Corso di elettronica analogica A.A. 2001/2002 II anno – Ingegneria delle telecomunicazioni Prof. G. Busatto Esercitazioni svolte durante il corso didattico Studenti relatori: Antonio Formato, Emilio Mignanelli. SCARICA APPUNTI GRATIS www.riccardogalletti.com/appunti_gratis Corso di elettronica analogica Esercitazione 1 Reti RLC STRUMENTI UTILIZZATI: -Multimetro Agilent 33120 A 15 Mhz -Oscilloscopio Leader Ls 1020 20 Mhz -Cavi di collegamento vari -Basetta sperimentale di tipo Breadboard COMPONENTI UTILIZZATI: -Resistenza R=56 ohm -Induttanza L=330 uH -Capacità C=22nF L’ esercitazione è mirata alla misura della risposta armonica di una rete RLC, il cui schema è: e di confrontare i risultati sperimentali con la previsione teorica e con una simulazione al calcolatore mediante l’uso di Spice. Prima di tutto si realizza sulla basetta sperimentale il circuito disegnato in figura collegando i componenti in serie, avendo cura di collegare a terra la capacità e il generatore di funzioni, in modo da avere un corretto riferimento. In seguito si collega il segnale d’ingresso fornito dal generatore di funzioni avvalendosi del collegamento banana-banana; si collegano le due sonde dell’oscilloscopio all’ingresso e all’uscita del circuito, rispettivamente ai nodi 1 e 3. Per ottenere la risposta armonica del 2 SCARICA APPUNTI GRATIS www.riccardogalletti.com/appunti_gratis Antonio Formato – Emilio Mignanelli circuito si procede con l’analisi dalle basse frequenze verso le alte, inizialmente a passi di decade intera (da 10 Hz a 1Mhz come indicato), calcolando il guadagno del circuito tramite la formula: Av dB ≡ 20 log Vo Vi . Il segnale d’ingresso è un segnale sinusoidale di ampiezza di 100 mV; tale segnale visualizzato sul canale 1 dell’oscilloscopio non risulta costante. Questo comportamento del circuito si verifica poiché alle basse frequenze predomina la reattanza capacitiva e quindi la corrente è piccola ed in anticipo di quasi 90° rispetto alla tensione applicata; alle alte frequenze predomina la reattanza induttiva e quindi la corrente è piccola ed è in ritardo di quasi 90° rispetto alla tensione. Esiste una frequenza intermedia, frequenza di risonanza f0, alla quale la reattanza induttiva e capacitiva si compensano; per f=f0 il circuito appare al generatore come puramente ohmico pertanto la corrente è determinata solo dal particolare valore della resistenza. Quindi avvicinandosi alla frequenza di risonanza la corrente aumenta, di conseguenza aumenta anche la caduta di tensione su Rs e quindi diminuisce la tensione V10. I dati rilevati sperimentalmente sono stati elaborati mediante il foglio elettronico di Microsoft Excel e sono i seguenti: Analisi delle misurazioni effettuate sul circuito Frequenza Ingresso (mV) Uscita (mV) t1-t2 (us) Guadagno Guadagno in Sfasamento dB 100 Hz 100 100 0 1,00 0,00 0 200 Hz 100 100 0 1,00 0,00 0 500 Hz 100 100 0 1,00 0,00 0 1 Khz 100 100 0 1,00 0,00 0 5 Khz 100 100 1 1,00 0,00 