionale riguarderà la Pedagogia speciale, i suoi postulati teorici, le metodologie di ricerca e d’intervento educativo che le sono proprie e il suo rapporto con la Pedagogia generale. La parte monografica analizzerà alcune teorie ed esperienze educative alla luce della storia pedagogica dei soggetti in situazione di disabilità. Particolare attenzione sarà riservata al rapporto tra educazione ed integrazione, tra integrazione e innovazione scolastica, tra apprendimento e cambiamento. Tipologia d’esame: prova orale sui testi indicati. Gli studenti che frequenteranno almeno il 75% delle lezioni potranno sostenere parte dell’esame attraverso una prova scritta, a domande aperte, su due testi. La prova scritta si svolgerà una sola volta al termine del corso. Per gli studenti non frequentanti è previsto solo il colloquio orale. Bibliografia - M. Gelati, Pedagogia Speciale e integrazione, Roma, Carocci Editore , 1° ristampa 2005. - M. Pavone, Personalizzare l’integrazione, Brescia, Editrice La Scuola, 2004. - L. Cottini, Didattica Speciale e integrazione scolastica, Carocci Editore , 2004. - G. Amenta, Gestire il disagio a scuola, Editrice La Scuola, 2004. Orario di ricevimento: martedì alle ore 15 per il primo semestre. L’orario di ricevimento del secondo semestre sarà successivamente comunicato. PEDAGOGIA SPECIALE 2 M-PED/03 Scienze della formazione primaria II Semestre semestrale Il programma del corso verrà comunicato all’inizio delle lezioni. 219 CFU - POLITICHE SOCIALI E PROGRAMMAZIONE DEI SERVIZI SPS/09 Consulenza pedagogica e ricerca educativa I Semestre CFU 4 Il corso si propone di affrontare la situazione italiana e lombarda in particolare su: anziani, minori, stranieri attraverso la normativa di riferimento, l’organizzazione dei servizi, l’esame di casi. Tipologia d’esame: orale. Bibliografia Verrà comunicata all’inizio delle lezioni. PRATICHE FILOSOFICHE 1 M-FIL/03 Michelantonio LoRusso Consulenza pedagogica e ricerca educativa I Semestre CFU 4 Esercizi spirituali e vita quotidiana La disciplina prende in esame la filosofia come modo di vita ed esercizio spirituale, lì dove è più evidente l’inscindibilità dei discorsi e delle pratiche filosofiche. Pratiche che, partendo dalla filosofia antica, vanno calate nella contemporaneità ed intese come luogo d’incontro di discipline diverse, comunque ruotanti attorno alla “cura di sé”. Questo percorso verrà affrontato in particolare attraverso l’analisi degli esercizi spirituali proposti da Epitteto e Marco Aurelio. Tipologia d’esame: elaborato scritto per i frequentanti e colloquio orale per i non frequentanti. Bibliografia - Epitteto, Manuale, Garzanti, Milano 2005. 220 - Marco Aurelio, Ricordi, Rizzoli, Milano 2002. - P. Hadot, Esercizi spirituali e filosofia antica, Einaudi, Torino 2005. - P. Hadot, La cittadella interiore. Introduzione ai «Pensieri» di Marco Aurelio, Vita e Pensiero, Milano 1997. - R. Màdera e L. V. Tarca, La filosofia come stile di vita. Introduzione alle pratiche filosofiche, Bruno Mondadori, Milano 2003. Orario di ricevimento: su appuntamento: [email protected]. PRATICHE FILISOFICHE 2 M-FIL/03 I Semestre Romano Madera Consulenza pedagogica e ricerca educativa CFU 4 L’intreccio fra psicologia analitica e pratiche filosofiche nella cura di sé e degli altri Tipologia d’esame: da definire. Bibliografia - C.G. Jung, Seminari sull’analisi dei sogni, Bollati Boringhieri. - R. Madera, C.G.Jung.Biografia e teoria, Bruno Mondatori. - R. Madera, “L’inventario e la traduzione. Psicologia analitica e pratica filosofica” in Rivista di psicologia analitica 68/2003, nuova serie n. 16, La biblioteca di Vivarium. - R. Madera, L.V. Tarca, La filosofia come stile di vita, Bruno Mondatori. - L. Campanello, Biografia e filosofia. L’esercizio del presente e della morte, Unicopli. Orario di ricevimento: da definire. 221 PROBLEMI DEMOGRAFICI DEL MONDO AFRO-ASIATICO SECS-S/04 Patrizia Farina Scienze della comunicazione II Semestre CFU 5 L’insegnamento si propone di approfondire le dinamiche demografiche in corso e di fornire gli strumenti per valutare ed interpretare le manifestazioni e le cause delle differenze territoriali dei fenomeni demografici. Le problematiche demografiche sono illustrate comparando le condizioni dei paesi a sviluppo economico avanzato e quelle dei Paesi poveri nell’ottica della transizione demografica. Ciò consentirà di mettere in luce le similitudini e le diversità nei processi di popolazione che caratterizzano le diverse aree del mondo. Tipologia d’esame: per i frequentanti sono previste prove scritte intermedie sulla base dei materiali distribuiti durante il corso. I non frequentanti sosterranno una prova scritta sulla base della seguente bibliografia. Bibliografia (Per i non frequentanti) - M. Livi Bacci, Storia minima della popolazione del mondo, Il Mulino, Bologna, 1998. - S. Salvini, Contraccezione e pianificazione familiare, Il Mulino, Bologna, 1997. E un testo a scelta fra: - P. Farina La Rivoluzione silenziosa, F. Angeli, Milano, 2001. - G.C. Blangiardo (a cura di) L'immigrazione straniera in Lombardia, Rapporto 2005, Fondazione Ismu, Milano, 2004 (reperibile c/o Fondazione Ismu, via Copernico, 1 Milano). - Cologna, L. Breveglieri (a cura di) I figli dell’immigrazione, F. Angeli, Milano, 2003. - A.Colombo, G. Sciortino (a cura di ) Assimilati ed esclusi, Il Mulino, Bologna, 2002. - A.Golini, La popolazione del pianeta, Il Mulino, Bologna, 1999. Orario di ricevimento: giovedì dalle ore 10 alle 11. 222 PROGETTAZIONE E VALUTAZIONE DEI PROCESSI EDUCATIVI M-PED/03 I Semestre Raffaele Mantegazza Consulenza pedagogica e ricerca educativa CFU 4 Sul fondo del vaso: progettare la speranza in educazione Il corso, a partire dal fondamentale testo di Bloch, si interrogherà sulla speranza e su come questa dimensione possa entrare nelle pratiche formative e nella progettazione dei processi educativi. Tipologia d’esame: prova scritta. In nessun caso la prova scritta potrà essere sostituita da una prova orale. La valutazione delle risposte prenderà in considerazione i seguenti elementi: - correttezza formale del testo - pertinenza della risposta rispetto alla domanda - completezza della risposta rispetto alla domanda. Bibliografia Per l’esame occorrerà studiare i seguenti testi: - Ernst Bloch, Il Principio Speranza, Garzanti, Milano, nuova edizione 2005, limitatamente alle pagine 1-51; 92-293; 338-394; 713-718; 757-806; 861-917; 9691026; 1060-1073; 1129-1197; 1220-1366; 1378-1433; 1443-1588. - Raffaele Mantegazza (a cura di), Im…pazienti di crescere, Angeli, Milano, 2005. Data la particolare difficoltà del testo adottato è fortemente consigliata la frequenza alle lezioni. I/le non frequentanti porteranno in aggiunta al programma il testo di R Mantegazza Pedagogia della morte. L’esperienza del morire e l’educazione al congedo, Enna, Città Aperta, 2005. Eventuali ulteriori indicazioni sul programma o sulla modalità dello svolgimento dell’esame vengono fornite unicamente tramite colloquio con il docente negli orari di ricevimento, e comunque in nessun caso attraverso posta elettronica. Il programma è valido fino all’appello di settembre 2007. Orario di ricevimento: da definire. 223 PROMOZIONE DELLA SALUTE ED EDUCAZIONE SANITARIA MED/42 Lucia Zannini Scienze dell’educazione II Semestre CFU 4 Oltre il danno: lo sviluppo della resilienza come strategia di promozione della salute o di prevenzione secondaria nei contesti di comunità Dopo aver analizzato l’evoluzione storica del concetto di salute e il passaggio da un paradigma “patogenico” a uno “salutogenico”, si approfondiranno – e in parte si sperimenteranno direttamente, attraverso attività esercitative – alcune strategie per “creare salute” nei contesti di comunità. Nello specifico, verrà analizzata la possibilità di implementare i fattori protettivi, promuovendo salute, nell’agire educativo quotidiano, mostrando la stretta connessione tra prevenzione primaria ed educazione. Particolare attenzione, a questo riguardo, sarà dedicata al tema della resilienza, quale costrutto fondamentale a partire da cui sviluppare fattori di protezione (ossia fattori che promuovono la salute negli individui, o che, comunque, anche nella situazione di disagio e sofferenza, permettono una più elevata qualità della vita) evidenziando, nello sviluppo di un “soggetto resiliente” la necessaria integrazione tra risorse interne ed esterne, a partire dai processi educativi attuabili nell’ambito comunitario. In relazione ai diversi target che possono entrare a far parte di una comunità, anche alla luce dello sviluppo del modello bio-psico-sociale di medicina, nonché della più recente narrative based medicine, verrà ampliato il concetto di cura, da intendersi non solo in senso biologico, ma come vera e propria “costruzione di significato” dell’evento traumatico (l’abuso, l’abbandono) o della malattia e della disabilità. Verranno quindi analizzati i fattori che possono permettere all’individuo di “resistere” al processo di dissoluzione di sé che l’evento traumatico o la malattia invalidante e la cronicità comportano, ponendo particolare attenzione al ruolo che possono avere strategie narrative, di scrittura e di ri-appropriazione del proprio corpo. Nello specifico, si analizzerà il ruolo dell’educatore nell’attivazione di tali strategie e si rifletterà sulla competenza necessaria per la loro implementazione. Sono cultrici della materia la dott.ssa Patrizia Garista ([email protected]), la dott.ssa Gisella Rossini ([email protected]) e la dott.ssa Sonia Visioli ([email protected]). Tipologia d’esame: colloquio orale nel quale verrà valutata la padronanza dello studente della materia (anche nei suoi aspetti più a carattere “informativo” e terminologico) nonché la capacità di analisi critica delle pre-comprensioni e dei 224 pregiudizi che di frequente abitano i contesti socio-sanitari, sia dal punto di vista dell’operatore che dell’utente. Bibliografia Verrà comunicata all’inizio del corso. Orario di ricevimento: il ricevimento si svolgerà in stanza U6-479, solo per appuntamento ([email protected]), in giorno e orario che verrà comunicato in seguito. PSICOLOGIA CLINICA M-PSI/08 I Semestre Marco Castiglioni Scienze dell’educazione CFU 10 Il corso si occupa della descrizione e spiegazione dei fenomeni psicologici normali e patologici e delle diverse connesse modalità di intervento. Il corso presenta i principali approcci teorici presenti nella disciplina. Vengono inoltre trattate le peculiarità distintive del metodo clinico rispetto ad altri metodi utilizzati in psicologia. Particolare attenzione è dedicata ai processi attraverso i quali l’individuo costruisce la propria identità (normale e patologica) entro il suo contesto familiare e comunicativo e alla connessione tra psicopatologia, relazioni, comunicazione e cultura. Nella parte monografica, si confrontano la Psicologia dei Costrutti Personali di Kelly e l’approccio sistemico relazionale, alla luce del dibattito teorico tra costruttivismo e costruzionismo sociale. Collaborerà al corso la dott.ssa Rossella Procaccia, che terrà un seminario di didattica integrativa su “La valutazione clinica del bambino e della sua famiglia”. Tipologia d’esame: prova scritta. Verranno valutati la capacità di cogliere i concetti fondamentali della disciplina e di esporli in modo sintetico ma preciso. Bibliografia - M. Castiglioni e A. Corradini, Modelli epistemologici in psicologia, Carocci, Roma, 2003. 225 - L. Anolli (a cura di), Psicologia della comunicazione, Il Mulino, Bologna, 2002. (capp. 1, 4, 6, 7, 8, 10). - G.A. Kelly, La psicologia dei costrutti personali: teoria e personalità, Raffaello Cortina Editore, Milano, 2004 (cap. 1, 2, 3, 5, 6, 7) . - V. Ugazio, Storie permesse e storie proibite, Bollati Boringhieri, Torino, 1998. Testo consigliato agli studenti non frequentanti: - N. Rossi, Psicologia clinica per le professioni sanitarie, Il Mulino, Bologna, 2004 (capp. I, II, III, V). N.B.: I programmi hanno validità di due anni accademici. Gli studenti che hanno frequentato negli anni accademici 2003-04 e 2004-05 e che intendono sostenere l’esame sul relativo programma devono segnalarlo all’atto dell’iscrizione all’esame. I programmi degli anni accademici precedenti (prof.ssa Ugazio) non sono più validi. Orario di ricevimento: giovedì ore 11-13, stanza U6- 496. È opportuno prenotarsi via e-mail: [email protected], tel. 02 6448.4865. PSICOLOGIA CLINICA 2 M-PSI/08 Fabio Madeddu Consulenza pedagogica e ricerca educativa I Semestre CFU 4 Obiettivo del corso è l’approfondimento degli aspetti clinici relativi alle principali categorie psicopatologiche e in generale del disagio psichico. Il corso si articolerà secondo tre aree principali: I) la diagnosi descrittiva; II) gli elementi di base della diagnosi dinamicamente orientata; III) i modelli di trattamento, con prevalente attenzione agli interventi istituzionali. In particolare verranno affrontate le aree relative alla patologia borderline e a quella legata all’abuso/dipendenza da sostanze. Tipologia d’esame: orale. Bibliografia - Mitchell Stephen A., Black Margaret J. (1995) L’esperienza della psicoanalisi, Torino, Bollati Boringhieri, 1996. - Mini DSM-IV (1996), Criteri diagnostici, Milano, Masson. Orario di ricevimento: da definire. 226 PSICOLOGIA DELLA COMUNICAZIONE M-PSI/01 I Semestre Luigi Anolli Scienze della comunicazione CFU 10 La comunicazione è considerata come un processo di condivisione e partecipazione dei significati, generati da diversi sistemi (verbale e non verbali) di segnalazione, regolati dall’intenzione comunicativa e finalizzati alla definizione delle relazioni interpersonali. Nell’esplorare questa complessa tematica, nel corso ci si soffermerà dapprima sui fondamenti della comunicazione umana, e quindi su: a) i processi di elaborazione e condivisione dei significati, b) l’intenzionalità e l’intenzione comunicativa, c) i sistemi verbali e non verbali di significazione e di segnalazione, d) il discorso e la conversazione come pratica quotidiana, e) la discomunicazione nelle sue diverse forme: menzogna ironia, seduzione, comunicazione patologica. Saranno poi approfondite alcune applicazioni concrete della comunicazione. Tipologia d’esame: orale. Bibliografia - Anolli L., Psicologia della comunicazione, Il Mulino, Bologna, 2002. - Anolli L., Le emozioni, Unicopli, Milano, 2002. - Anolli L., Mentire, Il Mulino, Bologna, 2003. Orario di ricevimento: martedì dalle ore 14.30. PSICOLOGIA DELLA COMUNICAZIONE INTERCULTURALE M-PSI/01 Luigi Anolli Scienze della comunicazione I Semestre CFU 5 Poiché le identità culturali si dispongono sui confini (più che nel territorio) delle culture, il corso focalizza i concetti chiave di identità multiculturale e di 227 comunicazione interculturale, individuando i dispositivi sottesi alla gestione delle differenze culturali e dei percorsi di acculturazione. L’attuale ‘revival etnico’ comporta infatti una coscienza più forte della propria appartenenza culturale e, in quanto tale, risulta strettamente interconnesso con le condizioni della convivenza multiculturale e con la definizione di uno spazio multiculturale. Nello specifico il corso affronta in modo sistematico: a) lo studio della mente in quanto struttura multiculturale, b)l’analisi dei processi di comprensione e di intelligibilità multiculturale, c) l’esame dei dispositivi sottesi alla traducibilità delle categorie culturali, d) lo studio dei percorsi della comunicazione interculturale (dall’acculturazione alla globalizzazione, alla creolizzazione multiculturale). Tipologia d’esame: esame orale. Bibliografia - Anolli L., Psicologia della cultura, Il Mulino, Bologna, 2004. - Anolli L., Le emozioni, Unicopli, Milano, 2002. Orario di ricevimento: martedì dalle ore 14.30. PSICOLOGIA DELLA COMUNICAZIONE ORGANIZZATIVA M-PED/03 Marco Castiglioni Formazione degli adulti e consulenza nelle organizzazioni II Semestre CFU 4 Il corso si propone di affrontare i processi comunicativi coinvolti nell’attività di organizing non solo come dispositivi per trasmettere informazioni, ma anche come modalità elettiva per condividere e per negoziare significati, per definire e modificare i valori organizzativi, nonché per costruire e alimentare le culture organizzative. Nello specifico, tale tematica sarà affrontata attraverso l’approfondimento dei processi sottesi alla comunicazione formale e informale, alla comunicazione nei e fra i gruppi, alla presa di decisione individuale e collettiva e alle relazioni fra i gruppi. I temi presi in esame saranno sviluppati attraverso applicazioni concrete e contestualizzate rispetto ad ambiti specifici. La dott.ssa Olivia Realdon ([email protected]) collaborerà alla realizzazione del corso. 