967 SULLAE~dlSSIONEDI CARICHEELETTRICHEPER PARTEDI SALI NON R~IOATTIVItLLI TEMPERATURAORDINARIA. D. P A C I N I . A1 principio del 1907 ') pubblicai una nora in cui era messo in evidenza il fatto che talani sali non radioattivi, scnza the intervenga nessun cambiamento di temperatura, hanno in certe condizioni, il potere di searicare un conduttore elettrizzato che si trovi vicino ad essi, colla partieolarit~, sulla quale principalmente insis~evo nella nora eitata, ehe il fenomeno ha un'iatensitk diversa a seconda iI segno della earica. Vi pervenni studiando l'effetto Sarasin, Tommasina e Micheli ~) sullo sdoppiamento della curva di disattivazione della radioattivits i n d o t t a . - Dai fili attivati passai all' esame di un sale radioattivo - - il nitrato d'uranio - - e anch'esso presentava una polaritk di searica nello stesso senso del filo attivato e cio~ con preponderanza nella emissione di cariehe negative. I risultati ottenuti fino all'esame del nitrato d'uranio mi eondussero a pensare c h e l a presenza delle radioattivit~ non fosse indispensabile e passai quindi a sperimentare con sostanze inattive quali il solfato di sodio, il solfato di chinina il solfato di magnesio, il solfato d'ammonio, il solfato di niehel, il bieromato e l'allume di potassio. Tutte queste sostanze quali in maggiore, quali in minor grado, poste in u n c ~mpo che poteva variare fi'a i 300 e i 1000 volta, circa, par cm. presentavano la proprietk anzidetta. La conducibilit~ e la polarit'~ di searica dipendevano dallo stato di umiditk della sostanza. l) 2~uovo Oimento, vol. XIII, 1907. 2) Gomptes Rendus, 189 pag. 917, 1904. 6r 71. Vol. VII 18 268 D. rACI~I Le esperienze furono riprese dal prof. Campetti t), il quale le estese al solfato di rame e al cloruro di calcio. Egli sperimentando sulle sostanze essiccate trovb the l'aumento nella rapiditk di dispersione' della elettricitk e il fenomeno di polarit~ di scarica si manifestavano quando veniva a contatto de1 sale l'aria umida. Per una di queste s o s t a n z e - il solfato di c h i n i n a - era not% dalle ricerche del Le Ben 2)~ che essa ha la propriet~ di render l'aria conduttriee quando dope aver risealdato la sostanza oltre i 100 ~ la si lasei raffreddare all'aria libera~ e si attribuiva alia variazione di idratazione cho il sale subisce durante la variazione di temreratura. II Le Ben dal eomportamento del solfato di ehinina, ehe egli attribuiva a fenomeni chimiei~ aveva fatto l'ipotesi che le azioni radioattive potessero anche esser collegate a processi ehimici~ m a i l lavoro eseguito da Miss Gates a) dimostr5 che le propriet~ del solfato di chinina sono sostanzialmente diverse da quelle dei eorpi radioattivi. Difatti in questo lavoro Miss Gates conclude che le proprietk del solfato di chinina sono visibili soltanto quando siano aceompagnate da una forte variazione di temperatura, dope la quale in breve tempo l'effetto cessa interamente; cbe non vi ~ saturazione; che le radiazioni della chinina sono in gran parte assorbite da due o tre millimetri d'aria, o da un foglio d'alluminio di 0.003 ram. di spessore. Aecenna infine al fatto che l'entit~ della radiazione del solfato di ebinina dipende dalla direzione del europe. Sappiamo al contrario che una caratteristica dei fenomeni radioattivi ~ preeisamente quella di essere indipendenti dalle variazioni di temperatura; che in essi b relativamente facile ottenere la saturazione~ che emettono radiazioni ben pifi penetranti ed infine ch% costituendo tali fenomeni una propriet's atomica~ non dipendono da trasformazioni di carattere chimico, n~ da alcun agente fisico. ') A. Campetti, ~V. Cimento, vol. XVI, 1908. ~) Le Ben, C. R. ]900. ') F. G. Gatest Phys. Rev., pag. 135, vol. XVIH, 1904. EMISSIONE DI CARICHE ELETTRIOHE 269 Le esperienze di Kali~hne ~), anch'esse limltate al solfato di chinina~ mostrano che la luminescenza e insiemo il fenomeno di conducibilit~ elettrica si presentano col processo chimico di perdita e acquisto d'acqua che ha luogo durante la variazione di temperatura. Kal~thne trova c h e l a disidratazione del solfato di c h i n i n a ha il carattere di un processo di dissoeiazione. Miss Gates ~), intraprende un secondo lavoro per studiare se il fenomeno elettrico presentato dal solfato di chinina fosse direttamente dovuto ad una reazione chimica, come poteva esser quella della idratazione durante la variazione di temperatura, o se fosse invece da aseriversi ad effctto della luce di corta lunghezza d'onda eventualmente emessa durante la luminescenza che nel solfato di chinina apparisce sempre in corrispondenza alle variazioni di idratazione e quindi aceompagna sempre il fenomeno della conducibilits elettrica. 