Istituto Professionale di
Stato
per l’Industria e
l’Artigianato
“Giancarlo Vallauri”
Via B. Peruzzi, 13
41012 CARPI (MO)
VALLAURI
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C.F. 81001260363
ESAMI DI STATO CONCLUSIVI DEL CORSO DI STUDI
(Legge 525/97 - D.P.R. 323/98 ART. 5.2)
ANNO SCOLASTICO 2012/2013
DOCUMENTO DEL CONSIGLIO DELLA CLASSE 5aE
TECNICO DELLE INDUSTRIE ELETTRICHE
CARPI, 15 maggio 2013
Contenuto:
a)
SCHEDA INFORMATIVA GENERALE COMPRENDENTE:
1. Profilo professionale ministeriale
2. Finalità
3. Obiettivi generali dell’indirizzo di studi
4. Obiettivi dell’area di alternanza scuola lavoro (ex Terza Area)
5. Obiettivi educativi
6. Obiettivi trasversali
7. Obiettivi cognitivi
8. Griglia di valutazione multidisciplinare
9. Percorso del biennio Post-Qualifica
10. Elenco dei candidati
11. Presentazione della Classe
a
12. Prove di simulazione della 3 prova e relativi criteri di valutazione (ALLEGATO)
13. Attività integrative
b)
SCHEDE INFORMATIVE ANALITICHE RELATIVE ALLE DISCIPLINE DELL’ULTIMO
ANNO DI CORSO - PROGRAMMI SVOLTI
 ELETTROTECNICA ELETTRONICA ED APPLICAZIONI
 SISTEMI AUTOMAZIONE ED ORGANIZZAZIONE DELLA PRODUZIONE
 ITALIANO
 STORIA
 MATEMATICA
 INGLESE
 EDUCAZIONE FISICA
 RELIGIONE
2
ANNO SCOLASTICO 2012/2013
SCHEDA INFORMATIVA GENERALE
3
1.
PROFILO PROFESSIONALE MINISTERIALE
Il Tecnico dell’Industria Elettrica (TIEL) può svolgere un ruolo attivo e responsabile di progettazione,
coordinamento di personale, organizzazione di risorse e gestione di unità produttive nei campi della
distribuzione e della utilizzazione dell’energia elettrica e ne conosce le modalità di produzione.
Il TIEL deve essere in grado di:
−
progettare impianti elettrici civili e industriali di comune applicazione;
−
utilizzare la documentazione tecnica relativa alle macchine, ai componenti ed impianti elettrici;
−
intervenire sul controllo dei sistemi di potenza;
−
saper scegliere ed utilizzare i normali dispositivi di automazione industriale;
−
gestire la conduzione, da titolare o da responsabile tecnico, di imprese installatrici di impianti
elettrici.
Il TIEL conosce, applica e fa applicare, le norme di sicurezza in vigore, al fine di realizzare opere a
“regola d’arte”, conosce ed applica le norme amministrative riguardanti la gestione del personale,
l’aggiudicazione degli appalti, la contabilità ed il collaudo delle opere.
2.
FINALITA’
Il TIEL deve avere le seguenti competenze ed abilità:
−
intervenire nella progettazione, realizzazione, collaudo, e conduzione di semplici impianti
industriali, anche automatici, nell’ambito delle proprie competenze;
−
conoscere le modalità di produzione, di misurazione, e di impiego dell’Energia Elettrica, con
particolare riferimento alle tecniche di conversione e di utilizzazione;
−
saper scegliere ed utilizzare dispositivi elettrici, elettronici, fluidici, programmabili offerti dal
mercato, per applicazioni di automazione industriale;
−
conoscere gli aspetti fondamentali della prevenzione, della sicurezza e dell’igiene del lavoro, con
riferimento alla normativa e alle leggi vigenti;
−
descrivere e documentare il lavoro svolto;
−
consultare manuali d’uso, fogli specifiche, documenti tecnici vari e software applicativi nel campo
elettrico;
−
affrontare in un’ottica sistemica problemi tecnici, economici, gestionali e di impatto ambientale.
3.
OBIETTIVI GENERALI DELL’INDIRIZZO DI STUDI
Il Tecnico dell’Industria Elettrica (TIEL) deve essere in grado di:
−
analizzare e identificare le problematiche connesse ai sistemi di distribuzione e di utilizzazione i
BT;
−
conoscere le caratteristiche funzionali e di impiego delle principali macchine elettriche;
−
conoscere le caratteristiche funzionali e di impiego dei dispositivi elettronici per il comando,
controllo e regolazione delle macchine elettriche;
−
applicare dispositivi elettronici programmabili per la gestione di impianti elettrici sia in ambito civile
che industriale;
−
conoscere le tecniche di interfacciamento e di elaborazione dei segnali dei trasduttori e sensori;
−
saper analizzare un problema di automazione attraverso diversi linguaggi di programmazione;
−
saper utilizzare software applicativi per il disegno e la progettazione di impianti elettrici
4
4.
OBIETTIVI DELL’AREA DI ALTERNANZA SCUOLA LAVORO (ex Terza Area)
Modificato dal DPR 87/2010, a partire dall’anno scolastico 2010-11 il quadro orario degli Istituti
Professionali non prevede più l’Area Professionalizzante di durata di almeno 300 ore annuali e di
competenza Regionale, svolta di norma in un giorno alla settimana e in alcuni casi in moduli intensivi
da eseguire in via principale attraverso convenzioni con le Regioni e in via surrogatoria da parte
dell’Istituto. Essa è stata sostituita per le classi quarte e quinte da 132 ore complessive di Alternanza
Scuola Lavoro. Questa ha tra i suoi obbiettivi quello di correlare l’offerta formativa allo sviluppo
sociale, culturale, economico del territorio realizzando pertanto un raccordo diretto tra scuola e tessuto
produttivo.
Il Consiglio di classe ha inteso realizzare un percorso rivolto da una parte ad approfondire le
competenze degli allievi sviluppate a partire dal quarto anno e dall'altra, tramite lo stage aziendale e
un percorso di orientamento/inserimento, a formare una figura professionale che possa agevolmente
inserirsi nel mercato del lavoro. La parte di Alternanza Scuola Lavoro e’ stata seguita per lo stage, per
il coordinamento della didattica e per le valutazioni finali dal Prof. Marco Galli.
Gli obiettivi educativi, trasversali, cognitivi e la griglia di valutazione multidisciplinare sono
ricavati dal piano dell'offerta formativa (POF)
5.
OBIETTIVI EDUCATIVI
Partecipazione
Gli studenti, guidati quotidianamente dai docenti con azioni di stimolo e di controllo, acquisiscono la
sensibilità ad un miglioramento continuo del vivere comune; maturano e assumono atteggiamenti
costruttivi e attivi; agiscono nel pieno rispetto delle regole, con comportamenti consoni al più
favorevole e proficuo apprendimento;
Impegno
Gli studenti assumono concreti e coerenti atteggiamenti capaci di evidenziare un consapevole e
responsabile rispetto per il lavoro programmato dai docenti finalizzato all’apprendimento individuale e
della classe;
Organizzazione
Guidati dai docenti gli alunni individuano i percorsi per pianificare l’attività di studio a scuola e a casa.
In particolare utilizzano le capacità di partecipazione ed impegno acquisite contribuendo così a creare
le condizioni che facilitano l’integrazione armonica nelle varie attività scolastiche all’interno della
classe.
VALUTAZIONE DEGLI OBIETTIVI EDUCATIVI
A = Obiettivi pienamente raggiunti
C = Obiettivi parzialmente raggiunti
E = Obiettivi non raggiunti
5
6.
OBIETTIVI TRASVERSALI
Acquisizione ed uso dei linguaggi specifici delle varie discipline
L’alunno comprende ed usa in modo appropriato i termini relativi alle materie;
Comprensione delle diverse tipologie testuali
L’alunno è in grado di leggere e consultare testi di vario tipo cogliendo i concetti relativi ai
contenuti;
Rielaborazione ed utilizzo delle conoscenze e delle abilità acquisite
L’alunno è in grado di applicare quanto ha appreso in situazioni diverse e riesce a valutare il
prodotto ottenuto.
VALUTAZIONE DEGLI OBIETTIVI TRASVERSALI
A = Obiettivi pienamente raggiunti
C = Obiettivi parzialmente raggiunti
E = Obiettivi non raggiunti
7.
OBIETTIVI COGNITIVI
Vengono organizzati tenendo conto di una scansione graduale e verificabile, applicata alle seguenti
voci:
Conoscenza
delle tecniche, delle procedure e dei contenuti delle singole discipline;
Comprensione, intesa come acquisizione consapevole delle conoscenze;
Applicazione,
intesa come capacità di utilizzare opportunamente ciò che è stato appreso, sia in
situazioni note, sia in situazioni nuove.
Analisi,
saper scoprire gli elementi costitutivi di un problema o di una situazione nuova,
riconoscerli e confrontarli o misurarli
Sintesi e rielaborazione, classificare gli elementi riconducendoli a categorie e parametri noti.
Le varie discipline sono raggruppate in due aree, area comune e area tecnico-professionale.
Per ciascuna disciplina o gruppo disciplinare sono stati identificati degli specifici obiettivi.
8.
GRIGLIA DI VALUTAZIONE MULTIDISCIPLINARE
1-3 =
Rifiuto di un qualsiasi approccio ala materia o per volontà o per deficit;
non partecipa al dialogo educativo
non ha conseguito nessuna delle abilità richieste
4
=
Le conoscenze sono fortemente frammentate
gravi carenze nel linguaggio specifico
esposizione molto difficoltosa
5 =
Conoscenze superficiali, non del tutto adeguate;
linguaggio difficoltoso
incertezze nella rielaborazione e nell’esposizione
6
6 =
Conoscenze essenziali, ma accettabili
linguaggio comprensibile
non è in grado di applicare le conoscenze in contesti complessi
7 =
Le conoscenze risultano acquisite
il linguaggio è appropriato
è in grado di rielaborare quasi sempre personalmente
8 =
Le conoscenze sono complete e pienamente acquisite
la rielaborazione personale è sicura
il linguaggio è ricco ed appropriato
opera con sicurezza i collegamenti
9-10 =
Oltre alle caratteristiche sopra elencate, presenta spiccata capacità di sintesi dei contenuti
lavora in piena autonomia
spicca per originalità e creatività
9.
PERCORSO DEL BIENNIO POST-QUALIFICA
a
a
CLASSE 4
CLASSE 5
n. ore
n. ore
Italiano
4
4
Storia
2
2
Matematica
3
3
Lingua Inglese
3
3
Religione/Materia alternativa
1
1
Educazione Fisica
2
2
Sistemi – Automazione
3+3*
3+3*
Elettrotecnica – Elettronica
6+3*
6+3*
Area professionalizzante
6
6
Totale ore
36
36
MATERIE D’INSEGNAMENTO
Le ore contrassegnate con * sono di compresenza
7
10.
ELENCO DEI CANDIDATI
a
CLASSE 5 E INDIRIZZO: TECNICO DELL’INDUSTRIA ELETTRICA A.S. 2011/2012
11.
N.
Cognome e Nome
1
ALBERTIN EMANUELE
2
BELLESIA SAMUELE
3
GIUSTO MARCO
4
MORANDI ANDREA
5
TAGLIAVINI STEFANO
6
VACCARI ANDREA
RELAZIONE FINALE
La classe è costituita da 6 studenti, tutti frequentanti la classe 5^ per la prima volta, ed è articolata con
la classe 5^C (Tecnico delle Industrie Elettroniche) per tutte le materie non di indirizzo.
Partendo da una classe prima di 30 studenti, il piccolo numero di alunni rimasti è dovuto soprattutto ai
numerosi abbandoni e alle “inevitabili” bocciature che si sono avute nel corso dei 5 anni. Dei sei
studenti presenti, quattro sono insieme dalla classe 1^ e due sono subentrati in 3^. Nel corso dei
cinque anni si è avuta una discreta continuità didattica, anche se proprio quest’anno sono cambiati gli
insegnanti di Matematica, Sistemi, Laboratorio di Elettrotecnica e Sistemi ed Educazione Fisica.
E’ splendidamente inserito nella classe un ragazzo diversamente abile certificato ai sensi della legge
104/92, per il quale è prevista una programmazione differenziata.
Pur essendo costituita da soli 6 studenti la classe si presenta ugualmente eterogenea per
preparazione, capacità ed interesse. Nel complesso gli allievi hanno dimostrato tra loro un buon grado
di affiatamento ed un rapporto generalmente rispettoso e corretto verso gli insegnanti (pochissime
sono le note disciplinari comminate nel corso dell’anno scolastico).
Gli studenti sono apparsi abbastanza motivati all’apprendimento e al lavoro di aula, ma il profitto è
risultato complessivamente solo sufficiente, soprattutto a causa della mancanza di puntualità nello
studio a casa e a un calo di rendimento riscontrato nell’ultimo periodo, dovuto forse all’accavallarsi di
impegni sempre più gravosi. Si è notato, inoltre, una maggiore fatica ad affrontare e seguire le attività
delle materie comuni, nelle quali l’acquisizione della sufficienza piena è risultata spesso difficile, per i
motivi indicati sopra e per una eccessiva esuberanza degli allievi anche durante le lezioni in aula.
