I DPS nell`infanzia e in adolescenza: diagnosi e trattamento

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ASL TO1
Autismo
Modelli e Strategie di intervento
Geninatti Neni Giovanni, NPI
Bazzini Stefania, NPSM
Bertolotto Irene, Log
Camilli Meletani Fiorenza, Educatrice
Ferrando Enrica, NPSM
Santo Sara, Log
S.C. NPI ASL TO1 EST
Torino 7 Febbraio – 8 Maggio 2012
Contributo slides: M.Gandione (OIRM Torino)
Fonte: ANGSA
SC NPI ASL TO 1 Est
SC NPI ASL TO 1 Est
SC NPI ASL TO 1 Est
SC NPI ASL TO 1 Est
Come si presenta il bambino con disturbo
dello spettro autistico…
non comunica
sguardo difficile da agganciare, deviato, laterale
uso degli oggetti scarsamente strutturato, stereotipato
gioco povero e frammentato e/o ripetitivo
il gioco simbolico assente e, quando presente, poco creativo, ripetizione di “scene” vissute o
particolarmente attraenti sul piano sensoriale
assenza di attenzione congiunta
movimenti ripetitivi, stereotipati
posture bizzarre
scarsa regolazione
dell’umore
SC NPI ASL TO 1 Est
SC NPI ASL TO 1 Est
SC NPI ASL TO 1 Est
SC NPI ASL TO 1 Est
SC NPI ASL TO 1 Est
SC NPI ASL TO 1 Est
SC NPI ASL TO 1 Est
SC NPI ASL TO 1 Est
SC NPI ASL TO 1 Est
SC NPI ASL TO 1 Est
SC NPI ASL TO 1 Est
L'Autismo Infantile è una sindrome
comportamentale complessa,
a comparsa precoce
(entro i primi tre anni di vita)
caratterizzata da una marcata compromissione dell‘ interazione
e della comunicazione sociale
il cui fenotipo comportamentale è quanto mai vario (si
preferisce quindi parlare di Disturbi dello Spettro Autistico)
si configura come una disabilità permanente che accompagna il
soggetto per l’intero ciclo vitale, con una espressività variabile
SC NPI ASL TO 1 Est
nel
tempo
La Classificazione della
O.M.S. (ICD-10)
Sindromi da alterazione globale dello
sviluppo psicologico
L’autismo è una sindrome definita dalla presenza di
una compromissione dello sviluppo che si rende
manifesta prima dei tre anni, e da un tipo
caratteristico di funzionamento anomalo nelle aree
dell‘ interazione sociale, della comunicazione e del
comportamento, che è limitato, e ripetitivo.
SC NPI ASL TO 1 Est
Autismo - DSA
• DPS Disturbi Pervasivi dello
Sviluppo
• DGS Disturbi Generalizzati dello
Sviluppo
• Sn. da alterazione globale dello
sviluppo psicologico
• F84
SC NPI ASL TO 1 Est
Compromissione relazione sociale
Assenza di non verbale: ( diretto e interpretato):
sguardo,espressione mimica, posture corporee e
gesti della relazione (sguardo, abbraccio, sorriso,
saluto)
Assenza attenzione congiunta: non prestare o
richiamare attenzione su sé, persone o oggetti
Assenza di reciprocità sociale ed emotiva:
isolamento,rifiuto, passività,coinvolgimento dell'altro
come aiuto"meccanico“, indifferenza alle
separazioni ,non condivisione di affetto, dolori e
punizione, non gioco sociale con coetanei, no
controllo emotivo sociale, no norme sociali
SC NPI ASL TO 1 Est
Compromissione comunicazione sociale
Ritardo o totale mancanza dello sviluppo del
linguaggio parlato ( non accompagnato da un
tentativo di compenso attraverso alternative)
In presenza di linguaggio adeguato incapacità di
iniziare o sostenere la conversazione
Uso di linguaggio stereotipato e ripetitivo o
linguaggio eccentrico; difficoltà prosodiche, ecolalia,
inversione pronominale, comprensione letterale,
difficoltà per metafore
SC NPI ASL TO 1 Est
SC NPI ASL TO 1 Est
SC NPI ASL TO 1 Est
SC NPI ASL TO 1 Est
Comportamenti, interessi, attività ristretti,
ripetitivi, stereotipati, no gioco simbolico
Dedizione ad interessi ristretti e stereotipati
date, numeri di telefono, frequenze di trasmissioni
radiofoniche,date di nascita, targhe e modelli auto,
mimare in modo ripetitivo i gesti-parole di un attore
della televisione
Sottomissione rigida ad inutili abitudini o rituali
di spazio ed oggetti
reazioni catastrofiche a piccoli cambiamenti
nell'ambiente, una risistemazione dei mobili o l'uso
di nuove posate
Sottomissione rigida ad abitudini rituali
percorrere ogni giorno la stessa strada per recarsi
a scuola, lavarsi le mani….
SC NPI ASL TO 1 Est
Interesse per parti di oggetto o per alcuni di
essi:
oggetti in movimento (per es. ruote di giocattoli
che girano, porte che si aprono e chiudono, le pale
dei ventilatori elettrici lavatrice o altri oggetti che
ruotano rapidamente). Può essere presente
attaccamento intenso ad oggetti inanimati (per es.
un pezzo di spago o un elastico)
Stereotipie motorie autolesive e non:
altalena,le mani (corpo ed oggetti), andatura ipo-ipertonica, la
testa, le smorfie
Assenza di gioco simbolico:
Mancanza di immaginazione e finzione (impersonare
ruoli adulti, personaggi di fantasia, animali, ecc.)
SC NPI ASL TO 1 Est
Problemi associati allo spettro autistico
1.Ritardo Mentale
• Nella maggior parte dei casi è presente ritardo
mentale variabile in un range da lieve a grave.
• Le capacità verbali tipicamente più deboli
delle capacità non-verbali.
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SC NPI ASL TO 1 Est
FUNZIONE INTELLETTIVA
- 40 % : Q.I.sotto dei 50-55
- 30 % : Q. I. tra i
- 30 % : Q. I.
dai
SC NPI ASL TO 1 Est
50-70
70 su
Caratteristiche cognitive
•
•
•
•
•
•
Quoziente Intellettivo a picchi
Capacità di performance > capacità verbali
Pensiero visivo
Deficit specifico nella memoria di sequenze
Buona memoria visiva e a breve termine
Tendenza a sistematizzare e a classificare
SC NPI ASL TO 1 Est
• 2.Problemi sensoriali
• Nei Disturbi dello Spettro Autistico il cervello
sembra incapace di bilanciare i sensi in modo
appropriato.
• Se la percezione è alterata lo è anche la relazione con
realtà
• Elusione degli stimoli,iperselettività degli stimoli
• “Soglia del dolore elevata, ipersensibilità al suono o
al tatto
SC NPI ASL TO 1 Est
- Alcuni trovano quasi insopportabile il contatto dei
vestiti sulla pelle.
- Certi rumori - l’aspirapolvere, il telefono, uno
scoppio improvviso, provoca in questi bambini la
reazione
immediata di coprirsi le orecchie e urlare.
- Alcuni bambini con ASD sono insensibili al dolore
o al freddo pungente.
- Altri non esitano a battere ripetutamente la testa
contro il muro, mentre un tocco leggero sulla spalla li
fa urlare di paura
SC NPI ASL TO 1 Est
• 3. Altri problemi associati
Iperattività, tempi di attenzione brevi, impulsività,
aggressività, autolesionismo, e, specialmente nei
bambini piccoli, crisi di collera
Anomalie dell'alimentazione restrizioni dietetiche a
pochi alimenti, Picacismo, anomalie del sonno con
risvegli notturni ricorrenti con dondolamenti
Anomalie dell'umore o dell'affettività,ridacchiare o
piagnucolare apparentemente senza motivo,
apparente assenza di reazioni emotive
SC NPI ASL TO 1 Est
No reazioni di paura a pericoli reali, in
presenza di timore eccessivo nei confronti di
oggetti innocui
1 bambino su 4 ha crisi epilettiche, con
perdita ci conoscenza, convulsioni, assenze.
