Biografia di Władisław Szpilman Władisław Szpilman nasce nel 1911 in Polonia a Sosnawiec. Il padre è violinista così che Władisław vive fin da piccolo in un mondo di musica. Nel 1931 va a Berlino, dove continua i suoi studi all’accademia, sotto la direzione di Leonid Kreuzer. Quando nel 1933 Hitler prende il potere in Germania, il giovane pianista torna a casa e con la famiglia si trasferisce a Varsavia. In questi anni diverse composizioni nell’ambito della musica classica e popolare lo rendono famoso nel suo Paese natale. Nel 1935 viene assunto alla sede della radio polacca di stato. L’1 Settembre 1939 scoppia la guerra: Władisław si precipita alla radio, dove suona in diretta la musica di Chopin, compositore romantico, considerato dai polacchi simbolo della loro identità. Quel concerto rimarrà per i polacchi l’ultimo ricordo sonoro della loro indipendenza: nel 1939 una bomba sganciata da un aereo della Luftwaffe distrugge la stazione radio. Durante i successivi sei anni, dal 1939 fino al termine della guerra, il pianista vive le vicende narrate nel libro. Finita la guerra, nel 1946 pubblica il libro Morte Di Una Città, ripubblicato oltre cinquant’anni dopo con il titolo Il Pianista. L’opera viene però proibita dalle autorità. Il libro cade in oblio e Szpilman si dedica alla composizione. Viene rintracciato dalla famiglia del capitano Hosenfeld, l’ufficiale tedesco che lo aveva salvato a Varsavia. Hosenfeld è prigioniero dei sovietici. Szpilman perora la sua causa presso i capi del regime in Polonia, ma invano: l’ufficiale muore in Russia sotto tortura. Szpilman viene nominato direttore musicale della radio di stato e si esibisce in concerti e come solista in Europa e in America. Continua a comporre, tanto che alcune delle sue musiche diventano famosissime canzoni popolari. Nel 1998 il figlio del pianista scopre il manoscritto delle memorie di suo padre che portano ad una nuova pubblicazione dell’opera. Il successo è tale che il libro viene tradotto e pubblicato in tutto il mondo. Szpilman muore nel 2001 a 88 anni.