Il Mulino di Amleto e L’Albero Teatro Canzone
presentano
DOPPIO INGANNO
una commedia perduta di William Shakespeare
con Lorenzo Bartoli, Luca Di Prospero, Gianluca Gambino,
Alessandro Marini, Barbara Mazzi, Maddalena Monti, Raffaele Musella
regia Marco Lorenzi
assistente alla regia Giuseppe Roselli
disegno luci e idea scenica Francesco Dell’ Elba
foto di scena Tiziana Lorenzi
primo spettatore Bruce Myers
distribuzione Codici Sperimentali
una coproduzione Il Mulino di Amleto - L’Albero Teatro Canzone
in collaborazione con Teatro Carlo Marenco di Ceva
con il contributo della Città di Torino e della Provincia di Torino
con il sostegno di Sistema Teatro Torino e Provincia
in collaborazione con Fondazione del Teatro Stabile di Torino
e con Fondazione Live Piemonte dal Vivo
LA STORIA DEL TESTO
Immaginiamo che William Shakespeare abbia scritto un dramma ispirato dal Don
Chisciotte di Cervantes…
Immaginiamo che questo dramma sia andato in scena soltanto due volte al tempo del
suo autore e poi il testo sia scomparso in un incendio del Globe Theatre di Londra; che
quattro secoli più tardi un direttore della Royal Shakespeare Company riesca
miracolosamente a ritrovare il dramma andato perduto e che ora il testo sia finalmente
pronto (e ufficialmente riconosciuto) per poter essere restituito al pubblico e al Teatro…
Fin qui niente di strano se si trattasse della trama di un romanzo, ma il fatto è che stiamo
parlando di una storia vera.
BREVI NOTE DI REGIA
Mi sono affezionato all’idea che il mondo in cui si muovono i personaggi del nostro
Doppio Inganno sia un mondo veramente pericoloso, un mondo quasi interamente
maschile in cui le donne non hanno vita facile e infatti sono eroine, protagoniste di gesti
unici di coraggio e generosità. Un mondo di viaggi, di avventure meravigliose, di lotte
appassionate e di sentimenti totalizzanti; Alessandro Serpieri scrive: "I contemporanei di
Shakespeare sono uomini dell'avventura, uomini del Caso”. Per questo vorrei raggiungere
una qualità di energia molto alta (BARBARICA, direi), che tiene incollato l'ascoltatorespettatore alle parole del testo che, anche se poetiche, sono e devono essere concrete.
Questi personaggi pensano, sentono, vibrano di passione, il loro linguaggio né è lo
specchio, dobbiamo essere noi ad abbandonarci a questa loro “vita al quadrato”. È
presunzione pensare di poterlo fare? Forse la risposta è proprio nel lavoro: partire dalla
fatica, dal sudore, dal puro artigianato.
Marco Lorenzi
Associazione Culturale Codici Sperimentali
Via Gropello, 10 10138 Torino
Tel. 347 5119228
[email protected] - www.codicisperimentali.it
SINOSSI
Henriquez, figlio cadetto del Duca dell’Andalusia, si innamora non corrisposto di Leonora,
giovane promessa sposa del suo migliore amico, Julio. Per averla è disposto a tutto:
tradire la profonda amicizia che lo lega a Julio, perdere l’onore e organizzare un
complesso inganno alle spalle delle persone a lui più vicine.
Scrive due lettere, una indirizzata a suo padre il Duca e a suo fratello maggiore Rodrigo, e
l’altra al padre di Julio, Camillo, pregando quest’ultimo di mandare il figlio a Corte per
delle faccende urgenti. L’inganno è fatto! Ora Henriquez, indisturbato, ha campo libero
per chiedere in moglie Leonora.
Ma la giovane età e la passione di Henriquez non conoscono tregua. Lontano dalla
Corte, egli incontra e perde la testa per Violante, una splendida ragazza che resiste al
nobile, finché lui non approfitta di lei con la forza.
Nel frattempo il padre di Leonora, Don Bernardo, non vuole sentire ragioni: sua figlia deve
sposare il figlio del duca, Henriquez, l’occasione è troppo ghiotta per lui e per la sua
famiglia! La ragazza per salvarsi manda una lettera di aiuto al suo amato Julio. Uno
sconosciuto riceve in affidamento questa lettera, ma la porterà a destinazione?
Intanto anche Violante ha ricevuto una notizia: Henriquez le ordina di dimenticare tutto
ciò che è successo tra di loro. Di chi si possono davvero fidare le due ragazze per salvarsi?