1,8 10 Khz 100 100 1,2 1,00 0,00 4,32 20 Khz 97,5 105 1,4 1,08 0,64 10,08 30 Khz 90 115 1,6 1,28 2,13 17,28 40 Khz 80 125 2 1,56 3,88 28,8 50 Khz 68 130 2,6 1,91 5,63 46,8 57 Khz 56 120 3,4 2,14 6,62 69,77 60 Khz 58 118 3,8 2,29 6,17 82,08 70 Khz 60 100 4,6 1,67 4,44 115,92 80 Khz 68 76 4,8 1,12 0,97 138,24 90 Khz 80 60 4,6 0,75 -2,50 149,04 100 Khz 85 48 4,3 0,56 -4,96 154,8 200 Khz 100 10 2,4 0,10 -20,00 172,8 300 Khz 100 4,2 1,6 0,04 -27,54 180 3 SCARICA APPUNTI GRATIS www.riccardogalletti.com/appunti_gratis Corso di elettronica analogica Come riportato in tabella, le misurazioni sono state riportate a partire da 100 Hz dato che a frequenze inferiori il guadagno è pressoché unitario e lo sfasamento è nullo. Analogamente per frequenze superiori ai 300 KHz non sono state riportate misure per il motivo che non è apprezzabile la misura con l’oscilloscopio. La frequenza di taglio rilevata sperimentalmente è intorno ai 57 KHz con un guadagno di circa 6,2 dB. L’ analisi sperimentale si avvicina molto, per quanto riguarda la precisione dei risultati, all’analisi analitica riportata di seguito. 1 sC Vo(s ) ≡ 1 R + sL + sC Vi ( s ) Vo( s ) ≡ Vi ( s ) ⇔ 1 s ( R + sL + 1 ) sC ≡ 1 s LC + sRC + 1 2 Attraverso la relazione s ≡ jω , e sostituendo i valori numerici di R, L, C otteniamo: H ( jωo) ≡ ωo ≡ f0 ≡ 1 LC 1 1 ≡ −9 −9 2 −12 − ω ⋅ 330 ⋅ 10 ⋅ 22 ⋅ 10 + jω ⋅ 56 ⋅ 22 ⋅ 10 + 1 1 − ω ⋅ 7,26 ⋅ 10 + jω ⋅ 1,23 ⋅ 10 −6 −6 2 ≡ 1 −6 330 ⋅ 10 ⋅ 22 ⋅ 10 ω0 ≡ 59068 ≈ 59 KHz 2π −9 ≡ 371134 ≈ 3,71 ⋅ 10 5 rad/s frequenza di risonanza Per ω ≡ ω 0 possiamo calcolare: H ( jω 0 ) ≡ ≡ 1 1 1 ≡ ≡ = −12 5 .6 1 − 1 + j 0,456 j 0.456 1 − (3,71 ⋅ 10 ) ⋅ 7,26 ⋅ 10 + j 3,71 ⋅ 10 ⋅ 1,23 ⋅ 10 5 2 j 0,456 ≡ − j 2,19 − 0,208 H ( jω 0 ) ≡ 2,19 2 ≡ 2,19 possiamo adesso calcolare il guadagno in dB dato da: Av dB ≡ 20 log 2,19 ≈ 6,8 …e lo sfasamento: Im ∠H ( jω 0 ) ≡ − arctg ≡0 Re Nelle tabelle seguenti sono riportati i grafici del guadagno in dB e della fase del circuito. 4 SCARICA APPUNTI GRATIS www.riccardogalletti.com/appunti_gratis Antonio Formato – Emilio Mignanelli Esercitazione 2 Amplificatore Operazionale L’ obiettivo di quest’esercitazione è la realizzazione e l’analisi delle configurazioni invertente, non invertente e integratore dell’ amplificatore operazionale. L’ integrato utilizzato è un campione prodotto dalla ST MICROELECTRONICS. STRUMENTI UTILIZZATI: -Oscilloscopio analogico -Generatore di funzioni -Cavi di collegamento vari COMPONENTI UTILIZZATI: -Amplificatore operazionale ST LN081CN -Breadboard -Resistenze varie (10 KΏ, 100 KΏ, 1MΏ, 10 MΏ ) -Condensatore C=10µF Configurazione invertente 5 SCARICA APPUNTI GRATIS www.riccardogalletti.com/appunti_gratis Corso di elettronica analogica a) Si richiede la misura del guadagno dell’amplificatore in configurazione invertente ponendo in ingresso un segnale avente ampiezza di qualche frazione di volt. Alla frequenza di 10 KHz: INGRESSO → V pp = 300mV USCITA V pp = 3V → AV = v0 3 = = 10 vi 