Cabine MT/bt - Trasformatori Guida ai trasformatori per cabine MT/BT Pubblicato il 20/10/2008 Aggiornato al: 24/09/2008 di Gianluigi Saveri Generalità Il trasformatore è una macchina elettrica statica che per induzione elettromagnetica permette il trasferimento di energia, solitamente con trasformazione dei valori di tensione e corrente, fra due circuiti elettricamente separati. Fondamentalmente è costituito da due o più avvolgimenti e da un nucleo in acciaio che ha il compito di migliorare l’accoppiamento magnetico tra gli avvolgimenti stessi. L’avvolgimento che riceve l’energia elettrica che deve essere trasformata viene detto primario mentre quello che la eroga viene detto secondario. Alimentando quindi il primario con una tensione alternata, nel nucleo si genera un flusso magnetico alternato che si concatena con il circuito secondario inducendovi una f.e.m. Agendo opportunamente sul numero di spire dell’avvolgimento primario e secondario è possibile modificare il valore del rapporto tra la tensione di alimentazione del primario e la tensione indotta sul secondario. Il trasformatore può essere monofase (figura 1) oppure, connettendo opportunamente tre avvolgimenti monofasi primari e tre secondari, alloggiati sulle colonne di un unico nucleo magnetico, si può realizzare direttamente un sistema di trasformazione trifase. 1 Le informazioni contenute nel presente documento sono tutelate dal diritto d’autore e possono essere usate solo in conformità alle norme vigenti. In particolare Voltimum Italia s.r.l. a socio Unico si riserva tutti i diritti sulla scheda e su tutti i relativi contenuti. Il materiale e i contenuti presentati nel documento sono stati attentamente vagliati e analizzati, e sono stati elaborati con la massima cura. In ogni caso errori, inesattezze e omissioni sono possibili. Voltimum Italia s.r.l. a socio Unico declina qualsiasi responsabilità per errori ed omissioni eventualmente presenti nel sito. Cabine MT/bt - Trasformatori Figura 1 – Schematizzazione del principio di funzionamento di un trasformatore monofase Il trasformatore trifase è una delle parti fondamentali delle cabine di trasformazione degli impianti utilizzatori alimentati in media tensione. Deve presentare basse perdite, limitate correnti a vuoto, ridotte vibrazioni e basso livello di rumore. Può avere il nucleo magnetico e gli avvolgimenti immersi in un liquido isolante (trasformatori in olio) oppure in aria o inglobati in resina (trasformatori a secco). Sebbene materiali e tecniche costruttive possano in parte essere diverse, un buon trasformatore ha il nucleo magnetico costituito da un pacco di lamierini in acciaio, a bassa cifra di perdita, laminati a freddo arricchiti da cristalli di silicio a grani orientati. I lamierini sono fra di loro separati da un sottile strato di vernice isolante costituito generalmente da carlyte, un rivestimento inorganico ottenuto tramite un particolare procedimento termochimico, che ha la proprietà di resistere alle temperature che si raggiungono in fase di ricottura e di consentire inoltre un buon stipamento dei lamierini. Per sfruttare appieno le peculiarità magnetiche dei lamierini, la giunzione fra i lamierini è normalmente a giunti intercalati tra le colonne e i gioghi con taglio a 45°. Per migliorare il coefficiente di riempimento la sezione delle colonne e dei gioghi sono in genere a gradini variabili. Un adeguato serraggio, realizzato tramite nastrature e appositi profilati legati tra loro con adeguati tiranti in acciaio, fornisce la necessaria compattezza alle colonne e ai gioghi. 2 Le informazioni contenute nel presente documento sono tutelate dal diritto d’autore e possono essere usate solo in conformità alle norme vigenti. In particolare Voltimum Italia s.r.l. a socio Unico si riserva tutti i diritti sulla scheda e su tutti i relativi contenuti. Il materiale e i contenuti presentati nel documento sono stati attentamente vagliati e analizzati, e sono stati elaborati con la massima cura. In ogni caso errori, inesattezze e omissioni sono possibili. Voltimum Italia s.r.l. a socio Unico declina qualsiasi responsabilità per errori ed omissioni eventualmente presenti nel sito. Cabine MT/bt - Trasformatori Classificazione e identificazione dei trasformatori I trasformatori si classificano principalmente in relazione al numero delle fasi (monofasi o trifasi), al tipo di impiego (di misura, per l’alimentazione dei circuiti, di potenza, ecc.) e al tipo di raffreddamento. In particolare i trasformatori trifase possono essere a secco o in olio, con raffreddamento naturale o artificiale (tabella 1). Tipo Immersi in liquido isolante (olio minerale o siliconico) Raffreddamento Naturale Limiti di potenza nominale - da circa 20 a 2000 kVA favorito dai moti convettivi dell'aria riscaldata dal calore prodotto dalla macchina. Parti attive immerse liquido isolante. Il calore - a cassa liscia prodotto dalle parti - con radiatori attive è trasmesso all'olio e da questo ai sistemi di dispersione del calore Artificiale - adottato fino stesso. massime potenze. - con aria mossa da ventilatori; - alle ad acqua con scambiatori di calore all'esterno della cassa A secco Naturale - trasformatori in aria fino a circa 1000 kVA (in aria o in resina) favorito dai moti convettivi