Liceo-Ginnasio “B.Russell” di Roma Anno scolastico 2002-2003 – Classe 3F I contenuti del corso di Meccanica Classica URL: http://www.liceorussell.roma.it Modulo n°1 LA DESCRIZIONE CINEMATICA DEL MOTO Motivazione e Necessità della distinzione tra grandezze scalari e vettoriali. finalità Conoscenza dei termini, dei concetti e delle formule adatti alla descrizione del moto dei corpi. Durata 22 ore Prerequisiti Basi di algebra (equazioni di I grado). Capacità di rappresentare una funzione su un piano cartesiano e di riconoscere le funzioni lineari. Saper operare con le grandezze fisiche e le relative unità di misura. Contenuti Metrologia; Traiettoria e legge oraria; Velocità e accelerazione di un punto nel moto rettilineo; Moto rettilineo uniforme; Moto rettilineo uniformemente accelerato; La caduta dei gravi e la figura di Galileo nello studio cinematico della caduta dei corpi su piani inclinati; La natura vettoriale delle grandezze fisiche cinematiche; Esperimenti di Esperimento introduttivo sulla misurazione indiretta della densità Laboratorio assoluta di un cilindretto metallico; Conferma empirica della legge del moto rettilineo uniforme e uniformemente accelerato mediante una guidovia a cuscino d’aria posta come piano inclinato. Obiettivi Spazi strumenti e strategie Verifiche e valutazioni Conoscenze: Traiettoria e leggi orarie. Spazio, tempo, velocità ed accelerazione. Competenze: Saper studiare i diversi tipi di moto e ricavare leggi fisiche partendo dai dati. Saper interpretare in termini fisici le leggi matematiche che descrivono il moto dei corpi. Saper operare con i vettori. Saper distinguere una traiettoria dalla legge oraria corrispondente. Capacità: Comprendere l’importanza di un modello interpretativo nei fenomeni fisici. Laboratorio di fisica Aula normale Test a risposta chiusa contenente problemi e relazione di laboratorio 1 Modulo n°2 LA SPIEGAZIONE DINAMICA DEL MOTO Motivazione e Ricerca del legame fra moto e causa generatrice. Acquisizione del finalità concetto di massa e di forza. Comprensione del ruolo del secondo principio della dinamica. Durata 22 ore Prerequisiti Calcolo vettoriale elementare. Conoscenza dei vettori velocità ed accelerazione. Saper operare con le grandezze fisiche e le relative unità di misura. Contenuti Definizione di forza e criterio operativo statico per la sua misura. La forza come esempio di grandezza vettoriale. L'algebra dei vettori. Le leggi fondamentali della dinamica. Il concetto di massa inerziale e la definizione dell'unità di misura secondo il SI. Massa e peso di un corpo. Esperimenti di Conferma empirica della seconda legge della dinamica mediante Laboratorio l’uso di una guidovia a cuscino d’aria. Obiettivi Conoscenze: Natura vettoriale delle forze. Equilibrio dei punti materiali. La 2a legge della dinamica Massa e peso dei corpi Competenze: Riconoscere le forze come causa delle variazioni del moto e dell'equilibrio Sapere eseguire misure di forze Saper risolvere problemi mediante l'uso delle relazioni tra grandezze. Riconoscere le relazioni di proporzionalità esistenti tra forza e accelerazione e tra massa e accelerazione Capacità: Capacità di saper trarre semplici deduzioni teoriche e confrontarle con i risultati previsti. Saper progettare esperienze quantitative per poterle interpretare con criteri matematici rigorosi. Spazi strumenti e Laboratorio di fisica strategie Aula normale Verifiche e Test a risposta chiusa contenente problemi e relazione di laboratorio valutazioni 2 Modulo n°3 SISTEMI DI RIFERIMENTO Motivazione e Analisi critica del concetto di relatività galileiana. Differenze nella finalità descrizione dei fenomeni da diversi sistemi di riferimento. Durata 22 ore Prerequisiti Piano cartesiano e traslazioni Composizione vettoriale. Leggi del moto rettilineo uniforme ed uniformemente accelerato. Contenuti Il problema del moto della Terra agli inizi dei Seicento. Analisi di un esperimento concettuale: il moto di caduta di un grave dall'alto di una torre. Il principio di composizione dei movimenti e la sua applicazione. Composizione di movimenti, relatività del moto e principio