Non sonno o febbre alta provocano la crisi
Eterogeneità dei profili
SC NPI ASL TO 1 Est
• “Autistico dotto”: Isole di Abilità o problemi
associati?
Iperlessia: un soggetto di 4 anni può essere
capace di "decodificare" un testo scritto con una
comprensione estremamente limitata del
significato di ciò che sta leggendo
Abilità di calcolo: bambino di 10 anni può
possedere abilità straordinarie nel calcolare
somme o date
SC NPI ASL TO 1 Est
Memoria a lungo termine
orari ferroviari, le date storiche, le formule chimiche o
ricordare esattamente le parole di una canzone
sentita anni prima eccellenti, le informazioni tendono
ad essere ripetute più e più volte, a prescindere da
quanto siano appropriate alcontesto sociale
Abilità visivo-spaziali: puzzle, individuare figure
geometriche, disegno…………
SC NPI ASL TO 1 Est
SC NPI ASL TO 1 Est
La Classificazione della
O.M.S. (ICD-10)
Sindromi da alterazione globale dello
sviluppo psicologico
L’autismo è una sindrome definita dalla presenza di
una compromissione dello sviluppo che si rende
manifesta prima dei tre anni, e da un tipo
caratteristico di funzionamento anomalo nelle aree
dell‘ interazione sociale, della comunicazione e del
comportamento, che è limitato, e ripetitivo.
SC NPI ASL TO 1 Est
Compromissione Qualitativa
dell’INTERAZIONE SOCIALE
Il termine “qualitativo”, vuole indicare la necessità di non
limitarsi a considerare la semplice presenza/assenza di un
comportamento, quanto piuttosto di tener conto del reale
piacere da parte del soggetto di condividere con l’altro
esperienze, affetti ed interessi
SC NPI ASL TO 1 Est
Nel corso del primo anno di vita
sguardo sfuggente
assenza di sorriso sociale
mancanza di atteggiamenti anticipatori quando
si cerca di prenderlo in braccio (tendere le
braccia)
atipie del dialogo tonico (difficoltà a tenerlo in
braccio)
inadeguatezza dell’attenzione congiunta
(difficoltà di richiamare la sua attenzione su un
oggetto o un evento interessante)
SC NPI ASL TO 1 Est
Fra il secondo e il quinto anno di vita
il bambino “si aggira” fra gli altri come se non
esistessero
tende ad isolarsi
quando chiamato “non risponde”
non richiede la partecipazione dell’altro nelle sue
attività, né lo rende partecipe delle sue attività
(richiamando, ad esempio, l’attenzione dell’altro
su oggetti o eventi interessanti, ovvero portando
o mostrando oggetti)
utilizza l’altro in maniera strumentale per
l’appagamento delle esigenze del momento
Rapporto non assente ( richiesta ma non
condivisione )
SC NPI ASL TO 1 Est
In epoche ancora successive (dal sesto anno di vita in
poi)
la compromissione dell’interazione sociale può
continuare ad esprimersi
con i comportamenti su accennati ovvero, in
relazione al conseguimento di un adattamento
formale all’ambiente, può assumere forme meno
esplicite
a fronte di un apparente adeguamento alle regole
sociali, persiste uno scarso investimento della
relazione con mancata individuazione dell’altro come
figura privilegiata per condividere esperienze,
interessi ed attività.
SC NPI ASL TO 1 Est
Compromissione Qualitativa
della COMUNICAZIONE
SC NPI ASL TO 1 Est
A. la capacità di “capire” (in ricezione) e di utilizzare
(in espressione) quei codici comunicativi che
permettono all’individuo di entrare in un
interscambio con l’altro
B. la capacità di accedere a giochi di finzione; la
capacità, cioè, di riproporre in chiave ludica
situazioni sociali vissute e mentalmente
rielaborate.
SC NPI ASL TO 1 Est
A)
Non solo linguaggio verbale, ma anche
componente posturo-cinetica (posture, sguardo,
atteggiamenti mimici, gesti) e alla componente
non verbale del linguaggio (intonazione,
prosodia, pause)
Il deficit del padroneggiamento dei codici della
comunicazione investe sia il versante ricettivo sia
quello espressivo: il bambino autistico non riesce
a “capire” quello che gli altri vogliono
comunicargli e, nello stesso tempo, non riesce a
“farsi capire”
SC NPI ASL TO 1 Est
Nel corso dei primi anni di vita
mancato uso del linguaggio verbale
“disattenzione” nei confronti del linguaggio verbale
degli altri (“non ci chiama per nome”, “non si volta
quando chiamato per nome”, “non usa le parole per
chiedere o indicare”, “non sta a sentire quando gli si
chiede di fare qualcosa”).
(non compensato da modalità alternative di
comunicazione come gesti o mimica)
I bambini che cominciano ad accedere a produzioni
“verbali”, mettono comunque in evidenza atipie
espressive rappresentate da gergolalie, ecolalia
immediata, ecolalia differita, inversioni pronominali,
stereotipie verbali
SC NPI ASL TO 1 Est
Dopo il sesto anno di vita,
il 50% dei casi riesce ad accedere al linguaggio
verbale, qualitativamente inadeguato (mancato
riconoscimento dell’altro come partner
conversazionale, argomenti favoriti)
frequente è l’uso di frasi bizzarre, spesso
associate in maniera illogica ad alcuni eventi
(espressioni idiosincratiche)
raramente vengono usati gesti e quelle
pantomime
sul piano del linguaggio di comprensione,
vengono segnalati alcuni deficit molto particolari,
quali l’incapacità di riconoscere i motti di spirito, i
doppi sensi, le metafore…. Ne deriva una
comprensione cosiddetta letterale. (Pragmatica:
linguaggio in rapporto a scopi,
bisogni,intenzioni,ruoli)
SC NPI ASL TO 1 Est
B)
Il gioco di finzione, anche normalmente, non segue
un carattere del tutto-o-niente ma se in parte
presente questa attività sarà sempre atipica, in
quanto: ipostrutturata rispetto alla normalità;
limitata a solo alcune azioni, riprodotte peraltro in
maniera “meccanica” e ripetitiva; priva di un reale
piacere di condivisione con l’altro
In alcuni bambini autistici si rileva un’intensa attività
immaginativa, espressa dalla riproposizione di
scene vissute o viste in TV, che vengono mimate
in tutti i dettagli (ripetitività).
SC NPI ASL TO 1 Est
Modalità di
Comportamento, Interessi e Attività
Ristretti, Ripetitivi e STEREOTIPATI
SC NPI ASL TO 1 Est
• Il bambino autistico presenta un interesse
assorbente e perseverante che può riguardare
diversi aspetti della realtà: raccolta di stimoli
provenienti dal proprio corpo (per esempio,
guardarsi le mani) o osservazione di particolari
oggetti ed eventi o anche esecuzione di
determinate attività più o meno elaborate e
mentalizzate (scene film mimate).
SC NPI ASL TO 1 Est
• Ritualizzazione di alcune abituali routine quotidiane,
quali il mangiare, il lavarsi, l’uscire, che devono
svolgersi secondo sequenze rigide ed immutabili.
• Bisogno di immutabilità - riferito dai genitori come
espressione di un “carattere abitudinario” - si
verifica anche nel gioco, nella disposizione degli
oggetti nella sua stanza, nei percorsi da seguire
nelle uscite o nell’attaccamento esasperato ad
oggetti insoliti.
• Due aspetti particolari caratterizzano questo tipo di
comportamenti: l’abilità del bambino di cogliere
anche minime variazioni del set percettivo e le
reazioni di profondo disagio quando ciò avviene.