0,3 AV = 20 log 10 = 20dB dB Il modulo del guadagno è di circa 10; infatti, analizzando analiticamente questa configurazione, la corrente in ingresso al morsetto negativo è trascurabile e consideriamo un corto circuito tra il morsetto A e il morsetto invertente, quindi: I= v 0 − vi R1 + R2 − Ad ⋅ R2 R1 ⋅ vi v0 = − Ad (vi − R1 I ) ⇒ v0 = − Ad vi + (v0 − vi ) ⋅ ⇒ v0 = + ⋅ + + R R A R R R d 1 2 1 1 2 Ad è il GUADAGNO DIFFERENZIALE o GUADAGNO AD ANELLO APERTO. Per Ad → ∞ si trascura R1+R2 e risulta: v0 R =− 2 vi R1 L’ amplificazione dipende da un rapporto tra 2 resistori che in questo caso specifico è proprio pari a 10. Inoltre è da notare che il segnale d’uscita è in controfasce con quello d’ingresso, questo spiega il segno meno nell’espressione precedente. b) La seconda richiesta è la valutazione dei limiti di linearità dell’operazionale. Gli operazionali funzionano linearmente per un intervallo limitato delle tensioni. Aumentando l’ampiezza del segnale in ingresso l’amplificatore inizia a cimare l’uscita entrando in saturazione; ciò accade per un valore calcolato sperimentalmente pari a 0,74 Vpp. c) Di seguito sono riportati i valori misurati per determinare la risposta in frequenza dell’amplificatore e del relativo grafico della risposta in ampiezza su scala semilogaritmica. 6 SCARICA APPUNTI GRATIS www.riccardogalletti.com/appunti_gratis Antonio Formato – Emilio Mignanelli Analisi delle misurazioni effettuate sul circuito. Frequenza KHz Uscita Vpp Guadagno Av Guadagno Av dB 10 20 30 100 200 300 400 500 600 700 800 900 1000 2000 6 6 6 6 5,2 4 3,4 2,7 2,3 1,9 1,6 1,3 1,16 0,38 10,00 10,00 10,00 10,00 8,67 6,67 5,67 4,50 3,83 3,17 2,67 2,17 1,93 0,63 20,00 20,00 20,00 20,00 18,76 16,48 15,07 13,06 11,67 10,01 8,52 6,72 5,73 -3,97 d) Per determinare la risposta all’onda quadra, si pone il segnale in ingresso e si misura il tempo di salita, vale a dire il tempo che il segnale impiega per passare dal 10% al 90 % della sua escursione. ∆t = 2,4divisioni ⋅ 0,5 µs divisione = 1,2µs 0.35 f 3dB = = 291,67 KHz 1,2 ⋅ 10 −6 e) Per misurare la SLEW-RATE (velocità di variazione), fenomeno che comporta distorsioni non lineari, si pone in ingresso un’onda quadra con ampiezza molto piccola; aumentando l’ampiezza del segnale, questo fenomeno si rileva quando non ci sono più variazioni apprezzabili della pendenza del segnale d’uscita. INGRESSO → V pp = 1,5V USCITA → V pp = 15V S .R. = VOUT ⋅ ω 3dB = VOUT ⋅ 2πf 3dB = 15 ⋅ 2 ⋅ π ⋅ 291,67 ⋅ 10 −3 = 27,50 V pp µs 7 SCARICA APPUNTI GRATIS www.riccardogalletti.com/appunti_gratis Corso di elettronica analogica Configurazione non invertente a) Misura del guadagno alle medie frequenze: f=10KHz INGRESSO → 1,2V pp USCITA → 11,7V pp Av = v0 11,7 = = 9,65 vi 1.2 Av = 20 log 9,65 = 19,7dB b) Analogamente a quanto fatto in precedenza misuriamo il tempo di salita di un’onda quadra: ∆t = 1,9 ⋅ divisioni ⋅ 0,5 µs f 3dB = divisione = 0,95µs 0,35 = 368421 ≅ 368,4 KHz 0,95 ⋅ 10 −6 Configurazione integratore L’ amplificatore operazionale permette di compiere operazioni sui segnali mediante l’aggiunta di qualche componente passivo. 