0 g n i tentativo di Miss Gates per ottenere uno degli effetti senza l'altro riusci vano; per cui essa dovette concludere che o la conducibilit~. ~ dovuta alla luce ultravioletta ehe accompagna la fosforeseenza~ o che ognuno di questi fenomeni b eausato dalla idratazione indipendentemente dall'altro. Notiamo perb che Miss Gates non 6 riuscita a scoprire la presenza della luce ultravioletta nella fosforescenza del solfato di chinina. I n una successiva memoria 3) Miss Gates dice c h e l a sola sostanza capace di produrre un effetto analogo a quello del solfato di chinina ~ il solfato di cineonina che come la ehinina si idrata e diventa insieme fosforeseente durante il raffreddamento. Altre sostanze ha studiato Miss Gates scaldandole oltre i 1500 ed osservando se rendevano l'aria conduttrice durante il raffreddamento; ma nessuna di esse dette effetto paragonabile con quello the si ottiene dal solfato di chinina. Nel 1911 in una nota dal titolo: <, Sopra alcuni effetti di ionizzazione dei gas osservati in prescnza di eorpi non radioattivi ~, M. de Broglie ed :L. Brizard *) riprcndono 1o studio l) A. Kalahne, Phys. Zeit., pug. 778, 1905. s) F. G. Gates, Phys. Rev., vol. 22 pag 45, 1906. 3) F. G. Gates, Phys. Rev., vol. 94, pug. 246, 1907. ~) Le Radium, T. VIII, pug. 181, 1911. 270 D. eAci~I della attiring e lumineseenza del solfato di chinlna. I citati Autori si oecupaao anzitutto di vedere se altri sali presentano le i)roi)riet~ del solfato di ehinina: riscaldano varie sostanze, le lasciano raffreddare in ambiente seeeo e le introducono in un eondensatore in eui ~ stabilito un cami)o elettrico, l~entre i)er il solfato di chinina e i)er quello di cinconina in un eami)o di 50 volta i)er cm. trovano un effetto che ~ dell' ordine di grandezza di quello ehe i)rodurrebbe un'eguale quantit~ di un sale d ' u r a n i o ; ottengono, al contrario, risultati negativi con molti sali organici e con sali minerali suscettibili di perdere od assorbire acqua, quali il solfato di rame, il carbonate d' ammonio~ il solfato di sodio, il cloruro di cobalto e il solfato di niehel. Da queste i)rime esi)erienze gli Autori concludono che i fenomeni i)resentati dal solfato di chinina 9 s o n o i s o l a t i 9 o che ~ si i)resentano solo notevohnente attivi un piccolo gruppo di cori)i , come il solfato di chinina e quello di cinconina, i)er i quali si produeono simultaneamente i fenomeni di fosforescenza e di perdita, o di assorbimento d'acqua 2. Gli Autori probabilmente non conoseevano il mio lavoro: i)er il solfato di sodio, ad esempi% io trovai mareato il fenomeno di conducibilit~ dell'aria e i)olarit~ di scarica. De Broglie e Brizard trovano che la conducibilith del solfato di chinina ~ dovuta ad una ionizzazione e cresce notevolmente al diminuire della i)ressione; vedremo che in generale la diminuzione di pressione non ha semi)re lo stesso effetto per i sali da me sperimentati. In una sueeessiva memoria :De Broglie e Brizard ') occupandosi della eausa del fenomeno - - secondo essi limitato ai solfati di chinina e di einconina - - hanno cereato, come gi~ aveva fatto miss Gates~ di mettere in relazione le propriet~, elettriche di quei sali con quelle della fosforeseenza; ma hanno dovuto escludere la presenza delle radiazioni ionizzanti ultraviolette. Del resto gi~ le esperienze da me pubblicate nel 1907 eliminavano questa possibilitk rivelando esse l' esistenza del fenomeno per sali che non sono luminescenti. ~) Le -Radium, T. VIII, pag. 273, 1911. ]~MISSIONE DI CARICHE ELETTRICItE ~l Do Brog|ie e Brizard fanno infine l'ipotesi~ in verit~ seducente, c h e l a brusca rottura dei cristalli di solfato di chinina produea delle piccolo scariche elettriche a cui potrebbe esser dovuta ]a ionizzazione clell'aria; tuttavla non riescono a mettore in evldenza il carattere elettrico delle luci osservate. Ora le condizioni in'cui io ho osservato il fonomeno non convalidano nommeno questa ipotesi: richiamer6 in proposlto il caso dei cristalli di solfato d'ammonlo