mandati di gestione patrimoniale

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Documentazione
relativa ai mandati
di gestione
patrimoniale
CREDIT SUISSE (Svizzera) SA
La presente pubblicazione fornisce un’introduzione ai mandati di gestione patrimoniale per i clienti privati. L’opuscolo è inteso ad aiutare il cliente
a comprendere le caratteristiche, i vantaggi e i rischi dei mandati di gestione patrimoniale, delle rispettive classi di attivi e degli strumenti finanziari
utilizzati.
Sommario
Cos’è un mandato di gestione patrimoniale?
Quali sono le attività eseguite da Credit Suisse
nell’ambito di un mandato di gestione patrimoniale?
In quali strumenti investe un mandato di gestione
patrimoniale presso Credit Suisse?
Qual è il mandato di gestione patrimoniale più adatto
al cliente?
Il presente opuscolo è suddiviso in quattro capitoli. Nel primo
capitolo sono descritte le caratteristiche e illustrati i vantaggi
associati ai mandati di gestione patrimoniale. Il secondo capitolo
illustra le attività specifiche eseguite da Credit Suisse (Svizzera) SA
(di seguito «Credit Suisse») in connessione con i mandati di
gestione patrimoniale. Nel terzo capitolo si esaminano le singole
classi di attivi, evidenziando le caratteristiche e i rischi connessi
alla rispettiva tipologia di strumento finanziario. Nel quarto e ultimo
capitolo viene infine esposto il metodo di classificazione del rischio
dei mandati di gestione patrimoniale.
Cos’è un mandato di gestione patrimoniale?
Sottoscrivendo un mandato di gestione patrimoniale, il cliente
autorizza Credit Suisse a gestire il denaro del cliente o
parte di esso per suo conto. Il mandato è conferito per iscritto
dal cliente a Credit Suisse e reca la firma del cliente (contratto
«Mandato di gestione patrimoniale»).
Credit Suisse investe il patrimonio del cliente nel migliore
interesse di quest’ultimo e in ottemperanza all’attuale asset
allocation strategica di Credit Suisse, in conformità alla strategia
d’investimento selezionata dal cliente e in linea con le istruzioni
d’investimento impartite dal cliente. Nel fare ciò, Credit Suisse
tiene conto delle circostanze personali del cliente ad esso note
avvalendosi di un’organizzazione professionale dotata di personale
adeguatamente qualificato. Ai sensi del contratto di mandato
di gestione patrimoniale, il cliente prende atto del fatto
che Credit Suisse ha la facoltà di adottare decisioni
d’investimento e, alla luce di ciò, autorizza Credit Suisse a
dare seguito a tutte le transazioni che ritiene opportune.
Ai fini della gestione del mandato di gestione patrimoniale,
Credit Suisse è autorizzato, nell’ambito della strategia
d’investimento, ad acquistare, sottoscrivere, vendere, dare
preavviso e liquidare diversi o tutti gli strumenti finanziari a propria
discrezione e senza essere tenuto a ottenere direttive individuali
da parte del cliente. Credit Suisse seleziona in modo indipendente
gli strumenti finanziari, la data dell’investimento e la tipologia
di acquisto (ad esempio in borsa o fuori borsa, a contanti o a
termine).
Credit Suisse è autorizzato a definire la propria asset allocation
strategica a propria discrezione. A tal fine, Credit Suisse
può impostare la propria asset allocation strategica in modo
uniforme per tutti i clienti o per specifici gruppi di clienti, oppure
differenziarla per ciascun cliente su base individuale. Credit Suisse
è pertanto autorizzato a standardizzare la gestione dei portafogli
dei mandati di gestione patrimoniale.
Aspetti di rischio associati ai mandati di gestione
patrimoniale
I mercati finanziari sono volatili e il relativo andamento è difficile
da prevedere. Adottare decisioni d’investimento attive significa
confidare nella propria capacità di predire i movimenti dei mercati
finanziari o di uno specifico strumento finanziario. Le decisioni
d’investimento di Credit Suisse si basano su un processo
d’investimento strutturato (vedi pagina 4) inteso a conseguire
guadagni sugli investimenti per il cliente. Nel momento in cui le
decisioni sono prese, esse sono considerate «giuste». Nel
tempo possono rivelarsi «sbagliate» o prive di efficacia. In
tal senso, Credit Suisse non è in grado di garantire che le decisioni
d’investimento adottate genereranno utili per il cliente.
Di conseguenza, ciò inciderà sul rendimento del mandato di gestione
patrimoniale del cliente e sul patrimonio gestito. Credit Suisse
non può garantire il successo dell’investimento e nemmeno
evitare le perdite.
