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venerdì 3 dicembre
MILONGA dj set
a cura di
Dj Aurora
Ingresso 5 euro, inizio djset ore 21.45
Venerdì sera appuntamento con il tango a Maiso Musique. Fino alla chiusura l’auditorium si
trasforma in una spaziosa milonga per tutti i ballerini desiderosi di affinare la propria arte in
compagnia della selezione musicale della dj resident Aurora.
sabato 4 dicembre
XII GREENAGE 2010 – 2011
Il sabato dedicato alla musica emergente
40GradiBand, Dirty Artuchokes, Gli Addominali, Shroeder
inizio concerto ore 22.00, ingresso gratuito
Ogni primo sabato del mese Maison Musique diventa uno spazio interamente dedicato alla
musica emergente. La dodicesima edizione di GreenAge cambia giorno e formula rispetto alle
riuscite sei edizioni precedenti, mantenendo inalterato lo spirito che ne è alla base: dare una
concreta risposta alla pressante domanda di spazi di espressione di qualità, liberi da logiche
commerciali. In una realtà musicale nazionale in cui la possibilità di mettere in scena la propria
musica è ormai un lusso che pochi organizzatori hanno interesse a concedere, a tutti i gruppi
partecipanti viene data la possibilità di esibirsi nelle condizioni ideali: gratuitamente, con un
service di alto livello, un fonico professionista a disposizione per tutto il tempo necessario, un
sound-check accurato, una sala ed un palco di prestigio con dotazioni tecniche di alto livello, un
tempo sufficiente a disposizione per l’esibizione sul palco e, dietro a tutto, un'organizzazione
efficiente, disponibile e trasparente dal primo contatto fino ai giudizi di valutazione. A tutti i gruppi
viene offerta gratuitamente la possibilità di registrarsi in diretta durante il proprio concerto
attraverso il mixer di sala, ottenendo così un demo "live" molto utile non solo per verificarsi ed
ascoltarsi in un secondo momento, ma anche come efficace mezzo di auto-promozione. La
rassegna è aperta a singoli e a band e non ha nessun limite di genere o di età.
I cinque finalisti, selezionati tra i più di trentacinque partecipanti, hanno tempo fino all’autunno
per prepararsi al gran finale, nel quale si contenderanno la vittoria in un'unica giornata, esibendosi
di fronte a una giuria selezionata di critici, musicisti ed operatori del settore, presieduta dal un
invitato di prestigio. Al gruppo che verrà dichiarato vincitore della rassegna verrà dedicata una
serata a parte, con data da concordarsi, nella quale la band si esibirà in concerto live a Maison
Musique. Il concerto verrà registrato in studio dalla sala di registrazione della struttura, Fabrique
Musique, direttamente collegata al palco. Se la qualità delle esecuzioni nel corso della finalissima
lo legittimerà, verrà inoltre realizzata una compilation della rassegna contenente un brano per
ciascun finalista, registrato direttamente durante il concerto.
Ufficio stampa ADAFARMANDCHICAS
tel +39.011.3199871 email [email protected]
I 40GradiBand sono un trio composto da Daniele Giuliani alla chitarra e voce, Roberto Esposito al
basso e Paolo Cono alla batteria. Nati nel settembre del 2009, il gruppo suona e canta canzoni pop
scritte e arrangiate con il contributo di tutto l’organico esibendosi nei principali locali del Nord
Italia. La band sta inoltre per pubblicare il primo demo dal titolo D’altrocanto.
In principio i Dirty Artichockes sono tutti parenti, quattro cugini che si ritrovano saltuariamente
per provare brani di produzione propria ispirati alla musica irlandese. Dopo qualche tempo il
progetto cresce ed entrano a far parte del gruppo altri elementi che danno ariosità ai pezzi. Ecco
allora che violino, mandolino, chitarra e flauto si affiancano a batteria, basso e chitarra elettrica,
strumenti che si sposano ad una voce aggressiva che ne rafforza la venatura rock.
Gli Addominali sono un gruppo di Torino che nasce nel 2005 trainato dall’entusiasmo del
cantautore Fabio Cozzi, voce e chitarra del gruppo. A lui si aggiungono Claudio Paladino alla
chitarra, Pietro Merlo alla batteria, Alberto Bocca alle tastiere e theremin e Mattia Clera al basso.
Il loro primo disco, Vibrazioni Sonore, riscuote un buon interesse di pubblico e critica e li porta a
partecipare con successo a rassegne come Tavagnasco Rock ’08 e, nello stesso anno, a fare da
supporto a Enrico Ruggeri per il suo concerto torinese. Registrano poi il disco live dal titolo
Praticamente seguito poi nel 2010 dall’album Ma Quante Storie in cui il loro pop d’autore diventa
ancora più riconoscibile grazie ai testi, tutti in italiano, vera parte fondante della loro produzione
artistica.
