G Gambino – Amb.. HUB Diagnosi e Trattamento Intensivo Precoce Sdr. Autistiche – UOC NPIA ASP Palermo Disordini Neuroevolutivi (Neurodevelopmental Disorders, DSM-V): Disabilità intellettive Disordini della comunicazione Disturbi dello spettro autistico ADHD Disturbi specifici del linguaggio Disturbi del movimento Disturbo da Tic Altri disordini neuroevolutivi L’Autismo è una sindrome comportamentale, espressione di un disordine dello sviluppo cerebrale, risultante di processi biologicamente e geneticamente determinati. L’Autismo altera complessivamente la crescita del sistema comunicativo, verbale e non verbale, e i meccanismi che orientano e organizzano l’interazione sociale e la vita di relazione; comporta inoltre disturbi del comportamento, limitazioni degli interessi, attività ripetitive e stereotipie. La conseguenza di queste alterazioni è la comparsa di una disabilità ( diversi gradi di espressività) che si configura come permanente in quanto accompagna il soggetto nel suo ciclo vitale, anche se le caratteristiche del deficit sociale assumono una espressione variabile nel tempo. Perché ci occupiamo di AUTISMO?? AUTISM EPIDEMIC!! Ultime stime di prevalenza: 1/100 bambini ( 1/68b.) Centers for Disease Control and Prevention (CDC)- Rapporti ISTISAN 2013 Alert Autismo: cause ambientali?? suscettibilità genetica/vulnerabilità per l’autismo?? Attivazione di filoni di ricerca : a -Genetico /biologico per le cause b- Individuazione precoce di indicatori di distorsione dello sviluppo neurocomportamentale c -Valutazione efficacia terapeutica (validazione modelli di trattamento) Necessario Screening su popolazione generale Dal DSM IV al DSM V Approccio categoriale: Approccio dimensionale: autismo come categoria diagnostica con caratteristiche cliniche definite spettro autistico in continuum dimensionale Un Approccio categoriale secondo DSM IV TR Disturbi dello spettro autistico (DSA) secondo il DSM V: un approccio dimensionale •Autismo grave •Autismo medio •Autismo lieve •Autismo sottosoglia •Autismo variante fisiologica della norma ( Fenotipi allargati) Perché parliamo di SPETTRO Autistico? Lo Spettro comprende il disturbo autistico,il DPS NAS,il disturbo di Asperger individuati dal DSM IV TR Le motivazioni di tale scelta sono date dalla buona attendibilità e validità della differenziazione tra Disturbi di Spettro ,sviluppo tipico e altri disturbi di sviluppo. La suddivisione tra sottotipi dei PDD è risultata spesso inconsistente nel tempo, più legata a livelli di gravità espressiva in assetto evolutivo che non alla reale distinzione tra differenti disturbi. Criteri diagnostici secondo DSM V •Dominio 1: deficit socio-comunicativo, strettamente connessi i disturbi del linguaggio che influenzano la sintomatologia clinica (componente sociale dei DSA) •Dominio 2: interessi ristretti e comportamenti ripetitivi – turbe sensoriali(componente non sociale dei DSA) DSM V: dall autismo grave alla variante fisiologica della norma Caratteristiche cliniche dell’autismo •Deficit dell’interazione sociale •Deficit della comunicazione e del linguaggio •Interessi ristretti e stereotipati Mancanza o ritardo deficit del gioco di immaginazione Persistente gioco senso-motorio e/o ripetitivo Stili di Interazione sociale nei PDD (Wing e Attwood 1987) Aspetto dimensionale dei ASD 1- Lo Spettro Autistico si è allargato ai poli verso la Neurodiversità 2-L’approccio diagnostico non cambia rispetto ai criteri in età evolutiva e in età adulta Ma.. 3- L’ aspetto evolutivo della diagnosi nella espressività clinica riguarda il bambino autistico che diviene adulto oltre che il grado di espressività sintomatologica Sindrome comportamentale quindi a DECORSO CONTINUO TRATTABILE MODIFICABILE: traiettorie individuali Rischio evolutivo e Stabilità della diagnosi precoce : GUARIGIONI POSSIBILI ?? BASI NEUROBIOLOGICHE DEI ASD E TRAIETTORIE INDIVIDUALI Autismo come patologia delle connessioni ( Belmonte 2004) Il Cervello Sociale Solco temporale superiore Giro Fusiforme Amigdala Verso il DSM V Non esiste un marker genetico per l'autismo, ma vi è un controllo multigenico e ambientale sulla evoluzione di endofenotipi e sulla modalità espressiva (traiettoria individuale evolutiva) Comorbidità Disabilità intellettiva 70% Epilessia 20%-30% Sdr Fra X 3% Sclerosi Tuberosa : il 20 % presenta anche ASD Bolton et alii 2011 COMORBIDITÀ Deficit di Attenzione (ADHD) Sindrome di Tourette Disturbi Ossessivo - Compulsivi Disturbi d’Ansia e dell’Umore Disturbi dell'Apprendimento Turbe del sonno e del movimento I Disturbi dello Spettro Autistico sono disordini dello sviluppo del SNC che possono essere associati ad altre patologie ( disabilità intellettiva, epilessia,, deficit attentivo ) Necessaria valutazione e presa in carico multidisciplinare (Maski et al 2011 Current Opinion Pediatrics Kohane et al 2012) Controllo genetico dei ASD Controllo multigenico (concordanza gemellare 60-90 %) Fenotipi allargati 20-30% (DOC, rigidità cognitiva, interessi ristretti…) Genome - wide scan per studi di linkage (AGPC 2007) per identificazione