Documentazione relativa ai mandati di gestione patrimoniale 3/12
Quali sono le attività eseguite
nell’ambito di un mandato di
gestione patrimoniale?
Credit Suisse si avvale di un processo d’investimento strutturato1. Questo forma la base per la scelta degli
strumenti finanziari che vengono acquistati e venduti nell’ambito di un mandato di gestione patrimoniale.
Di seguito è fornita una panoramica delle componenti più importanti.
Strategia d’investimento
Adeguamenti tattici
• Combinazione ottimale di
• Allocazione attiva e/o basata
subclassi/classi di attivi
per raggiungere gli obiettivi
finanziari
• Adeguamento al profilo di
rischio personale
• Revisione annuale
su regole a classi e sub-classi
di attivi
• Ponderazioni regionali
• Gestione della duration e
decisioni valutarie
• Revisione almeno ogni due
settimane
Costruzione del portafoglio
• Selezione e valutazione degli
strumenti d’investimento
• Gestione attiva in confronto
a quella passiva
• Stili d’investimento
(ad esempio valore, small cap)
• Posizionamento sulla curva dei
rendimenti e strategia
di credito
• Copertura (ove applicabile)
• Retrospettiva regolare
Gestione del rischio a 360 gradi
In quali strumenti investe
un mandato di gestione
patrimoniale?
Al fine di raggiungere l’obiettivo d’investimento personale dell’investitore, è fondamentale una composizione del
portafoglio ottimizzata. In un contesto di portafoglio i fattori di maggiore rilievo per la gestione di un mandato di
gestione patrimoniale sono la diversificazione e il controllo del rischio. Di norma, la strategia d’investimento
comprende classi di attivi quali liquidità, investimenti a reddito fisso, azioni e investimenti alternativi in proporzioni
oculatamente calibrate.
I rischi insiti nel mandato di gestione patrimoniale del cliente dipendono in linea di massima dagli investimenti
nelle diverse classi di attivi, regioni e valute. Gli investimenti nelle diverse classi di attivi possono essere
ottenuti tramite diverse tipologie di strumenti d’investimento che, a loro volta, implicano dei rischi.
1Per alcuni tipi di mandato, il processo d’investimento può divergere in alcuni punti rispetto alla panoramica presentata.
Documentazione relativa ai mandati di gestione patrimoniale 4/12
Classi di attivi
Le sezioni che seguono descrivono i rischi associati alle diverse
classi di attivi e tipologie di strumenti.
Liquidità
Per liquidità s’intende il denaro contante o gli investimenti
a breve termine con una durata inferiore a un anno
(ad esempio gli investimenti sul mercato monetario).
Gli investimenti sul mercato monetario sono investimenti di
capitale a breve termine con durata liberamente definibile fino
a un anno e un tasso d’interesse convenuto. Di norma, questi
investimenti sono disponibili a partire da un determinato importo
minimo. Nel caso degli investimenti sul mercato monetario,
relativamente alla disponibilità si distingue tra investimenti call e
depositi a termine. Gli investimenti call hanno una durata illimitata
e rimangono investiti fino a quando vengono disdetti (termine di
preavviso: di norma 48 ore). I depositi a termine hanno una durata
fissa e non possono essere disdetti anticipatamente. Al termine
della durata sono automaticamente rimborsati e all’occorrenza
possono essere reinvestiti.
Il tasso d’interesse viene concordato alla stipulazione di un
investimento diretto sul mercato monetario e si applica per
l’intera durata dell’investimento. Di norma, il tasso d’interesse
degli investimenti call viene concordato giornalmente. In caso di
detenzione di investimenti call per un periodo prolungato, il tasso
d’interesse può variare giorno per giorno.
All’interno della classe di attivi del mercato monetario, i mandati
di gestione patrimoniale investono generalmente (ma non
esclusivamente) nelle seguenti valute: franco svizzero,
dollaro USA, euro, sterlina britannica e yen giapponese.
Possibili vantaggi
Disponibilità a breve termine
Durata a libera scelta
• Garanzia dei depositi
•
•
Possibili rischi*
Rischio di credito
Rischio di mercato
• Rischio di liquidità
• Rischio di cambio
•
Reddito fisso
Gli investimenti a reddito fisso sono titoli di debito a breve,
medio o lungo termine, che cartolarizzano diritti di credito
e la cui durata arriva normalmente fino a trent’anni. Un
titolo di debito di norma cartolarizza il diritto al rimborso
dell’importo investito (valore nominale) e all’eventuale
pagamento di interessi (cedole). Il rimborso avviene al
termine della durata (data di scadenza). Gli investimenti
a reddito fisso possono essere emessi da imprese, banche
o dal settore pubblico (ad esempio dalla Confederazione
o dai comuni).
