1. Di seguito vengono riportati alcuni decreti stabiliti

1. Di seguito vengono riportati alcuni decreti stabiliti durante il Concilio di
Trento. Leggili con attenzione ed otterrai il quadro d’insieme della
Controriforma detta anche Riforma della Chiesa cattolica.
GIUSTIFICAZIONE:
Perciò a quelli che operano bene fino alla fine (142) e sperano in Dio, deve proporsi la vita
eterna, sia come grazia promessa misericordiosamente ai figli di Dio per i meriti del Cristo
Gesú, sia come ricompensa … alle loro opere buone e ai loro meriti.
1. Se qualcuno afferma che l’uomo può essere giustificato davanti a Dio dalle sue
opere, compiute con le sole forze umane, o con il solo insegnamento della legge,
senza la grazia divina meritata da Gesú Cristo: sia anatema.
LA PREDICAZIONE DELLA PAROLA DI DIO:
Gli arcipreti, i pievani, e tutti coloro che abbiano cura d’anime nelle parrocchie o altrove,
personalmente o per mezzo d’altri se ne fossero legittimamente impediti, almeno nelle
domeniche e nelle feste piú solenni, nutrano il popolo loro affidato con parole salutari,
secondo la propria e la loro capacità, insegnando quelle verità che sono necessarie a tutti
per la salvezza e facendo loro conoscere, con una spiegazione breve e facile, i vizi che
devono fuggire e le virtú che devono praticare, per evitare la pena eterna e conseguire la
gloria celeste.
LE INDULGENZE:
La potestà di elargire indulgenze è stata concessa alla Chiesa da Cristo ed essa ha usato
di questo potere, ad essa divinamente concesso, fin dai tempi piú antichi. Per questo il santo
Sinodo insegna e comanda di mantenere nella Chiesa quest’uso, utilissimo al popolo
cristiano e approvato dall’autorità dei sacri concili e colpisce di anatema quelli che
asseriscono che esse sono inutili o che la Chiesa non ha potere di concederle. Esso, però,
desidera che nel concedere queste indulgenze si usi moderazione, secondo l’uso antico e
approvato nella Chiesa, perché per la troppa facilità la disciplina della Chiesa non debba
indebolirsi.
Desiderando poi che vengano emendati e corretti gli abusi in questo campo, in occasione
dei quali questo augusto nome delle indulgenze viene bestemmiato dagli eretici, col
presente decreto stabilisce, in generale, che si debba assolutamente abolire, per
conseguirle, qualsiasi indegno traffico.
SACRAMENTI:
1. Se qualcuno afferma che i sacramenti della nuova legge non sono stati istituiti tutti da
Gesú Cristo, nostro signore, o che sono piú o meno di sette, e cioè: il battesimo, la
confermazione, l’eucaristia, la penitenza, l’estrema unzione, l’ordine e il matrimonio, o anche
che qualcuno di questi sette non è veramente e propriamente un sacramento: sia anatema.
2. Se qualcuno afferma che questi stessi sacramenti della nuova legge non differiscono da
quelli della legge antica, se non perché sono diverse le cerimonie e i riti esterni: sia anatema.
3. Se qualcuno afferma che questi sette sacramenti sono talmente uguali fra di loro, che per
nessun motivo uno è piú degno dell’altro: sia anatema (173).
4. Se qualcuno afferma che i sacramenti della nuova legge non sono necessari alla
salvezza, ma superflui, e che senza di essi, o senza il desiderio di essi, gli uomini con la
sola fede ottengono da Dio la grazia della giustificazione (174), anche se non sono tutti
necessari a ciascuno: sia anatema.
SACERDOZIO :
Se qualcuno afferma che tutti i cristiani, senza distinzione, sono sacerdoti del nuovo
Testamento, o che tutti godono fra di essi di uno stesso potere spirituale, allora costui non
sembra far altro che sconvolgere la gerarchia ecclesiastica, che è come un esercito
schierato a battaglia (357); proprio come se, diversamente da quanto insegna il beato Paolo
(358), fossero tutti apostoli, tutti profeti, tutti evangelisti, tutti pastori, tutti dottori.
Perciò il santo Sinodo dichiara che - oltre agli altri gradi ecclesiastici - appartengono a
questo ordine gerarchico specialmente i vescovi, successori degli apostoli, che sono posti
(come afferma lo stesso apostolo) dallo Spirito santo a reggere la Chiesa di Dio (359); sono
superiori ai sacerdoti; possono conferire il sacramento della cresima, ordinare i ministri della
Chiesa e compiere le molte altre funzioni, di cui gli altri di ordine inferiore non hanno alcun
potere.
