Profilo di funzionamento di minori con Disturbo da Comportamento Dirompente: uno studio attraverso il Test di Rorschach (C.S; Exner, 1993) Ferro L.*, Andò A.**, Fiorella R. *** * Università della Valle d’Aosta; ** Università degli Studi di Torino *** ASLCN1 NPI Profilo del funzionamento clinico dei Disturbi del comportamento dirompente Loeber et al., 2000 Hengeller e Lee, 2003 Lambruschi e Fabbri, 2004 Meehan et al., 2008 Moffitt et al., 2008 Zennaro, 2011 Lambruschi, Muratori, 2013 • Scarsa empatia e difficoltà relazionali • Schemi relazionali poco complessi e connotati negativamente • Difficoltà nello sperimentare e riconoscere stati emotivi interni e aspetti negativi di Se • Aspetti narcisistici difensivi • Rabbia intensa e disorganizzante spesso emotivamente connotata • Marcato stile di iper-semplificazione dello stimolo • Scarse risorse psichiche e difficoltà di adattamento all’ambiente • Difficoltà nell’accuratezza percettiva degli stimoli • Aggressività prevalentemente egosintonica DSM-5: American Psychiatric Association (2013, pp.462-463) - DOP - DC - DCD NAS Disturbi Dirompenti, - DAP - Disturbo Esplosivo Intermittente del Controllo degli Impulsi e della Condotta - Piromania - Cleptomania ADHD rientra nei Disturbi neuroevolutivi Comorbidità/genere/traiettorie evolutive Traiettoria evolutiva comorbidità Traiettoria evolutiva comorbidità (Burke et al., 2005; Humphrey et al., 2012) (Boylan et al., 2007; Humphrey et al., 2012 ) maschi adolescenziale femmine scolare DCD prescolare DCD & Disturbo Ansia ADHD e/o DSA scolare DCD & Distress Disorders & DC e DAP adolescenziale DCD prescolare DCD & Disturbo Ansia Distress Disorders (ansia) DSA DCD & Distress Disorders (depressione) Premessa e obiettivi Nel panorama scientifico internazionale, gli studi sull’impiego del Test di Rorschach CS all’interno dell’assessment dei soggetti con DCD, sono numericamente esigui e contraddittori (Exner, 1993, Cotugno, 1995, Meehan et al., 2008, Harris et al., 2012) . L’obiettivo della ricerca consiste nell’approfondimento degli aspetti che caratterizzano il funzionamento della personalità in minori con diagnosi di DCD (Disturbi del Comportamento Dirompente), attraverso il Test di Rorschach secondo il Sistema Comprensivo (Exner, 1993), con il fine di ricavare informazioni circa: Capacità di regolazione affettiva e impulsività Tolleranza dello stress e accesso alle risorse interne e di coping Stile cognitivo e percettivo Disegno della ricerca • Campione: • Criteri di inclusione: • Criteri di esclusione: •56 soggetti maschi •Età : dai 6 ai 14 anni (11 anni e 3 mesi) •Scolarità media: 4 anni • Diagnosi clinica di DCD • Positività alla diagnosi secondo i criteri DSM-5 Minori afferenti ad alcuni servizi di NPI del Piemonte. • Valutazione cognitiva sotto norma (WISC-R) • Compresenza di gravi psicopatologie (K-SADS-PL) • Strumento: Rorschach C.S. (somministrato, siglato e interpretato con il Sistema Comprensivo C.S. di Exner, 1993) Rorschach Sistema Comprensivo di Exner (1993) Nasce come test proiettivo messo a punto da H. Rorschach che intuisce come COSTELLAZIONI la modalità di CLUSTER interpretazione della macchia potessero fornire utili indicazioni sul funzionamento della personalità dei soggetti (1911). PSICOPATOLOGICHE Exener diede origine al Sistemaallo Comprensivofanno SC (1973) dall’integrazione riferimento all’area del: • Controllo e Tolleranza delle cinque sistematizzazioni più utilizzate in letteratura e in clinica stress (Beck, 1926; Hertz, 1926; Klopfer,1936; Piotrowsky, 1950; Rapaport, 1946). • Affetti • tono dell’umore (DEPI) • Percezione di Se’ Secondo tale SC il Rorschach • deficit diinformazioni coping (CDI)utili sul • Percezione delle relazioni può generare funzionamento della personalità inquanto •crea una situazione di ipervigilanza (HVI) interpersonali problem-solving (la situazione testistica) che implica processi di attenzione, • rischio suicidario (S-CON) • Processamento delle. percezione ed analisi logica • disturbo del pensiero informazioni