Feder Gospel
NEWS
Trimestrale n. 11
Aprile/Giugno 2013
In questo numero:
• intervista esclusiva a Daniel Stenbaek
• invito alla condivisione e alla partecipazione:
nell’editoriale di Pietro Catanese tanti spunti
per continuare il cammino Feder
• la quarta edizione del Conducting Workshop
• il primo Memorial dedicato a Bob Singleton
• il progetto CD Xmas prende forma
• interviste a tanti cori, a tanti “ruoli”: Il Direttore
Paola Bertassi, il Presidente Gian Luigi
Zucchi, le coriste Cristina Di Benedetto ed
Elisa Ciulli, il musicista Paolo Carpanella
• Joyfull Gospel Singers si presenta
• Importanti Save the date: B.L.A.C.K. a Bologna,
Gospel Live ad Alba, Gospel sotto le Stelle a
Beinasco
• Come prepararsi ad un concerto: terza lezione
di Andrea Figallo
• Tante interviste raccolte durante Il Black
History Month e la Milano da… Gospel
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Cari lettori,
Troverete in tutti gli articoli interessanti spunti,
notizie interessanti e occasioni di riflessione, ma socome vedrete dalla data di uscita di questo numero, prattutto vi accorgerete che, qualunque sia il taglio
siamo un po’ in ritardo rispetto al previsto. E me ne dei diversi articoli, i valori importanti a cui ci ispiriascuso.
mo nella comunione di intenti, sono ovunque dominanti: Intereligiosità nella Gospel Mass, Dono in
Il ritardo è stato determinato da due fattori: il pri- Gospel&Friends, Amicizia nel Memorial a Bob Singlemo è dipeso dal fatto che la maggior parte dei cori ton.
Feder desideravano inviare il loro contributo e fino a
quel momento non abbiamo chiuso il numero… indice Valori che evidenziano quanto sia impossibile confinaquesto di grande interesse verso lo strumento “Feder- re le attività delle Associazioni Corali Feder ad una
GospelNews”; il secondo invece è legato alla modalità semplice esecuzione di brani in concerto, che è solo lo
operativa delle persone che lavorano alla redazione. strumento attraverso il quale si esprime altro, di molSono persone che dedicano il loro tempo libero a que- to più profondo.
sta attività, dopo aver lavorato, accudito la famiglia,
e svolto le attività quotidiane di soprav vivenza, e se È la contaminazione che prevale, la mescolanza di
queste “faccende” si intensificano o diventano in cer- ingredienti di generi diversi che si esprime nei vari
ti momenti più “importanti” occupano il tempo libero repertori, nella tipologia dei cori così differenti tra
causando ritardo nell’uscita del giornale... ergo… per- loro, nelle diverse inclinazioni culturali e religiose che
ché questo strumento possa mantenere la sua caden- ogni individuo porta con sé.
za regolare “cercasi disperatamente tempo libero”
presso chi abbia voglia di regalarlo.
Una “musica” che av verte il bisogno di evolversi, sperimentando fusioni, di generi e di stile.
Comunque, grazie al contributo di molti di voi, siamo
riusciti a raccogliere una quantità veramente copiosa E se dopo aver letto questo numero av vertirete un
di notizie e materiale: OTTANTA pagine meritano quasi prurito alle mani, con impellente bisogno di scrivere,
di essere nominate ed elette ad enciclopedia!
commentare, partecipare, condividere impressioni e
nuove idee, state tranquilli, non siete malati…sarà
Ma quello che trovo sempre degno di nota, in questo solo sintomo che la “contaminazione” ha colto anche
numero specialmente, è che le parole che scorrono voi!
sulle pagine portano tutte il segno di una grande intenzione: crescere nei progetti comuni e condividere
Buona lettura,
le conoscenze, le informazioni e le idee che ognuno può
apportare alla “sapienza” comune.
Lucilla
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SOMMARIO
FederGospelChoirs
www.federgospelchoir s.com - [email protected]
Direttore artistico:
Pietro Catanese
Chairman:
Michele Marando
Capo redattore:
Lucilla Sivelli
Redazione:
Antonella
Lavalle
Grafica:
Diego Mariani
[email protected]
[email protected]
SOMMARIO
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SPECIALE CONDUCTING WORKSHOP – 4A EDIZIONE – BLACK BOLOGNA – MEMORIAL BOB SINGLETON
Il dialogo, l’invito all’incontro e alla condivisione: questo il comune denominatore tra gli eventi passati,
in corso e prossimi di FederGospelChoirs. Perché i valori dei messaggi che la cultura Gospel e Negro
Spirituals porta in seno non vengano dispersi - di Pietro Catanese
4° Conducting Workshop: la quarta edizione del seminario Feder per Direttori con la conduzione del M°
Daniel Stenbaek
Intervista Daniel Stenbaek – Direttore della quarta edizione del Conducting Workshop – seminario per
Direttori – di Lucilla Sivelli
Memorial Bob Singleton: il 18 maggio un grande raduno del Gospel italiano – di Pietro Catanese
CD Feder Xmas Project: istruzioni per l’uso – di Pietro Catanese
Save the date: 7° “B.L.A.C.K. Bologna” - Bologna gospeL and Afro-American musiC Kermesse, anche quest’anno promosso da FederGospelChoir
Appena conclusa la sesta edizione del Black History Month, ricomincia il fermento. Due grandi appuntamenti che vedranno il gospel e i cori Feder in prima linea – di Michele Marando
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LE INTERVISTE
Intervista a un Direttore: Paola Bertassi, direttore di Coroseduto – di Lucilla Sivelli
Intervista ad un Presidente: Gian Luigi Zucchi, Presidente dell’associazione dei Tibur Gospel Singers
Intervista ad una Corista: Cristina Dibenedetto – Coro Roma Gospel Choir – di Antonella Lavalle
Intervista ad un Musicista: Elisa Ciulli - St. Jacob’ Choir – di Antonella Lavalle
Intervista ad un Corista: Paolo Carpenella - 7 Hills Gospel Choir – di Antonella Lavalle
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NEWS CORI FEDER: I LORO EVENTI E LE LORO VOCI
JoyFull si presenta
Save the date: Gospel in live (Alba)
Save the date: Gospel sotto le Stelle
Gospel&Friends – il punto di vista del Direttore di Mariangela Cané
Gospel&Friends – il racconto di Patrizia Cipriani – Free Voices Gospel Choir
Prove qualsiasi in una data qualsiasi. Il silenzio del coro – di Patrizia Cipriani – Free Voices Gospel Choir
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Vocal, Body & Soul Tips: suggerimenti per la voce, il corpo e l’anima nell’espressione del canto Gospel
– lezione n. 3
Come affrontare un concerto – di Andrea Figallo
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RECENSIONI FEDER
la GOSPEL MASS Di Marina Canova - Mandala, Centro Studi Tibetani
dossier interviste MDG – di Lucilla Sivelli
dossier interviste BHM – di Lucilla Sivelli
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EDITORIALE
Il dialogo, l’invito all’incontro e alla condivisione:
questo il comune denominatore tra gli eventi passati,
in corso e prossimi di Federgospelchoirs.
Perché i valori dei messaggi che la cultura Gospel/Negro Spirituals
porta in seno non vengano dispersi.
di Pietro Catanese
Care amiche ed amici,
anche se siamo arrivati a tre quarti della 6° Stagione FederGospelChoirs sono ancora molti gli eventi
che ci aspettano nei prossimi mesi.
Si concluderà a Maggio, infatti, la stagione FederGospelChoirs presso lo storico Teatro San Babila
di Milano. “Gospel & Friends” stà riscuotendo un
gran bel successo, grazie alla partecipazione delle corali associate che, senza risparmiarsi, hanno
reso ogni serata un momento speciale. Una rassegna che è diventata un evento a carattere Nazionale, grazie agli interventi di corali dall’Emilia Romagna, Piemonte e Toscana.
che hanno partecipato, per il successo della GOSPEL MASS, l’annuale evento interelligioso di
musica e parole organizzato dalla nostra associazione. Nella sua sesta edizione la Gospel Mass ha
finalmente avuto, oltre all’importante presenza di
rappresentanti delle più importanti religioni presenti
sul nostro territorio che hanno partecipato in qualità di relatori, anche una grande partecipazione
di pubblico. Un bel risultato a testimonianza che
la perseveranza consente di traguardare verso risultati positivi anche se, come in questo caso, risultano molto difficili da raggiungere. Un bellissimo
momento, in cui siamo riusciti a mettere insieme
persone così diverse ma con la voglia di aprire un
dialogo costruttivo con il prossimo. Un grazie ancora a tutti i coristi/musicisti partecipanti, ai relatori
e agli organizzatori.
Noi della FederGospelChoirs non amiamo gli annunci trionfali che spesso leggiamo nelle newsletters che riceviamo, ma siamo felici di condividere
con tutti i lettori di aver messo un piccolo mattone
per la casa della convivenza civile affinché si possa realmente affermare un mondo che rispetti la
libertà individuale e dove tutti possano praticare la
propria religione liberamente.
Il 27 e 28 Aprile la 4a edizione del Conducting
Workshop dedicato ai Direttori di Corali Gospel e
Negro Spirituals e il 18 Maggio il Memorial Bob
Singleton. Proprio una bella e ricca stagione. Anche quest’anno il BLACK HISTORY MONTH,
diretto dalla bravissima direttrice canadese Carol Bernard, ha avuto un sorprendente seguito
raggiungendo un ottimo risultato di partecipanti
e di spettatori che hanno riempito in ogni ordine
di posti il capiente teatro Cristallo, sede storica
dell’evento.
Quest’anno sono particolarmente contento, ma
so che lo sono stati anche tutti i coristi e musicisti
Un percorso del tutto affine a quanto ho avuto
modo di apprezzare nelle parole di Monsignor
Gianfranco Bottoni, responsabile del “Servizio
diocesano Ecumenismo e dialogo”, durante il suo
intervento all’ultimo incontro del Forum delle religioni dello scorso marzo a Milano nel quale sottolineava l’importanza per cui “...le religioni attivino un
dialogo tra loro e con le istituzioni. Le religioni sono
parte della società civile e hanno valori che possono favorire la costruzione di una città che sia casa
di tutti...”. Siamo sicuri che grazie alla sempre più
consolidata amicizia di FederGospelChoirs con
don Giampiero Alberti, collaboratore del Servizio
ecumenismo e dialogo, verranno sicuramente alla
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luce progetti di valore.
Nel mio ultimo editoriale ci eravamo lasciati con un
mio invito rivolto a tutti i lettori ad inviarci le loro
idee e suggerimenti per migliorare la nostra
associazione. Invito che oggi rinnovo perché rappresentano uno spunto di riflessione estremamente utile per aiutarci a convogliare le nostre energie
verso gli aspetti e i progetti ritenenuti più importanti dagli associati. La FederGospelChoirs in questi
anni è cresciuta molto ma, anche se non è mai
mancata un’attenzione particolare verso la comprensione delle difficoltà incontrate, mettendo in
atto nuovi processi operativi e nuove modalità di
comunicazione per evitare malfunzionamenti operativi, siamo consci che è necessario continuare
nell’opera di miglioramento organizzativo. Un
processo di miglioramento che dovrà rendere più
efficace la comunicazione verso le corali associate
partendo anche da una programmazione anticipata degli eventi rispetto a quanto stiamo facendo
oggi. Confidando che nel fatto che Comuni, Direttori e strutture organizzative non ci facciano sorprese... come a volte è successo e come fino ad
oggi abbiamo gestito. Un miglioramento che tenda
sempre verso la direzione del consolidamento di
un’offerta di servizi ricca di valore, sia per i partecipanti che per le associazioni di volontariato che
supportiamo.
CY che, come sapete, è attualmente coordinata
da Marco De Sanctis (direttore dei Tibur Gospel
Choir). Abbiamo inoltre ipotizzato un incontro con il
Presidente dell’IGC (Francesco Zarbano) che speriamo porti frutti ad entrambe le associazioni.
...ma ecco la mia proposta per la Gospel Connection & Italian Gospel Choir!!! ...perché non
ci incontriamo durante il prossimo Memorial BOB
SINGLETON previsto il 18 Maggio?
Bob Singleton ha seminato l’amore per questa
musica (trovo sempre molto difficile considerare il
Gospel/Negro Spirituals solo musica) in tutta Italia e quale migliore occasione se non questa per
incontrarci la prima volta, ricordando tutti insieme
questo grande amico comune, in una giornata di
festa e divertimento senza troppe complicazioni
organizzative? ...dai che si può fare!!! vi aspettiamo.
Un altro punto che avevo trattato nell’ultimo editoriale era relativo al dialogo con le altre associazioni nazionali. Un invito aperto volto all’incontro
e alla conoscenza, perché sento fortemente che
rappresentando il panorama del Gospel/Negro
Spirituals Italiano ogni realtà, da posizioni diverse, non debba disperdere questo valore in rigagnoli protetti da filo spinato ma, al contrario, Vorrei concludere con un idea che da molto tempo
aprirsi affinché si possa valorizzare l’intero fenome- sto pensando di proporvi, ma che presenta aspetti
no italiano.
molto delicati. Oggi la FederGospelChoirs è cresciuta molto e il valore rappresentato dai nostri
Ho personalmente assistito, tempo fa, ad un Direttori, Solisti e dai Musicisti non è da sottoevento di presentazione di un progetto della Go- valutare. Credo sia venuto il momento di iniziare a
spel Connection, ma da allora non ho avuto nes- valorizzare questo nostro patrimonio, attraverso il
sun riscontro, ne contatti diretti. Spero vivamente loro coinvolgimento diretto in eventi diretti ai nostri
che ci possa essere presto un’opportunità per la associati. Come farlo... volontariato, rimborso specondivisione di un progetto comune. Qualcosa si se, condivisione di rischi e ricavi... non è ancora del
sta muovendo con l’Italian Gospel Choir: ho avuto tutto chiaro ma iniziamo a farci una pensata ...nel
infatti l’opportunità di fare una chiaccherata con frattempo se qualcuno fosse interessato a proporsi
l’attuale direttore del coro Alessandro Pozzetto e non esiti a contattarci.
stiamo anche pensando di realizzare un progetto
God Bless you,
ad hoc con il supporto della FGC ROMA AGEN-
Pietro
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CONDUCTING WORKSHOP
Conducting Workshop: la quarta edizione
del seminario Feder per Direttori con la conduzione
del maestro Daniel Stenbaek
APRILE
27-28
di Lucilla Sivelli
la Federazione ha supportato in altre manifestazioni.
Il workshop si terrà a Milano presso l’Auditorum Olmi, in via delle Betulle 39.
FederGospelChoirs annuncia che la prossima
4a edizione dell’ormai consueto Conducting
Workshop per Direttori sarà diretto da Daniel
Stenbaek.
Dopo il successo delle passate edizioni, lo
schema del seminario sarà strutturato in modo
molto simile.
PROGRAMMA:
prove al Sabato dalle ore 09:30 alle 12:30 e
dalle 14:00 alle 18:00
prove alla Domenica dalle 10:00 alle 12:00 e
dalle 14:00 alle 16:00 (sarà offerto ai partecipanti a pranzo un light lunch (panini e bibite)
Concerto finale (Gospel Showcase) dalle 17:00
alle 18:00 aperto agli amici che vorranno raggiungerci dedicato come di consueto ad un’associazione di beneficenza. Il concerto di questa edizione sarà a sostegno della Cooperativa
Spazio Aperto Servizi Onlus, associazione che
PARTECIPAZIONE E COSTI
Anche quest’anno per i Direttori Feder e quattro coristi appartenenti a 4 sezioni (SATB) non
è prevista nessuna quota di partecipazione in
quanto aderenti all’associazione. Per Direttori
non Feder è prevista la quota di 160 euro che
consente la partecipazione del Direttore e di 4
Coristi del proprio coro appartenenti a 4 sezioni differenti (classico SATB) .
Siamo sicuri che anche quest’anno il week end
regalerà belle emozioni e permetterà di consolidare le relazioni tra tutti i partecipanti in quello
che tutti noi chiamiamo ormai lo spirito FederGospel.
BIOGRAFIA Daniel Stenbaek
Direttore Musicale, è uno dei pianisti più importanti della Svezia. Daniel è stato spesso ospite
ad alcuni dei festival Gospel più importanti in
Europa e si esibisce regolarmente con acclamati artisti Gospel svedesi e internazionali.
Attuale Direttore dei ByGrace, formazione composta da 18 cantanti di Stoccolma, che esegue
musica Gospel tradizionale e contemporanea.
Il gruppo, che è spesso in tour in Europa e negli
Stati Uniti, ha recentemente festeggiato i suoi
15 anni registrando un nuovo album dal vivo
“One Thing” con Lawence Donald. I ByGrace
si esibiscono regolarmente presso la Chiesa
Evangelica Centrumkyrkan a nord di Stoccolma.
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L’INTERVISTA
Intervista a DANIEL STEINBEAK
Direttore della Quarta edizione
del seminario Feder per Direttori.
di Lucilla Sivelli
(traduzione a cura di Donatella Bochicchio)
Il 27 e 28 aprile prossimo si terrà il quarto
Conducting Workshop
Feder, diretto da uno dei
direttori di corali più importante in Europa: Daniel Stenbaek.
Per questa edizione il
Maestro ci ha concesso
un’intervista esclusiva,
in cui ci racconta qual è
stata la sua esperienza
formativa e in cui anticipa quale sarà il suo
approccio nel condurre
il workshop rivolto ai Direttori.
1) Daniel, Direttore di coro, insegnante e uno
dei migliori pianisti svedesi. Puoi raccontarci
qualche cosa su di te? Come hai iniziato?
Mi chiamo Daniel Stenbaek e vengo da Stoccolma, Svezia. Suono il piano e l’organo da
sempre e ho cantato in molti cori, sia tradizionali
che gospel. Il coro di giovani della mia chiesa
in cui suonavo cominciò a cantare brani pop e
gospel e quando per la prima volta ci venne a
far visita un coro gospel dall’Inghilterra ne rimasi
estremamente colpito. All’epoca avevo solo 10
anni!
2) Ci racconti della tua esperienza più significativa?
L’esperienza più significativa che mi ha portato
la musica è l’incontro con le persone, i musicisti, gli artisti, i cantanti e i cori che ho incontrato nel corso degli anni. Sono stato in tantissimi
posti e luoghi e paesi diversi e ho conosciuto
tantissimi amici in giro per il mondo. Per questo
sono grato alla musica!
3) Sei direttore del coro
Gospel By Grace. Ci
racconti qualcosa sul
gruppo, sulla sua evoluzione e su come siete
arrivati in Italia?
Ho fondato i By Grace
nel 1995 dopo averci
pensato e ripensato per
diversi anni. Volevo realizzare un gruppo che
non fosse solo di buona
qualità dal punto di vista
musicale ma che si impegnasse anche nella
trasmissione del messaggio della musica.
Nel corso degli anni siamo stati molte volte in
tournée negli Stati Uniti e abbiamo inciso diversi
dischi. Verso il 1995 ho incontrato Aurelio Pitino
di Torino ad un Festival in Olanda e quello fu
l’inizio del mio viaggio italiano!
4) Spiegaci in che cosa consiste il repertorio
di By Grace
Agli esordi il By Grace faceva principalmente
gospel contemporaneo ma ora abbiamo allargato il nostro repertorio includendo sia gospel
tradizionale che contemporaneo
5) Come e quando nasce la tua idea di proporti come docente per i Gospel Workshop?
Qual è stata la molla che ha funzionato come
motore principale?
Non ho mai scelto di essere un’insegnante di
musica gospel. Penso che per me ci sia stata una “chiamata” per divulgare le conoscenze
acquisite e diffondere il messaggio del gospel.
6) Per molti la musica è il culmine di tutte le
arti, secondo la tua esperienza personale qua-
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L’INTERVISTA
li sono le corde che tocca la musica Gospel
per un credente?
La musica è naturalmente la più alta espressione di tutte le arti (ndr) e il gospel è una di queste.
La gente reagisce in maniera diversa ai diversi
stili musicali proposti. Ciò che ho sperimentato
nella mia esperienza è che la musica gospel è
molto popolare e penso che questo sia dovuto
alla combinazione che si crea tra questo stile
musicale e il messaggio che esso propone.
7) Qual è il tuo approccio interpretativo ad un
repertorio così vasto come il concertismo dei
Negro-Spiritual, del Gospel e della Contemporary Christian music e quali sono le tendenze musicali che preferiscono i coristi che partecipano ai tuoi workshop ?
Quando si tratta di repertorio non decido il mio
programma in base ai cantanti, il mio intento è
di proporre alle persone sia il genere tradizionale sia quello contemporaneo, cercando di
spiegare come i diversi stili musicali siano tra
loro collegati. Considero il mio lavoro come un
progetto legato al genere e al messaggio.
8) E ora veniamo al Conducting Workshop:
questo seminario si propone quale strumento
di approfondimento e perfezionamento rivolto
ai Direttori.
Hai già un’idea di come imposterai il lavoro?
Ho un’idea di base su come vorrei che si svolgesse il workshop ma sono sempre pronto ad
apportare piccoli cambiamenti a seconda delle
persone che parteciperanno. Non vedo l’ora di
incontrare direttori e cantanti a Milano!
9) I direttori avranno occasione di imparare
tecniche e approcci per dirigere al meglio il
proprio coro e saranno presenti anche coristi
che si presteranno partecipando attivamente
alla esercitazioni pratiche e ai momenti corali
comuni, imparando e cantando le parti corali
di sostegno ai brani da te scelti così da permettere un’esercitazione pratica ai Direttori.
Questo lavoro di due giorni si concluderà con
la presentazione dei brani studiati con un concerto finale che verrà dedicato ad un’associazione di volontariato. Cosa ne pensi di questo
aspetto? Quanto, a tuo parere, è importante
che il messaggio “Gospel” venga indirizzato ai
meno fortunati?
Credo che la configurazione di questo workshop sia interessante, avendo a disposizione
direttori e cantanti contemporaneamente. A mio
parere è molto importante sforzarsi di trasferire il
“messaggio gospel” insieme alla musica. Senza
il messaggio intrinseco la musica conta poco!