SC NPI ASL TO 1 Est
Preoccupazioni legate allo sviluppo sociale
"Non sorride quando gli si sorride o quando si gioca con lui“
"Evita o presenta scarso contatto di sguardo“
"Sembra vivere in un suo mondo“
"Si comporta come se non fosse consapevole della presenza e
degli spostamenti degli altri“
"Sembra escludere gli altri e gli avvenimenti esterni“
"E' eccessivamente indipendente“
"Non è interessato agli altri bambini“
"Preferisce giocare da solo“
"Tiene le cose per se stesso e non ama condividerle con gli altri"
SC NPI ASL TO 1 Est
Preoccupazioni legate allo sviluppo della
comunicazione non verbale e verbale:
"Non dirige l'attenzione a qualcosa che gli viene indicato“
"Non fa ciao-ciao“
"A volte sembra sordo“
"Qualche volta sembra ascoltare, altre volte no“
"Non risponde quando lo si chiama per nome”
"Il linguaggio è ritardato“
"Non chiede ciò che vuole“
"Prima diceva alcune parole, ma ora non lo fa più"
SC NPI ASL TO 1 Est
Preoccupazioni legate al modo di comportarsi
"Non gioca con i giocattoli come gli altri bambini“
"Odora o lecca i giocattoli“
"Resta attaccato ad un'attività in maniera ripetitiva“
"Presenta un attaccamento esagerato ad un oggetto“
"Si fissa su alcuni particolari“
"Mette in fila le cose“
"Cammina sulle punte“
"Presenta movimenti bizzarri come dondolarsi o agitare le mani“
"E' ipersensibile nei confronti di alcuni suoni e/o altri stimoli“
"Si mostra insensibile a ustioni o contusioni“
"Ha delle esplosioni di ira senza apparente motivo“
"E' iperattivo, poco collaborante o francamente oppositivo"
SC NPI ASL TO 1 Est
Sensorialità
Nella maggioranza dei casi i bambini con Disturbo Autistico non
emergono disturbi sensoriali attraverso i comuni esami
diagnostici.
Sono peraltro evidenti risposte comportamentali
insolite a stimoli sensoriali.
La presenza di queste atipicità non rappresenta attualmente un
criterio necessario ai fini diagnostici (era stato introdotto con il
DSM-III), malgrado genitori e riportino frequentemente
anomalieSCin
questo ambito
NPI ASL TO 1 Est
Le “Atipicità”sensoriali rivestono un ruolo importante nella
vita delle persone autistiche, accanto alle difficoltà
comunicative e sociali.
I sistemi sensoriali di cui siamo forniti ci permettono di
acquisire le informazioni necessarie per agire, interagire e
comprendere il mondo esterno e sono alla base
dell'apprendimento.
Alcune delle difficoltà delle persone autistiche ad inserirsi
nel contesto che li circonda possono essere ascritte, oltre che
alle difficoltà di comunicazione, anche a sovra e
sottostimolazioni dei vari sistemi sensoriali (per es. un suono
debole avvertito con particolare intensità o un tocco, una
carezza sperimentati come la pressione esercitata da carta
vetrata).
SC NPI ASL TO 1 Est
Le “atipicità” sensoriali
possono riguardare :
ipo e iper sensibilità agli stimoli ambientali che spesso fluttua
tra i due poli; tali stimoli possono essere di natura uditiva,
olfattiva e tattile.
Conseguentemente una persona con autismo può annusare,
ricercare il contatto in maniera eccessiva, fino all'autolesione,
oppure può rifiutare le fonti di rumori, di odori e di contatti.
In alcuni casi può essere utile lasciare che sia la persona autistica ad
iniziare il contatto, poiché in tal modo ha il tempo di percepire ed
elaborare le sensazioni da esso derivanti.
Ricerca di autostimolazione sensoriale specifica
Dispercezioni: ad esempio la profondità può essere
percepita erroneamente oppure oggetti immobili
NPI ASL TO 1 Est
possono essereSCpercepiti
in movimento.
Sovraccarico percettivo:
generalmente le situazioni
caratterizzate da un eccesso di
stimoli visivi o uditivi, possono
suscitare disagio e insofferenza
con conseguenti reazioni di
rabbia e di aggressività.
Difficoltà nell'elaborare
informazioni provenienti da più
canali contemporaneamente
(“Multichannel perception": per
es. la percezione di un suono può
anche provocare la visione di
colori o la percezione di odori.)
SC NPI ASL TO 1 Est
Forte abilità
discriminativa
Iperselettività degli
stimoli:
• le persone autistiche hanno la
tendenza a focalizzare
l'attenzione su una fonte
stimolante o su dettagli o
aspetti insoliti e irrilevanti di
uno stimolo, trascurando
l'insieme e il contesto.
visuo-spaziale:
• la tendenza a concentrarsi sui
dettagli consente alla persona
autistica di mostrare abilità
percettive nello spazio, come
la memoria di posizioni e
forme, la discriminazione di
immagini e forme, la capacità
di costruire puzzles, incastri,
ecc.
SC NPI ASL TO 1 Est
Le” atipicità” sensoriali possono, di conseguenza,
generare elevati livelli di angoscia, paura, ansia,
condizionando negativamente la vita quotidiana e il
funzionamento sociale delle persone autistiche.
Inoltre esistono differenze individuali e ciò che può
risultare fastidioso per una persona, può essere
indifferente o addirittura piacevole per un'altra, e la
stessa persona può essere infastidita da una serie di
stimoli, mentre può ricercarne altri, anche in
maniera eccessiva, come fonte di piacere e di
sicurezza.
SC NPI ASL TO 1 Est
“… sembrava che io avessi più sensibilità nei denti che
nel resto del corpo, dove avvertivo le sensazioni in
modo vago. Il mio cervello percepiva solo
informazioni confuse dal resto del corpo e io
dovevo utilizzare la vista per capire bene cosa stesse
accadendo. Tanto più una parte del corpo era
lontana dal cervello, tanto più le sensazioni erano
indistinte.”
Gunilla Gerland
SC NPI ASL TO 1 Est
Il pensiero visivo
Io penso in immagini. Le parole sono come una
seconda lingua per me. Io traduco le parole in
filmati a colori, completi di suono, che
scorrono come una videocassetta nella mia
mente.
Temple Grandin
SC NPI ASL TO 1 Est
Per esempio il mio concetto di cane è
inscindibilmente connesso ad ogni cane che
ho incontrato. E’ come se avessi un catalogo a
schede dei cani che ho visto, completo di
fotografie, che cresce continuamente via via
che aggiungo nuovi esempi alla mia biblioteca
video.
Temple Grandin
SC NPI ASL TO 1 Est
Non capivo perché tutti quei bambini dovessero
stare nella mia casa, nel mio giardino e giocare
insieme durante il giorno del mio compleanno.
Non potevo partecipare ai loro giochi. A me
bastava che fossero in tre o quattro, affinché non
diventassero un ammasso informe di braccia,
gambe voci e risate. Questo mi spaventava e mi
stancava. Era come essere chiusi in una stanza
piena di palle pazze in costante movimento.
Gunilla Gerland
SC NPI ASL TO 1 Est
“Trovo molto difficile capire le situazioni sociali e
posso superare tale problema solo se ogni
minimo passo , regola e idea mi vengono scritti e
numerati in sequenza, in una colonna che devo
guardare e riguardare molte volte per impararla
tutta. Ma anche così non ho alcuna garanzia di
sapere sempre come, quando, e dove applicare le
regole , perché il contesto , che è sempre diverso
da quello in cui le ho imparate , mi confonde... La
vita è sconcertante , una confusa interazione fra
una massa di persone , fatti , cose e luoghi senza
alcun confine. La vita sociale è difficile perché
non sembra seguire uno schema”
Jim Sinclair
SC NPI ASL TO 1 Est
Temple Grandin
“Pensare con il linguaggio e le parole mi è
estraneo. Io penso interamente per immagini. E’
come guardare nella mia immaginazione una
serie di videocassette sullo schermo di un video
registratore. Ero convinta che tutto il mondo
pensasse per immagini prima di interrogare
moltissime persone sui loro meccanismi di
pensiero. Per recuperare un’informazione che
mi è stata comunicata verbalmente devo
ripassare la videocassetta della persona mentre
parla”.
