RINA PROFILO AMBIENTALE GENERALE DEGLI IMPIANTI DI PRODUZIONE DI ENERGIA ELETTRICA Profilo ambientale generale degli impianti di produzione di energia elettrica In questo documento sono stati considerati i principali impatti ambientali derivanti generalmente dagli impianti di produzione di energia elettrica con un accenno alle principali tecnologia di abbattimento. INDICE 1. GENERALITA’ ................................................................................................................................................3 2. CENTRALI TERMOELETTRICHE .................................................................................................................5 2.1 CENTRALI TERMOELETTRICHE A OCD ..............................................................................................6 2.1.1 Aspetti e impatti: ..............................................................................................................................6 2.1.2 Uso di risorse naturali......................................................................................................................7 2.1.3 Emissioni atmosferiche ...................................................................................................................8 2.1.4 Scarichi idrici ....................................................................................................................................9 2.1.5 Rifiuti .................................................................................................................................................9 2.1.6 MIGLIORI TECNOLOGIE DISPONIBILI..........................................................................................10 2.2 CENTRALE TERMOELETTRICA A CICLO COMBINATO .....................................................................10 2.2.1 ASPETTI E IMPATTI ........................................................................................................................11 2.2.2 Uso delle risorse .............................................................................................................................12 2.2.3 Emissioni in atmosfera: .................................................................................................................12 2.2.4 Scarichi idrici ..................................................................................................................................12 2.2.5 Rifiuti ...............................................................................................................................................13 2.2.6 Campi elettromagnetici ..................................................................................................................13 3 IMPIANTI IDROELETTRICI ...........................................................................................................................14 3.1 ASPETTI E IMPATTI AMBIENTALI ........................................................................................................15 3.2 Uso di risorse naturali .............................................................................................................................15 3.3 Rifiuti .......................................................................................................................................................15 3.4 Emissioni in atmosfera ............................................................................................................................15 3.5 Acque reflue ............................................................................................................................................16 3.6 Campi elettromagnetici ...........................................................................................................................16 3.7 Rumore ...................................................................................................................................................16 3.8 Impatto visivo ..........................................................................................................................................16 Profilo ambientale generale degli impianti di produzione di energia elettrica 1. GENERALITA’ Per meglio comprendere i principali aspetti ambientali di un impianto di produzione di energia elettrica, è necessario distinguere le tipologie di impianto e i relativi processi produttivi. A seconda delle diverse fonti di energia utilizzate per azionare i generatori, gli impianti di produzione di energia elettrica si distinguono in: Impianti idroelettrici; Impianti termoelettrici; Impianti geotermici; Impianti termonucleari; Impianti eolici; Impianti solari. Le centrali idroelettriche