10) Per FederGospelchoirs, che riunisce diversi cori dislocati su tutto il territorio nazionale, il Conducting Workshop, nella sua quarta
edizione, è un seminario rivolto ai Direttori che
ha sempre molto successo non solo perché è
un momento di arricchimento per i Direttori,
ma anche perché è vissuto come momento
“di aggregazione” di Direttori che hanno l’occasione di confrontarsi e lavorare insieme.
Credi che questa caratteristica sia importante?
La domanda mette a fuoco un punto cruciale:
il crogiolo! E’ importante incontrare gente che
lavora utilizzando gli stessi strumenti al fine di
condividere esperienze.
11) Il progetto della FederGospelChoirs vuole
valorizzare la coralità Gospel amatoriale italiana e tutti i componenti del direttivo sono volontari che operano in modo libero e gratuito.
In base alla tua esperienza di docente, relativamente alla tue esperienze con i cori, quale
potrebbe essere il valore di questa iniziativa?
Il valore di questa iniziativa è l’opportunità di
condividere con gli altri, oltre che imparare gli
uni dagli altri. Anche l’aspetto delle relazioni assume grande importanza, in quanto l’ambito
della “Musica Gospel” è così ristretto che risulta
assolutamente necessario conoscersi e incoraggiarsi reciprocamente, nel Nome del Signore!
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L’INTERVISTA
Intervista a Daniel Stenbaeck in lingua originale.
1) Daniel, you are a choir director, a teacher and you are one
of Sweden’s leading pianists. Can you tell us a bit more about
yourself? how did you start?
My name is Daniel Stenbaek and I come from Stockholm,
Sweden. I have been playing piano/organ for my whole life
and has also been singing in many choirs. Both traditional
choirs and gospel choirs. The youth choir in my church that
I played for started to sing some pop and gospel songs and
when we first had a gospelchoir from England visiting my
mind was blown away. I was only 10 years old then!
2) Can you tell us your experience more meaningful?
The most significant experience music has brought me is
all the people, musicians, artist, singers and choirs I have
met over the years. I have been to so many places, in many
countries and has been able to make so many friends around
the world. For that I am so grateful!
3) You are the Director of By Grace Gospel Choir . What about
the group and his evolution? How did you get in Italy?
I started By Grace in 1995 as a result of some thoughts I have
had for some years – I wanted to have a group that is not
just musically good but also is devoted to the message of the
music. We have over the years toured the US many times and
also recorded several records. Around 1995 I met with Aurelio
Pitino, from Turin, at a festival in Holland and that was the start
om my Italian journey!
4) Can you tell us what is the repertoire of By Grace?
When By Grace started we did mostly contemporary gospel
but now we have stretched it to do both tradititional and contemporary material.
5) When and how have you chosen to become a teacher for
the Gospel Workshop?
What was the incentive that has functioned as the main engine?
I have never choosed to be a teacher in the area of Gospel
Music. I think it has been my calling – to spread the knowledge I have and to spread the message of the Gospel.
6) For many people, the music is the culmination of all the
arts. In your personal experience, what are the strings that the
Gospel Music touches for a believer?
Music is, of course, a very high expression and Gospel Music
is one of the forms. People react differently on different styles.
What I have experienced is that Gospel Music is very popular
and I think it´s a combination of the style and the message.
7) What is your approach to interpreting a repertoire so vast
as the kind of Negro-Spiritual, Gospel and Contemporary
Christian music and what are the musical trends preferred by
the singers who participate in your workshop?
I don´t let the singers decide my agenda when it comes to the
repertoire – I see my mission to let the people try both tradi-
tional and contemporary. I also try to explain how the different
styles are connected to each other. I see my job both as a
genre mission and a message mission.
8) And now let’s look at Conducting Workshop: this workshop is intended as a tool for deepening and perfecting for
the Directors. Have you got already an idea of ​​how you will
set the job?
I have a basic idea of how I want to do the workshop – but
it always change a little depending on the people coming. I
can´t wait to meet the conductors/singers in Milan!
9) The directors will have the opportunity to learn techniques
and approaches for directing the most of their choir and will
also be present singers that will lend themselves as active
participants in practical exercises and choral moments, learning and singing the choral parts in support of the songs that
you have chosen to allow a practical exercise to the Directors.
This “two-day working” will conclude with the presentation of
the pieces studied with a final concert, which will be dedicated to a charity. What do you think of this look? How, in your
opinion, is it important that the message “Gospel” is directed
to the less fortunate?
I think the setup for the workshop is interesting – having both
directors and singers there at the same time. In my opinion it
is very important that you always strive to teach the “Gospel
message” along with the music. Without the message we
don’t have the music!
10) For FederGospelchoirs, which brings together various
choirs located throughout the national territory, Conducting
Workshop, in its fourth edition, is a seminar for the directors
who always very successful not only because it is a time of
enrichment for the Directors, but also because it is experienced as a moment “aggregation” of directors who have the
opportunity to meet and work together. Do you think this feature is important?
The question points out a very important issue – the melting
pot! It is important to meet with people that work with the
same thing in order to share experiences.
11) The project’s aim is FederGospelChoirs Gospel Choirs Italian amateur and all the members of the board are volunteers
who work free. Based on your experience as a teacher, relative to your experiences with the chorus, which could be the
value of this initiative?
The value of this venture would be the opportunity to share
with each other but also to learn from each other. The network
side of it is important as well. Since the area of “Gospel Music”
is so small we need to get to know each other and encourage
one another, in the Name of the Lord!
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MEMORIAL BOB SINGLETON
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Memorial Bob Singleton
Il 18 maggio 2013 dalle ore 15:00 fino alle ore 22:30
si terrà, presso l’area Feste del Centro sportivo
“Andrea Medici” in Via Garibaldi SN - Bubbiano (MI)
– la prima edizione del Memorial Bob Singleton.
Un sogno del cassetto che diventa realtà che non
potevamo che dedicare al nostro amico Bob. Non
possiamo infatti dimenticarci che se la nostra asso-
inizierà la mattina (i concerti inizieranno alle ore
15:00) che durerà fino a sera (chiusura prevista per
le ore 22:30), in un parco all’aperto, dove oltre ai
coristi potranno (anzi lasciatemi dire, dovranno !!)
venire i loro familiari.
Un evento che vedrà il susseguirsi dei cori che
saliranno su un palco per tutto il giorno, dove le
jam session dovranno farla da padrone, dove saranno preparate quantità industriali di salamelle,
dove i bambini potranno giocare liberamente, dove
la parola d’ordine sarà chiacchierare apertamente
e conoscersi… una festa di pace nello spirito del
messaggio che la Musica Gospel sa diffondere con
semplicità e profondità.
Ai cori partecipanti non sarà richiesta nessuna quota di iscrizione, ma solo la voglia di esserci insieme
agli altri, con grande entusiasmo e spirito di amicizia. Per questo motivo vorremmo che anche i cori
più lontani si organizzassero per essere presenti e
far così diventare questo momento veramente indimenticabile per tutti coloro che parteciperanno a
ciazione FederGospelChoirs esiste è anche grazie questa giornata di condivisione.
alla grande carica che Bob ha lasciato in tutti noi. Credo che se ci fosse ancora Bob non potrebbe
Bob, oltre ad essere un personaggio indimentica- che dirci: “ok... Good !“
bile, è per molti di noi un punto di riferimento molto importante anche dal punto di vista personale.
La sua scomparsa, avvenuta circa sei mesi dopo
l’indimenticabile prima edizione del Black History
Month, se da una parte ci ha lasciato un grande
vuoto, dall’altra ci ha fatto capire l’importanza del
nostro progetto e della semplicità con cui è necessario portarlo avanti, anche quando si ha o si avrà
l’occasione di incontrare platee prestigiose.
Il Memorial Bob Singleton non è un workshop, ma
una giornata dedicata a tutte le corali della FederGospelChoirs che potremmo quasi definire la “Woodstock del Gospel e del Negro Spirituals Italiano”.
Sarà soprattutto una festa per noi, un incontro che
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FEDERGOSPELXMAS CD
FederGospelXmas CD project
Come preannunciano nei numeri precedenti,
eccoci pronti per partire con il FederGospelXmas CD project. Il progetto, che avrà un
obiettivo coerente a quello che noi chiamiamo
lo stile “FederGospelChoirs”, consistera’ nella produzione del primo CD, che speriamo
possa avere cadenza annuale, dedicato ad un
progetto di solidarietà da utilizzare nella campagna Natalizia 2013 che sia rappresentativo
delle coralità Gospel e Negro Spirituals Italiana.
Il CD, che prevede un’attività che coordinerò
in prima persona, verrà realizzato con l’invio
di un brano delle corali FederGospelChoirs
che aderiranno al progetto, con il supporto
dello studio di registrazione Diginoise Studio
di Paolo Meinardi che ci aiuterà nella post
produzione/renderizzazione del CD, insieme
ad Alberto Meloni, Direttore de Al Ritmo Dello Spirito Gospel Choir, che ha scritto per l’occasione un brano comune inedito.
Ai cori associati verrà richiesto di inviare, entro
il 31 Maggio 2013, il brano in formato wave
(no mp3), una foto e una breve descrizione
della Associazione corale e del Direttore. Con
la quota di partecipazione pari a 200 euro il
coro aderente riceverà 40 copie del CD e le
eventuali copie successive saranno disponibili
a 5 euro cadauna.
Sfruttando la nostra rete di relazioni, i cori
che parteciperanno alla realizzazione del CD
avranno un’importante visibilità su tutto il territorio italiano, grazie al lavoro che stiamo impiegando affinché il CD venga distribuito presso
alcuni punti vendita di livello nazionale. Il CD
verrà adottato come dono/ricerca fondi da alcune Associazioni di volontariato ed è prevista
attualmente una tiratura di oltre 10.000 CD.
Non resta che trovare il brano e comunicarcelo!!
Pietro Catanese
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Feder Gospel
NEWS
BLACK BOLOGNA 2013
SAVE THE DATE!!!
BLACK BOLOGNA 2013
un evento FederGospelChoirs
Il consueto appuntamento emiliano con i docenti del Gospel, quest’anno sarà nuovamente
a Crespellano (BO) ma ATTENZIONE non più a
Maggio (periodo tradizionalmente già ricco di
offerte di seminari gospel e di iniziative analoghe), bensì il 28/29 SETTEMBRE 2013.
Questa modifica è stata apportata dal Comitato nell’ottica di soddisfare la richiesta dell’Amministrazione Comunale patrocinante di portare l’evento Gospel all’interno del rinomato e
consolidato appuntamento annuale della “Festa Fiera”, che coinvolge non solo il paese di
Crespellano, alle porte di Bologna, ma anche
l’intera Valsamoggia.
ANTEPRIMA DOCENTI
Attraverso il Team KNAGUI, i docenti americani protagonisti del BLACK Bologna 2013 saranno: dalla Georgia (USA), ma ormai stabile a
Berlino da qualche anno, dove con passione e
tenacia lavora, la grande vocalist, produttrice e
affermata docente gospel, Ingrid Arthur.
da Houston, Texas (USA), un vero “Minister of
Worship”, produttore, docente corale e pianista straordinario: Chad Brawley.
ANCHE QUEST’ANNO L’EVENTO È UN EVENTO FEDERGOSPEL (organizzato dall’Agenzia
FederGospelChoirs Emilia Romagna).
E anche quest’anno, quindi, l’evento si svolgerà nell’ottica del no-profit e del contenimento
dei costi : si intende infatti favorire la massima
partecipazione di formazioni corali, per realizzare sul grande palco di Crespellano un grande
concerto-esibizione in cui ogni coro potrà esibirsi con 2/3 propri brani.
Presto sul sito www.blackbologna.it e sulla pagina facebook Black Bologna, tutte le news e le
informazioni, che potete chiedere anche all’indirizzo [email protected]
VI ASPETTIAMO NUMEROSI A SETTEMBRE!
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Feder Gospel
NEWS
EDITORIALE CHAIRMAN
Appena conclusa la sesta edizione
del Black History Month, ricomincia il fermento.
Due grandi appuntamenti che vedranno il gospel
e i cori Feder in prima linea.
di Michele Marando
Come avete visto, anche questa edizione del Black History Month è passata. Ogni volta è una fatica, un impegno, uno stress, ma ogni volta è una gioia immensa,
un arricchimento che proviene direttamente dagli occhi e dal sorriso di chi partecipa (ed anche da qualche
lacrimuccia intravista alla fine del concerto). Incontrare
tante persone, che col tempo diventano amici, scambiare due parole, un saluto, una battuta, è una cosa
bellissima, che da sola vale il tempo e le forze profuse
per realizzare questo evento.
Il mio ringraziamento va a tutti coloro che hanno contribuito: i cori Feder con il loro supporto generoso alla
Milano da Gospel, i coristi che hanno riempito il workshop, i religiosi che hanno portato il loro messaggio
di pace alla Gospel Mass.
Un ringraziamento particolare va poi a Gennaro
D’Avanzo, direttore del Teatro San Babila, che ha ospitato la mostra fotografica per tutta la durata dell’evento. A Gennaro facciamo anche gli auguri per il prosieguo della sua attività artistica, a dispetto degli ostacoli
che sta purtroppo trovando.
Ma poiché i tempi della Feder non coincidono con i
tempi biologici di noi umani, dobbiamo già voltare la
pagina BHM e dare un’occhiata subito ai programmi
ed alle novità del trimestre che viene.
27-28 Aprile. All’orizzonte si profila il Conducting Workshop, con Daniel Stenbaek. Questo evento presenta
un triplice aspetto.
Innanzitutto è una palestra avanzata per i direttori. I
nostri direttori della Feder, che sono evidentemente
molto esperti nel loro lavoro (basta guardarli in concerto mentre dirigono e salta subito all’occhio), trovano
ancora il tempo e la pazienza e, lasciatemelo dire, la
modestia di voler affinare qualche dettaglio della loro
capacità e della loro tecnica. Il workshop nasce per
questo.
In secondo luogo questo workshop specifico è anche
un momento forte di incontro e di scambio. I direttori
si passano consigli, esperienze, notizie oltre, è il caso
di dirlo, a quella amicizia e simpatia che sfocia spesso
nel divertente cameratismo tipico di chi condivide idee
e obiettivi seri.
Infine, ma non per questo da meno, la partecipazione
di alcuni coristi è altresì un valore forte per tutti. Per i
direttori, che si possono appoggiare a loro per mettere
a punto qualche aspetto della loro modalità di conduzione durante le esercitazioni, ma anche per i coristi, che sfruttano l’occasione per imparare da Daniel
un trucchetto o due con cui giocarsi la nota migliore
in concerto. Se a fine aprile dunque ci vediamo con
i direttori per un evento consolidato, il 18 maggio ci
lanciamo invece in un altro guaio. Vogliamo infatti dedicare la festa di primavera, di cui l’anno scorso abbiamo fatto il numero zero col nome di Gospelliadi, ad un
grande maestro di musica e di vita.
Stiamo rivedendo un po’ la formula (ancora in corso
di definizione alcuni particolari) per rendere ancora più
ampia e significativa questa festa, che si chiamerà Memoria Bob Singleton, una figura simbolo per molti. Per
la Feder è stato un po’ il padrino di battesimo, visto
che ha condotto lui il primo Workshop (2008) con cui
è nata la nostra associazione.
Chiudiamo con una comunicazione di servizio che riguarda i soci. A fine anno sociale (30 giugno 2013)
decadono le cariche elettive che, lo ricordo, sono
biennali. Visto che siamo cresciuti notevolmente di numero, sono allo studio nuove norme operative per la
votazione ed anche un emendamento allo Statuto che
verrà sottoposto a ratifica dei soci nella apposita Assemblea annuale.
È tuttavia verosimile, dato l’accavallamento di tutte
queste attività, e vista anche la difficoltà di alcuni a
partecipare all’assemblea in estate, che quest’anno
essa slitti ad inizio settembre.
In ogni caso prima della pausa estiva ci sarà un aggiornamento via mail. Nel frattempo, chiunque desideri candidarsi, può cominciare a pensarci su.
Un caro saluto
Michele
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Feder Gospel
NEWS
L’INTERVISTA: IL DIRETTORE
Intervista a Paola Bertassi,
direttore di Coroseduto
di Lucilla Sivelli
Paola Bertassi, definita “Mary Poppins della
musica” dalla rivista “Suonare news”, si è diplomata in clarinetto e Composizione presso il
Conservatorio di Milano e si è laureata in composizione - indirizzo tecnologico .
La sua attività spazia dalla musica jazz e leggera
in qualità di sassofonista ed arrangiatrice (collabora con diversi artisti del panorama italiano
e partecipa a varie trasmissioni televisive e radiofoniche), alla composizione di musiche per
televisione e documentari.
Dal 1982 si occupa in parallelo di didattica ed
insegnamento presso scuole pubbliche e private privilegiando la formazione nelle scuole pri-
marie, l’ attività di direzione di coro per bambini,
ragazzi e adulti, nonché la musica d’insieme.
Dal 2001 è direttore della “scuola di musica città di Novate”, scuola comunale che promuove
attività di formazione ed istruzione musicale.
A partire dal 2004 pubblica per la CURCI diversi
testi di didattica per bambini e ragazzi.
Come e quando nasce la tua realtà corale?
La nostra realtà nasce nel 2001 come laboratorio
di supporto ai corsi di canto della scuola di musica città di Novate; agli adulti che frequentano i
corsi si aggiungono via via un po’ di genitori dei
bambini iscritti alla scuola. Nel giro di pochissimo
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Feder Gospel
NEWS
L’INTERVISTA: IL DIRETTORE
tempo ecco che si forma la prima “versione” di
COROSEDUTO composta da circa 15 coristi.
2. Qual è stata la molla che ha funzionato come
motore principale per la vostra realtà?
La molla di partenza è stata “aggregazione e condivisione” ossia formare un gruppo di adulti che
condividesse la passione per il canto e la voglia
di investire tempo e impegno per vivere insieme
il sogno di salire su un palco. Ma non sempre le
formazioni corali hanno la fortuna di diventare per
davvero un gruppo di amici: invece con i primi coristi si è creato un rapporto di profonda amicizia
e stima, fondamento necessario per la crescita
successiva della formazione. Questo ha facilitato
senz’altro il mio lavoro e
il desiderio collettivo di
crescere musicalmente.
3. Quali fatiche si incontrano nel gestire un
soggetto di “volontariato musicale” come la
vostra realtà? La risposta in questo
caso è complessa e non
riguarda solo l’ attività
legata al COROSEDUTO; il coro fa parte di un
progetto più ampio che
vede la nostra scuola
di musica come polo di
aggregazione per bambini, ragazzi e adulti. Le
realtà che sono nate
all’interno della scuola
(cori, orchestre, band rock e jazz e gruppi di musical) sono davvero tante e operano tutte nel nome
della condivisione e della progettualità. Adulti, ragazzi e insegnanti sono comunque sempre pronti
e attivi: un TEAM davvero efficiente!!! Gestire tanti progetti cercando di dare la corretta direzione
e cercando di mantenere il giusto spirito non è
davvero facile: nel nostro campo, dove spesso
prevale l’apparenza alla sostanza, è certamente
più faticoso scegliere e mantenere la seconda
strada.
4. Il repertorio del tuo coro è molto vario e spazia anche in ambiti musicali diversi dal Gospel.
Qual è il tuo approccio interpretativo ad un re-
pertorio così vasto come il concertismo dei Negro-Spiritual, del Gospel e della Contemporary
Christian music e quali sono le tendenze musicali che preferiscono i tuoi coristi?
Operando all’interno di una scuola di musica, mi
sembra doveroso tener conto dei differenti mondi
musicali e “spirituali” dei coristi. Per questo motivo cerco di dare varietà al repertorio perché il
nostro stesso gruppo è davvero molto vario ed
eterogeneo.. Inoltre il mio vissuto di sassofonista
funky/jazz mi porta inevitabilmente a scegliere
brani carichi di energia sia ritmica ma intensa anche a livello armonico. Quello che molto spesso
non riusciamo ad esprimere attraverso un testo,
poiché le visioni della vita nel nostro gruppo sono
davvero molteplici, riusciamo invece a trasmetterlo attraverso quell’energia che solo la musica
riesce veramente a creare. La musica ha davvero il grande potere di dare vita all’inesprimibile.
Inoltre mi piace moltissimo personalizzare i brani
con arrangiamenti originali perché spero di poter
offrire una versione “coroseduto” ogni volta che
affronto un nuovo brano; questo per dare rilievo
a quelle fantastiche e divertenti persone che sopportano i miei “esperimenti”...
5. Allarghiamo ora la visuale, sulla popolazione
della vostra realtà. Il pubblico, dove voi operate,
come vive questa vostra esperienza?
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Feder Gospel
NEWS
L’INTERVISTA: IL DIRETTORE
La nostra città ci ha accolto molto bene e come
realtà consolidata siamo sempre pronti a sostenere progetti e manifestazioni di volontariato. Una
delle nostre qualità è certamente l’impatto divertente; il pubblico ci segue e ci vuole bene perché
fondamentalmente si diverte moltissimo.
Per molti la musica è il culmine di tutte le arti,
secondo la tua esperienza personale quali sono
le corde che tocca la musica Gospel per un credente?
Come dicevo prima la nostra è una realtà scolastica, quindi va da sé che il nostro gruppo di coristi sia davvero eterogeneo. Attraverso la nostra
partecipazione a grandi manifestazioni, Il repertorio Gospel viene vissuto come un momento
di spiritualità dove ognuno di noi viene “toccato”
nel profondo dalla commozione e dall’affetto che
circonda chiunque abbia la fortuna di partecipare
ad una simile esperienza. Quello che certamente
si attiva è un meraviglioso senso di “appartenenza”.
Far parte di una corale è per molti un’esperienza indimenticabile spesso molto ricca di gioia
e di belle emozioni. Quanto spazio, secondo la
tua visione, può essere lasciato al divertimento?
