Dicembre 2012 USO DEI MATERIALI ALLE TEMPERATURE IPONORMALI È arrivato l’inverno e come normalmente avviene in questa stagione, le temperature si sono abbassate ovunque. Abbiamo avuto le prime nevicate e il termometro è precipitato anche di molti gradi sotto il livello dello zero. L’inverno è una bellissima stagione per chi può permettersi il lusso di vivere in caldi chalet e uscire da casa soltanto per il piacere di una sciata su incantevoli piste innevate. Purtroppo la vita ci obbliga a continuare a lavorare e, per chi è coinvolto nella conduzione o nella manutenzione d’impianti chimici e petrolchimici, l’inverno è un difficile momento dell’anno, nel corso del quale i guasti sono più frequenti proprio a causa delle basse temperature che rendono, in generale, più fragili tutti i materiali. In questo articolo ci occuperemo pertanto della resilienza, una caratteristica dei materiali che molti sottovalutano, ma che è fondamentale conoscere per una scelta e un impiego adeguato di apparecchiature adatte all’utilizzo in ambienti pericolosi con temperature basse. I nemici dei materiali Diversi sono i materiali che oggi sono utilizzati per la produzione di custodie, apparecchiature, raccorderia e componenti che sono impiegate in luoghi con atmosfera potenzialmente esplosiva. In estrema sintesi potremmo raggrupparli nella seguente tabella: MATERIALI METALLICI MATERIALI PLASTICI TRASPARENTI Alluminio Poliesteri Policarbonati Ghisa Policarbonati Vetro borosilicato Acciaio inossidabile Ottone Nonostante l’accurata scelta di questi materiali da trasformare in prodotti finiti, dobbiamo tenere conto dei limiti imposti dalla natura. Tutti i materiali in generale devono affrontare tre nemici: • • • l’ambiente la temperatura il tempo. In questo articolo ci soffermeremo sul fattore temperatura e lasceremo per il futuro l’analisi del tempo e dell’ambiente. La resilienza In linea generale, un materiale diventa più fragile al diminuire della temperatura, cioè l'energia necessaria a romperlo diminuisce con l’abbassamento della temperatura. La resilienza è la caratteristica principale nello studio del comportamento dei materiali in condizioni di basse temperature. In ingegneria, la resilienza è quel valore che indica la capacità di un materiale di resistere a sollecitazioni impulsive. Molti materiali che resistono bene a carichi statici possono offrire scarsa resistenza a carichi improvvisi, causati, ad esempio, da urti. La resilienza è definita come l'energia per unità di volume assorbita da un materiale durante la deformazione elastica e dipende, oltre che dalla natura del materiale, dalla temperatura e dalla rapidità di applicazione del carico. In poche parole, un materiale che presenta una resilienza bassa è fragile. Effetto delle temperature iponormali sui metalli Nella scelta delle apparecchiature per un impianto, pertanto, andrà valutata anche la possibilità di esposizione di queste alle basse temperature e assicurarsi che i certificati riportino il range di temperatura per il quale l’apparecchiatura è garantita. Nel grafico seguente si può notare il comportamento dei principali metalli alle basse temperature. RESILIENZA Kv (JOULE) ACCIAIO INOX 300 250 ACCIAIO COMUNE 200 150 100 LEGA Cu Zn40 Pb2 GHISA SFEROIDALE LEGA ALLUMINIO 50 0 -80 -60 -40 0 -20 TEMPERATURA °C 20 40 60 80 È interessante notare che la lega di alluminio, la lega d’ottone e la ghisa sferoidale, con il diminuire della temperatura mantengono pressoché inalterate le proprie caratteristiche meccaniche. Effetto delle temperature sulla protezione antideflagrante In condizioni di temperature iponormali, i giunti di laminazione possono avere dei comportamenti differenti rispetto a quelli che hanno alla temperatura standard di 20°C. La dilatazione dei materiali e l’espansione del gas possono far variare di molto il comportamento delle custodie in caso di esplosione. Pertanto, nella decisione di acquisto di un prodotto, va valutata la temperatura dell’ambiente nel quale sarà installato e va verificato che possieda la certificazione per l’uso in condizioni di temperatura iponormale.