Le caratteristiche principali di un investimento a reddito fisso
vengono stabilite all’atto dell’emissione nel prospetto informativo.
Per tutta la durata del contratto, gli investimenti a reddito fisso
possono di norma essere negoziati sul mercato secondario.
Il valore effettivo di un investimento a reddito fisso può, nel corso
della durata, diminuire e risultare inferiore al prezzo di rimborso
previsto alla scadenza. Qualora l’emittente non riesca a far fronte
ai propri impegni di pagamento risultanti da un investimento a
reddito fisso, vi è il rischio di perdita totale o parziale del capitale
investito (cfr. paragrafo «Rischio di credito» a pagina 10).
Possibili vantaggi
Stabilità (volatilità inferiore rispetto alle azioni)
Negoziabilità (negoziati in mercati dei capitali organizzati o in
transazioni fuori borsa «over-the-counter» tra trading house)
• Proventi stabili (pagamenti regolari di cedole)
•
•
Possibili rischi*
Rischio di credito
Rischio di mercato
• Rischio di liquidità
• Rischio di cambio
• Rischio dei mercati emergenti
•
•
* Una descrizione dettagliata di ciascun rischio è disponibile a pagina 10.
All’interno degli strumenti a reddito fisso, i mandati di gestione
patrimoniale investono generalmente (ma non esclusivamente)
nelle seguenti sottoclassi d’investimento:
•
* Una descrizione dettagliata di ciascun rischio è disponibile a pagina 10.
Le obbligazioni societarie sono obbligazioni emesse da gruppi
e società. Il rischio di credito associato a tali obbligazioni dipende
dalle condizioni finanziarie della società interessata. Il rischio
connesso alle obbligazioni societarie va quindi da un livello basso
a un livello elevato.
Documentazione relativa ai mandati di gestione patrimoniale 5/12
I titoli di Stato sono obbligazioni emesse da un governo. I titoli
di Stato erano tradizionalmente considerati strumenti finanziari
a basso rischio o perfino esenti da rischi in virtù del sostegno
governativo di cui godono. Tuttavia, come ha dimostrato la crisi
del debito in Europa, i titoli di Stato possono anche essere soggetti
a notevoli rischi a seconda delle condizioni finanziarie
(ad esempio l’onere del debito) del governo emittente.
Le obbligazioni high yield presentano un rating creditizio
inferiore a investment grade (ad esempio un rating Standard
& Poor’s inferiore a BBB o un rating Moody’s inferiore a Baa).
Le obbligazioni high yield hanno un rischio di insolvenza più elevato
delle obbligazioni investment grade e si prevede quindi
che generino rendimenti più elevati.
Le obbligazioni dei mercati emergenti sono obbligazioni
emesse da società o governi con un’economia in via di sviluppo.
Negli ultimi anni le obbligazioni dei mercati emergenti hanno
acquisito maggiore rilievo nei portafogli degli investitori, uno
sviluppo riconducibile alla crescente qualità creditizia e ai rendimenti
decisamente superiori a quelli delle obbligazioni societarie e di Stato
di economie sviluppate. Come spesso accade, un rendimento più
alto va di pari passo con un incremento del livello di rischio;
le emissioni dei mercati emergenti tendono infatti a presentare
rischi superiori a quelli associati alle obbligazioni societarie e di
Stato di economie sviluppate.
Azioni
Le obbligazioni convertibili sono obbligazioni con una durata
fissa e un tasso d’interesse prestabilito, collegato al diritto di
convertire l’obbligazione in azioni dell’emittente a un rapporto
prestabilito ed entro un termine di conversione definito. Di
conseguenza, un’obbligazione convertibile è esposta ai rischi
del mercato del reddito fisso e di quello azionario. Si raccomanda
quindi di prendere visione anche della sezione sui rischi associati
agli investimenti azionari.
Le obbligazioni indicizzate all’inflazione sono obbligazioni che
offrono protezione contro un’inflazione superiore alle attese. Il tasso
d’interesse (in alcuni casi sia il tasso d’interesse sia l’importo del
riscatto) di tali obbligazioni è infatti legato all’inflazione. Pertanto
i tassi d’interesse delle obbligazioni indicizzate all’inflazione
aumentano all’aumentare di quest’ultima. A causa della protezione
contro l’inflazione, i rendimenti sono generalmente inferiori a quelli
delle obbligazioni tradizionali.
Nelle asset-backed securities (ABS, titoli garantiti da attivi),
i rischi (ad esempio una serie di crediti) sono raggruppati e trasferiti
a una società veicolo apposita (SPV, special purpose vehicle).
