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Profilo di funzionamento di minori con
Disturbo da Comportamento Dirompente:
uno studio attraverso il Test di Rorschach
(C.S; Exner, 1993)
Ferro L.*, Andò A.**, Fiorella R. ***
* Università della Valle d’Aosta; ** Università degli Studi di Torino
*** ASLCN1 NPI
Profilo del
funzionamento
clinico dei
Disturbi del
comportamento
dirompente
Loeber et al., 2000
Hengeller e Lee, 2003
Lambruschi e Fabbri, 2004
Meehan et al., 2008
Moffitt et al., 2008
Zennaro, 2011
Lambruschi, Muratori, 2013
• Scarsa empatia e difficoltà relazionali
• Schemi relazionali poco complessi e
connotati negativamente
• Difficoltà nello sperimentare e
riconoscere stati emotivi interni e
aspetti negativi di Se
• Aspetti narcisistici difensivi
• Rabbia intensa e disorganizzante spesso
emotivamente connotata
• Marcato stile di iper-semplificazione
dello stimolo
• Scarse risorse psichiche e difficoltà di
adattamento all’ambiente
• Difficoltà nell’accuratezza percettiva
degli stimoli
• Aggressività prevalentemente
egosintonica
DSM-5: American Psychiatric Association (2013, pp.462-463)
- DOP
- DC
- DCD NAS
Disturbi
Dirompenti,
- DAP
- Disturbo
Esplosivo
Intermittente
del Controllo
degli Impulsi e
della Condotta
- Piromania
- Cleptomania
ADHD rientra nei Disturbi neuroevolutivi
Comorbidità/genere/traiettorie evolutive
Traiettoria evolutiva comorbidità
Traiettoria evolutiva comorbidità
(Burke et al., 2005; Humphrey et al., 2012)
(Boylan et al., 2007; Humphrey et al., 2012 )
maschi
adolescenziale
femmine
scolare
DCD
prescolare
DCD
&
Disturbo
Ansia
ADHD
e/o
DSA
scolare
DCD
&
Distress
Disorders
&
DC e DAP
adolescenziale
DCD
prescolare
DCD
&
Disturbo
Ansia
Distress
Disorders
(ansia)
DSA
DCD
&
Distress
Disorders
(depressione)
Premessa e obiettivi
Nel panorama scientifico internazionale, gli studi sull’impiego del
Test di Rorschach CS all’interno dell’assessment dei soggetti con
DCD, sono numericamente esigui e contraddittori (Exner, 1993,
Cotugno, 1995, Meehan et al., 2008, Harris et al., 2012) .
L’obiettivo della ricerca consiste nell’approfondimento degli
aspetti che caratterizzano il funzionamento della personalità in
minori con diagnosi di DCD (Disturbi del Comportamento
Dirompente), attraverso il Test di Rorschach secondo il Sistema
Comprensivo (Exner, 1993), con il fine di ricavare informazioni
circa:
Capacità di
regolazione
affettiva e
impulsività
Tolleranza dello
stress e accesso
alle risorse interne
e di coping
Stile
cognitivo e
percettivo
Disegno della ricerca
• Campione:
• Criteri di
inclusione:
• Criteri di
esclusione:
•56 soggetti maschi
•Età : dai 6 ai 14 anni
(11 anni e 3 mesi)
•Scolarità media: 4 anni
• Diagnosi clinica di DCD
• Positività alla diagnosi
secondo i criteri DSM-5
Minori afferenti
ad alcuni servizi
di NPI del
Piemonte.
• Valutazione cognitiva sotto norma
(WISC-R)
• Compresenza di gravi psicopatologie
(K-SADS-PL)
• Strumento: Rorschach C.S. (somministrato, siglato e
interpretato con il Sistema Comprensivo C.S. di Exner, 1993)
Rorschach Sistema Comprensivo di Exner (1993)
Nasce come test proiettivo messo a punto da H. Rorschach che intuisce come
COSTELLAZIONI
la modalità di CLUSTER
interpretazione della macchia potessero
fornire utili indicazioni
sul funzionamento della personalità dei soggetti
(1911).
