L’ENERGIA GEOTERMICA RISORSE RINNOVABILI Il 99% dell'energia presente sul nostro pianeta viene dall'esterno e soprattutto dal sole, sotto forma di radiazione, e dall'energia derivante dall'attrazione gravitazionale della luna; il modesto 1% di energia prodotta dal nostro pianeta nasce dal suo interno e si manifesta come vulcanismo, geotermia ed energia nucleare. Le fonti energetiche si possono suddividere in fonti non rinnovabili e rinnovabili. Quelle non rinnovabili (i combustibili legno, carbone, metano, petrolio e uranio) sono presenti in natura in grandissima quantità, sono soggette alla massiccia utilizzazione da parte dell’uomo e quindi sono destinate ad esaurirsi. Le risorse inesauribili o rinnovabili sono: L’energia del sole L’energia idrica L’energia eolica L’energia geotermica La geotermia L’energia geotermica è la forma di energia dovuta al calore della Terra; le manifestazioni più evidenti dell’energia geotermica sono i fenomeni vulcanici, le sorgenti termali, soffioni, geyser. Il calore immagazzinato nella crosta terrestre e che fluisce verso l’esterno con l’ausilio di fluidi vettori come l’acqua e vapore, proviene dal mantello e dal nucleo del pianeta. La geotermia consiste nel convogliare i vapori provenienti dalle sorgenti d’acqua del sottosuolo verso apposite turbine adibite alla produzione di energia e riutilizzando il vapore acqueo per il riscaldamento urbano , le coltivazioni in serra e il termalismo. 1 Le centrali geotermoelettriche (essenzialmente in Toscana) producono l'1,6% della potenza elettrica mentre tra le "nuove" fonti rinnovabili l'eolico (con parchi eolici diffusi principalmente in Sardegna, Sicilia e nell'Appennino meridionale), produce il 2,6% della potenza elettrica richiesta. Percentuali minori (sebbene in forte crescita) vengono prodotte con il solare in impianti connessi in rete o isolati, pari a circa lo 0,5% del totale. Attraverso le rotture degli strati rocciosi, dovute ad assestamenti della crosta terrestre o a eruzioni vulcaniche, le acque e i vapori riscaldatesi in profondità salgono verso la superficie e possono essere utilizzati come fonte di calore oppure per produrre energia elettrica. Le centrali geotermiche Le centrali geotermiche sfruttano il calore delle profondita' terrestri. La temperatura interna del nostro pianeta aumenta a mano a mano che si scende in profondità'. Questo aumento della temperatura e' detto gradiente geotermico ed e' di circa 3 gradi per ogni cento metri di profondita'. Attraverso le fratture degli strati rocciosi le acque e i vapori riscaldatisi in profondità' salgono verso la superficie e vengono intercettati e raccolti dai pozzi geotermici. Se il vapore e' presente ad alta temperatura (150-250°C), viene portato in superficie per mezzo di trivellazioni piu' o meno profonde, poi viene convogliato in tubazioni, chiamate vaporodotti, ed infine inviato alla turbina, dove la sua energia viene trasformata in energia meccanica di rotazione. L'asse della turbina e' collegato al rotore dell'alternatore che, ruotando, trasforma l'energia meccanica ricevuta in energia elettrica alternata che viene trasmessa al trasformatore. Il trasformatore innalza il valore della tensione (400.000 Volt) e la invia ai cavi. Il vapore uscente dalla turbina viene riportato alla stato liquido in un condensatore, mentre i gas incondensabili, contenuti nel vapore, vengono dispersi nell'atmosfera. Una torre di raffreddamento consente di raffreddare l'acqua prodotta dalla condensazione del vapore e di fornire acqua fredda al condensatore. 2 L'acqua condensata viene smaltita reiniettandola nelle rocce profonde da cui il vapore e' stato estratto. Quando la temperatura del vapore e' bassa ed il suo utilizzo in turbina difficile, il calore dello stesso viene utilizzato per portare all'evaporazione, in un apposito scambiatore di calore, un altro liquido che a sua volta trasformato in vapore verrà convogliato nella turbina innescando il procedimento sopra descritto. Per alimentare la produzione del vapore acqueo si ricorre spesso all’immissione di acqua fredda in profondità , una tecnica utile per mantenere costante il flusso del vapore. In questo modo si riesce a far lavorare a pieno regime le turbine e produrre calore con continuità. Questo stesso procedimento e' utilizzabile anche per lo sfruttamento di acqua calda, la cui energia termica può venire trasmessa ad un fluido secondario ed utilizzato sia per riscaldamento che per produzione di energia elettrica. La caldaia che produce vapore o acqua calda e' il serbatoio naturale geotermico, situato al di sotto della crosta terrestre. L’Italia è stato uno dei primi paesi che ha utilizzato la geotermia per la produzione di energia elettrica, ricordiamo l’impianto di Larderello (Pisa), che entrò in funzione nel 1905. ...,dove c’è il Museo della Geotermia di Larderello, con 547 MWe installati e l’impianto del Monte Amiata con 108 MWe.con 547 MWe installati e l’impianto del Monte Amiata con 108 MWe. 3