Università degli Studi di Milano-Bicocca
FACOLTÀ DI
SCIENZE DELLA FORMAZIONE
Corsi di laurea in
Scienze dell’educazione
Scienze della comunicazione (comunicazione interculturale)
Scienze della formazione primaria
Corsi di laurea specialistica in
Consulenza pedagogica e ricerca educativa
Scienze antropologiche ed etnologiche
Formazione degli adulti
e consulenza nelle organizzazioni
Indice
Pag.
Introduzione
5
1. La Facoltà: informazioni generali
9
2. Docenti e ricercatori
15
3. Scienze dell’educazione
17
4. Scienze della comunicazione
31
5. Scienze della formazione primaria
37
6. Consulenza pedagogica e ricerca educativa
51
7. Scienze antropologiche ed etnologiche
57
8. Formazione degli adulti e consulenza nelle organizzazioni
65
9. Programma Socrates-Erasmus
71
10. Corsi post-laurea
73
11. Dipartimento
77
12. Programmi dei corsi
79
Avvertenza
La lettura di questa Guida non sostituisce la conoscenza dei
Regolamenti didattici di ciascun corso di laurea, consultabili sul
sito web della Facoltà:
www.formazione.unimib.it
Introduzione
La Facoltà di Scienze della formazione è un polo di ricerca
nell’ambito delle scienze umane che mette al centro della sua
proposta
formativa
e
culturale
il
dialogo
tra
gli
approcci
epistemologici e metodologici delle diverse aree disciplinari che la
compongono.
Nella
Facoltà
le
discipline
pedagogiche
interagiscono con la filosofia (nelle sue declinazioni epistemologiche ed ermeneutiche), l’antropologia, la linguistica, la psicologia e la sociologia, utilizzando l’apporto di questi differenti
saperi per definire le teorie e i modelli della formazione. Gli studi
interculturali (nelle dimensioni linguistiche, antropologiche e pedagogiche), l’approccio clinico, la formazione degli adulti, lo
scambio tra i saperi umanistici e scientifici, gli studi sull’età
adulta e sull’infanzia, e la formazione degli insegnanti costituiscono gli elementi più significativi della proposta didattica e
scientifica della Facoltà. La proposta formativa è caratterizzata
dall’equilibrio tra i momenti teorici e le declinazioni operative del
sapere,
attraverso
lezioni,
seminari
d’approfondimento,
simulazioni, esercitazioni pratiche e tirocini guidati.
5
Offerta didattica
(indirizzo
comunicazione
interculturale)
Scienze della
formazione
primaria
(vecchio
ordinamento)
Master di I livello
Scienze della
comunicazione
Corsi di perfezionamento
Scienze
dell'educazione
Scienze
antropologiche
ed etnologiche
Dottorato di ricerca in Scienze umane
Master di II livello
Consulenza
pedagogica
e ricerca educativa
Formazione
degli adulti
e consulenza
nelle
organizzazioni
Accesso diretto*
Corsi di laurea
Accesso con debiti formativi
Corsi di laurea specialistica
* solo per alcuni percorsi
Corsi post-laurea
8
1. La Facoltà: informazioni generali
La Facoltà è la struttura che sovrintende allo
svolgimento delle attività didattiche. La Facoltà di
Scienze della formazione offre due corsi di laurea
di primo livello, Scienze dell’educazione (classe
18) e Scienze della comunicazione (classe 14 indirizzo Comunicazione interculturale); un corso
di laurea quadriennale, Scienze della formazione
primaria (abilitante all’insegnamento nella scuola
dell’infanzia e primaria); e tre corsi di laurea
specialistica, Consulenza pedagogica e ricerca
educativa (classe 87/S), Scienze antropologiche
preside
Susanna
Mantovani
ed etnologiche (classe 1/S), Formazione degli
adulti
e
consulenza
nelle
organizzazioni
(classe 65/S). Una descrizione dettagliata di tali
corsi è fornita nei rispettivi capitoli di questa
guida.
I
corsi
post-laurea
(master,
corsi
di
perfezionamento, dottorato di ricerca) sono descritti nel capitolo 9.
9
sede
edificio U6
IV piano
piazza dell’Ateneo
nuovo 1 - Milano
ORGANIZZAZIONE DELLA DIDATTICA
Crediti
I corsi universitari prevedono l’acquisizione di crediti formativi (CFU). Il
lavoro di un anno di uno studente universitario, che abbia raggiunto
conoscenze e competenze definite nei percorsi didattici dei corsi di laurea,
corrisponde
convenzionalmente
a
60
crediti.
Un
credito
equivale
mediamente a 25 ore di lavoro, comprensivo delle ore di lezione in aula,
delle ore di laboratorio e di seminario richieste dal corso di insegnamento,
delle ore di studio personale. Per ottenere i crediti corrispondenti alle
attività formative dei corsi d’insegnamento è necessario superare l’esame
del corso, la cui valutazione è espressa in trentesimi.
I crediti vengono acquisiti anche con altre attività formative: prova finale,
laboratori
didattici,
tirocini,
conoscenza
della
lingua
straniera
e
dell’informatica.
Per il conseguimento della laurea triennale di primo livello, lo studente
deve aver acquisito 180 crediti. Per conseguire la laurea specialistica lo
studente deve aver acquisito 300 crediti, comprensivi di quelli già
acquisiti in una laurea di primo livello e riconosciuti validi per il relativo
corso di laurea specialistica.
Calendario delle lezioni
I corsi, suddivisi in due semestri, si svolgono, per
i corsi di laurea in
Scienze dell’educazione, in Scienze della formazione primaria e in Scienze
della comunicazione, nel periodo ottobre-dicembre (I semestre) o nel
periodo marzo-maggio (II semestre).
Il corso di laurea in Scienze della formazione primaria effettua una
settimana di sospensione delle lezioni durante il II semestre al fine di
consentire lo svolgimento delle attività di tirocinio.
Per i corsi di laurea specialistica, le lezioni si svolgono nel periodo
novembre-dicembre (I semestre) e nel periodo marzo-maggio (II
semestre).
10
Calendario degli esami di profitto
Gli esami dei corsi di laurea, triennali e quadriennali, e dei corsi di laurea
specialistica si svolgono in 8 appelli secondo il seguente calendario:
- tre appelli tra gennaio e febbraio (uno in gennaio e due in febbraio);
- tre appelli tra giugno e luglio (due in giugno e uno in luglio);
- due appelli in settembre;
Per il solo corso di laurea specialistica in Scienze antropologiche ed
etnologiche sono previsti 6 appelli:
- un appello in gennaio
- due appelli in febbraio
- due appelli in giugno
- un appello in settembre
Informazioni e aggiornamenti sono disponibili sul sito web della Facoltà,
che indica anche le aule e gli esiti di prove ed esami.
Calendario degli esami di laurea
Gli esami di laurea e le prove finali dei corsi di laurea e laurea
specialistica si svolgono nell’arco di quattro appelli, distribuiti su tre
periodi: da giugno a luglio (1 appello), da novembre a dicembre (1
appello), da marzo ad aprile (2 appelli).
Orientamento
La facoltà ha attivato, per ciascun corso di laurea, uno sportello di
orientamento, con la funzione di fornire informazioni relativamente alla
struttura del corso di laurea, all’organizzazione degli studi, ai differenti
curricula proposti, ai metodi di studio, ai sistemi di valutazione ecc. Gli
indirizzi e-mail di questi sportelli sono indicati nei capitoli relativi a
ciascun corso di laurea.
11
Piano di studio
Gli studenti sono tenuti a presentare e sottoporre all’approvazione della
Facoltà il proprio piano di studio, tenendo conto delle indicazioni espresse
nei regolamenti didattici dei singoli corsi di laurea. La Facoltà istituisce
apposite commissioni per la valutazione e la consulenza relativa ai piani
di studio. Le informazioni su scadenze e modalità previste per ciascun
corso di laurea vengono comunicate sul sito web della Facoltà.
Laboratori pedagogico-didattici
I laboratori pedagogico-didattici si rivolgono a gruppi di 20-30 studenti e
richiedono la frequenza obbligatoria. Essi utilizzano metodologie attive,
simulazioni, momenti di riflessione e discussione esperienziale, nella
prospettiva di una costante interazione fra teoria e pratica.
Il calendario dei laboratori e le modalità di iscrizione verranno resi noti
entro il 29 ottobre 2005 e saranno pubblicati sul sito web della Facoltà.
Gli studenti dovranno iscriversi presso gli uffici indicati tassativamente
entro il 19 novembre 2005.
Prove di informatica e lingua straniera
Gli studenti immatricolati nel 2005/06 devono superare le prove di
informatica e di lingua straniera entro il secondo anno di iscrizione, e cioè
entro il mese di febbraio del 2007. Gli studenti delle lauree triennali
immatricolati negli anni precedenti devono aver superato tali prove prima
di richiedere la relazione finale.
Prove di laurea
Il titolo di studio del corso di laurea triennale è conferito previo
superamento di una prova finale: essa consiste in un lavoro di sintesi di
materiali bibliografici o documentari da presentare sotto forma di
elaborato scritto o multimediale. L’attività relativa alla prove è svolta
dallo studente, sotto la guida e supervisione di un docente della Facoltà.
Sono possibili le seguenti tipologie di prova finale:
12
a) la lettura ragionata di una serie di testi su una tematica specifica,
da riassumere criticamente in un elaborato scritto di un minimo di
una trentina di cartelle a 2.500 battute a cartella (80.000
caratteri), indice e bibliografia esclusi.
b) un breve lavoro di ricerca – documentaria, teorica o applicata che poggi su di una bibliografia criticamente assimilata, sia in
funzione della prova finale stessa sia nel corso del triennio di
studio e che si concretizzi in un elaborato scritto. Tale lavoro di
ricerca può anche fare parte di un progetto collettivo o di équipe,
purché il segmento di ricerca assegnato a ogni singolo studente
non si limiti a un contributo frammentario.
c) uno sviluppo del lavoro di tirocinio, purché la prova finale
rappresenti un impegno concretamente distinto dal tirocinio stesso
e
comporti un sostanziale approfondimento anche teorico del
tema trattato. L’obiettivo sarà, anche in questo caso, un elaborato
di una trentina di cartelle a 2.500 battute a cartella (80.000
caratteri), indice e bibliografia esclusi.
d) un
lavoro
di
tipo
multimediale,
purché
necessariamente
accompagnato da una presentazione di almeno una quindicina di
cartelle di 2.500 caratteri a cartella (30-40.000 caratteri).
La prova finale dovrà essere concordata dallo studente con il titolare di un
insegnamento del corso di laurea cui afferisce, non prima di aver
accumulato almeno 120 crediti e non prima di aver superato le prove di
lingua e di informatica.
La prova finale viene discussa, preliminarmente al conferimento della
laurea, con il docente relatore e uno o due correlatori. La laurea viene
conferita successivamente in una seduta pubblica di proclamazione.
Per
maggiori
dettagli
consultare
il
Regolamento
interno
per
la
preparazione e lo svolgimento della prova finale delle lauree triennali
(www.formazione.unimib.it ).
Per le informazioni sulle prove finali della laurea in Scienze della
formazione primaria e delle lauree specialistiche si rimanda, oltre che ai
regolamenti didattici di ciascun corso di laurea, ai relativi capitoli di
questa guida.
13
Al fine di orientare gli studenti nella scelta dell’argomento e del docente
di riferimento, è stato istituito l’Ufficio Orientamento Tesi, che ha sede
nell’edificio U6, IV piano, presso il Dipartimento di Scienze Umane per la
Formazione “Riccardo Massa” (tel. 02 64486842). L’ufficio ha il compito di
fornire un orientamento alle studentesse ed agli studenti in procinto di
preparare la tesi di laurea o l’elaborato finale. Fornisce le disponibilità
aggiornate di professori e collaboratori a seguire tesi. Funge anche da
archivio per gli elaborati che devono essere consegnati (per le lauree
triennali) su supporto magnetico (CDrom).
Responsabile dell’ufficio è il prof. Raffaele Mantegazza.
14
2. Docenti e ricercatori
Professori ordinari
Ottavia ALBANESE
Silvia KANIZSA
Luigi ANOLLI
Franca LEVEROTTI
Emanuele BANFI
Romano MADERA
Mario BARENGHI
Susanna MANTOVANI
Haim BURSTIN
Roberto MOSCATI
Mario CINGOLI
Paolo MOTTANA
Duccio DEMETRIO
Raoul NACAMULLI
Ugo FABIETTI
Salvatore NATOLI
Maura GELATI
Professori associati
Vermondo BRUGNATELLI
Roberto MALIGHETTI
Fulvio CARMAGNOLA
Vincenzo MATERA
Paolo FERRI
Erica MANNUCCI
Laura FORMENTI
Raffaele MANTEGAZZA
Annastella GAMBINI
Elisabetta NIGRIS
Enrica GIORDANO
Telmo PIEVANI
Nicola GRANDI
Walter PRIVITERA
Ilaria GRAZZANI
Anna REZZARA
Gabriele IANNACCARO
Maria Grazia RIVA
Federico LAUDISA
Marcella SCHMIDT
15
Ricercatori
Leopoldo BARGNA
Setrag MANOUKIAN
Pierangelo BARONE
Claudia MATTALUCCI
Alice BELLAGAMBA
Vittorio MORFINO
Giovanna BENVENUTI
Mauro NOBILE
Giorgio BERTOLOTTI
Jole ORSENIGO
Matteo BIANCHIN
Emilio PADOA SCHIOPPA
Chiara BOVE
Francesco PAOLETTI
Francesca CAPUTO
Barbara QUACQUARELLI
Marco CASTIGLIONI
Andrea SACCOMAN
Micaela CASTIGLIONI
Tatjana SEKULIC
Marina CAZZOLA
Gabriella SEVESO
Massimo DELLA MISERICORDIA
Lorenzo STRIK LIEVERS
Emanuele FERRARI
Lilia TERUGGI
Ivano GAMELLI
Sergio TRAMMA
Maurizio GHISLENI
Stefania ULIVIERI
Mariangela GIUSTI
Mauro VAN AKEN
Agnese INFANTINO
Lucia ZANNINI
Michelantonio LO RUSSO
Italo ZOPPIS
Marcello MANERI
Paolo ZUBLENA
Presso la Facoltà di Scienze della formazione insegnano inoltre circa 50
docenti a contratto, scelti tra studiosi ed esperti del settore.
16
3. Scienze dell’educazione
Il
corso
di
laurea
triennale
in
Scienze
dell’educazione è finalizzato alla preparazione
professionale di educatori, operatori pedagogici
e formatori.
I percorsi di studio sono articolati in modo da
offrire un’adeguata padronanza sia di contenuti
generali a carattere epistemologico, teorico e
storico, sia delle metodologie e delle tecniche
coordinatore
Mario Cingoli
proprie del lavoro educativo: lezioni teoriche,
esercitazioni, laboratori e tirocini nei quali lo
studente ha la possibilità di sperimentare le
problematiche
educative
in
concreti
contesti
inizio dei corsi
3 ottobre 2005
operativi.
Il corso permette di scegliere tra cinque percorsi
che affiancano a una preparazione di base
comune
specifiche
competenze
nalizzanti.
17
professio-
informazioni
didattica.ed
@unimib.it
Educatori dell’infanzia, per la formazione di educatori con competenze
teoriche e pratiche nell’ambito dell’educazione e dello sviluppo del bambino da zero a tre anni nei contesti educativi: asili nido, le comunità e gli
altri servizi educativi per la prima infanzia.
Educatori interculturali, per la formazione di educatori capaci d’intervenire in situazioni scolastiche e territoriali caratterizzate dalla presenza
di minori, di famiglie e di adulti di origine straniera allo scopo di favorire
l’integrazione nei servizi, nelle comunità, nelle imprese.
Educatori di comunità, per la formazione di educatori capaci di progettare, organizzare e gestire gli interventi mirati al reinserimento sociale, scolastico e lavorativo in soggetti in età evolutiva con problemi familiari, di integrazione sociale e relazionali. Tali educatori operano nei
gruppi residenziali (comunità alloggio e famiglie affidatarie) e nelle
strutture assistenziali. Svolgono anche attività con anziani (autosufficienti
e non) di prevenzione del disagio e della solitudine presso famiglie e nelle
strutture di ricovero.
Educatori socio-culturali, per la formazione di educatori che promuovano, organizzino e seguano attività di animazione con gruppi in età
evolutiva, adulta e anziana, per favorire la loro aggregazione culturale e
sociale attraverso la diffusione di iniziative volte a sviluppare l’educazione
artistica e scientifica, la diffusione della conoscenza dei nuovi media, della
storia e delle tradizioni delle memorie locali.
Esperti nei processi di formazione, per la formazione di adulti capaci
di operare nei sistemi aziendali e nelle organizzazioni con funzioni di
analisi dei bisogni formativi e di tutoring educativo, e in grado di
progettare interventi di orientamento al lavoro e alle scelte formative. Tali
formatori agiscono nelle imprese, nei servizi territoriali, negli enti
pubblici, nelle amministrazioni locali, nelle scuole, nelle agenzie del
lavoro.
18
ACCESSO
L’accesso al corso
è subordinato al superamento della prova di
valutazione che si terrà in data 5 settembre 2005. La prova sarà volta ad
accertare: a) la capacità di comprensione di testi scritti (30% del
punteggio) attraverso domande con risposta multipla; b) la capacità di
corretta scrittura in italiano (70% del punteggio) attraverso la stesura di
due saggi brevi, che saranno valutati in merito alla pertinenza della
risposta, alla capacità argomentativa, all’approfondimento tematico, alla
correttezza formale.
Ai candidati giudicati insufficienti verranno assegnati debiti formativi
aggiuntivi che andranno colmati in corsi di recupero a frequenza
obbligatoria, ciascuno di 4 ore settimanali per 10 settimane nel periodo
da ottobre 2005 a gennaio 2006. Al termine di questi corsi, nel gennaio
2006, è prevista una prova di verifica analoga alla precedente. Coloro che
risulteranno ancora insufficienti in questa prova di verifica dovranno
affrontare altri cicli di recupero di 40 ore, sempre a frequenza
obbligatoria, tra febbraio e maggio 2006 e sottoporsi nel maggio 2006 ad
ulteriore prova di verifica. Fino al superamento della prova di verifica di
gennaio o di quella di maggio, non sarà possibile sostenere esami di
profitto.
Per coloro che sono in possesso di un titolo di studio di durata
quadriennale, l’accesso è così regolamentato: ferma restando la necessità
di iscriversi e partecipare alla procedura di valutazione di cui sopra, chi è
in possesso di diploma di istituto magistrale non avrà debiti formativi
aggiuntivi; chi è in possesso di diploma di liceo artistico dovrà colmare i
debiti formativi acquisendo i seguenti crediti: M-FIL/01, M-FIL/03, MFIL/06: 8 CFU; M-PED/01: 8 CFU; L-FIL-LET/11: 8 CFU. Tali debiti
formativi andranno colmati prima di iscriversi al II anno di corso.
Chi è già in possesso di titolo superiore (laurea o titolo equivalente) potrà
seguire le norme per i trasferimenti o seconde lauree.
Trasferimenti e seconde lauree
Nell’anno accademico 2005/06 saranno consentiti trasferimenti:
al I anno, previa partecipazione alla prova di valutazione; al II anno
qualora possano essere accreditati 24 CFU relativi ai settori scientifico-
19
disciplinari in cui rientrano le attività formative previste nel I anno. Gli
studenti provenienti da un corso di laurea della classe 18 saranno
ammessi alla prosecuzione di carriera.
Per l’anno accademico 2005/06 non saranno ammessi trasferimenti al III
anno.
Le stesse norme valgono per chi è già in possesso di una laurea o titolo
equivalente.
PROVA FINALE
La prova finale per il conseguimento della laurea, svolta sotto la
supervisione di un docente relatore, comporta l’acquisizione di 10 CFU. La
prova finale consiste nella presentazione di un elaborato individuale e
nella sua discussione. Il conferimento della laurea avverrà in seduta
pubblica davanti a una commissione di docenti, che esprimerà in
centodecimi la valutazione complessiva. L’argomento della prova finale
potrà essere assegnato dal relatore solo agli studenti che abbiano
acquisito 120 crediti, comprensivi dei crediti previsti per le abilità
linguistiche e informatiche.
Avvertenza: gli studenti immatricolati al I anno nell’a.a. 2004/2005, per
il II anno di corso devono attenersi a quanto indicato nel Regolamento
2005/2006.
20
SCIENZE DELL’EDUCAZIONE
I anno
Comune a tutti i percorsi
CFU
Obbligatorie
1 a scelta tra
1 a scelta tra
Antropologia culturale
8
Pedagogia generale
8
Competenze informatiche
5
Filosofia morale
8
Filosofia teoretica
8
Storia della filosofia
8
Prova di lingua francese
3
Prova di lingua inglese
3
Prova di lingua spagnola
3
Prova di lingua tedesca
3
II anno
CFU
Obbligatorie
Tirocinio
4
1 a scelta tra
Storia contemporanea
8
Storia medievale
8
Storia moderna
8
III anno
CFU
Obbligatorie
Tirocinio
6
Prova finale
10
Nel corso dei 3 anni di studio 12 CFU sono riservati ad attività a scelta
dello studente, selezionate tra le attività didattiche ufficiali dei corsi di
laurea attivati nell’Ateneo.
21
SCIENZE DELL’EDUCAZIONE
I anno
Percorso Educatori dell’infanzia
CFU
Obbligatorie
Psicopedagogia
8
Fondamenti di psicologia generale
4
Psicologia dello sviluppo
4
Laboratorio didattico
Documentazione pedagogica
Laboratorio didattico
Osservazione nei contesti educativi
1 a scelta tra
2
2
Linguistica generale
8
Letteratura italiana contemporanea
8
II anno
CFU
Obbligatorie
Istituzioni di diritto pubblico e politiche sociali
4
Tecnologie didattiche
8
Metodologia della ricerca
e della programmazione educativa
8
Sociologia generale
4
Metodologia e tecnica della ricerca sociale
4
Organizzazione aziendale
4
Nuove tecnologie visuali
4
Psicopatologia dello sviluppo
4
Metodologie e tecniche del gioco
e dell’animazione
4
Pedagogia dell’infanzia
4
22
III anno
CFU
Obbligatorie
1 a scelta tra
Psicopedagogia della famiglia
8
Promozione della salute ed educazione sanitaria
4
Osservazioni scientifiche di base
4
Musica e didattica della musica
8
Psicologia clinica
8
Psicologia della disabilità e dell’integrazione
8
23
SCIENZE DELL’EDUCAZIONE
I anno
Percorso Educatori di comunità
Obbligatorie
1 a scelta tra
Filosofia dell’educazione
8
Istituzioni di diritto pubblico e politiche sociali
4
Psicologia dello sviluppo
8
Linguistica generale
8
Letteratura italiana contemporanea
8
II anno
Obbligatorie
Clinica della formazione
8
Sociologia generale
8
Pedagogia sociale
8
Pedagogia dell’adolescenza
8
Metodologia della ricerca
e della programmazione educativa
4
Organizzazione aziendale
8
Sociologia giuridica della devianza
e del mutamento sociale
4
24
III anno
CFU
Obbligatorie
Promozione della salute ed educazione sanitaria
8
1 a scelta tra
Psicologia clinica
4
Psicologia della disabilità e dell’integrazione
4
Psicopedagogia della famiglia
8
Pedagogia della disabilità e dell’integrazione
8
Pedagogia delle differenze di genere
4
Teoria e metodi dei sistemi socio-educativi
4
Etnoestetica
8
Cinema e arti visive
8
Musica e arti visive
8
1 a scelta tra
1 a scelta tra
1 a scelta tra
25
SCIENZE DELL’EDUCAZIONE
I anno
Percorso Educatori interculturali
CFU
Obbligatorie
8 CFU a scelta
Filosofia dell’educazione
8
Linguistica generale
8
Geografia
4
Fondamenti di psicologia generale
4
Psicologia dello sviluppo
4
Psicologia della cultura
8
II anno
CFU
Obbligatorie
1 a scelta tra
Sociologia generale
8
Sociologia giuridica della devianza
e del mutamento sociale
4
Istituzioni di diritto pubblico e politiche sociali
4
Promozione della salute ed educazione sanitaria
4
Metodologia della ricerca
e della programmazione educativa
8
Pedagogia interculturale e della cooperazione
8
Etnologia
4
Ermeneutica filosofica
8
Filosofia della scienza
8
26
III anno
CFU
Obbligatorie
1 a scelta tra
1 a scelta tra
Etnoestetica
4
Psicologia clinica
8
Metodologia e tecnica della ricerca sociale
4
Psicopedagogia della famiglia
8
Storia della pedagogia
8
Cinema e arti visive
8
Musica e arti visive
8
27
SCIENZE DELL’EDUCAZIONE
I anno
Percorso Educatori socio-culturali
CFU
Obbligatorie
8 CFU a scelta
Filosofia dell’educazione
8
Linguistica generale
8
Pedagogia dell’animazione
4
Fondamenti di psicologia generale
4
Psicologia dello sviluppo
4
Psicologia della cultura
8
II anno
CFU
Obbligatorie
Sociologia generale
Sociologia giuridica della devianza
e del mutamento sociale
Metodologia della ricerca
e della programmazione educativa
8
4
4
Educazione estetica
8
Pedagogia del corpo
4
Psicopedagogia del linguaggio
e della comunicazione
4
Letteratura italiana contemporanea
8
Etnologia
4
Tecnologie didattiche
4
28
III anno
CFU
Obbligatorie
1 a scelta tra
Istituzioni di diritto pubblico e politiche sociali
4
Promozione della salute ed educazione sanitaria
4
Etnoestetica
4
Psicologia clinica
8
Psicopedagogia della famiglia
4
Cinema e arti visive
8
Musica e arti visive
8
29
SCIENZE DELL’EDUCAZIONE
I anno
Percorso Esperti nei processi formativi
CFU
Obbligatorie
Filosofia dell’educazione
8
Linguistica generale
8
Fondamenti di psicologia generale
4
Medicina del lavoro
4
Organizzazione del lavoro
4
II anno
CFU
Obbligatorie
Metodologia e tecnica della ricerca sociale
8
Organizzazione aziendale
8
Metodologia della ricerca
e della programmazione educativa
8
Filosofia della scienza
8
Economia applicata
4
Organizzazione e gestione delle risorse umane
4
Educazione degli adulti
8
III anno
CFU
Obbligatorie
1 a scelta tra
1 a scelta tra
Tecnologie didattiche
8
Metodologia della formazione aziendale
8
Cinema e arti visive
8
Musica e arti visive
8
Psicologia clinica
8
Psicologia delle disabilità e dell’integrazione
8
30
4. Scienze della comunicazione
Indirizzo Comunicazione interculturale
Il corso di laurea triennale in Scienze della
Comunicazione è attivato in collaborazione con
la Facoltà di Psicologia e richiede l’acquisizione di
180 crediti formativi universitari (CFU). Il corso
è suddiviso in due indirizzi: Comunicazione
interculturale,
organizzato
dalla
Facoltà
di
Scienze della Formazione; e Psicologia della
comunicazione, che è promosso dalla Facoltà
di Psicologia e per il quale si rinvia alla guida di
detta Facoltà.
L’indirizzo di Comunicazione interculturale si
propone di affinare strumenti che consentano di
intervenire con competenza nella gestione di si-
coordinatore
Gabriele Iannàccaro
tuazioni ed eventi connessi con la comunicazione
interculturale e multietnica, fornendo il necessario inquadramento teorico di natura antropologico-
inizio dei corsi
3 ottobre 2005
linguistica, semiologico-letteraria e ermeneuticofilosofica. All’interno di tale quadro è dato particolare spazio alle conoscenze di base di una
grande lingua extra-europea e delle linee che
tracciano il quadro storico-culturale in cui essa è
diffusa e parlata.
31
informazioni
didattica.ed
@unimib.it
L’indirizzo di comunicazione interculturale è infatti rivolto a preparare
operatori che possano svolgere attività professionali (nel settore pubblico
e in quello privato) connesse con l’organizzazione e la gestione di uffici
stampa, centri di comunicazione aziendale, centri editoriali (della carta
stampata e della comunicazione audiovisiva e multimediale), agenzie di
comunicazione ed Enti operanti in un’ottica interculturale e interetnica.
L’impianto didattico dell’indirizzo offre un piano formativo finalizzato
all’acquisizione dei fondamenti teorici sottesi a discipline essenziali per la
comprensione e la gestione dei problemi relativi al complesso sistema dei
modelli comunicativi in situazioni interculturali e interetniche.
L’indirizzo di comunicazione interculturale consentirà l’accesso al corso di
laurea specialistica in Scienze antropologiche ed etnologiche (classe
1/S) istituito dall’Università degli Studi di Milano-Bicocca.
ACCESSO
Il corso è a numero programmato. Per l’anno accademico 2005/2006
sono disponibili 400 posti: 200 per ciascuno dei due indirizzi, oltre a 2
posti – uno per ciascun indirizzo – riservati agli studenti cittadini di Stati
che non fanno parte dell’Unione Europea. L’accesso avviene attraverso
una prova di ammissione. All’atto dell’iscrizione alla prova di ammissione,
lo studente dovrà indicare l’ordine di preferenza degli indirizzi. Qualora
non ci siano posti nel primo indirizzo prescelto, lo studente è inserito nella
graduatoria del secondo. La scelta dell’indirizzo è vincolante.
I primi 200 candidati delle graduatorie di ciascun indirizzo possono
perfezionare la loro iscrizione nei tempi comunicati dalla segreteria
didattica di Ateneo. Le iscrizioni sono eventualmente riaperte fino al
raggiungimento del numero programmato per entrambi gli indirizzi.
TIROCINIO
Gli studenti iscritti al terzo anno saranno obbligatoriamente tenuti a
svolgere attività di tirocinio presso Enti pubblici e privati operanti nel
32
campo della comunicazione. Tali attività consentiranno agli studenti di
verificare e di mettere in pratica, nella diretta esperienza in contesti di
lavoro, quanto acquisito a livello teorico. Gli studenti dell’indirizzo di
comunicazione interculturale dovranno svolgere attività di tirocinio per 2
CFU (per un numero complessivo di almeno 50 ore). Potranno inoltre
essere proposte attività di stage, che avranno carattere facoltativo e non
daranno luogo al riconoscimento di crediti.
ABILITÀ LINGUISTICHE
Per
l’indirizzo
di
comunicazione
interculturale
le
prove
di
lingue
conferiranno complessivamente 21 CFU (18 CFU relativi a due annualità di
lingua araba o cinese o giapponese e 3 CFU per la ‘Prova di conoscenza’ o
di inglese, o di francese, o di spagnolo, o di tedesco).
PROVA FINALE
La prova finale per il conseguimento della laurea, svolta sotto la
supervisione di un docente relatore, comporta l’acquisizione di 7 CFU. La
prova finale consiste nella presentazione di un elaborato individuale. Il
conferimento della laurea avverrà in seduta pubblica davanti a una
commissione di docenti a ciò preposta, che esprimerà in centodecimi la
valutazione complessiva. L’argomento della prova finale potrà essere
assegnato allo studente che ne farà richiesta soltanto dopo che egli abbia
acquisito 120 CFU e che abbia superato la “Prova di conoscenza di lingua
straniera (a scelta tra inglese, francese, tedesco, spagnolo)”.
33
SCIENZE DELLA COMUNICAZIONE
I anno
Indirizzo comunicazione interculturale
CFU
Obbligatorie
1 a scelta tra
1 a scelta tra
1 a scelta tra
Linguistica generale
10
Informatica di base
10
Antropologia culturale
10
Teorie e tecniche dei nuovi media
10
Informatica avanzata 1
5
Informatica avanzata 2
5
Pedagogia interculturale
10
Psicologia della comunicazione
10
Filosofia morale
10
Filosofia teoretica
10
Storia della filosofia
10
34
SCIENZE DELLA COMUNICAZIONE
II anno
Indirizzo comunicazione interculturale
CFU
Obbligatorie
1 a scelta tra
1 a scelta tra
1 a scelta tra
1 a scelta tra
Etnografia della comunicazione
5
Educazione estetica
10
Letteratura italiana contemporanea
10
Storia geopolitica dell’Asia
5
Linguistica italiana
5
Etnolinguistica
5
Sociolinguistica
5
Filosofia della scienza
5
Ermeneutica filosofica
5
Filosofia della comunicazione
5
Lingua araba I*
5
Lingua cinese I*
5
Lingua giapponese I*
5
Istituzioni di cultura araba
5
Istituzioni di cultura cinese
5
Istituzioni di cultura giapponese
5
35
SCIENZE DELLA COMUNICAZIONE
III anno
Indirizzo comunicazione interculturale
CFU
Obbligatorie
Psicologia della comunicazione interculturale
Organizzazione aziendale
1 a scelta tra
1 a scelta tra
1 a scelta tra
Obbligatorie
5
10
Metodi della ricerca qualitativa
5
Problemi demografici del mondo afro-asiatico
5
Linguistica applicata**
5
Antropologia dei media
5
Cinema e arti visive
5
Lingua araba II***
8
Lingua cinese II***
8
Lingua giapponese II***
8
Verifica conoscenza lingua francese
3
Verifica conoscenza lingua inglese
3
Verifica conoscenza lingua spagnola
3
Verifica conoscenza lingua tedesca
3
Attività di tirocinio
2
Prova finale
7
Nota
* Lingua araba I implica Lingua araba II e Istituzioni di cultura araba.
Lingua cinese I implica Lingua cinese II e Istituzioni di cultura cinese.
Lingua giapponese I implica Lingua giapponese II e Istituzioni di cultura
giapponese.
** Nell’a.a. 2005/06 l’insegnamento di Linguistica applicata non sarà
impartito: gli studenti interessati potranno eventualmente sostituire la
predetta attività formativa con l’insegnamento di Lingua italiana dei
segni L-LIN/01, oppure con gli altri insegnamenti in opzione secondo il
Regolamento 2003/04 e 2004/05.
*** Lingua araba II richiede Lingua araba I. Lingua cinese II richiede
Lingua cinese I. Lingua giapponese II richiede Lingua giapponese I.
36
5. Scienze della formazione primaria
Il corso di laurea quadriennale in Scienze della
formazione primaria è stato istituito per realizzare la preparazione culturale e professionale dei
maestri della scuola materna o dell’infanzia, ed
elementare o primaria. Gli studi sono articolati in
un biennio propedeutico e in due bienni di
indirizzo
(per insegnanti di scuola materna o
dell’infanzia
e
per
insegnanti
di
scuola
coordinatrice
Silvia Kanizsa
elementare o primaria).
Le
attività
didattiche
comprendono:
per
l’indirizzo insegnanti della scuola materna
22,5 annualità o semestralità equivalenti di
insegnamenti ufficiali, 12 laboratori pedagogico-
inizio dei corsi
4 ottobre 2005
II, III, IV anno
3 ottobre 2005
didattici, 510 ore di tirocinio; per l’indirizzo
insegnanti
annualità
della
o
scuola
elementare
24
semestralità
equivalenti
di
insegnamenti ufficiali, 12 laboratori pedagogicodidattici, 480 ore di tirocinio.
37
informazioni
didattica.prim
@unimib.it
ORGANIZZAZIONE DEL CORSO
Gli insegnamenti ufficiali si suddividono in due aree: Area 1 (funzione
docente e scienze dell’educazione), comprendente discipline pedagogiche,
metodologico-didattiche, psicologiche, socio-antropologiche, mediche e
giuridiche; Area 2 (fondamenti e didattiche disciplinari), corrispondente
alle aree educative, didattiche e disciplinari della scuola materna e della
scuola elementare.
Alcuni insegnamenti sono annuali (60 ore), altri semestrali (30 ore), e
alcuni prevedono esercitazioni: queste ultime sono organizzate in forme e
tempi tali da favorire il massimo della frequenza; nel caso di motivata
impossibilità a frequentarle gli studenti saranno comunque tenuti a
preparare lavori scritti intermedi prima di accedere alla prova finale. La
scansione e la durata degli insegnamenti sono indicate nel Regolamento
didattico.
Il
corso
prevede
laboratori
pedagogico-didattici,
che
propongono
l’approfondimento pratico delle discipline e la simulazione di attività
educative e didattiche; si rivolgono a gruppi di 20/30 studenti per 20 ore
di laboratorio organizzate sia in modo intensivo sia con scansione
settimanale. La frequenza è obbligatoria. Si invitano, inoltre, gli studenti,
a consultare sul sito il Regolamento didattico per le norme relative
all’iscrizione, alla valutazione, alla registrazione delle valutazioni.
Il calendario dei laboratori pedagogico-didattici è reso noto entro il 29
ottobre 2005. Gli studenti devono iscriversi tassativamente entro il 19
novembre 2005. La frequenza a corsi organizzati da enti o associazioni
può essere convalidata come equipollente alla frequenza ai laboratori; gli
insegnanti a tempo indeterminato possono vedere riconosciuta, inoltre, la
partecipazione a esperienze didattiche realizzate dalla scuola o in
collaborazione con altre scuole o Enti. Le norme per il riconoscimento e la
convalida di tali corsi, le scadenze entro cui richiedere il riconoscimento,
le modalità per farlo sono specificate nel Regolamento didattico. Il
Regolamento fornisce anche le indicazioni per gli studenti trasferiti da
altri corsi di laurea relativamente al numero e ai tipi di laboratori da
frequentare.
Il corso prevede per l’indirizzo insegnanti di scuola materna o dell’infanzia
510 ore di tirocinio, quello per insegnanti di scuola primaria ne prevede
38
480. In entrambi i casi si tratta di attività obbligatorie, coordinate da
insegnanti e da dirigenti di ruolo (supervisori del tirocinio) della scuola
materna o dell’infanzia ed elementare o primaria, distaccati a tempo
pieno o parziale presso la Facoltà. È necessario iscriversi annualmente
alle attività di tirocinio seguendo le norme indicate nel Regolamento
didattico, che indica il calendario delle iscrizioni, le modalità, e il
calendario del tirocinio stesso. Gli studenti regolarmente iscritti devono
presentarsi al primo incontro comunicato mediante avvisi sul sito e
nella bacheca dell’ufficio tirocinio.
Prima di effettuare la scelta dell’indirizzo (per insegnanti della scuola
materna o dell’infanzia o per insegnanti della scuola elementare o
primaria), gli studenti dovranno avere effettuato almeno 100 ore di
tirocinio. Il tirocinio del IV anno si svolge secondo percorsi individualizzati
concordati con il supervisore e l’iscrizione prevede un breve colloquio con
il personale dell’ufficio secondo un calendario comunicato entro l’inizio di
giugno.
Gli studenti insegnanti a tempo indeterminato presso scuole statali o
paritarie sono esonerati dallo svolgimento delle attività di tirocinio previa
presentazione
di
una
documentazione
specificata
sul
Regolamento
didattico. Norme particolari, infine, sono indicate nel Regolamento per gli
studenti docenti a tempo indeterminato specialisti (religione, inglese,
sostegno H, ecc.). Gli studenti in possesso di altra laurea si iscrivono, nei
tempi sopra indicati, al tirocinio per l’anno di corso cui sono ammessi ma
devono integrare il percorso con attività definite dal loro docente
supervisore.
Per quanto concerne il raggiungimento di crediti formativi, possono venire
riconosciuti crediti formativi relativi a insegnamenti seguiti dagli studenti
in altre Facoltà o in altro Ateneo. Il Regolamento didattico indica le
modalità di riconoscimento di crediti di coloro che sono in possesso di
laurea affine o di una laurea in Scienze della formazione primaria relativa
a uno dei due orientamenti.
39
ACCESSO
L’iscrizione al primo anno del corso di laurea in Scienze della formazione
primaria prevede 400 posti assegnati dal Ministero; le date, i termini e le
modalità di iscrizione e di partecipazione alla prova di ammissione sono
pubblicati su apposito bando (Segreteria Studenti, Edificio U6, piano
terra). Per l’a.a 2005/2006 la prova di selezione si svolgerà lunedì 26
settembre 2005. Per l’a.a. 2005/2006, oltre a coloro che sono in possesso
del titolo di studio superiore, dovranno superare il test di ammissione
anche i già laureati o coloro che desiderano trasferirsi da altri corsi di
laurea. Questi ultimi, dopo aver superato il test di ammissione e aver
perfezionato l’iscrizione, potranno veder riconosciuti i crediti formativi
acquisiti precedentemente. Non devono superare il test di ammissione gli
studenti che intendono trasferirsi al corso di laurea in Scienze della
formazione primaria provenendo dal medesimo corso di laurea attivato
presso un altro Ateneo e coloro che, già laureati in un indirizzo in Scienze
della formazione primaria presso questo Ateneo, intendono conseguire la
laurea nell’altro indirizzo: questi studenti devono presentare domanda di
iscrizione inderogabilmente entro il 30 settembre 2005, nel caso dopo
aver presentato domanda di trasferimento all’Università di provenienza.
Il Regolamento didattico, inoltre, indica le norme relative all’iscrizione dei
docenti della scuola materna ed elementare con incarico a tempo
indeterminato all’entrata in vigore della Legge n. 370 del 19/10/99 e
indica eventuali debiti formativi per coloro che sono in possesso di titolo
di studio di durata quadriennale; indica, inoltre, le norme per gli studenti
stranieri. Gli studenti sono tenuti a presentare il proprio piano di studi
secondo le modalità e i tempi indicati dal Regolamento.
ABILITÀ LINGUISTICHE E INFORMATICHE
Gli studenti già in possesso di una certificazione linguistica per la
conoscenza della lingua inglese di livello B1 o superiore saranno tenuti a
seguire una sola semestralità del corso di lingua Inglese previsto al
quarto anno di corso, purché tale competenza sia certificata da uno degli
Enti accreditati dall’Ateneo secondo gli elenchi riportati nella Guida per le
prove di lingua straniera. Copia della certificazione comprovante la
40
competenza richiesta dovrà essere consegnata alla Segreteria Studenti. Il
Regolamento didattico del corso di laurea stabilisce che i corsi ECDL non
sono obbligatori e non vengono valutati; gli studenti sono tenuti a
sostenere unicamente l’esame di Teorie e tecniche dei nuovi media.
ATTIVITÀ
DIDATTICHE
AGGIUNTIVE
PER
L’INTEGRAZIONE
SCOLASTICA DEGLI ALUNNI IN SITUAZIONE DI HANDICAP (ADA)
È prevista la possibilità per gli studenti del IV anno di frequentare 400 ore
di attività didattiche aggiuntive per l’integrazione scolastica degli alunni
portatori di handicap. Tali attività prevedono per l’anno accademico
2005/06 quattro annualità o semestralità equivalenti (per un totale
complessivo di 240 ore) e 160 ore di tirocinio guidato e di tirocinio
laboratoriale. È necessario consultare il sito per tutte le comunicazioni
relative al contributo da versare per la frequenza alle attività aggiuntive e
al periodo di iscrizione.
RELAZIONE FINALE
La relazione conclusiva, che è discussa nel corso della prova finale, rende
conto dell’esperienza di tirocinio realizzata nel IV anno, ha carattere
teorico-pratico e riguarda temi affrontati anche attraverso i laboratori
pedagogico-didattici;
può prevedere particolari percorsi da concordarsi
con i docenti responsabili; essa ha un’estensione dalle trenta alle
cinquanta pagine e può articolarsi nelle seguenti tipologie:
- Proposta di base: la relazione verte sull’esperienza didattica realizzata
durante il tirocinio del 4° anno e sui laboratori frequentati. Consiste
nella
rielaborazione
documentata
e
criticamente
analizzata
dell’esperienza stessa o di una parte di essa (aspetti tematici e/o
didattici);
- Proposta applicativo-sperimentale: la relazione verte su un’esperienza
di tirocinio applicativa e/o sperimentale di tematiche concordate con i
docenti del corso di laurea;
- Proposta di ricerca/documentazione: la relazione verte sull’approfondimento di temi indicati dalle scuole convenzionate;
- Proposta di ricerca: la relazione verte su ipotesi di percorsi curricolari
per la scuola di base.
41
SCIENZE DELLA FORMAZIONE PRIMARIA
I anno
Biennio propedeutico
durata
Obbligatorie
Laboratorio
Complementi di fisica 1 A
S+E
Istituzioni di matematiche 1
S+E
Linguistica italiana
A
Pedagogia generale
A
Psicologia dello sviluppo
A
Storia della pedagogia
A
Storia e didattica della storia
A
area psicopedagogica
area matematico-scientifica
area linguistico-letteraria
area artistico-musicale-motoria
Tirocinio
20 ore sul campo con supervisione pedagogica
Vengono usate le seguenti abbreviazioni:
A = insegnamento annuale;
S = insegnamento semestrale;
E = esercitazioni.
42
II anno
durata
Obbligatorie
1 a scelta tra
Laboratorio
Didattica della biologia 1
S+E
Istituzioni di matematiche 2
S+E
Didattica generale
A
Letteratura italiana
A
Psicopedagogia
A
Geografia
A
Sociologia dell’educazione
A
Antropologia Culturale
A
Area psicopedagogica
Area matematico-scientifica
Area artistico-musicale-motoria
Tirocinio
110 ore sul campo con supervisione pedagogica
43
SCIENZE DELLA FORMAZIONE PRIMARIA
III anno
Biennio insegnanti di scuola materna o dell’infanzia
durata
Obbligatorie
1 a scelta tra
Laboratorio
Pedagogia dell’infanzia
S
Didattica della matematica 1 A
S
Educazione all’immagine
A
Metodologia della ricerca pedagogica
A
Metodologia e tecnica del gioco e dell’animazione
S
Psicopatologia dello sviluppo 1 e 2
S+S
Teorie e tecniche dei nuovi media
S+S
Didattica della fisica 1 A*
S+E
Didattica della biologia 2 A
S+E
Area psicopedagogica
Area artistico-musicale
Area linguistico-letteraria
Tirocinio
160 ore con supervisione
*I corsi di Complementi di Fisica, Istituzioni di Matematica 1 e Didattica della
Biologia 1 sono propedeutici rispettivamente ai corsi di Didattica della Fisica,
Istituzioni di matematiche 2 e Didattica della Biologia 2.
44
SCIENZE DELLA FORMAZIONE PRIMARIA
IV anno
Biennio insegnanti di scuola materna o dell’infanzia
durata
Obbligatorie
1 a scelta tra
Lingua inglese*
A
Pedagogia speciale
A
Musica e didattica della musica
A
Pedagogia della psicomotricità
S+E
Letteratura per l’infanzia
S
Educazione ambientale
S
Una disciplina linguistica
S
1 annualità a scelta nell’area di Scienze dell’educazione
2 laboratori
A
1 area matematica
1 area scientifica
Tirocinio
220 ore con supervisione
* Gli studenti che hanno già superato la prova di lingua inglese dovranno sostenere una
sola semestralità.
45
SCIENZE DELLA FORMAZIONE PRIMARIA
III anno
Biennio insegnanti di scuola elementare o primaria
durata
Obbligatorie
Didattica della biologia 2 B
S+E
Didattica della fisica 1 B
S+E
Didattica della lettura e della scrittura I
S+E
Didattica della matematica 1 B
S+E
Educazione all’immagine
A
Metodologia della ricerca pedagogica
A
Psicopatologia dello sviluppo 1 e 2
Teoria e tecnica dei nuovi media
Laboratorio
area psicopedagogica
area storico-geografica
area matematico-scientifica
Tirocinio
130 ore con supervisione
46
S+S
SCIENZE DELLA FORMAZIONE PRIMARIA
IV anno
Biennio insegnanti di scuola elementare o primaria - major linguistico
durata
Obbligatorie
2 a scelta tra
Lingua inglese*
A
Pedagogia speciale
A
Musica e didattica della musica
A
Pedagogia della psicomotricità
S+E
Didattica della lettura e della scrittura II
S
Didattica della Geografia
S
Didattica della storia
S
Didattica della letteratura italiana
S
1 semestralità a scelta da concordare
all’atto della presentazione del piano di studi
S
1 annualità a scelta
A
2 laboratori
1 di area linguistico-letteraria
1 di area storico-geografica
Tirocinio
220 ore di tirocinio con supervisione
* Gli studenti che hanno già superato la prova di lingua inglese dovranno sostenere
una sola semestralità.
47
SCIENZE DELLA FORMAZIONE PRIMARIA
IV anno
Biennio insegnanti di scuola elementare o primaria – major scientifico
durata
Obbligatorie
Lingua inglese*
A
Pedagogia speciale
A
Musica e didattica della musica
A
Pedagogia della psicomotricità
S+E
Didattica della biologia 2B
S
Didattica della chimica
S
Didattica dell’astronomia
S
Didattica della matematica 2
S
1 semestralità a scelta da concordare
all’atto della presentazione del piano di studi
S
1 annualità a scelta
A
2 a scelta tra
2 laboratori
1 di area matematica
1 di area scientifica
Tirocinio
220 ore di tirocinio con supervisione
* Gli studenti che hanno già superato la prova di lingua inglese dovranno sostenere
una sola semestralità.
48
Attività didattiche aggiuntive per l’integrazione scolastica
degli alunni in situazione di handicap
durata
Corsi
2Ao4S
a scelta tra
Psicologia delle disabilità e dell’integrazione
S+S
Didattica speciale
S
Pedagogia speciale 2
S
Psicopedagogia dei processi di apprendimento
S+S
Psicopatologia dello sviluppo
S+S
Istituzioni di diritto pubblico
e legislazione scolastica
S
Didattica speciale 2
S
Lingua italiana dei segni (L.I.S.)
S
80 ore di tirocinio con supervisione
80 ore tirocinio laboratoriale sulle seguenti aree
Area comunicazione
Area psicopedagogica
Area psicologica
Area handicap
49
50
6. Consulenza pedagogica
e ricerca educativa
Il corso di laurea specialistica in Consulenza
pedagogica
e
ricerca
educativa
prevede
l’acquisizione, di norma in due anni, di 120
crediti. Il corso forma il consulente pedagogico
e ha l’obiettivo di assicurare allo studente
un’avanzata preparazione nelle epistemologie
dell’educazione
e
della
formazione,
nelle
scienze filosofiche e nelle scienze umane,
nonché
nelle
metodologie
qualitative
e
quantitative della ricerca sul campo.
Delinea così un nuovo profilo professionale che
unisce
alle
competenze
di
consulente
pedagogico quelle di consulente filosofico e
"lavoratore
della
conoscenza"
(knowledge
worker) a cui fare riferimento nei servizi, nella
pubblica amministrazione, nel terzo settore,
nella produzione.
51
coordinatore
Duccio Demetrio
inizio dei corsi
2 novembre 2005
II anno:
3 ottobre 2005
informazioni
specialistica.peda
[email protected]
I contesti nei quali il laureato in Consulenza pedagogica e ricerca
educativa può operare sono i servizi educativi per l’infanzia, la scuola, i
servizi
extrascolastici,
i
servizi
per
la
prevenzione
del
disagio,
dell’insuccesso educativo, della dispersione scolastica, i servizi riabilitativi,
le comunità, la cooperazione e i luoghi in cui è necessaria una formazione
interculturale.
Il
consulente
può
inoltre
operare
nel
campo
dell’aggiornamento degli insegnanti e degli operatori dei servizi educativi
e socio-educativi, nella gestione della consultazione e dell’accompagnamento pedagogico. Tra i compiti del consulente vi sono altresì l’approccio
e il trattamento di temi di etica sociale e professionale. La consulenza può
estendersi a settori del mondo della produzione e della comunicazione in
cui sia alta la componente di cultura formale e simbolica, in cui siano
presenti esigenze di orientamento etico, filosofico e sociale e di
formazione personale e di gruppo.
ACCESSO
Per l’anno accademico 2005/06 l’accesso è a numero programmato con
una disponibilità complessiva di 100 posti (99+1 riservato al contingente
extracomunitario non residente). Per iscriversi al corso è perciò prevista
una procedura di selezione. I termini e le modalità di iscrizione e
partecipazione alla selezione e la data prevista per la prova di
ammissione saranno pubblicati in apposito bando (www.unimib.it ). La
selezione sarà basata su una prova scritta consistente nella stesura di
due saggi brevi relativi a temi pedagogici, filosofici e metodologici (80%
del punteggio) e sul voto di laurea (20% del punteggio). La prova verrà
valutata
in
merito
alla
pertinenza
della
risposta,
alla
capacità
argomentativa, all’approfondimento tematico, alla correttezza formale.
Sarà compilata ed esposta una graduatoria di tutti i candidati: i primi 99
candidati
potranno
perfezionare
l’iscrizione
nei
tempi
comunicati
dall’Ateneo. I posti che si renderanno disponibili a seguito della mancata
immatricolazione entro i termini previsti saranno assegnati tenendo conto
dell’ordine progressivo della graduatoria, fino al raggiungimento del
numero programmato.
L’iscrizione al primo anno di corso, effettuata la prova di selezione, è
consentita a coloro che siano in possesso del titolo di studio richiesto
52
dalla legge e che siano in possesso di almeno 150 crediti formativi
convalidabili. Il corso è aperto ai laureati del precedente ordinamento
universitario, ai laureati del nuovo ordinamento, nonché a studenti in
possesso di altro titolo di studio conseguito all’estero e riconosciuto
idoneo. La laurea in Scienze dell’educazione dell’Università degli Studi di
Milano-Bicocca consente l’accesso senza debiti. Le lauree che consentono
di ottenere il riconoscimento di un maggior numero di crediti formativi
universitari sono la laurea quadriennale in Scienze dell’educazione, la
laurea in Lettere e Filosofia a orientamento pedagogico, la laurea in
Scienze della formazione primaria. Potranno essere riconosciuti crediti
acquisiti in corsi di Master, di Specializzazione e di Perfezionamento. Per
colmare eventuali debiti formativi verranno richieste, entro i tempi
normalmente previsti, integrazioni curriculari. La carriera pregressa può
consentire un accreditamento relativo ai corsi specifici della laurea
specialistica fino ad un massimo di 40 CFU, oltre ai crediti necessari
all’accesso. I candidati che, effettuata la prova, siano in possesso di
almeno 24 CFU convalidabili tra le attività formative del I anno saranno
ammessi al II anno. Tali norme si applicano anche agli studenti che si
trasferiscono da altro corso di laurea specialistica.
Per accedere al corso gli studenti devono:
- possedere un’adeguata padronanza delle abilità informatiche, almeno
equivalenti a quelle certificate dal superamento delle Prove di idoneità
informatiche
(5
CFU)
nel
corso
di
laurea
triennale
in
Scienze
dell’educazione della Facoltà di Scienze della Formazione dell’Univer-sità
di Milano-Bicocca.
- possedere un’adeguata padronanza di una seconda lingua dell’Unione
Europea oltre all’italiano, almeno equivalente al livello B1.
PROVA FINALE
Per
il
conseguimento
della
laurea
specialistica
è
obbligatorio
lo
svolgimento di una tesi elaborata in modo originale dallo studente, sotto
la guida di un relatore, su tematiche congruenti con gli obiettivi del corso.
La tesi verrà presentata e discussa in seduta pubblica, davanti ad una
commissione di docenti, che esprimerà in centodecimi la valutazione
complessiva.
53
Consulenza pedagogica e ricerca educativa
I anno
CFU
Obbligatorie
Metodi della ricerca qualitativa
4
Teorie e pratiche autobiografiche 1
4
Ermeneutica della formazione
4
Teoria e modelli della consulenza pedagogica
4
Psicologia clinica
4
Psicologia della relazione educativa
4
Psicologia delle emozioni
4
Pratiche filosofiche 1
4
Filosofia della mente e teoria degli affetti
4
Sociologia dei processi culturali
4
Teorie e modelli organizzativi
4
Lingua inglese
4
Lingua e cultura inglese
4
Politiche sociali e programmazione dei servizi
4
Attività a scelta dello studente
Per acquisire i CFU previsti gli studenti potranno sostenere esami di corsi
di laurea specialistica attivati nell’Ateneo per l’ammontare complessivo di
12 CFU. Gli studenti dovranno riservare 4 CFU alla biennalizzazione di un
insegnamento attinente l’argomento di tesi.
54
II anno
CFU
Obbligatorie
1 a scelta tra
Obbligatorie
Teorie e pratiche autobiografiche 2*
4
Teorie e tecniche dell’ascolto
4
Teorie e tecniche cliniche della formazione
4
Progettazione e valutazione dei processi educativi
4
Storia della filosofia contemporanea
4
Pratiche filosofiche 2*
4
Epistemologia
4
Filosofia della scienza
4
Ermeneutica filosofica
4
Prova finale
20
Nota
Teoria e pratiche autobiografiche 1 è propedeutico a Teoria e pratiche
autobiografiche 2. Pratiche filosofiche 1 è propedeutico a Pratiche
filosofiche 2.
55
56
7. Scienze antropologiche ed etnologiche
Il corso di laurea specialistica in Scienze antropologiche ed etnologiche ha durata biennale e
prevede l’acquisizione complessiva di 120 crediti.
Il corso si rivolge a coloro che sono interessati
alla ricerca scientifica in antropologia culturale e
a coloro che intendono lavorare negli ambiti
della cooperazione e sviluppo, della gestione
culturale, dell’analisi organizzativa, dell’immigrazione, nei servizi sociali, socio-sanitari, giudiziari
nonché
nell’educazione
e
nella
formazione
professionale.
Gli studenti apprendono le principali teorie e
metodologie
di
ricerca
dell’antropologia
culturale, con riferimenti all’epistemologia delle
scienze
umane
e
coordinatore
Roberto Malighetti
all’analisi
comparativa.
Approfondiscono queste conoscenze con studi
inizio dei corsi
2 novembre 2005
II anno
3 ottobre 2005
sulle etnografie di particolari aree geografiche. I
laureati in Scienze antropologiche ed etnologiche
hanno le competenze e gli strumenti per svolgere
attività di ricerca in ambito antropologico e
potranno utilizzarle nei seguenti settori:
57
informazioni
specialistica.antro
[email protected]
la cooperazione internazionale, la comunicazione interculturale, i servizi
sociali, educativi, sanitari e scolastici, la pianificazione territoriale, la
valorizzazione del patrimonio culturale delle comunità locali e straniere,
l’insegnamento e la diffusione delle conoscenze etno-antropologiche in
ambito nazionale ed internazionale.
Il corso è articolato in due percorsi: il primo ad orientamento etnoantropologico; il secondo ad orientamento linguistico-culturale.
ACCESSO
Per l’anno accademico 2005/06 è stabilito un numero programmato di
100 posti (99+1, riservato a cittadini extracomunitari non residenti). Per
iscriversi al primo anno di corso è prevista una procedura di selezione, i
cui
termini
e
modalità
saranno
pubblicati
in
apposito
bando
(www.unimib.it). Il corso è aperto ai laureati del precedente ordinamento
universitario, ai laureati del nuovo ordinamento, nonché a studenti in
possesso di altro titolo di studio conseguito all’estero e riconosciuto
idoneo.