sfruttano l'energia potenziale posseduta dall'acqua contenuta in bacini o in corsi d'acqua, mediante il dislivello esistente fra questi e la centrale. Questo genere di impianti, particolarmente sviluppati nei paesi ricchi di corsi d'acqua, possono essere classificati in base al salto sfruttato, alla portata d'acqua e al sistema di utilizzazione dell'acqua. Negli impianti termonucleari si sfrutta l'energia del vapore prodotto da una caldaia in cui si brucia un combustibile che può essere indifferentemente carbone, nafta o metano. In genere questi sono installati in prossimità di grandi centri di consumo e necessitano di adeguati rifornimenti d'acqua per la produzione di vapore e di depositi di combustibile. Gli impianti geotermici sfruttano l'energia termica naturale del sottosuolo nelle zone dove vi sono manifestazioni di geyser e fumarole; esse provengono da vapore a temperature spesso vicine a 200° e giacente a profondità non superiori a 1000 m. Pur essendo abbastanza rilevante, questo tipo di energia è difficilmente sfruttabile perché si manifesta sotto forma di eruzioni che sviluppano grandi quantità di energia incontrollabile oppure a livello ridotto e di qualità scadente. La centrale termonucleare è costituita da due parti distinte: - il complesso della turbina e dell'alternatore; - il reattore e gli scambiatori di calore, fisicamente separati del resto dell'impianto. Profilo ambientale generale degli impianti di produzione di energia elettrica La centrale nucleare comporta notevoli problemi relativi all'inquinamento termico, ai rischi di fughe radioattive e allo smaltimento dei rifiuti e delle scorie radioattive. Per questo motivi in Italia le poche centrali nucleari esistenti sono fuori servizio e con il referendum del 1987 il piano nucleare è stato definitivamente sospeso. Per quanto riguarda gli impianti eolici, essi sfruttano l'energia dei venti e per questo motivi sono stati impiegati soprattutto in paesi dove il vento è quasi costantemente presente. Essi sono costituiti da un aerogeneratore composto da un certo numero di pale fissate ad un albero che, attraverso un moltiplicatore di giri, fa ruotare un generatore elettrico di potenza modesta, da qualche decina di kW a 1500kW. In ultimo gli impianti solari sfruttano l'energia proveniente dalle reazioni nucleari che si verificano nella massa del sole. Questi non sono molto diffusi perché occorrerebbero superfici grandissime di captazione dei raggi solari la cui intensità dipende dalle condizioni meteorologiche, dalla latitudine, dalle stagioni e dall'alternarsi del giorno e della notte. In Italia la produzione nazionale lorda, somma delle quantità di energia elettrica prodotta dai vari impianti di generazione, per un totale di 275.881 GWh (fonte: dati statistici sull'energia elettrica in Italia, 2000), è così ripartita: produzione da impianti idroelettrici 18,46% produzione da impianti termoelettrici 79,67% produzione da impianti geotermici 1,71% produzione da impianti eolici e fotovoltaici 0,16% La produzione lorda di energia elettrica da impianti termoelettrici è così ripartita secondo il combustibile utilizzato: carbone 11,9% prodotti petroliferi39% gas naturale 45,5% Nel presente lavoro ci limiteremo a trattare gli impianti idroelettrici e termoelettrici, data la loro prevalenza sul territorio nazionale. Profilo ambientale generale degli impianti di produzione di energia elettrica 2. CENTRALI TERMOELETTRICHE Data la maggiore diffusione degli impianti termoelettrici basati sull'uso di prodotti petroliferi e di gas naturale rispetto agli impianti a carbone, si ritiene utile analizzare il processo produttivo e i relativi aspetti ambientali di tali impianti. La centrale termoelettrica è un impianto in cui l'energia termica generata dalla combustione del carbone, o nafta, orimulsion o metano viene trasformata in energia meccanica attraverso un ciclo termico; successivamente l'energia meccanica, attraverso l'alternatore, viene trasformata in energia elettrica. L'impianto è costituito da vari componenti: la caldaia; o generatore di vapore, trasforma l'energia chimica del combustibile in energia termica e la trasmette all'acqua trasformandola in vapore. Questo aziona una turbina collegata all'alternatore e infine, dopo averla attraversato, viene ricondensato ad acqua nuovamente da inviare alla caldaia. Turbina a vapore: il vapore generato in caldaia viene convogliato sulla turbina e cede l'energia cinetica facendola ruotare. La turbina è costituita da tre stadi di alta, media e bassa pressione, installati su un albero che trascina in rotazione l'alternatore. Alternatore: mediante il fenomeno dell'induzione elettromagnetica, qui si verifica la trasformazione di