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Bagnasco, Barbagli, Cavalli, Corso di sociologia, Il Mulino, 2007
Capitolo XVII. Educazione e istruzione
Educazione e istruzione
"L uomo che l educazione
deve realizzare in noi non è
l uomo come la natura l ha
fatto, ma come la società
vuole che sia”. (Emile Durkheim)
Prof. Sergio Severino
Università degli Studi di Enna - KORE
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L educazione è la trasmissione del patrimonio
di idee, di valori, di conoscenze di una società,
di un paese alle nuove generazioni: con quali
modalità tale trasmissione avviene all interno
dei sistemi scolastici?
L educazione è l azione esercitata dalle
generazioni adulte su quelle che non sono
ancora mature per la vita sociale…1° comma,
pag. 401 (Durkheim).
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• 
Società moderna che si sviluppa a partire dal 500, ma che trova grande impulso
nelle Rivoluzioni di fine 700 (industriale e francese), pone una serie di problemi
riguardo alla convivenza sociale:
1.  Nuovi modi di produzione
2.  Nuovi modi di lavorare
3.  Nuovi modi di stare insieme
4.  Nuovi processi di urbanizzazione e di sviluppo delle città
5.  Nuove relazioni di lavoro
6.  Profonde trasformazioni dei legami parentali e familiari
• 
Società moderna è centrata su 2 nuove figure:
1.  Lavoratore
2.  Cittadino
• 
Entrambe le figure, come le trasformazioni, implicano un evidente centralità
assegnata all EDUCAZIONE…
…per la costruzione di un nuovo soggetto sociale, in grado di corrispondere
pienamente ai compiti sociali della società moderna, fondata sulla divisione del
lavoro, sulla specializzazione, ma anche sull emergere dell individualità, con
implicazioni importanti per i processi di integrazione e coesione sociale.
• 
Prof. Sergio Severino
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•  Questa funzione è colta bene da Durkheim:
•  La società non può vivere se non esiste fra i suoi
membri un omogeneità sufficiente; l educazione
perpetua e rinforza tale omogeneità, fissando a priori
nell anima del fanciullo le similitudini essenziali che
impone la vita collettiva. Ma, dall altro canto, senza
una certa diversità qualsiasi cooperazione sarebbe
impossibile: L educazione assicura la persistenza di
questa diversità necessaria, diversificandosi essa
stessa e sviluppandosi.
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Emile Durkheim
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Emile Durkheim (1859-1917)
LE PREOCCUPAZIONI CON CUI L AUTORE SI AVVICINA ALLO STUDIO
DELL EDUCAZIONE SONO:
•  Individuazione di un metodo scientifico-sociologico con cui analizzare i
fenomeni (fatti) sociali
•  Dare una risposta ad un interrogativo teorico-politico di carattere generale
come è possibile la solidarietà (sociale ?) nella società moderna?
EDUCAZIONE COME FATTO SOCIALE
(esteriorità e coercizione)
come insieme di pratiche e di istituzioni che si sono lentamente organizzate
nel tempo, che sono solidali con tutte le altre istituzioni sociali e le
esprimono e che, di conseguenza, non possono essere modificate a
piacimento più della stessa struttura della società .
Per capire cosa è educazione bisogna, quindi, osservare pratiche ed
istituzioni, analizzare come si sono formate e sviluppate, capire a quali
necessità rispondono, in prospettiva diacronica e sincronica, respingendo
visioni idealistiche ed astratte dal contesto.
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L educazione è un processo morale e cognitivo assieme.
Attraverso l educazione si opera la costruzione dell essere sociale.
L educazione come creazione socialmente determinata.
L uomo nasce tabula rasa (con pulsioni antisociali).
L uomo è una creatura complessa (sistema intrapsichico), diversa
dall animale, ed ha bisogno di un lungo (life long learning)
percorso educativo (training) guidato dall adulto (modelling,
tutoring, mentoring ).
•  Attraverso l educazione si costruisce l essere morale (sociale).