SC NPI ASL TO 1 Est
Therese Joliffe
“Se persone normali si trovassero su un altro
pianeta con creature aliene , probabilmente si
sentirebbero spaventate , non saprebbero cosa
fare per adattarvisi e avrebbero sicuramente
difficoltà a capire che cosa pensano , sentono e
vogliono gli alieni e a rispondere correttamente a
tutto questo. L’autismo è così. Se su questo
pianeta , dovesse improvvisamente cambiare
tutto ,una persona normale si preoccuperebbe ,
soprattutto , soprattutto se non capisse il
significato di questo cambiamento. Così si sente
l’autistico quando le cose cambiano”.
“Ciò di cui ho bisogno è di un manuale di
orientamento per extraterrestri”
SC NPI ASL TO 1 Est
Autismo infantile
Autismo atipico
Sindrome di Rett
Sindrome disintegrativa
dell’infanzia di altro tipo
Sindrome iperattiva associata a
ritardo mentale e movimenti
stereotipati
Sindrome di
Asperger
Sindrome non specificata
da alterazione globale
dello sviluppo psicologico
Altre sindromi da
alterazione globale dello
sviluppo psicologico
SC NPI ASL TO 1 Est
Disturbo autistico
Disturbo di
Asperger
Disturbo disintegrativo
della fanciullezza
Disturbo
generalizzato dello
sviluppo non
altrimenti
specificato
Disturbo di
Rett
SC NPI ASL TO 1 Est
DPS/DGS
• 1. Autismo classico o Disturbo Autistico
(Tipico/Atipico) F84.0, F84.1
• 2. Disturbo Disintegrativo Infantile F84.3
• 3. Sindrome di Rett F84.2
• 4. Sindrome Asperger F84.5
• 5. Disturbo generalizzato dello sviluppo non
altrimenti specificato F84.8,F84.9
SC NPI ASL TO 1 Est
Disturbo Disintegrativo Infantile
Disturbo molto raro ( 2 su 100mila)
Presenta un quadro caratteristico di regressione dello
sviluppo dopo almeno 2 anni di sviluppo normale. I
bambini con D. D. I. inoltre mostrano ungrado
elevato di Ritardo Mentale e di compromissione del
linguaggio. Sviluppo normale tra 2-10 anni
Non controllo sfinterico, epilessia, maschi
SC NPI ASL TO 1 Est
Sindrome di Rett
􀂄 Rara ( 1 su 15mila)
􀂄 Genetica, solo femmine,
􀂄 Sviluppo normale fino 6/ 18 mesi, regressione
generale: perdita di abilità manuali acquisite e
comparsa di andatura e movimenti del tronco
scarsamente coordinati. Ritardo mentale e
compromissione del linguaggio e della
comunicazione.
􀂄 Rallentamento della crescita del cranio, non
controllo piedi, contorsioni delle mani,
ipersudorazione
SC NPI ASL TO 1 Est
Sindrome di Asperger
􀂄 Rara. Diagnosticato più frequentemente nei maschi
che nelle femmine. Anomalie nelle relazioni,interessi
ristretti, ma intelligenza e linguaggio sono nella
norma
􀂄 Gravi e persistenti compromissioni dell‘ interazione
sociale
􀂄 Nell'infanzia non si osserva ritardo clinicamente
significativo dello sviluppo cognitivo o di capacità di
auto-aiuto appropriate all'età, della curiosità per
l'ambiente
􀂄 Compromissione nell'uso dei molteplici comportamenti non
verbali
SC NPI ASL TO 1 Est
􀂄 Compromessione della capacità di stabilire
relazioni con i coetanei adeguata al livello di
sviluppo che può assumere connotazioni diverse a seconda
dell'età. I più giovani possono essere
scarsamente o per nulla interessati a fare amicizia.
I più grandi possono essere interessati all'amicizia,
ma non comprendere le convenzioni delle
interazioni sociali.
􀂄 Assenza di reciprocità sociale o emotiva (per
esempio, mancanza di partecipazione a giochi o
divertimenti semplici, preferire attività solitarie….
SC NPI ASL TO 1 Est
􀂄 Approccio verso gli altri eccentrico e unilaterale (p.es.
insistendo su un argomento di conversazione senza tener
conto delle reazioni altrui ) piuttosto che con indifferenza
sociale ed emotiva.
􀂄 Interessi ripetitivi e ristretti, sviluppo di attenzione esclusiva
per un argomento o un interesse circoscritto, sul quale il
soggetto può raccogliere una grande quantità di fatti e
informazioni
􀂄 Non c'è ritardo del linguaggio anche se il linguaggio può
risultare insolito in termini di preoccupazione del soggetto per
certi argomenti e per la sua verbosità.
SC NPI ASL TO 1 Est
􀂄 Variabilità del funzionamento cognitivo, con punti di forza
nelle aree di capacità verbali ( per es., vocabolario, memoria
uditiva meccanica) e punti deboli in aree non verbali (
capacità visuomotorie o visuo-spaziali)
􀂄 Goffaggine e impaccio motorio, generalmente di grado lieve,
sebbene le difficoltà motoriepossano contribuire al rifiuto da
parte dei coetanei e all'isolamento sociale (per es. l'incapacità
di partecipare a sport di gruppo).
SC NPI ASL TO 1 Est
Disturbo Pervasivo Generalizzato non
altrimenti specificato/
Autismo Atipico
Non sono pienamente soddisfatti i criteri per
una diagnosi specifica di Disturbo Pervasivo
Questa categoria include l'Autismo atipico,
quadri che non soddisfano i criteri per il Disturbo
Autistico per l'età di insorgenza, la sintomatologia
atipica o subliminare, o tutti questi motivi insieme.
SC NPI ASL TO 1 Est
Epidemiologia
E’ stato riscontrato in tutte le
popolazioni del mondo di ogni razza
o ambiente sociale
Colpisce i maschi 3-4 volte
più frequentemente delle
femmine
SC NPI ASL TO 1 Est
SC NPI ASL TO 1 Est
SC NPI ASL TO 1 Est
SC NPI ASL TO 1 Est
SC NPI ASL TO 1 Est
L’ampiamento dei criteri diagnostici ha
determinato l’incremento della
prevalenza intorno a 34/10.000 bambini
per l’Autismo e a 60/10.000 per DSA
nos (Chakrabarti S, Fombonne, 2008)
La letteratura
internazionale stima
attualmente la nascita di 1
bambino con disturbi dello
spettro autistico ogni 150
nati
Gli studi epidemiologici
condotti sia negli Stati Uniti sia
in Europa, nell’ultimo decennio,
riportano una prevalenza fino a
8 su 1.000 del complesso dei
DPS (Istituto Superiore di
Sanità, 2009)
SC NPI ASL TO 1 Est
In Italia, non esistono dati nazionali
sulla frequenza dell’autismo nella
popolazione
Le stime disponibili (Osservatorio autismo
della Regione Lombardia) indicano una
prevalenza
minima di 4,5 casi per 10.000
In Piemonte è stato accertato un dato di
prevalenza in età evolutiva (0-18 anni) di
circa 2.5 soggetti su mille, con una punta di
3.7 su mille nella fascia 6-10 anni.
SC NPI ASL TO 1 Est
in realtà parliamo di
bambini diagnosticati
Non possiamo parlare
di bambini che non
accedono ai servizi e
che quindi non
possono essere
diagnosticati
SC NPI ASL TO 1 Est
Oggi è condivisa l’origine biologica dell’autismo
anche se resta sconosciuta la causa e non
esiste alcun trattamento che ne assicuri la
guarigione
Trattamenti intensivi e precoci consentono
importanti miglioramenti
Necessità di approccio multidisciplinare e
multiprofessionale
SC NPI ASL TO 1 Est
Pediatra
Infermiere
Logopedista
Insegnante
Terapista della
NPEE
Psicologo
Educatore
Neuropsichiatra
Infantile
SC NPI ASL TO 1 Est
interazione sociale: difficoltà
ad instaurare relazioni sociali
Triade delle
compromissioni
comunicazione
sociale: difficoltà
nella
comunicazione
verbale e nonverbale
immaginazione: difficoltà
nello sviluppo del gioco e
dell'immaginazione
SC NPI ASL TO 1 Est
Componente
genetica
geni che regolano
lo sviluppo del SNC
Componente
Componente
biologica
ambientale
Alterazioni funzionali
Relazionale
e strutturali del SNC
Sociale
e/o malformazioni note
SC NPI ASL TO 1 Est
Autismo e Ritardo Mentale
Circa il 60% dei
pazienti autistici
presenta ritardo
mentale.