8 SCARICA APPUNTI GRATIS www.riccardogalletti.com/appunti_gratis Antonio Formato – Emilio Mignanelli Questi sono gli schemi circuitali di un integratore. Per la configurazione 1 (integratore di Miller) e integratore reale 2, ponendo a massa il segnale d’ingresso (Vi=0), si richiede di determinare il segnale d’uscita V0. a)-b) In uscita è possibile notare la saturazione dell’amplificatore operazionale. Questo accade perché anche se in ingresso non c’ è alcun segnale, è sempre presente una piccola tensione di offset che viene amplificata con un guadagno molto alto, pari al guadagno ad anello aperto. Questa configurazione non è molto efficiente perché se viene applicato un segnale reale (che presenta un minimo di offset) in uscita è possibile rilevare un segnale che risulta essere la somma del segnale integrato più una rampa che rappresenta l’uscita di un segnale costante. Per ovviare a questo tipo d’inconveniente si può modificare il circuito come in figura 2 inserendo una resistenza in parallelo al condensatore. In questo modo la componente continua viene bloccata dal condensatore che risulta essere un circuito aperto. Essendo presente la resistenza R2 il guadagno non sarà più ad anello aperto, ma sarà pari ad R2 , siamo quindi in presenza di una configurazione invertente. R1 Av = − R2 1 ⋅ 10 6 =− = −100 R1 1 ⋅ 10 4 c) Prendiamo in considerazione l’integratore di figura 2. La frequenza di taglio rilevata sperimentalmente è di circa 14KHz. 9 SCARICA APPUNTI GRATIS www.riccardogalletti.com/appunti_gratis Corso di elettronica analogica La previsione teorica della frequenza di taglio è: ωτ = 1 = 100 rad sec R2 ⋅ C f t = 15,9 KHz Di seguito sono riportate le misure effettuate sul circuito per calcolare la risposta in frequenza della configurazione integratore reale: Analisi delle misure effettuate sul circuito Frequenza KHz Uscita Vpp Guadagno Av Guadagno Av dB 1,00 2,00 3,00 4,00 5,00 6,00 7,00 8,00 9,00 10,00 11,00 12,00 13,00 14,00 15,00 16,00 20,00 20,00 20,00 20,00 19,37 18,75 18,25 17,50 16,87 16,25 15,62 15,00 14,70 14,10 13,75 12,50 100,00 100,00 100,00 100,00 96,85 93,75 91,25 87,50 84,35 81,25 78,10 75,00 73,50 70,50 68,75 62,50 40,00 40,00 40,00 40,00 39,72 39,44 39,20 38,84 38,52 38,20 37,85 37,50 37,33 36,96 36,75 35,92 V IN = 0,2V pp 10 SCARICA APPUNTI GRATIS www.riccardogalletti.com/appunti_gratis Antonio Formato – Emilio Mignanelli Esercitazione 3 Amplificatore ad emettitore comune Lo scopo di questa esercitazione è la progettazione e la simulazione al calcolatore di un amplificatore ad emettitore comune a transistor BJT. Per far funzionare un transistor come amplificatore esso deve essere polarizzato in zona attiva (JE direttamente polarizzata e Jc inversamente polarizzata), bisogna quindi determinare il valore della corrente continua che deve