d'inerzia. L'indistinguibilità dei sistemi di riferimento in MRU fra di loro, ovvero il principio di relatività galileiano; Le leggi di trasformazione di Galileo. Sistemi inerziali e non inerziali. Spazio, tempo e moto nella relatività galileiana. Il moto circolare uniforme: parametri fondamentali. L'accelerazione centripeta in un Moto Circolare Uniforme (MCU). Dinamica del MCU. La forza centrifuga come forza apparente dovuta alla non inerzialità del sistema di riferimento. Moto circolare uniformemente accelerato. Dinamica del MCUA. Obiettivi Conoscenze: Formalizzazione delle tre leggi della dinamica. Riflessione sul significato di quiete e moto. Distinzione tra sistemi di riferimento inerziali e non inerziali. Il moto circolare Competenze: Saper scomporre un movimento rispetto ad un sistema di riferimento. Saper risolvere problemi sulla caduta dei gravi in condizioni libere e vincolate. Saper descrivere un moto circolare e risolvere problemi. Verifiche e valutazioni Capacità: Inquadrare le trasformazioni galileiane come punto fondamentale nella storia della scienza moderna Test a risposta chiusa contenente problemi e relazione di laboratorio 3 Modulo n°4 ENERGIA, DINAMICA TRASLATORIA E ROTAZIONALE E PRINCIPI DI CONSERVAZIONE Motivazione e Necessità di integrare il quadro concettuale della dinamica con leggi finalità di carattere più ampio. Formalizzazione dei concetti energetici e della dinamica rotazionale. Introduzione del concetto di forze conservative e primo approccio con l'idea di campo. Studio della gravitazione universale e delle leggi di Keplero. Durata 22 ore Prerequisiti Calcolo vettoriale elementare. Conoscenza dei vettori forza e spostamento. Legge della caduta libera dei gravi e principi della dinamica classica. Contenuti Lavoro, Potenza, Energia, Q.d.m., Impulso, Momento angolare e principi di conservazione. Gravitazione universale. Esperimenti di Conferma empirica del principio di conservazione dell’energia Laboratorio meccanica. Obiettivi Conoscenze: Le leggi di conservazione dell'energia, della q.d.m., del momento della q.d.m. e del momento di una forza. Competenze: Saper calcolare il lavoro compiuto da una forze costante e non costante, la qdm, il momento angolare, il momento di una forza e quello d’inerzia Saper inquadrare un fenomeno fisico dal punto di vista dell'energia Riconoscere che l'energia si conserva assumendo varie forme. Saper applicare i principi di conservazione dell'energia, della qdm e del momento angolare Saper riconoscere i casi di conservazione Saper risolvere problemi mediante leggi di conservazione Sapere progettare esperimenti concettuali in cui siano coinvolte quantità che si conservano Capacità: Spazi strumenti e strategie Verifiche e valutazioni Saper inquadrare un fenomeno dal punto di vista delle leggi di conservazione Laboratorio di fisica Aula normale Test a risposta chiusa contenente problemi e relazione di laboratorio 4 Modulo n°5 MECCANICA DEI FLUIDI Motivazione e Rendere familiari allo studente i concetti della meccanica dei sistemi finalità continui, applicandoli ad una disciplina (la meccanica dei fluidi) che favorisce la comprensione dei concetti elementari di calcolo vettoriale ed estende il dominio di applicazione della meccanica classica. Durata Lezione frontale 10h Verifiche 1h Totale 11h Prerequisiti Calcolo vettoriale elementare e grandezze fisiche fondamentali. Contenuti Pressione Proprietà dei fluidi Principio di Pascal Legge di Stevino Principio di Archimede Cenni alla legge di Bernoulli Obiettivi Conoscenze: Acquisizione e approfondimento del concetto di fluido dal punto di vista fisico Distinzione tra idrostatica e idrodinamica Il concetto di pressione Competenze: Saper applicare il principio di Pascal, la legge di Stivino e il principio di Archimede Saper risolvere problemi teorici che coinvolgono le leggi e i principi suddetti Verifiche e valutazioni Capacità: Comprendere come la fisica proceda per schematizzazioni di casi semplici (modelli) e, per passi successivi, riesca a simulare situazioni molto complesse (realtà) Test a risposta chiusa Roma, 14 Ottobre 2002 L’insegnante Prof. Vincenzo Calabrò 5