PSICOPATOLOGICHE
Exener
diede origine
al Sistemaallo
Comprensivofanno
SC (1973)
dall’integrazione
riferimento
all’area del:
• Controllo
e Tolleranza
delle cinque sistematizzazioni più utilizzate in letteratura e in clinica
stress
(Beck, 1926; Hertz, 1926; Klopfer,1936; Piotrowsky, 1950; Rapaport, 1946).
• Affetti
• tono dell’umore (DEPI)
• Percezione di Se’
Secondo
tale SC
il Rorschach
• deficit diinformazioni
coping (CDI)utili sul
• Percezione
delle
relazioni può generare
funzionamento della personalità inquanto •crea
una situazione
di
ipervigilanza
(HVI)
interpersonali
problem-solving (la situazione testistica) che implica processi di attenzione,
• rischio suicidario (S-CON)
• Processamento
delle.
percezione
ed analisi logica
• disturbo
del pensiero
informazioni quantitativa e qualitativa
La rielaborazione
della codifica
delle risposte è
definita
Sommariocognitiva
Strutturale, e il profilo (PTI)
di funzionamento dell’individuo si
• Mediazione
costruisce
a partire dall’insieme degli indici
di siglatura
raggruppati
• stile
ossessivo
(OBS) in sette
• Ideazione
cluster e in diverse costellazioni psicopatologiche.
Profilo variabili Rorschach (C.S. Exner, 1993)
dei Disturbi del Comportamento Dirompente (DCD)
Letteratura
•
•
•
•
•
•
•
•
•
•
•
•
•
•
•
•
•
PERS > 2
AG< 1
COP<1
COP+AG<1
CDI>3
EA<6
SumT<1
H<2
S>2
EGO>.50
EGO<.32
L>.99
Zd < -3
Zf<.22
X+%<.61; X-%>.19
Iso Index>.24
P< norma
Mp<Ma
Cluster
Control
lo e
tollera
nza
stress
•
•
•
•
•
•
•
•
•
•
•
•
•
•
•
•
•
M
m
FM
WSumC
Es
Adjes
Dscore
AdjD
MOR
Cshblend
ShShBlend
CritCont
SumC’
SumV
SumY
DEPI TOT
Afr
Variabili attese e confermate
Variabile
Significato clinico
AG <1;COP <1 Schemi relazionali non simbolizzati,
AG + COP < 1 e/o non emotivamente connotati
CDI > 3
Deficit adattivo e relazionale
EA < 6
Poche risorse interne
T<1
Confronto con la
letteratura
Variabili attese ma non confermate
Variabile
Significato clinico
Difficoltà nel contatto
PER > 2
Autoritarismo mentale
H<2
Difficoltà e disinteresse altri
Fr +Rf >1
Autofocalizzazione
S >2
Rabbia intensa e negativismo
Ego > .50
Egocentrismo
EGO > .32
Bassa utostima/autosvalutazione
Zd > -3
Impulsività cognitiva
Y<1
Difficoltà sperimentare stati ansia
L >.99
Stile ipersemplicativo stimoli
CF+C >
FC+1
Difficile modulazione
affettiva
X+% < .61
X-% > .19
Difficoltà nell’accuratezza
percettiva degli stimoli
P > a+1
passività relazionionale
P < norma
Pensiero poco condiviso
Percezione sovraccarico
stress di stato e di tratto
Mp > Ma
Difensivo rifugio nella fantasia
D e AdjD
pos. o
norma
S>2 e
X-% >.19
Emotività negativa come causa
delle distorsioni cognitive
Afr <.44
Evitamento relazionale
IsoIndex >.24
Tendenza a isolarsi
25
20
15
10
5
0
31
32
40
41
56
34
39
38
35
36
37
29
33
6
51
55
46
11
24
20
47
26
7
8
18
14
17
49
42
44
48
30
28
52
54
50
53
12
22
1
9
23
2
3
21
43
Cluster analisi
25
15
4
19
13
27
5
16
10
45
Variabile
Senso clinico
Sign.
