Antonino Falcomatà I SENSI DELLE PIANTE Introduzione alla ricerca naturalistica Pubblicazione realizzata con il parziale contributo dell’Assessorato alle Politiche Sociali del Comune di Reggio Calabria, nell’ambito delle iniziative previste dalla Legge 285/97 e della T.A.M. del CAI. CLUB ALPINO ITALIANO Sezione Aspromonte www.caireggio.it - [email protected] Sede sociale: via San Francesco da Paola 106 Recapito postale: c. p. 60 - 89100 Reggio Calabria RC Apertura sede: giovedì ore 21 (eccetto i mesi estivi) Copyright © 2004 Edimedia edizioni 89129 Reggio Calabria Via Sbarre Inferiori 40 Tel./fax: 096552762 51012 Pescia-Castellare PT Via degli Alberghi 61 Tel./fax: 0572444987 e-mail: [email protected] Tutti i diritti di riproduzione anche parziale del testo e delle illustrazioni sono riservati per tutti i Paesi ISBN 88-86046-25-1 Testi e disegni a cura dell’Autore Fotografie: Alfonso Picone Chiodo Cura editoriale: Giuseppe Pontari Finito di stampare nel mese di gennaio Stampa: Rubbettino Indice 5 Premessa 7 Presentazione 9 L’arboreto didattico 11 L’osservazione alla base dell’indagine scientifica 13 L’individuazione dei viventi e dei non viventi nell’ambiente 15 L’organizzazione e il perpetuarsi dei vegetali 17 La nutrizione dei vegetali 19 L’utilizzazione dei vegetali 21 Le piante dell’arboreto didattico 23 I sensi: l’olfatto, La vista, il tatto, il gusto, l’udito 37 Rampicanti 41 Arbusti mediterranei 45 Alberi mediterranei Premessa Il Club Alpino Italiano, propone questo testo agli studenti perché, attraverso l’osservazione, l’apprendimento e la successiva verifica, mettano insieme le conoscenze indispensabili per l’esercizio di un razionale approccio alle tematiche ambientali. Lavorando all’aria aperta s’impara a conoscere la natura, a rispettarla, a trarne insegnamenti e soddisfazioni. Quale attività migliore di altre può stimolare la curiosità se non l’osservazione diretta delle piante, finalizzata al loro riconoscimento ed alla scoperta del loro utilizzo? Il testo vuole essere un agevole strumento per la ricerca naturalistica e di pedagogia sociale utile a far capire agli allevi che alla scuola dell’ambiente si apprende per la vita e per tutta la vita. Da una visita alle aiuole potrà nascere un progetto formativo. Lo studente neofita, con la guida attenta e vigile dell’insegnante e di questa opera, viene portato a rilevare ed individuare gli elementi macroscopici del territorio. Se ciò avviene con la dovuta attenzione, il docente avrà sicuramente stimolato la curiosità dello studente e la capacità di osservazione, avviandolo all’acquisizione di un metodo professionalmente utile. Si tratta, in conclusione, di un libro che vuole presentarsi come autentico strumento di studio, a disposizione di docenti e allievi, aperto, con le parti da completare, ad arricchimenti, apporti e personalizzazioni legate all’utilizzazione nell’ambiente di riferimento della scuola elementare di Gallico Marina (RC), ma comunque spendibili anche in altre situazioni. 5 Melograno Ulivo 6 Presentazione È con molto piacere, che ho accettato l’invito di presentare questo testo, che tratta di educazione ambientale, il cui obiettivo didattico è quello di avvicinare i bambini alla natura, facendoli diventare protagonisti nell’esplorare e nell’integrarsi con le altre forme di vita. Il desiderio di verde, di benessere ambientale, spinge i bambini ad avvicinarsi al mondo della natura. La loro curiosità per tutto ciò che vive e si trasforma, li porta a scoprire e a voler capire come è fatta la realtà che li circonda. Questa scoperta è qualcosa che coinvolge ogni bambino, lo avvicina a questa realtà del conoscerne i cicli, le strutture e lo rende consapevole del rapporto stretto che esiste tra lui e il mondo circostante. Egli si trova in equilibrio fra l’osservazione, la scoperta dei particolari e la consapevolezza di essere parte integrante di ciò che in apparenza è a lui esterno. La realtà ambientale, quindi, non resta un fatto meramente fisico, ma diviene un’immagine mentale. La scoperta della natura, è qualcosa che lo lega ad un sapere generale, come la conoscenza dei meccanismi dei cicli vitali e degli ecosistemi dei luoghi in cui vive. Per i bambini, poi, le aree verdi e il contatto diretto con la natura anche in città, rappresentano un elemento fondamentale per il loro corretto sviluppo. Non posso quindi non plaudire ed esprimere il mio ringraziamento al Club Alpino Italiano e spero che la sua collaborazione con le iniziative dell’assessorato siano sempre così produttive ed attente al mondo dell’infanzia, poiché educare un bambino all’amore e al rispetto della natura vuol dire formare un uomo che aspirerà a vivere in un ambiente non costituito solo da triste cemento ma anche da grandi spazi verdi. Tilde Minasi Assessore alle Politiche Sociali 7 Colorare con i colori appropriati 8 L ’ARBORETO DIDATTICO Realizzato nel cortile della scuola elementare di Gallico Marina, sita in via Quarnaro, l’arboreto didattico si sviluppa in due tipologie di verde: il giardino naturale mediterraneo ed il giardino dei cinque sensi. Adiacente ad uno dei muri perimetrali della scuola è stata lasciata un'aiuola, dove è stata già allestita un'aula verde destinata alla sperimentazione. Conseguentemente gli studenti, guidati dai loro insegnanti, potranno fare osservazioni scientifiche e svolgere esperienze come la moltiplicazione vegetativa, mettendo a dimora semi, talee, bulbi, tuberi, ecc. Potranno, anche, piantare specie erbacee ornamentali come le zucche, il girasole, il pisello, il pomodoro ed altro in modo da cogliere i colori dei fiori e le forme del fusto e dei frutti. Il percorso didattico si snoda all'esterno dell’edificio scolastico cosicché il discente, lambendo le piante, avrà di queste una percezione diretta, tanto da poterle osservare, odorare, sentire, toccare e approfondire la loro conoscenza leggendo sui leggii didattici. L’educazione ambientale coinvolge l’individuo nella sua globalità e per tutta la vita. Pertanto i visitatori, opportunamente supportati anche da questa guida, potranno