BISOGNO PRIMARIO ALASSIO | FINALE LIGURE | LOANO

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BISOGNO PRIMARIO
ALASSIO | FINALE LIGURE | LOANO | SASSELLO
Chacun doit cultiver son jardin (Voltaire)
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1_sopralluogo area sabbia
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Chacun doit cultiver son jardin (Voltaire)
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Arrivati nell’area dell’ex sabbia del comune di Loano, il
paesaggio che ci si apre davanti è una distesa di verde
incontaminato, che presenta poche costruzioni sul confine
del lotto.
Si nota subito la mancanza di cura dell’area, lasciata semi
abbandonata e in via di declino, nonostante la vicinanza di
alcuni residence e dell’autostrada, che influisce non poco
sulla zona per via dei suoi rumori.
Il panorama su cui si affaccia l’area è forse uno dei
più suggestivi che si possano trovare nel comune
comprendendo sia i monti che il mare per cui ciò che a
primo impatto ci chiediamo è per quale motivo un’area di
tale impatto paesaggistico non venga sfruttata a pieno.
Il sentimento principale del gruppo è la paura, paura di
affrontare un’area così vasta ma soprattutto paura di
riuscire a creare un progetto che non snaturi il luogo.
Subito ci siamo messe a pensare che cosa mancasse in
quella zona, in modo da poter agevolare non solo la vita
dei futuri abitanti ma anche quella di chi già ci vive tutto
l’anno.
Parcheggi, negozi e servizi di prima necessità costituiscono
alcuni degli elementi necessari, ma la distanza dell’area
dal centro cittadino avrebbe potuto creare una nuova zona
costruita ma comunque sempre abbandonata.
Arrivate alla conclusione che qualsiasi progetto non
sarebbe stato, in ogni caso, in grado di integrare l’area con
il resto della cittadina di Loano, ci siamo concentrate sulla
realizzazione di un’area a sé, alienata dal resto ma con
una sua dignità e una sua funzione propria.
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5_sopralluogo area sabbia
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La nostra area di progetto, situata nella zona di ex
betonaggio del comune di Loano, presenta caratteristiche
tipicamente liguri, come i terrazzamenti e la variegata
vegetazione.
A primo impatto, però, abbiamo avuto l’impressione che le
costruzioni circostanti, numerose e di recente realizzazione,
non fossero coerenti con l’intorno, incentrate più sull’idea
di una “casa vacanza” da vivere poco, piuttosto che una
“residenza per la vita”.
Abbiamo inoltre riscontrato la mancanza di una strada
pedonale che permettesse di raggiungere la frazione di
Boissano, dal momento che per visitare tutta l’area siamo
dovute passare su una strada densamente trafficata e di
conseguenza pericolosa per i pedoni.
L’area risulta priva di un verde pubblico attrezzato per i
residenti della zona di Loano Due, quasi a voler destinare
questa nuova area creatasi ad una semplice zona
residenziale di seconde case, esclusa dalla vita cittadina.
Il timore che subito abbiamo avuto alla vista dell’area è
stato quello della vicinanza all’autostrada e alla strada
provinciale, che influiscono non poco sulla tranquillità della
zona, ma soprattutto il timore di non riuscire a creare un
progetto che potesse diventare un nuovo polo residenziale
e di aggregazione per la cittadina.
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6_sopralluogo areabetonaggio
7_sopralluogo area betonaggio
8_sopralluogo area betonaggio
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“Paesaggio designa una determinata parte di territorio,
così come è percepita dalle popolazioni, il cui carattere
deriva dall’azione di fattori naturali e/o umani e dalle loro
interazioni”
[convenzione europea del paesaggio art.]
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La nostra idea guida del progetto è stata quella di ridare a
quest’area verde la dignità che si merita, agendo maggiormente sul paesaggio piuttosto che saturando l’area con
una residenza invasiva, inserendo quindi, in un verde organizzato, tre tipologie di abitazioni indipendenti tra di loro
che si vanno ad amalgamare con il tutto.
Ciò che ci ha spinto ad agire prettamente sul verde è stato
il contorno della nostra zona che include mari e monti in un
panorama di rigogliosa vegetazione e di colori tipici della
Liguria.