La laurea in Scienze dell’educazione (classe 18), percorsi
di educatore
interculturale e di educatore di comunità, e la laurea in Scienze della
Comunicazione, indirizzo di comunicazione interculturale, dell’Università
di Milano-Bicocca, consentono l’accesso senza debiti. Le lauree che
consentono il riconoscimento del maggior numero di crediti sono: lauree
quadriennali in Scienze dell’educazione, Sociologia, Lettere e Filosofia,
Lingue, Lingue orientali, Scienze Politiche; lauree triennali in Scienze
dell’educazione,
Sociologia,
Antropologia,
Filosofia,
Lettere,
Lingue
orientali, Beni culturali, Storia, Scienze della comunicazione, Studi
europei. Potranno essere riconosciuti crediti acquisiti in corsi di master, di
specializzazione, di perfezionamento.
Per accedere al corso di laurea specialistica gli studenti devono:
- conoscere una seconda lingua dell’Unione Europea oltre all’italiano,
almeno equivalente al livello B1. Essere in grado in ogni caso di
comprendere testi in lingua inglese e francese.
- avere abilità informatiche, almeno equivalenti a quelle certificate dal
58
superamento delle Prove di idoneità informatica (5 CFU) nel corso di
laurea triennale in Scienze dell’educazione della Facoltà di Scienze della
Formazione dell’Università degli Studi di Milano-Bicocca.
PROVA FINALE
Per il conseguimento della laurea specialistica in Scienze antropologiche
ed etnologiche è obbligatorio lo svolgimento di una tesi elaborata in modo
originale dallo studente, sotto la guida di un relatore, su tematiche
congruenti con gli obiettivi del corso. Le attività relative alla prova finale
comportano l’acquisizione di 20 CFU. La prova finale consiste nella
presentazione e discussione della tesi, in seduta pubblica, davanti a una
commissione di docenti, che esprimerà in centodecimi la valutazione
complessiva.
ARTICOLAZIONE DEGLI STUDI
Nelle pagine seguenti viene indicata l’articolazione degli studi divisa per
anni e percorsi. In ogni percorso lo studente iscritto dovrà acquisire
almeno 44 crediti nel settore delle discipline demoetnoantropologiche (MDEA/01). Nel secondo anno gli studenti possono acquisire, sentito il
coordinatore, 8 crediti in altri corsi di laurea specialistica attivati
nell’Ateneo, congruenti con le finalità del corso.
59
SCIENZE ANTROPOLOGICHE ED ETNOLOGICHE
I anno
Comune a tutti i percorsi
CFU
Obbligatorie
Metodologia della ricerca antropologica
4
Etnoestetica
4
Antropologia dello sviluppo
4
Etnologia europea
4
Antropologia economica
4
Metodi della ricerca qualitativa
4
Geografia
4
Demografia sociale
4
Antropologia della religione
4
Modelli teorici dell’etnoantropologia
4
Culture e società dell’Africa
4
II anno
CFU
4 a scelta tra
1 a scelta tra
Obbligatoria
Antropologia medica
4
Antropologia linguistica
4
Antropologia politica
4
Antropologia dell’educazione
4
Antropologia delle relazioni sociali
e della parentela
4
Etnoantropologia delle Americhe
4
Studi culturali
4
Storia delle religioni
4
Sociologia dei media
4
Sociologia politica dell’Europa balcanica
4
Ecologia
4
Prova finale
20
60
SCIENZE ANTROPOLOGICHE ED ETNOLOGICHE
I anno
Orientamento etno-antropologico
CFU
4 a scelta tra
Correnti del pensiero islamico contemporaneo
4
Lingue e letterature dell’Africa
4
Antropologia politica dell’India contemporanea
4
Religioni dell’area himalayana
4
Culture e società dell’Asia centrale e meridionale
4
Culture e società del Medio-oriente
4
II anno
2 a scelta tra
1 a scelta tra
Antropologia del Giappone contemporaneo
4
Culture del Pacifico occidentale
4
Culture e società del Sud Est asiatico
4
Storia e istituzioni dell’Africa
4
Storia e antropologia delle società MesoAmericane
4
61
SCIENZE ANTROPOLOGICHE ED ETNOLOGICHE
I anno
Orientamento linguistico culturale ARABO
CFU
Obbligatorie
Lingua araba III
8
8 CFU tra
Letteratura araba
8
Correnti del pensiero islamico contemporaneo
4
Lingue e letterature dell’Africa
4
Culture e società dell’Asia centrale e meridionale
4
Culture e società del Medio Oriente
8
II anno
CFU
Obbligatorie
Lingua araba IV
8
1 a scelta tra
Istituzioni di pianificazione linguistica
4
Istituzioni di linguistica storica
4
Tipologia delle lingue del mondo
4
62
SCIENZE ANTROPOLOGICHE ED ETNOLOGICHE
I anno
Orientamento linguistico culturale CINESE
CFU
Obbligatorie
Lingua cinese III
8
Letteratura cinese
8
II anno
CFU
Obbligatorie
Lingua cinese IV
8
1 a scelta tra
Istituzioni di pianificazione linguistica
4
Istituzioni di linguistica storica
4
Tipologia delle lingue del mondo
4
SCIENZE ANTROPOLOGICHE ED ETNOLOGICHE
I anno
Orientamento linguistico culturale GIAPPONESE
CFU
Obbligatorie
Lingua giapponese III
8
Letteratura giapponese
8
II anno
CFU
Obbligatorie
Lingua giapponese IV
8
1 a scelta tra
Istituzioni di pianificazione linguistica
4
Istituzioni di linguistica storica
4
Tipologia delle lingue del mondo
4
63
64
8. Formazione degli adulti
e consulenza nelle organizzazioni
Il corso di laurea specialistica in Formazione
degli adulti e consulenza nelle organizzazioni
prevede l’acquisizione, di norma in due anni, di
120 crediti. Si propone di formare esperti in
grado di padroneggiare i principali modelli
teorici, gli strumenti e le tecnologie della
formazione, nonché di acquisire una buona
conoscenza
delle
imprese
e
delle
orga-
nizzazioni pubbliche e private. Oltre ad affinare
la capacità di ricerca nel campo dell’educazione
degli adulti, con riferimento alle imprese sociali
e culturali, alle aziende, ai contesti di lavoro
produttivi e di servizio. Il corso prevede tirocini
e
stage
nelle
diverse
organizzazioni
che
abbiano come scopo la formazione degli adulti.
65
coordinatore
Raoul Nacamulli
inizio dei corsi
2 novembre 2005
II anno
3 ottobre 2005
informazioni
specialistica.forma
[email protected]
I laureati in Formazione degli adulti e consulenza nelle organizzazioni
trovano
una
collocazione
professionale
(come
docenti,
consulenti,
progettisti e valutatori) nel settore pubblico e privato, nella cooperazione
nazionale e internazionale, nelle imprese sociali e nelle aziende che si
avvalgono della formazione e della consulenza organizzativa come
momento strategico per il conseguimento di obiettivi produttivi e di
innalzamento dei livelli di preparazione culturale e professionale.
ACCESSO
Per l’anno accademico 2005/06 è stabilito un numero programmato di
100
posti
(99+1
riservato
al
contingente
extracomunitario
non
residente). Per iscriversi al I anno è prevista una procedura di selezione,
le cui modalità saranno pubblicate in apposito bando (www.unimib.it). La
selezione prevede la valutazione dei curricula sulla base dei seguenti
criteri: congruità del curriculum di studi con il percorso formativo (30%
del punteggio), valutazione della media dei voti degli esami accreditabili
(30% del punteggio), ulteriori titoli post-laurea (30% del punteggio),
voto di laurea (10% del punteggio). Sarà compilata ed esposta una
graduatoria di tutti i candidati: i primi 99 candidati potranno effettuare
l’iscrizione nei tempi comunicati dall’Ateneo. I posti eventualmente
disponibili a seguito della mancata immatricolazione entro i termini
previsti, saranno assegnati tenendo conto dell’ordine progressivo della
graduatoria, fino al raggiungimento del numero programmato.
L’iscrizione al primo anno di corso è consentita a coloro che, effettuata la
selezione, siano in possesso del titolo di studio richiesto dalla legge e di
almeno 150 crediti convalidabili. Il corso è aperto ai laureati del
precedente ordinamento universitario, del nuovo ordinamento, nonché a
studenti in possesso di altro titolo di studio conseguito all’estero e
riconosciuto idoneo. Il percorso esperti nei processi di formazione
della laurea in Scienze dell’educazione (classe 18) dell’Università di
Milano-Bicocca consente l’accesso senza debiti. Le lauree che consentono
di ottenere il riconoscimento di un maggior numero di crediti formativi
universitari sono le laurea quadriennali in Scienze dell’educazione e in
Scienze della formazione primaria; le lauree in Classe 14: Scienze della
66
comunicazione; Classe 28: Scienze economiche; Classe 17: Scienze
dell’economia e della gestione aziendale; Classe 34: Scienze e tecniche
psicologiche; Classe 36: Scienze sociologiche; Classe 6: Scienze del
servizio sociale; Classe 31: Scienze giuridiche; Classe 15: Scienze
politiche e delle relazioni internazionali; Classe 5: lauree in Lettere,
Classe 29: lauree in Filosofia, e le lauree corrispondenti degli ordinamenti
antecedenti al D.M. 509/99. Potranno essere riconosciuti crediti acquisiti
in corsi di Master, di Specializzazione e di Perfezionamento. Per colmare
eventuali debiti formativi verranno richieste integrazioni curriculari. La
carriera pregressa può consentire un accreditamento relativo ai corsi
specifici della laurea specialistica fino ad un massimo di 40 CFU, oltre ai
crediti necessari all’accesso. I candidati che, effettuata la selezione, siano
in possesso di almeno 24 CFU tra le attività formative del I anno saranno
ammessi al II anno. Tali norme si applicano anche agli studenti che si
trasferiscono da altro corso di laurea specialistica.
Per accedere al corso gli studenti devono possedere:
- un’adeguata padronanza delle abilità informatiche, almeno equivalenti a
quelle certificate dal superamento delle Prove di idoneità informatica (5
CFU) nel corso di laurea triennale in Scienze dell’educazione della Facoltà
di Scienze della Formazione dell’Università degli Studi di Milano-Bicocca;
- un’adeguata padronanza di una seconda lingua dell’Unione Europea
oltre all’italiano, almeno equivalente al livello B1.
STAGE
Gli studenti iscritti al II anno sono tenuti a svolgere attività di stage
presso aziende, enti privati e pubblici identificati in coerenza con gli
obiettivi formativi e in relazione alla preparazione della tesi di laurea, per
10 CFU e per un numero complessivo di 250 ore. Tra il 21 settembre e il
21 ottobre 2005 gli studenti dovranno presentare domanda secondo
modalità che verranno precisate.
PROVA FINALE
67
Per il conseguimento della laurea specialistica in Formazione degli adulti e
consulenza nelle organizzazioni è obbligatorio lo svolgimento di una tesi
elaborata in modo originale dallo studente, sotto la guida di un relatore,
su tematiche congruenti con gli obiettivi del corso e in relazione allo stage
effettuato. La prova finale comporta l’acquisizione di 10 CFU e consiste
nella presentazione discussione della tesi, in seduta pubblica, davanti ad
una commissione di docenti, che esprimerà in centodecimi la valutazione
complessiva.
Avvertenza: gli studenti immatricolati al I anno nell’a.a. 2004/05
potranno inserire l’insegnamento di Innovazione d’impresa (SPS/10)
esclusivamente nelle attività a scelta
68
FORMAZIONE DEGLI ADULTI
E CONSULENZA NELLE ORGANIZZAZIONI
I anno
CFU
Obbligatorie
1 a scelta tra
Epistemologia
4
Teorie e pratiche autobiografiche
4
Ermeneutica della formazione
4
Metodologia informatiche
per l’organizzazione e la gestione
4
Metodologie e tecnologie della formazione 1
4
Metodologie e tecnologie della formazione 2
4
Metodologia della formazione nelle organizzazioni
4
Antropologia dell’educazione
4
Educazione permanente
4
Lingua inglese
4
Organizzazione e gestione delle risorse umane
4
Economia e marketing
4
Organizzazione aziendale
4
Negoziazioni e relazioni sindacali
4
Strategia di impresa
4
Innovazione di impresa
4
69
FORMAZIONE DEGLI ADULTI
E CONSULENZA NELLE ORGANIZZAZIONI
II anno
CFU
Obbligatorie
1 a scelta tra
Obbligatorie
Teorie e modelli della consulenza pedagogica
4
E-HR e gestione della conoscenza
4
Storia contemporanea 1
4
Storia contemporanea 2
4
Organizzazione per l’internazionalizzazione
4
Lingua e cultura inglese
4
Cambiamento organizzativo
4
Psicologia della comunicazione organizzativa
4
Teoria della formazione e azioni positive
4
Stage
10
Prova finale
10
Attività a scelta dello studente
Per acquisire i CFU previsti gli studenti potranno sostenere esami di corsi
di laurea specialistica attivati nell’Ateneo per l’ammontare complessivo di
8 CFU in ambiti disciplinari congruenti con il curriculum.
70
9. Programma Socrates/Erasmus
Il
programma
offre
agli
studenti
universitari
dell’Unione
Europea
l’opportunità di trascorrere un periodo di studi in un altro Stato
dell’Unione
e
ottenere
il
riconoscimento
accademico
delle
attività
effettuate all’estero. Gli studenti Erasmus beneficeranno di borse di studio
erogate dalla Commissione Europea, nonché di eventuali contributi
integrativi assegnati dall’Università degli Studi di Milano-Bicocca o dalla
Regione Lombardia. Tali borse costituiscono un contributo per i costi di
mobilità supplementari, quali spese di viaggio e un più elevato costo della
vita nel paese ospitante; non sono intese a coprire l’intero costo del
soggiorno di studio all’estero.
Possono presentare domanda di partecipazione agli scambi, per le attività
dettagliate nei bandi specifici, gli studenti dell’Università degli Studi di
Milano-Bicocca iscritti, al momento della presentazione della domanda, ad
un corso di laurea, alle Scuole di Specializzazione e ai dottorati di ricerca.
Gli scambi concordati con le Università partner saranno descritti nei bandi
specifici riguardanti ciascun corso di laurea o Facoltà. Gli studenti
dovranno presentare domanda secondo le modalità indicate nei bandi. Le
domande saranno valutate da un’apposita commissione istituita presso la
Facoltà di Scienze della formazione.
71
Agli studenti candidati è richiesto un adeguato livello di conoscenza della
lingua inglese o della
lingua nella quale saranno svolte le attività
didattiche presso l’Università ospitante, corrispondente almeno al livello
intermedio B1 secondo il Quadro comune europeo di riferimento per le
lingue. La conoscenza della lingua deve essere stata accertata dall’Ateneo
non prima di sei mesi dalla data di selezione. Nel caso lo studente non
abbia il livello di conoscenza richiesto o il livello non sia stato accertato
nei sei mesi antecedenti la selezione, il candidato è avviato ad una
specifica prova di accertamento
di conoscenza della lingua straniera
organizzata dalla competente struttura di Ateneo. Nel caso lo studente
non dimostri un livello di conoscenza della lingua straniera corrispondente
al livello intermedio B1, la commissione di selezione provvede ad avviare
lo studente selezionato a corsi obbligatori ed intensivi di lingua straniera.
L’esito negativo del corso di lingua straniera impedisce allo studente di
ottenere lo status di studente in mobilità e quindi di recarsi all’estero. La
partecipazione al corso di lingua impegna lo studente a svolgere il periodo
di studio all’estero presso la sede assegnata.
Le attività di studio da svolgere presso l’Università ospitante possono
riguardare:
–
la frequenza di corsi e il sostenimento dei relativi esami;
–
la preparazione di tesi;
–
lavoro di ricerca, laboratorio, clinica ecc. richieste dall’ordinamento
degli studi.
Lo
studente
che
ha
accettato
predisporre, con l’assistenza del
la
destinazione
assegnata
dovrà
tutor nominato dalla Commissione
Socrates-Erasmus della Facoltà, il piano di studio (learning agreement)
da svolgere presso
l’Università ospitante. La procedura è descritta in
dettaglio nel Regolamento per l’attuazione della mobilità internazionale
degli studenti, consultabile sul sito web dell’Ateneo.
Coordinatore Socrates/Erasmus della Facoltà è il prof. Mario Barenghi.
Per informazioni ci si può rivolgere all’Ufficio Socrates dell’Ateneo (IV
piano,
U6,
tel.
0264486149,
e-mail
[email protected])
all’indirizzo e-mail di Facoltà: [email protected].
72
oppure
10. Corsi post-laurea
CORSI DI PERFEZIONAMENTO
Antropologia medica
Il corso intende
introdurre all’utilizzo degli strumenti dell’antropologia
medica differenti figure professionali, concentrando l’aggiornamento e la
riqualificazione nei campi dei servizi socio-sanitari, della cooperazione
internazionale, dell’immigrazione.
medicina occidentale per i
Integra l’interesse biologico della
processi di salute e malattia con lo studio
degli aspetti socio-culturali. Il rapporto
analizzato
alla
luce
della
sempre
fra differenti sistemi medici è
più
complessa
e
articolata
configurazione dei rapporti interculturali nel mondo contemporaneo. Il
corso prevede l’acquisizione di 10 crediti
ed esonera il personale
sanitario all’obbligo di acquisire i crediti E.C.M. per l’anno di riferimento ai
sensi della Circolare del Ministero della Salute del 5 marzo 2002.
Il
corso
è
coordinato
dal
prof.
Roberto
Malighetti.
informazioni scrivere a: [email protected]
73
Per
ulteriori
Consulente in scrittura autoanalitica nelle relazioni d’aiuto
Il corso è finalizzato alla formazione di esperti/e nell’accompagnamento,
nella consulenza e nella supervisione individuale e clinica in scrittura
autobiografica
e
autoanalitica.
In
particolare,
si
intende
fornire
competenze nel campo delle pratiche di scrittura che possano alleviare i
disagi esistenziali nel corso della vita adulta.
Il corso è coordinato dal prof. Duccio Demetrio.
Immaginazione e formazione
A fronte di una diffusione sempre più indiscriminata di immagini e simboli
nell’esperienza
comune
e
soprattutto
nell’ambito
delle
attività
di
formazione nei più diversi settori (dalla scuola all’azienda, dal territorio ai
servizi sociosanitari), il corso si propone di fornire a chi opera in tali
settori strumenti di discriminazione, orientamento e più proficua relazione
con essi. Gli obiettivi specifici sono: 1) acquisire sensibilità, conoscenza e
orientamento critico riguardo alle forme, alle pratiche e ai codici
immaginativi presenti nella nostra cultura; 2) apprendere tecniche di
approfondimento interpretativo e di arricchimento culturale attraverso
l’elaborazione di oggetti immaginativi di tipo figurativo, letterario,
cinematografico, teatrale e musicale riproponibili in ambito formativo; 3)
sperimentare e approfondire una formazione centrata sul recupero della
facoltà immaginativa come perno di un’opera di riconciliazione tra
soggetto e mondo, maschile e femminile, materia e spirito; 4) conoscere,
attraverso un percorso formativo dialogico, le riflessioni più aggiornate
intorno
alla
relazione
tra
saperi
disciplinari,
processi
artistici,
immaginazione e formazione.
Il corso, che inizierà il 17 febbraio 2006 e terminerà il 15 settembre
2006, prevede l’acquisizione di 12 crediti. È coordinato dal prof. Paolo
Mottana ([email protected]).
74
MASTER
Formazione di sé e sviluppo personale per formatori e consulenti
Il Master, in collaborazione con l’università di Torino, prepara nuove
figure professionali che si inseriscono negli ambiti della formazione,
dell’educazione degli adulti e della consulenza pedagogica, filosofica e
psicologica.
Esso
si
articola
in
moduli
di
discipline
psicologiche,
pedagogiche, scienze della cultura e religiose, filosofiche, con inserimento
di momenti laboratoriali: tali moduli si svolgeranno presso le università
referenti e altre sedi residenziali.
Il corso è coordinato dal prof. Duccio Demetrio e dal prof. Gian Piero
Quaglino. Per informazioni, rivolgersi alla segreteria studenti della Facoltà
di psicologia dell’Università di Torino, via S. Ottavio, 20, 10123 Torino.
DOTTORATO DI RICERCA IN SCIENZE UMANE
Il Dottorato di ricerca in Scienze Umane nasce come
progetto di alta
formazione mirante a fornire gli strumenti per la comprensione della
complessità del mondo attuale, la quale impone alle “scienze umane”
(antropologia, psicologia, scienze dell’educazione, scienze dell’organizzazione
ecc.)
l’elaborazione
di
paradigmi
scientifici
e
di
modelli
interpretativi sempre più articolati, duttili e sofisticati in grado di leggere
la diversificazione dei fenomeni e dei processi inerenti la vita individuale e
collettiva.
Il dottorato, attivato per il XXI ciclo e coordinato dal prof. Luigi Anolli,
intende analizzare tali fenomeni attraverso quattro curricula distinti che
riportano le seguenti denominazioni:
Antropologia della contemporaneità: etnografia delle diversità e delle
convergenze culturali (referente prof. Ugo Fabietti);
Teorie della formazione e modelli di ricerca in pedagogia e in didattica
(referente prof. Duccio Demetrio);
Benessere della persona, salute e comunicazione interculturale (referente
prof.ssa Ottavia Albanese);
Sviluppo organizzativo e comunicazione intermediale (referente prof.
Raoul Nacamulli).
75
Per l’anno accademico 2005-06 sono previsti 20 posti di cui 10 con borsa
di studio. Per informazioni rivolgersi all’Ufficio Dottorati, Edificio U6, IV
piano, stanza 4132, dott. Alessandro Ronco, tel. 0264486124, e-mail
[email protected].
76
11. Dipartimento di Scienze umane per
la formazione “Riccardo Massa”
Il Dipartimento è la struttura organizzativa della
ricerca scientifica nell’ambito dell’Università; esso
promuove e coordina le attività di ricerca, gestisce
i mezzi e le risorse a disposizione assicurandone la
razionale utilizzazione, nel rispetto della libertà e
dell’autonomia scientifica dei singoli e dei gruppi
eventualmente costituitisi; promuove l’attivazione
di strutture di servizio comuni e ne cura il
funzionamento.
Il Dipartimento è attivo dal 1 gennaio 1999, su
iniziativa di un gruppo di docenti e ricercatori di
area storica, filosofica, pedagogica e delle scienze
umane e naturali, con lo scopo di promuovere lo
studio dei processi formativi in chiave interdisciplinare. L’attività di ricerca del Dipartimento è
ispirata da un lato alla consapevolezza che gli
scenari del mondo contemporaneo richiedono – in
modo speciale nel caso della ricerca scientifica sui
processi formativi – nuovi tipi di competenze,
dall’altro
alla
convinzione
che
sia
possibile
concepire le scienze umane e i saperi in generale
non come sistemi compatti e giustapposti di
Direttore
Ugo Fabietti
sede
Edificio U6
IV piano
piazza dell’Ateneo
Nuovo 1, 20126
Milano
indagine ma come campi di discorso che intendono
tematizzare la molteplicità dei modelli teorici ed
interpretativi.
Il
Dipartimento
è
sede
amministrativa
Dottorato di ricerca in Scienze Umane.
77
del
informazioni
[email protected]
78
12. PROGRAMMI DEI CORSI
2005/2006
79
80
ANTROPOLOGIA CULTURALE M-DEA/01
Ivan Bargna
Vincenzo Matera
Scienze della formazione primaria
Scienze della comunicazione
II Semestre
CFU
semestrale
10
Cibo, sensi e antropologia
Il corso, si articola in due parti: la prima parte è dedicata a una presentazione
critica dei fondamenti storici, teorici e metodologici della disciplina, con particolare
riferimento a questioni di epistemologia della ricerca etnografica nelle società
contemporanee. La seconda parte esamina due temi fortemente interconnessi, la
percezione sensoriale e l’alimentazione.
Da un lato quindi un’analisi dei modi in cui visione, ascolto, tatto, odorato, gusto e
altro sono culturalmente determinati, dall’altro un’analisi del rapporto fra cibo,
cultura e società nei suoi molteplici aspetti (materiale, simbolico, comunicativo,
sensoriale, estetico). Oggetto di analisi saranno le modalità attraverso cui gli
uomini, mediante la selezione e il trattamento degli alimenti, distinguono fra
natura e cultura e fanno della cucina e del “buon gusto” elementi di costruzione di
specifiche identità culturali e storiche. L’attenzione verrà rivolta anche agli attuali
processi di globalizzazione in cui si sovrappongono l’omogeneizzazione degli stili
alimentari, la diffusione della “cucina etnica”, il recupero delle “tradizioni locali”. e
la fame di gran parte della popolazione mondiale.
Bibliografia
a) Parte istituzionale:
1. U. Fabietti, R. Malighetti, V. Matera, Dal tribale al globale. Introduzione
all’antropologia, Bruno Mondatori, Milano;
2. V. Matera, Chiavi dell’antropologia culturale, Sellerio, Palermo.
b) Parte monografica:
Due testi o gruppi di testi a scelta fra
1. Lévi-Strauss Claude, “Breve trattato di etnologia culinaria” in Le origini delle
Buone maniere a tavola, Il Saggiatore; Lévi-Strauss Claude, Il crudo e il cotto,
Mondadori (parti).
2. Douglas Mary,, Antropologia e simbolismo. Religione, cibo e denaro nella vita
sociale, Il Mulino (parti); Douglas Mary, Purezza e pericolo, Il Mulino (parti).
3. Harris Marvin, Buono da mangiare. Enigmi del gusto e consuetudini alimentari,
Einaudi.
4. Montanari Massimo (a cura di), Il mondo in cucina. Storia, identità, scambi,
Laterza.
81
5.
6.
7.
8.
La Cecla Franco, La pizza e la pasta, Il Mulino.
Ariès Paul, I figli di McDonalds, Dedalo.
Camporesi Piero, Le officine dei sensi, Garzanti.
Teti Vito, Il colore del cibo. Geografia, mito e realtà dell’alimentazione mediterranea,
Meltemi.
9. V. Matera (a cura di) Antropologia delle sensazioni, La ricerca folklorica, 45, Grafo
Edizioni, Brescia, 2002.
10. A. Gusmann, Antropologia dell’olfatto, Laterza.
11. A. Marazzi, Antropologia della visione, Carocci.
Programma per i non frequentanti:
I non frequentanti hanno in programma, oltre ai testi sopra indicati ai punti a) e b),
il testo seguente:
U. Fabietti, Elementi di antropologia culturale, Mondadori, Milano.
Orario di ricevimento: Ivan Bargna martedì 15.30 – 16.30; Vincenzo Matera
martedì dalle 14.30.
ANTROPOLOGIA CULTURALE M-DEA/01
Claudia Mattalucci (A-L)
Docente da nominare (M-Z)
Scienze della formazione primaria
Scienze dell’educazione
I Semestre
CFU
semestrale
8
Il corso è un’introduzione alle teorie e alle pratiche dell’antropologia culturale.
Nata come studio dell’alterità tra colonialismo ed esotismo, l’antropologia si va
configurando come un sapere critico che si interroga sui processi di costruzione
dell’identità e della differenza culturale nel mondo contemporaneo. Saranno
esaminate le principali prospettive teoriche e gli ambiti tematici della disciplina
discutendo sia le operazioni intellettuali attraverso cui si sviluppa il sapere
antropologico, sia i contributi degli autori più significativi. Una parte del corso sarà
dedicata all’antropologia dello spazio. Gli studenti frequentanti svolgeranno dei
lavori di ricerca, coordinati dal docente e dai tutors, volti ad approfondire il tema
della costruzione sociale dello spazio, attraverso percorsi che saranno discussi
durante le lezioni. Obbiettivo di questi lavori è consentire l’acquisizione di alcune
competenze metodologiche attinenti alla ricerca etnografica.
82
Tipologia d’esame: prova orale e relazione scritta per gli studenti frequentanti;
prova orale per gli studenti non frequentanti.
Bibliografia
- U. Fabietti, Elementi di antropologia culturale. Mondatori, Milano 2004.
- M. Auge, Nonluoghi. Introduzione ad un’antropologia della surmodernità, Elèuthera,
Milano, 2005.
- M. Aime, La casa di nessuno. I mercati in africa occidentale, Bollati Boringhieri,
Torino, 2002.
- E. Goffmann, “La vita sotterranea di un’istituzione pubblica” in Asylum. Le
istituzioni totali: i meccanismi dell’esclusione e della violenza, Einaudi, Torino, 2003.
- Dispensa di saggi sul tema “Antropologia dell’abitare”, disponibile al momento
del corso al punto fotocopie in biblioteca centrale.
Gli studenti non frequentanti sono tenuti ad integrare il programma d'esame con:
- Rifugiati, Antropologia 5, Meltemi, Roma, 2005.
Gli studenti che devono sostenere un esame da 10 crediti devono integrare il
programma d’esame pubblicato sulla guida con una dispensa contenente due
articoli, disponibile la biblioteca centrale, punto fotocopie.
Programma da 5 crediti
- U. Fabietti, Elementi di antropologia culturale. Mondatori, Milano 2004 (cap. 1; 3; 5;
7; 9 ).
- M. Auge, Nonluoghi. Introduzione ad un’antropologia della surmodernità, Elèuthera,
Milano, 2005.
- M. Aime, La casa di nessuno. I mercati in africa occidentale, Bollati Boringhieri,
Torino, 2002.
Orario di ricevimento: su appuntamento, a [email protected] (A-L).
83
ANTROPOLOGIA DEI MEDIA M-DEA/01
Ugo Fabietti
Scienze della comunicazione
II Semestre
CFU
5
Introduzione all’antropologia del media
L’Antropologia dei media esamina, in quanto sottosettore dell’Antropologia culturale, i giornali, il cinema, la radio, la televisione ecc. come “produttori di cultura”,
ossia di idee, immaginari, mode, gusti, discorsi sulla società, l’identità e il potere. Il
corso mira a presentare i principali riferimenti teorici dell’antropologia dei media
avvalendosi di esemplificazioni di tipo etnografico desunte da diversi contesti
culturali.
Cultori: dott.ssa Sara Bramani, e-mail: [email protected]; dott.ssa Sara
Zambotti, e-mail: [email protected].
Tipologia d’esame: colloquio. Criteri di valutazione: completezza della
preparazione, chiarezza nell’esposizione, capacità di collegare i temi trattati,
approccio critico.
Bibliografia
Frequentanti:
- Appunti del corso.
- Anderson B. Comunità immaginate, Manifestolibri, Roma 2002, (capp. 2 e 3).
- Appadurai A.. Modernità in polvere, Meltemi, Roma 2000, pp. 13-92
(Introduzione, capp. 1 e 2).
- Fagioli, M. e Zambotti S. (a cura) Antropologia e media, Ibis, Como-Pavia 2005.
Non frequentanti:
Oltre ai testi ai punti 2, 3 e 4, a scelta un volume tra:
- Bindi, L. Bandiere, antenne, campanili, Meltemi, Roma 2005.
- Boni, F. Etnografia dei media, Laterza, Roma 2004.
Orario di ricevimento: da definire.
84
ANTROPOLOGIA DEL GIAPPONE
CONTEMPORANEO M-DEA/01
I Semestre
CFU
5
Scienze della comunicazione
Il programma del corso verrà comunicato all’inizio delle lezioni.
ANTROPOLOGIA DELL’EDUCAZIONE M-DEA/01
I Semestre
Roberto Malighetti
Scienze antropologiche ed etnologiche
Formazione degli adulti
e consulenza nelle organizzazioni
CFU
4
4
Processi di inculturazione e di trasmissione del sapere nelle organizzazioni
Il corso discute criticamente il modo in cui il concetto di cultura è utilizzato
nell'analisi organizzativa e nel management con particolare riferimento ai processi
di inculturazione e di trasmissione dei saperi.
Tipologia d’esame: colloquio orale.
Bibliografia
- Dispensa a cura del docente
- R. Malighetti, Antropologia applicata, Unicopli, Milano, 2000.
- Papa, C., Antropologia dell'impresa, Guerini e Associati, Milano,
1999, pp.23-64.
- Kunda, G., L'ingegneria della cultura, Edizioni di Comunità, 2000.
Per i non frequentanti:
- Carmagnola, F., Non sapere di sapere. Modelli di pensiero e immagini del mondo
nell'analisi culturale delle organizzazioni, Etas Libri, Milano 1994.
Orario di ricevimento: da definire.
85
ANTROPOLOGIA DELLA RELIGIONE M-DEA/01
Ugo Fabietti
Scienze della comunicazione
II Semestre
CFU
5
Violenza, corpi, religione
L’Antropologia delle religioni si sofferma sulle pratiche (culti, riti) e sulle
rappresentazioni (simboli, visioni, profetismi) suscettibili di conferire un senso
all’esperienza del soggetto in relazione ad un mondo extra-umano. Muovendo
dalla riflessione di alcuni autori classici, il corso intende affrontare i temi della
violenza e del corpo come pratica e oggetto rispettivamente del discorso religioso.
Sono
cultori
della
materia:
dott.ssa
Arianna
Cecconi
(e-mail:
[email protected]);
dott.ssa
Valentina
Mutti
(e-mail:
[email protected]).
Tipologia d’esame: colloquio. Criteri di valutazione: completezza della
preparazione, chiarezza nell’esposizione, capacità di collegare i temi trattati,
approccio critico.
Bibliografia
Frequentanti
- Gli appunti del corso.
- Una dispensa a fascicoli a cura del docente e reperibile presso la Biblioteca
centrale.
- Bloch, M. Da preda a cacciatore. La politica dell’esperienza religiosa, Cortina, Milano
2004.
Non frequentanti
Oltre ai punti 2 e 3 un testo a scelta tra:
- Durkheim, E. Le forme elementari della vita religiosa, Meltemi, Roma 2005.
- Evans-Pritchard, E.E. Stregoneria, oracoli e magia tra gli Azande, Cortina, Milano
2001.
Orario di ricevimento: da definire.
86
ANTROPOLOGIA DELLO SVILUPPO M-DEA/01
I Semestre
CFU
5
Scienze della comunicazione
Il corso prevede un’analisi delle dinamiche sociali e culturali dei contesti di
intervento pianificato, sia nella forma della cooperazione allo sviluppo che
dell’aiuto umanitario. Attraverso l’analisi di casi etnografici, si porterà
l’attenzione sulle dinamiche identitarie e sull’incontro tra diverse concezioni dello
spazio, del tempo e della circolazione delle risorse. In particolare, questo anno si
analizzerà la realtà dei campi di rifugiati, come arena di intense relazioni di aiuto,
di potere e di strategie locali nella manipolazioni dell’assistenza.
Tipologia d’esame: partecipazione attiva durante il corso, appunti delle lezioni e
prova orale; prova orale per gli studenti non frequentanti.
Bibliografia
Verrà comunicata all’inizio delle lezioni.
ANTROPOLOGIA ECONOMICA M-DEA/01
II Semestre
Roberto Malighetti
Scienze antropologiche ed etnologiche
CFU
4
Etnografia dello sviluppo
Il corso discute criticamente le caratteristiche dell'ideologia e della pratica dello
sviluppo, analizzando la costruzione e il funzionamento della macchina
organizzativa, sociale politica e istituzionale della cooperazione internazionale.
Tipologia d’esame: colloquio orale.
Bibliografia
- Dispensa a cura del docente.
- R. Malighetti, Antropologia applicata, Unicopli, Milano, 2000.
- R. Malighetti , Antropologia dello sviluppo, Meltemi, Roma, 2006.
87
Per i non frequentanti
- W. Sachs, Dizionario dello sviluppo, Edizioni Gruppo Abele, Torino 1998.
Orario di ricevimento: Da determinare in base agli orari dei corsi.
ANTROPOLOGIA LINGUISTICA M-DEA/01
Vincenzo Matera
Scienze antropologiche ed etnologiche
II Semestre
CFU
4
Il corso si propone di presentare le nozioni teoriche, le metodologie e alcuni casi
etnografici, con l’intento di offrire spunti di approfondimento e di ricerca legati alla
consapevolezza della centralità dei fenomeni linguistici per lo studio dell’uomo. In
particolare verrà presentato criticamente il tema delle rappresentazioni culturali
della comunicazione. Le lezioni consisteranno nella discussione in aula di un
articolo precedentemente letto e analizzato dagli studenti (ai quali sarà richiesta la
preparazione di una accurata scheda di lettura sul testo che andrà inviata via posta
elettronica al docente ([email protected]) almeno due giorni prima della
lezione). Il materiale sarà a disposizione degli studenti circa un mese prima
dell’inizio delle lezioni.
Tipologia d’esame: prova orale
Bibliografia
Gli studenti sono tenuti a studiare preliminarmente il testo seguente:
- V. Matera, Antropologia culturale e linguistica, Nuova Edizione, Unicopli Milano
2004.
Il programma d’esame è costituito inoltre da:
- Alessandro Duranti, Antropologia del linguaggio, Meltemi, Roma.
- Tutto il materiale prodotto durante il corso (relazioni, schede, discussioni,
letture ecc.)
Gli studenti non frequentanti, in sostituzione del lavoro di discussione e analisi
svolto in aula, oltre ai testi sopra indicati, dovranno completare il programma con
altri due testi scelti uno fra quelli indicati nel gruppo a) e il secondo fra quelli
indicati nel gruppo b):
88
gruppo a):
- Giorgio Raimondo Cardona, 1990, I linguaggi del sapere, Laterza.
- Giorgio Raimondo Cardona, 1985a, I sei lati del mondo, Laterza.
- Giorgio Raimondo Cardona, 1985b, La foresta di piume, Laterza.
- P. Paolo Giglioli, Fele G., 2002, Linguaggio e contesto sociale, Il Mulino.
- Dell Hymes., 1980, Fondamenti di sociolinguistica, Zanichelli.
- Carmela Pignato, 1987, Pensare altrimenti, Laterza.
- Barbara Turchetta, 1996, Introduzione alla linguistica antropologica, Mursia.
gruppo b):
- Bscaldi, 2004, Our Bad Language. Creolizzazione linguistica e conflitto nell’isola di
Antigua, CISU, Roma.
- Duranti, 1994 From Grammar to Politics: Linguistic Anthropology in a Western
Samoan Village.
- R. Finnegan, , 2002, Communicating, Routledge.
- J.C.Kuipers, 1998, Language, Identity and Marginality in Indonesia. The Changing
Nature of Ritual Speech on the Island of Sumba, Cambridge University Press,
Cambridge.
- D.Kulick, 1992, Language, Shift and Cultural Reproduction: Socialization, Self and
Syncretism in a Papua New Guinean Village, Cambridge University Press,
Cambridge.
- V. Matera, 2002, Antropologia delle sensazioni, La ricerca folklorica, 45, Grafo
Edizioni, Brescia.
- V. Matera, 2002, Etnografia della comunicazione, Carocci, Roma (con esclusione del
cap. 2).
- D.Tedlock, 2002, Verba Manent. L’interpretazione del parlato, L’Ancora del
Mediterraneo.
Orario di ricevimento: martedì dalle 14.30.
ANTROPOLOGIA MEDICA M-DEA/01
II Semestre
Ivo Quaranta
Scienze antropologiche ed etnologiche
Il programma del corso verrà comunicato all’inizio delle lezioni.
89
CFU
4
ANTROPOLOGIA POLITICA M-DEA/01
Alice Bellagamba
Scienze antropologiche ed etnologiche
I Semestre
CFU
4
Il corso offre una panoramica di base dei principali concetti dell’antropologia
politica, soffermandosi sulle forme d’organizzazione politica che si presentano
come parallele, alternative e in competizione con lo stato.
Tipologia d’esame: orale.
Bibliografia
A. Per gli studenti frequentanti i materiali saranno forniti durante il corso.
B. Gli studenti non frequentanti portano all’esame il seguente programma:
1. G. Balandier, Antropologia politica, Roma, Armando 2000.
2. Un testo a scelta fra i seguenti tre:
- M. Abélès, Politica. Gioco di spazi. Roma, Meltemi 2001.
- M. Herzfeld, Intimità culturale, Napoli, l’Ancora 2003.
- Mbembe, Postcolonialismo, Roma, Meltemi 2004.
Orario di ricevimento: giovedì dalle 13.30 alle 15.00.
ANTROPOLOGIA POLITICA
DELL’INDIA CONTEMPORANEA L-OR/17
II Semestre
CFU
5
Scienze della comunicazione
Sottocampo disciplinare dell’Antropologia sociale, l’Antropologia politica studia
sistemi e pratiche politiche delle società semplici e complesse. Questo corso si basa
soprattutto sullo studio dell’antropologia politica dell’India contemporanea
analizzando le teorie locali di potere, i meccanismi attraverso i quali esso si
riproduce, e le politiche identitarie approfondendo il rapporto tra rituale, simboli e
trasmissione del potere. Una parte del corso riguarderà in maniera più specifica la
relazione fra identità etnica e nazionalismo, indagando altresì i rapporti tra
linguaggio politico e l’utilizzo dei mezzi di comunicazione di massa.
90
Tipologia d’esame: colloquio orale.
Bibliografia
Verrà comunicata all’inizio delle lezioni.
CAMBIAMENTO ORGANIZZATIVO SECS-P/10
Barbara Quacquarelli
Formazione degli adulti
e consulenza nelle organizzazioni
II Semestre
CFU
4
La progettazione ‘razionale’ di assetti organizzativi efficaci si scontra spesso nella
fase realizzativa con la necessità di gestire il processo di adattamento delle persone
e dei gruppi alle nuove modalità operative. Pertanto la funzione di leadership
esercitata dai vertici aziendali – che è condizione essenziale per il successo di
un’azione di cambiamento – deve trovare accompagnamento nella predisposizione
di azioni formative, nel ricorso alle leve della comunicazione interna, nella
revisione di alcuni sistemi di gestione del personale e/o ruoli organizzativi. Un
approccio incrementale ed evolutivo e la capacità di interpretare il cambiamento
secondo una prospettiva di transizione culturale sono le fondamenta logiche su cui
basare tali scelte progettuali.
Tipologia d’esame: esame orale.
Bibliografia
- Maggi, B. (2001) (a cura di), Le competenze per il cambiamento organizzativo, Etas,
Milano.
- Costa, G. Nacamulli, R.C.D. (1997), Manuale di organizzazione aziendale. Vol. 5:
metodi e tecniche di analisi e di intervento, UTET Libreria, Torino. Introduzione e
capitoli 4-5-6-7-10.
Orario di ricevimento: mercoledì, ore 11:30-13:00.
91
CINEMA E ARTI VISIVE SPS/08 L-ART/05
II Semestre
CFU
5
4
Scienze della comunicazione
Scienze dell’educazione (L-ART/05)
Il programma del corso verrà comunicatio all’inizio delle lezioni.
CLINICA DELLA FORMAZIONE M-PED/01
I Semestre
Maria Grazia Riva
Scienze dell’educazione
CFU
8
L’elaborazione pedagogica del ‘limite’
Un impegno educativo tra crisi dei modelli educativi tradizionali
e relazioni segnate da latenze affettive onnipotenti e narcisistiche
Chi si occupa professionalmente dell’educazione e della formazione non può non
confrontarsi con il dilagare, sia nelle nuove generazioni sia diffusamente a livello
sociale, dei problemi pedagogici connessi a quella che viene denominata ‘sindrome
narcisistica’ e onnipotente, e alla correlata tendenza alla divisione del mondo in
oggetti buoni e oggetti cattivi, a seconda che essi assecondino o meno le richieste
soggettive. Dietro a ragazzi e adulti all’insegna del ‘voglio tutto, subito, come dico
io, senza elaborazione di limiti, vincoli e confini, senza far fatica, pretendo e se non
mi dai quel che voglio allora vuol dire che sei cattivo e ti attacco’, si possono
intravedere, tra l’altro, le conseguenze della crisi ancora irrisolta dei modelli
educativi tradizionali. Da famiglie autoritarie si è passati a genitori, e adulti in
genere, che costruiscono il ‘principino e la principessina’, supplicandolo di seguire
le indicazioni che dà l’adulto. A ciò sovente seguono improvvise crisi autoritarie,
quando non si regge più tale pratica educativa. In ogni caso appare assente il
senso psichico del limite, dei vincoli, dei confini con cui confrontarsi, nonché la
loro elaborazione pedagogica. Gli educatori e i formatori si ritrovano, disorientati
anch’essi, a dover gestire nel processo formativo istituzionale tale situazione, di cui
la pedagogia si deve far carico attraverso una ricerca educativa che cerchi di
comprenderla e di interpretarla.
92
Tipologia d’esame: l’esame consisterà in un colloquio orale, che verterà
sull’accertamento della conoscenza della bibliografia, sulla capacità d’analisi
articolata e di rielaborazione personale, sulla dimostrazione di saper applicare a sé
le modalità teorico-pratiche di lavoro pedagogico cui si ispira l’approccio clinico. Il
programma d’esame sarà differenziato tra frequentanti (per almeno l’80% del
totale della durata del corso) e non-frequentanti. Vanno portati all’esame i testi.
Bibliografia
Per i frequentanti:
1.M.G.Riva, Il lavoro pedagogico come ricerca dei significati e ascolto delle emozioni,
Guerini, Milano, 2004.
2.G.Blandino, Le capacità relazionali, UTET, Torino, 1996.
oppure R.Speziale-Bagliacca, Ubi maior. Il tempo e la cura delle lacerazioni del Sé,
Astrolabio, Roma, 2004.
oppure M.A.Galanti, Affetti ed empatia nella relazione educativa, Liguori, Napoli,
2003.
3.A.Miller, Il dramma del bambino dotato e la ricerca del vero Sé, Bollati Boringhieri,
Torino, 1996.
oppure B. Cramer, Segreti di donne. Le relazioni precoci tra madri e figlie, Cortina,
Milano, 1996.
oppure S.Fraiberg, Il sostegno allo sviluppo, Cortina, Milano, 1999.
oppure D.N.Stern, N.Bruschweiler-Stern, Nascita di una madre. Come l’esperienza
della maternità cambia una donna, Mondadori, Milano, 2000.
oppure E.Pulcini, Il potere di unire. Femminile, desiderio, cura, Bollati Boringhieri,
Torino, 2003.
oppure A.Marcoli, Passaggi di vita. Le crisi che ci spingono a crescere, Mondadori,
Milano, 2004.
oppure M.R.Mancaniello, L’adolescenza come catastrofe, ETS, Pisa, 2002.
oppure A.Miller, La persecuzione del bambino.Le radici della violenza, Bollati
Boringhieri, Torino, 1988.
oppure T.H.Ogden, La identificazione proiettiva e la tecnica terapeutica, Astrolabio,
Roma, 1994.
4.M.G.Contini, Il gruppo educativo, Carocci, Roma, 2000.
oppure C.Kaneklin, Il gruppo in teoria e in pratica, Cortina, Milano, 1993.
oppure C.Neri, Gruppo, Borla, Roma, 2001.
oppure D.Anzieu, J.Y. Martin, Dinamica dei piccoli gruppi, Borla, Roma, 1997.
oppure R.D.Hinshelwood, Cosa accade nei gruppi. L’individuo nella comunità,
Cortina, Milano, 1989.
5.V.Iori, Emozioni e sentimenti nel lavoro educativo e sociale, Guerini, Milano, 2003 .
oppure M.Corulli, Terapeutico e antiterapeutico. Cosa accade nelle comunità
terapeutiche?, Bollati Boringhieri, Torino, 1997.
oppure C.Kaneklin, A.Orsenigo, Il lavoro di comunità. Modalità di intervento con
adolescenti in difficoltà, Carocci, Roma, 2003.
oppure G.Barbanotti, P.Iacobino, Comunità per minori, Carocci, Roma, 2002.
93
oppure B.Genevay, R.S.Katz, Le emozioni degli operatori nella relazione di aiuto. Il
controtransfert nel lavoro con gli anziani, Erickson, Trento, 1998.
oppure S.Cohen, Stati di negazione. La rimozione del dolore nella società
contemporanea, Carocci, Roma, 2002.
oppure C.Albarella, M.Donadio, Il controtransfert, Liguori, Napoli, 1998.
oppure M.G.Riva, W.Legnani, G.Rescaldina, Strane coincidenze. Il tumore e i suoi
significati, Angeli, Milano, 2003.
oppure De Leo G., B.Dighera, E.Gallizioli, La narrazione nel lavoro di gruppo,
Carocci, Roma, 2005.
oppure E.Goffman, Asylums. Le istituzioni totali: i meccanismi dell’esclusione e della
violenza, Edizioni di Comunità, Torino, 2001.
oppure M.A. Bevilacqua Viganò, In gioco nel gioco. Una terapia ludica nei disturbi
relazionali dell’infanzia e nell’autismo mediante la Comunicazione Psicocorporea, in corso
di stampa.
Per i non frequentanti:
oltre ai 5 testi precedenti, portare:
A.Rezzara, M.G.Riva, Formazione clinica per il dirigente scolastico, Angeli, Milano,
1998.
Orario di ricevimento: su appuntamento inviando una mail a
[email protected] o tel. al 348.5628700 rigorosamente solo nei giorni e orari
lavorativi.
COMPLEMENTI DI FISICA (1A) FIS/08
Enrica Giordano
Scienze della formazione primaria
I Semestre
semestrale
+e
Il corso si propone di stimolare gli studenti ad osservare alcuni fenomeni
quotidiani, ad interrogarsi sulle possibili spiegazioni scientifiche di tali fenomeni
e a discuterne l’interpretazione in base a leggi e modelli fisici, cercando di
rivedere quanto già studiato in proposito nella scuola superiore. Le lezioni in aula
sono integrate da esercitazioni (2 a frequenza obbligatoria) con attività pratiche
svolte dagli studenti, a gruppi. In vista del futuro insegnamento nella scuola di
base si ritiene infatti che la parte sperimentale debba avere un ruolo fondamentale
affiancando e integrando la parte teorica.
Sono trattati argomenti selezionati tra i seguenti: Grandezze fisiche fondamentali
e loro misura. Relazioni tra grandezze e loro rappresentazione grafica. Modelli e
94
leggi. Spazio, tempo, forze e moto. Galleggiamento. Ottica geometrica. Onde:
sorgenti, propagazione, rivelazione; applicazioni alla luce e al colore. Termologia.
Tipologia d’esame: prove intermedie scritte + orale.
Bibliografia
Appunti e siti a cura del docente.
Orario di ricevimento: lunedì 14,30-15,30 fino al 31 ottobre 2005 (da confermare in
base all’orario di lezione).
COMPLEMENTI DI FISICA (1-A) FIS/07
Giorgio Sironi
Scienze della formazione primaria
I Semestre
semestrale
+e
Il programma del corso verrà comunicato all’inizio delle lezioni.
COMPLEMENTI DI FISICA (1-B) FIS/07
Emanuela Sibilia
Scienze della formazione primaria
I Semestre
semestrale
Il programma del corso verrà comunicato all’inizio delle lezioni.
95
+e
CORRENTI DEL PENSIERO
ISLAMICO CONTEMPORANEO L-OR/10
Scienze antropologiche ed etnologiche
I Semestre
semestrale
CFU
4
Il corso si propone di illustrare le varie correnti di pensiero sorte negli ultimi due
secoli nel mondo arabo-musulmano e le grandi problematiche che hanno visto
intellettuali e movimenti assumere differenti posizioni circa la questione del
rinnovamento necessario declinato con l'esigenza di mantenersi fedeli alla propria
identità.
Tipologia d’esame: colloquio orale.
Bibliografia
Verrà comunicata all’inizio delle lezioni.
CULTURE DEL PACIFICO OCCIDENTALE
L-OR/23
Scienze antropologiche ed etnologiche
Il programma del corso verrà comunicato all’inizio delle lezioni.
96
I Semestre
CFU
4
CULTURE E SOCIETÀ DEL MEDIO ORIENTE
L-OR/10
II Semestre
Setrag Manoukian
Scienze antropologiche ed etnologiche
CFU
4
Il corso affronta alcuni dei principali temi di ricerca antropologica sull’area del
Medio Oriente, intesa in senso ampio dal Marocco al Pakistan. Passeremo in
rassegna dibattiti correnti (mass-media, nazionalismo, spazio pubblico,
femminismo) e temi classici quali la religione ed il potere, dando ampio spazio alla
lettura di etnografie su specifiche realtà sociali.
Tipologia d’esame: colloquio orale per i non frequentanti. Per i frequentanti è
previsto un percorso seminariale con lettura obbligatoria di saggi in lingue
straniere.
Bibliografia
La bibliografia per gli studenti frequentanti sarà comunicata all’inizio del corso. Gli
studenti non frequentanti devono preparare i seguenti testi:
- Ugo Fabietti, Culture in bilico. Bruno Mondadori 2002.
- Pierre Bourdieu, Per una Teoria della Pratica. Raffaello Cortina editore. 2003.
Orario di ricevimento: per appuntamento a: [email protected].
CULTURE E SOCIETA’ DEL SUD-EST ASIATICO
L-OR/23
Scienze antropologiche ed etnologiche
II Semestre
CFU
4
Il corso intende fornire uno studio approfondito dei principali temi di ricerca
etnografica nel Sudest asiatico insulare e peninsulare (con particolare riferimento
all’area Malese e Indonesiana –Indonesia, Malaysia e Singapore). Attraverso la
lettura di una selezione di testi etnografici, verrà proposta una riflessione su alcuni
97
temi specifici come le nozioni locali di persona; le teorie del potere, le concezioni
di carisma e centro esemplare; il discorso delle emozioni; le pratiche dell’ospitalità,
le nozioni locali di etichetta e cortesia. Si presterà attenzione anche a riflessioni di
più lungo corso relative alle ideologie di modernità e tradizione, ai processi di
cambiamento socio-culturale, linguistico e di conversione religiosa.
Bibliografia
Verrà comunicata all’inizio delle lezioni.
CULTURE E SOCIETA’ DELL’ASIA
CENTRALE E MERIDIONALE L-OR/10
Riccardo Redaelli
Scienze antropologiche ed etnologiche
I Semestre
CFU
4
Il corso illustrerà le complesse dinamiche storiche e sociali dell’Asia centrale,
dell’Iran e della regione afgano-pakistana. Particolare attenzione verrà dedicata
alla complessità socio-culturale della regione, alla politicizzazione dei meccanismi
identitari, ai fenomeni dell’islam radicale e ai mutamenti politico-istituzionali del
post bipolarismo. Nella seconda parte affronterà le seguenti tematiche: 1) Il grande
Medio Oriente e il nuovo arco dell’instabilità; 2) L’Asia centrale post sovietica: una
difficile transizione; 3) Democrazia senza stato? “Nuovo” Afghanistan e vecchi
problemi; 4) La repubblica islamica dell’Iran tra crisi di consenso interno e
isolamento esterno; 5) Il problema dell’islam radicale.
Tipologia d’esame: prova orale.
Bibliografia
Per i frequentanti:
- Appunti delle lezioni più il materiale didattico che sarà indicato a lezione.
- F. Montessoro (a cura di), Lo stato islamico. Teoria e prassi nel mondo contemporaneo,
Guerini e Associati, Milano 2005 (solo i capitoli che saranno indicati in seguito).
Per i non frequentanti:
- F. Montessoro (a cura di), Lo stato islamico. Teoria e prassi nel mondo contemporaneo,
Guerini e Associati, Milano 2005 (solo i capitoli che saranno indicati in seguito).
- ICG, Central Asia: Border dispute and Conflict potential, Asia report N.33, April
2002 (scaricabile da www.icg.org).
98
Più un volume a scelta fra i seguenti:
- E. Giunchi, Il Pakistan tra ulama e generali. Mezzo secolo di storia, Franco Angeli,
Milano 2002.
- R. Redaelli, Il fondamentalismo islamico, Firenze 2003.
- Rubin, The Fragmentation of Afghanistan: State formation and Collapse in the
International System, Yale University Press, New Haven - London 2002.
- F. Sabahi, Storia dell’Iran, Bruno Mondadori, Milano 2003.
Orario di ricevimento: Dopo le lezioni previo appuntamento (per email:
[email protected]).
CULTURE E SOCIETA’ DELL’AFRICA M-DEA/01
Alice Bellagamba
Scienze antropologiche ed etnologiche
II Semestre
CFU
4
Il corso illustra il contributo della ricerca antropologica allo studio e alla
conoscenza dell’Africa e delle sue culture. Particolare attenzione sarà dedicata ai
classici dell’africanistica, e agli sviluppi recenti della ricerca sulla schiavitù e altre
forme di dipendenza personale anche attraverso una comparazione fra la
situazione africana e altri contesti storici ed etnografici.
Tipologia d’esame: prova orale.
Bibliografia
- S. F. Moore, Antropologia e Africa, Milano, Cortina 2004.
- P. Solinas, Dipendenza e gerarchia, Lecce, Argo 2005.
Orario di ricevimento: Giovedì dalle 13.30 alle 15.00.
99
DEMOGRAFIA SOCIALE SECS-S/04
Patrizia Farina
Scienze antropologiche ed etnologiche
I Semestre
CFU
4
L’insegnamento si propone di approfondire le dinamiche demografiche in corso e
di fornire gli strumenti per valutare ed interpretare le manifestazioni e le cause
delle differenze territoriali dei fenomeni demografici. Le problematiche
demografiche sono illustrate comparando le condizioni dei paesi a sviluppo
economico avanzato e quelle dei Paesi poveri nell’ottica della transizione
demografica. Ciò consentirà di mettere in luce le similitudini e le diversità nei
processi di popolazione che caratterizzano le diverse aree del mondo.
Tipologia d’esame: per i frequentanti sono previste prove scritte intermedie sulla
base dei materiali distribuiti durante il corso. I non frequentanti sosterranno una
prova scritta sulla base della seguente bibliografia:
Bibliografia
(Per i non frequentanti)
M. Livi Bacci, Storia minima della popolazione del mondo, Il Mulino, Bologna, 1998.
S. Salvini, Contraccezione e pianificazione familiare, Il Mulino, Bologna, 1997.
E un testo a scelta fra:
P. Farina La Rivoluzione silenziosa, F. Angeli, Milano, 2001.
G.C. Blangiardo (a cura di) L'immigrazione straniera in Lombardia, Rapporto 2005,
Fondazione Ismu, Milano, 2004 (reperibile c/o Fondazione Ismu, via Copernico, 1
Milano).
D. Cologna, L. Breveglieri (a cura di) I figli dell’immigrazione, F. Angeli, Milano,
2003.
A. Colombo, G. Sciortino (a cura di ) Assimilati ed esclusi, Il Mulino, Bologna, 2002.
A. Golini, La popolazione del pianeta, Il Mulino, Bologna, 1999.
Orario di ricevimento: giovedì dalle ore 10 alle 11.
