Planetarium Key Points - Osservatorio di Arcetri

Liceo Russel Newton – Punti salienti della lezione al Planetario del 1/3/07
Piero Ranfagni [email protected]
1. La sfera celeste
 Le stelle sembrano innumerevoli e ci sono in realtà più di 2 miliardi di stelle nel
sistema in cui viviamo, la Via Lattea, ma al di la delle sensazioni sono solo 3000
le stelle visibili ad occhio nudo in una notte serena e buia
 Quello che vediamo non corrisponde alla realtà dal momento che il nostro occhio
ha una risposta logaritmica alla quantità di radiazione che lo colpisce e non
lineare come un CCD
 Tutti i corpi celesti sembrano alla stessa distanza e per questo motivo a noi
sembra di essere al centro di un’enorme sfera: la sfera celeste; essa esiste solo
nell’errata rappresentazione che il nostro cervello fornisce della realtà lontana
 Le costellazioni esistono a causa dell’apparente sfera celeste e a causa della
nostra naturale propensione a riconoscere strutture
 Non c’è niente di eterno: la forma delle costellazioni cambia seppur lentamente al
passare del tempo e cambia anche al cambiare della posizione dell’osservatore
nella galassia
 Costellazioni e asterismi: per la grande parte di essi, con l’eccezzione dell’Orsa,
noi usiamo strutture inventate da qualche prete assiro nel XII secolo a.C. Orione,
l’Orsa Maggiore e Minore, lo Scorpione, i Gemelli, il Toro, il triangolo estivo....
 In una sfera immota possiamo riconoscere un solo grande circolo, l’orizzonte, e i
suoi poli, lo zenit e il nadir
2. Il moto diurno della sfera celeste
 La sfera pare ruotare da Est ad Ovest attorno a un’asse che incontra la sfera in
due punti, i Poli Celesti. Per brevi periodi di tempo l’asse sembra fissa rispetto
alle stelle
 Il moto della sfera definisce due poli e un equatore, possiamo usare le stelle per
riconoscerli: la polare per il PNC, la Croce del Sud e gli zoccoli del Centauro per
il PSC, la cintura di Orione per l’equatore
 La latitudine è l’elevazione del polo visibile e, approssimativamente, quella della
stella Polare
 A causa del moto della sfera ogni oggetto celeste viene trascinato da Est ad
Ovest e culmina a Sud, quando cioè si trova nella direzione dell’asse
 Il moto della sfera è stato per millenni la base del sistema di misura del tempo,
ma la scala temporale che ne deriva non è uniforme: la rotazione sta rallentando
e il giorno si allunga al ritmo di 2 millesimi di secondo al secolo
 Il moto permette di distinguere stelle circumpolari, occidue e invisibili; la loro
definizione dipende dalla latitudine dell’osservatore, le stesse stelle divengono
circumpolari, occidue o invisibili a differenti latitudini
 Alle nostre latitudini l’asse polare e l’equatore sono obliqui rispetto all’orizzonte e
obliqua è la traiettoria seguita da ciascun oggetto celeste; al Polo l’asse polare è
verticale e l’equatore coincide con l’orizzonte; all’equatore l’asse è orizzontale e
l’quatore passa per lo zenit
3. Stelle fisse e mobili
 Tutti i corpi celesti sono trascinati dal moto della sfera alla velocità angolare di 15
gradi all’ora, un grado ogni 4 minuti, un giro in 23 e 56 minuti...
 Le stelle fisse sembrano disegnate sulla superficie della sfera
 Le stelle mobili si muovono lungo lo stesso circolo, l’eclittica, prevalentemente da
Ovest verso Est; alcune di esse si muovono talvolta in senso contrario. Vi sono





inoltre corpi che si muovono al di fuori dell’eclittica, essi non sono però stabili, ma
appaiono e scompaiono come le comete
Anche il Sole sembra muoversi lungo l’eclittica, il suo moto apparente annuo tra
le stelle fu completamente descritto solo 3000 anni fa in Mesopotamia e i Greci lo
impararono dai Babilonesi. Per studiare il moto del Sole fu usata, probabilmente,
l’osservazione eliaca delle stelle
I moti del Sole e della Luna lungo l’eclittica sono la base dei più comuni calendari
L’azimut dei punti in cui il Sole sorge e tramonta, la sua altezza alla culminazione
e la lunghezza del giorno dipendono dalla latitudine e dalla data del giorno
Il cammino apparente del Sole tra le stelle definisce gli equinozi e i solstizi e,
tramite essi, le quattro stagioni. La durata delle stagioni è diversa e cambia nel
tempo; la diversa durata delle stagioni era già nota ai Greci
La Luna si muove davvero attorno alla terra e lo fa al ritmo di circa 14 gradi al
giorno, per questo motivo ogni giorno la sua culminazione ritarda di circa un’ora
4. The precession of equinoxes
 Poichè i membri del sistema solare orbitano nello stesso piano, tendono a
spingere il rigonfiamento equatoriale della terra verso il comune piano
contenente le loro orbite, l’equatore verso l’eclittica; gran parte di questo torchio
è causato dal Sole e dalla Luna. Poichè la terra ruota, l’asse rimane ugualmente
inclinato sul piano orbitale, muovendosi in una direzione perpendicolare ad essa
e al momento torcente, spazzando la superficie di un cono in circa 26.000 anni
 La Polare non rimane la stessa stella al passare del tempo, in certe epoche non
c’è alcuna stella vicino al Polo, tra 13.000 anni la stella Vega, attualmente
lontanissima, sarà la stella Polare
 A causa della precessione, gli equinozi sembrano raggiungere al tramonto
l’orizzonte Ovest prima delle stelle, le anticipano, ossia le precedono.
 La posizione degli equinozi e dei solstizi cambia continuamente, due volte il
diametro della Luna al secolo, e cambino ugualmente le stelle che, in differenti
epoche, si osservano nelle stesse stagioni
.Per approfondire:





L’annuario di Arcetri
http://www.arcetri.astro.it/pubblicazioni/Annuario/
Le mappe del cielo
http://www.arcetri.astro.it/Italiano/EduPage/sky_maps/maps.html
Il programma Planetario
http://www.arcetri.astro.it/Italiano/EduPage/software/planetario.html
Il programma The Electric Astrolabe http://www.astrolabes.org/electric.htm
I modelli planetari degli antichi http://www.csit.fsu.edu/~dduke/models.htm