Abbiamo deciso di riqualificare l’area verde attraverso un
percorso di odori, sapori ed essenze che accompagnasse
il visitatore in un viaggio sensoriale e visivo alla scoperta di un patrimonio ligure e mediterraneo poco sfruttato,
soprattutto nell’intorno dell’area a noi assegnata, dove le
abitazioni non hanno che il loro giardino privato. Abbiamo
mischiato arbusti, piante da fiore ed essenze per racchiudere nei nostri diciottomila metri quadrati la spontaneità
tipica delle piantagioni liguri.
Il parco da noi realizzato si sviluppa secondo il tema delle
piante officinali, infatti per tutta l’area si vanno a creare
venti macro-aree in ognuna delle quali si può trovare una
diversa piantagione.
Seguendo il percorso principale, esclusivamente pedonale, si passa dai fiori di camomilla alla lavanda, ai papaveri,
al rosmarino, alla menta, alla maggiorana, all’agave fino ad
arrivare ad aree completamente coltivate a limoni, aranci
e corbezzoli.
Le residenze inserite in questo parco tematico sono unità
monofamiliari che variano per metratura, in grado di ospitare dalle quattro alle due persone, ma tutte realizzate in
pietra, con ampie vetrate e tetti giardino. Nessuna delle
nostre tipologie include la presenza di un box auto privato,
problema ovviato dalla creazione di tre aree sosta ai lati
del parco.
Nello studio delle tipologie ci siamo soffermati sulla ricerca
di come integrare il più possibile la residenza con il verde,
infatti presentano tutte e tre una zona giorno molto aperta
e areata con grandi aperture. Orientati verso sud troviamo nelle due tipologie più grandi un patio dove i residenti
potranno riposarsi ammirando oltre al paesaggio creatosi
intorno, il mare che spunta in lontananza. La zona notte
Chacun doit cultiver son jardin (Voltaire)
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“Chacun doit cultiver son jardin”
cit. Voltaire.
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invece è aperta verso nord con grandi finestre che danno
sul giardino privato.
Lungo il percorso, inoltre, si incontrano tre piccole “shop
houses”, di dimensioni ridotte, dedicati completamente alla
vendita delle essenze e dei prodotti da esse derivati presenti nell’area.
Il residente tipo delle nostre abitazioni è una persona
amante della natura e della tranquillità, che predilige una
vita riservata e quasi estranea a quella di città, disposto a
muoversi per i più
elementari servizi preferendo una qualità di vita superiore.
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9_idea progettuale verde
10_schizzi di progetto percorso
11_concept distribuzione residenze
12_Fujimoto “ospedale psichiatrico”
13_Souto de Moura “casa Moledo”
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LAVANDA: Il nome “lavanda”deriva dal gerundio latino “lavare”
per alludere al fatto che questa specie era molto utilizzata
nell’antichità per detergere il corpo. La Lavanda è conosciuta fin dai
tempi più antichi per le sue proprietà antiemetiche, antisettiche,
analgesiche, battericide, vasodilatatorie, antinevralgiche, per
i dolori muscolari ed è considerata un blando sedativo. L’olio
essenziale di lavanda è l’olio eterico più utilizzato in profumeria.
Utilizzata come antidepressivo, tranquillizzante, equilibrante del
sistema nervoso.
AGAVE: La pianta va coltivata in piena terra solo nelle zone a
clima mediterraneo. La pianta grassa alla soglia dei 30 anni d’età
emette un unico spettacolare stelo florale, alto anche 4-5 metri.
In medicina è usata per guarire ustioni cutaneee. Le foglie
contengono sostanze orticanti che possono causare dermatiti.
VIBURNO: Caratterizzato dal fogliame molto decorativo e una
caratteristica e abbondante fioritura, con fiori solitamente di
colore bianco. Il decotto di foglie vanta proprietà astringenti e
antidiarroiche, e viene usato per preparare una lozione contro
l’alopecia. Il succo dei frutti raccolti in agosto-settembre ha
proprietà antidiarroiche.
AGLIO DELLE BISCE o aglio rotondo: La pianta, di origine
eurasiatica, si è diffusa in tutto il bacino del Mediterraneo. Viene
usata in erboristeria per le sue proprietà vermifughe, ipotensive
e spasmolitiche.
CAMOMILLA: Pianta erbacea annuale, ha radici a fittone e
un portamento cespitoso. Di questa pianta vengono in genere
raccolti i fiori, preferibilmente dopo aver perso i petali, ma prima
di essersi essiccati sulla pianta stessa. Da questi fiori si producono
infusi dagli effetti blandamente sedativi. Dotate di buone
proprietà anti-inffiammatorie, buon risolvente nella dismenorrea
e nei reumatismi.
