LA MESSA IN LATINO
Conoscere il latino aiuta ad avvicinare - in
modo diretto - le grandi preghiere della
Chiesa, specialmente quelle liturgiche.
Un approccio a questa lingua, inoltre,
consente di partecipare con più frutto alla
S. Messa celebrata ‘al modo antico’ (ora
si dice “forma straordinaria del rito romano”). Insieme con alcune particolarità il
latino è uno degli elementi caratterizzanti
di questa Messa che Benedetto XVI ha
dichiarato non essere mai stata abrogata
e che viene giustamente considerata
“tesoro prezioso da conservare”.
La S. Messa in latino aiuta a vivere una
intensa spiritualità sulle orme dei grandi
santi che proprio lì hanno attinto grazie
ineffabili.
LA S. MESSA IN LATINO
VIENE CELEBRATA NELLA
CHIESA DI SAN PANCRAZIO
AD ANCIGNANO (SANDRIGO)
OGNI MERCOLEDI’ ALLE ORE 19.00
E OGNI DOMENICA ALLE ORE 17.00
A DOMANDA RISPONDO
Quando e dove si tengono le lezioni?
LATINE DISCERE IUVAT
Vista l’esperienza dello scorso anno, si è pensato di
tenerle il martedì, dalle 15.00 alle 15.45 circa, nell’accogliente canonica annessa all’antica chiesa di San
Pancrazio in Ancignano.
Se ci fossero difficoltà si può - insieme - trovare un
altro orario più comodo per tutti i partecipanti.
Chi si può iscrivere?
“Omnibus”: sì, il corso è proprio aperto a tutti
(partendo dai 12 anni, ossia l’età che aveva Nostro
Signore quando discuteva con i Dottori del Tempio di
Gerusalemme, fino ai 100). Viris ac mulieribus
Non è necessario avere titoli di studio, né di conoscere già un po’ di latino.
Il metodo è semplice, diretto, “alla buona” proprio
per non scoraggiare nessuno.
Chi ha già partecipato può anche confermare che è
perfino divertente …
Chi è l’insegnante?
Il “magister” è d. Pierangelo.
Non è un latinista di professione, ma ama comunque
moltissimo questa lingua, che fu dei Cesari, ed è ancor oggi l’idioma ufficiale della Chiesa Cattolica Romana.
Quanto costa?
Proprio niente!
Il materiale di studio (libri, fotocopie …) sarà fornito
gratuitamente. Se proprio uno vuol dare qualcosa
basta che metta la sua offerta nella cassetta delle
elemosine della chiesa di San Pancrazio in Ancignano
A chi posso chiedere ulteriori informazioni ed eventualmente dare l’adesione?
Chiama pure d. Pierangelo al numero:
3391417101
OK!
Studiare il latino serve ancora:
arricchisce la propria cultura
ed è un’efficace ginnastica mentale
***
Questo corso popolare si tiene ad
ANCIGNANO
nei locali della Parrocchia di San Pancrazio
OGNI MARTEDI’ ALLE ORE !5.00
A PARTIRE DALL’ 8 NOVEMBRE
Le lezioni e i materiali didattici messi a disposizione sono
“gratis et amore Dei” e,
quanto al calendario delle
lezioni, può essere modificato in accordo con i partecipanti.
Non è richiesto alcun titolo
di studio e non è necessaria nessuna conoscenza previa della lingua.
PER INFORMAZIONI E ISCRIZIONI
tel.
3391417101
DE LINGUAE LATINAE PROPRIETATIBUS
Ecco alcuni pregi della lingua latina, descritti
proprio in latino.
Anche se ancora non lo si conosce, basta
leggere un paio di volte per capire tutto … o
quasi.
ARGUMENTA AD DEFEBDENDUM
USUM LINGUAE LATINAE
CONTRA OMNIA FALSA, UT PUTO, VEL
ERRATA ADVERSUS LATINUM SERMONEM ALLATA, EGO VEHEMENTER AFFIRMO LINGUA LATINAM ESSE:
EXPEDITAM APPELLATIONE,
SIMPLICEM ORTHOGRAPHIA,
INSUPERABILEM BREVITATE,
CELEBREM PERSPICUITATE,
HONESTAM ANTIQUITATE,
SPLENDIDAM ARTE,
SANCTAM CULTU,
MUNDANAM PROPAGATIONE,
ALIOS SERMONES CONIUNGENTEM
ORIGINE
ET FACILEM PERCEPTU ATQUE AFFIRMARE PORRO SOLEO ISTAM LINGUAM, QUAE FUIT OLIM POPULO AGRESTIUM BELLATORUMQUE, NUNC
APTISSIMAM ESSE POSSE INCREDIBILE AUDITU - POPULO ASTRONAUTARUM.
I.F. BARBALACE
LA CHIESA
RICONOSCE
IL VALORE
DEL LATINO
E NE SOLLECITA LO STUDIO E L’USO
“Purtroppo vi sono parecchi che, esageratamente sedotti dallo straordinario progresso
delle scienze hanno la presunzione di respingere o limitare lo studio del Latino e di altre
discipline di tal genere.
Precisamente mossi da questa necessità, Noi
riteniamo che si debba intraprendere il cammino opposto. Poiché l’animo si nutre e compenetra di tutto ciò che maggiormente onora
la natura e la dignità dell’uomo, con maggiore
ardore si deve acquisire ciò che arricchisce e
abbellisce lo spirito, affinché i miseri mortali
non siano freddi, aridi e privi di amore, come
le macchine che fabbricano”
(Giovanni XXIII, Costituzione Apostolica
“VETERUM SAPIENTIA”)
“… siamo venuti a conoscenza che i cenobi o le
province da voi dipendenti - parliamo solo di
quelle di rito Latino - hanno adottato differenti modi di celebrare la divina Liturgia: alcuni
sono molto attaccati alla lingua Latina, altri
nell'Ufficio corale vanno chiedendo l'uso delle
lingue nazionali e vogliono inoltre che il canto
cosiddetto Gregoriano sia sostituito qua e là
con canti oggi in voga; altri addirittura reclamano l'abolizione della lingua latina stessa.
Dobbiamo confessare che tali richieste ci
hanno non lievemente colpiti e non poco
rattristati; e vien da chiedersi da dove
sia sorta e, perché si sia diffusa questa
mentalità e questa insofferenza
in passato sconosciuta”.
(Paolo VI, Lettera Apostolica “SACRIFICIUM
DIS”)
LAU-
“ La Chiesa romana ha particolari obblighi
verso il latino, la splendida lingua dell’antica
Roma e deve manifestarli ogniqualvolta
se ne presenti l’occasione
(Giovanni Paolo II Lettera“DOMINICAE COENAE)
“ … chiedo che i futuri sacerdoti, fin
dal tempo del seminario, siano preparati
a comprendere e a celebrare
la santa Messa in latino, nonché
ad utilizzare testi latini e a eseguire il canto
gregoriano; non si trascuri la possibilità che
gli stessi fedeli siano educati a conoscere
le più comuni preghiere in latino,
come anche a cantare in
gregoriano certe parti della liturgia” .
(Benedetto XVI, Esortazione apostolica postsinodale “SACRAMENTUM CARITATIS”)
Per una di queste
stradicciole, tornava
bel bello dalla
passeggiata
don Abbondio …
Diceva tranquillamente
il suo ufizio”
(da “I PROMESSI SPOSI”)