quantitativa e qualitativa La rielaborazione della codifica delle risposte è definita Sommariocognitiva Strutturale, e il profilo (PTI) di funzionamento dell’individuo si • Mediazione costruisce a partire dall’insieme degli indici di siglatura raggruppati • stile ossessivo (OBS) in sette • Ideazione cluster e in diverse costellazioni psicopatologiche. Profilo variabili Rorschach (C.S. Exner, 1993) dei Disturbi del Comportamento Dirompente (DCD) Letteratura • • • • • • • • • • • • • • • • • PERS > 2 AG< 1 COP<1 COP+AG<1 CDI>3 EA<6 SumT<1 H<2 S>2 EGO>.50 EGO<.32 L>.99 Zd < -3 Zf<.22 X+%<.61; X-%>.19 Iso Index>.24 P< norma Mp<Ma Cluster Control lo e tollera nza stress • • • • • • • • • • • • • • • • • M m FM WSumC Es Adjes Dscore AdjD MOR Cshblend ShShBlend CritCont SumC’ SumV SumY DEPI TOT Afr Variabili attese e confermate Variabile Significato clinico AG <1;COP <1 Schemi relazionali non simbolizzati, AG + COP < 1 e/o non emotivamente connotati CDI > 3 Deficit adattivo e relazionale EA < 6 Poche risorse interne T<1 Confronto con la letteratura Variabili attese ma non confermate Variabile Significato clinico Difficoltà nel contatto PER > 2 Autoritarismo mentale H<2 Difficoltà e disinteresse altri Fr +Rf >1 Autofocalizzazione S >2 Rabbia intensa e negativismo Ego > .50 Egocentrismo EGO > .32 Bassa utostima/autosvalutazione Zd > -3 Impulsività cognitiva Y<1 Difficoltà sperimentare stati ansia L >.99 Stile ipersemplicativo stimoli CF+C > FC+1 Difficile modulazione affettiva X+% < .61 X-% > .19 Difficoltà nell’accuratezza percettiva degli stimoli P > a+1 passività relazionionale P < norma Pensiero poco condiviso Percezione sovraccarico stress di stato e di tratto Mp > Ma Difensivo rifugio nella fantasia D e AdjD pos. o norma S>2 e X-% >.19 Emotività negativa come causa delle distorsioni cognitive Afr <.44 Evitamento relazionale IsoIndex >.24 Tendenza a isolarsi 25 20 15 10 5 0 31 32 40 41 56 34 39 38 35 36 37 29 33 6 51 55 46 11 24 20 47 26 7 8 18 14 17 49 42 44 48 30 28 52 54 50 53 12 22 1 9 23 2 3 21 43 Cluster analisi 25 15 4 19 13 27 5 16 10 45 Variabile Senso clinico Sign. Zf Complessità organizzativa stimolo Sig = ,014 X-% Esame realtà Sig = ,000 X+% Esame realtà Sig = ,002 Sum V Capacità introspettive negative Sig = ,007 IsoIndex Isolamento relazionale Sig = ,000 Adjes Pressione interferenze strutturali Sig = ,006 AG Aggressività egodistonica Sig = ,047 AdjD Gestione stress non situazionale Sig = ,003 CDI tot Deficit di coping Sig = ,019 CShBlend Complessità emotiva negativa Sig = ,040 Dscore Gestione stress situazionale Sig = ,000 EgoIndex Egocentrismo/autostima Sig = ,004 es Stimolazione esperita int/est Sig = ,001 m Ideazioni intrusive Sig = ,001 Lambda Stile percettivo Sig = ,012 Independent Samples Kruskal-Wallis test The significance level is , 05 Cluster A vs Cluster B Var. Sign. X-% Sig = ,000 X+% Cluster A vs Cluster C Var. Sign. Sig = ,042 Zf Sig = ,006 IsoIndex Sig = ,000 X-% Sig = ,000 CDI tot Sig = ,030 X+% EgoIndex Sig = ,005 Post hoc Indipendent Samples Mann- Whitney U Test The significance level is ,05 Cluster B vs Cluster C Var. Sign. Sig = ,000 Zd Sig = ,038 IsoIndex Sig = ,045 IsoIndex Sig = ,000 Adjes Sig = ,006 Adjes Sig = ,031 AdjD Sig = ,002 CDI tot Sig = ,010 Dscore Sig = ,000 Dscore Sig = ,001 EgoIndex Sig = ,002 es Sig = ,004 es Sig = ,004 m Sig = ,000 m Sig = ,029 C+CF+Cn Sig = ,038 D Sig = ,013 D Sig = ,009 Lambda Sig = ,022 Lambda Sig = ,013 M Sig = ,033 Confronto: Cluster A vs Cluster B variabile MA MB Sign. X-% > .19 ,57 ,24 Sig = ,000 X+% < .61 ,19 ,30 Sig = ,042 IsoIndex >.24 ,08 ,40 Sig = ,000 3,54 4,30 Sig = ,030 ,11 ,26 Sig = ,005 CDI tot >3 EgoIndex <.32 Il cluster A nel confronto si differenzia in quanto più compromesso a livello cognitivo, relazionale e di immagine di se. Il cluster B nel confronto si differenzia in quanto evidenzia maggiori difficoltà di coping Confronto Cluster A vs Cluster C MA MC Sign. Zf <.22 ,15 ,10 Sig = ,006 X-% > .19 ,57 ,29 Sig = ,000 X+% < .61 ,19 ,32 Sig = ,000 IsoIndex >.24 ,08 ,13 Sig = ,045 Adjes 8,77 5,70 Sig = ,006 AdjD positivo o norma 1,38 -,18 Sig = ,002 Dscore pos o norm 2,15 -,21 Sig = ,000 EgoIndex<.32 ,11 es 10,77 5,97 Sig = ,004 m 2,23 ,88 Lambda >. 