ATTRAVERSO L EDUCAZIONE PASSA SIA
L OMOGENEIZZAZIONE (EDUCAZIONE UNA), SIA LA
DIFFERENZIAZIONE DEI SOGGETTI (EDUCAZIONE
MOLTEPLICE), CHE E NECESSARIA ALLA SOCIETA
•  EDUCAZIONE UNA
•  EDUCAZIONE MOLTEPLICE
Emile Durkheim (1859-1917)
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EDUCAZIONE UNA
La società può vivere soltanto se esiste tra i suoi membri un omogeneità
sufficiente: l educazione la conserva e la rafforza fissando nel bambino le
fondamentali uguaglianze richieste dalla vita collettiva.
Attraverso essa si costituiscono nel soggetto quell insieme di principi che
generano il senso di appartenenza ( bisogno , vedi Maslow) e la
comunione sociale.
Attraverso essa si costruisce una sorta di coscienza collettiva laica, che
garantisce il mantenimento della coesione sociale all interno di una
determinata società (priorità per le società).
Solo la scuola di tutti (ma ancora non per tutti), e sotto il controllo della
Stato, può garantire una base comune a tutti i cittadini di una nazione,
indipendentemente dal settore specifico in cui, poi, si potranno inserire. Lo
Stato attraverso la scuola deve garantire che si trasmettano i principi
fondamentali del vivere sociale moderno: la fiducia nella ragione, nella
scienza, nella morale democratica. L insegnante deve trasmettere questi
principi che pochi osano avversare apertamente, e sarà tanto più efficace
nella misura in cui si riconosceranno pienamente in essi. La famiglia,
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invece, non è in grado
di Prof.
garantire
una formazione comune di tipo
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universalistico, in quanto troppo orientata al benessere dei propri figli.
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EDUCAZIONE MOLTEPLICE
•  Si tratta della formazione destinata allo inserimento nei vari
settori specifici della società. In particolare della
formazione ai ruoli lavorativi; compito delle corporazioni
(associazioni o burocrazie) del mondo produttivo.
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Poiché la società è innanzitutto una autorità morale ,
l educazione (il problema pedagogico), ossia il mezzo
attraverso il quale tale autorità si trasmette (influenza
sociale: uniformità, conformità, obbedienza), non può
non avere un importanza centrale .
•  L a s o l u z i o n e p r o p o s t a è q u e l l a r e l a t i v i s t i c a ,
funzionalistica, olistica: L importante non è tanto quali
sono i principi insegnati, ma che vi sia un autorità
morale che rappresenta la società e che inculchi nei
giovani un qualche sistema educativo, quale che esso
sia .
•  Relatività delle diverse configurazioni sociali a partire
da una distinzione fondamentale tra due tipi di società,
alle quali appartengono due tipologie di solidarietà:
meccanica e organica.
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Emile Durkheim
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Nella trasmissione del patrimonio culturale si
possono distinguere tre elementi:
•  la cultura materiale
•  i modi di agire standardizzati
•  le conoscenze e i valori, che possono essere
trasmessi attraverso le parole per via orale o
scritta
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Per la maggior parte del tempo della storia umana la
trasmissione culturale è avvenuta oralmente
La diffusione della scrittura segna il passaggio dalla
cultura orale a quella scritta
Tra il 650 e il 550 a.C. in Grecia viene creato il primo
sistema completo di scrittura alfabetica
Fra l introduzione della scrittura e la sua diffusione
generale è trascorso più di un millennio
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Il passaggio dalla cultura orale a quella scritta ha avuto
molteplici implicazioni:
-  primato dell occhio sull orecchio
-  rafforzamento della sfera privata, dell introspezione, del
distacco
-  sviluppo del pensiero logico-empirico e della scienza
-  mutamento nell atteggiamento verso il passato
-  sviluppo della burocrazia
-  nascita e sviluppo della scuola
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Le principali teorie riguardo all educazione sono tre:
 funzionalista
 marxista
 weberiana
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TEORIA FUNZIONALISTA
La richiesta di istruzione è una conseguenza della modernizzazione ed
è caratterizzata dalla crescente differenziazione istituzionale e dal
conseguente aumento del numero di ruoli specializzati:
1.  Vi è in primo luogo una tendenza all’aumento dei posti di lavoro
che richiedono un alto livello di qualificazione e una tendenza
parallela alla diminuzione di quelle che ne richiedono uno basso
2.  Vi è in secondo luogo una tendenza degli stessi posti di lavoro ad
un costante innalzamento del livello di qualificazione richiesto
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TEORIA FUNZIONALISTA
Tale qualificazione è fornita dalle istituzioni scolastiche che provvede
il livello di qualificazione richiesto:
1.  L’istruzione rende la forza lavoro più produttiva
2.  Essa viene fornita non da molte, ma da un’unica istituzione
specializzata  LA SCUOLA (vedi scheda)
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TEORIA FUNZIONALISTA
•  Il periodo di formazione cresce in maniera proporzionale al
livello di qualificazione richiesto
•  Aumenta la percentuale della popolazione che deve passare
attraverso le istituzioni scolastiche, così come aumenta la
durata del periodo che questa deve trascorrere in esse.