Una frequenza
così elevata di comorbilità ha da
sempre sollevato
notevoli
discussioni.
SC NPI ASL TO 1 Est
E' difficile stabilire se
alcuni
comportamenti
atipici siano riferibili
all'autismo o al
ritardo mentale
comunque presente
SC NPI ASL TO 1 Est
SC NPI ASL TO 1 Est
SC NPI ASL TO 1 Est
SC NPI ASL TO 1 Est
SC NPI ASL TO 1 Est
Prognosi
In particolare, per il
Disturbo Autistico si stima
che solo nell’1-2% dei casi
viene raggiunta la
normalità
La prognosi in
genere è severa
nel 10-15 % i pazienti
raggiungono una
discreta autonomia
dalla famiglia
SC NPI ASL TO 1 Est
nel 25-30% i soggetti
necessitano costante
assistenza
La Clinica
Insorgenza
Il disturbo
autistico
presenta
modalità di
esordio
subdole e mal
definite
Vengono
classicamente
riconosciute
forme
progressive e
regressive,
forme lowfunctioning e
highfunctioning.
SC NPI ASL TO 1 Est
Tuttavia la
maggioranza dei
genitori,
retrospettivamente
riferisce nei primi 24
mesi di vita del figlio
la comparsa dei
sintomi.
Il D.P.S. deve essere, per
definizione, presente entro i 3
anni (ICD10 e DSM IV).
La massima espressione
sintomatologica, tuttavia, si
osserva tra i 4 e i 5 anni,
soprattutto nei casi con più alto
funzionamento.
SC NPI ASL TO 1 Est
L’intersoggettività primaria (diadica) è la
capacità del bambino di entrare in una relazione
diretta di tipo espressivo, emotivo e corporeo
con la persona che si occupa di lui (baby talking)
L’intersoggettività secondaria (triadica) riguarda
la capacità del bambino di entrare in relazione
con l’altro condividendo con lui l’interesse per
una terza cosa o persona. Implica quindi la
capacità di attenzione condivisa.
SC NPI ASL TO 1 Est
SC NPI ASL TO 1 Est
SC NPI ASL TO 1 Est
La letteratura scientifica ha
dimostrato che interventi precoci e
intensivi migliorano il quadro
sintomatologico e il livello di
sviluppo del bambino.
L’anticipazione dell’invio del
bambino ad un servizio specialistico
rappresenta pertanto una
precondizione per avviare interventi
efficaci.
I professionisti che si occupano di
bambini molto piccoli, come i
medici pediatri, hanno un ruolo
fondamentale come interlocutori
primari delle preoccupazioni dei
genitori e come osservatori
privilegiati del bambino nei primi
anni di vita
SC NPI ASL TO 1 Est
Le linee di indirizzo della
SC NPI ASL TO 1 Est
Obiettivi specifici per l’Autismo
Assicurare una diagnosi accurata, precoce e
tempestiva
Migliorare la qualità dei piani terapeutici
nei primi anni di vita
Identificare e sviluppare competenze distintive in
tema di autismo
Ricorso ad accordi interaziendali quando necessario
Assicurare l’integrazione scolastica dei pazienti
con
SC NPI ASL TO
1 Est DPS
Il Percorso obiettivo si articola
in 8 episodi
Sospetto
diagnostico
Accoglienza
Valutazione
funzionale
Trattamento
Restituzione
della diagnosi ai
genitori
Passaggio dai servizi
per l’età evolutiva ai
servizi per l’età adulta
nell’ASL di residenza
Valutazione
clinica
NPI
Valutazione
psicodiagnostica
SC NPI ASL TO 1 Est
AUTISMO E DISTURBI PERVASIVI DELLO SVILUPPO
PROGRAMMA DI GOVERNO CLINICO PER I DISTURBI NEUROPSICHIATRICI IN ETÀ EVOLUTIVA
ASSESSORATO ALLA SANITÀ - REGIONE PIEMONTE
• Le figure professionali prevalentemente
coinvolte, per le strutture citate, sono
neuropsichiatri infantili, psicologi, fisiatri,
logopedisti, fisioterapisti e terapisti della
neuropsicomotricità in età evolutiva (TNPEE),
educatori professionali.
SC NPI ASL TO 1 Est
Sospetto diagnostico
Di solito è formulato dal Pediatra di Libera Scelta o dal Medico
di Medicina Generale sulla base della presenza di ritardo del
linguaggio, disturbo del comportamento, eventuale positività
alla CHAT
Invio al Centro Territoriale specialistico per iniziare
l’iter diagnostico-terapeutico previsto
Ogni 3 anni i DPS dovrebbero rientrare
nell’aggiornamento obbligatorio
SC NPI ASL TO 1 Est
dei Pediatri
Valutazione clinica NPI
Esame obiettivo e neurologico
Cariotipo - X fragile
PEU e/o esame audiometrico
RM cerebrale (se non escluso RM)
EEG (studio regressione e sospetta epilessia).
SC NPI ASL TO 1 Est
Valutazione Psicodiagnostica
Anamnesi approfondita
Compilazione di una scala o utilizzo di uno strumento standardizzato specifico
(CARS, GARS, ECA, ABC, ADOS e ADI)
Se possibile, acquisizione di osservazioni da parte della scuola e di altre
figure professionali in accordo con i genitori
Se possibile, videoregistrazione del bambino e eventuale acquisizione di
filmati amatoriali dei genitori
Valutazione del livello cognitivo e/o dello sviluppo a seconda
dell’età
Rilevazione diagnosi di ritardo mentale
SC NPI ASL TO 1 Est
AUTISMO E DISTURBI PERVASIVI DELLO SVILUPPO
PROGRAMMA DI GOVERNO CLINICO PER I DISTURBI NEUROPSICHIATRICI IN ETÀ EVOLUTIVA
ASSESSORATO ALLA SANITÀ - REGIONE PIEMONTE
•
•
•
•
•
•
•
•
•
Valutazione psicodiagnostica
La valutazione psicodiagnostica prevede:
Anamnesi approfondita;
Osservazione di gioco libero e strutturato, se possibile videoregistrate;
Compilazione di una scala o utilizzo di uno strumento standardizzato specifico (ad
esempio CARS, GARS, ECA, ABC, ADOS/G e ADR);
Valutazione del livello cognitivo e/o dello sviluppo a seconda dell’età;
Rilevazione diagnosi di ritardo mentale;
Se possibile, videoregistrazione del bambino e eventuale acquisizione di filmati
amatoriali dei genitori/familiari.
Se possibile, acquisizione di osservazioni da parte della scuola e di altre figure
professionali in accordo con i genitori/familiari.
SC NPI ASL TO 1 Est
Restituzione della diagnosi ai
genitori
diagnosi
in tempi brevi
approccio multiprofessionale
I soggetti di età <24 mesi, o con quadri non conclamati
possono richiedere un percorso di valutazione più lungo con
necessità di “follow up” ravvicinati
(frequenza minima di una ogni 3 mesi).
SC NPI ASL TO 1 Est
Criteri per la diagnosi
La diagnosi è fatta sulla base dei criteri
diagnostici DSM IV, e codificata nel sistema
informativo
secondo i criteri ICD X.
La restituzione è fatta dal neuropsichiatra infantile
e/o psicologo del centro territoriale, anche in
forma scritta
Alla restituzione, o in un opportuno momento
successivo, va garantita l’informazione sui diritti
previsti dalla legge per la disabilità.
SC NPI ASL TO 1 Est
Valutazione funzionale
Utilizzo del PEP-3 o PEP-R Annuale fino a 6 anni, poi ai
passaggi di scuola e ulteriori a necessità
Valutazione del comportamento adattivo almeno ai passaggi
di scuola con scala Vineland
Intersoggettività: osservazione e videoregistrazione
Valutazione logopedica
Valutazione neuropsicomotoria
Eventuale utilizzo di checklist di valutazione funzionale
SC
NPI ASL TO 1 Est
(Portage).