Secondo la mia esperienza professionale, in qualità soprattutto di docente, penso che il divertimento, inteso come momento di “leggerezza”,
non vada mai dimenticato. Ovvio che ognuno può
interpretare il termine come vuole ma credo che
una giusta misura di leggerezza , in generale nella
vita, renda qualsiasi attività senz’ altro meno faticosa. Una battuta di spirito durante un momento di studio faticoso o un semplice scherzo può
davvero togliere peso ai momenti di tensione. Se
poi parliamo del vero divertimento… quello per
noi è senz’altro legato ai concerti, ai festival e alle
serate condivise con altri cori ed è assolutamente
necessario per la sopravvivenza del coro.
Le corali Gospel sono associazioni molto vitali,
quali sono i vostri progetti nel cassetto?
Siamo sempre pronti a partecipare a serate in
aiuto ad associazioni di volontariato; stiamo lavorando a nuovi brani per poter sostenere nuove
serate. Inoltre abbiamo in progetto un nuovo disco e un festival in Provenza..
Il tuo coro ha appena aderito alla FederGospelChoirs, il cui progetto è quello di valorizzare la coralità Gospel amatoriale italiana. Tutti
i componenti del direttivo sono volontari che
operano attività libera e gratuita. In base alla tua
esperienza di direttore, relativamente alla tua
corale, quale potrebbe essere il valore di questa
iniziativa?
Certamente il confronto musicale e personale per
ognuno di noi, oltre alla possibilità di poterci rendere utili attraverso le iniziative della FederGospel.
Far parte di un gruppo riconosciuto e autorevole,
formato da persone con profonde convinzioni,
non può altro che spingerci a migliorare come
musicisti e come persone.
Normalmente chiedo ai Direttori quale sia il bilancio rispetto alle iniziative e al progetto Feder… nel tuo non posso che chiederti un bilancio preventivo: cosa ti aspetti dall’Associazione,
cosa ti piacerebbe ricevere e quale pensi possa
essere il tuo apporto alla “casa del Gospel?”
Francamente non saprei ancora dire che tipo di
apporto potrebbe dare il nostro coro; al momento c’è solo la gran voglia di essere disponibili e di
lasciare che sia l’associazione stessa a indicarci una eventuale direzione. Dalla‘ associazione
FederGospel mi aspetto senz’altro la possibilità
di poter collaborare ad iniziative di pubblica utilità
che diano un senso sociale, oltre che musicale, al
nostro percorso. E di questo vi ringrazio a nome
di tutto il coro.
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Feder Gospel
NEWS
LE INTERVISTE: IL PRESIDENTE
Intervista a Gian Luigi Zucchi
Presidente dell’associazione
dei Tibur Gospel Singers
di Antonella Lavalle
1) Raccontaci come hai incontrato l’associazione corale di cui fai parte e quali sono stati
i motivi che ti hanno convinto a provare questa avventura?
In realtà il coro nasce nel 2003 ma io sono entrato a farne parte più tardi. A giugno 2007
sono andato a vedere un concerto dei Tiburgospelsingers e sono rimasto sorpreso dalla passione con cui ogni corista cantava ogni
singola parola, dall’armonia e dalla gioia che
mi hanno trasmesso.
2) Come nasce la tua passione per la musica
Gospel?
In realtà, sin da piccolo sono stato rapito dalle voci nere che secondo me trovano la loro
massima espressività nella musica gospel.
Studiando e sperimentando questo genere
ne ho compreso il messaggio di amore e di
libertà, il coinvolgimento e il senso di appartenenza ad un gruppo che ne consegue.
3)Qual è il rapporto con il Direttore della tua
corale?
Ho un rapporto molto particolare con il nostro
direttore. Avendo anche io delle competenze
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Feder Gospel
NEWS
LE INTERVISTE: IL PRESIDENTE
musicali tra di noi c’è un continuo confronto,
ma nel senso positivo del termine. È rassicurante sapere di avere a che fare con una persona di larghe vedute. Solo le persone che si
mettono in discussione arrivano ad una ricerca e ad una conseguente crescita.
4)Qual è l’attività che secondo te svolge il
direttivo della tua associazione?
Al momento io sono il presidente in carica e
con me nel direttivo ci sono quattro validi consiglieri che stanno lavorando molto per migliorare e stimolare tutti i coristi con eventi, seminari, concerti. Mi sembra giusto ricordare i
miei quattro colleghi: Martina Nucci, Eleonora
Cammardella, Andrea Bortoloni, Fabrizio Ales.
Come direttivo, oltre che occuparci di questioni organizzative e logistiche, stiamo cercando
di ascoltare le esigenze di ogni corista: il gruppo è composto da individui diversi e quindi
l’unione di intenti parte dal rispetto di tutti.
6)Qual è la missione della tua corale e quali
progetti ti piacerebbe che venissero realizzati
nel futuro?
Al momento noi siamo molto felici di aver pubblicato il nostro primo cd . si tratta di un progetto partito anni fa e completato ad ottobre
2012 con la post produzione e mastering. Al
momento siamo presi dall’organizzazione della
manifestazione che portiamo avanti da quattro
anni: il TGS ‘N’ FRIENDs. È un’idea che parte
dalla voglia di condividere con altri cori gospel
momenti di musica e non solo.
7)Secondo la tua esperienza di Corista, oltre
che direttore dell’associazione, dal punto di
visto organizzativo cosa è assolutamente importante che un direttivo realizzi e cosa per
contro e’ solo accessorio ?
Secondo me dal punto di vista organizzativo,
nella maggior parte dei casi, un direttivo deve
tener conto delle possibilità e delle esigenze di
ogni corista. Per esempio noi da tempo, abbiamo deciso, per i concerti in location distanti
più di 50 km da Tivoli, di affittare un autobus in
maniera da facilitare la partecipazione di tutti.
Come accessorio eliminerei tutte quelle situazioni che non portano ad una reale condivisione, concetto insito nella parola gruppo.
8)In merito alla vostra preparazione, hai una
esperienza recente da raccontarci? So che
avete contattato il maestro Masa, in cosa
pensi possa far crescere il vostro coro?
Il 2-3 marzo abbiamo frequentato un seminario sotto la guida del noto cantante gospel
Masa Mbatha-Opasha. Il seminario è stato intitolato “Il canto dell’anima”. Masa ha stimolato in ognuno di noi delle sensazioni diverse, ha
rievocato concetti fondamentali per chiunque
si affacci alla musica gospel. È molto difficile
descrivere in che modo abbia fatto crescere il
coro, ma vedendo la luce negli occhi dei coristi
al concerto della domenica sera, a fine seminario, mi sono reso conto che è andato molto
oltre la tecnica: lo ringrazio di nuovo a nome
di tutti i coristi per averci dato un pezzo della
sua anima.
9)La formazione di un coro è espressione di
crescita. Un Direttore di associazione cosa
auspica per migliorare la propria realtà corale? Quale impegno richiede ai propri coristi/
associati?
Sono presidente dell’associazione da qualche
mese e non credo di aver fatto meglio dei
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Feder Gospel
NEWS
LE INTERVISTE: IL PRESIDENTE
miei predecessori: cerco di dare il massimo e
spero che questo sia sufficiente. Alla nostra
associazione auspico di mantenere l’unità e il
senso di gruppo il più a lungo possibile; anche se siamo un coro amatoriale credo che
la voglia di costruire e migliorarsi siano terre-
no fertile su cui seminare per un raccolto sicuro. L’impegno che chiedo ai coristi è quello
di continuare per questa strada, di percorrerla
ancora a lungo e di farlo con la stessa passione che vedo ogni giovedì sera alle prove.
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Feder Gospel
NEWS
LE INTERVISTE: LA CORISTA
Intervista a Cristina Di Benedetto,
corista dei Roma Gospel Voices
di Antonella Lavalle
Raccontaci come hai incontrato l’associazione corale di cui fai parte e quali sono stati i
motivi che ti hanno convinto a provare questa avventura, come nasce la tua passione
per la musica Gospel?
Sono approdata al mondo del gospel in maniera decisamente casuale una quindicina di
anni fa. All’epoca, nell’ufficio presso il quale
lavoravo, era prassi tenere mensilmente una
relazione davanti a 300 persone, cosa che
non era assolutamente nelle corde di una timida come me. Decisi di provare a vincere
questa mia debolezza... ma come? Scartando il ricorso a corsi/terapie simil-psicologiche,
pensai che cantare in un coro potesse essere
un ottimo approccio alla soluzione del problema: il coro ti protegge, ma al contempo ti fa
esporre. Poteva essere un primo step verso la
soluzione del problema! La scuola di musica
vicino casa offriva corsi di ogni genere ed io
mi iscrissi al coro gospel, ignorando praticamente tutto, o quasi, sull’argomento. Scoprii
un mondo! Non ho mai tenuto una conferenza
in pubblico, ma da quel momento il gospel è
diventato parte della mia vita! Dopo 13 anni
nel coro della scuola, ho sentito il bisogno di
fare nuove esperienze e due anni fa sono entrata a far parte dei Roma Gospel Voices di
Nico Bucci.
Qual è il rapporto con il Direttore della tua
corale ? Cosa ti piace di lui e cosa vorresti su
cui si concentrasse di più?
Il nostro Direttore è una personalità poliedrica
e molto interessante, un artista a tutto tondo,
che sa rendere una prova non solo momento di studio ma di comunicazione intensa, in
cui sensi, sensibilità e sensazioni sono chiamati a collaborare. Studiare una canzone non
è solo apprendere testo e musica, ma vuol dire
entrare nella canzone, farla propria e cercare,
in concerto, di trasmettere la forza del suo
messaggio al pubblico. Quindi anche questa
volta mi si è aperto un mondo nuovo! Nico ci
spinge a spostare i nostri limiti sempre più in
là, ad interpretare la canzone al di fuori della
performance vocale. Ogni prova è un viaggio
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Feder Gospel
NEWS
LE INTERVISTE: LA CORISTA
nella musica gospel e dentro noi stessi.
Qual è l’attività che secondo te svolge il direttivo della tua associazione?
Faccio parte da qualche mese del Direttivo
della nostra associazione e solo entrandone a
far parte ho potuto constatare il lavoro incessante che si svolge “dietro le quinte”. Come
corista non si ha un’idea precisa della mole di
lavoro che porti avanti un Direttivo. Ogni giorno è un confrontarsi attraverso mail, telefonate
e incontri su tutte le tematiche che impattano
sul coro, dall’aspetto contabile alla pianificazione dei concerti; dalle public relations con
enti, teatri e associazioni varie agli aspetti tecnici, giuridici o assicurativi, fino a decisioni decisamente più soft come la scelta del colore
delle divise! Insomma: c’è sempre e molto da
fare! Raccontaci il rapporto che hai con gli altri
coristi della tua associazione?
L’aspetto umano è quello più rilevante nella
mia esperienza coristica. Non credo che senza la giusta rete di affetti e rapporti umani la
mia esperienza sarebbe durata tanto. Interpretare un brano gospel ha il potere di andare a
toccare le corde più intime del tuo io e quando
questo si realizza in simbiosi con il gruppo ne
scaturisce un effetto dirompente che non può
lasciare indifferente neanche il pubblico più
gelido. E’ dunque fondamentale la forza emotiva del gruppo, senza la quale saremmo un
coro sterile. I Roma Gospel Voices sono una
quarantina di persone! Ovviamente non si può
avere lo stesso legame con tutti, ma anni di
“militanza”, workshops in giro per l’Italia e l’Europa, condivisione dello stesso progetto, ci
hanno reso senza ombra di dubbio una bella
squadra affiatata!
Qual è la missione della tua corale e quali
progetti ti piacerebbe che venissero realizzati
nel futuro?
I Roma Gospel Voices hanno indubbiamente
una gran voglia di crescere e credo proprio
che stiano viaggiando nella giusta direzione! I
nostri concerti sono prevalentemente a scopo
benefico e l’attività di fund raising è un must
per noi. Accanto all’attività concertistica, non
mi dispiacerebbe sviluppare quella organizzativa: workshops, masterclasses, rapporti di
gemellaggio con cori stranieri, raduni gospel...
mi piacerebbe dare più visibilità al gospel, fare
in modo che non fosse considerato un genere di nicchia da riesumare prevalentemente a
Natale!
Secondo la tua esperienza di Corista, dal
punto di visto organizzativo cosa è assolutamente importante che un direttivo realizzi e
cosa per contro è solo accessorio ?
Io non concepisco il Direttivo come gruppo oligarchico al di sopra del coro, piuttosto come
una sua emanazione, un suo strumento. I
progetti del coro vengono sviluppati e concretizzati dal Direttivo e la comunicazione è
l’aspetto fondamentale di questo processo.
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Feder Gospel
NEWS
LE INTERVISTE: LA CORISTA
Un corretto flusso di informazioni da e verso
il coro non solo ne migliora l’organizzazione ma consolida anche lo spirito di appartenenza al gruppo, aspetto fondamentale in un
coro. Come corista mi aspetto dal Direttivo
comunicazioni puntuali e definitive, trovando
accessorio, se non inutile, essere informata di
ogni step che ha portato alla realizzazione di
un progetto. Parola chiave: concretezza!
Cosa ti piace di più e cosa ti dà maggiore
soddisfazione della tua associazione corale?
Quali sono le tue emozioni nel rappresentarla
durante le tue performance?
Indubbiamento le sensazioni che il cantare insieme regala. Si passa dall’allegria alla commozione, dalla gioia alla preghiera... all’unisono! Durante i concerti amo “sbirciare” le
espressioni dei miei compagni mentre cantano e trovo fantastico leggere sui loro volti le
emozioni che io stessa sto vivendo in quel momento: quello è indubbiamente un momento
in cui le mie emozioni si amplificano e spesso
sono così travolgenti che il pubblico, come per
incanto, sparisce!
Qual è la tua preparazione vocale e come affronti
lo studio di un nuovo brano?
Il nostro Direttore è molto
attento alla nostra preparazione vocale e dedica
molto tempo al riscaldamento delle nostre voci
prima di ogni prova o concerto. Ogni nuovo brano
viene studiato durante le
prove: si parte dall’analisi
e dalla comprensione del
testo, per poi arrivare a
provare le parti e a montare il brano. Ognuno di noi,
poi, riceve testo e mp3
per poter perfezionare a
casa quanto appreso alle prove. Personalmente sono solita registrarmi la parte così da
poterla risentire e provare quando ho tempo.
Quale brano meglio rappresenta per te la tua
realtà corale?
Credo che ci rappresentino meglio i brani con
un buon ritmo, quelli che non riescono a far
star fermo nemmeno un sasso, ma quando
partono le note di Total praise è innegabile che
nel coro avviene qualcosa di intangibile che si
trasmette immediatamente al pubblico: quello
è il momento magico che ti rende fiera di far
parte di un coro gospel.
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Feder Gospel
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LE INTERVISTE: LA PIANISTA
Intervista ad Elisa Ciulli
pianista del St. Jacob’s Choir
di Antonella Lavalle
Come sei venuta in contatto con un’associazione corale e cosa ti ha spinto a volerne
farne parte?
Dall’età di 16 anni ho iniziato a suonare per
il coro della mia parrocchia e, anche se non
facevamo parte di un’associazione, partecipavamo a rassegne e piccole manifestazioni. La
prima associazione corale con la quale sono
entrata in contatto è quella attuale il St. Jacob’s Choir e ci sono entrata per caso: avevano bisogno di una pianista, il Direttore mi ha
contattata, il genere che facevano mi è piaciuto da subito ed eccomi qui; dal ’98 faccio
parte di questo bel coro.
Quanto è difficile per un musicista entrare
in un progetto musicale articolato come un
coro Gospel?
Abbastanza difficile. Per un nuovo corista c’è
sempre un posticino nel coro, mentre di un
musicista ce ne deve essere “bisogno”.
Come è cambiato il tuo modo di suonare
quando accompagni il coro?
Ho sempre suonato in gruppi strumentali o accompagnato cantanti, anche se di formazione
classica quindi non ho trovato molta differenza
nel “modo” di suonare. Con il coro ti senti più
importante perché sai che per loro sei una
colonna portante e che si basano su di te, ma
al tempo stesso, se specialmente c’è affiatamento, ti senti parte di loro e non solamente
un “accompagnatore”.
Qual è il rapporto con il Direttore della tua
corale? Cosa ti piace di lui e cosa vorresti su
cui si concentrasse di più?
Il rapporto con Massimo è stupendo. E’ un
rapporto di amicizia e grande stima. Non ho
trovato persone che mettono così tanta anima e che spendono gran parte del loro tempo per seguire la sua passione. Non avremmo
raggiunto tali risultati senza il suo amore per il
coro. Se proprio dovessi fargli una critica sta
nel fatto che, avendo un enormità di brani in
repertorio (non so nemmeno quanti!) e che
spaziano fra molti generi, a lui piace cambiare
spesso o sostituire continuamente i brani nei
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Feder Gospel
NEWS
LE INTERVISTE: LA PIANISTA
vari concerti; ciò è anche un bene, così non si
corre il rischio che vengano a noia. Al tempo
stesso però non finisco di assaporare la bellezza di un brano che già passiamo ad un altro
ed io non provo quella sensazione di sicurezza, che in genere si ha quando esegui brani
più volte dal vivo.
Cosa ti ha insegnato come musicista e come
persona essere parte di un coro Gospel?
Come musicista mi ha dato modo di essere
più aperta mentalmente e musicalmente perché ho avuto modo di spaziare fra molti generi
e modi di suonare, mentre precedentemente
suonavo solo musica classica. Come persona indubbiamente ho imparato che quando fai
parte di un gruppo, oltre a rafforzare i rapporti
umani e le amicizie, capisci che tante anime si
uniscono insieme e sono tutte dirette per creare lo stesso emozionante obiettivo.
Come hai conosciuto il repertorio Gospel e
Negro Spirituals e che tipo di preparazione
hai dovuto affrontare per questo repertorio?
Ho conosciuto questi generi grazie al coro
dove sono attualmente e me ne sono innamorata subito.
Non penso che occorra un particolare tipo di
preparazione, ma come tutti i generi musicali, occorre conoscenza e ascolto di tali generi,
ma soprattutto necessitano il cuore e l’anima
ben predisposte, “giuste”.
Raccontaci il rapporto che hai con gli altri
componenti della tua associazione?
Come ci dice sempre Massimo, il nostro
Direttore:”Prima di essere un coro, siamo un
gruppo di amici”! E ciò è proprio vero. Ho potuto notarlo in alcune particolari occasioni.
Devo dire che la nostra coesione si rispecchia
nel nostro modo di cantare. Comunque con
alcuni di loro siamo molto amici.
Quanto spazio viene data all’improvvisazione
durante l’esecuzione dal vivo ?
Fortunatamente per me non è richiesta l’improvvisazione. Dico “fortunatamente” perché
non ho mai esercitato tale pratica e, venendo
da studi classici e non jazzistici, non conosco
le modalità di esecuzione. Anche se, devo esser sincera, mi piacerebbe molto saperla fare.
Nel gospel tradizionale sarebbero previsti momenti di improvvisazione, ma dei brani, che in
genere eseguiamo, ho la partitura originale.
Come affronti in genere un concerto?
Non posso nascondere che quando abbiamo
concerti importanti l’emozione si fa sentire, ma
l’armonia fra i membri del gruppo e l’atmosfera naturale che si crea durante i concerti,
fa si che ogni evento sia sempre sereno, unico ed emozionante. In genere cerco sempre
di allenarmi con lo studio a casa. Massimo mi
fornisce di cd con incise le versioni originali e
le eventuali basi sulle quali posso provare, così
quando vado alle prove generali ho già imparato i brani. Inoltre mi presento almeno mezz’ora
prima dell’inizio del concerto per sistemare la
mia postazione, provare eventualmente, avere
un’idea dell’acustica e cercare la giusta concentrazione.
Raccontaci che tipo di strumentazione hai e
il tuo set up tipo.
La strumentazione è fornita dal Direttore del
coro e lui pensa ad ogni tipo di set up... Che
fortuna, eh? Non è da tutti!!! Comunque è un
pianoforte digitale ed ora non ricordo la marca.
Quali sono le differenze importanti che trovi nelle diverse location dei concerti (chiese,
teatri, open air)?
Le differenze sono importanti, sia per ciò che
riguarda l’acustica, sia per il repertorio da effettuare. Le chiese richiedono brani acustici e
non troppo moderni, con un set up non molto
amplificato, mentre i teatri hanno un’acustica
più asciutta che ci permette di eseguire brani
con l’accompagnamento di basi moderne e
molto ritmiche. Raramente cantiamo all’aperto; in questo caso l’amplificazione è importantissima.
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Feder Gospel
NEWS
LE INTERVISTE: IL CORISTA
Intervista a Paolo Carpenella,
Corista del 7 Hills Gospel Choir
di Antonella Lavalle
Raccontaci come hai incontrato l’associazione corale di cui fai parte e quali sono stati i
motivi che ti hanno convinto a provare questa avventura?
Ho iniziato questa esperienza sfogliando un
catalogo dell’Università Popolare di Roma e
trovando quel corso di Laboratorio Gospel
che, dopo un paio di anni, è divenuto l’associazione 7Hills Gospel Choir. Il Gospel, almeno per quello che vedevo alla televisione,
soprattutto in film come Sister Act, mi aveva
sempre incuriosito e rallegrato e allora perché non provare?
Come nasce la tua passione per la musica
Gospel?
Come ho detto prima, mi ci sono avvicinato
per la curiosità e l’allegria che mi suscitava-
no film come Sister Act, tra tuniche colorate e dimenarsi di braccia, ma esserne parte
attiva è molto più divertente dell’ascoltarlo!
Sarebbe bello vederlo praticare anche normalmente durante le nostre messe, richiamerebbe sicuramente molti giovani, ma purtroppo continua e essere visto con generale
diffidenza dalla Chiesa mentre in realtà il Gospel, ovvero il God Spelling, è proprio il cantare la parola del Signore. Lo dice uno che
non è credente, ma quando canto Gospel
divento il più fervido fedele, potenza della
musica, potenza del Gospel!
Qual è il rapporto con il Direttore della tua
corale? Cosa ti piace di lui e cosa vorresti su
cui si concentrasse di più?