228 Tipologia d’esame: prova orale. Bibliografia - Depolo M., Psicologia delle organizzazioni, Il Mulino, Bologna, 1998. - Anolli L., Psicologia della comunicazione, Il Mulino, Bologna, 2002. Di tale testo sono da preparare solo i capitoli 1, 4, 5, 6, 7, 8, 10 e 11. Orario di ricevimento: il giovedì dalle 11.30 alle 13.00 previo appuntamento (email: [email protected]). La dott.ssa Realdon riceve il martedì dalle ore 9.30 alle 12.30, previo appuntamento (email: [email protected]). PSICOLOGIA DELLA CULTURA M-PSI/01 Luigi Anolli Scienze dell’educazione II Semestre CFU 8 Il corso propone una nuova prospettiva sulla cultura, ponendone in evidenza la doppia natura (esterna e interna) e la funzione di mediazione; in particolare, la cultura consente non solo di spiegare gli eventi umani, ma diventa essa stessa una realtà da spiegare. Non essendo un territorio, ma un confine, la cultura dà forma e sostanza all’esistenza umana attraverso un incrocio di differenze e di somiglianze, e quindi consentendo l’organizzazione delle diversità. Il corso affronta le tematiche qui menzionate ponendo altresì in evidenza la nascita e lo sviluppo della cultura a livello sia filogenetico che ontogenetico. All’interno di questa cornice saranno esaminati i processi culturali relativi a: a) conoscenza e pensiero, b) comunicazione e linguaggio, c) emozioni e affetti, d) valori e morale, e) comportamento sociale e organizzazione, f) salute mentale e benessere soggettivo. Tipologia d’esame: orale. Bibliografia - Anolli L., Psicologia della cultura, Il Mulino, Bologna, 2004. - Anolli L., Psicologia della comunicazione, Il Mulino, Bologna, 2002 (solo i capp. 1, 5, 6, 7, 8, 9, 10, 11, 12). Orario di ricevimento: martedì pomeriggio dalle ore 14.30. 229 PSICOLOGIA DELLA RELAZIONE EDUCATIVA M-PSI/04 Laura Formenti Consulenza pedagogica e ricerca educativa I Semestre CFU 4 Posizionamenti cognitivi e relazionali nella consulenza e nell’educazione Il corso studia le relazioni interpersonali nei contesti educativi, sia funzionali ed efficaci, sia problematiche. La relazione appartiene al mondo dei significati, cioè viene sempre definita, punteggiata, commentata, valutata da uno o più osservatori. L’educatore, e a maggior ragione il consulente, deve conoscere i propri modi di mettersi in relazione e apprendere modi plurimi di osservare, creare, raccontare, mappare, facilitare le relazioni umane all’interno di contesti specifici. Il corso è finalizzato a una prima acquisizione di competenze base (osservazione e ascolto, ipotizzazione, riflessione) per la consulenza pedagogica a orientamento sistemico costruttivista. Argomento della parte monografica è il concetto di “posizionamento”, cioè la capacità dell’operatore di scegliere strategie operative, cognitive, relazionali nel lavorare con una pluralità di soggetti e di storie, con l’obiettivo di aprire possibilità e pensabilità. Gli argomenti sono affrontati in aula con metodi formativi implicativi: esercitazioni, riflessioni autobiografiche e simulazioni che precedono e accompagnano la riflessione teorica. Si consiglia anche agli studenti non frequentanti di affrontare l’apprendimento gradualmente e in modo il più possibile operativo, in vista della prova d’esame. Tipologia d’esame: lo studente dovrà preparare e discutere uno scritto (8-10 pagine da 2500 battute) su un aspetto cruciale della relazione educativa, illustrandolo attraverso un’esperienza personale o un progetto o un’analisi di caso. Criteri di valutazione: aspetti formali (l’elaborato deve avere le caratteristiche del testo accademico), correttezza sintattica e semantica, buona articolazione sul piano teorico, uso corretto delle fonti (v. testi in bibliografia), presenza di riflessioni personali, di spunti critici e problematici. Per superare la prova, tutti i criteri citati devono essere soddisfatti con almeno 3 punti (sufficiente) ciascuno. Lo scritto dovrà pervenire nella casella della docente entro 10 giorni dalla data dell’appello, stampato su carta e semplicemente pinzato. Per motivi organizzativi non sono ammessi ritardi né consegne via e-mail. 230 Bibliografia La preparazione per l’esame prevede la lettura integrale della dispensa e di almeno un testo a scelta per ogni gruppo: Classici dell’approccio sistemico: - G. Bateson, Mente e natura, Adelphi, Milano 1984 (o altro libro di Bateson). - B. Keeney, L’estetica del cambiamento, Astrolabio, Roma 1985. - P. Watzlawick (a cura di) La realtà inventata, Feltrinelli, Milano 1988. Approfondimenti: - M. Andolfi, P. Forghieri Manicardi (a cura di) Adolescenti tra scuola e famiglia. Verso un apprendimento condiviso, Raffaello Cortina, Milano 2002 (relazioni scuola-famiglia). - F. Cappa, C. Negro (a cura di), Improvvisazione e formazione, Guerini, Milano 2006. - G. Cecchin, G. Lane, N.A. Ray, Verità e pregiudizi, Raffaello Cortina, Milano 1997. - M. Gonzo e al. (a cura di) L’intervista nei servizi sociosanitari. Uno strumento conoscitivo e d’intervento per gli operatori, Raffaello Cortina, Milano 1999. - M. Sclavi Arte di ascoltare e mondi possibili, Bruno Mondadori, Milano 2003. - D.J. Siegel, La mente relazionale. Neurobiologia dell’esperienza interpersonale, Raffaello Cortina, Milano 2001. - U. Telfener, L. Casadio (a cura di), Sistemica. Voci e percorsi nella complessità, Bollati Boringhieri 2003 (20 voci a scelta dello studente). Orario di ricevimento: mercoledì 12.30-14.30, stanza U6-439. 231 PSICOLOGIA DELLE DISABILITÀ E DELL’INTEGRAZIONE M-PSI/04 Ottavia Albanese Scienze della formazione primaria I Semestre CFU - Disabilità e/o Handicap? Presentazione del documento ICF (International Classification of Functional Disability and Health): pensare e parlare in positivo delle disabilità. Il concetto di integrazione ed il ruolo dell’insegnante di sostegno: le funzioni di scaffolding, tutoring e monitoring. Quale formazione per questo insegnante? A nostro avviso è valido un modello formativo che si ispira alla prospettiva metacognitiva intesa come capacità di riflettere e conoscere il proprio e l’altrui funzionamento cognitivo e i meccanismi di regolazione e di controllo di questo funzionamento (Albanese et al., 2003). Nell’ambito del corso saranno tenuti seminari di approfondimento tenuti da esperti del settore. Tipologia d’esame: lavoro scritto ed esame orale. Bibliografia Testi obbligatori: - OMS Organizzazione Mondiale della Sanità, ICF classificazione internazionale del funzionamento della disabilità e della salute, Erickson, Trento 2001. - Portelli S., Convivere con l’handicap. Kappa, Roma 1999. - O. Albanese, P.-A. Doudin, D. Martin (a cura di), Metacognizione ed Educazione, F.Angeli, Milano 2003. - O. Albanese (a cura di), Percorsi Metacognitivi, F.Angeli, Milano 2003. Un testo a scelta fra: - D. Ianes, M. Tortello (a cura di), Handicap e risorse per l’integrazione. Nuovi elementi di qualità per una scuola inclusiva, Erickson, Trento 1999. - C. Cornoldi, R. Vinello, Handicap e apprendimento. Ricerche e proposte di intervento, Ed. Junior, Bergamo 1995. - M. Zanobini, M. Manetti, M.C. Usai, La famiglia di fronte alla disabilità. Stress, risorse e sostegni, Erickson, Trento 2002. - O. Liverta Sempio (a cura di), La rete educativa tra scuola e servizi socio-sanitari, Carocci, Roma 2003. - L. Bigozzi, Apprendimento e riabilitazione a scuola. Aspetti psicologici, Carocci, Roma 2000. 232 - M. Zanobini, M.C. Usai (con la collaborazione di C. Barzaghi e C. Lepri), Psicologia dell’handicap e della riabilitazione. I soggetti, le relazioni, i contesti in prospettiva evolutiva, F. Angeli, Milano 2002. - S. Vicari, M.C. Caselli, I disturbi dello sviluppo. Neuropsicologia clinica e ipotesi riabilitative, Il Mulino, Bologna 2002. È consigliabile consultare le riviste specifiche del settore quali: Difficoltà di apprendimento, Handicap grave, L’integrazione scolastica e sociale (consultabili presso la biblioteca di Ateneo). Orario di ricevimento: mercoledì dalle 11 alle 13, stanza 497-U6. PSICOLOGIA DELLE EMOZIONI M-PSI/01 Luigi Anolli Consulenza pedagogica e ricerca educativa II Semestre CFU 4 Dopo aver esaminato i principali paradigmi teorici, il corso approfondisce la comprensione delle emozioni, focalizzando la loro natura processuale e multicomponenziale, nonché il loro ruolo come dispositivi di adattamento alla realtà e di attribuzione di senso alle relazioni interpersonali. Le emozioni non solo attribuiscono affettività, dinamicità e senso all’esistenza, ma sono anche essenziali per le relazioni interpersonali e per la stessa sopravvivenza. Esse costituiscono la cerniera fra gli aspetti neurobiologici, quelli soggettivi, quelli sociali e quelli culturali e attraversano in profondità l’agire umano. Nello specifico il corso affronta questa tematica complessa e in parte enigmatica aaprrofondendo in modo sistematico: a) l’analisi dell’esperienza emotiva alla luce dei principali paradigmi a oggi elaborati, b) l’esame dei processi di manifestazione e di comunicazione delle emozioni, c) lo studio dei dispositivi sottesi alla gestione delle emozioni proprie e altrui, d)l’analisi della connessione fra cultura di appartenenza e semantica emotiva, e) lo studio dello sviluppo della competenza emotiva nel bambino. Tipologia d’esame: esame orale. Bibliografia Per tutti, frequentanti e non frequentanti: - Anolli L., Le emozioni, Unicopli, Milano, 2002. 233 - Anolli L., La vergogna, Il Mulino, Bologna, 2004. - Anolli L., L’ottimismo, Il Mulino, Bologna, 2005. Solo per i non frequentanti: - Anolli L., Psicologia generale. Fonti commentate su: emozione, percezione, pensiero, memoria, Il Cisalpino, Milano, 1996 (solo la sezione relativa all’emozione). Orario di ricevimento: martedì dalle ore 14.30. PSICOLOGIA DELLO SVILUPPO M-PSI/04 Ottavia Albanese Scienze della formazione primaria II Semestre semestrale CFU - Lo sviluppo nella prospettiva del ciclo di vita Presentazione dei principali approcci teorici e metodologici allo studio dello sviluppo psicologico umano nella prospettiva del ciclo di vita. Studio delle principali funzioni psicologiche e del loro sviluppo. In particolare: percezione, linguaggio, pensiero, memoria, emozioni, socialità. Tali funzioni verranno trattate per l’infanzia, l’adolescenza, l’età adulta e l’età senile. Nell’ambito delle lezioni verranno approfondite alcune tematiche (metodo di studio, metacognizione, sviluppo della competenza emotiva, psicologia del linguaggio, psicologia dell’invecchiamento) anche mediante seminari tenuti da esperti. Tipologia d’esame: prova scritta e orale. Bibliografia Testi obbligatori - R. Vianello, Psicologia dello Sviluppo: infanzia, adolescenza, età adulta, età senile, Edizioni Junior, Bergamo 2004. - O. Albanese, P.-A. Doudin, D. Martin (a cura di), Metacognizione ed Educazione, F.Angeli, Milano 2003. - O. Albanese (a cura di), Percorsi Metacognitivi, F.Angeli, Milano 2003. 234 Un testo a scelta fra: - O. Albanese et al. (a cura di), Verso la competenza emotiva, F.Angeli, Milano (in corso di stampa). - M. Cesa-Bianchi, O. Albanese (a cura di), Crescere e Invecchiare, Unicopli, Milano 2004. - I.Grazzani Gavazzi (a cura di), La competenza emotiva. Studi e ricerche nel ciclo di vita, Unicopli, Milano 2004. - O. Albanese et al. (a cura di), Apprendimento e nuove strategie educative, Unicopli, Milano 2000. - C. Cornoldi, R. De Beni, Gruppo MT, Imparare a Studiare 2, Erickson, Trento 2001. - De Beni R., Moè A., Motivazione e apprendimento, Il Mulino, Bologna 2000. Orario di ricevimento: mercoledì dalle 11 alle 13, stanza 497-U6. PSICOLOGIA DELLO SVILUPPO M-PSI/04 II Semestre Ilaria Grazzani Scienze dell’educazione CFU 8 Introduzione alla psicologia dello sviluppo Il corso si rivolge a studenti che, in possesso di basi di psicologia generale, possano approfondire i temi dello sviluppo psicologico nel ciclo di vita. Alla luce delle più recenti prospettive teoriche della disciplina, intende presentare tale sviluppo con particolare riguardo al periodo che va dall’infanzia, all’adolescenza e all’età adulta. A questo scopo, saranno trattati i seguenti argomenti: lo sviluppo psicomotorio, lo sviluppo percettivo, lo sviluppo cognitivo e della memoria, lo sviluppo comunicativo-linguistico, lo sviluppo emotivo-affettivo, lo sviluppo socio-morale. Sarà costantemente sottolineata l’unitarietà della persona e saranno valorizzate le differenze individuali nei percorsi di crescita, alla luce delle diverse dotazioni di base e dell’influenza dei contesti sociali e culturali sullo sviluppo. La parte monografica è dedicata all’approfondimento della psicologia dell’adolescenza. Verrà attivato un ciclo di esercitazioni di “metodologia della ricerca in psicologia dello sviluppo”, tenuto dalla dott. Veronica Ornaghi, cultrice di materia. Tipologia d’esame: la prova d’esame è scritta e consta di tre domande aperte. 