100
DIDATTICA DELLA BIOLOGIA 1A
BIO/01- BIO/06
Maria Pasini
Scienze della formazione primaria
II Semestre
semestrale
+e
Gli argomenti principali che costituiscono lo schema-base del corso saranno
articolati a partire dai seguenti temi: livelli di organizzazione: dalla cellula
all'individuo, autotrofia ed eterotrofia, genetica e riproduzione sessuale,
bioenergetica, linee di costruzione dei più importanti gruppi di animali, strutture
fondamentali delle piante superiori, ecosistemi, evoluzione. Costituiscono parte
integrante le esercitazioni che si svolgono alla fine del corso e che si basano su un
lavoro personale degli studenti a diretto contatto con piante, animali, funghi, ecc.
Fondamentale sarà per il superamento dell’esame declinare gli argomenti svolti a
lezione con i contenuti di biologia precedentemente acquisiti nella Scuola
Superiore.
1. Lo studio della biologia: sistemi complessi e livelli di organizzazione
2. Cellula (membrane e biomolecole) mitosi meiosi fotosintesi e respirazione
3. Piante e animali (e loro relazioni biotiche) ecosistemi
4. Digestione, respirazione e circolazione del sangue
5. Evoluzione
Tipologia d’esame: per studenti frequentanti: una prova in itinere (commento e
descrizione di un’immagine mostrata a lezione). Una prova finale consistente in
una domanda scritta.
Per studenti non frequentanti: un test a risposta multipla da superare per accedere
a una prova consistente in due domande scritte.
Bibliografia
Bibliografia consigliata per gli studenti frequentanti:
- N. A. Campbell, L. G. Mitchell, J. B. Reece: Immagini della Biologia, Ed. Zanichelli
(moduli A, C, E e parti dei moduli B e D).
- W. K. Purves, D. Sadava, G. H. Orians, H.C. Heller: Biologia, Ed. Zanichelli
(moduli: la cellula, l’evoluzione della diversità).
[I moduli relativi dei due testi si possono integrare in modo congruente con il
programma per il superamento dell’esame]
- N. A Campbell, J. B. Reece: L’essenziale di Biologia, Ed. Zanichelli (testo unico
completo. Preparare i capitoli congruenti con il programma: 3, 4, 5,6, 7, 13, 15,16).
Per studenti non frequentanti:
101
- N. Campbell et al.: Immagini della Biologia moduli: A, B, E, D Ed. Zanichelli.
Orario di ricevimento: scrivere per informazioni a: [email protected].
DIDATTICA DELLA BIOLOGIA 1B
BIO/01- BIO/06
Emilio Padoa Schioppa
Scienze della formazione primaria
II Semestre
semestrale
+e
Gli argomenti principali che costituiscono lo schema-base del corso saranno
articolati a partire dai seguenti temi: livelli di organizzazione, autotrofia ed
eterotrofia, genetica e riproduzione sessuale, bioenergetica, linee di costruzione dei
più importanti gruppi di animali, strutture fondamentali delle piante superiori,
ecosistemi, evoluzione. Costituiscono parte integrante del corso le esercitazioni
che si svolgono alla fine del corso e che si basano su un lavoro personale degli
studenti a diretto contatto con piante, animali, funghi, ecc.
Tipologia d’esame: l’esame consiste in una prova scritta, con test e/o domande
scritte relative agli argomenti previsti dal programma del corso. Gli studenti
frequentanti potranno sostenere due prove (a metà e fine corso).
Bibliografia
Un testo contenente le principali nozioni di biologia a scelta tra:
- Campbell, N. A., Reece J. B. Biologia, Zanichelli Bologna;
- (moduli A, B, C, e parti dei moduli D ed E)
- W. K. Purves, D. Sadava, G. H. Orians, H.C. Heller: Biologia, Zanichelli, (moduli:
la cellula, i processi evolutivi, l’evoluzione della diversità, e parti dei moduli
l’informazione ed eredità, la biologia delle piante, la biologia degli animali).
Un testo relativo all’evoluzione e al dibattito scientifico ad esso collegato:
- Pievani T. Introduzione alla filosofia della biologia Laterza, Bari 2005
Si richiede (per tutti) la lettura di almeno uno tra i seguenti testi:
- Massa, R. Il secolo della biodiversità Jaca Book, Milano 2005.
- Darwin C., L’origine delle specie Bollati Boringhieri, Torino 1967.
- Hölldobler B. & Wilson E.O. Formiche Adelphi 1997.
- Eldredge, N. La vita sulla terra Codice, Torino 2004.
102
- Monod, J. Il caso e la necessità Mondatori, Milano.
- Mayr E., Storia del pensiero biologico Bollati Boringhieri, Torino 1999.
- Sapolsky, M.R. Perchè le zebre non si ammalano di ulcera McGraw Hill, Milano
1999.
- Wilson E.O., In cerca della Natura. Storie (con morale) di squali, formiche, uomini e
licaoni. BLU Edizioni, Milano, 2003.
Orario di ricevimento: è possibile concordare un appuntamento con il docente
tramite e-mail: [email protected].
DIDATTICA DELLA BIOLOGIA 2A BIO/03
Annastella Gambini
Scienze della formazione primaria
I Semestre
semestrale
+e
Guidare le proprie sensazioni verso la conoscenza dei viventi
Nel corso sono discussi e sperimentati a livello personale aspetti significativi per
apprendere alcune caratteristiche dei viventi quali crescita, variabilità, movimento,
alimentazione. Sono proposte agli studenti alcune attività-gioco facili da ripetere in
futuro a scuola con i bambini. Alcuni esempi di moduli proposti sono:
manipolazione e osservazione di un numero molto alto di esemplari della stessa
specie o di specie diverse; osservazione di animali di facile reperibilità fuori dalla
schiera di quelli domestici (crostacei, insetti, vermi); analisi di pupazzi e giocattoli
che rappresentano animali; analisi di cartoni animati che rappresentano animali.
Sono previste inoltre la discussione e l’analisi di percorsi didattici già proposti
nella scuola dell’infanzia.
Gli studenti non frequentanti possono presentarsi al ricevimento e
successivamente concordare con il docente un programma d’esame che prevede lo
svolgimento di alcune attività pratiche e lo studio di alcuni testi e proposte
didattiche da definire.
Tipologia d’esame: l’esame consiste nella valutazione del materiale prodotto in
itinere e nella sua discussione finale in un breve colloquio orale. Sono previste
inoltre attività di verifica basate sul disegno e sulla ricerca di materiale in rete.
Bibliografia
- C. Longo: Didattica della Biologia. La Nuova Italia, Firenze.
103
Orario di ricevimento: mercoledì dalle ore 15 alle ore 16.
DIDATTICA DELLA BIOLOGIA 2B BIO/03
II Semestre
Annastella Gambini
Scienze della formazione primaria
semestrale
+e
Esperienze e conoscenza dei viventi
Il corso prevede l’approfondimento di alcuni temi fondamentali della biologia
attraverso l’esperienza diretta di osservazione e studio dei viventi. Sono previste
attività didattiche di tipo pratico (esercitazioni in laboratorio, uscite sul campo e
visite a musei) concordate all’inizio del corso con gli studenti. Alcuni esempi di
argomenti trattati sono: cellule, ecosistemi, muffe, talee, insetti, semi e biodiversità
ecc. Sono previste inoltre la discussione e l’analisi di percorsi didattici già proposti
nella scuola primaria.
Gli studenti non frequentanti hanno due possibilità:
- partecipare al corso online;
- presentarsi al ricevimento e successivamente concordare con il docente un
programma d’esame che prevede lo svolgimento di alcune attività pratiche e lo
studio di alcuni testi e proposte didattiche da definire.
Si consiglia di affrontare il corso dopo aver seguito almeno uno dei laboratori
pedagogico-didattici di biologia.
Tipologia d’esame: l’esame per gli studenti frequentanti consiste nella valutazione
del materiale prodotto durante il corso e nella sua discussione finale in un breve
colloquio orale. L’esame per gli studenti non frequentanti consiste nella
valutazione del materiale prodotto a seconda del programma concordato e nella
sua discussione orale. Tale materiale deve essere consegnato almeno due mercoledì
prima di ogni data d’appello durante l’orario di ricevimento. Solo i prodotti
giudicati positivamente consentiranno l’ammissione alla discussione orale.
Si ricorda che non è possibile sostenere l’esame senza avere superato in precedenza
quello di Biologia di base.
104
Bibliografia
- C. Longo: Didattica della Biologia. La Nuova Italia, Firenze.
- P. Samek Lodovici, E. Giordano (a cura di), “Laboratori in rete”. Una comunità di
pratiche per rinnovare il curricolo di scienze, Franco Angeli, Milano.
- E. Falchetti, S. Caravita (a cura di) A scuola di animali. Pensieri a confronto per un
nuovo rapporto, Franco Muzzio Editore, Roma.
- D. Furlan, Piccoli vegetali, Carocci Editore, Roma.
- D. Furlan, Piccoli animali, Carocci Editore, Roma.
- M. Arcà, Il corpo umano, Carocci Editore, Roma.
- S. Gomarasca (a cura di), Indagine conoscitiva sui fontanili del parco Agricolo Sud
Milano, Provincia di Milano, Parco Sud Milano, WWF Lombardia (reperibile
gratuitamente presso la sede del Parco, via Vivaio, 1 Milano).
- M. Pandolfi, R. Santolini, 300 piante fiori e animali, Franco Muzzio Editore, Roma.
- M. Chinery, Guida agli insetti d’Europa, Franco Muzzio Editore, Roma.
Orario di ricevimento: mercoledì dalle ore 15 alle ore 16.
DIDATTICA DELLA BIOLOGIA 2B
CORSO ON-LINE BIO/03
Scienze della formazione primaria
II Semestre
semestrale
+e
Esperienze e conoscenza dei viventi
Il corso online consente agli studenti che non possono frequentare le lezioni in
presenza di approfondire alcuni temi fondamentali della biologia attraverso
l’esperienza diretta di osservazione e studio dei viventi. I partecipanti devono
svolgere a casa propria alcune attività pratiche progettate per stimolare la
riflessione sui contenuti disciplinari e la discussione all’interno del gruppo. Il corso
offre, infatti, la possibilità di interagire, in appositi forum di discussione, con i
compagni e con i docenti durante lo svolgimento del proprio lavoro. Alcuni esempi
di attività proposte sono: cellule, ecosistemi, muffe, talee, semi e biodiversità, ecc..
Il corso online è aperto a un numero limitato di studenti e ripetuto con diverse
edizioni durante l’anno; è necessario che gli studenti definiscano la propria
partecipazione durante il ricevimento del docente. Si consiglia di affrontare il corso
dopo aver seguito almeno uno dei laboratori pedagogico-didattici di biologia.
105
Tipologia d’esame: l’esame consiste nella valutazione del materiale prodotto
durante il corso, dei contenuti appresi e delle competenze acquisite nella
comunicazione; tutto ciò è discusso successivamente in un breve colloquio orale.
Qualora la piattaforma tecnologica lo consenta è previsto anche un sistema di
valutazione in itinere del lavoro degli studenti. Si ricorda che non è possibile
sostenere l’esame senza avere superato in precedenza quello di Biologia di base.
Bibliografia
- C. Longo, Didattica della Biologia. La Nuova Italia, Firenze.
- P. Samek Lodovici, E. Giordano (a cura di), “Laboratori in rete”. Una comunità di
pratiche per rinnovare il curricolo di scienze, Franco Angeli, Milano.
- E. Falchetti, S. Caravita (a cura di), A scuola di animali. Pensieri a confronto per un
nuovo rapporto, Franco Muzzio Editore, Roma.
- D. Furlan, Piccoli vegetali, Carocci Editore, Roma.
- D. Furlan, Piccoli animali. Carocci Editore, Roma.
- M. Arcà, Il corpo umano. Carocci Editore, Roma.
- S. Gomarasca (a cura di), Indagine conoscitiva sui fontanili del parco Agricolo Sud
Milano. Provincia di Milano, Parco Sud Milano, WWF Lombardia (reperibile
gratuitamente presso la sede del Parco, via Vivaio, 1 Milano).
- M. Pandolfi, R. Santolini, 300 piante fiori e animali, Franco Muzzio Editore, Roma.
- M. Chinery, Guida agli insetti d’Europa, Franco Muzzio Editore, Roma.
DIDATTICA DELLA CHIMICA CHIM/02
Dario Narducci
Scienze della formazione primaria
I Semestre
semestrale
Il programma del corso verrà comunicato all’inizio delle lezioni.
106
CFU
-
DIDATTICA DELLA FISICA 1B FIS/08
Giuseppe Chirico
Scienze della formazione primaria
I Semestre
semestrale
+e
La Didattica della fisica studia i problemi di apprendimento dei contenuti e dei
metodi propri della fisica a diversi livelli di età e suggerisce proposte per il loro
superamento. La ricerca ha evidenziato che molti dei problemi di apprendimento
restano invariati in una fascia di età molto ampia e ha individuato soluzioni che
richiedono tempi lunghi di lavoro in classe a partire dalla scuola dell’infanzia.
L’organizzazione dei contenuti, la strutturazione degli ambienti di apprendimento,
le relazioni tra pari come tra insegnanti e bambini sono estremamente importanti e
vanno ripensate in funzione della fascia di età in cui si opera e degli obiettivi
generali e specifici che si intende perseguire. Nel corso si scelgono una o più aree
di indagine (acqua; luce,colore e visione; onde; movimento) se ne rivede il
contenuto attraverso la progettazione e realizzazione di attività sperimentali con
materiale a basso costo, la discussione guidata, la presentazione delle
interpretazioni proposte dalla fisica La realizzazione del percorso viene
accompagnata da una riflessione sistematica che permette di prendere coscienza
delle motivazioni che sottendono le scelte didattiche di metodo, di spazi e
materiali, di contenuto e aiuta a ricostruire le fasi principali del proprio processo di
apprendimento. Si affrontano
inoltre problematiche didattiche relative
all'insegnamento-apprendimento del contenuto tra 6 e 11 anni, si analizzano
sperimentazioni effettuate in classe, si affrontano problemi di valutazione specifici.
Tipologia d’esame: l’esame accerta la capacità di analizzare un percorso didattico
nelle sue diverse componenti e la capacità di progettarlo.
Ai frequentanti si richiede che tengano regolare registrazione di quanto avviene in
aula e integrino settimanalmente i loro appunti con prove sperimentali, letture,
riflessioni. La prima parte dell’esame consiste nella discussione dei materiali
prodotti dagli studenti durante la partecipazione al corso. La seconda parte
dell’esame verte sulla discussione di un percorso didattico progettato dallo
studente.
Per i non frequentanti la prima parte viene sostituita da una prova orale e di
laboratorio sui percorsi proposti in bibliografia.
Bibliografia
Per la parte generale i due capitoli introduttivi del libro P. Samek Lodovici, E.
Giordano (a cura di), laboratori in rete. Una comunità di pratiche per rinnovare il
107
curricolo di scienze, Franco Angeli, Milano, 2003 e il volume M.Arcà, P.Guidoni, P.
Mazzoli, Insegnare scienza, Franco Angeli, Milano, 1982.
Sul tema “luce” due siti:
- http://pctidifi.mi.infn.it/lucevisione
- http://pctidifi.mi.infn.it/set
Sul tema “acqua” e più in generale interazione liquidi/solidi e galleggiamento:
- I capitoli relativi a questo tema sui due volumi:
- AA. VV., I modi di fare scienze, Bollati Boringhieri, Milano, 2000.
- M.Arcà, P.Guidoni, P. Mazzoli, Insegnare scienza, Franco Angeli, Milano, 1982.
- G. Maviglia, A. Pallotti, Acqua, Editoriale Scienza, Trieste, 2000.
- Il sito www.museoscienza.org in particolare per le bolle di sapone.
Orario di ricevimento: lunedì 14,30-15,30.
DIDATTICA DELLA GEOGRAFIA M-GGR/01
Scienze della formazione primaria
I Semestre
semestrale
CFU
-
Per una didattica attiva della geografia nella scuola primaria
Il corso vuole illustrare una nuova modalità d’insegnamento della geografia che si
sostituisca a quella prevalentemente mnemonica ed enciclopedica, operante in
modo che l’alunno possa non essere più fruitore passivo della lezione, ma il
costruttore, con l’aiuto dell’insegnante, delle proprie conoscenze e abilità. Saranno
trattati i seguenti argomenti:
1. Finalità didattiche della geografia
2. La geografia nei programmi della scuola primaria
3. Il concetto di didattica attiva
4. Metodi didattici attivi per la costruzione delle competenze geografiche
Tipologia d’esame: orale.
Bibliografia
Verrà comunicata all’inizio delle lezioni.
108
DIDATTICA DELLA LETTERATURA ITALIANA
L-FIL-LET/10
Giovanna Benvenuti
Scienze della formazione primaria
I Semestre
semestrale
CFU
-
Il corso si occupa dell’importanza e delle modalità dell’educazione letteraria nella
scuola elementare, integrando i riferimenti culturali e teorici con esemplificazioni
di carattere pratico, metodologico e didattico. Nelle lezioni frontali si analizzano
dunque alcuni fra i contributi più significativi della ricerca pedagogica e
disciplinare sul tema, mentre nei momenti di esercitazione si discutono e si
sperimentano le strategie operative mirate a promuovere, nei bambini, l’interesse e
il gusto per le esperienze di ascolto, di lettura, di espressione creativa, di fruizione
personalizzata e diretta dei testi letterari.
Tipologia d’esame: per i frequentanti sono previste delle prove intermedie, orali e
scritte, oggetto a fine corso di una valutazione complessiva. Qualora il voto risulti
sufficiente, potrà essere registrato a verbale, senza ulteriori accertamenti, durante i
regolari appelli d’esame.
Per i non frequentanti l’esame consiste in un colloquio, a cui si accede dopo aver
presentato una relazione scritta su un argomento concordato con la docente.
Bibliografia
- G.Rodari, Grammatica della fantasia, Einaudi, Torino, 1973.
- K.Koch, Desideri Sogni Bugie, Emme Edizioni, Milano, 1980 ( fuori commercio, è
da consultare presso una biblioteca e da fotocopiare in sede, previo versamento
della cifra richiesta.).
- R.Valentino Merletti, Leggere ad alta voce, Mondadori, Milano, 2000.
- R.M.Morani ( a cura di), Parole senza fretta, Franco Angeli, Milano, 2002.
Per le esercitazioni in aula è inoltre richiesta l’antologia di D.Bisutti (a cura di),
L’albero delle parole. Grandi poeti di tutto il mondo per i bambini, Feltrinelli, Milano,
1996.
Orario di ricevimento: verrà comunicato all’inizio di settembre.
109
DIDATTICA DELLA LETTURA
E DELLA SCRITTURA I M-PED/03
Lilia Teruggi
Scienze della formazione primaria
I Semestre
semestrale
+e
Il corso affronta le problematiche riguardanti l’alfabetizzazione iniziale (scuola
dell’infanzia, primo ciclo della scuola primaria) considerando i tre elementi del
sistema didattico: il sapere, la lingua scritta e le sue caratteristiche specifiche,
l’allievo e le sue concettualizzazione rispetto alla lingua scritta, il maestro con le sue
idee e le sue conoscenze riguardanti l’oggetto dell’insegnamento e il soggetto
dell’apprendimento. Ciò implica l’analisi dei processi di comprensione e di
produzione dei testi sia dal punto di vista di ciascun elemento del sistema didattico
sia da quello delle loro interrelazioni reciproche.
Tipologia d’esame: gli studenti frequentanti potranno sostenere alla fine del corso
due prove scritte con le seguente modalità: 1° prova, relativa agli argomenti
affrontati a lezione e la lettura dei testi (da sostenere l’ultimo giorno di lezioni;) e 2°
prova, consistente nell’elaborazione di una proposta didattica (da consegnare entro
10 giorni dalla fine del corso). Gli studenti che risulteranno sufficienti potranno
registrare il voto finale delle due prove negli appelli regolari. Coloro che non
supereranno gli scritti dovranno concordare con la docente il colloquio orale.
Gli studenti non frequentanti, oltre allo studio di un terzo testo, dovranno
concordare con la docente la stesura di protocolli di osservazione ed interviste da
consegnare 10 giorni prima dell’appello orale.
Bibliografia
- E. Ferreiro, Alfabetizzazione. Teoria e pratica, Raffaello Cortina Editore, Milano,
2003.
- B. Malfermoni, Educare alla parola, Edizioni Junior, Bergamo, 2002.
Gli studenti non frequentanti dovranno portare, oltre ai già citati specifici per
indirizzo, uno dei seguenti testi:
- M. Orsolini e C. Pontecorvo (a cura di), La costruzione del testo scritto nei bambini,
La Nuova Italia, Firenze 1991. (Capitoli da concordare con la docente).
- P. Le Bohec e B. Campolmi, Leggere e scrivere con il metodo naturale, Edizioni
Junior, Bergamo, 2001.
Orario di ricevimento: giovedì dalle 14 alle 16.
110
DIDATTICA DELLA LETTURA
E DELLA SCRITTURA II M-PED/03
Lilia Teruggi
Scienze della formazione primaria
I Semestre
semestrale
+e
Il corso intende approfondire l’analisi, in termini didattici, di tre tematiche portanti
della scuola dell’obbligo: la riflessione linguistica, la revisione dei testi scritti, le
pratiche di lettura e di scrittura in contesti di studio. In modo particolare si
cercherà di evidenziare il rapporto tra lo sviluppo di queste tematiche, attraverso
percorsi di metodologie attive, e l’accrescimento di competenze linguistiche
riguardanti la produzione e la comprensione di testi, così come il potenziale
trasferimento di strategie cognitive e metacognitive in altri ambiti disciplinari.
Tipologia d’esame: gli studenti frequentanti potranno sostenere alla fine del corso
due prove scritte con le seguente modalità: 1° prova, relativa agli argomenti
affrontati a lezione e la lettura dei testi (da sostenere l’ultimo giorno di lezioni;) e 2°
prova, consistente nell’elaborazione di una proposta didattica (da consegnare entro
10 giorni dalla fine del corso). Gli studenti che risulteranno sufficienti potranno
registrare il voto finale delle due prove negli appelli regolari. Coloro che non
supereranno gli scritti dovranno concordare con la docente il colloquio orale.
Gli studenti non frequentanti, oltre allo studio di un terzo testo, dovranno
concordare con la docente la stesura di protocolli di osservazione ed interviste da
consegnare 10 giorni prima dell’appello orale.
Bibliografia
- M. Lo Duca, Esperimenti grammaticali. Riflessioni e proposte sull’insegnamento della
grammatica dell’italiano, Carocci, Roma, 2002.
- E. Ferreiro, C. Pontecorvo, N. Moreira, I. Garcia Hidalgo, Cappuccetto Rosso
impara a scrivere, La Nuova Italia, Firenze, 1996.
Gli studenti non frequentanti dovranno portare, oltre ai già citati specifici per
indirizzo, uno dei seguenti testi:
- F. Mandelli, L. Rovida, La bella e la brutta. Il processo di scrittura nella scuola di base.
La Nuova Italia, Firenze, 1997.
- G. Paoletti, Saper studiare, Carocci, Roma, 2001.
Orario di ricevimento: giovedì dalle 14 alle 16.
111
DIDATTICA DELLA MATEMATICA 1A MAT/04
Giorgio Bolondi
Scienze della formazione primaria
II Semestre
semestrale
CFU
-
Temi del corso: esposizione dei principi generali della matematica nella scuola
dell’infanzia; esame delle indicazioni nazionali e della prassi didattica italiana.
Analisi storica della presenza della matematica nelle scuole materne italiane. Imparare a contare. Conoscere lo spazio. La matematica nelle attività di tutti i giorni.
Tipologia d’esame: scritto seguito da discussione orale.
Bibliografia
- G. Bolondi, La Matematica nella scuola di base, Pitagora Ed.
- G. Bolondi et al.: fascicoli di formazione 4 e 6 scaricabili dal sito http://wwwmath.science.unitn.it/LRM3D2/
- Dispense del corso.
Orario di ricevimento: I giorni di lezione prima e dopo le lezioni; oppure su
appuntamento contattando il docente all’indirizzo: [email protected].
DIDATTICA DELLA MATEMATICA 1B MAT/04
Marina Cazzola
Scienze della formazione primaria
II Semestre
semestrale
+e
Il corso si propone di completare l’analisi dei contenuti disciplinari indispensabili
per un insegnamento efficace della matematica nella scuola elementare e di
mostrare alcune forme in cui l’insegnamento stesso può articolarsi.
La prima parte del corso comprende in particolare una riflessione sul calcolo della
probabilità e sulle forme del suo insegnamento nella scuola elementare. La seconda
parte del corso comprende una riflessione sul che cosa vuol dire fare esperienza di
matematica e condurre gli studenti a farla.
Tipologia d’esame: l'esame consiste di una prova scritta e di una prova orale da
sostenersi entrambe nello stesso appello d’esame. Per essere ammessi alla prova
112
orale occorre anche che lo studente consegni, almeno una settimana prima di
quando intende sostenere l'esame, una lista di problemi che si sente di proporre
come significativi per l'attività degli studenti (dalla prima alla quinta elementare)
su un tema concordato in precedenza con il docente. Facilitazioni ad uso esclusivo
degli studenti frequentanti verranno illustrate dal docente a lezione. Possono
concordare modalità d’esame differenti i docenti in servizio nella scuola
elementare.
Bibliografia
- G. Spirito, La lotteria a Babilonia, Decibel/Zanichelli, Bologna, 2003.
- G. Spirito et alii, Il racconto della matematica, La Nuova Italia, 2002 (testo per le
scuole medie), soprattutto i volumi 1 e 3 con il sottotitolo “Numeri”.
- G. Polya, La scoperta matematica, vol 1 e 2, Feltrinelli, Milano.
- L. Chiesa, I. Bonaiti, S. Lanfranchi, La formica e il miele, Mimesis, Milano, 2005.
- M. Cazzola, “L'insegnamento della matematica: una didattica metacognitiva”, in
O. Albanese (a cura di), Metacognizione ed educazione, Franco Angeli, Milano,
2003.
- Deledicq, F. Casiro, Addomesticare l'infinito, Edizioni Kangourou Italia, 2005.
Orario di ricevimento: l’orario di ricevimento, eventuali avvisi e materiale
aggiuntivo (ad esempio temi d'esame, schede di lavoro, etc.) saranno resi
disponibili alla pagina web http://www.matapp.unimib.it/formazione/.
Agli studenti non frequentanti e` espressamente richiesto di consultare tale pagina
web prima di contattare i docenti per qualsiasi ragione.
DIDATTICA DELLA MATEMATICA 2 MAT/04
Simonetta Di Sieno
Scienze della formazione primaria
I Semestre
semestrale
CFU
-
Il corso si propone di discutere alcune metodologie tipiche dell’insegnamento della
matematica in questi anni. Il confronto sarà condotto tenendo conto sia delle
recenti indicazioni ministeriali, sia delle caratteristiche della disciplina, sia degli
obiettivi minimi che un percorso nella scuola elementare può porsi anche nei
confronti del segmento scolastico successivo. Particolare attenzione verrà posta
all’uso del “problema” come momento forte dell’esperienza matematica in classe.
Al corso collabora il prof. Levi che terrà alcune lezioni sul tema: il passaggio dai
numeri razionali ai numeri reali .
113
Tipologia d’esame: per gli studenti frequentanti, l’esame consiste di una prova
orale le cui modalità e i cui criteri di valutazione verranno concordati durante il
corso. Gli studenti non frequentanti devono concordare il programma e le modalità
dell’esame con il docente (e-mail: [email protected] o tel.: 02-50316159).
Bibliografia
Per gli studenti frequentanti la bibliografia verrà fornita dal docente durante le
lezioni. Per gli studenti non frequentanti la bibliografia è la seguente:
- Giorgio Bolondi, La matematica nella scuola di base, Pitagora Editrice, Bologna,
2004.
- Giorgio Bolondi, La matematica del quotidiano, Mimesis 2005.
- Marina Cazzola, Maria Dedò, Simonetta Di Sieno et alii, Matemilano. Percorsi
matematici in città, Springer-Verlag, Milano 2004.
- Marco Liverani, Qual è il problema?, Mimesis, 2004.
- Ana Millán Gasca, All'inizio fu lo scriba. Piccola storia della matematica come
strumento di conoscenza, Mimesis 2004.
Orario di ricevimento: l’orario di ricevimento per il primo semestre verrà
concordato durante la prima lezione con gli studenti frequentanti e verrà indicato
sulla pagina web http://www.matapp.unimib.it/formazione/. Le eventuali
variazioni successive saranno indicate sulla stessa pagina web.
DIDATTICA DELLA STORIA M-STO/04 - /02
Erika Mannucci
Scienze della formazione primaria
I Semestre
semestrale
CFU
-
Insegnare la storia ai bambini
Il corso prende in esame le teorie sugli scopi e le modalità dell’insegnamento e
dell’apprendimento della storia a livello primario, avvicinando inoltre i futuri
insegnanti alla conoscenza delle fonti e degli strumenti che potranno utilizzare per
le lezioni. Lo scopo non è solo introdurre i futuri insegnanti alle problematiche
didattiche, ma anche aiutarli a sviluppare la propria sensibilità storica, la propria
coscienza dell’interesse di una materia che non sempre l’insegnamento scolastico
ha saputo valorizzare.
Tipologia d’esame : colloquio orale.
114
Bibliografia
Frequentanti:
- H. Girardet, Insegnare storia: risorse e contesti per i primi apprendimenti, La Nuova
Italia, Firenze 2001.
- G. Petter, Ragionare e narrare. Aspetti psicologici dell’insegnamento della storia, La
Nuova Italia, Firenze 2002.
I non frequentanti, che sono invitati a prendere contatto con la docente per consigli
e chiarimenti, aggiungeranno ai precedenti uno dei seguenti testi:
- M. Bloch, Apologia della storia o Mestiere di storico, Einaudi, Torino 1998.
- G. De Luna, La passione e la ragione. Fonti e metodi dello storico contemporaneo, La
Nuova Italia, Firenze 2001.
- S. Vitali, Passato digitale. Le fonti dello storico nell’era del computer, Bruno
Mondadori, 2004.
Orario di ricevimento: martedì dalle ore 10 alle 12.30, stanza U6-441.
DIDATTICA DELL’ASTRONOMIA FIS/08
Enrica Giordano
Scienze della formazione primaria
I Semestre
semestrale
CFU
-
La didattica dell’ Astronomia studia i problemi di apprendimento di contenuti e
metodi propri di questa scienza ai diversi livelli di età e suggerisce proposte per il
loro superamento. Nel corso si scelgono alcuni tra i contenuti fondamentali
dell’astronomia di posizione (orizzonte; moti osservati del sole; stelle e
costellazioni; fasi lunari; eclissi; stagioni; ecc.): si riprendono i fondamenti
interpretativi da vari punti di vista (sistema di riferimento solidale con la Terra,
solidale col Sole) cercando di conciliare conoscenze teoriche ed osservazioni sul
campo; si utilizzano, progettano e realizzano semplici modelli e strumenti, si
affrontano problematiche didattiche relative all'insegnamento-apprendimento dei
contenuti astronomici nella scuola di base, si analizzano sperimentazioni effettuate
in classe, si formulano proposte didattiche, si affrontano problemi di valutazione.
Le lezioni in aula potranno essere integrate da osservazioni prolungate in esterno
in orario diurno e/o in orario serale e da visite ad osservatori astronomici e al
planetario.
115
Tipologia d’esame: discussione orale su contenuti significativi e proposte
didattiche per la scuola elementare a partire dalla presentazione di un modello o di
uno strumento progettato e realizzato dallo studente.
Bibliografia
- N. Lanciano, Strumenti per il giardino del cielo, Junior Ed., 2002.
- Luca Novelli, Galileo e la prima guerra stellare, Editoriale Scienza, Trieste, 2002.
- Dispense a cura del docente e selezione di articoli.
I siti:
- http://pctidifi.mi.infn.it/lanciano
- http://www.quipo.it/didatticascienze/luce/HTM/spazio/fr-spazio.htm
Orario di ricevimento: lunedì 14,30-15,30 fino al 31 ottobre 2005 (da confermare in
base all’orario di lezione).
DIDATTICA GENERALE M-PED/03
Elisabetta Nigris
Scienze della formazione primaria
I Semestre
annuale
CFU
-
Partendo dall’analisi dei modelli educativi e delle esperienze scolastiche degli studenti, nella prima parte del corso verrà analizzata la complessa articolazione del
processo di insegnamento-apprendimento con particolare attenzione alle dinamiche relazionali e comunicative ad esso connesse. Saranno presi in esame e discussi i
temi relativi al percorso didattico, alle metodologie didattiche e alla valutazione.
Tipologia d’esame: per gli studenti frequentanti sono previste due prove scritte
durante il corso. I non frequentanti di Scienze della formazione primaria dovranno
svolgere una prova scritta in aula (ogni primo appello del mese). I risultati verranno
poi pubblicati sul sito dieci giorni dopo l’appello e registrati l’appello successivo. I
non frequentanti di scienze dell’educazione sosterranno l’esame oralmente.
Bibliografia
Gli studenti di Scienze della formazione primaria frequentanti svolgeranno durante il
corso due prove scritte riguardanti le lezioni e i seguenti testi:
- G. De Vecchi, N. Carmona Magnaldi, Aiutare a costruire le conoscenze, La Nuova
Italia, Firenze, 1999;
116
-
E. Nigris (a cura di), Didattica generale, Guerini scientifica, Milano, 2003;
F. Caggio, Lavori in corso, Junior, Bergamo ( testo di prossima pubblicazione);
S. C. Negri, Il lavoro di gruppo nella didattica, Carocci editore, Roma, 2005;
L. Czerwinsky Domenis Un errore utile, Erickson, Trento.
Gli studenti di Scienze dell’educazione frequentanti si prepareranno sui seguenti
testi:
- G. De Vecchi, N. Carmona Magnaldi, Aiutare a costruire le conoscenze, La Nuova
Italia, Firenze, 1999;
- E. Nigris (a cura di), Didattica generale, Guerini scientifica, Milano, 2003;
- S. C. Negri, Il lavoro di gruppo nella didattica, Carocci editore, Roma, 2005;
- L. Czerwinsky Domenis , Un errore utile, Erickson, Trento, 2005.
Gli studenti di Scienze della formazione primaria e di Scienze dell’educazione non
frequentanti dovranno aggiungere al programma due dei seguenti testi a scelta:
- L. Mariani, S. Madella, R. D’Emidio Bianchi, Il portfolio a scuola, Zanichelli,
Bologna, 2004;
- Rezzara, Pensare la valutazione, Mursia, Milano, 2000;
- L. Czerwinsky Domenis, La discussione intelligente, Erickson, Trento 2000.
Orari di ricevimento: martedì alle ore 15.30 o su appuntamento.
DIDATTICA SPECIALE M-PED/03
Scienze della formazione primaria
I Semestre
semestrale
CFU
-
Il corso intende arricchire la formazione del docente per le attività di sostegno di
competenze tecnico-progettuali affinché egli sia in grado di riconoscere, reperire e
utilizzare risorse personali e materiali utili alla elaborazione di piani educativi
individualizzati per gli allievi con bisogni educativi speciali. A partire dal Piano
dell’Offerta Formativa della scuola si dovrà considerare da un lato tutta la sua
utenza e la sua relazione con le diversità e con le situazioni di difficoltà anche gravi
e dall’altro si cercherà di individuare tutte quelle risorse che sono connaturali alla
stessa organizzazione scolastica.
In stretta sinergia con le attività di tirocinio, il corso si propone di fornire gli
strumenti
per
l’osservazione
e
la
valutazione
dei
processi
di
insegnamento/apprendimento e di illustrare strategie per attivare progetti di
integrazione scolastica di allieve/allievi in situazione di handicap.
Bibliografia
Verrà comunicata all’inizio delle lezioni.
117
DIDATTICA SPECIALE II M-PED/03
Lilia Teruggi
Scienze della formazione primaria
II Semestre
semestrale
CFU
-
Il corso intende approfondire le problematiche legate alla teoria e alla pratica
dell’alfabetizzazione in contesti di didattica speciale, cercando di portare la
riflessione didattica verso l’analisi della coerenza tra i modi di apprendimento e i
modi di insegnamento della lingua italiana.
In particolare, verranno approfondite le tematiche riguardanti l’apprendimento
della lingua scritta negli alunni sordi, sia attraverso l’analisi delle situazione
didattiche specifiche per lo sviluppo delle competenze comunicative e linguistiche,
sia delle situazioni didattiche di classe o sezione che consentono una piena
partecipazione all’attività scolatica.
Tipologia d’esame: gli studenti frequentanti potranno sostenere alla fine del corso
una prova scritta consistente nell’elaborazione di una progetto didattico, di
integrazione nella classe e di interventi specifici, in relazione ad un allievo con
difficoltà di apprendimento (da consegnare entro 10 giorni dalla fine del corso).
Gli studenti non frequentanti dovranno aggiungere un testo di studio, oltre ai due
testi obbligatori, per l’esame orale.
Bibliografia
- L.A. Teruggi, Una scuola, due lingue, Franco Angeli, Milano, 2003.
- R. De Beni, L. Cisotto, B. Carretti, Psicologia della lettura e della scrittura.
L’insegnamento e la riabilitazione, Erikson, Trento, 2001.
Gli studenti non frequentanti dovranno portare, oltre ai già citati, uno dei seguenti
testi:
- M.T. Cairo, Difficoltà di apprendimento. Un approccio educativo integrato, Editrice La
Scuola, Brescia, 1998.
- M. Brotini, Le difficoltà di apprendimento, Edizioni del Cerro, Pisa, 2000.
Orario di ricevimento: giovedì dalle 14 alle 16.
118
ECOLOGIA BIO/07
II Semestre
Emilio Padoa Schioppa
Scienze della formazione primaria
semestrale
CFU
-
Vedi programma di Educazione ambientale.
ECONOMIA APPLICATA SECS-P/06
I Semestre
CFU
4
Scienze dell’educazione
Elementi di microeconomia e di economia gestionale
Il corso è diviso in due parti. La prima comprende l’esposizione dei concetti base
dell’economia in chiave soprattutto microeconomica. La seconda affronta invece
alcuni temi fondamentali dell’economia gestionale.
Nella prima parte vengono quindi discussi argomenti quali la domanda, l’offerta, i
prezzi, i costi, la produzione, l’analisi marginale, le forme di mercato e l’economia
dei beni pubblici. Nella seconda parte si trattano questioni quali l’organizzazione e il
funzionamento dell’impresa, il bilancio, le determinazioni quantitative d’azienda, il
budgeting, la programmazione e il controllo, la scelta degli investimenti. Un capitolo
monografico è dedicato a una breve descrizione delle principali istituzioni
economiche. Ogni argomento è trattato mediante esempi e casi concreti: il metodo
didattico sarà essenzialmente interattivo.
Bibliografia
Verrà comunicata all’inizio delle lezioni.
119
ECONOMIA E MARKETING SECS-P/10
I Semestre
CFU
Formazione degli adulti
e consulenza nelle organizzazioni
4
Il corso si propone di offrire un quadro completo dei fondamenti concettuali del
marketing strategico e operativo: l’analisi dell’ambiente, la segmentazione, il
posizionamento, il pricing, le politiche di branding, la gestione dei canali
distributivi, il prodotto.
Il programma si basa su lezioni, casi, lavori di gruppo e testimonianze aziendali
Tipologia d’esame: prova scritta.
Bibliografia
Verrà comunicata all’inizio delle lezioni.
EDUCAZIONE ALL’IMMAGINE
M PED/03-ICAR/17
I Semestre
Ermanno Mazza
Scienze della formazione primaria
annuale
CFU
-
Il mondo dell’immagine è caratterizzato da grande complessità dovuta tanto alla
varietà dei linguaggi quanto agli approcci teorici impiegati. Il Corso si propone di
presentare agli studenti i criteri didattici necessari a prospettare un incontro
graduale e significativo dei ragazzi con questo mondo. Si presenteranno le ricerche
e le riflessioni utili al superamento di convinzioni e stereotipi relativi alla visione,
alla percezione, alla bellezza ed anche al saper fare artistico che impediscono un
approccio meditato e critico. Si indicheranno alcuni criteri di equilibrio attraverso i
quali la progettazione e l’azione didattica possano evitare proposte unilaterali e
riduttive dovendo prevedere i versanti della produzione e della fruizione,
l’approccio ai nuovi media e media classici, attività individuali e attività di gruppo,
attività spontanee e attività guidate. Si daranno indicazioni per calibrare le
proposte alle competenze possedute dai bambini delle materne e delle elementari.
Il corso prevede una parte specifica su cinema e televisione (con la presenza del
dott. G. Trimarchi) e un’altra sull’evoluzione del disegno spontaneo (con la
presenza della dott.ssa A.Pozzi).
120
Tipologia d’esame: Il colloquio orale sarà preceduto da una prova scritta.
Bibliografia
- R. Arnheim, Pensieri sull’educazione artistica, Aesthetica, Palermo.
- E. Mazza, Incontrare l’immagine, Anicia, Roma.
- Gozzoli, Linguaggi televisivi e realtà familiari, Unicopli, Milano.
- R. Quaglia, Manuale del disegno infantile, UTET, Torino.
Orario di ricevimento: Martedì, 9,30-10,30 (primo semestre).
EDUCAZIONE AMBIENTALE BIO/07
Emilio Padoa Schioppa
Scienze della formazione primaria
I Semestre
semestrale
CFU
-
Il corso intende far acquisire agli allievi le competenze teoriche necessarie a leggere
consapevolmente le trasformazioni dell’ambiente. In questa prospettive verrà
posta particolare attenzione alla storia evolutiva ed ecologica dell’uomo e al
rapporto tra uomo e natura. Una parte del corso verrà dedicata alla trasmissione
delle informazione teoriche e pratiche finalizzate alla progettazione di attività
didattiche nell’ambito dell’educazione ambientale. Verranno trattati i seguenti
argomenti: Concetto di ambiente. Ecologia e ambientalismo. Storia delle idee
ecologiche. Concetto di biodiversità. Evoluzione e selezione naturale. Rapporto tra
uomo e natura e concetto di biofilia. Storia ecologica dell’uomo e evoluzione
culturale. Crisi ambientale e conservazione della natura. Elementi di attività
didattico-naturalistica.
Tipologia d’esame: L’esame consisterà in una prova orale, nella quale verrà
verificato il grado di comprensione degli argomenti trattati nelle lezioni e delle
letture consigliate.
Bibliografia
- Lenti Boero D., Educazione ambientale. Un approccio multidisciplinare. Edizioni
Goliardiche, Urbino 2004 (il testo è una dispensa che copre parte del programma
svolto durante il corso).
121
- A scelta dello studente uno tra i seguenti due testi:
- Massa R., Il secolo della biodiversità Jaca Book, Milano 2005.
- Wilson E.O, Il futuro della vita. Codice Edizioni, Torino, 2004.
Il docente indicherà durante il corso alcuni articoli scientifici che costituiranno
parte integrante dell’esame.
Sempre a scelta dello studente almeno uno tra i seguenti testi:
- Assadourian et al. State of the world 2005. Sicurezza globale. Edizioni ambiente,
Milano, 2005.
- Cavalli Sforza L.L. L’evoluzione della cultura Codice Edizioni, Torino 2004.
- De Waal F. Le scimmie e l’arte del sushi. La cultura nell’uomo e negli altri
animali Garzanti, Milano 2002
- Diamond J., Armi, acciaio e malattie. Einaudi, Torino 2000.
- Diamond J., Il terzo scimpanzé. Ascesa e caduta del primate Homo sapiens.
Bollati Boringhieri, Torino, 1994.
- Durrel G e Durrel L., Guida del naturalista. Mondatori, Milano, 1992.
- Kurlansky M., Merluzzo. Una storia del pesce che ha cambiato il mondo.
Mondatori, Milano, 1999.
- McNeil J.R., Qualcosa di nuovo sotto il sole. Storia dell’ambiente nel XX° Secolo.
Einaudi, Torino 2002.
- Terborgh J., Requiem for nature, Shearwater Books, 2004.
- Wilson E.O., In cerca della Natura. Storie (con morale) di squali, formiche, uomini e
licaoni, BLU Edizioni, Milano, 2003.
Orario di ricevimento: è possibile concordare un appuntamento con il docente
tramite e-mail: [email protected].
EDUCAZIONE DEGLI ADULTI M-PED/01
I Semestre
Micaela Castiglioni
Scienze dell’educazione
CFU
4
L’età adulta tra(auto)formazione, apprendimento e cambiamento
L’insegnamento intende presentare un riferimento concettuale ampio e critico
tramite il quale comprendere la complessità e la problematicità della condizione
adulta e del suo divenire – oggi al centro di un profondo ripensamento e di una
continua ri-definizione – analizzando il rapporto tra identità adulta e i diversi
ambiti di esperienza in cui essa si costruisce processualmente. Oggetto del corso
saranno le principali interpretazioni epistemologiche dell’età adulta (al femminile e
122
al maschile) e, in maniera particolare, i processi di (auto)formazione personale e di
apprendimento soggettivi e intersoggettivi di impronta narrativa e autobiografica.
Tali teorie e pratiche, di natura conversazionale e introspettiva, saranno affrontate
anche per via esperienziale, tramite la configurazione di setting esemplificativi
della vicenda formativa/apprenditiva adulta.
Tipologia d’esame: prova orale.
Bibliografia
Comune per frequentanti e non frequentanti
- D. Demetrio, Manuale di educazione degli adulti, Laterza, Bari, 2003.
- D. Demetrio, In età adulta. Le mutevoli fisionomie, Guerini e Associati, Milano,
2005.
- B. Mapelli, Nuove virtù, Guerini Studio, Milano, 2004.
- J. Mezirow, Apprendimento e trasformazione, Raffaello Cortina, Milano, 1991.
- M. Castiglioni, La ricerca in educazione degli adulti. L’approccio autobiografico,
Unicopli, Milano, 2002.
- AA.VV., “Metodi per la formazione”, Adultità, n.20, Guerini e Associati, Milano.
A questi testi gli studenti non frequentanti devono aggiungere:
- G. Quaglino (a cura di), Autoformazione, Raffaello Cortina, Milano, 2004
Orario di ricevimento: martedì dalle 12.30 alle 15.00.
EDUCAZIONE ESTETICA M-PED/01
Fulvio Carmagnola
Scienze della comunicazione
Scienze dell’educazione
II Semestre
CFU
10
8
L’immaginario Far East
Il corso si propone di esplorare, all’interno della nozione generale di
“immaginario” che verrà chiarita nella parte preliminare, alcuni dei caratteri della
ricezione estetica della cultura e degli artefatti della tradizione estremo-orientale in
Occidente . L’obiettivo è quello di ricostruire alcune delle interpretazioni che del
Far East vengono elaborate e recepite nella nostra cultura .
123
Il corso prenderà in esame in particolare alcune nozioni chiave, cercando di
analizzare le loro modalità di diffusione nella sensibilità estetica occidentale.
Verranno esaminate due differenti e complementari vicende: quella della ricezione
delle pratiche e delle nozioni della cultura del Far East nella sensibilità occidentale
“alta” (filosofica, poetica , letteraria e scientifica) e quella , più recente, delle derive
“pop” (dal fumetto al cartoon al cinema ).
Tipologia d’esame: prova orale.
Bibliografia
Parte istituzionale
1 – F. Carmagnola, M. Senaldi, Synopsis. Introduzione all’educazione estetica, Guerini
e Associati, Milano, 2005.
2 – A. Mangano, Teorie dell’immaginario sociale (in corso di stampa)
Parte monografica
3 - R- Barthes, L’impero dei segni, tr. it. Einaudi, Torino, 1984.
4 - U. Eco, “Lo zen e l’Occidente” in Opera aperta, Bompiani, Milano, 1976.
5 - M. Ghilardi, Cuore e acciaio, Esedra, Padova, 2003 oppure A. Gomarasca, a cura
di, La bambola e il robottone, Einaudi, Torino, 2001.
6 - Heidegger, M., “Da un colloquio nell’ascolto del linguaggio” in In cammino verso
il linguaggio, tr. it. Mursia, Milano, 1990.
7 - F. Jullien, Il tempo, tr. it. Luca Sossella, Roma, 2002 oppure F. Jullien , La grande
immagine non ha forma, tr. it. Angelo Colla Editore, Vicenza, 2004.
8 - G. Pasqualotto, L’estetica del vuoto, Marsilio, Venezia, 1992 oppure F. Galliano,a
cura di, Ma. La sensibilità estetica giapponese, Edizioni Angolo Manzoni, Torino, 2004
Durante le lezioni verranno proiettati e discussi alcuni dei film della seguente
filmografia:
- Al primo soffio di vento, di F. Piavoli, 2002
- Dolls, di T. Kitano, 2002
- Ghost Dog, di J. Jarmush, 1999
- The Ghost in the Shell, di
- Hero, di Zhang Yimou, 2004
- Kill Bill II, di Q. Tarantino, 2004
- Morte di un maestro del tè, di K. Kumai , 1989
- Primavera, estate, autunno, inverno…e ancora primavera, di Kim Ki- duk,2004
- Rashomon, di A. Kurosawa, 1950
- Solstizio d’estate, di T. Anh Hung, 2000
- La sottile linea rossa, di T. Malick , 1998
- Lo specchio, di A. Tarkowskij, 1974
- Tarda primavera, di Y. Ozu, 1949
124
- La tigre e il dragone, di A. Lee, 2000
- Tetsuo, di S. Tsukamoto, 1989
- L’ultimo Samurai , di E. Zwick, 2004
Per gli studenti che fossero interessati ad approfondire gli argomenti del corso, è
disponibile una bibliografia più articolata presso [email protected].
Collaborano al corso: Francesco Cappa, Susanna Zatta
Orario di ricevimento: martedi ore 14.30, stanza U6-476.
EDUCAZIONE PERMANENTE M-PED/03
Sergio Tramma
Formazione degli adulti
e consulenza nelle organizzazioni
I Semestre
CFU
4
Il disagio del lavoro e della formazione
Il corso intende affrontare alcune criticità dell’educazione e della formazione in età
adulta, con particolare attenzione alle dimensioni problematiche della condizione
adulta nella contemporaneità. Le lezioni analizzeranno i disagi connessi
all’individualizzazione dei corsi di vita, alla flessibilità /precarietà del lavoro e alla
contraddittorietà della nozione di “apprendimento durante il corso di vita”.
Tipologia d’esame: è previsto lo svolgimento di una prova orale; ulteriori modalità
d’esame potranno essere concordate con i frequentanti.
Bibliografia
- Z. Bauman, Lavoro, consumismo, nuove povertà, Città Aperta, Troina, 2004
- L. Gallino, Il costo umano della flessibilità, Editori Laterza, Roma – Bari, 2001.
- R. Sennett, Rispetto. La dignità umana in un mondo di diseguali, Il Mulino, Bologna,
2003
- S. Tramma, Educazione degli adulti, Guerini, Milano 1997.
Orario di ricevimento: lunedì dalle ore 16, stanza U6- 480.
125
E-HR E GESTIONE DELLA
CONOSCENZA SPS/08
I Semestre
Raoul Nacamulli
Formazione degli adulti
e consulenza nelle organizzazioni
CFU
4
Media@work
Le ICT per la narrazione, la comunicazione, la formazione
e la collaborazione nelle organizzazioni
Dopo aver passato in rassegna i principali strumenti, e le relative funzioni, a
supporto della gestione delle Risorse Umane (E-HR), il corso si propone di
delineare l’impatto organizzativo delle tecniche e delle metodologie di
comunicazione, formazione e collaborazione che utilizzano le tecnologie digitali
(ICT ) all’interno delle aziende e delle istituzioni. Le differenti problematiche
verranno affrontate anche attraverso l’analisi di case history. È previsto un ciclo di
lezioni a cura del dott. Adriano Solidoro.
Tipologia d’esame: esercitazioni (individuali o di gruppo) ed esame orale.
Bibliografia
Oltre alle dispense che verranno messe a disposizione degli studenti, saranno
materia di esame i due seguenti testi (uno per i frequentanti):
- G. Del Mare (a cura di), Prospettive per la comunicazione interna e il benessere
organizzativo. Appartenere, integrarsi e comunicare nell'organizzazione che cambia,
Franco Angeli, Milano, 2005.
- A. Zaghi (a cura di ), Cervelli digitali. Il ruolo delle Ict nello sviluppo delle imprese e
della società, Il Sole 24 Ore Libri, Milano, 2003.
Orario di ricevimento: su appuntamento concordato, scrivendo una e-mail a:
[email protected].
126
EPISTEMOLOGIA (AVANZATO) M-PSI/04
Telmo Pievani
Formazione degli adulti
e consulenza nelle organizzazioni
Consulenza pedagogica e ricerca educativa
I Semestre
CFU
4
4
Le nature umane: crisi e resistenze del riduzionismo metodologico
La disciplina studia i processi di trasformazione delle conoscenze scientifiche
attraverso modelli evolutivi. In particolare, attraverso una prospettiva
interdisciplinare fra evoluzione naturale ed evoluzione della cultura, analizza e
confronta i presupposti epistemologici sottesi allo sviluppo delle discipline che si
occupano dei processi dello sviluppo, della formazione e dell’organizzazione.
Verrà indagato, in particolare, il percorso storico che porta alla crisi del
riduzionismo metodologico di impronta “geno-centrica” sia nelle discipline
evoluzionistiche sia nelle scienze cognitive. Saranno presi in considerazione alcuni
sviluppi recenti della ricerca biologica, come la post-genomica, l’“evo-devo” e la
“neuro-etica”, mostrando i differenti approcci che attualmente si confrontano e si
scontrano su questi temi, sullo sfondo di differenti interpretazioni del ruolo
generale dell’impresa scientifica nel mondo contemporaneo. Verranno proposte
agli studenti attività seminariali e laboratoriali che prenderanno spunto da temi di
attualità della comunicazione della scienza e dell’immaginario scientifico.
Tipologia d’esame: orale.
Bibliografia
- Paul R. Ehrlich, Nature umane. I geni, le culture e la prospettiva umana, Codice
Edizioni, Torino, 2005.
- Steven Rose, Il cervello del XXI secolo. Spiegare, curare e manipolare la mente, Codice
Edizioni, Torino, 2005.
Ulteriori indicazioni bibliografiche, per frequentanti e non frequentanti, verranno
fornite all’inizio del corso, anche in riferimento a interessi specifici degli studenti
del Corso di laurea specialistica in Formazione degli Adulti e Consulenza nelle
organizzazioni.
Orario di ricevimento: ogni mercoledì dalle ore 15.00.
127
ERMENEUTICA DELLA FORMAZIONE M-PED/01
Paolo Mottana
Consulenza pedagogica e ricerca educativa
II Semestre
CFU
4
La simbolica dell’infanzia
La materia intende approfondire significati e figure dell’esperienza educativa
attraverso la lettura e rielaborazione ermeneutica di testi e opere che aiutino a
focalizzare il rapporto tra miti, archetipi e idee educative, in una prospettiva di
“pedagogia immaginale”.
Nel caso specifico sarà esplorata la simbologia dell’infanzia, con tutti i suoi correlati
immaginativi, che rappresenta un bacino simbolico e metaforico di grande rilievo
per comprendere tematiche cruciali come l’origine e il compimento, la visione
precategoriale e “antecedente” o “cosmica” nonché il nocciolo latente che fonda la
regione ontologica della pedagogia. Il corso intende sviluppare la capacità di
riconoscerne l’operatività e di discriminarne valori ed effetti.
L’attività corsuale prevede la lettura e discussione di saggi che hanno approfondito
da diversi vertici disciplinari la problematica in esame e un laboratorio
esperienziale permanente di tipo ermeneutico scandito in diverse esercitazioni su
materiali simbolici determinati (iconici, filmici, poetico-narrativi, musicali).
Tipologia d’esame: per gli studenti frequentanti: prova orale organizzata come
“restituzione” del percorso effettuato.
Per gli studenti non frequentanti: prova orale organizzata come rielaborazione dei
testi e degli oggetti poetici (almeno due) esplorati durante il corso che
l’esaminando dovrà autonomamente cercare di rintracciare.
Bibliografia
- P.Mottana, La visione smeraldina. Introduzione alla pedagogia immaginale, Mimesis,
Milano 2004.
- Dispensa a cura del docente.
Gli studenti non frequentanti dovranno anche preparare il testo:
- P. Mottana, L’opera dello sguardo. Braci di pedagogia immaginale, Moretti e Vitali,
Bergamo 2002.
Orario di ricevimento: lunedì ore 11.
128
ERMENEUTICA DELLA FORMAZIONE M-PED/01
Jole Orsenigo
Formazione degli adulti
e consulenza nelle organizzazioni
II Semestre
CFU
4
Pedagogia del vuoto
Il corso prevede un’esplorazione del “tema del vuoto” tra filosofia, mistica, clinica
ed estetica alla ricerca di uno stile contenuto e responsabile del nostro agire la
formazione. Si prevede un approfondimento seminariale all’interno delle lezioni.
Tipologia d’esame: colloquio orale. Chi ha seguito il corso deve portare all’esame
il diario delle lezioni.
Bibliografia
- Orsenigo J., Schegge di pedagogia generale. Il debito foucaultiano (in preparazione).
Due libri a scelta tra i seguenti:
- Sartre J., La nausée, trad. it. La nausea, Einaudi, Torino, 1947.
- Pasqualotto G., Estetica del vuoto, Marsilio, Venezia, 1992.
- Recalcati M., Clinica del vuoto, Franco Angeli, 2002.
Tutti per i non frequentanti.
Orario di ricevimento: lunedì dalle ore 10.
129
ERMENEUTICA FILOSOFICA M-FIL/01
Giorgio Bertolotti
Scienze dell’educazione
Scienze della comunicazione
I Semestre
CFU
8
5
L’epoca della tecnica
“Ciò che è veramente inquietante non è che il mondo si trasformi in un completo
dominio della tecnica. Di gran lunga più inquietante è che l’uomo non è affatto
preparato a questo radicale mutamento del mondo. Di gran lunga più inquietante è
che non siamo ancora capaci di raggiungere, attraverso un pensiero meditante, un
confronto adeguato con ciò che sta realmente emergendo nella nostra epoca”. Così
Heidegger in un testo del 1959.
Dopo una breve introduzione ai concetti fondamentali dell’ermeneutica filosofica,
il corso cercherà di comprendere alcuni aspetti chiave della cosiddetta “epoca della
tecnica”, partendo dalla lunga e radicale riflessione che Heidegger le ha dedicato.
Tipologia d’esame: prova orale.
Bibliografia
Per tutti
M. Heidegger, “L’epoca dell’immagine del mondo”, tr. it. in Id., Sentieri interrotti,
Firenze, La Nuova Italia, pp. 71-101.
M. Heidegger, “La questione della tecnica”, tr. it. in Saggi e discorsi, Milano, Mursia,
pp. 5-27.
G. Bertolotti, Come far risalire i fiumi alla sorgente. Heidegger e la scienza, Milano,
Mimesis.
Solo per Scienze della comunicazione:
R. Ronchi, Teoria critica della comunicazione. Dal modello veicolare al modello
conversativo, Milano, Bruno Mondadori.