e di solfato di sodio che~ tenuti nell'ambiente del laboratorlo per qualche mes% prosentarono sempre nettamente il fenomeno~ indipendentemonte quindi da eosl rapide variazioni d' idratazione da determinaro la brusea rottura dei eristalli. I due fenomeni quindi elettrico e luminoso 2ossono be~s~ esser 19rovocati dalla stessa causa ma devono conslderarsi l'u~o indipendente dall' alt~o. $ $r Quosta emissione di carioho olettricho per parto di sail non radioattivi, senza variaziono dl temperatura e in particolare la polarits di scarica, costituiscono dunquo un fonomeno tuttora oscuro anche per il solfato di chinina, o solo qualitativamente noto per gli altri sali in cui ho potuto metterlo in evidenza. No ho ripreso pore,:6 lo studio e nolla presente nota intendo riferire sulle particolarit~, del fenomeno messe in lute da nuove esperienze, i cui risultati permettono di aserivere quosta propriet~ di emettere cariche elettriohe, all'azione, di natura probabilmento elettro~ehimiea, del vapor d'aequa su quosti sali. 272 D. PACI~! Ecco il dispositivo sperimentale adottato: ij - Elecr r,orn, e t p e 6att~ia-(~ O 0 t alia flOmp~. A Fig. 1. I1 recipiente A (fig. 1) ~ an tubo di vetro chiuso alla estremit~ inferiove, reca due tubi laterali a e b su ciascuno dei quali si innesta un altro tubo munito di rubinetto a 3 vie. I1 tubo EI~IISSIONE DI CA.RICHE ELETTRiCHE 273 a h in ecmunicazione con un fi|tro elettrioo per l'aria e con una serie di tubi essiecanti e il tube 5 eel manometro e colla pompa attraverso altri essiecanti. L'appendice c porta il file di platino che adorisce alla reticella metallica r la quale ~ destinata a sostenere la earta su cui il sale ~ cristallizzato. L a retieella r b cilindrieg di em. 4,5 di diametro e cm. 9~5 d'altczza. Il cilindro 0 ehe ha 9 cm. di lunghezza e 3 di diametro l'elettrodo interne che, attraverso il tappo ehe chiude a tenuta d ' a r i a la estremiti~ superiore del recipiente A, b in comunieazione coll'elettrometro. Xl file che sostiene il cilindro 0 passa attraverso il tappo essendo rivestito da un cannello di zolfo ehe riempie l'anima d ' u n tube d' ebanite il quale a sua volta ~ costretto in un tube metallico messo a terra. I1 tube metallico superiormente ~ svasato e nella svasatura ~ stata colata della eera-laeca per cui la tenuta fra l'cbanite e il tube metallico ~ perfetta. In queste condizioni l'appareechio tiene il vuoto fine a 5 mm. L ' e l e t t r o m e t r o ~ un Dolezalek e d~. 60 divisioni della scala per un volta. Una condizione che sembra necessaria~ perchb si possano osservare i fenomeni di cui ci oecupiamo b che le due armature del condensatore siano molto vicine. L a ionizzazione ehe come vedremo ha luogo - - b confinata hello strato vicinissimo al sale e perchb gli ioni possano venir estratti in quantit~ da permettere misure ben definite sull'elettrodo opposto, bisogna che questo sia a piccola distanz% nel mio case questa distanza era di circa 4 ram. I valori che dar5 come misura della entit~ del fenomeno di conducibilit~ rappresentano il numero di divisioni di cui si spostata sulla scala in un minute primo, l ' i m m a g i n e di un filamento luminoso riflessa dallo specehio dell'elegtrometro. I n dicheremo con a i l rapporto ira i humeri ehe rappresentano la grandezza delle cariche positive e negative emesse per lo stesso valore del campo estrattore; eosicch~ z ei d~ il valore della Tolarit~ di scarica. SOLFATO D~AMMONIO. Questo sale fu essiccato in presenza di acido solforico ed anidride fosforica per sei giorni e poi introdotto neU'appa- 274 D. P,~CI~ recchio di misura. In aria perfettamente secca - - perch~ costretta a passare lentamente attraverso acido solforic% cloture di calcio e anidride f o s f o r i c a - non si ha conducibilits apprezzabile malgrado si applichi un campo di 480 volta. Lasciato per qualche era sotto una campana in presenza d'acqua, la emissione di cariehe, si manifesta in un campo di - t - o - 240 v. con distinta polarits Campo di volta -I-a 240 div. 110 div. 40 2.7 Se in queste eondizioni si fa passare sul sale una corrcnte d ' a r i a secca si ottiene poi: volta -i- 240 28 -- 13 a 2.1 Questa prima esperienza conferma ehe il s avviene quando sul sale seeco agisee il vapor d'aequa e tende a scomparire essieeandosi l'aria. Un secondo campione di solfato d ' a m m o n i o costituito da cristallini pifi grandi di quelli del preeedente campione fu - - come il primo - - ottenuto da soluzione aequosa ed essiccato per 6 giorni. • ragione della grandezza dei cristallini per sperimentare con questo sale~ si adopcrb come elettrodo interne un cilindro d i c m . 