Zf
Complessità organizzativa stimolo
Sig = ,014
X-%
Esame realtà
Sig = ,000
X+%
Esame realtà
Sig = ,002
Sum V
Capacità introspettive negative
Sig = ,007
IsoIndex
Isolamento relazionale
Sig = ,000
Adjes
Pressione interferenze strutturali
Sig = ,006
AG
Aggressività egodistonica
Sig = ,047
AdjD
Gestione stress non situazionale
Sig = ,003
CDI tot
Deficit di coping
Sig = ,019
CShBlend Complessità emotiva negativa
Sig = ,040
Dscore
Gestione stress situazionale
Sig = ,000
EgoIndex
Egocentrismo/autostima
Sig = ,004
es
Stimolazione esperita int/est
Sig = ,001
m
Ideazioni intrusive
Sig = ,001
Lambda
Stile percettivo
Sig = ,012
Independent
Samples
Kruskal-Wallis
test
The significance level is , 05
Cluster A vs Cluster B
Var.
Sign.
X-%
Sig = ,000
X+%
Cluster A vs Cluster C
Var.
Sign.
Sig = ,042
Zf
Sig = ,006
IsoIndex
Sig = ,000
X-%
Sig = ,000
CDI tot
Sig = ,030
X+%
EgoIndex Sig = ,005
Post hoc
Indipendent
Samples
Mann- Whitney
U Test
The significance level is ,05
Cluster B vs Cluster C
Var.
Sign.
Sig = ,000
Zd
Sig = ,038
IsoIndex
Sig = ,045
IsoIndex
Sig = ,000
Adjes
Sig = ,006
Adjes
Sig = ,031
AdjD
Sig = ,002
CDI tot
Sig = ,010
Dscore
Sig = ,000
Dscore
Sig = ,001
EgoIndex
Sig = ,002
es
Sig = ,004
es
Sig = ,004
m
Sig = ,000
m
Sig = ,029
C+CF+Cn
Sig = ,038
D
Sig = ,013
D
Sig = ,009
Lambda
Sig = ,022
Lambda
Sig = ,013
M
Sig = ,033
Confronto:
Cluster A vs Cluster B
variabile
MA
MB
Sign.
X-% > .19
,57
,24
Sig = ,000
X+% < .61
,19
,30
Sig = ,042
IsoIndex >.24
,08
,40
Sig = ,000
3,54
4,30
Sig = ,030
,11
,26
Sig = ,005
CDI tot >3
EgoIndex <.32
Il cluster A nel confronto si
differenzia in quanto più
compromesso a livello
cognitivo, relazionale e di
immagine di se.
Il cluster B nel confronto si
differenzia in quanto
evidenzia maggiori
difficoltà di coping
Confronto Cluster A vs Cluster C
MA
MC
Sign.
Zf <.22
,15
,10
Sig = ,006
X-% > .19
,57
,29
Sig = ,000
X+% < .61
,19
,32
Sig = ,000
IsoIndex >.24
,08
,13
Sig = ,045
Adjes
8,77
5,70 Sig = ,006
AdjD positivo
o norma
1,38
-,18
Sig = ,002
Dscore pos o
norm
2,15
-,21
Sig = ,000
EgoIndex<.32
,11
es
10,77 5,97 Sig = ,004
m
2,23
,88
Lambda >. 99
1,15
1,98 Sig = ,022
variabile
,28
Sig = ,002
Sig = ,009
Il cluster A nel confronto
si differenzia in quanto
più compromesso a livello
cognitivo e di immagine di
se.
Il cluster C nel confronto si
differenzia in quanto lo
stress e strategie difensive
inefficaci sembrano
incidere mediamente sul
funzionamento generale
Confronto fra Cluster B vs Cluster C
variabile MB
MC
Zd
3,20
-,81
Sig = ,038
IsoIndex
,40
0,13
Sig = ,000
Adjes
5,70
7,70
Sig = ,031
CDI tot
3,21
4,30
Sig = ,010
Dscore
-,21
-,1,70
Sig = ,001
es
5,97
9,70
Sig = ,004
m
,88
2,70
Sig = ,000
Lambda
1,98
,81
Sig = ,013
M
2,88
,90
Sig = ,033
Sign.