Solo per Scienze dell’educazione:
M. Heidegger, Che cosa significa pensare?, tr. it. Sugarco.
Nota: prima di sostenere l’esame, gli studenti sono invitati a controllare la
bibliografia definitiva in bacheca o sul sito web della Facoltà.
Orario di ricevimento: giovedì alle 15.
130
ERMENEUTICA FILOSOFICA M-FIL/01
Giorgio Bertolotti
Consulenza pedagogica e ricerca educativa
II Semestre
CFU
4
Identità e riconoscimento
Se l’identità è legata alla domanda “Chi sono io?”, appare sempre più evidente che
è una domanda alla quale non posso rispondere da solo. Ho bisogno dell’altro.
Perché ne ho bisogno? Una delle risposte più convincenti dice che ne ho bisogno
perché non c’è autocoscienza autentica senza riconoscimento da parte di un’altra
autocoscienza: non c’è identità senza riconoscimento. Il corso intende discutere
precisamente questa tesi.
Tipologia d’esame: orale.
Bibliografia
P. Ricoeur, Percorsi del riconoscimento, Raffaello Cortina 2005.
Chi non frequenta deve integrare la preparazione con:
F. Crespi, Identità e riconoscimento nella sociologia contemporanea, Laterza 2004.
Nota: ulteriori indicazioni bibliografiche, obbligatorie o di supporto, potranno
essere fornite all’inizio del corso. Prima di sostenere l’esame gli studenti sono
invitati a controllare la bibliografia definitiva in bacheca oppure sul sito web della
Facoltà.
Orario di ricevimento: giovedì alle 15.
131
ETNOANTROPOLOGIA DELLE AMERICHE
M-DEA/01
II Semestre
Roberto Malighetti
Scienze antropologiche ed etnologiche
CFU
4
Costruzioni identitarie fra etero e autorappresentazioni
Il corso analizza le dinamiche identitarie a partire dalla comparazione fra realtà
chicana e afro-brasiliana. Concentrandosi sull’esperienza etnografica indaga gli
spazi di scambio, politici, linguistici e culturali nei quali vengono costruite le
identità.
Tipologia d’esame: colloquio orale.
Bibliografia
- U. Fabietti, L’identità etnica, Carocci, Roma, 1998.
- R. Malighetti, Il Quilombo di Frechal. Identità e lavoro sul campo in una comunità
brasiliana di discendenti di schiavi, Raffaello Cortina Editore, Milano, 2004.
- F. Montezemolo, La mia storia, non la tua. La costruzione dell’identità chicana tra
etero e autorappresentazioni, Guerini, Milano, 2004.
Per i non frequentanti:
- Lévi-Strauss, C. 1977 (a cura di) L'identité, Grasset et Fasquelle,
Paris (tr. it. L'identità, Sellerio, Palermo 1980).
Orario di ricevimento: da definire.
ETNOESTETICA M-DEA/01
I Semestre
Ivan Bargna
Scienze antropologiche ed etnologiche
CFU
4
Antropologia del paesaggio ed etnoestetica
Il corso indaga la dimensione artistica ed estetica in quanto produzione culturale.
Vengono trattate le questioni dell’universalità/relatività dell’arte, della distinzione
132
fra arte e cultura materiale, dell’esistenza e portata della riflessione estetica nelle
culture extra-europee.
Nel corso di quest’anno, in particolare, verranno analizzate le implicazioni
estetiche dell’antropologia del paesaggio. Nell’occidente moderno le
rappresentazioni del paesaggio (pittoriche, fotografiche, teatrali) hanno contribuito
a costituire una visione del paesaggio come rappresentazione (spettacolo naturale
o scenario storico-culturale). Il confronto con le differenti modalità di costruzione
del “paesaggio” di diverse culture extra-europee sposta però la nostra attenzione
dalla rappresentazione al processo, dalla contemplazione all’esperienza e dalla
vista ad altre modalità sensoriali ed estetiche di produzione dei luoghi. Ci si
interrogherà infine sull’effetto di ritorno di tali pratiche sulla nostra concezione
dell’arte (land art, arte ambientale ecc.) e sul rapporto che essa intrattiene con la
costruzione dei luoghi.
Tipologia d’esame: prova orale.
Bibliografia
1. Bargna Ivan, Arte africana, Jaca Book, 2003.
Due testi a scelta fra quelli al punto 2, e un testo fra quelli al punto 3.
2.
- Auge Marc, Rovine e macerie. Il senso del tempo, Bollati Boringhieri 2004.
- Bloch Maurice, ”Un tentativo di incontro. Il concetto di “paesaggio” fra gli
Zafimaniry del Madagascar”, in Ugo Fabietti, Il sapere dell’antropologia. Pensare,
comprendere, descrivere l’Altro, Mursia, Milano, 1993.
- Morphy Howard, “Landscape and the Reproduction of the Ancestral Past”, in
Eric Hirsch e Michael O’Hanlon, The Anthropology of Landscape. Perspectives on
Place and Space, Oxford University Press, 2003.
3.
- Alpers Svetlana, L’arte del descrivere. Scienza e pittura nel Seicento olandese, Bollati
Boringhieri.
- D’Angelo Paolo, Estetica della natura. Bellezza naturale, paesaggio e arte ambientale,
Laterza, 2001.
- Lai Franco, Antropologia del paesaggio, Carocci, 2000.
- Milani Raffaele, Il pittoresco. L’evoluzione del gusto fra classico e romantico,
Laterza,1996.
- Turri Eugenio, Il paesaggio come teatro. Dal territorio vissuto al territorio
rappresentato, Marsilio, 1998.
- Venturi Ferriolo Massimo, Giardino e paesaggio dei romantici, Guerini e Associati,
1998.
Ai non frequentanti è richiesto un testo supplementare scelto fra quelli al punto 3.
Orario di ricevimento: martedì 15.30 – 16.30.
133
ETNOGRAFIA DELLA COMUNICAZIONE
M-DEA/01
Vincenzo Matera
Scienze della comunicazione
I Semestre
CFU
5
Dopo una presentazione dell’ambito teorico e metodologico della disciplina e delle
principali tradizioni di ricerca, il corso si propone di approfondire la prospettiva
analitica specifica dell’etnografia della comunicazione, mettendo in evidenza il
significato culturale e la connotazione politica dei processi di comunicazione e
delle tecnologie della comunicazione entro differenti contesti sociali e culturali.
Tipologia d’esame: prova orale
Bibliografia
Per gli studenti frequentanti:
- V. Matera, 2002, Etnografia della comunicazione, Carocci (con esclusione del
capitolo 2).
- D. Tedlock, 2002, Verba Manent. L’interpretazione del parlato, L’Ancora del
Mediterraneo, Napoli, 2002.
Gli studenti non frequentanti porteranno in sostituzione delle lezioni i testi
seguenti:
- Biscaldi, 2004, Our Bad Language. Creolizzazione linguistica e conflitto nell’isola di
Antigua, CISU, Roma.
Orario di ricevimento: martedì dalle 14.30.
134
ETNOLINGUISTICA L-LIN/01
I Semestre
Gabriele Iannaccaro
Scienze della comunicazione
CFU
5
Introduzione alla linguistica percettiva
L’etnolinguistica indaga il rapporto tra i comportamenti linguistici codificati
all’interno di gruppi sociali e il quadro socio-antropologico in cui tali
comportamenti si manifestano.
Tipologia d’esame: prova orale.
Bibliografia
Per gli studenti frequentanti:
- Appunti del corso.
- G.R. Cardona, Introduzione all'Etnolinguistica, Il Mulino, Bologna, 1976.
- N.A. Niedzielski, Nancy e D.R. Preston, Folk Linguistics (Trends in Linguistics.
Studies and monographs 122), Berlin - New York, Mouton de Gruyter 2000:
capp. 1, 2, 3.
- E. J. Benson e D.R. Preston, I dialettologi incontrano la percezione: per farne che cosa?,
in Rivista Italiana di Dialettologia 26 (2003): 19-48.
Per gli studenti non frequentanti:
- G.R. Cardona, Introduzione all'Etnolinguistica, Il Mulino, Bologna, 1976.
- Duranti, Culture e discorso. Un lessico per le scienze umane, Meltemi, Roma, 2001:
10 voci a scelta dello studente (raccomandate particolarmente le voci: atto,
categorie, colore, competenza, comunità, conflitto, contatto, genere, identità,
nomi, proverbio, relatività).
- N.A. Niedzielski, Nancy e D.R. Preston, Folk Linguistics (Trends in Linguistics.
Studies and monographs 122), Berlin - New York, Mouton de Gruyter 2000:
capp. 1, 2, 3.
- E. J. Benson e D.R. Preston, «I dialettologi incontrano la percezione: per farne
che cosa?», in Rivista Italiana di Dialettologia 26 (2003): 19-48.
- M. Cini e Riccardo Regis (acd), Che cosa ne pensa oggi Chiaffredo Roux? Percorsi
della dialettologia percezionale all'alba del nuovo millennio, Alessandria, Edizioni
dell’Orso 2002: due saggi a scelta fra quelli di Grassi, Le Dû, Iannàccaro,
D’Agostino et alii, Binazzi, Moretti, Sornicola.
Chi non riesce in nessun modo a leggere l’inglese dovrà contattare il docente.
Orario di ricevimento: martedì alle 15.00.
135
ETNOLOGIA M-DEA/01
I Semestre
Ivan Bargna
Scienze dell’educazione
CFU
4
Cibo, gusto e cultura. Un percorso etno-antropologico
Attraverso un’analisi del rapporto fra cibo, cultura e società nei suoi molteplici aspetti
(materiale, simbolico, comunicativo, sensoriale, estetico) vengono presentati alcuni dei
principali paradigmi, modelli teorici e problemi delle discipline etno-antropologiche.
Analizzeremo le modalità attraverso cui gli uomini, mediante la selezione e il trattamento degli alimenti, distinguono fra natura e cultura e fanno della cucina e del “buon
gusto” elementi di costruzione di specifiche identità culturali e storiche. Presteremo
attenzione anche anche agli attuali processi di globalizzazione in cui si sovrappongono
l’omogeneizzazione degli stili alimentari, la diffusione della “cucina etnica”, il recupero delle “tradizioni locali” e la fame di gran parte della popolazione mondiale.
Tipologia d’esame: da definire.
Bibliografia
A) Un testo o gruppi di testi a scelta fra:
1. Lévi-Strauss Claude, “Breve trattato di etnologia culinaria” in Le origini delle
Buone maniere a tavola, Il Saggiatore; Lévi-Strauss Claude, Il crudo e il cotto,
Mondadori (parti).
2. Douglas Mary,, Antropologia e simbolismo. Religione, cibo e denaro nella vita sociale,
Il Mulino (parti); Douglas Mary, Purezza e pericolo, Il Mulino (parti).
3. Harris Marvin, Buono da mangiare. Enigmi del gusto e consuetudini alimentari, Einaudi.
B) Due testi a scelta fra:
1. Montanari Massimo (a cura di), Il mondo in cucina. Storia, identità, scambi, Laterza.
2. La Cecla Franco, La pizza e la pasta, Il Mulino.
3. Ariès Paul, I figli di McDonalds, Dedalo.
4. Teti Vito, Il colore del cibo. Geografia, mito e realtà dell’alimentazione mediterranea, Meltemi.
5. Marchesi Gualtiero, Vercelloni Luca, La tavola imbandita. Storia estetica della
cucina, Laterza.
6. Appiano Ave, Bello da mangiare. Il cibo come forma simbolica nell’arte, Meltemi.
7. Arens Williams, Il mito del cannibale, Bollati Boringhieri.
Per i non frequentanti: un testo o gruppo di testi aggiuntivo scelto fra quelli al punto A.
Orario di ricevimento: martedì 15,30 - 16,30.
136
ETNOLOGIA EUROPEA M-DEA/01
Scienze antropologiche ed etnologiche
II Semestre
CFU
4
Il corso è un’introduzione ai concetti-guardiani dell’antropologia del
Mediterraneo. Più precisamente si occuperà dell’analisi dei processi di costruzione
dell’identità nazionale in Europa, con particolare attenzione alla Grecia e ai
Balcani.
Tipologia d’esame: orale.
Bibliografia
Verrà comunicata all’inizio del corso.
FILOSOFIA DELLA COMUNICAZIONE M-FIL/05
Matteo Bianchin
Scienze della comunicazione
I Semestre
CFU
5
Intenzionalità e fenomeni mentali
L’insegnamento presenta e discute alcuni tra gli strumenti concettuali e le
prospettive teoriche cruciali per comprendere la natura e la genesi della
comunicazione, per analizzarne le forme e i presupposti, per considerarne le
implicazioni e gli effetti in contesti non comunicativi. Così, per un verso tratta
questioni che hanno a che fare con la natura della mente, del significato, del
linguaggio; per altri ne considera aspetti che toccano l’etica, la politica, la teoria
della società.
La parte generale fornisce gli elementi di pragmatica essenziali per farsi un'idea di
cosa vuol dire produrre, comprendere e usare un'espressione significativa; quella
monografica è dedicata quest’anno all’intenzionalità. L’intenzionalità è stata
considerata la proprietà fondamentale dei fenomeni mentali e recentemente è
tornata a occupare una posizione centrale nelle teorie del significato e della
comunicazione. Nel corso verrà offerta un’introduzione alla problematica e una
discussione più dettagliata di alcuni aspetti salienti nel dibattito contemporaneo.
137
Tipologia d’esame: orale.
Bibliografia
- C. Bianchi, Pragmatica del linguaggio, Laterza, Roma-Bari 2003.
- T. Crane, Fenomeni mentali, Cortina, Milano 2003, capitoli 1, 3, 4.
Due saggi a scelta tra i seguenti:
- J. Fodor, “La guida Fodor alle rappresentazioni mentali”, in A Paternoster (a
cura di), Mente e linguaggio, Guerini, Milano, pp. 25-52.
- H. Putnam, “Significato e riferimento”, in A Paternoster (a cura di), Mente e
linguaggio, Guerini, Milano, pp. 79-90.
- J. Searle, “L’inconscio in relazione con la coscienza”, in J. Searle, La riscoperta
della mente, Bollati-Boringhieri, Torino 1994 (20032), cap. 7, pp. 166-188.
- J. Searle, “La coscienza, l’intenzionalità e lo Sfondo”, in J. Searle, La riscoperta
della mente, Bollati-Boringhieri, Torino 1994 (20032), cap. 8, pp. 189-212.
Orario di ricevimento: per appuntamento, scrivendo a [email protected]
FILOSOFIA DELL’EDUCAZIONE M-PED/01
Duccio Demetrio
Scienze dell’educazione
I Semestre
CFU
8
Le metafore del cammino e del viaggio nelle filosofie dell’esistenza
La Filosofia dell’educazione, alla luce della storia del pensiero filosofico,
individua, studia e discute le diverse interpretazioni relative alla natura e al
configurarsi dell’esperienza educativa. Al fine di meglio teorizzarla, tradurla in
concetti, narrarla, scriverne. La disciplina problematizza in particolare: il sorgere
della consapevolezza individuale, le ragioni che promuovono lo sviluppo del
pensiero critico e che conducono ad una maggiore conoscenza di se stessi e della
condizione umana.
Il corso è dedicato a due metafore educative (la vita come cammino e viaggio) che,
più di altre, nelle tradizioni filosofiche e religiose, esprimono che cosa significhi
essere al mondo cercando un senso nelle sue molteplici vie e direzioni.Pertanto, si
rintracceranno oltre che in alcune figure di filosofi dell’antichità, dell’età moderna
e contemporanea, nelle religioni , nei miti, in letteratura e arte, i significati
138
simbolici e esperienziali attribuiti da questi saperi a tali rappresentazioni del
vivere. Entrambe generatrici di meditazioni filosofiche, di virtù morali, di un più
libero pensiero.
Collaboratori: E. Biffi, C. Borgonovi, E. Mancino.
Tipologia d’esame: una prova scritta, opzionale, riservata ai soli frequentanti in
data 21 dicembre ore 12.30, pima della quale gli studenti dovranno redigere uno
scritto scelto tra una lista di temi presentati nel corso delle lezioni e concordato con
il docente. Le prove orali e scritte verificheranno soprattutto le capacità seguenti:
proprietà linguistica e pertinenza lessicale nella argomentazione dei temi, dei
concetti, delle teorie filosofiche; uso corretto delle abilità di sintesi e di
approfondimento analitico; competenza adeguata nello stabilire connessioni tra
argomenti, scuole di pensiero, autori; commento ed ampliamento critico di letture
esemplari.
Per i non frequentanti esami orali.
Bibliografia
Parte istituzionale
- D. Demetrio, Filosofia dell’educazione ed età adulta, Utet Libreria, Torino, 2003.
- K. Jaspers, La fede filosofica, trad.it., Raffaello Cortina, Milano, 2005.
Parte monografica
- D. Demetrio, Filosofia del camminare. Esercizi di meditazione mediterranea, Raffaello
Cortina, Milano, 2005.
- D. Le Breton, Il mondo a piedi. Elogio della marcia, trad.it. Feltrinelli, Milano, 2003.
- M. Zambrano, Filosofia e poesia, trad.it. Pendragon, Bologna, 1998.
N.B. Gli studenti frequentanti che parteciperanno ad un seminario residenziale su
“Filosofia e poesia del cammino”, in data da stabilirsi, verranno esonerati dal
portare all’esame un testo a scelta della parte monografica.
I non frequentanti, obbligatoriamente, si prepareranno anche sul volume F. Cambi,
Filosofia dell’educazione, Laterza,Roma-Bari, ed. aggiornata 2003; e inoltre su D.
Demetrio, L’educazione interiore.Introduzione alla pedagogia introspettiva, Rcs, La
Nuova Italia, Milano, 2000.
Orario di ricevimento: lunedì dalle ore 14.30 alle 16.30 (Stanza U6-482). E-mail:
[email protected].
139
FILOSOFIA DELL’EDUCAZIONE M-PED/01
Paolo Mottana
Scienze dell’educazione
I Semestre
CFU
8
Una visione ermetica della pedagogia
La materia intende riflettere approfonditamente intorno all’esperienza,
all’immaginario e ai saperi riferibili al mondo dell’educazione, attraverso uno
sguardo radicato nella tradizione filosofica, mitica e immaginativa d’Occidente e
d’Oriente.
Il corso monografico intende esplorare la relazione che intercorre tra la pedagogia
immaginale, ovvero una pedagogia impegnata a rintracciare nel potere delle
immagini e dell’immaginazione un fattore essenziale di trasmutazione e reciproca
conoscenza di uomo e mondo, e la filosofia ermetica degli elementi e della
concezione unitaria del cosmo, anche nelle creazioni realizzate dai continuatori
non sempre consapevoli della Grande Opera alchemica, che sono alcuni artisti
dell’epoca moderna e contemporanea .
Il corso affronterà la lettura e discussione di passi decisivi delle opere in
programma, l’esame e l’interpretazione di esempi espressivo-simbolici (immagini,
musiche e opere poetiche) e includerà seminari tematici.
Tipologia d’esame: per gli studenti frequentanti, esame orale secondo modalità
tradizionale o secondo la modalità a “miniconferenza” che verrà presentata a
lezione. Per gli studenti non frequentanti: esame orale secondo modalità tradizionale.
Bibliografia
- P. Mottana, Miti d’oggi nell’educazione, Angeli, Milano 2000.
- P. Mottana, La visione smeraldina. Introduzione alla pedagogia immaginale, Mimesis,
Milano 2004.
- M. Barioglio – P. Mottana ( a cura di), Mèntori immaginali, Moretti e Vitali,
Bergamo 2005.
- M. Sladek, La stella di Ermes, tr.it. Mimesis, Milano 2005.
Orario di ricevimento: lunedì ore 11.
140
FILOSOFIA DELLA MENTE
E TEORIA DEGLI AFFETTI M-FIL/01
Salvatore Natoli
Consulenza pedagogica e ricerca educativa
II Semestre
CFU
4
Mente, Corpo, Affetti
Il corso di quest’anno intende analizzare il rapporto che intercorre tra corpo,
mente, passioni e perciò le relazioni di sé con sé, di sé con il mondo esterno e gli
altri. Si procederà, quindi, a una descrizione della dinamica degli affetti, del potere
di resistenza, di quel che si oppone alla nostra potenza – perciò l’idea di
limitazione - e insieme della capacita nostra di espanderci, di essere attivi. La
mente, in questo quadro, non differisce in nulla dal corpo se non come corporeità
consapevole della propria potenza. Tale consapevolezza ci rende attivi e perciò liberi
a fronte e di contro a tutto ciò che ci costringe, ci spinge a rimanere passivi e perciò
a restare schiavi, a subire il dominio degli altri e delle cose. Di qui un’esplorazione
degli affetti: nel dettaglio analisi della cupidigia, dell’invidia, dell’ira, ma anche
della speranza, della letizia, della compassione. A far da filo conduttore in questi
esercizi sarà Spinoza. Il taglio dato al corso si presenta di particolare utilità in
generale per l’autoformazione, ma anche per chi opera nelle professioni di
sostengo alla persona, in associazioni di volontariato, nelle agenzie di servizi e
perfino nelle politiche pubbliche.
Tipologia d’esame: prova orale.
Bibliografia
Spinoza, Etica.
La bibliografia sarà completata durante il corso.
Orario di ricevimento: sarà comunicato all’inizio del corso.
141
FILOSOFIA DELLA SCIENZA M-FIL/02
I Semestre
Federico Laudisa
Scienze della comunicazione
CFU
5
Il problema della coscienza tra filosofia e scienza
Il corso presenta l’emergere e lo sviluppo del problema contemporaneo della
coscienza. Sullo sfondo della nascita della scienza europea nel XVII secolo, che
induce a collocare in una luce nuova il problema del ruolo della mente e della
coscienza nell’ordine naturale, il corso introduce in primo luogo alle principali
questioni connesse a un’analisi filosofica ed epistemologica della mente, per poi
concentrarsi sul problema della coscienza, il problema forse più arduo e discusso
nell’intera tradizione contemporanea della filosofia della mente. Parte integrante
del corso sarà il commento e l’analisi di testi della tradizione filosofica moderna
(Cartesio, Leibniz, Hume, Kant, James) e di quella contemporanea di impostazione
analitica (Nagel, Searle, Dennett, Chalmers e altri).
Tipologia d’esame: prova orale sui contenuti del corso.
Bibliografia
- M. Di Francesco, Introduzione alla filosofia della mente, Carocci, 2002 (la data ‘2002’
si riferisce alla seconda edizione, che è quella di riferimento).
- S. Nannini, L’anima e il corpo. Un’introduzione storica alla filosofia della mente,
Laterza, 2002.
- J.R. Searle, La riscoperta della mente, Bollati Boringhieri 2003.
Orario di ricevimento: verrà comunicato all’inizio del corso.
142
FILOSOFIA DELLA SCIENZA M-FIL/02
I Semestre
Federico Laudisa
Consulenza pedagogica e ricerca educativa
CFU
4
Mente e natura. La ragione scientifica e i percorsi della modernità
Il corso presenta e discute la formazione della razionalità scientifica come parte
integrante della moderna civiltà occidentale. Sullo sfondo della nascita della
scienza europea nel XVII secolo, saranno analizzati i principali fattori intellettuali
che hanno determinato lo sviluppo della moderna ragione scientifica, con
particolare attenzione alle modalità con cui il sapere scientifico definisce in modo
sempre più nettamente la propria identità, interagendo in modi complessi e spesso
tortuosi con l’insieme delle dottrine filosofiche e teologiche contemporanee.
Tipologia d’esame: prova orale sui contenuti del corso.
Bibliografia
1. P. Rossi, La nascita della scienza moderna in Europa, Laterza, 1997 (ed. economica
2004).
2. A. Funkestein, Teologia e immaginazione scientifica dal Medioevo al Seicento, Einaudi
1996.
Orario di ricevimento: verrà comunicato all’inizio del corso.
FILOSOFIA DELLA SCIENZA M-FIL/02
II Semestre
Telmo Pievani
Scienze dell’educazione
CFU
8
Una pluralità di storie: che cosa rende la biologia unica
La disciplina studia i principi, i metodi, i concetti e le implicazioni filosofiche della
ricerca scientifica. Mantenendo molto stretto il riferimento agli avanzamenti più
recenti della scienza in molteplici campi, il corso si prefigge di offrire gli strumenti
143
per una riflessione filosofica sulle differenti rappresentazioni del mondo naturale
provenienti dalle scienze del vivente e dalla teoria dell’evoluzione. Verranno
indagati gli aspetti di unicità che caratterizzano i metodi di indagine delle
discipline evoluzionistiche e dello sviluppo rispetto alle scienze fisicomatematiche, in particolare l’introduzione di pattern storici e il pluralismo di livelli
esplicativi. Attraverso la discussione di casi, sia storici sia riguardanti i dibattiti
attorno a ricerche in corso, verranno discussi alcuni temi chiave di filosofia della
biologia, come lo statuto teorico dell’evoluzione dopo Darwin, le differenze fra
teoria dell’evoluzione ed evoluzionismi, la natura delle “leggi” biologiche, nonché
il ruolo di concetti come progresso, disegno, programma, forma, struttura,
adattamento, continuità, caso, necessità, contingenza. L’analisi critica di queste
idee sarà anche l’occasione per valutare le modalità attraverso le quali i modelli
evolutivi sono stati adottati in altri campi di studio, come l’evoluzione delle
culture, le scienze dello sviluppo e della formazione.
Tipologia d’esame: orale.
Bibliografia
- Giulio Barsanti, Una lunga pazienza cieca. Storia dell’evoluzionismo, Einaudi,
Torino, 2005.
- Steve Jones, Quasi come una balena. Un aggiornamento de L’origine delle specie,
Codice Edizioni, Torino, 2005.
- Ernst Mayr, L’unicità della biologia, Raffaello Cortina Editore, Milano, 2005.
- Telmo Pievani, Introduzione alla filosofia della biologia, Laterza, Roma-Bari, 2005.
Ulteriori indicazioni bibliografiche, per frequentanti e non frequentanti, verranno
specificate all’inizio del corso.
Orario di ricevimento: ogni mercoledì dalle ore 15.
FILOSOFIA MORALE M-FIL/03
II Semestre
Romano Madera
Scienze della comunicazione
Scienze dell’educazione
CFU
10
8
L’importanza della esegesi biblica e, in particolare, del libro della Genesi, per la
filosofia morale.
144
Tipologia d’esame: da definire.
Bibliografia
- C. Enzo, Adamo dove sei, Il Saggiatore.
- P. Stefani, Le radici bibliche della cultura moderna, Bruno Mondatori.
- Kant, La critica della ragion pratica, Laterza.
- E. Neumann, Psicologia del profondo e nuova etica, Moretti e Vitali.
- R. Madera, L.V. Tarca, La filosofia come stile di vita, Bruno Mondatori.
Gli studenti che non frequenteranno il corso dovranno portare anche A. Da Re,
Filosofia morale, Bruno Mondatori.
Orario di ricevimento: da definire.
FILOSOFIA TEORETICA M-FIL/01
Salvatore Natoli
Scienze dell’educazione
I Semestre
CFU
8
Il piacere e la virtù
Il piacere si genera dal desiderio (la potenza che noi siamo) e si dispiega come
fruizione del mondo, come espansione di sé. Per questo, nel corso del tempo, lo si è
spesso identificato con la felicità. Ma la filosofia antica aveva già compreso che il
piacere, di per sé, non rende felici perché è transitorio e per di più insufficiente – si
desidera sempre di più e si rimane costantemente in deficit. Perché il piacere dia
dunque felicità è necessario che si configuri come bene stabile. A tale scopo è però
necessaria la virtù, intesa come una tecnica di autovalorizzazione capace di
trasformare il godimento in soddisfazione, di rendere il piacere continuo e non
deperibile. La virtù così concepita, lungi dall’essere un dispositivo di repressione,
coincide allora con quell’insieme di abilità che ci permettono di sapercela cavare
nelle difficoltà, ma soprattutto ci permettono d’instaurare rapporti fecondi di sé
con sé, con gli altri, con il mondo. La filosofia, che è la ripresa della vita nel
pensiero, si presenta perciò come una delle tecniche più adeguate - e di certo
storicamente più consolidate - per la formazione del carattere e per l’instaurazione
di relazioni umane e sociali riuscite. Il taglio didattico che quest’anno s’intende
imprimere al corso di Filosofia teoretica si rivela di particolare utilità per chiunque
145
si avvii verso professioni di sostegno alla persona e per chi in generale opererà
all’interno di organizzazioni di formazione e di servizi.
Tipologia d’esame: prova orale.
Bibliografia
- Platone, Fedro.
- S. Natoli, Dizionario dei vizi e delle virtù, Feltrinelli, Milano.
- S. Natoli, La felicità di questa vita, Mondadori, Milano.
Orario di ricevimento: da definire.
FILOSOFIA TEORETICA M-FIL/01
Mauro Nobile
Scienze della comunicazione
I Semestre
CFU
10
Comunicazione, persuasione, verità
Il corso intende fornire alcuni strumenti teorici per riflettere, in termini storici e
concettuali, sul modo in cui le diverse forme e strategie della comunicazione
sociale hanno inciso e possono incidere sul rapporto fra persuasione e verità.
Questo delicato problema sarà messo a fuoco dapprima attraverso il confronto con
un classico come la Retorica di Aristotele (modulo 1); poi passando all’analisi
sistemico-cibernetica della realtà dei mass media recentemente proposta dal
sociologo tedesco Niklas Luhmann (modulo 2). La frequenza del corso non
richiede precedenti studi di filosofia.
Tipologia d’esame: orale.
Bibliografia
- Aristotele, Retorica, Mondadori, Milano 1996 (coll. “Oscar classici greci e latini”).
- Niklas Luhmann, La realtà dei mass media, F. Angeli, Milano.
Nota: eventuali altre indicazioni bibliografiche, obbligatorie o di supporto, saranno
fornite all’inizio del corso. Gli studenti che si accingono a preparare l’esame sono
146
pertanto invitati a controllare la bibliografia definitiva in bacheca o nella pagina
presente nel sito della Facoltà.
Orario di ricevimento: su appuntamento, all’indirizzo: [email protected].
FONDAMENTI DI PSICOLOGIA GENERALE
M-PSI/01
Marco Castiglioni
Scienze dell’educazione
I Semestre
CFU
4
Il corso si propone di fornire le conoscenza teoriche e metodologiche necessarie
alla comprensione dei processi psicologici di base, con particolare attenzione alle
implicazioni per le attività didattiche e di apprendimento.
Il sapere psicologico rappresenta un presupposto importante per lo sviluppo di
competenze professionali in ambito educativo e formativo. La psicologia come
scienza si differenzia dalla psicologia ingenua in quanto ha proceduto ad elaborare
un patrimonio di conoscenze basate su evidenze sperimentali. Tale statuto
empirico garantisce un elevato grado di validità e attendibilità nella comprensione
e nello studio dei fenomeni psicologici. Nell’ambito del corso saranno presentate e
approfondite le funzioni psichiche di base, con particolare riferimento
all’acquisizione delle informazioni (sensazione e percezione, coscienza e
attenzione), alla loro elaborazione (memoria, apprendimento, pensiero,
ragionamento), alla loro comunicazione (linguaggio, comunicazione e cultura),
nonché alla loro rilevanza affettiva, emotiva e sociale (emozioni, affetti,
motivazioni, relazioni interpersonali).
La dott.ssa Fabrizia Mantovani ([email protected]) collaborerà alla
realizzazione del corso.
Tipologia d’esame: l’esame consiste in una prova scritta.
Bibliografia
La bibliografia per l’esame prevede i seguenti testi:
- L. Anolli, P. Legrenzi (2001), Psicologia generale, il Mulino.
- L. Anolli (2002) Le emozioni, Unicopli.
147
Orario di ricevimento: giovedi dalle 11.30 presso il Dipartimento di Scienze umane
per la formazione. È opportuno prenotarsi via mail all’indirizzo:
[email protected].
GEOGRAFIA M-GGR/01
I Semestre
Marcella Schmidt di Friedberg
Scienze dell’educazione
Scienze della formazione primaria
annuale
CFU
4
-
Geografia, Ambiente, Paesaggio
Il corso di durata annuale intende introdurre gli studenti alla geografia umana e
alle sue problematiche più recenti. La geografia umana studia le relazioni tra le
comunità umane e l’ambiente naturale nella loro espressione territoriale. Durante
il corso sarà dato un particolare rilievo al tema dell’ambiente, affrontato nei suoi
diversi aspetti, introducendo alcune parole chiave – risorsa, sviluppo, sostenibilità,
andamento demografico, inquinamento, cambiamento climatico, biodiversità – da
leggere in chiave critica. Il concetto di paesaggio, da intendersi come espressione
di diversità culturale, sarà affrontato, inoltre, attraverso i suoi principali strumenti
di lettura e interpretazione. Un approfondimento verrà dedicato al tema della
conservazione dei beni ambientali e culturali.
Tipologia d’esame: la prova d’esame consiste in un colloquio orale. Prerequisito
indispensabile per il superamento dell’esame è la conoscenza di base della
geografia dell’Italia, dei paesi europei ed extraeuropei, come dai programmi della
scuola d’obbligo, oltre alla capacità d’uso dell’atlante geografico.
Bibliografia
Per tutti:
- E. Manzi, Le ali della farfalla. Fondamenti di Geografia umana sostenibile, Loffredo,
Napoli, 2002, vol.1.
- M. Schmidt di Friedberg, L’arca di Noè: conservazionismo tra natura e cultura,
Giappichelli, Torino, 2004.
- E. Reclus, Storia di un ruscello, Milano, Elèuthera, 2005.
Per Scienze della formazione primaria, inoltre, si aggiunge
- M. Schmidt di Friedberg (a cura di), Geografia a scuola: monti , fiumi, capitali o
altro?, Milano, Guerini, 2005.
Non ci sono differenze di programma tra frequentanti e non frequentanti.
Orario di ricevimento: da definire.
148
GEOGRAFIA M-GGR/01
I Semestre
Marcella Schmidt di Friedberg
Scienze antropologiche ed etnologiche
CFU
4
Paesaggio, patrimonio, globalizzazione
La geografia umana studia le relazioni tra le comunità umane e l’ambiente naturale
nella loro espressione territoriale. Il corso si propone di approfondire alcuni temi
centrali della disciplina, nei loro sviluppi più recenti: l’idea di natura, d’identità
culturale e di heritage, nei loro riferimenti spaziali. Da queste parole chiave,
s’intende sviluppare un percorso che indaghi sul binomio globale - locale e sui
rapporti tra luogo, cultura, natura e identità, introducendo il tema del paesaggio,
in quanto espressione di diversità culturale. Particolare attenzione è dedicata,
quindi, alla questione ambientale e alle politiche di conservazione dei beni naturali
e culturali in vari contesti geografici. Nel discorso sull’identità svolge un ruolo
centrale la riscoperta della storia, dei luoghi e delle tradizioni locali, cioè del patrimonio o heritage: lo heritage appare come un’espressione materiale di una memoria collettiva, uno strumento per ritrovare le proprie radici e ribadire la propria
identificazione di genere, gruppo etnico e stato sociale: attraverso il paesaggio, la
natura, il folklore e i monumenti si crea un senso di coesione/appartenenza/esclusione.
Tipologia d’esame: L’esame consiste in una prova orale. Solo per i frequentanti è
prevista la presentazione di elaborati scritti.
Bibliografia
- M. Schmidt di Friedberg, L’arca di Noè: conservazionismo tra natura e cultura,
Giappichelli, Torino, 2004.
- Massey, P. Jess (a cura di), Luoghi, culture, globalizzazione, ed. it. a cura di E.
Dell’Agnese, Utet Libreria, Torino, 2001.
Inoltre, a scelta, uno tra i seguenti testi:
- J. Diamond, Armi, acciaio, malattie. Breve storia del mondo negli ultimi tredicimila
anni, Einaudi, Torino 1997
- A.Vallega, Geografia culturale. Luoghi, spazi, simboli, Utet Libreria, Torino, 2003.
- Cosgrove, Realtà sociali e paesaggio simbolico, Milano, Unicopli, 1990.
- V. Shiva, Terra madre: sopravvivere allo sviluppo, Utet Libreria, Torino, 2002.
- S. Schama, Pesaggio e memoria, Mondatori, Milano, 1997.
- Turri, Il paesaggio e il silenzio, Venezia, Marsilio, 2004.
Saranno fornite ulteriori indicazioni bibliografiche e materiali durante il corso.
Orario di ricevimento: da definire.
149
INFORMATICA AVANZATA 1 INF/01
Italo Zoppis
Scienze della comunicazione
I Semestre
CFU
5
Il corso illustra le modalità e le problematiche della comunicazione tra sistemi di
elaborazione. A tale scopo viene presentato il concetto di comunicazione basata su
protocolli a livelli, il modello di riferimento OSI e il modello TCP/IP. Il corso,
inoltre, intende dotare lo studente delle capacità di utilizzare un sistema di
produttività individuale per la presentazione di documenti multimediali (Flash).
Tipologia d’esame: prova orale durante la quale viene discusso un progetto
preparato dallo studente.
Bibliografia
- J.G. Brookshear, Informatica: una panoramica generale, Pearson, Milano 2004.
- Dispense a cura del docente.
Orario di ricevimento: lunedì dalle 9 alle 10.
INFORMATICA AVANZATA 2 INF/01
Federico Laudisa
Scienze della comunicazione
I Semestre
CFU
5
Il corso costituisce un’introduzione ai fondamenti della nozione di algoritmo e
fornisce a questo scopo elementi di logica e teoria della computazione. Una
particolare attenzione sarà dedicata alle motivazioni epistemologiche che hanno
determinato lo sviluppo di una teoria degli algoritmi e alle implicazioni di questa
anche in campi come la teoria dell’informazione e l’intelligenza artificiale.
Tipologia d’esame: prova orale sui contenuti del corso.
150
Bibliografia
- Dispense fornite dal docente.
Orario di ricevimento: verrà comunicato all’inizio del corso.
INFORMATICA DI BASE INF/01
I Semestre
Italo Zoppis
Scienze della comunicazione
CFU
5
Il corso presenta, in due parti fondamentali, gli scopi e i concetti chiave
dell’informatica, la struttura e l’evoluzione tecnologica dei sistemi di calcolo
automatico. La prima parte, introduce alcuni strumenti teorici sul concetto di
algoritmo e sulla rappresentazione dell’informazione. La seconda, analizza le
principali componenti hardware e software di un sistema di calcolo, le funzionalità e
le relazioni intercorrenti tra esse; in modo particolare, sono affrontate le
problematiche che derivano dalla gestione del processore e della memoria centrale.
Tipologia d’esame: prova scritta e orale.
Bibliografia
J.G. Brookshear, Informatica: una panoramica generale, Pearson, Milano 2004.
Dispense a cura del docente.
Orario di ricevimento: lunedì dalle 9 alle 10.
151
INNOVAZIONE D’IMPRESA SPS/10
II Semestre
CFU
Formazione degli adulti
e consulenza nelle organizzazioni
4
Il programma del corso verrà comunicato all’inizio delle lezioni.
ISTITUZIONI DI CULTURA ARABA SPS/11
II Semestre
Vermondo Brugnatelli
Scienze della comunicazione
CFU
5
Elementi di storia del mondo arabo e di religione islamica
Il corso mira a fornire alcuni elementi essenziali per conoscere la cultura cosiddetta
“araba” nella sua più ampia accezione, comprendendo quindi in generale l’area di
influenza della religione islamica e della lingua araba letteraria. È da quest’area che
proviene una fetta consistente dell’attuale immigrazione extracomunitaria, e una
migliore conoscenza della sua civiltà si dimostra sempre più indispensabile. Nel
corso si esamineranno alcune caratteristiche della civiltà araba, della storia dei
popoli arabi e della religione islamica.
Tipologia d’esame: è previsto lo svolgimento di una prova orale.
Bibliografia
(identica per frequentanti e non frequentanti)
- Albert Hourani, Storia dei popoli arabi, ed. Mondadori.
- Paolo Branca, I musulmani, ed. Il Mulino.
- Appunti e/o materiali forniti a lezione sulla questione israelo palestinese, scaricabili a suo tempo online dal sito: www.brugnatelli.net/vermondo/didattica.
Orario di ricevimento: verrà comunicato successivamente sul sito web:
www.brugnatelli.net/vermondo/didattica.
152
ISTITUZIONI DI CULTURA CINESE SPS/11
II Semestre
CFU
5
Scienze della comunicazione
Cultura e società nella Cina tradizionale e contemporanea
Il corso si propone di esplorare e discutere alcuni tra i principali aspetti della
cultura e società cinese tradizionale e contemporanea. Tra i temi trattati:
- caratteristiche della cultura confuciana
- famiglia
- relazioni di genere e condizione femminile
- civiltà Han e minoranze etniche
- religioni
- educazione ed istruzione
- salute, crescita e controllo della popolazione
- modernità e modernizzazione.
In relazione a questi temi, il corso mira ad analizzare continuità e differenze nei
diversi periodi storici e ad esplorare le maggiori trasformazioni sociali del
ventesimo secolo nell’intento di fornire allo studente gli strumenti di base per la
conoscenza e l’interpretazione della società cinese odierna nelle sue più varie
sfaccettature e contraddizioni.
Tipologia d’esame: orale.
Bibliografia
Verrà comunicata all’inizio delle lezioni.
153
ISTITUZIONI DI CULTURA GIAPPONESE SPS/11
II Semestre
CFU
5
Scienze della comunicazione
Il corsosi pone l'obiettivo di fornire un quadro generale di avviamento allo studio
della storia e dei molteplici ambiti della cultura giapponese. In particolare ci si
propone di stimolare un approccio analitico e critico verso aspetti della storia e
della cultura giapponesi spesso erroneamente codificati dai mass media europei e
statunitensi.
Bibliografia
Verrà comunicata all’inizio delle lezioni.
ISTITUZIONI DI DIRITTO PUBBLICO
E LEGISLAZIONE SCOLASTICA IUS/09
Scienze della formazione primaria
II Semestre
semestrale
CFU
-
Il corso cercherà di esplorare, attraverso un breve excursus normativo ed operativo
(con la presentazione dei principali elementi di diritto costituzionale), il percorso, a
volte faticoso, della scuola italiana dalla cultura degli atti e delle procedure alla
cultura dei risultati. La rilettura delle principali riforme (la scuola a tempo pieno,
la legge 517 del 1977, la scuola media unica, la legge-quadro sull’integrazione delle
persone handicappate, la riforma moratti, ecc.) spiegherà le ragioni del nuovo
sistema e il suo fondamento sui principi del decentramento, dell’autonomia e della
flessibilità dei modelli organizzativi.
Tipologia d’esame: prova orale con esercitazioni scritte per i non frequentanti.
Soltanto prova orale per i frequentanti.
Bibliografia
Verrà comunicata all’inizio delle lezioni.
154
ISTITUZIONI DI DIRITTO PUBBLICO
E POLITICHE SOCIALI IUS/09
I Semestre
Claudio Martinelli
Scienze dell’educazione
CFU
4
Il programma del corso verrà comunicato all’inizio delle lezioni.
ISTITUZIONI DI MATEMATICHE 1A MAT/02
Sandro Levi
Scienze della formazione primaria
I Semestre
semestrale
CFU
+e
Il corso si propone una rilettura degli argomenti dell’aritmetica di base che gli
studenti già possiedono dai loro studi precedenti, e che rientrano fra le competenze
necessarie ad un docente di matematica della scuola primaria In particolare i temi
trattati saranno i seguenti:
- Logica e teoria degli insiemi. Insiemi e operazioni fra insiemi. Proposizioni.
Corrispondenze fra insiemi, corrispondenze biunivoche. Relazioni di
equivalenza, classi di equivalenza e partizioni.
- Contare - I numeri naturali. Che cosa vuol dire contare? Introduzione assiomatica
secondo Peano dei naturali: somma, prodotto e ordinamento dei naturali;
dimostrazioni per induzione. Somma e prodotto di naturali dal punto di vista
cardinale. Scrittura decimale e in altre basi dei naturali.
- I numeri interi. Introduzione degli interi a partire dai naturali; differenza di
interi; classi di resto.
- Quozienti, resti e teorema fondamentale dell’aritmetica. Divisibilità nell’insieme dei
naturali. Esistenza e unicità di quoziente e resto, algoritmo euclideo della
divisione; massimo comune divisore e minimo comune multiplo di due numeri
naturali. Numeri primi; teorema fondamentale dell’aritmetica.
- I numeri razionali. Introduzione dei numeri razionali a partire dagli interi;
operazioni fra razionali e proprietà di densità. Probabilità elementare.
- Estensione dei numeri razionali ai numeri reali.
Tipologia d’esame: l’esame consiste di una prova scritta e di una prova orale.
155
Gli insegnanti che, essendo in servizio nella scuola elementare, non frequentano il
corso, sono invitati, per concordare le modalità d’esame, a contattare la dottoressa
S. Di Sieno all’indirizzo [email protected]
Per tutti gli studenti è prevista la possibilità di usufruire di un servizio di
“supporto matematico”. Tale servizio permetterà loro di lavorare in gruppo con
altri colleghi di corso, sotto la supervisione di ex-studenti laureati presso il corso di
laurea in Scienze della formazione primaria (major scientifico). Per ulteriori
informazioni si può scrivere a [email protected].
Bibliografia
- S. Di Sieno - S. Levi, Aritmetica di base, McGraw-Hill, 2005.
- Ana Millán Gasca, All'inizio fu lo scriba. Piccola storia della matematica come
strumento di conoscenza, Mimesis 2004.
- A.Deledicq - F. Castro, Addomesticare l’infinito, Edizioni Kangourou Italia, 2005.
- L. Carroll, I garbugli del reverendo, Mimesis 2002.
Orario di ricevimento: l’orario di ricevimento per il primo semestre verrà
concordato durante la prima lezione con gli studenti frequentanti e verrà indicato
sulla pagina web www.matapp.unimib.it/formazione/. Le eventuali variazioni
successive saranno indicate sulla stessa pagina web.
ISTITUZIONI DI MATEMATICHE 1B MAT/02
Simonetta Di Sieno
Scienze della formazione primaria
I Semestre
semestrale
CFU
+e
Il corso si propone una rilettura degli argomenti dell’aritmetica di base che gli
studenti già possiedono dai loro studi precedenti, e che rientrano fra le competenze
necessarie ad un docente di matematica della scuola primaria In particolare i temi
trattati saranno i seguenti:
- Logica e teoria degli insiemi. Insiemi e operazioni fra insiemi. Proposizioni.
Corrispondenze fra insiemi, corrispondenze biunivoche. Relazioni di
equivalenza, classi di equivalenza e partizioni.
- Contare - I numeri naturali. Che cosa vuol dire contare? Introduzione assiomatica
secondo Peano dei naturali: somma, prodotto e ordinamento dei naturali;
dimostrazioni per induzione. Somma e prodotto di naturali dal punto di vista
cardinale. Scrittura decimale e in altre basi dei naturali.
- I numeri interi. Introduzione degli interi a partire dai naturali; differenza di
interi; classi di resto.
156
- Quozienti, resti e teorema fondamentale dell’aritmetica. Divisibilità nell’insieme dei
naturali. Esistenza e unicità di quoziente e resto, algoritmo euclideo della
divisione; massimo comune divisore e minimo comune multiplo di due numeri
naturali. Numeri primi; teorema fondamentale dell’aritmetica.
- I numeri razionali. Introduzione dei numeri razionali a partire dagli interi;
operazioni fra razionali e proprietà di densità. Probabilità elementare.
- Estensione dei numeri razionali ai numeri reali
Tipologia d’esame: l’esame consiste di una prova scritta e di una prova orale.
Gli insegnanti che, essendo in servizio nella scuola elementare, non frequentano il
corso, sono invitati, per concordare le modalità d’esame, a contattare la docente
all’indirizzo: [email protected].
Per tutti gli studenti è prevista la possibilità di usufruire di un servizio di
“supporto matematico”. Tale servizio permetterà loro di lavorare in gruppo con
altri colleghi di corso, sotto la supervisione di ex-studenti laureati presso il Corso
di Laurea in Scienze della formazione primaria (major scientifico). Per ulteriori
informazioni si può scrivere a [email protected]
Bibliografia
- S. Di Sieno - S. Levi, Aritmetica di base, McGraw-Hill, 2005.
- Ana Millán Gasca, All'inizio fu lo scriba. Piccola storia della matematica come
strumento di conoscenza, Mimesis 2004.
- A.Deledicq - F. Castro, Addomesticare l’infinito, Edizioni Kangourou Italia, 2005.
- L. Carroll, I garbugli del reverendo, Mimesis 2002.
Orario di ricevimento: l’orario di ricevimento per il primo semestre verrà
concordato durante la prima lezione con gli studenti frequentanti e verrà indicato
sulla pagina web http://www.matapp.unimib.it/formazione/. Le eventuali
variazioni successive saranno indicate sulla stessa pagina web.
ISTITUZIONI DI MATEMATICHE 2 MAT/03
Maria Dedò e Marina Cazzola
Scienze della formazione primaria
II Semestre
semestrale
CFU
+e
Il corso intende far acquisire agli studenti una conoscenza approfondita, anche
attraverso esercitazioni e attività di laboratorio, dei fondamenti disciplinari della
157
geometria insegnata nella scuola elementare o presente nelle esperienze d’avvio
alla matematica nella scuola materna.
Verranno trattati i seguenti temi:
- Misura: cosa significa misurare, cosa si può misurare, come si fa a misurare;
misura degli angoli, misurazioni indirette; proporzionalità, leggere la
proporzionalità in una formula. Similitudini e figure simili, esempi di
similitudini (omotetie), proprietà delle similitudini; come variano aree e volumi
rispetto a una similitudine.
- Isometrie: esempi di isometrie piane (rotazioni, traslazioni, riflessioni,
glissoriflessioni), esempi di isometrie nello spazio; uso e proprietà delle
isometrie. Simmetria di una figura (nel piano e nello spazio); relazioni di
equivalenza in geometria.
- Carta a quadretti: come usarla per determinare distanze, allineamenti di punti,
parallelismo e perpendicolarità di segmenti. Disegnare figure geometriche sulla
carta a quadretti; similitudini e isometrie sulla carta a quadretti.
Tipologia d’esame: l’esame consiste in una prova scritta e una prova orale da
sostenersi entrambe nello stesso appello d'esame. Per essere ammessi alla prova
orale occorre anche aver presentato alla commissione una relazione scritta su uno
degli argomenti del corso (la relazione va presentata alla commissione una
settimana prima della data dell'esame scritto). Facilitazioni ad uso esclusivo degli
studenti frequentanti verranno illustrate dai docenti a lezione.
Per tutti gli studenti è prevista la possibilità di usufruire di un servizio di
“supporto matematico” che permetterà loro di lavorare in gruppo con altri colleghi
di corso, sotto la supervisione di ex-studentesse laureate presso il corso di laurea in
Scienze della formazione primaria. Per ulteriori informazioni si può consultare la
pagina web del corso indicata più sotto.
Bibliografia
M. Dedò, Misura proporzionalità, similitudine, dispense stampate a cura del
Dipartimento di Matematica F. Enriques, Milano, settembre 2001.
M. Dedò, Trasformazioni geometriche, dispense stampate a cura del Dipartimento di
Matematica F. Enriques, Milano, settembre 2001.
M. Cazzola, Per non perdere la bussola, Ed. Decibel/Zanichelli, Bologna, 2001.
A. Millan Gasca, All'inizio fu lo scriba, Ed. Mimesis, Milano, 2004.
Orario di ricevimento: L'orario di ricevimento, eventuali avvisi e materiale
aggiuntivo (ad esempio temi d'esame, schede di lavoro, ecc.) saranno resi
disponibili alla pagina web http://www.matapp.unimib.it/formazione/.
158
ISTITUZIONI DI PIANIFICAZIONE
LINGUISTICA L-LIN/01
I Semestre
Gabriele Iannaccaro
Scienze antropologiche ed etnologiche
CFU
4
Il programma del corso verrà comunicato all’inizio delle lezioni.
LETTERATURA ARABA L-OR/12
II Semestre
Scienze antropologiche ed etnologiche
CFU
8
Temi del corso: Le lingue del Vicino Oriente alla vigilia dell’islam, L’epoca preislamica, Il profeta Muhammad, I Califfi ben-guidati e gli Umayyadi, Gli Abbasidi
e Baghdad, Decentramento e Autonomie, I Selgiuchidi, I Turchi, Il periodo
Moderno.
Tipologia d’esame : orale.
Bibliografia
Verrà comunicata all’inizio delle lezioni.
LETTERATURA CINESE L-OR/21
I Semestre
Scienze antropologiche ed etnologiche
CFU
8
Il corso è mirato a fornire agli studenti una visione d’insieme della letteratura
cinese. Il corso si concentrerà sulla storia della letteratura cinese e su testi letterari
cinesi del Novecento, fornendo altresì un’introduzione preliminare alla storia della
letteratura cinese tradizionale.
159
Nello specifico, la prima parte del corso – annuale e ripartito in due semestri – sarà
dedicata a fornire le chiavi d’accesso e le coordinate fondamentali della storia della
letteratura cinese classica. Nella seconda parte ci si concentrerà sull’analisi e
l’approfondimento della storia della letteratura, delle figure letterarie e di testi
letterari cospicui della letteratura cinese moderna e contemporanea.
Verranno letti testi letterari e di critica letteraria in lingua originale e in traduzione.
Tipologia d’esame: l’esame prevede
- l’elaborazione di una breve tesina di approfondimento propedeutica all’esame.
Il tema della tesina verrà concordato col docente e la data di consegna verrà
stabilita durante il corso;
- una prova orale finale.
Ulteriori indicazioni verranno fornite durante il corso.
Bibliografia
Le indicazioni bibliografiche verranno fornite all’inizio del corso.
LETTERATURA GIAPPONESE L-OR/22
Andrea Maurizi
Scienze antropologiche ed etnologiche
II Semestre
CFU
8
Avviamento allo studio della letteratura e del teatro del Giappone premoderno
Il corso si propone di fornire gli elementi di base per la conoscenza e
l’interpretazione della storia della letteratura e del teatro del Giappone
premoderno. Si divide in due moduli: nel primo si analizzeranno le forme poetiche
che hanno caratterizzato la poesia giapponese dalle origini alla restaurazione Meiji;
nel secondo ci si soffermerà invece sulle forme teatrali e letterarie del periodo Edo.
Alcune ore saranno dedicate alla lettura, alla traduzione e al commento filologico
di haiku e brani in prosa (in originale e in giapponese moderno) di Matsuo Bashô.
Entro metà marzo gli studenti dovranno concordare l’argomento di una relazione
della durata di circa venti minuti da esporre in classe nel mese di maggio.
Tipologia d’esame: prova orale a fine corso.
160
Bibliografia
Bibliografia critica
- Katô Shûichi, Storia della letteratura giapponese. Dalle origini al XVI secolo, Marsilio,
1987.
- Donald Keene, World Within Walls. Japanese Literature of the Pre-Modern Era, 16001867, Tuttle, 1978, pp. 11-229 e 337-437.
- Benito Ortolani, Il teatro giapponese. Dal rituale sciamanico alla scena contemporanea,
Bulzoni, 1998, pp. 13–260.
- Andrea Maurizi, “Eredità culturale cinese ed esperienza poetica nell’Evo Antico:
il Kaifûsô”, in Introduzione alla cultura letteraria, Bulzoni, 2001, pp. 29-64.
- Ikuko Sagiyama, Antologia della poesia giapponese classica. Il Man’yôshû, C.U.E.N.,
1984, pp. 31-58.
- Ikuko Sagiyama, Raccolta di poesie giapponesi antiche e moderne, Ariele, 2000, pp. 930.
- Sonia Arntzen, Ikkyû and the Crazy Cloud Anthology, University of Tokyo Press,
1986, pp. 3-35.
- Opere in traduzione
- Ihara Saikaku, Cinque donne amorose, a cura di G. C. Calza, Adelphi, 1979.
- Ihara Saikaku, Vita di un libertino, a cura di G. C. Calza, Guanda, 1988.
- Ihara Saikaku, Il grande specchio dell’omosessualità maschile, a cura di A. Maurizi,
Frassinelli, 1997.
- Ihara Saikaku, Storie di mercanti, a cura di M. Marra, TEA, 1988.
- Matsuo Bashô, Il romitaggio della dimora illusoria, a cura di L. Origlia, SE, 1992.
- Ueda Akinari, Racconti di pioggia e di luna, a cura di M. T. Orsi, Marsilio, 1988.
- Hiraga Gennai, La bella storia di Shidôken, a cura di A. Boscaro, Marsilio, 1990.
La bibliografia d’esame definitiva sarà indicata all’inizio del corso.
Orario di ricevimento: dopo le lezioni.
LETTERATURA ITALIANA L-FIL-LET/10
Giovanna Benvenuti
Scienze della formazione primaria
II Semestre
annuale
CFU
-
Nella parte istituzionale, il corso ricostruisce i lineamenti fondamentali della
letteratura italiana degli ultimi due secoli. Nella parte monografica, tratta
dell’esperienza femminile del romanzo nel secondo Novecento, con particolare
riferimento all’opera di Natalia Ginzburg e di Lalla Romano.
161
Le lezioni di carattere storico-letterario (24 ore) si avvarranno di una serie di
letture, effettuate in aula e mirate a consentire un accostamento diretto, sia pure
per rapidi assaggi, ai testi e agli autori di primaria rilevanza; gli approfondimenti
(36 ore) riguarderanno gli elementi peculiari, sul piano tematico e su quello della
scrittura, di una narrativa che presenta, certo, una forte connotazione “di genere”,
ma che non per questo può essere assimilata, come talvolta si è fatto, a un
fenomeno “minore”, marginale e circoscritto, nel panorama culturale
contemporaneo.
Tipologia d’esame: per i frequentanti l’esame si compone di norma di una prova
scritta, a risposte aperte, sulla parte monografica e di un colloquio sulla parte
istituzionale; per i non frequentanti è prevista una prova orale complessiva, sul
programma indicato di seguito.
Bibliografia
Parte istituzionale
Per tutti:
- Un manuale di quelli in uso nei licei.
- Per i frequentanti:
- Le letture che sono state oggetto di analisi durante le lezioni, secondo un elenco
indicato ad apertura del corso.
Per i non frequentanti:
- Una rosa di letture antologiche, in materia di poesia, relative ai seguenti autori:
Ugo Foscolo, Giacomo Leopardi, Alessandro Manzoni (un coro dalle tragedie),
Giosuè Carducci, Giovanni Pascoli, Gabriele D’Annunzio, Guido Gozzano,
Filippo Tommaso Marinetti, Giuseppe Ungaretti, Umberto Saba, Eugenio
Montale.
- Un romanzo a scelta fra: A. Manzoni, I promessi sposi; G. Verga, I Malavoglia; G.
D’Annunzio, Il piacere; I. Svevo, La Coscienza di Zeno; L. Pirandello, Il fu Mattia
Pascal; C.E. Gadda, La cognizione del dolore; E. Vittorini, Conversazione in Sicilia; C.