alla fine del sentiero didattico: – conoscere meglio il regno vegetale e le piante maggiormente tipiche del territorio nel quale vivono e dovranno operare; – affrontare le problematiche connesse alla conservazione, tutela e promozione dell’ambiente reggino; – intervenire per ripristinare gli eventuali danni; – proporre miglioramenti e prospettive di sviluppo endogeno; – sviluppare la capacità di riflessione sull'ambiente naturale di appartenenza; – considerare l'influenza positiva e negativa dell'uomo sull'ambiente, prendendo coscienza della necessità di lasciare alle nuove generazioni un ambiente quanto meno uguale a quello che si è trovato; – ricercare e divulgare i risultati mediante acquisizione di materiale bibliografico, cinematografico, videoregistrato, quaderni tematici sulla flora e sul sito Web; – assumere comportamenti e scelte di vita conseguenziali ai valori umani, culturali, morali e religiosi. 9 Oleandro 10 O BIETTIVI SPECIFICI: L ’ OSSERVAZIONE A L L A B A S E D E L L’ INDAGINE SCIENTIFICA Mediante i sensi si entra in contatto con l’ambiente esterno, cosicché si rilevano i colori, le forme, si percepiscono i sapori, i rumori e gli odori e si avverte il calore. Vista Udito Olfatto Gusto Tatto La vegetazione è occasione di stimolo sensoriale (della vista, dell'olfatto, del tatto e in parte dell'udito); è, soprattutto, strumento di esercizio di attività (cura del giardino e dell'orto) compatibilmente alla fase in cui si trovano gli scolari; è, inoltre, stimolo per il recupero – attraverso il vedere situazioni già percepite e apparentemente dimenticate. Infatti l'ambiente gioca un ruolo fondamentale poiché, nella memoria di ciascuno, sono ben impressi i segni dei luoghi: l'ambiente domestico, quello della città o del paese dove si è vissuti e quello dello spazio circostante. 11 Completare la tabella, inserendo l’esperienza nella colonna del senso ed il senso nella riga dell’esperienza ESPERIENZA Senso La corteccia è liscia Il fiore è rosso L’arancia è dolce I petali sono profumati udito Colorare il nespolo con i colori appropriati 12 O BIETTIVI SPECIFICI: INDIVIDUARE VIVENTI E N O N VIVENTI N E L L’ AMBIENTE O SSERVARE E RISPONDERE Rispetto alla montagna, la città è un ambiente fortemente (1) ......................................; in essa convivono animali, vegetali e non viventi. Quali? ............................................................................................................................................................ L'uomo, essendo un vivente, è in relazione con gli altri viventi e con l'ambiente. Quali sono i vantaggi del vivere in città? ............................................................................................................................................................ ............................................................................................................................................................ ............................................................................................................................................................ Rispetto alla città, la montagna è un ambiente fortemente (1) ......................................; in essa convivono animali, vegetali e non viventi. Quali? ............................................................................................................................................................ L'uomo, essendo un vivente, è in relazione con gli altri viventi e con l'ambiente. Quali sono i vantaggi del vivere in montagna? ............................................................................................................................................................ ............................................................................................................................................................ (1) NATURALIZZATO/ARTIFICIALE/SPORTIVO Riportare in tabella i viventi e i non viventi del disegno a pag. 8 VIVENTI NON VIVENTI 13 LA VITA DEL BOSCO Disegnare, nello spazio appropriato, ognuna delle specie animali e vegetali elencate di seguito. VOLPE ULIVO TALPA LOMBRICO FUNGO LEPRE COCCINELLA GIGLIO FORMICA MARGHERITA TARTUFO PATATE CIOCCO D’ERICA VEGETALI ANIMALI 14 O BIETTIVI SPECIFICI: L ’ ORGANIZZAZIONE E I L PERPETUARSI D E I VEGETALI Le piante, appartenenti al regno vegetale, presentano forme, dimensioni e complessità svariate che vanno da quelle dei piccoli muschi non vascolari a quelle delle sequoie giganti, i più grandi organismi viventi della Terra, capaci di trasportare acqua e sali minerali attraverso il loro sistema vascolare fino a un'altezza di oltre 100 metri. Le circa 260.000 specie vegetali conosciute si suddividono in piante non vascolari, comprendenti un unico phylum omonimo, e le tracheofite, o piante vascolari, comprendenti nove divisioni con rappresentanti viventi e altre divisioni estinte. I vegetali terrestri producono spore o semi. Le briofite e le pteridofite producono spore. Alle prime appartengono i muschi, mentre alle seconde le felci. Le spermatofite producono semi. Le gimnosperme, o piante a seme nudo, producono semi non protetti all’interno di un fiore come nelle angiosperme, ma inseriti “nudi” tra le squame di apposite strutture dette coni. Un’ulteriore distinzione delle angiosperme si basa sul numero di foglioline che si originano a seguito alla germinazione. Se si tratta di una foglia allora si parla di monocotiledoni, se invece di due allora si parla di dicotiledoni. La maggior parte delle piante legnose appartengono a questo gruppo. Giglio rosso 15 Completare nella giusta sequenza le fasi della classificazione delle piante PER SPORE MUSCHI SPERMATOFITE ANGIOSPERME BRIOFITE PTERIDOFITE PER SEMI GIMNOSPERME MONOCOTILEDONI DICOTILEDONI PIANTE RIPRODUZIONE PER SPORE BRIOFITE -------------------------- SPERMATOFITE -------------------------- -------------------------- FELCI ANGIOSPERME MONOCOTILEDONI -------------------------- -------------------------- 16 O BIETTIVI SPECIFICI: L A NUTRIZIONE D E I VEGETALI Per capire come