Tessi e impara
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di quanti vantassero diritti nei confronti
del materiale qui riprodotto.
Silvia Silveri
C’era una volta Verbilandia
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via Quarto Negroni, 15
00040 Ariccia (RM)
(06) 93781065
isbn
opera completa 978–88–548–9319–1
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I edizione: maggio 2016
A mia figlia Patrizia
al senso che ha dato alla mia vita.
PREFAZIONE
Sono lieto di proporre alla lettura e allo studio l’”opera prima” della mia giovane, ma (come potrete constatare) esperta allieva Silvia Silveri, che ho seguito come relatore nelle due sue dissertazioni di laurea,
prima di Lettere, poi di Filologia e letterature dell’antichità. Si tratta di un libro, in cui Silvia ha messo in
gioco la sua cultura fondata sugli autori classici, antichi e moderni, e la sua esperienza sul campo, acquisita nella docenza di più di un ordine di scuola, di studenti di età diverse. C’è tuttavia qualcosa di più: quella
sincera e profonda dedizione ai piccoli scolari di oggi che ne ha stimolato la felice inventiva. Ed è proprio
questo che rende il testo accattivante oltre che estremamente utile per una conoscenza di base della
grammatica e di quella del verbo in particolare. È in definitiva uno strumento didattico profondamente
innovativo: ben articolato, corredato di esercizi, pieno di colori e di facile comprensione. Avvince il lettore
(grande o piccino) come fosse una fiaba o uno di quei racconti mitici che hanno affascinato l’Autrice nella
sua vita universitaria e sprona a uno studio curioso e interessato.
Prof. Valerio Casadio
Università degli Studi di Roma “Tor Vergata”
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PRESENTAZIONE
Questo testo è stato pensato per i bambini della scuola Primaria e può essere utilizzato dalla classe
prima alla classe quinta.
C’era una volta Verbilandia è interamente dedicato al mondo dei verbi e vuole essere uno strumento
che cresce con i bambini, aiutandoli a memorizzare e a consolidare l’apprendimento delle nozioni, dalle
più semplici alle più complesse, relative all’ambito del complicato sistema verbale italiano.
Il libro è una grammatica-racconto corredata da alcuni esercizi.
La maggior parte dei capitoli che la compongono sono strutturati in tre sezioni:
1. Il capitolo: un racconto che, attraverso le vicende di Mago Verbolino e dei Verbi, tenta di spiegare in
un modo semplice e divertente le regole del sistema verbale italiano.
2. Gli esercizi: relativi all’argomento del capitolo, lasciano che i bambini mettano in pratica le regole
che hanno imparato attraverso il racconto.
3. I ricorda: semplici e schematiche note di grammatica descrittiva che aiutano i bambini a fissare meglio le nozioni acquisite attraverso la lettura del racconto e lo svolgimento degli esercizi.
Gli esercizi sono in numero ridotto e per questo lasciano libera la fantasia degli insegnanti che ne abbiano voglia e cui piaccia il mondo di C’era una volta Verbilandia di inventarne sempre di nuovi sullo stesso
stile di quelli proposti.
I capitoli che non hanno struttura tripartita hanno una funzione prevalentemente narrativa e di aggancio con un nuovo argomento.
I capitoli relativi ai modi verbali, ai verbi passivi, riflessivi, irregolari, difettivi e sovrabbondanti
sono arricchiti dalle classiche tavole dei verbi, utili per la memorizzazione e per la consultazione in
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caso di dubbi, ma che non vogliono in alcun modo sostituire lo studio del classico manuale di grammatica.
Oltre alla capacità di comprensione del testo, di memorizzazione e di schematizzazione delle regole,
i bambini che si cimenteranno nella lettura di questo libro svilupperanno anche una buona capacità, per
così dire, di astrazione artistica, dato che in diversi momenti è richiesto loro di disegnare una situazione,
un personaggio o una cosa descritti nel libro.
I bambini dovranno quindi usare la fantasia, ma nello stesso tempo stare molto attenti a ciò che leggono per scovare indizi che permettano loro di creare disegni il più possibile fedeli a quanto descritto nel
testo.
I colori in questo libro giocano un ruolo fondamentale perché danno visivamente modo ai bambini di
capire quando un verbo è un personaggio della storia e quando non lo è. Il verbo-personaggio infatti è
colorato secondo la coniugazione di appartenenza (rosso, giallo e blu rispettivamente –are, -ere, -ire) ed
evidenziato dalla lettera maiuscola così da renderlo subito riconoscibile.
Stesso discorso vale per gli ausiliari essere e avere, per i verbi passivi e per i verbi impersonali, ognuno
dei quali caratterizzato da un colore proprio.
Tali caratteristiche rendono il testo uno strumento interdisciplinare e utilizzabile a più livelli (narrativo,
grammaticale, artistico) in grado di affiancare l’usuale prassi scolastica.
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