Pavese, La casa in collina; P. Levi, Se questo è un uomo; I. Calvino, Se una notte
d’inverno un viaggiatore.
Al colloquio d’esame occorre presentarsi con un elenco dettagliato delle letture
compiute, con l’antologia utilizzata come testo di riferimento, con l’edizione
adottata del romanzo prescelto.
Parte Monografica
Per tutti:
- N. Ginzburg, Lessico famigliare e Caro Michele, entrambi Einaudi, Torino
- L. Romano, Le parole tra noi leggere, Einaudi, Torino; un romanzo a scelta fra Una
giovinezza inventata e La penombra che abbiamo attraversato, entrambi Einaudi,
Torino.
162
- C. Garboli, Prefazione a N.Ginzburg, Opere, vol.I, Mondadori, Milano (da
consultare in biblioteca).
- C. Segre, Introduzione a Lalla Romano, Opere, vol.I., Mondadori, Milano (da
consultare in biblioteca).
- M. Zancan, Le autrici. Questioni di scrittura, questioni di lettura, in A.Asor Rosa ( a
cura di), Letteratura italiana del Novecento. Bilancio di un secolo, Einaudi, Torino,
2000, pp 87- 135 (da consultare in biblioteca).
Non costitutivi della bibliografia espressamente richiesta per l’esame, ma utili per
un primo approccio alla figura e all’opera delle scrittrici considerate, e dunque
consigliati, in particolare, a chi non possa frequentare, sono:
- E. Clementelli, Invito alla lettura di Natalia Ginzburg, Mursia, Milano, 1972 (da
richiedere in libreria).
- A. Catalucci, Invito alla lettura di Lalla Romano, Mursia, Milano, 1980 (da
richiedere in libreria).
Orario di ricevimento: da definire.
LETTERATURA ITALIANA CONTEMPORANEA
L-FIL-LET/11
I Semestre
Mario Barenghi
Scienze della comunicazione
CFU
10
Letteratura e testimonianza: due casi esemplari
Obiettivo del corso è di presentare gli elementi fondamentali della comunicazione
letteraria, nei suoi vari aspetti: strategie compositive, scelte retoriche e linguistiche,
codici culturali. Al centro della riflessione è il rapporto fra l’autore e il pubblico
sull’orizzonte di quella che si conviene chiamare la modernità letteraria, cioè in
relazione alle trasformazioni che hanno investito la letteratura in ogni sua
componente dopo il declino delle società di Antico Regime.
Il corso di quest’anno sarà diviso in tre moduli. Il primo, più breve e di carattere
teorico, è dedicato al tema della lettura letteraria. Il secondo si propone di
affrontare, attraverso l’analisi degli scritti autobiografici di Primo Levi, il problema
della comunicazione, ai vari livelli di organizzazione del testo. Il terzo tratta un
altro “classico” della memorialistica novecentesca, Cristo si è fermato a Eboli di Carlo
Levi, che chiama in causa i rapporti fra scrittura di viaggio, documentazione
etnografica e riflessione antropologica.
163
Tipologia d’esame: l’esame ha forma orale. La valutazione tiene conto dei seguenti
fattori: pertinenza e proprietà delle risposte, capacità di lettura e familiarità con i
testi (è sempre richiesto un commento a un brano), correttezza espressiva,
acquisizione della terminologia critica, capacità di approfondire i temi trattati
operando collegamenti e confronti.
Prima della conclusione del corso è previsto un test scritto facoltativo a risposte
aperte. Chi lo supererà sosterrà il colloquio orale in forma abbreviata, secondo
modalità che verranno comunicate durante il corso.
Bibliografia
Modulo A: Introduzione alla teoria della lettura
- Bibliografia critica: Vittorio Spinazzola, La modernità letteraria, Il Saggiatore,
Milano 2001 (pp. 13-66).
Modulo B: Il problema della comunicazione in Primo Levi.
- Opere: Comunicare (da I sommersi e i salvati, cap. IV); Argon (da Il sistema periodico,
cap. I); Se questo è un uomo; La tregua.
- Bibliografia critica: Primo Levi: un’antologia della critica, a cura di Ernesto Ferrero,
Einaudi, Torino 1997 (pp. 5-33, 55-90, 169-262).
Modulo C: Carlo Levi tra etnografia e memorialistica.
- Opere: Cristo si è fermato a Eboli.
- Bibliografia critica: Vittorio Spinazzola, L’”esperienza intera” di Carlo Levi, in La
modernità letteraria, cit. (pp. 265-292); Giovanni Falaschi, “Cristo si è fermato a
Eboli” di Carlo Levi, in AAVV., Letteratura italiana. Le Opere, vol. IV, t. II,
Einaudi, Torino 1996 (pp. 469-490).
Orario di ricevimento: da definire (stanza U6-467).
164
LETTERATURA ITALIANA CONTEMPORANEA
L-FIL-LET/11
II Semestre
Francesca Caputo
Scienze dell’educazione
CFU
8
Storie di educazioni: Primo Levi e Luigi Meneghello
Obiettivo del corso è di presentare gli elementi fondamentali della comunicazione
letteraria, nei suoi vari aspetti: strategie compositive, scelte retoriche e linguistiche,
codici culturali. Al centro della riflessione le modalità di rappresentazione
letterararia dei processi di formazione.
Il corso di quest’anno sarà diviso in tre moduli. Il primo, di carattere metodologico,
è finalizzato all’acquisizione degli strumenti di base per la lettura di un testo
letterario. Il secondo e il terzo si propongono di affrontare il tema dell’educazione
in una duplice prospettiva, quella della scuola e dell’università e quella del lavoro.
Si analizzeranno i libri di due scrittori del secondo Novecento, Luigi Meneghello e
Primo Levi, autori accomunati da una forte tensione etica e conoscitiva, e dalla
volontà di ‘scrivere chiaro’.
Tipologia d’esame: l’esame ha forma orale. La valutazione tiene conto dei seguenti
fattori: pertinenza e proprietà delle risposte, capacità di lettura e familiarità con i
testi (è sempre richiesto un commento a un brano), correttezza espressiva,
acquisizione della terminologia critica, capacità di approfondire i temi trattati
operando collegamenti e confronti.
Prima della conclusione del corso è previsto un test scritto facoltativo a risposte
aperte. Chi lo supererà sosterrà il colloquio orale in forma abbreviata, secondo
modalità che verranno comunicate durante il corso.
Bibliografia
Modulo A: Elementi di retorica e comunicazione letteraria
- Bibliografia critica: Franco Brioschi, Costanzo Di Girolamo, Massimo Fusillo,
Introduzione alla letteratura, Carocci, Roma 2003, pp. 9-79 e 156-180.
Modulo B: “Che cos’è un’educazione?” La riflessione di Luigi Meneghello fra
scuola fascista e Resistenza.
- Opere: Fiori italiani; Fiori a Edimburgo (da La materia di Reading e altri reperti,
Rizzoli, Milano 1997, pp. 61-78).
165
- Bibliografia critica: Rocco Mario Morano, “I piccoli maestri” e “Fiori italiani”: Luigi
Meneghello fra “fraternae acies” e “lezioni d’abisso”, in Omaggio a Meneghello, a cura
di Antonio Daniele, Centro Editoriale e Librario Università della Calabria,
Cosenza 1994, pp. 91-129; Ernestina Pellegrini, Luigi Meneghello, Fiesole, Cadmo
2002.
Modulo C: “Se fai una cosa la fai bene”. La riflessione di Primo Levi sul “lavoro/
destino, lavoro condizione umana”.
- Opere: La chiave a stella; Zinco, Ferro, Potassio, Nichel, Cromo, Stagno, Uranio (da Il
sistema periodico); Conversazione con Primo Levi di Giuseppe Grassano in P. Levi,
Conversazioni e interviste. 1963-1987, a cura di Marco Belpoliti, Einaudi, Torino
1997, pp. 167-184.
- Bibliografia critica: Cesare Segre, I romanzi e le poesie, in Primo Levi: un’antologia
della critica, a cura di Ernesto Ferrero, Einaudi, Torino 1997, pp. 91-116; Robert
S.C. Gordon, Primo Levi: le virtù dell’uomo normale, Roma, Carocci 2003 (i capp. 6,
La pratica, pp. 119-132; 10, L’amicizia, pp. 193-205; 11, La narrazione, pp. 207-220);
Paola Valabrega, Mano / Cervello, in Primo Levi, a cura di Marco Belpoliti, “Riga”,
n. 13, Marcos y Marcos, Milano 1997, pp. 380-392.
Orario di ricevimento: da definire (stanza U6-467).
LETTERATURA PER L’INFANZIA L-FIL-LET/11
Scienze della formazione primaria
II Semestre
semestrale
CFU
-
Il corso intende offrire un panorama della letteratura per l’infanzia dalle origini ai
nostri giorni. Prende in esame i testi più significativi, da quelli ormai classici a
quelli contemporanei, fornendo informazioni e stimolando riflessioni sulle più
recenti tendenze editoriali e sui problemi che questo comporta per gli adulti –
soprattutto educatori, insegnanti e bibliotecari – che devono fare da mediatori fra il
bambino e il libro. Il corso muove dalla considerazione del concetto e della pratica
del “piacere di leggere” e comprende una storia e una definizione del “genere”. In
questo ambito viene dedicata particolare attenzione agli albi per la prima infanzia,
alle fiabe, ai generi (giallo, paura, “rosa”, fantasy, fantascienza, umorismo), alle
tematiche di attualità, alle collane e agli autori più significativi. Infine, l’importanza
del leggere ad alta voce e del raccontare storie per un’educazione alla lettura. Sono
previsti una visita alla Libreria dei Ragazzi di Milano e un incontro con un autore.
166
Tipologia d’esame: una prova orale uguale per frequentanti e non frequentanti.
Bibliografia
Verrà comunicata all’inizio delle lezioni.
LINGUA ARABA 1 L- OR/12
Annuale
CFU
10
Scienze della comunicazione
Elementi di lingua araba
Il corso fornisce gli elementi essenziali della lingua araba classica utilizzando
strutture di arabo standard (lingua comune sia parlata che scritta, per tutti i paesi
arabi), che serve anche come approccio ai mezzi di comunicazione (stampa, radio,
televisione), nonché mezzo indispensabile per un eventuale passaggio all’arabo
colloquiale (dialetto).
Il livello della lingua è elementare e mira alla comprensione della realtà circostante,
osservazione delle cose e loro descrizione. Attraverso argomenti situazionali si
apprende la lingua quotidiana che esprime concetti concreti e necessità.
Viene trattato l’aspetto morfologico della lingua attraverso la declinazione del
nome e aggettivo: il genere, il numero, la determinazione/indeterminazione, i casi
e le concordanze e la coniugazione del verbo ( presente e non presente o passato).
Sintatticamente si considera la frase verbale (affermativa, negativa, interrogativa,
disgiuntiva) e quella nominale (affermativa, negativa, interrogativa, disgiuntiva).
Esercitazioni con madrelingua su testi specifici: lettura (pronuncia) e dialogo
esclusivamente in arabo con riassunti scritti dell’argomento trattato.
Tipologia d’esame: l’esame prevede due prove: scritta e orale, ambedue basate
sulle esercitazioni effettuate durante l’anno, utilizzando gli strumenti didattici
appresi.
Esame scritto: dettato (10 parole) ed elaborazione grammaticale di esercizi (scelta
multipla) e traduzione dall’italiano in arabo di 5 frasi o un testo equivalente.
Esame orale: lettura di un testo conosciuto: traduzione (o sintesi in arabo) e
domande sul testo.
Bibliografia
Verrà comunicata all’inizio delle lezioni.
167
LINGUA ARABA 2 L-OR/12
Annuale
CFU
8
Scienze della comunicazione
L’arabo dei media
Il corso costituisce la prosecuzione dell’insegnamento di Lingua araba 1 e ha
l’obiettivo di approfondire e ampliare la conoscenza degli elementi essenziali della
lingua attraverso i mezzi di comunicazione (giornali e riviste) aventi per soggetto
l’attualità, la politica, l’economia, la pubblicità, il tempo ecc.
Il livello della lingua è medio-alto e si basa sulla capacità di analisi e sintesi di un
documento, abilitando a riassumere e a esprimere le proprie opinioni.
Grammaticalmente viene completata la morfologia del nome e dell’aggettivo:
dimostrativi, relativi, indefiniti, elativi (comparativi superlativi) numerali cardinali
e ordinali, le ore, i mesi, la datazione e la morfologia del verbo, la sua struttura
completa (forme verbali), le modalità e i tempi composti.
Così pure si amplia la struttura della frase attraverso frasi finali, relative,
dichiarative, ipotetiche e altre particolarità morfosintattiche
È prevista l’abilità di traduzione dall’arabo e in arabo con l’apprendimento dell’uso
del vocabolario.
Esercitazioni con madrelingua su articoli di giornale specifici: dialogo
esclusivamente in arabo, con arricchimento vocabolario attraverso i sinonimi e
contrari, frasi e modi di dire ed esercizi di traduzione dall’italiano in arabo
Tipologia d’esame: prevede due prove: scritta e orale, ambedue basate sulle
esercitazioni effettuate durante l’anno, utilizzando gli strumenti didattici appresi.
Esame scritto: traduzione dall’arabo di un articolo di giornale e traduzione
dall’italiano in arabo di più titoli di giornale o un brano breve.
Esame orale: lettura di un articolo tratto da giornale o rivista arabi esaminati
durante l’anno con riassunto o commento e dialogo in arabo.
Bibliografia
Verrà comunicata all’inizio delle lezioni.
168
LINGUA ARABA 3 L-OR/12
Annuale
CFU
8
Scienze antropologiche ed etnologiche
Approfondimento della lingua araba
Temi del corso: Translitterazione, Particelle, Participi, Nomi verbali, Verbi derivati,
Verbi Quadrilitteri, Verbi Speciali: contratti/ hamzati/ assimilati/ concavi/
difettivi, Passivo dei verbi, Kana e Inna e analoghi, Proposizione relativa.
Tipologia d’esame : scritto ed orale.
Bibliografia
Verrà comunicata all’inizio delle lezioni.
LINGUA ARABA 4 L-OR/12
Annuale
Scienze antropologiche ed etnologiche
CFU
8
Approfondimento della lingua araba
Temi del corso: Relativi e proposizione relativa, Pronomi ed avverbi interrogativi,
Complemento al nome arabo, I nomi derivati, invariabili, indefiniti, Numerali e
frazioni, Forme oppositive, Verbi di ammirazione-lode e biasimo, I Complementi
(di tempo, di luogo, oggetto, di maniera, di causa, di accompagnamento, di
specificazione), Oggetto assoluto, La proposizione ipotetico-condizionale.
Tipologia d’esame : scritto ed orale.
Bibliografia
Verrà comunicata all’inizio delle lezioni.
169
LINGUA CINESE 1 L-OR/21
Annuale
CFU
10
Scienze della comunicazione
Cinese elementare
Consolidamento degli elementi grammaticali
e morfo-sintattici della lingua cinese
Il corso intende consolidare e ampliare le competenze riguardanti la conoscenza
parlata e scritta della lingua cinese standard (putonghua), con particolare attenzione
agli elementi grammaticali e morfo-sintattici e alla struttura delle frasi complesse.
Il corso, annuale è ripartito in due semestri e prevede, oltre alle lezioni del docente
ufficiale, esercitazioni con il lettore madrelingua volte a consolidare le corrette
abitudini linguistiche.
Tipologia d’esame: l’esame prevede:
- una prova scritta intermedia in forma di test grammaticale e prova scritta di
comprensione (facoltativa);
- una prova finale, suddivisa in un test di di grammatica e comprensione con il
docente di lingua e in una prova di conversazione con il docente madrelingua.
Bibliografia
Verrà comunicata all’inizio delle lezioni.
LINGUA CINESE 2
Annuale
CFU
8
Scienze della comunicazione
Cinese elementare
Elementi di grammatica e lessico della lingua cinese
ed esercitazioni di lingua e scrittura
Il corso intende fornire le nozioni grammaticali e sintattiche di base della lingua
cinese standard per consentire lo svolgimento di brevi letture e di conversazioni a
livello elementare. Il corso, annuale è ripartito in due semestri e prevede, oltre alle
170
lezioni del docente ufficiale, esercitazioni con il lettore madrelingua per
l’impostazione alle corrette abitudini riproduttive delle sillabe cinesi e per
l’avviamento alla scrittura dei caratteri cinesi.
Tipologia d’esame: l’esame prevede
- una prova scritta intermedia in forma di test grammaticale e test di scrittura
(facoltativo).
- una prova finale, suddivisa in un test di grammatica con il docente di lingua e
una prova di conversazione con il docente madrelingua.
Bibliografia
Verrà comunicata all’inizio delle lezioni.
LINGUA CINESE 3 L-OR/21
Annuale
Scienze antropologiche ed etnologiche
CFU
8
Il corso è indirizzato a studenti in possesso delle basi di lingua cinese moderna. Si
concentra sul consolidamento della grammatica di base e l’ampliamento del
vocabolario ed è principalmente mirato alla formazione delle abilità linguistiche di
scrittura, lettura e conversazione
Nello specifico, il corso è indirizzato all’approfondimento di strutture
morfosintattiche e del lessico al fine di permettere l’approccio a testi letterari. Il
corso prenderà altresì in esame diverse tipologie linguistiche.
Le lezioni frontali prevedono la traduzione di brani di attualità tratti da giornali e
riviste, di racconti brevi e di testi tratti dall’Internet. Gli studenti saranno invitati a
cimentarsi in prima persona sui testi proposti durante il corso.
Il corso - annuale e ripartito in due semestri - prevede, oltre alle lezioni del
docente, esercitazioni di scrittura, lettura e conversazione a cura del lettore Mao
Wen, con la finalità di potenziare la comprensione e la padronanza della lingua
cinese moderna sia scritta che parlata.
Tipologia d’esame: l’esame prevede
- prove scritte a scadenza semestrale propedeutiche all’orale (prova intermedia:
traduzione di un breve testo dall’italiano al cinese e/o esercizi grammaticali senza
dizionario; prova finale: traduzione di un testo dal cinese all’italiano con
dizionario).
171
- una prova orale finale suddivisa in due parti, una parte esclusivamente in lingua
cinese con il docente madrelingua (conversazione e dettato) e una parte con il
docente (traduzione dei testi affrontati durante l’anno e una traduzione “a vista” di
un testo dal cinese senza dizionario).
Ulteriori indicazioni verranno fornite durante il corso.
Bibliografia
Verrà comunicata all’inizio delle lezioni.
LINGUA CINESE 4 L-OR/21
Annuale
Scienze antropologiche ed etnologiche
CFU
8
Il corso mira a una formazione avanzata intesa al potenziamento delle abilità di
lettura e all’ampliamento del vocabolario. È inteso a sviluppare le capacità degli
studenti di affrontare in maniera indipendente la comprensione di testi in lingua
cinese e le abilità di conversazione e scrittura.
Nello specifico, il corso è indirizzato all’approfondimento di strutture
morfosintattiche e all’ampliamento del lessico di base a livello attivo e di quello più
ampio a livello passivo. Il corso prenderà in esame diverse tipologie linguistiche e
fornirà una guida alla comprensione di testi scritti in caratteri cinesi non
semplificati.
Le lezioni frontali prevedono la traduzione di brani di attualità tratti da giornali e
riviste, di racconti brevi e di testi tratti dall’Internet. Gli studenti saranno invitati a
cimentarsi in prima persona sui testi proposti durante il corso.
Inoltre, gli studenti dovranno elaborare con la guida del docente un lessico
cinese<>italiano tecnico e specialistico propedeutico all’esame finale. L’ambito di
pertinenza del lessico verrà indicato a ciascuno studente all’inizio del corso e
l’elaborato nella sua stesura finale dovrà essere consegnato al docente entro
maggio 2006 (data da definire). Gli elaborati, intesi a sviluppare un know-how
utile nel mondo del lavoro, verranno condivisi dagli studenti.
Il corso - annuale e ripartito in due semestri - prevede, oltre alle lezioni del
docente, esercitazioni di scrittura, lettura e conversazione, con la finalità di
potenziare la comprensione e la padronanza della lingua cinese moderna sia scritta
che parlata.
172
Tipologia d’esame: l’esame prevede
- l’elaborazione di un lessico cinese<>italiano tecnico e specialistico propedeutico
all’esame finale. L’ambito verrà concordato col docente e la data di consegna verrà
stabilita durante il corso.
- prove scritte a scadenza semestrale propedeutiche all’orale (prova intermedia:
traduzione di un breve testo dall’italiano al cinese e/o composizione scritta in
lingua cinese senza dizionario; prova finale: traduzione di un testo dal cinese
all’italiano con dizionario).
- una prova orale finale suddivisa in due parti, una parte esclusivamente in lingua
cinese con il docente madrelingua (conversazione) e una parte con il docente
(traduzione dei testi affrontati durante l’anno, una traduzione “a vista” di un testo
dal cinese senza dizionario e conversazione incentrata sull’impiego del vocabolario
del lessico specialistico elaborato durante l’anno).
Ulteriori indicazioni verranno fornite durante il corso.
Bibliografia
Verrà comunicata all’inizio delle lezioni.
LINGUA DEI SEGNI
II Semestre
Scienze della comunicazione
Scienze della formazione primaria
semestrale
CFU
5
-
Introduzione alla Lingua dei Segni Italiana
Il corso introdurrà alla conoscenza della Lingua dei Segni Italiana, all’uso
sociolinguistico di questo codice comunicativo utilizzato dalle persone sorde in
Italia. Verranno affrontati i seguenti argomenti: fonologia: i parametri
formazionali; le componenti non manuali; aspetti morfologici e sintattici della LIS.
Tipologia d’esame: orale.
Bibliografia
Verrà comunicata all’inizio delle lezioni.
173
LINGUA E CULTURA INGLESE L-LIN/10
Paola Tornaghi
Formazione degli adulti
e consulenza nelle organizzazioni
Consulenza pedagogica e ricerca educativa
I Semestre
CFU
4
4
Il ritratto di un popolo
Il corso intende considerare, in chiave diacronica e sincronica, aspetti multi e
interculturali della realtà anglofona con riferimento a lingua, società e cultura. Per
spiegare l’attuale situazione della lingua inglese occorre considerarne l’evoluzione
storica rendendo conto del ruolo che ha svolto la crescita culturale, economica,
sociale e politica prima dell’Inghilterra, poi dell’America e degli altri paesi in cui si
parla inglese come prima o seconda lingua.
Momenti salienti nella cultura inglese saranno rivissuti attraverso alcuni dei suoi
testi e discorsi più diffusi e popolari sul tema della Englishness con l’obiettivo di
chiarire cosa significhi essere Inglesi e quali siano i valori e le ideologie alla base
dell’identità nazionale. Si andranno ad esaminare le realtà più complesse della
Gran Bretagna e del suo popolo al fine di cogliere i cambiamenti in atto e capire in
quale direzione il paese si muove.
Il corso prevede un modulo integrativo: Aspetti di cultura inglese contemporanea,
tenuto dalla dott.ssa Mirella Piacentini (email: [email protected]).
Tipologia d’esame: orale. Si richiederà anche la stesura di una tesina su un
argomento a scelta tra quelli proposti in classe, da concordare con il docente.
Bibliografia
- -Maggioni Maria Luisa, Tornaghi Paola, Arcipelago inglese. Diffusione e futuro delle
lingue inglesi nel mondo, Sugarco edizioni, Milano.
- -McDowall D., Britain in Close-up, Longman, Harlow 2003.
Ulteriori riferimenti bibliografici saranno comunicati durante il corso.
Le fotocopie che saranno distribuite durante il corso saranno rese disponibili
presso la fotocopisteria Fronteretro, viale Sarca 191, Milano.
Per il corso integrativo si renderà disponibile, presso la fotocopisteria Fronteretro,
viale Sarca 191, Milano, una selezione di letture che costituiranno materia d’esame.
174
Il programma dettagliato valido per i frequentanti e quello valido per i non
frequentanti sarà comunicato in seguito, in forma cartacea e on-line.
Orario di ricevimento: da stabilire.
LINGUA GIAPPONESE 1 L-OR/21
Annuale
CFU
10
Scienze della comunicazione
Introduzione alla lingua giapponese scritta attraverso brevi testi (caratteristiche
del sistema di scrittura e analisi morfo-sintattica) nonché della lingua orale
attraverso brevi dialoghi situazionali (analisi grammaticale). Il corso annuale avrà
un’impostazione comunicativo – diretta, favorita dalla presenza di un docente
madrelingua.
Tipologia d’esame: prova scritta a metà anno (scrittura e grammatica); prova
scritta a fine anno (esercizi di scrittura, grammatica, lettura e comprensione); prova
orale di fine anno (con il docente di madrelingua).
Bibliografia
Verrà comunicata all’inizio delle lezioni.
LINGUA GIAPPONESE 2
Annuale
CFU
8
Scienze della comunicazione
Consolidamento ed ampliamento delle strutture morfologiche e grammaticali
della lingua giapponese. Il corso mira a fornire competenze comprensive ed
espressive della lingua parlata e scritta (utilizzo di testi didattici ed originali).
175
Tipologia d’esame: prova scritta a fine anno (esercizi di scrittura, grammatica,
lettura e traduzione). Prova orale a fine anno con il docente di madrelingua
Bibliografia
Verrà comunicata all’inizio delle lezioni.
LINGUA GIAPPONESE 3 L-OR/21
Annuale
CFU
8
Scienze antropologiche ed etnologiche
Analisi e pratica linguistica di livello intermedio – scritta e orale – con particolare
riferimento a fenomeni sociolinguistici. Le competenze richieste includono, inoltre,
abilità di scrittura e composizione, lettura e traduzione di materiale originale,
abilità di comprensione ed espressione di diverso livello situazionale.
Tipologia d’esame: prova scritta a fine anno (esercizi di scrittura, grammatica,
lettura e traduzione). Prova orale a fine anno con il docente di madrelingua.
Bibliografia
Verrà comunicata all’inizio delle lezioni.
LINGUA INGLESE L-LIN/12
II Semestre
Scienze della formazione primaria
annuale
CFU
-
Il corso si prefigge di portatre gli studenti ad un livello pre- intermediate. La parte
grammaticale comprende: i tempi verbali, la forma condizionale, il passivo, verbi
modali, alcuni “phrasal verbs”, uso degli articoli e uso delle forme possessive,
comparativi e superlativi,preposizioni numerabilità e collocazione. Il corso
comprenderà l’ascolto e l’uso della pronuncia.particolare attenzione sarà data alla
lettura di testi inerenti al corso di laurea.
176
Tipologia d’esame: saranno esaminate le quattro aree chiavi: ascoltare, parlare,
leggere e scrivere.L’esame scritto valuterà la componente grammaticale e la
capacità di lettura. L’esame orale valuterà la capacità di comprensione e
produzione della lingua.
Lo studente avrà preparato un portfolio di “Language Awareness” durante il
corso.
Bibliografia
Verrà comunicata all’inizio delle lezioni.
LINGUA INGLESE L-LIN/12
II Semestre
CFU
Formazione degli adulti
e consulenza nelle organizzazioni
Consulenza pedagogica e ricerca educativa
4
4
Lingua Inglese: English for Education and Consultancy
Il corso fornirà le nozioni grammaticali e lessicali della lingua inglese per
permettere agli studenti di comprendere e decodificare testi in lingua attraverso
l’analisi del lessico specialistico e delle particolari strutture morfo-sintattiche,
rincorrenti nell’ambito delle scienze pedagogiche.
Tipologia d’esame: esame scritto con esame orale facoltativo.
Bibliografia
Verrà comunicata all’inizio delle lezioni.
177
LINGUA E LETTERATURE DELL’AFRICA
L-OR/09
I Semestre
Vermondo Brugnatelli
Scienze antropologiche ed etnologiche
CFU
4
La letteratura berbera e la poesia di Si Mohand-ou-Mehend
Il corso è diviso in due parti. La prima parte riguarda la storia, la lingua e la
letteratura dei berberi, mentre la seconda parte si soffermerà sulla figura e
sull’opera poetica di Si Mohand-ou-Mhend, poeta “maudit” della Cabilia (Algeria),
di cui quest’anno cade il centenario della morte. Questo poeta, di fama già
leggendaria quand’era ancora in vita, ha rappresentato una voce che si faceva
interprete delle tribolazioni dei Cabili nel momento più grave dell'oppressione
coloniale francese.
Tipologia d’esame: orale.
Bibliografia
- Si Ammar Boulifa, Recueil de poésies kabyles, 1904 (rist. Paris-Alger, Awal, 1990).
- Mouloud Feraoun, Les poèmes de Si Mohand, Paris, Minuit, 1960 (rist. Alger,
Bouchene, 1990).
- Mouloud Mammeri, Les Isefra. Poèmes de Si Mohand-ou-Mhand. Textes berbères et
traductions françaises, Paris, Maspero, 1982.
- Si Mohand, Isefra – Choix de poèmes traduits du kabyle (Algérie) par Mouloud
Mammeri et présentés par Tassadit Yacine, Paris, La Différence, 1994.
- Younes Adli, Si-Mohand Ou Mhand, errance et révolte, Paris Mediterranee , 2001.
- Domenico Canciani (a cura di), Le parole negate dei figli di Amazigh. Poesia berbera
tradizionale e contemporanea, Abano Terme, Ed. Piovan, 1991.
I titoli qui riportati hanno solo valore indicativo. La lista delle letture da portare
per l’esame (estratti dalle opere precitate e dispense preparate dal docente) sarà
comunicata a lezione e sul sito www.brugnatelli.net/vermondo/didattica
Orario di ricevimento: sarà comunicato successivamente sul sito web:
www.brugnatelli.net/vermondo/didattica ).
178
LINGUISTICA GENERALE L-LIN/01
Nicola Grandi
Scienze della comunicazione
Scienze dell’educazione
II Semestre
CFU
10
8
Le varietà dell’italiano contemporaneo
Durante il corso verranno innanzitutto illustrate le principali modalità di
funzionamento delle lingue storico-naturali con riferimento, soprattutto, ai livelli
fonetico-fonologico e morfosintattico, in ottica prevalentemente tipologica. In
seguito verrà analizzata la situazione linguistica dell’Europa contemporanea, al
fine di evidenziare soprattutto alcuni fenomeni evolutivi comuni a buona parte
delle lingue europee. In questo quadro di riferimento varrà poi approfondita la
situazione dell’italiano contemporaneo, del quale verranno presentate alcune
varietà sociolinguisticamente marcate.
Tipologia d’esame: l’esame prevede una parte scritta ed una orale, a cui
accederanno solo gli studenti che avranno conseguito alla scritto una votazione
superiore a 15/30.
Bibliografia
(identica per frequentanti e non frequentanti)
- Lucidi
e
materiali
distribuiti
a
lezione
(reperibili
sul
sito
www.grandionline.net/nicola/didattica e in copisteria).
- G. Graffi, S. Scalise, Le lingue e il linguaggio, il Mulino, Bologna 2002.
- E. Banfi, N. Grandi, Lingue d'Europa. Elementi di storia e di tipologia linguistica,
Carocci, Roma, 2003.
- A. Sobrero (a cura di), Introduzione all’italiano contemporaneo. La variazione e gli usi,
Laterza, Roma-Bari, 1993 (i seguenti cinque capitoli: G. Berruto Varietà
diamesiche, diastratiche, diafasiche; E. Radke Varietà giovanili; C. Grassi Italiano e
dialetti; G. Francescano Sociolinguistica delle minoranze; A. Giacalone Ramat
Italiano di stranieri; C. Bettoni Italiano fuori d’Italia).
Orario di ricevimento: da definire.
179
LINGUISTICA GENERALE B L-LIN/01
Vermondo Brugnatelli
Scienze dell’educazione
II Semestre
CFU
8
Le varietà dell’italiano contemporaneo
Durante il corso verranno innanzitutto illustrate le principali modalità di
funzionamento delle lingue storico-naturali con riferimento, soprattutto, ai livelli
fonetico-fonologico e morfosintattico, in ottica prevalentemente tipologica. In
seguito verrà analizzata la situazione linguistica dell’Europa contemporanea, al
fine di evidenziare soprattutto alcuni fenomeni evolutivi comuni a buona parte
delle lingue europee. In questo quadro di riferimento varrà poi approfondita la
situazione dell’italiano contemporaneo, del quale verranno presentate alcune
varietà sociolinguisticamente marcate.
Tipologia d’esame: l’esame prevede una parte scritta ed una orale, a cui
accederanno solo gli studenti che avranno conseguito alla scritto una votazione
superiore a 15/30.
Bibliografia
(identica per frequentanti e non frequentanti)
- Lucidi
e
materiali
distribuiti
a
lezione
(reperibili
sul
sito
www.brugnatelli.net/vermondo/didattica e in copisteria).
- G. Graffi, S. Scalise, Le lingue e il linguaggio, il Mulino, Bologna 2002.
- E. Banfi, N. Grandi, Lingue d'Europa. Elementi di storia e di tipologia linguistica,
Carocci, Roma, 2003.
- A. Sobrero (a cura di), Introduzione all’italiano contemporaneo. La variazione e gli usi,
Laterza, Roma-Bari, 1993 (i seguenti cinque capitoli: G. Berruto Varietà
diamesiche, diastratiche, diafasiche; E. Radke Varietà giovanili; C. Grassi Italiano e
dialetti; G. Francescato Sociolinguistica delle minoranze; A. Giacalone Ramat
Italiano di stranieri; C. Bettoni Italiano fuori d’Italia).
Orario di ricevimento: verrà comunicato successivamente sul sito web:
www.brugnatelli.net/vermondo/didattica ).
180
LINGUISTICA ITALIANA L-FIL-LET/09
Paolo Zublena
Scienze della comunicazione
I Semestre
CFU
5
L’insegnamento si propone di trasmettere una panoramica il più possibile amplia
della lingua italiana contemporanea. Verranno accennate le categorie fondamentali
della linguistica, necessarie per la comprensione della parte descrittiva, che avrà
come oggetto la tipologia testuale, le variabili di accettabilità in dipendenza dai
registri, i sottocodici (lingue settoriali e lingue speciali). Una particolare attenzione
verrà dedicata ai caratteri linguistici della comunicazione nell’ambito dei vecchi e
nuovi media.
Tipologia d’esame: prova orale.
Bibliografia
- Bonomi, A. Masini, S. Morgana, M. Piotti, Elementi di linguistica italiana, Roma,
Carocci, 2003 (escluso il cap. 4).
- G. Berruto, Le varietà del repertorio e Varietà diamesiche, diastratiche, diafasiche; A.
Sobrero, Lingue speciali, G. Francescato, Sociolinguistica delle minoranze; A.
Giacalone Ramat, Italiano di stranieri in Introduzione all’italiano contemporaneo. La
variazione e gli usi, a cura di A. A. Sobrero, Roma-Bari, Laterza, 1993.
- Appunti delle lezioni.
I non frequentanti, in luogo degli appunti delle lezioni, porteranno anche:
- Elena Pistolesi, Il parlar spedito. L’italiano di chat, e-mail e SMS, Padova, Esedra,
2004 (Introduzione e due capitoli a scelta tra IRC, E-mail, SMS)
Orario di ricevimento: lunedì, ore 15. -17, stanza U6-436.
181
LINGUISTICA ITALIANA L-FIL-LET/12
Paolo Zublena
Scienze della formazione primaria
II Semestre
semestrale
CFU
-
L’insegnamento si propone di trasmettere una panoramica il più possibile amplia
della lingua italiana contemporanea. Verranno accennate le categorie fondamentali
della linguistica, necessarie per la comprensione della parte descrittiva, che avrà
come oggetto la tipologia testuale, le variabili di accettabilità in dipendenza dai
registri, i sottocodici (lingue settoriali e lingue speciali). Una particolare attenzione
verrà dedicata alla grammatica storica e alle forme dell’educazione linguistica,
anche per fornire ai futuri insegnanti adeguati strumenti didattici.
Parte monografica: la lingua di Carlo Emilio Gadda.
Tipologia d’esame: prova orale.
Bibliografia
Parte istituzionale:
- Bonomi, A. Masini, S. Morgana, M. Piotti, Elementi di linguistica italiana, Roma,
Carocci, 2003 (escluso il cap. 4).
- G. Patota, Lineamenti di grammatica storica dell’italiano, Bologna, il Mulino, 2002,
capp. 1,2, 3 e 4 (del cap. 4: pp. 107-138).
- M.G. Lo Duca, Lingua italiana ed educazione linguistica, Roma, Carocci, 2003.
- Appunti delle lezioni (solo per i frequentanti).
In sostituzione degli appunti delle lezioni, i non frequentanti dovranno portare C.
Marazzini, Breve storia della lingua italiana, Bologna, il Mulino, 2004.
Parte monografica:
- Lettura di un testo di Gadda a scelta tra: La cognizione del dolore (preferibilmente
nell’edizione commentata a cura di Emilio Manzotti: Torino, Einaudi, 1987);
Quer pasticciaccio brutto de via Merulana (qualunque edizione).
- Dispense a cura del docente.
Orario di ricevimento: lunedì, ore 15-17, stanza U6-436.
182
MEDICINA DEL LAVORO MED/44
II Semestre
CFU
4
Scienze dell’educazione
Il programm del corso verrà comunicato all’inizio delle lezioni.
METODI DELLA RICERCA QUALITATIVA
M-PED/01
I Semestre
Chiara Bove
Scienze della comunicazione
CFU
5
Approcci all’intervista nella ricerca sul campo
Il corso affronta, nella prima parte, alcuni problemi teorici e metodologici relativi
alla ricerca sul campo in educazione e approfondisce, nella seconda parte il
colloquio e l’intervista quali esempi di strumenti di ricerca. Prende in esame alcuni
approcci all’intervista sia da un punto di vista teorico sia attraverso l’analisi di
protocolli. Verranno discussi, in particolare, alcuni modelli di intervista che
possono essere utilizzati per lo studio delle rappresentazioni e dei modelli
educativi e culturali. Il corso richiede la conduzione di un’intervista da parte di
ciascuno studente.
Tipologia d’esame: l’esame consisterà in una prova orale che verterà sui testi in
programma e sulla discussione di un’intervista. Tutti gli studenti, frequentanti e
non, dovranno condurre un’intervista che dovrà essere trascritta e il protocollo
consegnato nella casella di posta della docente al IV piano dell’edificio U6 (non via
posta elettronica) tassativamente due settimane prima della data d’esame. Non
saranno accettati protocolli inviati per posta elettronica; si prega, inoltre, di
indicare sul protocollo la data dell’appello d’esame. Indicazioni per la conduzione
dell’intervista saranno disponibili presso la copisteria Fronteretro di Viale Sarca
dall’inizio del corso.
183
Bibliografia
Testi obbligatori:
- S. Mantovani, S. La ricerca sul campo in educazione. I metodi qualitativi, Bruno
Mondadori, Milano, 2000 (in particolare, capp. 1, 2, 5).
- -K. Rogers, La terapia centrata sul cliente, La Nuova Italia, Firenze, 1997.
Un testo a scelta tra:
- C. Bove, Le idee degli adulti sui piccoli. Ricerche per una pedagogia culturale, Edizioni
Junior, Bergamo, 2004 (in particolare i capp. 1, 2, 5).
- M.R. Moro, Genitori in esilio, tr.it. Cortina, Milano, 2002.
Gli studenti non frequentanti, oltre ai 3 testi d’esame, dovranno aggiungere al
programma un testo a scelta tra:
- P. Limone, Perché l’intervista. Saggio di metodologia della ricerca, Manni, 2001.
- S. Kanizsa, Che ne pensi?, La Nuova Italia Scientifica, Roma, 1993.
Orario di ricevimento: da definire. Per informazioni relative al programma e alle
modalità d’esame è possibile rivolgersi alla dottoressa Giulia Pastori
([email protected]).
METODI DELLA RICERCA QUALITATIVA
M-PED/01
Chiara Bove
Consulenza pedagogica e ricerca educativa
II Semestre
CFU
4
Descrivere le relazioni interpersonali
Il corso affronta, nella prima parte, alcuni problemi teorici e metodologici relativi
alla ricerca sul campo in educazione e approfondisce, nella seconda parte il metodo
osservativo. Prende in esame alcuni dei diversi approcci all’osservazione proposti
dalle scienze umane sia da un punto di vista teorico sia metodologico e
approfondisce, in particolare, la valenza formativa della pratica della descrizione e
della discussione intersoggettiva di filmati e di protocolli di ricerca.
Il corso richiede la conduzione di un’osservazione sul campo da parte di ciascuno
studente.
184
Tipologia d’esame: l’esame consisterà in una prova orale sui testi e in una
discussione sui protocolli osservativi prodotti dagli studenti.
Tutti gli studenti, frequentanti e non, dovranno condurre un’osservazione
seguendo le indicazioni proposta nella “Guida alla stesura del protocollo”
disponibile presso la copisteria Fronteretro di viale Sarca dall’inizio del corso. Il
protocollo dovrà essere consegnato cartaceo e non per posta elettronica,
tassativamente due settimane prima della prova d’esame, depositandolo nella
casella di posta della docente situata al quarto piano dell’edificio U6 (i protocolli
inviati per posta elettronica non saranno accettati; si prega, inoltre, di indicare sul
protocollo la data dell’appello d’esame).
Bibliografia
Testi obbligatori:
- Mantovani, S. La ricerca sul campo in educazione. I metodi qualitativi, Bruno
Mondadori, Milano, 2000 (in particolare, capp. I, III).
- D.Vigna, Imparare a osservare, Borla, Roma, 2002.
Un testo a scelta tra i seguenti:
- Mantovani, S., Saitta, L., Bove, C. Attaccamento e inserimento. Stili e storie delle
relazioni al nido, Franco Angeli, Milano, 2000.
- J. Tobin, D., Davidson, D.Wu, Infanzia in tre culture, tr.it. Cortina, Milano, 2000.
- B. Rogoff, La natura culturale dello sviluppo, Cortina, Milano, 2003.
- E. Fivaz-Depeuringe, A. Corboz-Warnery, Il triangolo primario, Cortina, Milano,
2000.
Per gli studenti frequentanti: alcuni articoli o saggi verranno segnalati durante il
corso in relazione al tema scelto per la stesura dei protocolli osservativi
Gli studenti non frequentanti, oltre ai tre testi d’esame, dovranno aggiungere al
programma il seguente testo:
- C. Ziglio, R. Boccalon, Lei vede ma non osserva, Utet, Milano, 2002.
Orario di ricevimento: da definire. Per informazioni relative al programma e alle
modalità d’esame è possibile scrivere alla dott.ssa Marisa Del Guercio
([email protected]).
185
METODI DELLA RICERCA QUALITATIVA
M-PED/01
Susanna Mantovani
Scienze antropologiche ed etnologiche
II Semestre
CFU
4
Descrivere le relazioni interpersonali
Il corso affronta, nella prima parte, alcuni problemi teorici e metodologici relativi
alla ricerca sul campo in educazione e approfondisce, nella seconda parte il metodo
osservativo. Prende in esame alcuni dei diversi approcci all’osservazione proposti
dalle scienze umane sia da un punto di vista teorico sia metodologico e
approfondisce, in particolare, la valenza formativa della pratica della descrizione e
della discussione intersoggettiva di filmati e di protocolli di ricerca.
Il corso richiede la conduzione di un’osservazione sul campo da parte di ciascuno
studente.
Tipologia d’esame: l’esame consisterà in una prova orale sui testi e in una
discussione sui protocolli osservativi prodotti dagli studenti.
Tutti gli studenti, frequentanti e non, dovranno condurre un’osservazione
seguendo le indicazioni proposta nella “Guida alla stesura del protocollo”
disponibili presso la copisteria Fronteretro di Viale Sarca dall’inizio del corso. Il
protocollo dovrà essere consegnato cartaceo e non per posta elettronica,
tassativamente due settimane prima della prova d’esame, depositandolo nella
casella di posta della dott.ssa Marisa Del Guercio situata al quarto piano
dell’edificio U6 (protocolli inviati per posta elettronica non saranno accettati; si
prega, inoltre, di indicare sul protocollo la data dell’appello d’esame)
Bibliografia
Testi obbligatori:
- S. Mantovani, La ricerca sul campo in educazione. I metodi qualitativi, Bruno
Mondadori, Milano, 2000 (in particolare, capp. I e III).
- D.Vigna, Imparare a osservare, Borla, Roma, 2002.
Un testo a scelta tra i seguenti:
- J. Tobin, D., Davidson, D.Wu, Infanzia in tre culture, tr.it. Cortina, Milano, 2000.
- Mantovani, S., Saitta, L., Bove, C. Attaccamento e inserimento. Stili e storie delle
relazioni al nido, Franco Angeli, Milano, 2000.
- B. Rogoff, La natura culturale dello sviluppo, Cortina, Milano, 2003.
186
- E. Fivaz-Depeuringe, A. Corboz-Warnery, Il triangolo primario, Cortina, Milano,
2000.
Per gli studenti frequentanti: alcuni articoli o saggi verranno segalati durante il
corso in relazione al tema scelto per la stesura dei protocolli osservativi
Gli studenti non frequentanti, oltre ai tre testi d’esame, dovranno aggiungere al
programma il seguente testo:
- C. Ziglio, R. Boccalon, Lei vede ma non osserva, Utet, Milano, 2002.
Orario di ricevimento: prof.ssa Susanna Mantovani: martedì ore 15.30 (verificare il
giorno precedente telefonando alla 02-64486816). Per ogni informazione relativa al
corso, al programma e alle modalità d’esame gli studenti sono invitati a rivolgersi
alla dott.ssa Marisa Del Guercio nei giorni e orari di ricevimento che verranno
comunicati o scrivendo al seguente indirizzo di posta elettronica:
[email protected].
METODOLOGIA DELLA FORMAZIONE
AZIENDALE M-PED/01
I Semestre
CFU
10
Scienze dell’educazione
Analisi istituzionale delle singole metodologie di formazione aziendale, sia
tradizionali
che
innovative,
presentate
nella
prospettiva
evolutiva
“dall’insegnamento all’apprendimento”. Nella prima parte del corso saranno
sviluppate i fondamenti istituzionali con particolare riferimento al costrutto delle
competenze e agli aspetti psico-sociali dei processi formativi aziendali. La seconda
parte riguarderà approcci, metodi e strumenti per l’organizzazione, la
progettazione, la realizzazione e la valutazione dei processi e delle azioni
formative nei contesti di lavoro organizzato.
Tipologia d’esame: orale.
Bibliografia
Verrà comunicata all’inizio delle lezioni.
187
METODOLOGIA DELLA FORMAZIONE
NELLE ORGANIZZAZIONI M-PED/01
I Semestre
CFU
Formazione degli adulti
e consulenza nelle organizzazioni
4
Il corso si pone l’obiettivo di presentare i più importanti riferimenti (concettuali e
pratici) per la comprensione delle più innovative metodologie della formazione
adulta nelle organizzazioni. Verranno prese in considerazione le interpretazioni
più ricorrenti dell’attuale condizione adulta organizzativa e ci si soffermerà in
particolare sulle maggiori criticità che l’individuo che impara (sul lavoro e nella
vita) affronta nei contesti professionali. Verranno poi presentati gli strumenti di
analisi, diagnosi e intervento formativo e consulenziale che il professionista
dell’educazione adulta può agire sia a livello individuale, sia gruppale, sia
organizzativo. Infine sarà considerata la complessa relazione psico-pedagogica
esistente tra individui e sistemi sociali.
Tipologia d’esame: prova orale. Per i non frequentanti sono previste (a scelta dello
studente) oltre alla prova orale:
- la preparazione di un testo in più oltre quelli previsti,
- la preparazione di una breve elaborazione scritta su un tema
educativo/organizzativo da concordarsi con i docenti.
Bibliografia
Verrà comunicata all’inizio delle lezioni.
188
METODOLOGIA
DELLA RICERCA ANTROPOLOGICA M-DEA/01
Roberto Malighetti
Scienze antropologiche ed etnologiche
II Semestre
CFU
4
Pratiche dell’antropologia e rappresentazioni della pratica
Dall’osservazione partecipante all’osservazione della partecipazione
Il corso intende problematizzare le condizioni del lavoro sul campo e della sua
testualizzazione, analizzando le metodologie di ricerca e le modalità di scrittura
etnografica. Si rifletterà criticamente sulla natura intersoggettiva e processuale
della pratica etnografica, considerando l’esperienza personale dell’antropologo
come fondazione della disciplina.
Tipologia d’esame: colloquio orale.
Bibliografia
- R. Malighetti. Il filosofo e il confessore. Antropologia ed ermeneutica in Clifford Geertz,
Edizioni Unicopli, Milano 1991.
- B., Malinowski, Gli Argonauti del Pacifico occidentale. Riti magici e vita quotidiana
nella società primitiva, Bollati Boringhieri, Torino, 2004.
- R. Malighetti, Il Quilombo di Frechal. Identità e lavoro sul campo in una comunità
brasiliana di discendenti di schiavi, Raffaello Cortina Editore, Milano, 2004.
Per i non frequentanti:
- U. Fabietti, R. Malighetti, V. Matera, Dal tribale al globale, Bruno Mondatori,
Milano, 2001.
Orario di ricevimento: da definire.
189
METODOLOGIA DELLA RICERCA E DELLA
PROGRAMMAZIONE EDUCATIVA M-PED/01
I Semestre
CFU
4
Scienze dell’educazione
Il programma del corso verrà comunicato all’inizio delle lezioni.
METODOLOGIA DELLA RICERCA E DELLA
PROGRAMMAZIONE EDUCATIVA M-PED/01
II Semestre
CFU
8
Scienze dell’educazione
Intorno al progettare percorsi di ricerca e/o intervento in educazione
Il corso fornisce le coordinate teoriche metodologiche ed operative per la
conoscenza delle problematiche relative alla ricerca e alla programmazione
educativa. Si soffermerà sulle possibili modalità (e relative questioni) legate sia
alla conduzione di una ricerca in ambito pedagogico sia alla progettazione e
programmazione di interventi, progetti e servizi educativi tenendo conto delle
dimensioni organizzative e con specifici approfondimenti legati agli indirizzi
seguiti dagli studenti in un’ottica di apertura fra diversi ambiti di riflessione.
Tipologia d’esame: orale.
Bibliografia
Verrà comunicata all’inizio delle lezioni.
190
METODOLOGIA DELLA RICERCA PEDAGOGICA
M-PED/01
Agnese Infantino
Scienze della formazione primaria
II Semestre
annuale
CFU
-
Il corso affronta, in una prima parte, i temi e problemi della ricerca educativa
condotta sul campo nella scuola e nei servizi educativi. In particolare esamina le
questioni epistemologiche e metodologiche legate alle possibilità di ricerca in
educazione e presenta i principali strumenti della ricerca sul campo. Nella seconda
parte verranno presentate, analizzate e discusse ricerche condotte nei contesti
educativi, prevedendo anche il confronto diretto con esperti del mondo scolastico e
dei servizi per l’infanzia.
Tipologia d’esame: orale.
Bibliografia
- S. Mantovani (a cura di), La ricerca sul campo in educazione. I metodi qualitativ,
Bruno Mondadori, Milano 2000.
- E. Becchi, B. Vertecchi, Manuale critico della sperimentazione e della ricerca educativa,
Franco Angeli, Milano 1988 (esclusa la parte III e il primo capitolo della parte
IV).
- A. Infantino, Progettazione pedagogica e organizzazione del servizio, Guerini, Milano
2002.
Ulteriori indicazioni bibliografie necessarie per completare il programma d’esame
saranno fornite all’avvio del corso e comunicate sul sito.
Orario di ricevimento: da definire.
191
METODOLOGIA E TECNICA
DELLA RICERCA SOCIALE SPS/08
Marcello Maneri
Scienze dell’educazione
I Semestre
CFU
8
Fare ricerca sociale. Un’introduzione critica
Il corso si prefigge di presentare i principi e i concetti fondamentali della ricerca
sociologica, trattando le principali strategie e tecniche di ricerca, con i rispettivi
retroterra teorici, e fornendo gli strumenti per una valutazione e un uso critico e
consapevole della ricerca empirica.
Il programma si divide in due parti, i cui argomenti saranno chiariti anche facendo
ricorso a esercitazioni e alla valutazione critica delle procedure utilizzate in diverse
ricerche. Nella prima si illustreranno brevemente i principali problemi
epistemologici delle scienze sociali e si introdurranno il linguaggio, i concetti, le
tecniche della ricerca quantitativa, considerando le problematiche relative all’uso
di dati e modalità di raccolta di natura diversa quali la survey, le statistiche ufficiali,
i corpus di testi.
Nella seconda saranno presentate la filosofia e le tecniche della ricerca qualitativa,
considerando strategie e materiali diversi quali l’osservazione, l’intervista, l’analisi
del discorso. Gli studenti condurranno piccole ricerche in gruppo con la
supervisione del docente, sulle quali potranno poi presentare un elaborato scritto.
Tipologia d’esame: l’esame consisterà in una prova scritta e in un colloquio orale
facoltativo. Durante l’appello orale sarà possibile registrare il voto della prova
scritta.
Bibliografia
Frequentanti:
- Biorcio R., Maneri M. e Pagani S., La ricerca sociale. Metodi quantitativi e metodi
qualitativi, Roma, Carocci, 2005.
Dispensa a cura del docente.
Non frequentanti:
- Biorcio R., Maneri M. e Pagani S., La ricerca sociale. Metodi quantitativi e metodi
qualitativi, Roma, Carocci, 2005.
- Dal Lago, A. e De Biasi, R., Un certo sguardo. Introduzione all’etnografia sociale,
Roma-Bari, Laterza, 2002 (Introduzione, Seconda e Terza parte).
192
Orario di ricevimento: da definire.
METODOLOGIA E TECNICA DEL GIOCO
E DELL’ANIMAZIONE M-PED/03
Elisabetta Nigris
Scienze della formazione primaria
Scienze dell’educazione
I Semestre
semestrale
CFU
4
Il programma del corso verrà comunicato all’inizio delle lezioni.
METODOLOGIA E TECNOLOGIA
DELLA FORMAZIONE 1 M-PED/03
Lucia Zannini
Formazione degli adulti
e consulenza nelle organizzazioni
I Semestre
CFU
4
La formazione degli adulti oltre l’aula
La tutorship come strategia di apprendimento riflessivo dall’esperienza
Il corso si concentra sugli aspetti metodologici che supportano l’apprendimento in
età adulta nei contesti formativi e organizzativi. Vengono presi in considerazione
soprattutto gli strumenti e le strategie che facilitano l’apprendimento
dall’esperienza dentro e fuori dall’aula e che ridefiniscono la relazione formandoformatore in un’ottica di tutorship. Tali strumenti vengono analizzati – e, quando
possibile, messi in atto durante la didattica d’aula – nella loro materialità educativa
e nelle diverse configurazioni del setting pedagogico che ciascuno di essi comporta.
Saranno quindi analizzate e discusse alcune tra le più diffuse metodologie di
apprendimento attivo degli adulti dentro e fuori dall’aula, che spesso
rappresentano il substrato metodologico di molte forme di didattica a distanza.
Particolare attenzione verrà dedicata al ruolo del docente e al compito di
facilitatore dell’apprendimento che egli riveste in tali metodologie, che ridisegnano
la sua funzione in un’ottica di tutorship (nelle diverse forme di tutorato d’aula, in
piccolo gruppo e one-to-one), analizzando il suo compito cruciale di attivatore della
riflessione nelle varie forme di apprendimento dall’esperienza, avviate sia in aula,
che nei contesti organizzativi. Si cercherà di stimolare una riflessione sulla
193
complessità e le possibili criticità dell’esercizio della tutorship nei contesti
organizzativi e nella formazione a distanza anche attraverso la lettura e la
discussione di brani tratti da esperienze professionali di tutorship. Verrà inoltre
approfondito il significato del counseling, quale relazione d’aiuto volta a sostenere e
favorire l’utilizzazione delle potenzialità personali e/o di gruppo di fronte alla
complessità dei contesti organizzativi.
È cultrice della materia la dott.ssa Licia Montagna ([email protected]).
Tipologia d’esame: colloquio orale.
Bibliografia
Il programma è il medesimo per frequentanti e non frequentanti:
- Boldizzoni, R. Nacamulli, Oltre l’aula. Strategie di formazione nell’economia della
conoscenza, Apogeo, Milano, 2004 (solo l’Introduzione, l’Introduzione alla parte
I, II e III e i capp. 1, 2, 3, 4, 6).
- Piccardo, A. Benozzo (a cura di), Tutor all’opera. Ruolo, competenze e percorsi
formativi, Guerini Associati, Milano, 2002 (solo l’Introduzione e i capp. 7, 9, 10,
11).
- L. Zannini, La tutorship nella formazione degli adulti, Guerini Scientifica, Milano,
2005.
Nel mese di gennaio, in date che verranno comunicate nella bacheca della docente
e nella relativa pagina del sito di Facoltà, è previsto un seminario di 3-4 incontri
tenuto dalla dott.ssa Francesca Antonacci, dal titolo “Condividere la conoscenza.
L'esempio del software libero”. Gli studenti che avranno frequentato il seminario
porteranno, in sostituzione al testo di Boldizzoni e Nacamulli:
- F. Antonacci, Condividere la conoscenza. L'esempio del software libero, Unicopli,
Milano, 2005.
Orario di ricevimento: la dott.ssa Zannini riceve solo per appuntamento
([email protected]).
194
METODOLOGIA E TECNOLOGIA
DELLA FORMAZIONE 2 M-PED/03
Paolo Ferri
Formazione degli adulti
e consulenza nelle organizzazioni
II Semestre
CFU
4
Il Corso, a carattere avanzato, a cui è propedeutico il corso di Metodologie e
tecnologie della formazione 1. Avrà per oggetto: l’analisi dei fabbisogni e la
progettazione di sistemi informativi e di e-learning, le modalità di utilizzo delle
tecnologie digitali per la comunicazione interpersonale all’interno dei contesti
organizzativi; la progettazione dei contenuti e delle interfacce software per i
processi formativi, così come la gestione organizzativa delle metodologie della
formazione digitali e dell’e-learning all’interno dei contesti di formazione aziendali
ed istituzionali.
In particolare il corso sarà suddiviso in due blocchi di 10 e di 22 ore ciascuno. Nella
prima parte verranno ripresi e sintetizzati le teorie e i modelli formativi e di agire
organizzativo legato alle tecnologie, presentati nel corso di Metodologie e
tecnolologie della formazione (testo di riferimento G. O. Longo, Il simbionte. Prove
di Umanità futura, Meltemi 2003 e P. Ferri Teoria e tecniche dei nuovi media, Guerini &
Associati, cap. 2, 3, 4). Nella secondo parte del corso a carattere teorico/pratico e
esercitativo, saranno fornite le basi teoriche e pratiche e verrà richiesta agli studenti
organizzati in piccolo gruppo, la progettazione e la realizzazione di un ambiente
formativo in digitale (questo progetto verra implementato su un sistema di eeleranig dedicato).