TANACETO: Pianta perenne a fiori gialli, glabra o scarsamente
pelosa i cui fiori profumano di canfora e rosmarino. Per molti anni
il Tanaceto è stato impiegato come erba medicinale per curare
dolori articolari, nella medicina alternativa le foglie essiccate
sono usate per trattare emicrania nevralgia e reumatismi.
CICLAMINO: Le piante di questo genere sono tutte basse
erbacee a carattere cespitoso. Sono piante dal quale bulbo ogni
nuova stagione nascono foglie e fiori tutti basali. Nella medicina
popolare le piante di questo genere sono indicate con le seguenti
proprietà: emmenagoghe, vermifughe e purganti, ma anche
dotate di proprietà abortive.
CALENDULA: Il nome antico deriva dal latino Calendae, parola
con la quale i Romani indicavano il primo giorno del mese,
dato che fiorisce una volta al mese durante tutta l’estate. I fiori di
Calendula officinalis sono utilizzati come rimedio fitoterapico per
le loro proprietà antispasmodiche e cicatrizzanti; in omeopatia
viene consigliata anche in caso di ustioni, di cure dentarie e dopo
il parto. Utilizzate spesso anche in ambito gastronomico, per
colorare piatti e insalate.
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SALVIA: I fiori della salvia compaiono generalmente in
primavera, prediligendo il sole, nonostante sia possibile trovarla
anche in climi più rigidi. Essa si trova generalmente nelle zone
mediterranee e negli orti coltivati mentre è difficile trovarla allo
stato selvatico.
Le proprietà terapeutiche della salvia sono molteplici, inparticolare
antinfiammatorie, balsamiche e digestive.
ROSMARINO: Noto in Italia anche col nome volgare di Ramerino
che deriva dalle parole latine ros (rugiada) e maris (del mare).
Veniva usata in antichità in ambito officinale.
MENTA: Pianta erbacea perenne, aromatica. Predilige sia le
posizioni in pieno sole sia la mezza ombra, ma può resistere anche
a basse temperature. I singoli fiori sono piccoli, di colore bianco,
rosa o viola. La fioritura avviene in piena estate e prosegue fino
all’autunno.
BOCCA DI LEONE comune: In medicina si usano le foglie (da
raccogliere in Primavera prima della fioritura) e i fiori appena
schiusi (ma non si deve raccogliere il calice). Questi prodotti
vanno essiccati e quindi si usano come infusi. Anticamente
da questa pianta si ricavava dell’olio alimentare; mentre per
l’industria è utile per ricavare coloranti.
GERANIO: Ama le posizioni soleggiate, anche se vive abbastanza
bene in mezz’ombra. Nell’aromaterapia viene utilizzato per la sua
proprietà riequilibratrice del sistema nervoso, antidepressiva,
antinfiammatoria, lenitiva, astringente e antisettica. Tra le sue
funzioni vi è anche quella di stimolatore del sistema linfatico, di
tonificante per il fegato e per i reni. Viene usato per la cura di
acne, bruciature, artrite, nevralgia, mal di gola.
FALSA ORTICA purpurea: Piccola pianta erbacea spontanea
annuale dai fiori labiati color rosa-porpora appartenente alla
famiglia delle Lamiaceae. L’aspetto di questa pianta è erbaceo
quasi cespitoso. Il ciclo biologico è annuo. La medicina popolare
utilizza questa pianta come vulnerarie, antispasmodiche e rilassa
anche il sistema nervoso, espettoranti (favorisce l’espulsione delle
secrezioni bronchiali), risolventi in generale, toniche (rafforza
l’organismo in generale) e astringenti.
ACANTO: Desidera esposizioni ombreggiate e fresche, terreno
umido ma ben drenato, teme il gelo. Si moltiplica per divisione dei
cespi in primavera, o con la semina. Come pianta ornamentale per
decorare gli angoli dei giardini. In esso sono contenute sostanze
un tempo usate contro le infiammazioni intestinali, gli eritemi,
le punture dei ragni e la tubercolosi. Per trattare le scottature e le
articolazioni lussate si consigliavano impacchi.
PAPAVERO comune o rosolaccio: I semi possiedono leggere
proprietà sedative: il papavero è parente del papavero da oppio,
da cui si estrae la morfina. Il rosolaccio contiene degli alcaloidi,
che possono essere sfruttati per le loro proprietà blandamente
sedative. Gli alcaloidi presenti sono anche blandamente tossici,
per questo motivo è importante non eccedere le dosi consigliate e
non farne un uso prolungato.