99 1,15 1,98 Sig = ,022 variabile ,28 Sig = ,002 Sig = ,009 Il cluster A nel confronto si differenzia in quanto più compromesso a livello cognitivo e di immagine di se. Il cluster C nel confronto si differenzia in quanto lo stress e strategie difensive inefficaci sembrano incidere mediamente sul funzionamento generale Confronto fra Cluster B vs Cluster C variabile MB MC Zd 3,20 -,81 Sig = ,038 IsoIndex ,40 0,13 Sig = ,000 Adjes 5,70 7,70 Sig = ,031 CDI tot 3,21 4,30 Sig = ,010 Dscore -,21 -,1,70 Sig = ,001 es 5,97 9,70 Sig = ,004 m ,88 2,70 Sig = ,000 Lambda 1,98 ,81 Sig = ,013 M 2,88 ,90 Sig = ,033 Sign. Il cluster B nel confronto si differenzia in quanto più difensivamente isolato, meno emotivamente sollecitato, più semplicistico nello stile Il cluster C nel confronto si differenzia in quanto evidenzia un maggior deficit di coping, meno isolato, più aperto alle esperienze ma anche più impulsivo Cluster A età dei minori Gestione e controllo stress cluster A 6-11 anni 12-14 anni 15% • Soggetti altamente vulnerabili alla perdita del controllo, Diagnosi Primaria con facilità alla disorganizzazione emotiva, impulsività ideativa e inefficienza comportamentale • Risultano cronicamente vulnerabili al sovraccarico ideativo e affettivo anche perché scarsamente dotati di risorse ideative a cui attingere • Questo forte stress ha un evidente impatto sulla bontà e tenuta del pensiero e sul livello di autostima • Le strategie poco efficaci e immature sembrano caratterizzarli Diagnosi e si secondaria evidenziano come una sorta di isolamento difensivo fatto di ottundimento emotivo e di uno stile iper-semplicistico di lettura degli stimoli, uso di difese acting out DEI DC 85% DOP 0 2 4 8 6 4 2 0 NESSUNA ESTERNALIZZANTE INTERNALIZZANTE 6 8 10 Cluster B Gestione e controllo stress Cluster B Età dei minori 6-11 anni 12-14 anni Diagnosi Primaria • Si evidenzia un notevole difficoltà specifica a trovare 40% risorse adattive per fronteggiare e rispondere alle 60% situazioni interpersonali DOP DC • Si evidenzia forte rabbia e negativismo egosintonici ovvero scarsamente mentalizzati che sembrano essere alla base delle distorsioni cognitive evidenziate Diagnosi Secondaria • Uno stato di malessere confuso e diffuso e una forte incapacità di esprime gli affetti • Forte disinteresse e scarsa empatia nei confronti degli altri, percepiti come strani o lontani 0 1 2 3 7 6 5 4 3 2 1 0 NESSUNA ESTERNALIZZANTE INTERNALIZZANTE 4 5 6 Cluster C Età dei minori e controllo stress cluster C Gestione 6-11 anni 12-14 anni27 Diagnosi Primaria • Mostrano uno stile di processamento e di risposta agli stimoli immaturo, poco efficace ma non totalmente disorganizzante • Le capacità di controllo e di abilità nell’affrontare lo stress in maniera efficace sono poco inferiori ai valori attesi, ma questa situazione non sembra essere cronicizzata piuttosto collegata al contesto Diagnosi Secondaria ambientale/situazionale • Si evidenziano comportamenti disorganizzati o poco efficaci in particolare nelle relazioni sociali a causa delle poche e immature risorse individuali • Fragili ma presenti capacità empatiche 21% DC 79% DOP 0 5 18 16 14 12 10 8 6 4 2 0 NESSUNA INTERNALIZZANTI ESTERNALIZZANTI 10 15 20 DSM-5:Criteri diagnostici Disturbo Oppositivo-Provocatorio 313.81 (F91.3) A. Un La persistenza pattern edila frequenza umore diarrabbiato e irritabile, Nota. questi comportamenti può esserecomportamento usata per polemico/oppositivo, o rivendicativo, almenoPer dai bambini 6 mesi come distinguere un comportamento atteso dache uno dura sintomatico. sotto i evidenziato 5 anni, il dacomportamento almeno 4 sintomi una dellenel seguenti categorie esibiti durante l’interazione deveda evidenziarsi corso degli ultimi 6ed mesi più frequentemente di con almeno un individuo che non sia unparagonabili fratello. per età e livello