L’intreccio scorre veloce, con fughe e nuovi inganni, i personaggi si sfiorano senza
riconoscersi e si scontrano in duello, solo un nuovo “inganno” - l’ultimo, quello a cui
nessuno può sfuggire - svelerà la verità di queste appassionate storie d’ amore…
Associazione Culturale Codici Sperimentali
Via Gropello, 10 10138 Torino
Tel. 347 5119228
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RASSEGNA STAMPA
“…affiatato e generosissimo cast: un gruppo di attrici e attori – tutti diplomati alla scuola
del teatro Stabile di Torino – che rivela un talento incontestabile e versatile…”
Sistemateatro.it - Laura Bevione
“Il Mulino di Amleto, in scena con un pezzo di teatro ben allestito e divertente per qualsiasi
spettatore…. Il motore dell’allestimento è la regia intelligente, eccitata e inventiva d
Marco Lorenzi che crea con poco un ambientazione in grado di suggerire dimore, boschi
o cimiteri…”
Il Secolo XIX - Margherita Rubino
“Il Doppio inganno del Mulino d’Amleto porta con sé un’unica verità: quella di
un’operazione ben studiata e realizzata da un affiatato ed ispirato gruppo di lavoro
formato da attori ed attrici giovani ma giù sufficientemente dotati della giusta malizia e
del necessario disincanto che portano lo spettatore ad una risata, talvolta anche
convinta, sempre però condita da una amara riflessione sulla condizione umana.”
Teatroteatro.it - Roberto Canavesi
“Esempio di teatro fisico, povero di mezzi ma ricco di inventiva, questo Doppio
Inganno vale perciò come antidoto alla pesante solennità dello Shakespeare più
imparruccato e polveroso, e ha il merito di introdurre al pubblico un testo ancora
largamente sconosciuto con la forza di intuizioni rischiose ma sempre coinvolgenti…”
Cinemateatro.com - Massimo Lechi
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Il Mulino di Amleto nasce nel 2009 da giovani attori diplomati alla Scuola
del Teatro Stabile di Torino.
L'esperienza più significativa per la nostra formazione (e che tuttora ne
costituisce un riferimento importante) è il lavoro che abbiamo intrapreso
in "Romeo e Giulietta" di William Shakespeare diretto da Bruce Myers al
Festival delle Colline Torinesi. Da quel momento, il fulcro del nostro lavoro
consiste in una ricerca artistica, popolare e comunicativa.
Crediamo profondamente che l’arte possa rendere liberi: un pubblico
che assiste a uno spettacolo di un “teatro vivo” (P. Brook) esce dalla
sala un po’ più libero di come è entrato.
L’obiettivo comune, da subito, è stato la diffusione della cultura e
dell’arte
attraverso
le
attività
teatrali
(produzione,
allestimento,
distribuzione di spettacoli), l’organizzazione di manifestazioni culturali e
la creazione di percorsi di formazione.
Coltiviamo l’ambizione di raggiungere un numero sempre maggiore di
persone che possa appassionarsi al nostro lavoro e soprattutto interessarsi a “coltivare la propria
cultura”.
Puntiamo a un teatro di grandi emozioni popolari. Un teatro fatto di attori, registi e idee.
Un teatro fatto di artisti che non possono e non devono accontentarsi, migliorare sempre di più il
proprio talento per raggiungere e offrire una qualità artistica eccellente.
Il teatro, infatti, può mantenersi vivo se sono vive le idee e chi le crea.
Seguendo questi presupposti e convinzioni, abbiamo sviluppato e portato il nostro lavoro e i nostri
spettacoli in tutta Italia (anche in Germania nel 2009 e 2010).
Il nostro primo spettacolo La ballata degli Impiccati vince il Premio Miglior Autore–Festival Schegge
d’Autore 2009.
Come fu che in Italia scoppiò la rivoluzione vince il Premio Scintille 2010 e Premio Borrello 2011.
Numerose le collaborazioni: Festival QDA di Viterbo Streamers di D. Rabe regia di M. Lorenzi;
Goethe Institut Rom; Aspik Theater (DE) Traffico regia U. Jaeckle (in numerosi teatri tedeschi); Molise
Spettacoli La Tempesta di Shakespeare con Lello Arena regia M. Lorenzi, Teatro Marenco di Ceva
per il progetto Shakespeare: istruzioni per l’uso, Museo Carale-Accattino di Ivrea per i laboratori di
formazione.
