L’AVARO IN BLUES
liberamente tratto da “L’Avaro” di Molière
con Marco Artusi, Evarossella Biolo, Matteo Cremon,
Davide Dolores, Gianluigi (Igi) Meggiorin, Beatrice Niero/Francesca Botti
Drammaturgia e regia Ketti Grunchi
Consulenza artistica Marco Artusi
Nell’Avaro Molière si ispira scopertamente ad una delle più celebri commedie di Plauto, “Aulularia”, e la ricompone su
una partitura intonata alla Commedia dell’Arte.
Questo spettacolo fa suonare oggi il motivo de L’Avaro in Blues.
Il risultato è quello di proiettare tra le risate il personaggio dell’avaro nella realtà, di sottrarlo dalla parodia di mestiere,
per ritrovarne la complessità, la solitudine e le ragioni. La rete delle relazioni familiari in cui vive Arpagone è tessuta di
odi e di conflitti senza speranza, perché tutti, per necessità o per comodità, ballano la musica suonata dal vecchio avaro.
Una musica che canta il peso di dover essere capofamiglia e di dovere procurare il denaro che tutti poi dilapidano. Una
musica che “fa vedere i diavoli blu”. "Il Blues non si può ripulire più di tanto; dev'essere grezzo e intenso, deve sgorgare
spontaneo dai visceri. Il Blues e una buona pronuncia non vanno d' accordo. Per suonarlo bene, devi sporcare, devi
spaccare le parole!!!" B.B. King
Un testo della tradizione popolare diventa paradigma delle passioni umane: l’amore, la paura della perdita, l’odio, la
gelosia. L’attaccamento al potere, il rapporto tra le generazioni, la brama di ricchezza, portate alla loro massima potenza,
diventano motivo di comicità e di ripensamento.
“L’ Avaro in blues” inoltre, è anche occasione di un accoppiamento inusuale e allo stesso tempo fedele ad una tradizione
storica del Teatro Popolare: quello tra il teatro e la
musica; infatti in questo caso le passioni del teatro incontrano quella musica che è la passione stessa: il blues. Le due
anime del gruppo, quella teatrale-popolare e quella musicale del blues e del jazz si incontrano, fondendosi e amandosi.
L’obiettivo rimane sempre quello di affondare la mente e il corpo in un Teatro Popolare capace di entrare nell’intimo di
un pubblico molto vasto, andando a rimescolare simboli, archetipi, memorie, mantenendo allo stesso tempo la capacità
della risata e la tensione drammatica.
Promo video: http://vimeo.com/40513361
Video integrale : http://vimeo.com/41068769
Referente organizzativo: Guglielmo Cola, La Piccionaia – I Carrara, Teatro Stabile di Innovazione
Stradella Piancoli, 6 – 36100 Vicenza tel. 0444 541819 fax 0444 327562
e-mail: [email protected] www.piccionaia.it