Affinché, dunque, i ministri della Chiesa siano richiamati a quella continenza ed integrità di
vita, che si deve e perché, di conseguenza, il popolo impari a riverirli tanto maggiormente,
quanto piú si accorgerà che essi conducono una vita onesta, il santo Sinodo proibisce a
qualsiasi chierico di tenere, in casa o fuori, concubine o altre donne su cui possano cader
sospetti o di aver con esse qualche relazione.
ISTITUZIONE DEL SEMINARIO:
Il santo Sinodo stabilisce che le singole chiese cattedrali, metropolitane, e le altre maggiori
di queste, in proporzione delle loro facoltà e della grandezza della diocesi, siano obbligate
a mantenere, educare religiosamente ed istruire nella disciplina ecclesiastica un certo
numero di fanciulli … in un collegio scelto dal vescovo vicino alle stesse chiese o in altro
luogo adatto.
Siano ammessi in questo collegio quelli che hanno almeno dodici anni e sono nati da
legittimo matrimonio, che abbiano imparato a leggere e a scrivere e la cui indole e volontà
dia speranza che essi sono disposti ad essere sempre a servizio della Chiesa. Il Concilio
intende che vengano scelti specialmente i figli dei poveri, senza escludere i figli dei ricchi,
purché si mantengano da sé e mostrino inclinazione a servire con zelo Dio e la Chiesa.
Il vescovo dividerà questi fanciulli in tante classi quante a lui sembrerà, secondo il loro
numero, la loro età, il progresso nella disciplina ecclesiastica. E quando gli sembrerà
opportuno, ne destinerà una parte al servizio delle chiese, una parte ne lascerà nel collegio
perché siano istruiti, sostituendo altri al posto di quelli che sono stati formati, di modo che
questo collegio sia un perpetuo seminario di ministri di Dio.
LA CONDANNA DELLA SIMONIA:
In molte chiese, sia cattedrali che collegiate e parrocchiali, in forza delle loro costituzioni o
per una riprovevole consuetudine, è corrente che nella elezione, presentazione, nomina,
istituzione, conferma, conferimento, o altra provvista o ammissione al possesso di una
Chiesa cattedrale o beneficio, di canonicati e di prebende, o ad una parte dei proventi, o
alle distribuzioni quotidiane, si frappongano certe condizioni o deduzioni dai frutti, certi
pagamenti, promesse e compensi illeciti, o anche quelli che in alcune chiese sono detti “lucri
di turno”.
Il santo Sinodo detesta queste cose e comanda ai vescovi che proibiscano quello che, in
queste faccende, non viene convertito in uso pio, quegli ingressi che destano sospetto di
simonia, o presentano il carattere di volgare avarizia. Prendano conoscenza, inoltre,
diligentemente, delle loro costituzioni e consuetudini su questi argomenti, e con eccezione
soltanto di quelle che essi approvano come lodevoli, respingano ed aboliscano tutte le altre,
come indegne e scandalose.
CULTO DEI SANTI E DELLA VERGINE MARIA:
Il santo Sinodo comanda a tutti i vescovi e a quelli che hanno l’ufficio e l’incarico di
insegnare, che prima di tutto istruiscano diligentemente i fedeli sull’intercessione dei santi,
sulla loro invocazione, sull’onore dovuto alle reliquie, e sull’uso legittimo delle immagini,
insegnando che i santi, regnando con Cristo, offrono a Dio le loro orazioni per gli uomini;
che è cosa buona ed utile invocarli supplichevolmente e ricorrere alle loro orazioni.
Inoltre le immagini di Cristo, della Vergine madre di Dio e degli altri santi devono essere
tenute e conservate nelle chiese … attraverso la storia dei misteri della nostra redenzione,
espressa con le pitture e con altre immagini, il popolo viene istruito.
IL TRIONFO DELLA CHIESA CATTOLICA
E’ qui rappresentata una seduta del
Concilio di Trento in un dipinto del
1588.
Che impressione ne ricevi?
Chi sono le figure rappresentate?
Come sono disposte?
Che cosa ti fa venire in mente il
modo in cui sono sedute?
Secondo te, l’autore del dipinto è
favorevole alla Chiesa cattolica?