Influenza Pandemica da nuovo virus A (H1N1)

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Influenza Pandemica da nuovo virus A (H1N1)
Informazioni utili dall’Università di Pisa
La nuova influenza da virus A (H1N1) è una malattia piuttosto lieve nella
maggior parte dei casi, specialmente nel giovane sano, che in genere permette
di riprendere le normali attività quotidiane dopo pochi giorni. Tuttavia è molto
contagiosa, per cui all'interno della comunità universitaria potrebbero
ammalarsi contemporaneamente molti soggetti creando problemi allo
svolgimento delle normali attività. Per questi motivi applicare semplici
precauzioni e prendersi cura di se stessi è anche un gesto di responsabilità
sociale, con cui si proteggono le persone a maggior rischio da un eventuale
contagio. Tieniti informato, c'è bisogno della partecipazione di tutti..
Che cos’è l’influenza da nuovo virus A (H1N1)?
L’influenza da nuovo virus A (H1N1) è un’infezione acuta dell’apparato
respiratorio i cui sintomi sono simili a quelli della classica influenza stagionale.
Il virus che la causa è di derivazione suina, pur contenendo anche materiale
genetico di derivazione aviaria e umana. Pur essendo stati descritti nel corso
degli ultimi decenni sporadiche infezioni da virus di origine suina in persone a
contatto con tali animali, a seguito delle ricombinazioni genetiche che lo
caratterizzano questo nuovo virus si è dimostrato capace di trasmettersi non
solo dagli animali all’uomo ma anche da persona a persona.
Perché si chiama pandemia?
I virus influenzali sono periodicamente soggetti a mutazioni, ossia variano nel
tempo; tuttavia solitamente le persone hanno un certo grado di protezione
perché il sistema immunitario conserva memoria del contatto con virus
analoghi. Quando invece emerge un virus nuovo, diverso da quelli che hanno
circolato nei anni precedenti, la maggior parte della popolazione si trova
“sguarnita” e quindi tendono ad ammalarsi molte più persone. A causa inoltre
degli intensi e rapidi spostamenti che i mezzi di trasporto oggi consentono il
virus si è diffuso ad una velocità senza precedenti nei diversi continenti,
configurando non più una classica epidemia ma una vera e propria pandemia
(dal greco pan, tutto e demos, popolo).
Come ci si contagia?
L’infezione si trasmette per via diretta, tramite goccioline di saliva emesse
starnutendo, tossendo o anche solo parlando, e per via indiretta attraverso le
mani che entrano in contatto con superfici contaminate da secrezioni di
persone infette, toccandosi poi il naso o gli occhi. In misura minore l’infezione
si può trasmettere anche per via aerea, tramite l'inalazione di aerosol di
particelle infette che si liberano dall'apparato respiratorio delle persone malate.
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Come si manifesta la nuova influenza?
I sintomi dell’influenza pandemica sono simili a quelli della "classica" influenza
stagionale e comprendono: febbre, malessere generale, dolori muscolari ed
articolari, perdita d'appetito, tosse, raffreddore, mal di gola. Meno
frequentemente si possono presentare anche vomito e diarrea. In alcuni
soggetti l’infezione si può manifestare con sintomi più lievi, o addirittura in
modo asintomatico. In particolare, i sintomi indicativi per la diagnosi sono:
•
Febbre improvvisa, >38°C accompagnata da uno dei seguenti sintomi:
o mal di testa
o malessere generalizzato
o sudorazione, brividi
o debolezza
o e da almeno uno dei seguenti sintomi respiratori:
tosse
mal di gola
raffreddore
E se pensassi di averla presa?
Se hai i sintomi appena elencati è molto probabile che tu abbia contratto
l’influenza pandemica. In tal caso informa il tuo medico; se egli ritiene che non
vi siano elementi di gravità dovresti rimanere a casa a riposo fino almeno a
48 ore dopo la scomparsa dei sintomi e seguire alcune semplici norme :
•
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•
•
Mantieni ben aerate le stanze dove soggiorni in modo da mantenere
bassa la carica virale “ambientale”
Bevi spesso (acqua, succhi di frutta)
Per controllare la febbre non assumere prodotti a base di salicilati
(aspirina e simili), assumi invece prodotti a base di paracetamolo (la più
comune è la tachipirina)
Fai pasti equilibrati e leggeri
Ricordati che sei contagioso per circa una settimana. Soprattutto nei primi 2-3
giorni limita i contatti con gli altri.