235 Bibliografia Testi comuni a tutti: - A scelta: A.E. Berti, A.S. Bombi, Corso di psicologia dello sviluppo, Il Mulino, Bologna, oppure: H.R. Schaffer (2005), Psicologia dello sviluppo. Un’introduzione, R. Cortina, Milano. - Confalonieri E., Grazzani Gavazzi I. (2005), Adolescenza e compiti di sviluppo. Edizione riveduta ed ampliata, Unicopli, Milano. - Grazzani Gavazzi (a cura di, 2004), La competenza emotiva. Studi e ricerche nel ciclo di vita, Unicopli, Milano. - Appunti del Corso. Un testo a scelta fra i seguenti - Aleni Sestito L. (2004), Processi di formazione dell’identità in adolescenza, Liguori, Napoli. - Albanese O. (a cura di, 2003), Percorsi metacognitivi, F. Angeli, Milano. - Albanese O. et al. (in stampa), Verso la competenza emotiva, F.Angeli, Milan. - Bowlby J., Attaccamento e perdita, Boringhieri, Torino (a scelta tra: vol. 1, vol. 2, vol. 3). - Bruner J.S. (1987), Lo sviluppo del linguaggio, Armando, Roma. - Camaioni L. (a cura di, 2002), Psicologia dello sviluppo del linguaggio, Il Mulino, Bologna. - Camaioni L. (2000), La teoria della mente, Armando, Roma. - D’Odorico L. (2004), Lo sviluppo linguistico, Armando, Roma. - Grazzani I., Calvino E. (2000), Competenze comunicative e linguistiche, Franco Angeli, Milano. - Groppo M. et al. (1999), La psicologia culturale di Bruner, R. Cortina, Milano. - Marchetti A., Massaro D. (2002), Capire la mente, Carocci, Roma. - Molinari L. (2002), Psicologia dello sviluppo sociale, Il Mulino, Bologna. - Montirosso R. (2000), Il sapere degli affetti, CdG Edizioni, Pavia. - Riva Crugnola C. (1999), La comunicazione affettiva tra il bambino e il suo partner, R. Cortina, Milano. - Sroufe A. (2000), Lo sviluppo delle emozioni, R. Cortina, Milano. - Varin D. (2005), Ecologia dello sviluppo umano, R.Cortina, Milano. Orario di ricevimento: giovedì dalle 12 alle 14 (tel. 02 64484862). Ulteriori informazioni, relative agli orari delle lezioni, del ricevimento e ai testi d’esame, verranno affisse presso la Stanza 496 (U6, quarto piano). Gli studenti sono invitati a fare riferimento agli avvisi ivi affissi. 236 PSICOPATOLOGIA DELLO SVILUPPO MED/39 I Semestre CFU 4 Scienze dell’educazione Il corso offre una panoramica dei disturbi che si incontrano più comunemente nell’ambito dell’età evolutiva con l’obiettivo di fornire griglie di lettura e indicatori fruibili che aiutino i futuri operatori a cogliere i segnali precoci del disagio psicologico, a gestire le situazioni in cui questo è possibile o a rimandare alle figure specialistiche le situazioni che lo richiedono. Tipologia d’esame: scritto. Bibliografia Verrà comunicata all’inizio delle lezioni. PSICOPATOLOGIA DELLO SVILUPPO 1 MED/39 Maria Grazia Strepparava Scienze della formazione primaria I Semestre semestrale CFU - Il corso offre una panoramica dei disturbi che si incontrano più comunemente nell’ambito dell’età evolutiva con l’obiettivo di fornire griglie di lettura e indicatori fruibili che aiutino i futuri operatori a cogliere i segnali precoci del disagio psicologico, a gestire le situazioni in cui questo è possibile o a rimandare alle figure specialistiche le situazioni che lo richiedono. Il corso di psicopatologia 1 presenta le problematiche relative alla fascia prescolare e scolare. Verranno approfondite le diverse manifestazioni dei disturbi del comportamento, compresi i disturbi del comportamento alimentare in età precoce, le problematiche legate della sfera emozionale - stati ansiosi, depressivi e problematiche psicosomatiche – e le sindromi da alterazione globale dello sviluppo. Verranno inoltre presentati gli aspetti psicologici dei disturbi del linguaggio e dell’apprendimento oltre ad una trattazione degli aspetti teorici e clinici della teoria dell’attaccamento. Tipologia d’esame: Scritto, questionario a scelta multipla sugli argomenti del programma 237 Bibliografia - A). F. Lambruschi (a cura di) Psicoterapia cognitiva del bambino, BollatiBoringhieri, Torino, 2004. - Preparare i seguenti capitoli: 1 “Sviluppo del modello clinico cognitivista in età evolutiva”, 2 “Diagnosi descrittive ed esplicative in età evolutiva”, 4 “ L’osservazione della relazione di attaccamento”, 10 “Disturbi d’ansia”, 11 “Disturbi ossessivo-compulsivi”, 12 “Disturbi della condotta e disturbo oppositivo provocatorio”, 13 “Disturbo da deficit dell’attenzione e iperattività”, 14 “Disturbi somatoformi”, 15 “Psicopatologia del bambino a scuola”, 16 “Disturbi di apprendimento”. - B) . L. Isola, F. Mancini, Psicoterapia cognitiva dell'infanzia e dell'adolescenza, Franco Angeli, Milano, 2003. - C) F. Celi, Psicopatologia dello sviluppo, McGraw Hill Italia, Milano, 2002 (capitoli dal 5 in poi). - D) "Verso la competenza emotiva aspetti psicologici ed educativi" - O.Albanese et al. (a cura di) ed F.Angeli. - E) I lucidi delle lezioni disponibili annualmente aggiornate in copisteria Programma unico per frequentanti e non frequentanti Orario di ricevimento: presso la sede della Facoltà di Medicina, previo appuntamento telefonico al 348.6525913 oppure 02.64488314 oppure via e-mail: [email protected] PSICOPATOLOGIA DELLO SVILUPPO 2 MED/39 Maria Grazia Strepparava Scienze della formazione primaria II Semestre semestrale CFU - Il corso intende offrire una panoramica dei disturbi che si incontrano più comunemente nell’ambito dell’età evolutiva con l’obiettivo di fornire griglie di lettura e indicatori fruibili che aiutino i futuri operatori a cogliere i segnali precoci del disagio psicologico, a gestire le situazioni in cui questo è possibile o a rimandare alle figure specialistiche le situazioni che lo richiedono. Il corso di psicopatologia 2 presenta alcune problematiche più comuni nella fascia preadolescenziale e adolescenziale, quali le problematiche della dipendenza da sostanze, i disturbi di personalità, i disturbi del comportamento alimentare, integrate da un modulo sulla violenza nei minori, relativi indicatori e possibili strategie di intervento 238 Tipologia d’esame: esame scritto: questionario sugli argomenti del programma. Bibliografia - F. Lambruschi (a cura di) Psicoterapia cognitiva del bambino, Bollati-Boringhieri, Torino, 2004. Preparare i capitoli: 18 “Sessualità e sviluppo”, 19 “Homo Sapiens, adolescente civilizzato”, 20 “La depressione adolescenziale”, 21 “La Psicosi nell’adolescenza: un approccio costruttivista”. - B. Bara (a cura di), Manuale di psicoterapia cognitiva, Bollati-Boringhieri, Torino. 1996. Preparare i capitoli: 11 “L’organizzazione cognitiva di tipo psicosomatico”, 16 “Adolescenza: una crisi per eccesso”, 18 “Il comportamento d’abuso e la dipendenza”. - M.B. Fagiani, Lineamenti di psicopatologia dello sviluppo, Carocci, Roma, 2002 Preparare i capitoli: 2 “Il ritardo mentale”, 9 “la dipendenza da sostanze”, 11 “I disturbi del comportamento alimentare”, 17 “L’abuso”, 18 “L’adozione”. - F. Celi, Psicopatologia dello sviluppo, McGraw Hill Italia, Milano, 2002 Preparare i capitoli 1, 2, 3, 4 “Disturbi dell’intelligenza”. - I lucidi delle lezioni disponibili annualmente aggiornate in copisteria. - O.Albanese et al. (a cura di), “Verso la competenza emotiva aspetti psicologici ed educativi”, Franco Angeli. Programma unico per frequentanti e non frequentanti Orario di ricevimento: da concordare, presso la sede della Facolta’ di Medicina, previo appuntamento telefonico al 348.6525913 oppure 02.64488314/13 oppure via e-mail: [email protected] PSICOPEDAGOGIA M-PED/01 I Semestre Susanna Mantovani Scienze dell’educazione Scienze della formazione primaria annuale CFU 8 - Il corso propone una riflessione sui contesti educativi e di sviluppo (famiglia, servizi per l’infanzia, scuola) prendendo in esame alcuni contributi di ricerca che studiano i modelli educativi, le relazioni interpersonali e le costanti culturali che consentono di rendere conto delle somiglianze e delle differenze nelle usanze e tradizioni nella scuola e nelle varie comunità. Il corso prevede moduli di approfondimento relativi ai servizi per l’infanzia e alla scuola condotti dal dott. Elio Gilberto Bettinelli, dalla dott.ssa Piera Braga e dalla dott.ssa Antonella Patrizi. 239 Tipologia d’esame: l’esame consiste in una prova orale sui testi indicati. Gli studenti che frequenteranno almeno il 75% delle lezioni potranno sostenere parte dell’esame attraverso una prova scritta che prevederà domande aperte su due testi e che si svolgerà una sola volta al termine del corso. Per gli studenti non frequentanti è previsto solo il colloquio orale. Bibliografia Testo obbligatorio per tutti: - Barbara Rogoff , La natura culturale dello sviluppo, trad. it. Cortina, Milano, 2004. Per gli studenti di Scienze dell’educazione: - Francesca Emiliani (a cura di), I bambini nella vita quotidiana. Psicologia sociale della prima infanzia, Carocci , Roma, 2002. - Chiara Bove, Le idee degli adulti sui piccoli. Ricerche per una pedagogia culturale, Junior, Bergamo, 2004. Per gli studenti di Scienze della formazione primaria: - Felice Carugati, Patrizia Selleri, Psicologia dell’educazione, Il Mulino, Bologna, 2001. - Gianfranco Staccioli (a cura di), Tra le righe. Vivere volentieri la scuola di base, Carocci, Roma, 1998. Un testo a scelta tra i seguenti: - Peter Høeg , I quasi adatti, trad. it. Mondadori, Milano, 1995. - Elias Canetti, La lingua salvata, trad. it. Adelphi, Milano, 1980/1995. - Frank McCourt, Le ceneri di Angela, trad. it. Adelphi , Milano, 2001. - Niccolò Ammaniti, Io non ho paura, Einaudi, Torino, 2001. - Arundhati Roy , Il dio delle piccole cose, trad. it. Guanda, Milano, 1999. - Marcello D’Orta, Io speriamo che me la cavo, Mondadori, Milano, 1996. - Barbara Rogoff , Imparando a pensare, trad. it. Cortina, Milano, in uscita gennaio 2006 (il testo è consigliato agli studenti non frequentanti). Orario di ricevimento: martedì alle ore 15,30 (verificare il giorno precedente telefonando allo 02-64486811/16). Per ogni informazione relativa al programma e alle modalità d’esame rivolgersi alla dott.ssa Piera Braga nei giorni e negli orari di ricevimento che verranno indicati, oppure scrivendo al seguente indirizzo di posta elettronica: [email protected]. 240 PSICOPEDAGOGIA DEI PROCESSI DI APPRENDIMENTO M-PSI/04 Scienze della formazione primaria II Semestre semestrale CFU - Il corso si occupa degli aspetti cognitivi, emotivi e motivazionali implicati nel processo di insegnamento-apprendimento. In particolare, analizzerà l’approccio metacognitivo nell’intervento educativo sui disturbi dell’apprendimento. Bibliografia Verra comunicata all’inizio delle lezioni. PSICOPEDAGOGIA DEI PROCESSI DI APPRENDIMENTO M-PSI/04 Scienze della formazione primaria I Semestre semestrale CFU - Il corso si occupa dei seguenti temi: individuazione dei disturbi specifici di apprendimento; difficoltà di comprensione del testo e difficoltà nell’area matematica, con particolare riferimento ai deficit nella soluzione dei problemi aritmetici. Bibliografia Verrà comunicata all’inizio delle lezioni. 241 PSICOPEDAGOGIA DEL LINGUAGGIO E DELLA COMUNICAZIONE M-PED/01 Stefania Ulivieri Scienze dell’educazione I Semestre CFU 4 Presenza e riconoscimento: uno sguardo pedagogico sulla comunicazione Il corso intende esplorare le dinamiche dei processi di comunicazione in rapporto alla costruzione dell’identità e alle aree, tra loro indissociabili, della salute e della creatività. La comunicazione diviene, in questa prospettiva, luogo di promozione del benessere e cura e del disagio. Il corso di quest’anno intende esplorare la dimensione del riconoscimento come luogo “terzo” all’interno di una relazione, capace di produrre movimenti fecondi di vicinanza e di autonomia che concorrono non solo al benessere individuale, ma alla capacità di riflettere una cultura educativa vivificante. Il corso si pone l’obiettivo di riflettere in una doppia prospettiva, teorica e autoformativa, sulle responsabilità che interpellano ogni partecipante ad un contesto comunicativo, e soprattutto coloro che sono chiamati ad operare in campo educativo. Attraverso i temi del riconoscimento e della presenza viva all’altro verranno individuate ed esplorate problematicamente quelle situazioni educative nelle quali i processi di comunicazione agiscono come dispositivi di potere finalizzati al controllo micro e macro sociale. Il lavoro del corso si articolerà in lezioni teoriche, esercitazioni di gruppo, analisi e commento di letture proposte dalla docente. Sono cultrici della materia e collaboratrici alle attività del corso la dott.ssa Simona Faucitano ([email protected]) e la dott.ssa Gabriella Delmonte ([email protected]). Tipologia d’esame: L’esame consiste in una prova orale in cui vengono valutate le capacità di elaborazione personale e di ricostruzione “critica” dei problemi presentati. Bibliografia - P.Watzlawick, J.H.Beavin, D.D. Jackson, Pragmatica della comunicazione umana, trad.it., Roma, Astrolabio, 1971. - D. Sparti, L’importanza di essere umani. Etica del riconoscimento, Milano, Feltrinelli, 2003. - C. R. Rogers, Un modo di essere, trad.it Firenze, Martinelli, 2001. Orario di ricevimento: giovedì ore 14.30, stanza U6-478. 242 PSICOPEDAGOGIA DELLA FAMIGLIA M-PED/01 II Semestre Laura Formenti Scienze dell’educazione CFU 8 La rappresentazione della famiglia tra luci e ombre Il corso mira a generare riflessività e consapevolezza della complessità dei processi educativi che coinvolgono il sistema familiare. I concetti, i metodi e le esercitazioni sono finalizzati a sviluppare nello studente capacità di osservazione e ascolto, mappatura e ipotizzazione, conversazione, progettazione con tutta la famiglia. La lettura multidisciplinare e processuale, in una prospettiva complessa e problematizzante, si applica sia alle dinamiche interne a ogni famiglia intesa come unicum, sia alla rete degli operatori e dei servizi. La parte monografica indaga le modalità di rappresentazione della famiglia e le logiche a esse sottese, per sottolineare aspettative, pregiudizi, paradigmi che influenzano ogni intervento pedagogico. L’intento di accogliere, aiutare, sostenere o insegnare alla famiglia a prendersi cura di sé e dei suoi membri, in una logica di “lavoro con” e non di “lavoro su”, implica capacità di sospendere il giudizio, ascoltare voci plurime, valorizzare competenze, riconoscere differenze (di generazione, di genere, di origine…). L’approccio proposto – sistemico narrativo affronta in modo ecologico le normali vicende del ciclo di vita familiare e cerca soluzioni creative e rispettose quando si presentano le inevitabili crisi. Tipologia d’esame: lo studente dovrà preparare e discutere uno scritto (5-10 pagine da 2500 battute) che illustri e analizzi una situazione famigliare in chiave educativa, utilizzando le teorie e i concetti del corso (citare tutti i testi studiati). Criteri di valutazione dell’elaborato: forma (è un testo accademico), correttezza sintattica, articolazione teorica, uso adeguato delle fonti, presenza di riflessioni personali, spunti critici e problematici. La prova è superata con una valutazione di “sufficiente” (3 punti) per ciascuno dei criteri. Lo scritto dovrà pervenire nella casella della docente entro 10 giorni dalla data dell’appello, stampato su carta e semplicemente pinzato. Per motivi organizzativi non sono ammessi ritardi né consegne via e-mail. 243 Bibliografia Testi obbligatori: - L. Formenti, Pedagogia della famiglia, Guerini e associati, Milano 2000. - E. Fivaz-Depeursinge, A. Corboz-Warnery, Il triangolo primario, Raffaello Cortina, Milano 2000. - B. Rogoff, La natura culturale dello sviluppo, Raffaello Cortina, Milano 2004. - R.K. Papadopoulos, J. Byng-Hall, Voci multiple. La narrazione nella psicoterapia sistemica familiare, Bruno Mondadori, Milano 1999. Un testo a scelta (due per gli studenti non frequentanti) tra i seguenti: - AA.VV. Mille modi di crescere. Bambini immigrati e modi di cura, Franco Angeli, Milano 2002. - L. Formenti, La famiglia si racconta. La trasmissione dell’identità di genere tra le generazioni, Ed. S. Paolo, Cinisello Balsamo 2002 (copie disponibili presso la docente). - J. Juul, Il bambino è competente. Valori e conoscenze in famiglia, Feltrinelli, Milano 2003. - G. Ricci (a cura di), Dal “curare” al “prendersi cura”. Bisogni e servizi educativi per un bambino ospedalizzato, Armando Editore, Roma 2003. - E. Bruce, S. Hodgson, P. Schweitzer, I ricordi che curano. Pratiche di reminiscenza nella malattia di Alzheimer, Raffaello Cortina, Milano 2003. Orario di ricevimento: mercoledì, ore 12.30-14.30, stanza U6-439. RELIGIONI DELL’AREA HYMALAIANA L-OR/18 II Semestre Scienze antropologiche ed etnologiche Il programma del corso verrà comunicato all’inizio delle lezioni. 