La SPV finanzia questa transazione emettendo titoli garantiti da un
pool di attivi. Se il collaterale è un’ipoteca, questo tipo di strumento
è chiamato mortgagebacked security (MBS, titolo garantito da
ipoteca). I singoli componenti del pool di attivi sarebbero poco
interessanti o addirittura non accessibili in questa forma a investitori
individuali. La composizione del pool di attivi permette tuttavia di
combinare e vendere una gamma di attivi e di rischi. Raggruppando
diversi tipi di rischio di credito, è possibile creare diversi profili
di rischio. Anche con la creazione di un pool di attivi, però, la
mancanza di diversificazione può condurre a una concentrazione
del rischio.
Con un’azione l’investitore acquisisce diritti di
partecipazione a un’azienda o a un patrimonio comune.
Le azioni sono la forma più consueta di titoli di
partecipazione. Esse rappresentano i diritti con cui il titolare
partecipa al capitale sociale di una società per azioni.
L’andamento della quotazione azionaria dipende da diversi fattori
quali ad esempio il risultato aziendale, la situazione dei mercati o il
clima borsistico generale. L’investitore deve in genere mettere in
conto oscillazioni delle quotazioni. Oltre a partecipare all’andamento
delle quotazioni, molte società per azioni pagano un dividendo.
All’interno della categoria azionaria, i mandati di gestione
patrimoniale investono generalmente (ma non esclusivamente)
in paesi, regioni o mercati come Svizzera, Eurozona, Scandinavia,
Stati Uniti, Regno Unito, Giappone e mercati emergenti. L’esatta
allocazione dipende dalla strategia d’investimento.
Possibili vantaggi
Potenziale di rendimento a lungo termine (partecipazione
al successo economico della società)
• Rendimento ulteriore grazie al pagamento di dividendi
• Definizione del prezzo e liquidità attraverso la negoziazione
regolamentata di borsa per i titoli azionari quotati in borsa
•
Possibili rischi*
Rischio di credito
Rischio di mercato
• Rischio di liquidità
• Rischio di cambio
• Rischio dei mercati emergenti
•
•
* Una descrizione dettagliata di ciascun rischio è disponibile a pagina 10.
I covered bond sono obbligazioni societarie sostenute da un
insieme di attivi. Il pool di attivi garantisce l’obbligazione nel caso
in cui l’emittente di quest’ultima diventasse insolvente.
Documentazione relativa ai mandati di gestione patrimoniale 6/12
Investimenti alternativi
Gli strumenti finanziari non inclusi tra le classi di attivi
tradizionali quali liquidità, investimenti a reddito fisso o
azioni sono noti come investimenti alternativi o attivi non
tradizionali. Uno dei vantaggi degli investimenti alternativi
è che i relativi rendimenti presentano generalmente
una bassa correlazione con quelli delle classi di attivi
tradizionali.
In questa categoria figurano, ad esempio, hedge fund, managed
future, immobili, materie prime e derivati.
Nel segmento degli investimenti alternativi, i mandati di gestione
patrimoniale investono generalmente (ma non esclusivamente)
in oro, materie prime, immobili e hedge fund.
Le materie prime e l’oro sono beni fisici non lavorati ottenuti
nell’industria estrattiva (ad esempio metalli preziosi/industriali),
nel settore dell’energia (ad esempio petrolio o gas naturale)
o nell’agricoltura (ad esempio grano, cotone, bestiame ecc.).
L’investimento in materie prime può avvenire in forma diretta
o indiretta. Nell’investimento diretto si acquista fisicamente
la materia prima e la si immagazzina e trasporta a costi
potenzialmente ingenti. Nell’investimento indiretto (ad esempio
attraverso contratti derivati su materie prime) è possibile convenire
una consegna fisica oppure una liquidazione in contanti (cash
settlement).
I prezzi delle materie prime sono determinati dalla domanda e
dall’offerta. Se la materia prima scarseggia, i rispettivi prezzi
salgono, viceversa, un eccesso di offerta può generare un crollo
dei prezzi. In linea generale, la disponibilità di materie prime «soft»
come ad esempio i prodotti agricoli dipende dalle condizioni
meteorologiche o dalla disponibilità di risorse idriche, mentre le
materie prime definite «hard» non sono condizionate da fattori
stagionali o meteorologici.
Possibili vantaggi
Diversificazione (generalmente bassa correlazione con la
performance generale del mercato)
• Potenziale di rendimento aggiuntivo (ragioni: disponibilità
sempre più scarsa di molte materie prime, strozzature dal lato
dell’offerta)
•
Possibili rischi*
Gli investimenti in immobili possono essere diretti o indiretti.