energia meccanica in energia elettrica. Trasformatore: l'energia elettrica prodotta dall'alternatore a 20kV viene trasmessa al trasformatore che, prima di immetterla nella rete di distribuzione, ne innalza la tensione a 150 e 220 kV per minimizzare le perdite. Condensatore: il vapore proveniente dal corpo di bassa pressione della turbina viene raffreddato e portato allo stato liquido per essere reimmesso nel ciclo o inviato alla caldaia. Pompa di alimento: la pompa aspira l'acqua proveniente dal condensatore e la manda verso la caldaia. In questo modo garantisce il rifornimento di acqua alla caldaia poiché sostituisce quella che si trasforma in vapore e che viene inviata alla turbina. Oltre a questi componenti gli impianti sono dotati di: Profilo ambientale generale degli impianti di produzione di energia elettrica Denitrificatore catalitico: questo serve per l'abbattimento degli ossidi di azoto. Al suo interno i fumi prodotti dalla combustione in caldaia vengono miscelati con ammoniaca e ossigeno per permettere la trasformazione degli ossidi di azoto in azoto molecolare e acqua; Desolforatori per l'abbattimento degli ossidi di zolfo, con produzione di gesso commerciale; Elettrofiltri per trattenere le polveri presenti nei fumi tramite l'azione di campi elettromagnetici. In un impianto termoelettrico il 38% circa dell'energia termica derivante dalla combustione in caldaia viene convertito in energia elettrica. La restante parte viene dissipata nelle varie conversioni di energia, nel calore residuo dei fumi della ciminiera e nel vapore avviato alla condensazione. A seconda del tipo di combustibile utilizzato gli impianti termoelettrici producono diversi aspetti ambientali. 2.1 CENTRALI TERMOELETTRICHE A OCD 2.1.1 Aspetti e impatti: Gli impianti di produzione di energia elettrica mediante la combustione di olio combustibile denso generano svariati aspetti ambientali, fra cui: emissioni atmosferiche; produzione di rifiuti; utilizzo di risorse naturali; scarichi idrici; produzione di sostanze pericolose; produzione di radiazioni ionizzanti e no; rumore. Profilo ambientale generale degli impianti di produzione di energia elettrica 2.1.2 Uso di risorse naturali Oltre all'OCD, che è naturalmente l'elemento basilare per il funzionamento del cicli produttivo , altre risorse necessarie sono: Acqua; Energia; Varie sostanze. Acqua A seconda del tipo e del settore d'uso, nelle centrali termoelettriche viene impiegata acqua di diversa provenienza: - acqua di falda , impiegata per usi civili e industriali; - acqua di mare, impiegata per il lavaggio delle griglie di filtrazione della stessa acqua di mare e per il funzionamento delle pompe; - acqua di pozzo, impiegata per usi civili e industriali (lavaggio piazzali, rigenerazione delle resine scambiatrici di ioni, antincendio, lavaggio Ljungstrom, lavaggio caldaie). Energia L'energia elettrica viene prelevata direttamente dal sistema elettrico di impianto e utilizzata per alimentare il sistema. Sostanze: Fra le sostanze e i prodotti usati nel ciclo produttivo dell'energia elettrica, ci sono: 1. sostanze strettamente utili al processo produttivo usate per il raffreddamento dell'alternatore, per la lubrificazione dei macchinari e per prevenire la corrosione dei tubi in caldaia durante l'esercizio e per la conservazione delle varie apparecchiature durante le fermate. Queste sostanze includono: - l'idrazina e l'acqua ossigenata (antiossigenante per il ciclo termico); - l'ammoniaca (additivo anticorrosione); - idrogeno; - oli minerali. 1. sostanze usate negli impianti di acqua mineralizzata e di trattamento chimico e/o biologico delle acque reflue: - acido cloridrico e soda (per demineralizzazione); Profilo ambientale generale degli impianti di produzione di energia elettrica - calce; - cloruro ferrico; - idrato di sodio; - idrato di calcio; - ipoclorito di sodio. 2. sostanze usate per il lavaggio chimico e la pulizia di macchinari. Fra queste troviamo: - acido cloridrico; - idrato di sodio; - carbonato di sodio; - anidride carbonica; - inibitore di corrosione. 