I metalli leggeri: potassio e calcio Potassio (simbolo chimico K) È un componente delle rocce più antiche e si libera lentamente per azione degli agenti atmosferici. Il terreno lo può tenere in 4 differenti tipi di legame: - come costituente della struttura cristalline dei minerali; - fissato negli strati intermedi delle argille; come ione K+ (*) scambiabile sulle superfici dei minerali argillosi; - disciolto in piccole quantità nell'acqua del terreno. Il fatto che il potassio si liberi attraverso la disgregazione delle rocce fa sì che esso si trovi disciolto nell'acqua di mare (0,4 gr/It.) e che nelle lontane ere geologiche abbia costituito dei depositi sul fondo di mari oggi scomparsi. Questi depositi costituiscono oggi i giacimenti da cui viene estratto il potassio sotto forma di sale minerale (cloruro di potassio e solfato di potassio). Nei concimi chimici il contenuto di potassio viene espresso dalla percentuale di ossido di potassio (K20) presente e tale componente costituisce l'unità di misura per i fabbisogni delle colture. Nei terreni leggeri da destinare alla floricol tura si considera ottimale un contenuto di mg. 30 di K20 per 100 gr. di terreno; in quelli pesanti mg. 40 tenendo conto che il contenuto di potassio cresce anche con il contenuto di argille. Per terricci da trapianto e per terre da vaso si considera ottimale un contenuto di K20 pari rispettivamente a 200 mg/It. e 200-450 mg/It. Calcio (simbolo chimico Ca) È uno dei 5 elementi chimici più diffusi sulla terra; nella crosta terrestre è contenuto per il 3,6070, prevalentemente sotto forma dei composti carbonato di calcio (CaCo3) e dolomite (CaC03. MgC03). Essi appartengono alle rocce sedimentarie, formatesi circa 175 milioni di anni fa sul fondo marino, come deposito degli scheletri dei molluschi, che in quelle epoche popolavano i mari. La presenza del calcio nel terreno costituisce un fattore positivo in quanto neutralizza gli acidi e regola quindi il valore del pH, dando origine ad altri composti, oltre a quelli citati; i più diffusi sono: solfato di calcio o gesso, silicati di calcio, fosfati di calcio e umati o o Fig. 1- Legame del Potassio nel terreno. di calcio. Il nitrato di calcio e il cloruro di calcio sono composti molto solubili in acqua e pertanto fortemente dilavati nel terreno. Si tenga presente che l'uso di concimi contenenti cloro come il cloruro di potassio, favoriscono l'impoverimento di calcio nel terreno ed hanno perciò un'azione acidificante. Minerali argillosi secondari Sono i cosiddetti silicati di stratificazione che si formano nei terreni in presenza di calcio e potassio. Nella decomposizione chimica delle rocce si formano dei «sol di argilla» cioè grosse molecole minerali disperse in acqua; a pH 5,5 (piuttosto acido) si aggregano tra di loro (flocculazione) dando origine ai silicati di stratificazione. La presenza del calcio nel terreno costituisce un regolatore chimico delle diverse reazioni. Se il pH è troppo basso non si ha la flocculazione ed il sol di argilla viene disperso per dilavamento. La presenza del potassio sotto forma di ioni favorisce il legame tra strato e strato di argilla e quindi la costituzione dei minerali argillosi secondari. Un impoverimento del terreno in potassio concorre alla disgregazione degli strati (Fig. 1). Inoltre potassio e calcio agiscono in contrapposizione negli strati. In presenza di acqua, il potassio che si trova tra gli strati viene avvolto in misura rilevante dall'acqua e genera un rigonfiamento delle argille, mentre se al posto del potassio subentra il calcio, che viene avvolto dall'acqua in misura molto minore, gli strati tendono ad avvicinarsi e quindi il rigonfiamento delle argille si riduce (Fig. 2). Calcio e fertilità del terreno Il calcio è un elemento che ha grande influenza sui risultati agronomici di una coltivazione. La sua azione nel terreno può essere così schematizzata: - fissa gli acidi del terreno; - blocca la dannosa influenza degli ioni di alluminio; - forma humus della più alta qualità; - agisce come tampone rallentando le variazioni acide o alcaline a seguito di concimazioni; - floccula le particelle più fini del terreno e le fissa; - contribuisce quindi alla formazione dei grumi nel terreno e li difende dal disfacimento; Fig. 2 - rende stabile e consistente la struttura del terreno, favorendo la circolazione di aria e acqua; - crea un terreno vivo e maturo; - favorisce l'attività di piccoli organismi e dei lombrichi nel terreno; - rende maggiormente utilizzabili gli elementi nutritivi presenti nel terreno da parte delle piante. Le quantità ottimali di calcio dipendono dal tipo di terreno. Nei terreni argillosi il contenuto di calcio dovrebbe essere più alto per favorire la formazione dei grumi e migliora Calcitazione dei terreni Tipiditerreno Sabbiosi con meno del 5% di Argilla Variazione del pH 5.3 5,7 — Sabbioso-limosi con Argilla dal 5 al 10% 5,8= 6,2 Limo-sabbiosi con Argilla dal10al15% 6,3= 6,7 Limo-sabbiosi (Loss) 6,9+7,5 Limo con più del 1501odi Argilla +unminimodi 0,2% di CaC03 Limo-argillosi o argilla 6,9=7,5 +unminimodi 107o di CaC03 re la struttura. Il carbonato di calcio, infine, a contatto con l'acqua e con l'anidride