Alla fine del primo quadrimestre per gli alunni insufficienti si è deciso di ricorrere immediatamente a
forme di recupero in itinere e supplementari per ogni singola materia. Nel contempo si è cercato di
esortare i ragazzi a far crescere la propria autostima ed a manifestare un impegno costante nel lavoro
scolastico, cominciando a lavorare alle tesine e alla preparazione dell’esame di Stato.
Le attività didattiche svolte in classe hanno cercato di fornire agli studenti un significativo bagaglio di
conoscenze, informazioni ed esperienze, sia sul piano propriamente tecnico professionale che su
quello culturale.
8
Ciascun docente ha inteso svolgere il proprio percorso formativo attenendosi, per quanto riguarda la
valutazione, a ciò che è stato indicato nel P.O.F., ed ha mantenuto, nei limiti del possibile, un contatto
con i colleghi per cercare spunti e riferimenti comuni.
La partecipazione a concorsi, mostre, conferenze, attività sportive all'interno e all'esterno del nostro
istituto, ha aumentato il contatto con la realtà esterna alla scuola.
12.
a
PROVE DI SIMULAZIONE DELLA 3 PROVA E RELATIVI CRITERI DI VALUTAZIONE
Vedi anche ALLEGATO
La terza prova coinvolge potenzialmente tutte le discipline dell’ultimo anno di corso. Tuttavia, il
Consiglio di Classe ha ritenuto di escludere le materie oggetto della 1a e della 2a prova dell’esame di
stato e cioè Italiano e Sistemi. Una eccezione è stata fatta nello svolgimento della prima simulazione,
quando ancora non si conosceva quale materia sarebbe stata coinvolta nella seconda prova scritta; in
quella simulazione è stata così inserita anche Sistemi. Tra le tipologie previste si sono utilizzate la
tipologia B, la tipologia C e la tipologia B+C. Nelle prime due prove sono state coinvolte 5 materie,
nella terza, considerando anche che gli studenti (di entrambe le componenti C ed E) hanno
evidenziato il problema del poco tempo a disposizione, si è pensato di coinvolgere solo 4 materie.
Le prove interne di verifica, in preparazione della terza prova, hanno quindi complessivamente
interessato le seguenti materie:
 EDUCAZIONE FISICA
 ELETTROTECNICA
 INGLESE
 MATEMATICA
 SISTEMI
 STORIA
a
1
PROVA SIMULATA:
TIPOLOGIA C
6 QUESITI A RISPOSTA MULTIPLA
Materie coinvolte
N.
Obiettivi della singola materia
nella prova
1
MATEMATICA
2
STORIA
3
INGLESE
4
SISTEMI
5
ELETTROTECNICA
Applicazione delle regole ed uso dei
linguaggi specifici
Conoscere le caratteristiche di un fatto
storico
Strutture grammaticali e lessico professionale
di base
Capacità di rielaborazione delle conoscenze
acquisite
Capacità di rielaborazione delle conoscenze
acquisite
Data: 20.01.2013
Tempo
Punteggio
previsto
assegnato
22’
3
22’
3
22’
3
22’
3
22’
3
Criteri di valutazione: Il punteggio finale è la somma dei punteggi ottenuti nelle singole materie
9
a
2
TIPOLOGIA B
PROVA SIMULATA:
3 QUESITI A RISPOSTA APERTA
Materie coinvolte
N.
Obiettivi della singola materia
nella prova
1
ED. FISICA
2
INGLESE
3
MATEMATICA
4
STORIA
5
ELETTROTECNICA
Conoscenza degli effetti del doping sul corpo
umano
Strutture grammaticali e lessico professionale di
base
Applicazione delle regole ed uso dei linguaggi
specifici
Conoscere le caratteristiche di un fatto storico
Capacità di rielaborazione delle conoscenze
acquisite
Data: 22.03.2013
Tempo
Punteggio
previsto
assegnato
22’
3
22'
3
22’
3
22'
3
22'
3
Criteri di valutazione: Il punteggio finale è la somma dei punteggi ottenuti nelle singole materie
TIPOLOGIA B+C
a
3
PROVA SIMULATA:
4 QUESITI A RISPOSTA MULTIPLA E
Data: 26.04.2013
2 A RISPOSTA APERTA
N.
Materie coinvolte
Obiettivi della singola materia
nella prova
1
MATEMATICA
2
INGLESE
3
STORIA
4
ELETTROTECNICA
Applicazione delle regole ed uso dei linguaggi
specifici
Strutture grammaticali e lessico professionale di
base
Conoscere le caratteristiche di un fatto storico
Capacità di rielaborazione delle conoscenze
acquisite
Tempo
Punteggio
previsto
assegnato
27’
27'
27’
27'
Criteri di valutazione: Il punteggio finale è la somma dei punteggi ottenuti nelle singole materie (ogni
risposta singola vale il doppio di quelle multiple (es.3-1,5) e il punteggio totale (es. in 12esimi) è stato poi
riportato in 15esimi
14.
•
ATTIVITA’ INTEGRATIVE
Partecipazione al concorso Gewiss “Progetto dell’impianto elettrico di un capannone industriale”
da realizzare con software Gewiss
•
Partecipazione al concorso Bellacoopia indetto da LegaCoop: progetto cooperativa ortovoltaico
•
Corso, organizzato dalla Scuola, di preparazione al superamento del PEC (alcuni studenti)
•
Trofeo Avis
•
Coinvolgimento di alcuni studenti nelle giornate aperte a scuola e/o nelle scuole medie del
territorio per la presentazione del nostro Istituto
•
Incontro con l’AVIS - ADMO seguito da donazione di sangue
10
•
Visita di istruzione: Salone dell’elettronica a Gonzaga (MN)
•
Visita di istruzione: The Innovation Cloud: Solarexpo alla fiera di Milano
•
Visita d’istruzione-gita: Praga
•
Conferenza-incontro con l’associazione Libera
•
Conferenza-incontro col giornalista Giovanni Tizian
•
Conferenza-incontro con l’associazione CNA
•
Giornata di studio “Il lavoro: un diritto?” organizzato in rete con IIS Meucci
•
Progetto PRO-YOUTH per la prevenzione dei disturbi alimentari
•
Attività di progetto previste dal POF
•
Attività di orientamento in uscita:
- Job&Orienta a Verona
- Orientamento Università Unimore a Modena
11
ANNO SCOLASTICO 2012/2013
SCHEDE INFORMATIVE ANALITICHE RELATIVE ALLE DISCIPLINE
DELL’ULTIMO ANNO DI CORSO
PROGRAMMI SVOLTI
12
ELETTROTECNICA, ELETTRONICA ED APPLICAZIONI
CONSOLINI ANGELO
DOCENTI:
DI GIOIA PIETRO
1. Relazione
2. Contenuti disciplinari
3. Metodi d’insegnamento
4. Conoscenze/Competenze disciplinari
5. Tempi
6. Strumenti di verifica
7. Criteri di valutazione
8. Uso di risorse
1.
Relazione
La classe, composta da 6 studenti tutti provenienti dalla classe 4^E, ha costantemente mostrato un
comportamento corretto ed educato. Anche l’interesse e la partecipazione sono stati soddisfacenti per
cui si è creato un buon clima di collaborazione tra docenti e studenti.
Nella classe è inserito un ragazzo diversamente abile, benvoluto da tutti i compagni e coi quali ha
instaurato un bellissimo rapporto.
La maggior parte degli studenti ha risposto in modo positivo alle attività proposte interessandosi ed
impegnandosi in classe, anche se non sempre a ciò è corrisposto un adeguato lavoro a casa.
Il livello di preparazione raggiunto è mediamente più che sufficiente anche se i risultati ottenuti sono
eterogenei a seconda delle diverse capacità, preparazione ed attitudini alla materia.
2.
Contenuti disciplinari
Modulo 1
•
Cabine MT/BT
Definizioni e classificazione, cabine pubbliche e private, schema unificare di una cabina
privata
•
Impianti lato MT per cabine: terminali, con alimentazione ad anello, dotate di uno o due
trasformatori, gruppo di misura
•
Dimensionamento dei componenti MT (conduttori, sezionatori, interruttori)
•
Trasformatore MT/BT: caratteristiche
•
Rifasamento: calcolo della Q e addebito per basso cosϕ, resistenze di scarica
•
Impianti lato BT
•
Dimensionamento dei componenti BT (sezionatori, interruttori, cavi)
•
Dimensionamento dell’impianto di terra (impianti TT e TN)
13
•
Modulo 2
Progetto di massima di una cabina MT/BT
Dichiarazione di conformità (art.9 legge 46/90 e DM 37/2008)
•
Che cos’è, a chi serve, a che serve
•
Esempio di compilazione
•
Allegati
Modulo 3
Motore in DC
•
Sviluppo storico e campi d’impiego
•
Principio di funzionamento, aspetti costruttivi, sistemi di eccitazione
•
Equazioni caratteristiche: forza controelettromotrice, coppia generata, potenze, perdite e
rendimento, velocità di rotazione
•
Modulo 4
•
Curve caratteristiche e regolazione della velocità a seconda del tipo di eccitazione
La trazione elettrica
Trazione elettrica ferroviaria: alimentazione in DC e in AC monofase, motori in DC ad
eccitazione serie
Modulo 5
•
Modulo 6
Impianti di sollevamento
Motoriduttori, ascensori, montacarichi
Amplificatori operazionali
•
AO ideale e reale, caratteristiche e campi d’impiego
•
Amplificatori non lineari: comparatore, comparatore di zero, di livello e con isteresi
•
Amplificatori lineari: configurazione invertente e non invertente
•
Esempi di applicazioni: cambia segno, inseguitore, sommatore, sottrattore
Modulo 7
Elettronica di potenza: convertitori statici (ripasso dalle classi precedenti)
•
Dispositivi a semiconduttori per circuiti di potenza
•
Diodi, SCR, Triac, GTO
•
Convertitori AC/DC non controllati:
•
Raddrizzatore a diodi monofase su carico ohmico ad una e a doppia semionda
•
Raddrizzatore monofase a ponte di Graetz
•
Raddrizzatore trifase a ponte
•
Convertitori AC/DC controllati:
•
Convertitore ad SCR monofase su carico ohmico ad una semionda
14
•
Convertitore monofase a ponte semicontrollato e totalmente controllato
•
Convertitore trifase a ponte
•
Convertitori DC/DC :
•
Convertitore ad SCR-GTO (chopper) abbassatore di tensione (buck converter)
•
Convertitori DC/AC (Inverter):
•
Inverter monofase a mezzo ponte e a ponte
•
Inverter trifase
Modulo 8
3.
Laboratorio
•
Utilizzo di software per il disegno di impianti elettrici
•
Prova sui motori in DC e motori universali
•
PLC Omron e utilizzo del software CX-Programmer
Metodi d’insegnamento
Lezione frontale ed interattiva.
Esercitazioni di laboratorio e laboratorio informatico.
Ricerca guidata e lavoro di gruppo.
Svolgimento di esercizi in classe.
Lettura e studio a casa.
4.
Conoscenze/Competenze disciplinari
Moduli svolti
Principali Conoscenze/Competenze
•
Conoscere gli elementi fondamentali costituenti una
cabina MT/BT
1 – Cabine MT/BT
•
Conoscere i dati caratteristici di tali elementi e saperli
scegliere in base alle esigenze specifiche
•
Saper dimensionare il trasformatore della cabina in base
alle potenze di targa dei carichi
2 – Dichiarazione di conformità
3 – Motore in DC
•
Sapere che cos’è, a cosa serve e a chi serve
•
Sapere come si compila e quali allegati servono
•
Conoscere il principio di funzionamento
•
Saper descrivere gli elementi costitutivi del motore e i
principali campi d’applicazione
•
4 – La trazione elettrica
Conoscere le caratteristiche delle linee elettriche
ferroviarie e capire le motivazioni delle scelte storiche
•
Avere degli esempi concreti di applicazione dei
convertitori e degli azionamenti di potenza
5 – Impianti di sollevamento
•
Conoscere il funzionamento di ascensori e montacarichi
•
Saper dimensionare e calcolare la potenza del motore
15
adeguato
6 – Amplificatori operazionali
•
Conoscere le caratteristiche e i campi d’impiego
•
Saper riconoscere le varie configurazioni lineari e non
•
Conoscere i principi di funzionamento e l’utilizzo dei
principali dispositivi elettronici di potenza.
7 – Elettronica di potenza
•
Conoscere il funzionamento e le applicazioni dei
convertitori statici
•
Saper utilizzare i software specifici per il disegno di
impianti elettrici
•
8 – Laboratorio
Saper progettare un impianto elettrico e realizzarlo al
PC scegliendo i componenti opportuni
•
5.
Conoscere il linguaggio di programmazione del PLC
Tempi
Moduli svolti
Ore impiegate
1 – Cabine MT/BT
80
2 – Dichiarazione di conformità
5
3 – Motori in DC
30
4 – La trazione elettrica
10
5 – Impianti di sollevamento
5
6 – Amplificatori operazionali
20
7 – Elettronica di potenza
30
8 – Laboratorio informatico + PLC + tesina + preparazione
70
per la partecipazione al concorso Gewiss e a Bellacoopia
Totale ore
6.