Il cluster B nel
confronto si differenzia
in quanto più difensivamente isolato,
meno emotivamente sollecitato,
più semplicistico nello stile
Il cluster C nel
confronto si differenzia
in quanto evidenzia un maggior
deficit di coping, meno isolato,
più aperto alle esperienze ma
anche più impulsivo
Cluster A
età dei minori
Gestione e controllo stress cluster A
6-11 anni
12-14 anni
15%
• Soggetti altamente vulnerabili alla perdita del controllo,
Diagnosi Primaria
con facilità alla disorganizzazione emotiva,
impulsività
ideativa e inefficienza comportamentale
• Risultano cronicamente vulnerabili al sovraccarico
ideativo e affettivo anche perché scarsamente dotati di
risorse ideative a cui attingere
• Questo forte stress ha un evidente impatto sulla bontà e
tenuta del pensiero e sul livello di autostima
• Le strategie poco efficaci e immature sembrano
caratterizzarli Diagnosi
e si secondaria
evidenziano come una sorta di
isolamento difensivo fatto di ottundimento emotivo e di
uno stile iper-semplicistico di lettura degli stimoli, uso di
difese acting out
DEI
DC
85%
DOP
0
2
4
8
6
4
2
0
NESSUNA
ESTERNALIZZANTE
INTERNALIZZANTE
6
8
10
Cluster B
Gestione e controllo stress Cluster B
Età dei minori
6-11 anni
12-14 anni
Diagnosi Primaria
• Si evidenzia un notevole difficoltà specifica a trovare
40%
risorse adattive per fronteggiare e rispondere alle
60%
situazioni
interpersonali
DOP
DC
• Si evidenzia forte rabbia e negativismo egosintonici
ovvero scarsamente mentalizzati che sembrano essere
alla base delle distorsioni cognitive evidenziate
Diagnosi Secondaria
• Uno stato di malessere
confuso e diffuso e una forte
incapacità di esprime gli affetti
• Forte disinteresse e scarsa empatia nei confronti degli
altri, percepiti come strani o lontani
0
1
2
3
7
6
5
4
3
2
1
0
NESSUNA
ESTERNALIZZANTE
INTERNALIZZANTE
4
5
6
Cluster C
Età dei minori e controllo stress cluster C
Gestione
6-11 anni
12-14 anni27
Diagnosi Primaria
• Mostrano uno stile di processamento e di risposta agli
stimoli immaturo, poco efficace ma non totalmente
disorganizzante
• Le capacità di controllo e di abilità nell’affrontare lo
stress in maniera efficace sono poco inferiori ai valori
attesi, ma questa situazione non sembra essere
cronicizzata piuttosto collegata al contesto
Diagnosi Secondaria
ambientale/situazionale
• Si evidenziano comportamenti disorganizzati o poco
efficaci in particolare nelle relazioni sociali a causa
delle poche e immature risorse individuali
• Fragili ma presenti capacità empatiche
21%
DC
79%
DOP
0
5
18
16
14
12
10
8
6
4
2
0
NESSUNA
INTERNALIZZANTI
ESTERNALIZZANTI
10
15
20
DSM-5:Criteri diagnostici Disturbo Oppositivo-Provocatorio
313.81 (F91.3)
A.
Un La persistenza
pattern edila frequenza
umore diarrabbiato
e irritabile,
Nota.
questi comportamenti
può esserecomportamento
usata per
polemico/oppositivo,
o rivendicativo,
almenoPer
dai bambini
6 mesi come
distinguere un comportamento
atteso dache
uno dura
sintomatico.
