Venerdì 24/05/2013 http://www.lastampa.it/2013/05/24/torinosette/primapagina/brachetti-per-la-rai-dal-al-3lZmY38WQjz7D9eC5FQFjL/pagina.html Brachetti per la Rai dal 28 al 30 E’ il «ciuffo» più famoso d’Italia, artista che mescola sapientemente trasformismo, comicità e illusionismo, giochi di luci e ombre, amalgamandoli con poesia e un pizzico di cultura. Una star, in tutto il mondo. Da attore-trasformista qual è, ha reinventato e riportato in auge l’arte dimenticata di Fregoli; in repertorio vanta una «galleria» di oltre 350 personaggi, di cui 100 interpretati in una sola serata. Mito della visual e performing art, martedì 28, mercoledì 29 e giovedì 30 , Arturo Brachetti sale sul palco dell’Auditorium Toscanini di piazza Rossaro con l’Orchestra Sinfonica Nazionale della Rai per presentare il suo nuovo lavoro: «Allegro, un po’ troppo». La formula è quella del concerto-spettacolo, che unisce due diverse performance, un concerto «da vedere» e uno show «da ascoltare». Progetto che racconta, in modo divertente (e alquanto alternativo per la verità), il repertorio sinfonico. Non è la prima volta che Brachetti si accosta all’Orchestra Rai, basti ricordare l’esperienza di «Pierino e il lupo» di Prokofiev, avvenuta nel 2010, e che in questa occasione viene replicata. Proprio nella prima parte dello spettacolo ritorna infatti la celebre fiaba del pianista e compositore russo, in un’edizione sorprendente. Brachetti si trasforma nei vari personaggi, coinvolgendo il pubblico in un gioco fantastico che rende complici gli spettatori. Prendono vita Pierino, il lupo, il nonno ma anche l’anatra, l’uccellino e tutti gli altri protagonisti della storia. Ombre, rumori, cambi d’abito e oggetti volanti animano il palcoscenico. La seconda parte è un «divertissement musicale»: come un cartone animato vivente, l’artista racconta con ironia la grande musica, i suoi diversi stili e compositori. Sul podio dell’Orchestra Rai sale Francesco Lanzillotta, uno dei giovani direttori italiani emergenti, già presente sui palcoscenici di teatri come il San Carlo di Napoli, La Fenice di Venezia e l’Arena di Verona, mentre gli arrangiamenti orchestrali sono curati da Fabio Gurian. Elena Del Santo pag. 1