scorrere nell’emettitore; essa non deve essere influenzata dalla temperatura e dal valore di β . Il circuito di polarizzazione scelto per la progettazione di questo amplificatore è a doppia alimentazione con VCC=VEE=12 V. Lo schema del circuito di polarizzazione e dell’amplificatore sono i seguenti: Punto di lavoro a riposo Si richiede di calcolare i valori di RB, RE e RC in modo tale che risulti Av = V0 Vi = 50 e la potenza massima pari a VCE × I C = 100mW , con un segnale VS d’ampiezza di 10 mV, utilizzando i valori delle capacità riportate nella figura precedente (Ci=Cl=Ce=100 uF). Alle medie frequenze i condensatori possono essere considerati come corto circuiti, quindi: 11 SCARICA APPUNTI GRATIS www.riccardogalletti.com/appunti_gratis Corso di elettronica analogica v0 = − g m (R L // RC // r0 ) vs RC // r0 ≅ RC Se RC>>r0 ⇒ Av = ⇒ Av = − g m RC l’ amplificatore è invertente Se RC>>RL ⇒ RC // RL ≅ RC I Av = − C ⋅ RC VT Per quanto riguarda la prima richiesta: Av = V0 Vi = 50 Av = v0 vi = 50 = IC RC VT VCE × I C = 100mW β=260 Da questa relazione possiamo calcolare Vc considerando VT≈26 mV I C ⋅ RC = 50 ⋅ 26 ⋅ 10 −3 = 1,3V V ⋅I 100mW I C = CE C = Corrente di collettore VCE VCE Supponendo che la tensione d’alimentazione si ripartisca in modo uguale su RC, VBC e RE, abbiamo che: 1 R E ⋅ I E = ⋅ 24 = 8V 3 VCE = 24 − RE I E − RC I C ⇒ VCE = 24 − 8 − 1,3 = 14,7V 100 ⋅ 10 −3 = 0,0068 A = 6,8mA 14,7 Quindi la resistenza di collettore deve essere pari a: IC Av ⋅ VT 50 ⋅ 26 ⋅ 10 −3 Av = RC ⇒ = = 191,17Ω RC = VT IC 6,8 ⋅ 10 −3 I IE = C ⇒ I E ≅ IC IC = α 8 8 8 = = = 1176,47Ω Resistenza di emettitore I E I C 6,8 ⋅ 10 −3 Per il calcolo di RB applichiamo il II principio di Kirchoff allo schema dell’amplificatore e otteniamo: 3,3 V EE − VRb − VBE − VRE = 0 ⇒ 12 − RB I B − 0,7 − 8 = 0 ⇒ RB = IB R E I E = 8V ⇒ RE = 6,8 ⋅ 10 −3 IB = = = 0,000026 A = 0,026mA 260 β IC RB = 3,3 = 126923 ≅ 127 KΩ 0,026 ⋅ 10 −3 Si procede l’analisi con la simulazione al calcolatore con PSPICE ricordando i valori delle resistenze del circuito: RB=127KΏ, RC=191Ώ, RE=1176Ώ. Di seguito sono riportati i grafici del guadagno Av e AvdB . 12 SCARICA APPUNTI GRATIS www.riccardogalletti.com/appunti_gratis Antonio Formato – Emilio Mignanelli Dinamica di uscita Applicando la “regola del pollice” (o “thumb rule”), progettando RB, RC, RE in modo tale da ottenere una ripartizione della tensione pari a1/3 su i tre componenti del ramo d’uscita (RC, Q1, RE), si vuole determinare il guadagno dell’amplificatore in questa configurazione. Si procede con l’analisi in questo modo: VCE × I C = 100mW 1 1 100 ⋅ 10 −3 0,1 ⋅ V A lim entazione = ⋅ 24 = 8V ⇒ I C = = = 0,0125 A 3 3 VCE 8 C CE = 1 R E I E = 24 = 8V 3 RC I C = ⇒ I C ≅ I E ⇒ RC ≅ RE 1 24 = 8V 3 8 = 640Ω 0,0125 R B I B = V EE − V BE − R E I E = 12 − 0,7 − 8 = 3,3V IE I E = ( β + 1) I B ⇒ I B = ( β + 1) RC = RE = RB = 3,3 3,3( β + 1) 3,3 ⋅ 261 = = = 68904Ω IB IE 0,0125 RE >> Resistenza di base se soddisfatta la condizione: RB ⇒ 640 >> 264 β +1 …che è verificata. Il guadagno vale: AV = I C RC 0,0125 ⋅ 640 = = 307,69 VT 26 ⋅ 10 −3 Av = 20 log 307,69 = 49,7 dB dB Di seguito sono riportati i grafici del guadagno riferiti a questa configurazione. 