240
Strumenti di verifica:
In itinere: domande brevi durante e al termine di ogni unità didattica, esercizi in classe, esercitazioni
singole e /o a gruppi in laboratorio e al computer
Sommativa modulare: verifiche interattive alla lavagna, prove scritte con risoluzione di problemi e/o
progetti, prove strutturate (quesiti a risposta multipla) e semistrutturate (quesiti a risposta singola),
verifiche di progettazione al computer.
7.
Criteri di valutazione
Si è fatto riferimento alla griglia di valutazione multidisciplinare decisa dal Collegio Docenti (vedi POF),
riportata in precedenza, adattandola ovviamente alla disciplina specifica.
8.
Uso di risorse:
Spazi: aula, laboratorio informatico, laboratorio di elettrotecnica
16
Materiali: libri di testo, manuale, appunti, fotocopie, strumentazione di laboratorio, computer, Internet.
Testo in adozione:
G.Valdes – Elettrotecnica ed Elettronica – Ed. Calderini
Altri testi utilizzati:
G.Conte – Corso di Impianti elettrici – Ed. Hoepli
Manuale Cremonese di Elettrotecnica – Ed. Cremonese
Vari siti (elektro.it, btscuola.bticino.it, enel.it, ecc.)
I Rappresentanti degli Studenti
Gli Insegnanti
………………………………………
……………………………………….
……………………………….
………………………………..
17
ITALIANO
DOCENTE:
BONINI PAOLA
1. Relazione sulla classe
2. Obiettivi disciplinari effettivamente raggiunti in termini di competenze e capacità
3. Contenuti disciplinari articolati in macro-unità
4. Metodi e strumenti
5. Strumenti e criteri di verifica
6. Programma specifico allegato
1
Relazione sulla classe
La classe V E è una classe articolata, che ha ormai superato la marcata spaccatura con la V C,
emersa all’inizio dello scorso anno scolastico e protrattasi per qualche mese. Fra i 6 alunni del gruppo
è presente un ragazzo certificato, benvoluto e accolto con simpatia da tutti i compagni.
Gli studenti hanno frequentato regolarmente le lezioni, ma, pur mantenendo un atteggiamento di
rispetto nei confronti dell’insegnante, solo raramente hanno partecipato con interesse alle attività
proposte; è risultato talora difficile frenare la loro inarrestabile tendenza al gioco e allo scherzo.
Va osservato che le attività svoltesi fuori dall’aula (gita scolastica, autogestione), fra fine marzo e
inizio aprile, hanno notevolmente distratto i ragazzi, distogliendoli da una proficua ed efficace
concentrazione, con la conseguente necessità di operare qualche taglio sui contenuti presentati nella
programmazione d’inizio anno scolastico.
Il lavoro svolto in questi mesi ha evidenziato la diffusa permanenza di carenze linguistiche ed
espressive, sia a livello di struttura della frase sia a livello di vocabolario. Anche l’esposizione orale è
risultata in alcuni casi particolarmente compromessa e faticosa.
Tuttavia, al di là delle oggettive difficoltà che gli alunni hanno incontrato nell’affrontare la disciplina,
quando c’è stato un impegno serio e responsabile, essi hanno progressivamente superato, almeno
nelle prove orali e con la guida dell’insegnante, le carenze presenti nella loro preparazione.
2
Obiettivi raggiunti
1. Conoscere le peculiarità dei movimenti artistici e letterari presentati
2. Conoscere gli autori prescelti e saperli contestualizzare nella loro cornice storico-cronologica
3. Saper cogliere il messaggio fondamentale di un testo letterario e saperlo riferire in modo semplice
e corretto, esprimendo eventualmente un proprio parere personale
4. Saper analizzare, negli elementi essenziali, un testo poetico e riuscire a confrontarlo con la
propria esperienza
5. Saper individuare le principali analogie e differenze fra gli autori e i movimenti letterari prescelti
6. Saper produrre testi coerenti con la traccia proposta, esprimendo il proprio pensiero in modo
sufficientemente corretto
7. Conoscere e saper applicare le tecniche testuali del saggio breve e dell’articolo di giornale.
18
3
Contenuti disciplinari
Il programma svolto ha seguito le indicazioni ministeriali ed è stato, pertanto, impostato secondo una
logica modulare. Si distende in un arco di tempo compreso fra gli ultimi anni dell’Ottocento e la
seconda metà del Novecento e riserva ampio spazio alla trattazione della crisi dei punti di riferimento
espressi dal positivismo e del senso di solitudine e di esclusione
dalla società dell’uomo del
Novecento.
Nell’affrontare i diversi argomenti ho privilegiato la lettura diretta dei testi letterari, per favorire un
contatto immediato con l’autore, guidando gli studenti nella ricerca del messaggio trasmesso e
sollecitando un confronto con la propria esperienza personale.
Per quanto riguarda la parte linguistica, nel corso dell’anno è stata presentata la tipologia testuale
dell’articolo di giornale e del saggio breve, con relative esercitazioni, in preparazione all’esame di
stato.
I modulo storico-culturale: la produzione letteraria nell’età del Decadentismo
II modulo: genere letterario: il romanzo del primo ‘900
III modulo: incontro con un autore: Pirandello, L
IV modulo: incontro con un’opera :Fenoglio, B ”Una questione privata”
V modulo: storico-culturale: le avanguardie e la poesia ermetica
4
Metodi e strumenti
Nella presentazione dei diversi contenuti ho generalmente utilizzato la lezione frontale ed interattiva,
ricorrendo alla tecnica del brainstorming nell’introduzione di ogni nuovo argomento.
Gli allievi spesso sono stati coinvolti nella stesura di appunti e sono stati guidati a ricercare ed
evidenziare sui testi gli aspetti formali e i tratti salienti dei diversi autori.
Oltre al recupero in itinere, che ha costantemente accompagnato il lavoro durante l’anno scolastico, è
stato organizzato un breve corso pomeridiano per consolidare le abilità linguistiche, potenziando
l’acquisizione degli strumenti necessari per l’analisi del testo poetico. Non tutti gli studenti, ai quali era
stato rivolto, hanno partecipato.
Durante lo svolgimento delle diverse attività è stato impiegato in modo costante, come punto di
riferimento, il libro di testo, al quale è stato aggiunto materiale in fotocopia, soprattutto per ampliare le
scelte antologiche degli autori presentati.
Libro di testo: M.Carlà, Culture e modelli, vol. II. Ed. Palumbo editore.
5
Strumenti e criteri di verifica
La valutazione delle conoscenze acquisite è avvenuta attraverso verifiche formative e sommative;
sono state utilizzate brevi interrogazioni all’inizio della lezione, esercitazioni, correzioni di esercizi,
questionari, prove strutturate e semistrutturate, produzione di testi scritti di vario tipo. Si è anche
monitorato e verificato il progressivo miglioramento dei singoli alunni.
I criteri di valutazione sono quelli definiti nella griglia di valutazione allegata inserita nel POF.
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Griglie di valutazione per prove in itinere e sommative finali (ITALIANO e STORIA)
Scritto
Si giudicano le seguenti abilità:
a. Competenza ortografica, morfosintattica, logico-lessicale.
b. Rispetto della consegna, coesione e coerenza.
c.
Capacità ideativa ed espressiva.
La griglia di valutazione è impostata numericamente:
1-3 = Non possiede nessuna delle abilità richieste
4 = Le competenze linguistiche sono gravemente lacunose;
Le abilità di pianificazione del testo sono inesistenti;
Le capacità ideative ed espositive sono estremamente limitate.
5 = Le competenze linguistiche sono lacunose;
Il testo presenta incongruenze dal punto di vista organizzativo e progettuale;
Le capacità ideative ed espositive sono limitate.
6 = Possiede un livello accettabile di competenze linguistiche;
Progetta e pianifica il testo in modo accettabile;
L’ideazione e l’elaborazione del testo manca tuttavia di originalità.
7 = Ha acquisito una discreta padronanza delle competenze linguistiche;
Progetta e pianifica il testo con sicurezza;
Dimostra organicità nell’ideazione e nell’esposizione del testo.
8 = Ha acquisito una buona padronanza delle competenze linguistiche;
Progetta e pianifica il testo con facilità;
Dimostra originalità nell’ideazione e nell’esposizione del testo.
9-10=Ha acquisito una piena padronanza delle competenze;
Progetta e pianifica il testo con piena padronanza;
Dimostra una notevole capacità creativa ed una spiccata originalità.
Orale
Si giudicano le seguenti abilità:
a. Conoscenza e memorizzazione
b. Pertinenza, esposizione controllata e libera
c.
Rielaborazione personale e capacità di collegamento.
La griglia di valutazione è impostata numericamente:
1-3 = Non possiede nessuna delle abilità richieste.
4 = Le conoscenze sono gravemente lacunose ed il processo di memorizzazione è estremamente
difficoltoso;
La pertinenza è inadeguata e l’esposizione è frammentaria e confusa;
Non esiste rielaborazione personale.
5 = Le conoscenze sono lacunose ed il processo di memorizzazione difficoltoso;
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La pertinenza è inadeguata;
Presenta difficoltà nella rielaborazione personale e nelle capacità di collegamento.
6 = Le conoscenze e la memorizzazione sono accettabili;
La pertinenza è adeguata ed il livello espositivo è semplice, ma comprensibile;
Si limita a riferire i contenuti appresi.
7 = Le conoscenze e la memorizzazione risultano acquisite;
L’esposizione è chiara ed efficace;
Rielabora in modo personale ed opera gli opportuni collegamenti.
8 = Le conoscenze risultano pienamente acquisite;
L’esposizione è fluida;
Opera collegamenti in maniera ampia.
9-10= Le conoscenze sono complete, approfondite, articolate e ricche di spunti personali;
Opera collegamenti con competenza;
L’esposizione è fluida e sempre appropriata.
PROGRAMMA DI ITALIANO
I MODULO:
LA PRODUZIONE LETTERARIA NELL’ETÀ DEL DECADENTISMO
OBIETTIVI:
Riconoscere i tratti salienti della corrente letteraria
Riconoscere gli elementi di continuità e di mutamento nella produzione artistica
Conoscere gli elementi principali delle poetiche degli autori affrontati
Saper confrontare i contenuti
Individuare il ruolo dell’intellettuale nei diversi contesti storico-culturali
CONTENUTI:
Il contesto storico-culturale. Decadentismo, Estetismo e Simbolismo: caratteri generali
Baudelaire, C: vita, opere e poetica.
Da “I fiori del male”: L’albatro; Corrispondenze; Spleen.
Rimbaud, A.: Vocali.
Verlaine, P: Ars poetica.
Wilde, O: Il ritratto di Dorian Gray.
D’Annunzio, G: vita, opere e poetica.
“Il piacere”: contenuto e tematiche.
Da “Il piacere”: Sotto il grigio diluvio democratico…
Da “Alcyone”: La sera fiesolana; La pioggia nel pineto.
Pascoli, G: vita, opere e poetica.
Myricae: temi, novità linguistiche e metriche.
Da “Myricae”: L’assiuolo; Novembre; X Agosto; Temporale.
Da ”I canti di Castelvecchio”: Nebbia; Il gelsomino notturno.
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II MODULO:
IL ROMANZO DEL PRIMO ‘900.
OBIETTIVI:
Individuare gli elementi significativi della società del ‘900
Conoscere i tratti salienti del genere
Saper riconoscere le novità tecniche e formali del romanzo del primo Novecento
Conoscere gli eventi fondamentali relativi alla biografia degli autori e saperli collegare
alle opere prodotte
Saper riassumere i contenuti delle opere principali degli autori esaminati
Saper analizzare i brani scelti ed esaminati.
CONTENUTI:
Kafka, F: vita, opere e tematica.
Da “La metamorfosi”: “La metamorfosi”.
Il processo: contenuto e tematiche.
Da “Il processo”: L’inizio (in fotocopia)
Da “Il processo”: La fine (in fotocopia)
Da “Lettera al padre”: un brano
Svevo, I: vita, opere e poetica.
“La coscienza di Zeno”: un romanzo d’avanguardia a livello europeo.
Da “La coscienza di Zeno”: La prefazione del dottor S.; Il fumo (fotocopie); Zeno e il
suo antagonista; Augusta; La catastrofe finale.
III MODULO:
LUIGI PIRANDELLO
OBIETTIVI:
Conoscere gli elementi fondamentali relativi alla biografia dell’autore e saperlo inserire
nel contesto storico in cui è vissuto
Conoscere la poetica dell’autore ed individuarla nelle sue opere
Saper attualizzare la lettura della sua opera
Saper riconoscere il messaggio dei testi letti e saperli riassumere
CONTENUTI:
Vita, opere e poetica dell’autore.
“Il fu Mattia Pascal”: contenuto e tematiche.
Da “Il fu Mattia Pascal”: “Il fu Mattia Pascal” .
Da “Novelle per un anno”: La signora Frola e il signor Ponza, suo genero; La carriola;
La verità.
IV MODULO:
BEPPE FENOGLIO: “Una questione privata”
OBIETTIVI:
Conoscere il contesto storico in cui è ambientato il romanzo
Saper riconoscere legami fra il romanzo e la corrente artistica di riferimento
22
Saper cogliere e saper riferire l’intreccio dell’opera
Saper collegare l’opera all’esperienza biografica e intellettuale dell’autore
V MODULO:
LE AVANGUARDIE DEL PRIMO NOVECENTO E LA POESIA ERMETICA
OBIETTIVI:
Conoscere le caratteristiche della corrente artistica
Conoscere i tratti salienti della vita e dell’opera degli autori scelti
Conoscerne la poetica ed individuarla sui testi
CONTENUTI:
Le avanguardie: caratteristiche.