Valutazione
Individuale
SC NPI ASL TO 1 Est
VALUTAZIONE
•
•
•
•
Valutazione delle abilità sociali del soggetto
Valutazione di punti deboli e punti di forza in tutti gli ambiti
Valutazione delle risorse disponibili
Valutazione dei fattori che interferiscono con la
partecipazione sociale
• Scelta degli obiettivi (priorità, effetti collaterali)
• Scelta delle strategie (come sfruttiamo i punti di forza del
soggetto?)
SC NPI ASL TO 1 Est
Cosa otterrò alla fine della
valutazione funzionale?
•abilità
acquisite
abilità
abilita’
emergenti
(ovvero quello
che la persona
fa con aiuto)
obiettivi
dell’
intervento
SC NPI ASL TO 1 Est
non
acquisite
Differenze individuali
• Profili
di
funzionamento
diverso
richiedono approcci diversi di intervento
(gradi diversi)
• Le differenze individuali si collocano in
molteplici aree di funzionamento che
possono avere un impatto nel
funzionamento sociale
SC NPI ASL TO 1 Est
Quali strumenti?
SC NPI ASL TO 1 Est
Profilo neuropsicomotorio
Il contributo del terapista della neuropsicomotricità
nell’ambito diagnostico multidisciplinare è
finalizzato a definire il
profilo neuropsicomotorio
del bambino con sospetto Disturbo Pervasivo dello
Sviluppo
SC NPI ASL TO 1 Est
con lo scopo di
1-individuare
le aree di competenza
neuropsicomotorie
2-evidenziare
le eventuali dis-funzioni
neuropsicomotorie
3-valutare
4-progettare
l’influenza delle dis-funzioni
neuropsicomotorie sui segni
specifici
il miglior percorso educativo
e/o terapeutico
SC NPI ASL TO 1 Est
attraverso la valutazione e
l’osservazione
degli schemi di azione relativi alle
modalità di utilizzo degli spazi
degli schemi di azione relativi alle
2
modalità di utilizzo degli oggetti
3 della comunicazione non verbale e
del linguaggio del corpo
4 del gioco
1
nel setting neuropsicomotorio
SC NPI ASL TO 1 Est
compilando una Scheda di
Valutazione
la Prima Parte
valuta la capacità del bambino di
risolvere compiti proposti
dall’osservatore
la Seconda parte
osserva le modalità comunicative e
relazionali del bambino rispetto
all’ambiente e agli oggetti
la Prima Parte valuta
il tono d’azione
le acquisizioni motorie globali e
settoriali
le abilità prassiche e grafomotorie
la strutturazione dello schema
corporeo
le abilità visuo-percettive
l’organizzazione spazio-temporale
SC NPI ASL TO 1 Est
la Seconda Parte osserva
Le modalità comunicative e di relazione
con l’ambiente
con l’Altro
con se stesso
con gli oggetti
nel gioco
La funzionalità sensoriale
vista
udito
tatto
SC NPI ASL TO 1 Est
Profilo logopedico
PERCORSI DI CURA INTEGRATI MULTIPROFESSIONALI
NEI DISTURBI PERVASIVI DELLO SVILUPPO
N.P.I. - A.S.L. 1 - TORINO
Dipartimento di Scienze Pediatriche e dell’Adolescenza
Sezione di N.P.I.
A.S.O.-O.I.R.M.-S. ANNA
SC NPI ASL TO 1 Est
Comunicazione
Scambio di messaggi fra due o più persone
mediante uno o più canali comunicativi
(pragmatico/analogico/digitale) con l’uso di
segni costituenti codici comunicativi in
rapporto a diverse variabili (socioculturali/ambientali ecc.) in conseguenza di un
desiderio o necessità
SC NPI ASL TO 1 Est
Soggetti con Autismo o DPS
Compromesso il livello di:
• Comprensione
• Pragmatica
• Performativo
Particolarità espressive
SC NPI ASL TO 1 Est
Pragmatica
• Componente posturo-cinetica
• Componente non verbale
SC NPI ASL TO 1 Est
Performativo
Intenzionalità comunicativa:
• Verbale-non verbale
• Richiestiva e dichiarativa
SC NPI ASL TO 1 Est
Particolarità espressive
• Gergolalie
• Ecolalia
• Stereotipie
• Frasi bizzarre
• Stereotipie verbali
SC NPI ASL TO 1 Est
In sintesi…
Difficoltà di riconoscimento dell’altro come
partner conversazionale
SC NPI ASL TO 1 Est
Competenze linguistiche
3 componenti:
• Fono-articolatoria
• Semantico-lessicale
• Morfosintattica
SC NPI ASL TO 1 Est
Scheda di valutazione logopedica
La valutazione logopedica all’interno del
percorso diagnostico multidisciplinare ha lo
scopo di definire il profilo comunicativo e,
laddove presente il linguaggio verbale, lo
sviluppo linguistico del bambino con sospetto
Disturbo Pervasivo dello Sviluppo
SC NPI ASL TO 1 Est
Precursori ai performativi
Intenzionalità comunicativa
• Guardare l’oggetto desiderato
• Usare l’adulto per ottenerlo
• La triangolazione
• Il pointing
• I performativi richiestivi
• I performativi dichiarativi
SC NPI ASL TO 1 Est
Abilità fono-articolatorie
• Funzionali
– Esame obbiettivo della muscolatura fonoarticolatoria
• Prassiche
– Esame delle prassie verbali-fonatorie non
fonemiche
SC NPI ASL TO 1 Est
Competenze verbali in comprensione
e competenze verbali in produzione
• Pragmatico
• Fonetico-fonologico
• Semantico-lessicale
• Morfo-sintattico
SC NPI ASL TO 1 Est
Atipicità verbali
• Ecolalia
– Simultanea
– Differita
• Particolarità espressive
– Emissioni vocali e sillabiche particolari
– Stereotipie verbali
– Neologismi o frasi bizzarre
SC NPI ASL TO 1 Est
Altri parametri logopedici
• Percezione uditiva
• Memoria verbale
• Prerequisiti ed abilità di letto-scrittura
SC NPI ASL TO 1 Est
Materiali e metodi
• 4 sedute di osservazione-valutazione
• Gradazione dal gioco al setting più strutturato
• Materiale ludico
• Test logopedici standardizzanti
SC NPI ASL TO 1 Est
Modelli di intervento
• Terapia di gruppo
• Terapia logopedica
• CAA
SC NPI ASL TO 1 Est
Terapia logopedica
• Linguaggio gestuale convenzionale
• Comunicazione visiva
• LIS
• Linguaggio scritto
• Linguaggio verbale
• Educazione della buccalità
SC NPI ASL TO 1 Est
CAA
Comunicazione aumentativa e alternativa:
• Sistema multimodale
• Opportunità di comunicazione
• Modalità di insegnamento pragmatica e
concreta
• Modellamento
SC NPI ASL TO 1 Est
VALUTAZIONE EDUCATIVA

PARTE DELLA VALUTAZIONE FUNZIONALE
MULTIPROFESSIONALE

APPROFONDIMENTO EDUCATIVO
quando viene attivato l’intervento specifico
dell’educatore professionale
SC NPI ASL TO 1 Est
LA VALUTAZIONE EDUCATIVA
COME PARTE DELLA VALUTAZIONE FUNZIONALE
MULTIPROFESSIONALE
- Contributo alla diagnosi differenziale, al profilo di
funzionamento del bambino, alla definizione degli
obiettivi
- Nell’ambulatorio dei distretti 1-8, parallela alla
valutazione npi e logopedica
- Uso delle checklist Portage
SC NPI ASL TO 1 Est
APPROFONDIMENTO EDUCATIVO
OSSERVAZIONE IN CONTESTI NATURALI a casa, a scuola
(osservazione partecipata)
DEFINIZIONE DEL PROGETTO INDIVIDUALE
SC NPI ASL TO 1 Est
OSSERVAZIONE IN CONTESTI NATURALI
- PORTAGE: confronto tra i diversi contesti
- RETE DI RELAZIONI: familiari, compagni, insegnanti
e operatori di scuola, affidatari
- ORGANIZZAZIONE DELLA SETTIMANA
- ROUTINE GIORNALIERA familiare, scolastica
- PREFERENZE alimentari, giochi, attività, posti
- PRIORITA’ dei familiari, PEI della scuola
SC NPI ASL TO 1 Est
RETE DI RELAZIONI
Sog
getto
rapp.
quot
Inco
ntri
setti
man.