Tra coristi e Direttore c’è un rapporto di stima, fiducia e disponibilità reciproche. Mi
piace il suo entusiasmo e soprattutto il coinvolgimento quando ci dirige nei concerti… a
volte fa delle facce da cartone animato per
cui è ardua non scoppiare a ridere durante
una performance! Invece vorrei si concentrasse un po’ di più sulla presenza scenica
del Coro: dovremmo muoverci in maniera
più uniforme e forse anche con più enfasi.
Non sarebbe male neanche il lancio di nuovi
solisti (ma questa credo sia una prospettiva
a cui stia lavorando!)e anche l’interscambiabilità dei solisti nel nostro repertorio consolidato.
Qual è l’attività che secondo te svolge il direttivo della tua associazione?
Il Direttivo è la rappresentanza di tutti gli
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Feder Gospel
NEWS
LE INTERVISTE: IL CORISTA
associati (anche perché da
associati stessi costituito) e
come tale deve operare: cogliere gli umori e venire incontro, per quanto possibile,
a quelle che sono le esigenze
e le motivazioni generali del
7Hills, che sicuramente sono
la voglia di cantare e di migliorare la propria tecnica individuale. In questa direzione
credo ci si stia muovendo.
Raccontaci il rapporto che
hai con gli altri coristi della
tua associazione.
In generale di simpatia e stima poiché nel
coro ci sono tutte bravissime persone (e vai
con la sviolinata!), poi ovviamente trovandomi in una comunità di una cinquantina di
elementi è difficile conoscere tutti allo stesso modo e avere lo stesso tipo di rapporto.
Con certi è nata una bella amicizia e ci si
frequenta anche fuori dal coro e addirittura
con alcuni condividiamo un’altra esperienza
musicale: abbiamo creato un gruppo swing.
Infine volevo concludere con una carrambata: dopo svariati anni ho ritrovato nei 7Hills
la mia ex professoressa di filosofia del liceo!
Visto che mi rimandava non dico che soddisfazione quando sbaglia!
Qual è la missione della tua corale e quali
progetti ti piacerebbe che venissero realizzati
nel futuro?
La nostra missione è quella di donare “vibrazioni positive” a chi viene ad ascoltarci!
Durante le feste del Natale andiamo a cantare negli ospedali e una volta ci siamo esibiti
a cappella nel reparto oncologico pediatrico: strappare quei bambini dalla loro realtà,
anche se per un solo piccolissimo istante,
e vederli sorridere… beh, non ha prezzo ed
è quanto di più vicino ci sia allo scopo della
nostra missione. Per questo vorrei che tra i
progetti futuri ci fossero altre esibizioni negli
ospedali anche in periodi non natalizi. Inoltre mi piacerebbe che venissero organizzate
manifestazioni canore e stage, ma queste
sono cose che il Direttivo si sta prodigando
di realizzare!
Secondo la tua esperienza di Corista, dal
punto di vista organizzativo, cosa è assolutamente importante che un direttivo realizzi e
cosa per contro è solo accessorio?
Sarò lapalissiano, ma un corista entra in un
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Feder Gospel
NEWS
LE INTERVISTE: IL CORISTA
coro per cantare e quindi tutte le iniziative
che si organizzano per farlo e per migliorare
la tecnica vocale sono importanti, anzi, fondamentali; tutto il resto credo sia un contorno su cui si possa sempre discutere.
Cosa ti piace di più e cosa ti dà maggiore
soddisfazione della tua associazione corale?
Quali sono le tue emozioni nel rappresentarla
durante le tue performance?
Mi piacciono l’amalgama e la complicità che
si sono creati tra noi coristi. Ciò che mi dà
grande soddisfazione è il buon livello vocale
raggiunto dal coro, cosa che ci ha permesso di esibirci anche in grandi scenari romani
come Piazza di Spagna, il Colosseo, Castel
Sant’Angelo e il Teatro Valle, solo per dirne alcuni. Ogni volta che ci esibiamo provo sempre una grande emozione, mi sento
bene con me stesso ed entro in sintonia con
l’universo! Quando cantiamo “Total Praise”
mi vengono sempre i brividi agli Amen finali!
Qual è la tua preparazione vocale e come affronti lo studio di un nuovo brano?
Quando alle prove prepariamo un nuovo
brano, registro la mia linea melodica che il
Direttore suona al piano e poi la ascolto più
volte seguendo lo spartito. Ho preso alcune lezioni di canto però mi capita di usare
più l’istinto che la tecnica; quando si parla
di cose che non vedo, come glottide o diaframma, ho difficoltà a capire che devo fare
a seconda di ciò che si canta (magari lo faccio, ma inconsapevolmente). Forse dovrei
fare come Demetrio Stratos e sperimentare
all’inverosimile per acquisire una certa autoconsapevolezza vocale e quindi migliorare.
Quale brano meglio rappresenta per te la tua
realtà corale?
“I still haven’t found what I’m looking for”
che estendo oltre la realtà corale: spero che
tutti, prima o poi, troveremo ciò che stiamo
cercando. Di una cosa però sono certo: senza musica sarebbe una ricerca triste!
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LA VOCE DEI CORI FEDER E I LORO EVENTI
Feder Gospel
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Lo spirito di condivisione spinge il coro
Joyfull Singers ad entrare in Feder. Benvenuti!
Il CORO: l’idea nasce da un gruppo di donne
che nel lontano 1998 decidono di frequentare una scuola di canto per prepararsi a un
concerto in favore di una raccolta fondi per
il restauro di una chiesa del paese, il paese
è Vanzaghello (MI), il coro è “Joyful Singers”
che sotto la direzione di un’insegnante di
canto muove i suoi primi passi nel mondo
della musica gospel. Alla fine dell’anno 2000,
inizia la sua collaborazione con il maestro
Fabio Gallazzi, Presidente del Circolo Accademico Culturale di Vanzaghello e direttore
dell’Orchestra Microkosmos, che ha saputo
guidare il gruppo, composto di quattro sezioni vocali (bassi, tenori, contralti, soprani),
verso un processo di crescita costante.
I trentacinque coristi che compongono il
coro vestono, secondo lo stile delle comunità battiste, l’abito tipico che, nascondendo
le caratteristiche corporee individuali, uniforma il gruppo e permette di concentrare l’attenzione di chi ascolta sul ritmo e sul senti-
mento del canto corale.
Dall’inizio del 2013 la direzione corale è stata
affidata a una giovane promessa, il musicista Davide Bomtempo.
Laureato in scienze matematiche intraprende lo studio della chitarra classica in giovane età, sotto la guida del chitarrista e liutista
Antioco Puddu. All’età di diciassette anni si
avvicina alla didattica della chitarra classica
e si perfeziona con i maestri: Maurizio Colonna, Maurizio Grandinetti, Emanuele Segre, Marco e Stefano Bonfanti. Attualmente,
sotto la guida del M° Marco Bonfanti, prosegue gli studi al Triennio Accademico in
Chitarra Classica presso l’I.S.S.M. Puccini
di Gallarate. Compie studi di composizione
con il M° Luca Macchi e direzione corale con
il M° Gabriele Conti e la M° Gianna Visintin.
Si esibisce in concerto sia come solista, sia
in formazione cameristica (duo e trio di chitarre), sia in orchestra.
Insegna chitarra classica in diverse scuole di
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LA VOCE DEI CORI FEDER E I LORO EVENTI
musica, ed è docente per l’Accademia del
Teatro alla Scala nel progetto “Rincorrere un
sogno” nel quale dirige l’orchestra di ragazzi
dell’Istituto Primo Levi di Bollate (MI). Inoltre coordina e dirige la Guitar Orchestra di
Vanzaghello (MI).
Collabora con il M°Fabio Gallazzi e Christian Silva nella realizzazione di progetti
che coinvolgono bambini e ragazzi in esperienze significative nel campo della musica,
tra gli eventi più importanti realizzati, si cita
l’annuale “Franco Agostino Teatro Festival”
(FATF) di Crema, l’annuale Masterclass Primaverile di Vanzaghello con il M° Emanuele
Segre e gli spettacoli: “Pierino e il Lupo, favola in musica”, “Alla Scoperta della Lirica,
Mozart, “La cenerentola e Il Barbiere di Siviglia di Rossini”.
Il lavoro svolto nei confronti dei ragazzi gli ha
valso nel 2013 il premio alla cultura conferito
da JCI Varese in collaborazione con LIONS
Club di Busto Arsizio con il patrocinio dello
stesso comune e della provincia di Varese.
IL REPERTORIO dei Joyful Singers comprende sia spirituals d’ispirazione biblica
come “Go down Moses”, “Joshua”, ”By the
waters of Babylon”sia gospels più recenti
come”My desire”, ”Psalm68”; oltre a brani
molto conosciuti quali “Oh happy day”, “I
will follow Him”.
Feder Gospel
NEWS
Il coro in questi anni si è aperto a varie esperienze artistiche partecipando a workshops
con artisti come il compianto Bob Singleton
o, più recentemente con: Carol Bernard, André J. Thomas, Rosephanye Powell, Robert
Ray cantanti e compositori che hanno fatto
della musica gospel la loro ragione di vita,
per non parlare poi dell’appuntamento annuo
della Gospel Connection di Assisi, che vede
l’incontro di molti cori italiani con i più grandi
rappresentanti di musica gospel americana;
l’idea e lo spirito di “CONDIVISIONE”che
sempre abbiamo sentito nel corso di questi
workshop ci hanno convinto ad aderire alla
FEDERGOSPELCHOIRS.
Il coro Joyful Singers, sempre sensibile alle
problematiche sociali, ha collaborato con
importanti organizzazioni culturali e umanitarie come: AVIS-AIDO, UNESCO, ACTIONAID International e F.A.I.
Nella formazione di base il coro si propone
con l’accompagnamento del pianoforte, con
la possibilità di unire percussioni e chitarra
basso.
LA FINALITÀ dei Joyful Singers è di trasmettere, con le voci e la musica, quell’emozione,
quel sentimento che ognuno di noi dovrebbe
avere quando prega con gioia.
www.joyfulsingers.org
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LA VOCE DEI CORI FEDER E I LORO EVENTI
Tra i diversi eventi in calendario per la prossima estate, uno su tutti renderà questa
stagione davvero speciale per il Rejoicing
Gospel Choir. Il nostro coro taglierà infatti
l’importante traguardo dei suoi primi quindici anni di attività, anniversario che festeggeremo in grande con un’edizione particolare
dell’ormai abituale “GospeLive” che coinvolgerà diversi artisti e associazioni che a loro
volta trascineranno il pubblico in un’intera
giornata fatta di musica, festa e solidarietà.
La manifestazione avrà inizio in mattinata
con l’animazione della S.Messa della comunità di Novello, il paese che ci ospiterà.
Doveroso per noi fermarsi per riflettere e per
ringraziare per ogni momento trascorso insieme fin qui e per i tanti che ancora sicuramente condivideremo ma anche per non dimenticare mai l’anima religiosa che pervade
i canti che proponiamo.
Feder Gospel
NEWS
per le vie del suggestivo paese, che vuole
essere un modo per presentare a chi non la
conoscesse ancora la storia del nostro coro,
le esperienze e le emozioni vissute non solo
sui vari palcoscenici ma anche nella nostra
“quotidianità ”.
Lungo questo percorso fatto di immagini,
con la consueta attenzione sempre dimostrata alla beneficienza, verrà realizzata “La
strada della solidarietà”, un’esposizione di
stand che riunirà numerose Associazioni di
volontariato e umanitarie con le quali il nostro coro ha collaborato nel corso degli anni
sostenendone i programmi e che in questa
giornata di festa faranno conoscere le proprie attività ed esporranno i propri prodotti solidali. Avremo con noi chi si occupa di
progetti attivi in paesi in via di sviluppo, chi
di accoglienza a bambini con gravi e diverse difficoltà, chi del sostegno a strutture di
ricerca oncologiche e malattie rare e così di
seguito….
A seguire sarà aperta la prima mostra fotografica del Rejoicing , allestita su pannelli Ma come sempre la grande protagonista
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LA VOCE DEI CORI FEDER E I LORO EVENTI
sarà la musica, che quest’anno non si limiterà al gospel, ma si allargherà ad altri
generi suoi “fratelli” per la comune origine
afroamericana quali il Soul, il Blues e il Jazz.
Un percorso ideale che conduce dalle radici delle work song e degli spirituals fino alle
loro evoluzioni e riproposizioni moderne.
Nel pomeriggio sarà infatti presente la “Dirty
Dixie Jazz Band”, una marching band che
riproporrà il jazz primordiale della New Orleans di inizio ‘900 nello stesso stile e nelle stesse situazioni in cui è nato e si è sviluppato: melodie divertenti e brillanti riviste
attraverso un’improvvisazione energica e
presentate con spirito chiassoso ed
esuberante, che ora come cent’anni
fa sanno sorprendere e coinvolgere il
pubblico della strada. Il secondo appuntamento musicale pomeridiano
sarà dedicato al Blues e al Soul proposto da “Soul Sarah & Max Altieri”,
un duo acustico chitarra e voce che
proporranno un avvincente viaggio
nella storia della Black Music.
Feder Gospel
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settima edizione del “GospeLive” . Con il
gioioso entusiasmo che ci accompagnerà in
questo nostro anniversario, apriremo la serata presentando alcuni dei brani che ormai
contraddistinguono il nostro
repertorio e soprattutto il nostro modo di fare gospel “al
femminile”.
A condividere questo suggestivo palco affacciato sulle
magiche colline delle Langhe,
sarà con noi il coro “Al Ritmo
dello Spirito” di Abbiategrasso (Mi), nostro ospite per la
terza volta, con il quale si è
creato negli anni un profondo
rapporto che non è più confinato solo alla collaborazione
artistica, ma è evoluto in una
reciproca e sincera amicizia.
Musica, amicizia e solidarietà! Con queste
tre grandi premesse GospeLive 2013 si preannuncia ancora una volta come un evento non solo divertente ma che ci arricchirà
regalandoci anche indimenticabili emozioni
che speriamo poter condividere con tutti
voi. L’appuntamento è per domenica 2 giugno a Novello (CN). Vi aspettiamo!!
Momento clou dell’evento sarà infine il concerto che chiuderà questa
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LA VOCE DEI CORI FEDER E I LORO EVENTI
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SAVE THE DATE:
GOSPEL SOTTO LE STELLE 2013 – XIV EDIZIONE
Angie Cleveland ed il suo team U.S.A.
Dal 28 al 30 giugno 2013
info presso:
www.freevoicesgospel.com
[email protected]
Costo partecipazione euro 45,00
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LA VOCE DEI CORI FEDER E I LORO EVENTI
Feder Gospel
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Gospel & Friends a Milano:
il punto di vista del direttore
di Mariangela Canè
direttore The Praising Project Gospel Ensamble
Il punto di vista di un direttore è sempre molto
singolare. Noi, ai quali è stato affidato l’onere
di gestire i nostri cari elementi corali e musicali,
abbiamo anche l’onore speciale di occupare
un posto unico, ad ogni concerto. Quello di chi
vede e sente da vicino quasi il respiro dell’opera che Dio ci ha chiamati a gestire. Senza fare i
pitocchi e gli eroi, senza fare i buonisti e i bacchettoni, ma solo per offrire ciò che sappiamo fare, le mani e le orecchie a Colui che, ci
piaccia o no, tira le fila del nostro cammino. E
noi gli elementi di quest’opera abbiamo il dono
di vederli completamente, a 360°, senza nessuno davanti, e abbiamo il dono di cogliere,
chissà, quel passaggio tanto difficile da fare,
ma che ci riempie di gioia quando viene.
Diciamocelo, direttori: quanta fatica ci fanno
fare, ma quante soddisfazioni ci rendono in
cambio!!!
Vedere i ‘miei’ Praising al Teatro San Babila è
stata un’emozione che fatico a descrivere anche perchè, ve lo dico, sono stati una vera
potenza della natura! Si è colta l’unità, la straordinaria sinergia che nasce quando le intenzioni sono univoche. E non parlo solo di noi,
parlo di tutti coloro che hanno ruotato intorno all’evento, parlo del meraviglioso contatto
col Bruco Gospel Choir, nostro compagno di
avventura. Ma soprattutto parlo della straordinaria emozione di un teatro prestigioso che
diventa un tempio di musica e parole, una
chiesa atipica senza croci in cui tutto parla di
Dio, e in cui Dio si esprime in un linguaggio
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LA VOCE DEI CORI FEDER E I LORO EVENTI
privilegiato: la Musica che si fonde con la sua
Parola. E noi, testimoni incapaci e più o meno
consapevoli, non possiamo fare altro che fare
ciò che sappiamo fare meglio: portare a tutti, e a noi per primi, un Messaggio che parla
di Amore incondizionato, aperto, intelligente,
fuori dagli schemi, liberato dai vincoli dei doveri, forte della propria intensità e fedeltà. Lo stile che noi portiamo è questo. Ciò di cui parliamo è questo, e ognuno di noi
ha il dovere di tenerlo a mente.
Io l’ho detto ai ‘miei’ adorati Praising fino allo
sfinimento. Ognuno di noi, cori e singoli, che
ha preso parte a questo evento sia in tutto
equilibrio e tutta coscienza orgoglioso di avere
Feder Gospel
NEWS
preso parte a questo evento così straordinario
e unico, frutto delle fatiche e del buon lavoro
di tutti e con una finalità così lodevole MA........
il fine qui non giustifica niente. In questo caso,
l’unico Mezzo è Cristo, e solo Lui conta. Se lo
abbiamo portato, allora sì che siamo stati efficaci, al San Babila di Milano come nell’ultima
parrocchia con 3 persone a vederci.
Se lo spirito è questo, la strada è giusta, e porta i suoi frutti buoni - inclusi, beninteso, dei bei
‘sold out’ di beneficienza alla Gospel & Friends!!!!
Il Signore ci accompagni con pazienza, tutti e
sempre!!
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Feder Gospel
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LA VOCE DEI CORI FEDER E I LORO EVENTI
DIAMO I NUMERI
cronaca numerica di un viaggio a Milano.
Risultato: ONE!!!
di Patrizia Cipriani
Free Voices Gospel Choir
Dal primo all’ultimo, un gran bel coro che “spara” numeri senza pensarci piu’ di tanto.
Un po’ pazzerelloni/zuzzerelloni? No.
Matti suonati come le campane la domenica
mattina.
È diverso, è come frequentare le scuole medie
mentre gli altri sono ancora alle elementari. E’
come nuotare a delfino mentre gli altri sono
ancora lì con lo stile libero e la rana.
Avanti, siamo avanti. Non c’è che dire: un coro
avanti che dà i numeri.
Non a caso, bisogna essere precisi… diciamo
che siamo un po’ fissati col numero UNO.
c’era anche un coro di Bologna (i bravissimi
SPIRITUALS ENSEMBLE).
Come, UN coro. Sì, un coro loro e un coro noi.
Totale due? No. UNO.
(vorrei farvi notare che mi faccio le domande
e mi do anche le risposte… very Free crazy
style)
Andiamo via con UN pullman? Sì, e non si sa
come mai c’è sempre qualcUNO a cui la vescica chiede pietà dopo 700 metri dalla partenza. Questo è uno dei misteri del nostro coro,
UN’anomalia che alcuni scienziati studiano da
anni: il corista Free Voices con la vescica a diConcerto a Milano? E noi cantiamo come se stanza.
fossimo UNO, anche se siamo tanti (noi) e poi 700 metri e inizia ad alzare la mano: ho un bisogno impellente. Questa volta è toccato ad
I. (della sezione baritoni) e a O. (della sezione
contralti). Due vesciche al posto della solita
singola vescica con la sindrome dei 700 metri.
Due? No. Come da regolare contratto sottoscritto, è UNA vescica condivisa che si ferma
in autogrill, scende, corre, gioisce e torna tra
noi.
Qui, però, bisogna confessare uno dei nostri
vizietti preferiti: le scommesse.
Siamo pieni di vizi, io ve lo dico da mesi che
siamo un coro cialtrone e un po’ viziato… si
scommette su tutto.
Vuoi non scommettere su I. e O. e sul primo
che sarebbe risalito felice sul pullman? Ovviamente sì. E vuoi che non tornino insieme,
in perfetta sincronia, sotto forma di UNO che
corre con quattro braccia e quattro gambe?
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LA VOCE DEI CORI FEDER E I LORO EVENTI
Pari e patta, UNO a UNO e vescica al centro.
(personalmente tifavo per O. in quanto donna,
sono anche scesa dal pullman e ho bloccato I.
affinche’ lei vincesse... ma la verita è che non
ha vinto nessUNO dei due)
Dicevamo. Cori che si mescolano e diventano UNO. Grande magia del Gospel, unisce
ed amalgama giandujotti e tortellini, Torino e
Bologna, Mole e Torre degli Asinelli. Poi li
porta a Milano e li fa
cantare insieme ad un
pubblico entusiasta,
insieme ad associazioni da aiutare concretamente. Alla fine, sommi sommi ed è sempre
UNO, il totale.
Feder Gospel
NEWS
lunedì sera.
Uno, un solista che canta e ipnotizza tutti, proprio tutti. Un acuto dove alzi gli occhi al cielo,
e – lo confesso – è per vedere dove andranno
a finire le sue corde vocali: per fortuna, tutte
restano integre e al loro posto, pronte per il
prossimo spettacolo.
Capite? UNO.
Uno.
Fatica,
stanchezza,
martedì tutti al lavoro come piccoli gatti di porcellana senza
espressione e pensiero.
Uno.
Numero cardinale: successore di zero, rappresenta l’unità. Celo.
Uno.
Articolo
indeterminato/pronome indefinito.
Non celo: determiniamo
quasi tutto, tranne le
scommesse clandestine sulle vesciche.
Uno, quando Laura
alza la mano, comincia a contare prima
dell’inizio di un brano,
spalanca gli occhi e ci
fulmina con lo sguarUno.
do.