Gli investimenti in immobili all’interno di un mandato di gestione
patrimoniale sono prevalentemente investimenti indiretti che
includono azioni/partecipazioni, i derivati e i fondi collegati a
proprietà immobiliari. Per l’investitore gli investimenti immobiliari
indiretti possono presentare diversi vantaggi rispetto agli investimenti
diretti, tra i quali costi di transazione inferiori, maggior liquidità
e trasparenza.
Possibili vantaggi
Diversificazione (generalmente bassa correlazione
con la performance generale del mercato)
• Protezione contro l’inflazione (ad esempio per mezzo
di un aumento dei canoni di locazione)
• Proventi stabili (rendimenti regolari derivanti dai redditi
da locazione)
•
Possibili rischi*
Rischio di credito (leva)
Rischio di mercato (vendita allo scoperto)
• Rischio di liquidità (il riscatto può essere sospeso parzialmente
o interamente)
• Rischio di cambio
• Altri rischi: scarsa protezione dell’investitore e regolamentazione,
scarsa trasparenza, rischio legato al gestore del fondo e
nessuna valutazione giornaliera
•
•
* Una descrizione dettagliata di ciascun rischio è disponibile a pagina 10.
Diversamente dai fondi d’investimento tradizionali, gli hedge fund
non sono soggetti a nessuna limitazione per quanto attiene agli
strumenti e alla strategia d’investimento. Tuttavia, sono sempre più
numerosi gli hedge fund che si impongono una regolamentazione
e si impegnano a fornire una migliore tutela degli investitori mediante
una maggiore trasparenza e liquidità.
Per hedge fund si intendono tutte le forme di fondi d’investimento
che di norma investono il patrimonio del fondo utilizzando strategie
derivate (quali ad esempio le operazioni a termine). A tale scopo
possono utilizzare ad esempio vendite allo scoperto (short selling)
per partecipare ai ribassi dei corsi. Inoltre possono assumere
crediti a carico del patrimonio del fondo per realizzare un effetto
leva (leverage). Oltre alle strategie per una performance costante
e moderata possono essere implementate anche strategie con
rischi elevati per realizzare un rendimento superiore alla media.
La maggior parte dei gestori si concentra su una singola strategia
d’investimento.
Rischio di credito
Rischio di mercato
• Rischio di liquidità
• Rischio di cambio
• Altri rischi: ad esempio mancanza di trasparenza
•
•
* Una descrizione dettagliata di ciascun rischio è disponibile a pagina 10.
Documentazione relativa ai mandati di gestione patrimoniale 7/12
Possibili vantaggi
Generalmente bassa correlazione con un’ampia gamma
di strategie e strumenti finanziari
• Diversificazione nel caso di fondi di fondi
• Rendimento corretto per il rischio
• Possibilità d’investimento in mercati e strategie altrimenti
difficilmente accessibili
•
Possibili rischi*
Rischio di credito (leva)
• Rischio di mercato (vendita allo scoperto)
• Rischio di liquidità (il riscatto può essere sospeso parzialmente
o interamente)
• Rischio di cambio
• Altri rischi: scarsa protezione dell’investitore e regolamentazione,
scarsa trasparenza, rischio legato al gestore del fondo e
nessuna valutazione giornaliera
•
In caso di una Master Limited Partnership (MLP) si tratta di una
partecipazione negoziata pubblicamente con responsabilità limitata.
Unisce i vantaggi fiscali alla liquidità sul mercato azionario.
Possibili vantaggi
•
Potenziale di rendimento aggiuntivo
Possibili rischi*
Rischio di liquidità
Rischio di cambio
• Rischio di credito
• Rischio di mercato
• Altri rischi come ad esempio mancanza di trasparenza
e di organizzazione aziendale
•
•
* Una descrizione dettagliata di ciascun rischio è disponibile a pagina 10.
* Una descrizione dettagliata di ciascun rischio è disponibile a pagina 10.
Gli investimenti legati alle assicurazioni (Insurance Linked
Strategies) sono titoli che servono alle compagnie assicurative a
coprire sul mercato dei capitali gli obblighi che incorrono al verificarsi
di eventi assicurativi. In questo caso vengono scelti titoli riferiti
a danni da classi di eventi come terremoti, uragani, tempeste,
aviazione ecc.
Possibili vantaggi
Diversificazione (bassa correlazione con l’andamento generale
del mercato)
• Bassa sensibilità alle oscillazioni dei tassi d’interesse
•
Possibili rischi*
Rischio di credito
Rischio di mercato
• Rischio di liquidità
• Rischio di eventi (in caso di eventi assicurativi o di superamento
del valore di soglia, il valore di un singolo investimento si può
ridurre fino alla perdita complessiva)
• Rischio di modello
•
•
* Una descrizione dettagliata di ciascun rischio è disponibile a pagina 10.
