ORDINE DEI MEDICI CHIRURGHI E DEGLI ODONTOIATRI
DELLA PROVINCIA DI UDINE
(Ente di diritto Pubblico (D.L.C.P.S. 13/9/1946, n. 233)
Come tutelare la salute della bocca ed evitare spiacevoli
sorprese
La CAO informa i cittadini
Prot. n. 1486
Titolo 25 Fasc. 41
Udine, 27 Giugno 2009
La salute è un bene prezioso che, per essere mantenuto, richiede procedure e
comportamenti atti a prevenire le malattie: se necessario, può richiedere il ricorso a
prestazioni sanitarie di qualità. Se si pensa che il migliore criterio per tutelare la
salute sia quello della ricerca del medico meno costoso, si rischia di rimanere delusi
e, a medio/lungo termine, anche di rimetterci economicamente.
Se ci si dovesse curare per un cancro, sicuramente il criterio di scelta non sarebbe
quello di cercare il medico meno costoso, ma di intervenire il più precocemente ed
efficacemente possibile. Le cure dentistiche sono costose, così come lo sono tutte le
cure mediche. In realtà, i cittadini italiani non hanno la consapevolezza dei costi reali
delle cure mediche perché vivono in uno stato che garantisce cure mediche
apparentemente quasi gratuite ma che, in realtà, vengono pagate dalla collettività (8%
del PIL). Ci si accorge del costo solo quando l’esborso viene attuato personalmente.
In ambito odontoiatrico purtroppo, a causa soprattutto di una prevenzione a tutt’oggi
insufficiente, c’è spesso necessità di molte cure. Se, oltre a ciò, le persone si recano
dal dentista quando oramai la malattia ha fatto seri danni, le cure necessarie sono più
complesse ed inevitabilmente più costose. Se la cura di una carie piccola, perché
intercettata dal dentista in fase iniziale, costa “1”, la stessa carie, diagnosticata
quando è il paziente stesso ad accorgersene, perché visibile o perché dolente, richiede
una cura più complessa dal costo “10”. Il costo aggiuntivo è determinato soprattutto
dai tempi molto più lunghi e dalla abilità professionale necessari per garantire una
terapia di qualità.
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(Ente di diritto Pubblico (D.L.C.P.S. 13/9/1946, n. 233)
In un regime di libera concorrenza, anche il costo del dentista viene determinato dal
“mercato”. Dal momento che non esiste una lobby dei dentisti perché ogni dentista
è in “concorrenza” con l’altro, il prezzo medio che si è determinato in questi anni è,
solitamente, espressione del bilancio equilibrato tra costi ( materiali, costi strutturali
ecc.) della prestazione e tempo dedicato da operatori ad alto grado di
specializzazione da un lato, e qualità
e sicurezza delle prestazioni medico-
odontoiatriche perseguite ed ottenute dall’altro. Siccome esiste un eccesso di dentisti
rispetto alle necessità della popolazione, qualcuno ha pensato che, a fronte di una
crisi personale di lavoro, sarebbe stato utile attuare la politica dei centri commerciali:
il “paga due e compra tre”. Ma, attenzione, non si può, né conviene equiparare la
salute ad una merce di consumo.
Veniamo ai fatti. Per capire il fenomeno della medicina a basso costo, è interessante
ricordare l’esperienza della Spagna dove già da alcuni anni sono sorti centri di
odontoiatria “low cost”. E’ stato evidenziato che, a fronte di un 10% di dentisti
spagnoli che operano in centri cosiddetti low cost, il 70% delle denunce medico
legali per errori e per scadente odontoiatria riguarda proprio i dentisti che operano
nell’ambito di queste strutture low cost (Bárcena Rojí Leopoldo, Dentistas, Revista
de opinión de la Organización Colegial •marzo 2008, p.40). Un fenomeno similare è
stato descritto in Lombardia (Scarpelli Marco, Giornale dell’odontoiatra GdO n°13
del 30 settembre 2007, p.11). In Francia, dove le tariffe odontoiatriche sono in gran
parte imposte e sono molto basse, alcuni dentisti, per vincere la concorrenza dei
colleghi, hanno pensato di ridurre i costi prescrivendo protesi “made in China”:
peccato che siano risultate tossiche a causa del contenuto di alte quantità di piombo!