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Teoria della stratificazione sociale
Per i suoi sostenitori la teoria funzionalista spiega l’esistenza
universale della stratificazione sociale, perché questo è uno
strumento utile per collocare e motivare tutti gli individui nella
struttura sociale. Quattro sono i punti principali di questa visione:
In ogni società non tutte le posizioni hanno la stessa importanza
In ogni società il numero di persone disponibili per ricoprire quelle
posizioni è limitato
La conversione delle capacità in competenze richiede un periodo di
addestramento durante il quale vengono sostenuti sacrifici di varia
natura da parte di coloro che vi si sottopongono
Per indurre le persone a sottoporsi a questi sacrifici è necessario
dar loro un compenso sociale, materiale o morale.
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TEORIA MARXISTA
Per i teorici marxisti e neomarxisti i sistemi scolastici hanno la
funzione di riprodurre le disuguaglianze esistenti tra le classi (vs
canale di mobilità sociale).
Secondo Louis Althusser, nella società capitalistica la riproduzione
dei rapporti di produzione viene assicurata dall esercizio del potere
di stato negli apparati di stato:
repressivi  sfera pubblica (governo, esercito, polizia, tribunali)
ideologici  sfera privata (chiesa, famiglia, scuola, mass-media)
Nelle società contemporanee la scuola è diventata l apparato
ideologico più importante.
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Secondo gli economisti Samuel Bowles e Herber Gintis, il sistema
scolastico serve a perpetuare e a riprodurre il sistema capitalistico.
1.  Promuovendo la credenza che il successo economico dipenda
esclusivamente dal possesso di determinate capacità e
competenze
2.  Trasmettendo agli allievi non tanto conoscenza, quanto piuttosto
quegli attributi NON COGNITIVI (tratti della personalità, modi di
presentazione  metacognitivi) che permettono agli adulti di
svolgere le mansioni loro assegnate perpetuando la divisione
gerarchica del lavoro
In genere la scuola premia la docilità, la passività, l’obbedienza e
scoraggia la spontaneità e la creatività.
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KARL MARX (1818 - 1883) STRUTTURA ECONOMICA ED
EDUCAZIONE
•  La realtà sociale è una realtà prodotta dagli uomini e dipende
dall attività di esseri umani concreti
•  L organizzazione della società è definita dalla sua struttura
economica, che ne è pertanto la base materiale
•  I rapporti sociali sono rapporti economici, di produzione che si
impongono agli uomini fin dalla nascita
•  Il materialismo storico è l analisi delle condizioni materiali
degli uomini così come si sono storicamente
determinate → storia dell umanità, cioè dei modi in cui gli uomini
si sono organizzati insieme per produrre.