Documentazione relativa ai mandati di gestione patrimoniale 8/12
Tipologia di strumenti
Ottenere un’esposizione alle diverse classi di attivi è possibile
utilizzando diversi tipi di strumenti. Di seguito sono descritti
quelli più comuni all’interno di una strategia di mandato di
gestione patrimoniale.
Confronto tra investimenti diretti e investimenti indiretti
Con un investimento diretto l’investitore ottiene un’esposizione alla
rispettiva classe di attivi/strumenti finanziari mediante la detenzione
diretta dello strumento finanziario in questione. Gli investimenti
indiretti offrono in genere un’esposizione a una classe di attivi/
strumenti finanziari per il tramite di un fondo, uno strumento derivato
o un prodotto strutturato.
Determinati strumenti d’investimento indiretti sono emessi
principalmente da istituti finanziari, il che potrebbe comportare
una concentrazione del portafoglio del cliente su tali emittenti
e sul settore finanziario nel suo insieme. In caso di investimenti
indiretti, le commissioni e le spese possono essere addebitate a
livello dell’investimento indiretto o a livello degli investimenti target
dell’investimento indiretto.
Investimenti collettivi di capitale
Gli investimenti collettivi di capitale sono investimenti indiretti nei quali
confluisce il denaro di diversi investitori per costituire il patrimonio
del fondo. Il capitale così raccolto viene investito in diversi beni
patrimoniali come ad esempio titoli monetari, obbligazioni, azioni,
materie prime o immobili. Il gestore del fondo assume le decisioni
d’investimento concrete in linea con le disposizioni (strategia
d’investimento). Fra i fondi d’investimento rientrano anche gli
Exchange traded funds (ETF) sono fondi d’investimento quotati in
borsa senza limite di durata e negoziati continuativamente negli orari
di borsa. Gli ETF sono in genere gestiti attivamente da un portfolio
management, ma replicano passivamente un indice. Come per i fondi
classici, il capitale degli investitori rappresenta un attivo speciale, che
in caso di insolvenza dell’emittente non viene aggregato alla massa
fallimentare (nessun rischio emittente).
Possibili vantaggi
Diversificazione
• Protezione globale dell’investitore
• Gestione professionale del fondo
• Possibilità di investire in mercati altrimenti difficilmente
accessibili agli investitori privati
• Possibilità di investire già a partire da importi modesti
• Elevata liquidità
• ETF: trasparenza elevata
•
Possibili rischi*
Derivati
I derivati sono investimenti indiretti il cui valore dipende dai valori/
dal rendimento di altre variabili dei sottostanti. I valori sottostanti
più comuni sono indici, tassi d’interesse, tassi di cambio o prezzi
di materie prime, crediti e azioni. I derivati sono accordi stipulati
tra due parti contraenti a condizioni specifiche (definizione di
sottostante, prezzo, data, obblighi contrattuali ecc.). In generale si
distingue tra due gruppi: contratti con caratteristiche standardizzate
negoziati in una borsa valori e contratti non standardizzati negoziati
privatamente sul mercato OTC (over the counter).
I derivati più diffusi/comuni sono: forward, future, opzioni e swap.
I forward e i future sono contratti per la vendita o l’acquisto di
una specifica quantità di un determinato attivo (sottostante) in un
determinato momento nel futuro a un prezzo prestabilito. I forward
sono contratti non standardizzati negoziati direttamente tra due
controparti (sul mercato OTC). I future sono contratti standardizzati
negoziati su cambi. Le opzioni sono contratti che concedono
al titolare (acquirente) il diritto, ma non l’obbligo, di acquistare
(opzione call) o vendere (opzione put) una specifica quantità di
un determinato attivo (sottostante) a un prezzo predeterminato in
una determinata data (opzione europea) o entro una determinata
data (opzione americana) nel futuro. Il sottoscrittore (venditore)
dell’opzione è invece tenuto a eseguire la transazione (ad esempio
a vendere o acquistare gli attivi) se il titolare dell’opzione decide
di esercitarla. Gli swap sono contratti tra due controparti aventi
oggetto lo scambio dei flussi di cassa del sottostante di una parte
con quelli generati dal sottostante della controparte (in futuro).
Si tratta di contratti personalizzati negoziati privatamente sul
mercato OTC.
I derivati possono essere impiegati allo scopo di gestire il rischio
mediante una copertura, ovvero per ridurre o eliminare determinati
rischi (ad esempio il rischio valutario), o a scopo d’investimento,
vale a dire nella speranza di ottenere utili d’investimento aggiuntivi.