sotto i evidenziato
5 anni, il
dacomportamento
almeno 4 sintomi
una dellenel
seguenti
categorie
esibiti
durante l’interazione
deveda
evidenziarsi
corso degli
ultimi 6ed
mesi
più frequentemente
di
con
almeno
un individuo
che non
sia unparagonabili
fratello. per età e livello di sviluppo. Per
quanto
si osserva
tipicamente
in soggetti
bambini di 5 o più anni, il comportamento deve evidenziarsi almeno una volta a settimana
nel corso degli ultimi 6 mesi
Comportamento
Umore
Irritabile
/Arrabbiato
polemico/oppositivo
- Spesso discute con le figure
autoritarie o, per bambini e
Comportamento
•L’anomalia del comportamento causa compromissione
adolescenti, con i genitori
- Spesso va in
clinicamente significativa nell’individuo e nel suo
rivendicativo
collera
Spesso
sfida
attivamente
o
si
rifiuta
immediato contesto sociale (famiglia, gruppo dei pari,
rispettare
la/le richieste
- È Livelli
statodi gravosità:
dispettoso e
- Spesso
colleghi
di è lavoro),di o
un impatto
negativoo regole
sul
degli adulti
vendicativo-lieve
almeno in 2
infastidito
e si irrita
funzionamento
sociale, scolastico o lavorativo o in altre
episodi
negli
6 mesi.
- Spesso irrita deliberatamente le
facilmente
importanti
aree.
(sintomi
in ultimi
1 contesto)
persone
•I comportamenti
non
si manifestano esclusivamente
- moderato
- È spesso
accusaPsicotico,
gli altri per
durante
il decorso
di- Spesso
un Disturbo
dai propri
uso di
(sintomi in 2 contesti)
arrabbiato
e
errori
o ilun
proprio
cattivo
sostanze,
depressione,
o di
Disturbo
Bipolare. Non
- grave
rancoroso
comportamento
devono essere soddisfatti
i criteri per disturbo
(sintomi in 3 contesti)
disregolazione umorale.
Conclusioni
• Un profilo di funzionamento non omogeneo
che evidenzia differenze importanti nelle strategie
di controllo e gestione dello stress
• Importanza dell’utilizzo del Rorschach CS nel
contesto clinico
• Riflessioni possono contribuire ad orientare un
trattamento efficace e individualizzato
Il caso di Manuele
Manuele è il secondogenito di 2 figli, vive con entrambi i genitori, che lavorano e
con il fratello maggiore di anni 18. La gravidanza è stata tranquilla, alla nascita
peso nella media, le tappe dello sviluppo linguistico e motorio sono avvenute
nella norma, per quanto riguarda le autonomie il controllo sfinterico notturno
in lieve ritardo (4 anni).
L'inserimento in I elementare è avvenuto a 6 anni compiuti, pur potendo
anticipare la madre non ha voluto in quanto il fratello maggiore di M. aveva
manifestato difficoltà nel percorso scolastico poi diagnosticate come Dislessia.
L'apprendimento della letto-scrittura viene descritto con una certa lentezza dalle
maestre, che messe al corrente della familiarità, hanno tenuto monitorato il
percorso. Alla fine della I elementare M. leggeva sillabando.
In contemporanea a queste difficoltà sono emerse difficoltà di attenzione,
iperattività, difficoltà con le regole, i compagni e disregolazione emotiva.
• La madre ha richiesto una consultazione, visto la sua esperienza pregressa, per
le difficoltà che la bambina manifesta nella lettura (salto di lettere), nella
scrittura (errori ortografici) e più lievi in matematica.
• La madre riferisce inoltre, che M. è stata sottoposto a controlli medici,
risultando nella norma.
Il caso di Manuele
M. nell'esecuzione del test WISCH- R ha evidenziato un atteggiamento ambivalente:
• rispetto ai subtest verbali ha mostrato uno scarso interesse, deducibile dall'atteggiamento passivo e
statico: non chiede di ripetere un compito che non comprende, rimane in silenzio di fronte a compiti
a cui non trova soluzione, resta immobile e con lo sguardo perso nel vuoto fino a quando non è
presentato un nuovo stimolo;
• rispetto ai subtest di performance ha mostrato un maggior interesse, deducibile dalla
partecipazione attiva: procede per tentativi ed errori quando non riesce subito, esprime
un coinvolgimento emozionale corporeo (accompagna con il corpo lo svolgimento del test), esprime
soddisfazione per i successi e curiosità per gli insuccessi.