di sviluppo. Per quanto si osserva tipicamente in soggetti bambini di 5 o più anni, il comportamento deve evidenziarsi almeno una volta a settimana nel corso degli ultimi 6 mesi Comportamento Umore Irritabile /Arrabbiato polemico/oppositivo - Spesso discute con le figure autoritarie o, per bambini e Comportamento •L’anomalia del comportamento causa compromissione adolescenti, con i genitori - Spesso va in clinicamente significativa nell’individuo e nel suo rivendicativo collera Spesso sfida attivamente o si rifiuta immediato contesto sociale (famiglia, gruppo dei pari, rispettare la/le richieste - È Livelli statodi gravosità: dispettoso e - Spesso colleghi di è lavoro),di o un impatto negativoo regole sul degli adulti vendicativo-lieve almeno in 2 infastidito e si irrita funzionamento sociale, scolastico o lavorativo o in altre episodi negli 6 mesi. - Spesso irrita deliberatamente le facilmente importanti aree. (sintomi in ultimi 1 contesto) persone •I comportamenti non si manifestano esclusivamente - moderato - È spesso accusaPsicotico, gli altri per durante il decorso di- Spesso un Disturbo dai propri uso di (sintomi in 2 contesti) arrabbiato e errori o ilun proprio cattivo sostanze, depressione, o di Disturbo Bipolare. Non - grave rancoroso comportamento devono essere soddisfatti i criteri per disturbo (sintomi in 3 contesti) disregolazione umorale. Conclusioni • Un profilo di funzionamento non omogeneo che evidenzia differenze importanti nelle strategie di controllo e gestione dello stress • Importanza dell’utilizzo del Rorschach CS nel contesto clinico • Riflessioni possono contribuire ad orientare un trattamento efficace e individualizzato Il caso di Manuele Manuele è il secondogenito di 2 figli, vive con entrambi i genitori, che lavorano e con il fratello maggiore di anni 18. La gravidanza è stata tranquilla, alla nascita peso nella media, le tappe dello sviluppo linguistico e motorio sono avvenute nella norma, per quanto riguarda le autonomie il controllo sfinterico notturno in lieve ritardo (4 anni). L'inserimento in I elementare è avvenuto a 6 anni compiuti, pur potendo anticipare la madre non ha voluto in quanto il fratello maggiore di M. aveva manifestato difficoltà nel percorso scolastico poi diagnosticate come Dislessia. L'apprendimento della letto-scrittura viene descritto con una certa lentezza dalle maestre, che messe al corrente della familiarità, hanno tenuto monitorato il percorso. Alla fine della I elementare M. leggeva sillabando. In contemporanea a queste difficoltà sono emerse difficoltà di attenzione, iperattività, difficoltà con le regole, i compagni e disregolazione emotiva. • La madre ha richiesto una consultazione, visto la sua esperienza pregressa, per le difficoltà che la bambina manifesta nella lettura (salto di lettere), nella scrittura (errori ortografici) e più lievi in matematica. • La madre riferisce inoltre, che M. è stata sottoposto a controlli medici, risultando nella norma. Il caso di Manuele M. nell'esecuzione del test WISCH- R ha evidenziato un atteggiamento ambivalente: • rispetto ai subtest verbali ha mostrato uno scarso interesse, deducibile dall'atteggiamento passivo e statico: non chiede di ripetere un compito che non comprende, rimane in silenzio di fronte a compiti a cui non trova soluzione, resta immobile e con lo sguardo perso nel vuoto fino a quando non è presentato un nuovo stimolo; • rispetto ai subtest di performance ha mostrato un maggior interesse, deducibile dalla partecipazione attiva: procede per tentativi ed errori quando non riesce subito, esprime un coinvolgimento emozionale corporeo (accompagna con il corpo lo svolgimento del test), esprime soddisfazione per i successi e curiosità per gli insuccessi. • • Tale discrepanza trova conferma in una differenza significativa tra il QIV (Quoziente Intellettivo Verbale) e il QIP (Quoziente Intellettivo di Performance), il primo inferiore al secondo, da cui si può ipotizzare una preferenza per modalità di apprendimento che usufruiscono di