dell'aria riscaldata dal calore - trasformatori in resina prodotto dalla macchina. fino a circa 3000 kVA. Parti attive non immerse in liquido isolante. Il calore è asportato Forzata tramite circolazione tramite ventilatore che muove dell'aria. forzatamente la circolazione l'aria. I trasformatori in olio contenenti una quantità d'olio superiore ai 500 chilogrammi devono essere provvisti di sistemi di raccolta per evitare eventuali contaminazioni ambientali (CEI 11-1). Tabella 1 - Classificazione dei trasformatori in base al sistema di raffreddamento 3 Le informazioni contenute nel presente documento sono tutelate dal diritto d’autore e possono essere usate solo in conformità alle norme vigenti. In particolare Voltimum Italia s.r.l. a socio Unico si riserva tutti i diritti sulla scheda e su tutti i relativi contenuti. Il materiale e i contenuti presentati nel documento sono stati attentamente vagliati e analizzati, e sono stati elaborati con la massima cura. In ogni caso errori, inesattezze e omissioni sono possibili. Voltimum Italia s.r.l. a socio Unico declina qualsiasi responsabilità per errori ed omissioni eventualmente presenti nel sito. Cabine MT/bt - Trasformatori I trasformatori in olio e i trasformatori a secco muniti di involucro sono individuati mediante una sigla composta da quattro lettere (tabella 2). La prima lettera identifica il liquido refrigerante a contatto con gli avvolgimenti, la seconda lettera il tipo di circolazione dell’olio, la terza lettera il mezzo refrigerante esterno, la quarta lettera il tipo di circolazione del mezzo refrigerante esterno. I trasformatori a secco privi di involucro sono invece identificati con due lettere, la prima identifica il mezzo refrigerante a contatto con gli avvolgimenti e la seconda il modo di circolazione del mezzo refrigerante. Mezzo Simbolo a contatto con gli avvolgimenti esterno all’involucro refrigerante circolazione mezzo refrigerante tipo di circolazione O N A N Olio minerale o liquido isolante sintetico con punto di infiammabilità minore o uguale a 300 °C Naturale Aria Naturale K F W F Liquido isolante con punto di infiammabilità maggiore di 300 °C Forzata Acqua Forzata L D Liquido isolante con punto di infiammabilità Forzata e guidata A F non misurabile O Esempio N Trasformatore con isolamento in olio, raffreddato internamente dall’olio per circolazione naturale ed esternamente per mezzo di aria forzata Tabella 2 – Simboli di identificazione del tipo di raffreddamento dei trasformatori (CEI 14/4-2) 4 Le informazioni contenute nel presente documento sono tutelate dal diritto d’autore e possono essere usate solo in conformità alle norme vigenti. In particolare Voltimum Italia s.r.l. a socio Unico si riserva tutti i diritti sulla scheda e su tutti i relativi contenuti. Il materiale e i contenuti presentati nel documento sono stati attentamente vagliati e analizzati, e sono stati elaborati con la massima cura. In ogni caso errori, inesattezze e omissioni sono possibili. Voltimum Italia s.r.l. a socio Unico declina qualsiasi responsabilità per errori ed omissioni eventualmente presenti nel sito. Cabine MT/bt - Trasformatori Simbolo Descrizione AN (AF) Raffreddamento in aria a circolazione naturale (o forzata) ONAN Raffreddamento per dell'olio e dell'aria circolazione naturale ONAF Raffreddamento per dell'olio e aria forzata circolazione naturale OFAN Raffreddamento per circolazione forzata dell'olio e raffreddamento naturale dell'aria OFAF Raffreddamento per circolazione forzata dell'olio e aria forzata ODAF Raffreddamento per circolazione forzata e guidata dell'olio e raffreddamento per circolazione forzata dell'aria Le due prime lettere indicano il mezzo di raffreddamento interno in contatto con gli avvolgimenti e il tipo di circolazione, mentre le altre due lettere indicano il mezzo di raffreddamento e il tipo di circolazione sull’involucro esterno. Tabella 3 - Principali tipi di raffreddamento per trasformatori 5 Le informazioni contenute nel presente documento sono tutelate dal diritto d’autore e possono essere usate solo in conformità alle norme vigenti. In particolare Voltimum Italia s.r.l. a socio Unico si riserva tutti i diritti sulla scheda e su tutti i relativi contenuti. Il materiale e i contenuti presentati nel documento sono stati attentamente vagliati e analizzati, e sono stati elaborati con la massima cura. In ogni caso errori, inesattezze e omissioni sono possibili. Voltimum Italia s.r.l. a socio Unico declina qualsiasi responsabilità per errori ed omissioni eventualmente presenti nel sito. Cabine MT/bt - Trasformatori Principali grandezze nominali Tensione nominale di un avvolgimento ( Ur) – E’ la tensione che può essere applicata o indotta fra i terminali di collegamento di un avvolgimento con il trasformatore funzionante a vuoto. Rapporto di trasformazione nominale – E’ il rapporto fra la tensione nominale di un avvolgimento e quella di un altro avvolgimento. Frequenza nominale ( fr) – E’ la frequenza in Hz stabilita in sede di progettazione per un corretto funzionamento. Corrente nominale ( Ir) – E’ la corrente che passa per un terminale di linea di un avvolgimento. Rapporto di trasformazione (m) – E’ il rapporto fra la tensione primaria e la tensione secondaria. Trafo da 20kV → m = 