Il Futurismo: novità tematiche e stilistiche.
Marinetti, FT: i manifesti del movimento futurista.
“Manifesto del Futurismo”; “Manifesto tecnico della letteratura futurista; “Zang Tumb
Tumb” (Bombardamento).
La poesia ermetica: caratteri generali.
Ungaretti, G: vita, opere e poetica.
La rivoluzione formale della raccolta “L’allegria”.
Da “L’allegria”: San Martino del Carso; Veglia; Fratelli; Soldati; I fiumi.
Montale, E: vita, opere e poetica.
Da “Ossi di seppia”: Non chiederci la parola; Meriggiare pallido e assorto; Spesso il
male di vivere ho incontrato.
La classe ha partecipato a due incontri relativi alla legalità e alla diffusione della malavita sul nostro
territorio: nel primo gli studenti hanno ascoltato la testimonianza dei rappresentanti dell’associazione
Libera, sezione di Carpi; nel secondo lo scrittore e giornalista Giovanni Tizian ha raccontato la sua
storia e il suo impegno quotidiano contro ogni forma di mafia.
Gli studenti hanno inoltre partecipato al progetto PRO-YOUTH per la prevenzione dei disturbi
alimentari.
I Rappresentanti degli Studenti
………………………………………
L’insegnante
……………………………………….
…………………………………….
23
STORIA
DOCENTE:
1
PAOLA BONINI
Relazione sulla classe
La classe ha evidenziato, nella prima parte dell’anno scolastico, un limitato interesse per la disciplina
e, in generale, non ha partecipato in modo attivo alle lezioni. La trattazione, tuttavia, di argomenti
sempre più vicini a noi nel tempo e nello spazio ha incuriosito gli allievi, che hanno mostrato
gradualmente una maggiore ricettività ed un impegno più efficace.
Permane la fragilità di alcuni studenti nella rielaborazione personale degli argomenti presentati; tale
debolezza emerge soprattutto quando si tratta di stabilire collegamenti e di individuare i rapporti di
causa-effetto fra i diversi avvenimenti storici.
2
Obiettivi raggiunti
a. Saper percepire il legame che intercorre fra presente e passato
b. Saper inserire gli avvenimenti storici nello spazio e nel tempo
c.
Saper cogliere i principali nessi di causa-effetto degli avvenimenti trattati
d. Conoscere e utilizzare in modo sufficientemente corretto il linguaggio specifico della disciplina
e. Usare alcuni strumenti del lavoro storico: cronologie, tavole sinottiche, cartine
3
Contenuti disciplinari
Il programma svolto ha seguito le indicazioni ministeriali ed è stato impostato, pertanto, secondo una
logica modulare.
Nel corso di tutto l’anno scolastico è stata curata un’attenta attività di recupero ed è stata sempre
offerta agli studenti la possibilità di colmare le lacune riscontrate nella loro preparazione.
4
Metodi e strumenti
Il programma di storia è stato svolto per lo più col metodo della lezione frontale, cercando però di
coinvolgere gli allievi con quesiti, osservazioni, richiami frequenti e ripetuti. Ho affrontato ogni nuovo
argomento facendo leva sulle conoscenze pregresse, impiegando la tecnica del brainstorming.
Per attivare l’attenzione degli studenti ho utilizzato, talora, documentari o film e ho più volte proposto
approfondimenti, interpretazioni critiche, memorie legate all’esperienza quotidiana di singoli soggetti
vissuti nei tempi e nei luoghi oggetto di studio. Anche alcune notizie di cronaca, attraverso l’attivazione
di un procedimento a ritroso, sono diventate la base di partenza per l’indagine storica di specifici
contenuti.
Durante lo svolgimento delle lezioni è stato impiegato, come punto di riferimento, il libro di testo, di cui
ho ampliato più volte le informazioni per l’eccessiva rapidità della narrazione storica.
Libro di testo utilizzato: Francesco Maria Feltri, M.M.Bertazzoni, F.Neri Il tempo e le idee (dal primo
dopoguerra al mondo globale) voll. 1 e 2 Ed.SEI
24
5
Strumenti e criteri di verifica
La valutazione delle conoscenze acquisite è avvenuta attraverso verifiche formative e sommative;
sono state utilizzate brevi interrogazioni all’inizio della lezione, esercitazioni, correzioni di esercizi,
questionari, prove strutturate e semistrutturate, colloqui individuali. Ho prestato attenzione anche alla
progressiva acquisizione di conoscenze, abilità e competenze.
Per la valutazione finale del secondo quadrimestre si è fatto riferimento soprattutto ai risultati
conseguiti nelle simulazioni della terza prova d’esame, la cui correzione per le domande a risposta
aperta si è basata sui seguenti descrittori:
a. Conoscenza e selezione delle informazioni
b. Capacità di rielaborazione delle informazioni ed utilizzo di un linguaggio adeguato
c.
Correttezza formale dei testi prodotti
I criteri di valutazione sono quelli definiti nella griglia di valutazione allegata in precedenza ed inserita
nel POF.
PROGRAMMA DI STORIA
I MODULO:
IL TRIONFO DELL’INDUSTRIA
OBIETTIVI:
Conoscere lo sviluppo scientifico e le sue principali applicazioni tecniche
Saper individuare il nuovo rapporto fra Stato ed economia delineatosi alla fine
dell’Ottocento
Illustrare affinità e differenze fra la prima e la seconda rivoluzione industriale
Conoscere ed utilizzare il linguaggio specifico
CONTENUTI:
La seconda rivoluzione industriale
L’imperialismo: tratti essenziali
II MODULO:
LA PRIMA GUERRA MONDIALE
OBIETTIVI:
Saper individuare il processo che ha portato allo scoppio della prima guerra mondiale
Conoscere la posizione dell’ Italia all’interno del sistema delle alleanze
Analizzare gli esiti e le conseguenze sociali, politiche ed economiche della grande guerra
Conoscere ed utilizzare il linguaggio specifico
CONTENUTI
Le cause del conflitto e lo scoppio della guerra
L’intervento dell’Italia
I principali avvenimenti sul fronte italiano
La fine della guerra, la conferenza di Parigi, i trattati di pace
III MODULO:
I REGIMI TOTALITARI
OBIETTIVI:
Conoscere la nuova carta geografica dell’Europa dopo il crollo di tre imperi
Analizzare le caratteristiche politiche, economiche e sociali dell’Europa post-bellica
Individuare i tratti tipici di un sistema totalitario
Saper utilizzare un modello storico in rapporto a contesti diversi
Comprendere i meccanismi di condizionamento della società di massa
Conoscere ed utilizzare il linguaggio specifico
25
CONTENUTI:
La rivoluzione russa e la nascita dell’URSS
Lo Stalinismo
La grande crisi del dopoguerra in Europa
Dalla repubblica di Weimar al nazismo
La crisi del ’29 e il New Deal
L’Italia dallo stato liberale al fascismo
Il fascismo
Il nazismo
IV MODULO:
LA SECONDA GUERRA MONDIALE
OBIETTIVI:
Identificare il processo che ha portato allo scoppio della II guerra mondiale
Saper illustrare i principali avvenimenti, gli esiti e le conseguenze del conflitto
Conoscere e saper riferire i principali avvenimenti della “guerra parallela” dell’Italia
Comprendere le tragiche conseguenze all’annuncio del’’armistizio l’8 settembre 1943
Conoscere e utilizzare il linguaggio specifico
CONTENUTI:
Dalla conferenza di Monaco all’invasione della Polonia
La guerra totale
L’ Italia in guerra
La svolta del ’43
La Resistenza in Italia
Le foibe
La fine della guerra
V MODULO:
IL SECONDO DOPOGUERRA
OBIETTIVI:
Conoscere le caratteristiche principali del contesto politico, economico e sociale del
secondo dopoguerra
Riconoscere la nascita di due superpotenze
Individuare le principali fasi dell’equilibrio bipolare che si è delineato dopo la seconda
guerra mondiale
Conoscere e utilizzare il linguaggio specifico
CONTENUTI:
Il mondo alla fine della seconda guerra mondiale
Guerra fredda e ricostruzione in Europa
Conseguenze della guerra fredda
La caduta del muro di Berlino
VI MODULO:
LA NASCITA DELLO STATO DI ISRAELE
OBIETTIVI:
Conoscere le principali tappe che portarono alla fondazione dello Stato di Israele
Comprendere le cause che portarono alle guerre arabo-israeliane e alla nascita dell’OLP
Riconoscere la stretta connessione fra passato e presente
CONTENUTI:
La fine dell’impero ottomano
Sionismo e dichiarazione di Balfuor
La nascita dello stato di Israele
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La nascita dell’OLP
Gli accordi di pace fra Rabin e Arafat
Il successo di Abu Mazen: la Palestina all’ONU come paese osservatore
I Rappresentanti degli Studenti
………………………………………
L' Insegnante
……………………………….
………………………………………
27
MATEMATICA
DOCENTE: DALLARI ALESSANDRO
1. Relazione sulla classe
2. Contenuti disciplinari ed obiettivi
3. Obiettivi d’apprendimento
4. Metodologia
5. Strumenti e criteri di valutazione
1. RELAZIONE SULLA CLASSE
La classe 5E è articolata con la classe 5C e la presente relazione riguarda le due classi congiunte. I
due gruppi si sono dimostrati abbastanza coesi, tuttavia spesso questo ha comportato anche un
comune atteggiamento non costruttivo. La classe ha mostrato inizialmente un discreto interesse per i
nuovi argomenti dell’Analisi, che sono stati immediatamente colti come significativi per tutte le materie
tecnico-pratiche. Si è tuttavia rilevato un progressivo calo nell’attenzione ed uno scarso rispetto per le
problematiche specifiche della materia. La partecipazione alle attività si è sempre più logorata, con
lezioni spesso disattese o poco seguite, attività pressoché nulla a casa e sistematici tentativi di
rallentare lo svolgimento degli argomenti.
Solo pochi ragazzi hanno raggiunto, in base alla valutazione inizialmente programmata, una
comprensione adeguata degli argomenti trattati ed una adeguata capacità espositiva ed
argomentativa.
Gli esiti negativi delle verifiche e delle simulazioni di III prova consegnate spesso in bianco hanno
comportato, come segnalato al Consiglio di Classe di aprile, una rimodulazione degli standard minimi
di valutazione. In base a tale revisione, come di seguito esplicata, tutti gli argomenti sono stati
ripassati nel mese di Aprile e, nel mese di Maggio, sono state effettuate continue verifiche ed
interrogazioni di recupero, al fine di evitare che gli scarsi risultati avessero a compromettere l’esito
complessivo dell’esame.
Dato l’esiguo numero di alunni, non si segnalano gruppi emergenti né in positivo né in negativo.
Riscontrata una certa difficoltà nell’uso della terminologia corretta, è stata data più attenzione al
contenuto rispetto alla forma.
L’attività didattica ha visto una settimana iniziale di ripasso, subito interrotta da un mese di stage; si
segnala poi una diffusa perdita di ore nel corso dell’anno, a causa di attività improvvise, anche non
comunicate.
28
2. CONTENUTI DISCIPLINARI ED OBIETTIVI
Modulo 1: recupero prerequisiti
Obiettivi
Contenuti
•
Applicare le conoscenze di goniometria
•
Funzioni goniometriche seno, coseno, tangente
•
Acquisire operatività nel piano cartesiano
•
Funzione ed equazione esponenziale
•
Acquisire
la
•
Funzione ed equazione logaritmica
disequazioni
•
Funzione radice quadrata
esponenziali e logaritmiche
•
Equazioni di primo e secondo grado
Utilizzare le procedure di calcolo per risolvere
•
Disequazioni algebriche razionali
sistemi di equazioni e disequazioni
•
Curve nel piano cartesiano corrispondenti alle
risoluzione
•
le
di
tecniche
di
equazioni
base
e
per
suddette funzioni
Modulo 2: Funzioni elementari
Obiettivi
Contenuti
•
Riconoscere le principali funzioni elementari
•
Definizione di funzione
•
Saper riconoscere il grafico delle principali
•
Funzione costante
funzioni elementari
•
Funzione lineare
Conoscere le caratteristiche grafiche delle
•
Funzione quadratica
funzioni elementari
•
Funzione di proporzionalità inversa
Individuare le proprietà di una funzione dal
•
Funzioni trascendenti: seno, coseno, tangente,
•
•
grafico
•
Saper
logaritmica, esponenziale
calcolare
una
funzione
inversa
•
Caratteristiche e grafici
elementare o con semplici composizioni
Modulo 3: Generalità sulle funzioni reali di variabili reali
Obiettivi
Contenuti
•
Saper classificare le funzioni
•
Intervalli in R
•
Trovare il dominio di una funzione analitica
•
Approccio intuitivo al concetto di intorno di un
•
Trovare le intersezioni di una funzione con gli
punto
assi cartesiani.