oggetti e schemi visivi rispetto all'uso di parole e simboli. abilità cognitive nella norma (QI 101), con una discrepanza tra QI verbale (97) e QI di performance (106), gli indici GAPP (gamma di dispersione dei punteggi ponderati) e NASD (numero di sub-test devianti dalla media) non risultano significativi. Sulla base dei risultati alle prove eseguite appaiono soddisfatti i criteri diagnostici per la diagnosi di Disturbo Specifico dell'Apprendimento: Il livello intellettivo risulta essere nella norma (QI 101). Il livello delle abilità di lettura e scrittura si situa al di sotto della media di quanto ci si aspetterebbe data l'età cronologica del soggetto, la valutazione dell'intelligenza e un'istruzione adeguata all'età. Il caso di Manuele Nel corso della seconda e terza elementare il comportamento di Manuele si fa via via sempre più problematico, soprattutto a scuola dove colleziona note, le insegnanti convocano più volte i genitori a causa della sua provocatorietà, della sua emotività poco controllata con passaggi all’atto, con il suo disimpegno e attacco I genitori descrivono un figlio a casa molto diverso anche se le difficoltà comportamentali, anche se i forma più lieve, persistono nelle relazioni esterne al nucleo. Dalle Conners’ Rating Scalee-Revised emerge una diagnosi di DOP e ADHD Il caso di Manuele Manuele incomincia un percorso di sostegno con un educatore individuale e dei colloqui con una psicologa clinica, ma i risultati ottenuti nel corso dell’anno non risultano essere sufficientemente evidenti. I genitori hanno incontri periodici con i clinici del territorio, ma la situazione a scuola continua a peggiorare. Si decide di somministrare a M. un test di personalità per valutare il suo profilo di funzionamento intrapsichico (Rorschach CS, Exner, 1993) Rorschach CS: Cluster stress e controls - M. mostra di trovarsi in uno stato di sovrastimolazione cronica e di deterioramento delle sue competenze - La sua capacità di controllo e l'abilità ad affrontare lo stress in maniera efficace sono inferiori a quanto ci si aspetterebbe per età e le risorse a sua disposizione sembrano essere in quantità limitate - Si evidenziano aspetti impulsivi e un massiccio investimento energetico da parte del soggetto nel contenimento degli affetti, anche se non si possono escludere forme di costrizione affettiva. In generale appare evidente come la situazione di stress percepita dal minore non faccia riferimento ad aspetti contestuali quanto cronici, le sue scarse risorse lo pongono in uno stato di scarsa comprensione di quanto accade in lui e intorno a lui e maggiore è la complessità degli stimoli, soprattutto se di tono affettivo, quanto più elevato è per lui il rischio di perdere il controllo. La vulnerabilità e la disorganizzazione del suo funzionamento avvengono sulla base degli stress quotidiani. All’interno di ambienti ben strutturati è possibile che la qualità del funzionamento migliori. Processamento- mediazione- ideazione • Presenza generale di obiettivi elevati che il minore si propone di raggiungere, rispetto alle proprie risorse che risultano insufficienti. Probabile conseguente frustrazione connessa ai fallimenti. • Presenza di uno stile iperincorporatore, una caratteristica di tratto che porta l'individuo ad investire più sforzo ed energia nelle attività di analisi delle situazione e che rende l’elaborazione dello stimolo meno efficace • Sembra possibile ipotizzare che il ragazzo non abbia difficoltà nel cambiare il focus attentivo durante la sua attività di processamento. • Impoverimento della capacità mediativa, forse dovuto all’approccio difensivo che emerge e la disfunzione tende ad essere pervasiva con un inizio di compromissione dell’esame di realtà. • Presenza di risposte soggettive ed individualistiche, che segnalano la tendenza persistente a non considerare le convenzioni sociali risultando poco influenzabile dalle richieste sociali • Si rileva una forma di pensiero periferico che rappresenta un fonte naturale di allerta verso gli stimoli