2.55 di diamet,'o. Dope l'essiecamento e la prova negativa circa l' esistenza del fenomeno in qaelle condizioni, questo campione di solfato d ' a m m o n i o venne tenure per alcuni giorni sotto una c ampana destinata a preservare i sail dalla polvere; ma senza essiccamento, cosicch~ esso rimase esposto alia umidit~ dell'aria deWambiente ordinario: I1 sale allora sperimentato dava: EMISSIOME D[ CARICHE ELETTRICtIE volta -4- 400 81 480 170 -- 33 67 o 2.4 2.5 275 E dope che stette per 24 ore in presenza d ' a c q u a : volta + 400 90 z 4.5 20 480 290 40 7.2 In eorrente d' aria seeea la condueibilit~ si abbassa subito ai seguenti valori: volta -4-- 400 40 480 95 -- 10 20 a 4.0 4.5 Osserviamo the se per il solfato d'ammonio il fenomeno fosse dovuto soltanto al processo di idratazione o disidratazione, qui avendosi ii ease del sale ehe b state per lunge tempo in ambiente saturo di vapor d'aequa, quaado essieo l'aria interna, diminuendo la tensione del vapore nell' atmosfera ehe eirconda il sale, la disidratazione di esso verrebbe attivata e quindi in prinoipio finchb il sale non si essiea dovrebbe aversi un aumento nella intensitk della emissione. Dobbiamo perb pensare che il solfato d'ammonio non eristallizza con aequa e non b igroseopieo; tuttavia in esso a eausa della idrolisi avvengono in presenza d' acciua dello vere azioni ehimiehe ehe tutte probabilmente influiseono sull'effetto osservato la cui natura in questo sale b forse pi~k oomplessa ehe in altri. Dope mezz'ora da ehe sul sale umido si era fatta passare per breve tempo dell'aria seeea, il fenomeno rioomparve celia intensitk primitiva senza l'intervento di altre azioni dall'esterno: 276 D. PACINI Campo di volta -t-- 350 38 9 4.2 400 120 17 7.0 480 300 40 7.5 Influenza delia p r e s s i o n e . Per questo sale la diminuzione della pressione determina in generale una diminuzione della conducibilith. Tuttavia in principle talvolta l'effetto ~ poco netto, ma eontinuando a sperimentare a bassa pressione appare tosto l'indebolimento del fenomeno. l~iprendiamo il primo campione di solfato d'ammoni 9 helle condizioni in cui lo abbiamo laseiato colin esperienza sopraeitata per 1' effetto dell'aria seeca. A pressione ordinaria Campo di 240 v. q28 13 r 2.1 Alla pressione H = - 3 era. volta 240 -t29 13 a 2.1 - - La diminuzione della pressione non ha avuto effetto sensibile; per5 il sale era ridotto quasi inattivo. L'esperienza che segue ~ stats fatta alla pressione di 3 era. e dicm. 0,5 eseguendo per ogni segno della carica 3 letture consecutive coll'intervallo di 2' l' una dull'ultra; da essa si vede bene la diminuzione dell' effett% nazi si pub giungere a che il fenomeno scompaia del tutto: Campo di 250 v. l-l- ordinaria -t-69 49 1.4 H -= cm. 3.0 61--25--20 45 - 2 8 ~ 2 1 54--15--10 3 8 - - 14 -- 7 [ H : era. 0.5 0 0 I humeri non sono sovrapposti e la polarit{~ non h stata calcolata perchb i due segni del campo non si alternano per 1,~MISSIO~NE D[ CARICHE ELETTRICHE 2~ ogni lettura e a bassa pressione il valore delle cariche emesse dipendc anche dal tempo. L'influeaza di minori variazioai di pressione ~ hello stesso sense : 300 volta --t-- H ~ 7 5 cm. 110 17 6.5 H : 6 0 cm. 95 13 7.3 H : 4 0 cm. 92 13 7.0 I1 secondo campione di solfato d'ammonio costituito da cristallini pik grossi dette il scguentc risultato: volta -ta H ordinaria 300 400 30 100 16 33 1.9 3.0 ]-]"--CEll. 2 480 190 60 3.2 volta -4- 300 11 350 20 -- 8 9 400 30 13 a 1.4 2.2 2.3 Lo stesso campione dope 24 ore ehe ~ state ia presenza d' acqua dk: H ordinaria volta 400 480 --~ 90 290 20 40 a 4.5 7.2 Effetto H ~---cm. 46 volta 400 480 -t65 280 -13 25 a 5.0 11.2 del campo. Delle numerose esloerienze cseguite sui due eampioni di solfato cl'ammoni% tutte fra lore concordanti, riporter5 qui le serie delle misure fatto col 2.o campione. La prima serie fu ottenuta quando il campioae dope essere state essicoato~ era rimasto per aleuni giorni - - come abbiamo detto - - s o t t o la campana senza essiccamento: alia tabella the segue riporto direttamente i dati dell'esperienza eseguita alternando sempre il "segno per ogni valore del campo: 278 D. volta 350 -t35 -15 a 2.3 400 86 34 2.5 450 120 50 2.4 480 165 63 2.6 ~ACINt400 76 30 2.5 350 45 20 2.2 300 22 12 1.8 400 81 34 2.4 480 300 175 25 71 13 2.5 1.9 Quest'ultra tabella contiene i valori medi: volta -t- 300 23 12 1.9 r 350 40 18 2.2 400 81 33 2.4 450 120 50 2.4 480 170 67 2.5 Eceo iuveee i numeri ehe esprimono l'an~amento del fenomeno al variare del campo, quando si eimenti il sale dopo the h stato per 24 ore in ambiente saturo di vapor d'acqua. volta A- 350 28 400 90 450 480 -- 8 20 165 32 275 40 o 3.5 4.5 5.1 6.9 Nella fig. 2 le coppie di curve I.