Ci proviamo, con fatica
Uno, quanto Antonio
con errori con difetti, ad
inizia a suonare la sua
essere uniti, ad andare
batteria e il ritmo prenoltre lo zero.
de forma, la musica
Noi siamo matti e ci crediventa “sinfonia” e
diamo.
s’amalgama ai coristi.
Uno, un solista che canta con un braccio bloc- Per favore, lasciatecelo credere.
cato a causa di una brutta caduta, e sotto la
tunica non si vede nulla. E non se ne accorge
il pubblico, perche’ lui è energia pura. Ce ne
accorgiamo pero’ noi e non possiamo dimenticarcelo, oggi che raccontiamo il concerto di
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Feder Gospel
NEWS
LA VOCE DEI CORI FEDER E I LORO EVENTI
BEINASCO (TO)
Prove qualsiasi in una data qualsiasi.
Il silenzio del coro.
di Patrizia Cipriani
Free Voices Gospel Choir
Un controsenso? No, no: esiste. Davvero,
esiste. Ieri sera, normali prove di un “normale” coro Gospel, ho sentito il silenzio del
coro.
mo spinto o all’hard-decoupage. Un coro è
musica, voci, canti e qualche stonatura ogni
tanto. Silenzio, non proprio. Poi, in ottanta…
cinque musicisti... insomma, tutto tranne
che silenzio.
Credetemi: è la cosa più assordante che ci
sia.
Il silenzio del coro lo senti quando osservi
qualche volto stanco, tra i tuoi “soci”. Quando dietro al volto stanco chissà quali preoccupazioni si nascondono, e non è importante conoscere i silenzi altrui: li vedi mentre si
canta, mentre si suona, mentre si dirige.
Il silenzio del coro aspetta il primo (o prima)
baby Free 2013 che nascerà nei prossimi
giorni, come quello che arriverà in estate
(e lui ha sicuramente i baffi). Annusa i fiori
d’arancio che crescono, aspettando il matrimonio di settembre.
Il silenzio del coro lo senti mentre i nuovi
coristi sono tutti in prima fila, concentrati a
memorizzare tutto il possibile nel tempo più
breve, per sentirsi fino in fondo parte di noi.
Lo senti mentre i musicisti mettono via i loro
strumenti, con cura e attenzione, perché è
anche grazie a loro che sanno donarci le loro
armonie (e che armonie).
Il silenzio del coro coltiva progetti, ascolta
Sicuramente qualcuno dei lettori starà pen- decisioni e promuove ogni azione affinché la
sando che ormai è ora, per me, di appende- nostra musica si concretizzi e diventi solidare le corde vocali al chiodo e di darmi al rica- rietà: lui non ha altro modo per farsi sentire,
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LA VOCE DEI CORI FEDER E I LORO EVENTI
se non attraverso le nostre energie. Silenzioso, come solo un silenzio sa esserlo, lavora
nelle retrovie e lancia un messaggio ben preciso ad ognuno di noi: donate nella musica
la vostra anima, perché solo quella vale la
pena di essere cantata e suonata.
Ma avete mai ascoltato il suono del silenzio?
No, non ho fatto il servizio militare e tanto mi
avrebbero scartato per l’altezza. Lo dico io
per prima così evito che me lo ricordino gli
altri :-)
Feder Gospel
NEWS
Parlo di quello che ti può avvolgere e dentro
il quale riesci a sentire ciò che davvero è importante, senza nessun suono di sottofondo.
Ecco, ieri sera c’era. Dentro la potenza di
voci e strumenti musicali, dentro l’energia
di un direttore come solo Laura sa essere (e
fatemi fare una sviolinata a ‘sta donna!!!) il
silenzio del coro era assordante. Era presente, era la nostra essenza, il nostro timbro di
fabbrica. Il nostro marchio.
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VOICE, BODY & SOUL TIPS
Feder Gospel
NEWS
Vocal, Body & Soul tips: suggerimenti per la
voce, il corpo e l’anima nell’espressione
del canto Gospel
Anche in questo numero FederGospelNews mette a disposizione un
servizio per i direttori di coro e per i coristi: una rubrica tecnica che
ospita, in una sorta di laboratorio, articoli didattici con i quali, grazie al
contributo di importanti esponenti della musica e della coralità italiana
ed internazionale, verranno condivisi alcuni aspetti della vocalità.
Nozioni e consigli tecnici che, attraverso un viaggio didattico, ci aiuteranno
a migliorare il nostro approccio al canto, e di conseguenza i nostri risultati.
Ecco la terza lezione del Maestro Andrea Figallo.
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Feder Gospel
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VOICE, BODY & SOUL TIPS
Come affrontare un concerto
Lucilla mi chiede un articolo su “come affrontare un concerto”.
Allora io tento di ritornare con la memoria
alle mie passate esperienze, nelle centinaia
di concerti che ho dovuto affrontare. Anche
se ogni concerto è a suo modo unico, posso
dire con certezza che ho affrontato il primo
centinaio completamente ignaro ed inconsapevole di qualsiasi cosa. Quando mi sono
accorto che il pubblico non era in sala per criticarmi, offendermi o mangiarmi, ho cominciato ad affrontare gli eventi in maniera più
tranquilla ed attiva. Una pubblica esibizione è
sempre un evento magico, straordinario. Ed
ognuno lo vive come può, in maniera total-
2013 © Andrea Figallo
mente differente e personale. Anche i motivi
che ci portano a salire su un palcoscenico
per “esibirci” sono molto differenti. C’è chi lo
fa unicamente per se stesso, ne ha bisogno
per vivere, e da ogni esibizione riceve carica,
energia e autostima. C’è chi preferisce stare
in terza fila. C’è chi lo fa perché prova piacere nel condividere con estranei il risultato del
suo studio e del lavoro di gruppo. C’è chi lo
fa perché ritiene cosa buona e giusta intrattenere il prossimo con un piacevole spettacolo
di un paio d’ore che consenta al pubblico di
passare una serata spensierata e sorridente.
C’è chi lo fa principalmente per denaro. Ma
la maggior parte delle persone lo fa per un
insieme di tutte queste ragioni, in percentuali
differenti giorno dopo giorno.
Visto il target di questo magazine mi concentrerò su come io, da direttore e da cantante,
affronterei un concerto gospel con un coro
italiano. Nella giornata del concerto.
Da direttore: bluffare. Sorridere, sempre e
comunque. Dare l’impressione ai cantanti
che tutto è sotto controllo. Che conosco l’ordine dei brani a memoria. Che certo che mi
ricordo che in “Deep Down Under” l’ultimo
ritornello si ripete tre volte. Che sì, contralti, non preoccupatevi che vi darò io l’attacco
dove comincia la vostra strofa. Che ovvio, il
tecnico ha riparato il microfono che non funzionava oggi pomeriggio...
Non importa se è la verità! Quello che importa è che, da direttore, io sia in grado di as-
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Feder Gospel
NEWS
VOICE, BODY & SOUL TIPS
sorbire e neutralizzare tutta la tensione dei 60
minuti pre-concerto. Assorbire, neutralizzare
e restituire tranquillità e sicurezza. Ai cantanti
prima ed al pubblico dopo. E’ tutto ok. Ci
penso io!
Quel che si poteva fare è già stato fatto. Ormai è troppo tardi per sistemare gli ultimi dettagli. La testa dei cantanti è già su un altro
pianeta. Non sono più capaci di memorizzare
più nulla. Non chiediamoglielo. Tenori e Bassi fanno finta di essere tranquilli e rilassati e
si raccontano barzellette. Soprani e Contralti
sono nel panico perché le scarpe che andavano bene lo scorso anno ora non entrano
più. Ed il palco è più piccolo dell’altr’anno e
con questi tacchi rischio di cadere. E ma hai
trovato il tempo di andare dal parrucchiere,
almeno prestami la spazzola, stai benissimo
così!
Quel che si doveva fare è già stato fatto. Ora
al direttore rimane solo il compito di tenere
insieme un castello di carte che ha bisogno
di più di un miracolo per stare in piedi per 90
minuti. E la magia comincia qui. Nel credere
che andrà tutto bene, nell’irradiare sorrisi e
positività in modo che questo accada.
Il compito di un direttore è molteplice. La ricerca e lo studio del repertorio, le pubbliche
relazioni per tenere insieme decine di persone per mesi ed anni, la preparazione dei concerti fino alla pubblica esibizione. Una volta
raggiunto il palco, davanti al pubblico, nulla è
sotto controllo e nulla più importa. Quel che
conta è togliere il freno a mano, e lasciare
che il nostro istinto (educato da mesi ed anni
di studio) ci guidi attraverso questi magici 90
minuti di spettacolo. Le canzoni dovranno
scorrere una dopo l’altra senza che noi ce ne
renderemo conto. E’ tutto effimero, rapido
ed inafferrabile. Leggero ed astratto, come
le note che attraversano l’aria e raggiungono
le anime di chi attende di essere accarezzato
dal significato delle storie che andiamo raccontando.
Non è più il momento di correggere l’intonazione dei tenori o di guardare storto i soprani. Questo è il momento in cui la famiglia del
coro ha l’opportunità di liberare la sua essenza, il momento in cui tutti diventano Uno ed il
direttore diventa il conduttore di un armata di
pace e serenità. Perché in fondo, il compito
dell’artista è quello di regalare qualche attimo
di spensierata serenità a chi ne ha bisogno.
Da cantante: ho studiato le canzoni come
meglio ho potuto, compatibilmente con la
mia vita faticosa e stressante. Ho dato del
mio meglio ed ora sto per condividere i frutti
con altri esseri umani. Persone come me, che
mi guardano e si aspettano... che cosa? Non
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Feder Gospel
NEWS
VOICE, BODY & SOUL TIPS
si aspettano miracoli. Solo chiedono che io
dia il meglio. Chiedono che il mio strumento
sia ben oliato e che io lavori in sincrono con
gli altri strumenti intorno a me. Vogliono vedere nei miei occhi e nel mio corpo che amo
quel che faccio. Che sono felice di cantare e
di vivere. Vogliono un contatto, hanno piacere nel vedere che canto per loro, che li guardo, che dedico a loro il frutto del mio lavoro.
Bere molta acqua (sempre, ma in particolare
non dimenticarsene il giorno del concerto).
Smettere di bere 2 ore prima del concerto.
Smettere di mangiare 3 ore prima. La fame
rende lucidi e tiene il cervello sveglio! La voce
è il mio strumento. Mi dedico a riscaldarla
gentilmente, a prepararla a quel che sta per
accadere. A prendere atto se oggi non sono
proprio al 100%. Una barzelletta, mi presti la
spazzola, e niente più. Parlare ad alta voce
in uno stanzone rimbombante, non aiuta lo
strumento. Il pubblico vuole il massimo per
tutta la durata del concerto. Pretende. Ed è
suo diritto. Dobbiamo arrivare all’ultimo bis
con la voce fresca ed intatta! Le canzoni fluiranno naturalmente. Non pensiamo più a
quella nota che è sempre calante. Perché
se ci concentriamo su quella nota calante,
durante il concerto la canteremo crescente.
E ci saremo dimenticati che siamo qui per
compartire emozioni e raccontare storie.
Non per fare a gara a chi è più intonato. Il
nostro direttore ci guida, ma l’obiettivo della
nostra musica sta qualche metro più in là.
Non dimentichiamocelo. Come gli orchestrali
mantengono un occhio sullo spartito ed un
occhio sul direttore, così noi cantanti possiamo tenere un occhio sul direttore ed uno
sul pubblico. Non è difficile. Basta provarci.
Il contatto così creato sarà indissolubile. Noi
siamo sul palco solo perché c’è un pubblico che ce lo consente. Ad essi dobbiamo la
felicità che si prova ad esprimersi cantando.
Perciò non dimentichiamo che è per essi che
cantiamo ed è ad essi che dedichiamo il nostro lavoro.
Buona musica,
Andrea
Andrea canta con il gruppo vocale Wise Guys e dirige
il Don Camillo Choir di Monaco di Baviera. Lavora da 20
anni come cantante, produttore, arrangiatore ed insegnante di tutto ciò che è vocale. Vive a Colonia, Germania.
www.wiseguys.de
http://www.doncamillo-chor.de/en/
www.facebook.com/andreafigallomusician
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Feder Gospel
NEWS
BHM 2013 - GOSPEL MASS
La Gospel Mass - un evento interreligioso che più
di ogni altro momento raggiunge il culmine del vero
scopo del BLACK HISTORY MONTH event:
l’unione nella diversità
di Marina Canova
Questo di oggi è un appuntamento importante nel calendario: importante, perché in
un cammino di ricerca e di pace spirituale è
sempre molto significativo trovare dei compagni di strada che condividano il nostro
percorso. In questo ambiente è semplice
sentirsi all’unisono, anche grazie alla splendida musica vocale dei nostri amici della
Federgospelchoirs - che ringrazio di cuore- con la loro forte e vibrante energia che è
naturalmente unificante. Qui, in questo ambiente della Gospel Mass, è altrettanto naturale e bello sentirsi vicini fra noi, fratelli e
sorelle delle diverse tradizioni religiose, che
ci esprimiamo in un breve momento di confronto, quest’anno dedicato in particolare al
tema della libertà religiosa.
Nel
2013 ricorre il 1700° anniversario
dell’editto di Costantino. Nel 313 infatti questo imperatore romano con il suo editto proprio qui a Milano pose ufficialmente termine
a tutte le persecuzioni religiose e proclamò
la neutralità dell’Impero romano nei confronti
di qualsiasi fede.
Non entriamo ora nel merito di quel testo,
ma riprendiamo lo spirito per il quale, oggi
come allora, la libertà di religione e di culto è un aspetto fondamentale di uno stato
dove tutti i cittadini godano di un uguale status sociale, diritto fra l’altro sancito in più
articoli della nostra Costituzione italiana.
(Ricordo – ed è solo un esempio di come la
situazione attuale richieda vigilanza per questi aspetti applicativi del diritto alla libertà re-
Marina Canova
ligiosa- che soltanto un mese fa, e dopo un
iter parlamentare durato vent’anni, è stata
finalmente siglata l’Intesa riguardante i rapporti tra stato italiano e i praticanti buddhisti
che finalmente d’ora in poi potranno avvalersi ad esempio dell’assistenza spirituale
negli ospedali, o del trattamento rituale alle
salme e così via).
Libertà e laicità dello Stato sono a mio parere
due aspetti nodali per la realizzazione di una
futura civiltà del convivere: ciò non vuol dire
che le religioni debbano rinunciare alla propria identità e alle proprie ideologie, ma che
ciascuna religione deve avere i suoi propri
spazi per la pratica della fede e tutte insieme
così possono cooperare per la costruzione
di una pacifica comunità sociale attraverso
l’educazione dei propri fedeli. La laicità non
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Feder Gospel
NEWS
BHM 2013 - GOSPEL MASS
deve essere intesa come un elemento sostitutivo della religione, ma piuttosto come una
base su cui le religioni possono concordemente costruire la spiritualità di domani, una
spiritualità laica, in cui il dialogo sia lo strumento di reciproca conoscenza tra religioni
che non impongono leggi, ma che dall’incontro delle idee sanno raccogliere intuizioni
e proposte per un vivere insieme armonioso e positivo, per il beneficio di tutti. Tutte
le religioni, pur con le loro differenze, sono
infatti portatrici del medesimo messaggio di
armonia che ed hanno molto da offrire per lo
sviluppo della libertà e della pace.
Tornando al tema di questa Gospel Mass,
nel programma è così presentato: “L’orchestra della vita: parole di spiritualità unite nella
diversità”. Ma cosa vuol dire diversità?
Se l’altro esiste, è per forza diverso da me,
almeno nel senso che non è me. Tutti siamo
diversi, ognuno di noi è un mondo a sè stante; come individui, ognuno vive le sue storie
e le sue emozioni, i suoi pensieri, la sua vita.
Quindi siamo tutti in realtà diversi. Ma alcuni
sono o li sentiamo più diversi.
Ma diverso rispetto a chi e a che cosa? Il più
delle volte rispetto a qualcosa che si interpreta come un valore assoluto, che in genere è il nostro. Ma quante volte anche noi, e
dico noi italiani nati e cresciuti qui, abbiamo
visto cambiare ad esempio la nostra cultura nel corso della nostra vita, negli anni in
cui siamo passati –esempio banale- dalla Tv
in bianco e nero a quella a colori, dal telefono nero a muro al cellulare ecc? Non voglio fare un elenco, ma sicuramente tutti noi,
se ci pensiamo bene, capiamo che le cose
cambiano, si modificano gli usi e i costumi,
il lavoro, le situazioni, e anche i sentimenti,
le emozioni della nostra vita… Tutte le cose
si trasformano, anche quelle che magari non
vorremmo cambiassero: è quello che il bud-
dhismo chiama l’impermanenza delle cose.
Per restare negli esempi comuni, guardiamo
anche il nostro modo di mangiare. Quanti
gusti gastronomici sono cambiati nella “nostra” Italia negli ultimi 50 anni? E vediamo: ci
sarà chi di noi, tra riso e pasta, ama di più
la pasta? E chi il riso? Bene, possiamo dire
che sono meglio i “pastasciuttari” dei “risottari”? E allora perché ci meravigliamo se ad
altri piace di più il kebab o il cous cous? Ho
letto questa citazione che vi riporto: “Il tuo
Cristo è ebreo e la tua democrazia è greca.
La tua scrittura è latina e i tuoi numeri sono
arabi. La tua auto è giapponese e il tuo caffè
è brasiliano. Il tuo orologio è svizzero e il tuo
walkman è coreano. La tua pizza è italiana
e la tua camicia hawaiana. Le tue vacanze
sono turche, tunisine o marocchine. Cittadino del mondo, non rimproverare al tuo vicino
di essere straniero.” E come per il cibo, vale
per le culture, per le religioni, per gli usi e
i costumi che sono diversi, ovviamente diversi, perché diversi sono i paesi, le storie,
i climi, le geografie e le società del mondo.
Ma il mondo è uno, e dobbiamo smettere
di considerarlo proprietà di alcuni soltanto.
Quando nasce un bambino, si dice che “Viene al mondo”, perché è il mondo che lo sostiene, e questo è il mondo a cui viene perché possa farne esperienza, possibilmente
positiva, per passare poi il testimone a chi
verrà dopo di lui, alla fine della sua vita.
Non possediamo noi il mondo, è il mondo
che ci ospita ed è a questo mondo che condividiamo tutti che tutti dobbiamo rispetto
ed amore. Tutto dipende da tutto e tutti dipendiamo da tutti ( è quella che il Buddismo
chiama interdipendenza): su questa interdipendenza il buddhismo pone l’accento invitando all’ applicazione di principi universali
di pace e di giustizia, di amore e accettazione, di rispetto e attenzione, di compassione
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Feder Gospel
NEWS
BHM 2013 - GOSPEL MASS
e comprensione; di altruismo e di azione positiva. Ma queste non sono soltanto qualità
religiose. In quanto esseri umani abbiamo
tutti bisogno di affetto per sopravvivere,
mantenerci, crescere e dobbiamo ben comprendere che gli altri desiderano le stesse
cose che desideriamo noi. L’altro è lo specchio in cui vedo me stesso; a lui riconosco
gli stessi miei diritti, in lui vedo il mio stesso
desiderio di liberarsi dalla sofferenza e di
essere felice.
E abbiamo tutti bisogno degli altri, da quando nasciamo, in ogni attimo, sempre: e soprattutto non pensiamo mai veramente a
quanto gli altri siano fondamentali nella nostra vita quotidiana. Senza gli altri noi non
saremmo qui , e non mi riferisco solo a un
fatto di concepimento e di nascita, ma parlo proprio (per fare esempi chiari) di questo
luogo e dei mezzi di trasporto (costruiti da
altri) con cui siamo arrivati fin qui; del cibo
che mangiamo, fatto da altri, che ci tiene in
vita (magari il magnifico pane fatto dal prestinaio egiziano); o del giornale che ci fa piacere leggere tutti giorni e così via…gli esempi sono infiniti..
Vediamoci pure come diversi, perché da un
certo punto di vista, come si diceva, ognuno
di noi lo è, ma viviamo questa diversità come
una ricchezza, con lo stesso spirito con il
quale sappiamo godere di un prato fiorito di
innumerevoli fiori variopinti, come le tante
voci differenti di un solo coro, come le diverse vibrazioni delle varie luci di un arcobaleno universale, che porta nella sua essenza
la pace, la fraternità, la gioia, e che nasce
dalla pentola magica alla sua base, la spiritualità. Dobbiamo imparare a far emergere in
noi la spiritualità: essa è un fattore comune
a tutti gli uomini, e ciascuno può utilizzarla
come supporto alla religiosità, aderendo alla
tradizione che è più vicina al suo intimo sen-
tire, o realizzandola semplicemente nella sua
umanità.
Concretamente, facciamo sì che conoscenza reciproca e dialogo ci arricchiscano l’un
l’altro e ci rendano realmente fratelli, parte
di un tutto. Ciò è possibile solo se nella nostra ricerca di libertà non ci limitiamo alle sue
applicazioni nella dimensione esistenziale
degli individui, ma poniamo attenzione alla
essenza della libertà, che è una condizione
dello spirito, da coltivare dentro di noi.
Chi intende percorrere il sentiero spirituale,
riconoscendo che la propria libertà è indisgiungibile dalla libertà degli altri, deve innanzitutto essere padrone di sé, proponendosi come artefice della libertà prima che
fruitore della stessa. Infatti il prerequisito
per la pace nel mondo è la pace interiore di
ogni essere. Con l’augurio che tutti riusciamo a far emergere questo tesoro interiore e
a esprimerlo nella vita di ogni giorno termino, con un grazie e un saluto di cuore.
Buona giornata.
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BLACK HISTORY MONTH EVENT 2013
Feder Gospel
NEWS
Cronache della
Cronache della
3° edizione de
3° edizione de
Milano
LaLa
Milano
da Gospel
da... Gospel
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LA MILANO DA... GOSPEL 3° EDIZIONE
Feder Gospel
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LA MILANO DA… GOSPEL
PRIMO CONCERTO
31 Gennaio 2013: Concerto a favore di Emergency.
Biblioteca Sormani
di Lucilla Sivelli
Massimo Malara –
coordinatore di Emergency
stazioni funzionino? Quando noi, come Feder Gospel Choir, diciamo di voler dare un
aiuto concreto, in questo caso non a un’associazione ma a una ONG, è vero, funziona?