Collaboratori: Adriano Solidoro, [email protected], Anna Poli,
[email protected], Laura Conti, [email protected], Valentina Garzia,
[email protected]
Tipologia d’esame: è previsto lo svolgimento di una prova orale e di una
discussione del lavoro di progettazione e realizzazione svolto . Per le lezioni e in
particolare le esercitazioni e l’iscrizione alla ambiente di e-learning e alla classe
virtuale è consigliata la frequenza (75% della frequenza). Le esercitazioni si
svolgeranno sulla piattaforma di e-learning della Facoltà: docebo.lib.unimib.it.
Bibliografia
La preparazione della prova d’esame, per i frequentanti, comporta lo studio dei
seguenti testi:
- G. O. Longo, Il simbionte. Prove di Umanità futura, Meltemi 2003
195
- R. C.D. Nacamulli (a cura di), Oltre l’aula, Strategie di formazione nella "knowledge
economy, Apogeo, Milano, 2004, pp. 177-200.
- P. Ferri, G. Cacciola, P. Carbone, A. Solidoro, Editoria Multimediale. Scenari,
metodologie, contenuti, Guerini, Milano, 2004 A. Solidoro e G. Cacciola
I frequentanti che intendono partecipare ai progetti (in piccolo gruppo) di
ambiente virtuale, potranno eliminare un testo dei precedenti. I progetti verranno
realizzati sulla piattaforma di e-learning della Facoltà docebo.lib.unimib.it.
Orario di ricevimento: martedì alle ore 10.30, stanza U6-475 (e-mail:
[email protected]).
METODOLOGIE INFORMATICHE PER
L’ORGANIZZAZIONE E LA GESTIONE INF/01
II Semestre
CFU
Formazione degli adulti
e consulenza nelle organizzazioni
4
Il corso si propone di esaminare il ruolo e importanza delle Information and
Communication Technologies (ICT) nella gestione delle organizzazioni
contemporanee.
Tipologia d’esame: esercitazione ed esame orale.
Bibliografia
Verrà comunicata all’inizio delle lezioni.
196
MODELLI TEORICI
DELL’ETNOANTROPOLOGIA M-DEA/01
I Semestre
Claudia Mattalucci
Scienze antropologiche ed etnologiche
CFU
4
Il corso prevede una ricognizione di alcuni modelli teorici dell’etnoantropologia.
Attraverso l’esame di un corpus di testi teorici ed etnografici, cercheremo di
mettere in evidenza il potere euristico e i limiti di questi modelli. Questo anno
prenderemo in esame le linee di continuità, le interazioni e le rotture tra sapere
missionario e sapere antropologico. Partendo da alcuni casi specifici, osserveremo
come metodi, teorie e prassi descrittive siano passati da un terreno all’altro
generando complessi processi di aggiustamento e risignificazione.
Tipologia d’esame: Partecipazione attiva durante il corso e relazione finale scritta
per gli studenti frequentanti; prova orale per gli studenti non frequentanti.
Bibliografia
- Mattalucci-Yilmaz (a cura), Etnosistemi IX (“Missioni. Percorsi tra antropologia e
storia”) CISU, Roma, 2002 (il volume può essere richiesto direttamente
all’editore, [email protected]; oppure ordinato presso la libreria Cortina in L.go
Richini, 1/angolo via Festa del Perdono).
- F. Cuturi, In nome di Dio. L’impresa missionaria di fronte all’alterità, Meltemi, Roma,
2004.
- M. De Certeau, La scrittura dell’altro, Raffaello Cortina, Milano, 2005.
Gli studenti non frequentanti dovranno integrare la loro preparazione con uno a
scelta tra i seguenti testi:
- “Colonialismo”, Antropologia 2, Meltemi, Roma, 2002.
- Sorgoni, Etnografia e colonialismo. L’Eritrea e l’Etiopia di Alberto Pollera, Bollati
Boringhieri, Torino, 2001.
- S. Puccini, Andare lontano. Viaggi ed etnografia nel secondo Ottocento, Carocci,
Roma, 1999.
- P. Broggio, Evangelizzare il mondo. Le missioni della Compagnia di Gesù tra Europa e
America (sec. XVI-XVII), Carocci, Roma, 2004.
Orario di ricevimento: su appuntamento ([email protected]).
197
MUSICA E ARTI VISIVE L-ART/07
II Semestre
CFU
10
Scienze dell’educazione
Il corso indagherà la funzione sociale del melodramma di ieri e di oggi nel
costruire una realtà ‘altra’ nell’immaginario figurativo e musicale.
Il corso prevede l’acquisizione delle nozioni base del linguaggio musicale.
Tipologia d’esame: prova scritta e orale.
Bibliografia
Verrà comunicata all’inizio delle lezioni.
MUSICA E DIDATTICA DELLA MUSICA
L-ART/07
Emanuele Ferrari
Scienze dell’educazione
Scienze della formazione primaria
II Semestre
annuale
CFU
10
-
L’esperienza del linguaggio musicale: strumenti e griglie interpretative
Il corso affronta il problema della relazione tra elementi strutturali e caratteri
espressivi nella musica tonale, attraverso una successione organica di esecuzioni al
pianoforte, commentate in modo interattivo. In questo modo si mira a costruire
una griglia interpretativa coerente, a partire dalle reazioni degli studenti, che li
metta in condizione di progettare interventi musicali formativi con cognizione di
causa e con la conoscenza, parziale ma non generica, di alcuni meccanismi
comunicativi fondamentali della musica.
Tipologia d’esame: orale.
198
Bibliografia
Frequentanti:
- M. Baroni, L’orecchio intelligente, Lucca, LIM 2004.
- Solo per chi è già in possesso di una buona formazione musicale, il testo di
Baroni è sostituibile a scelta con: E. Ferrari, Estetica del linguaggio musicale,
Milano, CUEM 2003. Per i cd con i brani relativi, rivolgersi alla sig.ra Medaglia
(U6, IV piano, stanza 440).
- O. Károlyi, La grammatica della musica, Torino, Einaudi 2000, senza le parti
seguenti: pp. 26-47, 56-74, 83-109, 121-130, 205-223.
- NB questo testo è sostituibile con la partecipazione annuale al coro
dell’Università Bicocca, certificata dal suo direttore.
- altri testi verranno indicati durante il corso.
Non frequentanti:
- M. Baroni, L’orecchio intelligente, Lucca, LIM 2004.
- Solo per chi è già in possesso di una buona formazione musicale, il testo di
Baroni è sostituibile a scelta con: E. Ferrari, Estetica del linguaggio musicale,
Milano, CUEM 2003. Per i cd con i brani relativi, rivolgersi alla sig.ra Medaglia
(U6, IV piano, stanza 440).
- O. Károlyi, La grammatica della musica, Torino, Einaudi 2000, senza le parti
seguenti: pp. 26-47, 56-74, 83-109, 121-130, 205-223.
- NB questo testo è sostituibile con la partecipazione annuale al coro
dell’Università Bicocca, certificata dal suo direttore.
- E. Bottero, A. Padovani, Pedagogia della musica, Milano, Guerini, 2000.
- R. Deriu (a cura di), Capire la forma, Torino, EDT 2004.
Orario di ricevimento: mercoledì dalle ore 11:00 alle 12:30.
NEGOZIAZIONE E RELAZIONI SINDACALI
SECS-P/10
II Semestre
CFU
Formazione degli adulti
e consulenza nelle organizzazioni
4
Il corso presenterà gli scenari delle relazioni sindacali in Italia e all’estero e metterà
in luce la gestione dei processi negoziali e le dinamiche di sviluppo della funzione
del personale. Il corso prevede una parte teorica e una pratica di esercitazioni su
casi e con giochi di ruolo.
199
Tipologia d’esame: colloquio orale.
Bibliografia
Verrà comunicata all’inizio delle lezioni.
NUOVE TECNOLOGIE VISUALI L-ART/06
II Semestre
CFU
4
Scienze dell’educazione
Il corso si propone di fornire le conoscenze di base della comunicazione visiva
attraverso l’uso delle nuove tecnologie digitali. In particolare verranno presi in
esame gli strumenti e le tecniche oggi in uso per la produzione di immagini
virtuali: dalla loro acquisizione e visualizzazione, al trattamento e all'elaborazione
fino all’animazione come ausilio cognitivo. Verranno affrontate le teorie della
percezione e le tecniche e i metodi di composizione dell’immagine, della scansione,
della visualizzazione, del trattamento ed elaborazione con effetti grafici speciali e
le relative caratteristiche di messa in pagina per la stampa e la riproduzione.
Tipologia d’esame: è previsto lo svolgimento di una prova orale.
Bibliografia
Verrà comunicata all’inizio delle lezioni.
ORGANIZZAZIONE AZIENDALE SECS-P/10
Raoul Nacamulli
Scienze dell’educazione
II Semestre
CFU
8
Il corso intende fornire gli elementi base per capire il funzionamento delle organizzazioni aziendali e per “vivere” in esse in modo efficace. La prima parte è rivolta:
a) all’analisi di questioni quali: che cos’è una organizzazione? perché esistono le
organizzazioni? in che modo le organizzazioni influenzano il comportamento individuale? come misurare la “performance” di un’organizzazione?; b) alla costruzione di un lessico organizzativo; c) all’esplorazione, in chiave storica, delle princi-
200
pali idee organizzative La seconda parte è dedicata gli aspetti di progettazione organizzativa attraverso la disamina delle forme base di organizzazione, del loro
funzionamento (struttura, sistemi, persone e leadership) e delle variabili di progettazione (la connessione ambientale e quella tecnologica). L’ultima parte è rivolta
all’analisi dei processi di cambiamento, evoluzione e sviluppo delle organizzazioni. In quest’ambito particolare rilievo sarà assegnato al rapporto fra innovazione
ed apprendimento organizzativo. Ciò sottolineando il ruolo chiave che la formazione può giocare per favorire ed attivare i processi di cambiamento entro le organizzazioni.
Tipologia d’esame: da definire.
Bibliografia
- Daft R. L., Organizzazione Aziendale, Apogeo, Milano, 2005.
- Costa G. e Nacamulli R. C. D. (a cura di), Manuale di Organizzazione AziendaleVolume primo: Le Teorie dell’Organizzazione, UTET Libreria, Torino, 1996.
Orario di ricevimento: da definire.
201
ORGANIZZAZIONE AZIENDALE SECS-P/10
II Semestre
Francesco Paoletti
Scienze della comunicazione
CFU
10
La comunicazione nei contesti organizzativi
Chi intende occuparsi dei processi di comunicazione nelle aziende e nelle
istituzioni deve sviluppare anche una capacità di analisi dei contesti organizzativi
che fanno da sfondo a tali processi e ne definiscono i fabbisogni e le modalità
operative. Il corso intende formare questa competenza attraverso una ideale
suddivisione in due parti.
La prima ha carattere istituzionale, e si propone di trasmettere le categorie di
analisi che permettono di cogliere gli elementi distintivi a livello di formulazione
strategica, assetti strutturali e aspetti caratteristici delle culture organizzative.
La seconda è invece dedicata ad un approfondimento specialistico sugli strumenti
di comunicazione utilizzati nelle aziende e nelle istituzioni (politiche di marketing,
comunicazione interna e relazioni pubbliche).
La didattica si avvale di un costante riferimento a casi e di incontri con alcuni
testimoni esterni.
Tipologia d’esame: l’esame si svolgerà in forma scritta. La prova viene corretta
nella stessa giornata e, se superata, dà la possibilità di registrazione ovvero di
sostenere un esame orale facoltativo.
Bibliografia
- Daft, R.L. (2004) Organizzazione aziendale (II edizione), Milano, Apogeo Libreria
(escluso il capitolo 6).
- Bagozzi, R.P., Rosa, J.A., Celly, K.S., Coronel, F. (2001), Fondamenti di marketing,
Bologna, il Mulino, cap. da 1 a 8.
Orario di ricevimento: martedì, ore 16,30-18,30.
202
ORGANIZZAZIONE AZIENDALE (AVANZATO)
SECS-P/10
II Semestre
Raoul Nacamulli
Formazione degli adulti
e consulenza nelle organizzazioni
CFU
4
Il corso intende considerare l’evoluzione dei processi nelle istituzioni, nelle
organizzazioni di servizio, nelle fabbriche,
nelle reti di vendita. Questo
considerando in particolare il passaggio dalle logiche “tradizionali” di
organizzazione del lavoro incentrate sulla gerarchia, la specializzazione e la logica
di comando-controllo verso quelle emergenti fondate sui principi della modularità,
vale a dire sull’organizzazione orizzontale fondata sulle competenze multiple,
l’empowerment e la flessibilità. Il corso si svolge mediante lezioni, analisi e
discussioni di casi organizzativi e testimonianze. Particolare rilievo sarà assegnato
alle conseguenze del passaggio dai modelli organizzativi tradizionali verso quelli
rovesciati in termini di riprogettazione dei ruoli delle persone e di fabbisogni di
formazione.
Tipologia d’esame: da definire.
Bibliografia
- Coriat B., Ripensare l’organizzazione del lavoro, Edizioni Dedalo, Bari, 1991.
- Oriani G., Reengineering, Guerini, Milano, 1995.
Orario di ricevimento: da definire.
ORGANIZZAZIONE DEL LAVORO SECS-P/10
I Semestre
CFU
4
Scienze dell’educazione
Il programma del corso verrà comunicato all’inizio delle lezioni.
203
ORGANIZZAZIONE E GESTIONE
DELLE RISORSE UMANE SECS-P/10
II Semestre
CFU
4
Scienze dell’educazione
In molti campi di attività le prestazioni di un sistema organizzativo dipendono in
grande misura dalla competenza e dalla motivazione delle persone. Questi fattori
possono essere influenzati attraverso le tecniche e gli strumenti propri della
disciplina di gestione del personale, che si qualifica pertanto come materia a
prevalente contenuto pragmatico. Questo corso intende sviluppare tali
competenze.
Bibliografia
Verrà comunicata all’inizio delle lezioni.
ORGANIZZAZIONE E GESTIONE DELLE
RISORSE UMANE (AVANZATO) SECS-P/10
Francesco Paoletti
Formazione degli adulti
e consulenza nelle organizzazioni
I Semestre
CFU
4
Questo corso avanzato è incentrato sulla progettazione e l’impiego dei sistemi di
gestione del personale, con enfasi specifica rispetto alla prospettiva delle
competenze organizzative.
La didattica, che si avvale anche della discussione di casi e dello svolgimento di
esercitazioni pratiche, mira a sviluppare le capacità operative necessarie a:
realizzare la mappatura delle competenze critiche per ruoli organizzativi; costruire
inventari di competenze rappresentate nell’organismo personale attraverso gli
strumenti di assessment; valutare i gap e definire strategie di copertura; progettare
gli interventi formativi e le logiche di sviluppo del personale; definire modelli
retributivi skills based.
Tipologia d’esame: esame scritto con orale facoltativo.
204
Bibliografia
- Solari L. (2004), La gestione delle risorse umane. Dalle teorie alle persone, Carocci
editore.
- Levati, W., Saraò, M. (2003), Psicologia e sviluppo delle risorse umane nelle
organizzazioni, Franco Angeli.
Orario di ricevimento: martedì, ore 16,30-18,30.
ORGANIZZAZIONE
PER L’INTERNAZIONALIZZAZIONE SECS-P/10
Barbara Quacquarelli
Formazione degli adulti
e consulenza nelle organizzazioni
II Semestre
CFU
4
Il corso propone lo studio delle attività manageriali delle organizzazioni che
operano in contesto internazionale, dando un notevole spazio al processo di
comprensione delle culture. L’obiettivo è di descrivere i modi in cui le differenze
culturali influenzano sistematicamente le organizzazioni e l’ambiente di lavoro. Il
corso, mediante anche lo studio di casi, prevede di approfondire l’analisi delle
organizzazioni internazionali, la gestione delle differenze culturali, e le
implicazioni manageriali relative all’implementazione di una strategia
internazionale. Un approfondimento è dedicato alla creazione di innovazione e
valore tramite la gestione di competenze e conoscenze a livello globale.
Tipologia d’esame: prova scritta di fine corso per i frequentanti. Prova orale per i
non frequentanti.
Bibliografia
Per i non frequentanti:
- Doz Y., Santos J., Williamson P., Da globale a metanazionale, Il Mulino, Bologna,
2004.
- Bolliger D., Hofstede G., Inter Nazionalità, Guerini e Associati, Milano, 1989.
- Bartlett C.A., Ghoshal S., Management globale, Etas, Milano, 2001.
Per i frequentanti:
- Doz Y., Santos J., Williamson P., Da globale a metanazionale, Il Mulino, Bologna,
2004.
205
- Bolliger D., Hofstede G., Inter Nazionalità, Guerini e Associati, Milano, 1989.
- Alcuni articoli in lingua inglese saranno distribuiti dal docente durante il corso.
Orario di ricevimento: mercoledì, ore 11- 13.
PEDAGOGIA DEL CORPO M-PED/03
Ivano Gamelli
Scienze dell’educazione
I Semestre
CFU
4
I gesti della formazione e della cura
Il corpo di cui molto si parla è un corpo che poco si ascolta. Un corpo sempre più
oggetto di attenzioni e manipolazioni quanto impossibilitato a esprimere le
potenzialità dei suoi linguaggi, trattati perlopiù alla stregua di semplici sintomi o
segnali da decodificare e controllare, da affiancare alla parola, secondo la logica
riduttiva che disgiunge pensiero e corpo, percezione e azione, ragione ed
emozione, comunicazione verbale e non verbale. Alla luce delle ricerche e delle
suggestioni più recenti e spiazzanti - nelle scienze, nelle arti, nel teatro, nella
letteratura - il corso intende suggerire un vero e proprio ribaltamento del modo di
pensare e vivere il corpo, attraverso il recupero di sensibilità e “gesti” conosciuti
ma sovente dimenticati. Gesti, movimenti, espressioni che verranno considerati per
l’universo simbolico al quale attingono e a cui aprono: per rivitalizzare la nostra
quotidianità stordita dai discorsi come pure per rianimare e orientare le nostre
disincarnate pratiche di formazione e di cura. La proposta di una consapevolezza e
di uno stile di intervento che, abbandonata l’illusione di una trasmissione lineare
delle conoscenza, individui nella presenza corporea la qualità emergente lavoro
educativo e formativo.
Al corso saranno coordinate attività integrative ed esperienziali tenute dai cultori
della materia: dott. Ferruccio Cartacci ([email protected]), dott.ssa
Tiziana
Andrenelli
([email protected]),
dott.ssa
Nicoletta
Ferri
([email protected]).Ulteriori informazioni nel sito: www.pedagogiadelcorpo.it
Tipologia d’esame: esame orale.
206
Bibliografia
- I. Gamelli, Sensibili al corpo, Meltemi, Roma 2005.
- I. Gamelli, Pedagogia del corpo, Meltemi, Roma 2001.
Più un testo di approfondimento tematico a scelta fra:
- Aucouturier, Il Metodo Aucouturier, Franco Angeli, Milano 2005.
- P. Barone, L’animale, l’automa, il cyborg. Figurazioni del corpo nei saperi e nelle
pratiche educative, Ghibli, Milano 2004.
- T. Bertherat, La tigre in corpo. Le virtù curative dell’antiginnastica, Mondadori,
Milano 1990.
- A. Boal, Il poliziotto e la maschera. Giochi, esercizi e tecniche del teatro dell'oppresso,
La Meridiana, Molfetta 1993.
- A. Capelli, F. Lorenzoni (a cura di), La nave di Penelope. Educazione, teatro, natura
ed ecologia sociale, Giunti, Firenze 2002.
- F. Cappa, C. Negro (a cura di), Improvvisazione e formazione, Guerini, Milano
2006.
- E. Casini Ropa, Alle origini della danza moderna, Il Mulino, Bologna 1990.
- F. Cartacci, Bambini che chiedono aiuto. L’ascolto e la cura nella terapia dell’esperienza,
Unicopli, Milano 2002.
- T.K.V. Desikachar, Yoga e religiosità. Incontri sulla teoria e sulla pratica,
Mediterranee, Roma 1984.
- M. Feldenkrais, Le basi del metodo, Astrolabio-Ubaldini, Roma 1991.
- A. Lapierre, Dalla psicomotricità relazionale all’analisi corporea della relazione,
Armando, Roma 2001.
- J. Le Boulch, Sport educativo, Armando, Roma 1991.
- A. Lowen, Bioenergetica, Feltrinelli, Milano 2004.
- N. Savarese, C. Brunetto (a cura di), Training! Come l’attore libera se stesso, Dino
Audino, Roma 2004.
- V. Schmid, Venire al mondo e dare alla luce. Percorsi di vita attraverso la nascita, Urra
Apogeo, Milano 2005.
Ai tre testi le studentesse e gli studenti non frequentanti devono aggiungere:
- U. Galimberti, Il corpo, Feltrinelli, Milano 2002 (le prime tre parti).
Orario di ricevimento: da definire.
207
PEDAGOGIA DELL’ADOLESCENZA M-PED/01
II Semestre
Pierangelo Barone
Scienze dell’educazione
CFU
8
Tracciare la via strada facendo
L’educazione e le prevenzioni alla prova dell’esperienza
L’insegnamento fissa il proprio campo di ricerca attorno al contributo dei saperi
che costituiscono le scienze dell’educazione nella definizione della realtà minorile.
In tal senso, indaga le rappresentazioni, le immagini, i modelli e i discorsi che
hanno storicamente costituito l’adolescenza come oggetto sociale e culturale,
nell’intento di esplicitarne gli effetti simbolici e pratici sul versante del lavoro
educativo che si rivolge ai minori.
Il corso di quest’anno si propone di esplorare il rapporto tra educazione e
prevenzione nella progettazione e nelle pratiche delle principali agenzie educative.
Tra le competenze professionali che oggi si richiedono all’educatore nella
realizzazione di interventi di prevenzione con gli adolescenti, emerge la capacità di
definire una progettualità in fieri, in grado di accogliere e trasformare l’imprevisto
in occasione di esperienza ulteriore.
Il percorso monografico verterà sul tema della “esperienza” come dimensione che
nel fluire stesso degli accadimenti produce effetti di ordine educativo, rispetto ai
quali l’educatore/rice costituisce la figura decisiva che ne permette la
rielaborazione pedagogica.
Durante il corso sono previste attività integrative e laboratoriali. Sono cultori della
materia la dott.ssa Rosa Granato e il dott. Matteo Ripamonti
Tipologia d’esame: colloquio orale. Durante il corso, per gli studenti frequentanti,
si prevede lo svolgimento di prove intermedie scritte.
Bibliografia
La bibliografia d’esame sarà comunicata all’inizio del corso e potrà essere visionata
nella bacheca del docente (481 – U6) e sul sito della Facoltà.
Orario di ricevimento: martedì dalle ore 10.30, stanza U6-481. Indirizzo e-mail:
[email protected].
208
PEDAGOGIA DELL’ANIMAZIONE M-PED/01
II Semestre
CFU
4
Scienze dell’educazione
Il corso rifletterà sulle dimensioni pedagogiche che emergono dall’indagine del
legame tra esperienza estetica e dinamiche percettive del soggetto, all’interno del
complesso fenomeno dell’empatia.
Tipologia d’esame: prova orale.
Bibliografia
Verrà comunicata all’inizio delle lezioni.
PEDAGOGIA DELL’INFANZIA M-PED/01
Agnese Infantino
Scienze dell’educazione
Scienze della formazione primaria
II Semestre
semestrale
CFU
4
-
Il corso prende in esame, da una prospettiva pedagogico-organizzativa, le scelte
educative e le soluzioni organizzative che nell’ambito dei servizi educativi per
l’infanzia conducono alla definizione e alla messa in atto di un progetto educativo
orientato ad accogliere da un lato i bisogni e le competenze dei bambini e dall’altro
le esigenze e le risorse delle famiglie.
Tipologia d’esame: orale.
Bibliografia
- G. Colombo, E. Cocever, L. Bianchi, Il lavoro di cura, Carocci, Roma 2004.
- A, Infantino, Progettazione pedagogica e organizzazione del servizio, Guerini, Milano
2002.
209
Un testo a scelta tra i seguenti:
- L. Gandini, S. Mantovani, C. Edwards ( a cura di) , Il nido per una cultura
dell’infanzia, edizioni Junior, Bergamo 2003.
- F. Caggio, S. Mantovani (a cura di), Famiglie, bambini, educatrici, edizioni Junior,
Bergamo 2004.
- A. Bondioli (a cura di), Il tempo nella quotidianità infantile, edizioni Junior,
Bergamo 2002.
- F. Caggio ( a cura di), Uno e più nidi, edizioni Junior, Bergamo 2000.
- E. Goldschmied, S. Jackson, Persone da zero a tre anni, edizioni Junior, Bergamo.
Orario di ricevimento: da definire.
PEDAGOGIA DELLA PSICOMOTRICITÀ
M-EDF/01
Ivano Gamelli
Scienze della formazione primaria
II Semestre
semestrale
CFU
-
La centralità del corpo nella crescita e nell’apprendimento dei bambini
L’insegnamento si propone di studiare il ruolo dei linguaggi del corpo, al fine di
offrire un quadro organico per il trasferimento di princìpi e consapevolezze delle
sue pratiche (quali il gioco e lo sport, come pure la danza, le tecniche di
rilassamento e di utilizzo della voce, il teatro, nonché i molteplici metodi di cura e
le tecnologie formative artistiche a mediazione corporea non solo occidentali) nei
diversi ambiti del lavoro educativo.
A partire dall’analisi delle teorie e delle pratiche tradizionali dell’educazione
psicomotoria, il corso intende rivisitare criticamente gli abituali scenari formativi
dove il corpo risulta perlopiù astratto o assente, per prefigurare setting e stili di
intervento educativo nella scuola dell’infanzia e primaria capaci di far vivere il
corpo dei bambini, di riconoscere come l’apprendimento delle fondamentali abilità
scolastiche sia conseguenza del suo esercizio, di integrare i saperi della parola con
quelli del movimento, del gesto, dello sguardo, dei sensi tutti.
La pedagogia della psicomotricità, rimettendo al centro la soggettività
dell’educatore, si inscrive fra le pratiche di impronta narrativa e autobiografica,
con un’attenzione particolare alla cura del contesto, a certe ritualità, al valore dei
silenzio, alla necessità di educare attraverso e oltre le parole.
Al corso saranno coordinate attività integrative ed esperienziali tenute dai cultori
della materia: dott. Ferruccio Cartacci ([email protected]), dott.ssa
210
Tiziana
Andrenelli
([email protected]),
dott.ssa
Nicoletta
([email protected]). Informazioni sul sito: www.pedagogiadelcorpo.it
Ferri
Tipologia d’esame: esame orale.
Bibliografia
- I. Gamelli, Sensibili al corpo, Meltemi, Roma 2005.
- I. Gamelli, Pedagogia del corpo, Meltemi, Roma 2001.
- F. Cartacci, Bambini che chiedono aiuto, Unicopli, Milano 2003.
A questi testi le studentesse e gli studenti non frequentanti devono aggiungere:
- T. Andrenelli, R. Mariella, G. Santiani, Il piacere di crescere (reperibile presso la
Libreria di via S. Glicerio).
- oltre a un testo a scelta fra:
- A. Lapierre, B. Aucouturier, La simbologia del movimento, Edipsicologiche,
Cremona s.d..
- J. Le Boulch, L’educazione del corpo nella scuola del domani, Magi, Roma 2000 (fino a
pag. 230).
Orario di ricevimento: da definire.
PEDAGOGIA DELL’HANDICAP M-PED/03
I Semestre
CFU
10
Scienze dell’educazione
Il programma del corso verrà comunicato all’inizio delle lezioni.
211
PEDAGOGIA GENERALE M-PED/01
I Semestre
Anna Rezzara
Scienze dell’educazione
CFU
8
Ruolo e significato del valutare in educazione
Il corso avrà per oggetto la valutazione nei processi educativi, considerando il
significato e il ruolo che essa riveste come interrogazione di senso pedagogica,
come riflessione sull’esperienza, come elemento del dispositivo educativo in atto,
come ‘intelligenza del progetto’, come dimensione relazionale. La valutazione sarà
oggetto di riflessione sia in quanto funzione necessaria e cruciale di ogni processo
educativo, sia in quanto ‘luogo’ emblematico di problematicità pedagogica e tema
particolarmente complesso, discusso, contradditorio e spesso ‘rimosso’ nel
dibattito pedagogico e nelle sedi di pratica educativa. Della valutazione si
prenderanno in esame i diversi significati e funzioni attribuiti: la sua presenza nella
costruzione, nel monitoraggio e nel bilancio del progetto educativo, la sua doppia
natura di strumento di conoscenza e controllo e di dimensione relazionale e
comunicativa, il contrasto tra “controllo del prodotto” e comprensione del
processo, le condizioni per pensare e realizzare una autentica valutazione
formativa. Poiché si vuole intendere la valutazione come dimensione centrale del
dispositivo complesso che è in atto in ogni situazione intenzionalmente educativa,
la riflessione sulla valutazione sarà collocata all’interno di un discorso di
pedagogia critica e di un approccio clinico alla formazione, che assumono cioè
come istanza centrale l’interrogazione e la riflessione sistematica sulle pratiche di
esperienza educativa, considerate sia in quanto eventi e processi materiali e
concreti sia in quanto espressione di significati, idee, modelli e dinamiche
relazionali latenti.
Sono previste attività di integrazione al corso e di supporto allo studio dei testi
svolte dalla dott.ssa Paola Marcialis e dal dott. Ernesto Curiosi.
Tipologia d’esame: colloquio orale. In esso si richiederanno agli studenti:
conoscenza completa della bibliografia d’esame; comprensione di concetti, idee,
trattazioni e argomentazioni degli autori; capacità di usare le conoscenze acquisite
per organizzare un discorso di rielaborazione dei contenuti che risponda alle
questioni che verranno poste , in sede di esame, come tema del colloquio.
212
Bibliografia
- A. Rezzara (a cura di), Dalla scienza pedagogica alla clinica della formazione,
FrancoAngeli, Milano, 2004.
- P. Bertolini (a cura di), La valutazione possibile, La Nuova Italia, Firenze, 1999.
- A. Rezzara, Pensare la valutazione, Mursia, Milano, 2000.
Un libro a scelta tra:
- F. Antonacci, F. Cappa (a cura di), Riccardo Massa: lezioni su la peste, il teatro,
l’educazione, Franco Angeli, Milano, 2001
- P. Marcialis, L’arte della domanda. Il linguaggio sulla scena della Clinica della
formazione, Franco Angeli, Milano, 2005
Il programma d’esame è lo stesso per studenti frequentanti e non frequentanti.
Orario di ricevimento: mercoledì, ore 9, stanza 478-U6.
PEDAGOGIA GENERALE M-PED/01
Silvia Kanizsa / Sergio Tramma
Scienze della formazione primaria
Scienze dell’educazione
I Semestre
annuale
CFU
8
L’insegnamento punta a far conoscere agli studenti le tematiche generali
concernenti la riflessione sull’educazione e sui problemi ad essa connessi e le
problematiche interne alla stessa disciplina pedagogica. Scopo del corso è quindi
quello di presentare lo stato attuale del dibattito intorno ai temi dell’educazione. La
riflessione sull’educazione sarà condotta proponendo un percorso di lettura del
lavoro educativo con particolare attenzione alla dimensione relazionale e ai
principali ambiti di intervento dell’educatore e del formatore.
Tipologia d’esame: l’esame prevede una parte scritta e una successiva parte orale.
Ulteriori informazioni riguardanti l’esame ed in particolare la validità e
l’estensione della parte scritta saranno affissi in bacheca e reperibili sul sito della
Facoltà. L’esame è identico per frequentanti e non frequentanti.
Bibliografia
Il programma è identico per frequentanti e non frequentanti.
L’esame verterà su 5 testi, i primi quattro uguali per tutti:
- S. Tramma, L’educatore imperfetto, Roma, Carocci, 2003.
- S. Kanizsa, L’ascolto del malato, Milano, Guerini, 1989.
213
- S.Kanizsa, testo sulla relazione educativa, Roma, Carocci, di prossima
pubblicazione o, se non disponibile in tempo utile, un testo alternativo che verrà
comunicato a tempo debito.
- R. Gatti – V. Gherardi, Le scienze dell’educazione, Roma, Carocci, 1995. Per l’esame
è richiesta la preparazione delle parti: prima, seconda e terza.
E uno a scelta dello studente fra i seguenti:
- S. Bella (a cura di), Asfalto amaro, Milano, Terre di Mezzo- Berti, in corso di
pubblicazione.
- S. Tramma, Educazione degli adulti, Milano, Guerini, 1997.
- F. Emiliani, P. Bastianoni, Una normale solitudine, Roma, Carocci, 2000.
- S. Kanizsa, B. Dosso, La paura del lupo cattivo, Roma, Meltemi, 1998.
- M. Rossi Doria, Di mestiere faccio il maestro, Le Gomene, Napoli, 2000.
- M. Mazzetti, Il dialogo transculturale, Roma, Carocci, 2003.
L’esame scritto, che deve precedere quello orale, verterà sui seguenti testi:
- S. Tramma, L’educatore imperfetto, Roma, Carocci, 2003.
- S. Kanizsa, L’ascolto del malato, Milano, Guerini, 1989.
- S. Kanizsa, testo sulla relazione educativa, Roma, Carocci, di prossima
pubblicazione o sul testo proposto in alternativa.
Orario di ricevimento: prof.ssa Kanizsa: lunedì alle ore 16 (per il primo semestre;
per il secondo semestre consultare la bacheca o il sito). Tramma: lunedì alle ore 16.
PEDAGOGIA INTERCULTURALE M-PED/01
Mariangela Giusti
Scienze della comunicazione
I Semestre
CFU
10
Intercultura, territorio, educazione
Movimenti migratori recenti nella società e nella scuola italiana; immigrazione e
educazione: retroterra culturali, lingue, identità migranti degli allievi immigrati;
antirazzismo e educazione in una società multiculturale.
La pedagogia
interculturale è una disciplina nuova, utile al miglioramento delle relazioni fra
comunità di diversa origine. Il corso e le attività integrative intendono sollecitare
l’attenzione degli studenti verso i luoghi del vissuto, da osservare come spazi di
contaminazione, stratificazione fra linguaggi, storie di vita, oggetti, volti, culture.
Attività integrative:
214
Laboratorio didattico - Condotto dai Cultori della materia G. Colombo e M. Franchi,
consentirà agli studenti di rielaborare in modo operativo alcune parti dei testi del
corso.
Gruppi di studio tematici - Condotti da studiosi esperti, consentiranno agli studenti
più interessati di affrontare temi diversi della Pedagogia interculturale
Seminario “Lo sguardo in viaggio”- Condotto da G. Aloisi, offrirà un percorso di
approfondimento sull’immagine artistica che conduce a vedere oltre se stessa. Gli
studenti verranno guidati a osservare immagini appartenenti a universi culturali
artistici diversi, per ricercare temi, messaggi, simbologie che s’incontrano.
Tipologia d’esame: il corso prevede, per gli studenti frequentanti, una valutazione
in progress. Ciò significa che, attraverso prove intermedie e attività integrative
(Laboratorio didattico, Gruppi di studio, Seminario) è possibile effettuare una
verifica degli apprendimenti e attivare interventi tutoriali per gli studenti più in
difficoltà. Tale valutazione in progress potrà, all’occorrenza, essere integrata da una
prova orale finale.
Studenti frequentanti: svolgono due prove scritte in aula (3 novembre e 15
dicembre) e realizzano una microricerca da concordare con la docente o coi
collaboratori. La partecipazione alle attività del Seminario rientra nella valutazione
complessiva (da 1 a 3 punti, secondo il giudizio della conduttrice).
Studenti non frequentanti: a) Coloro che intendono sostenere l’esame nella sessione
invernale svolgono le stesse due prove scritte dei frequentanti (3 novembre e 15
dicembre); concordano con la docente (per e-mail o negli orari di ricevimento)
l’argomento per la microricerca; studiano un testo in più; svolgono il colloquio
orale finale. b) Coloro che intendono sostenere l’esame nelle sessioni successive
concordano con la docente (per e-mail o negli orari di ricevimento) l’argomento per
la microricerca; studiano due testi in più (fra quelli in bibliografia o concordati con
i collaboratori) ; svolgono il colloquio orale finale.
Bibliografia
Gli studenti frequentanti devono leggere, usare e studiare sei testi:
Quattro testi comuni a tutti:
- M. Giusti, Pedagogia interculturale. Teorie, metodologia, laboratori, Laterza, RomaBari, 2004.
- P. Ricoeur, Ricordare, dimenticare, perdonare. L’enigma del passato, Il Mulino,
Bologna, 2004.
- AA.VV., Formarsi all’intercultura, Franco Angeli, Milano, 2004.
- M. Giusti, L’educazione interculturale nella scuola di base (nuova edizione ridotta),
RCS/La Nuova Italia, Milano, 2005.
Uno da scegliere fra i seguenti testi che documentano ricerche di taglio
interculturale condotte sul territorio:
- S. De La Pierre, Il racconto di Nonantola. Memoria e creatività sociale, prefazione di
D. Demetrio, Milano, Unicopli, 2004.
215
- AA.VV., Il bagaglio invisibile. Storie di vita e pratiche di mediazione interculturale,
Torino, Rosemberg & Sellier, 2004.
- AA.VV., Ricerca interculturale e metodo autobiografico. Bambini e adulti immigrati,
Un progetto, tante storie, Milano, RCS/La Nuova Italia, 2003.
Uno da scegliere fra i seguenti testi teorici
- R. Panikkar, La dimora della saggezza, Milano, Mondatori, 2005.
- P. Bertolini, Educazione e politica, Milano, Cortina, 2003.
- M. Nussbaum, Giustizia sociale e dignità umana, Bologna, Il Mulino, 2002.
- G. Favaro, L. Luatti (a cura di), L’intercultura dalla A alla Z, Milano, Franco
Angeli, 2004.
Gli studenti non frequentanti devono aggiungere un testo:
- G. Tassinari (a cura di), Scuola e società multiculturale. Elementi di analisi
multidisciplinare, Firenze, la Nuova Italia, 1999.
Orario di ricevimento: giovedì dalle 17 alle 19 oppure su appuntamento
contattando la docente secondo le modalità affisse nella bacheca dello studio.
PEDAGOGIA INTERCULTURALE
E DELLA COOPERAZIONE M-PED/01
Raffaele Mantegazza
Scienze dell’educazione
I Semestre
CFU
8
Come si diventsa nazisti. Storia e categorie di una pedagogia del terrore
Il corso studierà le caratteristiche dell’educazione nazista evidenziando soprattutto
i dispositivi di educazione al terrore e allo sterminio e le declinazioni pedagogiche
specifiche del sistema di potere instaurato nel III Reich.
Le attività integrative al corso saranno svolte dal dott. Andrea Gilardoni e dalla
dott.ssa Francesca Ronchi.
Tipologia dell’esame: esame scritto. In nessun caso la prova scritta potrà essree
sostituita da una prova orale. La valutazione delle risposte prenderà in
considerazione i seguenti elementi:
a) correttezza formale del testo
b) pertinenza della risposta rispetto alla domanda
c) completezza della risposta rispetto alla domanda.
216
Bibliografia
Per l’esame occorrerà studiare un numero di 6 (sei) testi:
- W.S. Allen, Come si diventa nazisti. Storia di una piccola città, Torino, Einaudi, 2004
- W. Reich, Psicologia di massa del fascismo, Torino, Einaudi, 2005 (è consigliabile
leggere tutto il testo anche se è richiesta la conoscenza analitica delle segg. pagg.:
XLI-LXI; 1-122; 151-177; 193-250; 282-292; 335-383). Coloro che possedessero
l’edizione SucarGo del testo possono studiarla, ma sono pregati di confrontare i
numeri delle pagine da studiare partendo dalla nuova edizione per evitare
fraintendomenti ed errori.
- F. Barcena, La sfinge muta, Troina, Città Aperta, 2005
- A. Gilardoni, I meccanismi dell’obbedienza e le tecniche della resistenza, Milano,
Mimesis, 2005
- N. P. Nielsen, L’universo mentale nazista, Milano, Angeli, 2004
- R. Mantegazza, L’odore del fumo. Auschwitz e la pedagogia dell’annientamento,
Troina, Città Aperta, 2003
I/le non frequentanti porteranno in aggiunta al programma il volume di E. Mann
La scuola dei barbari, Firenze, Giuntina, 2000. Per chi sostenga l’esame come
semestrale (5CFU) i testi di cui ai numeri 4 3 5 non dovranno essere preparati.
Eventuali ulteriori indicazioni sul programma o sulla modalità dello svolgimento
dell’esame vengono fornite unicamente tramite colloquio con il docente negli orari
di ricevimento, e comunque in nessun caso attraverso posta elettronica. Il
programma è valido fino all’appello di settembre 2007.
Orario di ricevimento: da definire.
PEDAGOGIA SOCIALE M-PED/01
II Semestre
Sergio Tramma
Scienze dell’educazione
CFU
8
Educazione, idee generali e valori nella società globalizzata e multiculturale
Pedagogia sociale è la disciplina che analizza le molteplici esperienze educative
vissute dagli individui con una specifica attenzione alle dimensioni informali ed
extra-istituzionali. Nella fase attuale, il campo privilegiato di interesse è costituito
dai nessi tra educazione e modernità, con particolare riferimento ai mutamenti dei
corsi di vita dei soggetti individuali e collettivi, alle trasformazioni dei contesti
territoriali, all’aumento di complessità e problematicità degli ambienti educativi, e
al conseguente ampliamento del campo di azione dell’educatore professionale.
217
Il corso di quest’anno costituisce un luogo di riflessione e ricerca attorno al tema
della presenza o meno, all’interno di società multiculturali e globalizzate, di “idee
generali” e “valori forti” verso cui orientare o dai quali far discendere progetti e
azioni educative territoriali.
Durante il corso sono previste attività integrative condotte dalle dott.sse Sonia
Bella, Sara Amalia Rossetti, Silvia Tognetti.
Tipologia d’esame: è previsto lo svolgimento di una prova orale; ulteriori modalità
d’esame potranno essere concordate con i frequentanti.
Bibliografia
parte a)
- K. Kumar, Le nuove teorie del mondo contemporaneo. Dalla società post-industriale alla
società post-moderna, Einaudi, Torino, 2000.
- S. Tramma, Pedagogia sociale, Guerini, Milano, 1999.
- S. Tramma, Educazione e modernità, Carocci, Roma 2005.
parte b)
- E. Colombo, Le società multiculturali, Carocci, Roma, 2002.
- S. Latouche, L’occidentalizzazione del mondo, Bollati Boringhieri, Torino, 1992.
parte c)
- M. Aime, Eccessi di culture, Einaudi, Torino, 2004.
- W. Barberis, Il bisogno di patria, Einaudi, Torino, 2004.
- S. Luzzatto, La crisi dell’antifascismo, Einaudi, Torino, 2004.
Gli studenti sono tenuti a preparare i testi delle parti A e B, e un testo a scelta della
parte C. Gli studenti che intendono semestralizzare l’esame (4 crediti) sono tenuti a
preparare i testi della parte A.
Orario di ricevimento: lunedì dalle ore 16, stanza U6-480.
PEDAGOGIA SPECIALE M-PED/03
Maura Gelati
Scienze dell’educazione
Scienze della formazione primaria
I Semestre
annuale
CFU
10
-
Il corso, diviso in due sezioni, è costituito da una prima parte di carattere
istituzionale e da una seconda parte di tipo monografico.
218
La parte istituzionale riguarderà la Pedagogia speciale, i suoi postulati teorici, le
metodologie di ricerca e d’intervento educativo che le sono proprie e il suo
rapporto con la Pedagogia generale.
La parte monografica analizzerà alcune teorie ed esperienze educative alla luce
della storia pedagogica dei soggetti in situazione di disabilità. Particolare
attenzione sarà riservata al rapporto tra educazione ed integrazione, tra
integrazione e innovazione scolastica, tra apprendimento e cambiamento.
Tipologia d’esame: prova orale sui testi indicati. Gli studenti che frequenteranno
almeno il 75% delle lezioni potranno sostenere parte dell’esame attraverso una
prova scritta, a domande aperte, su due testi. La prova scritta si svolgerà una sola
volta al termine del corso. Per gli studenti non frequentanti è previsto solo il
colloquio orale.
Bibliografia
- M. Gelati, Pedagogia Speciale e integrazione, Roma, Carocci Editore , 1° ristampa
2005.
- M. Pavone, Personalizzare l’integrazione, Brescia, Editrice La Scuola, 2004.
- L. Cottini, Didattica Speciale e integrazione scolastica, Carocci Editore , 2004.
- G. Amenta, Gestire il disagio a scuola, Editrice La Scuola, 2004.
Orario di ricevimento: martedì alle ore 15 per il primo semestre. L’orario di
ricevimento del secondo semestre sarà successivamente comunicato.
PEDAGOGIA SPECIALE 2 M-PED/03
Scienze della formazione primaria
II Semestre
semestrale
Il programma del corso verrà comunicato all’inizio delle lezioni.
219
CFU
-
POLITICHE SOCIALI E PROGRAMMAZIONE
DEI SERVIZI SPS/09
Consulenza pedagogica e ricerca educativa
I Semestre
CFU
4
Il corso si propone di affrontare la situazione italiana e lombarda in particolare su:
anziani, minori, stranieri attraverso la normativa di riferimento, l’organizzazione
dei servizi, l’esame di casi.
Tipologia d’esame: orale.
Bibliografia
Verrà comunicata all’inizio delle lezioni.
PRATICHE FILOSOFICHE 1 M-FIL/03
Michelantonio LoRusso
Consulenza pedagogica e ricerca educativa
I Semestre
CFU
4
Esercizi spirituali e vita quotidiana
La disciplina prende in esame la filosofia come modo di vita ed esercizio spirituale,
lì dove è più evidente l’inscindibilità dei discorsi e delle pratiche filosofiche.
Pratiche che, partendo dalla filosofia antica, vanno calate nella contemporaneità ed
intese come luogo d’incontro di discipline diverse, comunque ruotanti attorno alla
“cura di sé”.
Questo percorso verrà affrontato in particolare attraverso l’analisi degli esercizi
spirituali proposti da Epitteto e Marco Aurelio.
Tipologia d’esame: elaborato scritto per i frequentanti e colloquio orale per i non
frequentanti.
Bibliografia
- Epitteto, Manuale, Garzanti, Milano 2005.
220
- Marco Aurelio, Ricordi, Rizzoli, Milano 2002.
- P. Hadot, Esercizi spirituali e filosofia antica, Einaudi, Torino 2005.
- P. Hadot, La cittadella interiore. Introduzione ai «Pensieri» di Marco Aurelio, Vita e
Pensiero, Milano 1997.
- R. Màdera e L. V. Tarca, La filosofia come stile di vita. Introduzione alle pratiche
filosofiche, Bruno Mondadori, Milano 2003.
Orario di ricevimento: su appuntamento: [email protected].
PRATICHE FILISOFICHE 2 M-FIL/03
I Semestre
Romano Madera
Consulenza pedagogica e ricerca educativa
CFU
4
L’intreccio fra psicologia analitica e pratiche filosofiche
nella cura di sé e degli altri
Tipologia d’esame: da definire.
Bibliografia
- C.G. Jung, Seminari sull’analisi dei sogni, Bollati Boringhieri.
- R. Madera, C.G.Jung.Biografia e teoria, Bruno Mondatori.
- R. Madera, “L’inventario e la traduzione. Psicologia analitica e pratica filosofica”
in Rivista di psicologia analitica 68/2003, nuova serie n. 16, La biblioteca di
Vivarium.
- R. Madera, L.V. Tarca, La filosofia come stile di vita, Bruno Mondatori.
- L. Campanello, Biografia e filosofia. L’esercizio del presente e della morte, Unicopli.
Orario di ricevimento: da definire.
221
PROBLEMI DEMOGRAFICI
DEL MONDO AFRO-ASIATICO SECS-S/04
Patrizia Farina
Scienze della comunicazione
II Semestre
CFU
5
L’insegnamento si propone di approfondire le dinamiche demografiche in corso e
di fornire gli strumenti per valutare ed interpretare le manifestazioni e le cause
delle differenze territoriali dei fenomeni demografici. Le problematiche
demografiche sono illustrate comparando le condizioni dei paesi a sviluppo
economico avanzato e quelle dei Paesi poveri nell’ottica della transizione
demografica. Ciò consentirà di mettere in luce le similitudini e le diversità nei
processi di popolazione che caratterizzano le diverse aree del mondo.
Tipologia d’esame: per i frequentanti sono previste prove scritte intermedie sulla
base dei materiali distribuiti durante il corso. I non frequentanti sosterranno una
prova scritta sulla base della seguente bibliografia.
Bibliografia
(Per i non frequentanti)
- M. Livi Bacci, Storia minima della popolazione del mondo, Il Mulino, Bologna, 1998.
- S. Salvini, Contraccezione e pianificazione familiare, Il Mulino, Bologna, 1997.
E un testo a scelta fra:
- P. Farina La Rivoluzione silenziosa, F. Angeli, Milano, 2001.
- G.C. Blangiardo (a cura di) L'immigrazione straniera in Lombardia, Rapporto 2005,
Fondazione Ismu, Milano, 2004 (reperibile c/o Fondazione Ismu, via Copernico,
1 Milano).
- Cologna, L. Breveglieri (a cura di) I figli dell’immigrazione, F. Angeli, Milano,
2003.
- A.Colombo, G. Sciortino (a cura di ) Assimilati ed esclusi, Il Mulino, Bologna,
2002.
- A.Golini, La popolazione del pianeta, Il Mulino, Bologna, 1999.
Orario di ricevimento: giovedì dalle ore 10 alle 11.
222
PROGETTAZIONE E VALUTAZIONE
DEI PROCESSI EDUCATIVI M-PED/03
I Semestre
Raffaele Mantegazza
Consulenza pedagogica e ricerca educativa
CFU
4
Sul fondo del vaso: progettare la speranza in educazione
Il corso, a partire dal fondamentale testo di Bloch, si interrogherà sulla speranza e
su come questa dimensione possa entrare nelle pratiche formative e nella
progettazione dei processi educativi.
Tipologia d’esame: prova scritta. In nessun caso la prova scritta potrà essere
sostituita da una prova orale. La valutazione delle risposte prenderà in
considerazione i seguenti elementi:
- correttezza formale del testo
- pertinenza della risposta rispetto alla domanda
- completezza della risposta rispetto alla domanda.
Bibliografia
Per l’esame occorrerà studiare i seguenti testi:
- Ernst Bloch, Il Principio Speranza, Garzanti, Milano, nuova edizione 2005,
limitatamente alle pagine 1-51; 92-293; 338-394; 713-718; 757-806; 861-917; 9691026; 1060-1073; 1129-1197; 1220-1366; 1378-1433; 1443-1588.
- Raffaele Mantegazza (a cura di), Im…pazienti di crescere, Angeli, Milano, 2005.
Data la particolare difficoltà del testo adottato è fortemente consigliata la frequenza
alle lezioni.
I/le non frequentanti porteranno in aggiunta al programma il testo di R
Mantegazza Pedagogia della morte. L’esperienza del morire e l’educazione al congedo,
Enna, Città Aperta, 2005. Eventuali ulteriori indicazioni sul programma o sulla
modalità dello svolgimento dell’esame vengono fornite unicamente tramite
colloquio con il docente negli orari di ricevimento, e comunque in nessun caso
attraverso posta elettronica. Il programma è valido fino all’appello di settembre
2007.
Orario di ricevimento: da definire.
223
PROMOZIONE DELLA SALUTE
ED EDUCAZIONE SANITARIA MED/42
Lucia Zannini
Scienze dell’educazione
II Semestre
CFU
4
Oltre il danno: lo sviluppo della resilienza come strategia di promozione
della salute o di prevenzione secondaria nei contesti di comunità
Dopo aver analizzato l’evoluzione storica del concetto di salute e il passaggio da
un paradigma “patogenico” a uno “salutogenico”, si approfondiranno – e in parte
si sperimenteranno direttamente, attraverso attività esercitative – alcune strategie
per “creare salute” nei contesti di comunità. Nello specifico, verrà analizzata la
possibilità di implementare i fattori protettivi, promuovendo salute, nell’agire
educativo quotidiano, mostrando la stretta connessione tra prevenzione primaria
ed educazione. Particolare attenzione, a questo riguardo, sarà dedicata al tema
della resilienza, quale costrutto fondamentale a partire da cui sviluppare fattori di
protezione (ossia fattori che promuovono la salute negli individui, o che, comunque,
anche nella situazione di disagio e sofferenza, permettono una più elevata qualità
della vita) evidenziando, nello sviluppo di un “soggetto resiliente” la necessaria
integrazione tra risorse interne ed esterne, a partire dai processi educativi attuabili
nell’ambito comunitario. In relazione ai diversi target che possono entrare a far
parte di una comunità, anche alla luce dello sviluppo del modello bio-psico-sociale
di medicina, nonché della più recente narrative based medicine, verrà ampliato il
concetto di cura, da intendersi non solo in senso biologico, ma come vera e propria
“costruzione di significato” dell’evento traumatico (l’abuso, l’abbandono) o della
malattia e della disabilità. Verranno quindi analizzati i fattori che possono
permettere all’individuo di “resistere” al processo di dissoluzione di sé che
l’evento traumatico o la malattia invalidante e la cronicità comportano, ponendo
particolare attenzione al ruolo che possono avere strategie narrative, di scrittura e
di ri-appropriazione del proprio corpo. Nello specifico, si analizzerà il ruolo
dell’educatore nell’attivazione di tali strategie e si rifletterà sulla competenza
necessaria per la loro implementazione.
Sono cultrici della materia la dott.ssa Patrizia Garista ([email protected]), la dott.ssa
Gisella Rossini ([email protected]) e la dott.ssa Sonia Visioli
([email protected]).
Tipologia d’esame: colloquio orale nel quale verrà valutata la padronanza dello
studente della materia (anche nei suoi aspetti più a carattere “informativo” e
terminologico) nonché la capacità di analisi critica delle pre-comprensioni e dei
224
pregiudizi che di frequente abitano i contesti socio-sanitari, sia dal punto di vista
dell’operatore che dell’utente.
Bibliografia
Verrà comunicata all’inizio del corso.
Orario di ricevimento: il ricevimento si svolgerà in stanza U6-479, solo per
appuntamento ([email protected]), in giorno e orario che verrà comunicato
in seguito.
PSICOLOGIA CLINICA M-PSI/08
I Semestre
Marco Castiglioni
Scienze dell’educazione
CFU
10
Il corso si occupa della descrizione e spiegazione dei fenomeni psicologici normali
e patologici e delle diverse connesse modalità di intervento. Il corso presenta i
principali approcci teorici presenti nella disciplina. Vengono inoltre trattate le
peculiarità distintive del metodo clinico rispetto ad altri metodi utilizzati in
psicologia.
Particolare attenzione è dedicata ai processi attraverso i quali l’individuo costruisce
la propria identità (normale e patologica) entro il suo contesto familiare e
comunicativo e alla connessione tra psicopatologia, relazioni, comunicazione e
cultura.
Nella parte monografica, si confrontano la Psicologia dei Costrutti Personali di
Kelly e l’approccio sistemico relazionale, alla luce del dibattito teorico tra
costruttivismo e costruzionismo sociale.
Collaborerà al corso la dott.ssa Rossella Procaccia, che terrà un seminario di
didattica integrativa su “La valutazione clinica del bambino e della sua famiglia”.
Tipologia d’esame: prova scritta. Verranno valutati la capacità di cogliere i concetti
fondamentali della disciplina e di esporli in modo sintetico ma preciso.
Bibliografia
- M. Castiglioni e A. Corradini, Modelli epistemologici in psicologia, Carocci, Roma,
2003.
225
- L. Anolli (a cura di), Psicologia della comunicazione, Il Mulino, Bologna, 2002.
(capp. 1, 4, 6, 7, 8, 10).
- G.A. Kelly, La psicologia dei costrutti personali: teoria e personalità, Raffaello Cortina
Editore, Milano, 2004 (cap. 1, 2, 3, 5, 6, 7) .
- V. Ugazio, Storie permesse e storie proibite, Bollati Boringhieri, Torino, 1998.
Testo consigliato agli studenti non frequentanti:
- N. Rossi, Psicologia clinica per le professioni sanitarie, Il Mulino, Bologna, 2004
(capp. I, II, III, V).
N.B.: I programmi hanno validità di due anni accademici. Gli studenti che hanno
frequentato negli anni accademici 2003-04 e 2004-05 e che intendono sostenere
l’esame sul relativo programma devono segnalarlo all’atto dell’iscrizione all’esame.
I programmi degli anni accademici precedenti (prof.ssa Ugazio) non sono più
validi.
Orario di ricevimento: giovedì ore 11-13, stanza U6- 496. È opportuno prenotarsi
via e-mail: [email protected], tel. 02 6448.4865.
PSICOLOGIA CLINICA 2 M-PSI/08
Fabio Madeddu
Consulenza pedagogica e ricerca educativa
I Semestre
CFU
4
Obiettivo del corso è l’approfondimento degli aspetti clinici relativi alle principali
categorie psicopatologiche e in generale del disagio psichico. Il corso si articolerà
secondo tre aree principali: I) la diagnosi descrittiva; II) gli elementi di base della
diagnosi dinamicamente orientata; III) i modelli di trattamento, con prevalente
attenzione agli interventi istituzionali. In particolare verranno affrontate le aree
relative alla patologia borderline e a quella legata all’abuso/dipendenza da
sostanze.
Tipologia d’esame: orale.
Bibliografia
- Mitchell Stephen A., Black Margaret J. (1995) L’esperienza della psicoanalisi,
Torino, Bollati Boringhieri, 1996.
- Mini DSM-IV (1996), Criteri diagnostici, Milano, Masson.
Orario di ricevimento: da definire.
226
PSICOLOGIA DELLA COMUNICAZIONE
M-PSI/01
I Semestre
Luigi Anolli
Scienze della comunicazione
CFU
10
La comunicazione è considerata come un processo di condivisione e partecipazione
dei significati, generati da diversi sistemi (verbale e non verbali) di segnalazione,
regolati dall’intenzione comunicativa e finalizzati alla definizione delle relazioni
interpersonali.
Nell’esplorare questa complessa tematica, nel corso ci si soffermerà dapprima sui
fondamenti della comunicazione umana, e quindi su: a) i processi di elaborazione e
condivisione dei significati, b) l’intenzionalità e l’intenzione comunicativa, c) i
sistemi verbali e non verbali di significazione e di segnalazione, d) il discorso e la
conversazione come pratica quotidiana, e) la discomunicazione nelle sue diverse
forme: menzogna ironia, seduzione, comunicazione patologica. Saranno poi
approfondite alcune applicazioni concrete della comunicazione.
Tipologia d’esame: orale.