244 CFU 4 SOCIOLINGUISTICA L-LIN/01 I Semestre Gabriele Iannaccaro Scienze della comunicazione CFU 5 Introduzione allo studio del prestigio linguistico Il corso ha come obiettivo primario la descrizione e l’analisi dell’interrelazione fra comportamento linguistico e comportamento sociale, ossia delle modalità attraverso le quali si realizzano atti ed eventi di comunicazione nelle effettive comunità dei parlanti Tipologia d’esame: esame orale. Bibliografia Frequentanti: - Appunti del corso. - G. Berruto, Fondamenti di Sociolinguistica, Laterza, Bari, 1995. - S. Giannini – S. Scaglione (acd), Introduzione alla sociolinguistica, Roma: Carocci 2003. Non frequentanti - G. Berruto, Fondamenti di Sociolinguistica, Laterza, Bari, 1995. - S. Giannini – S. Scaglione (acd), Introduzione alla sociolinguistica, Roma: Carocci 2003. Un testo a scelta fra i seguenti: - L.J Calvet, Le marché aux langues. Les effets linguistiques de la mondialisation, Paris: Plon 2002 - C. Fernández Juncal, Variación y prestigio: estudio sociolingüístico en el oriente de Cantabria, Santander: Universidad de Cantabria 1998 - L. Milroy e M. Gordon, Sociolinguistics: Method and Interpretation, Oxford: Blackwell 2003 - R. Wakenhut (acd), Etnische Identität und Jugend. Eine vergleichende Untersuchung zu den drei Südtiroler Sprachgruppen, Opladen: Leske + Budrich 1999 Chi non riesce in nessun modo a leggere l’inglese, né il francese, né il tedesco, né lo spagnolo dovrà contattare il docente. Orario di ricevimento: martedì ore 15.00. 245 SOCIOLOGIA DEI MEDIA SPS/08 I Semestre Marcello Maneri Scienze antropologiche ed etnologiche CFU 4 I mezzi di informazione e il potere Il corso affronta il rapporto tra mezzi di informazione e potere. Nella sua costituzione storica, nelle dinamiche sociali, negli esiti discorsivi che ne derivano. Si comincerà con il percorrere alcune tappe di una storia sociale dei media, focalizzando l’attenzione, da un lato, sulle radici storiche dell’attuale economia politica del sistema e considerando dall’altra, fenomenologicamente, la nuova merce che è diventata, verso la fine dell’Ottocento, il frutto principale dell’assetto industriale del settore: la notizia. In un secondo momento, elementi di sociologia ed etnografia del newsmaking, insieme a modelli sociologici più generali, saranno utilizzati per indagare il ruolo dei media nella riproduzione del’ordine sociale e nell’affermazione di una visione burocratica della realtà, lavorando in particolare sul sistema di relazioni su cui poggia la produzione della notizia, con un riferimento elettivo ai temi della guerra, del razzismo e della devianza. Infine si prenderà direttamente in considerazione il linguaggio dei media, le strutture narrative, le scelte enunciative, le modalità di framing, insomma il discorso dei media, come strumento di costruzione e messa in forma ideologica della realtà. Il corso sarà articolato in lezioni cattedratiche, discussioni e attività di ricerca, con la quale gli studenti potranno produrre un elaborato scritto. Tipologia d’esame: orale, sostituibile, per i frequentanti, con una tesina Bibliografia Frequentanti: - M. Schudson La scoperta della notizia. Storia sociale della stampa americana, Napoli: Liguori, 1987, pp. 24-39; 50-145. - Dispensa per frequentanti a cura del docente. Non frequentanti: - M. Schudson La scoperta della notizia. Storia sociale della stampa americana, Napoli: Liguori, 1987. - Dispensa per non frequentanti a cura del docente. Orario di ricevimento: da definire. 246 SOCIOLOGIA DEI PROCESSI CULTURALI SPS/08 I Semestre Roberto Moscati Consulenza pedagogica e ricerca educativa CFU 4 Cultura civica e ruolo della scuola La sociologia ha come oggetto principale lo studio delle istituzioni delle società “avanzate” e delle condizioni di trasformazione di tali istituzioni intendendo per società un insieme, o sistema, di modi di comportamento istituzionalizzati. Parlare di forme di comportamento sociale istituzionalizzate vuol dire riferirsi a modi di pensare e di agire che si ripetono con costanza, per un lungo periodo e in uno spazio relativamente vasto. Possiamo quindi parlare di istituzioni economiche, politiche, e così via. Il corso si propone di esaminare la domanda sociale (espressa o latente) di etica pubblica in relazione alle funzioni e al ruolo della scuola. Verranno poste in luce sia alcune modalità di sperimentazione didattica orientate all’educazione alla cittadinanza sia le principali caratteristiche della vita dei giovani nel mondo scolastico sulle quali è possibile intervenire per favorire la diffusione dell’etica civile. Tipologia d’esame: scritto e orale. Bibliografia Testi obbligatori - A. Cavalli, G. Deiana, Educare alla cittadinanza democratica, Carocci, Roma, 1999. - M. Dei, Sulle tracce della società civile, Angeli, Milano, 2002. - C. Geertz, Mondo globale, mondi locali, Il Mulino, Bologna, 1999. Testi suggeriti Evoluzione della società e giovani generazioni - C. Buzzi, A. Cavalli, A. de Lillo, Giovani verso il Duemila, Il Mulino, 1997. - F. Crespi (a cura di), Le rappresentazioni dei giovani in Italia, Carocci, Roma, 2000. - R. Cartocci, Diventare grandi in tempi di cinismo, Il Mulino, Bologna, 2002. Scuola e società - S. Brint, Scuola e Società, Il Mulino, Bologna, 1998. - C. Geertz, Mondo globale, mondi locali, il Mulino,Bologna, 1995. - J. Habermas, La costellazione postnazionale, Feltrinelli, Milano, 1999. 247 Gli insegnanti - A. Cavalli (a cura di), Gli insegnanti nella scuola che cambia, Il Mulino, Bologna, 2000. - G. Bonette, G. Luzzatto, M. Michelini, M.T. Pieri (a cura di), Università e formazione degli insegnanti: non si parte da zero, Forum, Udine, 2002. L’etica civile - M. Walzer, Sulla tolleranza, Laterza, Bari, 1998. - S. Veca, Della lealtà civile, Feltrinelli, Milano, 1998. - U. Eco, Cinque scritti morali, Bompiani, Milano, 1997. - A. Besussi, Religione civile e condivisione politica, in ”Filosofia politica”, IX, 2, 1995. - M. Ghisleni, R. Moscati, Che cos’è la socializzazione, Carocci, Roma, 2001. - AA.VV., Identità nazionale e religione civile in Italia, in “Rassegna Italiana di Sociologia”, n.2, 1999. - L. Sciolla, N. Negri, L’isolamento dello spirito critico, in N. Negri e L. Sciolla (a cura di), Il paese dei paradossi: le basi sociali della politica in Italia, La Nuova Italia Scientifica, Roma, 1996, pp. 110-145. - L. Sciolla, Come si può costruire un cittadino, in “Il Mulino”, n.4, 1999, pp.601-609. - L. Sciolla, Coesione sociale, cultura civica,società complesse, in “Il Mulino”, n.1, 2002, pp.5-14. Educare alla cittadinanza democratica - M. Santerini, Educare alla cittadinanza, Carocci, Roma,2001. - P.P. Donati,I. Colozzi (a cura di), La cultura civile in Italia:fra stato, mercato e privato sociale, il Mulino, Bologna, 2002. - P.P. Donati, I. Colozzi (a cura di), Generare “il civile”: nuove esperienze nella società italiana, Il Mulino, Bologna, 2001. - S. Veca, Insegnare etica è possibile?, in Scuola Democratica”, n. 3-4, 1993. - G. Pontara, Etica e generazioni future, Laterza,Bari,1995. - A.E. Galeotti, Multiculturalismo. Filosofisa politica e conflitto identitario, Liguori, Napoli, 1999. Orario di ricevimento: martedì, ore 14.30-17.30. 248 SOCIOLOGIA DELL’EDUCAZIONE SPS/08 Roberto Moscati / Tatjana Sekulic Scienze della formazione primaria II Semestre annuale CFU - Evoluzione della società e ruolo della scuola La sociologia ha come oggetto principale lo studio delle istituzioni delle società “avanzate” e delle condizioni di trasformazione di tali istituzioni intendendo per società un insieme, o sistema, di modi di comportamento istituzionalizzati. Parlare di forme di comportamento sociale istituzionalizzate vuol dire riferirsi a modi di pensare e di agire che si ripetono con costanza, per un lungo periodo e in uno spazio relativamente vasto. Possiamo quindi parlare di istituzioni economiche, politiche, e così via. Il corso, in questa prospettiva, mira a presentare l’approccio sociologico alla conoscenza e all’interpretazione della società. Il riferimento principale è rivolto ai ruoli e ai compiti che sono attribuiti alla scuola e ai mutamenti di questi in conseguenza dei sempre più accelerati processi di trasformazione dei valori e dei modelli di comportamento in atto nella società moderna. In questa ottica, speciale attenzione verrà attribuita agli insegnanti. Tipologia d’esame: scritto e orale. Bibliografia - Jedlowski P., “Il mondo in questione”, Carocci, Roma 2001. Capitoli: III , IV, VI. - Bagnasco A., Barbagli M., Cavalli A., Elementi di Sociologia, il Mulino, Bologna 2004. Capitoli: I, II, III, V, VII, IX. - Brint, S., Scuola e Società, il Mulino, Bologna, 2002 Capitoli IV,V,VI,VII. - Ghisleni, M. e Moscati, R., Che cos’é la socializzazione, Carocci, Roma, 2001. - Gasperoni, G., Il rendimento scolastico, Il Mulino, Bologna, 1997. Orario di ricevimento: prof. Moscati: martedì, ore 14,30-17,30; dott.ssa Sekulic: mercoledì 15,00-16,30. 249 SOCIOLOGIA GENERALE SPS /07 II Semestre Maurizio Ghisleni Scienze dell’educazione CFU 8 Introduzione all’analisi dei fenomeni sociali Il Corso si propone di introdurre alcune delle categorie e delle teorie di base dell’analisi sociologica. La sociologia è la scienza volta a decostruire i comportamenti dati per scontati nella vita quotidiana ricostruendone i sottostanti ragionamenti pratici. La prima parte del Corso verte sull’interpretazione della società moderna fornita dai classici della sociologia; la seconda su specifiche categorie e campi di ricerca; la terza sul ruolo e la funzione della socializzazione; la quanta sul rapporto fra vita quotidiana e vissuti giorno dopo giorno. Tipologia d’esame: frequentanti: alla fine di ogni modulo è prevista una prova scritta (obbligatoria) che verte sui temi trattati a lezione e sulla bibliografia prevista per l’esame; l’esame orale è facoltativo. Non frequentanti: l’esame consiste in una prova scritta (obbligatoria) e in una prova orale (facoltativa). Criteri di valutazione: - proprietà di linguaggio – uso appropriato dei termini; - precisione nell’esposizione logica degli argomenti; - capacità di costruire le connessioni fra i vari argomenti e le varie teorie; - completezza dell’esposizione considerando i limiti di tempo e spazio (scritto) a disposizione. Bibliografia - M. Ghisleni, Teoria sociale e modernità, Carocci, Roma 1998 (escluso par. 7.1 e l’Epilogo). - Bagnasco, M. Barbagli, A. Cavalli, Corso di Sociologia, Il Mulino, Bologna 1997 (Cap. I, solo par. 6; II; III; V; XI; XII; XIII; XVII; XXI, solo par. 4, 5, 6, 7; XXII, solo par. 4 e 5). - M. Ghisleni, R. Moscati, Che cos’è la socializzazione, Carocci, Roma 2001. - M. Ghisleni, Sociologia della quotidianità, Carocci, Roma 2004. Orario di ricevimento: mercoledì 17.30-18.30, stanza U7 340. 250 SOCIOLOGIA GENERALE II SPS /07 II Semestre Walter Privitera Scienze dell’educazione CFU 8 Introduzione all’analisi dei fenomeni sociali Il corso presenta le principali teorie sociali e il contributo che esse hanno dato alla definizione del profilo scientifico e del linguaggio della sociologia. Nata con la modernità, la sociologia tenta di spiegare i problemi e le specifiche patologie sociali del mondo di oggi. Questo aspetto sarà approfondito chiedendosi cosa significa, per i vari autori, pensare la sociologia come una teoria critica della società. Il corso è strutturato in due moduli: nel primo si presenteranno per grandi linee le teorie dei classici; nel secondo ci si occuperà del pensiero più recente, con una parte monografica riguardante anch'essa la teoria sociale contemporanea. Tipologia d’esame: scritto con prova orale facoltativa. Bibliografia Modulo A - P. Jedlowski, Il mondo in questione, Carocci, Roma 2002. - E. Durkheim, Le forme elementari della vita religiosa, Meltemi, Roma 2005 (introduzione e conclusioni). Modulo B - M. Weber, Considerazioni intermedie, Armando editore, Roma 1995. - W. Privitera, Sfera pubblica e democratizzazione, Laterza, Roma-Bari 2001. Orario di ricevimento: mercoledì 12.30 – 15.30. 251 SOCIOLOGIA GIURIDICA DELLA DEVIANZA E DEL MUTAMENTO SOCIALE SPS/12 Eugenio Rossi Scienze dell’educazione I Semestre CFU 4 Devianza e criminalità giovanile Il corso intende offrire una rassegna delle principali teorie ed indagini empiriche che hanno costruito le fondamenta della Sociologia della devianza giovanile. Si suddivide in tre parti interamente dedicate ad un’ottica di campo che individua la devianza giovanile come il prodotto di una costruzione sociale. Nella prima parte saranno presentate le principali scuole di pensiero e teorizzazioni della Sociologia della devianza, che costituiscono un punto di riferimento concettuale necessario alla comprensione della devianza giovanile. La seconda affronterà il controllo sociale, i processi di comunicazione formale ed informale che determinano nella cultura generale il significato sociale e simbolico dei molteplici avvenimenti delittuosi proposti da giovani. Si analizzeranno le principali indagini sulla relazione tra opinione pubblica e mass media in tema di delinquenza giovanile, la costruzione degli stereotipi sul crimine giovanile, l’influenza della cultura degli investigatori nella selezione del crimine e le differenti politiche del controllo territoriale. La terza parte approfondirà la conoscenza dei giovani devianti nell’azione comunicativa, sia nei processi cognitivi nelle relazioni significative per la crescita, la famiglia, la scuola, i gruppi di pari nell’adolescenza, sia nei percorsi di degenerazione della identità individuale, dopo il riconoscimento pubblico dell’azione delittuosa, nell’impatto con i meccanismi selettivi della reazione sociale. Tipologia di esame: prova orale, valutata in base ai seguenti criteri: a) grado di padroneggiamento del linguaggio sociologico, b) grado di conoscenza delle singole teorie e dei concetti da esse utilizzati, c) capacità di costruire connessioni e di motivare distinzioni tra concetti e teorie, d) grado di sequenzialità logica nell’esposizione degli argomenti, e) completezza dell’esposizione. Bibliografia - G. Gennaro, Manuale di Sociologia della Devianza, F. Angeli, Milano 1998 (i capitoli 2°,3°,4°,5°,6°). - F.P. Williams e M. D. McSchane, Devianza e Criminalità, Il Mulino, Bologna 2002 (i capitoli 4°,5°,6°, 7°,8°,10°,11°). 