•
Funzioni pari e dispari
Distinguere funzioni crescenti e decrescenti dal
•
Funzioni periodiche
grafico
•
Segno di una funzione
•
Saper determinare il segno di una funzione
•
Sistemi misti di equazioni e disequazioni
•
Saper riconoscere le funzioni pari, dispari,
•
corrispondenti al dominio ed al segno
periodiche dal grafico
29
Modulo 4: Limiti delle funzioni
Obiettivi
Contenuti
•
Comprendere il significato di limite
•
Approccio intuitivo al concetto di limite
•
Saper operare con i limiti
•
Limite al finito e all’infinito
•
Determinare l’andamento di una funzione
•
Limiti destro e sinistro
razionale intera o fratta all’infinito o in un intorno
•
Non esistenza di un limite, cenni sul grafico di
sin x per x  ∞ o di sin (1/x) per x  0
di punti particolari utilizzando i limiti
•
Riconoscere le forme indeterminate
•
Operazioni sui limiti determinati
•
Operazioni determinate contenti 0 e ∞
•
Forme indeterminate: + ∞ − ∞ ; ∞ / ∞; 0/0, 0·∞
Modulo 5: Continuità delle funzioni
Obiettivi
•
Contenuti
Acquisire ulteriori elementi per la costruzione
•
Significato intuitivo di funzione continua
del grafico di una funzione: discontinuità,
•
Definizione di funzione continua in un punto e
continuità, asintoti
•
in un intervallo
Calcolo di limiti che si presentano nella forma
indeterminata
•
0/0,
∞ / ∞ per
funzioni
Continuità delle funzioni elementari
•
Classificazione dei punti di discontinuità di
razionali fratte
una funzione: prima e seconda specie (NOTA
Individuazione e riconoscimento dei tipi di
– la terza specie NON è stata trattata)
discontinuità per le funzioni razionali fratte
•
•
•
Risoluzione di forme indeterminate in funzioni
razionali fratte
Ricerca degli asintoti di funzioni razionali
•
fratte
Asintoti orizzontali, verticali e obliqui
Modulo 6: Derivata di una funzione e sue applicazioni
Obiettivi
•
•
•
•
•
•
•
Acquisire gli elementi fondamentali per la
costruzione di un grafico di una funzione
Saper utilizzare le informazioni originate dallo
studio delle derivate di una funzione
Saper calcolare la derivata di un polinomio
Saper calcolare la derivata di una funzione
razionale fratta
Saper individuare gli intervalli di crescenza e
decrescenza
Saper riconoscere e determinare gli eventuali
punti di massimo e di minimo di una funzione
Saper rappresentare funzioni razionali intere
(di grado massimo 4) e fratte (di gradi
massimo 2 sia a numeratore che a
denominatore)
Contenuti
•
Derivata di x per n intero positivo.
•
Significato geometrico di derivata in un punto
•
Regole di derivazione: somma algebrica,
n
prodotto, quoziente di due funzioni
•
Funzioni crescenti e decrescenti.
•
Studio del segno della derivata prima.
•
Definizione di punti di massimo e di minimo
relativo e assoluto.
•
Studio dei massimi e dei minimi relativi con
la derivata prima.
•
Grafico probabile di una funzione
30
3. OBIETTIVI D’APPRENDIMENTO
STANDARD MINIMI IN TERMINI DI CONOSCENZE E DI ABILITA’
Conoscere:
Condizioni per il dominio di una funzione
Concetto intuitivo di limite
Concetto di derivata
Saper fare :
Descrivere le caratteristiche di un grafico dato (anche di una funzione non nota), per
quanto riguarda il dominio, il segno, le intersezioni con gli assi, la continuità, i limiti significativi ed i
possibili asintoti
Associare, nel caso di funzioni note e razionali fratte di grado max 2 sia a numeratore
sia a numeratore, le caratteristiche grafiche all’espressione della funzione.
OBIETTIVI TRASVERSALI E RUOLO SPECIFICO DELLA DISCIPLINA

Acquisizione ed uso del linguaggio specifico

Comprensione delle diverse tipologie testuali

Rielaborazione ed utilizzo delle conoscenze e delle abilità acquisite
1. Uso di termini e simboli specifici sia nelle prove scritte che in quelle orali
2. Analisi guidata di schemi ed appunti
3. Analisi del testo di esercizio
4. Applicazione operativa delle regole studiate
5. Confrontare e mettere in relazione i vari contenuti appresi.
4. METODOLOGIA
Come sottolineato nel paragrafo 1, gli obiettivi iniziali sono stati rimodulati in itinere e trasferiti ad una
comprensione prevalentemente grafica. Gli argomenti specifici dell’analisi infinitesimale (ovvero dai
limiti in poi) sono stati inizialmente illustrati tramite esempi, traendo da essi direttamente traccia delle
definizioni. Solo successivamente è stata fornita, per i vari concetti, la corretta definizione.
Si sottolinea che NON sono state trattate:
le discontinuità di III specie (eliminabile);
la derivata come limite del rapporto incrementale;
l’equazione della retta tangente ad un grafico
la derivata seconda.
Come è ampliamente dimostrato da verifiche e simulazioni di III prova, gli argomenti sono stati più
volte richiesti in modalità sempre diverse. E’ stato dato largo spazio ad esercitazioni con ricerca della
soluzione corretta e del corretto metodo di indagine, fornendo comunque gli strumenti per chi volesse
averne una adeguata comprensione e giustificazione teorica.
In ultima fase sono stati dati molti grafici (realizzati con GeoGebra o EFFEDIX) e schede di lavoro
riassuntive sulle proprietà comuni a funzioni razionali fratte organizzate in base al grado.
Dei vari argomenti è stata data una presentazione e una trattazione prevalentemente intuitiva,
curando soprattutto l'aspetto applicativo mediante lo svolgimento di esercizi di diversa difficoltà con
31
discussione sia libera che guidata. L'aspetto teorico riguardante le definizioni e le proprietà è stato
affrontato con adeguati esempi per favorirne l’apprendimento, le dimostrazioni dei teoremi sono state
appena accennate, con terminologia elementare. La parte di analisi matematica è stata interamente
trattata su funzioni algebriche razionali (quando era necessario conoscere l’espressione della
funzione), ovvero con funzioni più difficoltose (quando si volevano evidenziare particolari
comportamenti, ad esempio exp(1/x) in prossimità di x=0).
Sono stati assegnati quasi sempre esercizi tratti dal libro come attività domestica, per lo più trascurati.
E’ stato spesso necessario ripassare concetti e procedure di calcolo relative agli anni precedenti.
La ripetizione di spiegazioni, la risoluzione alla lavagna degli esercizi assegnati per casa e la
correzione in aula delle verifiche è stata la normale e continua attività di controllo e recupero.
Si è fatta particolare attenzione a fornire una terminologia sempre corretta ed a richiederla anche in
sede di interrogazione (ad esempio, quando un limite risulta ∞ per x  x 0 finito è stato continuamente
ribadito che, quando possibile, la considerazione dei limiti sinistro e destro è necessaria).
STRUMENTI DI LAVORO
− libro di testo (consigliato)
LEONARDO SASSO – NUOVA MATEMATICA A COLORI, VOL. 4
EDIZIONE GIALLA – ED. PETRINI, 2012
− schemi ed appunti
− schede di lavoro
− software didattico: Geogebra
− suggerito il reperimento su Internet di materiale per approfondimenti o collegamenti interdisciplinari
5. STRUMENTI E CRITERI DI VALUTAZIONE
Strumenti:
− compito di tipo tradizionale
− indagine in itinere con verifiche informali
− risoluzione di esercizi alla lavagna
− verifiche orali: soluzione guidata di un esercizio, esposizione di un argomento indicato
dall'insegnante.
− simulazioni di terza prova.
Per i criteri di valutazione e gli obiettivi trasversali (interesse, attenzione, atteggiamento più o meno
critico), si è fatto riferimento al POF.
I Rappresentanti degli Studenti
L' Insegnante
………………………………….
…………………………………
………………………………….
32
INGLESE
DOCENTE:
SANTUCCI SIMONA
1.Presentazione della classe
2.Obiettivi disciplinari effettivamente raggiunti in termini di competenze e capacità
3.Contenuti disciplinari articolati in macro unità
4.Metodologia
5.Verifica e valutazione
6.Tipologia delle prove
7. Attività di recupero
8. Testi, materiali, attrezzature
1. PRESENTAZIONE DELLA CLASSE
La classe VE, composta da 6 studenti, ha avuto continuità nel corso del triennio per quanto riguarda la
lingua inglese. Lo studio della materia ha però risentito di una scarsa, pregressa e superficiale
conoscenza della materia e delle enormi lacune relative alle principali strutture morfo-sintattiche. Il
programma è stato svolto in modo sostanzialmente ridotto perché ai fini dello svolgimento dello
stesso, è emersa sin dal principio la necessità di svolgere ex novo argomenti che normalmente sono
oggetto di studio degli anni precedenti
o di consolidarne altri oggetto di studio del
biennio. La
programmazione iniziale della docente ha dovuto, sin da subito, essere modificata per dare maggiore
spazio a questa esigenza della classe, effettuando un’attività di revisione, di consolidamento della
grammatica e della sintassi inglese, rafforzando l’esposizione orale e l’espressione scritta.
La classe ha quasi sempre tenuto un comportamento corretto, mostrando interesse per gli argomenti
proposti. La frequenza da parte di alcuni studenti, tuttavia, non è stata sempre assidua, rallentando
spesso lo svolgimento delle attività; inoltre, l’attenzione e la discreta partecipazione in classe non
hanno spesso trovato riscontro per tutti in un corrispondente impegno a casa, pochi hanno veramente
dimostrato metodicità nel lavoro domestico e desiderio di approfondire i contenuti.
La classe presenta un profilo molto eterogeneo per quanto concerne il profitto: a fronte di un numero
veramente esiguo di studenti che è riuscito a distinguersi per la sufficiente padronanza della lingua e
per la preparazione raggiungendo livelli discreti, si individua un nutrito gruppo di studenti che ha
raggiunto una preparazione mnemonica appena sufficiente.
Alcuni studenti evidenziano difficoltà espositive soprattutto nella produzione orale.
2.OBIETTIVI DISCIPLINARI EFFETTIVAMENTE RAGGIUNTI IN TERMINI DI COMPETENZE E
CAPACITA’
All’interno delle due aree generali della comprensione e della comunicazione sono stati
complessivamente raggiunti i seguenti obiettivi:
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COMPRENSIONE ORALE
L’alunno sa comprendere il messaggio di un testo ascoltato.
Sa distinguere informazioni specifiche all’interno di un testo ascoltato.
COMPRENSIONE SCRITTA
Sa comprendere il messaggio di un testo letto.
Sa distinguere informazioni specifiche all’interno di un testo letto.
Sa attuare semplici inferenze.
PRODUZIONE ORALE
Sa rispondere a domande.
Sa partecipare ad una conversazione in situazione nota.
Sa esprimere il proprio vissuto.
PRODUZIONE SCRITTA
Sa eseguire esercizi strutturali.
Sa rispondere a questionari.
Sa produrre un dialogo semplice.
Sa produrre un testo descrittivo.
FUNZIONI
Sa utilizzare le funzioni di base in relazione ad un contesto dato.
STRUTTURE
Sa produrre messaggi la comprensione dei quali non sia compromessa da scorrettezza grammaticale.
LESSICO
Conosce e sa utilizzare il lessico relativo alle situazioni affrontate.
Conosce e sa utilizzare il lessico professionale di base.
3.CONTENUTI DISCIPLINARI ARTICOLATI IN MACRO UNITA’
Il programma del corso è stato svolto cercando di aderire alle direttive ministeriali.
Sono stati sviluppati tre macro moduli che costituiscono la base della programmazione della lingua
straniera per l’intero biennio post-qualifica. L’articolazione dei moduli ha tenuto conto delle esigenze
degli studenti e della programmazione del Consiglio di Classe, secondo i principi di flessibilità e
alternanza tematica nel corso dell’anno.
Modulo 1: CONSOLIDAMENTO LINGUISTICO
Ha avuto lo scopo di completare e rafforzare le competenze, le abilità e le conoscenze acquisite al
termine del triennio.
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Modulo 2: CIVILTA’ E CULTURA
Ha avuto lo scopo di sviluppare argomenti di civiltà e letteratura inglese.
Modulo 3 : MICROLINGUA
Ha avuto lo scopo di far acquisire le terminologie e i linguaggi specifici del settore di qualifica, inoltre
ha cercato di favorire la capacità di interazione a livello orale e scritto in situazioni di comunicazione
professionale.
4.METODOLOGIA
Si è utilizzato il metodo funzionale-comunicativo, presentando la lingua in situazione e cercando di
coinvolgere attivamente gli studenti mediante l’uso del dialogo, del lavoro a coppie, di gruppo e di tutte
le altre strategie che favoriscono la comunicazione.
Il metodo è stato reso flessibile in relazione al tipo di obiettivo da perseguire, ai tempi e alle esigenze
degli alunni.
La riflessione grammaticale ha privilegiato gli aspetti comunicativi e semantici lo studente è stato
guidato a dedurre la regola dal contesto di comunicazione in cui essa è inserita, al fine di utilizzarla in
una produzione corretta e significativa.
FASI METODOLOGICHE
Warm up e richiamo delle conoscenze pre-acquisite.
