Lo strumentario a fibre ottiche rigide e flessibili

L‘Endoscopio RIGIDO
ANALISI GESTIONE MANUTENZIONE DANNI
E
STERILIZZAZIONE
6 Febbraio 2015 PISA
ENDOSCOPIA
CHIRURGIA
MINI-INVASIVA
•  Otorino
•  Ortopedia
•  Neurochirurgia
•  Anestesia
•  Toracica
•  Chirurgia
Plastica
•  Cardiovascolare
Laparoscopia
•  Chirurgia
generale
Gastroscopia
Proctoscopia
Laparoscopia
Isteroscopia
•  Ginecologia
Colposcopia
Laparoscopia
Cistoscopia
•  Urologia
Ureteronefroscopia
Percutanea
E
N
D
O
S
C
O
P
I
A
+
+
Sistemi Ottici
Rigidi
Semirigidi
Flessibili
Ottiche Rigide
Argomenti
u 
Struttura dell‘endoscopio rigido
u 
Trasmissione dell‘immagine attraverso l‘ottica
u 
Danni tipici più frequenti
u 
Metodi di valutazione dei danni
u 
Conclusione
Principio costruttivo di
un Endoscopio
≈ 5 Blocchi (relay systems) di sistemi ottici
≈ 30 Superfici Vetro / Aria
Sezione trasversale
dell´estremità distale
Sezione trasversale
dell´estremità
prossimale
VEDIAMOCI CHIARO
Tipologia danni
u 
Danni esterni
- Involucro esterno curvato, piegato (non più in asse)
- Involucro esterno intaccato
- Lenti dell‘obiettivo (distali) e dell‘oculare danneggiate
(rigate, corrose, rotte)
- Trasmissione luce danneggiata (punti scuri, fibre rotte e
corrose)
Tipologia danni
u 
Danni interni
- Fascio luce danneggiato
- Spaziatore visibile
- Lente cilindrica rotta
- Lente scheggiata (con residui di collanti visibili)
- Polvere e sporco sulle lenti
- Infiltrazione di liquidi
Verifica trasmissione della luce
Danni al Connettore Luce
Un altro danno molto frequente all‘attacco luce si ha quando si collega
l‘ottica al cavo luce di dimensioni non compatibili.
Per esempio quando viene utilizzato un cavo di 5mm di diametro con
un‘ottica da 3 la colla di squaglia e si infiltra all‘interno del fascio facendo
diventare le fibre di colore giallo oppure le fibre ottiche si surriscaldano a
tal punto da diventare marroni.
∅ cavo illum.
∅ endoscopio
4,8 mm – 5,0 mm
3,0 mm – 3,5 mm
2,0 mm – 2,5 mm
6,5 mm – 12,0 mm
3,0 mm – 6,5 mm
0,8 mm – 2,9 mm
Saldatura
danneggiata
nuova
Saldatura
danneggiata
nuova
Ottiche rigide
Lente cilindrica rotta
Lente scheggiata
Polvere e sporco sulla lente
Le conseguenze
u 
u 
Trasmissione immagine interrotta
- Involucro esterno fortemente piegato
- Lenti cilindriche rotte
- Lente distale completamente distrutta
- Infiltrazione di liquidi
Trasmissione immagine con scarso contrasto
- 1 o più lenti cilindriche SCHEGGIATE
- Collanti staccati
- Riflessi causati da polvere depositata sulle lenti (immagine scura)
Le conseguenze
u 
u 
Ombre e campo visivo ridotto
- Involucro esterno dell‘ottica leggermente curvo
- Lenti scheggiate (normalmente ai bordi)
Scarsa luminosità
- Fibre ottiche per trasmissione luce rotte
- Fibre ottiche corrose, sporco depositato e bruciato su attacco luce
- Collanti bruciati
Metodi di valutazione
dei danni
•  Ispezione fisica delle ottiche
•  Controllo delle ottiche con Endotester 499T
Strumenti utilizzati per ispezione
fisica
- Dita
- Gas refrigerante
- Lente di ingrandimento fissa
- Lente di ingrandimento regolabile
- Modulo per la valutazione danni
QUESTO Dispositivo è uno strumento per:
•  il controllo dell‘efficienza delle ottiche
•  verifica dei parametri e delle prestazioni originali
DEL PRODUTTORE
STRUMENTO PER VALUTAZIONE
FUNZIONALE DELL OTTICA
Diagramma per il test
Scala C
Fermo per la punta distale
Ghiera mobile B
Attacco per ottiche
Scala A
Test Report per Telescopi
Numero di codice:
Numero di serie:
26003BA
067947
Matricola:
N/A
Ospedale:
Niguarda
Reparto:
Chirurgia
Data Test:
22/03/02
TEST 1: Trasmissione Luce
Valore minimo di
trasmissione luce
Valore misurato
Risultato del test∗
22
34,7
POSITIVO
∗ I valori rilevati dal display del 499 T devono essere ≥ a quelli riportati nella tabella in appendice
TEST 2: Allineamento immagine e campo visione
Il test è stato superato se
l’anello verde del diagramma è
visibile su tutto il bordo
dell’immagine (vedi figura 1)
Il test non è stato superato se il
campo esterno rosso è visibile e/
o se quello interno bianco tocca
il bordo dell’immagine
Figura 1 (Immagine di riferimento)
Anello Verde su tutto il bordo immagine?
SI
NO
Risultato test
POSITIVO
TEST 3: Risoluzione immagine
Il test è stato superato se le linee di
spessore 3 sono perfettamente nitide
al centro e allo stesso tempo quelle
di spessore 2 perfettamente nitide al
margine di tutti i quadranti (vedi
figura 2)
Figura 2 (Immagine di riferimento)
Linee di spessore 3
SI
Linee di spessore 2
perfettamente nitide
perfettamente nitide
al centro immagine?
in tutti i quadranti?