avviene il nutrimento dei vegetali, si può immaginare una pianta come un laboratorio chimico in cui, continuatamente, si verificano cambiamenti di sostanze di ogni genere e ci sono precise funzioni e differenziazioni. I vegetali sono organismi capaci di preparare da sole le sostanze nutritive di cui hanno bisogno; in quanto tali, si collocano alla base di gran parte delle catene che formano la complessa rete alimentare del mondo vivente; ciò significa che tutti gli organismi eterotrofi (direttamente i consumatori primari, indirettamente quelli secondari) dipendono dalle piante per il nutrimento. Il processo di fabbricazione del nutrimento da parte delle piante avviene nelle foglie e si chiama fotosintesi clorofilliana. L’acqua contenuta nel terreno, nella quale sono disciolti i sali minerali, è assorbita dalle radici, salendo per capillarità lungo il fusto, i rami, arriva fino alle foglie. In queste, attraverso gli stomi, entra l’anidride carbonica presente nell’aria. La clorofilla, contenuta nelle foglie cattura l’energia del sole. Questa, liberando nell’aria una grande quantità di ossigeno, costruisce il glucosio — cioè la sostanza nutritiva della pianta — che sotto forma di linfa elaborata, scende lungo il corpo della pianta e si distribuisce in ogni suo punto, andando a nutrire tutte le cellule che la compongono. R ISPONDERE A L L E DOMANDE Perché le piante sono “organismi produttori”? ............................................................................................................................................................ ............................................................................................................................................................ ............................................................................................................................................................ Perché le piante “puliscono” l’aria? ............................................................................................................................................................ ............................................................................................................................................................ ............................................................................................................................................................ 17 Completare nella giusta sequenza le seguenti fasi della nutrizione delle piante GLUCOSIO ACQUA RADICI ANIDRIDE CARBONICA FUSTO FOGLIA RAMI OSSIGENO ENERGIA SOLARE SALI MINERALI ----------------------------------- RAMI FOGLIA --------------------------------------------------- ANIDRIDE CARBONICA -------------------------- GLUCOSIO RADICI -------------------------- SALI 18 O BIETTIVI SPECIFICI: L ’ UTILITÀ D E I VEGETALI Alle piante si deve la produzione dell’ossigeno atmosferico, necessario agli organismi viventi per respirare e delle sostanze nutritive ottenute a partire da luce, acqua e anidride carbonica attraverso la fotosintesi cioè quel processo che consente di ricavare il proprio nutrimento dalla trasformazione dell’energia solare in energia chimica. L’uomo utilizza, sotto forma di cibo, di materiale da costruzione, di fibre e di composti medicinali, solo una minima parte dei vegetali esistenti. Le piante, i cui tessuti, sottoposti a un particolare processo di fossilizzazione, diventano carbone, sono l’origine del combustibile fossile dal quale si ottiene la maggior parte dell’energia necessaria alla società industriale. Campi di grano 19 Completare il diagramma con le seguenti materie prime di origine vegetali LEGNAME LEGUMI GOMMA ORTAGGI CEREALI LINO FRUTTA COTONE UTILITÀ DEI VEGETALI USO ALIMENTARE USO INDUSTRIALE ------------------------------ ------------------------------ ------------------------------ ------------------------------ ------------------------------ ------------------------------ ------------------------------ 20 ------------------------------ LE PIANTE D E L L’ ARBORETO DIDATTICO Le piante sono state raggruppate in base alle loro caratteristiche di produrre percezioni olfattive (pittosporo, rosa, camelia, rosmarino, lavanda, timo, bergamotto), visive (mimosa, magnolia, ibisco, pero, acacia di Costantinopoli, lantana), tattili (cineraria, corbezzolo, acero campestre), gustative (fico, arancio, gelso, limone, nespolo, melo, kaki, sorbo, mandorlo), uditive (albero di giuda, roverella, salice piangente), alla capacità di arrampicarsi (bignonia, gelsomino) e alla origine mediterranea (lentisco, bosso, biancospino). N O M E SCIENTIFICO NOME COMUNE Acacia dealbata Acer campestre Albizia julibrissin Amygdalus communis Arbutus unedo Berberis thunbergeii Bignonia grandiflora Bouganvillea glabra Buddleja davidii Buxus sempervirens Camelia sasanqua Ceratonia siliqua Cercis siliquastrum Chamaerops humilis Citrus bergamia Citrus limon Citrus sinensis Crataegus monogyna Diospyros kaki Ficus carica Fraxinus ornus Hibiscus syriacus Jacaranda mimosifolia Jasminum officinale Lagerstroemia indica Lantana camara Laurus nobilis Lavandula spica Mimosa Acero campestre Acacia di costantinopoli Mandorlo Corbezzolo Crespino porpora Bignonia Bouganvillea Albero delle farfalle Bosso Camelia Carrubo Albero di Giuda Palma nana Bergamotto Limone Arancio Biancospino Kaki Fico Orniello Ibisco Falso palissandro Gelsomino Lagerstremia Lantana Alloro Lavanda 21 FAMIGLIA Leguminosae Aceraceae Leguminosae Rosaceae Ericaceae Berberidaceae Bignoniaceae Nictaginaceae Buddleiaceae Buxaceae Teaceae Leguminosae Leguminosae Palmaceae Rutaceae Rutaceae Rutaceae Rosaceae Ebenaceae Moraceae Oleaceae Malvaceae Bignoniaceae Oleaceae Litraceae Verbenaceae Lauraceae Labiatae Ligustrum sinense Magnolia grandiflora Malus domestica Mespilus germanica Morus alba Myrtus communis Nerium oleander Olea europaea Passiflora caerulea Phillyrea angustifolia Pistacia lentiscus Pittosporum tobira Platanus orientalis Plumbago capensis Prunus avium cerasifera Punica granatum Pyracantha coccinea Pyrus communis Quercus ilex Quercus pubescens