Roma antica Roma e i suoi numerosi secoli di storia partono

Roma antica
Roma e i suoi numerosi secoli di storia partono ufficialmente nel 753 a.C. sulle pendici del colle Palatino,
in un momento in cui gli Etruschi e i coloni greci occupano aree vicine. La tradizione dà a Romolo la
paternità del villaggio, tracciato nel perimetro con un aratro.
Nel 509 a.C., fino al 27 a.C. governano le supreme autorità repubblicane che, elette anno dopo anno dai
cittadini, fondano le basi del diritto civile.
Roma, da villaggio, diventa in pochi secoli capitale di un impero e, con le guerre puniche, la dominatrice
incontrastata del mar Mediterraneo. L’espansione territoriale e della popolazione necessitano una
ridefinizione della "res publica", ovvero dello stato. Le soluzioni suggerite dai diversi uomini influenti che
si succedono arrivano, dopo l’assassinio di Cesare (44 a.C.) e il contrasto tra Marco Antonio alleato con
Cleopatra da una parte e Ottaviano, nipote di Cesare, dall’altra, a un nuovo regime istituzionale: il
principato. Il "princeps" (da "primum caput" o primo cittadino) fonda l’impero in un assetto unificato e
pacificato che dura fino al III secolo d.C. ("pax romana"). Durante questi secoli l’impero romano
raggiunge il suo splendore.
Con il III secolo d.C., Roma via via perde il ruolo centrale per la vastità e universalità del suo regno,
finché Diocleziano separa in due parti l’impero ristrutturando profondamente economia, finanze, politica
e burocrazia. Quest’opera garantisce a Roma un secolo di nuova prosperità e il Cristianesimo, autorizzato
ufficialmente nel 313 d.C. da Costantino il Grande con l’editto di Milano, constribuisce a sostenere il
regime.
In quel periodo Roma contava circa 4 milioni di cittadini (uomini liberi, schiavi esclusi) e l’impero oltre 50
milioni.Nel IV secolo il baricentro dell’impero si sposta verso oriente, dopo le successive invasioni in Italia
di Barbari, Visigoti e Vandali, che arrivano a saccheggiare persino la città di Roma.
Il VI secolo vede la scomparsa dell’impero romano, lasciando alla storia il merito di aver creato e
unificato il cosiddetto "mondo civile".