20000V = 50 400V Trafo da 15kV → m = 15000V = 37,5 400V Potenza nominale ( Sr) – E’ il valore della potenza apparente fornita dal trasformatore, a specificate condizioni di servizio, convenzionalmente riferita alla tensione nominale e alla corrente nominale del secondario. Per un trasformatore trifase è data da: S r = 3 ×U r × I r (kVA) 100 160 200 250 315 400 500 630 800 1000 1250 1600 2000 2500 Tabella 4 – Potenza nominale normalizzata in kVA di trasformatori a secco (CEI 14-12) 6 Le informazioni contenute nel presente documento sono tutelate dal diritto d’autore e possono essere usate solo in conformità alle norme vigenti. In particolare Voltimum Italia s.r.l. a socio Unico si riserva tutti i diritti sulla scheda e su tutti i relativi contenuti. Il materiale e i contenuti presentati nel documento sono stati attentamente vagliati e analizzati, e sono stati elaborati con la massima cura. In ogni caso errori, inesattezze e omissioni sono possibili. Voltimum Italia s.r.l. a socio Unico declina qualsiasi responsabilità per errori ed omissioni eventualmente presenti nel sito. Cabine MT/bt - Trasformatori Tensione di corto circuito (uk) – E’ il valore di tensione di alimentazione del primario del trasformatore quando nel secondario cortocircuitato circola la corrente nominale (Ir). La tensione di cortocircuito viene data in percento della tensione nominale e per i trasformatori normalizzati assume i valori di tabella 5. Tipo di trasformatore A secco In olio Um 12 kV Potenza nominale uk Potenza uk nominale (%) 24 kV (%) < 630kVA 4% < 630kVA 4 630kVA 4% - 6% 630kVA 4-6 > 630kVA 6% > 630kVA 6 Potenza nominale Qualsiasi uk (%) 6 Tabella 5 – Valori della tensione di cortocircuito percentuale dei trasformatori normalizzati La tensione di cortocircuito percentuale ci permette di determinare il valore della corrente di cortocircuito trifase Ik sul lato bassa tensione (valore efficace della componente simmetrica) che risulta inversamente proporzionale alla uk% stessa (per semplicità e a favore della sicurezza la Ik è calcolata, trascurando l’impedenza della rete a monte del trasformatore, quando è limitata dalla sola impedenza interna del trasformatore): Sr Ik = 100 uk Ik = 100 100 Ir = I r = 25I r uk 4 3 ×U r = 100 Ir uk Per uk=4% Per uk=6% Ik = 100 100 Ir = I = 16,66 I r uk 6 7 Le informazioni contenute nel presente documento sono tutelate dal diritto d’autore e possono essere usate solo in conformità alle norme vigenti. In particolare Voltimum Italia s.r.l. a socio Unico si riserva tutti i diritti sulla scheda e su tutti i relativi contenuti. Il materiale e i contenuti presentati nel documento sono stati attentamente vagliati e analizzati, e sono stati elaborati con la massima cura. In ogni caso errori, inesattezze e omissioni sono possibili. Voltimum Italia s.r.l. a socio Unico declina qualsiasi responsabilità per errori ed omissioni eventualmente presenti nel sito. Cabine MT/bt - Trasformatori La corrente di cortocircuito può essere ulteriormente incrementata per la presenza di motori i quali forniscono un contributo di circa 4-6 volte la loro corrente nominale. Corrente a vuoto I0 – E’ il valore efficace della corrente che percorre il terminale di linea di un avvolgimento quando la tensione nominale, alla frequenza nominale, è applicata a questo avvolgimento, con l’altro o gli altri avvolgimenti aperti. Perdite a vuoto P0 – Sono perdite di potenza localizzate nel circuito magnetico, per questo dette anche perdite nel ferro, sia nel funzionamento a carico sia a vuoto (nel funzionamento a carico rimangono praticamente costanti al variare della corrente, dipendono invece dalla tensione di alimentazione della macchina che però generalmente corrisponde a quella nominale). Si chiamano perdite a vuoto perché vengono misurate applicando la tensione nominale, alla frequenza nominale, ai terminali di uno degli avvolgimenti, mentre l’altro o gli altri avvolgimenti sono aperti. Perdite a carico Pk – E’ la potenza attiva dissipata sugli avvolgimenti, primario e secondario, del trasformatore, per questo dette anche perdite nel rame, alla frequenza nominale e alla temperatura di riferimento, quando circola la corrente nominale attraverso i terminali di linea di uno dei due avvolgimenti con i terminali dell’altro avvolgimento chiusi in cortocircuito. Le perdite a carico variano col quadrato della corrente, ma sono riferite alla corrente nominale. Perdite totali (P0 + Pk) – Sono date dalla somma delle perdite a vuoto e di quelle dovute al carico. I trasformatori possono essere a perdite normali o ridotte. In tabella 6 sono riportate a titolo di esempio le perdite normalizzate di trasformatori a secco a perdite normali. Se la corrente non è sinusoidale, le perdite aumentano, superando quelle corrispondenti alle correnti sinusoidali col medesimo valore efficace (di conseguenza aumentano anche le sovratemperature nel trasformatore). In questo caso occorre determinare la potenza nominale equivalente moltiplicando la potenza nominale del trasformatore riferita alla corrente sinusoidale per un opportuno coefficiente di riduzione che dipende dall’ordine e all’ampiezza delle armoniche (CEI 14-22 per i trasformatori a secco e CEI 14-17 per quelli ad olio). 