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Principio di corrispondenza
•  Il sistema scolastico opera in questo modo non perché lo vogliano
in maniera consapevole gli insegnanti o i presidi, ma perché esiste
una stratta corrispondenza fra i rapporti sociali che vi sono a
scuola e quelli che vigono nel mondo della produzione:
1.  Gli studenti hanno poco potere sul curriculum di studi, quanto i
lavoratori sulle mansioni
2.  Sia l’istruzione, sia il lavoro sono attività puramente strumentali,
che vengono svolte non per il piacere o il senso di realizzazione
che danno, ma per ottenere premi o per evitare conseguenze
spiacevoli
3.  Alla frammentazione del lavoro nel mondo della produzione
corrisponde una fortissima competizione fra gli studenti,
provocata dal sistema di valutazione del loro rendimento da parte
degli insegnanti
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TEORIA WEBERIANA
Per Weber è impossibile analizzare i sistemi educativi e i
mutamenti che essi hanno subito nel tempo, senza tener
conto della stratificazione sociale e degli interessi e dei
conflitti che essa crea.
I sistemi di istruzione vanno analizzati in base ai tipi di
potere. A ogni tipo di potere corrisponde un ideale
educativo:
potere carismatico
⇒ ideale dell iniziato
potere tradizionale
⇒ ideale dell uomo colto
potere legale-razionale ⇒ ideale dello specialista
Lo sviluppo dell istruzione è dovuto alle azioni dei diversi
ceti sociali per mantenere e migliorare la propria nel
sistema di stratificazione, dando così vita al fenomeno del
credenzialismo
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Max Weber
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•  OGNI STRATO PREVALENTE DEFINISCE L IDEALE EDUCATIVO
•  L EDUCAZIONE E IL RIFLESSO NECESSARIO DELLA STRUTTURA
DI POTERE STORICAMENTE VIVENTE.
•  IL PROCESSO DI SOCIALIZZAZIONE/EDUCAZIONE HA 4
OBIETTIVI:
1.  RIBADIRE LA LEGITTIMITA DELL ORDINE ESISTENTE
2.  CONSOLIDARE IL POTERE
3.  R I P R O D U R R E I L T I P O S O C I A L E S T O R I C A M E N T E
SIGNIFICATIVO
4.  FAVORIRE UNA PROGRESSIVA RAZIONALIZZAZIONE DEL
SISTEMA
•  NELLA STORIA SI SUSSEGUONO E SI SOVRAPPONGONO 3 TIPI DI
POTERE E DI SOCIALIZZAZIONE:
1.  CARISMATICO
2.  TRADIZIONALE
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3.  LEGALE
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cultura
Ideale
educativo
meccanismi
istituzionali
di controllo
Ambiti
Strutture
formative
carisma
orale
iniziato
iniziazione
individui
Famiglia
clan
tradizionale
tradizione
scritta
colto
plasmazione
Gruppi di
status
Corporazioni
di status
Legale o
burocratica
razionalità
Tecnico
pratica
Specialista
esperto
Esame
formale
Tutti i
cittadini
scuola
forme di
potere
legittimazione
carismatico
Il carisma è definito come: qualità personale, dono di individui eletti
La tradizione è definita come:miti e valori tramandati da individui caratterizzati da status
La razionalità è definita come: valutazione della conveniente corrispondenza tra
Interessi comuni e interessi privati
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Soprattutto tre fattori hanno influito sull andamento
dell istruzione:
•  la religione
•  l idea che hanno avuto nel corso del tempo i gruppi
dominanti dell istruzione per le masse
•  lo sviluppo dello stato nazionale
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LA RELIGIONE
All inizio del XX secolo si registrano profonde differenze
nel livello di diffusione dell istruzione fra le regioni
europee, soprattutto tra paesi a maggioranza
protestante e paesi a maggioranza cattolica.
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•  Riforma
Protestante
•  Chiesa
Cattolica
•  Pag.408
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CONCEZIONI DEI GRUPPI DOMINANTI
I gruppi dominanti nel corso dei secoli si sono interrogati
se l istruzione delle masse fosse funzionale o
disfunzionale al mantenimento dell ordine.
