Lega Navale Firenze – Punti salienti delle lezioni al Planetario del 16-23/3/07 Piero Ranfagni [email protected] 1. La sfera celeste Le stelle sembrano innumerevoli e ci sono in realtà più di 100 miliardi di stelle nel sistema in cui viviamo, la Via Lattea, ma al di la delle sensazioni sono solo 3000 le stelle visibili ad occhio nudo in una notte serena e buia Quello che vediamo non corrisponde alla realtà dal momento che il nostro occhio ha una risposta logaritmica alla quantità di radiazione che lo colpisce e non lineare come un CCD Tutti i corpi celesti sembrano alla stessa distanza e per questo motivo a noi sembra di essere al centro di un’enorme sfera: la sfera celeste; essa esiste solo nell’errata rappresentazione che il nostro cervello fornisce della realtà lontana Le costellazioni esistono a causa dell’apparente sfera celeste e a causa della nostra naturale propensione a riconoscere strutture Non c’è niente di eterno e di immutabile: la forma delle costellazioni cambia seppur lentamente al passare del tempo e cambia anche al cambiare della posizione dell’osservatore nella galassia Costellazioni e asterismi: per la grande parte di essi, con l’eccezzione dell’Orsa, noi usiamo strutture inventate da qualche prete assiro nel XII secolo a.C. Orione, l’Orsa Maggiore e Minore, lo Scorpione, i Gemelli, il Toro, il Perseo, il Boote, l’Auriga, il triangolo estivo, il delfino.... In una sfera immota possiamo riconoscere un solo grande circolo, l’orizzonte, e i suoi poli, lo zenit e il nadir 2. Il moto diurno della sfera celeste La sfera pare ruotare da Est ad Ovest attorno a un’asse che incontra la sfera in due punti, i Poli Celesti. Per brevi periodi di tempo, nel corso della nostra vita per esempio, l’asse sembra fisso rispetto alle stelle Il moto della sfera definisce due poli e un equatore, possiamo usare le stelle per riconoscerli: la polare per il PNC, la Croce del Sud e gli zoccoli del Centauro per il PSC, la cintura di Orione per l’equatore La latitudine è l’elevazione del polo visibile e, approssimativamente, quella della stella Polare A causa del moto della sfera ogni oggetto celeste viene trascinato da Est ad Ovest e culmina a Sud, quando cioè si trova nella direzione dell’asse Il moto della sfera è stato per millenni la base del sistema di misura del tempo, ma la scala temporale che ne deriva non è uniforme: la rotazione sta rallentando e il giorno si allunga al ritmo di 2 millesimi di secondo al secolo Il moto permette di distinguere stelle circumpolari, occidue e invisibili; la loro definizione dipende dalla latitudine dell’osservatore, le stesse stelle divengono circumpolari, occidue o invisibili a differenti latitudini Alle nostre latitudini l’asse polare e l’equatore sono obliqui rispetto all’orizzonte e obliqua è la traiettoria seguita da ciascun oggetto celeste nel suo moto diurno; al Polo l’asse polare è verticale e l’equatore coincide con l’orizzonte; all’equatore l’asse è orizzontale e l’quatore passa per lo zenit 3. Stelle fisse e mobili Tutti i corpi celesti sono trascinati dal moto della sfera alla velocità angolare di 15 gradi all’ora, un grado ogni 4 minuti, un giro in 23 e 56 minuti. Questo e’ il moto apparente delle stelle che sembrano disegnate sulla superficie della sfera. Altri corpi, sovrapposto a questo moto, ne esibiscono uno proprio e sono detti mobili. Le stelle mobili si muovono lungo lo stesso circolo, l’eclittica, prevalentemente da Ovest verso Est (moto diretto); alcune di esse si muovono talvolta in senso contrario (moto retrogrado). Vi sono inoltre corpi che si muovono al di fuori dell’eclittica, essi non sono però stabili nel tempo, ma appaiono e scompaiono come, per esempio, le comete Anche il Sole sembra muoversi lungo l’eclittica, il suo moto apparente annuo tra le stelle fu completamente descritto solo 3000 anni fa in Mesopotamia e i Greci lo impararono dai Babilonesi. Per studiare il moto del Sole fu usata, probabilmente, l’osservazione del sorgere e del tramontare eliaco delle stelle I moti del Sole e della Luna lungo l’eclittica sono la base dei più comuni calendari L’azimut dei punti in cui il Sole sorge e tramonta, la sua altezza alla culminazione e la lunghezza del giorno dipendono dalla latitudine e dalla data del giorno Il cammino apparente del Sole tra le stelle definisce gli equinozi e i solstizi e, tramite essi, le quattro stagioni. La durata delle stagioni è diversa e cambia nel tempo; la diversa durata delle stagioni era già nota ai Greci Giorno sidereo, giorno solare vero e medio, l’equazionedel tempo La Luna si muove attorno alla Terra e lo fa al ritmo di circa 14 gradi al giorno, per questo motivo ogni giorno la sua culminazione ritarda di circa un’ora Mese siderale e mese sinodico Periodi siderali e sinodici dei pianeti 4. La precessione degli equinozi Poichè i membri del sistema solare orbitano nello stesso piano, tendono a spingere il rigonfiamento equatoriale della Terra verso il comune piano contenente le loro orbite, l’equatore verso l’eclittica; gran parte di questo torchio è causato dal Sole e dalla Luna. Poichè la Terra ruota, l’asse rimane ugualmente inclinato sul piano orbitale, muovendosi in una direzione perpendicolare ad essa e al momento torcente, e spazzando così la superficie di un cono in circa 26.000 anni La Polare non rimane la stessa stella al passare del tempo, in certe epoche non c’è alcuna stella vicino al Polo, tra 13.000 anni la stella Vega, attualmente lontanissima, sarà la stella Polare A causa della precessione, gli equinozi sembrano raggiungere al tramonto l’orizzonte Ovest prima delle stelle, le anticipano, ossia le precedono. La posizione degli equinozi e dei solstizi cambia continuamente, due volte il diametro della Luna al secolo, e cambiano le stelle che, in differenti epoche, si osservano nelle stesse stagioni Anno siderale e anno tropico 5. Le coordinate celesti In cielo ci sono le stelle, tutto il resto è stato inventato dagli astronomi, ma risulta molto utile Triangoli sferici e triangoli piani Coordinate topocentriche e geocentriche Coordinate alto-azimutali Coordinate equatoriali e equatoriali locali Coordinate eclittiche e coordinate galattiche Coordinate medie e apparenti Il triangolo nautico 6. Uso delle risorse propedeutiche del corso Il Cd dei navigatori Il programma Planetario Il programma The Electric Astrolabe L’annuario di Arcetri .Alcuni indirizzi utili: L’annuario di Arcetri http://www.arcetri.astro.it/pubblicazioni/Annuario/ Le mappe del cielo http://www.arcetri.astro.it/Italiano/EduPage/sky_maps/maps.html Planetario http://www.arcetri.astro.it/Italiano/EduPage/software/planetario.html The Electric Astrolabe http://www.astrolabes.org/electric.htm