Apprendimento e neuroscienze Procrastinazione: Tecnica

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Appunti di didattica, parte I
Apprendimento e neuroscienze
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due stati del pensiero:
– modalità concentrata: nel momento in cui concentro i miei sforzi nello studio, nella
risoluzione di un sistema di equazioni, nell'elaborazione di un problema
– modalità diffusa: quando lascio che la mia mente faccia libere associazioni
la mente ha bisogno di alternare per fissare 
– cominciare presto, non concentrare sforzi all’ultimo
– ritornare con intervalli sempre più spaziati
il grande inganno del multitasking: non abbiamo risorse per implementarlo davvero
Procrastinazione:
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cominciare qualcosa che non ci piace attiva le aree cerebrali del dolore
previsione di compito sgradito  disagio
il cervello cerca compiti più gradevoli  sensazione di sollievo, momentanea felicità
la sensazione di sofferenza si attenua quando si continua (superato lo scoglio inziale)
per partire, meglio concentrarsi sul processo che sul prodotto 
Tecnica del pomodoro
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impostare un timer a 25 minuti (20? 22? ...)
evitare distrazioni
concentrarsi
non staccare
alla fine concedersi 5 minuti di pausa (boccata d'aria, stretching, movimento, riordino di una
stanza) e una piccola ricompensa (caffè, frutto, quadretto di cioccolato) - senza pensare al
lavoro / studio
ogni 4 pomodori una pausa di 15-30 minuti (le stesse cose di prima, caricare la lavatrice e
far partire il bucato, mettere a cuocere qualcosa, posta e Facebbok (se ci si sa regolare))
http://pomodorotechnique.com/
fare piani giornalieri e settimanali
Esercizio
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l’esercizio stabilizza e rende permanenti le connessioni neurali
argomenti astratti 
– trasporto nel mondo reale
– necessitano di più esercizio
– poco per volta, costante
da memoria di lavoro a memoria permanente
Gestione della memoria
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fissare nella memoria permanente richiede ripetizioni
naturali processi dissipativi tendono a cancellare i ricordi meno forti
ripetizione dilazionata: su più giorni
evitare iper-ripetizioni
importanza del relax e del sonno
Marco Lazzari, corso di Didattica 2015-2016, Università degli Studi di Bergamo,
appunti del corso (basati sul Dizionario di didattica di G. Bertagna e P. Triani, La scuola, 2013)
Appunti di didattica, parte I
Illusione di competenza
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leggere la soluzione di un problema e pensare di saperlo risolvere
sottolineare un libro e pensare di averlo capito
prendere appunti a lezione!!!
overlearning: insistere nelle ripetizioni di una stessa cosa (concetto studiato)
Contro l'illusione
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richiamo di informazioni (chiudere il libro e rievocare le idee chiave)
interrogarsi di continuo
risolvere problemi reali
rievocare in un ambiente diverso dal solito
deliberate practice: bene concentrarsi sugli aspetti difficili
interleaving: alternare argomenti diversi, possibilmente richiedenti diverse abilità 
flessibilità e creatività
scrivere a mano quello che si cerca di ricordare aiuta e rinforza
Didattica non è
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definire a priori cosa occorre fare in ogni situazione, contesto, momento per raggiungere
scopi
solo descrivere situazioni che determinano processi di insegnamento / apprendimento (i. / a.)
Didattica
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radice indoeuropea: mostrare
attività che creano le condizioni per promuovere apprendimenti
– accesso al sapere
– (ri)costruzione di conoscenze
è volta a scoprire
– ciò / perché / come è bene favorire
– ciò / perché / come è male sopportare
– tra due persone in rapporto educativo di i. / a. (Docente / discente, D. / d.)
è situata, cioè legata al contesto
Tecnologie didattiche (secondo modulo)
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tecnica come protesi (fisica e cognitiva)
– prolungamento dell’uomo
– sua versione più efficiente
TIC (tecnologie dell’informazione e della comunicazione)
apprendimento e insegnamento e dinamiche cognitive
aiutano
processi
di
Tre prospettive
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antropologia pedagogica: riflessione teoretica filosofica e scientifica sull'uomo e il suo fine
scelte educative: contributi di psicologia, sociologia, neurologia, ...
etica: esercizio di razionalità pratica nella distinzione tra quanto è bene e male che ci sia e si
faccia
Marco Lazzari, corso di Didattica 2015-2016, Università degli Studi di Bergamo,
appunti del corso (basati sul Dizionario di didattica di G. Bertagna e P. Triani, La scuola, 2013)
Appunti di didattica, parte I
L'insegnante
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promuove il pieno sviluppo della persona umana (del discente)
usa tecniche e tecnologie adeguate (visione pedagogica ed etica)
2 rischi
– tecnicismo: chi applica la giusta ricetta sforna la torta buona
– applicazionismo: un bravo giocatore di calcio può fare l’allenatore
insegnamento: in-signare: far conoscere tramite segni; fammi segno
teaching
Marco Lazzari, corso di Didattica 2015-2016, Università degli Studi di Bergamo,
appunti del corso (basati sul Dizionario di didattica di G. Bertagna e P. Triani, La scuola, 2013)
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