Sia i fautori che i contrari alla creazione di un sistema di
istruzione avevano come obiettivo il controllo della
popolazione appartenente allo stato nazionale.
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LO SVILUPPO DELLO STATO NAZIONALE
Il diritto all istruzione di massa non è nato in risposta alle necessità
del processo di industrializzazione, ma allo sviluppo degli stati
nazionali e al riconoscimento dei diritti di cittadinanza (civili e
sociali)
Gli stati nazionali si basarono su alcune idee di fondo, che favorirono
la nascita dei sistemi scolastici:
•  l attore principale della società e dello stato è l individuo
•  lo sviluppo nazionale presuppone lo sviluppo individuale
•  il futuro è portatore di progresso
•  l infanzia è il momento in cui plasmare i bravi cittadini
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Ci sono tre dimensioni che descrivono le differenze tra
i paesi occidentali riguardo all istruzione:
-  il grado di diffusione dell istruzione nella popolazione
-  il curriculum della scuola elementare
-  la struttura interna dei sistemi scolastici
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Diffusione dell istruzione tra la popolazione:
tendenzialmente per la scuola elementare e media inferiore le
differenze sono scomparse e permangono invece nella diffusione
dell istruzione secondaria superiore ed universitaria
Curriculum della scuola elementare
Tende verso l omogeneizzazione e standardizzazione in tutti i paesi
considerati, dal 1920 in poi (in precedente forti contrasti)
Struttura interna dei sistemi scolastici (pass. all’Università)
Ci sono due tipi diversi di sistema scolastico:
•  a selezione tardiva
•  a selezione precoce
Il primo, competitivo, è tipico del sistema statunitense; il secondo,
cooptativo, di quello europeo.
Secondo Turner, entambi perseguono l obiettivo di garantire la lealtà
al sistema da parte delle classi subalterne.
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Sono fondamentalmente quattro le forme di
disuguaglianza scolastica:
•  rendimento scolastico
•  intelligenza o attitudini
•  ambiente di origine
•  ambiente scolastico
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Classi sociali e successo scolastico
Le ricerche empiriche mostrano che fra la classe sociale
di appartenenza e il successo scolastico vi è una
relazione positiva.
Tre teorie spiegano questa relazione:
•  teoria del deficit
•  teoria della differenza
•  teoria del capitale culturale
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Teoria del deficit
I giovani provenienti dalle classi sociali più basse hanno
un cattivo rendimento scolastico e interrompono presto
gli studi, perché, a differenza di quanto avviene nelle
classi medie, la famiglia non fornisce loro né le capacità
cognitive e linguistiche né i valori, gli atteggiamenti e le
aspirazioni che la scuola richiede
Teoria della differenza
I fallimenti e i ritardi degli allievi provenienti dalle classi
più svantaggiate dipendono dalle istituzioni scolastiche
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Teoria del capitale sociale
Secondo il sociologo francese Pierre Bourdieu, se gli
studenti delle classi agiate vanno meglio a scuola è
perché godono di privilegi sociali.
La famiglia trasmette loro:
-  capitale culturale
-  ethos di classe
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Istruzione e meritocrazia
Per la teoria funzionalista la società occidentale è
diventata sempre più
meritocratica  la posizione degli individui nella
stratificazione sociale è sempre più determinata dalle
competenze acquisite e dalle capacità, e sempre meno
dall origine sociale.
Ma
le ricerche empiriche sconfesserebbero tale opinione.
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La vita quotidiana nella classe scolastica
Per comprendere ciò che effettivamente avviene in una classe
scolastica e quali dinamiche caratterizzano:
- 
il rapporto tra insegnanti e allievi
- 
i processi di socializzazione e di selezione
Numerose ricerche hanno analizzato:
1.  il tipo di leadership degli insegnanti (autoritario, lassivo,
democratico)
2.  le strategie adottate da insegnanti e allievi nella definizione della
situazione
3.  il processo di negoziazione per stabilire e mantenere le regole
della convivenza
4. le aspettative degli insegnanti nei confronti degli allievi (la
profezia che si autoadempie)
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