13 SCARICA APPUNTI GRATIS www.riccardogalletti.com/appunti_gratis Corso di elettronica analogica Stadio a singola alimentazione Mediante l’uso di un partitore resistivo sulla maglia d’ingresso, l’amplificatore ad emettitore comune può essere alimentato con un solo generatore VCC adottando quindi un circuito di polarizzazione a singola alimentazione. a) Caso Av = 50 I C RC = 50 ⇒ I C R C = 50 ⋅ VT = 50 ⋅ 26 ⋅ 10 −3 = 1,3V VT 1 Si pone I E RE = 12 = 4V 3 VCE = VCC − RE I E − RC I C = 12 − 4 − 1,3 = 6,7 0,1 0,1 IC = = = 0,015 A V CE 6.7 50 ⋅ VT 1,3 = = 86,66Ω IC 0,015 IC ≅ I E 4 4 RE I E = 4 ⇒ RE = = = 266,66Ω I E 0,015 I p = 0,1I E = 0,0015 A RC = VCC = ( R B1 + R B 2 ) I p ⇒ ( R B1 + R B 2 ) = 1 V BB = VCC = 4 3 R B1 + RB 2 = 8000 RB1 R + R = V BB B2 B1 R B = R B1 // RB 2 = VCC 12 = = 8000Ω = 8 KΩ Ip 0,0015 Risolvendo il sistema si ha: RB1=5333,33Ώ RB2=2666,66Ώ RB1 RB 2 = 1777,77Ω RB1 + R B 2 con RE >> RB ( β + 1) Di seguito sono riportati i grafici del guadagno per questo tipo di configurazione. b) Caso “thumb rule” V BB − V BE con V BB >> V BE IE = R E + R B ( β + 1) 1 12 V BB = VCC ⇒ VBB = = 4V 3 3 1 12 VCE = VCC ⇒ VCE = = 4V 3 3 R E >> RB β +1 14 SCARICA APPUNTI GRATIS www.riccardogalletti.com/appunti_gratis Antonio Formato – Emilio Mignanelli VCE I C = 0,1W ⇒ I C = 0,1 0,1 = = 0,025 A VCE 4 I C ≅ I E = 0,025 A Per calcolare RB1 e RB2 si risolve il seguente sistema: VCC 12 + = = = 4800 R R B B 1 2 0 , 0025 I p ⇒ RB1 = 3200Ω = 3,2 KΩ ⇒ R B 2 = 1600Ω = 1,6 KΩ R B2 V = VBB = 4 RB1 + RB 2 CC R B = RB1 // RB 2 = 1066,66Ω 4 4 RC I C = 4 ⇒ RC = = = 160Ω I C 0,025 RE = VBE IE V E = VBB − VBE = 4 − 0,7 = 3,3V ⇒ RE = 3,3 = 132Ω 0,025 Resistenza di emettitore Il guadagno dell’amplificatore è: Av = I C RC 0,025 ⋅ 160 = 153,8 = VT 26 ⋅ 10 −3 AV = 20 log 153,8 = 43,7 dB dB il grafico del guadagno simulato al calcolatore è quello mostrato nelle pagine seguenti. 15 SCARICA APPUNTI GRATIS www.riccardogalletti.com/appunti_gratis Corso di elettronica analogica Programmi Spice - Caso 1 Amplificatore Ad Emettitore Comune.cir .LIB EVAL.LIB VS 1 0 Cb 1 2 Rb 0 2 Q1 3 2 Rc 3 6 Vcc 6 0 CL 3 5 Rload 5 0 Re 4 7 Ce 4 7 Vee 7 0 .AC DEC 20 .OP .PROBE .END - DC 0 AC 10m 100u 127K 4 Q2N2222 191.17 12V 100u 1meg 1176.47 100u -12V 100m 100G 0 Caso 2 Amplificatore Ad Emettitore Comune.cir .LIB EVAL.LIB VS 1 0 Cb 1 2 Rb 0 2 Q1 3 2 Rc 3 6 Vcc 6 0 CL 3 5 Rload 5 0 Re 4 7 Ce 4 7 Vee 7 0 .AC DEC 20 .OP .PROBE .END - DC 0 AC 10m 100u 68904 4 Q2N2222 640 12V 100u 1meg 640 100u -12V 100m 100G 0 Caso 3 Amplificatore Ad Emettitore Comune.cir 16 SCARICA APPUNTI GRATIS www.riccardogalletti.com/appunti_gratis Antonio Formato – Emilio Mignanelli .LIB EVAL.LIB VS 1 0 Cb 1 2 R1 2 6 R2 2 0 Q1 3 2 Rc 3 6 Vcc 6 0 CL 3 