Possibili vantaggi
Possibilità di coprire posizioni/portafogli esistenti a breve
termine
• Possibilità di personalizzare gli andamenti dei pay-off
•
Possibili rischi*
Rischio di mercato
Rischio di credito
• Rischio di liquidità
• Rischio di cambio
• Rischio dei mercati emergenti
•
•
* Una descrizione dettagliata di ciascun rischio è disponibile a pagina 10.
Rischio di mercato
• Rischio di liquidità
• Rischio di cambio
• Tracking risk
• Rischio dei mercati emergenti
•
* Una descrizione dettagliata di ciascun rischio è disponibile a pagina 10.
Documentazione relativa ai mandati di gestione patrimoniale
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Prodotti strutturati
I prodotti strutturati sono classificati come investimenti indiretti.
Si tratta di strumenti finanziari sintetici creati appositamente per
soddisfare esigenze specifiche che non possono essere soddisfatte
dagli strumenti finanziari standardizzati disponibili sui mercati.
I prodotti strutturati possono essere usati in alternativa a un
investimento diretto quale parte integrante del processo di asset
allocation allo scopo di ridurre l’esposizione di un portafoglio oppure
a scopo di copertura, ovvero per ridurre o eliminare l’esposizione al
rischio di un portafoglio o sfruttare l’attuale trend di mercato. Esempi
tipici di prodotti strutturati sono i prodotti con protezione del capitale,
prodotti a partecipazione/ottimizzazione del rendimento o, quelli più
comunemente utilizzati, i prodotti a effetto leva.
Possibili vantaggi
Possibilità di proteggere i portafogli/le posizioni esistenti
Possibilità di investire con un impiego di capitale limitato,
sfruttando l’effetto leva
• Possibilità di approfittare dei corsi al ribasso
•
•
Possibili rischi*
Rischio di mercato
Rischio di credito (della controparte)
• Rischio di liquidità
• Rischio di cambio
• Altri rischi: rischio del sottostante, rischio di copertura
aggiuntiva, rischio di consegna e rischio d’esercizio
•
•
* Una descrizione dettagliata di ciascun rischio è disponibile a pagina 10.
Informazioni dettagliate sui più comuni
aspetti di rischio
Di seguito si fornisce una descrizione dei più comuni rischi
associati a classi di attivi e tipi di strumenti finanziari utilizzati
per i mandati di gestione patrimoniale.
Il rischio di credito consiste nel rischio di subire una perdita parziale
o totale del capitale investito se una controparte diventa insolvente
(ad esempio in caso di fallimento dell’emittente di un’obbligazione).
Tuttavia, in caso di fallimento di Credit Suisse, i titoli detenuti in un
deposito di garanzia presso Credit Suisse saranno tenuti separati
per tutelare gli interessi del cliente. Non vi è pertanto alcun rischio
di credito per i titoli detenuti in un deposito di garanzia presso
Credit Suisse. Sussiste tuttavia un rischio di credito per i depositi
di liquidità il cui ammontare supera la soglia prevista dalla protezione
dei depositi e dei titoli emessa da Credit Suisse.
Per i rischi associati al prestito titoli garantito si veda «Complemento
al mandato di gestione patrimoniale».
Il rischio dell’effetto leva è il rischio correlato a prodotti a
effetto leva. I prodotti a effetto leva reagiscono in maniera più
che proporzionale agli utili e alle perdite di corso dello strumento
finanziario sottostante e sono pertanto esposti a rischi di perdite più
elevati. Questo tipo di investimenti sono tanto più rischiosi quanto più
alta è la leva.
Il rischio dei mercati emergenti è il rischio connesso a un paese in
fase di transizione da paese in via di sviluppo a paese industrializzato.
Le economie dei paesi emergenti tendono a reagire in misura più
accentuata alla variazione delle attività economiche rispetto alle
economie mature. I mercati sono sensibili soprattutto a cambiamenti
previsti ed effettivi a livello di politica monetaria, di politica nazionale
congiunturale e finanziaria, di tassi d’interesse e di tassi d’inflazione.
Ecco perché i mercati valutari possono reagire negativamente anche
quando le prospettive di sviluppo sono state originariamente valutate
in modo favorevole.
Il rischio di cambio è dovuto alle variazioni del valore relativo delle
valute. Queste variazioni possono tradursi in guadagni o perdite
inaspettate nel momento in cui i profitti di un investimento sono
convertiti dalla valuta estera alla valuta di rendiconto del cliente.
Il rischio di liquidità è il rischio che uno strumento finanziario possa
non essere venduto/acquistato in tempo utile, a un prezzo adeguato
(prezzo di mercato). Quando è impossibile vendere determinati
strumenti finanziari o la vendita è difficile e possibile soltanto a un
prezzo fortemente ridotto, si parla di illiquidità del mercato.