Bibliografia
- Anolli L., Psicologia della comunicazione, Il Mulino, Bologna, 2002.
- Anolli L., Le emozioni, Unicopli, Milano, 2002.
- Anolli L., Mentire, Il Mulino, Bologna, 2003.
Orario di ricevimento: martedì dalle ore 14.30.
PSICOLOGIA DELLA COMUNICAZIONE
INTERCULTURALE M-PSI/01
Luigi Anolli
Scienze della comunicazione
I Semestre
CFU
5
Poiché le identità culturali si dispongono sui confini (più che nel territorio) delle
culture, il corso focalizza i concetti chiave di identità multiculturale e di
227
comunicazione interculturale, individuando i dispositivi sottesi alla gestione delle
differenze culturali e dei percorsi di acculturazione. L’attuale ‘revival etnico’
comporta infatti una coscienza più forte della propria appartenenza culturale e, in
quanto tale, risulta strettamente interconnesso con le condizioni della convivenza
multiculturale e con la definizione di uno spazio multiculturale. Nello specifico il
corso affronta in modo sistematico: a) lo studio della mente in quanto struttura
multiculturale, b)l’analisi dei processi di comprensione e di intelligibilità
multiculturale, c) l’esame dei dispositivi sottesi alla traducibilità delle categorie
culturali, d) lo studio dei percorsi della comunicazione interculturale
(dall’acculturazione alla globalizzazione, alla creolizzazione multiculturale).
Tipologia d’esame: esame orale.
Bibliografia
- Anolli L., Psicologia della cultura, Il Mulino, Bologna, 2004.
- Anolli L., Le emozioni, Unicopli, Milano, 2002.
Orario di ricevimento: martedì dalle ore 14.30.
PSICOLOGIA DELLA COMUNICAZIONE
ORGANIZZATIVA M-PED/03
Marco Castiglioni
Formazione degli adulti
e consulenza nelle organizzazioni
II Semestre
CFU
4
Il corso si propone di affrontare i processi comunicativi coinvolti nell’attività di
organizing non solo come dispositivi per trasmettere informazioni, ma anche come
modalità elettiva per condividere e per negoziare significati, per definire e
modificare i valori organizzativi, nonché per costruire e alimentare le culture
organizzative.
Nello specifico, tale tematica sarà affrontata attraverso l’approfondimento dei
processi sottesi alla comunicazione formale e informale, alla comunicazione nei e
fra i gruppi, alla presa di decisione individuale e collettiva e alle relazioni fra i
gruppi. I temi presi in esame saranno sviluppati attraverso applicazioni concrete e
contestualizzate rispetto ad ambiti specifici.
La dott.ssa Olivia Realdon ([email protected]) collaborerà alla realizzazione
del corso.
228
Tipologia d’esame: prova orale.
Bibliografia
- Depolo M., Psicologia delle organizzazioni, Il Mulino, Bologna, 1998.
- Anolli L., Psicologia della comunicazione, Il Mulino, Bologna, 2002. Di tale testo
sono da preparare solo i capitoli 1, 4, 5, 6, 7, 8, 10 e 11.
Orario di ricevimento: il giovedì dalle 11.30 alle 13.00 previo appuntamento
(email: [email protected]). La dott.ssa Realdon riceve il martedì dalle ore
9.30 alle 12.30, previo appuntamento (email: [email protected]).
PSICOLOGIA DELLA CULTURA M-PSI/01
Luigi Anolli
Scienze dell’educazione
II Semestre
CFU
8
Il corso propone una nuova prospettiva sulla cultura, ponendone in evidenza la
doppia natura (esterna e interna) e la funzione di mediazione; in particolare, la
cultura consente non solo di spiegare gli eventi umani, ma diventa essa stessa una
realtà da spiegare.
Non essendo un territorio, ma un confine, la cultura dà forma e sostanza
all’esistenza umana attraverso un incrocio di differenze e di somiglianze, e quindi
consentendo l’organizzazione delle diversità. Il corso affronta le tematiche qui
menzionate ponendo altresì in evidenza la nascita e lo sviluppo della cultura a
livello sia filogenetico che ontogenetico. All’interno di questa cornice saranno
esaminati i processi culturali relativi a: a) conoscenza e pensiero, b) comunicazione
e linguaggio, c) emozioni e affetti, d) valori e morale, e) comportamento sociale e
organizzazione, f) salute mentale e benessere soggettivo.
Tipologia d’esame: orale.
Bibliografia
- Anolli L., Psicologia della cultura, Il Mulino, Bologna, 2004.
- Anolli L., Psicologia della comunicazione, Il Mulino, Bologna, 2002 (solo i capp. 1, 5,
6, 7, 8, 9, 10, 11, 12).
Orario di ricevimento: martedì pomeriggio dalle ore 14.30.
229
PSICOLOGIA DELLA RELAZIONE EDUCATIVA
M-PSI/04
Laura Formenti
Consulenza pedagogica e ricerca educativa
I Semestre
CFU
4
Posizionamenti cognitivi e relazionali nella consulenza e nell’educazione
Il corso studia le relazioni interpersonali nei contesti educativi, sia funzionali ed
efficaci, sia problematiche. La relazione appartiene al mondo dei significati, cioè
viene sempre definita, punteggiata, commentata, valutata da uno o più osservatori.
L’educatore, e a maggior ragione il consulente, deve conoscere i propri modi di
mettersi in relazione e apprendere modi plurimi di osservare, creare, raccontare,
mappare, facilitare le relazioni umane all’interno di contesti specifici. Il corso è
finalizzato a una prima acquisizione di competenze base (osservazione e ascolto,
ipotizzazione, riflessione) per la consulenza pedagogica a orientamento sistemico
costruttivista.
Argomento della parte monografica è il concetto di “posizionamento”, cioè la
capacità dell’operatore di scegliere strategie operative, cognitive, relazionali nel
lavorare con una pluralità di soggetti e di storie, con l’obiettivo di aprire possibilità
e pensabilità. Gli argomenti sono affrontati in aula con metodi formativi
implicativi: esercitazioni, riflessioni autobiografiche e simulazioni che precedono e
accompagnano la riflessione teorica. Si consiglia anche agli studenti non
frequentanti di affrontare l’apprendimento gradualmente e in modo il più
possibile operativo, in vista della prova d’esame.
Tipologia d’esame: lo studente dovrà preparare e discutere uno scritto (8-10
pagine da 2500 battute) su un aspetto cruciale della relazione educativa,
illustrandolo attraverso un’esperienza personale o un progetto o un’analisi di caso.
Criteri di valutazione: aspetti formali (l’elaborato deve avere le caratteristiche del
testo accademico), correttezza sintattica e semantica, buona articolazione sul piano
teorico, uso corretto delle fonti (v. testi in bibliografia), presenza di riflessioni
personali, di spunti critici e problematici. Per superare la prova, tutti i criteri citati
devono essere soddisfatti con almeno 3 punti (sufficiente) ciascuno.
Lo scritto dovrà pervenire nella casella della docente entro 10 giorni dalla data
dell’appello, stampato su carta e semplicemente pinzato. Per motivi organizzativi
non sono ammessi ritardi né consegne via e-mail.
230
Bibliografia
La preparazione per l’esame prevede la lettura integrale della dispensa e di almeno
un testo a scelta per ogni gruppo:
Classici dell’approccio sistemico:
- G. Bateson, Mente e natura, Adelphi, Milano 1984 (o altro libro di Bateson).
- B. Keeney, L’estetica del cambiamento, Astrolabio, Roma 1985.
- P. Watzlawick (a cura di) La realtà inventata, Feltrinelli, Milano 1988.
Approfondimenti:
- M. Andolfi, P. Forghieri Manicardi (a cura di) Adolescenti tra scuola e famiglia.
Verso un apprendimento condiviso, Raffaello Cortina, Milano 2002 (relazioni
scuola-famiglia).
- F. Cappa, C. Negro (a cura di), Improvvisazione e formazione, Guerini, Milano
2006.
- G. Cecchin, G. Lane, N.A. Ray, Verità e pregiudizi, Raffaello Cortina, Milano 1997.
- M. Gonzo e al. (a cura di) L’intervista nei servizi sociosanitari. Uno strumento
conoscitivo e d’intervento per gli operatori, Raffaello Cortina, Milano 1999.
- M. Sclavi Arte di ascoltare e mondi possibili, Bruno Mondadori, Milano 2003.
- D.J. Siegel, La mente relazionale. Neurobiologia dell’esperienza interpersonale,
Raffaello Cortina, Milano 2001.
- U. Telfener, L. Casadio (a cura di), Sistemica. Voci e percorsi nella complessità,
Bollati Boringhieri 2003 (20 voci a scelta dello studente).
Orario di ricevimento: mercoledì 12.30-14.30, stanza U6-439.
231
PSICOLOGIA DELLE DISABILITÀ
E DELL’INTEGRAZIONE M-PSI/04
Ottavia Albanese
Scienze della formazione primaria
I Semestre
CFU
-
Disabilità e/o Handicap?
Presentazione del documento ICF (International Classification of Functional
Disability and Health): pensare e parlare in positivo delle disabilità. Il concetto di
integrazione ed il ruolo dell’insegnante di sostegno: le funzioni di scaffolding,
tutoring e monitoring.
Quale formazione per questo insegnante? A nostro avviso è valido un modello
formativo che si ispira alla prospettiva metacognitiva intesa come capacità di
riflettere e conoscere il proprio e l’altrui funzionamento cognitivo e i meccanismi di
regolazione e di controllo di questo funzionamento (Albanese et al., 2003).
Nell’ambito del corso saranno tenuti seminari di approfondimento tenuti da
esperti del settore.
Tipologia d’esame: lavoro scritto ed esame orale.
Bibliografia
Testi obbligatori:
- OMS Organizzazione Mondiale della Sanità, ICF classificazione internazionale del
funzionamento della disabilità e della salute, Erickson, Trento 2001.
- Portelli S., Convivere con l’handicap. Kappa, Roma 1999.
- O. Albanese, P.-A. Doudin, D. Martin (a cura di), Metacognizione ed Educazione,
F.Angeli, Milano 2003.
- O. Albanese (a cura di), Percorsi Metacognitivi, F.Angeli, Milano 2003.
Un testo a scelta fra:
- D. Ianes, M. Tortello (a cura di), Handicap e risorse per l’integrazione. Nuovi
elementi di qualità per una scuola inclusiva, Erickson, Trento 1999.
- C. Cornoldi, R. Vinello, Handicap e apprendimento. Ricerche e proposte di intervento,
Ed. Junior, Bergamo 1995.
- M. Zanobini, M. Manetti, M.C. Usai, La famiglia di fronte alla disabilità. Stress,
risorse e sostegni, Erickson, Trento 2002.
- O. Liverta Sempio (a cura di), La rete educativa tra scuola e servizi socio-sanitari,
Carocci, Roma 2003.
- L. Bigozzi, Apprendimento e riabilitazione a scuola. Aspetti psicologici, Carocci, Roma
2000.
232
- M. Zanobini, M.C. Usai (con la collaborazione di C. Barzaghi e C. Lepri),
Psicologia dell’handicap e della riabilitazione. I soggetti, le relazioni, i contesti in
prospettiva evolutiva, F. Angeli, Milano 2002.
- S. Vicari, M.C. Caselli, I disturbi dello sviluppo. Neuropsicologia clinica e ipotesi
riabilitative, Il Mulino, Bologna 2002.
È consigliabile consultare le riviste specifiche del settore quali: Difficoltà di
apprendimento, Handicap grave, L’integrazione scolastica e sociale (consultabili presso la
biblioteca di Ateneo).
Orario di ricevimento: mercoledì dalle 11 alle 13, stanza 497-U6.
PSICOLOGIA DELLE EMOZIONI M-PSI/01
Luigi Anolli
Consulenza pedagogica e ricerca educativa
II Semestre
CFU
4
Dopo aver esaminato i principali paradigmi teorici, il corso approfondisce la
comprensione delle emozioni, focalizzando la loro natura processuale e multicomponenziale, nonché il loro ruolo come dispositivi di adattamento alla realtà e
di attribuzione di senso alle relazioni interpersonali.
Le emozioni non solo attribuiscono affettività, dinamicità e senso all’esistenza, ma
sono anche essenziali per le relazioni interpersonali e per la stessa sopravvivenza.
Esse costituiscono la cerniera fra gli aspetti neurobiologici, quelli soggettivi, quelli
sociali e quelli culturali e attraversano in profondità l’agire umano. Nello specifico
il corso affronta questa tematica complessa e in parte enigmatica aaprrofondendo
in modo sistematico: a) l’analisi dell’esperienza emotiva alla luce dei principali
paradigmi a oggi elaborati, b) l’esame dei processi di manifestazione e di
comunicazione delle emozioni, c) lo studio dei dispositivi sottesi alla gestione delle
emozioni proprie e altrui, d)l’analisi della connessione fra cultura di appartenenza
e semantica emotiva, e) lo studio dello sviluppo della competenza emotiva nel
bambino.
Tipologia d’esame: esame orale.
Bibliografia
Per tutti, frequentanti e non frequentanti:
- Anolli L., Le emozioni, Unicopli, Milano, 2002.
233
- Anolli L., La vergogna, Il Mulino, Bologna, 2004.
- Anolli L., L’ottimismo, Il Mulino, Bologna, 2005.
Solo per i non frequentanti:
- Anolli L., Psicologia generale. Fonti commentate su: emozione, percezione, pensiero,
memoria, Il Cisalpino, Milano, 1996 (solo la sezione relativa all’emozione).
Orario di ricevimento: martedì dalle ore 14.30.
PSICOLOGIA DELLO SVILUPPO M-PSI/04
Ottavia Albanese
Scienze della formazione primaria
II Semestre
semestrale
CFU
-
Lo sviluppo nella prospettiva del ciclo di vita
Presentazione dei principali approcci teorici e metodologici allo studio dello
sviluppo psicologico umano nella prospettiva del ciclo di vita. Studio delle
principali funzioni psicologiche e del loro sviluppo. In particolare: percezione,
linguaggio, pensiero, memoria, emozioni, socialità.
Tali funzioni verranno trattate per l’infanzia, l’adolescenza, l’età adulta e l’età
senile. Nell’ambito delle lezioni verranno approfondite alcune tematiche (metodo
di studio, metacognizione, sviluppo della competenza emotiva, psicologia del
linguaggio, psicologia dell’invecchiamento) anche mediante seminari tenuti da
esperti.
Tipologia d’esame: prova scritta e orale.
Bibliografia
Testi obbligatori
- R. Vianello, Psicologia dello Sviluppo: infanzia, adolescenza, età adulta, età senile,
Edizioni Junior, Bergamo 2004.
- O. Albanese, P.-A. Doudin, D. Martin (a cura di), Metacognizione ed Educazione,
F.Angeli, Milano 2003.
- O. Albanese (a cura di), Percorsi Metacognitivi, F.Angeli, Milano 2003.
234
Un testo a scelta fra:
- O. Albanese et al. (a cura di), Verso la competenza emotiva, F.Angeli, Milano (in
corso di stampa).
- M. Cesa-Bianchi, O. Albanese (a cura di), Crescere e Invecchiare, Unicopli, Milano
2004.
- I.Grazzani Gavazzi (a cura di), La competenza emotiva. Studi e ricerche nel ciclo di
vita, Unicopli, Milano 2004.
- O. Albanese et al. (a cura di), Apprendimento e nuove strategie educative, Unicopli,
Milano 2000.
- C. Cornoldi, R. De Beni, Gruppo MT, Imparare a Studiare 2, Erickson, Trento
2001.
- De Beni R., Moè A., Motivazione e apprendimento, Il Mulino, Bologna 2000.
Orario di ricevimento: mercoledì dalle 11 alle 13, stanza 497-U6.
PSICOLOGIA DELLO SVILUPPO M-PSI/04
II Semestre
Ilaria Grazzani
Scienze dell’educazione
CFU
8
Introduzione alla psicologia dello sviluppo
Il corso si rivolge a studenti che, in possesso di basi di psicologia generale, possano
approfondire i temi dello sviluppo psicologico nel ciclo di vita. Alla luce delle più
recenti prospettive teoriche della disciplina, intende presentare tale sviluppo con
particolare riguardo al periodo che va dall’infanzia, all’adolescenza e all’età adulta.
A questo scopo, saranno trattati i seguenti argomenti: lo sviluppo psicomotorio, lo
sviluppo percettivo, lo sviluppo cognitivo e della memoria, lo sviluppo
comunicativo-linguistico, lo sviluppo emotivo-affettivo, lo sviluppo socio-morale.
Sarà costantemente sottolineata l’unitarietà della persona e saranno valorizzate le
differenze individuali nei percorsi di crescita, alla luce delle diverse dotazioni di
base e dell’influenza dei contesti sociali e culturali sullo sviluppo.
La parte monografica è dedicata all’approfondimento della psicologia
dell’adolescenza.
Verrà attivato un ciclo di esercitazioni di “metodologia della ricerca in psicologia
dello sviluppo”, tenuto dalla dott. Veronica Ornaghi, cultrice di materia.
Tipologia d’esame: la prova d’esame è scritta e consta di tre domande aperte.
235
Bibliografia
Testi comuni a tutti:
- A scelta: A.E. Berti, A.S. Bombi, Corso di psicologia dello sviluppo, Il Mulino, Bologna,
oppure: H.R. Schaffer (2005), Psicologia dello sviluppo. Un’introduzione, R. Cortina,
Milano.
- Confalonieri E., Grazzani Gavazzi I. (2005), Adolescenza e compiti di sviluppo.
Edizione riveduta ed ampliata, Unicopli, Milano.
- Grazzani Gavazzi (a cura di, 2004), La competenza emotiva. Studi e ricerche nel ciclo di
vita, Unicopli, Milano.
- Appunti del Corso.
Un testo a scelta fra i seguenti
- Aleni Sestito L. (2004), Processi di formazione dell’identità in adolescenza, Liguori,
Napoli.
- Albanese O. (a cura di, 2003), Percorsi metacognitivi, F. Angeli, Milano.
- Albanese O. et al. (in stampa), Verso la competenza emotiva, F.Angeli, Milan.
- Bowlby J., Attaccamento e perdita, Boringhieri, Torino (a scelta tra: vol. 1, vol. 2, vol.
3).
- Bruner J.S. (1987), Lo sviluppo del linguaggio, Armando, Roma.
- Camaioni L. (a cura di, 2002), Psicologia dello sviluppo del linguaggio, Il Mulino,
Bologna.
- Camaioni L. (2000), La teoria della mente, Armando, Roma.
- D’Odorico L. (2004), Lo sviluppo linguistico, Armando, Roma.
- Grazzani I., Calvino E. (2000), Competenze comunicative e linguistiche, Franco Angeli,
Milano.
- Groppo M. et al. (1999), La psicologia culturale di Bruner, R. Cortina, Milano.
- Marchetti A., Massaro D. (2002), Capire la mente, Carocci, Roma.
- Molinari L. (2002), Psicologia dello sviluppo sociale, Il Mulino, Bologna.
- Montirosso R. (2000), Il sapere degli affetti, CdG Edizioni, Pavia.
- Riva Crugnola C. (1999), La comunicazione affettiva tra il bambino e il suo partner, R.
Cortina, Milano.
- Sroufe A. (2000), Lo sviluppo delle emozioni, R. Cortina, Milano.
- Varin D. (2005), Ecologia dello sviluppo umano, R.Cortina, Milano.
Orario di ricevimento: giovedì dalle 12 alle 14 (tel. 02 64484862). Ulteriori informazioni,
relative agli orari delle lezioni, del ricevimento e ai testi d’esame, verranno affisse
presso la Stanza 496 (U6, quarto piano). Gli studenti sono invitati a fare riferimento agli
avvisi ivi affissi.
236
PSICOPATOLOGIA DELLO SVILUPPO MED/39
I Semestre
CFU
4
Scienze dell’educazione
Il corso offre una panoramica dei disturbi che si incontrano più comunemente
nell’ambito dell’età evolutiva con l’obiettivo di fornire griglie di lettura e indicatori
fruibili che aiutino i futuri operatori a cogliere i segnali precoci del disagio
psicologico, a gestire le situazioni in cui questo è possibile o a rimandare alle figure
specialistiche le situazioni che lo richiedono.
Tipologia d’esame: scritto.
Bibliografia
Verrà comunicata all’inizio delle lezioni.
PSICOPATOLOGIA DELLO SVILUPPO 1 MED/39
Maria Grazia Strepparava
Scienze della formazione primaria
I Semestre
semestrale
CFU
-
Il corso offre una panoramica dei disturbi che si incontrano più comunemente
nell’ambito dell’età evolutiva con l’obiettivo di fornire griglie di lettura e indicatori
fruibili che aiutino i futuri operatori a cogliere i segnali precoci del disagio
psicologico, a gestire le situazioni in cui questo è possibile o a rimandare alle figure
specialistiche le situazioni che lo richiedono. Il corso di psicopatologia 1 presenta le
problematiche relative alla fascia prescolare e scolare.
Verranno approfondite le diverse manifestazioni dei disturbi del comportamento,
compresi i disturbi del comportamento alimentare in età precoce, le problematiche
legate della sfera emozionale - stati ansiosi, depressivi e problematiche
psicosomatiche – e le sindromi da alterazione globale dello sviluppo. Verranno
inoltre presentati gli aspetti psicologici dei disturbi del linguaggio e
dell’apprendimento oltre ad una trattazione degli aspetti teorici e clinici della
teoria dell’attaccamento.
Tipologia d’esame: Scritto, questionario a scelta multipla sugli argomenti del
programma
237
Bibliografia
- A). F. Lambruschi (a cura di) Psicoterapia cognitiva del bambino, BollatiBoringhieri, Torino, 2004.
- Preparare i seguenti capitoli: 1 “Sviluppo del modello clinico cognitivista in età
evolutiva”, 2 “Diagnosi descrittive ed esplicative in età evolutiva”, 4 “
L’osservazione della relazione di attaccamento”, 10 “Disturbi d’ansia”, 11
“Disturbi ossessivo-compulsivi”, 12 “Disturbi della condotta e disturbo
oppositivo provocatorio”, 13 “Disturbo da deficit dell’attenzione e iperattività”,
14 “Disturbi somatoformi”, 15 “Psicopatologia del bambino a scuola”, 16
“Disturbi di apprendimento”.
- B) . L. Isola, F. Mancini, Psicoterapia cognitiva dell'infanzia e dell'adolescenza, Franco
Angeli, Milano, 2003.
- C) F. Celi, Psicopatologia dello sviluppo, McGraw Hill Italia, Milano, 2002 (capitoli
dal 5 in poi).
- D) "Verso la competenza emotiva aspetti psicologici ed educativi"
- O.Albanese et al. (a cura di) ed F.Angeli.
- E) I lucidi delle lezioni disponibili annualmente aggiornate in copisteria
Programma unico per frequentanti e non frequentanti
Orario di ricevimento: presso la sede della Facoltà di Medicina, previo
appuntamento telefonico al 348.6525913 oppure 02.64488314 oppure via e-mail:
[email protected]
PSICOPATOLOGIA DELLO SVILUPPO 2 MED/39
Maria Grazia Strepparava
Scienze della formazione primaria
II Semestre
semestrale
CFU
-
Il corso intende offrire una panoramica dei disturbi che si incontrano più
comunemente nell’ambito dell’età evolutiva con l’obiettivo di fornire griglie di
lettura e indicatori fruibili che aiutino i futuri operatori a cogliere i segnali precoci
del disagio psicologico, a gestire le situazioni in cui questo è possibile o a
rimandare alle figure specialistiche le situazioni che lo richiedono. Il corso di
psicopatologia 2 presenta alcune problematiche più comuni nella fascia preadolescenziale e adolescenziale, quali le problematiche della dipendenza da
sostanze, i disturbi di personalità, i disturbi del comportamento alimentare,
integrate da un modulo sulla violenza nei minori, relativi indicatori e possibili
strategie di intervento
238
Tipologia d’esame: esame scritto: questionario sugli argomenti del programma.
Bibliografia
- F. Lambruschi (a cura di) Psicoterapia cognitiva del bambino, Bollati-Boringhieri,
Torino, 2004. Preparare i capitoli: 18 “Sessualità e sviluppo”, 19 “Homo Sapiens,
adolescente civilizzato”, 20 “La depressione adolescenziale”, 21 “La Psicosi
nell’adolescenza: un approccio costruttivista”.
- B. Bara (a cura di), Manuale di psicoterapia cognitiva, Bollati-Boringhieri, Torino.
1996. Preparare i capitoli: 11 “L’organizzazione cognitiva di tipo psicosomatico”,
16 “Adolescenza: una crisi per eccesso”, 18 “Il comportamento d’abuso e la
dipendenza”.
- M.B. Fagiani, Lineamenti di psicopatologia dello sviluppo, Carocci, Roma, 2002
Preparare i capitoli: 2 “Il ritardo mentale”, 9 “la dipendenza da sostanze”, 11 “I
disturbi del comportamento alimentare”, 17 “L’abuso”, 18 “L’adozione”.
- F. Celi, Psicopatologia dello sviluppo, McGraw Hill Italia, Milano, 2002 Preparare i
capitoli 1, 2, 3, 4 “Disturbi dell’intelligenza”.
- I lucidi delle lezioni disponibili annualmente aggiornate in copisteria.
- O.Albanese et al. (a cura di), “Verso la competenza emotiva aspetti psicologici
ed educativi”, Franco Angeli.
Programma unico per frequentanti e non frequentanti
Orario di ricevimento: da concordare, presso la sede della Facolta’ di Medicina,
previo appuntamento telefonico al 348.6525913 oppure 02.64488314/13 oppure via
e-mail: [email protected]
PSICOPEDAGOGIA M-PED/01
I Semestre
Susanna Mantovani
Scienze dell’educazione
Scienze della formazione primaria
annuale
CFU
8
-
Il corso propone una riflessione sui contesti educativi e di sviluppo (famiglia,
servizi per l’infanzia, scuola) prendendo in esame alcuni contributi di ricerca che
studiano i modelli educativi, le relazioni interpersonali e le costanti culturali che
consentono di rendere conto delle somiglianze e delle differenze nelle usanze e
tradizioni nella scuola e nelle varie comunità.
Il corso prevede moduli di approfondimento relativi ai servizi per l’infanzia e alla
scuola condotti dal dott. Elio Gilberto Bettinelli, dalla dott.ssa Piera Braga e dalla
dott.ssa Antonella Patrizi.
239
Tipologia d’esame: l’esame consiste in una prova orale sui testi indicati. Gli
studenti che frequenteranno almeno il 75% delle lezioni potranno sostenere parte
dell’esame attraverso una prova scritta che prevederà domande aperte su due testi
e che si svolgerà una sola volta al termine del corso. Per gli studenti non
frequentanti è previsto solo il colloquio orale.
Bibliografia
Testo obbligatorio per tutti:
- Barbara Rogoff , La natura culturale dello sviluppo, trad. it. Cortina, Milano, 2004.
Per gli studenti di Scienze dell’educazione:
- Francesca Emiliani (a cura di), I bambini nella vita quotidiana. Psicologia sociale della
prima infanzia, Carocci , Roma, 2002.
- Chiara Bove, Le idee degli adulti sui piccoli. Ricerche per una pedagogia culturale,
Junior, Bergamo, 2004.
Per gli studenti di Scienze della formazione primaria:
- Felice Carugati, Patrizia Selleri, Psicologia dell’educazione, Il Mulino, Bologna, 2001.
- Gianfranco Staccioli (a cura di), Tra le righe. Vivere volentieri la scuola di base,
Carocci, Roma, 1998.
Un testo a scelta tra i seguenti:
- Peter Høeg , I quasi adatti, trad. it. Mondadori, Milano, 1995.
- Elias Canetti, La lingua salvata, trad. it. Adelphi, Milano, 1980/1995.
- Frank McCourt, Le ceneri di Angela, trad. it. Adelphi , Milano, 2001.
- Niccolò Ammaniti, Io non ho paura, Einaudi, Torino, 2001.
- Arundhati Roy , Il dio delle piccole cose, trad. it. Guanda, Milano, 1999.
- Marcello D’Orta, Io speriamo che me la cavo, Mondadori, Milano, 1996.
- Barbara Rogoff , Imparando a pensare, trad. it. Cortina, Milano, in uscita gennaio
2006 (il testo è consigliato agli studenti non frequentanti).
Orario di ricevimento: martedì alle ore 15,30 (verificare il giorno precedente
telefonando allo 02-64486811/16). Per ogni informazione relativa al programma e
alle modalità d’esame rivolgersi alla dott.ssa Piera Braga nei giorni e negli orari di
ricevimento che verranno indicati, oppure scrivendo al seguente indirizzo di posta
elettronica: [email protected].
240
PSICOPEDAGOGIA DEI PROCESSI
DI APPRENDIMENTO M-PSI/04
Scienze della formazione primaria
II Semestre
semestrale
CFU
-
Il corso si occupa degli aspetti cognitivi, emotivi e motivazionali implicati nel
processo di insegnamento-apprendimento. In particolare, analizzerà l’approccio
metacognitivo nell’intervento educativo sui disturbi dell’apprendimento.
Bibliografia
Verra comunicata all’inizio delle lezioni.
PSICOPEDAGOGIA DEI PROCESSI
DI APPRENDIMENTO M-PSI/04
Scienze della formazione primaria
I Semestre
semestrale
CFU
-
Il corso si occupa dei seguenti temi: individuazione dei disturbi specifici di
apprendimento; difficoltà di comprensione del testo e difficoltà nell’area
matematica, con particolare riferimento ai deficit nella soluzione dei problemi
aritmetici.
Bibliografia
Verrà comunicata all’inizio delle lezioni.
241
PSICOPEDAGOGIA DEL LINGUAGGIO
E DELLA COMUNICAZIONE M-PED/01
Stefania Ulivieri
Scienze dell’educazione
I Semestre
CFU
4
Presenza e riconoscimento: uno sguardo pedagogico sulla comunicazione
Il corso intende esplorare le dinamiche dei processi di comunicazione in rapporto
alla costruzione dell’identità e alle aree, tra loro indissociabili, della salute e della
creatività. La comunicazione diviene, in questa prospettiva, luogo di promozione
del benessere e cura e del disagio.
Il corso di quest’anno intende esplorare la dimensione del riconoscimento come
luogo “terzo” all’interno di una relazione, capace di produrre movimenti fecondi
di vicinanza e di autonomia che concorrono non solo al benessere individuale, ma
alla capacità di riflettere una cultura educativa vivificante.
Il corso si pone l’obiettivo di riflettere in una doppia prospettiva, teorica e
autoformativa, sulle responsabilità che interpellano ogni partecipante ad un
contesto comunicativo, e soprattutto coloro che sono chiamati ad operare in campo
educativo. Attraverso i temi del riconoscimento e della presenza viva all’altro
verranno individuate ed esplorate problematicamente quelle situazioni educative
nelle quali i processi di comunicazione agiscono come dispositivi di potere
finalizzati al controllo micro e macro sociale. Il lavoro del corso si articolerà in
lezioni teoriche, esercitazioni di gruppo, analisi e commento di letture proposte
dalla docente. Sono cultrici della materia e collaboratrici alle attività del corso la
dott.ssa Simona Faucitano ([email protected]) e la dott.ssa Gabriella
Delmonte ([email protected]).
Tipologia d’esame: L’esame consiste in una prova orale in cui vengono valutate le
capacità di elaborazione personale e di ricostruzione “critica” dei problemi
presentati.
Bibliografia
- P.Watzlawick, J.H.Beavin, D.D. Jackson, Pragmatica della comunicazione umana,
trad.it., Roma, Astrolabio, 1971.
- D. Sparti, L’importanza di essere umani. Etica del riconoscimento, Milano, Feltrinelli,
2003.
- C. R. Rogers, Un modo di essere, trad.it Firenze, Martinelli, 2001.
Orario di ricevimento: giovedì ore 14.30, stanza U6-478.
242
PSICOPEDAGOGIA DELLA FAMIGLIA M-PED/01
II Semestre
Laura Formenti
Scienze dell’educazione
CFU
8
La rappresentazione della famiglia tra luci e ombre
Il corso mira a generare riflessività e consapevolezza della complessità dei processi
educativi che coinvolgono il sistema familiare. I concetti, i metodi e le esercitazioni
sono finalizzati a sviluppare nello studente capacità di osservazione e ascolto,
mappatura e ipotizzazione, conversazione, progettazione con tutta la famiglia. La
lettura multidisciplinare e processuale, in una prospettiva complessa e
problematizzante, si applica sia alle dinamiche interne a ogni famiglia intesa come
unicum, sia alla rete degli operatori e dei servizi.
La parte monografica indaga le modalità di rappresentazione della famiglia e le
logiche a esse sottese, per sottolineare aspettative, pregiudizi, paradigmi che
influenzano ogni intervento pedagogico. L’intento di accogliere, aiutare, sostenere
o insegnare alla famiglia a prendersi cura di sé e dei suoi membri, in una logica di
“lavoro con” e non di “lavoro su”, implica capacità di sospendere il giudizio,
ascoltare voci plurime, valorizzare competenze, riconoscere differenze (di
generazione, di genere, di origine…). L’approccio proposto – sistemico narrativo affronta in modo ecologico le normali vicende del ciclo di vita familiare e cerca
soluzioni creative e rispettose quando si presentano le inevitabili crisi.
Tipologia d’esame: lo studente dovrà preparare e discutere uno scritto (5-10
pagine da 2500 battute) che illustri e analizzi una situazione famigliare in chiave
educativa, utilizzando le teorie e i concetti del corso (citare tutti i testi studiati).
Criteri di valutazione dell’elaborato: forma (è un testo accademico), correttezza
sintattica, articolazione teorica, uso adeguato delle fonti, presenza di riflessioni
personali, spunti critici e problematici. La prova è superata con una valutazione di
“sufficiente” (3 punti) per ciascuno dei criteri.
Lo scritto dovrà pervenire nella casella della docente entro 10 giorni dalla data
dell’appello, stampato su carta e semplicemente pinzato. Per motivi organizzativi
non sono ammessi ritardi né consegne via e-mail.
243
Bibliografia
Testi obbligatori:
- L. Formenti, Pedagogia della famiglia, Guerini e associati, Milano 2000.
- E. Fivaz-Depeursinge, A. Corboz-Warnery, Il triangolo primario, Raffaello
Cortina, Milano 2000.
- B. Rogoff, La natura culturale dello sviluppo, Raffaello Cortina, Milano 2004.
- R.K. Papadopoulos, J. Byng-Hall, Voci multiple. La narrazione nella psicoterapia
sistemica familiare, Bruno Mondadori, Milano 1999.
Un testo a scelta (due per gli studenti non frequentanti) tra i seguenti:
- AA.VV. Mille modi di crescere. Bambini immigrati e modi di cura, Franco Angeli,
Milano 2002.
- L. Formenti, La famiglia si racconta. La trasmissione dell’identità di genere tra le
generazioni, Ed. S. Paolo, Cinisello Balsamo 2002 (copie disponibili presso la
docente).
- J. Juul, Il bambino è competente. Valori e conoscenze in famiglia, Feltrinelli, Milano
2003.
- G. Ricci (a cura di), Dal “curare” al “prendersi cura”. Bisogni e servizi educativi per
un bambino ospedalizzato, Armando Editore, Roma 2003.
- E. Bruce, S. Hodgson, P. Schweitzer, I ricordi che curano. Pratiche di reminiscenza
nella malattia di Alzheimer, Raffaello Cortina, Milano 2003.
Orario di ricevimento: mercoledì, ore 12.30-14.30, stanza U6-439.
RELIGIONI DELL’AREA HYMALAIANA L-OR/18
II Semestre
Scienze antropologiche ed etnologiche
Il programma del corso verrà comunicato all’inizio delle lezioni.
244
CFU
4
SOCIOLINGUISTICA L-LIN/01
I Semestre
Gabriele Iannaccaro
Scienze della comunicazione
CFU
5
Introduzione allo studio del prestigio linguistico
Il corso ha come obiettivo primario la descrizione e l’analisi dell’interrelazione fra
comportamento linguistico e comportamento sociale, ossia delle modalità
attraverso le quali si realizzano atti ed eventi di comunicazione nelle effettive
comunità dei parlanti
Tipologia d’esame: esame orale.
Bibliografia
Frequentanti:
- Appunti del corso.
- G. Berruto, Fondamenti di Sociolinguistica, Laterza, Bari, 1995.
- S. Giannini – S. Scaglione (acd), Introduzione alla sociolinguistica, Roma: Carocci
2003.
Non frequentanti
- G. Berruto, Fondamenti di Sociolinguistica, Laterza, Bari, 1995.
- S. Giannini – S. Scaglione (acd), Introduzione alla sociolinguistica, Roma: Carocci
2003.
Un testo a scelta fra i seguenti:
- L.J Calvet, Le marché aux langues. Les effets linguistiques de la mondialisation, Paris:
Plon 2002
- C. Fernández Juncal, Variación y prestigio: estudio sociolingüístico en el oriente de
Cantabria, Santander: Universidad de Cantabria 1998
- L. Milroy e M. Gordon, Sociolinguistics: Method and Interpretation, Oxford:
Blackwell 2003
- R. Wakenhut (acd), Etnische Identität und Jugend. Eine vergleichende Untersuchung
zu den drei Südtiroler Sprachgruppen, Opladen: Leske + Budrich 1999
Chi non riesce in nessun modo a leggere l’inglese, né il francese, né il tedesco, né lo
spagnolo dovrà contattare il docente.
Orario di ricevimento: martedì ore 15.00.
245
SOCIOLOGIA DEI MEDIA SPS/08
I Semestre
Marcello Maneri
Scienze antropologiche ed etnologiche
CFU
4
I mezzi di informazione e il potere
Il corso affronta il rapporto tra mezzi di informazione e potere. Nella sua
costituzione storica, nelle dinamiche sociali, negli esiti discorsivi che ne derivano.
Si comincerà con il percorrere alcune tappe di una storia sociale dei media,
focalizzando l’attenzione, da un lato, sulle radici storiche dell’attuale economia
politica del sistema e considerando dall’altra, fenomenologicamente, la nuova
merce che è diventata, verso la fine dell’Ottocento, il frutto principale dell’assetto
industriale del settore: la notizia.
In un secondo momento, elementi di sociologia ed etnografia del newsmaking,
insieme a modelli sociologici più generali, saranno utilizzati per indagare il ruolo
dei media nella riproduzione del’ordine sociale e nell’affermazione di una visione
burocratica della realtà, lavorando in particolare sul sistema di relazioni su cui
poggia la produzione della notizia, con un riferimento elettivo ai temi della guerra,
del razzismo e della devianza. Infine si prenderà direttamente in considerazione il
linguaggio dei media, le strutture narrative, le scelte enunciative, le modalità di
framing, insomma il discorso dei media, come strumento di costruzione e messa in
forma ideologica della realtà.
Il corso sarà articolato in lezioni cattedratiche, discussioni e attività di ricerca, con
la quale gli studenti potranno produrre un elaborato scritto.
Tipologia d’esame: orale, sostituibile, per i frequentanti, con una tesina
Bibliografia
Frequentanti:
- M. Schudson La scoperta della notizia. Storia sociale della stampa americana, Napoli:
Liguori, 1987, pp. 24-39; 50-145.
- Dispensa per frequentanti a cura del docente.
Non frequentanti:
- M. Schudson La scoperta della notizia. Storia sociale della stampa americana, Napoli:
Liguori, 1987.
- Dispensa per non frequentanti a cura del docente.
Orario di ricevimento: da definire.
246
SOCIOLOGIA DEI PROCESSI CULTURALI
SPS/08
I Semestre
Roberto Moscati
Consulenza pedagogica e ricerca educativa
CFU
4
Cultura civica e ruolo della scuola
La sociologia ha come oggetto principale lo studio delle istituzioni delle società
“avanzate” e delle condizioni di trasformazione di tali istituzioni intendendo per
società un insieme, o sistema, di modi di comportamento istituzionalizzati. Parlare
di forme di comportamento sociale istituzionalizzate vuol dire riferirsi a modi di
pensare e di agire che si ripetono con costanza, per un lungo periodo e in uno
spazio relativamente vasto. Possiamo quindi parlare di istituzioni economiche,
politiche, e così via.
Il corso si propone di esaminare la domanda sociale (espressa o latente) di etica
pubblica in relazione alle funzioni e al ruolo della scuola. Verranno poste in luce
sia alcune modalità di sperimentazione didattica orientate all’educazione alla
cittadinanza sia le principali caratteristiche della vita dei giovani nel mondo
scolastico sulle quali è possibile intervenire per favorire la diffusione dell’etica
civile.
Tipologia d’esame: scritto e orale.
Bibliografia
Testi obbligatori
- A. Cavalli, G. Deiana, Educare alla cittadinanza democratica, Carocci, Roma, 1999.
- M. Dei, Sulle tracce della società civile, Angeli, Milano, 2002.
- C. Geertz, Mondo globale, mondi locali, Il Mulino, Bologna, 1999.
Testi suggeriti
Evoluzione della società e giovani generazioni
- C. Buzzi, A. Cavalli, A. de Lillo, Giovani verso il Duemila, Il Mulino, 1997.
- F. Crespi (a cura di), Le rappresentazioni dei giovani in Italia, Carocci, Roma, 2000.
- R. Cartocci, Diventare grandi in tempi di cinismo, Il Mulino, Bologna, 2002.
Scuola e società
- S. Brint, Scuola e Società, Il Mulino, Bologna, 1998.
- C. Geertz, Mondo globale, mondi locali, il Mulino,Bologna, 1995.
- J. Habermas, La costellazione postnazionale, Feltrinelli, Milano, 1999.
247
Gli insegnanti
- A. Cavalli (a cura di), Gli insegnanti nella scuola che cambia, Il Mulino, Bologna,
2000.
- G. Bonette, G. Luzzatto, M. Michelini, M.T. Pieri (a cura di), Università e formazione degli insegnanti: non si parte da zero, Forum, Udine, 2002.
L’etica civile
- M. Walzer, Sulla tolleranza, Laterza, Bari, 1998.
- S. Veca, Della lealtà civile, Feltrinelli, Milano, 1998.
- U. Eco, Cinque scritti morali, Bompiani, Milano, 1997.
- A. Besussi, Religione civile e condivisione politica, in ”Filosofia politica”, IX, 2, 1995.
- M. Ghisleni, R. Moscati, Che cos’è la socializzazione, Carocci, Roma, 2001.
- AA.VV., Identità nazionale e religione civile in Italia, in “Rassegna Italiana di
Sociologia”, n.2, 1999.
- L. Sciolla, N. Negri, L’isolamento dello spirito critico, in N. Negri e L. Sciolla (a cura
di), Il paese dei paradossi: le basi sociali della politica in Italia, La Nuova Italia
Scientifica, Roma, 1996, pp. 110-145.
- L. Sciolla, Come si può costruire un cittadino, in “Il Mulino”, n.4, 1999, pp.601-609.
- L. Sciolla, Coesione sociale, cultura civica,società complesse, in “Il Mulino”, n.1, 2002,
pp.5-14.
Educare alla cittadinanza democratica
- M. Santerini, Educare alla cittadinanza, Carocci, Roma,2001.
- P.P. Donati,I. Colozzi (a cura di), La cultura civile in Italia:fra stato, mercato e
privato sociale, il Mulino, Bologna, 2002.
- P.P. Donati, I. Colozzi (a cura di), Generare “il civile”: nuove esperienze nella società
italiana, Il Mulino, Bologna, 2001.
- S. Veca, Insegnare etica è possibile?, in Scuola Democratica”, n. 3-4, 1993.
- G. Pontara, Etica e generazioni future, Laterza,Bari,1995.
- A.E. Galeotti, Multiculturalismo. Filosofisa politica e conflitto identitario, Liguori,
Napoli, 1999.
Orario di ricevimento: martedì, ore 14.30-17.30.
248
SOCIOLOGIA DELL’EDUCAZIONE SPS/08
Roberto Moscati / Tatjana Sekulic
Scienze della formazione primaria
II Semestre
annuale
CFU
-
Evoluzione della società e ruolo della scuola
La sociologia ha come oggetto principale lo studio delle istituzioni delle società
“avanzate” e delle condizioni di trasformazione di tali istituzioni intendendo per
società un insieme, o sistema, di modi di comportamento istituzionalizzati. Parlare
di forme di comportamento sociale istituzionalizzate vuol dire riferirsi a modi di
pensare e di agire che si ripetono con costanza, per un lungo periodo e in uno
spazio relativamente vasto. Possiamo quindi parlare di istituzioni economiche,
politiche, e così via.
Il corso, in questa prospettiva, mira a presentare l’approccio sociologico alla
conoscenza e all’interpretazione della società. Il riferimento principale è rivolto ai
ruoli e ai compiti che sono attribuiti alla scuola e ai mutamenti di questi in
conseguenza dei sempre più accelerati processi di trasformazione dei valori e dei
modelli di comportamento in atto nella società moderna. In questa ottica, speciale
attenzione verrà attribuita agli insegnanti.
Tipologia d’esame: scritto e orale.
Bibliografia
- Jedlowski P., “Il mondo in questione”, Carocci, Roma 2001. Capitoli: III , IV, VI.
- Bagnasco A., Barbagli M., Cavalli A., Elementi di Sociologia, il Mulino, Bologna
2004. Capitoli: I, II, III, V, VII, IX.
- Brint, S., Scuola e Società, il Mulino, Bologna, 2002 Capitoli IV,V,VI,VII.
- Ghisleni, M. e Moscati, R., Che cos’é la socializzazione, Carocci, Roma, 2001.
- Gasperoni, G., Il rendimento scolastico, Il Mulino, Bologna, 1997.
Orario di ricevimento: prof. Moscati: martedì, ore 14,30-17,30; dott.ssa Sekulic:
mercoledì 15,00-16,30.
249
SOCIOLOGIA GENERALE SPS /07
II Semestre
Maurizio Ghisleni
Scienze dell’educazione
CFU
8
Introduzione all’analisi dei fenomeni sociali
Il Corso si propone di introdurre alcune delle categorie e delle teorie di base
dell’analisi sociologica. La sociologia è la scienza volta a decostruire i
comportamenti dati per scontati nella vita quotidiana ricostruendone i sottostanti
ragionamenti pratici.
La prima parte del Corso verte sull’interpretazione della società moderna fornita
dai classici della sociologia; la seconda su specifiche categorie e campi di ricerca; la
terza sul ruolo e la funzione della socializzazione; la quanta sul rapporto fra vita
quotidiana e vissuti giorno dopo giorno.
Tipologia d’esame: frequentanti: alla fine di ogni modulo è prevista una prova
scritta (obbligatoria) che verte sui temi trattati a lezione e sulla bibliografia prevista
per l’esame; l’esame orale è facoltativo. Non frequentanti: l’esame consiste in una
prova scritta (obbligatoria) e in una prova orale (facoltativa).
Criteri di valutazione:
- proprietà di linguaggio – uso appropriato dei termini;
- precisione nell’esposizione logica degli argomenti;
- capacità di costruire le connessioni fra i vari argomenti e le varie teorie;
- completezza dell’esposizione considerando i limiti di tempo e spazio (scritto) a
disposizione.
Bibliografia
- M. Ghisleni, Teoria sociale e modernità, Carocci, Roma 1998 (escluso par. 7.1 e
l’Epilogo).
- Bagnasco, M. Barbagli, A. Cavalli, Corso di Sociologia, Il Mulino, Bologna 1997
(Cap. I, solo par. 6; II; III; V; XI; XII; XIII; XVII; XXI, solo par. 4, 5, 6, 7; XXII, solo
par. 4 e 5).
- M. Ghisleni, R. Moscati, Che cos’è la socializzazione, Carocci, Roma 2001.
- M. Ghisleni, Sociologia della quotidianità, Carocci, Roma 2004.
Orario di ricevimento: mercoledì 17.30-18.30, stanza U7 340.
250
SOCIOLOGIA GENERALE II SPS /07
II Semestre
Walter Privitera
Scienze dell’educazione
CFU
8
Introduzione all’analisi dei fenomeni sociali
Il corso presenta le principali teorie sociali e il contributo che esse hanno dato alla
definizione del profilo scientifico e del linguaggio della sociologia. Nata con la
modernità, la sociologia tenta di spiegare i problemi e le specifiche patologie sociali
del mondo di oggi. Questo aspetto sarà approfondito chiedendosi cosa significa,
per i vari autori, pensare la sociologia come una teoria critica della società.
Il corso è strutturato in due moduli: nel primo si presenteranno per grandi linee le
teorie dei classici; nel secondo ci si occuperà del pensiero più recente, con una
parte monografica riguardante anch'essa la teoria sociale contemporanea.
Tipologia d’esame: scritto con prova orale facoltativa.
Bibliografia
Modulo A
- P. Jedlowski, Il mondo in questione, Carocci, Roma 2002.
- E. Durkheim, Le forme elementari della vita religiosa, Meltemi, Roma 2005
(introduzione e conclusioni).
Modulo B
- M. Weber, Considerazioni intermedie, Armando editore, Roma 1995.
- W. Privitera, Sfera pubblica e democratizzazione, Laterza, Roma-Bari 2001.
Orario di ricevimento: mercoledì 12.30 – 15.30.
251
SOCIOLOGIA GIURIDICA DELLA DEVIANZA
E DEL MUTAMENTO SOCIALE SPS/12
Eugenio Rossi
Scienze dell’educazione
I Semestre
CFU
4
Devianza e criminalità giovanile
Il corso intende offrire una rassegna delle principali teorie ed indagini empiriche
che hanno costruito le fondamenta della Sociologia della devianza giovanile. Si
suddivide in tre parti interamente dedicate ad un’ottica di campo che individua la
devianza giovanile come il prodotto di una costruzione sociale.
Nella prima parte saranno presentate le principali scuole di pensiero e
teorizzazioni della Sociologia della devianza, che costituiscono un punto di
riferimento concettuale necessario alla comprensione della devianza giovanile.
La seconda affronterà il controllo sociale, i processi di comunicazione formale ed
informale che determinano nella cultura generale il significato sociale e simbolico
dei molteplici avvenimenti delittuosi proposti da giovani. Si analizzeranno le
principali indagini sulla relazione tra opinione pubblica e mass media in tema di
delinquenza giovanile, la costruzione degli stereotipi sul crimine giovanile,
l’influenza della cultura degli investigatori nella selezione del crimine e le
differenti politiche del controllo territoriale.
La terza parte approfondirà la conoscenza dei giovani devianti nell’azione
comunicativa, sia nei processi cognitivi nelle relazioni significative per la crescita,
la famiglia, la scuola, i gruppi di pari nell’adolescenza, sia nei percorsi di
degenerazione della identità individuale, dopo il riconoscimento pubblico
dell’azione delittuosa, nell’impatto con i meccanismi selettivi della reazione
sociale.
Tipologia di esame: prova orale, valutata in base ai seguenti criteri: a) grado di
padroneggiamento del linguaggio sociologico, b) grado di conoscenza delle singole
teorie e dei concetti da esse utilizzati, c) capacità di costruire connessioni e di
motivare distinzioni tra concetti e teorie, d) grado di sequenzialità logica
nell’esposizione degli argomenti, e) completezza dell’esposizione.
Bibliografia
- G. Gennaro, Manuale di Sociologia della Devianza, F. Angeli, Milano 1998 (i capitoli
2°,3°,4°,5°,6°).
- F.P. Williams e M. D. McSchane, Devianza e Criminalità, Il Mulino, Bologna 2002
(i capitoli 4°,5°,6°, 7°,8°,10°,11°).
252
- H. S. Becker, Outsiders. Saggi di sociologia della devianza, Ed. Gruppo Abele,
Torino 2002.
La valutazione di profitto potrà essere sostenuta con la lettura di altri saggi che
saranno concordati con il docente nel corso.
Orario di ricevimento: mercoledì dalle ore 10,30 alle ore 12,30, stanza U7-210.
SOCIOLOGIA POLITICA
DELL’EUROPA BALCANICA SPS/08
II Semestre
Tatjana Sekuliç
Scienze antropologiche ed etnologiche
CFU
4
La transizione democratica dei paesi dell'Europa centrale ed orientale, avvenuta
negli ultimi decenni del XX secolo, ha avuto risvolti assai significativi nell'area
balcanica. La dissoluzione della ex Jugoslavia e la trasformazione sociale e politica
delle sue repubbliche rappresentano in questo senso un caso paradigmatico.
Il corso propone un’analisi sociologica dei complessi paradossi del potere politico
all’interno di queste società, ponendo in rilievo in modo particolare il ruolo delle
vecchie élite del regime comunista e quello assunto dalle nuove élite politiche ed
intellettuali etnonazionali. Particolare attenzione verrà data ai processi di
disgregazione della società precedente e a quelli della ricostruzione materiale e
simbolica delle società attuali, nell'ottica delle politiche europee di integrazione.
Tipologia d’esame: la prova di valutazione avrà luogo in due momenti distinti. La
prima parte dell’esame richiede un’elaborazione individuale scritta da svolgere a
domicilio. I temi, attinenti al corso, saranno proposti dal docente e indicati sul sito
della Facoltà. Gli elaborati dovranno essere consegnati almeno 10 giorni prima
dell’appello d’esame prescelto (anche via e-mail). Il colloquio orale, in data
dell'appello d'esame, consiste nella discussione relativa ai contenuti delle relazioni.
Bibliografia
- Sekuliç T., Violenza etnica, Carocci, Roma, 2002.
- Ivekoviç R., Autopsia dei Balcani, Cortina Raffaello, Milano, 1999.
- Todorova M., Immaginando i Balcani, Argo, Lecce, 2002.
253
Testi consigliati per approfondimenti delle tematiche trattate nel corso saranno
proposti all'inizio del corso. Il programma dettagliato del corso verrà inserito nel
sito della Facoltà prima dell'inizio delle lezioni.
Orario di ricevimento: mercoledì dalle ore 14.30 alle ore 16.00, stanza U7-343.
STORIA CONTEMPORANEA M-STO/04
Andrea Saccoman
Scienze dell’educazione
II Semestre
CFU
8
Il mondo del terzo millennio: una prospettiva storica internazionale
Il corso esaminerà i pricipali eventi della storia internazionale dalla fine della
seconda guerra mondiale ai giorni nostri.
Tipologia d’esame: colloquio. Oltre che la conoscenza e comprensione dei testi
studiati e degli argomenti affrontati durante il corso si valuteranno anche la
capacità, l’originalità e l’efficacia dell’esposizione.
Bibliografia
Per tutti:
Si richiede una sicura conoscenza delle linee generali della storia italiana, europea
ed extraeuropea dal 1914 ai giorni nostri (almeno fino al 2001), sulla base di un
buon manuale dell’ultimo anno delle scuole superiori.
A titolo meramente esemplificativo si segnala il seguente testo:
- Anna Bravo – Anna Foa – Lucetta Scaraffia, I nuovi fili della memoria. Uomini e
donne nella storia dal 1900 ad oggi, Editori Laterza, Roma-Bari 2003.
Il manuale non va studiato integralmente: gli argomenti da approfondire verranno
indicati durante il corso.
Oltre al manuale andranno preparati i seguenti testi:
5 crediti per gli studenti frequentanti:
- Jeremy Black, Il mondo nel ventesimo secolo, Il Mulino, Bologna 2004.
10 crediti studenti frequentanti:
- Jeremy Black, Il mondo nel ventesimo secolo, Il Mulino, Bologna 2004.
- Paolo Sorcinelli (a cura di), Identikit del Novecento. Conflitti, trasformazioni sociali,
stili di vita, Donzelli Editore, Roma 2004.
254
Per gli studenti non frequentanti:
Ai testi indicati per i frequentanti, gli studenti non frequentanti aggiungeranno:
- William I. Hitchcock, Il continente diviso. Storia dell’Europa dal 1945 a oggi, Carocci,
Roma 2003.
Orario di ricevimento: lunedì ore 14.30, stanza 441-U6.
STORIA CONTEMPORANEA 1 M-STO/04
Andrea Saccoman
Formazione degli adulti e
consulenza nelle organizzazioni
I Semestre
CFU
4
Il mondo contemporaneo
Il corso tratterà delle questioni e degli avvenimenti principali che hanno
contrassegnato lo svolgimento della storia italiana, europea e globale dall’inizio del
XX secolo ai giorni nostri.
Tipologia d’esame: la prova d’esame sarà esclusivamente orale. Oltre che la
conoscenza e comprensione dei testi studiati e degli argomenti affrontati durante il
corso si valuteranno anche la capacità di esposizione, l’originalità e la pertinenza
dell’elaborazione.
Bibliografia
Per gli studenti frequentanti:
I testi verranno indicati durante il corso.
Per gli studenti non frequentanti:
- Scipione Guarracino, Storia degli ultimi sessant’anni. Dalla guerra mondiale al conflitto
globale, Bruno Mondadori, Milano 2004;
- Agostino Giovagnoli, Storia e globalizzazione, Laterza, Roma-Bari, 2003;
Orario di ricevimento: lunedì ore 14.30, stanza 441-U6.
255
STORIA CONTEMPORANEA 2 M-STO/04
II Semestre
Erika Mannucci
Consulenza pedagogica e ricerca educativa
CFU
4
L’emergere della società dei consumi
Il corso è da intendersi come uno sviluppo e un approfondimento dell’analisi
avviata con il corso di Storia contemporanea 1, dedicato alle questioni e agli
avvenimenti principali che hanno contrassegnato lo svolgimento della storia
italiana, europea e globale dall’inizio del Ventesimo secolo ai giorni nostri. Si
affronterà qui il tema dell’emergere della società dei consumi, in particolare negli
Stati Uniti – in una prima fase – e poi nell’Europa occidentale e in Italia, avviando
una discussione critica dei mutamenti che il fenomeno ha comportato e dei relativi
problemi.
Tipologia d’esame: colloquio orale.
Bibliografia
Testi o gruppi di testi:
- P. Sorcinelli e Angelo Varni (a cura di), Il secolo dei giovani. Le nuove generazioni e
la storia del Novecento, Donzelli, Roma 2004.
- V. Vidotto, italiani/e. Dal miracolo economico a oggi, Laterza, Roma-Bari 2005
integrato da Z. Bauman, Lavoro, consumismo e nuove povertà, Città aperta edizioni,
Troina 2004.
- L Gorman e D. McLean, Media e società nel mondo contemporaneo. Un’introduzione
storica, Il Mulino, Bologna 2005.
Per l’esame, i frequentanti sceglieranno o il testo 1) o il gruppo di testi 2). I non
frequentanti prepareranno due dei tre testi o gruppi di testi.
Orario di ricevimento: martedì dalle ore 10 alle 12.30, stanza 441-U6.
256
STORIA DELLA FILOSOFIA M-FIL/06
I Semestre
Mario Cingoli
Scienze dell’educazione
CFU
8
Marx: dalla critica della filosofia del diritto alla critica dell’economia politica
L’esame consta di una parte istituzionale (da sostenere per prima) che verte su
alcuni autori fondamentali della storia della filosofia occidentale; e di una parte
monografica, dedicata allo studio di un tema o autore o problema particolare.