~ e I[. a rappresentano grafieamentc l'andamento del fenomeno per le cariehe positive e negative nei due casi studiati. La III. ~ eoppia di curve 6 stata ottenuta riportando sul grafico i valori della polarita relativi alle due serie di misurc. Dal loro esame si vede the non vi 6 csnno di saturazione fino ai potenziale di 480 volta: si ha dunque un'azione diretta del eampo elettrostatico sul fenomeno, almeno per quanto riguarda la estrazione delle earlobe accumulate alia superfieie del sale. La potarlt~, cli scariea cresce al crescere del campo: a paritk di eampo essa b notevolmente pik forte quando il sale stato in presenza d'acqua. Una particolarit~ che non si pub far a meno di rilevare osservando le due eerie di valori ottenuti col sale pilk o meno umido b che, al creseero del campo, il fenomeno b eomparso prima quando il sale era meno umido; cosl ci son v o h t i EMISSION~ DI CARICHE ELETTRICHE 279 350 V. per avere valori distinti nel 22 caso; mentre nel primo si ~ avuta una netta conducibilits con 300 volta. Ma col crescere del campo quando il sale era umido le eariche positive sono andate crescendo pih rapidamente che nel caso precedente; mentre le negative sot~o restate sensibilmente al disotto dei valori prima raggiunti. Effetto della t e m p e r a t u r a . Un debole risealdamento aumenta fortemente la emissione delle eariehe; ma aumentando aneora la temperatura si ha in questo sale sviluppo di ammoniaea o le eose si complicano a tal segno per eui l'esperienza non d~ pilz nulla di definito; essa riesce assai meglio pel solfato di sodio. SOLFATO DI SODIO. I1 solfato di sodio cristallizzato sulla solita earta fu essieeato in presenza di aeido solforieo avendosi perb cura di non spingere l'essiccamento fino alia rottura dei cristallini, i quali furono introdotti nell'appareechio che presentavano la loro forma ancora ben definita. In queste condizioni il solfato di sodio dette : Campo di v. -4-- o 300 0 400 114 0 8 -- 14 L a prevalenza delle cariche positive 6 considerevole e la polarits si mantiene sempre alta. Dopo mezz'ora ehc il sale laseiato nell'appareeehio con aria ambiente si ha: volta -F- 400 145 -- 12 a 12 280 i). rACISI Se si fa passare aria umida l'effetto aumenta in prineipio; ma poi torna rapidamente al valore primitivo: volta -4- 400 160 47 3.4 - - a 400 140 11 12.7 E rarefacendo l'aria, alla pressione d i c m . 1,0 si ottiene: volta A- - 400 130 13 10 ]~ sta{o notato che in taluni casi una forte della pressione b dapprincipio accompagnata da nelle emissioni delle cariche; ma permanendo il successive misure si vede subito che l'effetto va Cosl per esempio: Alia pressione atmosferiea volta 480 -~110 14 a 7.8 diminuzione un aumento vuot% nelle diminuendo. Alla pressione di 1 em. volta 480 -4- 170 90 65 20 20 o 4.8 3.6 3.2 - - 3 5 Quando si faeeia passare sul sale una corrente d'aria secca si osserva una diminuzione della conducibilitK. L a pola~'it~ diminuisce al diminuire della pressione. Le esperienze istituite con campioni diversi haano dato gli stossi risultati. L a tabella the segue ci mostra come varia il fenomeno al variare del campo per il solfato di sodio. Campo di volta q- - 480 125 17 7.3 400 40 10 4.0 350 18 0 -- 480 110 14 7.8 E~:ISSIONE DI CARICHE 281 ELETTRICHE L'effetto del campo ~ in questo caso come in quello del solfato d'ammonio. Non vi g tendenza ilia saturazione e nei .. s o ~ ~....- - ~ i .... ~ ~'a~ '#'..~:.~.~ "~'" )/ / ,o 1 IJL j j --~ =_.~ J J J ~,,i "~toL~~ "~ /..IL_ ~__--- J --'f/ j--- it" ~ L BOO ~. aSO ValoH ~oo ~le/ c , ~r,p~ ~so z~80 .Fig. ~. limiti dell'esperienza la polarith cresce eolla differenza di potcnziale. Nella figttra 2 la IV. ~ coppia di curve ci rappresenta l'andamento del fenomeno. 