•
•
Tale discrepanza trova conferma in una differenza significativa tra il QIV (Quoziente Intellettivo
Verbale) e il QIP (Quoziente Intellettivo di Performance), il primo inferiore al secondo, da cui si può
ipotizzare una preferenza per modalità di apprendimento che usufruiscono di oggetti e schemi visivi
rispetto all'uso di parole e simboli.
abilità cognitive nella norma (QI 101), con una discrepanza tra QI verbale (97) e QI di performance
(106), gli indici GAPP (gamma di dispersione dei punteggi ponderati) e NASD (numero di sub-test
devianti dalla media) non risultano significativi.
Sulla base dei risultati alle prove eseguite appaiono soddisfatti i criteri diagnostici per la diagnosi
di Disturbo Specifico dell'Apprendimento:
Il livello intellettivo risulta essere nella norma (QI 101).
Il livello delle abilità di lettura e scrittura si situa al di sotto della media di quanto ci si aspetterebbe
data l'età cronologica del soggetto, la valutazione dell'intelligenza e un'istruzione adeguata all'età.
Il caso di Manuele
Nel corso della seconda e terza elementare il
comportamento di Manuele si fa via via sempre più
problematico, soprattutto a scuola dove colleziona note,
le insegnanti convocano più volte i genitori a causa della
sua provocatorietà, della sua emotività poco controllata
con passaggi all’atto, con il suo disimpegno e attacco
I genitori descrivono un figlio a casa molto diverso anche se
le difficoltà comportamentali, anche se i forma più lieve,
persistono nelle relazioni esterne al nucleo.
Dalle Conners’ Rating Scalee-Revised emerge una diagnosi
di DOP e ADHD
Il caso di Manuele
Manuele incomincia un percorso di sostegno con un
educatore individuale e dei colloqui con una psicologa
clinica, ma i risultati ottenuti nel corso dell’anno non
risultano essere sufficientemente evidenti.
I genitori hanno incontri periodici con i clinici del territorio,
ma la situazione a scuola continua a peggiorare.
Si decide di somministrare a M. un test di personalità per
valutare il suo profilo di funzionamento intrapsichico
(Rorschach CS, Exner, 1993)
Rorschach CS: Cluster stress e controls
- M. mostra di trovarsi in uno stato di sovrastimolazione cronica e di deterioramento
delle sue competenze
- La sua capacità di controllo e l'abilità ad affrontare lo stress in maniera efficace sono
inferiori a quanto ci si aspetterebbe per età e le risorse a sua disposizione
sembrano essere in quantità limitate
-
Si evidenziano aspetti impulsivi e un massiccio investimento energetico da parte
del soggetto nel contenimento degli affetti, anche se non si possono escludere
forme di costrizione affettiva.
In generale appare evidente come la situazione di stress percepita dal minore non
faccia riferimento ad aspetti contestuali quanto cronici, le sue scarse risorse lo
pongono in uno stato di scarsa comprensione di quanto accade in lui e intorno a lui
e maggiore è la complessità degli stimoli, soprattutto se di tono affettivo, quanto
più elevato è per lui il rischio di perdere il controllo. La vulnerabilità e la
disorganizzazione del suo funzionamento avvengono sulla base degli stress
quotidiani. All’interno di ambienti ben strutturati è possibile che la qualità del
funzionamento migliori.
Processamento- mediazione- ideazione
• Presenza generale di obiettivi elevati che il minore si propone di raggiungere,
rispetto alle proprie risorse che risultano insufficienti. Probabile conseguente
frustrazione connessa ai fallimenti.
• Presenza di uno stile iperincorporatore, una caratteristica di tratto che porta
l'individuo ad investire più sforzo ed energia nelle attività di analisi delle situazione
e che rende l’elaborazione dello stimolo meno efficace
• Sembra possibile ipotizzare che il ragazzo non abbia difficoltà nel cambiare il focus
attentivo durante la sua attività di processamento.
• Impoverimento della capacità mediativa, forse dovuto all’approccio difensivo che
emerge e la disfunzione tende ad essere pervasiva con un inizio di compromissione
dell’esame di realtà.