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ARANCIO: Albero da frutto il cui frutto è l’arancia, talora
chiamata arancia dolce per distinguerla dall’arancia amara. È un
antico ibrido, probabilmente fra il pomelo e il mandarino, ma da
secoli cresce come specie autonoma e si propaga per innesto e
talea. Nell’industria farmaceutica viene esclusivamente utilizzato
l’olio essenziale ricavato dalle sacche oleifere della scorza per le
sue qualità aromatizzanti.
LIMONE: Albero da frutto il cui nome comune limone si può
riferire tanto alla pianta quanto al suo frutto. In clima favorevole,
il limone fiorisce e fruttifica due volte l’anno.
OLIVO o ulivo: Pianta da frutto che raggiunge il suo massimo
sviluppo superati i cinquant’anni. E’ una pianta sempre verde
che attraversa un periodo di riposo vegetativo nella stagione
più fredda. Gli estratti di Olea europea hanno evidenziato una
discreta attività antidislipidemica, vasodilatatrice e ipotensiva,
ltre a quella antiflogistica.
CORBEZZOLO: Cespuglio diffuso nei paesi del Mediterraneo
occidentale e nelle coste meridionali d’Irlanda. I frutti maturano
nell’anno successivo rispetto alla fioritura che dà loro origine, in
autunno. La pianta si trova quindi a ospitare contemporaneamente
fiori e frutti maturi, cosa che la rende particolarmente ornamentale,
per la presenza sull’albero del rosso dei frutti, il bianco dei fiori e
il verde delle foglie. In passato le foglie del corbezzolo venivano
utilizzate per la concia delle pelli. Preparate in decotto hanno
caratteristiche diuretiche e antisettiche. I frutti possono causare,
in persone sensibili a esso, inconvenienti di solito non gravi.Il
nome latino ne consiglia un uso moderato, infatti deriva dalla
contrazione di unum edo ne mangio uno solo.
FRASSINO: Pianta originaria delle zone temperate dell’emisfero
settentrionale. Hanno generalmente una crescita rapida, riuscendo
a sopravvivere in condizioni ambientali difficili, resistendo bene
anche alle basse o elevate temperature; la specie del frassino Orno
o Orniello è utilizzato per la produzione della manna.
ll frassino principalmente ha un’attività diuretica e
antiinfiammatoria. Il suo impiego tipico è in manifestazioni
articolari dolorose e casi di ritenzione idrica.
GINEPRO comune è una conifera comune in luoghi aridi, incolti
o boschivi, con alcune sottospecie adattate alle alte quote. La
medicina popolare attribuisce altissimo valore curativo all’olio
ottenuto dalla distillazione dei coni e e ne ipotizza grandi doti
come rimedio per: disturbi digestivi, malattie respiratorie,
malattie delle vie urinarie e malattie reumatiche.
OLEANDRO: Specie termofila ed eliofila, abbastanza rustica.
Teme il freddo, pertanto in ambienti freddi fuori dalla sua zona
fitoclimatica deve essere posto in luoghi riparati e soleggiati. Viene
coltivato in tutta Italia a scopo ornamentale e spesso è usato lungo
le strade perché non richiede particolari cure colturali. L’oleandro
è una delle piante più tossiche che si conoscano. Se ingerita porta
a tachicardia con aumento della frequenza respiratori, disturbi
gastrici e assopimento.