Abbiamo inoltre collaborato con grandi maestri: oltre a Bruce Myers e Lello Arena, anche Franca
Nuti in occasione dello spettacolo Per Ecuba, regia di M. Lorenzi.
Dal 2011 i rapporti di co-produzione e collaborazione si sono allargati a Compagnie ed Enti di
grande rilievo nel Teatro italiano, come L’albero Teatro Canzone di Ludovica Modugno, che ha
portato alla nascita di spettacoli come Dovevate Rimanere a casa Coglioni, il Sistema Teatro
Torino e la Fondazione Piemonte dal vivo per Sorvegliati – uno spettacolo da Jean Genet , e infine
il Teatro Stabile di Torino per Doppio Inganno.
Quest’ultimo spettacolo ha debuttato con successo a dicembre 2012 all’interno della stagione del
Teatro Stabile di Torino e ora sta proseguendo la sua tournée in tutta Italia.
Particolarmente proficua è l’attività di organizzazione di eventi culturali: festival Porto Venere
Teatro 2010, Nuove Vie 2011 e 2012 a Courmayeur.
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SCHEDA TECNICA
INFORMAZIONI GENERALI
Durata dello spettacolo: 1h 40'
Inizio scarico e montaggio: ore 9.00
Spazio scenico min 8x8 max 10x10
AUDIO
- n.2 lettori cd (uno di scorta)
- casse adeguate allo spazio
- mixer adeguato
- caveria adeguata al collegamento
LUCI- n. 24 pc 1000w con bandiere e portagelatina
- n. 6 sagomatori 1000w 25-50° con portagelatina
- n. 1 sagomatore 1000w 19° con portagelatina
- n. 8 par 1000w CP60 con portagelatina
- n. 31 canali dimmer min. 2Kw per canale.
- Ganci e sicurezze per tutti i proiettori
- caveria adeguata al collegamento (vedere pianta allegata)
a carico della compagnia:
- n.2 par led
- n.1 lampada di segnalazione da cantiere 100w
- n.1 striscia di lampadine
RICHIESTE AL TEATRO:
- quadratura nera alla tedesca con due ingressi (uno a 2,50 mt circa dal proscenio, uno
in prossimità del fondale)
- tappeti da danza neri adeguati allo spazio di scena
- una scala in ferro o in legno di altezza massima 2,50 mt da utilizzare in scena
- una scala per puntamenti
NOTE
- si fa richiesta di uso di fiamma libera in palcoscenico (4 candeline modello ikea che
stanno accese 5 minuti verso il finale dello spettacolo)
- la compagnia ha al suo seguito 4 tubi innocenti con piedini che andranno fissati con
viti al palcoscenico fuori dallo spazio scenico per luci di taglio
- necessità di fissare un ulteriore tubo innocente al palcoscenico all'interno dello
spazio scenico
- verrà utilizzata dell'acqua vaporizzata durante due scene in quantità minima (in una
delle due scene vi sarà un telo in nylon steso a pavimento)
- si fa richiesta di luci di cortesia posizionate fuori quinta
- si richiede la presenza di un responsabile del teatro per tutta la durata del
montaggio e dello smontaggio
CONTATTI
Referente tecnico:
Monica Olivieri tel. 3383668052 mail: [email protected]
Responsabili di compagnia:
Marco Lorenzi 3281338409
Barbara Mazzi 3480801149 [email protected]
Associazione Culturale Codici Sperimentali
Via Gropello, 10 10138 Torino
Tel. 347 5119228
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CREDITI E CACHET
Titolo
DOPPIO INGANNO
Autore:
William Shakespeare
Interpreti:
Lorenzo Bartoli, Luca Di Prospero, Gianluca Gambino,
Alessandro Marini, Barbara Mazzi, Maddalena Monti, Raffaele
Musella
Scenografia e Disegno Luci:
Francesco Dell’Elba
Regia:
Marco Lorenzi
IL MULINO DI AMLETO e L’ALBERO TEATRO CANZONE
in collaborazione con TEATRO MARENCO DI CEVA
Produzione:
con il contributo della Città di Torino e della Provincia di Torino
con il sostegno di Sistema Teatro Torino e Provincia
in collaborazione con Fondazione del Teatro Stabile di Torino
Codici Sperimentali
Promozione e Distribuzione:
Cachet:
Valentina Pollani Tel. 3475119228 [email protected]
N ° 1 recita: € 4000,00 + 10% IVA
Associazione Culturale Codici Sperimentali
Via Gropello, 10 10138 Torino
Tel. 347 5119228
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