282 D. rAcx~i G u a r d a n d o la precedento tabella vien fatto di notarc come i valori della condueibilitK osservati in ultimo per lo stesso valore del eampo (480 v . ) s o n o inferiori a quelli eorrispondenfi al prineipio della serie di misure. Questo fatto osservato anche altre volte mi ha fatto pensare alia esistenza di una fatica del fenomeno in istudio ed he tentato in proposito lunghe serie di osservazioni sul sale sempre chiuso nell'apparecchio, ma 1' esito definitive di queste osservazioni non permette di concludere per l'esistenza di una fatica. D'altronde il fenomeno ~ evidentemente eomplesso ed b dimcile mantenersi per un eerto tempo rigorosamente nelle stesse eondizioni. Risealdando l'appareeehio di qualehe decina di gradi la conducibilit~ aumenta, ma sopratutto crcsce la emissione dellc cariche positive, cosi per esempio: il campione the senza riscaldamento dava in un minute primo 80 divisioni delia scala quando era carico a - 4 - 4 0 0 v. e 20 divisioni quando lo era a - 400, eel risealdamento dk a - 4 - 4 0 0 v., 40 divisioni in un secondo; mentre a - 400 v., d~ 35 divisioni in un primo. Misura della corrente. Servendosi di un condensatore di cui b note il eoefficiente di influenza di una a r m a t u r a sull'altra i) e di un eampione di forza elcttromotrice normale Weston, ~ facile determinare la quantith di elettricith ehe corrisponde ad una data deviazione dell' ago dell' elettrometro; nel mio case ad una divisione della scala corrispondeva una carica di 2, 13 X 10 -Is coulomb. Gr. 13.5 di solfato d' ammonio al potenziale d i - 4 - 4 8 0 v. e per una distanza di 4 ram. f r a i l sale e l'altra a r m a t u r a del condensatore, hanno date la deviazione di 290 divisioni in 1" il che corrisponde ad una correntc massima di: 0.76 X 10 - ~ ampere per gr. di solfato d' ammonio; e quando il sale era earico a - - 4 8 0 v. si ebbero : 0.10 X 10 -~* amp6re 1) F. Harms. Phys. Zelt, pag. 47, 1904. 283 EMISSIONE DI CARICHE ELETTRICHE P e r il solfato di sodio i valori corrispondenti furono: 1.07 X 10 -'~ ampere per gr. al potenziale di -4- 480 v. e di: 0.14 X 10 -l~ amp@e al potenziale di --- 480 v. NITRAT0 D~'AMMONIO E BROMURO I)I POTASSIO. I1 nitrato d ' a m m o n i o dg laogo ad una emissione di cariche d ' a m b o i segni anehe a potenziali non molto elevati, presenta perb debole polaritg. II bromuro di potassio quando venga inv stito dal vapor d'aequa, emette si delle eariehe, ma in misura assai debole e con poca polaritk. Anehe questi dae sali mostrano la prevalenza delle cariche positive. NITRATO I l l a r i a seeca volta + -- 250 27 20 1.1 n 330 70 62 1.1 I)'AMMONIO. In aria del lab. 250 130 90 Alla pressione di 1 era. 250 330 35 80 35 80 1.4 1.0 Aria del laboratorio [Alla pressione di I em. volta 250 250 q130 I 45 -110 40 1.1 1.1 1.0 Nell'aria seeea 250 45 42 1.0 AI diminuire della pressione, anche qui diminuisce il fenomeno~ produeendo effetto analogo a quello dell'aria seeca. BROMURO I)I eOTASSlO Perfettamente secco in aria secca non dg nulla in un campo dl 480 volta su 4 ram. Introducendo nell' appareeehio aria umida : Campo di volta + z ~e, ie l'[. Vol. rlI 200 0 300 40 350 76 0 40 75 -- 1 1 400 160 140 1.1 19 284 D. PAci~i Dopo 4 ore ehe il sale ~ nell'appareechio in eui si feee entrare aria umida: volta + - - o 300 150 300 150 50 3.0 300 145 50 2.9 volta -4-- 300 36 17 2.1 6O 2.5 media : 300 148 53 2.8 e alia pressione di 1 em. - - Faeendo entrare aria secca alla pressione o r d i n a r i a : volta + - - z 480 33 12 2.7 I1 fenomeno rimane debolissimo come nel caso del solfato di sodio e restando il sale a eontatto d e l l ' a r i a seeea introdotta, senza rinnovarla, dopo un' ora 1' intensitk del fenomeno aneora diminuita : volta + - - S O L F A T O DI P O T A S S I 0 E 480 17 10 1.7 SOLFATO DI BARIO. I1 primo di questi sali emette forse u n a debolissima carica nell'atto in cui, essendo seeeo, viene a contatto col v a p o r d ' a c q u a ; il fenomeno t u t t a v i a non ~ netto. Nessun accenno alla presenza di cariche si g potuto osservare quando nell'appareeehio fu introdotto il solfato di bario. :EMISSIONE DI CARICHE 285 ELETTRICtIE Le c a r i e h e raeeolte sono p o r t a t e da ioni. Una questione importante da risolvere era quella della n a t u r a delle cariche osservate: il loro trasporto cio~ sull'elettrodo centrale ~ fatto direttamente da