di regioni cromosomiche con ruolo in etiopatogenesi (geni suscettibilità) CNVs variazioni del genoma associate a dismorfismi o disabilità intellettive ereditate o de novo(Szatmari et al.2007; Pinto et al. 2010) Forme sindromiche : Fra X,MECP2, neuroligin 4,neuroligin3(Persico 2006): Anomalie genetiche responsabili di turbe della connettività e di anomalie della maturazione sinaptica e sulle funzioni neuropsicologiche (endofenotipi comportamentali e neuropsicologici ) AUTISMI: classificazione fisiopatologica 1 Autismo idiopatico 2 Autismo sindromico 3 Autismo da mutazioni genetiche rare 4 Autismo di origine ambientale 1° trim. 2° trim. 3° trim. 4° trim. AM Persico: “Gli Autismi” ; Psichiatria dell’infanzia e dell’adolescenza, vol.78, n.1, 2011 Ridefiniamo i Disturbi dello Spettro Autistico a partire da disturbi del linguaggio e del movimento INDICATORI PRECOCI DISTURBI DEL MOVIMENTO FENOTIPI COMUNICATIVO - LINGUISTICI Autismo come deficit di intersoggettività I° deficit cognitivo DEFICIT 1 1Deficit Neurologico 2 Difficoltà di orientamento sociale e intersoggettività che conducono a non soddisfare il bisogno di relazione 3 Comportamenti anomali nel bambino 4 Mancanza di esperienze che attivano i processi di crescita neuronale 5 Alterazioni delle interazioni con adulti significativi Ridefinire il Disturbo di Spettro Autistico tra patologia del linguaggio e del movimento: indicatori precoci di rischio Anomalie del pianto – Turbe del sonno/ sensoriali Asimmetria posturale /movimento Assenza di gesti deittici ( prioritario) Assente /incostante risposta al richiamo Assenza di attenzione condivisa /scambi / imitazione ( B Cohen 1996; Baird 2001) • • Asimmetria del movimento (Venuti, 2013) Sintomi motori precoci Ipotono precoce (1°indicatore) Turbe motorie orobuccali Antecedente di forme tourettiche? Stereotipie sensomotorie ( dal 2°a) Comorbidità con RM/deficit linguistici Disturbo di linguaggio e movimento: interconnessioni Anomalie del passo /Anomalia di contatto calcagno a terra/ deambulazione sulle punte (Ming 2007) Carente coordinazione arti sup / inf Ridotto controllo posturale(Barlam 2011) Anomalie obiettivi dell’azione motoria (Martineau 2004) Dell’orientamento verso obiettivo Di traiettoria (deficit di pianificazione) Goffaggine grossomotoria e fine motoria ( ricadute) (Cook, Blakemore,2013; Robot et al 2014) Anomalie qualitative del Movimento e Fenotipi comunicativo linguistici Povertà gestuale e mimica Anomalie qualitative della postura rispetto all’interlocutore Deficit fonetico fonologico Format - ecolalia – deficit di decodifica verbale/ di imitazione / di gioco immaginativo Inversione pronominale Deficit morfosintattico Deficit semantico pragmatico Dalle teorie neuropsicologiche al disturbo di linguaggio e movimento Il Deficit qualitativo dell’ atto motorio volontario sottende : Competenze comunicative gestuali linguistiche / sociali Funzioni esecutive/ working memory rigidità /flessibilità comportamentale Competenze imitative ( neuroni a specchio) attenzione condivisa Atto grafomotorio rappresentativo/ simbolico/immaginativo Asse motorio / cognitivo / cognitivo sociale strettamente connessi (P.Francia,et al 2014) Dall’attenzione allo sviluppo neurocomportamentale precoce al trattamento Alleanza diagnostico terapeutica di PLS -NPI e Genitori : Attenzione allo sviluppo neurocomportamentale precoce Individuazione del rischio Diagnosi Ridefinire il modello terapeutico ( Linee Guida ISS) graduato sulla Sostenibilità genitoriale Sperimentazione di nuovi modelli di riabilitazione - abilitazione Grazie per l’attenzione!! Neuronal Signaling Pathways in Translational Regulation Genotipi e sistemi neurotrasmettitoriali Canalopatie Potenziali di membrana Bidirectional Alterations in Synaptic Protein Synthesis in Monogenic Disorders(Ipo-Iperconnettivity) From Kelleher RJ and Bear MF, Cell 2008 DEFICIT e ATIPIE della COMUNICAZIONE Alcuni non riescono ad acquisire alcuna espressione verbale. Altri acquisiscono il linguaggio in ritardo ed in modo atipico (per es., spesso il linguaggio ecolalico, quasi sempre scatenato da stimoli ambientali, è per molti l’unica modalità di utilizzo del codice verbale). Alcuni presentano invece un progressivo sviluppo del linguaggio, che può addirittura diventare particolarmente fluente e articolato. Tuttavia, esso risulta qualitativamente inadeguato. La comprensione è, spesso, più compromessa della produzione La comprensione è contestuale, letterale e legata al concreto (incapacità di riconoscere i nessi impliciti del linguaggio, comprendere i conflitti tra intenzione ed espressione che sono tipici di motti di spirito, doppi sensi, metafore, bugie). Sostenibilità del Percorso della Famiglia con un bimbo affetto da Autismo : Resilienza genitoriale Sostenibilità del Trattamento:quanto la famiglia riesce a generalizzare e sostenere il lavoro terapeutico? Sostenibilità rispetto allo stress genitoriale quotidiano: dipende • dalle capacità familiari e degli operatori rispetto •al programma terapeutico e • dalla gravità del profilo individuale