Proprietà disinfettanti dell'Ozono nell'Acqua L'effetto battericida, fungicida e inattivante dei virus da parte dell'ozono è noto da lungo tempo (Sonntag, 1890), queste proprietà sono state ampiamente studiate in seguito fino ad ottenere una dimostrazione ormai inconfutabile (Helse, 1915 e 1918; Payr, 1935; Sykes, 1968; Gould, 1981), le ricerche hanno anche individuato alcuni fattori che influenzano questo effetto. Già Sonntag ha riconosciuto l'importanza dell'umidità nell'azione antisettica dell'ozono. In seguito numerosi esperimenti hanno confermato che i germi trattati in ambiente secco praticamente non vengono influenzati; l'azione battericida si ha soltanto agendo in presenza di acqua o di umidità. Kleinmann (1921) ipotizzò come meccanismo l'azione dell'ossigeno nascente, che si forma particolarmente bene nella interazione dell'ozono con acqua, anche il grado di purezza dell'acqua si dimostra importante: la maggior purezza garantisce un miglior effetto antisettico dell'ozono; questo si spiega con la perdita di una parte dell'ozono che reagisce con i componenti inquinanti dell'acqua impura. La temperatura è un altro fattore che influisce sull'effetto germicida, a basse temperature l'azione sterilizzante è decisamente migliore. I diversi batteri mostrano una sensibilità variabile all'ozono, i Gram-negativi sono meno sensibili dei Grampositivi (Ingram e Haines, 1949), i batteri sporigeni si dimostrano più resistenti di quelli non sporigeni. Questa diversa sensibilità è però da intendersi in senso relativo, perché in realtà l'ozono è considerato un ottimo disinfettante e sterilizzante dell'acqua per cui è stato ampiamente utilizzato nella potabilizzazione. Attualmente grandi città come Amsterdam, Mosca, Parigi, Torino, Firenze, Bologna e Ferrara possiedono impianti che forniscono acqua potabile prelevata da fiumi e trattata con ozono. Il vantaggio dell'ozono sul cloro, per la potabilizzazione dell'acqua, è che il primo esplica un'azione sterilizzante nettamente superiore sia nei confronti dei batteri che dei virus; inoltre l'ozono non altera le caratteristiche dell'acqua, in particolare il sapore (Viebahn, 1977). È stato sperimentalmente dimostrato da tempo che la completa sterilizzazione dell'acqua contenuta in cilindri di vetro e ricca di colture di diversi tipi di batteri si ottiene in tempi molto brevi, pochi secondi o minuti (Payr, 1935; Augurg, 1936; Block e coll. 1977), per ottenere questo effetto è sufficiente far gorgogliare ozono nei cilindri ad una concentrazione di solo 2 mg/ml, anche miceti, plankton e altri piccoli esseri viventi nell'acqua vengono eliminati dall'ozono. L'inattivazione dei virus è stata finora meno studiata di quella dei batteri, risulta comunque noto che anch'essa avviene rapidamente con l'ozono, anche se richiede una somministrazione di gas a concentrazioni superiori che per i batteri (Viebahn, 1977), le curve di inattivazione dimostrano una rapida caduta delle colture fino al 99%; il restante 1% richiede un tempo maggiore per la totale inattivazione (vedere grafico). Questo comportamento sembra dovuto all'agglutinazione dei virus: il trattamento con ultrasuoni, che elimina l'agglutinazione, sembrerebbe confermare questo dato. Sulla sensibilità dei virus all'ozono sono stati effettuati vari studi, le ricerche sembrano dimostrate che i virus provvisti di membrana, sono nettamente più sensibili di quelli che ne sono sprovvisti (Bolton e coli. 1981). Il meccanismo di azione dell'ozono sui virus non è sicuramente quello di una distruzione, c o m e n e l c a s o d e i b a t t e r i , m a d i un inattivazione, l'azione dell'ozono consisterebbe in una ossidazione e conseguente inattivazione dei recettori virali specifici utilizzati per la creazione del legame con la parete della cellula da invadere. Verrebbe cosi bloccato il meccanismo di riproduzione virale a livello della sua prima fase: l'invasione cellulare. Sia nei confronti dei virus, che dei batteri, si dimostra importante il dosaggio di ozono necessario per ottenere la sterilizzazione, l'inattivazione avviene con una reazione di tipo "tutto o nulla", nel senso che al di sotto di un "dosaggio soglia" non si osserva alcun effetto. Nel trattamento delle acque: ad uso potabile per risciacquo di contenitori ad uso alimentare in piscine stabulazione di mitili e pescicoltura cicli industriali per mantenere sterili e prive di alghe vasche e serbatoi ossidazione del ferro, manganese, fenoli, con successiva filtrazione sulle acque di scarico dopo i trattamenti biologici per acque di riciclo e di irrigazione, per distruggere o trasformare tensioattivi, fenoli, cianuri, per azione sui doppi legami in certi composti o essenze, sulle acque di superficie da utilizzare come acque industriali o dirette alla potabilizzazione, in azione sui batteri e sui virus, ove necessario come elemento sostitutivo o complementare al cloro, ove occorrono tempi brevi di azione e di contatto (0,3 ing ozono per litro di acqua sono in grado di inattivare i virus al 99.99%) Produzione Acqua ozonizzata Nel trattamento delle acque ad uso potabile, il principale problema da risolvere è costituito dalla necessità di eliminare, in modo sicuro e completo, batteri, virus, spore e sostanze umiche e di ottenere un'acqua trattata esente da sottoprodotti nocivi. La sempre maggiori richiesta di acqua per uso potabile, il consistente peggioramento della qualità delle acque disponibili per quest'uso ed il D.Lgs. n. 31 del 2001 in applicazione delle direttive CEE, hanno reso insufficienti le tradizionali tecnologie di trattamento di potabilizzazione. Infatti, le sostanze organiche, sempre più presenti soprattutto nelle acque superficiali, richiedono, per la loro inattivazione, un'efficace ossidazione tale da renderle non pericolose e suscettibili di rimozione dal mezzo che le contiene. E' per questo motivo che l'impiego dell'ozono è diventato sempre più popolare ed importante nei processi di potabilizzazione. Il conseguimento di tale risultato è possibile per mezzo delle unità di potabilizzazione o purificazione nelle quali viene impiegato l'ozono come agente ossidante. L'ozono è il più forte ossidante utilizzabile nella pratica; è infatti caratterizzato da un potenziale di ossidoriduzione di +2,7 V, contro i + 1,3 V, del cloro. L'ozono ossida il ferro da Fe2•. a Fe34 e il manganese da Mn2+ a Mn7'-, i cianuri ed i fenoli vengono completamente ossidati e distrutti, mentre i nitriti vengono ossidati a nitrati. La tabella esemplifica in modo eloquente i risultati delle prove eseguite dall'Università di Padova. Generatori di ozono per la potabilizzazione o la produzione di acqua ozonizzata sono utili alle industrie alimentari dove l'acqua viene utilizzata come ingrediente, oppure per il lavaggio e la disinfezione conservativa di materie prime, per le operazioni di pulizia e disinfezione di impianti, recipienti ed ambienti, stabulazione molluschi, ecc.