Presentazione (ascolto o lettura) di un testo di tipo dialogico o non.
Comprensione globale.
Analisi tramite esercizi di comprensione.
Attivazione delle funzioni e delle strutture presenti.
Rinforzo tramite lavoro a coppie, di gruppo o individuale.
Riflessione sulla lingua.
Ampliamento.
Verifica.
Azione di recupero.
5.VERIFICA E VALUTAZIONE
La verifica è stata attuata al termine di ogni modulo o sezione di modulo, e, con finalità di feedback,
anche durante le singole lezioni mediante il dialogo. Essa è stata coerente con gli obiettivi esposti e la
metodologia descritta.
Ha verificato la capacità degli alunni di utilizzare le funzioni comunicative e di usare le quattro abilità di
base all’interno di un quadro sintattico appropriato. Nei moduli in cui gli obiettivi lo prevedevano, essa
ha anche verificato la conoscenza e l’elaborazione dei contenuti culturali e/o tecnici.
CRITERI DI VALUTAZIONE
Per quanto riguarda i criteri di valutazione è stata adottata una griglia per obiettivi che fa riferimento ai
criteri espressi dal Collegio Docenti.
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In relazione alle singole prove disciplinari, sono stati assegnati punteggi specifici per ogni obiettivo
verificato.
La valutazione delle prove orali ha tenuto conto di pronuncia, lettura, lessico adeguato, comprensione,
contenuti e capacità comunicativa complessiva.
GRIGLIE DI VALUTAZIONE
IN BASE AGLI OBIETTIVI DELLA PROGRAMMAZIONE
COMPRENSIONE ORALE
9-10: Lo studente comprende il messaggio comunicativo globale e le informazioni specifiche del testo
ascoltato anche senza bisogno di ripetizione.
7-8: Lo studente comprende il messaggio comunicativo globale e le informazioni specifiche del testo
ascoltato, ma talvolta necessita di ripetizione.
6: Lo studente comprende di solito il messaggio globale e la maggior parte delle informazioni
specifiche del testo ascoltato dopo ripetizione.
5: Lo studente comprende parte del messaggio globale e alcune informazioni specifiche del testo
ascoltato dopo ripetizione.
3-4: Lo studente comprende solo alcune parole e frasi, ma raramente il messaggio globale anche
dopo numerose ripetizioni.
1-2: Lo studente comprende solo alcune parole, senza capire il messaggio globale.
COMPRENSIONE SCRITTA
9-10: Lo studente comprende il messaggio comunicativo globale e le informazioni specifiche del testo
letto anche senza bisogno di rileggerlo.
7-8: Lo studente comprende il messaggio comunicativo globale e le informazioni specifiche del testo
letto, ma talvolta necessita di rileggerlo.
6: Lo studente comprende di solito il messaggio globale e la maggior parte delle informazioni
specifiche del testo dopo averlo riletto.
5: Lo studente comprende parte del messaggio globale e alcune informazioni specifiche del testo
dopo averlo riletto diverse volte.
3-4: Lo studente comprende solo alcune parole e frasi, ma raramente il messaggio globale anche
dopo averlo riletto numerose volte.
1-2: Lo studente comprende solo alcune parole del testo, senza capire il messaggio globale.
PRODUZIONE ORALE
9-10: Lo studente comunica contenuti e idee in modo scorrevole e con forma e pronuncia corrette.
7-8: Lo studente comunica contenuti e idee in modo abbastanza scorrevole e con forma e pronuncia
quasi sempre corrette.
6: Lo studente di solito comunica semplici contenuti e idee in modo comprensibile pur commettendo
qualche errore nella forma e nella pronuncia.
36
5: Lo studente comunica semplici contenuti e idee in modo non sempre comprensibile e commettendo
errori non gravi nella forma e nella pronuncia.
3-4: Lo studente comunica contenuti in modo frammentario commettendo gravi errori nella forma e
nella pronuncia.
1-2: Lo studente si esprime solo con parole, ma non riesce ad utilizzarle per creare un messaggio
comunicativo.
PRODUZIONE SCRITTA
9-10: Lo studente comunica contenuti e idee in modo scorrevole e con forma corretta.
7-8: Lo studente comunica contenuti e idee in modo abbastanza scorrevole e con forma quasi sempre
corretta.
6: Lo studente di solito comunica semplici contenuti e idee in modo comprensibile pur commettendo
qualche errore nella forma.
5: Lo studente comunica semplici contenuti e idee in modo non sempre comprensibile e commettendo
errori non gravi nella forma.
3-4: Lo studente comunica contenuti in modo frammentario commettendo gravi errori nella forma.
1-2: Lo studente si esprime solo con parole, ma non riesce ad utilizzarle per creare un messaggio
comunicativo.
STRUTTURE
9-10: Lo studente conosce e utilizza le strutture in modo appropriato.
7-8: Lo studente conosce e utilizza le strutture in modo quasi sempre appropriato.
6: Lo studente conosce e utilizza le strutture in modo abbastanza appropriato, pur commettendo
qualche errore non grave.
5: Lo studente conosce solo alcune strutture e commette diversi errori nell’utilizzarle.
3-4: Lo studente commette gravi errori nell’utilizzo delle strutture.
1-2: Lo studente non conosce e non è in grado di utilizzare le strutture proposte.
LESSICO
9-10: Lo studente conosce e utilizza in modo appropriato una vasta gamma di vocaboli.
7-8: Lo studente conosce e utilizza in modo quasi sempre appropriato un discreto numero di vocaboli.
6: Lo studente conosce e utilizza in modo abbastanza appropriato i vocaboli di base.
5: Lo studente conosce e utilizza un limitato numero di vocaboli.
3-4: Lo studente utilizza solo un esiguo numero di vocaboli.
1-2: Lo studente conosce solo alcuni vocaboli.
6. TIPOLOGIA DELLE PROVE
COMPRENSIONE ORALE:
Prove d’ascolto a diversi livelli di comprensione.
COMPRENSIONE SCRITTA:
Comprensione di brani letti a diversi livelli di richieste. Prove di tipo strutturato.
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PRODUZIONE ORALE:
Esposizione di contenuti culturali e professionali
Riferire fatti accaduti.
Commenti e considerazioni personali.
Interviews.
PRODUZIONE SCRITTA:
Completamento.
Produzione dialoghi.
Questionari.
Prove di tipo strutturato.
LESSICO:
Completamento.
Sequenze.
Liste.
Mind maps.
Inoltre: Simulazioni di terza prova di esame di stato.
7.ATTIVITA’ DI RECUPERO
A. La programmazione ha preso l’avvio da un modulo di revisione e consolidamento delle conoscenze
acquisite l’anno precedente; esso è stato dunque inteso anche come momento di recupero e sostegno
per gli alunni che erano stati promossi con debiti, o per gli alunni con lievi lacune nella preparazione.
B. Le strategie di recupero in itinere sono state attuate in classe ogniqualvolta se ne sia rilevata la
necessità a favore degli alunni che presentavano difficoltà nel raggiungimento degli obiettivi nei diversi
ambiti dell’apprendimento:
difficoltà di comprensione
difficoltà di applicazione
difficoltà nella motivazione
difficoltà nel metodo di studio.
8. TESTI, MATERIALI E ATTREZZATURE
“SOLUTIONS 2 + Workbook” di C. Marcelli e T. Wood ( ed. Longman)
“THE NEW BURLINGTON ENGLISH GRAMMAR” di P. Conti, E. Sharman ,R. Rizzo con A. Cowan
(ed. Burlington – Le Monnier)
“ ELECTR-ON” di R. Beolè – M. Robba ( ed. Edisco)
Sono inoltre state usate fotocopie e appunti da altri testi relative ai moduli 1- 2 - 3.
Come strumenti di supporto: registratore, lettore CD, lettore DVD, LIM.
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PROGRAMMA FINALE LINGUA INGLESE
Modulo 1 :
Revisione delle principali strutture e funzioni linguistiche degli anni precedenti.
b) STRUCTURES
THEMES AND FUNCTIONS
Passive Tenses
Talking about events and processes in the passive form
Present perfect simple /Past Perfect
Completed and not completed actions
Present Perfect Continuous
Actions taking place at a certain time in the past
IF clauses 1st and 2nd type
Conditions
Modulo 2 : CIVILTA’ - LETTERATURA
° The Victorian Age: the Victorian compromise
° The Aesthetic movement and Decadence
° Oscar Wilde: his life and works.
° “The picture of Dorian Gray”: characters and themes- moral aim- narrative technique.
Text analysis “The opium den”.
Modulo 3 : MICROLINGUA
° Conventional power plants: thermoelectric and hydroelectric power plants
° Nuclear reactor and nuclear power plant
° Alternative power sources : solar, tidal, geothermal and biomass energy
° Renewable energy: wind power
° Automation and mechanization
° Robotics: the different parts of a robot
° How a robot works
°Varieties and uses of robots
° The electric car: advantages and disadvantages.
° The hybrid car: the Jaguar C-X75 supercar
° The curriculum Vitae and the letter of application
° Jobs in technology
Al momento della stesura del presente documento non sono ancora stati svolti gli ultimi argomenti del
modulo di microlingua ( che verranno affrontati presumibilmente dalla seconda metà di Maggio sino al
termine dell’anno scolastico).
I rappresentanti degli studenti
……………………………………..
L’Insegnante
……………………………….
……………………………………..
39
SISTEMI, AUTOMAZIONE E ORGANIZZAZIONE DELLA PRODUZIONE
MICCOLIS FRANCESCO
DOCENTI:
DI GIOIA PIETRO
1. Relazione
2. Contenuti disciplinari
3. Strumenti di verifica
4. Criteri di valutazione
5. Uso di risorse
1.
Relazione
La preparazione di base evidenziata dagli allievi all’inizio dell’anno scolastico era piuttosto lacunosa e
superficiale. Si è pertanto cercato di colmare le lacune pregresse che erano relative non solo allo
scorso anno scolastico, ma anche a quello ancora precedente.
Il lavoro scolastico è stato caratterizzato da una proficua collaborazione e partecipazione alle attività
proposte in classe, ma l’impegno nella successiva fase di studio a casa non è stato dello stesso
livello.
Per quanto detto sopra, per la valutazione delle prove scritte ed orali si è fatto riferimento agli obiettivi
minimi della materia. La classe è risultata eterogenea sia per quanto riguarda la preparazione di base
che per l’impegno e l’interesse per la materia. La frequenza alle lezioni è stata regolare per la totalità
della classe.
Alcuni allievi hanno dimostrato incostanza e superficialità nello studio, quindi non tutti hanno raggiunto
un profitto pienamente sufficiente. Due allievi, invece hanno raggiunto una preparazione discreta.
La necessità di fornire agli allievi una preparazione effettivamente spendibile nel mondo del lavoro ha
fatto si che oltre agli argomenti specifici della disciplina si siano affrontati, nella parte di laboratorio,
ulteriori argomenti come per esempio il dimensionamento degli impianti fotovoltaici.
Il lavoro scolastico è stato integrato dalla partecipazione al concorso “BellaCoopia” indetto da
LegaCoop, che ha richiesto la simulazione della creazione di una cooperativa sociale di tipo B il cui
scopo era quello di progettare, realizzare e vendere serre fotovoltaiche. La classe ha partecipato
anche ad un concorso nazionale sulla progettazione degli impianti elettrici indetto da GEWISS SpA,
tale partecipazione però è stata interrotta per non togliere troppo tempo al lavoro scolastico.
2.
Contenuti disciplinari
Modulo 1
Richiami sui numeri complessi
•
Numero complesso, coniugato, modulo e fase di un numero complesso
•
Forma trigonometrica, forma cartesiana e forma esponenziale
•
Somma, sottrazione, prodotto e divisione
40
•
Formule di eulero
Modulo 2
Schemi a blocchi
•
Blocchi in serie, cascata, parallelo e retroazione
•
Spostamento di un nodo sommatore
•
Spostamento di un punto di ramificazione
•
Semplificazione degli schemi a blocchi
Modulo 3
Trasformata di Laplace
•
Definizione di poli e zeri
•
Trasformata di Laplace
•
Antitrasformata di Laplace di funzioni razionali fratte
•
Sviluppo di Heavside per la determinazione dell’antitrasformata di una funzione razionale
fratta
•
Antitrasformata di una funzione con poli reali semplici
•
Antitrasformata di una funzione con poli reali multipli
•
Antitrasformata di una funzione con poli complessi coniugati
•
Teoremi del valore iniziale e finale
Modulo 4
Sistemi di controllo
•
Sistemi di controllo a catena aperta
•
Sistemi di controllo a catena chiusa
•
Sistemi di controllo on-off
•
Funzione di trasferimento di un sistema di controllo a retroazione
•
Sistema di controllo della velocità di un motore a corrente continua
•
Sistema di controllo della temperatura
Modulo 5
Diagrammi di Bode
•
Risposta in frequenza e diagrammi di Bode
•
Ordine di un sistema
•
Diagramma di Bode della funzione G(s)=k con k>1
•
Diagramma di Bode della funzione G(s)=1+sτ
•
Diagramma di Bode della funzione G(s)=1/1+sτ
•
Diagramma di Bode della funzione G(s)=s
•
Diagramma di Bode della funzione G(s)=1/s
Modulo 6
Stabilità
•
Posizione dei poli nel piano complesso e stabilità
•
Criterio di stabilità di Bode
•
Margini di fase e margini di guadagno
41
Modulo 7
•
Regolatore P
•
Regolatore PI
•
Regolatore PD
•
Regolatore PID
Modulo 8
Laboratorio
1.