Quercus suber Rosa arvensis Rosmarinus officinalis Salix babylonica Senecio cineraria Sorbus domestica Syringa vulgaris Tamerix gallica Tilia cordata Thuja occidentalis Tymus vulgaris Viburnum tinus Zizyphus jujuba Ligustro Magnolia Melo Nespolo comune Gelso bianco Mortella Oleandro Olivo Fiore della passione Fillirea Lentisco Pittosporo Platano Piombaggine Ciliegio da fiore Melograno Agazzino Pero Leccio Roverella Sughera Rosa Rosmarino Salice piangente Cineraria Sorbo Lillà Tamerice Tiglio Tuia Timo Lentaggine Giuggiolo 22 Oleaceae Magnoliaceae Rosaceae Rosaceae Moraceae Mirtaceae Apocinaceae Oleaceae Passifloraceae Oleaceae Anacardiaceae Pittosporaceae Platanaceae Plumbaginaceae Rosaceae Punicaceae Rosaceae Rosaceae Fagaceae Fagaceae Fagaceae Rosaceae Labiatae Salicaceae Compositae Rosaceae Oleaceae Tamaricaceae Tiliaceae Cupressaceae Labiatae Caprifogliaceae Ramnaceae O LFATTO Le piante, raggruppate in base alle loro caratteristiche di produrre percezioni olfattive, sono: NOME SCIENTIFICO NOME COMUNE FAMIGLIA Pittosporum tobira Pittosporo Rosa arvensis Rosa Camelia sasanqua Camelia Teaceae Rosmarinus officinalis Rosmarino Labiatae Lavandula spica Lavanda Labiatae Tymus vulgaris Timo Citrus bergamia Bergamotto Bergamotto 23 Pittosporaceae Rosaceae Labiatae Rutaceae ROSMARINUS OFFICINALIS ROSMARINO LABIATAE Originario del bacino del Mediterraneo e ampiamente coltivato per le sue proprietà aromatiche, il rosmarino è caratterizzato da sottili foglie lineari, contenenti un olio volatile e utilizzate in cucina per insaporire vari tipi di pietanze. La pianta produce piccoli fiori blu, riuniti in racemi apicali. Note:.................................................................................................................................................. ............................................................................................................................................................ ............................................................................................................................................................ ............................................................................................................................................................ CITRUS BERGAMIA BERGAMOTTO RUTACEAE Forse originario della Persia, ha il tronco liscio, i rami numerosi e la chioma aperta. Le foglie sono alternate, ovali, perenni, seghettate, dure e lucide. I fiori sono bianchi, piccoli e profumati. Il frutto ha forma sferica, un diametro di circa 5 cm e polpa verdognola, divisa in spicchi e dal sapore agrodolce. La buccia liscia e gialla contiene vescicole ripiene di oli essenziali molto apprezzati per la preparazione di profumi. Note: ................................................................................................................................................. ............................................................................................................................................................ ............................................................................................................................................................ ............................................................................................................................................................ C OMPLETARE .................................. .................................. .................................. ............................................................................................................................................................ ............................................................................................................................................................ ............................................................................................................................................................ ............................................................................................................................................................ ............................................................................................................................................................ 24 Completare il riquadro con disegni o fotografie di una pianta descritta nella pagina precedente 25 VISTA Le piante raggruppate in base alle loro caratteristiche di produrre percezioni visive, ordinate in base al percorso, sono: NOME SCIENTIFICO Acacia dealbata Magnolia grandiflora Hibiscus syriacus Berberis thunbergeii Pyrus communis Jacaranda mimosifolia Lagerstroemia indica Buddleja davidii Albizia julibrissin Lantana camara Bouganvillea glabra Prunus avium cerasifera NOME COMUNE Mimosa Magnolia Ibisco Crespino porpora Pero Falso palissandro Lagerstremia Albero delle farfalle Acacia di Costantinopoli Lantana Bouganvillea Ciliegio di da fiore Cisto e timo 26 FAMIGLIA Leguminosae Magnoliaceae Malvaceae Berberidaceae Rosaceae Bignoniaceae Litraceae Buddleiaceae Leguminosae Verbenaceae Nictaceae Rosaceae ACACIA DEALBATA MIMOSA LEGUMINOSAE Naturalizzata, è molto coltivata nell’Europa meridionale come specie ornamentale. Albero sempreverde, con corteccia liscia e grigia. Le foglie sono bipennate, i fiori singoli e gialli, di circa 5 mm, sono riuniti in lunghe infiorescenze ramificate. Note:.................................................................................................................................................. ............................................................................................................................................................ ............................................................................................................................................................ ............................................................................................................................................................ MAGNOLIA GRANDIFLORA MAGNOLIA MAGNOLIACEAE Naturalizzata, è molto impiegata nei