Inco
ntri
men
sili
Inco
ntri
bi/tri
sett.
SC NPI ASL TO 1 Est
ORGANIZZAZIONE DELLA SETTIMANA
FEBBRAIO
LUNEDì
MARTEDì
MERCOLEDì
GIOVEDì
SC NPI ASL TO 1 Est
2012
VENERDì
SABATO
DOMENICA
DEFINIZIONE DEL PROGETTO INDIVIDUALE
OBIETTIVI
• capacità e performance emerse nella
valutazione multiprofessionale e nel Portage
(emergenti/vs riusciti e non riusciti/vs
emergenti) espressi seguendo la terminologia
della classificazione ICF
• obiettivi del PEI scuola
• priorità dei genitori
SC NPI ASL TO 1 Est
DEFINIZIONE DEL PROGETTO INDIVIDUALE
INTERVENTI
- sanitari: Ciclo neuropsicomotricità, logopedia,
educazione strutturata, rieducazione cognitiva,
Piccolo Gruppo, intervento educativo domiciliare,
scolastico, parent training in PG, trattamenti presso
sedi convenzionate, coordinamento operativo e
verifica obiettivi e metodi
- Rete socio-educativo-assistenziale: CESM, SSER, CED,
affido diurno, OOS/ADEST…
- eventuali interventi privati già attivi
SC NPI ASL TO 1 Est
DEFINIZIONE DEL PROGETTO INDIVIDUALE
METODI
- Riferimenti alla programmazione TEAACH
- CAA (Comunicazione Aumentativa Alternativa)
- PECS (Picture Exchange Comunication Symbols)
- DIR-Floortime
SC NPI ASL TO 1 Est
DEFINIZIONE DEL PROGETTO INDIVIDUALE
VERIFICA
- Verifiche operative obiettivi e metodi: mensili
/ a 3 mesi / a 6 mesi / a 9 mesi
- Verifiche plenarie:
èquipe, npi referente di distretto, genitori,
servizio sociale, insegnanti
- Ipotesi Rivalutazione Funzionale
SC NPI ASL TO 1 Est
INTERVENTO EDUCATIVO
A SCUOLA
• informazione e consulenza agli insegnanti sui diversi approcci educativi
con i bambini con DPS, su riferimenti bibliografici, siti e risorse didattiche
• collaborazione alla definizione e realizzazione del programma educativo
individuale
• adattamento dell’ambiente, attraverso la strutturazione spazio-temporale,
la chiarificazione e la prevedibilità del compito e delle richieste che
vengono rivolte al bambino
• preparazione di materiale strutturato per le attività di lavoro individuale,
mirate al raggiungimento di obiettivi nelle diverse aree di sviluppo
(imitazione, percezione, motricità globale, motricità fine, coordinamento
oculo-manuale, sviluppo cognitivo e verbale), e nelle diverse aree
funzionali (comunicazione, attività sociali, autonomia, attività del tempo
libero)
• generalizzazione delle acquisizioni del bambino nei diversi contesti
(scuola, ambiente familiare, ambulatorio, attività del tempo libero)
SC NPI ASL TO 1 Est
Approfondimenti
• http://www.autismo.it
• http://www.angsaonlus.org
http://www.autismoperche.it
• http://www.alihandicap.org
• www.genitoricontroautismo.com
• http://www.autismosardegna.org/start.htm
• www.asperger.it
SC NPI ASL TO 1 Est
INTERVENTI RICHIESTI
Una formazione di base di tutti gli operatori del
territorio in tema di DPS, che si prevede possa essere
attuata con gradualità nel corso di un triennio
La possibilità di ricorso a centri di riferimento con
valenza regionale, che rispondano a specifici requisiti
di competenza e qualità, in continuità con il percorso
che alcune strutture hanno già avviato
SC NPI ASL TO 1 Est
TRATTAMENTO
Intervento precoce e intensivo, che parta da una diagnosi certa
posta il più precocemente possibile
Un indicatore di processo con forte valenza circa gli esiti dell’intervento
riguarderà l’età di diagnosi e di avvio dei progetti di trattamento basati su
approcci evidence based.
È richiesto che sia sviluppata capacità di offerta rispetto ai
trattamenti che dispongano di valutazione degli esiti e/o siano
contenuti in linee guida scientifiche internazionali.
I trattamenti cognitivo – comportamentali sono considerati di prima
SC NPI ASL
TO 1 Est
scelta
ORIENTAMENTI IN RAGIONE DELLE
DIVERSE FASCE DI ETÀ:
2-6 anni interventi multimodali e intensivi
(psicomotricità, logopedia, interventi psicoeducativi,
parent & caregiver training)
6-11 anni interventi psicoeducativi (scuola) e
abilitativi delle competenze (psicomotricità, altri
interventi)
dagli 11 anni interventi psicoeducativi a minore
intensità, più interventi assistenziali.
SC NPI ASL TO 1 Est
Continuità nella presa in carico
Incontri (almeno 3 annui) tra
operatori che hanno in carico il
paziente
Contatti
periodici
con i
genitori
• Sotto ai 6 anni almeno una volta ogni
2 mesi
• Dai 6 ai 14 almeno una volta ogni 4
mesi
• Dai 14 almeno una volta all’anno.
SC NPI ASL TO 1 Est
Il monitoraggio delle caratteristiche dei
trattamenti, della loro evoluzione e del
rispetto degli obiettivi indicati avverrà
annualmente su di un campione
significativo definito dalla Regione e con la
collaborazione delle strutture per la
rilevazione dei dati (attraverso
l’applicativo regionale NPI.NET).