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14_tabella essenze
15_concept distribuzione essenze
16_tabella essenze
17_concept distribuzione essenze
18_tabella alberi
19_concept distribuzione alberi
20_planimetria con essenze
21_prospetto generale scala 1:200
22_sezione territoriale scala 1:2000
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mq tot 140
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mq tot 140
23_pianta arredata scala 1:100 tipologia A
24_pianta arredata scala 1:100 tipologia B
25_mq tot tipologia A
26_mq tot tipologia B
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TIPOLOGIA A x3unità
tot 12
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TIPOLOGIA B x4unità
tot 12
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mq tot 88
TIPOLOGIA C x9unità
tot 18
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27_pianta arredata scala 1:100 tipologia C
28_mq tot tipologia C
29_n° tot unità abitative tipologia A
30_n° tot unità abitative tipologia B
31_n° tot unità abitative tipologia C
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32_prospetto nord scala 1:100 tipologia A
33_prospetto sud scala 1:100 tipologia A
34_prospetto ovest scala 1:100 tipologia A
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35_prospetto nord scala 1:100 tipologia B
36_prospetto sud scala 1:100 tipologia B
37_prospetto ovest scala 1:100 tipologia B
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38_prospetto nord scala 1:100 tipologia C
39_prospetto sud scala 1:100 tipologia C
40_prospetto ovest scala 1:100 tipologia C
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+ 3.00
+ 0.00
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+ 3.00
+ 0.00
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41_sezione longitudinale scala 1:100 tipologia A
42_sezione trasversale scala 1:100 tipologia A
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+ 3.00
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+ 0.00
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+ 3.00
+ 0.00
44
43_sezione longitudinale scala 1:100 tipologia B
44_sezione trasversale scala 1:100 tipologia B
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+ 3.00
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+ 0.00
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+ 3.00
+ 0.00
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45_sezione longitudinale scala 1:100 tipologia C
46_sezione trasversale scala 1:100 tipologia C
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47_prospetto sud scala 1:100 negozi
48_prospetto est scala 1:100 negozi
49_prospetto ovest scala 1:100 negozi
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+ 3.00
+ 0.00
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+ 3.00
+ 0.00
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+ 3.00
+ 0.00
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50_sezione sud scala 1:100 negozi
52_sezione est scala 1:100 negozi
52_sezione ovest scala 1:100 negozi
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53_concept di progetto
54_terrazamenti area betonaggio
55_”terraced house” Spagna
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Spinte dalle nostre prime impressioni abbiamo deciso di
intervenire sull’area con costruzioni poco invasive, il più
coerenti possibile con il panorama circostante, riprendendo
i terrazzamenti, non solo nel verde ma anche nella vera
e propria struttura della residenza. Siamo partite dall’idea
di una casa che si adattasse al terreno esistente e che
si sviluppasse lungo le curve di livello quasi come se
quest’ultime
verde dove, sia d’inverno che d’estate, i bambini e gli adulti
del luogo potessero trascorrere parte del loro tempo libero,
nel mezzo della quale passasse una strada pedonale
costruita ex novo.
Arrivati nella nostra area di intervento, in direzione LoanoBoissano, la prima cosa che si noterà sarà questa nuova
zona verde, ricca di alberi di frassino, fiori: papaveri,
lavanda, fiorranci, margherite, tanaceti e ciclamini, aree
relax ed una zona centrale destinata al gioco dei più piccoli.
Percorrendo la strada pedonale, poi, ci si addentrerà
nell’area residenziale, dove si avranno, da entrambi i lati,
tre costruzioni intervallate da giardini privati disposti a
terrazzamento che si aprono su una vasta vallata coltivata.
Le singole residenze saranno in grado di ospitare due
famiglie, una per ciascun piano, sviluppandosi su tre livelli,
al piano terra si troverà un box auto privato in comune per
entrambe le famiglie, al primo piano potrà essere ospitata
una famiglia di massimo tre persone, mentre al secondo
una di quattro; in caso di necessità le piante di entrambe
le unità sono create in modo da poter unire i vari livelli
creando una residenza di quasi il doppio delle dimensioni.
La zona giorno è posta verso est e si apre verso l’esterno
con un grande terrazzo dove sarà possibile nelle giornate
estive rilassarsi e ammirare il contesto urbano circostante.
La zona notte è invece situata verso monte con delle
aperture laterali per l’illuminazione e l’areazione.
E’ una residenza adatta a chiunque ami la natura, la
comodità ed il relax poiché, nonostante la vicinanza
all’autostrada, la conformazione del costruito è in grado di
trasmettere una sensazione di pace e tranquillità.
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56_prospetto generale scala 1:500
57_sezione territoriae scala 1:500
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mq 90 x6unità
tot 24
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mq 75 x6unità
tot 18
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60
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58_pianta arredata scala 1:100 piano terra
59_pianta arredata scala 1:100 primo piano_tipologia A
60_pianta arredata scala 1:100 secondo piano_tipologia
B
61_mq tot tipologia A
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63_prospetto ovest scala 1:100
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64_prospetto sud scala 1:100
65_prospetto nord scala 1:100
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+ 6.00
+ 3.00
+ 0.00
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+ 6.00
+ 3.00
+ 0.00
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66_sezione longitudinale scala 1:100
67_sezione trasversale scala1:100
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68_foto modello comprensivo delle due aree scala
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69-70-71_foto modello
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