Esp1:E3 25.04.16 Corso di Laurea in Fisica Esperimentazioni di Fisica I, a.a. 2014-2015 Scheda dell’Esercitazione n. 3: – Misurazioni dell'accelerazione di gravità. Scopo dell’esperienza Misurare l'accelerazione di gravità utilizzando il metodo del piano inclinato. Materiale a disposizione Piano inclinato con angolo di inclinazione regolabile. Carrello montato su quattro ruote. Cronometro con risoluzione di 0.01 s. Livella elettronica per la misurazione dell'angolo del piano inclinato. Procedura e misure sperimentali 1. 2. 3. Inclinare il piano inclinato di un angolo (scegliendolo tra quelli indicati nella tabella 1). Misurare la pendenza con l'uso della livella a disposizione. Utilizzando il cronometro, misurare il tempo necessario al carrello per percorrere uno spazio L di circa 1 m; misurare la lunghezza L con la fettuccia metrica inserita nel piano inclinato. Si può scegliere ad esempio l'intervallo tra la posizione in cui il carrello è “a battuta” (posizione di partenza) e la posizione in cui il carrello urta il blocco posto a fine guida. Il rumore provocato dall’urto del carrello con il blocco a fine corsa è utile per l'arresto manuale del cronometro. Ripetere la misurazione dell'intervallo temporale almeno 10 volte giudicando in base alla precisione della misura se sia il caso di aumentare il numero delle misurazioni. Cambiare l'inclinazione del piano inclinato seguendo la tabella 1 e ripetere le operazioni indicate nei punti 1-2. La livella elettronica usata per la misurazione dell’inclinazione deve essere tarata su un piano di riferimento orizzontale. Analisi dei dati Indicando con L lo spazio percorso dal carrello, l'angolo di inclinazione del piano, t l'intervallo di tempo di percorrenza allora, se si trascurano gli attriti, si ha: da cui si ricava: Per ogni inclinazione stimare l'accelerazione di gravità e la relativa incertezza. Infine determinare il valore di g come media pesata dei valori ottenuti nelle singole inclinazioni. Misurazione del coefficiente di attrito. Tenendo conto dell’attrito volvente delle ruote del carrello (e trascurando quello viscoso), la relazione tra le grandezze considerate diviene: dove è il coefficiente di attrito volvente. Si noti che si è ipotizzato che cos sia circa 1; infatti nell’intervallo di variabilità scelto per si ha cos(3°)= 0.998 e cos(11°)=0.982. La proporzionalità tra (1/t)2 e sin permette di stimare g e dal fit lineare tra le due grandezze applicando il metodo dei minimi quadrati. Confrontare la stima di g, ottenuta con il fit, con la stima del punto precedente. Esp1:E3 25.04.16 Tabella 1 Misura n. =3° =5° =7° =9° =11° t (s) t (s) t (s) t (s) t (s) 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 … Per l’analisi dei dati è utile compilare la tabella 2. Tabella 2. (°) u°) sin usin t (s) ut (s) -2 -2 1/t2 (s-2) u1/t2) (s-2) g(m s ) ug(m s ) 3 5 7 9 11 (1/t)2 sin