parchi. Albero sempreverde, la cui altezza è compresa fra 15 e 25 metri. Il portamento è conico. Il periodo di massima bellezza è in estate. Note:.................................................................................................................................................. ............................................................................................................................................................ ............................................................................................................................................................ ............................................................................................................................................................ C OMPLETARE .................................. .................................. .................................. ............................................................................................................................................................ ............................................................................................................................................................ ............................................................................................................................................................ ............................................................................................................................................................ ............................................................................................................................................................ ........................................................................................................................................................... 27 Completare il riquadro con disegni o fotografie di una pianta descritta nella pagina precedente 28 TATTO Le piante raggruppate in base alle loro caratteristiche di produrre percezioni tattili, sono: NOME SCIENTIFICO NOME COMUNE Arbutus unedo Corbezzolo Acer campestre Acero campestre Senecio marittima Cineraria FAMIGLIA Ericaceae Aceraceae Compositae Colorare il corbezzolo con i colori appropriati 29 ARBUTUS UNEDO CORBEZZOLO ERICACEE Originario dell'Europa meridionale, il corbezzolo è caratterizzato dalle tipiche bacche granulose, gialle o arancioni. Fiori in infiorescenza colore crema, foglie lucide, glabre e finemente dentate. Note:.................................................................................................................................................. ............................................................................................................................................................ ............................................................................................................................................................ ............................................................................................................................................................ ACER CAMPESTRE ACERO CAMPESTRE ACERACEAE Piccolo albero diffuso dalla Scandinavia fino all’Europa meridionale, l’acero ha le foglie decidue 3-5 lobate ed i frutti ad ali orizzontali “disamare”. I fiori sono verdognoli in infiorescenze erette che compaiono insieme con le foglie. Note:.................................................................................................................................................. ............................................................................................................................................................ ............................................................................................................................................................ ............................................................................................................................................................ C OMPLETARE .................................. .................................. .................................. ............................................................................................................................................................ ............................................................................................................................................................ ............................................................................................................................................................ ............................................................................................................................................................ ............................................................................................................................................................ ............................................................................................................................................................ 30 Completare il riquadro con disegni o fotografie di una pianta descritta nella pagina precedente 31 GUSTO Le piante raggruppate in base alle loro caratteristiche di produrre percezioni gustative, sono: NOME SCIENTIFICO NOME COMUNE FAMIGLIA Ficus carica Fico Citrus sinensis Arancio Rutaceae Morus alba Gelso bianco Moraceae Citrus limon Limone Rutaceae Mespilus germanica Nespolo comune Rosaceae Malus domestica Melo Rosaceae Diospyros kaki Kaki Ebenaceae Sorbus domestica Sorbo Rosaceae Amygdalus communis Mandorlo Rosaceae Colorare il kaki con i colori appropriati 32 Moraceae FICUS CARICA FICO MORACEAE Originario dell'Asia Minore, il fico è coltivato in svariate regioni tropicali e temperate del pianeta. Ha spesso un portamento maestoso; il fusto è coperto da una corteccia liscia di colore grigiastro e presenta rami nodosi e contorti; le foglie sono semplici e alterne, notevolmente lobate, ruvide sulla pagina superiore e lanugginose su quella inferiore; i minuscoli fiori crescono racchiusi all'interno