carbonica si trasforma in bicarbonato, solubile in acqua; in ambiente povero di anidride carbonica il bicarbonato si ritrasforma in carbonato insolubile in acqua. Questa reazione chimica provoca lo scioglimento delle rocce calcaree e la formazione in altri luoghi di depositi calcarei le cui più evidenti manifestazioni sono i fenomeni carsici con la costituzione delle stalagtiti e stalagmiti. La presenza di bicarbonato di calcio nelle acque concorre a generare la durezza delle acque stesse (vedi tabella a lato). Assorbimento dei metalli leggeri da parte delle piante Potassio e calcio sono assorbiti dalle piante soprattutto attraverso lo scambio di ioni. La pianta, attraverso le radici, cede al terreno ioni idrogeno ed assorbe ioni calcio e potassio. La penetrazione degli ioni nelle cellule dei peli radicali è molto influenzata dallo stato di turgore di questi; in caso di abbondante presenza di potassio lo stato di turgore e la penetrazione sono buoni con conseguente alto contenuto di acqua, mentre in presenza abbondante di calcio si hanno fenomeni contrari. Azioni nella pianta Il potassio è molto mobile nella pianta e non Fig. 3 Cellule di un pelo radicale e scambio tra calcio e potassio. viene incorporato nella sostanza organica. Come principale regolatore del bilancio idrico favorisce l'assorbimento di acqua e riduce l'emissione della stessa. Poiché una buona provvista d'acqua all'interno della pianta favorisce la fotosintesi e quindi la formazione di idrati di carbonio (zucchero, amido, cellulosa), appare evidente la necessità di abbondanti contenuti di potassio, in particolare in quelle piante dotate di rilevanti organi di riserva nel fusto o nella radice. Il potassio attiva nella pianta più di 60 enzimi ed incrementa il trasporto delle sostanze attraverso le membrane biologiche; favorisce la sintesi del trifosfato di adenosina (ATP) ed è indispensabile per il trasporto di energia nella fotosintesi clorofilliana e nella respirazione. In presenza di carenze di potassio le funzioni citate risultano ostacolate e la pianta reagisce dapprima con fenomeni di appassimento e poi con ingiallimento e disseccamento delle foglie più vecchie. In seguito si può avere la morte della pianta. La carenza di potassio si delinea in modo molto marcato in presenza di un'abbondante concimazione azotata. Una superconcimazione di potassio non è dannosa alla crescita delle piante, però fa aumentare la concentrazione salina nel terreno e causa di conseguenza danni alle radici e disturbi tipici da salinità eccessiva. Il calcio è assorbito dalle piante in misura minore ed è anche meno mobile. Si sposta all'interno delle piante secondo le correnti di traspirazione. La sua utilizzazione da parte delle piante è scarsa. Generalmente viene utilizzato per neutralizzare alcuni acidi presenti nei tessuti, in particolare l'acido ossalico, formando cristalli di ossalato di calcio. Il calcio, come antagonista del potassio, agisce in senso contrario nella regolazione del bilancio idrico (Fig. 3). Una presenza abbondante di calcio nella pianta provoca una riduzione della crscita in lunghezza e della permeabilità delle membrane cellulari; d'altro canto incorporato nella lamella mediana delle pareti cellulari, contribuisce a rafforzare la struttura dei tessuti vegetali. Il calcio attiva pochi enzimi. Sulle piante appaiono raramente sintomi di carenza di calcio. Comunque possono verificarsi su piante viventi in terreni paludosi, che sono ritenuti calcifughi, soprattutto perché esigono un pH di basso valore (acido). In questi casi può essere utile una somministrazione di gesso (solfato di calcio). Le piante calciocarenti mostrano foglie brunorossastre e le più giovani diventano clorotiche, mentre le più vecchie mantengono la colorazione verde scuro. In terreni carenti di calcio e con basso valore di pH possono verificarsi alle piante danni da ione alluminio, che tali condizioni mettono in libertà di circolazione. Un eccesso di calcio nel terreno manifesta un'azione talmente vivace da mascherare eventuali altre carenze. Comunque l'eccesso di calcio provoca un pH troppo alto e causa di conseguenza l'indisponibilità e quindi la carenza di altri elementi quali fosforo, ferro, boro, potassio, magnesio ecc. Potassio e calcio sono elementi indispensabili non solo per le piante, ma anche per l'uomo. Nella fisiologia umana il potassio ha notevoli influssi sulla circolazione, mentre il calcio, oltre ad essere costituente dei denti e delle ossa, ha importanti funzioni nel lavoro muscolare ed in altri processi fisiologici. Piante alimentari, giustamente nutrite in potassio e calcio servono quindi anche alla salute dell'uomo. Adattamento ed integrazione del prof. Claudio De Vettor all'opera del dott. Ernst Schwemmer pubblicata su Deutscher Gartenbau. (* ) IONE: si definisce come ione un atomo di un elemento chimico dotato di una o più cariche elettriche, positive o negative. Gli ioni di conseguenza hanno specifiche tendenze a combinarsi con ioni di segno opposto. I composti chimici messi in soluzione in acqua si scindono in parte più o meno rilevante in ioni positivi e negativi (dissociazione). Adattamento ed integrazione di Giorgio Rampinini