Il rischio di mercato è il rischio che le fluttuazioni dei valori di
mercato (prezzi delle azioni, livello di interesse ecc.) esercitano sul
valore dello strumento finanziario per l’intera durata.
Il tracking risk è il rischio che il rendimento di un fondo
d’investimento/ETF può essere inferiore al rendimento dell’indice
o del benchmark sottostante, poiché il fondo d’investimento/ ETF
prevede l’addebito di commissioni di gestione.
Il rischio di modello comprende il rischio che un modello sia stato
progettato in modo errato, venga applicato in modo improprio o
vengano utilizzati dati di input non corretti. Inoltre, in caso di mandati
che si basano su modelli, può verificarsi un aumento di transazioni.
Le istruzioni possono determinare
un discostamento dall’asset
allocation strategica
L’implementazione delle istruzioni individuali del cliente
(ad esempio l’esclusione di classi d’investimento) può causare
il discostamento dall’asset allocation strategica al fine di ottenere
un mix ottimale di classi di attivi in linea con il rispettivo profilo
d’investimento. Credit Suisse deve assegnare la priorità alle
istruzioni del cliente. Le istruzioni del cliente possono
pertanto tradursi in un portafoglio non ottimale in termini di
rischio/rendimento per il rispettivo profilo d’investimento
e deviare dalle opinioni ufficiali di Credit Suisse. Di conseguenza,
il portafoglio potrebbe non essere in linea con il risultato del
rispettivo profilo d’investimento. Credit Suisse non è altresì tenuto
a monitorare gli strumenti d’investimento selezionati dal cliente.
Qual è il mandato di gestione patrimoniale
più adatto al cliente?
Credit Suisse offre una gamma ampia e diversificata di soluzioni
di mandati di gestione patrimoniale che presentano diversi
livelli di rischio. Per quanto riguarda le strategie relative return
(che puntano a conseguire nell’arco di un periodo di tempo un
rendimento superiore a quello di uno o più indici di riferimento),
il livello di rischio di una strategia d’investimento presso
Credit Suisse dipende principalmente dalla sua esposizione
minima e massima a diverse classi di attivi (liquidità, reddito
fisso, azioni, investimenti alternativi). L’asset allocation è parte
integrante del processo d’investimento. Per asset allocation
si intende la distribuzione del capitale investito nelle diverse
classi di attivi e/o sottoclassi di attivi, regioni e valute. Il livello
di esposizione alle diverse regioni (ad esempio ai mercati
emergenti) può influenzare il livello di rischio complessivo
del portafoglio.
Nel caso delle strategie total return (che puntano al reddito e
all’apprezzamento del capitale per produrre un rendimento totale
elevato), il livello di rischio di una strategia d’investimento è
determinato dalla volatilità, una misura statistica che descrive
la variazione dei rendimenti di portafoglio nel tempo.
Nel caso di strategie basate su regole (che investono in
base a indicatori predefiniti basati su regole in singole classi
d’investimento per ottenere un reddito) il livello di rischio di
una strategia d’investimento viene determinato in base all’uno
o all’altro criterio di misura del rischio.
Credit Suisse determina il profilo di rischio del cliente sulla base
della sua tolleranza al rischio e capacità di rischio. Tenendo
conto di tale profilo di rischio, delle conoscenze del cliente e
della sua esperienza in merito ai servizi di gestione patrimoniale
di portafogli e dei suoi obiettivi d’investimento, il relationship
manager raccomanderà la strategia d’investimento più adatta.
Nel caso di alcuni clienti, la strategia d’investimento scelta può
discostarsi dal profilo di rischio definito per il cliente (ad esempio,
la valuta di riferimento del cliente è diversa da quella della strategia
d’investimento oppure il cliente detiene anche investimenti presso
altre banche). Se il cliente desidera investire in una strategia
d’investimento che presenta un rischio maggiore di quello definito
dalla valutazione di consulenza, il cliente deve essere consapevole
che tale soluzione comporta il probabile scostamento dalla sua
attuale capacità di rischio e tolleranza al rischio.
Documentazione relativa ai mandati di gestione patrimoniale 11/12
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a CS di gestire il loro denaro o una sua parte per loro conto. Il rendimento sui mandati di gestione patrimoniale dipende dalle classi di investimento selezionate e dalla correttezza
delle stime di mercato. Non è garantito alcun capitale o rendimento. La liquidità degli strumenti varia in funzione del prodotto e delle condizioni di mercato in ciascun caso. Le
decisioni prese da CS possono comportare perdite d’investimento per i clienti.
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