Sì. È la cosa che funziona di più al giorno
d’oggi, perché la situazione è quella che è
per tutti. Queste sono le raccolte fondi migliori che ci permettono di dare tutto quanto
con il minor impegno possibile per noi e il
maggior risultato…
La sinergia funziona, quindi ci sarete per la
prossima occasione, per il prossimo evento?
Assolutamente
Grazie Massimo.
Grazie a voi.
Massimo Malara, coordinatore di Emergency
Milano, zona?
Sei sette.
Questa sera abbiamo fatto un concerto Feder Gospel Choir con due cori alla Sala del
Grechetto alla biblioteca Sormani, quali sono
i tuoi bilanci, emotivi, economici?
Innanzitutto è tutto positivo, la grande emozione che sapete dare voi che cantate, quelli
che cantano, i cori e la grande raccolta fondi che siamo riusciti a fare è, come diciamo
noi di Emergency, virtuosa perché nulla si è
sprecato per comprare materiale o diffondeNicoletta di Bella
re qualcosa, ma tutto è andato nei progetti
(responsabile Biblioteca Sormani)
in cui noi crediamo, che sosteniamo e che
abbiamo visto stasera nel video.
Quindi credi veramente che queste manife- Nicoletta di Bella, stasera ha fatto da padrona
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Feder Gospel
NEWS
LA MILANO DA... GOSPEL 3° EDIZIONE
di casa, la saladel Grechetto della Biblioteca
Sormani, che ha ospitato questo concerto di
due cori della Feder Gospel Choir per Emergency; quali sono le sue impressioni?
Una serata ben riuscita perché abbiamo avuto molta partecipazione, anzi, purtroppo la
sala è quella che è, 99 posti, però abbiamo
avuto un grande successo di pubblico, per
Emergency soprattutto…
ca e questa serata rientra perfettamente nel
clima che si cerca di creare qua e le persone
di solito partecipano in questo modo, sono
molto coinvolte quando ci sono queste situazioni…
È il terzo anno che organizziamo questa iniziativa qui e in effetti funziona, quindi speriamo che la collaborazione possa continuare…
Certo.
Grazie.
Andrea Locati
Direttore dei Jubilant Singers
Quindi, in qualità di rappresentante dell’ Istituzione in questo caso del Comune di Milano, crede possano funzionare queste sinergie tra istituzioni, associazioni, musica, arte,
soprattutto se la cornice è questa sala meravigliosa…
Assolutamente sì perché sono situazioni che
riescono a coinvolgere le persone e offrire
comunque uno spettacolo di cultura a Milano in questo modo è assolutamente importante e indispensabile.
Un direttore di coro mi ha detto che si è stupito per l’entusiasmo del pubblico milanese
che normalmente è obnubilato dalla nebbia,
invece, evidentemente, anche la “casa” che
ci ha ospitato ha contribuito a questa bella
riuscita?
Questa è una sala molto bella e molto frequentata e negli ultimi anni ha avuto un grande sviluppo di attività culturali della bibliote-
Andrea Locati, direttore dei Jubilant Singers,
appena concluso il concerto per Emergency
alla Biblioteca Sormani: le tue impressioni?
Le tue aspettative o meglio quello che hai
vissuto è quello che ti aspettavi?
Molto, molto di più perché primo cantare in
centro a Milano, dove di solito c’è un’atmosfera molto seria e controllata ci ha trovato
invece stasera lasciarci andare all’entusiasmo più sincero e coinvolgente e l’unione
dei cori è sempre una cosa che raddoppia
l’emozione e così è stato.
Il pubblico era molto emozionato, molto contento, li ho visti battere le mani…
È un pubblico milanese abbastanza insolito,
evidentemente la forza di questa musica riesce a vincere anche la nebbia milanese…
Quindi lo rifaresti? Ci sarai al prossimo BHM?
Certamente…
Allora ci vediamo domenica prossima al Cristallo e grazie.
Senz’altro, grazie.
Graziano De Filippi
Direttore degli Sweet Blues
Graziano - Direttore degli Sweet Blues: si è
appena concluso il concerto per Emergency
nella sala del Grechetto. Le tue impressioni,
a caldo...
Molto calore e un grande onore per cantare,
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Feder Gospel
NEWS
LA MILANO DA... GOSPEL 3° EDIZIONE
soprattutto per queste motivazioni, per questa causa per la quale abbiamo già cantato e
alla quale siamo molto legati.
Quindi pensi che Feder Gospel Choir faccia
bene a fare queste esperienze? Ci sarai al
workshop con Carol Bernard?
Assolutamente sì.
Allora ci vedremo in quella occasione.
E ci divertiremo un mondo.
Grazie.
Marilena – corista Jubilant Singers
Il tuo nome?
Marilena.
In quale coro canti?
Jubilant Singers.
In che sezione?
Soprani.
Cosa ne pensi del concerto di questa sera
per Emergency, quali sono le tue emozioni?
Quali sono le cose che vorresti dire?
A parte che ho cantato e quindi non ha valore la mia intervista…
Ci interessa la tua impressione…
Per me è stata un’emozione perché comunque canto e mi emoziono.
Quindi se ripetessimo questa iniziativa, aderiresti volentieri?
Sicuramente.
Quindi secondo te Feder Gospel Choir fa
bene a investire energie, forze e volontà
nell’intraprendere questi progetti?
Sì e poi bisogna vedere anche le persone
che erano qua…. sembravano interessate…
E calcola che questa è la terza edizione della
Milano da Gospel…
Io ho già partecipato ed è sempre emozionante… per noi che cantiamo per beneficenza, per lo scopo per cui lo si fa e cantare vuol
dire pregare due volte, noi crediamo che la
serata sia andata a buon fine come si sperava per Emergency.
Grazie Marilena.
Grazie a voi che ci invitate.
Paolo – corista Coro Sweet Blues
Come ti chiami?
Paolo.
In che coro canti?
Nello Sweet Blues.
In che sezione?
Nei bassi.
Infatti si sente. Prima impressione del concerto di questa sera?
È stato molto partecipato come sempre in
questo tipo di musica, di repertorio la sala
era strapiena…
Credi quindi che queste iniziative possano
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Feder Gospel
NEWS
continuare nel tempo? Feder Gospel Choir
sta facendo bene a fare investire in queste
iniziative?
Assolutamente e poi il worskshop è un’esperienza indimenticabile.
Quest’anno ci sarai?
Purtroppo no per degli impegni, ma è la
prima volta che manco da quando canto in
questo genere di coro.
Credi che per fare queste cose tu possa, in
un futuro, mettere energie fisiche in questa
cosa? Non economiche..
Guarda energie fisiche e anche economiche
già ne mettiamo per pagarci le spese…
No, io dico per Feder se avrai voglia in futuro…
Se sarò nominato…
Ti nomino io… Va bene, ti ringrazio.
Grazie a te.
Patrizia – corista Coro Sweet Blues
Come ti chiami?
Patrizia.
In che coro canti?
Coro Sweet Blues.
In che sezione?
Contralti.
In che occasione sei adesso?
Un concerto per Emergency…
E dove?
A Milano, alla Biblioteca Sormani.
Cosa ne pensi di questa iniziativa?
Che è una iniziativa bellissima e quando si
può fare qualcosa per gli altri, per chi ha bisogno, ben venga.
Quindi sei contenta, lo rifaresti e ti senti soddisfatta?
Sì, certo.
Quindi pensi che FGC in fondo stia facendo
delle cose belle? Al Black ci sarai?
Sì.
Bene, grazie. ciao!
Ciao.
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Feder Gospel
NEWS
LA MILANO DA... GOSPEL 3° EDIZIONE
MILANO DA… GOSPEL
SECONDO CONCERTO
1 Febbraio 2013: Concerto a favore
dell’Associazione Bambini nel deserto
Teatro Parenti – via PierLombardo, Milano
di Lucilla Sivelli
Simona Santiani – socia Associazione
“Bambini nel Deserto”
Simona Santiani, che carica hai nell’associazione Bambini nel deserto?
Sono un socio dell’associazione e faccio
parte del gruppo Bambini nel deserto della
Lombardia.
Abbiamo appena finito un concerto al Teatro
Parenti per la Milano da Gospel. È la terza
edizione e tu per la terza volta aderisci a questa rassegna. Perché credi in questo progetto?
Intanto la musica, il gospel, ha una spiritualità molto alta, per me la vita è anche questo,
portare la spiritualità all’interno di un concetto, come quello della sostenibilità per l’Afri-
ca, per i progetti che noi abbiamo in corso,
mi sembra un ottimo connubio. Trovo che
la serata così crea un’energia tra le persone
bellissima, di condivisione e questo mi piace
molto.
Il fatto che molti brani del repertorio siano
anche africani, perché in fondo il gospel è lì
che nasce… Lo rende significativo…
Noi facciamo queste serate dedicate alle
associazioni per dare un contributo molto
puntuale… alla fine, a conti fatti, riuscite a
realizzare?
Sì, credo che quest’anno per come stanno andando le cose sia stato il migliore. Da
tre anni facciamo con voi questa iniziativa,
il primo anno è andato bene, l’anno scorso
un pochino meno e quest’anno decisamente
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LA MILANO DA... GOSPEL 3° EDIZIONE
Feder Gospel
NEWS
del mondo molto povere. Quanto il gospel,
secondo te, può dare un contributo in più rispetto ad altre associazioni…
Noi ci conosciamo bene, tu sai come sono
fatto… Oggi sono andato sul loro sito perché
mi piace sapere con chi ho a che fare quando
sosteniamo queste iniziative e ho visto che
questa associazione è composta da gente
del Fare, persone che fanno, si guardano
in giro, si accorgono e reagiscono. Noi del
Bruco, io fondamentalmente sto con quelli
che si danno da fare e loro stanno agendo
nel modo giusto, con lo spirito giusto, sicuramente hanno già ottenuto dei risultati e tanti altri ne otterranno, meritano che li
sosteniamo come tutte le altre associazioni
che abbiamo selezionato. È un po’ il nostro
compito, tenerli belli accesi, belli stimolati e
sì…
dargli anche una grossa mano. Quindi avanti
Quindi funziona, credi che questa collabora- altre associazioni così… Quindi concludiamo
zione possa continuare…
la terza e pensiamo alla quarta.
Si, poi voi siete proprio bravi quindi la qualità Concludiamo questa intanto… ci vediamo al
fa il risultato.
BHM.
Ok, ti ringrazio Simona.
Grazie.
Grazie.
Piero Basilico - Direttore
del Bruco Gospel Choir
Piero Basilico, direttore del Bruco, al termine
del concerto al Teatro Parenti per la Milano
da Gospel, seconda serata, terza edizione:
bilancio?
Bilancio? Allora le calorie sono in calo negativo e questa è una cosa buona per il mio
fisico. Bilancio super positivo, scommesse
ancora vinte per quest’anno e ci aspettiamo
i prossimi quattro giorni terribili a partire da
domani sera e devo dire che Feder Gospel si
sta meritando la fiducia che le abbiamo dato
in questi anni, tu, Pietro, Michele, Ettore e
tutti gli amici che lavorano…
Quindi fiducia che rinnoverai? Questa associazione, Bambini nel deserto, è particolare,
nel senso che si occupa di bambini, di aree
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Feder Gospel
NEWS
Diego Mariani - batterista
del coro Jazz Gospel Alchemy
Diego Mariani, batterista del Jazz Gospel Alchemy, al termine della seconda serata della
Milano da Gospel al Teatro Parenti per Bambini nel deserto. Cosa ne pensi di questa serata?
È stata una bella serata, abbiamo riempito il
teatro e non ce lo aspettavamo.
Credi quindi che sia una esperienza da ripetere la Milano da Gospel con le associazioni?
Assolutamente sì, che venga sempre più
pubblicizzata anche tramite il passa parola
che secondo me è quello che funziona di più
oltre alla pubblicità su internet…
Quindi credi nella cooperazione tra associazioni.
Sì assolutamente, questa è la vera forza della
Feder.
E quanto ti piace invece sentire cori così
diversi che cantano l’uno dopo l’altro e poi
insieme… quali sono i valori di questi confronti?
Beh, secondo me è uno spunto prima di
tutto per i cori per confrontare tra di loro gli
arrangiamenti strumentali e vocali e il pubblico non si “stufa troppo” di sentire magari le
stesse voci o le stesse parti musicali, è sempre un bello spettacolo.
Una proposta che funziona quindi, possiamo
procedere?
Sì sì.
Grazie al batterista nonché grafico del nostro
FederGospelNews.
Grazie a te Lucilla.
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Feder Gospel
NEWS
MILANO DA… GOSPEL
TERZO CONCERTO
2 Febbraio 2013
Concerto a favore della Fondazione Rosangela D’Ambrosio
Santuario Santa Rita– via Santa Rita, Milano
di Lucilla Sivelli
Angela Villonio - Presidente
Fondazione Rosangela D’Ambrosio
Per la terza volta la “Milano da... Gospel”.
Quali le tue prime impressioni?
È un appuntamento importante per noi, una
meravigliosa opportunità, un’occasione per
diffondere un messaggio di Amore. Erano
presenti più di 500 persone, ogni anno sempre più persone, sempre più coinvolgente,
commovente, un momento di preghiera, la
presenza di un Angelo, la gioia di aiutare tanti bambini che hanno bisogno....
Per la seconda volta il coro diretto da Laura
Robuschi, è nata quasi un’amicizia. Cosa ne
pensi della loro carica?
Aver avuto i Free Voices Gospel Choir per la
seconda volta è stato meraviglioso, è un percorso di amore che stiamo facendo insieme.
Loro già conoscono la nostra storia, hanno
già cantato per noi. Ora abbiamo continuato ad aggiungere un nuovo pezzo alla nostra
storia. La partecipazione di Laura Robuschi
e del suo coro è una partecipazione piena,
si capisce che va al di là dello spettacolo,
traspare una condivisione del dolore per la
scomparsa prematura di mia figlia Rosangela e della gioia di poter raccogliere i frutti di
questa sofferenza. Questa è la nostra amicizia.
Questo coro ha una carica straordinaria, che
fa vibrare i cuori, che fa venire la voglia di
amare! A fine concerto qual è il tuo bilancio?
In termini economici ed emozionali? Dopo
questa sera pensi che ripeterai l’esperienza?
Il bilancio? Non avrei mai immaginato di avere tutta quella gente nel Santuario di S. Rita.
Inoltre, in streaming, erano collegate 186
persone. A fine concerto in tanti sono venuti a congratularsi e a chiederci di tornare al
più presto. Abbiamo raccolto €. 1.560,00 un
ottimo contributo per aiutare i bambini che
hanno bisogno!
In futuro speriamo di ripetere l’esperienza,
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Feder Gospel
NEWS
di continuare insieme questo percorso. È
un’iniziativa lodevole e ringraziamo di cuore
Feder Gospel Choirs che la realizza con impegno e con la gioia di saper donare.
Laura Robuschi - Direttore
dei Free Gospel Choir
Laura Robuschi, direttore dei Free voices gospel Choir questa sera dopo il concerto per
Fondazione Rosangela D’Ambrosio al Santuario di S. Rita: le tue impressioni? Le tue
aspettative o meglio quello che è successo è
quello che ti aspettavi?
Il ricordo del concerto dell’anno scorso mi
aveva, anzi, ci aveva creato delle grandi
aspettative, soprattutto emozionali. L’incontro con il papà e la mamma di Rosangela,
coni volontari dell’Associazione ci ha “ travolti”. Non ci si abitua mai, fortunatamente
, al bene e quando si ha la fortuna di sperimentarlo “ dal vivo”, come in questo caso,
ne rimani folgorato. Incontrarci quest’anno è
stato come rinnovare quella prima emozione
con la consapevolezza di ritrovare persone
davvero speciali. Il pubblico ci ha premiati con una grande affluenza ed una preziosa
attenzione. Non è stato solo spettatore, ma è
entrato nel clima della serata, nel suo significato dalle mille sfaccettature, che comprendeva ovviamente musica, ma anche gioia,
solidarietà, spiritualità.
Chiesa piena, calda, entusiasta. La vostra
energia ha vibrato forte. Qual è il vostro ingrediente segreto?
Quello che accade in ogni concerto è un mistero. È come iniziare una nuova storia ogni
volta. Non ci sono pacchetti preconfezionati,
nemmeno ricette dagli ingredienti speciali. È tutto frutto di un’alchimia che può crearsi
oppure no. Ci sono situazioni in cui c’è una
particolare predisposizione di partenza. Per
esempio in questo caso l’elemento della solidarietà ha giocato un fortissimo ruolo. Poi,
la presenza di tanti nostri amici con i quali
ci si incontra raramente ci ha molto stimolati, la voglia di condividere, la grande forza della musica Gospel ha fatto il resto. La
storia di questo concerto si è scritta grazie
alla volontà di tutti, nostra e del pubblico,
di incontrarci su un piano comune: musica
e solidarietà. Noi abbiamo percorso questo
filo comune con il nostro repertorio e con la
nostra abituale energia, fatta di sorrisi, di credibilità, di voglia di essere li insieme!
Per la seconda volta alla Milano da… Gospel
e per la seconda volta, per tuo desiderio, a
favore della Fondazione Rosangela D’Ambrosio. Quali sono le molle che hanno fatto
scaturire questo “grande amore”? Si legge
sul tuo viso...
Nel corso di questi 16 anni di vita del Free
Voices ho avuto modo di conoscere tante realtà. Tante associazioni dietro alle quali agivano nel silenzio con grande forza persone di
qualità fuori dal comune. CREDO fortemente
nella potenza della gratuità e ho imparato a
riconoscere la sensibilità e la grandezza delle persone. Queste sono “persone grandi”.
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Feder Gospel
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Persone che hanno saputo vedere in una tragedia il lato positivo e ne hanno fatto dono .
Perdere un figlio deve essere un’esperienza
tremenda, non so come i genitori di Rosangela abbiamo avuto la forza di andare oltre
questo dolore facendosi “portatori di un
sorriso”. Incontrare “quei sorrisi” è un dono
incredibile, una di quelle opportunità che
non possono che rendere migliore la propria
vita. Io ed i miei
ragazzi
siamo
grati a queste
persone
perché ci motivano
profondamente
nel nostro cammino. È grazie a
persone come
loro che noi troviamo lo stimolo
più profondo del
nostro “ cantare”.
Feder
Gospel
Choirs investe
molte delle proprie risorse per
costruire
progetti come la
Milano da…Gospel. Credi stia andando nella
direzione giusta? Quanto il Gospel aggiunge
allo slancio di solidarietà verso le associazioni per cui cantiamo?
Federgospelchoirs è una grande “risorsa” per
i cori che ne fanno parte, così come è vero il
contrario. I cori che son parte della Federazione la rendono forte e sempre pù presente
sul territorio. Noi ci auspichiamo che possa
andare sempre di più oltre i confini geografici
per portare questo “spirito“ che ci accomuna
così fortemente. Lo sforzo organizzativo di
questa manifestazione è imponente e degno
di plauso . Questo vale la “fatica di esserci“ anche per chi, come noi, non appartiene
“geograficamente” al territorio milanese. Il
Gospel porta dentro di sè, per sua natura e
per i suoi contenuti, lo slancio verso il prossimo. Non è semplice musica, né un mero
genere musicale, sebbene energico, vibrante
ed emozionante. Ridurlo a questo significa
perderne una grossa componente. Il binomio musica-solidarietà è proprio del Gospel
a mio parere.
Grazie Laura
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Feder Gospel
NEWS
LA MILANO DA... GOSPEL 3° EDIZIONE
MILANO DA… GOSPEL
QUARTO CONCERTO
3 Febbraio 2013 – Concerto a favore
dell’Associazione A piccoli passi
Cine teatro Beltrade
di Lucilla Sivelli
Silvia Marinoni, Presidente
dell’associazione A piccoli passi
Silvia Marinoni, presidente dell’associazione
A piccoli passi, per la quale Feder Gospel
Choir ha dedicato la sua quarta giornata con
due cori, uno di Bologna, gli Spirituals Ensemble, e i Diesis e Bemolli. È la terza volta
che A piccoli passi aderisce a questa rassegna corale, qual è la tua impressione?
La mia impressione è che siete tutti bravissimi e vi ringrazio molto sia per quello che fate
per noi, per esserci vicini e sia per il pubblico che è stato abbastanza numeroso anche
questa volta.
Numeroso e anche generoso?
Anche generoso. Hanno anche acquistato
qualche disco del primo coro e quindi siamo
molto contenti.
Bene. Quindi in realtà tu ripeteresti questa
esperienza l’anno prossimo…
Sì…
Perché credi che alla fine questo genere mu-
sicale, o meglio, il progetto che noi ormai da
tre anni sosteniamo che è quello di mettere la musica, cioè quello che sappiamo fare,
accanto ad associazioni di volontariato, funzioni?
Sì, per noi sì, perché vediamo che ci sono
persone che ritornato, tre o quattro volontari, tutti quelli dell’équipe dell’affido quindi
era importante che fossero presenti, siamo
molto contenti, non ho altro da dire, ringrazio
anche Lucilla, Ettore, Pietro e Michele.
Ti ringrazio ciao, grazie mille.
Arrivederci.
Francesco Teruzzi – co direttore
Coro Diesis & Bemolli
Francesco Teruzzi, co-direttore insieme a tuo
papà…
Faccio il vocal coach.
Vocal coach del coro Diesis & Bemolli, siamo
al termine di un concerto al Cinema Beltrade
a Milano in occasione della Milano da Go-
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LA MILANO DA... GOSPEL 3° EDIZIONE
spel, quarta giornata, per l’Associazione A
piccoli passi. Cosa ne pensi? Pensi che sia
un’esperienza da ripetere? Quali sono le tue
impressioni.
