La vera religione Nota sull`ultimo libro di Ronald Dworkin

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DAVIDE ZORDAN*
L’opera postuma Religion without God del giurista e filosofo Ronald
Dworkin reclama con sincera convinzione l’importanza di una religione
morale e di quella sfera di valori e obblighi di etica condivisi che dovrebbero avvicinare le persone senza bisogno di una vera “chiesa” o di una
credenza avventata, ma solo adeguatamente razionale. L’articolo propone in particolare un’analisi critica dell’utilizzo di Dworkin delle tre idee
fondamentali di religione, di fede e di trascendenza.
Jurist and philosopher Ronald Dworkin’s posthumous Religion without God calls
with conviction for the importance of a moral religion and of a sphere of shared
ethical values and obligations to which people would be attracted without the
help of a real “church” or of a rash belief – but only of a properly rational one. In
particular, the article proposes a critical analysis of Dworkin’s use of three fundamental ideas of religion, faith and transcendence.
S
e per qualcuno Dio è un valore, il
valore dovrebbe essere il dio di tutti. È lecito esprimere con questa formula l’intuizione teorica che guida la
riflessione sviluppata dall’autorevole
giurista americano Ronald Dworkin
nell’ultimo periodo della sua vita e che
ha trovato una prima formulazione
nelle Einstein Lectures tenute presso
l’Università di Berna nel dicembre del
2011, prima di comparire, in forma
solo parzialmente rivista, nel libro postumo Religion without God, tradotto
in italiano per il Mulino1: breve scritto chiaro e scorrevole, sul quale vale
la pena di soffermarsi. Nella formula
da cui sono partito, la “divinità” attribuita al valore perde la maiuscola ma
acquista una riconoscibilità alla porta-
ta di chiunque sia disposto a riflettere
sul fatto, sorprendente e degno di ammirazione, che noi esseri umani siamo
agenti morali, siamo cioè mossi dal valore, valore per il quale possediamo un
istinto, una intuizione (125).
È possibile guardare a questo instinct of value come a una forma di
fede? Certamente, afferma Dworkin.
Si tratta precisamente di “credere” che
oltre ai fatti esistono i valori, superando così un mero naturalismo che non
riesce a darne conto. Per Dworkin qui
non abbiamo solo una analogia con il
credere religioso, una forma possibile
di fede, ma la sua espressione purificata e ripulita, ciò che consente all’A.
di proporre una filosofia morale nella
linea di Kant, in cui però all’etica si
*
Docente e ricercatore di teologia fondamentale. Fondazione Bruno Kessler/Corso Superiore di Scienze Religiose di
Trento.
Rassegna di Teologia 56 (2015) 125-133
125
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La vera religione
Nota sull’ultimo libro di Ronald Dworkin
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