• Presenza di risposte soggettive ed individualistiche, che segnalano la tendenza
persistente a non considerare le convenzioni sociali risultando poco influenzabile
dalle richieste sociali
• Si rileva una forma di pensiero periferico che rappresenta un fonte naturale di
allerta verso gli stimoli ed i suoi bisogni interni. Tale investimento sul pensiero
viene forse utilizzato per neutralizzare l’impatto emotivo
• Emergono difficoltà di espressione
Affetti
Emerge la presenza di un livello insolito di disagio o inaspettata esperienza emotiva
negativa che sembra essere gestita con un massiccio contenimento, costrizione e
inibizione degli affetti e una tendenza marcata ad evitare le stimolazioni emotive.
• Disagio e costrizione emozionale che lo portano a scambi quotidiani e sociali
poveri.
• Emerge inoltre una chiara tendenza all’oppositività e al negativismo che per entità
sembra andar oltre all’irritazione dovuta alla situazione testistica
• Il funzionamento psicologico del soggetto appare poco complesso ed evidenzia
immaturità e difficoltà nel tipo di comportamento messo in atto nelle situazioni più
complicate.
La visuale di M. sembra quindi bidimensionale perché per evitare la percezione di
disagio che esperisce quando entra in contatto con stimolazioni affettive ambigue
riduce il livello di complessità ai soli aspetti cognitivi. Questo suo disagio lo riempie
di rabbia e l’altro, poco comprensibile diventa, quando gli pone delle richieste, il
nemico a cui opporsi
Percezione di sè
Il quadro che ne emerge è piuttosto compromesso:
• La stima del proprio valore personale è fortemente negativa e
questo valore così basso può risultare essere un fattore di rischio
per lo sviluppo di un quadro depressivo.
• La tendenza all’autocritica e svalutazione del Sé appare cronica al
punto che il soggetto non riesce ad avere un senso stabile del Sé
ed una buona consapevolezza di se stesso
Non emergono aspetti di ansia e preoccupazione corporea.
Aspetti interpersonali
• La persona è preoccupata di mantenere un suo spazio personale ed è
particolarmente diffidente nel dar vita e mantenere legami intimi con gli
altri. Il suo stile evitante è espressione di un grosso timore delle relazioni
vissute come fonti di rischio di dolorosa dipendenza
• Il soggetto prova scarso interesse nei confronti degli altri forse perché
entità complesse guidate anche dalle emozioni e quindi non riesce a
comprenderli adeguatamente.
• Il comportamento interpersonale del soggetto sembrerebbe poter essere
inappropriato e poco efficace in molte situazioni. Ciò comporta la
probabile esclusione e l’evitamento da parte dei pari, che possono
percepirlo come pericoloso, strano.
• La rabbia esperita da M. viene da lui tradotta in aggressività agita in
quanto parte naturale delle relazioni interpersonali
Profilo di Manuele
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Frustrazione
Impulsività, oppositività e negativismo
Evitamento e costrizione emotiva
Necessità di ambienti semplici e strutturati per mantenere
controllo
No difficoltà attentive e no aspetti d’ansia
Pensiero soggettivo e individualistico
Difficoltà di espressione
Rischio depressivo, bassa autostima e instabile senso di sé
Scarsa empatia, interesse negli altri e capacità relazionali
Relazioni connotate aggressivamente
Riflessioni
• Dal profilo di funzionamento di Manuele emerge la
compresenza di difficoltà emotivo/comportamentali in un
quadro in cui la diagnosi di DSA è avvenuta precocemente,
vista la familiarità con il fratello, ma che non sembra essere
primaria rispetto a queste.
• La complessità del quadro clinico rende difficile
l’attribuzione della diagnosi primaria ma conferma la
comorbidità tra DSA e DOP.
• Dai dati emersi sembra possibile poter escludere la diagnosi
di disturbo d’ansia e di ADHD.
Presa in carico e trattamento
• Le caratteristiche del profilo emerso hanno
permesso di poter pianificare un intervento
specifico su M. che riguardasse anche la famiglia.
• Il ragazzo è stato inserito nel gruppo di Coping
Power organizzato dai suoi servizi (NPI ASL CN1) e la
madre è stata inserita all’interno del corrispettivo
gruppo di Parent Training.
• Alla fine del percorso (18 mesi con incontri
settimanali) M. ha raggiunto evidenti miglioramenti
a livello relazionale e di autostima e la madre ha
iniziato un percorso di psicoterapia individuale.
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