di una struttura carnosa, da cui in seguito si sviluppa il frutto. Quest’ultimo in realtà è un’infruttescenza, vale a dire il frutto che deriva da un’infiorescenza chiamata siconio. Tutti i tessuti della pianta producono abbondante latice. Note:.................................................................................................................................................. ............................................................................................................................................................ ............................................................................................................................................................ AMYGDALUS COMMUNIS MANDORLO ROSACEAE È nativo dell'Asia orientale, anche se ormai cresce selvatico in tutta l'Europa meridionale e viene coltivato in molte regioni italiane del centro-sud. È caratterizzato dal frutto, una drupa vellutata contenente un nocciolo duro e bucherellato, dalle foglie giovani, che hanno i margini ripiegati lungo la nervatura centrale e dai fiori rosa chiaro. Note:.................................................................................................................................................. ............................................................................................................................................................ ............................................................................................................................................................ C OMPLETARE .................................. .................................. .................................. ............................................................................................................................................................ ............................................................................................................................................................ ............................................................................................................................................................ ............................................................................................................................................................ 33 Completare il riquadro con disegni o fotografie di una pianta descritta nella pagina precedente 34 UDITO Le piante raggruppate in base alle loro caratteristiche di produrre percezioni uditive, sono: NOME SCIENTIFICO NOME COMUNE Cercis siliquastrum Albero di Giuda Quercus pubescens Roverella Salix babylonica Salice piangente FAMIGLIA Leguminosae Colorare la roverella con i colori appropriati 35 Fagaceae Salicaceae CERCIS SILIQUASTRUM ALBERO DI GIUDA LEGUMINOSAE Pianta arborea a foglie decidue, molto diffusa nelle regioni temperate dell'emisfero settentrionale. I suoi fiori sono generalmente rosa, spuntano direttamente dal tronco e crescono riuniti in ciuffetti simili a ombrelli. Le foglie, rotondeggianti e reniformi, fanno la loro comparsa all'inizio della primavera, subito dopo la fioritura. Note:.................................................................................................................................................. ............................................................................................................................................................ ............................................................................................................................................................ ............................................................................................................................................................ SALIX BABYLONICA SALICE PIANGENTE SALICACEAE Di probabile origine orientale (Cina) presenta rametti sottili, lunghissimi e penduli e le foglie lanceolato-lineari, lungamente acuminate. È assai coltivato per ornamento. Note:.................................................................................................................................................. ............................................................................................................................................................ ............................................................................................................................................................ ............................................................................................................................................................ C OMPLETARE .................................. .................................. .................................. ............................................................................................................................................................ ............................................................................................................................................................ ............................................................................................................................................................ ............................................................................................................................................................ ............................................................................................................................................................ ............................................................................................................................................................ ............................................................................................................................................................ 