8 Le informazioni contenute nel presente documento sono tutelate dal diritto d’autore e possono essere usate solo in conformità alle norme vigenti. In particolare Voltimum Italia s.r.l. a socio Unico si riserva tutti i diritti sulla scheda e su tutti i relativi contenuti. Il materiale e i contenuti presentati nel documento sono stati attentamente vagliati e analizzati, e sono stati elaborati con la massima cura. In ogni caso errori, inesattezze e omissioni sono possibili. Voltimum Italia s.r.l. a socio Unico declina qualsiasi responsabilità per errori ed omissioni eventualmente presenti nel sito. Cabine MT/bt - Trasformatori Um Sr Pk P0 Tensione di cortocircuito uk (kV) (kVA) (W) (W) (%) 100 2000 440 160 2700 610 250 3500 820 400 4900 1150 630 7300 1500 630 7600 1370 1000 10000 2000 1600 14000 2800 2500 21000 4300 250 3800 880 400 5500 1200 630 7800 1650 1000 11000 2300 1600 16000 3100 2500 23000 5000 12 4 6 24 6 Tabella 6 – Perdite di trasformatori a secco a perdite normali (CEI 14-12) Rendimento - E’ dato dal rapporto fra la potenza attiva utile al secondario (P2) e la potenza attiva assorbita al primario (P2 + perdite totali). η= P2 P2 = P2 + perdite totali P2 + P0 + Pk 9 Le informazioni contenute nel presente documento sono tutelate dal diritto d’autore e possono essere usate solo in conformità alle norme vigenti. In particolare Voltimum Italia s.r.l. a socio Unico si riserva tutti i diritti sulla scheda e su tutti i relativi contenuti. Il materiale e i contenuti presentati nel documento sono stati attentamente vagliati e analizzati, e sono stati elaborati con la massima cura. In ogni caso errori, inesattezze e omissioni sono possibili. Voltimum Italia s.r.l. a socio Unico declina qualsiasi responsabilità per errori ed omissioni eventualmente presenti nel sito. Cabine MT/bt - Trasformatori Il rendimento varia però in relazione al carico, perché cambiano le perdite nel rame, e in relazione al cosfi, perché cambia la potenza attiva utile. Il massimo rendimento lo si raggiunge con un carico tale che le perdite nel rame (alla corrente di carico, non di cortocircuito) eguaglino le perdite nel ferro. Normalmente, in fase di progettazione si fa in modo di suddividere le perdite nel ferro e nel rame per ottenere il massimo rendimento attorno al 75% della corrente nominale. Per questo è consigliabile l’acquisto di un trasformatore lievemente sovradimensionato rispetto alle effettive necessità. Ad esempio, per un trasformatore a secco a perdite normali (tabella 5), Um 12 kV, Sr 400 kVA, uk 4%, P0 1,15 kW, Pk 4,9 kW funzionante al 75% del carico con un cosfi 0,8, esprimendo il rendimento in percento, si ha: η % = 100 × P2 P2 = 100 × P2 + perdite totali P2 + P0 + ( Pk × 0,75 2 ) η % = 100 × 400 × 0,75 × 0,8 = 98,3% (400 × 0,75 × 0,8) + 1,15 + (4,9 × 0,75 2 ) 10 Le informazioni contenute nel presente documento sono tutelate dal diritto d’autore e possono essere usate solo in conformità alle norme vigenti. In particolare Voltimum Italia s.r.l. a socio Unico si riserva tutti i diritti sulla scheda e su tutti i relativi contenuti. Il materiale e i contenuti presentati nel documento sono stati attentamente vagliati e analizzati, e sono stati elaborati con la massima cura. In ogni caso errori, inesattezze e omissioni sono possibili. Voltimum Italia s.r.l. a socio Unico declina qualsiasi responsabilità per errori ed omissioni eventualmente presenti nel sito. Cabine MT/bt - Trasformatori Descrizione Unità di misura Rappresentazione e formule Tensione primaria V U1 Tensione secondaria a vuoto V U20 Tensione secondaria a carico V U2 Corrente primaria a vuoto A I10 Corrente primaria a carico A I1 Corrente secondaria A I2 Tensione di cortocircuito (a 75°C) % Rapporto di trasformazione --- uk % = 100 × u k U1 m= U1 U2 cos ϕ k = Fattore di potenza in corto circuito Pk % u cc % Potenza nominale apparente VA S r = 3 ×U 20 × I 2 Potenza resa W P2 = 3 ×U 2 × I 2 × cos ϕ 2 Perdite nel rame W Pk = R II eq × I 2 2 = R I eq × I 21 Perdite nel ferro W P0 = U 1 × I 1 0 × cos ϕ 0 Potenza assorbita W P1 = P2 + Pk + P0 η= Rendimento P2 P1 Tabella 7 – Principali grandezze nominali dei trasformatori 11 Le informazioni contenute nel presente documento sono tutelate dal diritto d’autore e possono essere usate solo in conformità alle norme vigenti. In particolare Voltimum Italia s.r.l. a socio Unico si riserva tutti i diritti sulla scheda e su tutti i relativi contenuti. Il materiale e i contenuti presentati nel documento sono stati attentamente vagliati e analizzati, e sono stati elaborati con la massima cura. In ogni caso errori, inesattezze e omissioni sono possibili. Voltimum Italia s.r.l. a socio Unico declina qualsiasi responsabilità per errori ed omissioni eventualmente presenti nel sito. Cabine MT/bt - Trasformatori Condizioni normali di servizio Le condizioni ambientali influenzano le prestazioni dei trasformatori. La Norma fornisce quindi indicazioni sulle condizioni normali di servizio al di fuori delle quali, per situazioni particolari, ci si dovrà accordare direttamente con il costruttore (CEI14-4/1): • Altitudine: fino a 1000 m sul livello del mare. • Temperatura ambiente massima: non superiore a + 40 °C in ogni momento (30 °C come media mensile nel mese più caldo e 20 °C come media annuale); • Temperatura ambiente minima: - Trasformatori