Dimensionamento di impianti fotovoltaici
2.
Progettazione di impianti di automazione con PLC: analisi delle specifiche, creazione della
tabella I/O e PLC, stesura del ladder diagram e listato istruzioni relativo.
3.
Programmazione dei PLC della serie CPM della OMRON tramite il software CX-
Programmer.
3.
Strumenti di verifica:
In itinere: domande brevi durante e al termine di ogni unità didattica, esercizi in classe
Sommativa modulare: verifiche interattive alla lavagna, prove scritte con risoluzione di problemi e/o
progetti
4.
Criteri di valutazione
Si è fatto riferimento alla griglia di valutazione multidisciplinare decisa dal Collegio Docenti (vedi
POF), riportata in precedenza, adattandola ovviamente alla disciplina specifica e facendo riferimento
agli obiettivi minimi.
5.
Uso di risorse:
Spazi: aula, laboratorio informatico, laboratorio di elettrotecnica
Materiali: manuale, appunti, fotocopie.
Testo in adozione:
“Sistemi, automazione e organizzazione della produzione” V. Savi, P. Nasuti,
G. Tanzi – Editrice Calderini.
Altri testi utilizzati:
“Controllori logici programmabili e automazione industriale”
M. Barezzi –
Editrice San Marco.
I Rappresentanti degli Studenti
Gli Insegnanti
………………………………………
……………………………………….
……………………………….
………………………………..
42
EDUCAZIONE FISICA
DOCENTE:
BULGARELLI PAOLA
1. Relazione sulla classe
2. Obiettivi disciplinari effettivamente raggiunti in termini di competenze e capacità
3. Contenuti disciplinari
4. Metodi e strumenti
5. Strumenti e criteri di verifica
6. Programma specifico allegato
1
Relazione sulla classe
La classe V° E ha evidenziato un comportamento corretto dal punto di vista disciplinare.
Il lavoro scolastico è stato caratterizzato da una proficua collaborazione e partecipazione alle attività
proposte, anche se inizialmente gli alunni hanno mostrato settorialità negli interessi.
Nel corso dell’anno la disponibilità ad affrontare nuove attività ha permesso ala classe di raggiungere
risultati pienamente soddisfacenti.
2
Obiettivi raggiunti
AMBITI
ABILITÀ MOTORIE SPORTIVE
ABILITÀ MOTORIE ESPRESSIVE E
PERCEZIONE DI SE’
SICUREZZA E SALUTE
SOCIALITÀ E CONVIVENZA CIVILE
3
NUCLEI FONDANTI
Elementi di gioco e gioco sport.
Elementi tecnici di alcuni sport individuali e di
squadra.
Potenziamento fisiologico.
Rielaborazione degli schemi motori
precedentemente appresi.
Miglioramento delle capacità motorie coordinative.
Elementi a corpo libero.
Prevenzione degli infortuni.
Acquisizione di un corretto stile di vita.
Consolidamento del carattere.
Scoperta e orientamento delle attitudini personali.
Comportamento leale e corretto ( Fair play).
Evoluzione e consolidamento di una equilibrata
coscienza sociale.
Contenuti disciplinari
- Test attitudinali. Esercizi per la valutazione oggettiva delle capacità motorie di base: corsa di
resistenza, corsa veloce,
salto in lungo da fermo, salto in alto da fermo, salto quintuplo, lancio della palla medica dorsale,
addominali.
- Pallamano, pallavolo, calcetto, basket: acquisizione dei fondamentali individuali e di
squadra,conoscenza delle regole di gioco.
- esercitazioni per il potenziamento fisiologico
- esercitazioni con piccoli e grandi attrezzi
43
- esercizi atletici per il miglioramento delle abilità motorie di base tramite l’acquisizione di alcune
tecniche specifiche dell’atletica leggera
- Pallamano, Pallavolo, Calcetto Basket: applicazione di elementari schemi di gioco con i fondamentali
individuali
- elementi di preacrobatica: le capovolte, esercitazioni con la pedana elastica, il volteggio.
- tennis tavolo: regole di gioco e tecnica di gioco
- badminton: regole di gioco e tecnica di gioco
4
Metodi e strumenti
Lezioni frontali con dimostrazione dell’attività da eseguire. Metodo analitico con partenza da gesti
motori semplici per giunger progressivamente a situazioni dinamiche più complesse.
5
Strumenti e criteri di verifica
STRUMENTI PER LA VERIFICA FORMATIVA
- osservazione continua degli alunni durante l’attività pratica ( impegno, partecipazione attiva alle
esercitazioni, tecniche acquisite )
- valutazione oggettiva di alcune prove soggette a misurazione
STRUMENTI PER LA VERIFICA SOMMATIVA
Per ciascun alunno si terrà conto, dell’impegno dimostrato durante le attività, della partecipazione
attiva alle lezioni, della capacità di autocontrollo e di rispetto delle regole, oltre che delle conoscenze e
competenze acquisite
PROGRAMMA DI SCIENZE MOTORIE
I MODULO:
attività motoria sportiva: calcetto
OBIETTIVI:
- controllo e conduzione della palla
- gestione del gioco
- applicazione corretta delle regole di gioco
CONTENUTI:
- esercizi con la palla individuali e a coppie
- circuiti di destrezza
- esercitazioni in velocità
II MODULO:
attività motoria sportiva: pallavolo
OBIETTIVI:
- conoscenza e applicazione dei fondamentali
- applicazione corretta delle regole di gioco
CONTENUTI:
- esercitazioni individuali e a piccoli gruppi con i palloni
- staffette
44
III MODULO:
attività motoria sportiva: pallamano
OBIETTIVI:
- conoscenza e applicazione corretta dei fondamentali
- applicazione corretta delle regole di gioco
CONTENUTI:
- esercitazioni individuali e a piccoli gruppi con i palloni
- staffette
IV MODULO:
attività motoria sportiva: Basket
OBIETTIVI:
- conoscenza e applicazione dei fondamentali
- applicazione corretta delle regole di gioco
CONTENUTI
- esercitazioni individuali e a piccoli gruppi con i palloni
- staffette
V MODULO :
preacrobatica
OBIETTIVI :
- capacità di superare situazioni non abituali
- percezione del proprio corpo in relazione allo spazio ed al tempo
CONTENUTI:
- capovolte avanti con partenza da varie stazioni
- capovolte avanti con rincorsa e stacco su pedana elastica
- volteggio alla cavallina
- esercizi di salita, discesa e traslocazione al quadro svedese
VI MODULO :
potenziamento fisiologico
OBIETTIVI :
- miglioramento delle capacità condizionali
- consolidamento delle capacità coordinative
CONTENUTI:
- circuit training
- percorsi, staffette, esercitazioni con piccoli e grandi attrezzi
- lancio del vortex, del peso
- corsa di velocità e di resistenza
VII MODULO
teoria
:
OBIETTIVI :
- conoscenza delle problematiche annesse allo sport
- conoscenza delle principali forme di infortunio in campo sportivo
- conoscenza di alcune forme di allenamento delle capacità motorie
CONTENUTI:
- il doping: storia; il doping di stato; effetti sull’organismo legati all’uso di sostanze; gli
45
steroidi androgeni anabolizzanti
- principali infortuni:frattura, lussazione, distorsione, stiramento, strappo, crampo, ferita.
- le capacità motorie condizionali: definizione, e metodiche di allenamento.
I Rappresentanti degli Studenti
………………………………………
L’insegnante
…………………………………
……………………………….
46
RELIGIONE CATTOLICA
DOCENTE:
MEOLA MARINA
1. Relazione sulla classe
2. Metodologia
3. Obiettivi
4. Programma svolto
La classe è composta dai seguenti alunni:
1-BELLESIA SAMUELE
2-GIUSTO MARCO
3-MORANDI ANDREA
4-TAGLIAVINI STEFANO
1. Relazione sulla classe
Il livello di preparazione raggiunto dalla classe è buono. In classe, durante lo svolgimento delle lezioni,
si è sempre avvertita una viva cordialità ed interesse da rendere armonioso e vivace il rapporto fra
l’insegnante e gli allievi.
Le problematiche sono state trattate con particolare riguardo alla vita degli alunni.
2. Metodologia
La metodologia prevede un’analisi dei testi e dei documenti sui tempi considerati, privilegiando una
partecipazione attiva degli alunni con interventi orali. Lo svolgimento delle lezioni avviene attraverso
l’esposizione dell’argomento trattato; successivamente si passa alla discussione sulle varie lezioni e
chiarimento delle eventuali perplessità con una sintesi per la comprensione e la ricapitolazione delle
lezioni precedenti.
3. Obiettivi
Gli obiettivi prefissati sono stati sostanzialmente raggiunti e le classe si è distinta per interesse e
disponibilità ad approfondire gli argomenti proposti, anche se alcune problematiche sono state
maggiormente seguite e la preparazione della classe è risultata omogenea pur in presenza di una
diversa preparazione degli allievi.
4. Programma svolto
1) La coscienza morale.
L’origine della coscienza individuale – La coscienza come autocoscienza- La coscienza e la veritàQuando la coscienza bara con se stessa- L’obiezione di coscienza –Responsabili della propria vitaVivere secondo il cuore- La coscienza : testimone della verità –Una coscienza credente : in ascolto
della parola di Dio – Una coscienza da educare- La libertà di coscienza- Coscienza- Legge- Libertà.
47
2)Il mistero della sofferenza e della morte.
L’atteggiamento di fronte alla sofferenza ed alla morte nella storia- L’uomo è creato per la vita ,ma
muore perché è una creatura- Il rifiuto e la ribellione: la rivolta di Giobbe- La risposta di Dio in Cristo: il
dono della vita eterna.
3) Il peccato: un dialogo interrotto.
Un viaggio nel mondo del peccato e delle virtù- Il diavolo tentatore- Il peccato- Il peccato di AdamoL’origine del male – Le conseguenze del peccato- Il peccato continua nella storia- L’opera di satanaGesù sconfigge satana e perdona il peccato- L’insegnamento della Chiesa sul demonio
ed il
sacramento della riconciliazione.
4) I miracoli
Concetto di miracolo nel cristianesimo, nel mondo pagano e nelle altre principali religioni- Gesù e i
malati- I miracoli di Gesù quali segni del suo amore- I miracoli della Chiesa primitiva- Fede nei miracoli
oggi.
5) Le domande dei giovani
Il perché del male – Il senso della vita- Fede e ateismo- L’escatologia- Le sette sataniche- Rapporto
tra genitori e figli- Il rispetto- …………..
6) La Santità :un valore da vivere. La sfida delle beatitudini-Le beatitudini doni di una prospettiva
nuova.
I Rappresentanti degli Studenti
……………………………………..
L' Insegnante
……………………………….
……………………………….
48
IL CONSIGLIO DI CLASSE
MATERIA
1
Educazione Fisica
DOCENTI
FIRMA
Bulgarelli Paola
Consolini Angelo
2
Elettrotecnica
(coordinatore di classe)
Di Gioia Pietro
3
Inglese
Santucci Simona
4
Italiano e Storia
Bonini Paola
5
Matematica
Dallari Alessandro
Sistemi ed
Miccolis Francesco
Automazione
Di Gioia Pietro
7
Religione
Meola Marina
8
Sostegno
Bergamaschi Davide
6
9
Alternanza ScuolaLavoro
Carpi, 15.05.2013
Galli Marco
Il Dirigente Scolastico
49
Istituto Professionale
di Stato
per l’Industria e
l’Artigianato
“Giancarlo Vallauri”
Via B. Peruzzi, 13
41012 CARPI (MO)
VALLAURI
www.vallauricarpi.it
Tel. 059 691573
Fax 059 642074
[email protected]
C.M. MORI030007
C.F. 81001260363
Io sottoscritto dichiaro di aver ricevuto il DOCUMENTO DEL 15 MAGGIO completo degli ALLEGATI
inerenti alle PROVE DI SIMULAZIONE
CLASSE
INDIRIZZO: TECNICO DELL’INDUSTRIE ELETTRICHE
5a E
A.S. 2012/2013
N.
Cognome e Nome
1
ALBERTIN EMANUELE
2
BELLESIA SAMUELE
3
GIUSTO MARCO
4
MORANDI ANDREA
5
TAGLIAVINI STEFANO
6
VACCARI ANDREA
Firma
Carpi, 15 maggio 2013
50
ALLEGATO
ANNO SCOLASTICO 2012/2013
PROVE DI SIMULAZIONE DELLA 3^ PROVA
51
IPSIA VALLAURI
Classe 5aE
ELETTROTECNICA
A.S. 2012-2013 Data:
Nome:
29.01.13
SIMULAZIONE DELLA TERZA PROVA
TIPOLOGIA C
1. L’ingresso di una cabina inserita in una rete ad anello prevede l’impiego di:
 Un sezionatore sotto carico
 Due sezionatori sotto carico
 Tre sezionatori sotto carico
 Quattro sezionatori sotto carico
2. Il trasformatore di una cabina ha i seguenti dati di targa:
potenza nominale 400 kVA, tensione nom. primaria 15 kV,
tensione nom. secondaria 400 V
Assumendo un cos ϕ = 0,8 e sapendo che il trasformatore alimenta, tra l’altro, una
linea con potenza 70 kW, la corrente d’impiego della linea vale:
 19 A
 721 A
 218 A
 126 A
3. Il trasformatore di una cabina ha i seguenti dati di targa:
A n = 800 kVA, V 1n = 15 kV, V 2n = 400V, V cc% = 4%, P cc% = 2%
Calcolare il valore della corrente di cortocircuito in bassa tensione.