SC NPI ASL TO 1 Est
Modelli di intervento
• Terapia neuropsicomotoria
• Terapia logopedica
• Intervento psicoeducativo
sedute individuali o di piccolo gruppo
SC NPI ASL TO 1 Est
Dalla valutazione al
progetto riabilitativo
neuropsicomotorio
Attraverso la scheda di valutazione presentata si
individuano aree di abilità/disabilità del repertorio
neuropsicomotorio di ciascun bambino in base alle
quali si definisce il piano di trattamento che:
è inserito nel progetto terapeutico
dell’equipe multidisciplinare

è soggetto a verifiche e rielaborazioni
periodiche

L’INTERVENTO RIABILITATIVO
NEUROPSICOMOTORIO E’ MIRATO :
• all’arricchimento delle competenze
espressive e conoscitive del corpo
• all’arricchimento delle competenze
neuropsicomotorie per favorire una maggior
conoscenza ed interazione del bambino con
il proprio corpo, gli oggetti, lo spazio
• a facilitare la percezione e la conoscenza
delle modalità comunicative, affettive e
relazionali nel rapporto con l’altro
NEL SETTING NEUROPSICOMOTORIO
SC NPI ASL TO 1 Est
IL
SETTING
individuazion
e e
strutturazion
e
degli spazi
nella
Scelta stanza
di
terapia
degli
oggetti
NEUROPSICOMOTORIO
• disposizione “strategica” della stanza di
terapia
• individuazione degli spazi occupati dal
terapista
•individuazione delle posture del terapista
•
numero limitato e semplicità delle
proposte
• oggetti che favoriscano la motricità
globale e le coordinazioni cinetiche
• oggetti che inducano la
sperimentazione
conoscitiva e le competenze prassiche
•
Modalità
Comunicative e
relazionali
utilizzo di modalità comunicative
motorio-corporeo proprie della
formazione del Tnpee
• comunicazione “personalizzata”
• ricerca dello sguardo e
dell’attenzione
• condivisione delle attività
SC
ASL TO 1 Est
• NPI
sequenzialità
delle attività
OBIETTIVI MOTORIO-PRASSICI
• usare gli oggetti secondo le loro funzioni
in modo costruttivo e combinatorio,
migliorando il processo di conoscenza e
la costruzione del reale
• utilizzare meglio l’imitazione, con
l’obiettivo di interiorizzare nuovi schemi
senso-motori
• arricchire la conoscenza del corpo proprio
e dell’altro
• arricchire l’esplorazione e la conoscenza
dello spazio per scopi adattivi
SC NPI ASL TO 1 Est
PROGETTO INDIVIDUALE
OBIETTIVI
• capacità e performance emerse nella
valutazione multiprofessionale e nel Portage
(emergenti/vs riusciti e non riusciti/vs
emergenti) espressi seguendo la terminologia
della classificazione ICF
• obiettivi del PEI scuola
• priorità dei genitori
SC NPI ASL TO 1 Est
PROGETTO INDIVIDUALE
INTERVENTI
- sanitari: Ciclo neuropsicomotricità, logopedia,
educazione strutturata, rieducazione cognitiva,
Piccolo Gruppo, intervento educativo domiciliare,
scolastico, parent training individuale, in coppia, in
druppo, trattamenti presso sedi convenzionate,
coordinamento operativo e verifica obiettivi e metodi
in rete
- risorse da progetto UVM : CESM, SSER, CED, affido
diurno, assistenza domiciliare…
- eventuali interventi privati già attivi
- eventuali ausili, anche informatici
SC NPI ASL TO 1 Est
PROGETTO INDIVIDUALE
METODI
- PORTAGE checklist e schede di attività
- Riferimenti alla programmazione TEAACH
- CAA (Comunicazione Aumentativa Alternativa)
- DIR-Floortime
- PECS (Picture Exchange Comunication Symbols)
SC NPI ASL TO 1 Est
PROGETTO INDIVIDUALE
VERIFICA
- Verifiche operative obiettivi e metodi:
mensili / a 3 mesi / a 6 mesi / a 9 mesi
(quaderno-ponte, diario del bambino)
- Verifiche plenarie:
èquipe, npi referente di distretto, genitori,
insegnanti, servizio sociale...
- Aggiornamento UVM
- Ipotesi Rivalutazione Funzionale
SC NPI ASL TO 1 Est
INTERVENTO EDUCATIVO
A SCUOLA
• informazione e consulenza agli insegnanti sui diversi approcci educativi
con i bambini con DPS, su riferimenti bibliografici, siti e risorse didattiche
• collaborazione alla definizione e realizzazione del programma educativo
individuale, continuità educativa nei passaggi sc. o grado
• adattamento dell’ambiente, attraverso la strutturazione spazio-temporale,
la chiarificazione e la prevedibilità del compito e delle richieste che
vengono rivolte al bambino
• preparazione di materiale strutturato per le attività di lavoro individuale,
mirate al raggiungimento di obiettivi nelle diverse aree di sviluppo
(imitazione, percezione, motricità globale, motricità fine, coordinamento
oculo-manuale, sviluppo cognitivo e verbale), e nelle diverse aree
funzionali (comunicazione, attività sociali, autonomia, attività del tempo
libero)
• generalizzazione delle acquisizioni del bambino nei diversi contesti
(scuola, ambiente familiare, ambulatorio, attività del tempo libero)
SC NPI ASL TO 1 Est
Intervento logopedico
• Pianificazione individualizzata
• Flessibilità. L’utilizzo di una scelta non esclude
le altre possibilità
• Aggiornamento periodico
SC NPI ASL TO 1 Est
Il potere della comunicazione
• Un gesto, una parola, un oggetto, una foto
diventano un mezzo comprensibile a tutti
che può influenzare e modificare l’ambiente
SC NPI ASL TO 1 Est
Funzioni comunicative
•
•
•
•
•
•
•
Chiedere qualcosa
Richiedere attenzione
Chiedere informazioni
Rifiutare
Commentare
Dare informazioni
Comunicare emozioni
SC NPI ASL TO 1 Est
Terapia logopedica
• Linguaggio gestuale convenzionale
• Comunicazione visiva
• LIS
• Linguaggio scritto
• Linguaggio verbale
• Educazione della buccalità
SC NPI ASL TO 1 Est
Linguaggio gestuale
•
•
•
•
Gesti convenzionali, qualche segno
Facilmente appreso, iconico
Limitato, numero ridotto di atti comunicativi
Primi scambi comunicativi richiestivi
SC NPI ASL TO 1 Est
Comunicazione visiva
• Richiama l’attenzione, è facilmente
comprensibile, chiarifica il messaggio verbale
• Assolve numerosi atti comunicativi
• Condivisione Scuola-Famiglia
• Libertà di integrare diverse forme
comunicative
SC NPI ASL TO 1 Est
Linguaggio scritto
• Forte supporto visivo
• Integrazione di altri canali
• Stringhe grafiche con modalità globale;
funzionale
• In ingresso, supporto visivo per la
comprensione del linguaggio
SC NPI ASL TO 1 Est
Linguaggio verbale
• Canale comunicativo più ambito e più
economico
• Non sempre il bambino autistico verbale è più
comunicativo di quello non verbale
SC NPI ASL TO 1 Est
Caratteristiche particolari
• Vocabolario limitato
• Enfatizzazione della sintassi rispetto al
contenuto semantico
• Compromissione del linguaggio socialmente
utile e/o comunicativo
• Difficoltà di comprensione di sintassi
complesse e/o concetti astratti
SC NPI ASL TO 1 Est
Lavoro sui tre versanti
• Fonetico-fonologico
• Semantico-lessicale
• Grammaticale-sintattico
• Livelli impressivo ed espressivo
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Lavoro personalizzato
• Lessico: vocabolario utile agli ambienti
frequentati
• Regole sociali, es. salutare, chiedere permesso
• Linguaggio funzionale per le situazioni
complesse
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Educazione della buccalità
• Funzione alimentare
• Funzione esplorativa
• Funzione comunicativa ( verbale e non )
• Funzione ludica
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Rieducazione
• La rieducazione delle prassie e delle abilità
buccali deve tener conto dell’eventuale
disturbo del comportamento, delle eventuali
rigidità alimentari, della scarsa abilità di
imitazione e di esecuzione volontaria
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Rieducazione
• Desensibilizzazione al contatto fisico
• Trattamento: esercizi passivi e attivi
• Educazione delle abilità alimentari anche di
tipo sociale
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Attività di piccolo gruppo
• Conduzione multiprofessionale: educatore,
psicomotricista, logopedista
• Destinatari: fino a 5 bambini, tra i 3 e i 6 anni
• Tipologia: omogenei per età e livello di
sviluppo
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Metodologia di intervento
•
•
•
•
•
•
Insegnamento strutturato
Organizzazione e prevedibilità dell’ambiente
Scansione precisa delle attività
Adeguatezza e chiarezza delle richieste
Concretezza e stabilità dei messaggi
Ausili visivi
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Obiettivi
•
•
•
•
•
•
Potenziamento delle autonomie
Miglioramento delle qualità sociali
Regolazione del comportamento
Comunicazione e linguaggio
Ampliamento degli interessi
Generalizzazione degli apprendimenti
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CAA
Comunicazione aumentativa e alternativa:
• Sistema multimodale
• Opportunità di comunicazione
• Modalità di insegnamento pragmatica e
concreta
• Modellamento
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PASSAGGIO DAI SERVIZI PER L’ETÀ
EVOLUTIVA AI SERVIZI PER L’ETÀ
ADULTA
Le ASL dovranno individuare le
modalità attraverso cui attuare il
passaggio, ai 18 anni, della presa
in carico di soggetti con DPS dai
servizi per l'età evolutiva a quelli
per l'età adulta,
passaggio che deve garantire la
continuità del percorso
sanitario-educativoassistenziale.
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Fonte: ANGSA
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