Ogni volta che c’è la possibilità di cantare per
uno scopo ti viene voglia anche se ti manca
un po’ la voce come a me oggi, perché lo
fai per un motivo, sai che la gente è lì per un
motivo, già di solito ce l’hai che è comunque una fede comune, però avere anche un
Feder Gospel
NEWS
come si diceva, dà sicuramente un valore
aggiunto rispetto a qualunque altro genere
musicale?
Io parto dal presupposto che il gospel non
sia nemmeno una musica, sia solamente il
testo, per cui la musica in realtà è il mezzo
per arrivare alla gente, per infilarsi in qualsiasi contesto e poter portare il tuo pensiero e
quindi il tuo credo e poter aiutare se serve,
quindi se qua andava bene questa musica
siamo venuti con questa musica ma se dovessero chiederci di fare una manifestazione di solidarietà per gente a cui non piace
questo genere ma il rock facciamo solo pezzi
rock con il testo del gospel che ha questa
capacità di adattarsi sempre ed essere sempre ad hoc per ogni occasione.
L’ultima domanda: cosa ne pensi dell’esperienza di cantare insieme e collaborare con
altri cori, in fondo voi avete incontrato un
coro che non so se conoscevate, avevate
già cantato insieme? Quanto è importante
secondo voi, in ogni serata…
Sì ci conosciamo benissimo, è bello, perché
semplicemente si impara ogni volta anche se
uno non se ne accorge, ma dai pregi e dai
difetti degli altri cori si impara un sacco, si
scoprono canzoni, un modo di cantare, persone che sono lì con il tuo stesso scopo, non
è come andare al bar dove lo scopo di tutti
è perdere tempo, qui è diverso, quando ci
si trova, due cori, tre cori, quattro cori, si è lì
tutti per lo stesso motivo in comune…
Quindi nuove amicizie…
Nuove amicizie, voglia di cantare, di costruire qualcosa, non di perdere tempo, quindi è
sempre bello, vale sempre la pena.
Ti ringrazio.
Grazie.
motivo in più per trovarti, è anche bello fare
qualcosa insieme, farlo insieme ad altri cori,
a chi ha organizzato, a chi l’ha pensato, a chi
gli ha detto “sì” è bello… ci si rende conto
di essere dentro a un meccanismo grosso, è
bello farne parte.
E quindi secondo te è importante, il gospel
da un valore aggiunto a questo tipo di lavoRoberta Neri, presidente
ro, il gospel in fondo non è una musica quadel Coro Spirituals Ensemble
lunque, è un messaggio importante, e che
questo messaggio venga contestualizzato in Roberta Neri, Presidente del Coro Spirituals
un ambiente di solidarietà e di accoglienza Ensemble che viene da Bologna, per parte-
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Feder Gospel
NEWS
LA MILANO DA... GOSPEL 3° EDIZIONE
cipare alla quarta giornata della Milano da
Gospel. Ho notato durante il concerto che
non solo sei presidente ma sei soprattutto
una grandissima solista e ho scoperto anche
addirittura compositrice, almeno di uno dei
brani che cantate. Come vivi la funzione di
presidente, corista, e addirittura compositore, anzi solista più che corista, all’interno del
tuo coro?
Beh, io sono in questo coro da 25 anni e per
me è una soddisfazione e un grande onore,
poter essere non solo il presidente, ma soprattutto una corista. Compongo delle canzoni, dei pezzi per il nostro gruppo ed è una
maniera ancora più bella per poter avvicinare
il gospel al gruppo e al pubblico.
E il tuo ruolo di Presidente non si trova mai
un po’ in conflitto con gli altri ruoli che ricopri all’interno perché spesso e volentieri
il presidente ha anche delle responsabilità
che sono slegate da quello che è emozione
e canto, no?
La figura del presidente, diciamo, almeno per
quanto riguarda il nostro coro, è una figura
un po’ di raccordo, cioè mi piace pensare di
essere a disposizione di tutti i miei coristi, dei
ragazzi che compongono il gruppo, per essere di aiuto, perché si sa siamo coro, siamo
persone, ogni tanto abbiamo delle cose da
discutere, cose su cui non siamo d’accordo,
ma è bello che ci sia una persona che aiuti, che ci sia sempre presente e disponibile,
per tutti noi, per poter veramente essere un
gruppo, essere un coro.
Avete fatto quasi 300 km oggi per venire
oggi e partecipare alla quarta giornata della
Milano da Gospel, qual è la tua impressione?
Ne è valsa la pena? Credi che sia stata una
esperienza che abbia arricchito te, ma addirittura il coro? Lo rifaresti?
Assolutamente sì, Milano da Gospel sarà un
ricordo che rimarrà nei nostri cuori, la partecipazione del pubblico è stata veramente
eccezionale, la simbiosi che siamo riusciti ad
avere con l’altro gruppo è stata un’esperien-
za meravigliosa. Noi siamo pronti a tornare,
quindi che Milano ci chiami e noi arriviamo
immediatamente…
E chissà mai che non si riesca a fare anche la
Bologna da Gospel!
Va bene, se ne può parlare, molto volentieri,
è stata una bellissima esperienza, grazie.
Grazie Roberta.
Roberta Sacchetti, direttrice
del Coro Spirituals Ensemble
Roberta Sacchetti, direttore del Coro Spirituals Ensemble che viene da Bologna oggi,
per partecipare alla quarta giornata della Milano da Gospel, la nostra terza edizione. È
valsa la pena fare 350 km per partecipare a
una giornata di questo tipo?
Certamente sì, ci ha fatto molto piacere, ci
siamo ritrovati con degli amici e poi comunque una giornata del genere che raduna cori
gospel anche a scopo benefico direi che è
sempre una cosa positiva
Quindi tu sei da un anno circa associata a
Feder come coro…
Sì, da poco…
…hai sposato da poco i nostri progetti, credi che funzionino? Proponi eventualmen-
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Feder Gospel
NEWS
LA MILANO DA... GOSPEL 3° EDIZIONE
te qualcosa in più, migliorie che potremmo
fare? Credi che si stia andando nella direzione giusta?
Credo di sì perché anche noi poi ci orientiamo un po’ in questo senso perché oggi
come oggi bisogna fare della beneficenza,
ce n’è sempre più bisogno e quindi direi che
la direzione è giusta.
E credi che il gospel, che non è un genere musicale qualunque, dia qualcosa in più
rispetto a qualunque altra cosa per questo
tipo di progetti che vogliono proprio aiutare
in modo puntuale le associazioni che ne hanno bisogno?
Sicuramente perché bene o male, vogliano o no, passa un messaggio, quindi è una
musica con un messaggio, senza bisogno di
scimmiottare o di fare la copia delle chiese
battiste, perché non lo siamo, ma comunque
sono canzoni, brani che parlano sempre di
Dio, del vangelo e di una positività che è il
caso di ricordare.
Ho sentito addirittura che voi vi spingete in
un repertorio che componete, ho appena intervistato Roberta Neri che è compositrice
di uno dei vostri brani quindi sperimentate
molto….
Sì, abbiamo più in passato sperimentato
molto, perché noi abbiamo iniziato con lo
spiritual, poi ci siamo orientati dopo verso il
gospel, però manteniamo tutt’e due le caratteristiche… Tutti e due i generi… ne parlavo
proprio con Roberta Neri, che ho scoperto
essere il vostro presidente: l’anno prossimo
potremmo fare addirittura una Bologna da
Gospel, magari in contemporanea con la Milano da Gospel… Sarebbe molto bello.
Allora ci sentiamo presto e vediamo anche di
collaborare per una edizione bolognese.
Benissimo, ci farà molto piacere.
Grazie per la vostra partecipazione e per il
vostro viaggio.
Grazie a voi per averci invitato.
Angela Rovelli – Solista
del Coro Diesis & Bemolli
Come ti chiami?
Angela
In che coro canti?
Diesis & Bemolli
In che sezione?
Contralti
Questo pomeriggio hai appena
concluso un concerto al cinema Beltrade di Milano nel contesto della Milano da Gospel
per l’associazione “A piccoli
passi”. Cosa ne pensi di questa esperienza?
Costruttiva, perché cantare
con altri cori è costruttivo, perché ti fa crescere, ti dà tanto e
comunque cantare per un’associazione che comunque ha
uno scopo sociale sicuramente ti dà tanto, è bello…
Ho visto che sei una delle soliste del coro.
Come ti senti quando devi rappresentare,
come solista, il tuo coro. Sei tu che porti in
fondo il messaggio che il coro vuole trasmettere, parli per loro, come vivi questa esperienza?
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LA MILANO DA... GOSPEL 3° EDIZIONE
Cerco di viverla con più naturalezza possibile, perché ci sono mille paure, l’inglese, il
canto, le note, tutto quanto, però penso che
il pubblico colga molto l’istintività, il sentimento che tu trasmetti, di conseguenza affronto sempre cercando di dare tutto quello
che ho e so che comunque è quello che dà il
mio coro, e quello che c’è dietro è quello che
è, il sentimento.
Infatti tu hai una grandissima voce ma anche un grandissimo trasporto quando canti.
Un’ultima domanda, come coro voi spesso
fate concerti di beneficenza, cantate per solidarietà?
Sì, lo facciamo
Vi capita?
Sì ci capita, lo abbiamo fatto anche per Natale per un paio di situazioni, tipo una associazione della nostra zona per ragazzi malati… sì lo facciamo.
Quindi tu credi che il gospel possa essere un
importante contributo a questo tipo di attività di solidarietà?
Sì perché secondo me il gospel è anche
qualcosa che trasmette degli ideali…
Dei valori?
Dei valori e un ideale ben preciso che è comunque la fede e ti può aiutare a essere solidale con gli altri.
È un po’ come concretizzare la musica e il
canto in attività reali, quindi allora spero di
avervi anche nella prossima edizione, questa
è la seconda a cui partecipate e vi ringrazio
molto.
Grazie a te per l’intervista.
band del Coro Spirituals Ensemble
Siamo al cinema Beltrade di Milano, per l’occasione è venuto il coro Spirituals Ensemble
da Bologna, tu sei?
Raffaello, il pianista.
Pianista del coro, come ti è sembrata questa
esperienza?
Mi è sembrata molto positiva come poi an-
Feder Gospel
NEWS
che altre esperienze di rassegne a cui abbiamo partecipato anche proprio, oltre che per
lo spirito dell’iniziativa, per il confronto con
gli altri cori, cioè nel senso di collaborazione
e scambio con gli altri cori che quasi sempre
sfocia con l’essere insieme sul palco e fare
delle cose in comune, quindi sempre molto
bello.
Quindi è un momento di condivisione importante…
Sì
Ed è importante secondo te mirare anche
verso un’associazione di volontariato questa
azione che il gospel può permettere, dato il
valore grande che porta con sé?
Sì, molto importante perché anche la musica
non deve essere fine a se stessa... è sempre
bello ascoltare un concerto ma è anche bello
associarlo a iniziative concrete.
Da quanto sei pianista del coro?
Da sette anni
Da sette anni… ed è un coro molto “antico”
come storia?
Sì ha trent’anni, Roberta, la direttrice, è l’unica superstite dei quattro fondatori, quindi è
l’unica che c’è da trent’anni, però ce ne sono
alcuni da vent’anni e altri che sono entrati
nell’ultimo anno, c’è un po’ di tutto…
Quindi un coro antico, con una storia, che
entra in queste cose nuove, da poco associati alla Feder, quindi secondo te questo
tipo di rassegna, questo tipo di esperienza
è da ripetere, malgrado i 350 km che avete
fatto?
Sì, sì, poi immagino che ci sia qualcuno che
ne fa di più…
Ti ringrazio molto...
Grazie.
Posso fare un paio di domande anche a te
che sei?
Massimo, il bassista.
Il bassista, tu da quanto suoni nel coro?
Da meno, tre o quattro anni… non ricordo
di preciso… a Bologna, io sono di Napoli e
quindi non li conosco da tanto però questo
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LA MILANO DA... GOSPEL 3° EDIZIONE
tipo di musica fa parte della mia vita perché è
legata proprio alla mia esperienza personale,
umana, quindi sono contentissimo, infatti per
me suonare va al di là dell’aspetto musicale,
è anche legato alle parole che cantiamo.
Quindi in realtà tu quando canti…
Prego, ci sono testi che mi coinvolgono totalmente, altri di meno perché devo fare attenzione a non sbagliare le note…
Questo immagino che per te sia importante,
nel momento in cui il messaggio che porta il
gospel viene finalizzato a missioni importanti…
Assolutamente perché questo tipo di musica, ma credo in genere tutta la musica, se
non è legato all’esperienza umana diventa
tecnicismo, invece guardando anche alle
origini del gospel credo sia assolutamente
indispensabile legarla all’esistenza umana e
come in questo caso a chi ha più bisogno,
magari a chi si trova in necessità.
Quindi credi importante che Feder Gospel
Choir abbia nelle sua missione quella di aiutare “i meno fortunati”?
È necessario perché manca nella società civile qualcosa del genere, quindi questo va a
colmare lacune che purtroppo…
Quindi si contestualizza meglio ciò che apparentemente è solo arte ?
Preghiamo, pregare non vuol dire solo alzare
le mani al cielo ma averle in pasta nel mondo… direi che è una bellissima esperienza…
Grazie.
Grazie a te.
Posso completare la band? Tu sei ?
Sono Marco il batterista… se dicente batterista.
Se dicente batterista… da quanto suoni nel
coro?
Suono da due anni e mezzo, sono il più recente…
Il più giovane di entrata… Cosa ne pensi di
questo tipo di esperienza che hai vissuto
oggi?
È la prima volta che musicalmente mi avvicino a questo genere di cose, adesso con
Feder Gospel
NEWS
gli spirituals sto cominciando a girare, è una
cosa bellissima, è emozionante, coinvolgente, si conoscono persone nuove, altri cori,
altri musicisti, e poi la gente comunque viene sempre coinvolta parecchio per cui vale
sicuramente la pena sentivo che dicevi con
uno dei miei colleghi se valeva la pena fare
350 km per me anche il doppio perché è
emozionante…
Quindi per te è la prima esperienza di questo
tipo. Tu sai che Feder Gospel Choir ha come
missione questo… tu come musicista sei da
pochissimo federato, quanto conoscete le
iniziative di Feder Gospel
Io personalmente non tantissimo, seguo indirettamente tramite il coro che so comunque si attiva per fare queste manifestazioni,
sta seguendo molto le attività di Feder Gospel, facciamo qualcosa anche a Bologna, il
black…
Certo, come Feder adesso avremo il BHM
con Carol Bernard e per voi sarebbe una
esperienza molto bella
Sicuramente sono tutte esperienze positive
sia dal punto di vista umano come diceva
Massimo, sicuramente lo sono e dal punto di
vista musicale perché confrontarsi va sempre bene
È bello conoscersi a 360 gradi quindi la ripeteresti come esperienza?
Sicuramente.
Grazie.
Grazie a te.
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Feder Gospel
NEWS
LA MILANO DA... GOSPEL 3° EDIZIONE
MILANO DA… GOSPEL
QUINTO CONCERTO
4 febbraio 2013 – Concerto a favore
dell’Associazione ABIO - Teatro Don Bosco
di Lucilla Sivelli
Maria Clotinde Andi – Responsabile
di ABIO
Maria Clotilde Andi – Responsabile di ABIO?
Consigliere.
Questa sera siamo al Teatro Don Bosco per
la quinta serata della Milano da Gospel. Due
cori diversissimi, però tutti a sostegno della
vostra associazione. Cosa ne pensi, qual è il
bilancio?
Bilancio positivissimo, molto più dell’anno
scorso mi sembra sia in termini di pubblico
che in termini economici…
Che è quello che conta…
Un’iniziativa fantastica, non bisogna assolutamente perdere i contatti. Io decadrò in aprile e
passerò a chi mi sostituirà
Passerai il testimone, quindi credi che questa sia una esperienza da ripetere?
Assolutamente, siete molto bravi, molto coinvolgenti e ci aiutate da matti!
Va bene, sono contenta che abbiamo insie-
me raggiunto l’obiettivo, grazie
Grazie a te Lucilla, grazie di tutto.
band coro Al ritmo dello spirito
Al ritmo dello spirito, tu fai parte della band,
quale strumento suoni?
La batteria.
Ti chiami?
Mirco...
Da quanto tempo suoni con Al ritmo dello
spirito?
Dal settembre 2010.
Quindi da tre anni. Cosa ne pensi dell’esperienza di questa sera?
Coinvolgente, profonda, esaltante…
Credi che possa funzionare quindi il gospel
a favore delle associazioni di volontariato?
Questo è uno dei progetti che Feder Gospel
Choir ha intenzione di portare avanti…
Perché no? Dove c’è passione, dove c’è cuore penso si centri l’obiettivo.
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Feder Gospel
NEWS
LA MILANO DA... GOSPEL 3° EDIZIONE
Quindi ritieni che il gospel abbia un valore
aggiunto per questo tipo di progetto?
Sì, credo di sì.
Ok grazie. Fabio, quale strumento?
Tastierista.
Cosa ne pensi del concerto di questa sera
per ABIO?
Molto bello, secondo me è anche un’occasione, in questi concerti dove si uniscono più
Voi come musicisti come credete di poter
supportare questo tipo di concerti?
Guarda, il gospel come lo facciamo noi è molto
energetico, c’è tanta passione, tanta energia
e tanto movimento anche fisico. Le parole, le
lodi sono nei testi, nelle melodie vocali, quello
che cerchiamo di fare come band è appunto
questo, cerchiamo di portare la voglia di vivere, la voglia di suonare, di cantare…
cori, per presentare al pubblico diverse sonorità e anche far conoscere il panorama della
musica gospel qui nella zona di Milano che è
molto valido.
Quindi un confronto che è anche un arricchimento?
Sì. E anche una buona presentazione del panorama musicale di questo genere in particolare che è molto ricco…
Molto ricco e nel caso di questa sera abbiamo
potuto ascoltare un repertorio che ne dimostra
le origini, come ha ricordato il tuo maestro Alberto Meloni ha proprio mostrato l’origine..
Ricco e vario come si può vedere…
Il battito del cuore in fondo, ti ringrazio tanto.
Figurati.
Stella, solista
del coro Al ritmo dello spirito
Stella, solista del coro Al ritmo dello spirito
che anche questa sera, come sempre, ha
regalato un’ottima permormance per il concerto al Don Bosco per ABIO. Cosa ne pensi
di questa serata?
Niente, una bellissima serata, ci è piaciuto
molto. Ci piace sempre moltissimo cantare
per beneficenza, per queste iniziative bene-
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LA MILANO DA... GOSPEL 3° EDIZIONE
fiche...
Ti è piaciuta l’esperienza per esempio di cantare con il Coro Incontrotempo?
Assolutamente…
Un coro molto diverso dal vostro…
Una bella esperienza, mi sono piaciuti moltissimo, per la tecnica, sono bravissimi.
Tu rimani sempre “la” solista nei cori Feder.
Come ti senti in questo ruolo, in fondo il so-
Feder Gospel
NEWS
estra del Coro Incontrotempo. Questa sera
ha cantato insieme al Coro Al ritmo dello spirito per ABIO al teatro Don Bosco. Cosa ne
pensi di questa esperienza?
Un’esperienza bellissima come tante altre
esperienze della Feder Gospel, ancora di
più perché in effetti questa sera ci è capitato
veramente per la prima volta di condividere
un concerto della Feder Gospel con un al-
lista rappresenta il coro, porta la sua voce
e dalla sua voce è sostenuto, quanto senti
questo scambio di fluidi, di voci, di emozioni?
Abbastanza, sono un po’ timida anche se
non si direbbe...
No, si capisce...
Mi emoziona sempre molto cantare, sento
molto quello che canto e...
E va bene. Grazie Stella.
Grazie.
tro coro, con un coro di cui noi conoscevamo l’esistenza e anche diversi partecipanti,
componenti, ma non ci era mai capitato di
condividere un evento assieme e questa è
un’occasione di gioia, di condivisione perché insomma la musica, l’atmosfera unisce
e fa diventare ancora più amici
Bello… e tutto questo in un contesto particolare.
In un contesto finalizzato al sociale e “quale sociale”, perché si parla chiaramente di
bambini in una situazione in cui magari saValeria Borgognoni - Direttore
rebbe meglio non ci fossero, gli ospedali, ma
del Coro Incontrotempo
dato che spesso capita che i bambini debbano stare in contesti del genere, che ci siano
Valeria Borgognoni, Direttore, direttrice, ma- delle persone che supportano questi piccoli
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LA MILANO DA... GOSPEL 3° EDIZIONE
Feder Gospel
NEWS
e fanno trascorrere loro dei momenti, delle
situazioni piacevoli… Evviva! Bravi è importantissimo.
Quindi un’esperienza che ripeteresti, che ti
ha soddisfatto?
Assolutamente sì, grazie…
Grazie a voi, siete bravissimi, grazie Valeria.
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Feder Gospel
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MILANO DA… GOSPEL
SESTO CONCERTO
5 Febbraio 2013 – Concerto a favore dell’Associazione
Malattia Wilson - Acquario Civico di Milano
di Lucilla Sivelli
Salvatore di Lorenzo – Presidente
dell’Associazione Malattia di Wilson
Salvatore di Lorenzo, Presidente dell’Associazione Malattia di Wilson. Siamo al termine dell’ultima serata della Milano da Gospel
dove due cori, credo eccezionali, hanno
cantato per sostenere l’associazione che tu
presiedi. Quali sono le tue impressioni, quali
sono i risultati e quanto credi sia stato importante aderire a questa iniziativa?
L’adesione all’iniziativa è importantissima per
noi che da piccola associazione riusciamo a
dare un risalto maggiore a quelli che sono i nostri scopi e i nostri obiettivi; la serata ha donato innanzitutto tanta, tanta, tanta energia, noi
abbiamo bisogno di energia, bisogno di incutere energia nei nostri amici perché siamo una
grande famiglia, come credo anche la famiglia
dei cori ha bisogno di sostegno e di stare in-
sieme.
Quindi credi che si possa ripetere questa
cosa?