252 - H. S. Becker, Outsiders. Saggi di sociologia della devianza, Ed. Gruppo Abele, Torino 2002. La valutazione di profitto potrà essere sostenuta con la lettura di altri saggi che saranno concordati con il docente nel corso. Orario di ricevimento: mercoledì dalle ore 10,30 alle ore 12,30, stanza U7-210. SOCIOLOGIA POLITICA DELL’EUROPA BALCANICA SPS/08 II Semestre Tatjana Sekuliç Scienze antropologiche ed etnologiche CFU 4 La transizione democratica dei paesi dell'Europa centrale ed orientale, avvenuta negli ultimi decenni del XX secolo, ha avuto risvolti assai significativi nell'area balcanica. La dissoluzione della ex Jugoslavia e la trasformazione sociale e politica delle sue repubbliche rappresentano in questo senso un caso paradigmatico. Il corso propone un’analisi sociologica dei complessi paradossi del potere politico all’interno di queste società, ponendo in rilievo in modo particolare il ruolo delle vecchie élite del regime comunista e quello assunto dalle nuove élite politiche ed intellettuali etnonazionali. Particolare attenzione verrà data ai processi di disgregazione della società precedente e a quelli della ricostruzione materiale e simbolica delle società attuali, nell'ottica delle politiche europee di integrazione. Tipologia d’esame: la prova di valutazione avrà luogo in due momenti distinti. La prima parte dell’esame richiede un’elaborazione individuale scritta da svolgere a domicilio. I temi, attinenti al corso, saranno proposti dal docente e indicati sul sito della Facoltà. Gli elaborati dovranno essere consegnati almeno 10 giorni prima dell’appello d’esame prescelto (anche via e-mail). Il colloquio orale, in data dell'appello d'esame, consiste nella discussione relativa ai contenuti delle relazioni. Bibliografia - Sekuliç T., Violenza etnica, Carocci, Roma, 2002. - Ivekoviç R., Autopsia dei Balcani, Cortina Raffaello, Milano, 1999. - Todorova M., Immaginando i Balcani, Argo, Lecce, 2002. 253 Testi consigliati per approfondimenti delle tematiche trattate nel corso saranno proposti all'inizio del corso. Il programma dettagliato del corso verrà inserito nel sito della Facoltà prima dell'inizio delle lezioni. Orario di ricevimento: mercoledì dalle ore 14.30 alle ore 16.00, stanza U7-343. STORIA CONTEMPORANEA M-STO/04 Andrea Saccoman Scienze dell’educazione II Semestre CFU 8 Il mondo del terzo millennio: una prospettiva storica internazionale Il corso esaminerà i pricipali eventi della storia internazionale dalla fine della seconda guerra mondiale ai giorni nostri. Tipologia d’esame: colloquio. Oltre che la conoscenza e comprensione dei testi studiati e degli argomenti affrontati durante il corso si valuteranno anche la capacità, l’originalità e l’efficacia dell’esposizione. Bibliografia Per tutti: Si richiede una sicura conoscenza delle linee generali della storia italiana, europea ed extraeuropea dal 1914 ai giorni nostri (almeno fino al 2001), sulla base di un buon manuale dell’ultimo anno delle scuole superiori. A titolo meramente esemplificativo si segnala il seguente testo: - Anna Bravo – Anna Foa – Lucetta Scaraffia, I nuovi fili della memoria. Uomini e donne nella storia dal 1900 ad oggi, Editori Laterza, Roma-Bari 2003. Il manuale non va studiato integralmente: gli argomenti da approfondire verranno indicati durante il corso. Oltre al manuale andranno preparati i seguenti testi: 5 crediti per gli studenti frequentanti: - Jeremy Black, Il mondo nel ventesimo secolo, Il Mulino, Bologna 2004. 10 crediti studenti frequentanti: - Jeremy Black, Il mondo nel ventesimo secolo, Il Mulino, Bologna 2004. - Paolo Sorcinelli (a cura di), Identikit del Novecento. Conflitti, trasformazioni sociali, stili di vita, Donzelli Editore, Roma 2004. 254 Per gli studenti non frequentanti: Ai testi indicati per i frequentanti, gli studenti non frequentanti aggiungeranno: - William I. Hitchcock, Il continente diviso. Storia dell’Europa dal 1945 a oggi, Carocci, Roma 2003. Orario di ricevimento: lunedì ore 14.30, stanza 441-U6. STORIA CONTEMPORANEA 1 M-STO/04 Andrea Saccoman Formazione degli adulti e consulenza nelle organizzazioni I Semestre CFU 4 Il mondo contemporaneo Il corso tratterà delle questioni e degli avvenimenti principali che hanno contrassegnato lo svolgimento della storia italiana, europea e globale dall’inizio del XX secolo ai giorni nostri. Tipologia d’esame: la prova d’esame sarà esclusivamente orale. Oltre che la conoscenza e comprensione dei testi studiati e degli argomenti affrontati durante il corso si valuteranno anche la capacità di esposizione, l’originalità e la pertinenza dell’elaborazione. Bibliografia Per gli studenti frequentanti: I testi verranno indicati durante il corso. Per gli studenti non frequentanti: - Scipione Guarracino, Storia degli ultimi sessant’anni. Dalla guerra mondiale al conflitto globale, Bruno Mondadori, Milano 2004; - Agostino Giovagnoli, Storia e globalizzazione, Laterza, Roma-Bari, 2003; Orario di ricevimento: lunedì ore 14.30, stanza 441-U6. 255 STORIA CONTEMPORANEA 2 M-STO/04 II Semestre Erika Mannucci Consulenza pedagogica e ricerca educativa CFU 4 L’emergere della società dei consumi Il corso è da intendersi come uno sviluppo e un approfondimento dell’analisi avviata con il corso di Storia contemporanea 1, dedicato alle questioni e agli avvenimenti principali che hanno contrassegnato lo svolgimento della storia italiana, europea e globale dall’inizio del Ventesimo secolo ai giorni nostri. Si affronterà qui il tema dell’emergere della società dei consumi, in particolare negli Stati Uniti – in una prima fase – e poi nell’Europa occidentale e in Italia, avviando una discussione critica dei mutamenti che il fenomeno ha comportato e dei relativi problemi. Tipologia d’esame: colloquio orale. Bibliografia Testi o gruppi di testi: - P. Sorcinelli e Angelo Varni (a cura di), Il secolo dei giovani. Le nuove generazioni e la storia del Novecento, Donzelli, Roma 2004. - V. Vidotto, italiani/e. Dal miracolo economico a oggi, Laterza, Roma-Bari 2005 integrato da Z. Bauman, Lavoro, consumismo e nuove povertà, Città aperta edizioni, Troina 2004. - L Gorman e D. McLean, Media e società nel mondo contemporaneo. Un’introduzione storica, Il Mulino, Bologna 2005. Per l’esame, i frequentanti sceglieranno o il testo 1) o il gruppo di testi 2). I non frequentanti prepareranno due dei tre testi o gruppi di testi. Orario di ricevimento: martedì dalle ore 10 alle 12.30, stanza 441-U6. 256 STORIA DELLA FILOSOFIA M-FIL/06 I Semestre Mario Cingoli Scienze dell’educazione CFU 8 Marx: dalla critica della filosofia del diritto alla critica dell’economia politica L’esame consta di una parte istituzionale (da sostenere per prima) che verte su alcuni autori fondamentali della storia della filosofia occidentale; e di una parte monografica, dedicata allo studio di un tema o autore o problema particolare. Quest’anno il corso esaminerà come, dopo la prima esperienza giornalistica e il distacco da Hegel, Marx inizi l’approfondimento autonomo del proprio pensiero, volgendosi all’analisi delle strutture economiche della società. Tipologia d’esame: prova orale (è possibile dividerla in due parti, prima quella istituzionale, poi quella monografica). Bibliografia Parte istituzionale Si dovranno preparare i seguenti autori: Epicuro, Anselmo e la disputa con Gaunilone, Descartes, Hume, Kant, Hegel, Feuerbach, Marx; per i primi quattro è disponibile una dispensina, compresa nei Materiali per il corso indicati qui di seguito, mentre gli altri quattro vanno preparati su un qualsiasi buon manuale; in appoggio allo studio di Hegel dovrà essere preparato il testo di M. Cingoli Hegel. Lezioni preliminari, Edizioni Ghibli, Milano (che però non esenta dalla conoscenza, appresa dal manuale, del complessivo sviluppo del pensiero hegeliano). Parte monografica - K. Marx, Manoscritti economico-filosofici del 1844, Einaudi, Torino. - M. Cingoli, Il giovane Marx, Unicopli, Milano 2005. - Materiali per il corso, in preparazione presso CUEM, Milano. Orario di ricevimento: da definire. 257 STORIA DELLA FILOSOFIA M-FIL/06 Vittorio Morfino Scienze della comunicazione I Semestre CFU 10 La filosofia naturale di Aristotele Argomento del corso: L'esame prevede una parte istituzionale ed una monografica. La parte istituzionale verte sui seguenti autori: Platone, Aristotele, Epicuro, lo stoicismo, Plotino, Agostino, Anselmo, Tommaso, Machiavelli, Bruno, Bacone, Cartesio, Hobbes, Spinoza, Leibniz, Locke, Berkeley, Vico, Hume, Rousseau, Kant, Hegel, Comte, Marx, Schopenhauer, Kierkegaard, Nietzsche. Il corso prenderà in esame la filosofia naturale di Aristotele nel suo complesso, soffermandosi poi in specifico sui due primi libri della Fisica. Tipologia d’esame: orale. Bibliografia - Aristotele, I principi del divenire: libro primo della fisica, traduzione, introduzione e commento di Emanuele Severino, Brescia, La Scuola, 1957. - Aristotele, Fisica I e II, traduzione e cura di Ferruccio Franco Repellini, Milano, B. Mondadori, 1996. - Aristotele il pensiero filosofico scientifico, a cura di Enrico Berti, Milano, Colonna edizioni, 1997. - Vittorio Morfino, Alternative dell'immanenza, Roma, Manifestolibri, 2005. Orario di ricevimento: mercoledì 10,30–12,30. 258 STORIA DELLA FILOSOFIA CONTEMPORANEA M-FIL/06 I Semestre Vittorio Morfino Consulenza pedagogica e ricerca educativa CFU 4 Le grandi correnti del pensiero contemporaneo Il corso presenterà le principali correnti della filosofia contemporanea dall’Ottocento ai giorni nostri. Lo studente avrà la possibilità di approfondire un autore o una corrente preparando un grande classico supportato da una introduzione alla lettura da concordare con il docente. Tipologia d’esame: orale. Bibliografia - Un manuale di filosofia contemporanea a scelta dello studente. Sono consigliati l'Abbagnano e il Dal Pra. - Vittorio Morfino, Alternative dell'immanenza, Roma, Manifestolibri, 2005. - Un classico della filosofia contemporanea a scelta dello studente con relativa introduzione alla lettura. Orario di ricevimento: mercoledì 10,30 – 12,30. STORIA DELLE PEDAGOGIA M-PED/02 Gabriella Seveso Scienze dell’educazione Scienze della formazione primaria II Semestre annuale CFU 10 - Essere insegnanti e maestri/e ieri e oggi Il corso propone alcune riflessioni sulle teorie e sui modelli di formazione del passato, nonché sulle pratiche e sulle rappresentazioni dell’immaginario collettivo, a partire dalla lettura di alcune pagine di classici. Propone, poi, alcuni 259 approfondimenti relativi a specifiche tematiche o a specifici periodi storici, con particolare attenzione alla dimensione della differenza di genere. Questa parte del corso prevede letture tratte da alcuni classici. Si intende, inoltre, discutere sulle teorie e sulle pratiche educative, nonché sui modelli pedagogici sottesi con attenzione alle differenze connesse con la dimensione dell’appartenenza di genere. La parte monografica del corso intende, inoltre, riflettere sulla figura dell’ insegnante e del/della maestro/a, sul suo ruolo, sulla sua formazione, sulla sua professionalità, analizzando rappresentazioni e pratiche presenti nella storia della pedagogia occidentale. Tipologia d’esame: l’esame consiste in una prova scritta, suddivisa in due parti: la prima parte è composta da 2/3 domande aperte relative alla parte istituzionale del corso; la seconda parte è composta da 2/3 domande aperte relative alla parte monografica del corso. Per coloro che biennalizzano, l’esame consiste in una prova scritta composta da 4 domande aperte. Per gli studenti e le studentesse frequentanti, è prevista la possibilità di sostenere una prova scritta intermedia, con modalità che saranno concordate durante le lezioni; tale prova deve poi essere completata con la seconda parte dell’esame, che si svolgerà durante gli appelli di esame. Si ricorda agli/alle studenti e alle studentesse del Corso di Laurea in Scienze della formazione primaria, con cognome che inizia con lettere dalla M alla Z che dovranno preparare il programma d’esame della cattedra di Storia della pedagogia B. Il programma è valido per due anni (fino a giugno 2008). Bibliografia Parte istituzionale - E. Becchi ( a cura di), Storia dell’educazione, La Nuova Italia, Firenze, 1997. - G. Balduzzi, Storia della pedagogia e dei modelli educativi, Guerini, Milano, 1999. Parte monografica - H. I. Marrou, Storia dell’educazione nell’antichità, Edizioni Studium, Roma, 1994. (saranno da preparare le seguenti parti: capp. I, III, IV, V, VI, VII della parte prima; capp. I, II, e Conclusione della parte seconda; capp. I, II, IX, X della parte terza). - C. Covato, Un’identità divisa. Diventare maestre in Italia fra Otto e Novecento, Archivio Guido Izzi, Roma, 1996. - M. Dei, Colletto bianco, grembiule nero. Gli insegnanti elementari italiani tra l’inizio del secolo e il secondo dopoguerra, Il Mulino, Bologna, 1994. Gli/le studenti e studentesse del Corso di laurea in Scienze dell’educazione dovranno aggiungere: - G. Seveso, Come ombre leggere. Gesti, spazi, tempi nella storia dell’educazione delle bambine, Edizioni Unicopli, Milano, 2000. 260 Gli/le studenti e studentesse non frequentanti di entrambi i Corsi di laurea, dovranno inoltre, aggiungere: - D. Ragazzini, Tempi di scuola e tempi di vita, B.Mondadori, Milano, 1996. Programma per chi biennalizza: - Q. Antonelli, E. Becchi (a cura di), Scritture bambine, Laterza, Roma-Bari, 1996. - D. Richter, Il bambino estraneo. La nascita dell’immagine dell’infanzia nel mondo borghese, trad. it., La Nuova Italia, Firenze, 1992. - D. Ragazzini, Tempi di scuola e tempi di vita, B.Mondadori, Milano, 1996. - F. Cambi, S. Ulivieri, Storia dell’infanzia nell’Italia liberale, La Nuova Italia, Firenze, 1996. Orario di ricevimento: sarà comunicato a settembre. STORIA DELLE PEDAGOGIA B M-PED/02 Scienze della formazione primaria II Semestre annuale CFU - La parte istituzionale è dedicata ai principali temi e figure della storia della pedagogia. La parte monografica si concentra sull’età contemporanea, nello specifico sui percorsi – espliciti e impliciti – che hanno portato al delinearsi dell’esigenza di una dimensione scientifica della pedagogia. Tipologia d’esame: orale. Bibliografia Verrà comunicata all’inizio delle lezioni. 261 STORIA E DIDATTICA DELLA STORIA M-STO/04 Lorenzo Strik Lievers Scienze della formazione primaria I Semestre annuale CFU - Storia adulta e storia per i bambini Origini e sviluppi della coscienza europea Seguendo origini e sviluppi della coscienza europea, il corso induce ad approfondire il tema delle relazioni fra passato e presente. Insieme, si discute di come si possa proporre la storia ai bambini. Il corso è pensato in funzione della preparazione di chi dovrà insegnare anche storia nella scuola primaria. In questo spirito, da una parte vengono affrontati alcuni grandi temi della storia d’Europa dall’antichità ad oggi, con una specifica attenzione a quanto la conoscenza della storia anche lontana aiuti a comprendere il presente, e cercando di aiutare a cogliere il fascino del rapporto con il passato umano. Dall’altra, ci si interroga sui modi in cui il primo approccio alla storia possa risultare vivo e entusiasmante per i bambini. e, più ampiamente, possa diventare un fattore significativo del processo educativo. Tipologia d’esame: orale. Bibliografia Programma per i frequentanti L’esame si svolgerà sugli argomenti affrontati nel corso, approfonditi con: 1) due, a scelta, fra i testi seguenti - F. Chabod, Storia dell’idea di Europa, Laterza; Roma-Bari, 2003. - L. Febvre, L’Europa. Storia di una civiltà, Donzelli; 1999. - S. Romano, Europa. Storia di un’idea. Dall’Impero all’Unione, Longanesi, Milano, 2004. 