a secco: –25 °C in caso di trasformatori per esterno, –5 °C in caso di trasformatori per interno; - Trasformatori in olio: –25 °C sia per l’esterno sia per l’interno 12 Le informazioni contenute nel presente documento sono tutelate dal diritto d’autore e possono essere usate solo in conformità alle norme vigenti. In particolare Voltimum Italia s.r.l. a socio Unico si riserva tutti i diritti sulla scheda e su tutti i relativi contenuti. Il materiale e i contenuti presentati nel documento sono stati attentamente vagliati e analizzati, e sono stati elaborati con la massima cura. In ogni caso errori, inesattezze e omissioni sono possibili. Voltimum Italia s.r.l. a socio Unico declina qualsiasi responsabilità per errori ed omissioni eventualmente presenti nel sito. Cabine MT/bt - Trasformatori Trasformatori in liquido isolante Potenza a b c Nominale Altezza Larghezza Profondità (kVA) (mm) (mm) (mm) 50 1500 1200 750 100 1600 1200 750 160 1600 1350 750 250 1750 1400 800 400 1850 1600 1030 13 Le informazioni contenute nel presente documento sono tutelate dal diritto d’autore e possono essere usate solo in conformità alle norme vigenti. In particolare Voltimum Italia s.r.l. a socio Unico si riserva tutti i diritti sulla scheda e su tutti i relativi contenuti. Il materiale e i contenuti presentati nel documento sono stati attentamente vagliati e analizzati, e sono stati elaborati con la massima cura. In ogni caso errori, inesattezze e omissioni sono possibili. Voltimum Italia s.r.l. a socio Unico declina qualsiasi responsabilità per errori ed omissioni eventualmente presenti nel sito. Cabine MT/bt - Trasformatori 630 1850 1800 1030 1000 2100 2000 1200 1600 2200 2400 1500 2000 2450 2600 1600 2500 2450 2700 1800 Tabella 8 - Dimensioni di ingombro standard dei trasformatori in olio con conservatore Il tipo di trasformatore più diffuso è sicuramente quello immerso in liquido isolante (tabella 8) anche perché permette di ottenere tensioni e potenze più elevate. Il liquido isolante più economico, per questo comunemente utilizzato, è l’olio minerale. A determinate temperature l’olio minerale (tabella 9) può emettere vapori che possono incendiarsi in presenza di un innesco e se ne sconsiglia quindi l’impiego in tutti quei luoghi nei quali è maggiore il rischio di incendio. Fino a qualche tempo fa, per porre rimedio a questo problema, si utilizzava un tipo di olio sintetico non infiammabile (nome commerciale askarel) contenente policlorobifenili (PCB). La tossicità è la limitata biodegrabilità ne hanno però consigliato il ritiro dal mercato. Numerosi sono però i trasformatori ancora in servizio contenenti olio con PCB. Se la concentrazione di PCB nell’olio supera lo 0,005% (o anche 50 ppm, parti per milione) i trasformatori sono soggetti al DLgs 2009/99 che prevede limitazioni nell’uso e obblighi particolari per quanto concerne lo smaltimento o la decontaminazione. Al di sotto di tali concentrazioni non esistono obblighi particolari per l’uso dei trasformatori. Per concentrazioni superiori a 25 ppm gli oli esausti devono però essere trattati e smaltiti come rifiuti pericolosi (Dlgs 22/97, DLgs 95/92 ). Per migliorare le caratteristiche nei confronti dell’incendio si può utilizzare un tipo di olio siliconico; più sicuro dell’olio minerale, sempre infiammabile, ma con una temperatura di infiammabilità più elevata. I trasformatori in olio, per evitare di sottoporre a pressioni o depressioni non sostenibili l’involucro, sono dotati di un sistema che permette di controllare le variazioni di volume dovute alle diverse temperature assunte dal liquido al variare del carico. Il sistema più comune è quello con vaso di espansione, detto conservatore, collegato al trasformatore e comunicante con l’atmosfera. mediante un tappo a sifone. Per garantire nel tempo le caratteristiche dielettriche dell’olio, l'aria che entra nel conservatore deve essere però preventivamente deumidificata. Per impedire all’umidità presente nell’aria di entrare nell'olio, con conseguente modifica delle proprietà dielettriche, l’aria viene fatta quindi passare attraverso un apposito filtro contenente un particolare gel, chiamato silica-gel, in grado di assorbire l’umidità. Il filtro deve essere periodicamente sostituito per evitare che saturandosi (il livello di saturazione all'umidità è segnalato dal colore assunto dal gel) possa perdere le sue proprietà. I problemi di manutenzione tipici dei trasformatori in olio con conservatore sono in parte risolti impiegando trasformatori senza conservatore nei quali il riempimento del liquido 14 Le informazioni contenute nel presente documento sono tutelate dal diritto d’autore e possono essere usate solo in conformità alle norme vigenti. In particolare Voltimum Italia s.r.l. a socio Unico si riserva tutti i diritti sulla scheda e su tutti i relativi contenuti. Il materiale e i contenuti presentati nel documento sono stati attentamente vagliati e analizzati, e sono stati elaborati con la massima cura. In ogni caso errori, inesattezze e omissioni sono possibili. Voltimum Italia s.r.l. a socio Unico declina qualsiasi responsabilità per errori ed omissioni eventualmente presenti nel sito. Cabine MT/bt - Trasformatori isolante è eseguito sotto vuoto con estrazione di tutta l'aria