una speciale radiazione che ha uu determinato potere penetrante, ovvero la conducibilitg osservata ~ ' d o v u t a a dei veri e propri ioni? :Nello studio della ionizzazione prodotta dal solfato di chinina~ :De Broglie e Brizard sono riusciti a svelare la esistenza di una debole conducibilit~, quando il sale era posto fuori del condensatore. Ho istituito u n ' e s p e r i e n z a simile per il solfato d'ammonio, interponendo f r a i l sale e l'elettrodo interno - - che ~ in eomunicazione c o l l ' e l e t t r o m e t r o - un cilindro di fete metallica, anch'esso al potenziale del sale, ed ho notato ehe dopo qualehe minuto e con potenziali elevatl si riesce ad osservare ancora delle cariche sensibili. I1 diametro della retieella su eui aderisce la carta col sale era di mm. 45~ la rete interposta ha 35 ram. di diametro e l'elettrodo centrale ne ha 25.5. Notiamo c h e l a distanza s la rete interna e la superficie dei cristallini di circa un millimetro. Il primo campione di solfato d'ammonio dette in 3': Campo di volta -t- 300 0 400 17 0 -- 480 73 42 1.7 I1 secondo campione, ha dato: volta -P -- 400 33 480 65 10 26 3.3 2.5 Anche per osservare queste deviazioni sono necessari 3 minuti. I1 rlsultato di questa esperienza si spiega abbastanza bene colla ipotesi che le cariche le quali raggiungono r elettrodo centrale siano portate da aleuni ioni che dalla superficie 286 D. PAC~m del sale riescano a diffondersi nel piccolo spazio comprcso fra esso e la f e t e ; non g aneora escluso t u t t a v i a che si possa t r a t t a r e di u n a radiazione diretta. :Per accertarmi se in realtb~ si ha a chc fare con deg.li ioni~ ho tentato di vederc se fosse possibile spostare la conducibilitb~ ricorrendo ad una corrente d'aria. L ' e s p e r i e n z a resa diffieile dal fatto che il campo necessario alia estrazione dcgli ioni, fa precipitare sull'elcttrodo opposto al sale la maggioranza di quelli che si liberano. Malgrado cib la seguente esperienza dette risultati positivi. Un grosso tubo di vetro (fig. 3) contiene un rettangolo di rete metallica a bordi rialzati a, sostenuto e isolato da due pczzi d' ebanite e. Su questa rote si a d a t t a la carta da filtro, sopra la quale sono dcposti i cristallini del sale. A t t r a v e r s o l'appcndice A del tubo ii sale g posto in comunicazione colla batteria di accumulatori. A t t r a v e r s o l'appendice B, l'elettrodo b b collegato colla t e r r a ; r b una retieella metallica isolata, unita con uno dei poll di una b a t t c r i a di pile ad a c q u a ; l ' e l e t t r o d o centrale M N per mezzo del tubo D vien collegato all'elettrometro di Dolezalek. I1 filo che conduce ali'elettrometro e cosl quclli che vanno alle batteric passano a t t r a v e r s o lo zolfo contenuto in un tubo d'ebanite, il quale a sua volta ~ circondato da un tubo metallic% messo al suolo. L ' a r i a aspirata mediante u n a p o m p a ad acqua e n t r a dal tubo S schiacciato" nel senso orizzontale, ed esce dal tubo R. :La reticella a vienc caricata a + , o - - 480 v. e la reticella r corrispondentemente a + , o - - 3 0 0 . Regolando convenientemente la distanza f r a i l sale e l'elettrodo C mi ~ riuseito di osservare distintamcnte la ionizzazione, trasportata dalla eorrente d' aria sull' elettrodo 1~ N. I n t r o d u c i a m o infatti, il solfato d ' a m m o n i o , nelle migliori condizioni per osservare il fcnomeno precedcntemente descritto ed a v r e m o i seguenti risultati: sale carieo a 480 v. segno degli ioni: + divisioni della scala: 15 -- + -- 3 8 0 EMISSI0~E 287 DI CARICHE ELETTRICHE S T ~ / /) T ~:' 2- ~: 2~ Fig. ~. 288 ~. vAc::~: Ogni osservazione dura 5 minuti durante i quali si ha una continua e costante aspirazione di aria accuratamente illtrata attraverso a n tube di 60 cm. di lunghezza 7 ripieno di cotone. I1 trasporto della carica sull' elettrodo ~ :N ~ danque evidente e la ipotesi dell'esistenza degli ioni ~ confermata. Si vede che col tempo la ionizzazione osservata in M :N va diminuendo per l'azione della corrente d'aria sul sale. II carattere unipolare, e nel sense volut% si vede conservato anche in qaesto case. :Non pub sorger dubbio che il fenomeno sia lo stesso di qaello prima studiato; difatti nessuna carica si rivela all'elettrometro quando, non essendoci il sale, si attiva nel tube la stessa corrente d'aria per 10 minuti; nb si