La qualità principale degli Shroeder è l’autoironia. L’età non è del tutto verde, ma considerando
che Ligabue all’epoca del suo primo disco aveva trent’anni, o che Paolo Conte per l’omonimo
esordio da cantautore ne aveva trentasette, i quattro componenti del gruppo tirano un sospiro di
sollievo. I riferimenti musicali però stanno da altre parti: c’è chi tra di loro si fa 500 chilometri per
correre in braccio agi Wilco, chi ne affronta altrettanti per gli anzianotti Pixies, chi nella cameretta
canticchia “Grace” sognando di essere il terzo Buckley, e chi è costretto a percuotere pellame
assecondando gli umori e gli amori erotosonori degli altri componenti. C’è chi ha lavorato o
continua a lavorare nella musica, di qua o di là della barricata, immaginandosi il nuovo Steve
Albini o studiando i testi sacri di Lester Bangs con l’orecchio sugli Who e i Fab Four. C’è persino chi
ha dovuto convertirsi al demonio dei musicisti accettando un posto in banca, ma questo non gli
vieta di urlare folate di disagio vestite con la camicia di flanella a quadri… anche se oggi ha un
look ben più stiloso! E c’è chi si vorrebbe sempre più funky di quel che è già, con quel “ritmoSchroeder” che è un po’ un marchio di fabbrica. E se si prova a sussurrare “Coldplay” non si trova
no seguaci: non si fanno prigionieri, parlando di ascolti commerciali. E cosa esce, da questo
allegro casino? Qualcosa che il palco non ha ancora visto, ma che si spera prima o poi accolga un
po’ di grunge, un po’ di country, un briciolo di rock’n’roll e passione sincera.
Giovedì 9 dicembre
JAZZ JAMS
Libere improvvisazioni creative
ospite
DAN KINZELMAN
(USA)
sassofono e clarinetto
inizio concerto ore 22.00, ingresso 5 euro
Le Libere improvvisazioni creative di Jazz Jams delle ultime due stagioni, il cui culmine sono state
le 50 ore consecutive dell’Everlastingjam - la Jam Session più lunga della storia di fine maggio,
sono state talmente innovative ed entusiasmanti tanto da costringere gli organizzatori a ridefinire
ed ampliare il concetto di “concerto jazz”. La struttura della serata consente a grandissimi nomi
della scena musicale internazionale di cimentarsi in jam session creative con la Band di Casa di
Maison Musique, regalando ad artisti e pubblico uno spazio di libertà unico, raro e prezioso.
I positivi riscontri di pubblico, critica e dei musicisti ospiti delle scorse edizioni hanno incoraggiato
Maison Musique a continuare a proporre la serata nonostante la congiuntura economica in atto: la
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serata viene spostata così dal mercoledì al giovedì, in collaborazione con il Cafè des Arts di Via
Principe Amedeo a Torino, che per aiutare Jazz Jams a sopravvivere, ha acconsentito, dopo ben
otto anni di programmazione, di anticipare il proprio tradizionale aperitivo a suon di
improvvisazione dal giovedì al mercoledì sera.
La Resident Band è quindi nuovamente chiamata ad instaurare un rapporto spontaneo, biunivoco
e fecondo con i vari prestigiosi ospiti della rassegna, scelti tra i grandi nomi del jazz italiano e
internazionale, ma non solo provenienti da quell’ambito musicale.
L’impostazione dell’improvvisazione resta diversa da una classica jam session jazz: non più
standard come canovacci su cui intessere assoli ma un armonico, fluido, coerente processo
creativo. Durante le serate di Jazz Jams si esibisce un ospite di elevata caratura, insieme alla
Band di Casa, formazione composta da affiatati musicisti dell’area torinese che varia di volta in
volta, gestita e guidata dall’inossidabile Salvatore ‘Toti’ Canzoneri, in accordo e sintonia con
l’ospite di turno. Il compito Toti e della Band di Casa è tessere un “tappeto sonoro” sul quale
l’ospite è completamente libero di muoversi ma diventando anch’esso improvvisato, in un creativo
rapporto di scambio tra gli artisti.
Nella Band di Casa entrano, oltre a sezioni ritmiche più o meno ampie, anche dj set, voci, ottoni e
molti altri strumenti, ma talvolta anche reading e performance teatrali o di danza. Previo accordo
con Toti Canzoneri e con l’ospite, è possibile ai musicisti presenti tra il pubblico accedere al palco
durante la serata.
Salvatore ‘Toti’ Canzoneri - flauto, sax, tastiere, percussioni, clarinetto, chitarra
Di formazione classica, jazz e underground, sassofonista turnista di studio e live dal 1978, Toti
Canzoneri ha lavorato con le orchestre RAI e MEDIASET dal 1989 al 1993. Negli anni ha
collaborato con Tribà, Fratelli di Soledad, Statuto, Loschi Dezi, Zimba Orchestra, Mau Mau,
Orchestra A. Righetti, Funq, Ossiduri, P.I.Q., Alma Flamenca, Sin Fronteras, Dom Um Romao,
Daniel Barrajanos, Ezio Bosso, Gustavo Beytelman, Gnawa Of Asilah, Republic Square. Ha inoltre
integrato le sue sonorità con le tradizioni Flamenca, Andalusa e Gnawa, collaborando con diversi
gruppi in Spagna e Marocco, dove ha vissuto dal 1994 al 2001.
Dan Kinzelman è nato nel 1982 a Racine, nel Wisconsin. Ha cominciato a suonare il sassofono
quando aveva tredici anni e a diciotto ha vinto una borsa di studio per frequentare l’Università di
Miami. Durante la sua permanenza in Florida si è aggiudicato tre Down Beat Student Music
Awards, successivamente ha suonato accanto a jazzmen del calibro di David Liebman, James
Moody e Joe Lovano. Nel 2004 si laurea a pieni voti e si trasferisce in Germania, per poi stabilirsi
in Italia nel 2005 dove collabora con Gianluca Petrella, Stefano Battaglia e con il pianista Giovanni
Guidi. Negli anni suona in diversi festival importanti a livello nazionale e internazionale come il
North Sea Jazz Festival, Copenhagen Jazz Festival ed Umbria Jazz. Come leader esordisce nel
2008 con il disco Goodbye Castle, metre sul fronte live, attualmente fa parte del Giovanni Guidi
Quartet, Enrico Rava Special Edition e Mauro Ottolini Sousaphonix, oltre i propri progetti in trio e
quartetto.
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