Biodiversita’ Come conoscere la flora e la fauna della Lama Balice Pe r la ch la i a sc m m he a a da 2 L’ecosistema In ecologia, l’ecosistema è un sistema formato dall'insieme degli organismi vegetali e animali che popolano un dato luogo (componente biotica o biocenosi) e dai fattori ambientali (componente abiotica o biotopo). L’ecosistema è l’unità fondamentale dei sistemi ecologici e rappresenta il primo livello gerarchico, in cui si verifica l’interazione tra fattori abiotici e biotici; a livelli successivi, si trovano il bioma, formato da più ecosistemi, e la biosfera, composta da un insieme di biomi. Ciascuna specie, all’interno dell’ecosistema, occupa un determinato habitat, ovvero utilizza alcune delle componenti abiotiche disponibili; rispetto agli altri organismi, svolge una funzione che prende il nome di nicchia ecologica. Comunemente, si usa spiegare questo concetto immaginando che l’habitat di una specie sia il suo “indirizzo” e la nicchia ecologica sia la sua “professione”. Ad esempio, un uccello insettivoro come la rondine occupa una nicchia ecologica diversa da un uccello frugivoro come il passero, e può trovarsi nello stesso habitat, ad esempio la campagna coltivata. Nell’ecosistema, due specie che si trovano nello stesso habitat non possono occupare la stessa nicchia; se ciò si verifica, si instaura un rapporto di competizione. Caratteristiche di un ecosistema Un ecosistema è un sistema aperto dal punto di vista energetico e chiuso dal punto di vista della materia. L’energia fluisce in modo unidirezionale dalla radiazione solare all’ecosistema e viene in parte dissipata sotto forma di calore. La materia, invece, viene continuamente riciclata, essendo utilizzata dagli organismi viventi sia in forma minerale sia in forma organica.L’ecosistema, e ha capacità di inoltre, è dinamico autoregolazione. Il termine “dinamico” si riferisce al fatto che un ecosistema non rimane identico nel tempo, ma subisce una continua trasformazione per effetto delle stesse interazioni che si verificano tra i suoi componenti: ad esempio una palude per effetto dell’evaporazione e dello sviluppo di vegetazione che, al termine del suo ciclo vitale, si deposita sul fondo, è destinata a un progressivo interramento. La “capacità di autoregolazione” di un ecosistema, infine, consiste nella possibilità che esso ha di tamponare (modificare) le variazioni determinate da fattori a esso esterni, ripristinando il suo equilibrio. Ciò vale entro un certo lasso di tempo e per un certo grado di variazione; infatti al di fuori di tali valori l’equilibrio tra le componenti del sistema può spostarsi in modo irreversibile, determinando l’alterazione o la morte dell’ecosistema stesso. Catena e rete alimentare La funzione di un organismo all’interno dell’ecosistema, dunque, può essere differente. Si riconoscono organismi produttori, capaci di svolgere la fotosintesi e di produrre materia organica, e organismi consumatori, incapaci di elaborare sostanza organica e perciò costretti a procurarsela nutrendosi di altri organismi. I consumatori sono detti primari se si nutrono di produttori (animali erbivori); secondari se predano consumatori primari (animali carnivori); terziari se predano i consumatori secondari e così via. Tale insieme di passaggi è detto catena alimentare. La materia organica derivante dagli organismi morti viene mineralizzata dagli organismi decompositori (funghi, batteri) e ritorna disponibile per l’assorbimento operato dagli organismi produttori. Fig. 1: Catena alimentare L’ecosistema è un sistema aperto dal punto di vista energetico, chiuso dal punto di vista della materia, dinamico perchè non rimane identico nel tempo. Comune di Bitonto Assessorato all’Ambiente Elaia Centro di educazione ambientale Gestione ULIXES Cooperativa sociale Biodiversita’ Come conoscere la flora e la fauna della Lama Balice Fig. 4: Margine fogliare Com’è fatto un albero? Un albero è costituito da: • radici: fissano e ancorano la pianta al suolo, inoltre provvedono alla nutrizione dell’ albero. • fusto: organo di collegamento fra l’apparato assorbente (radici) e disperdente (foglie) • chioma: formata dai rami e dalle ramificazioni secondaria. • foglie: sono dei veri laboratori dove si realizza la trasformazione della linfa grezza in linfa elaborata, grazie allo scambio gassoso tra le foglie stesse e l'ambiente. • fiori: elementi essenziali perchè assicurano la riproduzione. • frutti: una volta avvenuta la fecondazione, l’ovario si trasforma in frutto e gli ovuli in semi. Le foglie L’organo vegetativo che meglio ci permette di riconoscere una specie è la foglia, nella quale distinguiamo una guaina basale avvolgente più o meno completamente il fusto, un picciolo, ed un lembo fogliare o lamina. Fig. 2: Anatomia della foglia Esistono diversi elementi classificare le foglie: • forma della lamina • margine fogliare • disposizione delle foglie Fig. 3: Tipi di lamina che ci aiutano a Fig. 5: Disposizione delle foglie La flora e la fauna nella Lama Balice La Lama è costituita in gran parte da un sistema di colture specializzate; all'interno di essa, per la presenza della depressione naturale, sopravvivono ampie tracce di un "paesaggio naturale originario"; per cui è stato possibile individuare due distinti tipi di ambienti naturali e di paesaggi: l'uno "costruito", localizzato, nel territorio pianeggiante, l'altro "spontaneo"che si estende nella depressione naturale e caratterizzato dalla presenza di specie vegetali a sviluppo spontaneo come: il carrubo, l'alloro, il rovo, il leccio, il fragno, mentre lungo i costoni, nei punti più rocciosi e aridi, crescono piante di caprifoglio, biancospino, asparago selvatico, ecc.. Non di rado possono vedersi anemoni ed esemplari di orchidee, come pure le erbe aromatiche usate in cucina come timo, menta, salvia, ruta e quelle medicinali come la borragine e la salsaparicina. Piuttosto varia è anche la fauna. Infatti oltre a specie di animali facilmente adattabili al mutamento delle condizioni ambientali come ad esempio, la volpe, rane, ricci di terra, ospita anche animali naturalisticamente più interessanti come, ad esempio, la donnola o la faina. L'ambiente della Lama, dunque, oltre a specie più comuni, ospita specie qualitativamente più complesse. Tra le canne si scorgono ancora le gallinelle, gli aironi, i porciglioni, i cavalieri d'Italia, le civette, il gheppio, poiana, usignolo di fiume, nibbio dalla coda forcuta, ghiandaia dal becco bruno, tordi, cinciallegre, capinere. Sotto l'aspetto naturalistico può considerarsi una tra le aree più interessanti della Puglia, e la sua biodiversità è una ricchezza da custodire gelosamente, per le particolari piante scomparse altrove e proprie della gravina, che si sono salvate per la difficoltà di raggiungere determinati luoghi della Lama e per le condizioni naturali della stessa Le foglie sono la “ carta di identità di un albero”, infatti sono gli organi che meglio ci aiutano a riconoscere una specie. Scheda redatta dal Centro di Educazione Ambientale Elaia del Comune di Bitonto – gestione ULIXES, coop. Sociale nell’ambito del progetto “Per chi ama la lama” – programma 2005-2006