5 Rload 5 0 Re 4 0 Ce 4 0 .AC DEC 20 .OP .PROBE .END - DC 0 AC 10m 100u 5400 2700 4 Q2N2222 86.66 12V 100u 1meg 266.66 100u 100m 100G 0 Caso 4 Amplificatore Ad Emettitore Comune.cir .LIB EVAL.LIB VS Cb R1 R2 Q1 Rc Vcc CL Rload Re Ce AC DEC .OP .PROBE .END 1 0 DC 0 AC 10m 1 2 100u 2 6 3200 2 0 1600 3 2 4 Q2N2222 3 6 160 6 0 12V 3 5 100u 5 0 1meg 4 0 132 4 0 100u 20 100m 100G 0 Esercitazione 4 Alimentatore Stabilizzato 17 SCARICA APPUNTI GRATIS www.riccardogalletti.com/appunti_gratis Corso di elettronica analogica Lo scopo di questa esercitazione è la progettazione e la successiva simulazione SPICE di un alimentatore stabilizzato il cui schema è il seguente: IL 1 Rs = 0 5Ω 2 3 . . . D1 R 6 7 n:1 Vac C RL Vo 4 D2 R1 = 100MΩ 5 0 Il circuito schematizzato in figura è costituito da tre stadi: Nel primo stadio troviamo un raddrizzatore a doppia semionda, realizzato mediante un trasformatore a presa centrale. Tramite questo dispositivo il segnale di ingresso Vac, che è una sinusoide, verrà rettificato, nel senso che all’uscita di questo primo stadio troveremo un segnale unipolare ottenuto mediante l’inversione dell’onda sinusoidale nel semiperiodo in cui essa è negativa. A questo risultato si arriva nel seguente modo: Quando il segnale al secondario del trasformatore è positivo, il diodo D1 è in conduzione, mentre il diodo D2 è interdetto. Di conseguenza, su un eventuale carico posto all’uscita di questo primo stadio, scorre una corrente che poi torna indietro alla presa centrale del trasformatore. La tensione ai capi del carico sarà uguale a quella di ingresso a meno di una caduta Vγ (tensione di soglia) sul diodo D1 in conduzione. Quando invece il segnale al secondario del trasformatore è negativo, il diodo D1 è interdetto, mentre il diodo D2 è in conduzione. Il carico in questo caso è attraversato da una corrente che ha lo stesso verso di circolazione del caso precedente e quindi la caduta di tensione ai suoi capi risulterà unipolare. Vγ Vγ Vγ 18 SCARICA APPUNTI GRATIS www.riccardogalletti.com/appunti_gratis Antonio Formato – Emilio Mignanelli Nel secondo stadio troviamo un filtro capacitivo che ha lo scopo di ridurre drasticamente le variazioni della tensione all’uscita del raddrizzatore. Quando questa tensione aumenta, il condensatore si carica fino al valore di picco e quindi la tensione di uscita di questo secondo stadio raggiunge tale valore. A questo punto, la tensione all’uscita del raddrizzatore inizia a decrescere; il condensatore si carica sul carico fino a quando la tensione all’uscita del raddrizzatore non sarà maggiore della tensione ai suoi capi; si carica di nuovo fino al valore di picco e dopo il processo si ripete. Vp Vp Vp V V Come vediamo dal grafico, la tensione non è proprio costante, ma c’è una certa oscillazione tra il valore Vp e il valore V . Tale oscillazione viene detta tensione di ripple: Vr = Vp – V Abbiamo infine un terzo stadio dove c’è un circuito stabilizzatore realizzato