ed i suoi bisogni interni. Tale investimento sul pensiero viene forse utilizzato per neutralizzare l’impatto emotivo • Emergono difficoltà di espressione Affetti Emerge la presenza di un livello insolito di disagio o inaspettata esperienza emotiva negativa che sembra essere gestita con un massiccio contenimento, costrizione e inibizione degli affetti e una tendenza marcata ad evitare le stimolazioni emotive. • Disagio e costrizione emozionale che lo portano a scambi quotidiani e sociali poveri. • Emerge inoltre una chiara tendenza all’oppositività e al negativismo che per entità sembra andar oltre all’irritazione dovuta alla situazione testistica • Il funzionamento psicologico del soggetto appare poco complesso ed evidenzia immaturità e difficoltà nel tipo di comportamento messo in atto nelle situazioni più complicate. La visuale di M. sembra quindi bidimensionale perché per evitare la percezione di disagio che esperisce quando entra in contatto con stimolazioni affettive ambigue riduce il livello di complessità ai soli aspetti cognitivi. Questo suo disagio lo riempie di rabbia e l’altro, poco comprensibile diventa, quando gli pone delle richieste, il nemico a cui opporsi Percezione di sè Il quadro che ne emerge è piuttosto compromesso: • La stima del proprio valore personale è fortemente negativa e questo valore così basso può risultare essere un fattore di rischio per lo sviluppo di un quadro depressivo. • La tendenza all’autocritica e svalutazione del Sé appare cronica al punto che il soggetto non riesce ad avere un senso stabile del Sé ed una buona consapevolezza di se stesso Non emergono aspetti di ansia e preoccupazione corporea. Aspetti interpersonali • La persona è preoccupata di mantenere un suo spazio personale ed è particolarmente diffidente nel dar vita e mantenere legami intimi con gli altri. Il suo stile evitante è espressione di un grosso timore delle relazioni vissute come fonti di rischio di dolorosa dipendenza • Il soggetto prova scarso interesse nei confronti degli altri forse perché entità complesse guidate anche dalle emozioni e quindi non riesce a comprenderli adeguatamente. • Il comportamento interpersonale del soggetto sembrerebbe poter essere inappropriato e poco efficace in molte situazioni. Ciò comporta la probabile esclusione e l’evitamento da parte dei pari, che possono percepirlo come pericoloso, strano. • La rabbia esperita da M. viene da lui tradotta in aggressività agita in quanto parte naturale delle relazioni interpersonali Profilo di Manuele • • • • • • • • • • Frustrazione Impulsività, oppositività e negativismo Evitamento e costrizione emotiva Necessità di ambienti semplici e strutturati per mantenere controllo No difficoltà attentive e no aspetti d’ansia Pensiero soggettivo e individualistico Difficoltà di espressione Rischio depressivo, bassa autostima e instabile senso di sé Scarsa empatia, interesse negli altri e capacità relazionali Relazioni connotate aggressivamente Riflessioni • Dal profilo di funzionamento di Manuele emerge la compresenza di difficoltà emotivo/comportamentali in un quadro in cui la diagnosi di DSA è avvenuta precocemente, vista la familiarità con il fratello, ma che non sembra essere primaria rispetto a queste. • La complessità del quadro clinico rende difficile l’attribuzione della diagnosi primaria ma conferma la comorbidità tra DSA e DOP. • Dai dati emersi sembra possibile poter escludere la diagnosi di disturbo d’ansia e di ADHD. Presa in carico e trattamento • Le caratteristiche del profilo emerso hanno permesso di poter pianificare un intervento specifico su M. che riguardasse anche la famiglia. • Il ragazzo è stato inserito nel gruppo di Coping Power organizzato dai suoi servizi (NPI ASL CN1) e la madre è stata inserita all’interno del corrispettivo gruppo di Parent Training. • Alla fine del percorso (18 mesi con incontri settimanali) M. ha raggiunto evidenti miglioramenti a livello relazionale e di autostima e la madre ha iniziato un percorso di psicoterapia individuale.