pub obbiettare che vi sin trasporto di particelle saline, chb in tal case il trasporto avverrebbe colla stessa intensitk qnalunqae fosse il segno della carica del sale, questo poi non ~ in polvere; ma in eristallini bert definiti e adereuti alia carta su cui sono deposti. Per il solfato di sodio l'esperienza b pi~t delicata, ma tuttavia riesce ben distlnta quando il sale ~ in via di idratazione. QuaRto alla origine della ionizzazione, essa potrebbe esser dovuta ad una radiazione ionizzante; ma se pure una speeiale radiazione esiste, essa deve essere es~remamente assorbibile perch~ s'arresta allo strafe immediatamente prossimo alia saperfieie del sale. I risultati ottenuti sono in questo sense concordi per tutti i sali cimentati. Abbiamo gik veduto come non si possa sostehere la ipotesi tanto vagheggiata the il fenomeno elettrico sia una conseguenza della fosforeseenza o della tribolumineseenza; possiamo anehe escladero un eventuale effetto Hertz-Hallwachs perchb he constatato che l'emissione di cariche avviene indifferentemente alla lace e nella oseurit'~. I lavori di Reboul i) e di Haber e Just *) hanno mostrato che helle reazioni chimicho si possono eoastatare fenomeni elettrici anehe indipendentemente da alterazioni speciali di carattere fisie% qnali la incandescenza, il gorgoglio, la rott a r a di superficie ecc. i) G. Reboul, Le Radium, T. VIII, pug. 376, 1911. '~) F. Haber und G. Just, Ann. d. Phys, vol. 30, pug. 411, 1909. EMISSIONE D1 CARICHE E L E T T R I C H E ~89 Nel processo che ha luogo al momento della reazione chimica alcuni elettroni potranno esser proiettati fuori dell'orbita d'attrazione molecolare. H a b e r e Just ') hanno di pifi mostrato la natura elettronica della radiazione emessa nella reazione chimica che avviene quando i vapori di fosgene investono una massa brillante di potassio e sodio. E se alla lega di sodio e potassio si sostituiscono le amalgame di cesio, potassio o litio si ha solo emissione di ioni negativi che possono essere estratti mediante l'azione di un debolissimo campo elettrico. Nelle reazioni ohimiche sui metalli sperimentati da H a b e r e Just l'effetto elettrico ha sempre unipolarittt negativa. Nel fenomeno che io ho studiato gli ioni si liberano in quantiti~ misurabile dai punti immediatamente vicini alla superficie, solo in presenza di a n forte campo elettrico e la prevalenza, spesso notevole, delle cariche positive si mantiene anche alla prcssione di 1 cm. I1 fenomeno stesso b dovuto all'azione del vapor d ' a c q u a su questi sali e le esperienze mostrano t h e questa azione si ha non solo pc1: sali che hanno nella molecola acqua di cristallizzazione, ma anche per quelli nei quali non avviene un vero processo chimico di idratazione, o disidratazione; come ad esempio i] solfato d'ammonio, il bromuro di potassio e il bicromato. Quindi la emissione delle cariche pub generarsi nel proccsso di assorbimcnto ed emissione di acqua, come nolle altre eventuali azioai elettro-chimiche che naseono al contatto dell'acqua col sale. Abbiamo veduto nel corso di questo lavoro che fino a campi dell'ordine di 1000 volta per cm. non si ha cenno alla saturazione, il che dimostra che il fenomeno in esame non indipendente dal campo. I1 fatto che anche in puati che distano circa 4 ram. dalla superficie del sale non vi ha traceia di earlobe elettriche quando sul sale seceo si faecia agire il vapor d ' a c q u a senza applicarc un forte camp% piuttosto che alla emissione di elettroni dotati di una certa velocit~ iniziale, fa pensare si tratti solo di ioni che dai punti prossimi alla superficie del sale possono essere estratti in quantit{t misurabile eoll'azione del campo elettrico. l) F. Haber und G. Just, Ann. d. Phys, vol, 36, pag. 308, 191]. 290 D. PACI~ Si ~ anche osservato che un debole innalzamento della temperatura aumenta fortemente la produzione degli ioni e cib non appare coneiliabile colla ipotesi di una alterazione atomica. Questi risultati permettono forse di formular% tuttavia con ogni riserva, la ipotesi che si possa essere in presenza di un fenomeno di dissoeiazione molecolare. In questa ipotesi il nucleo degli ioni positivi, di eui si ha prevalenza, sarebbe costituito da un atomo del metallo o pid probabilmente di idrogeno, generato dalla dissociazione del vapor d'acqua. Roma, Istituto di Fisica della R. a Universith.