mediante l’utilizzo di un diodo zener e serve a ridurre il ripple introdotto dal filtro capacitivo e quindi a stabilizzare il più possibile la tensione di uscita. In pratica la tensione all’uscita del filtro capacitivo sarà tale da far entrare in conduzione il diodo zener il quale fornisce una tensione pressoché costante ai capi del carico e quindi l’effetto voluto di stabilizzazione. La resistenza R serve a far in modo che la corrente circolante nello zener non vada al di sotto di un certo valore oltre il quale non è più garantito l’effetto di stabilizzazione di tale dispositivo. Calcoli di progetto - Calcolo del rapporto di trasformazione “n” Nel caso peggiore Vaceff = 240V − 20% = 192V 19 SCARICA APPUNTI GRATIS www.riccardogalletti.com/appunti_gratis Corso di elettronica analogica Vac picco n = V3 Vac picco = Vaceff ⋅ 2 = 192 ⋅ 2 = 271,53V 271,53V ⇒ = 18.8V ⇒ n = 14,44 ≅ 15 n V3 = V0 + Vdiodo + VR + Vripple = 18,8V - Calcolo di “RLmin” R L min = V0 I L max = 500Ω - Calcolo di “R” R= V6 − V Z I L max + I Z min Vac picco − Vdiodo − Vripple = 16,3V V6 = V3 − Vdiodo − Vripple = n ⇒ R = 145Ω ≅ 140Ω VZ = 12,1V I = 24mA L max I Z min = I ZK = 5mA - Calcolo di “C” Vripple = IR f ⋅C' * C ' = 2C con 2 fattore di copertura e f * = 100 Hz frequenza del segnale all’uscita del raddrizzatore che è il doppio della frequenza del segnale d’ingresso Vac. Calcoliamo il valor medio della corrente IR: IR = V6 − V7 V6 − VZ = R R Nel caso migliore Vaceff = 240V + 20% = 288V ⇒ V ì 6 = Vac picco n − Vdiodo − Vripple = Vaceff ⋅ 2 n − Vdiodo − Vripple = 25,35V Nel caso peggiore 20 SCARICA APPUNTI GRATIS www.riccardogalletti.com/appunti_gratis Antonio Formato – Emilio Mignanelli Vaceff = 240 − 20% = 192V ⇒ V6'' = Vac picco n − Vdiodo − Vripple = Vaceff ⋅ 2 n − Vdiodo − Vripple = 16,3V V6' + V6'' = 20,82V ⇒ I R = 0,062 2 I C' = * R = 0,0062 F ⇒ C = 2C ' = 1,24mF ≅ 1mF f ⋅ Vripple V6 = Programma Spice ALIMENTATORE STABILIZZATO.CIR .LIB EVAL.LIB .model Dfor D(Is=100E-12 n=1.679) .model Drev D(Is=100E-12 n=0.01) Vac Rs Lp Ls1 Ls2 K12 K13 K23 D1 D2 R C R1 Df Dr Vzo Rz Rl .TRAN .PROBE .END 1 1 2 3 4 Lp Lp Ls1 3 5 6 6 4 4 7 8 9 7 1ms 0 2 0 4 5 Ls1 Ls2 ls2 6 6 7 4 0 7 8 9 4 4 400ms SIN 0V 339.41V 0.5ohm 10mH 44uH 44uH 0.999 0.999 0.999 D1N4148 D1N4148 140ohm 1mF 100MEGohm Dfor Drev 11.9V 10ohm 500ohm 0s 1ms 50Hz L’analisi del circuito è stata fatta per i seguenti valori di carico: 21 SCARICA APPUNTI GRATIS www.riccardogalletti.com/appunti_gratis Corso di elettronica analogica R L = RL min R L = 1,25 ⋅ RL min R L = 2,5 ⋅ RL min R L = 0,75 ⋅ Rl min Per tali valori di carico sono stati usati i seguenti valori di tensione: Vac = 240V + 20% Vac = 240V − 20% Vac = 240V Vac = 240V Vac = 240V Vac = 240V f f f f f f = 50 Hz = 50 Hz = 50 Hz + 10% = 50 Hz − 10% = 50 Hz = 50 Hz C = 2 ⋅C* C = 0,5 ⋅ C * N. B.: C* è il valore di capacità precedentemente calcolato e cioè: C* = 1mF. 22 SCARICA APPUNTI GRATIS www.riccardogalletti.com/appunti_gratis