interna. Le pressioni e/o le depressioni interne, causate dalle inevitabili variazioni di volume dell'olio dovute al riscaldamento della macchina, sono ammortizzate dall’involucro, previsto per sopportare deformazioni elastiche, e/o da un cuscino di gas interno allo stesso involucro. Un altro tipo di trasformatori a manutenzione ridotta è dotato di con conservatore con una membrana elastica che separa il liquido dall'aria permettendo le variazioni di volume dell'olio. 15 Le informazioni contenute nel presente documento sono tutelate dal diritto d’autore e possono essere usate solo in conformità alle norme vigenti. In particolare Voltimum Italia s.r.l. a socio Unico si riserva tutti i diritti sulla scheda e su tutti i relativi contenuti. Il materiale e i contenuti presentati nel documento sono stati attentamente vagliati e analizzati, e sono stati elaborati con la massima cura. In ogni caso errori, inesattezze e omissioni sono possibili. Voltimum Italia s.r.l. a socio Unico declina qualsiasi responsabilità per errori ed omissioni eventualmente presenti nel sito. Cabine MT/bt - Trasformatori Caratteristiche isolanti dei Esteri Unità di misura Olio minerale Punto d’infiammabilità °C 160 300 275 Punto di accensione °C 170 350 322 °C 280 435 438 MJ/kg 46.0 28,0 31,6 Comportamento all’incendio -- Infiammabile Autoestinguente Infiammabile Gas fissili -- Esplosivo Esplosivo Esplosivo Impatto ambientale -- Contaminante Neutro Contaminante Temperatura autoaccensione fluidi di Potere calorifico Olio siliconico (es. Midel) Tabella 9 – Caratteristiche indicative di alcuni fra i principali fluidi isolanti impiegati nei trasformatori di distribuzione 16 Le informazioni contenute nel presente documento sono tutelate dal diritto d’autore e possono essere usate solo in conformità alle norme vigenti. In particolare Voltimum Italia s.r.l. a socio Unico si riserva tutti i diritti sulla scheda e su tutti i relativi contenuti. Il materiale e i contenuti presentati nel documento sono stati attentamente vagliati e analizzati, e sono stati elaborati con la massima cura. In ogni caso errori, inesattezze e omissioni sono possibili. Voltimum Italia s.r.l. a socio Unico declina qualsiasi responsabilità per errori ed omissioni eventualmente presenti nel sito. Cabine MT/bt - Trasformatori Trasformatori a secco Quando il circuito magnetico e gli avvolgimenti non sono immersi in un liquido isolante il trasformatore si dice a secco. I trasformatori a secco possono essere di tipo aperto in aria oppure inglobati in isolante solido. Quelli di tipo aperto, essendo privi di involucro, sono soggetti all’influenza dell’umidità e della polvere e quindi devono essere installati e condotti adottando opportune precauzioni. Durante il funzionamento il movimento ascensionale dell’aria calda evita il depositarsi della polvere e l’assorbimento dell’umidità. Se il trasformatore si ferma, raffreddandosi potrebbe assorbire umidità. In caso di fermate prolungate, prima di rimetterlo in funzione, è bene operare quindi un preriscaldamento al quale dovrà seguire una indispensabile misura della resistenza d’isolamento. Quelli inglobati in isolante solido hanno gli avvolgimenti in media tensione annegati in resina (l'avvolgimento secondario non è normalmente inglobato poiché la resina non è sempre in grado di sopportare le dilatazioni termiche provocate dalle temperature assunte tipicamente dall'avvolgimento secondario). La resina utilizzata è del tipo epossidico, composto caratterizzato da ottime proprietà dielettriche e meccaniche, trattata in autoclave sotto vuoto spinto per garantire una perfetta estrazione dell’aria o di altri eventuali gas. I trasformatori a secco sono in genere installati all’interno di locali, in impianti utilizzatori interni ai fabbricati dove è necessario abbassare il rischio d'incendio, e funzionano quindi in condizioni ambientali di servizio ben definite e controllate. E’ comunque possibile installarli anche all’esterno purché i trasformatori siano adeguatamente protetti mediante involucro nei confronti delle condizioni climatiche o siano realizzati in base ad uno specifico progetto. I trasformatori a secco si classificano, in base alle caratteristiche ambientali di installazione, in (tabella 10): • classe ambientale - presenza o meno di condensa nell'ambiente; • classe climatica - temperatura ambiente; • classe di comportamento al fuoco - comportamento nei confronti del fuoco. 17 Le informazioni contenute nel presente documento sono tutelate dal diritto d’autore e possono essere usate solo in conformità alle norme vigenti. In particolare Voltimum Italia s.r.l. a socio Unico si riserva tutti i diritti sulla scheda e su tutti i relativi contenuti. Il materiale e i contenuti presentati nel documento sono stati attentamente vagliati e analizzati, e sono stati elaborati con la massima cura. In ogni caso errori, inesattezze e omissioni sono possibili. Voltimum Italia s.r.l. a socio Unico declina qualsiasi responsabilità per errori ed omissioni eventualmente presenti nel sito. Cabine MT/bt - Trasformatori Classe Ambientale Luogo e caratteristiche di installazione EO Assenza di condense e inquinamento trascurabile sul trasformatore E1 Presenza occasionale di condense (ad es.quando non è alimentato) e di