2.1.3 Emissioni atmosferiche Le emissioni derivanti dalla combustione di OCD sono caratterizzate dalla presenza di (espresso in concentrazioni volumetriche): azoto (circa 74,5%); anidride carbonica, (circa 11,5%) e vapore acqueo (circa 8,5%), prodotti principali delle reazioni di combustione delle catene idrocarburiche degli oli combustibili impiegati ossigeno residuo (circa 5,5%); anidride solforosa , circa 0,03%; ossidi di azoto (circa 0,03%) la cui formazione, correlata alla presenza di azoto nell'aria e nel combustibile, dipende dalla temperatura raggiunta dalla fiamma durante la combustione; monossido di carbonio (circa 0,001%), uno dei prodotti della combustione incompleta del combustibile. Queste ultime sostanze, sebbene in concentrazioni molto inferiori, sono potenzialmente in grado di modificare i parametri di qualità dell'aria nell'area circostante. Inoltre vengono prodotte polveri (ceneri e particelle incombuste) e metalli in tracce (vanadio, nichel e cromo), originariamente contenuti nel combustibile. Profilo ambientale generale degli impianti di produzione di energia elettrica 2.1.4 Scarichi idrici Una centrale termoelettrica a OCD produce varie tipologie derivanti dagli scarichi delle acque reflue provenienti dai processi di trattamento e dagli scarichi delle acque di raffreddamento del ciclo termico. I processi di trattamento generano: acque acide o alcaline (p.e. da lavaggi di serbatoi, di pompe, della camera di combustione in caso di manutenzione); acque meteoriche potenzialmente oleose (da bacini di contenimento di impianti di stoccaggio); acque meteoriche; acqua di rigenerazione delle resine del demineralizzatore, contenenti acido cloridrico e soda; acque sanitarie dopo la depurazione biologica. Per i circuiti di raffreddamento viene prelevata acqua dal mare e alla fine restituita integralmente al corpo idrico , con un modesto aumento di temperatura. Periodicamente, al fine di limitare la proliferazione di organismi acquatici ed evitare di sporcare il circuito acqua-mare, l'acqua di raffreddamento viene addizionata con ipoclorito di sodio. 2.1.5 Rifiuti I rifiuti prodotti da uno stabilimento come quello in questione possono essere distinti in base alla loro pericolosità. I rifiuti pericolosi comprendono: ceneri da combustione di OCD, raccolte dai depolverizzatori elettrostatici e poi messe sotto vuoto; batterie e pile; rifiuti contenenti amianto, ottenuti con la sostituzione delle coibentazioni costituite da amianto e da conglomerato di calcio silicato; rifiuti contaminati da PCB, alcuni dei quali possono essere recuperati in diversi processi produttivi o smaltiti in discarica prodotti durante le manutenzioni; rifiuti contaminati da oli e grassi, quali stracci, parti metalliche, guanti, strumentazioni, prodotti anch'essi durante le manutenzioni. Oli esausti. Profilo ambientale generale degli impianti di produzione di energia elettrica 2.1.6 MIGLIORI TECNOLOGIE DISPONIBILI Dopo aver valutato gli impatti ambientali generati da una centrale termoelettrica a OCD è utile accennare alle BAT per l'eliminazione o la riduzione di tali impatti. Le principali sono: - precipitatore elettrostatico per depolverizzare i fumi provenienti dalla caldaia: con questo sistema le polveri, caricate elettricamente attraverso elettrodi emittenti ad alta tensione, sono captate da piastre collettrici e raccolte in tramogge, tramite dei sistemi di percussione; - impianto di trattamento fumi, costituito da un prelevatore e da un assorbitore, che riceve i fumi dei precipitatori elettrostatici; - impianto di desolforazione per ridurre la concentrazione degli ossidi di zolfo prodotti dalla combustione mediante reazione diretta dei fumi con una sospensione di carbonato di calcio e conseguente formazione di solfato di calcio; - impianto di denitrificazione catalitica per trasformare gli ossidi di azoto presenti nel gasi di combustione in azoto molecolare e acqua mediante l'impiego di NH 3 gassosa in presenza di catalizzatori specifici. 2.2 CENTRALE TERMOELETTRICA A CICLO COMBINATO Il gas naturale viene utilizzato in particolare nelle centrali a ciclo combinato cogenerativo che producono energia elettrica con un alto rendimento e impatto ambientale ridotto. Il metano, infatti, è il combustibile fossile più pulito perché, a parità di energia prodotta, provoca emissioni minori di CO2; inoltre l’assenza quasi totale dello zolfo elimina completamente gli ossidi di zolfo nei fumi. Proprio per l’alta efficienza e bassa emissione di inquinanti, dunque, da una decina d’anni le centrali a ciclo combinato stanno sostituendo le tradizionali centrali termoelettriche. Le centrali a ciclo combinato sono composte da: un gruppo turbogas, composto principalmente da un compressore assiale, una turbina a tre salti ad azione, un alternatore, un motore di lancio per l’avviamento e alcune utenze ausiliarie; Profilo ambientale generale degli impianti di produzione di energia elettrica un generatore di vapore a recupero che da i fumi derivanti dalla combustione del metano, produce vapore; una turbina a vapore accoppiata ad un alternatore. Dopo aver analizzato gli elementi di cui si compone la centrale è comunque utile analizzarne più in dettaglio il funzionamento; questo si basa sull’utilizzo di una turbina alimentata a metano, alla quale è accoppiato un generatore di energia