RAGIONE PLURALE Direttore Philippe N Pontificio Ateneo Sant’Anselmo, Roma Comitato scientifico Andrea D S Pontificio Ateneo Sant’Anselmo, Roma Andrea G Pontificio Ateneo Sant’Anselmo, Roma Emmanuel F Institut Catholique de Paris RAGIONE PLURALE . . . λέγεται πολλαχῶς — A, Metafisica, lib. IV, b Espressione del lavoro della Facoltà di Filosofia del Pontificio Ateneo Sant’Anselmo di Roma, la collana “Ragione plurale” si propone di riflettere sulle forme di razionalità che operano tanto nella filosofia contemporanea quanto nella storia della filosofia, muovendo dalla convinzione che la struttura plurale della realtà sia essa stessa razionale, rappresentando per la ragione filosofica uno stimolo e un compito nello stesso tempo. Le sfide che scaturiscono dalla pluralità dei mondi che costituiscono il mondo odierno richiedono questo sforzo del pensiero nel confronto e nel dialogo con le ragioni degli altri. Fenomenologia e Umanesimo L’uomo immagine irrappresentabile a cura di Philippe Nouzille Contributi di Angela Ales Bello Stefano Bancalari Carla Canullo Emmanuel Falque Edoardo Ferrario Alain Flajoliet Jean-François Lavigne Philippe Nouzille Nicola Reali Francesco Valerio Tommasi Copyright © MMXV ARACNE editrice S.r.l. www.aracneeditrice.it [email protected] via Raffaele Garofalo, /A–B Roma () ---- I diritti di traduzione, di memorizzazione elettronica, di riproduzione e di adattamento anche parziale, con qualsiasi mezzo, sono riservati per tutti i Paesi. Non sono assolutamente consentite le fotocopie senza il permesso scritto dell’Editore. I edizione: giugno Indice Presentazione Philippe Nouzille L’immagine irrappresentabile: l’uomo Carla Canullo L’antropologia filosofico–fenomenologica di Husserl fra scienze della natura e scienze dello spirito Angela Ales Bello La costituzione fenomenologica della persona umana in Edith Stein Francesco Valerio Tommasi Il realismo fenomenologico di Max Scheler. Premesse per un umanesimo? Jean–François Lavigne La rinuncia all’essenza dell’uomo. Heidegger umanista suo malgrado Stefano Bancalari L’ontologia fenomenologica sartriana: tra critica dell’umanesimo e cancellatura della figura dell’uomo Alain Flajoliet Una fenomenologia del sottosuolo: tra umanesimo e naturalismo Emmanuel Falque Indice Levinas o l’umanesimo inattuale Philippe Nouzille Fuori di sé per essere sé. Il rifiuto dell’umanesimo in Jean–Luc Marion Nicola Reali Il “proprio” dell’uomo. Derrida e l’umanismo ontologico di Heidegger Edoardo Ferrario Presentazione degli Autori Fenomenologia e Umanesimo ISBN 978-88-548-7251-6 DOI 10.4399/97888548725161 pag. 9–11 (giugno 2015) Presentazione P N Il marzo si è tenuta presso la Facoltà di Filosofia del Pontificio Ateneo S. Anselmo di Roma una giornata di studi di fenomenologia che apre una strada che intendiamo percorrere nei prossimi anni. Il tema scelto per questa prima giornata è stato quello dell’umanesimo, un tema che può sorprendere a priori quando è messo in relazione con la fenomenologia e davanti al quale i diversi autori manifestano una certa riluttanza. Ricordiamo qui la reazione di Heidegger alla richiesta di Jean Beaufret nella sua famosa Lettera sull’“umanismo” che il lettore avrà ovviamente l’occasione di incontrare diverse volte nelle pagine di questo volume: « Lei mi chiede: Comment redonner un sens au mot “Humanisme”? La domanda nasce dall’intenzione di mantenere la parola “umanismo”. Io mi chiedo se ciò sia necessario » . A. Flajoliet, nel suo saggio su Sartre, non dubita di scrivere che L’essere e il nulla è « un’opera profondamente anti–umanista ». Molto più di recente, la difficoltà rimane per uno come J.–L. Marion a proposito del quale N. Reali usa l’espressione “il rifiuto dell’umanesimo” nell’intervento che gli dedica. Precisamente, lo stesso Marion, come ci è ricordato qui, s’interessa esplicitamente del tema soltanto in un testo col titolo L’indéfinissable ou la face de l’homme . È da tale indefinibilità dell’uomo che C. Canullo prende avvio per il suo saggio che . M. H, Lettera sull’“umanismo”, in Segnavia, tr. it. di F. Volpi, Milano, Adelphi, , pp. –. . Cfr. J.–L. M, « L’indéfinissable ou la face de l’homme », in Certitudes négatives, Paris, Grasset, , pp. –. Presentazione fungeva d’introduzione alla nostra giornata e ne giustifica il sottotitolo: L’uomo, immagine irrappresentabile. Saranno dunque le diverse definizioni dell’uomo, e particolarmente quella dell’animal rationale, che vedremo messe alla prova a seconda degli autori studiati, fino all’osservazione di Derrida citata da E. Ferrario: « Nessuno dei concetti tradizionali del “proprio dell’uomo”, e quindi di ciò che gli si oppone, [resiste] a un’analisi scientifica e decostruttiva rigorosa » . Ma una tale assenza di “proprio” che costituisce il proprio dell’uomo non può non rimandarci a uno dei manifesti dell’umanesimo rinascimentale, l’Oratio de hominis dignitate di Pico della Mirandola dove si legge: La natura limitata degli altri è contenuta entro leggi da me [Dio] prescritte. Tu te la determinerai da nessuna barriera costretto, secondo il tuo arbitrio, alla cui potestà ti consegnai. L’anti–umanesimo potrebbe rivelarsi più fedele all’umanesimo di tutti i discorsi che pretendono dire cosa è l’uomo. La fenomenologia ci aiuta così a sentire di nuovo la questione che l’uomo è per sé stesso e soprattutto a mantenerla aperta. Sono i testi delle relazioni date durante questa giornata su Fenomenologia e umanesimo che presenta questo libro, primo volume di una nuova collana il cui titolo, Ragione plurale, intende dire la diversità degli approcci alle questioni filosofiche che vogliamo insieme difendere e interrogare. È un dovere molto piacevole ringraziare tutti i relatori per la qualità dei loro interventi e per l’interesse che hanno manifestato per la nostra iniziativa. Vorrei esprimere in modo particolare la mia gratitudine per Carla Canullo e Stefano Bancalari il cui aiuto è stato molto prezioso per stabilire il programma. Rin. J. D, L’università senza condizione, tr. it. di G. Berto, Milano, Raffaello Cortina, , p. . . G. P M, De homini dignitate, tr. it. di E. Garin, Pordenone, Edizione Studio Tesi, , p. . Presentazione grazio anche Giuseppe Mazza e Salvatore Rindone che hanno tradotto o rivisto i testi dei relatori francesi. Infine, si deve ricordare l’aiuto economico del Sig. Charles Bush e della St Benedict Education Foundation (Latrobe, USA) che hanno reso possibile questo evento. A loro va anche la nostra gratitudine.