(http://unppd.org/CAPITALdents.pdf). Anche in Germania una catena odontoiatrica
low cost ha utilizzato, per ridurre i costi, manufatti protesici cinesi, ma non è riuscita
a
guadagnarsi
la
fiducia
dei
pazienti
ed
è
andata
in
bancarotta
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(Ente di diritto Pubblico (D.L.C.P.S. 13/9/1946, n. 233)
(http://www.unppd.org/editoID.pdf,
e
http://www.kvportal.de/insolvenz-fur-mc-
zahn).
Tutto questo significa solo una cosa: abbassare l’onorario oltre certi livelli
determina un calo della qualità e diventa un serio rischio per la salute. Il
problema è che il paziente se ne accorge solo alcuni anni dopo l’esecuzione della
terapia, quando cominciano ad insorgere i problemi.
La CAO si sente in dovere di allertare il cittadino a non cadere nel tranello teso da
notizie commerciali fuorvianti e lesive della dignita' professionale di tutti gli
odontoiatri che svolgono con dedizione, competenza ed onestà la propria professione.
Come Istituzione, riteniamo utile proporre al cittadino un promemoria che lo aiuti a
poter scegliere consapevolmente:
1) Verificare l’iscrizione all'Albo dell'Ordine dei Medici e degli Odontoiatri
telefonando
alla
sede
ordinistica
(0432.504122)
o
andando
sul
sito
http://application.fnomceo.it/Fnomceo/public/ricercaProfessionisti.ot
2) Stabilire e mantenere un rapporto fiduciario diretto con il proprio odontoiatra.
3) Valutare i tempi operativi: una procedura odontoiatrica svolta in tempi molto
rapidi non significa quasi mai un trattamento di qualità.
4) La qualità si ottiene attuando protocolli articolati e complessi, da eseguire con
precisione e che, pertanto, richiedono molto tempo
5) Sono previsti ordini di servizio che regolano l'attività professionale, dalla
preparazione degli studi operativi, al loro riassetto, al controllo estremamente
accurato delle procedure di sterilizzazione, alla preparazione dei kit di strumenti per i
vari interventi in programma. Tutto cio' richiede molto tempo, personale preparato
e attrezzature sofisticate: in altre parole tutto questo genera, inevitabilmente, costi
elevati.
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6) Il lavoro protesico deve essere sempre certificato con dichiarazioni di conformita'.
Gli odontotecnici della nostra regione, che costruiscono in prima persona i manufatti
protesici su prescrizione degli odontoiatri, sono spesso eccellenti. Costoro applicano
un tariffario consono e proporzionato alla qualità del manufatto, altamente
personalizzato, da loro confezionato.
8) Il controllo e la rivalutazione nel tempo dei propri pazienti sono la chiave del
successo di una buona odontoiatria.
9) Tutte le indagini radiologiche effettuate sono sempre di proprietà del paziente
(Decreto Legislativo 26 maggio 2000, n. 187).
10) Il bravo odontoiatra è colui che, più che vendere prestazioni odontoiatriche,
diventa un efficace maestro di educazione sanitaria, spiegando ai pazienti come
evitare di ammalarsi e come mantenere la salute raggiunta.
La CAO di Udine è a disposizione dei cittadini nella sede dell’Ordine dei Medici
Chirurghi ed Odontoiatri - Viale Diaz n°15 –telefono 0432.504122 o al numero
verde 800 435110
CAO Udine
CAO è l’acronimo di Commissione Albo Odontoiatri. Questa commissione è stata creata nel 1985 all’interno
dell’Ordine dei Medici Chirurghi e Odontoiatri nel quale sono iscritti obbligatoriamente tutti coloro che
esercitano la medicina/chirurgia e l’odontoiatria. L’odontoiatria può essere esercitata unicamente dai laureati
in odontoiatria e dai laureati in medicina e chirurgia che abbiano certi requisiti legati alla specialità ed
all’anno di iscrizione al corso di laurea.
Di cosa si occupa la CAO? Si tratta di una Commissione istituzionale che, fra i vari compiti, ha quello di
essere “garante” dei valori etici e deontologici della professione odontoiatrica nei confronti dei cittadini. In
altre parole, essa disciplina la condotta dei dentisti e tutela la salute dei cittadini i quali possono
consultare la CAO per ottenere qualsiasi informazione circa i loro diritti in ambito odontoiatrico.
In aggiunta ai compiti istituzionali e per meglio tutelare il cittadino, la CAO si fa carico di fornire
l’informazione necessaria alla salvaguardia della salute della bocca