LA DIAGNOSI
Il tumore del seno è più facile da identificare rispetto ad altre neoplasie femminili e in
molti Paesi l'educazione sia dei medici che delle donne ha portato a una notevole
conoscenza dei sintomi e della necessità di eseguire screening periodici.
I segni clinici
 Una massa palpabile è generalmente il primo segno del cancro al seno.
Benché molte masse palpabili siano benigne, quando si nota qualcosa di
anomalo è opportuno chiedere una consulenza medica.
 Altri segni preoccupanti sono i cambiamenti dell'aspetto del seno:
1.
2.
3.
4.
5.
ispessimenti
gonfiore
increspature o irritazione della pelle
alterazione, ritrazione, dolore e fragilità del capezzolo
presenza di secrezione.
La mammografia può individuare precocemente il tumore anche quando è troppo
piccolo per essere identificato con l'autopalpazione.
Lo screening
Lo screening è un programma di esami medici eseguiti in assenza di sintomi per capire
se c’è un tumore in fase iniziale e poter iniziare immediatamente la cura.
I trial clinici hanno evidenziato che lo screening del seno tramite mammografia nelle
donne con età superiore ai 50 anni riduce i casi di mortalità per cancro al seno del 2040%. La sopravvivenza dopo la diagnosi e il trattamento è direttamente legata allo
stadio della malattia e al momento della diagnosi:
1. il 70-80% delle diagnosi di cancro durante lo screening potrebbe avere una
buona prognosi.
2. Ad un primo screening, più del 20% dei cancri potrebbe essere in situ
3. un ulteriore 20-25% è probabilmente rappresentato da lesioni invasive
4. un altro 25% potrebbe essere di tumori tra gli 1 e i 2 cm.
Gli esami da effettuare
Mammografia
La mammografia, ossia la radiografia della mammella, è l'esame fondamentale per
appurare la natura di un nodulo sospetto prima che questo sia palpabile. Permette di
evidenziare addensamenti, microcalcificazioni, noduli anche di pochi millimetri.
Ecografia
È una metodica indolore che dura solo qualche minuto. È una tecnica che utilizza le
riflessioni di un fascio di ultrasuoni per formare un'immagine degli organi interni del
nostro corpo. Di solito si esegue nelle donne di età inferiore a 35 anni, le cui mammelle
sono troppo dense per essere ben visualizzate alla mammografia. Si usa anche per
vedere se un nodulo è solido o contiene liquido (cisti).
Agoaspirato
Un ago sottile e una siringa vengono usati per prelevare ambulatorialmenteun campione
di cellule dal nodulo mammario; il campione viene quindi inviato in laboratorio per
l'esame citologico, ossia per vedere se contiene cellule maligne. Questa tecnica può
essere usata anche per drenare una cisti benigna.
Macro-agobiopsia
Si effettua in anestesia locale con un ago più grande di quello utilizzato per
l’agoaspirato e consente di prelevare un piccolo campione di tessuto nodulare (biopsia),
che viene quindi inviato in laboratorio per individuare eventuali segni di carcinoma.
Biopsia escissionale
Viene condotta generalmente in day hospital con la paziente in anestesia generale e
permette di prelevare l'intero nodulo, che viene poi inviato in laboratorio per l'esame
istologico.
Diagnosi digitale
È una particolare mammografia che consente, per mezzo del computer, di ingrandire o
manipolare l'immagine per aumentare il contrasto e visualizzare meglio alcuni
particolari.
Risonanza magnetica nucleare (RMN)
È una tecnica che evidenzia, attraverso un processo di elaborazione dati effettuato dal
computer, la vascolarizzazione patologica del tumore. Questa procedura, che si esegue
in ambulatorio, prevede la somministrazione per via endovenosa di gadolinio, un mezzo
di contrasto non radioattivo. La RMN evidenzia anche piccoli focolai tumorali intorno
al tumore principale, fornendo al chirurgo informazioni indispensabili per decidere il
tipo di intervento.
ROLL (Radio-guided Occult Lesion Localization)
È una tecnica recentissima che viene usata quando la lesione mammaria è così piccola
da non essere palpabile. ROLL, cioè localizzazione radioguidata delle lesioni occulte, è
una metodica che ha uno scopo diagnostico e terapeutico insieme. Il chirurgo oncologo
inietta, nel punto in cui è stata individuata la lesione, una quantità minima di albumina
umana marcata con tecnezio, una sostanza radioattiva che invia un segnale captato da
una sonda. Nel punto di massima captazione il chirurgo oncologo pratica una piccola
incisione e circoscrive la zona interessata in modo che la lesione si trovi proprio al
centro; quindi procede all'esame della lesione. Questa procedura si esegue soltanto in
centri specializzati.
Cosa fare in caso di diagnosi di tumore
Una volta identificata una lesione mammaria maligna è fondamentale che la donna si
sottoponga alle indagini di stadiazione:
 la radiografia del torace
 l'ecografia del fegato
 la scintigrafia ossea.
Infine è necessario conoscere le dimensioni della neoplasia al seno ed eventualmente il
suo coinvolgimento linfonodale mediante l'ecografia. Una volta definite queste variabili
inizia il capitolo delle cure.
Programma di screening per il tumore al seno, esami da effettuare
Dopo i 25 anni
Tra i 25 e i 40 anni
Verso i 40 anni
Dopo i 40 anni
Visita clinica annuale
Ecografia: un esame che utilizza gli
ultrasuoni e non le radiazioni. Viene
eseguito, a giudizio del medico, soprattutto
al di sotto dei 40 anni, quando il seno è più
giovane, più denso e quindi più
difficilmente individuabile dai raggi. Viene
effettuato anche oltre i 40 anni, in genere
associato alla mammografia.
Mammografia: questo esame radiologico
può individuare precocemente il cancro,
quando cioè il tumore è troppo piccolo per
essere identificato con l'autopalpazione.
Eventualmente può essere associata a
un’ecografia
mammografia a cadenza annuale.