36 Completare il riquadro con disegni o fotografie di una pianta descritta nella pagina precedente 37 R AMPICANTI Le piante raggruppate in base alle loro caratteristiche di “arrampicarsi”, sono: NOME SCIENTIFICO NOME COMUNE Bignonia grandiflora Bignonia Plumbago capensis Piombaggine Jasminum officinale Gelsomino Passiflora caerulea Fiore della passione FAMIGLIA Bignoniaceae Plumbaginaceae Oleaceae Passifloraceae Colorare il gelsomino con i colori appropriati 38 BIGNONIA GRANDIFLORA BIGNONIA BIGNONIACEAE Pianta a foglie decidue o sempreverde, rampicante o cespugliosa, originaria del Lontano Oriente, è coltivata oggi in molti paesi a clima temperato. I piccoli fiori sono colorati vivacemente in rosso arancio. Note:.................................................................................................................................................. ............................................................................................................................................................ ............................................................................................................................................................ ............................................................................................................................................................ PASSIFLORA CAERULEA FIORE DELLA PASSIONE PASSIFLORACEAE Di origine tropicale, dai fiori appiattiti e perfettamente simmetrici, con petali ovati e una corona di filamenti sottili, che circonda l'ovario peduncolato e gli stami brevi, rampicante, viene coltivata prevalentemente a scopo ornamentale. Note:.................................................................................................................................................. ............................................................................................................................................................ ............................................................................................................................................................ ............................................................................................................................................................ C OMPLETARE .................................. .................................. .................................. ............................................................................................................................................................ ............................................................................................................................................................ ............................................................................................................................................................ ............................................................................................................................................................ ............................................................................................................................................................ ............................................................................................................................................................ ............................................................................................................................................................ 39 Completare il riquadro con disegni o fotografie di una pianta descritta nella pagina precedente 40 A RBUSTI MEDITERRANEI Le piante raggruppate in base alla loro diffusione mediterranea, sono: NOME SCIENTIFICO NOME COMUNE FAMIGLIA Pistacia lentiscus Lentisco Anacardiaceae Phillyrea angustifolia Fillirea Oleaceae Buxus sempervirens Bosso Buxaceae Ligustrum sinense Ligustro Oleaceae Myrtus communis Mortella Mirtaceae Pyracantha coccinea Agazzino Rosaceae Zizyphus jujuba Giuggiolo Ramnaceae Syringa vulgaris Lillà Oleaceae Crataegus monogyna Biancospino Rosaceae Colorare il biancospino con i colori appropriati 41 MYRTUS COMMUNIS MORTELLA MIRTACEAE Nativo delle regioni occidentali dell'Asia e del bacino del Mediterraneo, famoso nell’antichità, è un arbusto sempreverde, denso, molto ramificato, con foglie opposte, coriacee, ovali-lanceolate, punteggiate di ghiandole che, se stropicciate, sono molto aromatiche. I fiori sono bianchi con numerosi stami sporgenti, lungamente peduncolati. I frutti maturi sono coperti di pruina. La varietà tarantina ha le foglie più piccole. Note:.................................................................................................................................................. ............................................................................................................................................................ ............................................................................................................................................................ ............................................................................................................................................................ SYRINGA VULGARIS LILLÀ OLEACEAE Originario dell'Europa orientale, è un arbusto caducifolio a foglie ovali che produce infiorescenze profumate, dal tipico colore violaceo; ormai naturalizzato, è coltivato in quasi tutte le regioni temperate del pianeta, nelle varietà più diverse. Note:.................................................................................................................................................. ............................................................................................................................................................ ............................................................................................................................................................ ............................................................................................................................................................ C OMPLETARE .................................. .................................. .................................. ............................................................................................................................................................ ............................................................................................................................................................ ............................................................................................................................................................ ............................................................................................................................................................ 