modesto inquinamento sul trasformatore E2 Presenza consistente di condense e/o inquinamento intenso sul trasformatore. C1 All'interno, funzionamento a temperatura ambiente non inferiore a -5 °C, trasporto e immagazzinamento fino a -25 °C. C2 All'esterno, trasporto, immagazzinamento ambiente fino a -25 °C. Climatica e funzionamento con temperatura Rischio d'incendio assente F0 Ai materiali non è richiesta alcuna particolare limitazione dell’infiammabilità. Rischio d'incendio presente. Comporta mento al fuoco F1 Ai materiali si richiede autoestinguenza e limitata emissione di sostanze tossiche e formazione di fumi opachi. Rischio d'incendio presente F2 Ai materiali si richiede autoestinguenza, limitata emissione di sostanze tossiche e formazione di fumi opachi e capacità del trasformatore di funzionare per un determinato tempo anche se sottoposto agli effetti di un incendio esterno. E2 C2 F1 Adatto per essere installato in ambienti con formazione di condensa e/o intenso inquinamento Adatto per funzionare, essere trasportato e immagazzinato con temperatura ambiente fino a -25 °C. Adatto per essere installato in ambienti a rischio d’incendio Esempio (foto Zucchi ni) Tabella 10 – Classe di comportamento ambientale e in caso d’incendio dei trasformatori a secco 18 Le informazioni contenute nel presente documento sono tutelate dal diritto d’autore e possono essere usate solo in conformità alle norme vigenti. In particolare Voltimum Italia s.r.l. a socio Unico si riserva tutti i diritti sulla scheda e su tutti i relativi contenuti. Il materiale e i contenuti presentati nel documento sono stati attentamente vagliati e analizzati, e sono stati elaborati con la massima cura. In ogni caso errori, inesattezze e omissioni sono possibili. Voltimum Italia s.r.l. a socio Unico declina qualsiasi responsabilità per errori ed omissioni eventualmente presenti nel sito. Cabine MT/bt - Trasformatori Le dimensioni standard dei trasformatori a secco senza involucro sono riportate in tabella 11 (CEI 1412). Potenza a b c Nominale Altezza Larghezza Profondità (kVA) (mm) (mm) (mm) 100 1300 1450 760 160 1400 1550 810 250 1500 1600 850 400 1700 1650 870 630 1850 1850 1000 19 Le informazioni contenute nel presente documento sono tutelate dal diritto d’autore e possono essere usate solo in conformità alle norme vigenti. In particolare Voltimum Italia s.r.l. a socio Unico si riserva tutti i diritti sulla scheda e su tutti i relativi contenuti. Il materiale e i contenuti presentati nel documento sono stati attentamente vagliati e analizzati, e sono stati elaborati con la massima cura. In ogni caso errori, inesattezze e omissioni sono possibili. Voltimum Italia s.r.l. a socio Unico declina qualsiasi responsabilità per errori ed omissioni eventualmente presenti nel sito. Cabine MT/bt - Trasformatori 1000 2150 2000 1090 1600 2450 2250 1250 2500 2650 2550 1400 Tabella 11 - Dimensioni di ingombro standard dei trasformatori a secco senza involucro 20 Le informazioni contenute nel presente documento sono tutelate dal diritto d’autore e possono essere usate solo in conformità alle norme vigenti. In particolare Voltimum Italia s.r.l. a socio Unico si riserva tutti i diritti sulla scheda e su tutti i relativi contenuti. Il materiale e i contenuti presentati nel documento sono stati attentamente vagliati e analizzati, e sono stati elaborati con la massima cura. In ogni caso errori, inesattezze e omissioni sono possibili. Voltimum Italia s.r.l. a socio Unico declina qualsiasi responsabilità per errori ed omissioni eventualmente presenti nel sito. Cabine MT/bt - Trasformatori Collegamenti e indice orario del gruppo I trasformatori possono avere gli avvolgimenti collegati a triangolo, a stella oppure a zig-zag (figura 2) Figura 2 - Gli avvolgimenti possono essere collegati a triangolo, a stella oppure a zig-zag Con le lettere dell’alfabeto maiuscole D, Y, Z si indica il tipo di collegamento al primario mentre con le lettere minuscole d, y, z il tipo di collegamento al secondario. Se al secondario è accessibile il neutro si aggiunge la lettera minuscola n. Le tensioni primarie sono sfasate in anticipo rispetto alle tensioni secondarie di un angolo di 30° moltiplicato per l’indicatore del gruppo (indice orario). Così, esempio, con la sigla Dyn11 (figura 3, ad tipo di collegamento più diffuso in Italia) si identifica un trasformatore con gli avvolgimenti primari a triangolo (D), gli avvolgimenti secondari a stella (y), il centro stella accessibile (n) e con uno sfasamento angolare in anticipo fra i vettori delle tensioni primarie e quelli delle tensioni secondarie di 330° (30°x11). 