NO
SI
NO
Risultato test
NEGATIVO
VALUTAZIONE FINALE:
Il test a cui l’ottica è stata sottoposta ha dato il seguente risultato:
L’ottica ha superato soddisfacentemente tutti i test a cui è stata sottoposta.
Lo strumento conserva tutte le caratteristiche originali del sistema HOPKINSII.
L’ottica non ha superato tutti i test.
Lo strumento non ha più le caratteristiche tecniche per garantire un utilizzo sicuro.
L’ottica è da sostituire.
Conclusioni
A causa delle piccole dimensioni richieste, unitamente alla più
alta precisione ed alle più sofisticate tecnologie di produzione
l‘endoscopio è uno strumento ottico - meccanico molto
complesso.
Ogni utilizzatore deve conoscere la maniera migliore di
proteggere l‘endoscopio da agenti/sollecitazioni esterne di
carattere chimico, termico e soprattutto meccanico.
Ottiche Rigide
Precauzioni:
Afferrare sempre
dall’oculare.
Non piegare mai il
tubo esterno.
Prima di ogni utilizzo controllare l’ottica
Precauzioni:
Riporre le ottiche con cautela evitando urti
soprattutto all’estremità distale.
Per la conservazione, pulizia
e sterilizzazione utilizzare
contenitori in cui sia
possibile fissare le ottiche
Pulizia:
Evitare che le impurità si essicchino sulle ottiche
⇒ pulirle subito dopo l’uso.
Smontare sempre gli
adattatori per i cavi luce.
Immergere le ottiche
singolarmente.
Pulizia:
• Non utilizzare lavaferri ad ultrasuoni!
• Per la preparazione delle soluzioni
detergenti/disinfettanti e per i tempi
attenersi alle istruzioni del produttore.
• Non utilizzare prodotti non indicati
per componenti in alluminio.
• Non utilizzare soluzione fisiologica!
Pulizia:
• Utilizzare acqua demineralizzata
• Altrimenti acqua con caratteristiche
corrispondenti a quelle dell’acqua
potabile.
Qualità dell’acqua necessaria:
• Durezza totale max 5 ° d
• Cloruri
max 100 mg/l
• Acido silicico
max
• Ferro
max 0,05 mg/l
• Manganese
max 0,05 mg/l
• Rame
max 0,05 mg/l
15 mg/l
Pulizia Manuale
Utilizzo della pasta detergente.
Importante:
Dopo la pulizia e/o disinfezione bisogna sempre
pulire le superfici ottiche terminali e la
connessione delle fibre ottiche con un batuffolo di
cotone imbevuto d’alcool;
residui di detergente o disinfettante possono
bruciare con il calore e solidificarsi
compromettendo pesantemente la trasmissione
della luce.
Pulizia meccanica:
TRATTAMENTO OTTICHE RIGIDE
Controllare sempre l' ottica al suo arrivo e non utilizzarla se
presenta qualsiasi imperfezione.
NON UTILIZZARE MAI spazzole per la pulizia o lavaferri ad
ultrasuoni.
Disinfezione chimica: Utilizzare solo soluzioni disinfettanti
specifici
per ottiche e non prodotti generici.
Es: Alhidex - Gigasept - Cidex - Secursept (Henkel) o Kohrsolin
I.D.
Rispettare rigorosamente le indicazioni relative al rapporto di
miscelazione dei prodotti e al tempo di immersione indicati dal
produttore.
Nota bene non superare MAI !!! i 60 minuti d' immersione.
RISCIACQUARE SEMPRE con acqua BI-distillata
sterile dopo la disinfezione.
Dopo il risciacquo asciugare bene l'ottica con un panno sterile,
quindi riasciugare bene le parti in vetro con alcool, soprattutto la
superfice in fibra di vetro (dove si connette il cavo a fibre ottiche)
per evitare che eventuali residui di disinfettante o detergente con
l'alto grado di temperatura provocata dalla luce possano bruciare
e solidificarsi, compromettendo notevolmente la vita dell' ottica.
Sterilizzare a vapore solo ottiche marcate AUTOKLAV.
NON mettere mai le ottiche a contatto con nessun corpo
metallico.
Devono essere sterilizzate sempre negli appositi contenitori o ben
avvolte in un telo di cotone
NON mettere mai le ottiche in busta e poi direttamente in
autoclave, ma Sempre ben avvolte in un telino e riposte in un
contenitore con un telo sulla base.
La sterilizzazione in autoclave deve avvenire ad una temperatura
massima di 134°C ad una pressione di 2,2 bar per un periodo
compreso tra i 5 e gli 8 minuti.
NON STERILIZZARE A CICLO GOMMA A 121° !!!!!!!
Le ottiche NON devono essere rimosse dal contenitore per la
sterilizzazione che DEVE RIMANERE CHIUSO fino al
COMPLETO RAFFREDDAMENTO NATURALE A
TEMPERATURA AMBIENTE.
NON RAFFREDDARE MAI LE OTTICHE IMMERGENDOLE IN
LIQUIDO!!!!!
NON UTILIZZARE IN ASSOLUTO IPOCLORITI
SE L'OTTICA DOVESSE PRESENTARE UN' OPACIZZAZIONE
NON VA ASSOLUTAMENTE RIUTILIZZATA ANCHE SE IL
GIORNO DOPO DOVESSE PRESENTARSI IN BUONE
CONDIZIONI.
VA INVECE IMMEDIATAMENTE CONSEGNATA ALLA
CAPOSALA.
Grazie per l’Attenzione
Paolo Cianchetta
SE NON SI STERILIZZA
COSA SUCCEDE
????