42 Completare il riquadro con disegni o fotografie di una pianta descritta nella pagina precedente 43 ALBERI MEDITERRANEI Le piante raggruppate in base alla loro diffusione mediterranea, sono: NOME SCIENTIFICO NOME COMUNE Quercus suber Sughera Thuja occidentalis Tuia Tilia cordata Tiglio Quercus ilex Laurus nobilis Platanus orientalis Ceratonia siliqua Olea europaea Fraxinus ornus Tamerix gallica Chamaerops humilis Punica granatum Viburnum tinus Nerium oleander Leccio Alloro Platano Carrubo Olivo Orniello Tamerice Palma nana Melograno Lentaggine Oleandro FAMIGLIA Fagaceae Cupressaceae Tiliaceae Fagaceae Lauraceae Platanaceae Leguminosae Oleaceae Oleaceae Tamaricaceae Palmaceae Punicaceae Caprifogliaceae Apocinaceae Colorare l’oleandro con i colori appropriati 44 CERATONIA SILIQUA CARRUBO LEGUMINOSAE Albero sempreverde, originario delle regioni del bacino del Mediterraneo, viene ormai coltivato un po' ovunque nelle regioni calde del pianeta. Caratterizzato da foglie pennate di colore verde scuro e piccoli fiori rossi, privi di petali, produce frutti commestibili, detti carrube, utilizzate come alimento sia nella nutrizione umana che in quella animale. Una singolare caratteristica dei semi di carrubo è quella di avere peso e dimensioni costanti; per questa qualità, venivano utilizzati anticamente come unità di peso da orafi e gioiellieri. Note:.................................................................................................................................................. ............................................................................................................................................................ ............................................................................................................................................................ TAMERIX GALLICA TAMERICE TAMARICACEAE Nota come scopa marina e tamarisco, è usata spesso come ferma dune sulle spiagge. Cresce vicino a corsi d'acqua e sopra suoli particolarmente salini. Caducifoglia, produce graziosi fiori bianchi o rosa, riuniti in fitti racemi apicali e formati ognuno da 4-5 sepali, 4-5 petali, 4-5 stami e un solo pistillo. Note:.................................................................................................................................................. ............................................................................................................................................................ ............................................................................................................................................................ C OMPLETARE .................................. .................................. .................................. ............................................................................................................................................................ ............................................................................................................................................................ ............................................................................................................................................................ ............................................................................................................................................................ ............................................................................................................................................................ 45 Completare il riquadro con disegni o fotografie di una pianta descritta nella pagina precedente 46 Il Club Alpino Italiano nasce sul Monviso nel 1863, dall’idea di Quintino Sella, scienziato e statista, che volle riunire gli alpinisti italiani in un club. Ma gli anni non ci pesano perché sono serviti a costituire il nostro ricchissimo bagaglio d’esperienza. Un patrimonio fatto di puro volontariato. Oggi il CAI conta quasi 800 tra sezioni e sottosezioni presenti in tutte le regioni d’Italia con oltre 300.000 soci. Realizza iniziative in molti campi con attenzione agli aspetti tecnici, naturalistici e culturali delle montagne. Alcuni praticano l’arrampicata, i più preferiscono l’escursionismo, ma tutti con il comune intento di entrare a contatto con la natura, apprezzandone gli aspetti più significativi. Per far parte del CAI non sono quindi necessarie doti particolari ma spirito di gruppo, voglia di camminare e un pizzico di sana curiosità. Vieni con noi: ti aiuteremo a conoscere e ad apprezzare la natura e la montagna. La Sezione Aspromonte Fondata nel 1932 a Reggio Calabria, la Sezione Aspromonte gode oggi di ottima salute e vanta un alto numero di giovani tra i propri iscritti. Possiede una struttura a Gambarie (1.310 m s.l.m.). Ogni anno organizza circa 30 escursioni con la partecipazione di oltre mille tra soci e simpatizzanti. Anche l’impegno culturale e formativo è intenso con cicli di conferenze su temi vicini alla civiltà montana ed orientati alla conoscenza del territorio. L’attività principale è l’escursionismo, favorito da una montagna come l’Aspromonte che consente itinerari in ogni stagione. Ma anche l’Etna, il Pollino, la Sila e le Isole Eolie per i fine settimana, e poi le Alpi, per trekking di più giorni. E dovunque tanti amici che ci guidano sulle loro montagne. Il CAI non è solo escursionismo: i soci possono praticare lo sci, la speleologia, l’arrampicata, la mountain bike, il torrentismo e tante altre attività. I motivi per camminare insieme sono davvero tanti! 47