Quest’anno il corso esaminerà come, dopo la prima esperienza giornalistica e il
distacco da Hegel, Marx inizi l’approfondimento autonomo del proprio pensiero,
volgendosi all’analisi delle strutture economiche della società.
Tipologia d’esame: prova orale (è possibile dividerla in due parti, prima quella
istituzionale, poi quella monografica).
Bibliografia
Parte istituzionale
Si dovranno preparare i seguenti autori: Epicuro, Anselmo e la disputa con
Gaunilone, Descartes, Hume, Kant, Hegel, Feuerbach, Marx; per i primi quattro è
disponibile una dispensina, compresa nei Materiali per il corso indicati qui di
seguito, mentre gli altri quattro vanno preparati su un qualsiasi buon manuale; in
appoggio allo studio di Hegel dovrà essere preparato il testo di M. Cingoli Hegel.
Lezioni preliminari, Edizioni Ghibli, Milano (che però non esenta dalla conoscenza,
appresa dal manuale, del complessivo sviluppo del pensiero hegeliano).
Parte monografica
- K. Marx, Manoscritti economico-filosofici del 1844, Einaudi, Torino.
- M. Cingoli, Il giovane Marx, Unicopli, Milano 2005.
- Materiali per il corso, in preparazione presso CUEM, Milano.
Orario di ricevimento: da definire.
257
STORIA DELLA FILOSOFIA M-FIL/06
Vittorio Morfino
Scienze della comunicazione
I Semestre
CFU
10
La filosofia naturale di Aristotele
Argomento del corso: L'esame prevede una parte istituzionale ed una monografica.
La parte istituzionale verte sui seguenti autori: Platone, Aristotele, Epicuro, lo
stoicismo, Plotino, Agostino, Anselmo, Tommaso, Machiavelli, Bruno, Bacone,
Cartesio, Hobbes, Spinoza, Leibniz, Locke, Berkeley, Vico, Hume, Rousseau, Kant,
Hegel, Comte, Marx, Schopenhauer, Kierkegaard, Nietzsche.
Il corso prenderà in esame la filosofia naturale di Aristotele nel suo complesso,
soffermandosi poi in specifico sui due primi libri della Fisica.
Tipologia d’esame: orale.
Bibliografia
- Aristotele, I principi del divenire: libro primo della fisica, traduzione, introduzione e
commento di Emanuele Severino, Brescia, La Scuola, 1957.
- Aristotele, Fisica I e II, traduzione e cura di Ferruccio Franco Repellini, Milano, B.
Mondadori, 1996.
- Aristotele il pensiero filosofico scientifico, a cura di Enrico Berti, Milano, Colonna
edizioni, 1997.
- Vittorio Morfino, Alternative dell'immanenza, Roma, Manifestolibri, 2005.
Orario di ricevimento: mercoledì 10,30–12,30.
258
STORIA DELLA FILOSOFIA
CONTEMPORANEA M-FIL/06
I Semestre
Vittorio Morfino
Consulenza pedagogica e ricerca educativa
CFU
4
Le grandi correnti del pensiero contemporaneo
Il corso presenterà le principali correnti della filosofia contemporanea
dall’Ottocento ai giorni nostri. Lo studente avrà la possibilità di approfondire un
autore o una corrente preparando un grande classico supportato da una
introduzione alla lettura da concordare con il docente.
Tipologia d’esame: orale.
Bibliografia
- Un manuale di filosofia contemporanea a scelta dello studente. Sono consigliati
l'Abbagnano e il Dal Pra.
- Vittorio Morfino, Alternative dell'immanenza, Roma, Manifestolibri, 2005.
- Un classico della filosofia contemporanea a scelta dello studente con relativa
introduzione alla lettura.
Orario di ricevimento: mercoledì 10,30 – 12,30.
STORIA DELLE PEDAGOGIA M-PED/02
Gabriella Seveso
Scienze dell’educazione
Scienze della formazione primaria
II Semestre
annuale
CFU
10
-
Essere insegnanti e maestri/e ieri e oggi
Il corso propone alcune riflessioni sulle teorie e sui modelli di formazione del
passato, nonché sulle pratiche e sulle rappresentazioni dell’immaginario collettivo,
a partire dalla lettura di alcune pagine di classici. Propone, poi, alcuni
259
approfondimenti relativi a specifiche tematiche o a specifici periodi storici, con
particolare attenzione alla dimensione della differenza di genere. Questa parte del
corso prevede letture tratte da alcuni classici. Si intende, inoltre, discutere sulle
teorie e sulle pratiche educative, nonché sui modelli pedagogici sottesi con
attenzione alle differenze connesse con la dimensione dell’appartenenza di genere.
La parte monografica del corso intende, inoltre, riflettere sulla figura dell’
insegnante e del/della maestro/a, sul suo ruolo, sulla sua formazione, sulla sua
professionalità, analizzando rappresentazioni e pratiche presenti nella storia della
pedagogia occidentale.
Tipologia d’esame: l’esame consiste in una prova scritta, suddivisa in due parti: la
prima parte è composta da 2/3 domande aperte relative alla parte istituzionale del
corso; la seconda parte è composta da 2/3 domande aperte relative alla parte
monografica del corso. Per coloro che biennalizzano, l’esame consiste in una prova
scritta composta da 4 domande aperte.
Per gli studenti e le studentesse frequentanti, è prevista la possibilità di sostenere
una prova scritta intermedia, con modalità che saranno concordate durante le
lezioni; tale prova deve poi essere completata con la seconda parte dell’esame, che
si svolgerà durante gli appelli di esame.
Si ricorda agli/alle studenti e alle studentesse del Corso di Laurea in Scienze della
formazione primaria, con cognome che inizia con lettere dalla M alla Z che
dovranno preparare il programma d’esame della cattedra di Storia della
pedagogia B.
Il programma è valido per due anni (fino a giugno 2008).
Bibliografia
Parte istituzionale
- E. Becchi ( a cura di), Storia dell’educazione, La Nuova Italia, Firenze, 1997.
- G. Balduzzi, Storia della pedagogia e dei modelli educativi, Guerini, Milano, 1999.
Parte monografica
- H. I. Marrou, Storia dell’educazione nell’antichità, Edizioni Studium, Roma, 1994.
(saranno da preparare le seguenti parti: capp. I, III, IV, V, VI, VII della parte
prima; capp. I, II, e Conclusione della parte seconda; capp. I, II, IX, X della parte
terza).
- C. Covato, Un’identità divisa. Diventare maestre in Italia fra Otto e Novecento,
Archivio Guido Izzi, Roma, 1996.
- M. Dei, Colletto bianco, grembiule nero. Gli insegnanti elementari italiani tra l’inizio
del secolo e il secondo dopoguerra, Il Mulino, Bologna, 1994.
Gli/le studenti e studentesse del Corso di laurea in Scienze dell’educazione
dovranno aggiungere:
- G. Seveso, Come ombre leggere. Gesti, spazi, tempi nella storia dell’educazione delle
bambine, Edizioni Unicopli, Milano, 2000.
260
Gli/le studenti e studentesse non frequentanti di entrambi i Corsi di laurea,
dovranno inoltre, aggiungere:
- D. Ragazzini, Tempi di scuola e tempi di vita, B.Mondadori, Milano, 1996.
Programma per chi biennalizza:
- Q. Antonelli, E. Becchi (a cura di), Scritture bambine, Laterza, Roma-Bari, 1996.
- D. Richter, Il bambino estraneo. La nascita dell’immagine dell’infanzia nel mondo
borghese, trad. it., La Nuova Italia, Firenze, 1992.
- D. Ragazzini, Tempi di scuola e tempi di vita, B.Mondadori, Milano, 1996.
- F. Cambi, S. Ulivieri, Storia dell’infanzia nell’Italia liberale, La Nuova Italia,
Firenze, 1996.
Orario di ricevimento: sarà comunicato a settembre.
STORIA DELLE PEDAGOGIA B M-PED/02
Scienze della formazione primaria
II Semestre
annuale
CFU
-
La parte istituzionale è dedicata ai principali temi e figure della storia della
pedagogia. La parte monografica si concentra sull’età contemporanea, nello
specifico sui percorsi – espliciti e impliciti – che hanno portato al delinearsi
dell’esigenza di una dimensione scientifica della pedagogia.
Tipologia d’esame: orale.
Bibliografia
Verrà comunicata all’inizio delle lezioni.
261
STORIA E DIDATTICA DELLA STORIA M-STO/04
Lorenzo Strik Lievers
Scienze della formazione primaria
I Semestre
annuale
CFU
-
Storia adulta e storia per i bambini
Origini e sviluppi della coscienza europea
Seguendo origini e sviluppi della coscienza europea, il corso induce ad
approfondire il tema delle relazioni fra passato e presente. Insieme, si discute di
come si possa proporre la storia ai bambini.
Il corso è pensato in funzione della preparazione di chi dovrà insegnare anche
storia nella scuola primaria. In questo spirito, da una parte vengono affrontati
alcuni grandi temi della storia d’Europa dall’antichità ad oggi, con una specifica
attenzione a quanto la conoscenza della storia anche lontana aiuti a comprendere il
presente, e cercando di aiutare a cogliere il fascino del rapporto con il passato
umano. Dall’altra, ci si interroga sui modi in cui il primo approccio alla storia
possa risultare vivo e entusiasmante per i bambini. e, più ampiamente, possa
diventare un fattore significativo del processo educativo.
Tipologia d’esame: orale.
Bibliografia
Programma per i frequentanti
L’esame si svolgerà sugli argomenti affrontati nel corso, approfonditi con:
1) due, a scelta, fra i testi seguenti
- F. Chabod, Storia dell’idea di Europa, Laterza; Roma-Bari, 2003.
- L. Febvre, L’Europa. Storia di una civiltà, Donzelli; 1999.
- S. Romano, Europa. Storia di un’idea. Dall’Impero all’Unione, Longanesi, Milano,
2004.
2) un testo a scelta fra i seguenti:
- E.H: Carr, Sei lezioni sulla storia, Einaudi, Torino, 2000.
- Lewis, L’Europa e l’Islam, Laterza, Roma-Bari, 2002.
- G. Arnaldi, L’Italia e i suoi invasori, Laterza, Roma-Bari, 2002.
- G. Sergi, L’idea di medioevo, Donzelli, Roma. 1998.
- Giovagnoli, Storia e globalizzazione, Laterza, Roma-Bari, 2003 limitatamente alle
pp. V-112 oppure 115-241 (testo consigliabile a chi abbia già qualche
dimestichezza con le questioni storiografiche).
262
- T. Todorov, La conquista dell’America. Il problema dell’ “altro”, Einaudi, Torino,
1990.
3) Per discutere di come presentare la storia ai bambini:
- E. Gombrich, Breve storia del mondo, Salani, Milano, 1997.
4) È richiesta la padronanza delle linee generali dello svolgimento storico sulla
base di un volume a scelta del testo per le scuole medie di Gabriele De Rosa,
Civiltà e ambienti, Minerva Italica, Milano, 2003.
In alternativa, potrà essere utilizzato uno dei due testi seguenti:
- Barberis, Dall’età antica al medioevo, Principato, Milano, 2001, limitatamente alle
pp. 1-365.
- E.Cantarella – G.Guidorizzi, La cultura della storia – Dall’origine dell’umanità al
secolo II d.c., Einaudi Scuola, Torino, 1998
Programma per i non frequentanti
Una parte del corso sarà dedicata a lezioni-esercitazioni sulla didattica della storia
nella scuola primaria, la frequenza alle quali è obbligatoria. Chi assolutamente non
le potesse seguire dovrà svolgere un’esercitazione scritta da concordare con il
docente .
Chi, non avendo frequentato le altre lezioni, non sarà interrogato sul corso
aggiungerà alle letture indicate per i frequentanti un secondo testo a scelta fra
quelli segnalati al punto 2.
Eventuali variazioni nel programma di esame possono essere concordate con il
docente.
Orario di ricevimento: verrà comunicato successivamente.
263
STORIA E ISTITUZIONI DELL’AFRICA
Alice Bellagamba
Scienze antropologiche ed etnologiche
II Semestre
CFU
4
Il corso affronta alcune problematiche chiave nella storia dell’Africa, fra cui l’uso
delle fonti (scritte e orali), illustra la periodizzazione e i temi principali all’interno
di ciascun periodo storico. Particolare attenzione sarà dedicata all’Africa
occidentale, e alle sue connessioni transnazionali in epoca moderna e
contemporanea.
Tipologia d’esame: orale.
Bibliografia
- G. Calchi Novati e P. Valsecchi, Africa: la storia ritrovata, Carocci 2004.
- A.Bellagamba, Ricordati di Ieri. Storia e storie in una regione del Gambia,
L’Harmattan Italia 2000.
Orario di ricevimento: giovedì: 13,30-15.
STORIA GEOPOLITICA DELL’ASIA M-GGR/02
II Semestre
CFU
5
Scienze della comunicazione
Il corso intende offrire una conoscenza di base sulla civiltà e la politica indiana sia
attraverso un approccio storico, che attraverso l’analisi di eventi contemporanei
con particolare attenzione alle tematiche relative alla relazione tra religione e
potere e tra nazionalismo e mass media.
Tipologia d’esame: prova scritta.
Bibliografia
Verrà comunicata all’inizio delle lezioni.
264
STORIA MEDIEVALE M-STO/01
II Semestre
Massimo Della Misericordia
Scienze dell’educazione
CFU
8
Chiesa e vita religiosa nel Medioevo
Il corso ripercorre la storia della Chiesa e delle istituzioni ecclesiastiche locali, dei
movimenti religiosi e della devozione nel Medioevo, nell’ambito della più generale
vicenda politica, istituzionale, economica e sociale dei secoli IV-XV in Europa.
Tipologia d’esame: l’esame orale prevede due parti, una prima vertente sul
manuale (lettura a), una seconda relativa all’argomento monografico, sulla base
delle lezioni del corso e delle letture dei gruppi b e c.
È possibile sostenere la parte prima e la parte seconda unitamente, nel corso dello
stesso appello d’esame, oppure separatamente, nel corso di due diversi, successivi
appelli d’esame, a scelta dello studente, ma la parte istituzionale (manuale) deve in
ogni caso precedere la parte monografica (corso e letture).
Il corso è valido fino al febbraio 2008.
Bibliografia
a) manuale a scelta dello studente, in alternativa fra
- G. Piccinni, Il Medioevo, Milano, Bruno Mondadori, 2004.
- M. Montanari, Storia medievale, Roma-Bari, Laterza, 2003.
b) La Chiesa e il potere politico dal Medioevo all’età contemporanea, a cura di G.
Chittolini, G. Miccoli, Torino, Einaudi, 1986 (Storia d’Italia. Annali, 9), i saggi di
G. Sergi, M. Ronzani, G. Chittolini, A Prosperi, E. Stumpo, A. Castagnetti, G.
Greco (corrispondenti alle pp. 73-193, 219-289, 507-572).
c) due letture per gli studenti non frequentanti/una lettura per gli studenti
frequentanti, a scelta fra
- G. M. Cantarella, I monaci di Cluny, Torino, Einaudi, 1993.
- M. Della Misericordia, La disciplina contrattata. Vescovi e vassalli tra Como e le Alpi
nel tardo Medioevo, Milano, Unicopli, 2000.
- Francesco d'Assisi e il primo secolo di storia francescana, Torino, Einaudi, 1997.
- Gli Sforza, la Chiesa lombarda, la corte di Roma. Strutture e pratiche beneficiarie nel
ducato di Milano (1450-1535), a cura di G. Chittolini, Napoli, Liguori, 1989.
- P. Ostinelli, Il governo delle anime. Strutture ecclesiastiche nel Bellinzonese e nelle
Valli ambrosiane (XIV-XV secolo), Locarno, Dadò, 1998.
265
- A. Paravicini Bagliani, Il trono di Pietro. L’universalità del papato da Alessandro III a
Bonifacio VIII, Roma, Carocci, 1996, da preparare unitamente a G. M. Cantarella,
Dalle chiese alla monarchia papale, in Chiesa, chiese, movimenti religiosi, a cura di G.
M. Cantarella, Roma-Bari, Laterza, 2001, pp. 3-79.
- Religione domestica, Cierre edizioni, Caselle di Sommacampagna, 2001 (Quaderni
di storia religiosa, 8).
Orario di ricevimento: primo semestre: venerdì dalle ore 8.30 alle 9.30, stanza U6-441.
STORIA MODERNA M-STO/02
I Semestre
Haim Burstin
Scienze dell’educazione
CFU
8
1) La trasformazione della scuola in Italia a fine 700
tra riforme asburgiche e riforme napoleoniche
2) Questioni di storia religiosa dell’età moderna
1) Verrà analizzato il passaggio dal sistema scolastico in vigore in Italia durante
l’antico regime, al nuovo sistema introdotto, in particolare in Lombardia, dalle
riforme teresiane e giuseppine e successivamente dai cambiamenti attuati in epoca
rivoluzionaria e napoleonica.
2) Ciclo di lezioni integrativo a sostegno della parte generale dell’esame, rivolto
all’approfondimento dei più importanti fenomeni avvenuti in campo religioso, tra
il XVI al XVIII secolo
Tipologia d’esame: l’esame si scompone in due parti: una parte istituzionale (la
storia generale), da svolgersi mediante una prova scritta, volta a sondare la
conoscenza sui principali lineamenti della storia moderna, e una parte monografica
(relativa all’argomento del corso), che darà luogo a una prova orale. Lo scritto
precede l’orale e ne costituisce la premessa indispensabile. Una volta superato lo
scritto, lo studente può scegliere quando sostenere l’orale (la validità dello scritto è
di un anno). Qualora lo scritto risulti insufficiente, lo studente è tenuto a un salto
d’appello.
266
Bibliografia
I) Parte istituzionale (per tutti gli studenti che sostengono la prima annualità di
storia moderna).
Si richiede una sicura conoscenza delle linee generali della storia europea e
extraeuropea dalla fine del ‘400 al 1815, sulla base del seguente manuale di liceo:
- C. Capra Corso di storia, vol. 2: L’Età moderna, Le Monnier, Firenze (anche nella
nuova edizione: Storia moderna, Firenze, Le Monnier, 2004).
II) Parte monografica
a) Per gli studenti che seguiranno con regolarità le lezioni, la parte monografica
dell’esame verterà sugli appunti del corso, da integrare con il seguente testo:
- R.A. Houston, Cultura e istruzione nell’Europa moderna, Bologna, Il Mulino, 1997.
b) Coloro che non potranno seguire il corso , dovranno preparare attentamente i
seguenti testi:
- C.M. Cipolla, Istruzione e sviluppo. Il declino dell’analfabetismo nel mondo occidentale,
Bologna, Il Mulino, 2002.
- R.A. Houston, Cultura e istruzione nell’Europa moderna, Bologna, Il Mulino, 1997.
- M. Roggero, L’alfabeto conquistato. Apprendere e insegnare nell’Italia tra Sette e
Ottocento, Bologna, Il Mulino, 1999.
Orario di ricevimento: da definire.
STRATEGIA D’IMPRESA SECS-P/10
II Semestre
CFU
Formazione degli adulti e
consulenza nelle organizzazioni
4
Il programma del corso verrà comunicato all’inizio delle lezioni.
267
STUDI CULTURALI M-DEA/01
I Semestre
Ugo Fabietti
Scienze antropologiche ed etnologiche
CFU
4
Le religioni nel mondo contemporaneo
Gli Studi culturali (dall’espressione inglese Cultural Studies) costituiscono un’area
di riflessione multidisciplinare e interdisciplinare. Essi producono analisi delle
pratiche culturali e dei discorsi relativi al potere, alla distribuzione della
conoscenza, al consumo simbolico e materiale, in riferimento alla società
occidentale moderna e a quelle post-coloniali. Il corso esaminerà la dinamica
religiosa nel mondo contemporaneo in riferimento ai temi della secolarizzazione,
della modernità, della globalizzazione e dell’identità.
Cultori: dott.ssa Arianna Cecconi e-mail: [email protected]; dott.ssa
Valentina Mutti e-mail: [email protected].
Tipologia d’esame: colloquio. Criteri di valutazione: completezza della preparazione, chiarezza nell’esposizione, capacità di collegare i temi trattati, approccio
critico.
Bibliografia
Frequentanti:
- Gli appunti del corso.
- Una dispensa a fascicoli a cura del docente e reperibile presso la Biblioteca
centrale.
- Aldridge, A. La religione nel mondo contemporaneo, Il Mulino, Bologna 2005
Non frequentanti:
Oltre ai testi ai punti 2 e 3, i non frequentanti prepareranno un volume a scelta tra:
- Berger, P. L. Il brusio degli angeli: il sacro nella società contemporanea, Il Mulino,
Bologna 1995.
- Hérvieu-Léger, D. Religione e memoria, Il Mulino 1996.
Orario di ricevimento: da definire.
268
TECNOLOGIE DIDATTICHE M-PED/03
I Semestre
Paolo Ferri
Scienze dell’educazione
CFU
8
La formazione digitale come leva dell’innovazione
nelle aziende e nelle istituzione formative
La disciplina si occupa di indagare come, in che modo, secondo quali
epistemologie, le tecnologie della formazione si siano progressivamente diffuse
all’interno delle aziende e delle istituzioni formative.
Computer, cellulari e palmari, Internet, il mondo web, i prodotti multimediali (DVROM), la TV digitale sono gli “strumenti” tecnologici che sempre più spesso chi si
occupa di formazione deve utilizzare e sfruttare durante le sue attività
professionali. In particolare si approfondiranno:
- le epistemologie e le teorie pedagogiche sottese all’applicazione della tecnologie
ai processi formativi;
- le metodologie e la progettazione formativa e delle differenti applicazioni dell’elearning in contesti professionali e aziendali;
- la metodologia e le prospettive dell’ultimo sviluppo dell’e-learning , il Blended
learning
Il corso si presenta suddiviso in due moduli il primo di carattere generale
presenterà la storia e l’evoluzione della rivoluzione digitale come fenomeno macrosociale e le problematiche connesse alla transizione nell’ambito dei contesti
formativi e della comunicazione dagli strumenti analogici a quelli digitali.
Il secondo modulo approfondirà maggiormente, anche attraverso l’analisi di casi e
testimonianze di qualificati esperti del settore, le problematiche legate alle
applicazioni
dell’e-learning nel campo della formazione aziendale e le
metodologie digitali di erogazione della formazione. Sono previste anche
esercitazioni di laboratorio, finalizzate alla realizzazione pratica di piccoli progetti
di e-learning, da realizzarsi sulla piattaforma di e-learning della Facoltà
docebo.lib.unimib.it.
Collaboratori: Adriano Solidoro, [email protected], Anna Poli,
[email protected], Laura Conti, [email protected], Valentina Garzia,
[email protected]
Tipologia d’esame: è previsto lo svolgimento di una prova orale. Per gli studenti
frequentanti (almeno in 75% delle ore) saranno predisposte esercitazioni pratiche
on-line e/o di labraotorio, che, se superate, permetteranno di portare 3 testi al
posto di 5.
269
Bibliografia
Testi obbligatori :
- P. Ferri, Teoria e tecniche dei nuovi media. Pensare, insegnare, formare e lavorare
nell’epoca della rivoluzione digitale, Guerini & Associati, Milano 2002. In alternativa
a partire dall’appello
- P. Ferri, Fine dei Mass Media. Le nuove tecnologie della comunicazione e le
trasformazioni dell’industria culturale, Guerini & Associati, Milano 2004.
Per la preparazione dell’esame, inoltre, dovranno essere scelti tre testi tra i
seguenti:
- J.D. Bolter, R. Grusin, Remediation. Competizione e integrazione tra media vecchi e
nuovi (a cura di A. Martinelli), Guerini & Associati, Milano 2002.
- De Kerckhove, Brainframes, Basckerville, Bologna 1997.
- K. Kelly, Nuove regole per un nuovo mondo, Ponte delle Grazie, Milano 1999.
- P. Lévy, Il virtuale, Raffaello Cortina, Milano 1998.
- G.P. Landow, L’ipertesto. Nuove tecnologie e critica letteraria (a cura di P. Ferri),
Bruno Mondadodori, Milano 1998.
- J. Rifkin, L’era dell’accesso, Mondadori, Milano 2000.
- S. Turckle, La vita sullo schermo, Apogeo, Milano 1997.
- R. C.D. Nacamulli (a cura di), Oltre l’aula, Strategie di formazione nella "knowledge
economy, Apogeo, Milano, 2004.
- Calvani, Educazione, comunicazione e nuovi media, Utet/libreria, Torino 2001.
- M. Recchioni, Formazione e nuove tecnologie. Tendenze evolutive tra organizzazione e
mercato, Carocci, Roma 2001.
- P. Ferri, G. Cacciola, P. Carbone, A. Solidoro, Editoria Multimediale. Scenari,
metodologie, contenuti, Guerini, Milano, 2004.
- F. Antonacci, Condividere la conoscenza. L'esempio del software libero, Unicopli,
Milano 2005.
Orario di ricevimento: martedì 10.30, stanza U6-475. E-mail: [email protected].
270
TEORIA DELLA FORMAZIONE
E AZIONI POSITIVE M-PED/03
I Semestre
Gabriella Seveso
Formazione degli adulti e
consulenza nelle organizzazioni
CFU
4
Il genere e le organizzazioni
Il corso intende riflettere sulle teorie e sui modelli di formazione, con particolare
riguardo alla dimensione delle differenza; propone un approfondimento relativo alla
comprensione delle pratiche di genere nei percorsi formativi e nella vita delle
organizzazioni. Intende, inoltre, analizzare i concetti di uguaglianza e di differenza
come interagenti e in continuo equilibrio; considera le soluzioni che possono portare
ogni individuo alla conoscenza di sé e al situarsi nei gruppi e nelle organizzazioni con
la propria identità e al di là degli stereotipi.
Tipologia d’esame: l’esame consiste in una prova scritta a domande aperte
mirante a verificare la conoscenza e la lettura critica e ragionata dei testi del
programma nonché la capacità di riflessione critica su esperienze ed esempi.
Bibliografia
- F. Marone, Narrare la differenza. Genere, saperi e processi formativi nel Novecento,
Edizioni Unicopli, Milano, 2003.
- C. Bombelli, La passione e la fatica. Gli ostacoli organizzativi e interiori alle carriere al
femminile, Baldini Castaldi Dalai, Milano, 2004.
- L. Zanfrini (a cura di), La rivoluzione incompiuta. Il lavoro delle donne tra retorica
della femminilità e nuove disuguaglianze, Edizioni Lavoro, Roma, 2004.
- G. L. Mosse, L’immagine dell’uomo. Lo stereotipo maschile nell’epoca moderna,
Einaudi, Torino, 1997, oppure: S. Bellassai, M. Malatesta ( a cura di), Genere e
mascolinità. Uno sguardo storico, Bulzoni Editore, Roma, 2000.
Orario di ricevimento: sarà comunicato all’inizio del corso.
271
TEORIA E METODI DEI SISTEMI
SOCIOEDUCATIVI M-PED/01
II Semestre
Mariangela Giusti
Scienze dell’educazione
CFU
10
Diversità e integrazione: le possibilità formative della scrittura
L’autobiografia come metodo autoformativo; attribuzione di valore a esperienze
formative vissute; testimonianze narrative di giovani e adulti con bisogni
educativi speciali (disabilità psichiche, fisiche).Teorie e metodi per l’integrazione di
studenti disabili nelle scuole secondarie superiori e di allievi stranieri nel sistema
scolastico italiano.
Gli studenti frequentanti potranno seguire un Laboratorio didattico condotto dai
cultori della materia: M. Franchi, G. Colombo. Saranno proposti incontri tematici di
approfondimento tenuti da studiosi esperti.
Tipologia d’esame: studenti frequentanti: lettura e studio dei tre testi previsti in
bibliografia; due prove scritte in aula; breve lavoro scritto di schedatura dei testi
letti e studiati. Eventuali lavori condotti nel Laboratorio didattico verranno
entreranno nella valutazione complessiva finale (da 1 a 3 punti a seconda del
giudizio del responsabile del laboratorio).
Studenti non frequentanti: lettura e studio di tre testi in bibliografia più quarto
testo; microricerca da concordare con la docente o i collaboratori; breve lavoro
scritto di schedatura dei testi letti e studiati; colloquio orale.
Bibliografia
- M. Giusti, Il desiderio di esistere. Pedagogia della narrazione e disabilità, RCS/La
Nuova Italia, 1999
- Z. Bauman, Vite di scarto, Roma-Bari, Laterza, 2004
- M. Giusti, Disabilità e scuola superiore. Adolescenza, integrazione, percorsi scolastici
con l’handicap, RCS/La Nuova Italia, 2004
Quarto testo
- AA.VV., Formarsi all’intercultura, Milano, Franco Angeli, 2004
Orario di ricevimento: verrà comunicato nella bacheca della docente.
272
TEORIA E METODI DEI SISTEMI
SOCIOEDUCATIVI M-PED/01
Jole Orsenigo
Scienze dell’educazione
II Semestre
CFU
10
Perché scriviamo?
Pratiche di lingua viva e di lingua raggrumata si alternano nel nostro lavoro di
educatori. Il corso darà l’occasione di riflettere criticamente sui sistemi di memoria
che conservano gli eventi nelle professioni della cura. Si prevede un approfondimento seminariale all’interno delle lezioni.
Tipologia d’esame: colloquio orale. Chi ha seguito il corso deve portare all’esame
il diario delle lezioni.
Bibliografia
- Ferrario P., Politica dei servizi sociali, Carocci, 2001, 2002.
- Orsenigo J., Schegge di pedagogia generale. Il debito foucaultiano (in preparazione).
Un libro a scelta tra i seguenti:
- Ong W.J., Oralità e scrittura, Il mulino, Bologna, 1986.
- Havelock E. A., La musa impara a scrivere, Laterza, Roma-Bari, 1987, 1995.
- Derrida J., De la grammatologie, trad. it. Della grammatologia, Jaca Book, Milano,
1969, 1989.
- Callari Galli M., Né leggere, né scrivere, Metelmi, Roma, 1997.
Due libri a scelta per i non frequentanti.
Orario di ricevimento: lunedì ore 10.
273
TEORIE E MODELLI DELLA CONSULENZA
PEDAGOGICA M-PED/01
Anna Rezzara
Consulenza pedagogica e ricerca educativa
II Semestre
CFU
4
Apprendere dall’esperienza
Il corso presenta e discute teorie e modelli di azione da cui emerge una consulenza
pedagogica intesa come formazione alla comprensione, consapevolezza critica e
riflessione sulle proprie pratiche professionali e come supporto all’apprendimento
dall’esperienza, al cambiamento e alla progettazione. L’insegnamento svilupperà
una riflessione su quei modelli di consulenza che, ispirati a un approccio clinico,
ermeneutico, narrativo, costruzionista, intendono la consulenza come istituzione di
tempo, spazio, relazione, rapporto con l’esperienza, modalità di comprensione e
conoscenza particolari che permettono di prendere distanza dall’esperienza,
nominarla, pensarla, decostruirla, ricostruirla criticamente e riflessivamente
realizzando così la possibilità di apprendere dall’esperienza, di fare esperienza
dell’esperienza educativa, e di formarsi sulla formazione.
Tipologia d’esame: Per gli studenti frequentanti l’esame consisterà nella
discussione di un documento scritto di elaborazione personale del percorso di
studio e di attività in aula. Per gli studenti non frequentanti è previsto un esame
orale. Entrambe le modalità di esame si propongono di valutare, oltre alla
conoscenza dei testi d’esame, la capacità dello studente di rielaborazione criticoriflessiva sia dei temi trattati sia dell’esperienza di formazione e apprendimento
proposta dal corso.
Bibliografia
Per gli studenti frequentanti:
- J.Bruner, La ricerca del significato, Bollati-Boringhieri, Torino 1992.
- A.Rezzara, L.Cerioli, Consulenza clinica a scuola, Franco Angeli, Milano 2004.
un testo a scelta tra:
- E.H.Schein, Lezioni di consulenza, Raffaello Cortina, Milano, 1987.
- Rezzara, S. Ulivieri Stiozzi, Formazione clinica per lo sviluppo delle risorse umane,
FrancoAngeli, Milano, 2004.
Per gli studenti non frequentanti:
- J.Bruner, La ricerca del significato, Bollati-Boringhieri, Torino 1992.
- A.Rezzara, L.Cerioli, Consulenza clinica a scuola, Franco Angeli, Milano 2004.
274
- E.H.Schein, Lezioni di consulenza, Raffaello Cortina, Milano, 1987.
- A.Rezzara, S. Ulivieri Stiozzi, Formazione clinica per lo sviluppo delle risorse umane,
FrancoAngeli, Milano, 2004.
Orario di ricevimento: mercoledì, ore 9, stanza U6-478.
TEORIE E MODELLI DELLA CONSULENZA
PEDAGOGICA M-PED/01
Stefania Ulivieri
Formazione degli adulti e
consulenza nelle organizzazioni
II Semestre
CFU
4
L’insegnamento svilupperà il contributo che i modelli di consulenza di taglio
clinico-ermeneutico offrono per pensare
la relazione di consulenza come
un’esperienza
in grado di monitorare i processi della quotidianità di
un’organizzazione e di esplicitarne le aree di significato. La consulenza pedagogica
diviene, in questa prospettiva, riflessione processuale dell’esperienza di uno
specifico contesto organizzativo. Il corso di quest’anno, a partire dalla
tematizzazione della nozione di dispositivo pedagogico di un’organizzazione, intende
riflettere sulla dimensione transpersonale del campo istituzionale, inteso come un
complesso sistema di relazioni, produzioni simboliche, immaginarie e affettive che
agiscono nella quotidianità della vita di un’organizzazione e che necessitano di
cornici e luoghi entro le quali venire pensate. In questa direzione la qualità
pedagogica di un intervento di consulenza risulta accresciuta da un approccio
transdisciplinare capace di rideclinare i contributi provenienti da altre discipline, a
cominciare dalla psicoanalisi applicata ai processi istituzionali.
Sono cultrici della materia e collaboratrici alle attività del corso la dott.ssa Simona
Faucitano ([email protected]) e la dott.ssa Gabriella Delmonte
(gabriella.del [email protected]).
Tipologia d’esame: per gli studenti frequentanti l’esame consisterà nella
discussione di una relazione scritta di elaborazione personale del percorso di
studio e di attività svolta in aula, concordata anticipatamente con la docente.
Per gli studenti non frequentanti l’esame consisterà in una prova orale in cui
verranno valutate le capacità di elaborazione personale e di ricostruzione “critica”
dei problemi presentati.
275
Bibliografia
Per gli studenti frequentanti:
- E.H. Schein, La consulenza di processo. Come costruire le relazioni d’aiuto e
promuovere lo sviluppo organizzativo,trad.it., Milano, Cortina, 2003.
- A.Correale, Il campo istituzionale, Roma, Borla,1993.
- A.Rezzara, S. Ulivieri Stiozzi ( a cura di), Formazione clinica e sviluppo delle risorse
umane, Milano,
- Angeli 2004.
Per gli studenti non frequentanti è obbligatorio lo studio del seguente testo:
- R. Cerabolini, F. Comelli ( a cura di), Gruppi e reti di sostegno psicologico. Teorie,
modelli ed esperienze cliniche e sociali, Urbino, Quattroventi, 2004.
Orario di ricevimento: giovedì ore 14.30.
TEORIE E MODELLI ORGANIZZATIVI SECS-P/10
Consulenza pedagogica e ricerca educativa
II Semestre
CFU
4
L’obiettivo del corso è quello di fornire gli strumenti per analizzare i contesti
organizzativi e sviluppare le capacità di integrazione con altre competenze
professionali. Nel corso saranno presentate teorie e pratiche organizzative di
sistemi complessi (privati, pubblici e non profit). Il percorso didattico prevede la
discussione di materiali scelti per svolgere un’analisi comparata delle teorie
organizzative e promuovere una riflessione sulle principali variabili dei sistemi
organizzativi in rapporto con le variabili ambientali, istituzionali, tecnologiche.
Bibliografia
Verrà comunicata all’inizio delle lezioni.
276
TEORIE E PRATICHE AUTOBIOGRAFICHE 1
M-PED/01
I Semestre
Duccio Demetrio / Micaela Castiglioni
Formazione degli adulti e
consulenza nelle organizzazioni
CFU
4
La narrazione e la scrittura di sé nei contesti di formazione adulta
Il corso si soffermerà, adottando una metodologia laboratoriale, con diretto
coinvolgimento degli studenti, sulle teorie, gli orientamenti e le pratiche di
narrazione e di scrittura autobiografica in contesti molteplici, all’interno dei quali
si riconosce sempre più l’importanza e il ruolo di una competenza autonarrativa e
autoriflessiva da parte di chi è impegnato in attività professionali, educative e
formative, con soggetti adulti. Il corso prevede, quindi, a fini esemplificativi,
l’organizzazione di momenti didattici e di formazione ad orientamento narrativoautobiografico.
Tipologia d’esame: oltre alla preparazione dei testi, l’esame prevede l’applicazione
su di sé, e all’interno di una rilevazione biografica, delle metodologie
autobiografiche acquisite. Gli elaborati prodotti saranno oggetto di valutazione
secondo criteri che verranno esemplificati durante le lezioni o all’interno di
incontri individuali nell’orario di ricevimento. È richiesto, quindi, in particolare per
gli studenti non frequentanti, almeno un incontro di programmazione dell’esame
con il docente.
La parte teorica dell’esame è sostenibile anche prima della conclusione degli
elaborati autobiografici e biografici, ma la trascrizione ufficiale del voto avverrà
soltanto alla consegna di entrambi gli elaborati.
Bibliografia
Per i frequentanti
- D.Demetrio, Raccontarsi.L’autobiografia come cura di sé, Milano, Raffaello Cortina,
1996.
- G.P. Quaglino (a cura di), Autoformazione, Milano, Raffaello Cortina, 2004.
- AA.VV., “Tecniche narrative”, Adultità, n. 19, aprile, Guerini e Associati, 2004.
Un testo di approfondimento a scelta fra:
277
- C. Kaneklin., G. Scaratti (a cura di), Formazione e narrazione. Costruzione di
significato e processi di cambiamento personale e organizzativo, Milano, Raffaello
Cortina, 1997.
- -M.S. Knowles, La formazione degli adulti come autobiografia, Milano, Raffaello
Cortina, 1989.
I non frequentanti oltre ai testi indicati, dovranno aggiungere;
- D.Demetrio., A.Alberici., Istituzioni di educazione degli adulti. Il metodo
autobiografico, Milano, Guerini Studio, 2002.
Tutti gli studenti, frequentanti e non, dovranno produrre:
- uno scritto autobiografico (dalle 30 alle 50 cartelle);
- un colloquio biografico, registrato, rivolto ad un soggetto in età adulta o
anziana. Il racconto orale dovrà poi essere trascritto in stile biografico secondo le
indicazioni fornite durante il corso e contenute nei testi in adozione.
Orario di ricevimento: martedì 12.30-15.00. Ogni studente è tenuto a presentarsi
durante l’orario di ricevimento per concordare eventuali percorsi individualizzati
o per un colloquio conoscitivo con il docente.
TEORIE E PRATICHE AUTOBIOGRAFICHE 1
M-PED/01
Duccio Demetrio
Consulenza pedagogica e ricerca educativa
I Semestre
CFU
4
La scrittura autobiografica e biografica nella consulenza pedagogica
L’atelier di narrazione
L’insegnamento promuove la sperimentazione diretta di attività di scrittura di sé:
quali il diario, il memoriale, l’autobiografia, gli epistolari. Tali esperienze narrative
consentono agli individui di raccontare autoriflessivamente la loro storia, quella
altrui e le più diverse circostanze della vita. Da quelle personali a quelle
professionali, al fine di meglio comprenderle, di documentarle e di conservarle
nella memoria.
Una competenza autonarrativa efficace (saper raccontare la propria storia di vita,
saper esporre in modo adeguato i propri vissuti, saper comprendere le narrazioni
altrui) costituisce un requisito indispensabile al buon esercizio delle pratiche
professionali. Oltre alle capacità orali, sono soprattutto le scritture di indirizzo
autobiografico a svolgere un importante ruolo nella formazione personale e
278
interpersonale del consulente pedagogico. Ci si soffermerà pertanto sulle
implicazioni cognitive ed emozionali della narrazione di sé come metodo
autoriflessivo.
Tipologia d’esame: l’esame prevede una prova orale sulla preparazione e una
prova pratica consistente nella scrittura della propria autobiografia e di una
biografia altrui (vedi oltre). Chi non può frequentare, è invitato - anche a questo
proposito- a contattare il docente e le cultrici della materia, le dott.sse E. Biffi, C.
Borgonovi, E. Mancino.
Bibliografia
Parte istituzionale:
- D. Demetrio, Raccontarsi. L’autobiografia come cura di sé, Raffaello Cortina, Milano
1996.
- D. Demetrio, Autoanalisi per non pazienti. Inquietudine e scrittura di sé, Raffaello
Cortina, Milano, 2003.
- AA.VV. Tecniche narrative, Adultità, n.19, aprile, 2004.
Parte di approfondimento (un testo a scelta):
- D. Demetrio, Ricordare a scuola. Fare memoria e didattica autobiografica,
Laterza,Roma-Bari, 2003;
- L. Moreni, Lo specchio del racconto. Quando la scrittura a due diventa cura, Unicopli,
Milano, 2004;
- AA.VV. I ricordi che curano. Pratiche di reminiscenza nella malattia di Alzheimer,
trad.it, Raffaello Cortina, Milano, 2003.
Avvertenza: I non frequentanti, oltre ai testi indicati e alla scrittura della loro
autobiografia e di una biografia, dovranno prepararsi sul testo:
- D. Demetrio, A. Alberici, Istituzioni di educazione degli adulti. Il metodo
autobiografico, Guerini studio, Milano, 2002.
Tutti gli studenti dovranno produrre obbligatoriamente:
- uno scritto autobiografico o racconto della propria storia di vita (dalle 30 alle 5o
pagine);
- una trascrizione biografica:ovvero dovranno raccogliere, mediante un colloquio
e con l’ausilio di un registratore, la storia di vita di un narratore in età adulta o
anziana. Questa dovrà poi essere trascritta in stile biografico secondo le
indicazioni contenute nei testi base dell’esame.
Chi fosse interessato a seminari residenziali autobiografici, può mettersi in contatto
con il docente. In tal caso, si concorderà la riduzione di due testi a scelta.
Si valuteranno rispetto agli scritti autobiografici e biografici e alla prova orale, le
seguenti capacità di:
279
- argomentazione e fluenza discorsiva in merito agli approfondimenti tematici,
alla memorizzazione dei modelli teorici e metodologici, alla tipologia di
esperienze applicative;
- individuazione dei momenti salienti e problematici emersi nei testi prodotti e
autoprodotti sotto il profilo autoanalitico;
- applicazione adeguata della tecnica del colloquio biografico e delle modalità di
trasposizione narrativa.
Orario di ricevimento: lunedì dalle 14,30 alle 16,30, stanza U6-482. E-mail:
[email protected].
TEORIE E PRATICHE AUTOBIOGRAFICHE 2
M-PED/01
Ivano Gamelli
Consulenza pedagogica e ricerca educativa
I Semestre
CFU
4
Fuori margine. Le condizioni estetiche e corporee della scrittura di sé
Il corso intende mettere a tema il significato e le conseguenze operative di una
consapevolezza degli aspetti sensibili compresi nella scrittura di sé. Il gesto della
scrittura, infatti, rappresenta l’atto finale di un processo che si alimenta di una
scena mentale, di emozioni e sensazioni, dell’evidenza di quanto la nostra memoria
sia immersa nell’ampiezza dello spazio e nella profondità del tempo. Il contesto dei
ricordi è sempre il momento presente: ogni scrittura è una scrittura del corpo che
trova qui e ora le ragioni e le condizioni del suo ricorso. Ciò appare tanto più
importante in ambito pedagogico, poiché esiste una differenza innegabile fra lo
scrivere di sé e il sollecitarne la voglia nell’altro. Il passaggio dalla scrittura alla
formazione autobiografica - soprattutto nella dinamica di un gruppo - costringe
quest’ultima ad assumere una prospettiva relazionale, a interrogarsi in merito a
tutto ciò la può favorire (od ostacolare), ad esplorare altri codici e linguaggi. Il
lavoro di connessione e di organizzazione di questi differenti aspetti in funzione
della definizione di un setting autobiografico “sensibile al corpo” costituisce
l’obiettivo del corso.
Cultore della materia è la dott.ssa Stefania Freddo ([email protected]).
Tipologia d’esame: orale.
280
Bibliografia
- Demetrio, Filosofia del camminare. Esercizi di meditazione mediterranea, Raffaello
Cortina, Milano 2005.
- Gamelli (a cura di), Il prisma autobiografico. Riflessi interdisciplinari del racconto di
sé, Unicopli, Milano 2003.
- Gamelli, Sensibili al corpo, Meltemi, Roma 2005.
Ai quali va aggiunto un testo di approfondimento tematico a scelta fra:
- Demetrio (a cura di), L’educatore auto(bio)grafo. Il metodo delle storie di vita nelle
relazioni d’aiuto, Unicopli, Milano 1999.
- L. Formenti, I. Gamelli, Quella volta che ho imparato. La conoscenza di sé nei luoghi
dell’educazione, Raffaello Cortina, Milano 1998.
- Gamelli, R.M. Ricco (a cura di), Dentro Fuori. Viaggio artistico educativo nelle
carceri pugliesi, Unicopli, Milano, Unicopli, 2005.
- F. Lorenzoni, M. Martinelli, Saltatori di muri. La narrazione orale come educazione
alla convivenza, Macro edizioni, Perugia 1998.
Ai quattro testi sopraindicati, le studentesse e gli studenti non frequentanti devono
aggiungere un ulteriore testo a scelta fra:
- L. Formenti, La formazione autobiografica, Guerini, Milano 1998.
- Stern, Il momento presente, Raffaello Cortina, Milano 2005.
Orario di ricevimento: da definire.
TEORIE E TECNICHE CLINICHE
DELLA FORMAZIONE M-PED/01
II Semestre
Maria Grazia Riva
Consulenza pedagogica e ricerca educativa
CFU
4
Il lavoro clinico-pedagogico (per la consulenza, la supervisione, la formazione e
la ricerca) come individuazione, lettura e interpretazione delle dinamiche in atto
nei processi formativi
Il problema della pedagogia si rivela, di frequente, essere quello di uscire da una
vuota genericità e astrattezza per un verso, per l’altro verso da una
rappresentazione di bontà, empatia e soccorso, oppure di tecnica di manipolazione
nascosta. Si tratta di concepirsi come una teoria e una tecnica in grado, invece, di
avere uno sguardo di analisi specifica sui processi formativi; comprendendosi
come teoria della formazione, cioè come teoria che costruisce ipotesi esplicative e
281
tecniche adeguate a cogliere e interpretare i vari fenomeni e processi formativi.
Dimensione imprescindibile è l’attenzione per le latenze pedagogiche: i luoghi in
ombra che, se non considerati, rendono vano ogni tentativo di comprensione e di
trasformazione. Occorrono luoghi di elaborazione specifici di tali competenze, le
‘comunità di pratica clinica della formazione’.
Lezioni integrative verranno svolte dalla dott.ssa Giovanna Bestetti.
Bibliografia
Per i frequentanti:
1.M.G. Riva, Studio clinico sulla formazione, Angeli, Milano, 2000.
2.M.G. Riva, Formazione clinica e pratiche autoriflessive per Dirigenti scolastici, ETS,
Pisa, 2005.
3.un testo a scelta tra:
- *E.H. Schein, La consulenza di processo, Cortina, Milano, 2001.
- *A. Giannakoulas, S. Fizzarotti Selvaggi, Il counselling psicodinamico, Borla, 2003.
- *J.S. Applegate, J.M. Bonovitz, Il rapporto che aiuta, Astrolabio, Roma, 1998.
- *M.G. Riva, W. Legnani, G. Rescaldina, Strane coincidenze. Il tumore e i suoi
significati, Angeli, Milano, 2003.
- *W.R. Bion, Apprendere dall’esperienza, Armando, Roma, 1972.
- *W.R. Bion, Il cambiamento catastrofico, Loescher, Torino, 1981.
- *A. Rezzara, M.G. Riva, Formazione clinica per il dirigente scolastico, Angeli,
Milano, 1999.
- *M.G. Adamo, Un breve viaggio nella propria mente. Consultazioni psicoanalitiche con
adolescenti, Liguori, Napoli, 2000.
- *J. Guichard, M. Huteau, Psicologia dell’orientamento professionale, Cortina,
Milano, 2003.
- *D. Miglietta, I sentimenti in scena. Lo psicodramma e le sue applicazioni, UTET,
Torino, 1998.
- *W. Gordon Lawrence, Social dreaming. La funzione sociale del sogno, Borla, Roma,
2001.
- *E. Wenger, Communities of practice. Learning, meaning and identity, Cambridge
University Press, Cambridge, 1998.
4.Presentazione scritta autonarrata di un caso.
Per i non frequentanti:
oltre ai 3 testi indicati nei punti 1,2,3.
4. L. Mortari, Apprendere dall’esperienza. Il pensare riflessivo nella formazione, Carocci,
Roma, 2003.
5. un altro dei testi a scelta indicati al punto 3.
6. presentazione scritta autonarrata di un caso.
282
Tipologia d’esame: L’esame consisterà in un colloquio orale, che verterà
sull’accertamento della conoscenza della bibliografia, sulla capacità d’analisi
articolata e di rielaborazione personale, sulla dimostrazione di saper applicare a sé
le modalità teorico-pratiche di lavoro pedagogico cui si ispira l’approccio clinico,
sulla discussione orale, in base alle categorie cliniche, di un caso da presentare
scritto al momento dell’esame stesso. Il programma d’esame sarà differenziato tra
frequentanti (per almeno l’ 80% del totale della durata del corso) e nonfrequentanti. Vanno portati all’esame i testi.
Orario di ricevimento: su appuntamento inviando una mail a
[email protected] o tel. al 348.5628700, rigorosamente solo nei giorni e
orari lavorativi.
TEORIE E TECNICHE DEI NUOVI MEDIA
SPS/08
Paolo Ferri
Scienze della formazione primaria
II Semestre
annuale
CFU
-
La scuola digitale tra miti e opportunità
Torie metodi e applicazioni delle didattica digitale
La disciplina indaga i paradigmi teorici ed epistemologici, le modalità
comunicative e l’impatto sulla realtà formativa, sociale, economica dei nuovi
media. Internet, il mondo web, i prodotti multimediali off-line (CD-ROM), la TV
digitale sono gli “oggetti” tecnologici di cui si occupa.
Il corso analizza in particolare le teorie, metodologie e pratiche dell’e-learning e
dell’utilizzo di supporti digitali ad integrazione delle attività formative
tradizionali. Chi lavora nella scuola primaria, infatti, anche a causa delle
indicazione ministeriali, si trova sempre più frequentemente a confrontarsi e/o a
utilizzare i nuovi media per erogare e progettare formazione.
Il corso si propone di analizzare in maniera critica le modalità dell’introduzione
delle nuove tecnologie nella formazione nella scuola primaria e di analizzarne
l’impatto didattico e formativo e di presentare anche, attraverso l’analisi di casi di
successo, le nuove modalità di progettazione educativa che i nuovi media
sottendono.
Dopo una introduzione storica che analizzerà le varie fasi dell’introduzione degli
strumenti informatici e dei nuovi media digitali nella scuola, verranno analizzate
in dettaglio e relativamente alla scuola primaria e dell’infanzia:
- le epistemologie e le teorie pedagogiche sottese alla “didattica digitale”;
283
- le metodologie e la progettazione formativa delle differenti applicazioni dell’elearning per la scuola;
- la metodologia e le prospettive dell’ultimo sviluppo dell’e-learning , il Blended
learning che
consiste in una stretta integrazione tra metodologie della formazione in presenza e
a distanza con particolare riferimento ai contesti scolastici.
Collaboratori: Adriano Solidoro ([email protected]), Anna Poli
([email protected]), Laura Conti ([email protected]), Valentina Garzia
([email protected]).
Tipologia d’esame: è previsto lo svolgimento di una prova orale. Per gli studenti
frequentanti (almeno in 75% delle ore) saranno predisposte esercitazioni pratiche
on-line e/o di labraotorio, che, se superate, permetteranno di portare 3 testi al
posto di 5, o due al posto di tre nel caso delle studentesse e degli studenti di
formazione primaria materne. Le esercitazioni si svolgeranno sulla piattaforma di
e-learning della Facoltà: docebo.lib.unimib.it.
Bibliografia
Testi obbligatori:
- P. Ferri, Teoria e tecniche dei nuovi media. Pensare, insegnare, formare e lavorare
nell’epoca della rivoluzione digitale, Guerini & Associati, Milano 2002. In alternativa
a partire dall’appello P. Ferri, E-learning. Formazione, didattica e nuove tecnologie,
LeMonnier Università, Firenze 2004.
- S. Papert., Connected family (a cura di P. Ferri), Mimesis, Milano, 2005 di
prossima pubblicazione
Per la preparazione dell’esame, inoltre, dovranno essere scelti almeno un testo tra
quelli compresi nel Modulo A e B e quinto testo a scelta tra quelli dei Moduli A e B;
gli studenti di Scienze della formazione primaria materna porteranno invece, oltre
ai due testi obbligatori, un testo dei testi seguenti:
Modulo A
- O. Albanese, P. Migliorini, G. Pietrocola (a cura di), Apprendimento e nuove
strategie educative. Le tecnologie informatiche tra teoria e pratica didattica, Unicopli,
Milano 2000;
- J. D. Bolter, R. Grusin, Remediation. Competizione e integrazione tra media vecchi e
nuovi (a cura di A. Martinelli), Guerini & Associati, Milano 2002;
- G.P. Landow, L’ipertesto. Nuove tecnologie e critica letteraria (a cura di P. Ferri),
Bruno Mondadori, Milano 1998;
- J. Rifkin, L’era dell’accesso, Mondadori, Milano 2000;
- P.C. Rivoltella, Media education. Modelli, esperienze, profilo disciplinare , Carocci,
Roma,2001;
- T. Maldonado, Memoria e conoscenza, Feltrinelli, Milano 2005
284
Modulo B
- A. Calvani, Educazione, comunicazione e nuovi media, Utet/libreria, Torino 2001;
- S. Garassini, G. Romano, Digital Kids. Guida ai migliori siti web, cd-rom e videogiochi
per bambini e ragazzi, Cortina, Milano 2001;
- S. Papert, I bambini e il computer, Rizzoli, Milano 1994;
- G. C. Rivoltella (a cura di), I rag@zzi del Web. I preadolescenti e Internet: una ricerca,
Vita e Pensiero, Milano 2001.
Il programma d’esame prevede, inoltre, l’iscrizione alla classe virtuale del corso, il
cui indirizzo sarà comunicato dal Docente all’inizio delle lezioni dove saranno
disponibili, tra l’altro, materiali relativi
alle lezioni.
Orario di ricevimento: martedì alle ore 10.30, stanza U6-475.
TEORIE E TECNICHE DEI NUOVI MEDIA SPS/08
I Semestre
CFU
10
Scienze della Comunicazione
Il corso introduce lo studente al tema dell’impatto dei nuovi media nella realtà
formativa, sociale ed economica e delle nuove modalità comunicative. Internet, il
mondo web, i prodotti multimediali on-line e off-line e la TV digitale sono alcuni
degli “oggetti” tecnologici di cui si parlerà, inoltre si intende analizzare le
trasformazioni epistemologiche e culturali che la rivoluzione digitale sta
producendo sulla nostra conoscenza, e sulla nostra vita quotidiana.
Bibliografia
Verrà comunicata all’inizio delle lezioni.
285
TEORIE E TECNICHE DELL’ASCOLTO M-PED/01
Silvia Kanizsa
Consulenza pedagogica e ricerca educativa
II Semestre
CFU
4
Il corso riflette sulla capacità di ascolto. Saper ascoltare è importantissimo per tutti
coloro che lavorano nel campo educativo e del sociale. La capacità di ascolto si
apprende e si affina riflettendo e “lavorando” sulle molteplici sfaccettature delle
comunicazioni quotidiane, imparando, prima di tutto, ad ascoltarsi mentre si
interagisce con gli altri e poi leggendo gli impliciti che sono sottesi a tutte le
comunicazioni, anche le più banali. Durante il corso si cercherà di affinare tale
capacità lavorando su varie tipologie di materiali.
Tipologia d’esame: l’esame orale verterà sull’analisi di un lavoro concordato con la
docente.
Bibliografia
Dato il carattere avanzato del corso, e dato che l’esame verterà su di un
lavoro/riflessione/relazione che terrà conto delle competenze e delle necessità di
ogni singolo studente, i testi verranno concordati all’inizio del corso, o, per i non
frequentanti, durante un colloquio con ciascun studente.
Si pregano pertanto tutti gli studenti che non potessero frequentare le lezioni di
contattare la docente presentandosi durante l’orario di ricevimento o telefonando
durante lo stesso orario allo 0264486830 o scrivendo a: [email protected].
Orario di ricevimento: lunedì alle ore 16 (per il primo semestre; per il secondo
semestre consultare la bacheca o il sito web).
286
TIPOLOGIA DELLE LINGUE DEL MONDO L-LIN/01
I Semestre
Nicola Grandi
Scienze antropologiche ed etnologiche
4
Le aree linguistiche
Durante il corso verranno presentate le nozioni base, le principali articolazioni ed i
metodi di indagine della tipologia linguistica, che può essere definita come lo
studio sistematico della variazione interlinguistica. Particolare attenzione verrà
dedicata alla dimensione areale, cioè ai processi di contaminazione linguistica
dovuti ai contatti tra le comunità di parlanti. In questo quadro, verrà approfondita
particolarmente la nozione di area linguistica e verranno analizzate, in forma
seminariale, le situazioni delle più note aree linguistiche (l’area balcanica, l’area
renana o ‘carolingia’, l’area meso-americana ecc.). Tali aree linguistiche verranno
poi poste a confronto con altra regioni geo-linguistiche in cui invece, nonostante le
più propizie condizione di partenza, i processi di contaminazione e di interferenza
linguistica non hanno condotto alla formazione di aree linguistiche (le regioni che
si affacciano sul Mediterraneo e sul Baltico).
Tipologia d’esame: orale.
Bibliografia
- N. Grandi, Fondamenti di tipologia linguistica, Carocci, Roma, 2003.
- Antologia di letture che verrà comunicata a lezione
www.grandionline.net/nicola/didattica
e
sul
sito
La frequenza è vivamente raccomandata. Gli studenti che non potessero
frequentare sono invitati a contattare il docente per concordare una bibliografia
alternativa.
Orario di ricevimento: da definire.
287
Progetto grafico: Tommaso Chiarolini
Email: [email protected]
288