Roma, un glossario per per lo psicanalista José Bleger

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Roma, un glossario per per lo psicanalista José Bleger
ottobre 1, 2014 • Cultura e Spettacolo
Raffaele Fischetti, Glossario Blegeriano. Un’introduzione ragionata al pensiero
di José Bleger (Armando Editore, Roma, 2014). Questo glossario ha lo scopo di
cercare di migliorare la lettura dell’opera di Bleger non ancora pienamente conosciuta in
italia, fornendo percorsi orientativi per contestualizzarne il pensiero. L’intento è quello di
offrire una panoramica del pensiero di Bleger che va dalla teoria e clinica psicoanalitica
alle teorizzazioni sulla gruppalità, dagli studi sui processi istituzionali a quelli sulle
problematiche comunitarie, dalle ricerche sulla promozione della salute a quelle sulla
formazione, dagli studi sulla famiglia ai contributi sulla metodologia e sulla epistemologia
psicoanalitica.
**Apprezzabile lancio (o rilancio) di Armando editore (per una delle collane
storiche Psicoanalisi e psichiatria dinamica) dello psicanalista argentino Josè Bleger,
tra i principali esponenti della scuola cosidetta argentina, in particolare “allievo” e
continuatore dell’opera di Pichon-Rivier. L’autore Raffaele Fischetti, addetto ai
lavori, ma diversamente come spesso la più creativa wave contemporanea
postfreudiana (post alla n ovviamente…), sempre al passo con la “fisica” essenza
della psicanalisi, sempre in blico tra scienza umana e qualcosa d’Altro,
necessariamente anche conflittuale con la conoscenza “accademica”, da cui ,
nonostante le puntuali cassandre, la scienza dell’inconscio tutt’oggi propulsiva e
fondamentale.
Scienza dell’inconscio e del linguaggio, tra i focus principali evidenziati
dall’autore per captare non convenzionalmente, il ruolo storico di Bleger,
ancora poco noto in Italia: oppure etichettato superficialmente come
freudiano-kleiniano, invece, assai più complesso il suo pensiero: non mera
clinica terapeutica, ma Bleger prossimo quasi a una amplificazione della
psicanalisi, a suo tempo, secondo novecento, in senso anche epistemologico
e conoscitivo. In tal senso, pur in articolazioni solo parzialmente
complementari, percorso parallelo alla stessa psicanalisi globale, da Jacques
Lacan a – in ottica postjuhghiana – James Hillman; lo stesso Matt Blanco.
Blegger, infatti, certamente influenzato dai vari Freud, Abraham, Ferenczi,
Fenichel, Fairbairn, Lagache, Masud Khan, lo stesso Winnicott, ma
gli stessi extra-opus, Marx, Hegel, Politzer, Wallon, Levy-Bruhl,
Bachelard, Sartre, Merleau-Ponty.
E, come puntualizza nell’hardware fondamentale, anche Platone, nella sua
prepsicologia o filosofia analitica paradossalmente ante litteram, la questione
della Parola e della Scrittura, e della Comunicazione. Rispetto a certo
linguaggio a volte oscuro di Lacan a ad esempio, la parola cifra esita
relativamente trasparente, certa password ben evidenziata per sottrarre certo
sempre rischio letteralistico, o fenomenologico o naturalistico dal laboratorio
della Parola della psicanalisi come ricerca conoscitiva.
Nello specifico Bleger, oltre alle dinamiche conoscitive stesse, già accennate,
amplificò certa clinica stessa con esplorazioni inedite queste si postkleiniane,
la psicologia collettiva e dei gruppi non distante dallo stesso Bion (e diversi
altri), non ultimo la necessità in certe sinergie possibili pragamatiche
istituzionali di sorte di antivirus fondamentali per evitare certa insidia
edulcorativa e penalizzante la libera ricerca e incisività del discorso analitico
(Come parzialmente inciampò, a suo tempo, la stessa psicanalisi
postfreudiana americana, da cui certa vulgata dagli esiti gravi per
l’autorevolezza percepita).
Per la cronaca, certa riproposizione del miglior esistenzialismo…, non significa
percepire riduzionisticamente Bleger e certa ricerca ancora in chiave
ideologica o extrascientifica (almeno per le scienze sociali): sempre più le
neuroscienze, magari senza spiegare bene le sorgenti originarie) confermano
la psicanalisi come intuizione almeno razionale, cambiano le parole e i
concetti: confermando altre puntualizzazioni stesse metodologiche già
psicolinguistiche, al centro del lavoro complessivo del linguaggio bleggeriano,
sempre evidenziate dall’autore. La Parola stessa sempre condizionata dai
diversi scenari storici, dai neuroni specchio – in certo senso della cosiddetta
modernità.
Il glossario bleggeriano, per forza di divenire.., esso stesso dai
neuroni specchio della postmodernità.
Roby Guerra
INFO
http://www.armando.it/schedalibro/23030/Glossario-Blegeriano
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