elettrica. Successivamente, attraverso un generatore di vapore, i gas di scarico producono vapore a diversi livelli di pressione: il vapore di alta pressione, usato per alimentare la turbina a vapore, il vapore di media pressione che potrebbe essere, in parte inviato alla camera di combustione per l’abbattimento degli Nox e in parte ceduto per usi tecnologici; il vapore di bassa pressione, ceduto per usi tecnologici o reimmesso nella turbina a vapore. Il vapore passa in una turbina a vapore accoppiata ad un generatore di energia elettrica e può essere ceduto alle industrie vicine per usi di processo oppure destinato completamente alla produzione di energia elettrica. Principalmente le tipologie di impianto a ciclo combinato sono due: ciclo combinato a condensazione con utilizzo totale del vapore per la produzione di energia elettrica. L’efficienza dell’impianto, intesa come rapporto tra l’energia elettrica resa e l’energia termica, è pari al 50% circa. ciclo combinato a contropressione con cessione di vapore per usi di processo. L’efficienza, intesa come rapporto tra l’energia resa (vapore + energia elettrica) e l’energia termica di input è pari al 79%. La maggiore efficienza di un impianto a ciclo combinato (50-79% circa) rispetto a quello tradizionale (38% circa) consente un minor consumo di combustibile e quindi una riduzione delle emissioni specifiche ridotte; inoltre la natura gassosa del combustibile evita la formazione di particolato solido durante la combustione. 2.2.1 ASPETTI E IMPATTI Profilo ambientale generale degli impianti di produzione di energia elettrica Dopo essersi soffermati sul funzionamento di una centrale a ciclo combinato è possibile valutare gli aspetti ambientali da essa provocati. Questi includono: uso delle risorse; emissioni in atmosfera; scarichi idrici; rifiuti; campi elettromagnetici. 2.2.2 Uso delle risorse La centrale termoelettrica a ciclo combinato prevede l’uso di risorse quali: - acqua, che viene prelevata per la produzione di vapore, per i servizi ausiliari e per i circuiti di raffreddamento degli impianti ausiliari; essa subisce il trattamento con i filtri a sabbia per evitare di sporcare gli scambiatori a cui segue, nel caso dell’uso finalizzato alla produzione di vapore, un ulteriore trattamento nell’impianto di demineralizzazione. - gas naturale, spesso identificabile col metano. - energia elettrica prelevata dalla rete di distribuzione durante le fermate degli impianti. 2.2.3 Emissioni in atmosfera: Le emissioni che hanno una maggiore rilevanza ambientale sono costituite principalmente da ossidi di azoto (NOx), la cui formazione è dovuta soprattutto all’ossidazione ad alte temperature dell’azoto contenuto nell’aria comburente, monossido di carbonio (CO) e anidride carbonica (CO2), calcolata in base al combustibile utilizzato. 2.2.4 Scarichi idrici Le acque prodotte in una centrale a ciclo combinato si distinguono in: acque nere da scarichi civili; acque meteoriche; acque di scarico processo; dal fondo del generatore di vapore e della torre evaporativa di Profilo ambientale generale degli impianti di produzione di energia elettrica acqua dalla vasca di neutralizzazione degli scarichi provenienti dall’impianto di demineralizzazione. In base al processo e agli additivi chimici utilizzati è utile effettuare, prima degli scarichi, un controllo analitico dei parametri più significativi fra i quali: - ph; - cloro attivo; - cloruri; - solidi sospesi; - bromo; - temperatura allo scarico. 2.2.5 Rifiuti I rifiuti prodotti da una centrale a ciclo combinato derivano principalmente dalle attività di esercizio e manutenzione degli impianti. In base al tipo di attività e degli impianti, essi includono: - rifiuti assimilabili agli urbani; - rifiuti speciali non pericolosi (filtri aria turbogas, imballaggi in legno, plastica e metallo, contenitori in plastica, rottami ferrosi e metallici misti, resine esauste, vetro, materiali isolanti, reflui biologici); - rifiuti speciali pericolosi (morchie oleose, acqua di lavaggio turbogas, oli dielettrici esausti a base minerale, oli esausti da motori/ingranaggi/trasmissioni, solidi inquinati da sostanze oleose, tubi fluorescenti). 