2) un testo a scelta fra i seguenti: - E.H: Carr, Sei lezioni sulla storia, Einaudi, Torino, 2000. - Lewis, L’Europa e l’Islam, Laterza, Roma-Bari, 2002. - G. Arnaldi, L’Italia e i suoi invasori, Laterza, Roma-Bari, 2002. - G. Sergi, L’idea di medioevo, Donzelli, Roma. 1998. - Giovagnoli, Storia e globalizzazione, Laterza, Roma-Bari, 2003 limitatamente alle pp. V-112 oppure 115-241 (testo consigliabile a chi abbia già qualche dimestichezza con le questioni storiografiche). 262 - T. Todorov, La conquista dell’America. Il problema dell’ “altro”, Einaudi, Torino, 1990. 3) Per discutere di come presentare la storia ai bambini: - E. Gombrich, Breve storia del mondo, Salani, Milano, 1997. 4) È richiesta la padronanza delle linee generali dello svolgimento storico sulla base di un volume a scelta del testo per le scuole medie di Gabriele De Rosa, Civiltà e ambienti, Minerva Italica, Milano, 2003. In alternativa, potrà essere utilizzato uno dei due testi seguenti: - Barberis, Dall’età antica al medioevo, Principato, Milano, 2001, limitatamente alle pp. 1-365. - E.Cantarella – G.Guidorizzi, La cultura della storia – Dall’origine dell’umanità al secolo II d.c., Einaudi Scuola, Torino, 1998 Programma per i non frequentanti Una parte del corso sarà dedicata a lezioni-esercitazioni sulla didattica della storia nella scuola primaria, la frequenza alle quali è obbligatoria. Chi assolutamente non le potesse seguire dovrà svolgere un’esercitazione scritta da concordare con il docente . Chi, non avendo frequentato le altre lezioni, non sarà interrogato sul corso aggiungerà alle letture indicate per i frequentanti un secondo testo a scelta fra quelli segnalati al punto 2. Eventuali variazioni nel programma di esame possono essere concordate con il docente. Orario di ricevimento: verrà comunicato successivamente. 263 STORIA E ISTITUZIONI DELL’AFRICA Alice Bellagamba Scienze antropologiche ed etnologiche II Semestre CFU 4 Il corso affronta alcune problematiche chiave nella storia dell’Africa, fra cui l’uso delle fonti (scritte e orali), illustra la periodizzazione e i temi principali all’interno di ciascun periodo storico. Particolare attenzione sarà dedicata all’Africa occidentale, e alle sue connessioni transnazionali in epoca moderna e contemporanea. Tipologia d’esame: orale. Bibliografia - G. Calchi Novati e P. Valsecchi, Africa: la storia ritrovata, Carocci 2004. - A.Bellagamba, Ricordati di Ieri. Storia e storie in una regione del Gambia, L’Harmattan Italia 2000. Orario di ricevimento: giovedì: 13,30-15. STORIA GEOPOLITICA DELL’ASIA M-GGR/02 II Semestre CFU 5 Scienze della comunicazione Il corso intende offrire una conoscenza di base sulla civiltà e la politica indiana sia attraverso un approccio storico, che attraverso l’analisi di eventi contemporanei con particolare attenzione alle tematiche relative alla relazione tra religione e potere e tra nazionalismo e mass media. Tipologia d’esame: prova scritta. Bibliografia Verrà comunicata all’inizio delle lezioni. 264 STORIA MEDIEVALE M-STO/01 II Semestre Massimo Della Misericordia Scienze dell’educazione CFU 8 Chiesa e vita religiosa nel Medioevo Il corso ripercorre la storia della Chiesa e delle istituzioni ecclesiastiche locali, dei movimenti religiosi e della devozione nel Medioevo, nell’ambito della più generale vicenda politica, istituzionale, economica e sociale dei secoli IV-XV in Europa. Tipologia d’esame: l’esame orale prevede due parti, una prima vertente sul manuale (lettura a), una seconda relativa all’argomento monografico, sulla base delle lezioni del corso e delle letture dei gruppi b e c. È possibile sostenere la parte prima e la parte seconda unitamente, nel corso dello stesso appello d’esame, oppure separatamente, nel corso di due diversi, successivi appelli d’esame, a scelta dello studente, ma la parte istituzionale (manuale) deve in ogni caso precedere la parte monografica (corso e letture). Il corso è valido fino al febbraio 2008. Bibliografia a) manuale a scelta dello studente, in alternativa fra - G. Piccinni, Il Medioevo, Milano, Bruno Mondadori, 2004. - M. Montanari, Storia medievale, Roma-Bari, Laterza, 2003. b) La Chiesa e il potere politico dal Medioevo all’età contemporanea, a cura di G. Chittolini, G. Miccoli, Torino, Einaudi, 1986 (Storia d’Italia. Annali, 9), i saggi di G. Sergi, M. Ronzani, G. Chittolini, A Prosperi, E. Stumpo, A. Castagnetti, G. Greco (corrispondenti alle pp. 73-193, 219-289, 507-572). c) due letture per gli studenti non frequentanti/una lettura per gli studenti frequentanti, a scelta fra - G. M. Cantarella, I monaci di Cluny, Torino, Einaudi, 1993. - M. Della Misericordia, La disciplina contrattata. Vescovi e vassalli tra Como e le Alpi nel tardo Medioevo, Milano, Unicopli, 2000. - Francesco d'Assisi e il primo secolo di storia francescana, Torino, Einaudi, 1997. - Gli Sforza, la Chiesa lombarda, la corte di Roma. Strutture e pratiche beneficiarie nel ducato di Milano (1450-1535), a cura di G. Chittolini, Napoli, Liguori, 1989. - P. Ostinelli, Il governo delle anime. Strutture ecclesiastiche nel Bellinzonese e nelle Valli ambrosiane (XIV-XV secolo), Locarno, Dadò, 1998. 265 - A. Paravicini Bagliani, Il trono di Pietro. L’universalità del papato da Alessandro III a Bonifacio VIII, Roma, Carocci, 1996, da preparare unitamente a G. M. Cantarella, Dalle chiese alla monarchia papale, in Chiesa, chiese, movimenti religiosi, a cura di G. M. Cantarella, Roma-Bari, Laterza, 2001, pp. 3-79. - Religione domestica, Cierre edizioni, Caselle di Sommacampagna, 2001 (Quaderni di storia religiosa, 8). Orario di ricevimento: primo semestre: venerdì dalle ore 8.30 alle 9.30, stanza U6-441. STORIA MODERNA M-STO/02 I Semestre Haim Burstin Scienze dell’educazione CFU 8 1) La trasformazione della scuola in Italia a fine 700 tra riforme asburgiche e riforme napoleoniche 2) Questioni di storia religiosa dell’età moderna 1) Verrà analizzato il passaggio dal sistema scolastico in vigore in Italia durante l’antico regime, al nuovo sistema introdotto, in particolare in Lombardia, dalle riforme teresiane e giuseppine e successivamente dai cambiamenti attuati in epoca rivoluzionaria e napoleonica. 2) Ciclo di lezioni integrativo a sostegno della parte generale dell’esame, rivolto all’approfondimento dei più importanti fenomeni avvenuti in campo religioso, tra il XVI al XVIII secolo Tipologia d’esame: l’esame si scompone in due parti: una parte istituzionale (la storia generale), da svolgersi mediante una prova scritta, volta a sondare la conoscenza sui principali lineamenti della storia moderna, e una parte monografica (relativa all’argomento del corso), che darà luogo a una prova orale. Lo scritto precede l’orale e ne costituisce la premessa indispensabile. Una volta superato lo scritto, lo studente può scegliere quando sostenere l’orale (la validità dello scritto è di un anno). Qualora lo scritto risulti insufficiente, lo studente è tenuto a un salto d’appello. 266 Bibliografia I) Parte istituzionale (per tutti gli studenti che sostengono la prima annualità di storia moderna). Si richiede una sicura conoscenza delle linee generali della storia europea e extraeuropea dalla fine del ‘400 al 1815, sulla base del seguente manuale di liceo: - C. Capra Corso di storia, vol. 2: L’Età moderna, Le Monnier, Firenze (anche nella nuova edizione: Storia moderna, Firenze, Le Monnier, 2004). II) Parte monografica a) Per gli studenti che seguiranno con regolarità le lezioni, la parte monografica dell’esame verterà sugli appunti del corso, da integrare con il seguente testo: - R.A. Houston, Cultura e istruzione nell’Europa moderna, Bologna, Il Mulino, 1997. b) Coloro che non potranno seguire il corso , dovranno preparare attentamente i seguenti testi: - C.M. Cipolla, Istruzione e sviluppo. Il declino dell’analfabetismo nel mondo occidentale, Bologna, Il Mulino, 2002. - R.A. Houston, Cultura e istruzione nell’Europa moderna, Bologna, Il Mulino, 1997. - M. Roggero, L’alfabeto conquistato. Apprendere e insegnare nell’Italia tra Sette e Ottocento, Bologna, Il Mulino, 1999. Orario di ricevimento: da definire. STRATEGIA D’IMPRESA SECS-P/10 II Semestre CFU Formazione degli adulti e consulenza nelle organizzazioni 4 Il programma del corso verrà comunicato all’inizio delle lezioni. 267 STUDI CULTURALI M-DEA/01 I Semestre Ugo Fabietti Scienze antropologiche ed etnologiche CFU 4 Le religioni nel mondo contemporaneo Gli Studi culturali (dall’espressione inglese Cultural Studies) costituiscono un’area di riflessione multidisciplinare e interdisciplinare. Essi producono analisi delle pratiche culturali e dei discorsi relativi al potere, alla distribuzione della conoscenza, al consumo simbolico e materiale, in riferimento alla società occidentale moderna e a quelle post-coloniali. Il corso esaminerà la dinamica religiosa nel mondo contemporaneo in riferimento ai temi della secolarizzazione, della modernità, della globalizzazione e dell’identità. Cultori: dott.ssa Arianna Cecconi e-mail: [email protected]; dott.ssa Valentina Mutti e-mail: [email protected]. Tipologia d’esame: colloquio. Criteri di valutazione: completezza della preparazione, chiarezza nell’esposizione, capacità di collegare i temi trattati, approccio critico. Bibliografia Frequentanti: - Gli appunti del corso. - Una dispensa a fascicoli a cura del docente e reperibile presso la Biblioteca centrale. - Aldridge, A. La religione nel mondo contemporaneo, Il Mulino, Bologna 2005 Non frequentanti: Oltre ai testi ai punti 2 e 3, i non frequentanti prepareranno un volume a scelta tra: - Berger, P. L. Il brusio degli angeli: il sacro nella società contemporanea, Il Mulino, Bologna 1995. - Hérvieu-Léger, D. Religione e memoria, Il Mulino 1996. Orario di ricevimento: da definire. 268 TECNOLOGIE DIDATTICHE M-PED/03 I Semestre Paolo Ferri Scienze dell’educazione CFU 8 La formazione digitale come leva dell’innovazione nelle aziende e nelle istituzione formative La disciplina si occupa di indagare come, in che modo, secondo quali epistemologie, le tecnologie della formazione si siano progressivamente diffuse all’interno delle aziende e delle istituzioni formative. Computer, cellulari e palmari, Internet, il mondo web, i prodotti multimediali (DVROM), la TV digitale sono gli “strumenti” tecnologici che sempre più spesso chi si occupa di formazione deve utilizzare e sfruttare durante le sue attività professionali. In particolare si approfondiranno: - le epistemologie e le teorie pedagogiche sottese all’applicazione della tecnologie ai processi formativi; - le metodologie e la progettazione formativa e delle differenti applicazioni dell’elearning in contesti professionali e aziendali; - la metodologia e le prospettive dell’ultimo sviluppo dell’e-learning , il Blended learning Il corso si presenta suddiviso in due moduli il primo di carattere generale presenterà la storia e l’evoluzione della rivoluzione digitale come fenomeno macrosociale e le problematiche connesse alla transizione nell’ambito dei contesti formativi e della comunicazione dagli strumenti analogici a quelli digitali. Il secondo modulo approfondirà maggiormente, anche attraverso l’analisi di casi e testimonianze di qualificati esperti del settore, le problematiche legate alle applicazioni dell’e-learning nel campo della formazione aziendale e le metodologie digitali di erogazione della formazione. Sono previste anche esercitazioni di laboratorio, finalizzate alla realizzazione pratica di piccoli progetti di e-learning, da realizzarsi sulla piattaforma di e-learning della Facoltà docebo.lib.unimib.it. Collaboratori: Adriano Solidoro, [email protected], Anna Poli, [email protected], Laura Conti, [email protected], Valentina Garzia, [email protected] Tipologia d’esame: è previsto lo svolgimento di una prova orale. Per gli studenti frequentanti (almeno in 75% delle ore) saranno predisposte esercitazioni pratiche on-line e/o di labraotorio, che, se superate, permetteranno di portare 3 testi al posto di 5. 269 Bibliografia Testi obbligatori : - P. Ferri, Teoria e tecniche dei nuovi media. Pensare, insegnare, formare e lavorare nell’epoca della rivoluzione digitale, Guerini & Associati, Milano 2002. In alternativa a partire dall’appello - P. Ferri, Fine dei Mass Media. Le nuove tecnologie della comunicazione e le trasformazioni dell’industria culturale, Guerini & Associati, Milano 2004. Per la preparazione dell’esame, inoltre, dovranno essere scelti tre testi tra i seguenti: - J.D. Bolter, R. Grusin, Remediation. Competizione e integrazione tra media vecchi e nuovi (a cura di A. Martinelli), Guerini & Associati, Milano 2002. - De Kerckhove, Brainframes, Basckerville, Bologna 1997. - K. Kelly, Nuove regole per un nuovo mondo, Ponte delle Grazie, Milano 1999. - P. Lévy, Il virtuale, Raffaello Cortina, Milano 1998. - G.P. Landow, L’ipertesto. Nuove tecnologie e critica letteraria (a cura di P. Ferri), Bruno Mondadodori, Milano 1998. - J. Rifkin, L’era dell’accesso, Mondadori, Milano 2000. - S. Turckle, La vita sullo schermo, Apogeo, Milano 1997. - R. C.D. Nacamulli (a cura di), Oltre l’aula, Strategie di formazione nella "knowledge economy, Apogeo, Milano, 2004. - Calvani, Educazione, comunicazione e nuovi media, Utet/libreria, Torino 2001. - M. Recchioni, Formazione e nuove tecnologie. Tendenze evolutive tra organizzazione e mercato, Carocci, Roma 2001. - P. Ferri, G. Cacciola, P. Carbone, A. Solidoro, Editoria Multimediale. Scenari, metodologie, contenuti, Guerini, Milano, 2004. - F. Antonacci, Condividere la conoscenza. L'esempio del software libero, Unicopli, Milano 2005. Orario di ricevimento: martedì 10.30, stanza U6-475. E-mail: [email protected]. 270 TEORIA DELLA FORMAZIONE E AZIONI POSITIVE M-PED/03 I Semestre Gabriella Seveso Formazione degli adulti e consulenza nelle organizzazioni CFU 4 Il genere e le organizzazioni Il corso intende riflettere sulle teorie e sui modelli di formazione, con particolare riguardo alla dimensione delle differenza; propone un approfondimento relativo alla comprensione delle pratiche di genere nei percorsi formativi e nella vita delle organizzazioni. Intende, inoltre, analizzare i concetti di uguaglianza e di differenza come interagenti e in continuo equilibrio; considera le soluzioni che possono portare ogni individuo alla conoscenza di sé e al situarsi nei gruppi e nelle organizzazioni con la propria identità e al di là degli stereotipi. Tipologia d’esame: l’esame consiste in una prova scritta a domande aperte mirante a verificare la conoscenza e la lettura critica e ragionata dei testi del programma nonché la capacità di riflessione critica su esperienze ed esempi. Bibliografia - F. Marone, Narrare la differenza. Genere, saperi e processi formativi nel Novecento, Edizioni Unicopli, Milano, 2003. - C. Bombelli, La passione e la fatica. Gli ostacoli organizzativi e interiori alle carriere al femminile, Baldini Castaldi Dalai, Milano, 2004. - L. Zanfrini (a cura di), La rivoluzione incompiuta. Il lavoro delle donne tra retorica della femminilità e nuove disuguaglianze, Edizioni Lavoro, Roma, 2004. - G. L. Mosse, L’immagine dell’uomo. Lo stereotipo maschile nell’epoca moderna, Einaudi, Torino, 1997, oppure: S. Bellassai, M. Malatesta ( a cura di), Genere e mascolinità. Uno sguardo storico, Bulzoni Editore, Roma, 2000. Orario di ricevimento: sarà comunicato all’inizio del corso. 