Io penso che questa cosa si possa ripetere,
torno a dire che il gospel, in questo momento,
può darci quello che cerchiamo e cioè tanto
aiuto e sostegno…
Un valore aggiunto…
È un valore aggiunto perché noi viviamo fra le
carte, viviamo nei meandri dei problemi e delle
problematiche e stare qui oggi a sorridere insieme a voi è stata una esperienza veramente
da condividere.
Speriamo che poi lo sia anche dal punto di
vista pratico, perché anche se alla fine non è
solo quello, serve...
Non è solo quello, noi abbiamo bisogno soprattutto di farci conoscere perché non abbiamo la possibilità di avere quelle grosse vetrine
dove esporre i nostri problemi e far conoscere
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Feder Gospel
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i nostri bisogni.
Quindi la nostra vetrina vi serve per potervi
far conoscere?
Certo, certo, è la cosa principale per noi, grazie mille.
Grazie Salvatore.
Nicoletta Ancona – Acquario civico di Milano
Nicoletta Ancona, Conservatore dell’Acquario,
diciamo quindi padrone di casa di questa sera
che ospita l’ultima serata della Milano da Gospel, che è una rassegna corale che è stata
ospitata in questa sede per la terza volta. Quali sono le sue impressioni? Perché in qualche
modo avete deciso di ripetere questa esperienza?
È un’esperienza molto bella, gioiosa, richiama
molto pubblico e ci sembra giusto avere un
momento di festa per le persone e le tematiche richieste erano quelle legate all’acqua ed
è sempre bello ospitare questa manifestazione
Tematiche legate all’acqua ma alla fine tematiche legate ad associazioni di volontariato che
in qualche modo, attraverso il nostro canto e
anche la vostra ospitalità riescono se non altro
a farsi conoscere. Secondo lei è importante
che una istituzione pubblica possa in qualche
modo entrare in gioco in questo progetto, un
po’ articolato, ma dove comunque il pubblico
è importante?
Certo è importante.
Da ripetere magari?
Vediamo il prossimo anno.
Grazie mille.
Grazie.
Gianluca Sambataro – Direttore del Rejoice
Gospel Choir
Gianluca Sambataro – Direttore del Rejoice
Gospel Choir, appena arrivato in Feder Gospel
Choir, da pochissimo.Ccosa ne pensi di questa tua prima esperienza con la Feder?
Io credo che sia un’esperienza bellissima. Io
ho sempre spinto, e lo faccio da diversi anni,
che ci fosse un’idea dell’associazione ad altri gruppi, e io dirigo otto cori, perché credo
sia questo il messaggio principale del gospel,
e credo che la Feder abbia veramente colto
nel segno quello che serve in Italia in questo
momento, più che una rassegna, è un festival
che si racchiude in un periodo e serve proprio
l’idea di unire le persone… quindi sono molto contento di questa cosa, ho spinto molto
affinché si potesse partecipare e quest’anno
quando è arrivata dal direttivo dell’associazione l’iscrizione alla Feder ero molto felice.
E quindi hai già colto che questa Federazione
non ha tra i suoi progetti solo questa rassegna ma…
L’ho colto eccome, perché da diversi anni seguo, anche se magari semplicemente scrivo
un messaggio, credo che siano questi piccoli
particolari che fanno grande questo messaggio che noi cantiamo…
Il messaggio che viene contestualizzato in
queste realtà. E soprattutto, come avrai constatato questa sera (io è la prima volta che ho
il piacere di sentirvi) i cori Feder sono tutti diversi, con storie e percorsi differenti, voi siete
una potenza incredibile, di una bravura, a mio
modesto parere, mostruosa, in altri cori spiccano caratteristiche diverse…. ma in comune
e che ci unisce abbiamo tutti una grandissima
passione. Tu credi che la tua bravura e la forza
che ha il tuo coro, potrai dare un contributo
alla Feder con idee e progetti?
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Feder Gospel
NEWS
Mi auguro e credo che questo sia l’inizio di un
cammino perché dopo dieci anni col coro…
serve riunire realtà come queste, sono realtà
molto belle, io spero di collaborare con la Feder anche in manifestazioni non solo in Italia…
pensa che io sto collaborando con una ragazza per portare avanti una missione in Tanzania
e questa chiamata è arrivata proprio nei giorni
in cui la Feder ci ha contattato… non credo al
caso, credo che il destino abbia un disegno
bello e meraviglioso per noi… vedendo come
avete lavorato spingerò tantissimo perché ci
sia un legame che non si esaurisca all’interno
di questo…
Ti annuncio che abbiamo appena iniziato una collaborazione con il Consolato della
Tanzania, il consolato Americano ha appoggiato eticamente questa cosa… quindi
veramente forse le strade si
stanno unendo e spero proprio che questa collaborazione possa continuare. Farai un
salto sabato e domenica al
BHM?
Spero veramente, venerdì o
sabato. Se mi aspettate verrò
sicuramente.
Ti aspettiamo grazie mille.
Grazie a te.
Paola Bertassi - Direttore di Coroseduto
Paola Bertassi, direttore di Coroseduto, appena entrato in Feder Gospel Choir, chiude
la terza rassegna corale della Milano da Gospel, le tue primissime impressioni?
Beh, intanto una sensazione di familiarità, nel
senso che ho avuto modo di conoscere il vostro direttore artistico e già è stata una serata
piacevolissima che già mette a proprio agio
le persone e quindi il fatto di accettarci nella
squadra per me è stata un’occasione bellissima, un bellissimo regalo anche perché non si
sa mai come muoversi… noi siamo un coro un
po’ fuori dai canoni…
Intendi come repertorio?
Sì anche perché non nasciamo come coro gospel ma come coro scolastico all’interno di una
scuola di musica quindi... poi abbiamo preso
dei percorsi, abbiamo seguito il gospel perché
comunque musicalmente, spiritualmente tutti
ne siamo legati… le motivazioni del mondo ci
hanno portato qui anche se abbiamo le nostre
caratteristiche…
Che sono meravigliose, sono peculiarità che
identificano in modo specifico Feder Gospel
Choir, che racchiude cori tutti diversi… credi
quindi sia importante questo progetto che Feder Gospel Choir sta abbracciando, cercando di destinare il proprio volontariato, perché
sono tutti cori che cantano a titolo gratuito,
vesro associazioni che in questo modo hanno un beneficio dalla nostra musica?
Lo scopo è importantissimo perché partiamo
dal presupposto che i cori sono comunque
amatoriali, cioè la gente viene perché ha voglia
di cantare e se lo fa per una motivazione alta
che è aiutare una associazione è ancora più
importante e lega di più, al di là del fatto del
piacere di cantare per il piacere di farlo, è un
valore aggiunto importantissimo, è per que-
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Feder Gospel
NEWS
sto che a noi fa molto piacere essere dentro a
questo progetto, perché comunque ci sembra
di fare qualcosa…
E allora benvenuta e ti invito caldamente a
contribuire d’ora in poi con qualsiasi genere
di idee e di progetti, perché la Feder è aperta,
dinamica e in continua evoluzione e abbiamo
bisogno di linfa nuova e tu hai un’energia così
potente di cui non potremo fare a meno…
Ci sarò sicuramente grazie davvero.
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BHM Workshop diretto da Carol Bernard
8-9-10 Febbraio 2013
Teatro Piana – Cesano Boscone
IMPRESSIONI E FLASH CATTURATE
DURANTE IL SEMINARIO
di Lucilla Sivelli
DALLA SICILIA CON… GOSPEL!!!
di Roberto e Daniela Firrincieli
...Freddi i milanesi? non ci è parso proprio!
anzi tutt’altro! Siamo stati accolti con simpatia
e gentilezza e ciò ci ha messo subito a nostro
agio! Due giorni e mezzo di cameratismo gospeliano... eravamo al workshop, gli unici fessi
o “sperti” (intelligenti) a spostarci dalla Sicilia a
Milano... comunque pensiamo di essere stati
sperti perché è stata un’esperienza fantastica!!!
Tutti ci chiedevano: “Ma siete venuti dalla Sicilia solo per il workshop?” e noi : ”sì! solo per
il workshop!”... tutt’oggi pensiamo di aver fatto
bene!!!
brani che abbiamo imparato... l’atmosfera musicale che si è venuta a creare... con piacere ricordiamo il sapore delle deliziose mele che ci
venivano offerte durante le prove!... meritano un
commento positivo i musicisti, la direttrice Carol Bernard, bravissima cantante, che ha saputo trasmetterci il feeling giusto per interpretare
un genere musicale, il gospel, che non fa parte
della nostra cultura, bravo e creativo il cantante Rex collaboratore di Carol, dolce e sofisticata la voce dell’altra collaboratrice Ana... ma tra
tante note cantate e suonate una nota stonata
c’è stata! il Freddoooooo!!! Ebbene sì! abbiamo
sofferto il freddo! ma ne è valsa la pena poiché
veder nevicare a Milano per noi è stato un evento eccezionale!
Per noi è stata la prima partecipazione al workshop ma la simpatica famiglia tedesca è re- Un Saluto dalla Sicilia e un arrivederci al prossicidiva poiché partecipa da più anni! Chissà se mo workshop!
diventeremo recidivi anche noi!!! Ricordiamo i
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Feder Gospel
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Alberto – Solista
del coro Sweet gospel
avuto modo di sentirti in più occasioni e speriamo di sentirti magari…
Anche no…
Alberto, del coro Sweet gospel, questa è la Grazie Alberto ciao.
sesta edizione del Black History Month, tu a Grazie.
quante hai partecipato?
Alessandra Agosti – Presidente
Cinque.
del coro Al ritmo dello spirito
Qual è il tuo bilancio di tutti e qual è la tua opinione su questo… In generale cosa ne pensi di
questi workshop, perché ci torni ogni volta e di Alessandra Agosti, Presidente del coro Al ritmo dello spirito, oggi presente alla sesta edizione del BHM event, cosa ne pensi di questo
workshop?
Io amo molto i workshop in generale e questo lo
seguo fin dall’inizio, a questo sono molto legata, li amo molto perché è un’occasione per stare tutti insieme, per imparare brani nuovi e per
avere l’opportunità di studiare con persone che
arrivano dagli Stati Uniti … che hanno vissuto,
che vivono il gospel nella maniera più pura… e
quindi lo amo molto…
Ti piace la scelta che Feder ha fatto finora per
i direttori? Avresti qualche consiglio diverso da
dare? Ti piacerebbe fare esperienze diverse?
Sì mi son piaciuti tutti i direttori; Carol mi piace moltissimo, sono contenta che sia tornata.
Forse l’anno scorso non ero proprio entusiasta
questo cosa ne pensi?
Tutti molto belli, interessanti, costruttivi soprat- se devo essere proprio sincera… Suggerimenti
tutto per chi canta in un coro, chi ha un coro… sinceramente non saprei … forse studiare più
Ho ripetuto anche quest’anno perché diven- approfonditamente la vocalità, il suono gospel…
tando papà tra qualche mese probabilmente Quindi ti piacerebbe che Feder investisse
nell’organizzazione di un seminario magari suldall’anno prossimo non ci sarò più…
Cosa ne pensi del repertorio di Carol di la vocalità?
Sul suono.
quest’anno?
Diciamo che il suo stile è sempre quello, quindi Più che uno studio di repertorio uno studio
pezzi un po’ più lenti, un po’ più allegri, un po’ di come dare la voce in questo tipo di genere
musicale…
più gospel…
Vale la pena? Tu ai tuoi amici consiglieresti di Esatto, bravissima.
Di questo repertorio cosa ne pensi?
partecipare?
Sì assolutamente. Ho tentato con mia moglie Bello, tutto bello! Finora mi piace tutto.
Sei pronta per la gospel mass? Per il concerma non c’è stato verso
to?
Lei canta?
In un coro liturgico, diciamo così... lo fa più Carica!
Grazie mille.
come dovere …
Tu sei anche un grandissimo solista, abbiamo Grazie.
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ma non sempre ho riscontro dal parte dei cori.
Tu, dal tuo punto di vista, non hai forse notato
Eleonora Muollo – Referente Feder
che ci sia poco passaggio di informazione da
per il coro Al ritmo dello spirito
parte del direttore? Spesso ritrovo dei coristi
Eleonora Muollo, coro Al ritmo dello spirito, ma che non sono a conoscenza in realtà di tutsoprattutto da qualche mese collabora con la to ciò che la Feder fa, non credi che possa
Feder per tenere i rapporti con gli altri cori della Feder. Cosa ne pensi di questo tuo ruolo? Ti
piace, come ti trovi? Credi sia un’esperienza
da fare? Le tue impressioni.
Beh, io sono stata molto contenta di far parte
della Feder. Cerco di fare quello che posso in
base al mio tempo libero, al meglio che riesco.
In questo periodo è stato bello poter contattare
i cori che ancora non conoscono la realtà della Feder e speriamo che prima o poi possano
entrare nella nostra organizzazione, nel nostro
gruppo.
Contattando i cori riesci ad avere un punto di
vista esclusivo rispetto a quella che possono
avere gli altri. Cosa percepisci, che cosa credi che vogliano i cori? Credi che i servizi che
Feder sta offrendo siano sufficienti, che siano
giustamente parametrati al costo, pensi che si essere necessario arrivare di più alla “base”?
aspettino altro? Cosa hai percepito dalla tua Tu come corista, al di là del fatto che hai una
posizione privilegiata perché lavori nella Feder,
posizione?
Mah, secondo me i servizi che la Feder può of- sei a conoscenza di quello che la Feder fa?
frire sono sicuramente quello di una aggregazio- C’è trasmissione di informazione?
ne empatica di tutti i cori e quello che ci unisce è Assolutamente sì, perché il materiale è tanto,
sicuramente la musica, la voglia di stare insieme il servizio web è veramente implementato per
e cantare e ci sono delle opportunità che tutti i ogni servizio e comunque le comunicazioni arcori possono sicuramente offrire a tutti gli altri. rivano… Se a un certo punto si fermano è una
Ovviamente canta un coro solo alla fine secon- mancata comunicazione dal direttore ai coristi.
do me perché si vede proprio la voglia di stare Nel nostro coro questo non succede…
insieme, di imparare, di conoscersi e di confron- Probabilmente dipende quindi dall’organizzatarsi. Secondo me i servizi che la Feder offre zione dei cori, alcuni forse sono meno struttusono un po’ tutto quello di cui probabilmente un rati… Cosa ne pensi di questo workshop arricoro ha bisogno quindi: la notorietà , il fatto di vati al secondo giorno?
poter crescere, partecipare ai workshop, stare Qui sfondi una porta aperta perché Carol è nel
insieme, confrontare il proprio repertorio con gli mio cuore da sempre, è stato il mio primo woraltri, secondo me è interessante e offre dei buo- kshop, a parte che ho comprato anche il suo cd,
però secondo me ero un po’ scettica quando ho
ni servizi…
Vorrei che tu mi aiutassi a “snocciolare” questa sentito le canzoni, poi ho detto “no” con Carol
mia curiosità. Io ho rapporti con i direttori che non ci saranno problemi, infatti le sto ascoltanspesso e volentieri appoggiano i progetti ecc. do una ad una cercando di cogliere quello che
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Feder Gospel
NEWS
vuole trasmettere lei con queste musiche perché secondo me lei è una persona fantastica, ha
proprio una modalità tutta sua, tutta particolare
dove traspare la sua professionalità, la sua fede,
la sua preparazione, a me piace tantissimo, io
mi trovo proprio bene, sono contenta, cerco di
capire meglio i brani…
… Sai che lei in realtà non vuole tanto che si
imparino le canzoni ma il senso che queste
canzoni devono trasmettere…
Che è quello che poi dobbiamo trasmettere al
pubblico…
Grazie Eleonora.
Grazie Lucilla.
triste, era tutto stretto, la gente… quando vieni
qui apri la porta e il mio cuore si è aperto…
Quindi cosa porti a casa, cosa ti viene regalato
in questi momenti che riporti in Germania, ol-
Gerald Keller – corista tedesco
Gerald partecipa alla sesta edizione, da dove
vieni?
Sì, sempre, sono di Germania.
Quindi abbiamo in questa sesta edizione per
la sesta volta un corista che arriva dalla Germania. Cosa ti spinge a fare tutti questi km per
arrivare a questo evento?
Amo la gente, amo cantare con voi. Non c’è in
Germania, ne ho fatto uno anche in Germania
l’ultimo che Bob Singleton ha fatto. Sono andato con gioia e sono entrato in questa sala ed era
tre alle canzoni?
Grande gioia, formaggio...
È il secondo workshop che fai con Carol Bernard, cosa ne pensi di questa grandissima maestra?
Vera grandissima, come dire... non posso esprimermi, mi mancano le parole…
Vale la pena farlo una seconda volta con lei, ti
sembra una ripetizione o sei contento?
Sì sono molto contento.
E il workshop che ti è piaciuto di più qual è dei
sei che hai vissuto? Se si può fare una classifica, perché in fondo il bello è la diversità, per
cui ogni cosa ha qualcosa di bello.
Non posso dirlo. Bob Singleton era coralmente
molto emozionante, ma secondo me lui era anche molto duro, qualche volta non era necessario essere così duro… Per me sono tutti uguali…
Vale la pena di viverli tutti, quindi… grazie Gerald…
Esatto. Di niente.
Marika Fasolato – Direttore
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Feder Gospel
NEWS
dell’Amazing Gospel Choir di Padova
Il tuo nome?
Marika.
In quale coro canti?
Sono la maestra dell’Amazing Gospel
Choir di Padova
Ed è un coro federato?
Non è ancora un coro federato ma
speriamo di esserlo a breve.
È il primo workshop che segui?
Il secondo, sono venuta l’anno scorso
con Robert Ray perché facciamo alcuni brani della sua Gospel Mass e mi
è piaciuto molto, ho visto un ambiente splendido, ho conosciuto persone meravigliose e sono
tornata quest’anno con Carol Bernard.
Cosa ne pensi di questo repertorio, di questa
insegnante?
Il nostro coro predilige di più gli spirituals classici armonizzati da autori contemporanei, questo è un repertorio un po’ diverso da quello che
facciamo noi ma è estremamente interessante,
difatti mi interessa proprio perché è un cosa diversa da quello che affrontiamo di solito.
E cosa ne pensi di Carol Bernard?
Fantastica
E dopo un’esperienza di questo tipo credi che
potrebbe essere interessante per il tuo coro
entrare in Feder?
Sì assolutamente.
Tu hai capito bene quali sono tutti i servizi, gli
eventi che prepara e fa Feder?
Ho letto qualcosa in internet, sì, non sono al
corrente proprio di tutto, però ogni tanto leggo
qualche cosa del BHM, è molto interessante,
assolutamente, una bellissima realtà che da noi
non c’è…
Perché tu sai che Feder Gospel Choir comunque ricopre tutto il territorio nazionale, abbiamo diversi cori anche del Lazio, della Calabria
e quindi per noi sarebbe molto interessante
avere realtà diverse…
Anche in Veneto…
Ci vorrebbe un’agenzia veneta, diciamo… per cui ci diamo un appuntamento subito dopo questo Black per
vedere di costruire un rapporto più duraturo, grazie mille…
Senz’altro, grazie a te.
Marina Pozzoli – Coro
Jazz Gospel Alchemy
Marina Pozzoli, Coro Jazz Gospel Alchemy. Quanti workshop hai seguito
da quando sei nel mondo del gospel?
Tutti.
Quindi tutti e il secondo con Carol,
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Feder Gospel
NEWS
cosa ne pensi, le tue primissime impressioni?
Lei secondo me è molto tecnica, molto professionale, sul fatto anche che si porti dietro i suoi
coristi per insegnarci singolarmente le parti è
sintomatico di questo suo modo di approcciarsi.
E la tua impressione sul repertorio che ci ha
proposto quest’anno?
Mi piace perché è molto vario… Victory sembra
quasi più una canzone da discoteca
piuttosto che un
gospel come uno
ha in mente possano essere i gospel,
però ci sono cose
anche un pochino
più classiche, per
cui fondamentalmente a me piace.
E in generale il
workshop, che in
realtà è all’interno
di una manifestazione più ampia,
il BHM event, che
cosa dà di importante, secondo te, a chi fa
gospel, a chi fa coralità?
Senz’altro la possibilità di confrontarsi con altri cori che hanno repertori un pochino diversi
quindi fa vedere un po’ all’interno del gospel,
cosa è il gospel che è sempre molto diverso, è
una musica sempre in continuo miglioramento,
arricchimento e modernizzazione anche della
stessa.
Quindi credi che sia un momento di condivisione importante?
Sì, secondo me sì.
E anche tutto quello che sta intorno a questo
momento che non è solo il workshop ma anche un momento di convivialità, arricchisce?
Sì anche se mi dispiace sempre che alla cena
del sabato sera partecipi poca gente, perché mi
piacerebbe che quasi tutte le persone che partecipano al momento di studio…
…Potesse partecipare anche la momento
conviviale. Quindi l’anno prossimo tu sarai la
promotrice della “gospel supper”.
L’hai vinta.
Non sono molto capace a fare queste cose…
non sono molto introdotta nell’ambiente.
Si impara, ti si introduce, grazie Marina. Ciao.
Prego.
Nadia Nidoli
Coro Sweet Blues
Nadia Nidoli del
coro Sweet Blues.
A margine della
sesta edizione del
workshop BHM.
A quanti Black hai
partecipato?
Questo è il terzo
anno.
Quali sono le tue
primissime
impressioni di questo workshop?
Molto giovanile e
anche molto moderno rispetto agli altri due anni
in cui ho partecipato.
Cosa ne pensi di Carol Bernard?
È fantastica.
Cosa ne pensi del repertorio?
Molto bello perché è un po’ misto, sia moderno
che un po’ più classico, tradizionale.
Ti piace l’ambiente che si crea? Cosa ne pensi anche del contorno che c’è in tutta questa
manifestazione perché non è solo il workshop
ma tanto altro…
Sì è vero, abbiamo la passione per il gospel, abbiamo tante amicizie in comune la gioia che poi
ci trasmettiamo tutti insieme è spettacolare
Quindi credi che la condivisione tra cori anche
diversi sia un momento di condivisione importante?
Sì
Grazie.
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