2.2.6 Campi elettromagnetici In un impianto a ciclo combinato sono installati macchinari elettrici e cavi che generano campi elettrici ad alte e basse frequenze che, tuttavia, non dovrebbero generare gravi forme di inquinamento. Profilo ambientale generale degli impianti di produzione di energia elettrica 3 IMPIANTI IDROELETTRICI Come abbiamo detto precedentemente in Italia il 18,4% degli impianti di produzione di energia elettrica è rappresentato da impianti idroelettrici, tutti localizzati nell'Italia settentrionale. Sebbene oggi le centrali idroelettriche non siano più in grado di dare una risposta quantitativa ai bisogni energetici del paese, tuttavia la loro presenza è importante in termini qualitativi per la rapidità di entrata in produzione, per la possibilità di funzionare per brevi periodi e più volte durante la stessa giornata e per la capacità di regolare il sistema elettrico. Inoltre, grazie alle proprie modalità di funzionamento e al naturale ciclo idrologico dell'acqua, le centrali idroelettriche utilizzano l'acqua che quindi può essere considerata una fonte energetica pulita e rinnovabile. Una centrale idroelettrica è un impianto in cui l'energia idraulica di un corso d'acqua, naturale o artificiale, viene trasformata in energia elettrica. La struttura comprende una diga che intercetta il corso d'acqua e crea un invaso (serbatoio o bacino) in cui il livello dell'acqua viene mantenuto costante. Da qui l'acqua, attraverso canali e gallerie di derivazione, viene convogliata in vasche di scarico e, mediante condotte forzate, nelle turbine, con un sistema di valvole di sicurezza di immissione e di organi di regolazione della portata distributori, a seconda della domanda di energia. Dopo aver messo in azione le turbine, l'acqua si immette nel canale di scarico attraverso il quale viene restituita al fiume. Le turbine trasformano l'energia potenziale dell'acqua in energia meccanica; quest'ultima, poi viene trasferita all'alternatore che è una macchina elettrica rotante, montata in coassiale alla turbina e che trasforma a sua volta l'energia meccanica in energia elettrica. Poiché l'energia elettrica così generata ha una tensione pari a 5000 volt, prima di essere convogliata nelle linee di trasmissione , essa passa attraverso il trasformatore che ne innalza la tensione e ne abbassa la corrente per minimizzare la perdita di potenza in rete. Giunta nei luoghi in cui deve essere impiegata, l'energia passa nuovamente in un trasformatore che alza l'intensità di corrente e abbassa la tensione in modo da adeguarla agli usi domestici. Profilo ambientale generale degli impianti di produzione di energia elettrica 3.1 ASPETTI E IMPATTI AMBIENTALI Dopo aver ricordato il processo in cui si articola la produzione di energia elettrica, è utile soffermarsi sugli aspetti ambientali generati da questo processo. Essi includono: - uso di risorse naturali; - emissioni in atmosfera - rifiuti, - campi elettromagnetici; - impatto visivo; - rumore. 3.2 Uso di risorse naturali Acqua: le turbine impiegano l'acqua derivata al corso naturale e convogliata mediante opere di adduzione. 3.3 Rifiuti Nelle centrali termoelettriche i rifiuti, pericolosi e non pericolosi, vengono generati dalle attività di manutenzione ordinaria e straordinaria sugli impianti, sui macchinari e sulle varie strutture del sito. Da altre attività di supporto logistico derivano alcuni rifiuti assimilabili ai rifiuti urbani (carta, legno, …….) e altri considerati rifiuti speciali pericolosi (oli, solventi, accumulatori al piombo) e speciali non pericolosi (cavi in rame, apparecchiature, vetro, rottami in ferro, stracci assorbenti, inerti da demolizione….). 3.4 Emissioni in atmosfera Il processo di produzione di energia idroelettrica, dato che non utilizza combustibili fossili, non comporta l'immissione in atmosfera dei prodotti di combustione caratteristici della produzione termoelettrica. Le uniche emissioni potrebbero essere dovute ad alcuni servizi ausiliari, quali il riscaldamento degli edifici, gli automezzi di servizio e i gruppi elettrogeni di emergenza. Profilo ambientale generale degli impianti di produzione di energia elettrica 3.5 Acque reflue Le acque reflue prodotte dalla centrale sono relative alle acque di raffreddamento delle macchine e ai servizi igienici che non possono essere allacciati alla rete fognaria. Durante il processo di raffreddamento l'acqua subisce lievi aumenti di temperatura. 3.6 Campi elettromagnetici Le centrali termoelettriche non provocano emissioni di radiazioni ionizzanti, poiché nel processo produttivo non vengono utilizzate sostanze radioattive. Tuttavia, come in un qualsiasi impianto che comporti la presenza di energia elettrica, vi sono campi elettromagnetici a bassa frequenza. 3.7 Rumore In una centrale idroelettrica il rumore è generato principalmente dai gruppi elettrici di generazione (pompe, turbine, generatori, gruppi elettrogeni) e dai sistemi di raffreddamento ad aria dei trasformatori e dei generatori; il rumore risulta essere variabile a seconda dei luoghi e delle condizioni di funzionamento dei macchinari. 3.8 Impatto visivo Le centrali idroelettriche producono un impatto molto forte sul paesaggio a causa delle notevoli dimensioni e caratteristiche costruttive.