21 Le informazioni contenute nel presente documento sono tutelate dal diritto d’autore e possono essere usate solo in conformità alle norme vigenti. In particolare Voltimum Italia s.r.l. a socio Unico si riserva tutti i diritti sulla scheda e su tutti i relativi contenuti. Il materiale e i contenuti presentati nel documento sono stati attentamente vagliati e analizzati, e sono stati elaborati con la massima cura. In ogni caso errori, inesattezze e omissioni sono possibili. Voltimum Italia s.r.l. a socio Unico declina qualsiasi responsabilità per errori ed omissioni eventualmente presenti nel sito. Cabine MT/bt - Trasformatori Figura 3 – Sigla identificativa del tipo di collegamento 22 Le informazioni contenute nel presente documento sono tutelate dal diritto d’autore e possono essere usate solo in conformità alle norme vigenti. In particolare Voltimum Italia s.r.l. a socio Unico si riserva tutti i diritti sulla scheda e su tutti i relativi contenuti. Il materiale e i contenuti presentati nel documento sono stati attentamente vagliati e analizzati, e sono stati elaborati con la massima cura. In ogni caso errori, inesattezze e omissioni sono possibili. Voltimum Italia s.r.l. a socio Unico declina qualsiasi responsabilità per errori ed omissioni eventualmente presenti nel sito. Cabine MT/bt - Trasformatori Variazione del rapporto di trasformazione Per permettere la regolazione della tensione secondaria in funzione delle eventuali variazioni della tensione di alimentazione primaria (indicativamente ± 10%), sul primario i trasformatori sono generalmente muniti di prese che permettono, inserendo o disinserendo spire, una regolazione del rapporto di trasformazione. A parità di tensione primaria, se si inseriscono spire, aumenta il rapporto di trasformazione e si riduce la tensione sul secondario, viceversa, se si disinseriscono spire, diminuisce il rapporto di trasformazione e si eleva la tensione sul secondario. Le prese devono essere specificate dall’acquirente o, per casi particolari, accordandosi direttamente col costruttore. La Norma 14-34, riguardante i trasformatori immersi in olio, indica per l’avvolgimento in alta tensione un campo preferenziale delle prese di ± 2,5 % o ± 2 x 2,5 % (con un massimo di 7 posizioni) e un campo di regolazione massimo del 15 %. Nei trasformatori in olio le prese sono collegate ad un commutatore manovrabile solo fuori tensione. Per i trasformatori a secco le Norme (CEI 14-12) specificano che l’avvolgimento ad alta tensione è normalmente munito di prese, collegate mediante piastrine di connessione, con un campo di regolazione di ± 2,5 %, oppure ± 2 x 2,5 %, oppure +2x 2,5 % / – 3x 2,5 %. I valori percentuali, in più o in meno, sono relativi al numero di spire primarie inserite o disinserite. Il segno più indica che si inseriscono spire il segno meno che si disinseriscono spire. Rumore I lamierini del trasformatore sono sottoposti ad un campo magnetico che durante un periodo, pari a 20 ms, cambia polarità due volte. Ad ogni periodo, la forza di repulsione che si genera tra i lamierini, raggiunge il suo massimo due volte facendoli quindi vibrare con una frequenza di 100 Hz. La potenza sonora che ne consegue, misurata in dB, deve essere contenuta al di sotto di determinati valori. Le norme (CEI 14-12 e CEI 14-34) stabiliscono, in funzione della potenza nominale, i livelli di potenza sonora massimi rilevati in assenza di carico, alla frequenza e tensione nominale. 23 Le informazioni contenute nel presente documento sono tutelate dal diritto d’autore e possono essere usate solo in conformità alle norme vigenti. In particolare Voltimum Italia s.r.l. a socio Unico si riserva tutti i diritti sulla scheda e su tutti i relativi contenuti. Il materiale e i contenuti presentati nel documento sono stati attentamente vagliati e analizzati, e sono stati elaborati con la massima cura. In ogni caso errori, inesattezze e omissioni sono possibili. Voltimum Italia s.r.l. a socio Unico declina qualsiasi responsabilità per errori ed omissioni eventualmente presenti nel sito. Cabine MT/bt - Trasformatori Campi elettromagnetici Il campo magnetico in prossimità dei trasformatori fornisce usualmente dei valori elevati, soprattutto nel caso di trasformatori a secco (in resina), meno nei trasformatori isolati in olio nei quali il cassone funge da schermo. Il campo magnetico causato dal nucleo e dagli avvolgimenti diminuisce rapidamente con la distanza (con un andamento 1/d3 dove d è la distanza), ma spesso i valori più elevati sono causati da connessioni mal eseguite sui conduttori del lato BT che non consentono una cancellazione reciproca delle componenti del campo magnetico (schema a). Infatti una soluzione che prevede l’intrecciamento delle fasi (schema b), ottiene una ragionevole attenuazione (17-18 dB consistente in una riduzione del campo magnetico di circa 8 volte). È possibile attenuare ulteriormente il campo, ad esempio la schermatura del trasformatore tramite un involucro di alluminio rappresenta una valida misura complementare. Il rapporto tecnico CEI CLC/TR 50453 (CEI 14-35), pubblicato dal CEI nel febbraio 2008, fornisce una guida di valutazione dei campi elettromagnetici attorno a trasformatori di potenza aventi una potenza compresa fra 5 kVA e 1000 kVA. Mitigazione del campo generato dai trasformatori tramite modifica delle uscite sul lato secondario; (a) fasi prima dell’intervento, (b) fasi intrecciate (Rapporto CESI A4523732) 24 Le informazioni contenute nel presente documento sono tutelate dal diritto d’autore e possono essere usate solo in conformità alle norme vigenti. In particolare Voltimum Italia s.r.l. a socio Unico si riserva tutti i diritti sulla scheda e su tutti i relativi contenuti. Il materiale e i contenuti presentati nel documento sono stati attentamente vagliati e analizzati, e sono stati elaborati con la massima cura. 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