Università degli studi di Trento – Facoltà di Ingegneria Corso di Laurea Magistrale in Ingegneria per l’Ambiente e il Territorio Prof. Dino Zardi Dipartimento di Ingegneria Civile ed Ambientale Fisica dell’Atmosfera e del Clima 3. Effetti della condensazione del vapore acqueo Distribuzione spaziale media del vapore acqueo Il vapore acqueo è la specie aeriforme che presenta la più elevata variabilità nello spazio e nel tempo. La figura mostra la distribuzione globale dell’abbondanza colonnare di vapore acqueo (vapore precipitabile totale) rilevato il 4 Marzo 1984 dalla Sonda TIROS 3 1 Distribuzione spaziale media del vapore acqueo 4 Gli stati di saturazione Esiste un limite superiore alla quantità di vapore ammissibile in un sistema. Superato questo limite, la parte di vapore eccedente passerà allo stato liquido (condensazione) o solido (sublimazione o deposizione). La variabile che meglio individua tale condizione è la pressione parziale del vapore acqueo: il valore massimo ammissibile della pressione di vapore prende il nome di pressione di vapore alla saturazione o tensione di vapore e verrà indicato con pvs (acqua) pvsi (ghiaccio). Per determinare la dipendenza di questo valore dalle condizioni termodinamiche, conviene fare riferimento ad una ideale cella chiusa in cui si trovino in equilibrio acqua pura e vapore saturo a contatto attraverso un’interfaccia (superficie libera) piana. T pvs T pvsi Vapor saturo Vapor saturo Acqua Ghiaccio 2 Transizioni di fase I processi di vaporizzazione (liquido → vapore), fusione (solido → liquido) e sublimazione (solido → vapore) avvengono con assorbimento di calore da parte della massa di sostanza che subisce la variazione. La quantità di calore assorbita per unità di massa in ciascuno di questi processi viene indicata come entalpia (o, meno propriamente, “calore latente”) di vaporizzazione (lv), di fusione (lf) e di sublimazione (ls) rispettivamente. Per contro una uguale quantità di calore viene rilasciata nei corrispondenti processi inversi di condensazione (vapore → liquido), solidificazione (liquido → solido) e deposizione (vapore → solido). Risulta: lv + lf = ls . Per l’acqua si ha: lf = 3.34 105 J kg-1 L’entalpia di vaporizzazione dipende dalla temperatura: lv(T)= lv0 +(cpv - cpw) (T - T0) dove lv0 è il valore dell’entalpia di vaporizzazione ad una temperatura di riferimento T0, mentre cpv = 1850 J K-1 kg-1 e cpw = 4200 J K-1 kg-1 sono i calori specifici a pressione costante del vapore acqueo e dell’acqua (liquida) rispettivamente. lv0 = 2.5 106 J kg-1. Dipendenza dello stato di saturazione dalla temperatura (hPa) Con T0 = 273.15 K si ha Per T0= 273.15 K si ha pvs0 = 6.112 hPa Un’altrenativa è la formula empirica di Wexler: Pvs- pvsi (hPa) Ä T − T0 pvs = pvs 0 exp v 2 Rv T0 pvs La pressione di vapore alla saturazione dipende solo dalla temperatura come riportato nel diagramma seguente. Integrando, con alcune approssimazioni, l’equazione di Clausius-Clapeyron si ricava: T − 273.15 pvs = pvs 0 exp 17.67 T − 29.65 3 Vapor saturo in atmosfera Se in condizioni di equilibrio con la fase liquida, anziché aversi solo vapor acqueo, è presente anche aria, il valor di pvs risulta di poco modificato. Nelle condizioni tipicamente riscontrabili in atmosfera, sia l’aria che il vapor saturo conservano un comportamento pressoché ideale. In tali condizioni il rapporto di mescolamento vale: w s = ε pvs (T ) p − pvs (T ) ≈ ε pvs (T ) p co st. p = ed è funzione delle coordinate termodinamiche. Su un diagramma termodinamico (p,T) si possono ,T) w (p,T) = cost., corrispondenti s s w (p tracciare le isolinee ciascuna a un diverso valore (curve isoigrometriche). T Livello di condensazione per sollevamento [Lifting Condensation Level: LCL] w (p,T) = wA s p θ = cost. (pA,TA, pA Td w) A TA T 4 La carta pseudoadiabatica PSEUDO-ADIABATIC CHART 700 306 312 318 324 330 336 342 θe =300 740 780 292 PRESSURE (mbar) 820 860 284 θ =280 288 292 296 300 304 308 900 940 980 4 265 270 rw =6 5 275 10 8 280 285 12 290 14 16 18 20 295 22 1020 300 TEMPERATURE (K) Umidità relativa Per un campione di aria umida a pressione p e temperatura T il valore del rapporto di mescolamento saturazione ã (p,T) rappresenta il valore massimo che ã può assumere a quelle condizioni di s temperatura e pressione. In assenza di acqua in fase liquida, alla pressione p e temperatura T, compresi fra 0 e w può assumere tutti i valori w (p,T). s Si definisce umidità relativa il rapporto (adimensionale): φ = w w ( p,T ) s Essendo compreso tra 0 e 1, tale valore viene normalmente espresso in percentuale. 5 Punto di rugiada e punto di brina [dew point, frost point] Dato un campione di aria umida non satura caratterizzato da una pressione p0, una temperatura T0 e un rapporto di mescolamento w < w (p,T) si immagini di raffreddarlo mantenendo la pressione costante. s w (p,T) è una funzione crescente di T (a p fissato), il processo di raffreddamento determina una diminuzione del valore di w valutato alla temperatura via via raggiunta dall’aria. Ad un Dal momento che s s certo valore di temperatura, T = Td, si verificherà la condizione: Questo valore di temperatura viene definito punto di rugiada (dew point). w (p ,T ) = w . p Un ulteriore raffreddamento (T < Td) determina la transizione di parte del vapore acqueo in fase liquida. In maniera analoga si definisce il punto di brina (frost point) Tf con riferimento alla saturazione rispetto al ghiaccio. s 0 d w (p,T) = w s p0 Td T0 T Temperatura di bulbo bagnato (wet bulb temperature) Dato un campione di aria umida non satura caratterizzato da una pressione p0, una temperatura T0 e un rapporto di mescolamento w < w (p,T) si immagini di immettervi, mediante evaporazione di acqua, s altro vapore, mantenendo la pressione costante, fino a raggiungere le condizioni di saturazione. La temperatura a cui si raggiunge la saturazione è detta temperatura di bulbo bagnato Tw. In questo caso la condizione finale si ottiene per effetto dell’evaporazione di acqua per un valore del rapporto di mescolamento w (p,T ) ≥ w. s w L’assorbimento di entalpia di vaporizzazione determina un abbassamento di temperatura per cui risulta Tw < T. In definitiva si avrà sempre: Td ≤ Tw ≤ T L’uguaglianza si verifica, in entrambi i casi, solo per aria già inizialmente satura 6 Psicrometro La temperatura di bulbo bagnato si misura con un termometro il cui bulbo sia avvolto da un tessuto imbevuto d’acqua pura. Per confronto con la temperatura dell’aria (misurata da un normale termometro) si può determinare la differenza fra le due letture: ∆T= T - Tw (salto psicrometrico). Questa quantità è legata alla tensione di vapore dalla relazione: pvs (T ) = pvs (Tw ) − Il fattore pc pd ε lv pc pd ε lv ∆T presenta variazioni modeste (ad un’assegnata altitudine le oscillazioni della pressione sono contenute) e viene talora indicato come costante psicrometrica. T Tw Questa relazione è alla base dell’utilizzo dello strumento noto come psicrometro (in figura). Esempi di psicrometri 7 Gradiente adiabatico per aria satura [Saturated adiabatic lapse rate] Γs = − dT dz Γd = aria satura 1+ l v ∂ãs c p ∂T Temperatura potenziale equivalente [Equivalent potential temperature] Per trasformazioni di una particella d’aria attraverso diversi stati di saturazione si conserva (approssimativamente) la variabile temperatura potenziale equivalente: l v ãs c pT θ e = θ exp 8 Regola di Normand LCL = co . st t. cos ã A pA θ Td ≤ Tw ≤ T θe = s ã (p,T) = p Td Tw TA T 9