 23,8 kA
 1,15 kA
 28,9 kA
 19,2 kA
4. Se A n è la potenza apparente nominale del trasformatore della cabina e A T è la
potenza apparente richiesta complessivamente dal carico, deve risultare:
 An = AT
 A n = 1,20 A T
 A n = 1,33 A T
 A n = 0,5 A T
5. La dichiarazione di conformità deve essere redatta da:
 Il titolare dell’impresa
 L’operaio che ha effettuato il lavoro
 Il committente
 Un progettista iscritto all’albo
6. In quante copie va redatta la dichiarazione di conformità e quanti sono i documenti
che possono essere allegati?
 3–5
 4–5
 2–4
 3–4
Punti:
52
IPSIA VALLAURI
Classe 5^E
ELETTROTECNICA
A.S. 2012-2013 Data: 19.03.13
Nome:
SIMULAZIONE DELLA TERZA PROVA
TIPOLOGIA B
1. Spiegare il principio di funzionamento di un motore in DC. (max 5 righe)
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…………………………………………………………………………………………
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…………………………………………………………………………………………
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2. Disegnare i circuiti del motore in DC ad eccitazione separata, parallelo e serie,
evidenziando anche tensioni e correnti.
3. Quali sono le funzioni del reostato del circuito di eccitazione e del reostato
d’avviamento?
…………………………………………………………………………………………
…………………………………………………………………………………………
…………………………………………………………………………………………
…………………………………………………………………………………………
Punti
53
IPSIA VALLAURI
Classe 5^E
ELETTROTECNICA
A.S. 2012-2013 Data: 26.04.2013
Nome:
SIMULAZIONE DELLA TERZA PROVA
TIPOLOGIA B+C
1. L’amplificazione di un AO invertente dipende:
 Dalla resistenza interna dell’AO
 Dalle resistenze esterne
 Dal carico applicato
 Dalla tensione d’uscita
2. Un AO non invertente è alimentato alla tensione V cc = + 12 V
Se applichiamo un segnale V 1 = 0,8 V e le resistenze esterne hanno i seguenti valori R 1 = 1
kΩ e R 2 = 20 kΩ, quanto vale il segnale d’uscita?
 -16 V
 16 V
 12 V
 14 V
3. Il disaccoppiatore (o inseguitore di tensione) è un AO e serve per:
 Avere un grande guadagno
 Avere il segnale d’ingresso uguale a quello d’uscita indipendentemente dal carico
 Avere il segnale d’uscita indipendente da quello d’ingresso
 Avere il segnale d’uscita costante indipendentemente dal carico
4. Gli AO funzionano come amplificatori lineari
 Solo ad anello aperto
 Solo ad anello chiuso
 Sempre
 Mai
54
5. Dati i segnali d’ingresso e d’uscita di un AO disegnati a
fianco:
a) dire di che AO si tratta (cioè se è invertente o non
invertente) e spiegare da cosa si capisce
b) ricavare dal grafico il valore del guadagno
c) calcolare il valore di R 1 supponendo che R 2 = 4 kΩ
6. Disegnare gli schemi elettrici degli AO invertente e non invertente, indicando anche le
formule per il calcolo del guadagno.
AO INVERTENTE
AO NON INVERTENTE
55
IPSIA VALLAURI
Classe 5aE
STORIA
A.S. 2012-2013 Data:
Nome:
29.01.13
SIMULAZIONE DELLA TERZA PROVA
TIPOLOGIA C
1)
Il sionismo è (Scegli la risposta corretta)
a) un progetto politico, teorizzato da Theodor Herzl verso la fine dell’Ottocento, che
prevede la realizzazione di uno stato ebraico in Palestina.
b) un progetto politico, teorizzato dal ministro degli esteri Balfour nel 1917, che prevede
la creazione di un “focolare nazionale" ebraico in Palestina.
c) il mandato francese e inglese sui territori mediorientali alla fine della prima guerra
mondiale (1920)
d) un progetto politico, teorizzato da Theodor Herzl verso la fine del Settecento, che
prevede la realizzazione in Palestina di un solo stato comprendente ebrei e palestinesi.
2)
La prima guerra arabo-israeliana (Scegli la risposta corretta)
a) nasce in seguito alla proclamazione dello stato di Israele il 15 maggio 1848.
b) scoppia subito dopo la proposta presentata dall’ONU nel 1947 che prevedeva la
nascita in Palestina di tre diverse entità ( stato ebraico, stato palestinese, Gerusalemme
sotto il controllo di una forza internazionale) rifiutate da ebrei e palestinesi
c) scoppia per volontà dei Palestinesi che sono discordi circa la realizzazione di uno stato
unitario o confederale
d) è dichiarata contro i palestinesi dagli Israeliani che vogliono presentarsi al mondo
come una forza imbattibile.
3)
I profughi sono (Scegli la risposta corretta)
a) i Palestinesi partiti da Israele in seguito alle guerre lì combattute e costretti a vivere in
campi di emergenza
b) gli Israeliani che si sono trasferiti nei territori palestinesi, da essi stessi occupati
c) gli Egiziani che hanno cercato di riprendere la penisola del Sinai dopo la guerra dei sei
giorni.
d) i militari al seguito di Yasser Arafat.
4)
L’OLP è (Scegli la risposta corretta)
a) l’organizzazione per la liberazione della Palestina, che secondo il suo Atto costitutivo,
prevede l’esclusiva presenza in Palestina di uno stato interamente arabo.
b) un’organizzazione pacifica, che cerca un accordo con lo stato di Israele.
c) un’organizzazione che vuole imporre al mondo il problema della Palestina attraverso
azioni diplomatiche e audizioni all’ONU
d) un’organizzazione che non è mai scesa a patti con Israele.
5)
La differenza fra la prima e la seconda intifada consiste (Scegli la risposta corretta)
a) nei metodi d’intervento: la prima intifada prevede attacchi alle forze di occupazione
israeliane con pietre e bottiglie incendiarie; la seconda fa uso di terroristi kamikaze.
b) nell’uso di armi specifiche: coltelli e pugnali per la prima intifada; armi da fuoco per
la seconda
c) negli attacchi a donne, vecchi e bambini nella prima intifada; con aggressioni solo ai
militari nella seconda.
d) nella ricerca dell’accordo diplomatico per la prima intifada; nella lotta armata verso
tutti gli Israeliani nella seconda.
6)
Gli accordi di Washington del 1993 prevedono (Scegli la risposta corretta)
a) il progressivo ritiro dell’esercito israeliano dai territori di Gaza e della Cisgiordania
b) l’inserimento definitivo di Gaza e della Cisgiordania nei territori di Israele
c) la creazione di un muro di separazione fra Israele e la Cisgiordania
d) la pianificazione fra I. Rabin e Y. Arafat di un attacco congiunto al movimento di
Hamas, orientato alla realizzazione di uno stato islamico in Palestina.
56
IPSIA VALLAURI
Classe 5aE
STORIA
A.S. 2012-2013 Data:
Nome:
19.03.13
SIMULAZIONE DELLA TERZA PROVA
TIPOLOGIA C
1) Illustra la situazione sociale e politica del primo dopoguerra in Italia (15 righe)
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2) Quando e come si assiste al passaggio dallo stato liberale allo stato fascista? (10 righe)
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3) Con quali strumenti Mussolini cercò il consenso delle masse? (8 righe)
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57
IPSIA VALLAURI
STORIA
Classe 5^E
A.S. 2012-2013 Data: 26.04.2013
Nome:
SIMULAZIONE DELLA TERZA PROVA
TIPOLOGIA B+C
1)




Per repubblica di Weimar si intende:
Lo stato costituitosi fra la Francia e la Germania alla fine dell prima guerra mondiale.
La Repubblica federale tedesca sorta alla fine della prima guerra mondiale.
Il territorio che concedeva alla Polonia l’accesso al mar Baltico.
Lo stato tedesco riorganizzato da Hitler dopo il putsch del 1923.
2)




Nella notte dei “lunghi coltelli”
Le SS distrussero i negozi degli ebrei più ricchi.
Un gran numero di comunisti fu deportato nei lager.
Le SS assassinarono Röhm e i capi delle SA.
Iniziò la persecuzione di zingari e omosessuali.
3) Per “spazio vitale” si intende:
 Il cosiddetto “corridoio” di Danzica.
 I territori a Est della Germania, da cui i Tedeschi avrebbero dovuto trarre materie prime e
forza lavoro.
 Le regioni dell’Alsazia e della Lorena, da recuperare dopo il loro passaggio alla Francia.
 Il bacino minerario della Ruhr, essenziale per lo sviluppo dell’industria metallurgica
tedesca.
4)




La conferenza di Monaco del 1938 si concluse con:
Il ritiro dei tedesci dalla regione di Sudeti.
La spartizione della Polonia fra tedeschi e russi.
L’annessione dell’Austria alla Germania.
Il mantenimento dell’occupazione del territorio dei Sudeti da parte di Hitler.
5) Dopo aver ottenuto la carica di cancelliere, in che modo Hitler concentrò tutti i
poteri nelle sue mani?
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6) In che modo Hitler cercò di difendere la purezza della razza ariana?
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58
INGLESE
Simulazione Terza Prova scritta
29 Gennaio 2013
Candidato/a__________________________________________________________
Classe
__________________________________________________________
Obiettivi: Conoscenza degli argomenti
Utilizzo della terminologia specifica
Correttezza formale e grammaticale
1.Choose the best alternative to complete these statements:
1. As life was meant for pleasure and pleasure was an indulgence in beauty, Wilde’s main
interests were:
a. beautiful clothes, good conversation and handsome boys.
b. refined verse.
c. beautiful elements belonging to nature.
d. beautiful things only in art.
2. In his famous novel The picture of Dorian Gray the protagonist’s failure is caused by:
a. his horrible portrait which drives him mad.
b. all the sins he committed during his youth.
c. his becoming a victim of the dark side of his personality embodied by the picture.
d. his desperate research of beauty
3. All Wilde’s plays are built on:
a. melodramatic situations.
b. social criticism, witticism and irony.
c. the moral principles of the middle class.
d. the moral principles of the urban proletariat
4. The Victorian era was:
a. stable.
b. authoritarian.
c. complex and contradictory.
d. quiet without social issues.
5. During the Victorian reign the idea of respectability was:
a. a mixture of morality and hypocrisy.
b. relied on charity.
c. equalled all social classes.
d. based on political and economic power of the middle class.
6. The Aesthetic Movement was born:
a. in the universities and intellectual circles in France.
b. in England.
c. in Italy with Gabriele D’Annunzio.
d. in America.
59
INGLESE
Simulazione Terza Prova scritta
19 Marzo 2013
Candidato/a_________________________________________________________
Classe
__________________________________________________________
Obiettivi: Conoscenza degli argomenti
Utilizzo della terminologia specifica
Correttezza formale e grammaticale
ANSWER TO THE FOLLOWING QUESTIONS:
1. What is “The picture of Dorian Gray” symbol of?
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2. What is the narrative technique used in Wilde’s novel?
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3. What is the difference between “mechanization” and “automation”?
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60
INGLESE
Simulazione Terza Prova scritta
26 Aprile 2013
Candidato/a__________________________________________________________
Classe
__________________________________________________________
Choose the best alternative to complete these statements.
1. Automation and mechanization :
a. are the same thing.
b. are usually referred to human activities.
c. imply the integration of machines into a self-governing system.
d. perform the same task at lower levels than humans.
2. The robotic arm:
a. is mostly used in schools, hospitals and houses.
b. is fast, precise and reliable and it’s designed for heavy and repetitive works.
c. is fantastic, intelligent and even dangerous form of artificial life.
d. is employed to manipulate human beings.
3. The robot’s brain is :
a. a computer that controls all the components in the device.
b. a power source required to drive the machinery.
c. a sort of artificial muscle system with hydraulic and pneumatic structures.
d. a sensory system able to interpret visual information.
4. The end-effector could be:
a. the engine that drives the robot’s movement.
b. a tool such a drill, pliers, tweezers, a blowtorch connected to the robot’s arm.
c. the brain of the robot.
d. a joint that gives the robot 1 degree of freedom.
OPEN QUESTIONS
1. What is a robotic arm?
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2. How is a robot similar to a human being?
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61
EDUCAZIONE FISICA
Classe 5° E
19 Marzo 2013
Simulazione di Terza prova di scienze motorie
1. Dai la definizione di doping :
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2. Elenca alcuni effetti derivanti dall’uso degli steroidi androgeni anabolizzanti:
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_________________________
3. Descrivi brevemente le origini del doping:
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_________________________
Nome ________________
Cognome _________________________
62
MATEMATICA
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64
MATEMATICA
65
66
MATEMATICA
67
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69