Quali sono i comportamenti utili per non prenderla e per ridurre il
rischio di contagiare gli altri?
Con poche semplici attenzioni puoi ridurre notevolmente il rischio di ammalarti:
1. Lavati spesso le mani. Può sembrare una banalità, ma le mani sono il
principale veicolo di germi. E’ importante lavarle con acqua e sapone,
senza fretta (per almeno 20 secondi), comprendendo anche i polsi e gli
spazi tra le dita, specialmente dopo avere tossito o starnutito e dopo
aver frequentato luoghi pubblici. Sono utili ed efficaci anche detergenti
per le mani a base di alcool.
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2. Copri naso e bocca con un fazzolettino usa e getta quando tossisci e
starnutisci, e gettalo subito nel cestino (igiene respiratoria).
3. Non portarti le mani alla bocca o agli occhi.
4. Non consumare cibi o bevande già assaggiate da altri.
5. Cambia l’aria nei locali che frequenti, specialmente nelle aule/biblioteche
dove stanno radunate molte persone.
Quanto è grave questa influenza?
Questo virus determina una sindrome influenzale di “moderata gravità”
caratterizzata da sintomi del tutto sovrapponibili a quelli di una comune
influenza, infatti la stragrande maggioranza degli ammalati guarisce
completamente dopo alcuni giorni spesso senza alcun bisogno di trattamento
medico. In certe categorie di persone a maggior rischio tuttavia il decorso
dell’influenza può essere più grave, con lo sviluppo di complicanze soprattutto
a livello polmonare. Gli ospedali e i sistemi sanitari della maggior parte dei
Paesi sono in grado di far fronte alla pandemia e prestare assistenza a tutti
coloro che ne hanno bisogno. Però, per evitare un sovraccarico di richieste
mediche ed una congestione dei servizi, è importante che ognuno faccia la sua
parte e cerchi di limitare la diffusione del virus.
In caso di malattia, quali sono le persone più a rischio?
Esistono alcune categorie di persone che, se contraggono la malattia, sono più
suscettibili di sviluppare complicanze e richiedere ospedalizzazione. Sono
considerati gruppi a rischio:
1. persone affette da malattie croniche respiratorie, cardiovascolari (esclusa
l'ipertensione),
renali,
epatiche,
ematologiche,
neurologiche,
neuromuscolari, diabete ed altri disordini metabolici, neoplasie, sindromi
da malassorbimento, infezione da HIV ed immunodepressi per cause
naturali o iatrogene (indotte da farmaci).
2. bambini di età inferiore a due anni
3. donne in gravidanza o allattamento
4. persone affette da asma in trattamento
5. obesi con Indice di Massa corporea (BMI – body mass index) superiore a
30
Esiste un vaccino? E a chi è rivolto?
Il vaccino pandemico è in corso di produzione e le prime dosi sono già
disponibili. Si tratta di un vaccino con le stesse caratteristiche del vaccino
influenzale stagionale, quindi è da considerarsi sicuro e validato. La
vaccinazione è offerta su base volontaria, gratuitamente, alle persone che
rientrano nei gruppi a maggior rischio ed ai soggetti impiegati in attività di
pubblica utilità. Per saperne di più contatta il tuo medico curante che saprà
dirti se appartieni ad una categoria a rischio ed eventualmente ti vaccinerà.
I vaccini a disposizione questo autunno saranno dunque due: uno per
l’influenza pandemica e uno per la classica forma stagionale. E’ importante
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sottolineare che la vaccinazione contro il virus dell’influenza stagionale non
conferisce alcuna protezione contro l’infezione da parte del ceppo pandemico e
viceversa
Per saperne di più:
http://www.fermailvirus.it/
http://www.ministerosalute.it/dettaglio/principaleFocusNuovo.jsp?id=13&area
=influenzaA&colore=2
http://ecdc.europa.eu/en/healthtopics/Pages/Influenza_A%28H1N1%29_Outbr
eak.aspx
http://www.unipi.it/studenti/avvisi/influenza.htm_cvt.htm
http://www.fratres.it/pandemia/pandemia.htm
http://www.misericordie.org/L5.cfm?Id=3580&CFID=881484&CFTOKEN=5207
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