271 TEORIA E METODI DEI SISTEMI SOCIOEDUCATIVI M-PED/01 II Semestre Mariangela Giusti Scienze dell’educazione CFU 10 Diversità e integrazione: le possibilità formative della scrittura L’autobiografia come metodo autoformativo; attribuzione di valore a esperienze formative vissute; testimonianze narrative di giovani e adulti con bisogni educativi speciali (disabilità psichiche, fisiche).Teorie e metodi per l’integrazione di studenti disabili nelle scuole secondarie superiori e di allievi stranieri nel sistema scolastico italiano. Gli studenti frequentanti potranno seguire un Laboratorio didattico condotto dai cultori della materia: M. Franchi, G. Colombo. Saranno proposti incontri tematici di approfondimento tenuti da studiosi esperti. Tipologia d’esame: studenti frequentanti: lettura e studio dei tre testi previsti in bibliografia; due prove scritte in aula; breve lavoro scritto di schedatura dei testi letti e studiati. Eventuali lavori condotti nel Laboratorio didattico verranno entreranno nella valutazione complessiva finale (da 1 a 3 punti a seconda del giudizio del responsabile del laboratorio). Studenti non frequentanti: lettura e studio di tre testi in bibliografia più quarto testo; microricerca da concordare con la docente o i collaboratori; breve lavoro scritto di schedatura dei testi letti e studiati; colloquio orale. Bibliografia - M. Giusti, Il desiderio di esistere. Pedagogia della narrazione e disabilità, RCS/La Nuova Italia, 1999 - Z. Bauman, Vite di scarto, Roma-Bari, Laterza, 2004 - M. Giusti, Disabilità e scuola superiore. Adolescenza, integrazione, percorsi scolastici con l’handicap, RCS/La Nuova Italia, 2004 Quarto testo - AA.VV., Formarsi all’intercultura, Milano, Franco Angeli, 2004 Orario di ricevimento: verrà comunicato nella bacheca della docente. 272 TEORIA E METODI DEI SISTEMI SOCIOEDUCATIVI M-PED/01 Jole Orsenigo Scienze dell’educazione II Semestre CFU 10 Perché scriviamo? Pratiche di lingua viva e di lingua raggrumata si alternano nel nostro lavoro di educatori. Il corso darà l’occasione di riflettere criticamente sui sistemi di memoria che conservano gli eventi nelle professioni della cura. Si prevede un approfondimento seminariale all’interno delle lezioni. Tipologia d’esame: colloquio orale. Chi ha seguito il corso deve portare all’esame il diario delle lezioni. Bibliografia - Ferrario P., Politica dei servizi sociali, Carocci, 2001, 2002. - Orsenigo J., Schegge di pedagogia generale. Il debito foucaultiano (in preparazione). Un libro a scelta tra i seguenti: - Ong W.J., Oralità e scrittura, Il mulino, Bologna, 1986. - Havelock E. A., La musa impara a scrivere, Laterza, Roma-Bari, 1987, 1995. - Derrida J., De la grammatologie, trad. it. Della grammatologia, Jaca Book, Milano, 1969, 1989. - Callari Galli M., Né leggere, né scrivere, Metelmi, Roma, 1997. Due libri a scelta per i non frequentanti. Orario di ricevimento: lunedì ore 10. 273 TEORIE E MODELLI DELLA CONSULENZA PEDAGOGICA M-PED/01 Anna Rezzara Consulenza pedagogica e ricerca educativa II Semestre CFU 4 Apprendere dall’esperienza Il corso presenta e discute teorie e modelli di azione da cui emerge una consulenza pedagogica intesa come formazione alla comprensione, consapevolezza critica e riflessione sulle proprie pratiche professionali e come supporto all’apprendimento dall’esperienza, al cambiamento e alla progettazione. L’insegnamento svilupperà una riflessione su quei modelli di consulenza che, ispirati a un approccio clinico, ermeneutico, narrativo, costruzionista, intendono la consulenza come istituzione di tempo, spazio, relazione, rapporto con l’esperienza, modalità di comprensione e conoscenza particolari che permettono di prendere distanza dall’esperienza, nominarla, pensarla, decostruirla, ricostruirla criticamente e riflessivamente realizzando così la possibilità di apprendere dall’esperienza, di fare esperienza dell’esperienza educativa, e di formarsi sulla formazione. Tipologia d’esame: Per gli studenti frequentanti l’esame consisterà nella discussione di un documento scritto di elaborazione personale del percorso di studio e di attività in aula. Per gli studenti non frequentanti è previsto un esame orale. Entrambe le modalità di esame si propongono di valutare, oltre alla conoscenza dei testi d’esame, la capacità dello studente di rielaborazione criticoriflessiva sia dei temi trattati sia dell’esperienza di formazione e apprendimento proposta dal corso. Bibliografia Per gli studenti frequentanti: - J.Bruner, La ricerca del significato, Bollati-Boringhieri, Torino 1992. - A.Rezzara, L.Cerioli, Consulenza clinica a scuola, Franco Angeli, Milano 2004. un testo a scelta tra: - E.H.Schein, Lezioni di consulenza, Raffaello Cortina, Milano, 1987. - Rezzara, S. Ulivieri Stiozzi, Formazione clinica per lo sviluppo delle risorse umane, FrancoAngeli, Milano, 2004. Per gli studenti non frequentanti: - J.Bruner, La ricerca del significato, Bollati-Boringhieri, Torino 1992. - A.Rezzara, L.Cerioli, Consulenza clinica a scuola, Franco Angeli, Milano 2004. 274 - E.H.Schein, Lezioni di consulenza, Raffaello Cortina, Milano, 1987. - A.Rezzara, S. Ulivieri Stiozzi, Formazione clinica per lo sviluppo delle risorse umane, FrancoAngeli, Milano, 2004. Orario di ricevimento: mercoledì, ore 9, stanza U6-478. TEORIE E MODELLI DELLA CONSULENZA PEDAGOGICA M-PED/01 Stefania Ulivieri Formazione degli adulti e consulenza nelle organizzazioni II Semestre CFU 4 L’insegnamento svilupperà il contributo che i modelli di consulenza di taglio clinico-ermeneutico offrono per pensare la relazione di consulenza come un’esperienza in grado di monitorare i processi della quotidianità di un’organizzazione e di esplicitarne le aree di significato. La consulenza pedagogica diviene, in questa prospettiva, riflessione processuale dell’esperienza di uno specifico contesto organizzativo. Il corso di quest’anno, a partire dalla tematizzazione della nozione di dispositivo pedagogico di un’organizzazione, intende riflettere sulla dimensione transpersonale del campo istituzionale, inteso come un complesso sistema di relazioni, produzioni simboliche, immaginarie e affettive che agiscono nella quotidianità della vita di un’organizzazione e che necessitano di cornici e luoghi entro le quali venire pensate. In questa direzione la qualità pedagogica di un intervento di consulenza risulta accresciuta da un approccio transdisciplinare capace di rideclinare i contributi provenienti da altre discipline, a cominciare dalla psicoanalisi applicata ai processi istituzionali. Sono cultrici della materia e collaboratrici alle attività del corso la dott.ssa Simona Faucitano ([email protected]) e la dott.ssa Gabriella Delmonte (gabriella.del [email protected]). Tipologia d’esame: per gli studenti frequentanti l’esame consisterà nella discussione di una relazione scritta di elaborazione personale del percorso di studio e di attività svolta in aula, concordata anticipatamente con la docente. Per gli studenti non frequentanti l’esame consisterà in una prova orale in cui verranno valutate le capacità di elaborazione personale e di ricostruzione “critica” dei problemi presentati. 275 Bibliografia Per gli studenti frequentanti: - E.H. Schein, La consulenza di processo. Come costruire le relazioni d’aiuto e promuovere lo sviluppo organizzativo,trad.it., Milano, Cortina, 2003. - A.Correale, Il campo istituzionale, Roma, Borla,1993. - A.Rezzara, S. Ulivieri Stiozzi ( a cura di), Formazione clinica e sviluppo delle risorse umane, Milano, - Angeli 2004. Per gli studenti non frequentanti è obbligatorio lo studio del seguente testo: - R. Cerabolini, F. Comelli ( a cura di), Gruppi e reti di sostegno psicologico. Teorie, modelli ed esperienze cliniche e sociali, Urbino, Quattroventi, 2004. Orario di ricevimento: giovedì ore 14.30. TEORIE E MODELLI ORGANIZZATIVI SECS-P/10 Consulenza pedagogica e ricerca educativa II Semestre CFU 4 L’obiettivo del corso è quello di fornire gli strumenti per analizzare i contesti organizzativi e sviluppare le capacità di integrazione con altre competenze professionali. Nel corso saranno presentate teorie e pratiche organizzative di sistemi complessi (privati, pubblici e non profit). Il percorso didattico prevede la discussione di materiali scelti per svolgere un’analisi comparata delle teorie organizzative e promuovere una riflessione sulle principali variabili dei sistemi organizzativi in rapporto con le variabili ambientali, istituzionali, tecnologiche. Bibliografia Verrà comunicata all’inizio delle lezioni. 276 TEORIE E PRATICHE AUTOBIOGRAFICHE 1 M-PED/01 I Semestre Duccio Demetrio / Micaela Castiglioni Formazione degli adulti e consulenza nelle organizzazioni CFU 4 La narrazione e la scrittura di sé nei contesti di formazione adulta Il corso si soffermerà, adottando una metodologia laboratoriale, con diretto coinvolgimento degli studenti, sulle teorie, gli orientamenti e le pratiche di narrazione e di scrittura autobiografica in contesti molteplici, all’interno dei quali si riconosce sempre più l’importanza e il ruolo di una competenza autonarrativa e autoriflessiva da parte di chi è impegnato in attività professionali, educative e formative, con soggetti adulti. Il corso prevede, quindi, a fini esemplificativi, l’organizzazione di momenti didattici e di formazione ad orientamento narrativoautobiografico. Tipologia d’esame: oltre alla preparazione dei testi, l’esame prevede l’applicazione su di sé, e all’interno di una rilevazione biografica, delle metodologie autobiografiche acquisite. Gli elaborati prodotti saranno oggetto di valutazione secondo criteri che verranno esemplificati durante le lezioni o all’interno di incontri individuali nell’orario di ricevimento. È richiesto, quindi, in particolare per gli studenti non frequentanti, almeno un incontro di programmazione dell’esame con il docente. La parte teorica dell’esame è sostenibile anche prima della conclusione degli elaborati autobiografici e biografici, ma la trascrizione ufficiale del voto avverrà soltanto alla consegna di entrambi gli elaborati. Bibliografia Per i frequentanti - D.Demetrio, Raccontarsi.L’autobiografia come cura di sé, Milano, Raffaello Cortina, 1996. - G.P. Quaglino (a cura di), Autoformazione, Milano, Raffaello Cortina, 2004. - AA.VV., “Tecniche narrative”, Adultità, n. 19, aprile, Guerini e Associati, 2004. Un testo di approfondimento a scelta fra: 277 - C. Kaneklin., G. Scaratti (a cura di), Formazione e narrazione. Costruzione di significato e processi di cambiamento personale e organizzativo, Milano, Raffaello Cortina, 1997. - -M.S. Knowles, La formazione degli adulti come autobiografia, Milano, Raffaello Cortina, 1989. I non frequentanti oltre ai testi indicati, dovranno aggiungere; - D.Demetrio., A.Alberici., Istituzioni di educazione degli adulti. Il metodo autobiografico, Milano, Guerini Studio, 2002. Tutti gli studenti, frequentanti e non, dovranno produrre: - uno scritto autobiografico (dalle 30 alle 50 cartelle); - un colloquio biografico, registrato, rivolto ad un soggetto in età adulta o anziana. Il racconto orale dovrà poi essere trascritto in stile biografico secondo le indicazioni fornite durante il corso e contenute nei testi in adozione. Orario di ricevimento: martedì 12.30-15.00. Ogni studente è tenuto a presentarsi durante l’orario di ricevimento per concordare eventuali percorsi individualizzati o per un colloquio conoscitivo con il docente. TEORIE E PRATICHE AUTOBIOGRAFICHE 1 M-PED/01 Duccio Demetrio Consulenza pedagogica e ricerca educativa I Semestre CFU 4 La scrittura autobiografica e biografica nella consulenza pedagogica L’atelier di narrazione L’insegnamento promuove la sperimentazione diretta di attività di scrittura di sé: quali il diario, il memoriale, l’autobiografia, gli epistolari. Tali esperienze narrative consentono agli individui di raccontare autoriflessivamente la loro storia, quella altrui e le più diverse circostanze della vita. Da quelle personali a quelle professionali, al fine di meglio comprenderle, di documentarle e di conservarle nella memoria. Una competenza autonarrativa efficace (saper raccontare la propria storia di vita, saper esporre in modo adeguato i propri vissuti, saper comprendere le narrazioni altrui) costituisce un requisito indispensabile al buon esercizio delle pratiche professionali. Oltre alle capacità orali, sono soprattutto le scritture di indirizzo autobiografico a svolgere un importante ruolo nella formazione personale e 278 interpersonale del consulente pedagogico. Ci si soffermerà pertanto sulle implicazioni cognitive ed emozionali della narrazione di sé come metodo autoriflessivo. Tipologia d’esame: l’esame prevede una prova orale sulla preparazione e una prova pratica consistente nella scrittura della propria autobiografia e di una biografia altrui (vedi oltre). Chi non può frequentare, è invitato - anche a questo proposito- a contattare il docente e le cultrici della materia, le dott.sse E. Biffi, C. Borgonovi, E. Mancino. Bibliografia Parte istituzionale: - D. Demetrio, Raccontarsi. L’autobiografia come cura di sé, Raffaello Cortina, Milano 1996. - D. Demetrio, Autoanalisi per non pazienti. Inquietudine e scrittura di sé, Raffaello Cortina, Milano, 2003. - AA.VV. Tecniche narrative, Adultità, n.19, aprile, 2004. Parte di approfondimento (un testo a scelta): - D. Demetrio, Ricordare a scuola. Fare memoria e didattica autobiografica, Laterza,Roma-Bari, 2003; - L. Moreni, Lo specchio del racconto. Quando la scrittura a due diventa cura, Unicopli, Milano, 2004; - AA.VV. I ricordi che curano. Pratiche di reminiscenza nella malattia di Alzheimer, trad.it, Raffaello Cortina, Milano, 2003. Avvertenza: I non frequentanti, oltre ai testi indicati e alla scrittura della loro autobiografia e di una biografia, dovranno prepararsi sul testo: - D. Demetrio, A. Alberici, Istituzioni di educazione degli adulti. Il metodo autobiografico, Guerini studio, Milano, 2002. Tutti gli studenti dovranno produrre obbligatoriamente: - uno scritto autobiografico o racconto della propria storia di vita (dalle 30 alle 5o pagine); - una trascrizione biografica:ovvero dovranno raccogliere, mediante un colloquio e con l’ausilio di un registratore, la storia di vita di un narratore in età adulta o anziana. Questa dovrà poi essere trascritta in stile biografico secondo le indicazioni contenute nei testi base dell’esame. Chi fosse interessato a seminari residenziali autobiografici, può mettersi in contatto con il docente. In tal caso, si concorderà la riduzione di due testi a scelta. Si valuteranno rispetto agli scritti autobiografici e biografici e alla prova orale, le seguenti capacità di: 279 - argomentazione e fluenza discorsiva in merito agli approfondimenti tematici, alla memorizzazione dei modelli teorici e metodologici, alla tipologia di esperienze applicative; - individuazione dei momenti salienti e problematici emersi nei testi prodotti e autoprodotti sotto il profilo autoanalitico; - applicazione adeguata della tecnica del colloquio biografico e delle modalità di trasposizione narrativa. Orario di ricevimento: lunedì dalle 14,30 alle 16,30, stanza U6-482. E-mail: [email protected]. TEORIE E PRATICHE AUTOBIOGRAFICHE 2 M-PED/01 Ivano Gamelli Consulenza pedagogica e ricerca educativa I Semestre CFU 4 Fuori margine. Le condizioni estetiche e corporee della scrittura di sé Il corso intende mettere a tema il significato e le conseguenze operative di una consapevolezza degli aspetti sensibili compresi nella scrittura di sé. Il gesto della scrittura, infatti, rappresenta l’atto finale di un processo che si alimenta di una scena mentale, di emozioni e sensazioni, dell’evidenza di quanto la nostra memoria sia immersa nell’ampiezza dello spazio e nella profondità del tempo. Il contesto dei ricordi è sempre il momento presente: ogni scrittura è una scrittura del corpo che trova qui e ora le ragioni e le condizioni del suo ricorso. Ciò appare tanto più importante in ambito pedagogico, poiché esiste una differenza innegabile fra lo scrivere di sé e il sollecitarne la voglia nell’altro. Il passaggio dalla scrittura alla formazione autobiografica - soprattutto nella dinamica di un gruppo - costringe quest’ultima ad assumere una prospettiva relazionale, a interrogarsi in merito a tutto ciò la può favorire (od ostacolare), ad esplorare altri codici e linguaggi. Il lavoro di connessione e di organizzazione di questi differenti aspetti in funzione della definizione di un setting autobiografico “sensibile al corpo” costituisce l’obiettivo del corso. Cultore della materia è la dott.ssa Stefania Freddo ([email protected]). Tipologia d’esame: orale. 280 Bibliografia - Demetrio, Filosofia del camminare. Esercizi di meditazione mediterranea, Raffaello Cortina, Milano 2005. - Gamelli (a cura di), Il prisma autobiografico. Riflessi interdisciplinari del racconto di sé, Unicopli, Milano 2003. - Gamelli, Sensibili al corpo, Meltemi, Roma 2005. Ai quali va aggiunto un testo di approfondimento tematico a scelta fra: - Demetrio (a cura di), L’educatore auto(bio)grafo. Il metodo delle storie di vita nelle relazioni d’aiuto, Unicopli, Milano 1999. - L. Formenti, I. Gamelli, Quella volta che ho imparato. La conoscenza di sé nei luoghi dell’educazione, Raffaello Cortina, Milano 1998. - Gamelli, R.M. Ricco (a cura di), Dentro Fuori. Viaggio artistico educativo nelle carceri pugliesi, Unicopli, Milano, Unicopli, 2005. - F. Lorenzoni, M. Martinelli, Saltatori di muri. La narrazione orale come educazione alla convivenza, Macro edizioni, Perugia 1998. Ai quattro testi sopraindicati, le studentesse e gli studenti non frequentanti devono aggiungere un ulteriore testo a scelta fra: - L. Formenti, La formazione autobiografica, Guerini, Milano 1998. - Stern, Il momento presente, Raffaello Cortina, Milano 2005. Orario di ricevimento: da definire. TEORIE E TECNICHE CLINICHE DELLA FORMAZIONE M-PED/01 II Semestre Maria Grazia Riva Consulenza pedagogica e ricerca educativa CFU 4 Il lavoro clinico-pedagogico (per la consulenza, la supervisione, la formazione e la ricerca) come individuazione, lettura e interpretazione delle dinamiche in atto nei processi formativi Il problema della pedagogia si rivela, di frequente, essere quello di uscire da una vuota genericità e astrattezza per un verso, per l’altro verso da una rappresentazione di bontà, empatia e soccorso, oppure di tecnica di manipolazione nascosta. Si tratta di concepirsi come una teoria e una tecnica in grado, invece, di avere uno sguardo di analisi specifica sui processi formativi; comprendendosi come teoria della formazione, cioè come teoria che costruisce ipotesi esplicative e 281 tecniche adeguate a cogliere e interpretare i vari fenomeni e processi formativi. Dimensione imprescindibile è l’attenzione per le latenze pedagogiche: i luoghi in ombra che, se non considerati, rendono vano ogni tentativo di comprensione e di trasformazione. Occorrono luoghi di elaborazione specifici di tali competenze, le ‘comunità di pratica clinica della formazione’. Lezioni integrative verranno svolte dalla dott.ssa Giovanna Bestetti. Bibliografia Per i frequentanti: 1.M.G. Riva, Studio clinico sulla formazione, Angeli, Milano, 2000. 2.M.G. Riva, Formazione clinica e pratiche autoriflessive per Dirigenti scolastici, ETS, Pisa, 2005. 3.un testo a scelta tra: - *E.H. Schein, La consulenza di processo, Cortina, Milano, 2001. - *A. Giannakoulas, S. Fizzarotti Selvaggi, Il counselling psicodinamico, Borla, 2003. - *J.S. Applegate, J.M. Bonovitz, Il rapporto che aiuta, Astrolabio, Roma, 1998. - *M.G. Riva, W. Legnani, G. Rescaldina, Strane coincidenze. Il tumore e i suoi significati, Angeli, Milano, 2003. - *W.R. Bion, Apprendere dall’esperienza, Armando, Roma, 1972. - *W.R. Bion, Il cambiamento catastrofico, Loescher, Torino, 1981. - *A. Rezzara, M.G. Riva, Formazione clinica per il dirigente scolastico, Angeli, Milano, 1999. - *M.G. Adamo, Un breve viaggio nella propria mente. Consultazioni psicoanalitiche con adolescenti, Liguori, Napoli, 2000. - *J. Guichard, M. Huteau, Psicologia dell’orientamento professionale, Cortina, Milano, 2003. - *D. Miglietta, I sentimenti in scena. Lo psicodramma e le sue applicazioni, UTET, Torino, 1998. - *W. Gordon Lawrence, Social dreaming. La funzione sociale del sogno, Borla, Roma, 2001. - *E. Wenger, Communities of practice. Learning, meaning and identity, Cambridge University Press, Cambridge, 1998. 4.Presentazione scritta autonarrata di un caso. Per i non frequentanti: oltre ai 3 testi indicati nei punti 1,2,3. 4. L. Mortari, Apprendere dall’esperienza. Il pensare riflessivo nella formazione, Carocci, Roma, 2003. 5. un altro dei testi a scelta indicati al punto 3. 6. presentazione scritta autonarrata di un caso. 282 Tipologia d’esame: L’esame consisterà in un colloquio orale, che verterà sull’accertamento della conoscenza della bibliografia, sulla capacità d’analisi articolata e di rielaborazione personale, sulla dimostrazione di saper applicare a sé le modalità teorico-pratiche di lavoro pedagogico cui si ispira l’approccio clinico, sulla discussione orale, in base alle categorie cliniche, di un caso da presentare scritto al momento dell’esame stesso. Il programma d’esame sarà differenziato tra frequentanti (per almeno l’ 80% del totale della durata del corso) e nonfrequentanti. Vanno portati all’esame i testi. Orario di ricevimento: su appuntamento inviando una mail a [email protected] o tel. al 348.5628700, rigorosamente solo nei giorni e orari lavorativi. TEORIE E TECNICHE DEI NUOVI MEDIA SPS/08 Paolo Ferri Scienze della formazione primaria II Semestre annuale CFU - La scuola digitale tra miti e opportunità Torie metodi e applicazioni delle didattica digitale La disciplina indaga i paradigmi teorici ed epistemologici, le modalità comunicative e l’impatto sulla realtà formativa, sociale, economica dei nuovi media. Internet, il mondo web, i prodotti multimediali off-line (CD-ROM), la TV digitale sono gli “oggetti” tecnologici di cui si occupa. Il corso analizza in particolare le teorie, metodologie e pratiche dell’e-learning e dell’utilizzo di supporti digitali ad integrazione delle attività formative tradizionali. Chi lavora nella scuola primaria, infatti, anche a causa delle indicazione ministeriali, si trova sempre più frequentemente a confrontarsi e/o a utilizzare i nuovi media per erogare e progettare formazione. Il corso si propone di analizzare in maniera critica le modalità dell’introduzione delle nuove tecnologie nella formazione nella scuola primaria e di analizzarne l’impatto didattico e formativo e di presentare anche, attraverso l’analisi di casi di successo, le nuove modalità di progettazione educativa che i nuovi media sottendono. Dopo una introduzione storica che analizzerà le varie fasi dell’introduzione degli strumenti informatici e dei nuovi media digitali nella scuola, verranno analizzate in dettaglio e relativamente alla scuola primaria e dell’infanzia: - le epistemologie e le teorie pedagogiche sottese alla “didattica digitale”; 283 - le metodologie e la progettazione formativa delle differenti applicazioni dell’elearning per la scuola; - la metodologia e le prospettive dell’ultimo sviluppo dell’e-learning , il Blended learning che consiste in una stretta integrazione tra metodologie della formazione in presenza e a distanza con particolare riferimento ai contesti scolastici. Collaboratori: Adriano Solidoro ([email protected]), Anna Poli ([email protected]), Laura Conti ([email protected]), Valentina Garzia ([email protected]). Tipologia d’esame: è previsto lo svolgimento di una prova orale. Per gli studenti frequentanti (almeno in 75% delle ore) saranno predisposte esercitazioni pratiche on-line e/o di labraotorio, che, se superate, permetteranno di portare 3 testi al posto di 5, o due al posto di tre nel caso delle studentesse e degli studenti di formazione primaria materne. Le esercitazioni si svolgeranno sulla piattaforma di e-learning della Facoltà: docebo.lib.unimib.it. Bibliografia Testi obbligatori: - P. Ferri, Teoria e tecniche dei nuovi media. Pensare, insegnare, formare e lavorare nell’epoca della rivoluzione digitale, Guerini & Associati, Milano 2002. In alternativa a partire dall’appello P. Ferri, E-learning. Formazione, didattica e nuove tecnologie, LeMonnier Università, Firenze 2004. - S. Papert., Connected family (a cura di P. Ferri), Mimesis, Milano, 2005 di prossima pubblicazione Per la preparazione dell’esame, inoltre, dovranno essere scelti almeno un testo tra quelli compresi nel Modulo A e B e quinto testo a scelta tra quelli dei Moduli A e B; gli studenti di Scienze della formazione primaria materna porteranno invece, oltre ai due testi obbligatori, un testo dei testi seguenti: Modulo A - O. Albanese, P. Migliorini, G. Pietrocola (a cura di), Apprendimento e nuove strategie educative. Le tecnologie informatiche tra teoria e pratica didattica, Unicopli, Milano 2000; - J. D. Bolter, R. Grusin, Remediation. Competizione e integrazione tra media vecchi e nuovi (a cura di A. Martinelli), Guerini & Associati, Milano 2002; - G.P. Landow, L’ipertesto. Nuove tecnologie e critica letteraria (a cura di P. Ferri), Bruno Mondadori, Milano 1998; - J. Rifkin, L’era dell’accesso, Mondadori, Milano 2000; - P.C. Rivoltella, Media education. Modelli, esperienze, profilo disciplinare , Carocci, Roma,2001; - T. Maldonado, Memoria e conoscenza, Feltrinelli, Milano 2005 284 Modulo B - A. Calvani, Educazione, comunicazione e nuovi media, Utet/libreria, Torino 2001; - S. Garassini, G. Romano, Digital Kids. Guida ai migliori siti web, cd-rom e videogiochi per bambini e ragazzi, Cortina, Milano 2001; - S. Papert, I bambini e il computer, Rizzoli, Milano 1994; - G. C. Rivoltella (a cura di), I rag@zzi del Web. I preadolescenti e Internet: una ricerca, Vita e Pensiero, Milano 2001. Il programma d’esame prevede, inoltre, l’iscrizione alla classe virtuale del corso, il cui indirizzo sarà comunicato dal Docente all’inizio delle lezioni dove saranno disponibili, tra l’altro, materiali relativi alle lezioni. Orario di ricevimento: martedì alle ore 10.30, stanza U6-475. TEORIE E TECNICHE DEI NUOVI MEDIA SPS/08 I Semestre CFU 10 Scienze della Comunicazione Il corso introduce lo studente al tema dell’impatto dei nuovi media nella realtà formativa, sociale ed economica e delle nuove modalità comunicative. Internet, il mondo web, i prodotti multimediali on-line e off-line e la TV digitale sono alcuni degli “oggetti” tecnologici di cui si parlerà, inoltre si intende analizzare le trasformazioni epistemologiche e culturali che la rivoluzione digitale sta producendo sulla nostra conoscenza, e sulla nostra vita quotidiana. Bibliografia Verrà comunicata all’inizio delle lezioni. 285 TEORIE E TECNICHE DELL’ASCOLTO M-PED/01 Silvia Kanizsa Consulenza pedagogica e ricerca educativa II Semestre CFU 4 Il corso riflette sulla capacità di ascolto. Saper ascoltare è importantissimo per tutti coloro che lavorano nel campo educativo e del sociale. La capacità di ascolto si apprende e si affina riflettendo e “lavorando” sulle molteplici sfaccettature delle comunicazioni quotidiane, imparando, prima di tutto, ad ascoltarsi mentre si interagisce con gli altri e poi leggendo gli impliciti che sono sottesi a tutte le comunicazioni, anche le più banali. Durante il corso si cercherà di affinare tale capacità lavorando su varie tipologie di materiali. Tipologia d’esame: l’esame orale verterà sull’analisi di un lavoro concordato con la docente. Bibliografia Dato il carattere avanzato del corso, e dato che l’esame verterà su di un lavoro/riflessione/relazione che terrà conto delle competenze e delle necessità di ogni singolo studente, i testi verranno concordati all’inizio del corso, o, per i non frequentanti, durante un colloquio con ciascun studente. Si pregano pertanto tutti gli studenti che non potessero frequentare le lezioni di contattare la docente presentandosi durante l’orario di ricevimento o telefonando durante lo stesso orario allo 0264486830 o scrivendo a: [email protected]. Orario di ricevimento: lunedì alle ore 16 (per il primo semestre; per il secondo semestre consultare la bacheca o il sito web). 286 TIPOLOGIA DELLE LINGUE DEL MONDO L-LIN/01 I Semestre Nicola Grandi Scienze antropologiche ed etnologiche 4 Le aree linguistiche Durante il corso verranno presentate le nozioni base, le principali articolazioni ed i metodi di indagine della tipologia linguistica, che può essere definita come lo studio sistematico della variazione interlinguistica. Particolare attenzione verrà dedicata alla dimensione areale, cioè ai processi di contaminazione linguistica dovuti ai contatti tra le comunità di parlanti. In questo quadro, verrà approfondita particolarmente la nozione di area linguistica e verranno analizzate, in forma seminariale, le situazioni delle più note aree linguistiche (l’area balcanica, l’area renana o ‘carolingia’, l’area meso-americana ecc.). Tali aree linguistiche verranno poi poste a confronto con altra regioni geo-linguistiche in cui invece, nonostante le più propizie condizione di partenza, i processi di contaminazione e di interferenza linguistica non hanno condotto alla formazione di aree linguistiche (le regioni che si affacciano sul Mediterraneo e sul Baltico). Tipologia d’esame: orale. Bibliografia - N. Grandi, Fondamenti di tipologia linguistica, Carocci, Roma, 2003. - Antologia di letture che verrà comunicata a lezione www.grandionline.net/nicola/didattica e sul sito La frequenza è vivamente raccomandata. Gli studenti che non potessero frequentare sono invitati a contattare il docente per concordare una bibliografia alternativa. Orario di ricevimento: da definire. 287 Progetto grafico: Tommaso Chiarolini Email: [email protected] 288